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Significato di Loro

Loro

[1]

agg. poss. e f. di terza pers. pl.

1. che appartiene a essi, a esse; indica proprietà, possesso: la loro automobile ; i loro averi ; domani andremo a casa loro

2. che è proprio delle persone di cui si parla, particolare, abituale di esse; o che da esse proviene, di esse è manifestazione: le loro mani ; i loro cuori ; abbiamo ascoltato le loro parole ; il loro atteggiamento non mi piace | in locuzioni di cerimonia, con iniziale maiuscola: le loro altezze ; le loro maestà

3. indica relazione di parentela, amicizia, lavoro e sim. con le persone di cui si parla (richiede sempre l'articolo): la loro madre ; la loro mamma ; i loro nonni ; la loro cugina sposata ; il loro medico ; i loro clienti

4. che è abituale, caratteristico di essi, di esse: se non dormono le loro otto ore si sentono stanchi | si omette quando è già chiara l'indicazione delle persone di riferimento: ci porteranno con la (loro) macchina pron. poss. m. e f. di terza pers. pl.

5. ha gli stessi usi e sign. dell'agg. ed è sempre preceduto dall'art. determinativo: i nostri amici sono partiti, i loro sono ancora in città | in locuzioni ellittiche: noi siamo dalla loro (parte); abbiamo ricevuto la loro (lettera); ne hanno combinato una delle loro (sciocchezze, cattive azioni e sim.); passano le feste con i loro (genitori, parenti, amici e sim.)

6. con valore neutro, ciò di cui essi o esse hanno la proprietà, il possesso; i loro averi, i loro beni: stanno spendendo del loro | preceduto dalla prep. di , con valore più generico: di loro non c'è molto in questo lavoro.

Loro

[2]

pron. pers. m. e f. di terza pers. pl. [forma complementare di essi , esse]

1. si riferisce a persone e talora, nell'uso lett. e fam., anche ad animali o cose; prescritto nel compl. oggetto (quando gli si vuol dare particolare rilievo, in luogo della forma atona li), nel compl. di termine (senza prep. quando il pronome segue il verbo; preceduto dalla prep. a quando il pronome precede il verbo, o quando si vuol dare all'espressione particolare forza) e negli altri compl. indiretti, nella lingua parlata e poi anche in quella scritta il suo uso si è esteso alla funzione di soggetto fino a sostituire in gran parte essi , esse : ho visto proprio loro ; di'loro di venire domani ; a loro scriverò poi ; devi consegnarlo a loro immediatamente ; ho trascorso un mese con loro ; vai da loro ; loro questa sera non verranno ; il di loro padre , il loro padre | l'uso di loro come soggetto (al posto di essi , esse) è comunque obbligatorio quando si vuol dare particolare rilievo al pronome: lo dicono loro ; sono loro che mi hanno chiamato ; nelle esclamazioni: beati loro! ; quando vi sia opposizione tra due soggetti: loro sono stati fortunati, io no ; quando sia preceduto da tanto , quanto , come , più , anche , neppure , nemmeno , pure ecc. : ne sai quanto loro ; non fare come loro ; anche loro partiranno con noi ; come predicato dopo i verbi essere , parere , sembrare , diventare ecc. : noi non siamo loro ; se io fossi loro ; non sembrano più loro ; quando è soggetto di una proposizione con il verbo all'infinito, al participio o al gerundio: loro perdonare? è impensabile ; partiti loro ; uscendo loro ; quando sia taciuto il verbo: contenti loro, contenti tutti ; dinanzi ai numeri ordinali: loro due , loro tre

2. ricorre, come soggetto o come compl., negli usi formali, e in tal caso viene spesso scritto con l'iniziale maiuscola; come sogg. può essere sottinteso: più volte ebbi occasione di spiegare loro questo ; è per loro che mi preoccupo ; come (loro) desiderano ; (loro) si accomodino, prego!.

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