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Significato di I

I

[1]

s.f. o m. invar. nona lettera dell'alfabeto che in it. rappresenta la vocale chiusa palatale (imbuto , spiare) o la semiconsonante palatale (ieri , piano , mai). non ha consistenza fonetica nei digrammi ci , gi , che rappresentano il valore palatale di c , g davanti ad a , o , u (ciarla , ciottolo , ciurma ; giara , giorno , giubba), e talora anche nei gruppi cie , gie , dove è presente per ragioni etimologiche (specie , effigie) o analogiche (in taluni pl. di nomi che hanno il sing. in -ia , p. e. acacie , camicie , ciliegie , in cui però non sempre l'uso di i è obbligatorio); neppure ha consistenza fonetica nei trigrammi sci davanti ad a , o , u (sciame , sciocco , sciupio), e gli davanti a e , a , o , u (figlie , biglia , sbaglio , pagliuzza), in cui concorre a rendere, rispettivamente, il suono fricativo palatale e quello liquido palatale | i come imola , nella scansione delle parole lettera per lettera, spec. al telefono | i lungo , j; i greco , y | i prostetica , (ling.) i non etimologica che si premette talvolta, per ragioni eufoniche, a parole comincianti per s + consonante (p. e. ispagna , iscuola) | mettere i puntini sulle i , (fig.) precisare, chiarire con estrema puntualità | viene usata in sigle (p. e. i è sigla automobilistica dell'italia) e in abbreviazioni (p. e. i. e. , id est; i. , per nomi propri come ignazio , ida) | i , (mat.) simbolo dell'unità immaginaria | i , nella numerazione romana vale uno | i , (chim.) simbolo dello iodio | i , (filos.) nella logica scolastica, simbolo della proposizione particolare affermativa.

I

[2]

ant. e pop. tosc. e', art. determ. m. pl. [m. sing. il] si premette ai vocaboli maschili plurali comincianti per consonante che non sia s impura, gn , ps , x , z : i fiori , i libri ; unito alle preposizioni a , con , da , di , in , per , su forma le preposizioni articolate ai , coi , dai , dei , nei , pei , sui.

I

[3]

pron. pers. m. e f. sing. usato dagli antichi scrittori, spec. in poesia, come complemento di termine in luogo di gli o le : però, se l'avversario di ogne male / cortese i fu. .. (dante inf. ii, 16-17).

I

[4]

pron. pers. m. pl. (ant.) usato come complemento oggetto in luogo di li : e tu allor li priega / per quello amor che i mena (dante inf. v, 77-78).

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