s.f.
1. ampio mantello, in genere fornito di cappuccio, indossato un tempo da cavalieri e persone d'alto rango; è usato ancora oggi da prelati in cerimonie extraliturgiche e da alcune confraternite religiose | film , romanzi di cappa e spada , che narrano avventure di argomento amoroso-cavalleresco, per lo più ambientate nel medioevo o in età rinascimentale | cappa di piombo , (fig.) peso grave, insopportabile; per estens., afa, calura opprimente | prov. : per un punto martin perse la cappa , si dice di chi per un piccolo errore, o per qualche altro motivo banale e trascurabile, si vede sfuggire qualcosa che ha molto desiderato
2. parte del camino che sporge dalla parete sopra un focolare o un fornello, con la funzione di raccogliere il fumo e il vapore convogliandoli verso la canna fumaria | la cappa del cielo , (fig.) la volta celeste
3. (mar.) copertura di grossa tela impermeabile che protegge sopra coperta armi, boccaporti, strumenti o altro dalla pioggia e dalle ondate | vele di cappa , nei velieri, quelle più basse, le uniche che si mantengono spiegate in caso di tempesta | navigare alla cappa , navigare a minima velocità in senso contrario al moto delle onde (nel caso di mare molto grosso)
4. compenso speciale che spetta ai capitani di navi mercantili.
s.f. mollusco marino commestibile con conchiglia di varie forme (cl. lamellibranchi).
s.m. o f. invar. nome della lettera k.