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Significato di Ridere

Ridere

v. intr. [pass. rem. io risi , tu ridésti ecc. ; part. pass. riso ; aus. avere]

1. esprimere giocondità, letizia, allegria con particolari variazioni della mimica facciale e l'emissione dalla gola di un suono caratteristico; esprimere con analoghe manifestazioni altri sentimenti, come ironia, scherno, compatimento e sim.: ridere sommessamente , sguaiatamente ; scoppiare a ridere ; ridere di cuore , da matti , a crepapelle , ridere forte, senza ritegno; ridere a fior di labbra , leggermente; ridere a denti stretti , forzatamente, nascondendo solo in parte la propria contrarietà ridere sotto sotto , sotto i baffi , quasi di nascosto, spesso per compiacimento o con benevola malizia; ridere in faccia a qualcuno , apertamente e a suo dispetto | ridere di qualcuno (o alle spalle di qualcuno), deriderlo, canzonarlo | ridere di qualcosa , farsene beffe: ridere di una disavventura altrui | tutto da ridere , ridicolo, buffo | che c'è da ridere? , di tanto ridicolo o buffo; c'è poco , non c'è niente da ridere , detto bruscamente a chi scherza a sproposito su cose o fatti seri, gravi | si fa per ridere , per scherzare | far ridere i polli , (fig.) essere ridicolo o sciocco, inutile, di nessun effetto: discorsi da far ridere i polli ; le tue intimidazioni fan solo ridere i polli! | ma non farmi ridere! , intimazione rivolta a chi ci irrita per quello che dice o per come si comporta | ridendo e scherzando , (fig.) tra una cosa e l'altra: ridendo e scherzando s'è fatto tardi | ridi, ridi , detto con tono di rimprovero o di minaccia a chi ride a sproposito o con malizia | ridere per non piangere , si dice di chi reagisce con spirito alle avversità | prov. : chi ride il venerdì, piange la domenica ; ride bene chi ride ultimo

2. (fig.) luccicare, risplendere, brillare: le ridono gli occhi | (lett.) mostrare viva bellezza, apparire luminoso (detto spec. di aspetti della natura): quale ne' plenilunii sereni / trivia ride tra le ninfe etterne / che dipingon lo ciel per tutti i seni (dante par. xxiii, 25-27)

3. (lett.) arridere, essere propizio: molte volte è da sperar meglio quando la fortuna si mostra molto turbata, che quando ella falsamente ride a qualcuno (boccaccio filocolo) | v. tr. (ant.) accogliere con risa: la novella di panfilo fu in parte risa e tutta commendata dalle donne (boccaccio dec. i, 2) | irridere, schernire | ridersi v. rifl. non curarsi, non preoccuparsi minimamente di qualcosa; beffarsi, burlarsi di qualcuno: mi rido di lui e delle sue minacce | ridersela , non essere afflitto da preoccupazione alcuna: se la ride di tutte le insinuazioni sul suo conto s. m. l'atto di ridere: morire , crepare dal ridersi.

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