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Tutti i 3990 termini del nostro dizionario che iniziano con la lettera «D»

s.f. e m. invar. quarta lettera dell'alfabeto il cui nome è di (antiq. de); in it. rappresenta l'occlusiva dentale sonora | d come domodossola , nella scansione delle parole lettera per lettera,...

loc. avv. d'altra parte.

loc. agg. invar. di un tempo, di una volta (con sfumatura di nostalgia, di rimpianto).

d'emblée;loc. avv. di colpo, di primo acchito.

prep. [si unisce agli art. determ. il , lo , la , i , gli , le formando le prep. articolate dal , dallo , dalla , dai , dagli , dalle ; si elide solo nelle loc. d'altro lato , d'altronde , d'ora in...

1 forma tronca dell'inter. dài n 2 forma lett. o tosc. della prep. art. dai.

o da basso, avv. di sotto, in basso, giù: va' dabbasso e apri la porta.

s.f. l'essere sempliciotto, credulone, ingenuo: dimostrare un'incredibile dabbenaggine | azione, comportamento, discorso da ingenuo, da sciocco.

agg. invar. perbene, educato; buono, onesto: un uomo dabbene s.m. (ant.) bontà, probità.

ant. da canto, avv. (non com.) vicino, presso.

o da capo, avv. di nuovo, dal principio: ricominciare daccapo | punto e daccapo , per indicare che chi scrive deve andare a capo; (fig.) per indicare la propria intenzione di ricominciare da zero in...

meno com. da che, cong. n 1 da quando (con valore temporale): dacché sono partiti, non hanno più scritto n 2 (lett.) poiché, giacché, dal momento che (con valore causale): farò così, dacché tu...

s.f. [pl. -cie o -ce] villetta rustica russa.

s.f. (min.) roccia eruttiva vulcanica costituita essenzialmente da plagioclasio e grossi cristalli di quarzo.

s.f. (med.) impulso irresistibile a mordere, presente in alcune psicosi.

s.m. [f. -a ; pl. m. -ci] chi apparteneva alla popolazione che abitava l'antica dacia, regione corrispondente all'attuale romania.

agg. e s.m. si dice del dialetto principale della lingua romena.

s.f. (anat.) sacco lacrimale.

s.f. (med.) infiammazione del sacco lacrimale.

s.m. [pl. -mi] (med.) tumore della ghiandola lacrimale.

® s.m. invar. fibra sintetica poliestere usata nell'industria dell'abbigliamento e per fabbricare vele, cordami, cinghie ecc.

s.m. invar. dadaismo agg. invar. del dadaismo, che segue il dadaismo: pittore dada.

s.m. movimento artistico e letterario d'avanguardia sorto a zurigo nel 1916 a opera del poeta e critico di origine romena tristan tzara (1896-1963), e diffusosi poi in vari paesi europei e negli...

s.m. e f. [pl. -sti] seguace del dadaismo | usato anche come agg. : movimento dadaista.

agg. [pl. m. -ci] del dadaismo o dei dadaisti.

s.m. (tosc.) smorfia, smanceria, moina.

rar. da dovero, avv. (ant. , lett.) davvero, sul serio.

s.m. n 1 cubetto recante su ciascuna delle facce un numero dall'uno al sei, segnato per mezzo di punti; si usa, per lo più in coppia, in vari giochi d'azzardo: giocare a dadi ; tirare i dadi ,...

s.m. nell'arte greca e romana, ciascuna delle due figure di giovani con in mano una fiaccola, che l'uno tiene alzata e l'altro abbassata.

s.f. insieme di dadini di pane, legumi ecc. usati come guarnizione per minestre.

o da fare, s.m. invar. insieme di cose da fare; attività intensa, frenetica: avere un gran daffare ; darsi daffare , impegnarsi attivamente, arrangiarsi; muoversi, sbrigarsi.

s.f. arbusto con foglie lanceolate, fiori rosei profumati e frutti rossi a bacca (fam. timeleacee).

s.f. (zool.) piccolissimo crostaceo, comune negli stagni e nei laghi; pulce d'acqua (ord. ceadoceri).

s.f. spada larga e corta con lama a due tagli.

s.f. tecnica fotografica ora non più in uso, basata sull'impiego di lastre ricoperte da un'argentatura resa sensibile alla luce; la fotografia ottenuta con questa tecnica.

s.m. apparecchio per la dagherrotipia; l'immagine ottenuta con questo apparecchio.

lett. da gli, prep. composta di da e gli.

lett. da i, poet. da', prep. composta da da e i.

s.m. invar. titolo di altissimi personaggi della nobiltà dell'antico giappone.

s.m. [f. -a] mammifero ruminante più piccolo del cervo, con corna caduche appiattite all'estremità e pelame fulvo, macchiettato di bianco in estate (ord. artiodattili); la pelle conciata si usa...

prep. composta di da e il.

s.m. invar. capo supremo della chiesa buddhista del tibet, fino al 1959 anche sovrano temporale.

s.f. (bot.) genere di piante tropicali, arboree o arbustacee, comprendente specie che forniscono legno pregiato, come il trac e il palissandro (fam. papilionacee).

s.f. pianta ornamentale con fiori grandi raccolti in capolini di vari colori (fam. composite).

prep. composta di da e la.

o da lato, avv. (ant. , tosc.) di fianco, da parte: mettiti dallato.

prep. composta di da e le.

vedi dàgli.

prep. composta di da e lo.

agg. [pl. m. -ti] della dalmazia: costa dalmata ' razza dalmata , razza di cani grandi e slanciati dal pelame raso bianco a macchie nere e orecchie scure pendenti s.m. n 1 [anche f.] chi è nato,...

s.f. n 1 ampia e lunga veste bianca originaria della dalmazia, adottata a roma in età imperialen 2 veste liturgica indossata dai diaconi per il servizio all'altare.

agg. [pl. m. -ci] della dalmazia s.m. lingua neolatina parlata un tempo in dalmazia.

agg. e s.m. [f. -a ; pl. m. -ci] (med.) che, chi è affetto da daltonismo.

s.m. (med.) difetto ereditario della vista, per cui non si distinguono il rosso e il verde; per estens., incapacità di distinguere i colori.

s.f. n 1 nel medioevo, gentildonna titolare di un feudo o moglie di un feudatario oppure di un cavaliere; poi, qualsiasi donna di nobile condizione | oggi, donna dal portamento signorile e dai modi...

s.m. [pl. -schi] genere di antilopi africane di media statura, con caratteristiche corna divaricate (ord. artiodattili).

v. tr. nel gioco della dama, raddoppiare una pedina che è giunta al fondo della scacchiera.

v. tr. [io damasco , tu damaschi ecc.] tessere a damasco.

part. pass. di damascare agg. e s.m. si dice di drappo o tela lavorati come il damasco.

s.f. il damascare, l'essere damascato.

agg. (lett.) della città di damasco | rose damascene , varietà di rose bianche odorosissime | susino damasceno , varietà di susino originaria della siria | uva damascena , uva da vino coltivata in...

v. tr. decorare una superficie metallica, spec. d'acciaio, con intarsi d'oro e d'argento.

s.m. [f. -trice] chi è specializzato in lavori di damaschinatura.

s.f. operazione del damaschinare un oggetto metallico; la lavorazione così ottenuta.

agg. di damasco, fatto a damasco s.m. tessuto damascato.

s.m. [pl. -schi] tessuto di seta di un solo colore ma di diversi filati, in cui il disegno, per lo più a fiorami, risalta sul fondo per contrasto di lucentezza.

v. intr. [io daméggio ecc. ; aus. avere] (lett.) frequentare ritrovi di dame | v. tr. (antiq.) corteggiare una dama.

s.m. chi è lezioso e ricercato nel vestire; bellimbusto, vagheggino.

s.f. , o damiere s.m. , scacchiera per il gioco della dama.

s.f. n 1 (lett.) fanciulla, giovinetta; in partic., fanciulla di nobile famiglia al servizio di una principessa | damigella d'onore , ciascuna delle fanciulle che accompagnano la sposa nel corteo...

s.m. (ant.) paggio; giovane nobile non ancora armato cavaliere.

s.f. recipiente di vetro per contenere liquidi (spec. olio e vino), a forma di grosso fiasco, con collo corto e stretto e corpo molto largo rivestito di vimini, plastica o altro materiale. dim....

s.m. e f. [pl. m. -sti] giocatore di dama.

ant. dama, s.f. (lett.) daino, e spec. la femmina di tale animale.

o da meno, agg. invar. inferiore: non crederti dammeno!.

loc. sost. f. invar. cancellazione della memoria (si dice in relazione a cosa o persona di cui si vuole eliminare persino il ricordo).

s.m. (tosc.) fidanzato.

danaro vedi denaro.

meno com. denaroso, agg. che ha molto denaro § danarosamente avv.

agg. della dancalia, regione dell'africa orientale: costa dancala s.m. [f. -a] chi è nato, chi abita in dancalia.

loc. sost. f. invar. musica di ritmo vivace, adatta a essere ballata nelle discoteche.

s.m. invar. locale da ballo.

s.f. ciascuna delle due strisce di tessuto o di cuoio con cui si sorreggono i bambini quando cominciano a camminare | aver bisogno delle dande , (fig.) si dice di chi, come un bambino, necessita del...

s.m. ostentazione di ricercatezza, di eleganza.

agg. [pl. m. -ci] da dandy; ostentatamente ricercato.

s.m. [pl. dandies]n 1 chi nell'abbigliamento e nel comportamento segue i dettami della moda più raffinatan 2 (mar.) imbarcazione a vela da diporto, di media grandezza, a due alberi e bompresso.

agg. della danimarca s.m. n 1 [anche f.] chi è nato, chi abita in danimarcan 2 lingua del gruppo germanico parlata in danimarcan 3 (zool.) alano tedesco.

agg. (lett.) condannabile.

s.m. (ant.) danno: oh che dannaggio veggio ne gli stati (sacchetti).

v. tr. n 1 (lett.) condannare; in partic., condannare alle pene infernali | far dannare qualcuno , (fig.) tormentarlo, non dargli requie | dannarsi l'anima , (fig.) affaticarsi, arrovellarsi: si è...

part. pass. di dannare agg. n 1 (lett.) condannato; in partic., condannato alle pene dell'inferno | anima dannata , (fig.) persona malvagia: gridare come un'anima dannata , disperatamente; essere...

s.f. n 1 il dannare, l'essere dannato: la dannazione eterna n 2 (fig.) disgrazia, sventura: quel ragazzo è la sua dannazione | usato come inter. esprime rabbia o disappunto: dannazione, ho perso il...

s.m. il recare o il ricevere danno; il danno stesso recato o ricevuto.

v. tr. [io dannéggio ecc.] recare danno materiale o morale a qualcuno o a qualcosa; guastare, rovinare (anche fig.): la siccità ha danneggiato il raccolto ; è una calunnia che danneggia la sua...

part. pass. di danneggiare agg. e s.m. [f. -a] che, chi ha subìto un danno.

s.m. [f. -trice] (rar.) chi danneggia.

s.m. n 1 tutto ciò che rappresenta una perdita, una riduzione, una lesione dell'integrità o della utilizzabilità, del valore di qualcosa: danni ingenti , irreparabili ; arrecare , causare ,...

s.f. l'essere dannoso; nocività.

agg. che reca danno; nocivo: clima dannoso § dannosamente avv.

s.m. atteggiamento letterario e di costume ispirato alle opere e allo stile di vita dello scrittore g. d'annunzio (1863-1938); si usa, per lo più in senso spreg., per indicare un culto superficiale...

agg. di g. d'annunzio o relativo alla sua opera s.m. [f. -a] chi imita letterariamente d'annunzio o assume comportamenti che furono suoi propri.

v. intr. [io dannunziéggio ecc. ; aus. avere] imitare lo stile letterario o di vita di d'annunzio.

s.m. (non com.) daino.

loc. sost. m. [pl. danti causa] soggetto di cui viene trasmesso ad altri un diritto, sia per contratto sia per causa di morte.

s.f. (non com.) seggiola in stile, detta anche savonarola.

agg. [pl. m. -schi]n 1 di dante alighieri (1265-1321): il poema dantesco , la «divina commedia» | che imita lo stile di dante: gli epigoni danteschi n 2 relativo all'opera di dante: studi danteschi...

s.m. n 1 studio, culto, imitazione di danten 2 parola coniata da dante o da lui usata in un'accezione nuova: «immiarsi, intuarsi, tetragono» sono dantismi.

s.m. e f. [pl. m. -sti] chi studia la vita e le opere di dante.

s.f. lo studio dell'opera di dante.

agg. del fiume danubio o delle regioni che esso attraversa: bacino danubiano.

s.f. n 1 successione di movimenti del corpo eseguiti individualmente o collettivamente, di solito associata a un ritmo di musica: sala di danze ; aprire , guidare le danze ; menare la danza , (fig.)...

part. pres. di danzare agg. che danza, che sta danzando | pomeriggio , serata , festa danzante , intrattenimento durante il quale si balla.

v. intr. [aus. avere]n 1 eseguire una danza; ballare: danzare fino all'alba n 2 (estens.) compiere una serie di movimenti ripetuti e vivaci; oscillare, ondeggiare: l'ombra delle teste scarmigliate...

s.m. [f. -trice]n 1 chi danza: un danzatore provetto n 2 chi esercita l'arte della danza; ballerino.

s.f. [pl. -pi o -pe] (lett.) cibo, vivanda, banchetto.

agg. e s.m. (lett.) portatore di vivande.

lett. da per tutto, avv. in ogni luogo, in qualsiasi luogo.

o da piè, dappiede [dap-piè-de], dappiedi, avv. (non com.) ai piedi, nella parte inferiore: dappiè del letto.

o da più, agg. superiore per grado o per capacità: credeva di essere dappiù di noi.

s.f. l'essere dappoco; inettitudine.

o da poco, agg. invar. che vale poco o nulla; inetto (spec. in senso morale): un uomo dappoco.

o da poi, avv. (ant.) poi, dopo.

cong. (ant.) dopo che; poiché.

o da presso, avv. vicino, da vicino: seguire qualcuno dappresso.

meno com. da prima, avv. in un primo momento: dapprima si arrabbiò, poi tacque.

più com. da principio, avv. in origine, in principio, all'inizio.

s.f. (mar.) insieme dei pezzi di riserva dell'alberatura di un veliero.

v. tr. e intr. [io dardéggio ecc. ; aus. dell'intr. avere] (lett.) colpire con dardi; scoccare dardi (spec. fig.): il sole dardeggia ; dardeggiare qualcuno con lo sguardo , lanciargli occhiate di...

s.m. n 1 arma costituita da un'asticciola di legno con punta di ferro, che si lanciava a mano oppure con l'arco o la balestra | in usi fig. lett.: i dardi di giove , i fulmini; i dardi del sole , i...

v. tr. [io do (dò), tu dai , egli dà (scritto accentato), noi diamo , voi date , essi danno (anche dànno); imperf. io davo , tu davi ecc. ; pass. rem. io dièdi o dètti , tu désti , egli...

agg. invar. n 1 che appartiene o si riferisce a un movimento giovanile sorto nella prima metà degli anni ottanta, che esprime attraverso l'abbigliamento di colore nero la propria vocazione alla...

loc. sost. f. invar. signora che non si fa scrupolo di usare il suo fascino per indurre chi ne resta soggiogato al delitto.

s.f. specchio d'acqua nella parte più riparata di un porto, per il ricovero delle navi in avaria | porticciolo molto riparato in cui si ormeggiano barche.

o darwiniano , agg. che si riferisce a darwin e alle sue teorie s.m. [f. -a] darvinista.

o darwinismo , s.m. teoria biologica sostenuta dal naturalista inglese charles darwin (1809-1882), secondo cui l'evoluzione di tutti gli esseri viventi avverrebbe sulla base della selezione naturale.

o darwinista , s.m. e f. [pl. m. -sti] seguace delle teorie biologiche di darwin.

s.m. mammifero marsupiale predatore dell'australia merid. e della tasmania; ha corpo piccolo e slanciato, muso appuntito e mantello bruno a macchie chiare.

o da sezzo, avv. (ant.) da ultimo.

s.f. n 1 il tempo (giorno, mese e anno, o solamente anno) in cui è accaduto o accadrà un avvenimento, oppure qualcosa è stata o sarà fatta; anche, l'indicazione scritta di tale tempo: data di...

loc. sost. m. invar. (inform.) archivio elettronico di dati registrati secondo una determinata struttura | data base relazionale , costituito di più archivi correlati fra loro attraverso parole...

loc. sost. m. invar. periferica che trasferisce i dati elaborati dal computer su una sorta di video trasparente, dal quale, attraverso una lavagna luminosa, sono proiettabili su schermo.

agg. che può essere datato.

s.f. l'essere databile: la databilità di un documento.

v. tr. n 1 apporre la data: datare la corrispondenza n 2 collocare un fatto nel tempo in cui esso è avvenuto: datare un avvenimento storico | attribuire una data: datare un documento , un ciclo di...

o dateria, s.f. l'ufficio della curia romana che conferisce benefici e dispense; il luogo in cui quest'ufficio risiede | la carica di datario.

agg. e s.m. che, chi presiede alla dataria apostolica: cardinale datario. s.m. n 1 timbro con parti mobili recanti in rilievo il giorno, il mese e l'anno, usato per imprimere la data su lettere,...

part. pass. di datare agg. n 1 provvisto di data: manoscritto datato n 2 (fig.) che presenta in modo tipico i caratteri del tempo a cui appartiene; per estens., superato, sorpassato: un film...

s.f. il datare, l'essere datato; data.

vedi dataria.

s.m. (ling.)n 1 ripetizione inutile di sinonimi durante il discorson 2 errore commesso da chi parla una lingua straniera.

s.f. (ling.) datismo.

agg. e s.m. si dice del terzo caso della declinazione delle lingue indoeuropee antiche (p. e. il greco, il latino) e di alcune fra quelle moderne (tedesco, russo); esprime il termine a cui si...

part. pass. di dare agg. n 1 (non com.) dedito, votato: dato al bere , al vizio n 2 certo, determinato: in un dato momento s.m. n 1 ciò che è conosciuto o accertato: i dati di un problema ;...

s.m. [f. -trice] chi dà | datore di lavoro , imprenditore che ha alle proprie dipendenze lavoratori retribuiti | datore di luci , a teatro o in uno studio televisivo, tecnico delle luci.

s.m. n 1 (bot.) bacca commestibile di una varietà di palma, dalla polpa fibrosa e zuccherinan 2 dattero di mare , (zool.) mollusco marino commestibile con conchiglia bivalve simile d'aspetto al...

agg. [pl. m. -ci] composto di dattili: metro , verso dattilico ; pentapodia dattilica.

agg. che produce datteri: palma dattilifera.

s.m. n 1 (metr.) piede della poesia greca e latina, formato da una sillaba lunga e due brevin 2 (ant.) dattero.

-dattilo primo e secondo elemento di parole composte di formazione moderna, dal gr. dáktylos 'dito' (dattilografo , perissodattilo).

s.f. composizione tipografica eseguita con macchine per scrivere elettroniche, che realizzano automaticamente l'allineamento a destra e la spaziatura più opportuna tra i caratteri.

s.f. sistema di comunicazione in uso fra i sordomuti, basato sulla codificazione dei movimenti delle mani e delle dita.

v. tr. [io dattilògrafo ecc.] scrivere a macchina: dattilografare un testo.

s.f. lo scrivere a macchina: corso , diploma di dattilografia.

agg. [pl. m. -ci] che riguarda la dattilografia § dattilograficamente avv. dal punto di vista dattilografico; per mezzo della dattilografia.

s.m. [f. -a] chi sa dattilografare | impiegato addetto a scrivere a macchina.

s.m. impronta digitale rilevata e registrata a fini giudiziari.

s.f. sistema di comunicazione attraverso segni fatti con le dita.

s.m. pl. (zool.) ordine di pesci marini dalle pinne pettorali grandi e aliformi, che consentono loro brevi voli planati fuori dall'acqua | sing. [-e] ogni pesce di tale ordine.

s.f. rilievo ed esame delle impronte digitali per l'identificazione di persone a fini giudiziari.

agg. [pl. m. -ci] che riguarda la dattiloscopia: esame dattiloscopico.

part. pass. di dattiloscrivere agg. e s.m. si dice di un testo scritto a macchina: copia dattiloscritta.

v. tr. [coniugato come scrivere] scrivere a macchina, dattilografare.

s.m. pesce rondine, detto anche rondine di mare.

ant. da torno, avv. vicino, intorno: star sempre dattorno a qualcuno , assillarlo continuamente; togliersi dattorno qualcuno , liberarsene | darsi dattorno , darsi da fare, affaccendarsi.

s.f. genere di piante erbacee medicinali con fiori bianchi a forma di imbuto e frutti a capsula (fam. solanacee); la specie più nota è lo stramonio.

vedi dazebao.

agg. della daunia, antica regione italica corrispondente alla parte settentrionale della puglia.

rar. d'avanti, ant. davante, avv. n 1 dinanzi, di fronte, nella parte anteriore: stare , passar davanti ; l'abito è macchiato davanti n 2 (ant.) prima, in precedenza | nella loc. prep. davanti a ,...

s.m. parte del vestito femminile applicata sopra o sotto lo scollo a scopo ornamentale; pettorina.

s.m. nella finestra, la cornice inferiore, che regge gli stipiti. dim. davanzalino.

o d'avanzo, avv. più del necessario, in abbondanza: ce n'è davanzo.

agg. [pl. m. -ci] (lett.) del re biblico davide: salmo davidico.

o d'avvantaggio, avv. (ant.) di più, ancora; a maggior ragione.

antiq. da vero, avv. in verità, veramente: mi piacerebbe davvero ; una scena davvero comica ; effettivamente, sul serio: non scherzo, dico davvero! ; «e' andata via. » «davvero?».

avv. (non com.) grafia unita di da vicino.

loc. sost. m. invar. giorno successivo a una catastrofe nucleare, così come viene immaginato in film, romanzi e sim. | (estens.) giorno successivo a un evento straordinario.

loc. sost. m. invar. n 1 ospedale attrezzato per praticare terapie ed esami a pazienti il cui ricovero dura soltanto dalla mattina alla seran 2 il servizio effettuato da tali ospedali.

agg. invar. si dice di un tipo di lampada fluorescente che emana una luce molto chiara, simile a quella del giorno.

o datzebao, dazibao, tazebao, s.m. invar. grande giornale murale manoscritto il cui uso, nato nella cina comunista ai tempi della rivoluzione culturale (1966-1969), si è poi diffuso anche in...

v. tr. [io dàzio ecc.] (non com.) imporre un dazio su una merce.

agg. del dazio: agente daziario ; tariffa daziaria s.m. (ant.) daziere.

vedi dazebao.

s.m. n 1 addetto alla riscossione del dazio; guardia daziarian 2 (ant.) appaltatore del dazio.

s.m. n 1 dazio (doganale) , imposta che si applica a determinate merci in importazione o in esportazionen 2 (ant.) qualsiasi tributo | in tempi recenti, imposta comunale di consumo che colpiva le...

s.f. (non com.) azione del dare; consegna | dazione in pagamento , (dir.) soddisfacimento di un debito mediante una prestazione diversa da quella dovuta, con il consenso del creditore.

prep. (ant. , dial.) di; entra nella formazione delle prep. art. del , dello , della , degli , dei , delle | si usa citando titoli che cominciano con l'articolo: i personaggi de «i promessi...

loc. sost. m. e f. invar. (dir.) la persona dalla cui morte ha avuto corso la successione ereditaria.

loc. avv. (dir.) in realtà, di fatto; si usa soprattutto in contrapposizione a de iure , per designare ciò che non è (ancora) riconosciuto giuridicamente.

loc. avv. (dir.) secondo la legge, di diritto; si usa spec. in contrapposizione a de facto , per designare la condizione di una cosa, di un atto o di una situazione quale è o dovrebbe essere secondo...

loc. avv. (dir.) mediante accordo, senza contestazioni: risolvere una controversia de plano.

loc. sost. m. invar. (lit.) salmo che si recita in suffragio dei defunti | essere al de profundis , (fig.) essere in punto di morte | cantare il de profundis a qualcuno , (fig.) considerarlo in fin...

loc. avv. con i propri occhi, di persona: constatare de visu.

prep. forma lett. o tosc. della prep. art. dei.

prefisso che continua il lat. dì- , dalla preposizione dì 'da, via da, verso il basso'; indica allontanamento (deportare), abbassamento (degradare), privazione, negazione (depilare); talora assume...

s.f. n 1 divinità femminile: la dea minerva | (estens.) personificazione allegorica di un valore, una virtù e sim.: la dea ragione n 2 (fig.) donna bellissima o di qualità straordinarie | (lett.)...

s.m. (chim. fis.) fenomeno per cui un componente adsorbito da un solido si libera da questo per riscaldamento o per altra causa.

v. tr. [io deàero ecc.] (tecn.) eliminare da un liquido, mediante ebollizione, l'aria che vi è disciolta.

s.f. (tecn.) eliminazione mediante ebollizione dell'aria disciolta in un liquido.

s.f. (med.) soppressione degli impulsi trasmessi dai nervi afferenti.

agg. (gramm.) si dice di verbo, sostantivo o aggettivo derivati da un aggettivo (p. e. annerire da nero , bravura da bravo , verdastro da verde).

agg. (lett.) imbiancato, bianco.

s.m. invar. (fin.) chi opera in titoli sia svolgendo attività di intermediazione finanziaria, sia acquistando in proprio valori mobiliari per poi ricollocarli presso la clientela.

s.f. perdita della capacità di leggere e scrivere da parte di chi, pur avendo un tempo imparato, non ha più praticato negli anni la lettura e la scrittura.

part. pres. di deambulare agg. e s.m. e f. nella loc. non deambulante , si dice di persona le cui capacità motorie sono ridotte.

v. intr. [io deàmbulo ecc. ; aus. avere] (lett.) camminare, passeggiare.

s.m. (arch.)n 1 nelle chiese romaniche e gotiche, corridoio che gira intorno all'absiden 2 corridoio, porticato o, meno com., vialetto all'aperto destinato al passeggio; ambulacro.agg. relativo alla...

s.f. n 1 (fisiol.) facoltà dell'uomo e degli animali superiori di spostarsi camminando sugli artin 2 (non com.) modo di camminare: una deambulazione faticosa.

rar. deamicissiano , agg. n 1 dello scrittore edmondo de amicis (1846-1908): il romanzo deamicisiano , il romanzo «cuore»n 2 (fig.) sentimentale, moralistico, patetico.

v. tr. (tecn.) ridurre l'ampiezza di un segnale precedentemente amplificato | (estens.) ridurre il valore di una qualsiasi grandezza.

s.f. (tecn.) il deamplificare, l'essere deamplificato | amplificazione negativa (quando il coefficiente di amplificazione è minore di 1).

s.f. (chim.) insieme dei processi industriali per l'estrazione degli asfalti dai residui di distillazione primaria del petrolio greggio.

s.f. (ling.) perdita dell'aspirazione in consonanti aspirate.

s.m. (chim.) disassorbimento.

v. intr. [io debacco , tu debacchi ecc. ; aus. avere] (rar. lett.)n 1 abbandonarsi alle danze orgiastiche caratteristiche del culto di baccon 2 (fig.) correre e danzare sfrenatamente.

v. tr. [io débbio ecc.] (agr.) migliorare un terreno agricolo bruciando le erbe, gli sterpi, le stoppie e interrando poi le ceneri.

s.f. (agr.) debbio.

s.m. (agr.) l'operazione del debbiare.

s.m. (lett.) il debellare, l'essere debellato.

v. tr. [io debèllo ecc.] (lett.) vincere, sconfiggere definitivamente; annientare (anche fig.): debellare un esercito ; debellare una malattia.

s.m. [f. -trice] (lett.) chi debella: debellatore del vizio.

s.f. (lett.) debellamento.

vedi debole.

s.m. (non com.) debilitazione.

part. pres. di debilitare agg. che indebolisce, infiacchisce: clima debilitante.

v. tr. [io debìlito ecc.] indebolire, diminuire le energie fisiche, spirituali o morali: la malattia l'ha debilitato | debilitarsi v. rifl. indebolirsi.

s.f. il debilitare, l'essere debilitato; spossatezza: stato di debilitazione fisica , morale.

s.f. (lett.) debolezza.

agg. n 1 che è richiesto da obblighi, circostanze, convenienze: trattare col debito riguardo ; lo accolsero con i debiti onori | giusto, opportuno: a tempo debito n 2 (ant.) obbligato, tenuto: mi...

agg. e s.m. [f. -trice]n 1 che, chi ha contratto un debiton 2 (fig.) che, chi ha un obbligo morale, è tenuto a fare o dare qualcosan 3 nel linguaggio evangelico, peccatoren 4 (tecn.) si dice di...

agg. (dir.) del debito; di debitore.

ant. o region. debile, agg. n 1 che ha poca forza, energia (anche fig.): essere debole per una malattia ; carattere debole ; vista , udito , memoria debole , indeboliti | polso debole , (med.) le cui...

s.f. n 1 l'essere debole: debolezza di carattere , di una scusa | fiacchezza fisica: sentirsi una gran debolezza | debolezza mentale , (med.) oligofrenian 2 difetto, punto debole: ognuno ha le sue...

v. intr. [io debórdo ecc. ; aus. avere] uscire dai bordi; traboccare, straripare: il fiume ha debordato a causa della pioggia | (fig.) oltrepassare i limiti | v. tr. (mar.)n 1 allontanare dal...

s.f. [pl. -sce] (non com.) sregolatezza, dissolutezza di vita.

agg. e s.m. [f. -a] che, chi è dissoluto, depravato: vita debosciata ; non voglio vederti in compagnia di quel debosciato.

o debragliata , s.f. adattamento it. del fr. débrayage.

s.m. invar. (inform.) messa a punto di un programma, con l'eliminazione di errori o malfunzionamento.

part. pres. di debuttare agg. e s.m. e f. esordiente: un attore debuttante ; il ballo delle debuttanti , delle ragazze diciottenni che debuttano in società.

v. intr. [aus. avere] recitare in teatro per la prima volta o dare il primo di una serie di spettacoli: l'attor giovane , la compagnia debutterà domani | (estens.) iniziare una carriera,...

s.m. il debuttare; esordio: il suo debutto è stato un fiasco.

s.f. (lett.) decade; in partic., ciascuna delle sezioni di dieci libri in cui sono suddivise le «storie» di tito livio | s.m. invar. (gerg.) banconota da diecimila lire.

primo elemento di parole composte di origine greca o di formazione moderna, dal gr. déka 'dieci'; significa 'dieci, che ha dieci' (decagono , decalogo); anteposto a un'unità di misura ne moltiplica...

s.m. [pl. -sti] (st.) chi prese parte alla fallita insurrezione del 18 dicembre 1825 contro lo zar nicola i di russia | usato anche come agg. : la rivoluzione decabrista.

s.m. (mus.) arpa con dieci corde.

s.f. n 1 (lett.) insieme di dieci cosen 2 periodo di dieci giorni: la prima decade del mese | paga che si corrisponde ogni dieci giorni: riscuotere la decade.

agg. n 1 che è in decadenza, in declino: istituzioni decadenti n 2 del decadentismo: gusto decadente ; d'annunzio fu uno scrittore decadente s.m. e f. esponente, seguace del decadentismo.

s.m. corrente artistico-letteraria affermatasi in europa tra la fine del sec. xix e l'inizio del xx, caratterizzata dal rifiuto della cultura positivista e dalla predilezione per temi e forme...

s.m. e f. [pl. m. -sti] esponente, seguace del decadentismo | usato anche come agg. in luogo di decadentistico.

agg. [pl. m. -ci] proprio del decadentismo, dei decadentisti.

s.f. n 1 il decadere; declino, scadimento: essere , andare in decadenza ; decadenza fisica , morale ; la decadenza dell'impero romano ; scrittori della decadenza , gli scrittori latini dell'età...

v. intr. [coniugato come cadere ; aus. essere]n 1 scendere gradatamente da una condizione di forza, di prosperità, di prestigio a uno stato di debolezza o di miseria: il fisico decade con l'età ;...

s.m. n 1 il decadere; decadenza: il decadimento delle arti n 2 decadimento radioattivo , (fis.) processo di emissione di particelle da parte di nuclei atomici di una sostanza radioattiva, che si...

part. pass. di decadere agg. n 1 nei sign. del verbon 2 si dice di chi, da un'alta condizione sociale, è caduto in povertà: nobile decaduto ; famiglia decaduta.

agg. [pl. m. -ci] (geom.) di decaedro; a forma di decaedro.

s.m. (geom.) poliedro con dieci facce piane.

v. tr. privare in tutto o in parte della caffeina i semi del caffè, le foglie di tè ecc.

part. pass. di decaffeinare agg. privato di caffeina: caffè decaffeinato s.m. caffè decaffeinato.

s.f. operazione del decaffeinare.

v. tr. decaffeinare.

s.f. decaffeinazione.

s.m. (geom.) poligono che ha dieci lati e dieci angoli.

o decagramma , s.m. [pl. -mi] misura di peso equivalente a dieci grammi.

v. tr. [io decalco , tu decalchi ecc.] riportare su carta o altra superficie liscia il calco di un disegno; ricalcare.

v. tr. [io decalcìfico , tu decalcìfichi ecc.] privare del calcio, ridurre il contenuto di calcio | decalcificarsi v. rifl. perdere calcio.

s.f. n 1 (geol.) asportazione progressiva del carbonato di calcio dalle rocce, operata dalle acque ricche di anidride carbonican 2 (med.) diminuzione della quantità di calcio nell'organismo o in un...

s.m. [pl. -chi] il decalcare.

s.f. procedimento mediante il quale si possono riportare, su carta o su altra superficie liscia, figure o scritte, trasferendole da un supporto plastico sul quale si trovano; la figura o la scritta...

agg. si dice di un tipo di proiettile il cui calibro è inferiore a quello della bocca da fuoco che lo deve lanciare.

s.m. misura di capacità equivalente a dieci litri.

s.m. [pl. -ghi]n 1 (teol.) l'insieme dei dieci comandamenti dati da dio a mosè sul monte sinai e riportati dalla bibbian 2 (estens.) complesso di precetti basilari da osservare in un determinato...

s.m. misura di lunghezza equivalente a dieci metri.

v. intr. [aus. avere] (rar.)n 1 (mil.) levare il campo, smontare l'accampamenton 2 (estens.) ritirarsi | (fig.) recedere, desistere: decampare dalle proprie opinioni.

s.f. (ind. tessile) macchina per eseguire la decanapulazione.

s.f. (ind. tessile) operazione con cui, dopo la maciullatura, si separano i canapuli dalle fibre di canapa.

s.m. ufficio e dignità di decano; il periodo in cui rimane in carica | il beneficio del decano.

s.m. n 1 (eccl.) titolo spettante al cardinale del sacro collegio che è più anziano di nominan 2 [f. -a] il più vecchio, per età o per nomina, tra quanti ricoprono determinati uffici: il decano...

v. tr. celebrare con molte lodi, esaltare: decantare le qualità di una persona. v. tr. n 1 (chim.) sottoporre al processo di decantazionen 2 (estens.) liberare da eccessi, distorsioni; purificare |...

s.m. (chim.) apparecchio usato per la decantazione.

s.f. n 1 (chim.) separazione di due liquidi non miscibili o di un liquido da un solido, ottenuta mediante sedimentazionen 2 (fig. lett.) eliminazione di quanto vi è di torbido, di rozzo (in uno...

s.m. (metall.) pulitura di superfici metalliche con mezzi chimici o per via elettrolitica.

v. tr. (metall.) sottoporre a decapaggio.

v. tr. [io decàpito ecc.]n 1 uccidere tagliando la testa, spec. per effetto di una condannan 2 (estens.) privare della parte iniziale, del capo, della cima: decapitare una statua , un fiore , un...

s.f. n 1 il decapitare, l'essere decapitato: condannare alla decapitazione n 2 in enigmistica, gioco consistente nel ricavare una parola da un'altra, eliminandone la prima lettera o la prima sillaba...

s.m. pl. (zool.)n 1 ordine di crostacei con dieci zampe disposte in paia e torace ricoperto da un'unica corazza; vi appartengono aragoste, gamberi, granchi ecc. | sing. [-e] ogni crostaceo di tale...

agg. e s.f. si dice di automobile che si può decappottare.

v. tr. [io decappòtto ecc.] togliere la cappotta a un'automobile.

s.f. (med.) asportazione chirurgica della capsula di un organo: decapsulazione renale , asportazione della ghiandola surrenale.

s.f. (chim.) eliminazione di uno o più gruppi carbossilici da un acido organico, con sviluppo di anidride carbonica.

s.f. (metall.) diminuzione del contenuto di carbonio nelle leghe ferrose (ghisa, acciaio).

s.f. (econ.) politica avversa alla formazione di cartelli tra imprese; il risultato di tale politica.

agg. e s.m. (metr.) si dice di verso formato da dieci sillabe.

agg. e s.m. [pl. -ci] si dice di componimento poetico formato da dieci versi.

agg. (arch.) si dice di edificio classico avente dieci colonne sulla facciata.

o decatlon, s.m. invar. (sport) specialità dell'atletica leggera articolata in dieci prove comprendenti corse, salti e lanci, i cui risultati vengono globalmente valutati in punti.

s.m. (ind. tessile) procedimento per togliere il lustro ai tessuti di lana e renderli irrestringibili e ingualcibili.

v. tr. (ind. tessile) sottoporre a decatissaggio.

s.m. [pl. -ti] atleta di decathlon.

vedi decathlon.

s.f. invar. ferrovia a scartamento ridotto su binari mobili e facilmente trasportabili e montabili, per il trasporto di materiali in miniere, cave, industrie.

v. intr. [coniugato come cedere ; aus. essere] (lett.)n 1 morire (detto solo di persone)n 2 andarsene, allontanarsi: ecco il diretto decede verso città lontane (gadda).

part. pass. di decedere e agg. nel sign. del verbo s.m. [f. -a] morto, perito: il numero dei deceduti risulta considerevole.

v. tr. e intr. [io decèlero ecc. ; aus. dell'intr. avere] ridurre la velocità.

agg. [f. -trice] che causa decelerazione: azione deceleratrice.

s.f. il decelerare | (fis.) accelerazione negativa.

e deriv. vedi dicembre e deriv.

o decenvirale, agg. di decemviro, dei decemviri.

o decenvirato, s.m. n 1 l'ufficio di decemviro; la durata di tale ufficion 2 l'insieme dei decemviri.

o decenviro, s.m. nell'antica roma, componente di uno dei vari collegi di dieci magistrati che esercitavano funzioni legislative, giudiziarie o religiose.

agg. n 1 che dura dieci anni: piano decennale n 2 che ricorre ogni dieci anni: festeggiamenti decennali s.m. il decimo anniversario di un avvenimento memorabile: il decennale della vittoria.

agg. n 1 che ha dieci annin 2 (lett.) che dura dieci anni o da dieci anni s.m. e f. chi ha dieci anni d'età.

s.m. periodo di dieci anni: un decennio di studi.

agg. n 1 conforme alle leggi del decoro, della dignità, del pudore e sim.: vestito , abitazione decente ; parole decenti n 2 adeguato alle aspettative, alle esigenze: trattamento , impiego decente |...

v. tr. decentrare.

s.f. decentramento.

rar. dicentramento, s.m. il decentrare, l'essere decentrato: decentramento degli impianti , dei servizi ; decentramento amministrativo | decentramento produttivo , trasferimento di fasi di...

rar. dicentrare, v. tr. [coniugato come centrare]n 1 allontanare dal centro; dislocare in zone periferiche: lo stabilimento fu decentrato in brianza n 2 affidare a organi periferici competenze già...

e deriv. vedi decemviro e deriv.

s.f. l'essere decente; conformità alle regole del decoro, della convenienza, del pudore: atti contro la pubblica decenza ; decenza di linguaggio | luogo , gabinetto di decenza , (antiq.) latrina.

agg. riferito a caffè, trattato con solventi che eliminano la maggior parte del contenuto di cera.

v. intr. [usato soltanto nella terza pers. sing. del pres. e imperf. indic., dèce e deceva] essere conveniente, appropriato; confarsi.

s.f. (med.) asportazione del cervelletto.

v. tr. [io decèrebro ecc.] sottoporre a decerebrazione.

part. pass. di decerebrare agg. n 1 nel sign. del verbon 2 si dice impropriamente di chi è in coma irreversibile e viene mantenuto in vita con apparecchiature.

s.f. in fisiologia sperimentale, separazione del cervello dal tronco encefalo-midollare.

s.m. attrezzo agricolo portatile a motore, costituito da un'asta con manici all'estremità della quale sono fissati un disco o un filo o due lame curve rotanti, per il taglio di cespugli, rovi,...

s.m. (lett.) morte (di una persona).

vedi dicevole.

vedi declinare.

primo elemento di termini composti del sistema metrico decimale, ricalcato sul fr. déci- , dal lat. deci°mus 'decimo'; anteposto a una unità di misura ne divide il valore per dieci (decigrammo).

s.m. invar. (fis.) misura della pressione equivalente a un decimo di bar.

s.m. invar. (fis.) misura relativa di intensità di un'oscillazione acustica o della sensazione uditiva pari a un decimo di bel.

v. tr. [pass. rem. io deci si , tu decidésti ecc. ; part. pass. deci so]n 1 risolvere, concludere con un giudizio definitivo: decidere una lite , una vertenza n 2 stabilire, fissare: ho deciso di...

agg. (mat.) si dice di ogni insieme di enti per cui esista un algoritmo tale che, comunque preso un elemento dell'universo del discorso in cui è definito l'insieme, determini se quell'elemento...

s.f. (anat.) mucosa uterina che viene eliminata con la mestruazione o che, in caso di fecondazione, concorre a formare la placenta.

agg. (anat.) relativo alla decidua.

agg. si dice di organo animale o vegetale che cade una volta compiuta la sua funzione: corolla decidua | denti decidui , in alcuni mammiferi, quelli della prima dentizione; denti di latte.

agg. che si può decifrare.

s.f. l'essere decifrabile; comprensibilità, chiarezza: la decifrabilità di un messaggio.

s.m. (non com.) decifrazione.

v. tr. n 1 interpretare una scrittura in cifra: decifrare un messaggio segreto ' (estens.) chiarire, intendere qualcosa che è espresso in maniera difficile o oscura: decifrare un enigma ,...

s.m. [f. -trice] (non com.) chi decifra.

s.f. il decifrare, l'essere decifrato: codice di difficile decifrazione.

s.m. misura pari a un decimo di grado.

o decigramma , s.m. [pl. -mi] misura di peso equivalente a un decimo di grammo.

s.m. (stat.) ciascuno dei nove valori che ripartiscono un insieme in dieci sottoinsiemi comprendenti un uguale numero di elementi.

s.m. misura di capacità equivalente a un decimo di litro.

s.f. n 1 secondo l'antica legislazione ebraica, decima parte del raccolto che il contadino era tenuto a offrire alla tribù sacerdotale dei leviti; analogo tributo che nel mondo romano i coltivatori...

agg. che è espresso o può esprimersi in decimi di un'unità: numero , frazione decimale | sistema metrico decimale , sistema di misurazione che utilizza unità di misura decimali s.m. in un...

v. tr. rendere decimale; ricondurre al sistema decimale.

v. tr. [io dècimo ecc.]n 1 in età romana e anche in tempi moderni, punire per colpa gravissima un reparto militare uccidendo un soldato estratto a sorte ogni diecin 2 (estens.) falcidiare, ridurre...

s.m. (ant.)n 1 esattore di decimen 2 registro dei beni soggetti alla decima.

s.f. n 1 il decimare, l'essere decimaton 2 (estens.) falcidia, strage.

s.m. n 1 misura di lunghezza equivalente alla decima parte del metron 2 (doppio) decimetro , righello graduato per misurare oggetti lunghi fino a venti centimetri.

o diecimilionesimo, agg. num. che in una serie occupa il posto corrispondente al numero dieci milioni s.m. la decimilionesima parte dell'unità.

o diecimillesimo, agg. num. che in una serie occupa il posto corrispondente al numero diecimila s.m. la decimillesima parte dell'unità.

s.m. misura di peso equivalente a un decimo di milligrammo.

s.m. misura di lunghezza pari a un decimo di millimetro.

agg. num. che in una serie occupa il posto numero dieci; è rappresentato da 10° nella numerazione araba, da x in quella romana: il decimo anniversario della fondazione ; arrivò decimo nella gara ...

agg. num. forma lett. per undicesimo , usata spec. con riferimento a papi, regnanti e secoli; così pure gli ordinali successivi decimosecondo , decimoterzo , decimoquarto ecc. per dodicesimo ,...

o diecina, s.f. quantità di dieci unità | insieme di dieci o circa dieci persone o cose simili, della stessa specie: una decina di invitati | decine e decine , un grande numero; a decine , in gran...

agg. di decisione, che può decidere: potere , capacità decisionale.

s.f. n 1 il decidere; risoluzione, deliberazione: prendere , maturare una decisione ; rimettersi alle decisioni di qualcuno , lasciar decidere a luin 2 prontezza e sicurezza nel decidere; risolutezza:...

s.m. n 1 (filos.) teoria della sovranità e dell'ordinamento giuridico, elaborata da c. schmitt (1888-1985), secondo cui il fondamento del diritto è in una decisione originaria e non condizionatan 2...

agg. e s.m. e f. [pl. m. -sti] che, chi pratica o sostiene il decisionismo.

agg. [pl. m. -ci] proprio del decisionismo, da decisionista.

agg. che decide, che vale a decidere; risolutivo, cruciale: incontro , momento decisivo § decisivamente avv.

part. pass. di decidere agg. n 1 che agisce con decisione, risoluto: un uomo deciso ; essere deciso a tutto , essere pronto a fare qualsiasi cosa pur di ottenere ciò che si vuole | che denota...

agg. e s.m. (non com.) che, chi decide.

agg. (dir.) che decide, che vale a decidere: parere decisorio.

s.m. invar. piastra per registrazione a nastro magnetico.

v. tr. leggere, recitare con tono solenne, anche accompagnando le parole con gesti: declamare un'ode | v. intr. [aus. avere]n 1 parlare in modo enfaticon 2 (non com.) protestare, inveire contro...

part. pass. di declamare e agg. nei sign. del verbo s.m. (mus.) tipo di canto scandito sulla parola, assimilabile al recitativo, usato spec. nel melodramma moderno.

s.m. [f. -trice]n 1 chi declama in pubblicon 2 chi parla con enfasi.

agg. proprio di chi declama; enfatico, retorico: tono , stile declamatorio.

s.f. n 1 il declamare; il modo, la tecnica di declamare | il brano declamaton 2 discorso, componimento ampolloso e retoricon 3 nell'antica roma, esercitazione scolastica di arte oratoria.

s.f. (dir.) provvedimento giuridico a carattere dichiarativo.

agg. (dir.) che dichiara; si dice soprattutto di sentenze che non modificano ma solo accertano una situazione giuridica.

s.m. il declassare, l'essere declassato.

v. tr. far passare da una classe superiore a una inferiore; abbassare, degradare: declassare una vettura ferroviaria ; declassare un impiegato.

agg. n 1 (gramm.) che si può declinaren 2 che si può rifiutare; ricusabile.

ant. dechinare, v. intr. [aus. avere] (lett.)n 1 tendere gradatamente verso il basso; digradare: le montagne declinano verso il mare | (estens.) tramontare: il sole declina all'orizzonte n 2 (fig.)...

agg. che declina, rifiuta | (eccezione) declinatoria , (dir.) quella con la quale si rifiuta la competenza di un giudice.

s.f. n 1 il declinare, l'essere declinaton 2 (astr.) arco di meridiano celeste compreso fra un astro e l'equatore celesten 3 declinazione magnetica , in geofisica, angolo che il piano verticale...

s.m. n 1 (lett.) declivion 2 (fig.) decadenza: il declino di un partito ; essere in declino.

s.m. strumento per misurare la declinazione magnetica.

ant. declivo, agg. (lett.) che è in declivio; che digrada s.m. (ant.) declivio, pendio.

s.m. pendio di un terreno: il declivio di un monte | pendenza di una superficie: un tetto in declivio.

s.f. (rar.) l'esser declive; pendenza.

vedi declive.

v. tr. [io declòro ecc.] ridurre l'eccesso di cloro contenuto in un'acqua.

s.m. apparecchiatura per declorare un'acqua.

s.f. il declorare, l'essere declorato.

v. tr. (chim.) eliminare il cloro da una sostanza.

agg. (med.) si dice di organismo privo o privato di cloruri, in partic. di cloruro di sodio.

s.f. (chim.) il declorurare, l'essere declorurato.

s.m. invar. nella pay-tv, apparecchio presso l'utente che decodifica il segnale trasmesso dall'emittente, consentendo la ricezione corretta del programma.

s.f. decodificazione.

v. tr. [io decodìfico, tu decodìfichi ecc.]n 1 tradurre in un linguaggio chiaro un testo scritto in codicen 2 nella teoria della comunicazione, analizzare e comprendere i contenuti di un messaggio...

agg. e s.m. [f. -trice] che, chi decodifica s.m. n 1 dispositivo del calcolatore elettronico per decodificare i datin 2 nella pay-tv, decoder.

s.f. il decodificare, l'essere decodificato.

s.m. (non com.) decollo.

v. intr. [io decòllo ecc. ; aus. avere , non com. essere]n 1 (aer.) prendere il volo staccandosi dal suolo o dall'acqua: l'aereo ha decollato n 2 (fig.) avviarsi a funzionare bene, a pieno ritmo:...

s.f. n 1 (non com.) decapitazionen 2 in pittura e in scultura, rappresentazione della decapitazione di san giovanni battista: la decollazione del caravaggio.

s.m. n 1 (aer.) manovra del decollare: fase di decollo n 2 (fig.) inizio di un funzionamento pieno, di un felice processo di sviluppo: il decollo di un'azienda , dell'economia di un paese.

v. tr. trasformare un paese coloniale in paese indipendente | (estens.) liberare un paese dall'influenza preponderante, spec. politica o economica, di un altro.

s.f. il decolonizzare, l'essere decolonizzato.

part. pres. di decolorare agg. e s.m. (chim.) si dice di sostanza che ha la proprietà di eliminare il colore.

v. tr. [io decolóro ecc.] togliere il colore, scolorare: decolorare i capelli.

s.f. (chim.) trattamento che serve a rimuovere o ad attenuare il colore in un materiale | decolorazione dei capelli , in cosmesi, procedimento per schiarire i capelli.

agg. (rar.) che è rivolto, piegato verso il basso.

agg. che si può decomporre.

s.f. l'essere decomponibile.

v. tr. [coniugato come porre]n 1 dividere qualcosa nei suoi elementi costitutivi; scomporre | (chim.) scindere un composto in sostanze più semplici o elementari | decomporre un numero , (mat.)...

s.m. (biol.) nella catena alimentare, organismo (batterio, fungo, saprobio e sim.) che si nutre di materia organica morta e la trasforma in sostanza minerale utile ai vegetali | anche come agg. [f....

s.f. il decomporre, il decomporsi, l'essere decomposto: andare in decomposizione ; stato di decomposizione.

s.m. apparecchio usato dai nuotatori subacquei per calcolare i valori di decompressione.

s.f. n 1 (fis.) passaggio da una pressione più alta a una più bassan 2 nella tecnica subacquea, graduale ritorno alla pressione normale che si effettua rallentando opportunamente l'emersione |...

v. tr. [coniugato come comprimere] diminuire la compressione.

v. tr. [io deconcéntro ecc.] far perdere la concentrazione psicologica | deconcentrarsi v. rifl. perdere la concentrazione psicologica; distrarsi.

part. pass. di deconcentrare agg. privo della necessaria concentrazione psicologica: un atleta deconcentrato.

s.f. il deconcentrare, il deconcentrarsi, l'essere deconcentrato.

s.m. il decondizionare, il decondizionarsi, l'essere decondizionato.

v. tr. [io decondizióno ecc.] liberare da un condizionamento | decondizionarsi v. rifl. liberarsi da un condizionamento.

s.m. il decongelare, l'essere decongelato.

v. tr. [io decongèlo ecc.] scongelare (anche fig.).

s.f. decongelamento.

s.m. il decongestionare, il decongestionarsi, l'essere decongestionato (anche fig.).

part. pres. di decongestionare agg. e s.m. si dice di farmaco che elimina o riduce una congestione: decongestionante nasale.

v. tr. [io decongestióno ecc.]n 1 (med.) eliminare o attenuare uno stato di congestione: decongestionare un organo n 2 (fig.) rendere agevole, scorrevole, praticabile (eliminando ciò che...

s.f. decongestionamento.

v. tr. [io decontàmino ecc.]n 1 (lett.) liberare da ciò che contamina: decontaminare l'animo da una passione n 2 (tecn.) sottoporre a decontaminazione.

s.f. n 1 (lett.) il decontaminare, l'essere decontaminaton 2 (tecn.) riduzione o eliminazione, da una miscela di sostanze radioattive, dei componenti che maggiormente contribuiscono alla sua...

v. tr. considerare qualcosa indipendentemente dal contesto in cui è inserito: se si decontestualizza una frase il suo significato può cambiare completamente.

s.f. il decontestualizzare, l'essere decontestualizzato.

v. tr. [coniugato come trarre] provocare una decontrazione | decontrarsi v. rifl. subire una decontrazione.

part. pass. di decontrarre agg. non più contratto, rilassato.

s.f. cessazione di una contrazione; rilassamento: esercizi di decontrazione (muscolare).

v. tr. [io decòro ecc.]n 1 abbellire con ornamenti, con fregi: decorare un lenzuolo con ricami n 2 insignire qualcuno di una decorazione: decorare al valor civile , militare.

s.m. in un'opera d'arte, preminenza degli elementi decorativi.

agg. n 1 che serve ad abbellire, a ornare: elemento decorativo | arti decorative , le arti applicate (ceramica, ebanisteria, oreficeria ecc.), a cui è attribuita una funzione ornamentalen 2 che...

part. pass. di decorare agg. abbellito da decorazioni agg. e s.m. [f. -a] che, chi è stato insignito di una decorazione.

s.m. [f. -trice]n 1 artigiano che fa lavori di decorazione: decoratore in legno , oro , ceramica n 2 chi per mestiere provvede all'addobbo di sale, chiese ecc. agg. che fa lavori di decorazione:...

s.f. n 1 il decorare: eseguire la decorazione di un soffitto | ciò che decora: un palazzo pieno di decorazioni n 2 onorificenza conferita come riconoscimento di meriti militari o civili.

v. tr. [io decòrno ecc.] (vet.) asportare le corna ai bovini giovani.

s.f. (vet.) l'operazione del decornare.

s.m. n 1 dignità nell'aspetto, nel comportamento, nei modi: vivere , vestire con decoro n 2 il sentimento della propria dignità: un trattamento che offende il nostro decoro n 3 (fig.) onore, gloria,...

agg. conforme, conveniente al decoro; decente, dignitoso: uno stipendio , un appartamento decoroso § decorosamente avv.

s.f. il decorrere; il termine da cui qualcosa incomincia ad avere effetto: una nomina con decorrenza dal primo del mese.

v. intr. [coniugato come correre ; aus. essere]n 1 passare, trascorrere (detto di tempo): lasciarono decorrere due mesi prima di decidere n 2 avere effetto, cominciare a essere computato: gli...

part. pass. di decorrere e agg. nei sign. del verbo.s.m. n 1 il trascorrere | svolgimento, evoluzione: il decorso della malattia n 2 (ant.) lo scorrere: il decorso di un fiume.

v. tr. [io decòrtico , tu decòrtichi ecc.] (non com.) scortecciare, sbucciare; scorticare | decorticarsi v. rifl. perdere la corteccia, detto di alberi.

s.f. il decorticare, il decorticarsi, l'essere decorticato.

s.m. lo stesso che decostruzionismo.

s.m. e f. [pl. m. -sti] lo stesso che decostruzionista.

s.m. concezione filosofica e teoria critica secondo cui un testo letterario non ha mai un significato univoco, ma si arricchisce e trasforma semanticamente a seconda dei punti di vista da cui lo si...

s.m. e f. [p. m. -sti] critico letterario seguace del decostruzionismo.

part. pass. di decuocere agg. n 1 (ant.) fatto bollire a lungo; molto cotton 2 (econ. dir.) che è in stato di decozione: impresa decotta ; debito decotto , inesigibile s.m. bevanda medicamentosa...

s.f. n 1 (ant.) il decuocere; lunga cotturan 2 la preparazione di un decotto | (non com.) il decotto stesson 3 (dir.) stato nel quale si trova un imprenditore incapace di pagare con regolarità i...

s.m. n 1 diminuzione, calo: decremento del reddito n 2 (mat.) incremento negativo.

s.f. l'essere decrepito (anche fig.): decrepitezza d'animo.

agg. n 1 che è nella estrema vecchiezza: un uomo decrepito n 2 (fig.) privo di vigore perché troppo vecchio, antiquato; in estrema decadenza: istituzioni decrepite.

s.m. invar. (mus.) diminuendo.

part. pres. di decrescere agg. che decresce, che va diminuendo: fase decrescente di un fenomeno | costi decrescenti , (econ.) quelli che diminuiscono all'aumentare della quantità prodotta |...

s.f. il decrescere: la marea è in decrescenza.

v. intr. [coniugato come crescere ; aus. essere] diminuire, calare (di livello, volume, quantità ecc.): il livello dell'acqua non accenna a decrescere.

agg. solo nelle loc. lettera , bolla decretale , (eccl.) decreto pontificio redatto in forma di lettera s.f. o m. lettera decretale | pl. raccolta di lettere decretali emanate da un pontefice e...

s.m. [pl. m. -sti] compilatore o studioso delle decretali.

v. tr. [io decréto ecc.] stabilire, ordinare per mezzo di un decreto | (estens.) stabilire d'autorità: decretare solenni onoranze funebri.

s.f. il decretare; emanazione di un decreto | (estens.) il ricorrere frequentemente, da parte di un governo, all'istituto del decreto-legge anziché seguire la via normale della presentazione in...

s.m. n 1 (lett.) deliberazione, disposizione della volontà, ordine: i decreti di dio n 2 (dir.) provvedimento, generalmente non motivato, emesso dal giudice: decreto di citazione a giudizio ; decreto...

s.m. nel gergo politico, decreto che regola sotto un unico titolo numerose materie, anche eterogenee.

e deriv. vedi decrittare e deriv.

o decriptare, v. tr. interpretare un crittogramma; decifrare, decodificare.

agg. che può decrittare, in grado di decrittare.

o decriptazione, s.f. il decrittare, l'essere decrittato.

s.m. invar. tipo di telefono cordless che, grazie a un sistema di antenne, consente di chiamare e ricevere all'interno della città.

s.m. posizione di chi giace in un letto | piaghe da decubito , (med.) quelle che si formano per compressione o sfregamento sulle parti del corpo di un ammalato costretto a giacere lungamente a letto.

s.f. (geog.) diminuzione naturale, progressiva nel tempo, dell'altezza dei rilievi orografici, dovuta all'azione degli agenti atmosferici.

s.f. (antrop.) perdita della cultura originaria (tradizioni, usi, valori) da parte di un gruppo etnico, di un'intera popolazione.

s.f. (archeol.) una delle due porte principali dell'accampamento o della città romana, che si apriva all'estremità destra del decumano.

s.m. n 1 (st.) soldato romano della decima legionen 2 (archeol.) strada che attraversava da est a ovest l'accampamento o la città romana agg. (lett. rar.) decimo.

v. tr. [coniug. come cuocere] (ant.) cuocere bene, bollire a lungo.

v. tr. [io decùplico , tu decùplichi ecc.] moltiplicare per dieci.

agg. dieci volte più grande s.m. quantità dieci volte più grande.

s.f. nell'antica roma, ognuna delle dieci divisioni della curia o del senato | nell'esercito romano, squadra di dieci cavalieri.

s.f. nell'antica roma, divisione in decurie.

s.m. (ant.) decurione.

s.m. il grado e la carica del decurione.

s.m. n 1 nell'antica roma, capo di una decuria; anche, membro del senato delle colonie e dei municipi romanin 2 durante la dominazione spagnola in italia, membro del governo delle comunità locali.

v. tr. diminuire, ridurre, riferito a somme, importi, valori: l'inflazione decurta il potere d'acquisto della moneta ; decurtare un debito , pagarne una parte; decurtare le spese , tagliarle,...

s.f. il decurtare, l'essere decurtato.

v. tr. (rar.) intersecare qualcosa formando con essa una x.

part. pass. di decussare agg. disposto a forma di x | croce decussata , (arald.) croce di sant'andrea | foglie decussate , (bot.) opposte.

s.f. n 1 (rar.) intersezione a forma di x; incrocion 2 (anat.) punto in cui si incrociano le fibre nervose.

s.f. figura a x; croce | (arald.) croce di sant'andrea | (archeol.) incrocio tra il cardo e il decumano.

agg. (lett.)n 1 di dedalo; degno di dedalo, della sua arten 2 (fig.) labirintico, intricato | mirabilmente ingegnoso, complicato.

s.m. labirinto, intrico: un dedalo di vie. agg. (lett.) artistico, ingegnoso: o stupenda opra, o dedalo architetto! (ariosto o. f. xxxiv, 53).

s.f. n 1 le parole o il breve scritto con cui si offre una propria opera, la propria fotografia o una qualsiasi altra cosa a qualcuno (come atto di omaggio, di stima o di affetto) | nel poema epico ed...

v. tr. [io dèdico , tu dèdichi ecc.]n 1 consacrare a una divinità, oppure alla madonna o ai santi: un tempio dedicato a vesta ; dedicare una chiesa a san giovanni | intitolare alla memoria di...

s.m. [f. -a] colui al quale è dedicata qualcosa.

part. pass. di dedicare agg. nei sign. del verbo | computer dedicato , specializzato per uno scopo particolare.

s.m. [f. -trice] (non com.) colui che fa una dedica.

s.f. lettera di dedica.

agg. di dedica, che costituisce una dedica: lettera dedicatoria.

s.f. n 1 il dedicare, l'essere dedicato | la cerimonia con cui si dedica una chiesa, una cappella, un altare al culto divino o a un particolare santo; consacrazionen 2 festa annuale che ricorda la...

agg. e s.m. [f. -a] (st.) si dice di chi, essendosi sottomesso volontariamente ai romani, non aveva diritto di cittadinanza ma conservava la propria libertà (a differenza degli altri prigionieri di...

agg. che si dedica con assiduità e impegno a un'attività: dedito allo studio | che ha un'abitudine viziosa: dedito all'alcol , al gioco § deditamente avv. (non com.) con dedizione.

s.f. n 1 il dedicarsi totalmente e senza riserve a una persona o a un'attività, un ideale e sim.: dedizione alla famiglia , al dovere | (estens.) abnegazione, sacrificio di sé: lavorare con...

part. pass. di dedurre e agg. nei sign. del verbo.

agg. n 1 che si può dedurre: una conseguenza facilmente deducibile n 2 che si può detrarre: oneri deducibili , oneri finanziari che si possono dedurre dal reddito agli effetti della tassazione.

s.f. l'essere deducibile; detraibilità.

v. tr. [coniugato come condurre]n 1 (filos.) ricavare per deduzione | nell'uso com., desumere, arguire: dal modo in cui si veste si deducono i suoi gusti n 2 trarre, derivare: molière dedusse da...

agg. (filos.) di deduzione, che si basa sulla deduzione: ragionamento , metodo deduttivo § deduttivamente avv. per deduzione.

s.m. [f. -trice] (non com.) chi deduce.

s.f. n 1 (filos.) ragionamento per il quale da determinate premesse si ricavano conclusioni logicamente necessarie; verità o giudizio cui si arriva attraverso questo procedimento | nell'uso com.,...

s.m. invar. disc-jockey.

s.f. invar. n 1 riduzione progressiva dell'impegno militare in un conflitton 2 (estens.) attenuazione graduale di un fenomeno politico, sociale, economico e sim.

s.m. (rar.) il defalcare; defalco.

non com. difalcare, diffalcare, v. tr. [io defalco , tu defalchi ecc.] sottrarre, togliere una quantità da un'altra più grande: defalcare una somma dallo stipendio.

s.f. il defalcare; defalco.

non com. difalco, diffalco, s.m. [pl. -chi] il defalcare, la quantità defalcata: un defalco del venti per cento.

v. tr. epurare da elementi fascisti; liberare dalla ideologia, dalle influenze fasciste.

s.m. in atletica leggera, corsa di breve durata o altro esercizio che l'atleta compie dopo uno sforzo intenso per eliminare l'acido lattico formatosi nei muscoli in seguito alla fatica compiuta.

v. rifl. [io mi defatico , tu ti defatichi ecc.] in atletica leggera, compiere il defaticamento.

part. pres. di defatigare agg. stancante, spossante, stressante.

v. tr. [io defatigo , tu defatighi ecc.] (non com.) stancare, affaticare, logorare: un compito defatigante.

agg. (dir.) si dice di manovra giudiziaria che tende a protrarre una causa per stancare l'avversario.

s.f. (rar.) affaticamento, logoramento; fatica.

s.m. invar. (inform.) determinazione automatica di una variabile per il funzionamento di una macchina o di un programma, in mancanza di una scelta specifica dell'operatore.

v. intr. [io defèco , tu defèchi ecc. ; aus. avere] espellere le feci, andar di corpo | v. tr. purificare un liquido sottoponendolo a un opportuno trattamento chimico o meccanico (decantazione,...

s.f. il defecare.

agg. (med.) gravemente deperito: organismo , paziente defedato.

v. tr. [io defenèstro ecc.]n 1 buttare dalla finestran 2 (fig.) estromettere qualcuno da una carica o da un impiego.

s.f. il defenestrare, l'essere defenestrato: defenestrazione di praga , (st.) atto di ribellione contro il governo asburgico compiuto nel 1618 dai protestanti boemi che, penetrati nel castello di...

agg. (dir.) che riguarda la difesa dell'imputato o della parte: prova , testimonio , scritto defensionale.

part. pres. di deferire agg. n 1 pieno di rispetto e di riguardo; ossequioso: mostrarsi deferente verso i superiori n 2 che porta giù, che trasporta fuori | canale , dotto deferente , (anat.)...

s.f. (med.) infiammazione del canale deferente.

s.f. l'essere deferente; atteggiamento rispettoso; ossequio: mostrare , avere deferenza verso qualcuno.

s.m. il deferire, l'essere deferito, il deferirsi.

v. tr. [io deferisco , tu deferisci ecc.] (dir.) sottoporre a un esame, una decisione, un giudizio: deferire una pratica all'autorità competente ; deferire qualcuno all'autorità giudiziaria ,...

s.f. (med.) abbassamento o scomparsa della febbre: defervescenza per lisi , se il fenomeno è lento e graduale; defervescenza per crisi , se è rapido.

agg. (ant.) affaticato, stanco.

agg. (lett.) che può commettere una mancanza, cadere in difetto, venir meno.

vedi difetto.

v. intr. [io defezióno ecc. ; aus. avere]n 1 abbandonare un gruppo, un'organizzazione a cui si aderiva: defezionare dal proprio partito n 2 (non com.) mancare di parola: defezionare da una...

s.f. n 1 il defezionare, il venir meno: defezione di voti | assenza, rinuncia: la cerimonia ha registrato molte defezioni n 2 (ant.) mancanza, privazione.

agg. e s.m. e f. [pl. m. -sti] (non com.) che, chi compie una defezione.

s.m. (med.) apparecchio che invia delle leggere scariche elettriche a due piastre metalliche applicate sul torace in corrispondenza del cuore, per arrestare la fibrillazione e ripristinare il normale...

s.f. (med.) metodo per far cessare le aritmie cardiache gravi facendo uso del defibrillatore.

agg. n 1 scarso, insufficiente: una pianta dallo sviluppo deficiente n 2 mancante di qualcosa: alimentazione deficiente di proteine agg. e s.m. e f. n 1 che, chi è intellettualmente e...

s.f. n 1 scarsezza, penuria: deficienza di viveri | (fig.) mancanza, incompletezza, lacuna: un alunno con delle deficienze in matematica n 2 (med.) oligofrenia; insufficienza mentale | (estens.)...

s.m. invar. n 1 (fin.) in un bilancio, eccedenza del passivo sull'attivo: essere in deficit n 2 (fig.) deficienza, carenza, insufficienza: deficit mentale , culturale.

agg. n 1 (fin.) che è in deficit: bilancio deficitario n 2 (fig.) scarso, insufficiente: sviluppo deficitario.

v. tr. [coniugato come figgere] (rar.) staccare ciò che è affisso.

s.m. n 1 (mil.) il defilare, il defilarsin 2 (mar.) manovra di navi per la quale una unità passa a breve distanza da un'altra in posizione di controbordo.

v. tr. (mil.) sottrarre al fuoco o all'osservazione del nemico: defilare le truppe | v. intr. [aus. avere] (mar.) eseguire la manovra di defilamento | defilarsi v. rifl. n 1 (mil.) sottrarsi al...

part. pass. di defilare agg. nei sign. del verbo | (mil.) sottratto all'osservazione e al tiro diretto: postazione defilata.

agg. che si può definire.

v. tr. [io definisco , tu definisci ecc.]n 1 determinare con parole la natura, le qualità essenziali di qualcosa o di qualcuno: definire il concetto di triangolo ; una persona difficile da definire ...

s.f. l'essere definito.

s.f. qualità di ciò che è definitivo.

agg. che decide di qualcosa in modo conclusivo, che mette fine a una questione: dare una risposta definitiva ; edizione definitiva , l'ultima approvata dall'autore | atto definitivo , (dir.) atto...

part. pass. di definire agg. determinato, preciso, chiaro: contorni poco definiti ; una posizione politica ben definita § definitamente avv.

s.m. [f. -trice] (non com.) chi definisce.

agg. (non com.) che definisce, che ha il potere di definire.

s.f. n 1 il definire; l'insieme delle parole usate per definire qualcosa: dare una definizione esatta , chiara , concisa n 2 decisione che pone fine a una questione: definizione amichevole di una...

v. tr. sottoporre a defiscalizzazione.

s.f. abolizione della fiscalizzazione.

s.f. nell'antichità, pratica magica dei greci e dei romani, consistente nel trafiggere con un chiodo un fantoccio rappresentante un nemico, o una tavoletta con su scritto il suo nome, al fine di...

v. intr. [aus. avere]n 1 esplodere, detto spec. di esplosivi da lancion 2 (fig. lett.) manifestarsi all'improvviso e violentemente: il deflagrare degli odi , dei risentimenti n 3 (geol.) subire...

s.f. n 1 il deflagrare; esplosione, scoppio: si udì una forte deflagrazione n 2 (geol.) disgregazione meccanica e violenta di rocce simile a una esplosione, che si verifica in climi desertici a causa...

diffuso ma non corretto deflattivo, agg. (econ.) deflazionistico.

s.m. (econ.) indice dei prezzi che consente di distinguere gli aumenti reali del prodotto nazionale da quelli dovuti all'inflazione.

agg. (econ.) deflazionistico.

vedi deflativo.

v. tr. [io deflazióno ecc.] (econ.) produrre una condizione di deflazione.

s.f. (econ.) contrazione o rallentamento temporanei della crescita della produzione e del reddito | (non com.) contrazione della quantità di moneta nel sistema economico (si contrappone a...

agg. [pl. m. -ci] (econ.) proprio della deflazione; che tende a promuovere una deflazione: provvedimento deflazionistico.

o deflemmare, v. tr. [io deflègmo ecc.] (chim.) distillare una miscela di oli di flemma per toglierne la flemma stessa o l'alcol greggio.

o deflemmatore, s.m. (chim.) apparecchiatura per distillare gli oli di flemma.

o deflemmazione, s.f. (chim.) l'operazione del deflegmare.

e deriv. vedi deflegmare e deriv.

s.f. il deflettere.

v. intr. [coniugato come flettere ; aus. avere]n 1 deviare, cambiare direzione; piegare da una parte: la nave fu costretta a deflettere dalla rotta n 2 (fig.) cambiare opinione, rinunciare alla...

s.m. elemento meccanico fisso o mobile che serve a deviare flussi di liquidi o di gas | (aut.) vetro orientabile del finestrino anteriore, atto a deviare il flusso dell'aria.

v. tr. [io deflòro ecc.] (lett.) privare una donna della verginità sverginare.

s.f. (lett.) il deflorare, l'essere deflorata.

s.f. (rar.) il defluire; deflusso.

v. intr. [io defluisco , tu defluisci ecc. ; aus. essere]n 1 scorrere verso il basso (detto di liquidi)n 2 (estens.) uscire come una corrente: la folla defluiva lentamente dalla piazza.

s.m. n 1 il defluire: il deflusso della marea | in idraulica, il volume d'acqua che passa per una sezione stabilita di un corso d'acqua nell'unità di tempon 2 (estens.) l'uscire come una corrente:...

o defoliante, part. pres. di defogliare agg. e s.m. si dice di prodotto chimico per uso bellico che defoglia le piante.

o defoliare, v. tr. [io defòglio ecc.] (non com.) provocare la caduta delle foglie delle piante e quindi la distruzione della vegetazione per mezzo di defoglianti | defogliarsi v. rifl. detto di...

o defoliazione, s.f. il defogliare, il defogliarsi.

e deriv. vedi defogliare e deriv.

v. tr. [io deforèsto ecc.] tagliare la vegetazione arborea; diboscare.

s.f. taglio della vegetazione arborea; diboscamento.

agg. che si può deformare.

s.f. l'essere deformabile.

part. pres. di deformare agg. nei sign. del verbo | artrite deformante , (med.) artrite che produce la deformazione dei capi articolari.

v. tr. [io defórmo ecc.]n 1 alterare la forma di qualcosa: l'umidità deforma il legno n 2 (fig.) alterare, travisare, distorcere: deformare la verità , il significato di una parola n 3 deturpare,...

s.f. n 1 il deformare, il deformarsi, l'essere deformato; la parte deformata | deformazione professionale , particolare distorsione della mentalità o del comportamento indotta dall'abitudine a...

agg. che si allontana dalla forma naturale o normale e perciò risulta brutto, sgradevole a vedersi: una mano deforme § deformemente avv.

s.f. n 1 stato di chi o di ciò che è deformen 2 (med.) deformazione permanente, congenita o acquisita.

s.f. (metall.) eliminazione del fosforo da un metallo o da una lega metallica allo stato fuso.

v. tr. [io deframménto ecc.] (inform.) riordinare i dati registrati sull'hard disk, rendendo fisicamente contigui gli elementi appartenenti allo stesso file.

s.m. (non com.) il defraudare, l'essere defraudato.

v. tr. [io defràudo ecc.] privare qualcuno con la frode di ciò che gli spetta: defraudare di un diritto ; sentirsi defraudato di qualcosa.

agg. e s.m. [f. -trice] (non com.) che, chi defrauda.

s.f. (non com.) il defraudare, l'essere defraudato; frode, inganno.

v. intr. [io defungo , tu defungi ecc. ; aus. essere]n 1 (lett.) moriren 2 (scherz.) cessare definitivamente di funzionare: questo televisore sta per defungere.

agg. (lett.)n 1 morto, deceduton 2 (fig.) scomparso, perduto, finito per sempre: fa ragion che sia / la vista in te smarrita e non defunta (dante par. xxvi, 8-9) s.m. (lett.) [f. -a] persona...

s.m. il degassare.

v. tr. degassificare.

s.m. apparecchio per degassare.

v. tr. [io degassìfico , tu degassìfichi ecc.] (tecn.) eliminare il gas contenuto in un liquido, in un solido o in un recipiente.

part. pass. di degassificare agg. privato del gas che conteneva: latte degassificato.

s.f. (tecn.) il degassificare, l'essere degassificato.

v. intr. [io degènero ecc. ; aus. avere o essere]n 1 cambiare in peggio: la bronchite è degenerata in polmonite ; la discussione ha degenerato in una rissa n 2 tralignare, allontanarsi dalle...

agg. (med.) proprio della degenerazione: processo degenerativo.

part. pass. di degenerare e agg. nei sign. del verbo agg. e s.m. [f. -a] che, chi è di abitudini immorali.

s.f. n 1 il degenerare, l'essere degenerato: la degenerazione dei costumi n 2 (biol.) alterazione della normale composizione delle cellule, dei tessuti, degli organi.

agg. che degenera; che non ha le buone qualità degli antenati o dei predecessori: figlio , re degenere.

agg. e s.m. e f. che, chi è a letto per malattia o è ricoverato in un luogo di cura: i degenti di una clinica.

s.f. il periodo trascorso a letto per malattia o in un luogo di cura: una degenza di otto giorni in ospedale.

v. tr. (gastr.) diluire un sugo che si è rappreso.

lett. de gli, prep. composta da di e gli.

s.f. (ling.) perdita del suono iniziale di una parola, perché inteso come articolo o preposizione (p. e. avello , dal lat. labe°llum).

v. tr. [io deglutisco , tu deglutisci ecc.] far passare gli alimenti dalla bocca nell'esofago.

s.f. il deglutire: difficoltà di deglutizione.

v. tr. [io dégno ecc] reputare degno: non mi degnò di uno sguardo | v. intr. [aus. essere], degnarsi v. rifl. accondiscendere a fare qualcosa, avere la compiacenza di fare qualcosa (oggi per lo...

s.f. il degnarsi; in partic., atteggiamento di ostentata benevolenza e compiacenza verso gli altri da parte di chi si reputa superiore: accettare con aria di degnazione | avere la degnazione di ,...

agg. (ant. , lett) condiscendente; cortese, affabile § degnevolmente avv.

vedi dignità.

agg. n 1 che merita qualcosa: degno di biasimo , di lode ; non è degno che gli si presti attenzione ' idoneo, capace: un uomo degno di un alto compito ; me degno a ciò né io né altri 'l crede ...

agg. (chim.) che può subire una degradazione, una decomposizione.

s.m. il degradare, il degradarsi; degradazione.

part. pres. di degradare agg. che degrada (spec. fig.): un'azione degradante.

v. tr. n 1 infliggere la pena della degradazionen 2 (fig.) umiliare, avvilire, rendere abietto: i vizi degradano l'uomo n 3 (geol. , fis. , chim.) provocare una degradazione | v. intr. [aus. avere]...

part. pass. di degradare e agg. nei sign. del verbo s.m. chi ha subìto la pena della degradazione § degradatamente avv. (rar.) diminuendo grado a grado.

s.f. n 1 pena militare consistente nella privazione del gradon 2 (fig.) stato di profondo avvilimento e abiezione morale: ridursi agli estremi della degradazione n 3 (geol.) demolizione delle rocce a...

s.m. deterioramento, decadimento, rovina: degrado edilizio , ambientale , ecologico.

s.m. sgrassatura, spec. di parti meccaniche.

s.m. piccolo mammifero roditore sudamericano simile al topo.

v. tr. [io degùscio ecc.] (non com.) sgusciare.

v. tr. assaggiare, assaporare: degustare un vino.

s.m. [f. -trice] chi degusta per professione; assaggiatore.

s.f. n 1 il degustare | nell'industria alimentare, operazione di assaggio dei prodotti per determinarne le caratteristiche organolettichen 2 mescita per l'assaggio di bevande alcoliche.

inter. (lett.) esclamazione di preghiera, esortazione, desiderio e sim.: deh, perché fuggi rapido così? (carducci).

agg. e s.m. che, chi appartiene all'ordine religioso dei sacerdoti del sacro cuore, fondato da l. g. dehon (1843-1925).

lett. de i, poet. de', prep. composta da di e i.

agg. e s.m. [pl. -di] (rar.) che, chi si è macchiato di deicidio.

s.m. uccisione di gesù cristo, in quanto dio.

v. tr. sottrarre all'ideologia, a un'ideologia; liberare da una struttura ideologica.

v. tr. disidratare.

s.f. disidratazione.

s.f. nell'industria alimentare, sistema di conservazione dei prodotti alimentari mediante parziale essiccazione e successivo congelamento.

v. tr. [io deidrògeno ecc.] (chim.) sottoporre un composto a deidrogenazione.

s.f. (chim.) sottrazione d'idrogeno da composti inorganici o, più spesso, organici.

s.f. n 1 (geol.) deposito e accumulo dei materiali trasportati dalle acque o dal vento nei punti in cui la forza di trascinamento diminuisce: conoide di deiezione | fuoruscita di materiale lavico dai...

v. tr. [io deìfico , tu deìfichi ecc.]n 1 divinizzaren 2 (fig.) portare alle stelle, esaltare esageratamente.

s.f. il deificare, l'essere deificato (anche fig.).

agg. (ant. , lett.) divino, che innalza a dio.

agg. (lett.)n 1 che ha forma, apparenza divinan 2 che prende la propria forma da dio: la concreata e perpetua sete / del deiforme regno (dante par. ii, 19-20).

v. tr. svincolare da un'indicizzazione: deindicizzare gli affitti , i salari.

s.f. il deindicizzare, l'essere deindicizzato.

s.f. (econ.) nei sistemi economici sviluppati, tendenza al predominio del terziario avanzato sull'industria.

v. tr. (chim.) sottoporre a deionizzazione.

s.f. (chim.)n 1 processo di ritorno alla condizione neutra di una sostanza precedentemente ionizzatan 2 eliminazione dalle acque naturali degli ioni salini.

agg. f. e s.f. (lett.) si dice di donna che abbia partorito un dio; nel cristianesimo, attributo di maria, madre di gesù.

agg. (bot.) si dice di organo vegetale che presenta la proprietà della deiscenza.

s.f. (bot.) proprietà di alcuni organi vegetali (spec. frutti) di aprirsi spontaneamente per lasciare uscire il contenuto.

s.m. (filos.) dottrina che ammette l'esistenza di un dio come causa del mondo fondandosi sulla sola ragione, nega la necessità della rivelazione e della provvidenza e non riconosce vincoli di dogmi.

s.f. (ling.) procedimento mediante il quale, utilizzando particolari elementi linguistici (deittici), si mette in rapporto l'enunciato con la situazione spazio-temporale a cui si riferisce.

s.m. e f. [pl. m. -sti] seguace del deismo.

agg. [pl. m. -ci] del, relativo al deismo.

s.m. [pl. -ci] (ling.) elemento dell'enunciato che contribuisce a situarlo in una concreta realtà spazio-temporale; è decodificabile con esattezza soltanto grazie al contesto e ai presupposti del...

ant. deitade [dei-tà-de], deitate, s.f. essenza o natura divina | divinità, dio.

prep. composta da di e il.

s.m. [f. -trice] chi, per un interesse privato, denunzia all'autorità un reato o l'autore di esso.

s.m. invar. fenomeno che si verifica nell'amplificazione del suono, consiste in una sorta di eco in sottofondo.

s.f. azione del delatore; cosa riferita da un delatore, spiata, soffiata.

agg. (non com.) che si può cancellare.

s.f. il delegare | in diritto civile, procura, mandato | in funzione di agg. invar. solo nella loc. legge delega , legge emanata dal governo quando il parlamento gliene attribuisce la facoltà.

part. pres. di delegare agg. e s.m. e f. che, chi delega.

v. tr. [io dèlego , tu dèleghi ecc.]n 1 autorizzare qualcuno a compiere un atto in propria vece; incaricare, deputare: il presidente delegò il suo vice a rappresentarlo n 2 in diritto...

s.m. [f. -a] in diritto civile, chi diviene creditore in seguito a una delegazione.

agg. che concerne una delegazione: commissione delegatizia ; emissario delegatizio.

part. pass. di delegare agg. e s.m. [f. -a] che, chi rappresenta qualcuno o esercita funzioni proprie di altri: consigliere , amministratore delegato , la persona a cui il consiglio di...

s.f. n 1 (non com.) il delegare; delega | (dir.) istituto giuridico in virtù del quale il debitore può assegnare al creditore un nuovo debitore che si obbliga in sua vece | delegazione...

v. intr. [io delegìfero ecc.] tendere a emanare meno leggi, spec. su materie di scarso interesse generale.

v. tr. [io delegìfico , tu delegìfichi ecc.] sottoporre a delegificazione.

s.f. sottrazione di una materia a disciplina legislativa e sua attribuzione alla sfera amministrativa.

v. tr. [io delegìttimo ecc.] sottrarre la legittimazione a determinati organi o poteri: delegittimare un comitato.

s.f. il delegittimare, l'essere delegittimato.

s.m. (inform.) il comando che consente la cancellazione dei dati; sulla tastiera del computer, il tasto del corrispondente a questo comando.

agg. che porta grave danno, rovina fisica o morale: il vizio del fumo è deleterio per l'organismo.

e deriv. vedi dilettare e deriv.

s.f. in genetica, alterazione del materiale ereditario consistente nella perdita di un segmento di cromosoma.

agg. [pl. m. -ci]n 1 di delfi, antica città della grecia, sede di un famoso oracolon 2 (estens. lett.) profetico.

v. intr. [aus. avere] detto di mezzi di navigazione aerea o sottomarina, procedere oscillando in senso verticale.

s.m. grande vasca, generalmente all'interno di un acquario, in cui vivono e vengono mostrati al pubblico delfini ammaestrati.

s.m. (zool.) beluga.

s.m. pl. (zool.) famiglia di cetacei carnivori a cui appartengono, tra gli altri, il delfino e l'orca | sing. [-e] ogni cetaceo appartenente a tale famiglia.

s.f. arpione speciale usato per la pesca dei delfini e del pesce spada.

s.m. (bot.) genere di piante erbacee annue o perenni, originarie delle regioni temperate, con foglie palmate e fiori provvisti di sperone (fam. ranuncolacee).

s.m. e f. [pl. m. -sti] nel nuoto, atleta che pratica lo stile delfino.

s.m. n 1 mammifero cetaceo marino, nero sul dorso, grigio sui fianchi, bianco sul ventre, con corpo affusolato, muso acuminato, mascelle armate di denti aguzzi, pinna dorsale a mezzaluna | delfino...

agg. [pl. m. -ci] (lett.) dell'isola greca di delo.

v. tr. n 1 (lett.) degustare, assaporare | (fig.) godere di qualcosa di squisito: doppia dolcezza in un volto delibo (petrarca canz. cxciii, 8)n 2 (fig. lett.) trattare senza approfondire: delibare...

s.f. il delibare, l'essere delibato (anche in diritto): giudizio di delibazione.

s.f. (burocr.) deliberazione.

part. pres. di deliberaren 2 agg. che delibera, che può deliberare: organo , potere deliberante.

o diliberare, diliverare, dilivrare [di-li-vrà-re], v. tr. [io delìbero ecc.] (ant.) liberare: ben venne a dilivrarmi un grande amico (petrarca canz. lxxxi, 5).ant. diliberare, v. tr. [io...

s.m. (dir.) chi in una vendita all'asta si è aggiudicato qualcosa.

s.f. (non com.) facoltà di deliberare, di decidere.

agg. che vale a deliberare, a decidere di una questione: voto , potere deliberativo | procedimento , modo deliberativo , (ret.) quello in cui un soggetto chiede a sé stesso in che modo si debba...

part. pass. di deliberaren 2 agg. n 1 fermo, deciso, risoluto: con animo deliberato n 2 voluto, volontario, intenzionale: lo uccise con deliberata ferocia s.m. (burocr.) deliberazione, decisione:...

agg. e s.m. [f. -trice] (non com.) che, chi delibera.

s.f. n 1 il deliberare, l'essere deliberato; la cosa deliberata: prendere , votare una deliberazione n 2 (psicol.) momento del processo volitivo in cui l'uomo considera e valuta i vari elementi che lo...

s.f. n 1 qualità di ciò che è delicato, tenue, fine: delicatezza di carnagione , di colori n 2 fragilità, deteriorabilità: la delicatezza del vetro , di un tessuto | gracilità, debolezza di...

ant. dilicato, agg. n 1 che dà un'impressione di finezza, di morbidezza, di piacevole leggerezza: pelle delicata ; tessuto delicato ; suono , profumo , sapore , colore delicato ; cibo delicato ,...

s.f. invar. varietà di mela con buccia liscia, rossa o gialla, e polpa dolce e compatta | anche agg. invar. : mele delicious.

s.f. pl. specialità gastronomiche, spec. straniere; delicatezze.

v. tr. [io delìmito ecc.] chiudere entro limiti precisi; definire (anche fig.): il giardino era delimitato da una siepe ; delimitare le competenze di un ufficio.

agg. che serve a delimitare.

s.f. il delimitare, l'essere delimitato; cosa che delimita.

s.m. n 1 il delineare, l'essere delineaton 2 pl. (ant.) lineamenti.

v. tr. [io delìneo ecc.]n 1 tracciare le linee essenziali, i contorni di qualcosa: delineare una figura n 2 (fig.) abbozzare, descrivere nei tratti essenziali: delineare un programma di riforme |...

part. pass. di delineare agg. nei sign. del verbo | carattere ben delineato , chiaro, definito.

agg. e s.m. [f. -trice] (rar.) che, chi delinea.

s.f. (non com.) delineamento.

part. pres. di delinquere agg. (rar.) nel sign. del verbo | (ant.) colpevole, che si è macchiato di un delitto s.m. e f. n 1 (dir.) chi delinque; autore di delitti: delinquente abituale ,...

s.f. il delinquere, come fenomeno sociale; il quadro della criminalità riferito a un certo tempo, a un certo luogo o a certe categorie di persone: la delinquenza urbana , minorile , organizzata.

agg. di delinquenza, da delinquente: attitudine delinquenziale.

v. intr. [usato solo nell'inf.; ant. e rar. le altre forme: io delìnquo ecc. ; part. pass. delinquito ; aus. avere] (dir.) commettere uno o più delitti: istigazione a delinquere | associazione...

agg. deliaco: lega delio-attica , lega di molte città stretta con atene (478 a. c.) contro i persiani.

agg. (chim.) si dice di sostanza solida che si scioglie in presenza del vapore acqueo contenuto nell'aria.

s.f. (chim.) proprietà di una sostanza deliquescente.

s.m. perdita dei sensi: cadere in deliquio , svenire.

part. pres. di delirare agg. n 1 (med. , psich.) che presenta i tratti del delirio: febbre delirante ; convinzioni deliranti n 2 (estens.) privo di misura, esuberante, sfrenato, parossistico:...

v. intr. [aus. avere]n 1 (med. , psich.) avere il delirio, essere in stato di delirion 2 (estens.) dire o fare cose insensate, irragionevoli: delirare d'amore | entusiasmarsi eccessivamente, in...

ant. deliro, s.m. n 1 (med.) alterazione dello stato di coscienza, con allucinazioni e agitazione motoria, conseguenza di febbre acuta o di altri fattori (alcolismo, danni cerebrali ecc.): avere il...

loc. sost. m. invar. (med.) crisi psicofisica caratterizzata da tremito e allucinazioni, che colpisce gli alcolizzati cronici.

agg. (ant. , lett.) delirante, in preda a delirio.vedi delirio.

s.f. (antiq.) in chimica, proprietà di una sostanza cristallina di subire uno sfaldamento o una progressiva disgregazione per azione di forze esogene o per assorbimento d'acqua.

s.m. n 1 (dir.) violazione di una norma penale per la quale siano previste le pene dell'ergastolo, della reclusione o della multa: delitto contro la proprietà , contro la persona ; delitto colposo ,...

s.f. (non com.) l'essere delittuoso; criminalità.

agg. che costituisce delitto, che tende al delitto: fatto delittuoso ; intenzioni delittuose § delittuosamente avv.

s.f. invar. nel linguaggio commerciale, consegna, recapito.

loc. sost. m. invar. (comm.) buono, ordine di consegna.

s.f. n 1 piacere intenso e raffinato, materiale o spirituale: è una delizia ascoltare quella musica ; le delizie della natura | anche iron.: piove che è una delizia! n 2 (estens.) cosa prelibata,...

v. tr. [io delìzio ecc.] dar piacere, procurare delizia (anche iron.): una musica che delizia l'animo ; ci deliziò tutta la sera con il racconto delle sue disgrazie | deliziarsi v. rifl. trarre...

agg. e s.f. adattamento it. dell'ingl. delicious.

agg. che dà delizia: un luogo delizioso | gustoso, squisito: un pranzo delizioso | grazioso e gentile: una ragazza deliziosa § deliziosamente avv.

lett. de la, prep. composta da di e la.

lett. de le, prep. composta da di e le.

lett. de lo, prep. composta da di e lo.

s.m. invar. n 1 [anche f.] nome della quarta lettera dell'alfabeto greco, che corrisponde a d latino | a delta , che ha la forma di un delta maiuscolo, a triangolo: ala a delta , (aer.) ala...

s.m. pronuncia difettosa dei suoni dentali.

s.m. e f. [pl. m. -sti] pilota di deltaplano; chi pratica lo sport del deltaplano.

s.m. n 1 velivolo per voli planati a forma di grande aquilone triangolare, costituito da un telaio in lega leggera su cui è montata una velatura; è dotato di un'imbracatura semirigida capace di...

s.f. formazione di un delta fluviale.

agg. di delta fluviale: zona deltizia.

agg. (scient.) che ha forma di delta | (muscolo) deltoide , (anat.) muscolo della spalla elevatore del braccio.

agg. (anat.) del muscolo deltoide: regione deltoidea.

s.m. (lett.) tempio, santuario pagano; anche, chiesa: i gotici delubri (carducci).

antiq. dilucidare, v. tr. [io delùcido ecc.]n 1 (non com.) rendere lucido, più lucido: delucidare un quadro n 2 (fig.) render chiaro, comprensibile; spiegare: delucidare un punto oscuro. v. tr. ...

antiq. dilucidazione, s.f. spiegazione, chiarimento.s.f. decatissaggio.

part. pres. di deludere agg. che delude, inferiore alle attese: una prestazione deludente.

v. tr. [pass. rem. io delusi , tu deludésti ecc. ; part. pass. deluso] venir meno alle attese, alle speranze, ai desideri altrui: i figli lo hanno deluso ; un film che ha deluso la critica.

s.f. il deludere, l'essere deluso: avere , subire una delusione | cosa, persona che delude: l'ultimo suo libro è stato una delusione.

agg. (lett.) deludente § delusivamente avv.

part. pass. di deludere agg. n 1 che non ha visto realizzare le proprie speranze e aspettative: un uomo deluso della vitan 2 che non si è realizzato: speranze deluse.

agg. (lett.) atto a deludere; fallace.

v. tr. [io demàglio ecc.] (non com.) smagliare.

v. tr. smagnetizzare.

s.f. n 1 forma corrotta di democrazia in cui i governanti fanno promesse e concessioni alle masse popolari al solo fine di mantenere il proprio poteren 2 l'accattivarsi il favore delle masse con...

agg. [pl. m. -ci] di demagogia; da demagogo: discorsi , metodi demagogici | che è incline alla demagogia, che la pratica: governo demagogico § demagogicamente avv.

s.m. [pl. -ghi]n 1 nell'antica grecia, capo popolo, uomo politicon 2 [f. -a] chi agisce con demagogia | anche in funzione di agg. : sindacalista demagogo.

v. tr. affidare, rimettere: demandare un incarico a qualcuno.

agg. del demanio: bene , proprietà demaniale.

s.f. l'essere demaniale; l'appartenere al demanio.

s.m. n 1 il complesso dei beni inalienabili dello stato e degli enti pubblici territorialin 2 l'amministrazione di tali beni.

v. tr. [io demarco , tu demarchi ecc.] segnare, tracciare, distinguere (anche fig.): demarcare i confini ; demarcare diritti e doveri.

agg. (ling.) che serve a demarcare chiaramente il confine tra le unità della catena parlata: in francese l'accento ha funzione demarcativa.

s.f. il demarcare, l'essere demarcato: linea di demarcazione.

s.f. (econ.) tendenza, indotta dalle tecnologie elettroniche e informatiche, ad attribuire crescente importanza al trattamento automatico dell'informazione nei processi produttivi.

agg. e s.m. e f. n 1 (med.) che, chi è affetto da demenzan 2 (estens.) scemo, deficiente, incapace.

s.f. n 1 (med.) infermità mentale dovuta a lesioni anatomiche diffuse o a focolaio, caratterizzata da perdita delle facoltà intellettuali: demenza precoce , schizofrenia; demenza senile , quella che...

agg. n 1 (med.) che riguarda la demenzan 2 (estens.) da demente; stupido, assurdo: comportamento demenziale n 3 si dice di genere di spettacolo (musicale, cinematografico, televisivo ecc.), o anche di...

s.f. l'essere demenziale | (estens.) carattere estremamente stupido e assurdo.

v. tr. [io demèrito ecc.] rendersi immeritevole di qualcosa (anche assol.): demeritare la stima di qualcuno ; non ha demeritato | v. intr. [aus. avere] (non com.) rendersi indegno: demeritare...

s.m. atto, azione per cui si demerita: avere molti demeriti | biasimo: nota di demerito , giudizio negativo sulla condotta di uno studente, di un impiegato ecc.

s.m. invar. ambiente sociale di un certo tono, ma corrotto, immorale.

agg. e s.m. invar. si dice di vino o liquore tra il secco e l'amabile.

s.f. (med.) deterioramento e demolizione della guaina mielinica che protegge i neuroni.

v. tr. smilitarizzare.

s.f. smilitarizzazione.

v. tr. ridurre o eliminare i minerali contenuti in una sostanza, spec. in un liquido: acqua demineralizzata.

s.f. l'operazione del demineralizzare, spec. liquidi.

v. tr. [io demistìfico , tu demistìfichi ecc.] sottoporre a critica radicale un'idea, un fenomeno, un personaggio in cui altri credono incondizionatamente e in modo irrazionale.

agg. e s.m. [f. -trice] che, chi demistifica.

agg. volto a demistificare.

s.f. il demistificare, l'essere demistificato.

v. tr. (non com.) liberare dalle componenti mitiche, leggendarie (un testo, un'epoca, un evento, un personaggio e sim.); smitizzare.

s.f. (non com.) il demitizzare, l'essere demitizzato.

v. tr. (non com.) demitizzare.

s.f. (non com.) demitizzazione.

agg. [pl. m. -ci] di, da demiurgo.

s.m. [pl. -ghi]n 1 nell'antica grecia, l'artigiano libero, contrapposto allo schiavon 2 nella filosofia platonica, l'artefice divino che ha ordinato (non creato) l'universon 3 (fig. lett.) chi con le...

s.m. nell'antica grecia, la più piccola suddivisione territoriale; anche, la comunità che l'abitava.s.f. invar. (inform.) programma dimostrativo degli usi e delle funzioni di un pacchetto...

primo elemento di parole composte di origine greca o di formazione moderna, dal gr. dêmos 'popolo' (democrazia , demografia).primo elemento di parole composte del linguaggio politico moderno, in cui...

non com. democratismo, s.m. atteggiamento, comportamento che vuole apparire democratico.

s.f. l'essere democratico.

agg. [pl. m. -ci]n 1 della democrazia; che si ispira ai principi della democrazia: governo , partito democratico ; sentimenti democratici n 2 (fig. pop.) si dice di chi, pur occupando una posizione...

vedi democraticismo.

v. tr. rendere democratico; adeguare ai principi della democrazia: democratizzare le istituzioni | v. intr. [aus. avere] (non com.) parteggiare per la democrazia | democratizzarsi v. rifl. e intr....

s.f. il democratizzare, il democratizzarsi, l'essere democratizzato.

s.f. n 1 forma di governo in cui la sovranità appartiene al popolo, che la esercita direttamente o mediante rappresentanti liberamente eletti: democrazia diretta , indiretta , parlamentare ,...

agg. della democrazia cristiana s.m. [f. -a] chi segue, sostiene la democrazia cristiana.

agg. del filosofo greco democrito (460-370 ca a. c.), fondatore dell'atomismo | che si ispira alla filosofia di democrito s.m. seguace della filosofia di democrito.

s.m. (zool.) genere di piccolissimi acari dal corpo allungato, con otto zampe rudimentali terminanti in uncini; sono parassiti cutanei dell'uomo e del cane e provocano la rogna.

s.f. studio degli elementi che concorrono a formare l'opinione pubblica.

v. tr. [io demòdulo ecc.] (telecom.) ottenere, da un'onda portante modulata ad alta frequenza, l'onda modulante originaria a bassa frequenza: demodulare un segnale.

s.m. (telecom.) circuito elettrico che serve a demodulare | usato anche come agg. [f. -trice]: circuito demodulatore.

s.f. (telecom.) il demodulare, l'essere demodulato.

s.f. branca dell'ecologia che studia gli insiemi di individui della medesima specie presenti in un determinato ambiente.

s.f. (med.) paura patologica della folla.

s.f. studio dei fenomeni quantitativi riguardanti la popolazione.

agg. [pl. m. -ci] della demografia, relativo alla demografia: indagini demografiche | della popolazione, relativo alla popolazione: incremento demografico § demograficamente avv. dal punto di...

s.m. [f. -a] studioso di demografia.

v. tr. [io demolisco , tu demolisci ecc.]n 1 abbattere, smantellare costruzioni, impianti ecc.: demolire un ponte , un caseggiato , una macchina n 2 (fig.) annientare, distruggere: demolire un...

agg. (rar.) demolitore | (med.) si dice di intervento chirurgico che porta all'asportazione o alla riduzione di un organo o di parte di un organo.

agg. e s.m. [f. -trice] che, chi demolisce (anche fig.): demolitore di auto ; critica demolitrice.

s.f. n 1 il demolire, l'essere demolito (anche fig.): la demolizione di un palazzo , di un alibi , di una tesi | tiro di demolizione , (mil.) eseguito ripetutamente dall'artiglieria pesante per...

s.f. studio del folclore, delle tradizioni popolari.

agg. [pl. m. -ci] proprio della demologia.

s.m. [f. -a ; pl. m. -gi] studioso di demologia.

s.f. n 1 demoltiplicazionen 2 demoltiplicatore.

v. tr. [io demoltìplico , tu demoltìplichi ecc.] ridurre una grandezza secondo un determinato rapporto.

agg. [f. -trice] e s.m. si dice di dispositivo che serve a demoltiplicare.

s.f. operazione del demoltiplicare: demoltiplicazione di frequenze.

s.m. n 1 nelle religioni politeistiche, essere intermedio tra l'uomo e la divinità, di natura benigna o malignan 2 potenza d'origine soprannaturale ispiratrice della coscienza umana: il demone di...

v. tr. [io demonéto ecc.] (non com.) demonetizzare.

v. tr. togliere a una moneta metallica il suo valore legale.

s.f. il demonetizzare, l'essere demonetizzato.

agg. [pl. m. -ci]n 1 del demonio: influsso demoniaco n 2 degno del demonio: un uomo di un'astuzia demoniaca.

agg. [pl. m. -ci] di demone, del demonio: potenza demonica s.m. (antrop.) il soprannaturale che si manifesta nell'uomo o nella natura.

ant. dimonio, s.m. n 1 nell'ebraismo e nel cristianesimo, diavolo: essere posseduto dal demonio , si dice di persona di cui il demonio si sarebbe impossessato | fare il demonio , (fig.) mettere tutto...

s.m. forma primitiva di religione che spiega i fenomeni naturali come opera di dèmoni, buoni e cattivi, in lotta tra loro.

v. tr. far apparire come demoniaco, malvagio, animato da cattive intenzioni.

s.f. il demonizzare, l'essere demonizzato.

s.f. terrore ossessivo del demonio.

s.f. culto idolatrico del demonio.

s.f. studio delle credenze intorno ai dèmoni o sul demonio.

agg. [pl. m. -ci] relativo alla demonologia.

s.f. ossessione di essere posseduti dal demonio.

v. intr. [io demóntico , tu demóntichi ecc. ; aus. avere] (sett.) detto delle greggi, scendere dai monti a valle, alla fine dell'alpeggio.

s.f. nel linguaggio della pubblicistica fascista, regime apparentemente democratico, nel quale in realtà dominano le classi economicamente più potenti: la demoplutocrazia americana.

s.f. studio della psicologia di un popolo o di un grande gruppo sociale, fondato sull'analisi dei miti, delle leggende, dei costumi, dei prodotti artistici ecc.; psicologia sociale.

part. pres. di demoralizzare agg. scoraggiante, deprimente: un insuccesso , un giudizio demoralizzante.

v. tr. n 1 deprimere il morale di qualcuno; avvilire: le difficoltà lo demoralizzano n 2 (non com.) corrompere, rendere immorale | demoralizzarsi v. rifl. avvilirsi, scoraggiarsi, abbattersi: si è...

part. pass. di demoralizzare agg. scoraggiato, avvilito: un uomo così demoralizzato può commettere gesti disperati.

s.f. il demoralizzare, il demoralizzarsi; lo stato d'animo di chi è demoralizzato.

v. intr. [coniugato come mordere ; aus. avere ; rar. nei tempi comp.] desistere, rinunciare, cedere (spec. in frasi negative): non demordere da un proposito.

s.f. sondaggio dell'opinione pubblica su determinate questioni effettuato con metodi statistici.

agg. [pl. m. -ci] di demoscopia: indagine demoscopica § demoscopicamente avv. con criterio demoscopico.

s.f. pl. (zool.) classe di spugne a scheletro non calcareo, a cui appartengono le spugne marine più comuni | sing. [-gia] ogni spugna di tale classe.

vedi dimostrare.

agg. [pl. m. -ci] (lett.) popolare | scrittura demotica , (paleogr.) scrittura corsiva in uso nell'antico egitto, in cui i geroglifici della scrittura ieratica erano ridotti alle linee essenziali ...

s.m. (ling.) voce o locuzione di origine popolare.

v. tr. privare di motivazione psicologica | demotivarsi v. rifl. restare privo di motivazione.

part. pass. di demotivare agg. non motivato psicologicamente: essere , sentirsi demotivato in qualcosa § demotivatamente avv. senza motivazioni; senza stimoli o interessi.

s.f. (psicol.) assenza di motivazione; mancanza di stimoli emotivi.

s.f. sterminio delle mosche con sostanze insetticide.

o danaro, ant. denaio, danaio, anche denario nel sign. 1, s.m. n 1 (st.) moneta argentea del valore di dieci assi che era a base del sistema monetario romano | moneta argentea posta a base della...

vedi danaroso.

v. tr. (ling.) articolare un suono nasale come il corrispondente suono orale | denasalizzarsi v. rifl. (ling.) perdere il carattere di suono nasale.

s.f. il denasalizzare, il denasalizzarsi, l'essere denasalizzato.

s.f. diminuzione delle nascite in una popolazione.

part. pres. di denaturare agg. e s.m. si dice di sostanza chimica usata per denaturare.

v. tr. n 1 alterare una sostanza con additivi che ne impediscano usi diversi da quelli previsti dalla leggen 2 (fig. rar.) alterare, snaturare.

part. pass. di denaturare agg. sottoposto a denaturazione: alcol denaturato.

s.f. operazione del denaturare.

v. tr. [io denazìfico , tu denazìfichi ecc.] epurare da elementi nazisti; liberare dall'ideologia, dalle influenze naziste.

v. tr. n 1 (econ.) rendere di nuovo privato ciò che era stato nazionalizzaton 2 privare dei caratteri nazionali un gruppo etnico.

s.f. il denazionalizzare, l'essere denazionalizzato; snazionalizzazione.

s.f. n 1 (min.) concrezione minerale che si forma sulla superficie o all'interno di una roccia, e ha l'aspetto di un albero ramificaton 2 (metall.) aggregato cristallino arborescente, che si può...

agg. [pl. m. -ci] (scient.) di dendrite; arborescente: struttura dendritica.

primo elemento di termini scientifici composti, dal gr. déndron 'albero'; significa 'albero, arborescente' (dendrologia).

s.f. metodo di datazione delle piante basato sulla misurazione dei loro anelli di accrescimento; permette anche di stabilire le variazioni climatiche avvenute nel passato.

agg. (scient.) che ha forma simile a un albero, che ha ramificazioni; arborescente.

s.f. parte della botanica che studia gli alberi dal punto di vista sistematico ed ecologico.

s.f. parte della scienza forestale che studia i metodi per determinare il volume degli alberi e del legname che se ne può ricavare.

ant. dinegare, diniegare, v. tr. [io denégo o denègo o dènego , tu denéghi o denèghi o dèneghi ecc.] (lett.) negare recisamente; ricusare, rifiutare.

agg. (non com.) che tende a denegare, a non riconoscere.

s.f. (lett.) il denegare; negazione, rifiuto.

v. tr. [io denèrvo ecc.] (med.) togliere sensibilità nervosa a una parte del corpo; enervare.

s.f. invar. (med.) malattia virale, endemica nelle regioni tropicali, con decorso breve e benigno; viene trasmessa da alcune specie di zanzare.

v. tr. sottoporre il tabacco a un procedimento che elimina o riduce la nicotina in esso contenuta.

s.f. il denicotinizzare, il denicotinizzarsi.

v. tr. dir male di qualcuno o di qualcosa danneggiandone la reputazione, l'onore, il credito: denigrare un avversario.

agg. e s.m. [f. -trice] che, chi denigra.

agg. che mira a denigrare: scritto denigratorio.

s.f. il denigrare, l'essere denigrato; diffamazione.

s.m. invar. varietà di tessuto jeans ritorto con tecnica particolare.

s.f. (chim. biol.) decomposizione da nitrati a nitriti operata da speciali batteri.

v. tr. [io denòcciolo ecc.] privare del nocciolo; snocciolare: denocciolare le albicocche.

s.f. nell'industria alimentare, macchina per denocciolare.

agg. e s.m. (ling.) si dice di verbo, oppure anche di sostantivo o aggettivo derivato da un nome (p. e. cucinare da cucina , salsiera da salsa , cartaceo da carta).

ant. dinominare, v. tr. [io denòmino ecc.] dare, imporre un nome; chiamare: una contrada denominata bellosguardo | denominarsi v. rifl. chiamarsi, avere per nome; prendere nome: alessandria si...

agg. che denomina, che serve a denominare; denominale.

s.m. n 1 [f. -trice] (non com.) chi denominan 2 (mat.) in una frazione, il numero che figura sotto il segno di frazione e che indica in quante parti è divisa l'unità | denominatore comune , multiplo...

s.f. n 1 il denominare, l'essere denominato; il nome dato: la denominazione scientifica del girasole è «helianthus annuus» | denominazione d'origine , marchio garantito dalla legge di cui possono...

rar. dinotare, v. tr. [io denòto ecc.]n 1 manifestare, indicare, rivelare: un comportamento che denota insicurezza n 2 (filos. , ling.) designare sul piano della denotazione.

agg. n 1 che serve a denotaren 2 (filos. , ling.) relativo alla denotazione.

s.f. n 1 il denotare, l'essere denotaton 2 in logica e in linguistica, la relazione intercorrente tra un segno e l'oggetto da questo designato in termini puramente referenziali | l'oggetto o l'insieme...

agg. [pl. m. -ci] (fis.) relativo al densimetro o a misurazioni di densità.

s.m. (fis.) strumento per misurare la densità dei fluidi; areometro.

s.f. n 1 l'essere denso (anche fig.): la densità del fumo ; densità di concetti | densità di popolazione , rapporto tra il numero degli abitanti e la superficie del territorio in cui abitanon 2 in...

agg. n 1 che ha grande massa in un volume piccolo: una colla densa ; nebbia densa ; legna densa , pesante, di buon potere calorificon 2 che ha, che contiene qualcosa in gran quantità (anche fig.): un...

agg. (anat.) del dente, dentario: carie dentale agg. e s.f. (ling.) si dice di consonante nella cui articolazione la punta della lingua poggia contro l'interno dei denti anteriori (p. e. t e...

s.m. (zool.) piccolo mollusco marino con conchiglia a forma di zanna d'elefante (cl. scafopodi).

v. intr. [io dènto ecc. ; aus. avere] (rar.) mettere i denti, detto di bambini | v. tr. (rar.) produrre uno o più denti su una superficie o su uno spigolo; dentellare.

s.f. (bot.) pianta erbacea provvista di rizoma, con foglie composte e grandi fiori rosei o gialli (fam. crucifere).

agg. dei denti, che si riferisce ai denti: carie , protesi dentaria.

o dentarolo , s.m. piccolo oggetto di gomma che si dà ai bambini da stringere tra le gengive per alleviare il dolore dovuto allo spuntare dei denti.

s.f. colpo dato con i denti; segno lasciato da un morso.

agg. n 1 provvisto di denti: pesce con bocca dentata n 2 (estens.) che ha sporgenze, punte a forma di denti: foglia , ruota dentata | muscolo dentato anteriore , posteriore , quelli che uniscono...

s.f. (tecn.) macchina usata per la costruzione delle ruote dentate.

s.f. n 1 l'insieme dei denti di una persona o di un animale: una bella dentatura ; una dentatura irregolare n 2 serie di denti di un utensile o di un organo meccanico: la dentatura di un pettine , di...

s.m. n 1 ciascuno degli organi ossei infissi nelle mascelle dell'uomo e di alcuni animali e convenzionalmente suddivisi in corona (parte visibile), colletto e radice; servono ad afferrare gli...

v. tr. [io dentèllo ecc.] intagliare, incidere, ritagliare a dentelli: dentellare un tessuto , un orlo.

part. pass di dentellare agg. fatto a dentelli; provvisto di dentellatura: foglia dentellata ; francobollo dentellato.

s.f. n 1 operazione del dentellaren 2 insieme di dentelli: la dentellatura di un francobollo.

s.m. n 1 ogni sporgenza o intaccatura a forma di dente | in filatelia, ciascuna delle piccole sporgenze regolari del bordo del francobollon 2 (arch.) piccolo parallelepipedo che, in serie con altri,...

s.m. strumento per misurare la dentellatura dei francobolli.

v. tr. [io dentìcchio ecc.] (rar.) mangiucchiare, rosicchiare.

s.m. pesce marino con bocca protrattile dai denti sporgenti; comune nel mediterraneo, ha carni pregiate (ord. perciformi).

agg. (non com.) dentato, dentellato: margine denticolato.

s.f. n 1 dentatura artificiale; protesi dentarian 2 (mecc.) asta dentata, cremagliera: ferrovia a dentiera.

agg. e s.m. [pl. f. -cie] si dice di sostanza, preparato che serve a pulire i denti: pasta dentifricia ; un dentifricio al fluoro.

s.f. (anat.) tessuto del dente a base di calcio, situato sotto lo smalto e il cemento e sopra la polpa.

s.m. e f. [pl. m. -sti] medico specializzato nella cura dei denti.

agg. [pl. m. -ci] di dentista; odontoiatrico: gabinetto dentistico ; cure dentistiche.

s.f. processo di comparsa e crescita dei denti: prima , seconda dentizione ; età della dentizione.

ant. o dial. drento, avv. n 1 all'interno, nella parte interna di qualcosa: aspettare dentro ; guardare dentro ; essere , andare , mettere dentro , (fig.) in prigione | rafforzato da altri avv. di...

v. tr. liberare una zona dalla presenza di armi nucleari.

part. pass. di denuclearizzare agg. n 1 nel sign. del verbon 2 si dice di comune che ha deliberato di non accettare sul proprio territorio l'insediamento di armi o centrali nucleari.

s.f. il denuclearizzare, l'essere denuclearizzato.

s.m. (non com.) il denudare, il denudarsi, l'essere denudato (anche fig.).

v. tr. n 1 spogliare, privare delle vesti: denudare un bimbo per fargli il bagno ; denudare un braccio fino al gomito n 2 (estens.) privare di ciò che copre, orna, arricchisce: denudare un altare ,...

s.f. n 1 (non com.) denudamento | denudazione degli altari , (lit.) funzione del giovedì santo durante la quale si tolgono gli arredi sacri dagli altarin 2 (geol.) erosione della superficie terrestre...

o denunzia, s.f. [pl. -ce] il denunciare, l'essere denunciato | (dir.) atto col quale si porta a conoscenza dell'autorità giudiziaria o di polizia un reato e, eventualmente, chi l'abbia commesso:...

o denunziante, part. pres. di denunciare s.m. e f. chi fa una denuncia.

o denunziare, v. tr. [io denùncio ecc.]n 1 dichiarare, notificare alla competente autorità: denunciare la nascita di un figlio ; denunciare un furto | denunciare una persona , accusarla di un...

o denunziatore, s.m. [f. -trice] (non com.) chi denuncia; delatore.

e deriv. vedi denunciare e deriv.

agg. nutrito in modo insufficiente.

s.f. nutrizione insufficiente; il conseguente deperimento.

vedi dio 1.

loc. inter. n 1 (lit.) formula, di origine paolina, usata a conclusione di alcune parti della messa in latino come espressione di ringraziamento a dion 2 (fam.) esclamazione di gioia o sollievo: deo...

part. pres. di deodorare agg. e s.m. si dice di sostanza capace di deodorare.

v. tr. [io deodóro ecc.] liberare in tutto o in parte dagli odori cattivi: deodorare un ambiente.

s.f. il deodorare, l'essere deodorato.

s.f. (ling.)n 1 insieme delle parole di una lingua tratte da nomi propri o cognomin 2 studio di tali parole.

agg. [pl. m. -ci] (ling.) relativo alla deonomastica: lessico deonomastico agg. e s.m. (ling.) si dice di parola derivata da un nome proprio o da un cognome.

agg. [pl. m. -ci] relativo al dovere, all'obbligatorietà | logica deontica , (filos.) la logica del discorso normativo, che studia le relazioni tra asserzioni prescrittive che esprimono obblighi,...

s.f. n 1 (filos.) dottrina dei doveri | teoria sociale elaborata da j. bentham (1748-1832), che l'autore riassunse nella formula: «la massima felicità del maggior numero possibile di persone»...

agg. [pl. m. -ci] relativo alla deontologia.

v. tr. [io deòrbito ecc.] in astronautica, provocare la deorbitazione di un corpo: deorbitare un satellite.

s.f. in astronautica, modifica volontaria o accidentale dell'orbita di un corpo orbitante.

v. tr. dimettere il malato in quanto si ritiene non più necessaria la sua permanenza in ospedale.

s.f. il deospedalizzare, l'essere deospedalizzato: la deospedalizzazione dei malati di mente.

vedi desossiribonucleico.

v. tr. [io deostruisco , tu deostruisci ecc.] (rar.) liberare da un'ostruzione.

s.m. il depauperare, l'essere depauperato: depauperamento del terreno , il consumo dei suoi elementi nutritivi a causa delle coltivazioni.

v. tr. [io depàupero ecc.] impoverire: regioni depauperate delle loro risorse.

s.f. depauperamento.

v. tr. (dir.) togliere a un atto il carattere di reato che aveva in precedenza, facendone eventualmente un illecito passibile di sanzione amministrativa: depenalizzare i reati minori.

s.f. (dir.) il depenalizzare, l'essere depenalizzato.

vedi dipendere.

s.m. il depennare, l'essere depennato.

v. tr. [io depénno ecc.] cancellare con un tratto di penna: depennare un nome da un elenco | (fig.) eliminare, togliere: l'ho depennato dai miei amici.

agg. soggetto a deterioramento: merce deperibile.

s.f. l'essere deperibile.

s.m. n 1 indebolimento delle condizioni organiche di un individuon 2 deterioramento di cose: merci soggette a deperimento.

v. intr. [io deperisco , tu deperisci ecc. ; aus. essere]n 1 perdere forza, salute, bellezza: deperire per una malattia n 2 deteriorarsi, guastarsi: generi alimentari che deperiscono rapidamente.

part. pass. di deperire agg. n 1 debilitato, sciupaton 2 guasto, deteriorato.

s.f. (psich.) disturbo mentale per cui si perde il senso della propria identità personale e si sente il corpo come estraneo.

v. tr. [io depicciòlo ecc.] privare un frutto del picciolo.

s.f. macchina dell'industria alimentare per depicciolare frutti.

agg. (biol.) che ha subito un processo di depigmentazione: cellula depigmentata.

s.f. (biol.) perdita della pigmentazione, per cause naturali o patologiche.

v. tr. privare dei peli: depilare le ascelle | depilarsi v. rifl. togliere i peli superflui dal proprio corpo.

agg. e s.m. [f. -trice] si dice di apparecchio o di prodotto che serve per depilare.

agg. e s.m. si dice di sostanza o di mezzo atto a depilare: ceretta depilatoria.

s.f. il depilare, il depilarsi, l'essere depilato.

s.m. il depistare, l'essere depistato (detto spec. di indagine poliziesca o giudiziaria).

s.m. (non com.) depistaggio.

v. tr. n 1 far uscire dalla giusta pista suggerendo deliberatamente tracce fuorvianti (spec. fig.): depistare le indagini della polizia n 2 (med.) sottoporre a dépistage.

s.m. [f. -trice] chi depista un'indagine per impedire l'accertamento della verità.

s.f. (med.) riduzione della quantità di un liquido o di una sostanza presente nell'organismo.

agg. deplorevole § deplorabilmente avv.

v. tr. [io deplòro ecc.]n 1 biasimare, riprovare: deploro le sue decisioni n 2 (non com.) mostrare rincrescimento per qualcosa; compiangere: deplorare le sventure altrui.

agg. e s.m. [f. -trice] (rar.) che, chi deplora.

s.f. (rar.) orazione, discorso commemorativo, di compianto.

s.f. n 1 biasimo, disapprovazione: suscitare una generale deplorazione n 2 (non com.) compianto, compatimento.

agg. n 1 degno di biasimo, riprovevole: un comportamento deplorevole n 2 (non com.) che fa pietà, compassione: vivere in uno stato deplorevole § deplorevolmente avv.

part. pres. di depolarizzare agg. e s.m. (fis.) si dice di sostanza che elimina la polarizzazione.

v. tr. (fis.) ridurre o eliminare la polarizzazione: depolarizzare la luce , una pila.

agg. [f. -trice] e s.m. (fis.) depolarizzante.

s.f. (fis.) il depolarizzare, l'essere depolarizzato.

v. tr. (chim.) sottoporre a depolimerizzazione.

s.f. (chim.) scissione di sostanze polimere in molecole più semplici.

v. tr. spoliticizzare.

s.f. il depoliticizzare, l'essere depoliticizzato.

v. tr. (tecn.) eliminare o ridurre la presenza di polveri e altre particelle solide in un gas.

s.m. apparecchio o dispositivo per depolverizzare un gas.

s.f. (tecn.) il depolverizzare, l'essere depolverizzato.

part. pres. di deporre agg. e s.m. e f. (non com.)n 1 (dir.) che, chi fa una deposizionen 2 (banc.) che, chi effettua un deposito.agg. e s.m. nella grammatica latina, si dice di verbo con...

ant. deponere [de-pó-ne-re], diporre, v. tr. [coniugato come porre]n 1 porre giù, mettere giù, posare: deporre la penna ; la gallina depone le uova | deporre le armi , (fig.) cessare di...

part. pres. di deportare agg. (fis.) che genera una forza opposta alla portanza; che riduce la portanza: alettone deportante , il dispositivo che incrementa l'aderenza al suolo delle automobili da...

s.f. (fis.) forza che agisce in senso contrario alla portanza | diminuzione della portanza.

v. tr. [io depòrto ecc.]n 1 assoggettare alla pena della deportazionen 2 (ant.) trasportare.v. intr. generare una deportanza.

part. pass. di deportare agg. e s.m. [f. -a] che, chi ha subìto la deportazione.

s.f. n 1 (dir.) trasferimento d'autorità di un condannato lontano dal territorio d'origine; è una sanzione istituita in età romana e ripresa dagli stati europei che possedevano colonie d'oltremaren...

s.m. operazione di borsa con cui un ribassista, mediante il pagamento di una somma (detta anch'essa deporto), ottiene di prorogare la consegna di titoli venduti a termine.

part. pres. di depositare agg. e s.m. e f. (banc.) che, chi deposita oggetti o denaro in custodia.

v. tr. [io depò sito ecc.]n 1 porre giù, posare: depositare con cura un pacco n 2 dare in deposito, consegnare qualcosa ad altri con obbligo di restituzione a richiesta o a un dato termine:...

agg. e s.m. [f. -a]n 1 che, chi ha ricevuto qualcosa in depositon 2 (fig.) che, chi custodisce, salvaguarda, difende: essere il depositario di un segreto ; ritenersi il depositario della verità.

s.f. (ant.)n 1 luogo di custodia del tesoro pubblicon 2 ufficio del tesorieren 3 luogo di custodia dei pegni.

s.m. n 1 il depositare, il depositarsi, l'essere depositato | ciò che si deposita; in partic., sedimento di un liquido: il deposito del vino n 2 (dir.) contratto mediante il quale una parte consegna...

s.f. n 1 il deporre, l'essere deposto | la deposizione di cristo , l'atto con cui il corpo di cristo fu deposto dalla croce; l'opera figurativa che rappresenta tale scena: la «deposizione» di...

part. pass. di deporre e agg. nei sign. del verbo.

s.m. il depotenziare, l'essere depotenziato.

v. tr. [io depotènzio ecc.] (non com.) ridurre una potenza, un potere; indebolire.

v. tr. render cattivo; corrompere, pervertire, guastare: depravare il gusto artistico | depravarsi v. rifl. o intr. pron. diventare cattivo, corrompersi, guastarsi.

part. pass. di depravare agg. corrotto, pervertito: un uomo depravato s.m. [f. -a] persona viziosa, corrotta.

agg. e s.m. [f. -trice] (rar.) che, chi deprava; corruttore.

s.f. il depravare, l'essere depravato; corruzione, pervertimento: depravazione di costumi.

agg. che si può, che è da deprecarsi: un'ipotesi deprecabile.

v. tr. [io deprèco , tu deprèchi ecc.]n 1 (lett.) cercare di allontanare un male con preghiere e scongiuri: sciogliean le chiome, indarno ahi! deprecando / da' lor mariti l'imminente fato (foscolo...

agg. (non com.) atto a deprecare, a scongiurare | esclamazione deprecativa , (gramm.) quella che esprime supplica o scongiuro (p. e. deh!) § deprecativamente avv.

agg. (lett.) che vale a deprecare; che ha forma deprecativa: formula deprecatoria.

s.f. n 1 (lett.) il deprecare, l'essere deprecato; la formula o la preghiera usata per deprecare | nella retorica antica, la parte conclusiva dell'orazione, nella quale si invocava la clemenza dei...

s.m. (rar.) il depredare, l'essere depredato.

v. tr. [io deprèdo ecc.]n 1 rapinare, derubare: depredare qualcuno del denaro n 2 spogliare, mettere a sacco: depredare una città.

agg. e s.m. [f. -trice] (lett.) che, chi depreda.

s.f. (lett.) depredamento; rapina, saccheggio.

agg. (non com.) che può essere depresso; deprimibile | polso depressibile , (med.) il cui battito non si avverte facilmente.

agg. che riguarda una depressione | area depressionaria , (meteor.) area ciclonica.

s.f. n 1 (geog.) area che si trova a un livello inferiore a quello delle regioni circostanti o al di sotto del livello del mare: depressione valliva ; la depressione caspica | (estens.) avvallamenton...

agg. n 1 atto a deprimere: sostanze che esercitano un'azione depressiva n 2 caratterizzato da depressione: stato depressivo.

part. pass. di deprimere agg. nei sign. del verbo | zona , area depressa , regione economicamente e socialmente arretrata | polso depresso , (med.) che rivela ipotensione s.m. [f. -a] (med.) chi...

agg. in anatomia: muscolo depressore , quello che ha la funzione di abbassare la parte a cui è collegato; nervo depressore , complesso di fibre nervose che accompagnano il gran simpatico e che,...

v. tr. riportare la pressione dell'aria in un ambiente da valori più alti ai valori di quella esterna.

s.f. il depressurizzare, l'essere depressurizzato.

s.m. il deprezzare, il deprezzarsi, l'essere deprezzato: deprezzamento della moneta , svalutazione.

v. tr. [io deprèzzo ecc.]n 1 far calare di prezzo, far diminuire di valore: deprezzare una merce n 2 (fig.) stimare meno del giusto; sminuire: deprezzare una persona , un'opera | deprezzarsi v....

part. pres. di deprimere agg. che deprime, abbatte: un lavoro deprimente.

v. tr. [pass. rem. io deprèssi , tu deprimésti ecc. ; part. pass. deprèsso]n 1 (non com.) portare a un livello inferiore, abbassaren 2 (fig.) indebolire, abbattere fisicamente o moralmente (anche...

agg. (non com.) che si può deprimere, che si deprime facilmente | polso deprimibile , (med.) il cui battito non si avverte facilmente.

v. tr. provocare deprivazione.

s.f. privazione, esclusione dal godimento di un bene o dalla soddisfazione di un bisogno, spec. di natura culturale, sociale, psicologica: deprivazione linguistica , sensoriale.

s.m. (non com.) depurazione.

v. tr. n 1 liberare da impurità, rendere puro: depurare il sangue n 2 (fig.) raffinare, polire: depurare lo stile , la lingua n 3 (fig. non com.) epurare: depurare la società | depurarsi v. rifl. ...

agg. e s.m. (med.) si dice di medicamento atto a disintossicare l'organismo.

agg. [f. -trice] che depura: filtro depuratore s.m. n 1 [f. -trice] chi depura; in partic., operaio addetto a processi di depurazionen 2 apparecchio per depurare una sostanzan 3 impianto di...

agg. atto a depurare s.m. serbatoio dove si raccolgono e si depurano le acque; depuratore.

s.f. il depurare, il depurarsi, l'essere depurato: depurazione dell'acqua ; impianto di depurazione.

v. tr. [io dèputo ecc.]n 1 incaricare, delegare, designare: fu deputato a rappresentare la cittadinanza n 2 (ant. , lett.) destinare, riservare, assegnare.

part. pass. di deputare agg. nei sign. del verbo: l'orecchio è l'organo deputato all'udito | luoghi deputati , nel teatro medievale e rinascimentale, strutture di legno o tela destinate a...

s.f. n 1 il deputare, l'essere deputato; l'incarico affidaton 2 commissione di persone deputate ad adempiere a un compito determinato; delegazione | deputazione di storia patria , associazione che...

v. tr. [io dequalìfico , tu dequalìfichi ecc.] screditare, squalificare; in partic., abbassare il livello della qualifica professionale (anche assol.): rifiutare un lavoro che dequalifica |...

s.f. il dequalificare, il dequalificarsi, l'essere dequalificato: dequalificazione professionale.

s.m. il deragliare.

v. intr. [io deràglio ecc. ; aus. avere] uscire dalle rotaie: il rapido ha deragliato.

s.m. nella bicicletta con cambio di velocità, dispositivo che serve a spostare la catena da una ruota dentata della moltiplica a un'altra.

s.m. adattamento it. del fr. dérapage.

v. intr. [aus. avere] slittare, deviare verso l'esterno di una traiettoria curva, detto spec. di un autoveicolo, di un aeromobile, di uno sciatore.

s.f. il derapare.

part. pres. di derattizzare agg. e s.m. si dice di sostanza velenosa usata per uccidere i topi.

v. tr. liberare dai ratti, dai topi: derattizzare una nave.

s.f. il derattizzare, l'essere derattizzato.

s.m. invar. n 1 nell'ippica, corsa al galoppo per puledri di tre annin 2 (estens.) negli sport di squadra, incontro tra due formazioni della stessa città o regione.

v. tr. [io deregolaménto ecc.] liberare da norme e regolamenti ciò che vi era sottoposto; liberalizzare, sbloccare.

s.f. il deregolamentare, l'essere deregolamentato.

v. tr. [io derègolo ecc.] deregolamentare.

s.f. invar. deregolamentazione; in partic., liberalizzazione di attività economiche già sottoposte a controlli o vincoli da parte dell'autorità pubblica.

agg. e s.m. [f. -a] che, chi è stato abbandonato, trascurato e perciò versa in condizioni di miseria materiale o morale: un figlio derelitto ; interessarsi ai derelitti.

s.f. (dir.) l'abbandono di un bene con implicita rinunzia al diritto di proprietà su di esso.

v. tr. [io derequisisco , tu derequisisci ecc.] (dir.) restituire al proprietario un bene che gli era stato requisito.

s.f. (dir.) il derequisire, l'essere derequisito.

v. tr. esimere da responsabilità | deresponsabilizzarsi v. rifl. perdere la coscienza delle proprie responsabilità.

s.f. il deresponsabilizzare, il deresponsabilizzarsi, l'essere deresponsabilizzato.

ant. diretano, s.m. la parte posteriore del corpo; il sedere agg. (ant.)n 1 posteriore: li [piedi] diretani alle cosce distese (dante inf. xxv, 55); le parti deretane , il sederen 2 (estens.)...

v. tr. [coniugato come ridere] schernire, beffeggiare, prendere in giro: deridere una persona , un comportamento.

agg. (non com.) che merita d'essere deriso; ridicolo.

s.f. il deridere; scherno, dileggio: avere un'aria di derisione ; esporsi alla pubblica derisione.

agg. (rar.) derisorio.

part. pass. di deridere agg. che è fatto oggetto di scherno s.m. (ant.) derisione.

s.m. [f. -sora , rar.] chi deride.

agg. che è fatto per deridere, che esprime derisione: gesto derisorio § derisoriamente avv.

s.f. n 1 corrente marina lenta e superficiale prodotta da venti di direzione costante | andare alla deriva , lasciarsi trascinare dalla corrente; (fig.) abbandonarsi, subire passivamente gli eventi |...

agg. che si può derivare | funzione derivabile , (mat.) che ammette almeno una derivata.

s.f. l'essere derivabile.

s.m. (rar.) derivazione.

v. intr. [aus. essere]n 1 avere origine, principio; provenire (anche fig.): il tevere deriva dal monte fumaiolo ; derivare da famiglia nobile ; l'italiano deriva dal latino n 2 risultare come...

s.f. (mat.) limite a cui tende il rapporto fra l'incremento di una funzione e l'incremento attribuito alla sua variabile indipendente quando quest'ultimo tende a zero.

agg. n 1 derivato; che è dovuto a derivazionen 2 che produce derivazione.

part. pass. di derivare agg. che deriva da qualcosa s.m. n 1 (ling.) vocabolo che deriva da un altro: i derivati di un verbo n 2 (chim.) sostanza ricavata da un'altra: i derivati del petrolio.

agg. e s.m. [f. -trice] si dice di ciò che deriva, che serve a derivare: (canale) derivatore , per derivare le acque.

s.f. n 1 il derivare, l'essere derivaton 2 (ling.) processo di formazione di una parola nuova da un'altra già esistente, mediante suffissi o prefissi (p. e. drogheria da droga ; preavviso da avviso...

s.m. [pl. -mi] (anat.) strato profondo e più spesso della pelle, posto sotto l'epidermide e costituito da tessuto connettivo.

-derma primo e secondo elemento di parole composte della terminologia scientifica, dal gr. dérma 'pelle' (dermascheletro , ectoderma , pachiderma).

o dermatalgia [der-ma-tal-gì-a], s.f. (med.) dolore cutaneo non riferibile a lesione specifica.

s.m. (zool.) scheletro di natura ossea o calcarea che si forma per secrezione dalle cellule del derma e riveste il corpo degli echinodermi e di alcuni vertebrati.

vedi dermalgia.

s.f. (med.) denominazione comune delle malattie della pelle a carattere infiammatorio.

primo elemento di parole composte della terminologia scientifica, dal gr. dérma -atos 'pelle' (dermatologia).

s.m. fungo microscopico parassita della pelle, dei capelli e delle unghie.

s.m. (bot.) strato esterno del tessuto meristematico della radice e del fusto delle piante superiori.

s.f. branca della medicina che studia le malattie della pelle e dei suoi annessi (peli, unghie, ghiandole sebacee ecc.).

agg. [pl. m. -ci] (med.) che riguarda la dermatologia: ospedale dermatologico § dermatologicamente avv. dal punto di vista dermatologico.

s.m. [f. -a ; pl. m. -gi] medico specialista in dermatologia.

s.f. (med.) plastica cutanea.

s.f. (med.) denominazione generica delle malattie della pelle.

s.m. animale parassita della cute (p. e. acaro, pulce, pidocchio).

s.m. pl. (zool.) ordine di insetti con ali ridotte o mancanti e addome terminante in una robusta pinza; vi appartiene la comune forbicina | sing. [-o] ogni insetto di tale ordine.

s.m. piccolo coleottero le cui larve si cibano di pelli, cuoiami, stoffe ecc.; tarma.

agg. [pl. m. -ci] del derma, che riguarda il derma.

primo elemento di parole composte della terminologia scientifica, dal gr. dérma 'pelle' (dermosifilopatia).

s.f. tartaruga marina di grandi dimensioni con scudo ricoperto di pelle, al quale non sono saldate internamente le vertebre e le costole.

s.m. (med.) fenomeno per cui si formano temporaneamente sulla pelle strisce bianche o rosse in seguito a pressione o a sfregamento esercitato con uno strumento a punta smussata.

s.f. nome commerciale di un materiale artificiale che imita la pelle conciata, impiegato spec. in pelletteria e in legatoria agg. solo in cisti dermoide , (med.) cisti congenita così detta per le...

s.f. (med.) denominazione generica delle malattie della pelle.

agg. [pl. m. -ci] (med.) che riguarda la dermopatia.

s.f. branca della medicina che studia le malattie veneree e della pelle.

agg. [pl. m. -ci] (med.) che riguarda la dermosifilopatia: istituto dermosifilopatico.

s.m. pl. (zool.) ordine di mammiferi arboricoli dell'asia sudorientale con una membrana cutanea alare che unisce collo, arti e coda, e consente loro di effettuare voli planati | sing. [-o] ogni...

loc. sost. m. invar. ultima novità, spec. della moda loc. agg. invar. all'ultima moda: un cappello dernier cri.

solo nella loc. in derno , (mar.) detto della bandiera nazionale di una nave, alzata e annodata per indicare una disgrazia a bordo o richiesta di soccorso.

s.f. il derogare; dispensa, eccezione: concedere una deroga | in deroga a , diversamente da, facendo eccezione rispetto a: in deroga alle precedenti disposizioni.

agg. (dir.) a cui si può derogare; che comporta un'eccezione o delle eccezioni: norma , clausola derogabile.

v. intr. [io dèrogo , tu dèroghi ecc. ; aus. avere]n 1 non osservare quanto in precedenza stabilito: derogare a un accordo n 2 (dir.) disporre su un singolo punto diversamente da una norma...

agg. (non com.) derogatorio.

agg. (dir.) che serve a derogare; che costituisce una deroga: atto derogatorio.

s.f. n 1 (non com.) derogan 2 (ant.) perdita temporanea della nobiltà, dovuta all'esercizio di una professione o di un mestiere ritenuto incompatibile.

s.f. n 1 spec. pl. prodotto agricolo, soprattutto di uso alimentare e di largo consumo; per estens., merce: il razionamento delle derrate | è più la giunta che la derrata , (fig.) sono più i...

s.m. invar. torre metallica piramidale per sostenere e manovrare le attrezzature per sondaggi minerari, in partic. per la perforazione petrolifera.

s.m. (rar.) il derubare; furto.

v. tr. privare qualcuno di ciò che possiede o di ciò che gli spetta col furto o con la frode: derubare qualcuno del portafoglio , dell'eredità.

part. pass. di derubare agg. e s.m. [f. -a] che, chi ha subito un furto.

v. tr. [io derubrico , tu derubrichi ecc.] (dir.) nel processo penale, qualificare un fatto come reato di minore gravità rispetto a una precedente configurazione giuridica: derubricare un'accusa di...

s.f. (dir.) il derubricare, l'essere derubricato.

s.f. abbandono delle campagne per effetto dell'urbanizzazione.

s.f. (tecn.) procedimento per l'eliminazione della ruggine da un corpo metallico che ne sia ricoperto.

o dervis [dèr-vis o dervìs], s.m. n 1 membro di una confraternita mendicante musulmanan 2 pl. (st.) seguaci del mahdismo, che alla fine del sec. xix condussero nel sudan una violenta lotta...

v. tr. privare di valore sacro; sconsacrare.

s.f. il desacralizzare, l'essere desacralizzato.

v. tr. (rar.) dissalare.

v. tr. [io desalìfico , tu desalìfichi ecc.] dissalare.

s.f. dissalazione.

v. tr. dissalare.

s.f. dissalazione.

agg. e s.m. [pl. m. -dos] si dice eufemisticamente di persona scomparsa, in realtà rapita e uccisa per motivi politici.

s.m. tavolo da lavoro del calzolaio.

s.m. [pl. -schi]n 1 (lett.) tavola su cui si mangia; mensa: il desco familiare ; essere , stare a desco , essere a tavola, star mangiandon 2 (ant.) bancone da macellaio | banco di un pubblico...

v. tr. sottoporre a descolarizzazione: descolarizzare la società.

s.f. teoria pedagogica dovuta al sociologo di origine austriaca i. illich (1926), secondo cui la scuola, in quanto istituzione educativa statica e conservatrice, andrebbe soppressa e sostituita con...

s.m. in letteratura e nelle arti figurative, tendenza ad abbondare nei particolari descrittivi: il descrittivismo settecentesco.

agg. n 1 che descrive; che concerne una descrizione: una pagina descrittiva | che tende alla minuziosità, talora superficiale: uno stile freddo e descrittivo n 2 nelle scienze, si dice di quelle...

part. pass. di descrivere agg. nei sign. del verbo | codice descritto , (filol.) apografo.

agg. e s.m. [f. -trice] che, chi descrive.

v. tr. [coniugato come scrivere]n 1 rappresentare con parole, per scritto o a voce, un oggetto, una persona, un evento ecc., indicandone le caratteristiche: descrivere dei fatti , un paesaggio ;...

agg. che si può descrivere.

s.f. n 1 il descrivere; le parole con cui si descrive: una descrizione spiritosa n 2 (non com.) il tracciare: la descrizione di una curva.

s.f. abolizione della segregazione razziale.

v. tr. (dir.) togliere il vincolo della segretezza su atti e documenti giudiziari.

v. tr. ridurre o annullare la sensibilità di qualcosa; sottoporre a desensibilizzazione: desensibilizzare un dente , un'emulsione fotografica.

s.m. (foto.) sostanza chimica che riduce o annulla la sensibilità alla luce di un'emulsione già esposta e permette quindi lo sviluppo della pellicola a luce chiara.

s.f. n 1 (foto.) procedimento chimico per la riduzione della sensibilità di un'emulsione alla lucen 2 (med.) rimozione o attenuazione di uno stato allergico mediante l'impiego di piccole dosi di...

agg. [pl. m. -ci] proprio del deserto; che ha natura o aspetto di deserto: paesaggio desertico.

agg. che vive nel deserto: fauna , vegetazione deserticola.

s.f. (geog.) progressiva trasformazione di un terreno fertile in deserto per degenerazione climatica e geologica.

ant. diserto, agg. n 1 abbandonato dalle persone; disabitato; vuoto: un paese , un palazzo deserto n 2 (ant.) lasciato solo, in balia di sé stesso, con funzione di part.: quella compagna / picciola...

s.f. (psicoan.) processo per cui un affetto perde l'originaria componente sessuale (p. e. l'amore del figlio verso la madre dopo la risoluzione del complesso edipico).

vedi disianza.

o disiare, v. tr. [io desìo ecc.] (lett.) desiderare: colei che disiando aspetta (carducci).

part. pass. di desiare agg. (lett.) desiderato; per estens., amato: quella bocca / già tanto desiata (leopardi consalvo 67-68).

agg. che può essere desiderato, che suscita desiderio: una donna desiderabile | è desiderabile che , augurabile, auspicabile § desiderabilmente avv.

s.f. carattere di ciò che è desiderabile | desiderabilità di un bene , (econ.) l'attrazione che esso suscita sui consumatori in ragione della sua utilità.

ant. disiderare, v. tr. [io desìdero ecc.]n 1 provare desiderio di qualcosa; aspirare alla soddisfazione di un bisogno o di un piacere: desiderare un bicchiere d'acqua ; desidero star solo ;...

s.m. pl. le cose desiderate; le richieste: i desiderata del pubblico ; il registro dei desiderata , nelle biblioteche, il registro nel quale si indicano i libri che si desidera vengano acquistati.

agg. (non com.) che esprime desiderio | congiuntivo desiderativo , (gramm.) ottativo.

ant. desidero, disiderio, s.m. n 1 moto intenso dell'animo che spinge a realizzare o a possedere qualcosa che si considera un bene: avere desiderio di riposo , di cibo , di muoversi , di viaggiare ;...

ant. disideroso, agg. che ha desiderio di qualcosa § desiderosamente avv. (rar.).

vedi industrial design.

v. tr. n 1 indicare in modo preciso; fissare: designare una data ; designare il termine per un pagamento n 2 proporre, destinare qualcuno a un incarico, un ufficio e sim.: designare il nuovo direttore...

part. pass. di designare e agg. nei sign. del verbo s.m. [f. -a] chi è stato prescelto, destinato a coprire un certo incarico.

s.f. il designare, l'essere designato.

s.m. e f. invar. chi per professione si occupa di industrial design.

v. intr. [io désino ecc. ; aus. avere] (tosc.) consumare il pasto principale della giornata.s.m. (tosc.) il pasto principale della giornata.

agg. (gramm. , non com.) terminante, uscente.

s.f. (gramm.) terminazione variabile di parola che si aggiunge a un tema per ottenere le varie forme della flessione: desinenza nominale , verbale.

agg. (gramm.) della desinenza.

o disio, s.m. (lett.) desiderio: quali colombe dal disio chiamate (dante inf. v, 82) | cosa, persona desiderata.

o disioso, agg. (lett.) desideroso: i campi e il cielo / desioso mirando (foscolo sepolcri 191-192) § desiosamente avv.

agg. (lett. rar.) insipiente, sciocco.

s.f. (lett. rar.) l'essere desipiente; insipienza.

v. tr. (ant.) desiderare.

o desiro, disire, disiro, s.m. (ant. , poet.) desiderio: o speranza, o desir sempre fallace (petrarca canz. ccxc, 5).

s.f. (rar.) il desistere | desistenza criminosa , (dir.) il comportamento di chi, intrapresa l'esecuzione di un reato, l'abbandona e non la porta a compimento, e quindi non risponde del reato tentato...

v. intr. [pass. rem. io desistéi o desistètti , tu desistésti ecc. ; part. pass. desistito ; aus. avere] non continuare, smettere; recedere: desistere da un proposito , dal fare una cosa |...

abbr. in desktop , loc. sost. m. invar. elaboratore da tavolo, costituito da un'unità centrale di dimensioni ridotte, unità video e tastiera.

loc. sost. m. invar. (inform.) settore di produzione del software che sviluppa programmi che eseguono varie funzioni di editoria elettronica (composizione, impaginazione, grafica ecc.), da gestire...

s.m. mammifero insettivoro dotato di una sorta di proboscide, piedi posteriori palmati, ghiandole che emanano odore di muschio; miogale (fam. talpidi).

primo elemento di parole scientifiche composte, dal gr. desmós 'legame' (desmologia).

s.f. pl. (bot.) classe di alghe marine monocellulari con membrana divisa verticalmente in due valve | sing. ogni alga di tale classe.

s.f. (non com.)n 1 branca della chimica fisica che studia i legami atomici e molecolarin 2 parte dell'anatomia che studia i tendini e i legamenti.

agg. [pl. m. -ci] relativo alla desmologia.

part. pres. di desolare agg. che affligge, sconforta: una scena desolante.

v. tr. [io dèsolo ecc.]n 1 affliggere, costernare: la notizia della sua morte ci ha desolato n 2 (lett.) devastare, saccheggiare, spopolare.

part. pass. di desolare agg. n 1 afflitto, sconfortaton 2 dispiaciuto, spiacente: siamo desolati di non potervi ospitare n 3 di luogo, in stato di desolazione: una terra desolata e inospitale §...

s.f. n 1 afflizione, sconforto, costernazione: avere la desolazione nell'animo n 2 stato di abbandono, di squallore di un luogo: la desolazione di una città.

v. tr. [io desólforo ecc.] (chim.) togliere in tutto o in parte lo zolfo contenuto in una sostanza (metallo, petrolio, gas ecc).

s.m. (chim.) apparecchio o impianto per desolforare.

s.f. (chim.) l'operazione del desolforare.

v. tr. insonorizzare.

part. pass. di desonorizzare agg. nel sign. del verbo | (ling.) detto di suono che ha subìto una desonorizzazione.

s.f. n 1 (ling.) fenomeno per cui un suono sonoro perde questa sua caratteristica a causa del contatto con suoni non sonori | fenomeno per cui un suono si trasforma, in un dato momento dell'evoluzione...

e deriv. vedi disossidare e deriv.

o deossiribonucleico, agg. (biol.) si dice dell'acido più noto come dna.

vedi dispetto.

vedi dispitto.

s.m. [pl. -ti]n 1 nell'antica grecia, titolo che si dava al padrone di casa | titolo spettante ai parenti prossimi dell'imperatore di bisanzio | principe di una provincia dell'impero bizantinon 2...

s.m. (st.) dignità e ufficio del despota | il territorio su cui governava il despota: despotato di serbia.

vedi dispotico.

vedi dispotismo.

v. tr. provocare desquamazione | desquamarsi v. rifl. subire desquamazione.

s.f. n 1 (med.) perdita dello strato corneo dell'epidermide sotto forma di squamen 2 (geol.) alterazione superficiale delle rocce con distacco di frammenti in forma di squame.

s.m. invar. l'ultima o le ultime portate del pranzo (formaggio, frutta, dolce o gelato); il momento del pasto in cui tali portate sono servite: vino da dessert ; come , per dessert c'è la torta.

s.f. (med.) lo stesso che destrocardia.

s.f. scrittura che procede da sinistra a destra.

pron. dimostr. (ant. , lett.) forma rafforzata di esso ; vale 'lui, proprio lui' e si usa quasi esclusivamente con i verbi essere e parere : questi è desso, e non favella (dante inf. xxviii,...

s.m. pl. n 1 biancheria intima femminilen 2 (fig.) retroscena: i dessous della faccenda.

part. pres. di destabilizzare agg. che tende a destabilizzare: un piano destabilizzante.

v. tr. rendere meno stabile, instabile; turbare l'equilibrio, l'assetto, spec. di un sistema politico.

agg. e s.m. [f. -trice] che, chi destabilizza.

s.f. il destabilizzare, l'essere destabilizzato.

s.f. (stat.) procedura per eliminare da una serie temporale la componente stagionale.

v. tr. sottoporre a destalinizzazione.

s.f. il processo di rinnovamento e liberalizzazione del regime sovietico e del movimento comunista avviato dopo la morte di stalin (1879-1953).

v. tr. [io désto ecc. ; part. pass. lett. désto]n 1 scuotere dal sonno; svegliaren 2 (fig.) scuotere da uno stato d'inerzia, di torpore: destare gli animi n 3 (fig.) far nascere, suscitare:...

v. tr. n 1 decidere, stabilire in modo irrevocabile (anche assol.): gli dei avevano destinato così | definire, fissare: la riunione è rinviata a data da destinarsi n 2 assegnare, riservare per un...

s.m. [f. -a] la persona cui è destinato qualcosa: il destinatario di una lettera | (ling.) in un atto comunicativo, il ricevente del messaggio | (dir.) persona cui si indirizza una norma.

part. pass. di destinare agg. nei sign. del verbo | essere destinato , essere riservato, dovere necessariamente: ogni creatura è destinata a morire ; un'impresa destinata al fallimento.

s.m. nella teoria della comunicazione, chi indirizza un messaggio; emittente.

s.f. n 1 il destinare, l'essere destinato | il fine, l'uso cui una cosa è destinata: la destinazione di una somma , di un bene n 2 luogo d'arrivo, meta: giungere a destinazione ; partire per...

ant. distino, s.m. n 1 il susseguirsi degli eventi considerato come predeterminato da una forza superiore alla volontà e al potere umani: accettare il proprio destino | è destino che , è fatale,...

v. tr. [io destituisco , tu destituisci ecc. ; part. pass. destituito , ant. destituto]n 1 rimuovere d'autorità qualcuno da un ufficio, da una carica e sim.: destituire un funzionario corrotto n 2...

ant. destituto , part. pass. di destituire agg. nei sign. del verbo | del tutto privo, mancante: accusa destituita di ogni fondamento.

s.f. il destituire, l'essere destituito; rimozione da un ufficio, da una carica ecc.

agg. n 1 che non dorme, sveglio | sogno o son desto? , domanda retorica rivolta a sé stessi per esprimere grande stupore e quasi l'impossibilità di credere a qualcosan 2 (fig. lett.) pronto, vivace:...

v. tr. descrivere e valutare un evento, un personaggio, un'idea al di fuori del suo contesto storico.

s.f. (relig.) processo per cui particolari riti o pratiche tendono a liberare il singolo o il gruppo dalla realtà contingente, ricollegandolo attraverso simbologie naturali al momento delle origini.

inter. abbreviazione di destr(o) o destr(a) , usata nei comandi ginnici e militari: fianco destr! ; fronte a destr!.

s.f. n 1 la mano destra: stringere , dare la destra n 2 la parte che è dal lato della mano destra: voltare a destra ; alla mia , alla tua destra , dalla parte destra rispetto a me, a te; dare ,...

s.m. (rar.) il destreggiarsi.

v. intr. [io destréggio ecc. ; aus. avere] (lett.) destreggiarsi v. rifl. procedere con destrezza, in modo da evitare ostacoli, rischi ecc.; barcamenarsi, sapersela cavare: destreggiarsi nel...

s.f. n 1 agilità, abilità: guidare con destrezza ; esercizi di destrezza ; destrezza di mano | furto con destrezza , (dir.) borseggion 2 (fig.) prontezza e accortezza nel pensare e nel decidere:...

poet. destriere , s.m. (lett.) cavallo di buona razza, di bell'aspetto.

agg. e s.m. [f. -a] che, chi usa prevalentemente la mano destra.

s.f. (chim.) sostanza ottenuta per parziale idrolisi dell'amido, impiegata per apprettare i tessuti, per preparare colle, nell'industria farmaceutica ecc.

vedi distringere.

s.m. n 1 il normale prevalere, nell'organismo umano, delle funzioni della mano destra su quelle della sinistra; l'essere destrimanon 2 il tendere politicamente a destra.

agg. n 1 si dice di ciò che nel corpo umano è dalla parte opposta a quella del cuore; si dice anche di tutto ciò che, rispetto a una persona, si trova nel lato o nella direzione corrispondente:...

s.f. (med.) anomalia di posizione del cuore, leggermente spostato a sinistra e con la punta rivolta a destra.

s.m. n 1 braccialetto che anticamente veniva portato al braccio destron 2 (arald.) braccio destro che muove dal fianco sinistro dello scudo.

agg. n 1 destrorso; rivolto verso destran 2 (fis. , chim.) si dice di composto otticamente attivo che ruota il piano di polarizzazione della luce verso destra.

agg. e s.m. e f. (scherz.) che, chi in politica propende per la destra.

agg. n 1 che va da sinistra a destra: scrittura destrorsa , dessiografian 2 che gira nel senso delle lancette dell'orologio: elica , vite destrorsa agg. e s.m. [f. -a] (scherz.) che, chi in...

rar. destroso , s.m. (chim) glucosio.

v. tr. scomporre, disorganizzare un insieme strutturato; compiere una destrutturazione | destrutturarsi v. rifl. perdere la propria struttura; disaggregarsi, disorganizzarsi.

part. pass. di destrutturare agg. n 1 privo di struttura, di coerenza interna: un insieme destrutturato ; una personalità destrutturata n 2 nel linguaggio della moda, si dice di capo di vestiario...

s.f. n 1 il destrutturare, il destrutturarsi, l'essere destrutturaton 2 nel linguaggio della critica contemporanea, scomposizione che un artista opera in un ordine formale per liberarne nuove...

agg. (lett.)n 1 disavvezzo, disabituaton 2 disusato: parola desueta.

s.f. n 1 (lett.) mancanza di consuetudine; disuso: cadere in desuetudine n 2 (dir.) cessazione di fatto della validità di una norma per effetto della costante e generalizzata inosservanza da parte...

agg. (rar.) che salta, che si muove a salti | (fig.) discontinuo, frammentario: stile desultorio ; narrazione desultoria § desultoriamente avv.

v. tr. [coniugato come assumere]n 1 ricavare, trarre: desumere notizie da una fonte n 2 dedurre, arguire, congetturare: un'opinione desunta dai fatti.

agg. che si può desumere.

part. pass. di desumere e agg. nei sign. del verbo.

v. tr. liberare una merce da una tassa.

s.f. il detassare, l'essere detassato.

s.m. e f. invar. agente investigativo, poliziotto privato.

s.m. invar. (elettr.) rivelatore di onde o di frequenze.

agg. privato in tutto o in parte della teina: tè deteinato.

v. tr. [coniugato come tenere]n 1 tenere qualcosa presso di sé: detenere armi | possedere, avere acquisito: detenere un titolo , un primato n 2 (dir.) avere in semplice detenzione qualcosa senza...

agg. (dir.) che implica la detenzione: pena detentiva.

agg. e s.m. [f. -trice] che, chi detiene: il detentore di un record.

part. pass. di detenere e agg. nei sign. del verbo s.m. [f. -a] chi è tenuto in prigione per scontare una pena detentiva: detenuto in attesa di giudizio.

s.f. n 1 il detenere qualcosa: detenzione abusiva di armi n 2 (dir.) ogni pena che, in tutto o in parte, tolga la libertà personale | (estens.) il tenere, l'essere tenuto in prigionen 3 (dir.)...

part. pres. di detergere agg. e s.m. si dice di prodotto che serve a detergere: (latte) detergente , prodotto cosmetico per la pulizia della pelle.

s.f. potere detergente; capacità di rimuovere lo sporco.

v. tr. [coniugato come tergere] pulire: detergere un cristallo | toglier via, asciugare: detergere (o detergersi) il sudore dalla fronte.

agg. che si può deteriorare, che si deteriora facilmente: cibo deteriorabile.

s.m. il deteriorare, il deteriorarsi, l'essere deteriorato.

v. tr. [io deterióro ecc.] alterare, danneggiare, guastare (anche fig.): l'umidità deteriora i salumi ; la gelosia deteriora i rapporti | deteriorarsi v. rifl. alterarsi, guastarsi (anche fig.):...

s.f. (non com.) deterioramento.

agg. meno buono, peggiore (ha valore di compar., per cui non si può usare con avverbi di comparazione) | (estens.) di infima qualità, scadente: prodotto deteriore.

agg. che si può determinare: una data determinabile con esattezza.

s.f. l'essere determinabile.

part. pres. di determinare agg. che determina; risolutivo, decisivo: causa determinante ; un atleta determinante per la vittoria della squadra s.m. n 1 (mat.) numero estratto secondo certe...

v. tr. [io detèrmino ecc.]n 1 fissare i termini di qualcosa: determinare i confini di un terreno n 2 stabilire, precisare: determinare il costo d'un prodotto , il valore di un'incognita '...

s.f. l'essere determinato; precisione, esattezza: la determinatezza di un criterio.

agg. che determina | articolo determinativo , (gramm.) quello che si premette a un nome per indicarlo in modo determinato (p. e. la porta); si contrappone ad articolo indeterminativo (p. e. una ...

part. pass. di determinare agg. n 1 stabilito, preciso, definito: un giorno determinato | equazione determinata , (mat.) che ammette un numero finito di soluzionin 2 particolare, specifico: in...

s.f. n 1 il determinare, l'essere determinato; definizione, precisazione: determinazione di un prezzo , di un concetto n 2 decisione, volontà ferma: agire con determinazione ; arrivare alla...

s.m. concezione filosofica e scientifica secondo la quale ogni avvenimento dell'universo è casualmente e necessariamente determinato da un altro che lo precede, con esclusione di ogni finalità.

s.m. [pl. m. -sti] che, chi è seguace del determinismo.

agg. [pl. m. -ci] proprio del determinismo: concetto deterministico § deterministicamente avv. secondo la teoria del determinismo.

agg. e s.m. si dice di arma così temibile da scoraggiare eventuali aggressioni: deterrente atomico , nucleare | (fig.) si dice di mezzo che ha la capacità di distogliere dal compiere una...

s.f. qualità di ciò che è deterrente.

s.f. (non com.) il detergere, l'essere deterso.

agg. e s.m. si dice di prodotto contenente una sostanza detergente, usato per pulire, lavare, sgrassare: detersivo per piatti , per pavimenti ; polvere detersiva.

part. pass. di detergere e agg. nei sign. del verbo.

agg. degno d'essere detestato un essere detestabile | (estens.) pessimo: cibi detestabili § detestabilmente avv.

v. tr. [io detèsto ecc.]n 1 avere in orrore, condannare come riprovevole: detestare la violenza n 2 avere in odio, in grande antipatia: detestare una persona | detestarsi v. rifl. disprezzarsi...

s.f. (non com.) il detestare, il detestarsi.

part. pres. di detonare agg. e s.m. si dice di sostanza capace di una reazione esplosiva quasi istantanea: un (esplosivo) detonante.

v. intr. [io detòno ecc. ; aus. avere] esplodere in modo pressoché istantaneo, e quindi con forte rumore.

s.m. dispositivo atto a innescare lo scoppio di cariche esplosive.

s.f. n 1 reazione esplosiva che si propaga con velocità elevatissima, superiore a quella della deflagrazione | (estens.) esplosione, scoppio | il rumore di uno sparon 2 combustione irregolare della...

s.m. apparecchio per misurare il numero di ottani di un carburante.

part. pres. di detrarre agg. e s.m. e f. che, chi detrae; sottraente.

agg. che si può detrarre; sottraibile.

s.f. l'essere detraibile; in partic., possibilità di sottrarre una somma da un ammontare complessivo.

v. tr. [coniugato come trarre]n 1 sottrarre, defalcare: detrarre le spese dal ricavato ' toglier via, levare: detrarre a qualcuno il merito di un'impresa n 2 (rar.) calunniare, diffamare, denigrare.

agg. (non com.) atto a detrarre.

part. pass. di detrarre e agg. nei sign. del verbo.

s.m. [f. -trice]n 1 chi calunnia, diffama, denigra: confutare i propri detrattori n 2 (ant.) chi sottrae, porta via.

agg. (non com.) che tende a detrarre; denigratorio.

s.f. n 1 il detrarre, l'essere detratto; ciò che viene detratto | diminuzione dell'impostan 2 (non com.) calunnia, diffamazione.

s.m. danno morale o materiale: essere , andare a detrimento di qualcosa.

agg. [pl. m. -ci] di detrito, formato da detriti: roccia detritica ; deposito detritico.

s.m. n 1 (geol.) frammento proveniente dalla disgregazione delle rocce: detrito di falda n 2 (estens.) frammento, scoria | (fig.) residuo, rifiuto: un detrito della società.

v. tr. n 1 deporre dal trono: detronizzare un re n 2 (estens.) privare del potere, di una posizione di privilegio: detronizzare il presidente di una società.

s.f. il detronizzare, l'essere detronizzato.

v. tr. [part. pass. detruso] (ant.) cacciare giù con forza: sarà detruso / là dove simon mago è per suo merto (dante par. xxx, 146-147).

agg. n 1 (antiq.) che spinge fuori con forzan 2 (anat.) si dice di muscolo che ha la funzione di espellere un liquido: detrusore dell'urina ; detrusore lacrimale.

solo nella loc. a detta di. .. , secondo ciò che dice...: a detta di tutti , secondo l'opinione generale; a detta sua , secondo lui.s.f. (ant.) sorte, fortuna; momento favorevole | essere in detta ,...

s.m. e f. chi vende al dettaglio; si oppone a grossista.

v. tr. [io dettàglio ecc.]n 1 esporre con tutti i particolari; particolareggiare (anche assol.): dettagliare i fatti n 2 (non com.) vendere al dettaglio.

part. pass. di dettagliare agg. particolareggiato, circostanziato, minuzioso: esposizione dettagliata § dettagliatamente avv.

s.m. n 1 elemento o circostanza particolare: esporre una vicenda in tutti i suoi dettagli | entrare nei dettagli , nei minimi particolari | in dettaglio , minutamenten 2 piccola quantità: vendere al...

s.m. precetto, norma: i dettami della morale , della moda.

ant. dittare, v. tr. [io détto ecc.]n 1 pronunciare con chiarezza e lentamente ciò che altri deve scrivere: dettare una lettera n 2 stabilire, imporre: i vincitori dettarono le condizioni della...

ant. dittato, part. pass. di dettare e agg. nei sign. del verbo s.m. n 1 esercizio scolastico di scrittura sotto dettatura: fare un dettato | il testo scritto sotto dettatura: correggere il...

ant. dittatore, s.m. [f. -trice]n 1 chi dettan 2 (ant.) autore di opere in versi o in prosa; anche, cancellieren 3 nel medioevo, autore di trattati di retorica.

ant. dittatura, s.f. n 1 il dettare: scrivere sotto dettatura n 2 (non com.) la cosa dettata, il dettato.

part. pass. di dire agg. n 1 soprannominato: lorenzo de' medici detto «il magnifico»n 2 già nominato, sopraddetto: nel detto giorno s.m. n 1 (lett.) il dire, ciò che si dice; parola, frase,...

s.f. (med.) scomparsa o diminuzione di una tumefazione.

s.m. (non com.) deturpazione.

v. tr. n 1 rendere brutto, sfigurare: una cicatrice che deturpa il viso ; edifici che deturpano il paesaggio n 2 (fig.) corrompere, guastare, rovinare: il vizio deturpa l'anima.

agg. e s.m. [f. -trice] che, chi deturpa.

s.f. il deturpare, l'essere deturpato; la cosa che deturpa.

v. tr. [io deumidìfico , tu deumidìfichi ecc.] ridurre il tasso di umidità dell'aria, spec. in un ambiente chiuso.

s.m. dispositivo per deumidificare.

s.f. il deumidificare, l'essere deumidificato.

loc. sost. m. invar. n 1 nel teatro classico, divinità che veniva calata in scena dall'alto mediante un apposito congegno e interveniva a risolvere una situazione intricatan 2 (estens.) persona o...

s.m. [pl. -sti] nel teatro antico, il secondo attore.

s.m. (chim.) isotopo dell'idrogeno di simbolo d, detto anche idrogeno pesante ; contiene nel nucleo un protone e un neutrone e costituisce con l'ossigeno la molecola dell'acqua pesante.

primo elemento di composti dotti, dal gr. déuteros 'secondo' (deuterocanonico).

agg. [pl. m. -ci] (relig.) si dice dei libri dell'antico e del nuovo testamento riconosciuti come sacra scrittura più tardi rispetto ai libri canonici e che non sono accettati da ebrei e...

s.m. pl. gruppo di funghi a micelio settato che si riproducono solo per mezzo di conidi; sono in genere stadi imperfetti di ascomiceti o, più raramente, di basidiomiceti | sing. [-e] ogni fungo di...

agg. (relig.) del deuteronomio, quinto libro dell'antico testamento: codice deuteronomico.

s.m. (fis.) il nucleo del deuterio, costituito da un protone e da un neutrone.

s.f. (bot.) genere di arbusti, originari dell'asia, con foglie lanceolate e fiori bianchi in grappolo (fam. sassifragacee).

s.f. fanciulla indiana addetta al servizio di un tempio buddista.

s.f. (fin.) svalutazione ufficiale della moneta di un paese.

s.m. (rar.) devastazione.

v. tr. n 1 distruggere, rovinare, saccheggiare: i vincitori devastarono la città n 2 (estens.) deturpare: volto devastato dalla lebbra | (fig.) sconvolgere: un'anima devastata dal dolore.

part. pass. di devastare e agg. nei sign. del verbo.

agg. e s.m. [f. -trice] che, chi devasta (anche fig.): furia devastatrice ; l'opera dei devastatori.

s.f. il devastare, l'essere devastato; distruzione, rovina.

v. intr. [coniugato come venire ; aus. essere] (rar.) venire, addivenire.

vedi diventare.

agg. e s.m. (ling.) si dice di parola derivata da un verbo (p. e. lavoratore da lavorare).

agg. e s.m. (ling.) deverbale.

s.f. (chim.) processo mediante il quale una sostanza passa dallo stato vetroso a quello cristallino.

s.m. il deviare, l'essere deviato (anche fig.).

part. pres. di deviare agg. n 1 che devian 2 (sociol.) che presenta devianza: comportamento deviante.

s.f. n 1 (sociol.) caratteristica di comportamenti e insieme di atteggiamenti che si allontanano dalle norme socialmente prescritte o che non appaiono conformi alle aspettative socialin 2 (stat.)...

v. intr. [io devìo ecc. ; aus. avere]n 1 uscire dalla via diretta, dal cammino normale: deviare a sinistra n 2 (fig.) allontanarsi, discostarsi dal giusto, dalla norma o da una linea di condotta...

part. pass. di deviare e agg. nei sign. del verbo agg. e s.m. [f. -a] che, chi ha comportamenti devianti.

s.m. scambio ferroviario.

s.m. n 1 ferroviere addetto agli scambin 2 deviatore elettrico , dispositivo per inviare la corrente lungo due o più condutture; negli impianti di illuminazione, interruttore che consente di...

s.f. n 1 il deviare; cambiamento di direzione: la deviazione di un fiume ; deviazione ferroviaria , diramazionen 2 spostamento rispetto alla posizione normale, naturale: deviazione della colonna...

s.m. tendenza a deviare dall'ortodossia di un partito.

s.m. e f. [pl. m. -sti] chi devia dall'ortodossia di un partito | anche come agg. in luogo di deviazionistico : azione deviazionista.

agg. [pl. m. -ci] caratterizzato da deviazionismo: atteggiamento deviazionistico.

s.m. invar. (inform.) unità hardware; in particolare, periferica.

agg. (lett.) che devia | appartato.

v. tr. [io devìscero ecc.] privare dei visceri gli animali macellati.

v. tr. n 1 (non com.) togliere la vita o la vitalità (anche fig.)n 2 (med.) eliminare la vitalità di un organo, un nervo a scopo terapeutico: devitalizzare un dente.

s.f. il devitalizzare, l'essere devitalizzato.

v. tr. (med.) ridurre la presenza di vitamine in un organismo.

s.f. (med.) condizione dell'organismo impoverito di vitamine.

s.f. (ling.) desonorizzazione.

v. tr. (elettr.) alimentare un circuito con corrente di tensione inferiore o superiore a quella normale o consueta.

s.m. (elettr.) macchina elettrica rotante usata per devoltare un circuito.

agg. (non com.) relativo alla devoluzione.

part. pass. di devolvere e agg. nei sign. del verbo.

s.f. il devolvere, l'essere devoluto; in partic., trasferimento di diritti, del godimento di beni da una persona a un'altra: devoluzione di un patrimonio , dell'eredità.

v. tr. [pres. io devòlvo ecc. ; pass. rem. io devolvéi (o devolvètti), tu devolvésti ecc. ; part. pass. devoluto]n 1 trasmettere, destinare ad altri, ad altro uso: devolvere un diritto ;...

agg. e s.m. si dice del quarto periodo geologico dell'era paleozoica, compreso tra 400 e 350 milioni di anni fa, e di ciò che vi appartiene: fossile devoniano.

agg. e s.m. [pl. m. -ci] (non com.) devoniano.

ant. divoto, agg. n 1 che si dedica interamente a un ideale: devoto alla patria | (lett.) offerto in voto, consacrato: de' corpi ch'alla grecia eran devoti (leopardi all'italia 73)n 2 dedito a un...

agg. proprio della devozione s.m. (lit.) oggetto che serve ad agevolare la meditazione religiosa e a rafforzare il sentimento della pietà (p. e. le immagini sacre).

ant. divozione, s.f. n 1 vivo sentimento religioso: pregare con devozione | (relig.) particolare venerazione per un santo o per uno dei misteri religiosi: devozione per sant'antonio , per maria...

s.m. invar. nell'induismo, legge religiosa divina | nel buddismo, dottrina predicata dal buddha; per estens., dovere morale, virtù.

ant. o dial. de, prep. [si può elidere davanti a vocale e si unisce agli articoli determinativi il , lo , la , i , gli , le formando le prep. articolate del , dello , della , dei , degli , delle]n...

prefisso presente in verbi composti di origine latina o di formazione moderna che, allo stesso modo del prefisso de- , continua la prep. lat. dì ; può indicare movimento verso il basso (discendere),...

primo elemento di parole composte di origine greca o di formazione moderna, dalla prep. gr. diá ; vale 'attraverso, mediante', oppure denota differenza o separazione (diacronia , diafonia).

s.m. (min.) roccia granulare effusiva, di colore scuro, composta da labradorite e augite.

agg. [pl. m. -ci] (fis.) si dice di trasformazione termodinamica che avviene con scambio di calore fra il sistema e l'ambiente; si contrappone a adiabatico.

s.m. (med.) malattia del ricambio degli idrati di carbonio, dovuta a insufficiente secrezione di insulina; è caratterizzata dall'aumento di zucchero nel sangue, dalla sua presenza nelle urine e da...

agg. [pl. m. -ci] che riguarda il diabete: disturbi diabetici agg. e s.m. [f. -a] che, chi è affetto da diabete: alimenti per (pazienti) diabetici.

s.f. branca della medicina che studia e cura il diabete.

s.m. [pl. -gi] medico specializzato in diabetologia.

s.f. l'essere diabolico.

agg. [pl. m. -ci]n 1 del diavolo: tentazioni diaboliche n 2 (estens.) malvagio, perverso, maligno: ingegno , piano diabolico ' caldo diabolico , insopportabile § diabolicamente avv.

s.m. giocattolo costituito da un rocchetto che si fa girare mediante una corda.

e deriv. vedi ghiaccio e deriv.

s.m. (bot.) frutto secco con due carpelli, tipico di molte piante ombrellifere.

s.f. (geol.) frattura che si produce in una massa rocciosa in seguito a movimenti tellurici o ad altre cause meccaniche, senza spostamento delle due parti in cui la roccia viene a dividersi.

agg. relativo al diacono, al diaconato.

s.m. n 1 nella chiesa cattolica, il primo degli ordini sacri che abilita ad assistere il sacerdote nella messa solenne, a leggere il vangelo, ad amministrare il battesimo e l'eucaristia, a predicare;...

s.f. nella chiesa cristiana primitiva e in varie chiese protestanti, donna anziana, nubile o vedova, cui sono affidati compiti caritativi o funzioni cultuali.

s.f. nella chiesa primitiva, il servizio di carità prestato ai poveri; in alcune chiese protestanti, organizzazione per le opere di assistenza.

s.m. [pl. -ci] (arch.) nella basilica cristiana, ciascuna delle due absidi più piccole a fianco dell'abside centrale.

s.m. nella chiesa cattolica e in altre chiese cristiane, chi è insignito del diaconato.

s.f. n 1 (ling.) tmesin 2 (med.) frattura longitudinale di un osso cranico.

agg. [pl. m. -ci] (ling.) si dice di segno grafico usato per conferire ai segni abituali un particolare valore (p. e. la cediglia in francese).

s.f. (ling.) considerazione e valutazione dei fatti linguistici secondo il loro divenire nel tempo; lo sviluppo stesso dei fatti linguistici nel tempo (si contrappone a sincronia) | (estens.)...

agg. [pl. m. -ci] (ling.) che riguarda la diacronia (si contrappone a sincronico) | linguistica diacronica , quella che studia i fatti linguistici nella loro evoluzione storica § diacronicamente...

s.f. coppia di due elementi o due concetti.

s.m. [pl. -mi]n 1 nell'antichità classica e presso i popoli orientali, fascia di tela o cerchio d'oro portato sul capo per fermare i capelli o come insegna di dignità regale o sacerdotale | (lett.)...

agg. (lett.) cinto di diadema.

agg. [pl. m. -ci] relativo a una diade | in logica matematica, si dice di relazione binaria.

s.m. [pl. -chi]n 1 (st.) ciascuno degli immediati successori di alessandro magno | nell'antico egitto, presso la corte dei tolomei, ciascuno dei dignitari di rango più basson 2 nella grecia moderna...

s.f. (lett.) l'essere diafano; trasparenza.

agg. (lett.)n 1 che lascia passare la luce; trasparente: corpo diafano n 2 (fig.) pallido; esile, delicato: volto diafano s.m. (ant.) diafanità.

s.f. (med.) prova diagnostica che consiste nel verificare la trasparenza dei seni nasali introducendo una fonte di illuminazione nella bocca.

s.m. (med.) schermo luminoso usato per l'osservazione dei radiogrammi.

s.f. (ling.) il variare dei registri espressivi in relazione al modificarsi del contesto comunicativo.

s.f. (anat.) la porzione centrale di un osso lungo, compresa tra le due epifisi.

o diaphonia s.f. n 1 nell'antica teoria musicale greca, dissonanza | tipo primitivo di polifonia praticato intorno al sec. ix d. c.n 2 interferenza tra due segnali negli apparecchi radio, televisivi e...

agg. [pl. m. -ci] di, relativo alla diafonia.

s.f. (med.) sudorazione.

agg. e s.m. [pl. m. -ci] si dice di medicinale o altro mezzo che favorisce la sudorazione.

s.m. [pl. -mi]n 1 qualsiasi dispositivo o elemento, rigido o elastico, che separi due cavità o divida una cavità in due parti | (fig.) tutto ciò che separa, divide spiritualmente: tra noi si è...

v. tr. n 1 munire di diaframman 2 (foto.) regolare l'apertura del diaframma di un obiettivo.

agg. [pl. m. -ci] (anat.) relativo al diaframma: nervo diaframmatico.

s.f. (geol.) il complesso delle trasformazioni chimico-fisiche attraverso cui sedimenti sciolti si costituiscono in masse rocciose compatte.

s.f. n 1 (med.) identificazione di una malattia in base ai sintomi, all'anamnesi e agli esami strumentali e di laboratorio: una diagnosi esatta , errata ; formulare una diagnosi n 2 (estens.) analisi...

s.m. medico che formula la diagnosi.

s.f. n 1 (med.) il complesso delle tecniche e dei metodi usati per formulare diagnosin 2 (inform.) area di applicazione di sistemi esperti per l'identificazione di guasti, errori o malfunzionamento in...

v. tr. [io diagnòstico , tu diagnòstichi ecc.] fare la diagnosi di una malattia (anche fig.): diagnosticare una polmonite ; diagnosticare una crisi.

agg. [pl. m. -ci] di, relativo a diagnosi: metodo , esame diagnostico s.m. diagnosta § diagnosticamente avv. dal punto di vista diagnostico.

s.f. (geom.) linea retta che in un poligono unisce due vertici non consecutivi: la diagonale di un quadrato | genericamente, linea trasversale, obliqua: tagliare un foglio in diagonale | s.m. n 1...

s.m. [pl. -mi] rappresentazione grafica di una funzione matematica o dei valori che caratterizzano l'andamento di un fenomeno: diagramma della temperatura , della produzione | diagramma di flusso ...

v. tr. riportare in diagramma, rappresentare mediante un diagramma.

agg. [pl. m. -ci] relativo a diagramma: rappresentazione diagrammatica.

s.m. in roma antica, flamine addetto al culto di giove.

s.f. in metrica, iato fra due vocali consecutive, la prima alla fine di una parola, la seconda all'inizio della parola seguente; nella metrica italiana si ha normalmente quando la prima o ambedue le...

agg. n 1 che è proprio di un dialetto: espressione , accento dialettale n 2 che è scritto in dialetto: poesia , letteratura dialettale | che fa uso del dialetto: poeta dialettale § dialettalmente...

agg. che ha tono dialettale; che contiene parole o espressioni dialettali: prosa dialettaleggiante.

s.m. vocabolo o espressione di origine dialettale; dialettismo.

s.f. l'essere dialettale, carattere di ciò che è dialettale.

v. tr. rendere dialettale; dare un tono, un carattere dialettale | dialettalizzarsi v. rifl. assumere caratteri dialettali.

s.f. n 1 arte della discussione, della disputa, del dialogo | (estens.) capacità di sostenere un discorso logico e convincenten 2 (filos.) processo logico col quale si cerca di raggiungere il vero,...

agg. [pl. m. -ci]n 1 della dialettican 2 (estens.) proprio, tipico di chi sa discutere e argomentare con logica stringente: forza , abilità dialettica n 3 che si svolge attraverso la...

s.m. dialettalismo.

s.m. n 1 parlata propria di una determinata area geografica, a cui si contrappone la lingua ufficiale o nazionale: dialetto veneto , napoletano , di bergamo ; parlare , scrivere in dialetto n 2...

s.f. l'essere dialettofono; la condizione di dialettofono: la dialettofonia è ancora molto diffusa.

agg. e s.m. [f. -a] (ling.) che, chi parla un dialetto.

s.f. ramo della linguistica che studia i dialetti.

agg. [pl. m. -ci] relativo alla dialettologia: studi dialettologici.

s.m. [f. -a ; pl. m. -gi] studioso, esperto di dialettologia.

primo elemento di parole composte della terminologia botanica, dal gr. dialy/ein 'separare'; indica separazione (dialipetalo).

agg. (bot.) si dice di fiore i cui petali sono separati l'uno dall'altro.

agg. (bot.) si dice di calice i cui sepali sono separati l'uno dall'altro.

s.f. n 1 (chim.) processo di separazione di sostanze in soluzione da altre ivi disperse (p. e. colloidi) mediante diffusione della soluzione attraverso un'apposita membranan 2 (med.) emodialisin 3...

agg. [pl. m. -ci] che concerne la dialisi: processo dialitico.

v. tr. n 1 (chim.) sottoporre a dialisin 2 (med.) sottoporre a emodialisi.

part. pass. di dializzare e agg. nel sign. del verbo s.m. [f. -a] malato che periodicamente viene sottoposto a emodialisi.

s.m. (chim. , med.) strumento con cui si effettua la dialisi.

s.f. figura retorica che consiste nella ricapitolazione degli argomenti svolti in precedenza.

s.m. (min.) minerale di color verde in lamine di lucentezza metallica; appartiene al gruppo dei pirosseni.

o diallelo , s.m. (filos.) circolo vizioso.

v. intr. [io diàlogo , tu diàloghi ecc. ; aus. avere] fare un dialogo, conversare | (estens.) condividere, comunicarsi sentimenti o pensieri: due persone che vivono insieme ma non dialogano | v....

part. pass. di dialogare agg. che ha forma di dialogo: le parti dialogate di un romanzo s.m. testo scritto oppure ridotto in forma di dialogo (per il teatro, il cinema, la televisione ecc.).

o dialogista, s.m. e f. [pl. m. -sti] chi scrive o traduce, riduce i dialoghi di film, opere televisive, teatrali e sim.

agg. [pl. m. -ci]n 1 di dialogo; per estens., colloquiale, discorsivo: tono dialogico n 2 che ha forma di dialogo: le opere dialogiche di platone § dialogicamente avv. in forma di dialogo.

s.m. introduzione del dialogo in un testo di carattere non drammatico.

vedi dialoghista.

agg. [pl. m. -ci] proprio del dialogismo o del dialogista: tecnica dialogistica.

v. tr. ridurre in forma di dialogo: dialogizzare una scena , un romanzo | v. intr. [aus. avere] (non com.) disputare dialogando; trattenersi in dialogo.

s.m. [pl. -ghi]n 1 scambio di frasi, discorso che si svolge tra due o più persone; colloquio, conversazione: avere un dialogo con qualcuno dim. dialoghino , dialoghetto accr. dialogone pegg....

agg. [pl. m. -ci] (fis.) si dice di sostanza che presenta la proprietà di essere respinta anziché attratta (come le ferromagnetiche e le paramagnetiche) da un magnete.

s.m. (fis.) proprietà delle sostanze diamagnetiche.

s.m. n 1 (min.) carbonio puro cristallizzato nel sistema monometrico, il più duro dei minerali; trasparente, incolore, è usato come pietra preziosa e per scopi industriali: una collana di diamanti ...

agg. che contiene diamanti: giacimento diamantifero.

s.f. chiodo con capocchia sfaccettata.

agg. (lett.) di diamante, simile a diamante | (fig.) forte e puro; adamantino: ci riguardava, / muto, co 'l suo diamantino sguardo (carducci).

agg. di, relativo al diametro § diametralmente avv. lungo la linea del diametro: dividere diametralmente un cerchio | all'uno e all'altro estremo di un diametro: abitiamo in due quartieri...

s.m. (geom.) segmento che unisce due punti di una circonferenza o di una superficie sferica passando per il centro.

vedi diammina.

inter. (fam.) esclamazione di meraviglia, stizza, disapprovazione e sim.: diamine!, che hai fatto? | come risposta energicamente affermativa: se voglio la torta? diamine!.

o diamina, s.f. (chim.) ogni composto organico con due gruppi amminici.

agg. f. (lett.) del giorno, del dì: stella diana , la stella che appare all'alba prima del sole, detta anche lucifero o venere: vedut' ho la lucente stella diana, / ch'appare anzi che 'l giorno...

inter. forma eufemistica per diavolo.

agg. [pl. m. -ci] (filos.) relativo alla dianoia; proprio dell'intelletto, della ragione: virtù dianoetiche , quelle intellettuali, in contrapposizione alle virtù etiche o morali.

s.f. (filos.) nella dottrina platonica e aristotelica, la conoscenza discorsiva, propria della ragione, distinta dalla conoscenza intuitiva.

s.m. (bot.) genere di piante a cui appartiene il garofano (fam. cariofillacee).

avv. (lett.) poco fa, or ora.

s.m. invar. n 1 nella terminologia musicale dell'antica grecia, intervallo di ottavan 2 estensione di una voce o di uno strumento, dal suono più basso a quello più alto; tessitura, registro | (fig.)...

s.f. (biol.) periodo di stasi dello sviluppo embrionale caratteristico delle uova di alcuni insetti.

s.f. (med.) passaggio di elementi cellulari del sangue nei tessuti attraverso le pareti dei vasi capillari; si manifesta negli stati infiammatori.

s.f. nella terminologia musicale greca (e poi in quella medievale e rinascimentale), l'intervallo di quinta.

vedi diafonia.

s.m. (geol.) fenomeno di intrusione delle rocce saline o gessose in strati sovrastanti di rocce più pesanti.

s.m. (min.) massa rocciosa salina o gessosa intrusa in rocce più pesanti per effetto del diapirismo e di forze tettoniche.

agg. e s.m. [pl. m. -ci] (non com.) diaforetico.

s.f. copia fotografica positiva, su vetro o pellicola, da guardare in trasparenza o da proiettare su uno schermo.

s.m. proiettore per diapositive.

s.f. forma di governo in cui il potere viene esercitato da due persone o da due organi politici: la diarchia spartana.

s.f. compenso giornaliero aggiuntivo corrisposto a un lavoratore dipendente in trasferta come rimborso forfettario delle spese di soggiorno e di viaggio.

s.m. n 1 quaderno in cui si annotano giorno per giorno le osservazioni e gli avvenimenti che si ritengono più importanti; anche, opera letteraria di contenuto autobiografico in forma di diario:...

s.m. e f. [pl. m. -sti] scrittore di diari; autore di un diario.

s.f. emissione frequente di feci liquide o semiliquide.

agg. [pl. m. -ci] di diarrea: scariche diarroiche.

s.f. (anat.) tipo di articolazione che consente ampi movimenti dei capi ossei.

s.f. n 1 proiezione su schermo di un'immagine impressa su un oggetto trasparente che viene posto davanti a una fonte luminosan 2 (med.) esame di una cavità corporea effettuato indirizzando un fascio...

s.m. apparecchio per la proiezione di immagini in diascopia.

s.m. [pl. -mi] (ling.) sistema linguistico di livello superiore, che riunisce due o più sistemi omogenei tra i quali ci siano somiglianze parziali.

s.f. dispersione di un popolo nel mondo dopo l'abbandono delle sedi di origine; in partic., la dispersione degli ebrei nel mondo antico, dall'esilio babilonese (sec. vi a. c.) in poi | (estens.)...

s.m. (min.) minerale costituito da idrossido di alluminio che si trova in forma di piccole scaglie disperse in rocce argillose.

agg. (poet.) di diaspro, che ha il colore o la durezza del diaspro: ghiacci diasprati (carducci).

agg. (non com.) di diaspro, simile a diaspro.

s.m. (miner.) varietà compatta di silice, a struttura microgranulare, di vario colore, usata come pietra ornamentale.

agg. si dice di alimento il cui amido è stato completamente o parzialmente trasformato in zucchero per azione della diastasi.

s.f. n 1 (med.) separazione di due parti del corpo normalmente a contatton 2 (biol.) enzima capace di trasformare l'amido in zucchero; amilasi.

s.m. [pl. -mi]n 1 (med.) spazio tra un dente e l'altro per la mancanza di un dente intermedion 2 (geol.) superficie che divide due strati di roccia sedimentaria.

agg. e s.m. (arch.) si dice di intercolumnio di ampiezza pari a tre volte il diametro della colonna, e del tempio che ne è dotato.

s.f. n 1 (fisiol.) il movimento di dilatazione del cuore per cui le sue cavità si riempiono di sanguen 2 nella metrica greca e latina, l'allungamento di una sillaba breve; nella metrica italiana, lo...

agg. [pl. m. -ci] (fisiol.) pertinente alla diastole: fase diastolica.

s.m. (geol.) l'insieme delle deformazioni meccaniche subite dalla crosta terrestre.

s.f. (fis.) proprietà dei corpi diatermani.

agg. (fis.) si dice di un corpo che lascia passare il calore.

s.f. (med.) terapia che consiste nel far attraversare i tessuti da correnti elettriche ad alta frequenza, allo scopo di sviluppare effetti termici in profondità.

agg. [pl. m. -ci] (med.) di diatermia, che riguarda la diatermia: applicazioni diatermiche.

s.f. (med.) coagulazione e distruzione diatermica di tessuti patologici mediante l'elettrobisturi.

s.f. n 1 (med.) predisposizione costituzionale, per lo più ereditaria, dell'organismo a una determinata malattia: diatesi linfatica , emorragica n 2 (gramm.) funzione del verbo che riguarda il...

o diatesico [dia-tè-si-co], agg. [pl. m. -ci] (med.) proprio della diatesi.

s.f. pl. classe di alghe unicellulari microscopiche, che vivono isolate o riunite in colonie nelle acque dolci o marine; sono munite di un caratteristico guscio siliceo: diatomee fossili , quelle i...

s.f. (mus.) passaggio diretto del suono da un grado all'altro della scala fondamentale.

agg. [pl. m. -ci] (mus.) relativo alla diatonia: intervallo diatonico ' scala diatonica , scala naturale di cinque toni e due semitoni.

s.f. n 1 nell'antichità classica, dapprima dissertazione di carattere divulgativo su un argomento morale, poi discorso di valore letterario caratterizzato da toni satiricin 2 discorso violento di...

s.f. n 1 donna brutta e cattiva | donna vivace, dinamica, energica | una povera diavola , una donna semplice o provata dalla sventuran 2 pollo alla diavola , (gastr.) pollo aperto in due, schiacciato...

s.m. n 1 pegg. di diavolo n 2 [f. -a] persona mite, incapace di fare del male: un buon diavolaccio n 3 specie di trappola con lampada, per catturare gli uccelli di notte.

s.f. n 1 azione diabolica | (estens.) espediente, trovata astuta: escogitare una diavoleria n 2 (scherz.) cosa singolare, strana.

s.m. (region.) chiasso, confusione rumorosa.

agg. [pl. m. -schi] (rar.) di, da diavolo, diabolico.

s.f. n 1 essere diabolico immaginato con fattezze di donnan 2 (fig.) donna brutta e cattiva | (scherz.) donna molto vivace e attiva.

s.m. (rar.) trambusto, scompiglio, chiasso.

s.m. n 1 dim. di diavolo n 2 [f. -a] (scherz.) bambino molto vivacen 3 bigodinon 4 diavoletto di cartesio , (fis.) figurina cava di vetro forata nella parte inferiore, usata per provare empiricamente...

s.m. n 1 dim. di diavolo n 2 [f. -a] (scherz.) bambino molto vivace.

s.m. trambusto, confusione, disordine.

s.m. n 1 nell'ebraismo e nel cristianesimo, potenza che guida le forze del male e si identifica con lucifero, il capo degli angeli che si ribellarono a dio, poi divenuto satana, principe delle...

s.m. n 1 accr. di diavolo n 2 (fig.) grosso confetto con l'anima di cannella, che un tempo veniva lanciato durante i corsi mascherati di carnevale.

s.m. (chim.) ogni composto organico caratterizzato dalla presenza nella molecola di un diazonio; sono usati nella preparazione di molti coloranti.

s.m. (chim.) composto organico alifatico costituente il più semplice diazocomposto; è un gas giallo molto velenoso, usato nell'industria chimica.

s.m. (chim.) radicale bivalente caratteristico dei diazocomposti, costituito da due atomi di azoto, uno pentavalente e l'altro trivalente | sali di diazonio , diazocomposti aromatici esistenti...

s.f. (chim.) reazione fra acido nitroso e un'ammina aromatica primaria in soluzione acida, con formazione di un diazocomposto; è largamente applicata nell'industria dei coloranti.

s.f. procedimento di stampa di immagini fotografiche a colori su carta o tessuto appositamente trattato.

v. tr. (ant.) estirpare, sradicare: con men di resistenza si dibarba / robusto cerro (dante purg. xxxi, 70-71).

v. tr. (rar.) abbassare | v. intr. [aus. essere] (rar.) scemare; perdere di forza e di prestigio: quando la cultura dibassa, l'unità vien meno nelle opere dell'ingegno (gioberti).

v. tr. n 1 (rar.) agitare, sbattere: ma quell'anime, ch'eran lasse e nude, / cangiar colore e dibattero i denti (dante inf. iii, 100-101)n 2 (fig.) esaminare, discutere vagliando il pro e il contro:...

agg. (dir.) del dibattimento: fase dibattimentale.

s.m. n 1 il dibattere; discussionen 2 (dir.) la fase del processo penale nella quale si discutono pubblicamente i risultati della fase istruttoria e si formulano le richieste di assoluzione o di...

s.m. n 1 discussione su un determinato argomento, spec. politico o culturale, tra i partecipanti a un'assemblea, a una seduta, a una riunione: aprire , iniziare , chiudere il dibattito ; dibattito...

o disboscamento [di-sbo-sca-mén-to], s.m. il diboscare, l'essere diboscato.

o disboscare [di-sbo-scà-re], v. tr. [io dibòsco , tu dibòschi ecc.] spogliare una zona, in tutto o in parte, del bosco che la ricopre: diboscare una regione , una montagna | (assol.) effettuare...

v. tr. [io dibruco , tu dibruchi ecc.] (non com.) togliere alle piante i ramoscelli secchi.

v. tr. [io dibrusco, tu dibruschi ecc.] (non com.) lo stesso che dibrucare.

v. tr. [io dibùccio ecc.] (ant.) sbucciare.

vedi dig-dig.

agg. (lett.) mordace, maldicente.

s.f. (lett.) mordacità, maldicenza.

agg. [pl. m. -ci] (chim.) si dice di una molecola che contiene due carbossili: acido dicarbossilico , altro nome dell'acido ossalico.

s.m. (bot.) infiorescenza in cui ogni ramificazione consta di due cime o rami.

s.m. settore della pubblica amministrazione che fa capo a un ministro; ministero: il dicastero degli esteri , della difesa.

o dicataletto [di-ca-ta-lèt-to], agg. [pl. m. -ci] nella metrica greca e latina, si dice di verso costituito da due emistichi catalettici (p. e. il pentametro).

s.m. [pl. -chi] (geol.) intrusione di una massa magmatica nella frattura di una roccia; di solito la sua disposizione è discordante con la giacitura degli strati della roccia stessa.s.m. [pl. -chi]...

agg. e s.m. (non com.) si dice di essere a due teste: mostro dicefalo.

lett. decembre, s.m. dodicesimo e ultimo mese dell'anno nel calendario giuliano e gregoriano.

o decembrino, agg. di dicembre, relativo a dicembre: freddo dicembrino.

s.f. pianta ornamentale detta com. cuore di maria (fam. papaveracee).

e deriv. vedi decentrare e deriv.

vedi dire 1.

s.f. n 1 notizia senza fondamento, chiacchiera maligna: mettere in giro delle dicerie n 2 (ant.) arringa, discorso solenne | discorso prolisso, noioso.

o decevole, agg. (ant. , lett.) che si addice; conveniente, adatto: volesse iddio che... avessi preso uomo che alla tua nobiltà decevole fosse stato (boccaccio dec. iv, 1) § dicevolmente avv.

s.m. n 1 (non com.) dichiarazionen 2 nel gergo della camorra napoletana, sfida a duello.

part. pres. di dichiarare e agg. nei sign. del verbo s.m. e f. (burocr.) chi fa o rilascia una dichiarazione: firma del dichiarante.

v. tr. n 1 (ant. , lett.) rendere chiaro, spiegare, chiarire: che ti fia chiaro / ciò che 'l mio dir più dichiarar non puote (dante purg. xxiv, 89-90)n 2 rendere manifesto; rivelare, palesare:...

agg. n 1 che serve a dichiarare, a spiegare: nota dichiarativa n 2 (gramm.) si dice di congiunzione coordinativa che introduce la spiegazione di quanto detto in precedenza (p. e. cioè , infatti) o di...

part. pass. di dichiarare agg. manifesto, aperto, palese: nemici dichiarati § dichiaratamente avv.

agg. (non com.) che dichiara, spiega, chiarisce.

s.f. n 1 il dichiarare o il dichiararsi; discorso o documento con cui si dichiara qualcosa: dichiarazione di amicizia , di guerra , dei redditi ; rilasciare , sottoscrivere una dichiarazione ' fare...

v. intr. [aus. essere] (lett.)n 1 essere in pendio, scendere al basso: lo dolce piano / che da vercelli a marcabò dichina (dante inf. xxviii, 74-75) | tramontare, declinare: ma vedi già come...

agg. num. n 1 numero naturale corrispondente a una diecina più nove unità nella numerazione araba è rappresentato da 19, in quella romana da xix: una classe composta di diciannove alunni n 2...

agg. e s.m. e f. che, chi ha diciannove anni d'età.

agg. num. che in una serie occupa il posto numero diciannove; nella numerazione araba è rappresentato da 19° , in quella romana da xix: il diciannovesimo piano di un grattacielo | aggiunto al nome...

agg. num. n 1 numero naturale corrispondente a una diecina più sette unità nella numerazione araba è rappresentato da 17, in quella romana da xvii: mio fratello ha diciassette anni n 2 posposto al...

agg. e s.m. e f. che, chi ha diciassette anni d'età.

agg. num. che in una serie occupa il posto numero diciassette; nella numerazione araba è rappresentato da 17° , in quella romana da xvii: il diciassettesimo canto dell'inferno ' aggiunto al nome...

agg. (non com.) che si può dire, riferire.

s.m. (agr.) il dicioccare.

v. tr. [io diciòcco , tu diciòcchi ecc.] (agr.) dissodare levando i ciocchi delle piante: dicioccare un terreno | dicioccare un albero , estirparne dal terreno la ceppaia.

agg. e s.m. e f. che, chi ha diciotto anni d'età.

agg. num. che in una serie occupa il posto numero diciotto; nella numerazione araba è rappresentato da 18° , in quella romana da xviii: il diciottesimo compleanno ' aggiunto al nome di sovrano o...

agg. num. n 1 numero naturale corrispondente a una diecina più otto unità nella numerazione araba è rappresentato da 18, in quella romana da xviii: a diciotto anni si è maggiorenni n 2 posposto al...

s.m. [f. -trice]n 1 chi recita versi o prosa in pubblico | fine dicitore , nel vecchio teatro di varietà, l'artista che interpretava le canzonette recitandole più che cantandole; in senso iron.,...

s.f. n 1 breve scritta che serve di indicazione, di chiarimento, di avviso: una targhetta con la dicitura "non parlare al conducente" n 2 (lett.) la forma di un discorso o di uno scritto: si potrebbe,...

agg. (bot.) si dice di fiore che ha solo stami o solo carpelli.

primo elemento di parole composte della terminologia dotta, di origine greca o di formazione moderna, dal gr. dicho- , deriv. di dícha 'in due parti' (dicocero , dicotomia).

s.m. uccello indiano con grosso becco munito superiormente di un'alta sporgenza; durante il periodo della cova il maschio mura nel nido la femmina, porgendole il cibo attraverso una piccola apertura...

s.f. (bot.) nei fiori ermafroditi, maturazione in tempi diversi dei gameti maschili e femminili.

s.m. (ant.) cetra munita di due corde.

s.m. nella metrica greca e latina, piede doppio formato da due corei o trochei.

s.f. nell'antichità greca, coro eseguito da due gruppi di coreuti.

agg. (biol.) si dice di gravidanza gemellare con gemelli biovulari.

agg. (bot.) dicotiledone.

agg. (bot.) si dice di pianta il cui seme ha l'embrione fornito di due cotiledoni.

s.f. pl. (bot.) classe di piante angiosperme che hanno due cotiledoni nell'embrione | sing. [-e] ogni pianta di tale classe.

s.f. n 1 divisione in due; separazione netta tra due elementi, divaricazione: dicotomia tra sentimento e ragione n 2 (filos.) la suddivisione di un concetto in due parti generalmente contrapposte che...

agg. [pl. m. -ci] che si riferisce alla dicotomia: ramificazione dicotomica § dicotomicamente avv.

agg. che si biforca; si dice spec. di pianta soggetta a ramificazione dicotomica | luna dicotoma , (astr.) la luna quando è nelle fasi di primo o ultimo quarto.

agg. [pl. m. -ci] si dice di sostanza che presenta dicroismo.

s.m. (fis.) proprietà per la quale i cristalli dimetrici delle sostanze trasparenti scompongono la luce incidente in un colore principale lungo l'asse ottico e in un colore secondario in direzione...

s.m. (med.) anomalia della vista consistente nella percezione di due soli colori fondamentali e di quelli che derivano dalla loro combinazione; è detto anche discromatopsia o dicromasia.

s.m. (med.) anomalia della pulsazione arteriosa caratterizzata da due battiti in corrispondenza di ogni sistole; si riscontra nel tifo e in altre malattie caratterizzate da anemia.

vedi dittafono.

s.f. (chim.) composto organico ossigenato presente nel trifoglio e usato come anticoagulante.

s.f. n 1 scritta esplicativa o informativa posta sotto un'illustrazione | (estens.) avviso, informazionen 2 scritta che compare in sovrimpressione su pellicole cinematografiche o su immagini...

agg. [pl. m. -ci]n 1 che riguarda l'insegnamento, che si propone di insegnare; si dice in particolare di opera o di genere letterario che ha come scopo l'ammaestramento scientifico, morale, religioso...

s.m. tono, atteggiamento didascalico.

s.m. e f. [pl. m. -ti]n 1 (non com.) insegnante, docenten 2 (psicoan.) psicoanalista di riconosciuta esperienza che prende in analisi, a scopo didattico, un altro analista che aspiri a esercitare...

s.f. n 1 parte della pedagogia che studia i metodi dell'insegnamenton 2 (estens.) il modo di insegnare.

s.m. didattismo.

agg. [pl. m. -ci]n 1 che concerne l'insegnamento: metodo , materiale didattico ; attività didattica | direttore didattico , direttore di scuola elementaren 2 (estens.) proprio, tipico di chi...

s.m. n 1 applicazione rigida e schematica di principi e metodi didatticin 2 tendenza ad assumere atteggiamenti didattici eccessivi o fuori luogo.

o di dentro, avv. [sempre in grafia separata] nell'interno, dalla parte interna s.m. invar. la parte interna: il didentro dell'armadio agg. invar. che sta dentro, interno: la parte didentro.

o di dietro, avv. [sempre in grafia separata] dietro s.m. invar. n 1 la parte posteriore: il didietro della casa n 2 (fam. scherz.) il sedere: lo prese a calci nel didietro agg. invar. che sta...

s.m. (chim.) mescolanza di due elementi del gruppo delle terre rare (neodimio e praseodimio), un tempo ritenuta un unico elemento.

agg. (bot.) si dice di vegetale costituito di due parti tondeggianti unite per un breve tratto s.m. (spec. pl.) (lett.) testicolo.

agg. (bot.) solo nella loc. stami didinami , stami in numero di quattro, due dei quali più lunghi e due più brevi.

vedi dodo.

s.m. [pl. -mi] nell'antichità greca, moneta d'argento del valore di due dramme.

vedi dì.

ant. diece , agg. num. n 1 numero naturale corrispondente a nove unità più una; nella numerazione araba è rappresentato da 10, in quella romana da x: le dieci dita delle mani ; i dieci comandamenti...

agg. num. n 1 numero naturale corrispondente a dieci migliaia di unità nella numerazione araba è rappresentato da 10. 000, in quella romana da xm: una cittadina di diecimila abitanti |...

vedi decimilionesimo.

vedi decimillesimo.

vedi decina.

agg. (geom.) proprio del diedro.

agg. solo in angolo diedro , (geom.) porzione di spazio limitata da due semipiani aventi come origine la stessa retta s.m. n 1 (geom.) angolo diedron 2 in alpinismo, spigolo roccioso formato da due...

s.f. nel linguaggio della critica strutturalista, la linea del racconto, lo svolgimento narrativo di un'opera.

agg. [pl. m. -ci] che riguarda la diegesi.

s.f. (elettr.) la proprietà dei materiali dielettrici.

agg. e s.m. [pl. m. -ci] (elettr.) si dice di materiale caratterizzato da una conducibilità elettrica molto bassa e perciò usato come isolante elettrico.

s.m. (anat.) la parte del cervello situata tra il telencefalo e il mesencefalo, che comprende il talamo e l'ipotalamo.

s.m. (chim.) ogni componente di una serie di idrocarburi insaturi la cui molecola contiene due doppi legami; è detto anche diolefina.

s.f. n 1 divisione di un gruppo vocalico all'interno di una parola, tale che le due vocali non formino dittongo ma appartengano a due sillabe diverse (p. e. tri-onfo) | il segno diacritico con cui si...

loc. sost. m. invar. n 1 sequenza liturgica che viene recitata o cantata nell'ufficio dei morti, e che incomincia con queste parolen 2 il giorno del giudizio universale | (scherz.) il momento della...

v. tr. [io dièso ecc.] (mus.) alterare una nota apponendovi un diesis.

agg. e s.m. invar. n 1 si dice di motore alternativo a combustione interna basato sul ciclo termodinamico diesel; caratteristica di tale motore è l'accensione spontanea del carburante nel momento in...

s.m. invar. (mus.) segno di alterazione che eleva la nota di un semitono.

v. tr. (mus.) diesare.

s.f. n 1 regime alimentare che prevede l'assunzione di determinate quantità e qualità di cibi, adottato per fini igienici o terapeutici: dieta lattea , iposodica , ipercalorica ; dieta dimagrante ,...

s.f. studio della composizione degli alimenti.

agg. [pl. m. -ci] che riguarda la dieta alimentare: regime dietetico ; prodotti dietetici § dieteticamente avv. dal punto di vista dietetico.

s.m. invar. (banc.) nei titoli a reddito fisso, rateo di interessi maturato dal giorno di scadenza dell'ultima cedola fino a quello di negoziazione, da conteggiarsi a favore del venditore.

s.m. adattamento it. del lat. dietim.

s.m. e f. [pl. m. -sti]n 1 diplomato o diplomata in dietetican 2 (non com.) dietologo.

s.f. branca della medicina che studia la composizione e l'equilibrio degli alimenti in funzione terapeutica.

s.m. [f. -a ; pl. m. -gi] medico specialista in dietetica.

s.f. metodo di cura fondato sull'adozione di una dieta alimentare adeguata.

ant. o tosc. drieto, dreto, avv. nella parte posteriore, opposta al davanti: non guardare dietro ; preferisco star dietro | preceduto da altro avv. di luogo: era nascosto lì dietro ; deve essere...

o dietro front, loc. inter. comando che si dà ai soldati perché invertano l'ordine di marcia o il fronte dello schieramento | usato anche come s.m. invar. : dare , ordinare il dietrofront | fare...

s.f. nel linguaggio giornalistico, la ricerca, talora esasperata, dei fatti occulti che sarebbero dietro un evento o di quanto si nasconderebbe dietro le azioni, le parole altrui.

s.m. [f. -a ; pl. m. -gi] nel linguaggio giornalistico, chi pratica, chi fa della dietrologia.

s.m. invar. (sport) disciplina del ciclismo su pista in cui il corridore è preceduto da una motocicletta che ha la funzione di tagliare l'aria | usato anche come agg. e avv. : corsa dietromotori ;...

e deriv. vedi defalcare e deriv.

o diffalta, s.f. (ant.)n 1 difetto, mancanza, scarsitàn 2 fallo, peccato, colpa: piangerà feltro ancora la difalta / de l'empio suo pastor (dante par. ix, 52-53).

non com. di fatti, cong. lo stesso che infatti.

v. tr. [pres. io difèndo ecc. ; pass. rem. io difési , tu difendésti ecc. ; part. pass. diféso]n 1 riparare da offese, pericoli, danni; proteggere, salvaguardare, preservare: difendere la...

agg. che si può difendere, sostenere: una tesi difficilmente difendibile.

s.m. (chim.) altro nome del benzofenone.

s.m. (chim.) idrocarburo della serie aromatica formato da due anelli benzenici uniti; si usa come fluido di scambio termico e anche come antifermentativo.

s.f. n 1 (ant.) difesan 2 (mar.) struttura di protezione disposta attorno a un congegno pericoloso.

s.f. (ant.) difesa, riparo.

s.f. tattica di combattimento che mira a difendere le posizioni occupate; per estens., atteggiamento di difesa, di attesa guardinga: stare , tenersi , mettersi sulla difensiva.

s.m. atteggiamento, disposizione di chi assume una condotta difensiva ritenendola la più idonea a conseguire dei vantaggi: difensivismo tattico , strategico ; il difensivismo di una tattica di...

agg. e s.m. e f. [pl. m. -sti] che, chi è favorevole al difensivismo o tiene una condotta difensiva.

agg. [pl. m. -ci] di difesa; difensivo; basato sul difensivismo: tattica difensivistica.

agg. di difesa; atto a difendere o a difendersi: linea , alleanza difensiva ; gioco difensivo § difensivamente avv. in modo, con intento difensivo.

s.m. [f. difenditrice , pop. difensora]n 1 chi difende, protegge, salvaguarda: difensore della patria , degli altrui diritti n 2 (dir.) legale che assiste e difende una parte in un processo:...

s.f. n 1 il difendere, il difendersi: la difesa dei propri interessi ; la difesa di un territorio , dell'ambiente ; a mia , a sua difesa ; difesa personale ; legittima difesa ; stare in , sulla difesa...

part. pass. di difendere agg. n 1 riparato, protetto: un luogo poco difeso dal vento n 2 munito, fortificato: un castello ben difeso.

v. intr. [io difètto ecc. ; aus. avere]n 1 mancare di qualcosa: difettare d'intelligenza , di mezzi finanziari ' fare difetto: non gli difetta certo la faccia tosta n 2 essere difettoso, avere dei...

agg. n 1 (lett.) manchevole, imperfetto: o insensata cura de' mortali, / quanto son difettivi silogismi / quei che ti fanno in basso batter l'ali! (dante par. xi, 1-3)n 2 (gramm.) si dice di nome...

ant. o pop. defetto, s.m. n 1 mancanza, scarsità: difetto di preparazione , d'argomenti | in difetto di , in mancanza, in assenza di | far difetto , mancare: gli fa difetto il coraggio '...

s.f. (non com.) l'essere difettoso, il presentare imperfezioni.

agg. che ha qualche difetto; imperfetto: un lavoro difettoso ; avere una vista difettosa | che funziona male: un motore difettoso § difettosamente avv.

e deriv. vedi defalcare e deriv.

vedi difalta.

v. tr. offendere la reputazione di qualcuno diffondendo notizie disonorevoli sul suo conto.

s.m. [f. -trice] chi diffama.

agg. atto a diffamare: spargere voci diffamatorie ; articolo , discorso diffamatorio.

s.f. il diffamare; calunnia, denigrazione | (dir.) reato consistente nel recare offesa all'altrui reputazione: sporgere querela per diffamazione.

part. pres. di differire agg. che differisce nella natura o nelle qualità da un'altra persona o cosa con cui è posto a confronto; diverso: caratteri , gusti differenti § differentemente avv.

s.f. n 1 l'essere differente; la qualità o quantità per cui si differisce: differenza di carattere , di opinioni ; una piccola differenza | c'è una bella differenza! , si dice quando di due cose o...

agg. n 1 che si può differenziaren 2 (mat.) si dice di funzione che ammette il differenziale.

agg. di differenza, che si basa su una differenza | tariffa differenziale , tariffa ferroviaria per cui i prezzi aumentano in misura sempre minore col crescere delle distanze | classe differenziale ,...

s.m. n 1 il differenziare, il differenziarsi; differenziazionen 2 (biol.) l'insieme delle progressive trasformazioni attraverso le quali, durante lo sviluppo embrionale, cellule, tessuti e organi...

v. tr. [io differènzio ecc.]n 1 rendere differente, distinguere: differenziare un gruppo di persone in base alla loro provenienza | diversificare: differenziare gli investimenti , i consumi n 2...

part. pass. di differenziare agg. che presenta delle differenze, distinto: trattamento differenziato § differenziatamente avv.

s.m. (elettr.) separatore | anche come agg. [f. -trice]: circuito differenziatore.

s.f. n 1 il differenziare, il differenziarsi; la differenza che ne risulta | differenziazione magmatica , (geol.) processo attraverso il quale un magma si separa in frazioni di composizione diversa...

agg. che si può differire; rinviabile: un impegno non differibile.

s.m. il differire, l'essere differito; rinvio, proroga: il differimento di una decisione , di una seduta.

v. tr. [io differisco , tu differisci ecc.] rimandare ad altro tempo, rinviare: differire la partenza , un pagamento , una consegna | v. intr. [aus. avere] essere differente (da qualcuno in ql....

s.f. trasmissione televisiva registrata che viene mandata in onda successivamente (si oppone a diretta): programma in differita.

agg. n 1 che richiede notevole attenzione, abilità, fatica: un compito , un'impresa difficile ; un problema difficile da risolvere ; difficile a farsi , a dirsi. dim. difficiletto , difficilino ,...

ant. difficultoso, agg. n 1 che presenta difficoltà o che avviene con difficoltà: un lavoro difficoltoso ; digestione difficoltosa n 2 (non com.) detto di persona, che ha un carattere difficile, che...

ant. difficultà, s.f. n 1 l'essere difficile: la difficoltà di un compito , di un lavoro n 2 ciò che è difficile; ostacolo, complicazione: superare una difficoltà ; incontrare mille difficoltà ;...

e deriv. vedi difficoltà e deriv.

s.f. (dir.) avviso col quale si ingiunge a qualcuno di astenersi da un dato comportamento o di compiere una data attività: pubblicare , notificare una diffida.

v. intr. [aus. avere] non aver fiducia, non fidarsi: diffidare di tutti , non fidarsi di nessuno | v. tr. n 1 ingiungere a qualcuno di astenersi da un dato comportamento o di compiere una data...

agg. che non ha fiducia, che non si fida degli altri: persona , carattere diffidente | usato anche come s.m. e f. : fare il diffidente § diffidentemente avv. (non com.).

s.f. l'essere diffidente; disposizione d'animo incline a non fidarsi, mancanza di fiducia: agire con diffidenza.

s.m. corso d'acqua secondario che abbandona il ramo principale e sfocia separatamente nel mare o in un lago.

s.f. biforcazione di una lingua glaciale allo sbocco in pianura o nel punto in cui incontra un ostacolo roccioso.

v. tr. [coniugato come fondere]n 1 spargere intorno per largo spazio: il sole diffonde luce e calore ; i fiori diffondevano un intenso profumo n 2 (fig.) divulgare, propagare: diffondere delle...

agg. e s.m. [f. -trice] (rar.) che, chi diffonde (spec. in senso fig.).

agg. n 1 differente, discordante, non conforme: pareri difformi ; copia difforme dall'originale n 2 (ant. , lett.) deforme: quel suo orrendo aspetto di gigante difforme (levi) § difformemente avv.

s.f. l'essere difforme; diversità, discordanza: difformità di pareri.

v. tr. [coniugato come frangere]n 1 (fis.) provocare la diffrazione della lucen 2 (fig. non com.) spezzare, frantumare | diffrangersi v. rifl. (fis.) subire il fenomeno della diffrazione.

s.m. (fis.) apparecchio che consente, attraverso l'esame della diffrazione dei raggi x in un cristallo, di determinare la struttura del reticolo cristallino.

s.f. (fis.) fenomeno dovuto alla natura ondulatoria della luce, per cui questa, incontrando piccolissimi oggetti o attraversando fenditure, si propaga al di là di essi come un insieme di onde...

agg. che si può diffondere.

s.f. l'essere diffusibile.

agg. (scient.) che riguarda un fenomeno di diffusione.

s.f. n 1 il diffondere, il diffondersi, l'essere diffuso: la diffusione di una notizia , di un giornale ; l'inglese è una lingua di larghissima diffusione ' area di diffusione , quella entro cui è...

s.m. teoria antropologica affermatasi agli inizi del novecento, secondo la quale le diverse culture si sarebbero sviluppate da un numero molto ristretto di centri di diffusione.

s.f. (chim. fis.) attitudine di una molecola a diffondere, definita come coefficiente di diffusione.

agg. relativo alla diffusione; che ha la capacità di diffondersi: processo diffusivo ; la forza diffusiva della luce.

part. pass. di diffondere agg. n 1 sparso largamente, propagato: idee molto diffuse ; luce diffusa , che si espande in modo uniformen 2 (non com.) ampio, prolisso: un discorso assai diffuso §...

s.m. n 1 [f. diffonditrice] chi diffonden 2 in ottica, apparecchio che permette di ripartire e diffondere in modo uniforme il flusso luminoso di una sorgente di luce | (foto.) schermo di cristallo non...

agg. relativo alla diffusione.

s.m. (ant.) edificio.

v. tr. (ant.) dirigere, rivolgere, far andare in una determinata direzione | v. intr. [aus. essere], difilarsi v. rifl. (ant. , lett.) dirigersi velocemente, precipitarsi in una direzione; andare...

avv. direttamente e celermente: corse difilato a casa | di seguito, senza interruzione: parlò per due ore difilato agg. dritto, rapido: andarono difilati verso di loro § difilatamente avv. ...

agg. (zool.) si dice di mammifero che ha due dentizioni, una decidua e una permanente.

s.f. (med.) disfunzione fonatoria causata da lesioni laringee che consiste nella produzione simultanea di due suoni di altezza diversa.

o di fronte, avv. davanti, dirimpetto: abito lì difronte agg. invar. che sta di faccia, dirimpetto; antistante: la casa difronte | nella loc. prep. difronte a , davanti a: stavano uno difronte...

agg. [pl. m. -ci] (med.) di difterite: placche difteriche.

s.f. (med.) malattia infettiva ed epidemica, determinata da un batterio, che ha la sua più evidente manifestazione in una grave infiammazione delle mucose della gola e delle vie respiratorie.

o dic-dic, dik-dik, s.m. o f. invar. (zool.) nome di varie specie di antilopi africane di dimensioni molto piccole (ord. artiodattili).

s.f. n 1 sbarramento artificiale, in terra battuta, in muratura o in calcestruzzo, atto a regolare il deflusso di un corso d'acqua o a creare un invaso, oppure a proteggere un tratto di costa o un...

s.m. invar. antica lettera dell'alfabeto greco indicante la semivocale u ; scomparve dalla pronuncia e dalla scrittura intorno al sec. vi a. c.

agg. e s.m. [pl. -ci] (anat.) si dice di muscolo del collo costituito da due porzioni carnose unite da un tendine intermedio; ha la funzione di abbassare la mandibola.

part. pres. di digerire agg. che digerisce, che serve alla digestione; che adempie la funzione digestiva: tubo | apparato digerente , l'insieme degli organi preposti alla digestione.

agg. n 1 che può essere digerito: cibi facilmente, difficilmente digeribili | che si digerisce con facilità: cibi digeribili n 2 (fig.) tollerabile, sopportabile: un'offesa difficilmente...

s.f. l'essere digeribile: la digeribilità di un cibo.

v. tr. [io digerisco , tu digerisci ecc.]n 1 trasformare gli alimenti in sostanze capaci di essere assorbite e assimilate dall'organismo (anche assol.): digerire bene , male , con difficoltà '...

vedi digesto 2.

s.f. n 1 il digerire; l'insieme dei processi che rendono assorbibili e assimilabili dall'organismo gli alimenti ingeriti: digestione facile , difficile , buona , cattiva | guastarsi la digestione ,...

agg. che concerne la digestione: disturbo , processo digestivo | che aiuta a digerire: un liquore digestivo s.m. bevanda, preparato che facilita la digestione.

agg. (ant.)n 1 digeriton 2 (fig.) disposto, incline: cor di mortal non fu mai sì digesto / a divozione e a rendersi a dio (dante par. x, 55-56).s.m. , anche digesti s.m. pl. , raccolta di...

agg. [pl. m. -ci] relativo al digiambo; composto da digiambi: metro digiambico.

s.m. nella metrica greca e latina, dipodia composta da due giambi.

agg. del dito, delle dita: impronte digitali. s.f. (bot.) genere di piante erbacee con foglie lanceolate e fiori rossi in grappolo; dalla digitale purpurea e dalla digitale lanata si estraggono...

agg. [pl. m. -ci] relativo alla digitale | (farmaci) digitalici , (med.) glucosidi che esercitano azione cardiotonica.

s.f. farmaco cardiotonico estratto in forma cristallina dalle foglie della digitale purpurea.

v. tr. convertire una certa grandezza fisica in numeri | in elettronica, tradurre in forma digitale un segnale analogico continuo.v. tr. (med.) sottoporre a cura digitalica, a terapia con farmaci...

s.m. (inform.) dispositivo di input costituito di una tavola e di una penna ottica, il quale consente di tracciare disegni che, opportunamente elaborati, possono essere memorizzati e trattati da un...

s.f. (inform.) procedimento di conversione di segnali analogici o grafici in dati digitali.s.f. (med.) somministrazione di farmaci digitalici; l'azione che questi esercitano.

v. tr. [io dìgito ecc.]n 1 (mus.) diteggiaren 2 (elettron.) comporre su una tastiera: digitare il numero di codice.

agg. n 1 (zool.) si dice di animale che ha i piedi con più ditan 2 (bot.) si dice di organo vegetale disposto come le dita divaricate di una mano.

s.f. n 1 (mus.) lo stesso, ma meno com., che diteggiatura n 2 (elettron.) il digitare su tastiera.

agg. (zool.) si dice di animale che cammina poggiando sul suolo soltanto le dita, anziché tutta la pianta del piede (p. e. il gatto, il cane).

s.f. (farm.) glucoside cardiotonico estratto dalle foglie della digitale purpurea.

v. intr. [aus. avere]n 1 astenersi dal cibo in maniera parziale o totale per un periodo di tempo più o meno lungo: digiunare per protesta n 2 (estens.) rinunciare a qualcosa di cui si abbia...

s.m. [f. -trice] chi digiuna; chi resiste a lungo senza mangiare.

agg. n 1 che non ha mangiato da un periodo di tempo più o meno lungo: sono digiuno da ieri n 2 (fig.) privo, sprovvisto: digiuno di notizie , di cognizioni ' essere digiuno di storia , di matematica...

s.f. (med.) intervento di plastica correttiva del digiuno.

o di già, avv. già.

s.f. (ling.) forma particolare di bilinguismo, che si ha quando l'uso delle due lingue, non essendo esse di pari prestigio socioculturale, viene alternato a seconda delle circostanze e dei contesti.

s.m. chi è investito di una dignità: i dignitari di un ordine cavalleresco.

agg. n 1 che si comporta con dignità: persona dignitosa n 2 che rivela dignità: un contegno dignitoso | decoroso: vivere in una casa dignitosa § dignitosamente avv.

ant. degnità, s.f. n 1 nobiltà morale che deriva all'uomo dalla sua natura, dalle sue qualità, e insieme rispetto che egli ha di sé e suscita negli altri in virtù di tale sua condizione:...

s.f. (farm.) glucoside cardiotonico estratto dalle foglie della digitale lanata.

v. intr. [aus. avere]n 1 (lett.) scendere a un piano, a un livello inferiore: venimmo al punto dove si digrada (dante inf. vi, 114)n 2 abbassarsi a poco a poco: la collina digrada verso il mare n 3...

s.f. il digradare.

s.m. [pl. -mi] successione di due lettere che rappresentano un solo suono (p. e. gn in gnomo ; ch in pochi).

v. tr. privare del grasso, sgrassare: digrassare il brodo ; digrassare le pelli , mondarle dalle parti carnose | v. intr. [aus. essere] (rar.) dimagrire.

s.f. l'operazione, il risultato del digrassare.

v. intr. [io digredisco , tu digredisci ecc. ; part. pass. digredito , ant. digrèsso ; aus. avere , ant. essere] (lett.) fare una digressione (spec. fig.): ma perché siam digressi assai, ritorci /...

s.f. n 1 l'allontanarsi dalla via intrapresan 2 (fig.) il deviare dall'argomento del discorso; divagazione: fare una digressione n 3 (astr.) la distanza angolare delle stelle circumpolari dal polo...

agg. che costituisce una digressione; che presenta digressioni § digressivamente avv.

s.m. (non com.) il digrignare i denti.

v. tr. far rumore con i denti muovendo le mascelle, detto propr. dei cani e, per estens., anche dell'uomo come manifestazione di furore e di rabbia impotente (anche assol.): lasciali digrignar pur a...

v. tr. [io digróppo ecc.] (ant.) disfare un nodo; sciogliere qualcosa che è avviluppato.

s.m. il digrossare, il digrossarsi, l'essere digrossato.

v. tr. [io digròsso ecc]n 1 rendere meno grosso; sgrossare: digrossare un tronco , un blocco di marmo | (estens.) dare la prima forma a un lavoro; abbozzare: digrossare una scultura , un racconto n...

s.m. n 1 [f. -trice] (non com.) chi digrossan 2 operaio siderurgico che sorveglia la prima sbozzatura dell'acciaio uscito dal forno.

s.f. digrossamento.

v. tr. (tosc.) ruminare | (estens) mangiare con scomposta avidità.

s.m. il diguazzare.

v. tr. (rar.) agitare un liquido in un recipiente | v. intr. [aus. avere] agitarsi nell'acqua, sguazzare.

vedi dig-dig.

s.m. invar. n 1 trattato di pace imposto dai vincitori, senza possibilità di negoziazionen 2 (estens.) ordine indiscutibile, imposizione.

v. rifl. [io mi dilacco , tu ti dilacchi ecc.] (ant.) dilaniarsi: e con le man s'aperse il petto, / dicendo: «or vedi com'io mi dilacco!» (dante inf. xxviii, 29-30).

v. tr. [io dilàcero ecc.] (lett.)n 1 lacerare con forza: in quel che s'appiattò miser li denti, / e quel dilaceraro a brano a brano (dante inf. xiii, 127-128)n 2 (fig.) affliggere, tormentare.

s.f. lacerazione.

v. intr. [io dilago , tu dilaghi ecc. ; aus. avere]n 1 detto di acque, espandersi sul terreno formando come un lago; straripare: il fiume dilagò per la campagna n 2 (fig.) diffondersi con...

v. tr. [io dilànio ecc.] fare a pezzi, a brandelli: fu dilaniato dall'esplosione | (fig.) tormentare, straziare: essere dilaniato dalla gelosia.

v. tr. [io dilàpido ecc.] spendere smodatamente; sperperare, dissipare: dilapidare un'eredità ; dilapidare grosse somme al gioco.

agg. e s.m. [f. -trice] (non com.) che, chi dilapida.

s.f. il dilapidare, l'essere dilapidato.

agg. che si può dilatare; soggetto a dilatazione.

s.f. l'essere dilatabile: la dilatabilità dei corpi.

s.m. (non com.) dilatazione.

v. tr. far aumentare di dimensioni; allargare, estendere (anche fig.): il calore dilata i metalli ; le bevande gassate dilatano lo stomaco ; dilatare il campo delle proprie attività | dilatarsi v....

part. pass. di dilatare agg. n 1 che ha subito una dilatazione: narici , pupille dilatate n 2 (ant.) largo: sovra tutto 'l sabbion, d'un cader lento, / piovean di foco dilatate falde (dante inf. ...

agg. [f. -trice] che dilata s.m. (med.) strumento per dilatare strutture cave del corpo: dilatatore ostetrico.

agg. che serve a dilatare.

s.f. il dilatare, il dilatarsi, l'essere dilatato | dilatazione lineare , superficiale , cubica , (fis.) aumento delle dimensioni di un corpo in lunghezza, in superficie o in volume, conseguente per...

s.m. (fis.) strumento per misurare la dilatazione termica e il coefficiente relativo.

agg. che tende a dilazionare, a prolungare nel tempo: manovra dilatoria § dilatoriamente avv.

s.m. (geol.) azione erosiva delle acque piovane o torrentizie su rocce e terreni in pendio.

v. tr. n 1 (non com.) consumare, scolorire la superficie di un corpo con l'azione dell'acquan 2 (geol.) esercitare azione di dilavamento.

part. pass. di dilavare agg. n 1 eroso dalle acque: rocce dilavate n 2 sbiadito, smorto: viso , colore dilavato n 3 (fig. non com.) insulso, scipito: discorso dilavato.

agg. che può essere dilazionato: pagamento dilazionabile.

v. tr. [io dilazióno ecc.] rimandare ad altro tempo; differire, prorogare: dilazionare un impegno , una scadenza.

agg. che tende a dilazionare: intervento dilazionatorio.

s.f. differimento nel tempo, rinvio, proroga: chiedere una dilazione di pagamento ' senza dilazione , subito, senza ritardo. dim. dilazioncella , dilazioncina.

s.m. (rar.) il dileggiare; presa in giro.

v. tr. [io diléggio ecc.] farsi beffe di qualcuno o di qualcosa; deridere, schernire.

agg. e s.m. [f. -trice] che, chi dileggia.

s.m. il dileggiare; derisione, scherno: un sorriso di dileggio | le parole o gli atti con cui si dileggia: esporsi ai dileggi della folla.

s.m. (lett.) il dileguare, il dileguarsi.

v. tr. [io diléguo ecc.] (lett.) disperdere, far sparire (anche fig.): il vento dileguò le nubi ; dileguare le speranze di qualcuno | v. intr. [aus. essere], dileguarsi v. rifl. disperdersi,...

s.m. n 1 (lett.) dileguamento; scomparsa, sparizionen 2 (ling.) caduta, scomparsa di un suono.

s.m. [pl. -mi]n 1 (filos.) argomentazione in cui, da due opposte alternative, deriva la stessa conclusionen 2 (fig.) problema di difficile soluzione; situazione in cui si è costretti a scegliere tra...

agg. [pl. m. -ci] che contiene o presenta un dilemma, dei dilemmi: argomentazione , situazione dilemmatica | (estens.) che procede per alternative, per schemi binari: lo stile dilemmatico del...

s.m. (ant.) diletto.

agg. e s.m. e f. n 1 che, chi svolge un'attività, spec. sportiva o artistica, per diletto e non per professione o per lucro: pugile dilettante ; gara per dilettanti ; recitare in una compagnia di...

agg. [pl. m. -schi] (spreg.) da dilettante: recitazione dilettantesca § dilettantescamente avv.

s.m. n 1 il praticare un'attività sportiva da dilettanten 2 (spreg.) atteggiamento da dilettante: dare prova di dilettantismo.

agg. [pl. m. -ci] di dilettante; fatto, praticato da dilettanti: sport dilettantistico | (spreg.) dilettantesco § dilettantisticamente avv.

o delettanza, s.f. (ant.) diletto.

ant. delettare, v. tr. [io dilètto ecc.] procurare diletto, piacere; divertire (anche assol.): dilettare la vista , i sensi ; uno spettacolo che diletta | v. intr. [aus. essere] (ant.) piacere:...

ant. delettazione, s.f. (lett.) il dilettarsi; diletto, piacere.

ant. delettevole, agg. che dà diletto; piacevole: lettura dilettevole s.m. ciò che dà diletto: unire l'utile al dilettevole § dilettevolmente avv.

part. pass. di diligere agg. molto caro, teneramente amato: il figlio diletto s.m. [f. -a] persona teneramente amata.ant. deletto, s.m. n 1 sentimento d'intima gioia e soddisfazione; piacere:...

o delettoso, agg. (lett.)n 1 che procura diletto; piacevole: perché non sali il dilettoso monte / ch'è principio e cagion di tutta gioia? (dante inf. i, 77-78)n 2 (ant. lett.) diletto, amato,...

s.f. (lett.) amore spirituale che unisce a un'altra persona e si fonda sulla conoscenza dei suoi meriti; in partic., l'amore cristiano che unisce tutte le creature.

vedi deliberare.

vedi delicato.

agg. n 1 che lavora, opera con diligenza: scolaro , impiegato diligente ; un diligente esecutore , chi esegue con precisione, ma con una certa passività, gli ordini ricevuti | farsi parte diligente ,...

s.f. n 1 esattezza, attenzione, cura scrupolosa nell'eseguire un lavoro, un incarico: studiare con diligenza n 2 (lett.) ricerca, indagine accurata: ciò che la circospezione del pover' uomo ci ha...

v. tr. [pres. io diligo , tu diligi ecc. ; pass. rem. io dilèssi , tu diligésti ecc. ; part. pass. dilètto] (ant. , lett.) amare, prediligere: sopra tutto dilesse la patria italiana ...

v. tr. [io dilisco , tu dilischi ecc.] privare della lisca; spinare: diliscare il pesce.

dilivrare vedi deliberare 1.

v. intr. [io dilòggio ecc. ; aus. avere] (ant.) lasciare il proprio alloggio; sloggiare.

s.f. n 1 (lett.) detto, discorso ambiguon 2 (teat.) insieme di due drammi dello stesso autore su un medesimo argomento.

v. tr. [io dilóllo o dilòllo ecc.] (ant.) ripulire il grano dalla lolla.

v. rifl. [io mi dilómbo ecc.] (non com.) affaticare i muscoli lombari, slombarsi; sfiancarsi.

e deriv. vedi delucidare (1) e deriv.

part. pres. di diluire agg. e s.m. (chim.) si dice di liquido aggiunto a una soluzione per diminuire la concentrazione del soluto.

v. tr. [io diluisco , tu diluisci ecc.]n 1 rendere meno densa, meno concentrata una sostanza liquida; allungarla con altro liquido: diluire una soluzione ; diluire lo sciroppo con acqua n 2 (fig.)...

rar. diluzione, s.f. il diluire, l'essere diluito.

v. tr. [io dilungo , tu dilunghi ecc.] (ant.)n 1 allungare, distenderen 2 prolungare, differiren 3 allontanare: la dispietata mia ventura / m'ha dilungato dal maggior mio bene (petrarca canz. ...

solo nella loc. avv. a dilungo , (non com.) senza interruzione.

agg. n 1 (lett.) relativo al diluvio universalen 2 (estens.) torrenziale: pioggia diluviale n 3 (geol.) relativo al diluvium; pleistocenico: terreni diluviali.

v. intr. [dilùvia ; aus. essere o avere]n 1 (impers.) piovere a dirotto, abbondantemente: ha , è diluviato tutta la notte n 2 (fig.) arrivare in gran quantità, susseguirsi a ritmo ininterrotto:...

s.m. [f. -trice] (lett.) mangione, ingordo.

s.m. n 1 pioggia che cade per lungo tempo e a dirotto: è venuto giù il diluvio! ' il diluvio (universale) , quello con cui dio, secondo la bibbia, sommerse il mondo per punire gli uomini dei loro...

s.m. [f. -a] (non com.) mangiatore vorace.

s.m. invar. (geol.) l'insieme dei depositi continentali del pleistocene; per estens., il pleistocene stesso.

vedi diluizione.

s.f. (tecnol.) sagoma di vario materiale usata come campione per il controllo dimensionale o come guida per la tracciatura, la foratura ecc. di pezzi in lavorazione | (aut.) nella riparazione di...

s.m. apparecchio che registra su piccoli dischi le conversazioni telefoniche e ne consente la trascrizione dattilografica grazie alla possibilità di arresto e ripresa.

s.m. n 1 (non com.) dimagrimenton 2 (agr.) impoverimento del terreno.

part. pres. di dimagrare agg. che fa dimagrire, che serve a ridurre l'eccesso di peso: dieta , cura dimagrante s.m. nell'industria ceramica, sostanza che si mescola alla pasta argillosa per...

v. tr. n 1 (non com.) rendere magro, far dimagriren 2 (fig. lett.) depauperare | v. intr. [aus. essere], dimagrarsi v. rifl. n 1 (non com.) dimagriren 2 (fig. lett.) impoverirsi: questa italia /...

s.m. diminuzione di peso di un organismo dovuta alla perdita dei grassi di deposito.

v. tr. [io dimagrisco , tu dimagrisci ecc.] rendere o far sembrare magro, più magro: i vestiti scuri ti dimagriscono | v. intr. [aus. essere], dimagrirsi v. rifl. diventare magro o più magro:...

vedi domanda.

vedi domandare.

s.m. (ant.)n 1 domanda, interrogazione, richiestan 2 desiderio, preghiera.

avv. (lett.) domani s.f. (lett.)n 1 il giorno seguente, l'indomanin 2 il mattino del giorno seguente: quando fui desto innanzi la dimane (dante inf. xxxiii, 37)n 3 il futuro: la dubbia dimane non...

vedi domani.

v. tr. frantumare la pietra con la mazza per ricavarne pietrisco.

s.m. [f. -trice] chi dimazza le pietre.

s.f. l'operazione, il risultato del dimazzare.

v. tr. [io dimèmbro ecc.] (ant.) smembrare.

s.m. il dimenare, il dimenarsi.

v. tr. [io diméno ecc.]n 1 agitare, scuotere, muovere in qua e in là, spec. parti del corpo: dimenare le braccia , le gambe ; il cane dimena la coda | dimenare una questione , (fig.) dibatterlan 2...

s.f. (rar.) dimenamento.

s.m. dimenamento intenso e continuo.

agg. (fis. , mat.) relativo alle dimensioni.

s.m. il dimensionare, l'essere dimensionato.

v. tr. [io dimensióno ecc.]n 1 stabilire le dimensioni di qualcosa: dimensionare una costruzione n 2 (fig.) definire il giusto valore di qualcosa o di qualcuno | dimensionarsi v. rifl. acquistare...

part. pass. di dimensionare agg. nei sign. del verbo | (lett.) concreto, misurabile.

s.f. n 1 ciascuna delle misure che, in uno spazio tridimensionale, determinano l'estensione di un ente geometrico o di un corpo (lunghezza, larghezza, altezza) | in metrologia, caratteristica delle...

agg. (non com.) che può essere dimenticato.

s.f. (rar.) distrazione, sbadataggine abituale; smemorataggine.

s.f. n 1 il dimenticare, il dimenticarsi: la dimenticanza dei propri doveri ; andare , cadere in dimenticanza , essere dimenticaton 2 difetto di memoria: non fare qualcosa per dimenticanza | mancanza...

v. tr. [io diméntico , tu diméntichi ecc.]n 1 cessare di ricordare, non ricordare più (anche con la particella pron.): dimenticare (o dimenticarsi) un nome , un indirizzo n 2 lasciare qualcosa in...

s.m. (scherz.) luogo immaginario dove andrebbe a finire tutto ciò che si dimentica: andare , cadere , finire nel dimenticatoio.

agg. [pl. m. -chi] (lett.)n 1 che si dimentica, che si è dimenticato: dimentico del torto ricevuto n 2 (estens.) noncurante: dimentico di tutto.

agg. e s.m. [f. -a] (fam.) che, chi dimentica spesso ciò che dovrebbe ricordare; smemorato.

s.m. (chim.) composto costituito dall'unione di due molecole uguali agg. (bot.) si dice di organo vegetale formato da due parti.

agg. n 1 umile, sottomesso; modesto: atteggiamento , sguardo dimesso ; abito dimesso , povero e trasandato; voce dimessa , fioca; stile dimesso , semplicen 2 (lett.) rivolto in basso, ricadente: e...

v. tr. [io dimèstico , tu dimèstichi ecc.] (ant.) addomesticare | dimesticarsi v. rifl. (ant.) acquistare familiarità, prendere confidenza, entrare in dimestichezza: avvenne che questo...

agg. (rar.)n 1 si dice di chi facilmente entra in dimestichezza con qualcuno; affabilen 2 che si può addomesticare.

s.f. n 1 intimità, familiarità, confidenza: entrare in dimestichezza con qualcuno | (lett.) intimità amorosa, relazione sessualen 2 conoscenza, pratica: avere dimestichezza con i motori ; prendere...

agg. [pl. m. -ci o -chi] (ant. o region.) domestico § dimesticamente avv.

agg. [pl. m. -ci] in cristallografia, si dice di gruppo composto dai sistemi tetragonale, trigonale ed esagonale.

s.m. nella metrica classica, verso costituito da due metri o dipodie, cioè quattro piedi | dimetro giambico , quello composto da due metri o dipodie giambiche, dette digiambi.

v. tr. [coniugato come mettere]n 1 lasciar andare, far uscire, spec. da ospedali o carceri: dimettere un ricoverato , un detenuto n 2 (non com.) esonerare da un ufficio, da una carica, da un impiegon...

s.m. il dimezzare, l'essere dimezzato | tempo di dimezzamento , (fis.) tempo medio necessario perché la metà dei nuclei di una sostanza radioattiva si disintegri.

v. tr. [io dimè zz o ecc.]n 1 dividere una cosa in due metà: dimezzare una mela n 2 ridurre alla, della metà per estens., ridurre notevolmente: dimezzare le spese.

part. pass. di dimezzare agg. nei sign. del verbo: il visconte dimezzato , titolo di un romanzo (1952) di i. calvino | (fig.) incompleto, parziale: un bel no intero val più di mille sì dimezzati...

agg. (lett.) dimezzato; mancante di una metà, di una parte consistente.

s.m. n 1 (mat.) minuendon 2 (mus.) indicazione dinamica che prescrive una graduale diminuzione della intensità sonora.

agg. (non com.) che può essere diminuito; riducibile.

s.m. (ant.) diminuzione; sminuimento, riduzione.

v. tr. [io diminuisco , tu diminuisci ecc.] rendere minore di quantità, di dimensioni, di numero e sim.; ridurre: diminuire il prezzo , le tasse ; diminuire le pretese ' diminuire le maglie , nei...

part. pass. di diminuire agg. nei sign. del verbo | (mus.) si dice di intervallo inferiore di un semitono rispetto all'omonimo intervallo minore; anche, di accordo in cui la nota più grave e la...

agg. (ling.) di, del diminutivo: suffisso , forma diminutivale.

agg. atto a diminuire | suffisso diminutivo , (ling.) quello che si aggiunge a una parola per indicare una diminuzione quantitativa o per esprimere un particolare valore affettivo (p. e. -ino ,...

s.f. n 1 il diminuire, l'essere diminuito; riduzione: diminuzione dei prezzi n 2 (mus.) procedimento contrappuntistico consistente nel ripresentare, nel corso di una composizione, un tema o un motivo...

s.m. il dimissionare; esonero da un incarico, licenziamento.

v. tr. [io dimissióno ecc.] (burocr.) dimettere, licenziare; indurre a dare le dimissioni.

agg. e s.m. [f. -a] che, chi ha dato le dimissioni: governo dimissionario.

s.f. n 1 il dimettere, l'essere dimesso: la dimissione di un degente n 2 spec. pl. rinuncia formale a una carica, a un ufficio, a un impiego: dare , presentare , rassegnare le dimissioni ; lettera di...

agg. che dimette, che concede licenza | lettera dimissoria , (eccl.) lettera con cui un vescovo autorizza un altro vescovo a ordinare sacerdote un chierico appartenente alla sua diocesi.

o di modo che, cong. in modo tale che, in maniera che, cosicch.é.

v. intr. [io dimòio ecc. ; aus. essere] (tosc. , lett.) sciogliersi, liquefarsi, detto di ghiaccio o neve | v. tr. ammorbidire, bagnare: le nevi, nel fondersi, hanno dimoiato il terreno ...

o di molto, agg. indef. (fam. tosc.) molto (di solito in grafia unita): ha quattrini dimolti, dimolti, dimolti (imbriani) | come pron. indef. [solo pl.] molte persone avv. (fam. tosc.) assai,...

vedi demonio.

s.f. n 1 (lett.) il dimorare; sosta, permanenza, soggiorno: volgi la mente a me, e prenderai / alcun buon frutto di nostra dimora (dante purg. xvii, 89-90) | fare dimora , stare a dimora ,...

s.f. (ant. , lett.)n 1 permanenza, soggiorno | abitazionen 2 indugio, ritardo.

v. intr. [io dimòro ecc. ; aus. avere , meno com. essere]n 1 abitare per un periodo più o meno lungo (in un luogo): dimorare a firenze , in una piccola casa | (fig.) albergare, essere presente in...

s.m. n 1 (biol.) esistenza di due forme distinte in una medesima specie animale o vegetale: dimorfismo sessuale ' dimorfismo stagionale , differenza di aspetto esterno che presentano alcuni animali...

agg. (scient.) che presenta dimorfismo.

s.m. (ant. , lett.)n 1 dimoran 2 indugio: domandò 'l duca mio sanza dimoro (dante inf. xxii, 78).

agg. che si può dimostrare: una verità dimostrabile.

s.f. l'essere dimostrabile.

s.m. (ant.) manifestazione, dimostrazione, prova.

part. pres. di dimostrare e agg. nei sign. del verbo s.m. e f. chi prende parte a una dimostrazione pubblica: un corteo di dimostranti.

ant. demostrare, v. tr. [io dimóstro ecc.]n 1 rendere palese con atti, parole o segni: dimostrare affetto , interesse ; dimostrare attitudine per qualcosa ; dimostra di non conoscere la materia ;...

agg. n 1 atto a dimostrare, di dimostrazione: procedimento dimostrativo ; fare qualcosa a scopo dimostrativo ' azione dimostrativa , (mil.) quella con cui si tende a sorprendere il nemico fingendo di...

s.m. [f. -trice]n 1 (rar.) chi dimostran 2 chi, per mestiere, spiega e prova al pubblico le qualità e il modo d'uso di un prodotto da vendere: dimostratore di elettrodomestici agg. (non com.) che...

s.f. n 1 manifestazione di un sentimento, uno stato d'animo, una qualità ecc.; prova, attestazione: dimostrazione d'affetto , di gioia , di forza n 2 ragionamento che prova la verità di una tesi:...

s.m. invar. (foto.) unità empirica di misura della sensibilità delle emulsioni fotografiche.

o dine, s.f. (fis.) unità di forza nel sistema cgs; è la forza che imprime alla massa di un grammo l'accelerazione di un centimetro al secondo per secondo.

s.m. strumento ottico usato per stabilire l'ingrandimento prodotto da un oculare applicato a un cannocchiale.

s.f. n 1 (fis.) parte della meccanica che studia il moto dei corpi in relazione alle forze che lo produconon 2 (fig.) movimento, sviluppo, evoluzione: la dinamica dei fatti ; le dinamiche sociali n 3...

s.f. l'essere dinamico (spec. fig.): la dinamicità di una persona.

agg. [pl. m. -ci]n 1 (fis.) relativo alla dinamica: fenomeno dinamico n 2 (fig.) dotato di vitalità, energia, movimento; non statico: una persona molto dinamica ; fare una vita dinamica ; concezione...

s.m. n 1 qualità di chi o di ciò che è dinamico: un uomo pieno di dinamismo ; il dinamismo della vita moderna n 2 concezione filosofica o scientifica che considera la forza o l'energia come unica...

agg. compiuto con la dinamite o con altro esplosivo: attentato dinamitardo agg. e s.m. [f. -a] che, chi compie attentati con la dinamite o altro esplosivo, spec. a scopo di sovversione politica.

s.f. n 1 esplosivo dirompente che si ottiene miscelando la nitroglicerina con sostanze assorbenti, p. e. la farina fossile | (estens.) esplosivo in generen 2 (fig.) tutto ciò che ha un effetto...

agg. [pl. m. -ci] di, relativo a dinamite.

s.m. stabilimento in cui si fabbrica la dinamite.

v. tr. rendere dinamico; attivizzare.

s.f. invar. macchina elettrica rotante che trasforma energia meccanica in energia elettrica a tensione continua; nel linguaggio corrente, macchina generatrice di energia elettrica a corrente...

primo elemento di parole composte di formazione moderna, dal gr. dy/namis 'forza, energia' (dinamometro).

agg. [pl. m. -ci] si dice di apparecchio o macchina che trasforma energia meccanica in energia elettrica.

s.m. (med.) strumento usato per valutare la forza e la capacità lavorativa residua di arti lesi o parzialmente amputati.

s.m. (geol.) metamorfismo dovuto a pressioni orogenetiche.

agg. [pl. m. -ci] che riguarda la misurazione di forze.

s.m. (fis.) strumento che misura l'intensità di una forza.

o dinanti , prep. e avv. (ant.) dinanzi.

o dinnanzi, avv. n 1 davanti, avanti: guardare dinanzi ; avere tutta una vita dinanzi n 2 (lett.) prima (con valore temporale): non vi fu egli detto dinanzi? (boccaccio dec. viii, 9) prep. n 1...

s.m. invar. antica moneta araba; oggi, unità monetaria della tunisia, della giordania, dell'iraq e di altri paesi mediorientali.

s.m. unità monetaria della iugoslavia.

s.m. [pl. -sti] (lett.) sovrano per diritto ereditario.

s.f. n 1 l'insieme dei sovrani, appartenenti a una stessa famiglia, che si succedono in uno stesso paese o in paesi diversi: la dinastia carolingia , asburgica , borbonica n 2 (estens.) l'insieme dei...

agg. [pl. m. -ci] della dinastia, proprio di una dinastia: diritto dinastico ; guerra dinastica § dinasticamente avv. in successione dinastica; dal punto di vista dinastico.

s.m. (roman.) salvadanaio.

o dindo, s.m. voce onom. infantile per indicare il denaro, le monete: anzi che tu lasciassi il 'pappo' e 'l 'dindi' (dante purg. xi, 105).

o din din, inter. voce onom. che imita il suono di un campanello, o di metalli o cristalli percossi s.m. invar. il suono stesso.

vedi dindo 1.

usato solo nella loc. inter. fam. per dindirindina , con cui si esprime stupore, meraviglia e sim.: per dindirindina, che bella ragazza!.

o dindio, s.m. (sett.) tacchino.vedi dindi.

o din don, inter. voce onom. che imita il suono delle campane s.m. invar. il suono stesso.

vedi dina.

vedi denegare.

o dingey , s.m. invar. (mar.)n 1 piccola imbarcazione da regata e da diporto con un solo albero smontabile e vela aurica | battellino a remi o a motore che si trova a bordo di grossi panfili o yachtn...

s.m. invar. cane selvatico dell'australia, con corpo massiccio, pelo fulvo e coda folta (ord. carnivori).s.m. [pl. -ghi] adattamento it. dell'ingl. dinghy.

vedi denegare.

s.m. [pl. -ghi] negazione; rifiuto: fare un cenno di diniego ; ricevere un secco diniego.

loc. sost. m. invar. vagone ristorante.

vedi dinanzi.

primo elemento di parole composte della terminologia scientifica, dal gr. dînos 'rotazione'; indica movimento rotatorio, oppure disposizione a vortice (dinoflagellati).primo elemento di parole...

v. tr. [io dinòccolo ecc.] (rar.) slogare, spezzare le giunture, spec. quelle del collo.

part. pass. di dinoccolare agg. che ha movimenti sciolti e un po' slegati: un ragazzo lungo e dinoccolato ; andatura dinoccolata § dinoccolatamente avv.

s.f. pl. (bot.) classe di alghe unicellulari dotate di flagelli; vi appartiene il cerazio | sing. [-a] ogni alga appartenente a tale classe.

s.m. pl. (zool.) ordine di protozoi marini e d'acqua dolce, fosforescenti e muniti di flagelli | sing. [-o] ogni protozoo di tale ordine.

vedi denominare.

s.m. invar. (zool.) genere di grossi uccelli fossili della nuova zelanda (ord. dinornitiformi).

s.m. pl. (zool.) ordine di uccelli fossili dalle grandi dimensioni, privi di carena, con ali piccole, zampe robuste, piedi a tre dita e becco corto | sing. [-e] ogni uccello di tale ordine.

s.m. n 1 nome generico di ogni appartenente a due diversi ordini di rettili fossili, i saurischi e gli ornitischi, vissuti fra 200 e 70 milioni di anni fan 2 (fig. scherz.) personaggio importante, ma...

vedi denotare.

s.m. gigantesco mammifero fossile simile a un elefante, con le zanne formate dagli incisivi inferiori appuntiti e ricurvi all'indietro (ord. proboscidati).

o d'intorno, avv. intorno: la gente che stava dintorno | nella loc. prep. dintorno a , intorno a: dintorno alla villa s.m. n 1 pl. [solo nella grafia unita] i luoghi circostanti, le vicinanze: i...

v. tr. [io dinùmero ecc.] (ant. , lett.) enumerare, contare: odisseo due schiere / dinumerò degli incliti compagni (pascoli).

ant. deo, iddeo [id-dè-o], lett. iddio, s.m. [pl. dèi , ant. dìi ; al sing. l'art. è il , al pl. gli ; si scrive con l'iniziale maiuscola nei sign.n 1 e 2]n 1 nelle religioni monoteiste, l'essere...

agg. (eccl.) della diocesi: sinodo diocesano | clero diocesano , clero secolare.

s.f. n 1 (eccl.) circoscrizione ecclesiastica sottoposta alla giurisdizione pastorale di un vescovon 2 nell'antica atene e nell'egitto tolemaico, l'amministrazione pubblica; nei regni ellenistici e...

s.m. dispositivo elettronico a due elettrodi che consente il passaggio di corrente in una sola direzione; può essere costituito da un tubo a vuoto o a gas (valvola termoionica) o da un...

s.m. pesce teleosteo con corpo provvisto di spine che può riempirsi d'aria, dilatarsi a palla e galleggiare in superficie (fam. diodontidi).

agg. [pl. m. -ci] (bot.) si dice di pianta che porta solo fiori maschili o solo fiori femminili (p. e. la palma, il ginepro).

s.f. (chim.) diene.

s.m. (chim.) composto chimico che contiene due gruppi alcolici; glicol.

s.f. (zool.) genere di uccelli a cui appartiene l'albatro; l'albatro stesso.

s.f. pianta carnivora con foglie a forma di imbuto che si chiudono appena vi si posa un insetto (fam. droseracee).

agg. [pl. m. -ci]n 1 di dioniso, dio greco del vino: culto dionisiaco n 2 (estens.) che è caratterizzato da uno stato di ebbrezza, di esaltazione entusiastica: furore , delirio dionisiaco n 3...

s.f. minerale di color verde scuro, appartenente al gruppo dei pirosseni, costituito da silicato di calcio e magnesio.

s.m. [pl. -mi]n 1 rappresentazione panoramica ottenuta con quadri di grandi dimensioni che, per mezzo di una opportuna illuminazione, producono l'effetto di una visione realen 2 (estens.) veduta...

s.f. (min.) roccia eruttiva intrusiva di colore scuro, costituita da plagioclasio, orneblenda e biotite; è usata come materiale da costruzione.

s.m. pl. (scherz.) due persone che vanno sempre in coppia: i dioscuri padroni del luogo, il brigadiere... e il podestà (levi).

o diospero , s.m. (bot.) cachi.

s.m. (chim.) composto organico ossigenato usato come solvente per grassi, cere e resine.

s.m. (chim.) biossido.

s.f. (chim.) nome generico di composti organici policlorurati molto tossici impiegati nella produzione di coloranti, erbicidi, battericidi ecc.

s.f. strumento usato nei rilevamenti topografici per tracciare allineamenti, e come sistema di mira nelle carabine di precisione.

s.f. n 1 (fis.) grandezza definita come il reciproco della distanza focale, espressa in metri, di una lente o di un sistema otticon 2 in oculistica, unità di misura della capacità visiva.

s.f. (fis.) parte dell'ottica che studia i fenomeni di rifrazione della luce.

agg. [pl. m. -ci] (fis.) relativo alla diottrica: sistema diottrico.

s.m. (fis.) superficie rifrangente.

s.m. (non com.) il dipanare, il dipanarsi, l'essere dipanato.

v. tr. n 1 svolgere il filo di una matassa per farne un gomitolo: dipanare una matassa di lana n 2 (fig.) risolvere, districare, sbrogliare: dipanare una questione , una faccenda intricata |...

s.m. (non com.) arnese per dipanare; arcolaio.

s.f. l'operazione del dipanare.

s.f. (rar.) il dipartirsi; distacco.

agg. di un dipartimento, relativo a un dipartimento: commissione dipartimentale.

s.m. n 1 circoscrizione territoriale-amministrativa, in cui è diviso il litorale italiano ai fini della difesa o per altri servizin 2 in francia, circoscrizione amministrativa, che corrisponde alla...

v. intr. [coniugato come partire ; aus. essere], dipartirsi v. rifl. n 1 (lett.) allontanarsi | (fig.) moriren 2 diramarsi: dalla piazza si dipartono tre strade. v. tr. [io diparto o dipartisco ,...

s.f. (lett.)n 1 partenza, distacco: dopo l'empia dipartita / che dal dolce mio bene / feci (petrarca canz. xxxvii, 5-7)n 2 (fig.) morte.

v. tr. [io dipélo ecc.] (ant.) spelare, togliere il pelo.

part. pres. di dipendere agg. che dipende, che è soggetto ad altri | proposizione dipendente , (gramm.) subordinata | lavoro dipendente , quello di chi presta attività in modo subordinato presso...

s.f. n 1 il dipendere, l'essere dipendente: dipendenza economica ; essere alle dipendenze di qualcuno , lavorare in posizione subordinata per qualcuno: avere qualcuno alle proprie dipendenze , essere...

ant. o region. dependere, v. intr. [pres. io dipèndo ecc. ; pass. rem. io dipési , tu dipendésti ecc. ; part. pass. dipéso (ant. dipenduto); aus. essere]n 1 derivare, procedere; esser causato...

ant. dipignere , v. tr. [io dipingo , tu dipingi ecc. ; pass. rem. io dipinsi , tu dipingesti ecc. ; part. pass. dipinto]n 1 rappresentare delle immagini attraverso il disegno e l'uso dei colori,...

part. pass. di dipingere agg. n 1 nei sign. del verbo | pare dipinto , si dice di qualcosa (spec. uno spettacolo naturale) che appare tanto bello da sembrare irreale, finto | non poter soffrire...

s.m. [f. -trice , pop. -tora] (ant. , lett.) pittore.

s.f. (ant. , lett.) pittura.

s.f. (med.) paralisi che colpisce entrambi i lati di una parte del corpo: diplegia facciale ; diplegia crurale , paraplegia.

primo elemento di parole composte della terminologia scientifica, dal gr. diplóos 'doppio' (diplococco , diploide).

s.m. [pl. -chi] (biol.) nome generico di ogni batterio costituito da due cocchi appaiati (gonococco , pneumococco).

s.f. (anat.) la parte spugnosa delle ossa del cranio, compresa tra due lamine di tessuto osseo compatto.

s.f. ripetizione erronea, scrivendo, di una stessa sequenza di testo.

agg. (biol.) si dice del numero di cromosomi presenti in doppia serie nel nucleo cellulare; anche, di individuo che ha doppia serie di cromosomi.

s.m. [pl. -mi]n 1 titolo che attesta il compimento di un determinato corso di studi: diploma di scuola media inferiore , di maturità classica , di laurea | nel linguaggio corrente, titolo di scuola...

v. tr. [io diplòmo ecc.] conferire un diploma scolastico | diplomarsi v. rifl. conseguire un diploma: si è diplomato a pieni voti.

s.f. scienza che studia gli antichi documenti per accertarne l'autenticità e ricostruirne il processo di formazione e redazione.

agg. [pl. m. -ci]n 1 che concerne gli antichi documenti: archivio diplomatico | edizione diplomatica , (filol.) moderna edizione a stampa che riproduce con assoluta fedeltà un originale manoscritto...

s.m. e f. [pl. m. -sti] studioso di diplomatica.

part. pass. di diplomare e agg. nei sign. del verbo s.m. [f. -a] chi ha conseguito un diploma: un diplomato in pianoforte.

s.f. n 1 la scienza e la pratica dei rapporti internazionali fra gli statin 2 il complesso delle persone e degli organi per mezzo dei quali uno stato mantiene i rapporti con gli altri stati: la...

s.m. termine polemico per indicare la scuola, considerata più una fabbrica di diplomi che un'istituzione che determina una reale crescita culturale degli allievi.

s.f. (med.) difetto visivo per cui un oggetto si percepisce sdoppiato; è per lo più legata a danni del sistema nervoso o neuromuscolare.

s.m. (med.) strumento usato per accertare e determinare l'entità di una diplopia.

s.m. pl. (zool.) ordine di artropodi con corpo cilindrico diviso in molti segmenti muniti di un paio di arti ciascuno (cl. miriapodi) | sing. [-e] ogni artropode di tale ordine.

s.f. (geol.) alga calcarea fossile risalente al triassico.

s.m. pl. (zool.) sottoclasse di pesci ossei viventi nelle acque dolci tropicali; hanno corpo allungato e sono provvisti, oltre che di branchie, di una sorta di polmone grazie al quale possono...

s.f. nella metrica greca e latina, successione di due piedi uguali.

o di poi, avv. (non com.) poi, in seguito | anche in funzione di agg. : il giorno dipoi , il giorno seguente.

agg. (fis.) relativo a dipolo, avente natura di dipolo.

s.m. n 1 (fis.) sistema di due poli elettrici o magnetici di uguale carica e di segno contrarion 2 in radiotecnica, antenna costituita da due conduttori di uguale lunghezza, posti sulla stessa linea e...

vedi deporre.

s.m. (rar.) comportamento.

v. rifl. [io mi dipòrto ecc.]n 1 (lett.) comportarsin 2 (ant.) svagarsi, divertirsi, sollazzarsi: il tempo era di primavera. donne si veniano a diportare alla fontana (novellino).

s.m. navigazione da diporto; l'insieme dei diportisti.

s.m. e f. [pl. m. -sti] chi pratica la navigazione da diporto.

s.m. n 1 svago, divertimento, ricreazione: fare una cosa per diporto | andare a diporto , (non com.) fare una gita o una passeggiatan 2 (antiq.) sport | imbarcazione da diporto , che serve per svago...

solo nella loc. avv. a un dipresso , all'incirca, press'a poco: ci sarà a un dipresso un'ora di cammino.

s.f. pl. (bot.) famiglia di piante dicotiledoni a foglie opposte e fiori in capolini; vi appartiene la scabiosa | sing. [-a] ogni pianta di tale famiglia.

agg. e s.m. e f. (med.) che, chi è affetto da dipsomania.

s.f. (med.) impulso incontenibile a bere grandi quantità di bevande, spec. alcoliche.

o dittero, agg. (arch.) si dice di tempio classico con doppia fila di colonne su ciascuno dei lati.

s.m. n 1 il diradare, il diradarsi: il diradamento della nebbia n 2 (agr.) in piantagioni troppo fitte, estirpazione di alcune piante allo scopo di favorire lo sviluppo di altren 3 in urbanistica,...

v. tr. n 1 rendere meno folto, meno fitto: il sole ha diradato la nebbia | diradare una piantagione , un bosco , (agr.) effettuarvi un diradamenton 2 rendere meno assiduo, meno frequente: diradare le...

s.m. boscaiolo che si occupa del diradamento di un bosco.

s.f. macchina agricola usata per il diradamento delle piante.

s.m. (lett.) il diradicare; sradicamento.

v. tr. [io diràdico , tu diràdichi ecc.] (lett.) sradicare.

v. tr. (tosc. antiq.) togliere le ragnatele | (fig.) rendere manifesto.

v. tr. n 1 (non com.) potare, sfoltire una piantan 2 comunicare, spedire, inviare a più persone una notizia, un ordine: diramare una circolare , un comunicato | diramarsi v. rifl. n 1 dividersi in...

s.m. (non com.) chi è addetto alla diramatura delle piante agg. e s.m. [f. -trice] (non com.) che, chi comunica o propaga una notizia, un ordine ecc.

s.f. (non com.) l'operazione con cui si dirama una pianta; potatura.

s.f. n 1 il diramarsi, il dividersi in rami; in partic., ogni ramo che si diparte dal tronco principale di una strada, di un fiume, di una ferrovia ecc.: la foce del po è formata da numerosissime...

v. tr. (agr.) separare gli acini dell'uva dai raspi, prima della pigiatura.

s.f. (agr.) macchina per diraspare l'uva.

s.f. (agr.) l'operazione del diraspare l'uva.

v. intr. [aus. avere] (non com.) perdere le caratteristiche della propria razza (detto di animali) | presentare variazioni, in meglio o in peggio, nelle caratteristiche della propria indole o della...

ant. dicere [dì-ce-re], v. tr. [pres. io dico , tu dici (ant. o pop. di '), egli dice , noi diciamo , voi dite , essi dìcono ; imperf. io dicévo ecc. ; fut. io dirò , tu dirai ecc. ; pass....

s.f. invar. (inform.)n 1 indice dei file contenuti in un disco o in una porzione della sua memorian 2 porzione di memoria, contrassegnata da un nome, che contiene uno o più file o anche...

o diretare, v. tr. [io dirèdo ecc.] (ant.) diseredare.

v. tr. [io diréno ecc.] (non com.) sfiancare, sdirenare | direnarsi v. rifl. sfiancarsi | (fig.) sottomettersi, inchinarsi.

vedi deretano.

vedi diredare.

o di retro, avv. (ant.) dietro, di dietro: vidi demon cornuti con gran ferze, / che li battien crudelmente di retro (dante inf. xviii, 35-36) s.m. (ant.) il didietro, la parte posteriore.

s.f. programma o servizio radiotelevisivo trasmesso nel momento stesso in cui si realizza | trasmettere in diretta , in ripresa diretta.

s.m. [f. -a] (dir.) chi è proprietario di un fondo dato in enfiteusi.

s.f. n 1 linea ferroviaria che mette in comunicazione attraverso la via più breve centri importanti già collegati con linee normali: la direttissima roma-firenze n 2 nell'alpinismo, la via più...

s.m. vecchia denominazione di treni che oggi sono detti espressi agg. (dir.) nella procedura penale si dice di procedimento speciale, che si può applicare nei casi di arresto in flagranza di...

s.f. (spec. pl.)n 1 disposizione generale sul modo di agire, di regolarsi, di comportarsi, data di solito da un'autorità o da un dirigente ai propri subordinati: avere direttive precise ; attenersi...

s.f. (elettr.) nei dispositivi di trasmissione o di ricezione di onde elettromagnetiche, attitudine a irradiare o a captare i segnali in una determinata direzione, escludendo le altre;...

agg. n 1 che dirige, che tende a dirigere: principi direttivi ; consiglio direttivo | linea direttiva , direzione che si segue in un'azione o in un pensieron 2 proprio di un direttore o dirigente:...

part. pass. di dirigere agg. n 1 che tende a una meta, a uno scopo; indirizzato, volto: un autobus diretto alla stazione, verso il centro ; provvedimenti diretti a tutelare l'ordine pubblico n 2...

s.m. n 1 [f. -trice] chi dirige; in partic., chi è investito della direzione di un gruppo di persone, di un'attività, una scuola, un ufficio, un'azienda ecc.: direttore d'orchestra ; direttore...

agg. di direttore, della direzione: ufficio direttoriale | (spreg.) pieno di sussiego, autoritario: atteggiamento direttoriale.

s.m. n 1 organismo che ha funzioni direttive: il direttorio della banca d'italia n 2 (st.) comitato costituito di cinque membri che detenne il potere esecutivo in francia dal 1795 al 1799 | stile ,...

agg. f. che indica, che dà la direzione: norma , linea direttrice | ruote direttrici , le ruote di un veicolo collegate direttamente con lo sterzo s.f. n 1 linea lungo la quale si ha un moto, uno...

agg. n 1 che dirige: comitato , apparato direzionale | centro direzionale , in urbanistica, il quartiere della città dove sono riuniti gli uffici direttivi dei servizi pubblici e privati più...

s.f. n 1 l'essere direzionale; attività direzionalen 2 (elettr.) direttività.

v. tr. [io direzióno ecc.] (non com.) dare, imporre una direzione.

s.f. n 1 parte verso cui si muove o è rivolta una persona o una cosa: andare in una direzione ; prendere la giusta direzione ; procedere nella stessa direzione ; viaggiare in direzione nord ;...

s.m. invar. n 1 antica moneta araba d'argenton 2 oggi, unità monetaria del marocco e moneta divisionale dell'iraq.

v. tr. [io dirìccio ecc.] (non com.) sdiricciare.

o di rieto, anche dirietro o di rietro, avv. (ant.) dietro, di dietro.

part. pres. di dirigere agg. nei sign. del verbo: comitato , organismo dirigente | classe dirigente , l'insieme delle persone che dirigono la vita politica ed economica di un paese s.m. e f. ...

s.f. n 1 l'attività, la funzione di dirigere; la qualifica di dirigente: ottenere , assumere la dirigenza n 2 il complesso dei dirigenti: far parte della dirigenza del partito.

agg. di, da dirigente; della dirigenza: carriera dirigenziale.

v. tr. [io dirigo , tu dirigi ecc. ; pass. rem. io dirèssi , tu dirigésti ecc. ; part. pass. dirètto]n 1 volgere verso una data direzione: dirigere la mira , lo sguardo | (fig.) volgere verso...

agg. (non com.) che si può dirigere s.m. aeromobile a sostentazione statica, di forma allungata, munito di un sistema di propulsione, di piani stabilizzatori e di timoni per dirigerne la...

s.m. e f. [pl. m. -sti] chi fa parte dell'equipaggio di un dirigibile.

s.m. indirizzo politico che prevede l'intervento diretto dello stato nella vita economica, in modo da condizionare le attività produttive e la distribuzione della ricchezza secondo determinati fini...

s.m. e f. [pl. m. -sti] sostenitore del dirigismo | usato anche come agg. in luogo di dirigistico : politica dirigista.

agg. [pl. m. -ci] del dirigismo, ispirato al dirigismo § dirigisticamente avv.

part. pres. di dirimere agg. nei sign. del verbo | impedimenti dirimenti , in diritto canonico, quelli che impediscono la celebrazione di un matrimonio o lo invalidano se già celebrato.

v. tr. [pass. rem. (rar.) io diriméi (o dirimètti), tu dirimésti ecc. ; mancano il part. pass. e tutti i tempi composti]n 1 (lett.) troncare, risolvere: dirimere una controversia n 2 (ant.)...

s.m. [f. -a] (fam.) chi abita nella casa o nell'appartamento dirimpetto.

o di rimpetto, avv. davanti, di fronte: abitare , stare dirimpetto | nella loc. prep. dirimpetto a , davanti a, di fronte a: era seduto dirimpetto al fuoco agg. invar. che sta di fronte: la casa...

s.f. (non com.) mano destra | a diritta , a destra.

s.f. (non com.) l'esser diritto | (fig.) dirittura.

agg. n 1 che procede secondo una linea retta, che non piega né da una parte né dall'altra: riga , strada diritta ; gambe diritte n 2 in posizione verticale; ritto, dritto: un palo piantato diritto...

vedi drittone.

s.f. n 1 direzione, moto in linea rettan 2 (sport) tratto rettilineo di una pista: dirittura d'arrivo , il rettilineo sul quale è posto il traguardon 3 (fig.) senso del giusto, dell'onesto: dirittura...

s.m. (rar.) dirizzatura.

v. tr. (non com.)n 1 rivolgere, indirizzare: a la fede sincera / mi dirizzò con le parole sue (dante par. vi, 17-18)n 2 drizzare, raddrizzare | dirizzarsi v. rifl. (ant.)n 1 volgersi; rivolgersin...

s.f. (non com.)n 1 il dirizzare, l'essere dirizzaton 2 scriminatura dei capelli.

s.m. (fam.) grosso equivoco, cantonata, fraintendimento: prendere un dirizzone.

vedi tirlindana.

agg. (lett.) crudele, feroce: fato acerbo e diro (poliziano).

s.m. (non com.) il diroccare; cumulo di rocce.

v. tr. [io diròcco , tu diròcchi ecc.] demolire, abbattere (un edificio, un muro e sim) | v. intr. [aus. essere] (ant.) precipitare, cadere dall'alto con impeto.

part. pass. di diroccare agg. cadente, in rovina: un vecchio castello diroccato.

v. intr. [io diròccio ecc. ; aus. essere], dirocciarsi v. rifl. (ant.) precipitare di roccia in roccia: lor corso in questa valle si diroccia (dante inf. xiv, 115).

part. pres. di dirompere agg. n 1 che spezza | bomba dirompente , quella che, scoppiando, lancia schegge all'intorno; esplosivo dirompente , ad alta velocità di esplosione | frutto dirompente ,...

s.f. l'essere dirompente (anche fig.).

v. tr. [coniugato come rompere] (ant.)n 1 spezzare, maciullare: da ogni bocca dirompea co' denti / un peccatore, a guisa di maciulla (dante inf. xxxiv, 55-56)n 2 (fig.) fiaccare | v. intr. [aus....

s.m. (non com.) il dirompere, l'essere dirotto.

s.m. il dirottare, l'essere dirottato; si dice soprattutto di azioni delittuose che costringono mezzi di trasporto (spec. aerei e navi) a deviare dalla loro rotta.

v. tr. [io dirótto ecc.] far deviare dalla rotta prevista: dirottare un aereo , una nave | (estens.) incanalare verso un'altra direzione: il traffico è stato dirottato verso la tangenziale | v....

s.m. [f. -trice] chi, spec. per motivi politici, compie un dirottamento con la minaccia delle armi.

agg. n 1 impetuoso e abbondante: pianto dirotto | a dirotto , abbondantemente e con forza (detto spec. di pioggia): piove a dirotto n 2 (lett.) spezzato, rotto | (fig.) spossato, abbattuton 3 (lett.)...

s.m. il dirozzare, il dirozzarsi, l'essere dirozzato.

v. tr. [io diró zz o ecc.]n 1 sgrossare, sbozzare: dirozzare un marmo n 2 (fig.) ingentilire, rendere meno rozzo: dirozzare i costumi di un popolo | dirozzarsi v. rifl. raffinarsi, ingentilirsi.

agg. e s.m. [f. - trice] che, chi dirozza (anche fig.).

s.m. invar. breve pista ovale con manto superficiale di cenere o polvere di carbone su cui si svolgono speciali gare motociclistiche.

v. tr. (ant.) derubare.

v. tr. [io dirùggino ecc.] (non com.) dirugginire.

s.m. (non com.) rumore stridente prodotto dirugginendo un ferro o sfregando due ferri tra loro.

v. tr. [io dirugginisco , tu dirugginisci ecc.] (non com.)n 1 liberare dalla ruggine: dirugginire un metallo n 2 (fig.) riattivare, rimettere in funzione: dirugginire le idee | dirugginire i denti ,...

s.m. (non com.) il dirupare, il diruparsi | dirupo.

v. tr. (ant.) gettare da una rupe | v. intr. [aus. essere], diruparsi v. rifl. (rar.)n 1 precipitare da una rupe o dall'alton 2 essere scosceso.

part. pass. di dirupare agg. scosceso, impervio: terreno dirupato s.m. (ant.) dirupo.

s.m. luogo roccioso e scosceso; precipizio.

agg. (lett.)n 1 diroccato, cadente: le mura dirute di lodi (carducci)n 2 scosceso, dirupato.

o disruttore [dis-rut-tó-re], agg. e s.m. (aer.) si dice di dispositivo che ha lo scopo di rompere l'andamento regolare di una corrente; in partic. si dice della piastra o griglia che si fa...

o di- (davanti a consonante sonora), prefisso che continua il lat. di°s- , è presente in parole composte derivate dal latino o di formazione moderna; indica per lo più contrasto, negazione,...

v. tr. [io di sabbellisco , tu di sabbellisci ecc.] (lett.) privare della bellezza, rendere meno bello | disabbellirsi v. rifl. (lett.) imbruttirsi, perdere in bellezza: si disabbelliscono... i...

v. tr. [io di sabbìglio ecc.] (non com.) svestire, spogliare, denudare | disabbigliarsi v. rifl. spogliarsi.

agg. e s.m. e f. che, chi manca di alcune capacità fisiche o mentali; handicappato.

v. tr. [io di sabìlito ecc.] privare della possibilità o della capacità di adempiere particolari compiti o funzioni: disabilitare un apparecchio telefonico alle comunicazioni interurbane.

agg. non abitato, privo di abitanti: una casa disabitata ; un paese disabitato.

v. tr. [io di sabìtuo ecc.] far perdere un'abitudine | disabituarsi v. rifl. o intr. pron. perdere un'abitudine.

s.f. il disabituarsi; perdita di un'abitudine.

s.f. (biol.) enzima che scinde le due molecole di cui sono composti i disaccaridi.

meno com. bisaccaride, s.m. (chim.) glucide che risulta dalla condensazione di due molecole di monosaccaride (p. e. il saccarosio).

v. tr. [io di saccènto ecc.] privare dell'accento.

agg. (lett.) sgradito, non accetto.

agg. [pl. f. -ce] (non com.) inadatto, non acconcio § disacconciamente avv.

v. tr. [io di saccòppio ecc.] dividere cose che sono accoppiate | in elettrotecnica, eliminare l'accoppiamento tra due circuiti in modo che non vi sia trasferimento di energia dall'uno all'altro.

v. tr. [io di saccòrdo ecc.] (mus.) privare dell'accordo | disaccordarsi v. rifl. perdere l'accordo, essere discordante (detto per lo più di strumenti musicali, suoni, colori).

s.m. mancanza di accordo; dissenso, discordia: essere , trovarsi in disaccordo su qualcosa.

v. tr. [io di sacèrbo ecc.] (lett.) addolcire, lenire, mitigare: come l'avaro che 'n cercar tesoro / con diletto l'affanno disacerba (petrarca canz. cxc, 7-8) | disacerbarsi v. rifl. (lett.)n 1...

v. tr. [io di sàcido ecc.] togliere l'acidità, rendere privo di acidità: disacidare il vino.

s.f. il rendere privo di acidità perdita di acidità.

v. tr. [io di sacidisco , tu di sacidisci ecc.] disacidare.

s.f. (med.) indebolimento dell'udito.

s.m. (psicol.) mancato adattamento; incapacità di adattarsi a determinati ambienti o situazioni | disadattamento sociale , il non essere in grado di stabilire o di mantenere le normali relazioni...

v. tr. (non com.) rendere disadattato.

agg. e s.m. [f. -a] (psicol.) si dice di persona che non si è adattata all'ambiente sociale, con il quale vive in costante conflitto.

agg. n 1 non adatto, inadatto, inadeguato: un abito disadatto a una cerimonia n 2 incapace; non idoneo: una persona disadatta ai compiti che le sono stati affidati § disadattamente avv. (rar.).

v. tr. [io di saddòbbo ecc.] privare degli addobbi, degli ornamenti.

v. tr. [io di sadórno ecc.] (non com.) privare degli ornamenti; rendere meno adorno, meno bello.

agg. privo di ornamenti; spoglio, semplice: locale disadorno ; stile disadorno.

v. tr. [io di sàero ecc.] (tecn.) privare un liquido dell'aria in esso contenuta | eliminare da un serbatoio, da una conduttura l'aria infiltratasi.

s.m. (tecn.) apparecchio per disaerare.

s.f. (tecn.) operazione del disaerare.

v. tr. [io di saffezióno ecc.] (lett.) far perdere l'affetto, l'attaccamento: disaffezionare gli animi dallo , allo studio | disaffezionarsi v. rifl. (lett.) perdere l'affetto, l'attaccamento per...

part. pass. di disaffezionare agg. (lett.) privo di partecipazione affettiva, di attaccamento: essere disaffezionato agli studi , al proprio lavoro § disaffezionatamente avv.

s.f. (lett.) perdita o diminuzione di affetto, di attaccamento per qualcuno o qualcosa: disaffezione ai parenti , agli studi.

agg. non agevole, scomodo; pieno di difficoltà: un viaggio , una strada disagevole ; trovarsi in posizione disagevole § disagevolmente avv.

s.f. (non com.) l'essere disagevole.

s.m. (fin.) differenza in meno del valore reale di una moneta cartacea rispetto al suo valore nominale; anche la differenza in meno tra il valore nominale di un titolo di credito e il suo prezzo.

v. intr. [usato solo nella terza pers. sing. dei tempi semplici] (antiq.) riuscire sgradito, dispiacere: ciò le disaggrada.

agg. (antiq.) sgradevole, spiacevole § disaggradevolmente avv.

v. tr. [io di saggrègo , tu di saggrèghi ecc.] separare ciò che era aggregato; disgregare | disaggregarsi v. rifl. separarsi, dividersi.

s.f. il disaggregare, il disaggregarsi, l'essere disaggregato.

s.f. (ant.) disuguaglianza.

v. tr. [io di sagguàglio ecc.] (ant.) rendere disuguale: solo la povertà e le ricchezze ci disagguagliano (machiavelli).

v. tr. [io di sàgio ecc.] (non com.) privare di agio, scomodare; mettere a disagio: vattene omai: non vo' che più t'arresti; / ché la tua stanza mio pianger disagia (dante purg. xix, 139-140) |...

agg. privo di agi, di comodità: un'abitazione , una sede disagiata | pieno di stenti; misero: una vita disagiata ; trovarsi in condizioni disagiate § disagiatamente avv.

s.m. n 1 mancanza di agi, di comodità condizione o situazione incomoda: sopportare molti disagi ; una vita piena di disagi n 2 imbarazzo: sentirsi , trovarsi , mettere a disagio n 3 (ant.) mancanza...

agg. (rar.) disagevole, scomodo § disagiosamente avv.

v. tr. [io di sagrisco , tu di sagrisci ecc.] togliere l'acido al vino addolcendolo con polvere di carbonato di calcio.

v. tr. (ant.) privare di aiuto, ostacolare.

s.m. (ant.) impedimento, danno, ostacolo.

v. tr. [io di sàlbero ecc.]n 1 (mar.) privare degli alberi una naven 2 (non com.) diboscare.

s.m. il disallineare, l'essere disallineato.

v. tr. [io di sallìneo ecc.] disporre su linee diverse ciò che era allineato | in radiotecnica, disporre due o più circuiti oscillanti su frequenze diverse per evitare che abbiano la stessa...

v. tr. [io di sallòggio ecc.] (ant.) fare uscire dagli alloggiamenti militari' (estens.) mandare via, sfrattare; sloggiare | v. intr. [aus. avere] uscire dagli alloggiamenti militari.

v. tr. [io di sàlveo ecc.] trasferire un corso d'acqua dal suo alveo naturale in un altro | v. intr. [aus. essere] uscire dall'alveo (detto di corsi d'acqua): tredici giorni che piove; i fiumi...

agg. (rar.) non amabile; odioso, insopportabile.

s.f. (bot.) frutto secco indeiscente costituito dall'unione di due samare.

v. tr. (non com.) non amare più, cessare d'amare; avere o prendere in avversione: disamare lo studio.

agg. che si trova a disagio in un ambiente nuovo.

v. tr. [io di sambìguo ecc.] (ling.) togliere ambiguità a una parola o a una frase.

agg. (rar.) non ameno; spiacevole.

s.f. esame attento, accurato: sottoporre a disamina un argomento.

v. tr. [io di sàmino ecc.] (non com.) sottoporre a un attento esame: disaminare una questione.

o disamistade, disamistate, s.f. (ant.) inimicizia.

s.m. il disamorarsi; perdita di attaccamento, di interesse.

v. tr. [io di samóro ecc.] far perdere l'amore, l'interesse per una persona o una cosa: disamorare qualcuno dal lavoro | disamorarsi v. rifl. perdere l'amore, l'interesse per una persona o una...

part. pass. di disamorare agg. privo d'amore, d'interesse: una persona disamorata di tutto § disamoratamente avv.

s.m. mancanza d'amore; indifferenza, disinteresse: mostrare disamore per la famiglia.

agg. (non com.) non amorevole, che mostra disamore.

s.f. (non com.) mancanza di amorevolezza.

s.m. il disancorare, il disancorarsi (spec. fig.); perdita di un vincolo, di un legame.

v. tr. [io di sàncoro ecc.]n 1 liberare dall'ancora: disancorare una nave n 2 (fig.) rendere autonomo, liberare da un vincolo, da un legame: disancorare la lira dal dollaro | disancorarsi v. rifl....

v. tr. [io di sànimo ecc.] (non com.) far perdere d'animo, scoraggiare: disanimare qualcuno da un proposito | disanimarsi v. rifl. perdersi d'animo: disanimarsi per i troppi ostacoli.

part. pass. di disanimare agg. n 1 (lett.) scoraggiato: lo stuol... / disanimato e mesto (caro)n 2 (ant.) esanime: quando disanimato il corpo giace (dante purg. xv, 135) § disanimatamente avv. ...

agg. inappagato, insoddisfatto, deluso.

v. tr. [io di sappàio ecc.] (rar.) spaiare.

v. tr. pulire una superficie lucida o trasparente eliminando ciò che l'appanna: disappannare i vetri.

v. tr. [io di sappassióno ecc.] (rar.) far perdere o diminuire la passione, l'entusiasmo | disappassionarsi v. rifl. liberarsi da una passione; perdere l'entusiasmo, l'interesse per qualcosa.

agg. che non ha appetito; inappetente.

s.f. mancanza di appetito, inappetenza.

v. tr. [io di sàpplico , tu di sàpplichi ecc.] (non com.) non applicare: disapplicare una norma | distogliere: disapplicare l'animo da qualcosa | disapplicarsi v. rifl. (non com.) cessare di...

s.f. (non com.)n 1 mancanza di applicazione; negligenzan 2 il non applicare o rispettare norme, regolamenti, prescrizioni.

v. tr. [coniugato come prendere] (non com.) dimenticare le nozioni apprese; disimparare.

v. tr. [io di sappròvo ecc.] non approvare, biasimare, riprovare (anche assol.): disapprovare un comportamento ; disapprovare con un cenno del capo.

s.f. il disapprovare; biasimo, riprovazione: scuotere il capo in segno di disapprovazione.

s.m. senso di delusione o di stizza dovuto a un contrattempo, a un impedimento imprevisto: mostrare , celare il proprio disappunto ; con vivo disappunto.

v. tr. [io di sarcióno ecc.]n 1 gettare giù dall'arcione: il cavallo imbizzarrito disarcionò il cavaliere n 2 (fig.) allontanare qualcuno da una carica in modo brusco.

v. tr. [io di sargènto ecc.] levare lo strato d'argento che ricopre una superficie metallica.

s.m. (antiq.) disarmo.

part. pres. di disarmare agg. che è così semplice e ingenuo da far venir meno ogni ostilità nei suoi confronti: sorriso disarmante | scoraggiante, sconfortante: un'indifferenza disarmante.

v. tr. n 1 privare delle armi o dei mezzi di offesa e di difesa: disarmare un prigioniero , una fortificazione n 2 (fig.) togliere l'aggressività, la volontà di reagire: la sua flemma li ha...

part. pass. di disarmare agg. n 1 privato delle armi; sprovvisto di armin 2 (fig.) indifeso, inerme: essere disarmato di fronte alla vita.

s.m. operaio addetto a liberare dalle armature costruzioni, gallerie di miniere ecc.

s.m. n 1 il disarmare, l'essere disarmato: il disarmo dei prigionieri ; il disarmo di un ponte , di una nave n 2 riduzione o abolizione degli armamenti, in vista di una politica di pace: conferenza...

s.f. mancanza di armonia, disaccordo (anche fig.): disarmonia di suoni , di colori ; disarmonia di caratteri , di opinioni.

agg. [pl. m. -ci] non armonico, privo di armonia: incontro disarmonico di colori ; frasi disarmoniche § disarmonicamente avv.

v. tr. (rar.) rendere disarmonico | v. intr. [aus. avere] (rar.) non armonizzare.

v. tr. [io di sartìcolo ecc.]n 1 lussare, slogare: nell'incidente mi sono disarticolato la spalla n 2 (med.) asportare chirurgicamente un arto o un suo segmento amputandolo in corrispondenza di...

part. pass. di disarticolare agg. n 1 lussato, slogato: braccio disarticolato n 2 (fig.) privo di unità e di coerenza: discorso disarticolato n 3 (fig. ling.) incerto nell'articolazione,...

s.f. il disarticolare, il disarticolarsi, l'essere disarticolato.

s.f. (med.) disturbo nell'articolazione delle parole dovuto ad alterazione dei processi nervosi che controllano il linguaggio.

v. tr. [io di sascóndo ecc.] (ant.) rendere chiaro; mostrare qualcosa che prima era nascosta | disascondersi v. rifl. (lett.) manifestarsi, rivelarsi.

v. tr. [io di sasprisco , tu di sasprisci ecc.]n 1 togliere o ridurre l'asprezza al vinon 2 (fig. lett.) lenire, addolcire: disasprire il dolore , gli animi.

s.f. (biol.) catabolismo.

v. tr. [io di sassòcio ecc.] (non com.) separare, dividere, dissociare | disassociarsi v. rifl. e intr. pron. dissociarsi, distaccarsi, spec. da un gruppo, un'organizzazione, un'associazione |...

s.m. (chim. fis.) fenomeno per cui un componente assorbito da un solido o da un liquido si libera da questo per riscaldamento o per un'altra causa.

agg. si dice di oggetti in vendita di cui non è più disponibile l'intero assortimento: un campionario disassortito.

v. tr. [coniugato come assuefare] (non com.) far perdere l'assuefazione, disabituare | disassuefarsi v. rifl. perdere l'assuefazione, l'abitudine.

s.f. (non com.) il disassuefare, il disassuefarsi.

v. tr. (non com.) danneggiare disastrosamente.

part. pass. di disastrare agg. e s.m. [f. -a] che, chi ha subito un disastro: i (cittadini) disastrati dal sisma.

agg. (non com.) disastroso.

s.m. n 1 calamità, catastrofe; per estens., grave danno: disastro naturale , ecologico ; i disastri della guerra | è un disastro , (fig. fam.) si dice di persona o cosa che per qualche ragione...

agg. n 1 che produce disastri; che costituisce un disastro: una guerra disastrosa ; le disastrose conseguenze del terremoto n 2 pieno di contrarietà, di guai; che non ha un buon esito, che riesce...

v. tr. denuclearizzare.

s.f. il disatomizzare, l'essere disatomizzato; denuclearizzazione.

v. tr. [coniugato come tendere]n 1 (burocr.) non applicare, non osservare: disattendere una norma , una prescrizione | non accogliere: disattendere una domanda n 2 (estens.) non ascoltare, non...

agg. non attento; sbadato, distratto: uno scolaro disattento ; una lettura disattenta § disattentamente avv.

s.f. l'essere disattento; mancanza di attenzione: sbagliare per disattenzione | errore, lacuna, svista causati da scarsa attenzione: la traduzione è piena di disattenzioni.

v. tr. rendere inattivo, far cessare temporaneamente di funzionare: disattivare un servizio , un circuito | disattivare una mina , un congegno esplosivo , renderli innocui privandoli del dispositivo...

s.f. il disattivare; interruzione del funzionamento: la disattivazione di un impianto.

v. tr. [io di sattrézzo ecc.] privare dell'attrezzatura o delle attrezzature; in partic., togliere a una nave l'attrezzatura velica, disarmarla.

v. tr. [io di sàutoro ecc.] (lett.) privare dell'autorità, del credito; esautorare.

v. tr. (rar.) privare dell'autorizzazione | esautorare.

v. intr. [aus. avere] (rar.)n 1 rimetterci, scapitaren 2 detto di denaro, formare disavanzo.

s.m. (fin.) eccedenza delle uscite rispetto alle entrate: bilancio chiuso in disavanzo ; il disavanzo commerciale di uno stato , il saldo negativo tra esportazioni e importazioni.

v. rifl. [io mi di savvantàggio ecc.] (non com.) perdere un vantaggio; venire a trovarsi in svantaggio.

s.m. (non com.) svantaggio, perdita.

s.f. l'essere disavveduto; mancanza di avvedutezza: agì così per disavvedutezza | errore, svista causati da mancanza di avvedutezza: è stata una disavvedutezza.

agg. non avveduto, privo di avvedutezza; malaccorto: un uomo del tutto disavveduto § disavvedutamente avv.

agg. (non com.) privo di avvenenza, di bellezza; per estens., sgradevole, spiacevole.

s.f. (non com.) l'essere disavvenente.

s.f. evento sfortunato, disgrazia, contrarietà: incontrare una disavventura ; narrare le proprie disavventure | per disavventura , per disgrazia, per cattiva sorte.

agg. (ant.) sfortunato, sventurato: e così il suo disavventurato amore ebbe termine (boccaccio dec. iv, 5) § disavventuratamente avv. sventuratamente.

s.f. mancanza di avvertenza, sbadataggine: fare una cosa per disavvertenza | (estens.) svista, errore causati da mancanza di avvertenza: una piccola disavvertenza.

agg. (non com.) disattento, sbadato § disavvertitamente avv. per disavvertenza; sbadatamente.

v. tr. [io di savvézzo ecc.] distogliere da un'abitudine, disabituare: disavvezzare qualcuno dal vizio del fumo | disavvezzarsi v. rifl. perdere l'abitudine, disabituarsi.

agg. non avvezzo, disabituato: disavvezzo alle fatiche.

v. tr. [io disazòto ecc.] (chim.) sottrarre azoto da una sostanza.

v. tr. (non com.) sbarazzare.

v. tr. [io di sbarco , tu di sbarchi ecc.] (non com.) sbarcare.

s.f. (med.) difetto di coordinazione nella deambulazione.

v. tr. (non com.) sbassare, abbassare.

v. tr. [io di sbórso ecc.] (non com.) sborsare.

s.m. (non com.) esborso di denaro | somma pagata per altri, che deve essere rimborsata: essere , trovarsi in disborso , non aver ancora ricevuto il rimborso delle spese sostenute.

e deriv. vedi diboscare e deriv.

v. tr. (ant.) saziare una brama, un desiderio: tant'eran li occhi miei fissi e attenti / a disbramarsi la decenne sete (dante purg. xxxii, 1-2).

v. tr. [io di sbrigo , tu di sbrighi ecc.]n 1 (ant.) liberare da ciò che impaccia; sbrogliaren 2 risolvere, sbrigare: disbrigare un affare | disbrigarsi v. rifl. (lett.) liberarsi da un impaccio,...

s.m. [pl. -ghi] compimento, esecuzione di un'incombenza, di un lavoro, di un affare e sim.: disbrigo della corrispondenza , di una pratica.

v. tr. [io di sbròglio ecc.] (non com.) sbrogliare.

s.f. (med.) denominazione generica di qualsiasi turba della volontà.

loc. sost. m. e f. invar. nelle trasmissioni radio-televisive e nelle discoteche, chi seleziona e presenta dischi di musica leggera.

s.m. (non com.) il discacciare, l'essere discacciato.

v. tr. [io discàccio ecc.] (lett.) scacciare, mandar via.

v. tr. [io discàglio ecc.] (non com.) disincagliare.

agg. (med.) del disco: ernia discale.

v. tr. (non com.) scalzare.

v. intr. [aus. avere] (mus.) comporre o eseguire un discanto.

s.m. e f. [pl. m. -sti] (mus.)n 1 chi compone discantin 2 chi esegue un discanton 3 chi fa la parte del soprano in un complesso polifonico.

s.m. (mus.)n 1 tipo di polifonia medievale in cui le voci procedono in modo che se una sale l'altra discende e viceversan 2 parte soprana di una polifonia o di un complesso polifonico | in una...

v. intr. [io discàpito ecc. ; aus. avere] (non com.) scapitare.

s.m. scapito, danno: tornare a proprio discapito.

vedi discaricare.

s.f. n 1 l'insieme delle operazioni di scarico delle merci da una nave mercantilen 2 scarico di rifiuti: divieto di discarica | luogo in cui vengono abbandonati materiali di rifiuto: una discarica...

ant. discarcare, v. tr. [io discàrico , tu discàrichi ecc.] scaricare (spec. fig.): discaricare da una colpa , da un obbligo.

s.m. [pl. -chi]n 1 (non com.) scarico: il discarico della merce n 2 (fig.) discolpa, giustificazione: parlare a proprio discarico ; prove a discarico , testimoni a discarico , quelli che testimoniano...

v. tr. (ant.) scarnare | discarnarsi v. rifl. (ant.) divenire scarno, magro: che 'l male ond'io nel volto mi discarno (dante inf. xxx, 69).

agg. (antiq.) spiacevole, sgradito (spec. in formule di cortesia): non vi sia discaro rispondermi.

v. tr. [io discaténo ecc.] (non com.) scatenare.

v. tr. [io discavalco , tu discavalchi ecc.] (non com.) scavalcare; disarcionare | v. intr. (aus. essere) smontare da cavallo.

v. intr. [io discèdo ecc. ; aus. essere] (ant.) allontanarsi, partire.

part. pres. di discendere agg. che procede dall'alto al basso, oppure dal grande al piccolo, dall'acuto al grave ecc.: ordine , senso discendente | corsa discendente , nelle linee dei trasporti...

s.f. n 1 relazione tra un individuo e i suoi antenati: vantare una discendenza illustre n 2 l'insieme dei discendenti: una numerosissima discendenza.

v. intr. [coniugato come scendere ; aus. essere]n 1 scendere, andare verso il basso: discendere a valle | calare, digradare: il pendio discende fino al fiume n 2 smontare da un mezzo di locomozione:...

s.f. in una miniera, passaggio a forte pendenza che mette in comunicazione due ripiani a diverso livello.

agg. (fis.) si dice di una spinta o di un moto volto verso il basso; si oppone ad ascensionale.

s.f. (rar.) discesa.

agg. (non com.) discendente, che tende a discendere: movimento discensivo.

s.m. n 1 (antiq.) chi discenden 2 in alpinismo e in speleologia, attrezzo usato per realizzare una discesa controllata lungo le corde.

s.m. e f. chi impara; alunno, allievo: il docente e i discenti | usato anche come agg. : chiesa discente , (teol.) l'insieme dei fedeli ammaestrati dalla chiesa docente.

v. tr. [io discèntro ecc.]n 1 (non com.) togliere, allontanare dal centron 2 (antiq.) decentrare | discentrarsi v. rifl. uscire dal centro.

s.f. (lett.)n 1 la condizione dei discepoli nei confronti del maestro | l'insieme dei discepoli di un maestron 2 (estens.) l'atteggiamento di chi si ispira alle idee o alla condotta di una persona...

s.m. (non com.) la condizione di chi è discepolo; il tempo trascorso in tale condizione.

s.m. [f. -a]n 1 (lett.) allievo, alunno: il maestro e i discepoli | (antiq.) giovane che apprende un'arte presso una bottega artigianan 2 (estens.) chi segue l'insegnamento di qualcuno riconosciuto...

v. tr. [pres. io discèrno ecc. ; pass. rem. (rar.) io discernéi o discernètti ecc. ; mancano il part. pass. e i tempi composti] (lett.)n 1 vedere chiaramente: la notte era sì buia e sì oscura...

agg. (rar.) che si può discernere, distinguibile § discernibilmente avv.

s.m. capacità di discernere, di giudicare; buon senso, assennatezza: agire con poco discernimento.

agg. e s.m. [f. -trice] (non com.) che, chi discerne.

v. tr. [io discèrpo ecc.] (lett.) strappare, lacerare, svellere.

v. rifl. [io mi discervèllo ecc.] (non com.) scervellarsi.

s.f. n 1 il discendere, il venir giù: discesa a valle | (estens.) il diminuire, il calare: la discesa del livello delle acque di un fiume ; la discesa dei prezzi | calata, invasione dal nord: la...

s.m. (sport) tecnica e specialità della discesa con gli sci.

s.m. e f. [pl. m. - sti] (sport)n 1 sciatore specializzato nelle gare di discesan 2 corridore ciclista particolarmente abile in discesa.

part. pass. di discendere e agg. nei sign. del verbo.

v. tr. e intr. [io discètto ecc. ; aus. dell'intr. avere]n 1 (lett.) disputare, contendere | (estens.) trattare un argomenton 2 (ant.) contrastare, sopraffare: come subito lampo che discetti / li...

s.m. [f. -trice] (lett.) chi discetta.

s.f. n 1 (lett.) trattazione ampia su un argomenton 2 (ant.) contesa.

s.m. (non com.) sceveramento, separazione.

v. tr. [io discévero ecc.] (non com.) sceverare.

s.m. n 1 dim. di disco n 2 nel calcio, segno circolare sul terreno di gioco, su cui si pone la palla per battere il calcio di rigore: tiro dal dischetto n 3 nelle ferrovie, segnale di deviatoion 4...

v. tr. (ant.) rendere chiaro, chiarire.

v. tr. (ant.) schiodare | dischiavarsi v. rifl. staccarsi con forza.v. tr. (ant.) aprire con la chiave.

v. tr. [io dischiòdo ecc.] (non com.) schiodare.

v. tr. [io dischiòmo ecc] (lett.) privare della chioma strappandola.

v. tr. [coniugato come chiudere] (lett.)n 1 aprire, schiudere: dischiudere le labbra in, a un sorriso n 2 (fig.) manifestare, svelare: la prova che 'l ver mi dischiude, / son l'opere seguite (dante...

part. pass. di dischiudere agg. (lett) semiaperto, aperto.

agg. (bot.) di forma discoidale.

vedi discingere.

v. tr. [coniugato come scindere] (ant.) lacerare, strappare.

s.f. (med.) movimento anormale e involontario dei muscoli del corpo, dovuto ad alterazioni del sistema nervoso | contrazione anormale degli organi a muscolatura liscia: discinesia delle vie biliari.

agg. [pl. m. -ci] (med.) relativo a discinesia agg. e s.m. [f. -a] che, chi è affetto da discinesia.

ant. discignere, v. tr. [coniugato come cingere] (lett.) togliere la cintura, la spada o un'altra cosa che cinga i fianchi: chi ti discinse il brando? (leopardi all'italia 30).

part. pass. di discingere agg. con le vesti scomposte e aperte.

lett. disciorre, v. tr. [coniugato come sciogliere]n 1 (lett.) sciogliere, slegare, liberare (anche fig.)n 2 liquefare, fondere; ridurre in soluzione: disciogliere una sostanza in un liquido |...

s.m. (non com.) scioglimento.

part. pass. di disciogliere agg. sciolto; che si trova in stato di soluzione: il sale disciolto nell'acqua.

vedi disciogliere.

s.f. n 1 (lett.) insegnamento, ammaestramento, guida: la disciplina del sacrificio | materia di studio e di insegnamento: le discipline umanistiche , giuridiche , filosofiche n 2 il complesso delle...

agg. che si può disciplinare; che può essere sottomesso a una disciplina: un soggetto poco disciplinabile.

s.m. (non com.) il disciplinare, l'essere disciplinato.

v. tr. n 1 piegare, assoggettare, abituare a una disciplina: disciplinare l'esercito , una scolaresca n 2 (estens.) ordinare con norme, leggi, provvedimenti: disciplinare il commercio , il traffico n...

s.f. (non com.) l'essere disciplinato.

part. pass. di disciplinare agg. n 1 rispettoso della disciplina; ubbidiente: un alunno molto disciplinato n 2 regolato, ordinato: traffico disciplinato s.m. pl. nel medioevo, gli appartenenti a...

agg. e s.m. [f. -trice] (non com.) che, chi disciplina.

s.f. (med.) separazione.

s.m. [pl. m. -schi]n 1 qualunque oggetto piatto e di forma circolare: un disco d'acciaio | disco solare , lunare , la figura apparente del sole, della luna piena | disco combinatore , nel telefono,...

loc. sost. f. invar. ballo veloce, caratterizzato da movimenti ritmati e figure acrobatiche, in voga nelle discoteche alla fine degli anni settanta | la musica tipica di questo ballo.

s.m. invar. disco che registra musica da discoteca, facendo il mix di più brani e ricercando effetti speciali.

s.f. invar. genere di musica leggera con base ritmica molto accentuata, che si suona e si balla soprattutto nelle discoteche.

s.m. [f. -a] atleta lanciatore di disco: il discobolo di mirone , capolavoro della statuaria greca.

v. tr. e intr. [io discòcco , tu discòcchi ecc. ; aus. dell'intr. essere] (lett.) scoccare.

s.m. [f. -a] amatore e collezionista di dischi fonografici.

s.m. pl. (zool.) lo stesso che irudinei | sing. [-o] irudineo.

s.m. nella statuaria classica, atleta che porta un disco.

s.m. anfibio dei paesi mediterranei simile a una rana, con pelle verde-giallastra a macchie scure orlate di chiaro; è provvisto di una caratteristica lingua discoidale (ord. anuri).

s.f. n 1 la tecnica e l'industria della fabbricazione, registrazione e riproduzione di dischi fonograficin 2 elenco di incisioni fonografiche relative a un autore, a un esecutore, a un genere musicale...

agg. [pl. m. -ci] che riguarda la discografia: industria , casa discografica ; mercato discografico s.m. [f. -a] chi lavora nell'industria discografica; proprietario di una casa discografica.

vedi discuoiare.

agg. a forma di disco.

agg. a forma di disco s.m. qualunque oggetto simile a un disco, con facce leggermente convesse; in partic., compressa medicinale in forma di piccolo disco.

v. intr. [io discoléggio ecc. ; aus. avere] (non com.) fare il discolo, comportarsi da discolo.

s.f. (med.) anomalia nella composizione della bile.

s.m. [pl. dischilibri o discolibri] libro cui sono aggiunti uno o più dischi a integrazione dell'argomento trattato.

agg. n 1 ribelle, scapestrato; con sign. più attenuato, vivace, indisciplinato: un uomo discolo e manesco ; un bambino discolo | usato anche come s.m. [f. -a]: quel discolo di mio figlio ne combina...

v. tr. [io discolóro ecc.] (lett.) togliere il colore a qualcosa, o renderlo più tenue; far impallidire | discolorarsi v. rifl. perdere il colore, impallidire.

v. tr. e intr. [io discolorisco, tu discolorisci ecc.] (lett.) scolorire, sbiadire.

s.f. il discolpare, il discolparsi; le ragioni addotte per discolparsi: che cosa dirai a tua discolpa?.

v. tr. [io discólpo ecc.] difendere dall'accusa di una colpa | discolparsi v. rifl. difendersi da un'accusa, giustificarsi.

v. tr. [coniugato come mettere] (non com.) disunire, separare, dividere in più parti.

v. tr. (non com.) scompagnare, separare persone o cose che sono generalmente accoppiate, unite.

v. tr. [coniugato come scomporre] (non com.) disfare, mettere a soqquadro; scompigliare, scomporre.

v. tr. [io discóncio ecc.] (ant.) sconciare, guastare, rovinare | disconciarsi v. rifl. (ant.) disturbarsi, scomodarsi.

s.m. (ant.)n 1 sconcion 2 scomodità, aggravio, disagio agg. [pl. f. -ce] (ant.) scomposto, sgraziato; inadatto; sproporzionato § disconciamente avv.

v. tr. [io disconfèsso ecc.] (lett.) sconfessare.

v. tr. [coniugato come sconfiggere] (ant.) sconfiggere, mettere in rotta; per estens., distruggere.

v. tr. [io disconfòrto ecc.]n 1 (lett.) sconfortaren 2 (ant.) dissuadere, sconsigliare, distogliere qualcuno dal fare qualcosa | disconfortarsi v. rifl. (lett.) sconfortarsi, perdersi d'animo.

s.m. (ant. , lett.) sconforto, disperazione: anima mia, a che tanto disconforto? / forse temi perir tra immensi guai? (campanella).

s.f. il disconnettere, l'essere disconnesso | nella commutazione telefonica automatica, l'operazione che al termine della comunicazione interrompe il collegamento fra gli organi e le linee impegnate.

v. tr. [coniugato come annettere] (non com.) disgiungere ciò che è connesso, unito, collegato.

part. pres. di disconoscere agg. (lett.) non riconoscente.

s.f. (non com.) mancanza di riconoscenza.

v. tr. [coniugato come conoscere] non riconoscere, rifiutarsi di riconoscere: disconoscere l'utilità di un suggerimento ; disconoscere un beneficio , non mostrarsene grato.

s.m. il disconoscere, l'essere disconosciuto | disconoscimento di paternità , (dir.) atto con cui si disconosce una presunta paternità.

part. pass. di disconoscere agg. non riconosciuto, misconosciuto, ignoto: un valore , un merito disconosciuto.

agg. (ant.) malcontento, addolorato s.m. (ant.) scontento, sconforto.

v. tr. (ant.)n 1 disgregare, indeboliren 2 eseguire in modo discontinuo; interrompere.

s.f. n 1 l'essere discontinuo; mancanza di continuità: la discontinuità di una superficie ; discontinuità di stile ; applicarsi agli studi con discontinuità | superfici di discontinuità ,...

agg. n 1 non continuo, privo di continuità: linea discontinua | lavoro discontinuo , quello che richiede prestazioni saltuarie ma disponibilità costante entro un dato orario (p. e. guardia...

agg. n 1 (lett.) sconvenevole, sconvenienten 2 (ant.) non adatto: onde una voce uscì de l'altro fosso, / a parole formar disconvenevole (dante inf. xxiv, 65-66) § disconvenevolmente avv.

part. pres. di disconvenire agg. (non com.) sconveniente; che non si addice § disconvenientemente avv.

s.f. (ant.)n 1 diversità, dissimiglianzan 2 illogicità, incoerenzan 3 difetto.

v. intr. [coniugato come venire ; aus. essere] (lett.)n 1 non convenire, non essere d'accordo; dissentire: disconvenire nelle opinioni n 2 non essere adatto, non confarsi: sendo tu grande, / l'esser...

s.f. (med.) qualsiasi malattia a carico di uno o più dischi intervertebrali.

s.f. (ant.) scoperta.

part. pass. di discoprire agg. (lett.)n 1 scoperto, sgombro; non protetton 2 evidente, palese: la nullità poetica del barocchismo è ormai da secoli cosa discoperta (b. croce).

s.m. (lett.) scoprimento, scoperta.

ant. discovrire, v. tr. [coniugato come coprire] (lett.)n 1 scoprire; per estens., scorgere, vedere: mille cose sai tu, mille discopri, / che son celate al semplice pastore (leopardi canto notturno ...

part. pres. di discordare agg. n 1 che non è in accordo; contrastante: colori , testimonianze discordanti n 2 (geol.) si dice di corpo geologico orientato diversamente rispetto alle rocce...

s.f. n 1 mancanza di accordo: discordanza di suoni , di colori ; discordanza di opinioni n 2 (geol.) giacitura di rocce sedimentarie caratterizzata da piani di stratificazione che si incontrano...

v. intr. [io discòrdo ecc. ; aus. avere]n 1 non essere d'accordo, essere diverso: il suo parere discordava dal mio n 2 detto di suoni e colori, stonare, star male insieme: tinte che discordano.

agg. che discorda, che non è in accordo; diverso, opposto: pareri , giudizi discordi ; numeri discordi , di segno opposto § discordemente avv.

agg. (ant.)n 1 diverso, discorde; contrario: li furiosi impeti de li discordevoli venti (sannazaro)n 2 rissoso, litigioso: naturalmente i pistolesi sono uomini discordevoli, crudeli e selvatichi ...

s.f. n 1 mancanza di concordia; disaccordo, dissidio: essere , entrare in discordia con qualcuno ; seminare discordia n 2 divergenza di opinioni, di giudizi ecc.; dissenso: discordia di vedute , di...

s.m. tipo di canzone, di origine provenzale, le cui stanze discordano l'una dall'altra per struttura, ritmo, melodia e talora anche lingua.

v. intr. [coniugato come correre ; aus. avere]n 1 parlare, conversare: discorrere del più e del meno ; discorrere di politica | fare un gran discorrere di qualcosa , parlarne molto, discutendo e...

s.m. (ant.)n 1 spostamento veloce in varie direzioni: in tanto tumulto e discorrimento di popolo (boccaccio dec. ii, 1)n 2 discorso, ragionamento.

s.m. (non com.) chi discorre bene; buon conversatore.

s.f. carattere discorsivo.

agg. n 1 relativo al discorso; che ha carattere di discorso: stile , tono discorsivo , piano, scorrevole | conoscenza discorsiva , (filos.) basata non sull'intuizione, ma sul procedimento razionale...

s.m. n 1 il discorrere; l'argomento di cui si discorre; conversazione, colloquio: cominciare un discorso ; cambiare discorso ; perder tempo in discorsi ' entrare in discorso , venire a parlare di un...

agg. (lett.) scortese § discortesemente avv.

s.f. (lett.) scortesia.

agg. (lett.) scosceso.

s.m. (lett.) il discostare, il discostarsi, l'essere discostato.

v. tr. [io discòsto ecc.] (lett.) scostare, allontanare: discostare una sedia dal tavolo | discostarsi v. rifl. (lett.) scostarsi, allontanarsi (spec. fig.): discostarsi da un uso , dalla...

agg. (lett.) separato, lontano (anche fig.): parole discoste dal vero avv. lontano, distante | nella loc. prep. discosto da , lontano da: abita poco discosto da me § discostamente avv. lontano,...

s.f. n 1 collezione di dischi fonograficin 2 istituzione pubblica o privata che cura la raccolta e la conservazione di dischi fonografici: la discoteca di stato | il locale, l'edificio in cui ha sede...

s.m. [f. -a] chi cura la raccolta e la conservazione dei dischi in una discoteca.

s.m. invar. (comm.) esercizio pubblico che vende la merce a prezzi inferiori a quelli correnti sul mercato.

vedi discoprire.

s.f. n 1 (med.) alterazione nella composizione del sangue e di altri liquidi organicin 2 (fig.) condizione di squilibrio, stato di caos (riferito a organismi economici, politici ecc.).

v. tr. [coniugato come credere] (non com.) non credere più ciò che si credeva prima | discredersi v. rifl. (non com.) cambiare opinione; ricredersi.

v. tr. [io discrédito ecc.] (non com.) screditare.

s.m. diminuzione o perdita del credito, della stima: cadere in discredito.

part. pres. di discrepare agg. discordante, contrastante, diverso: giudizi , opinioni discrepanti.

s.f. disaccordo, diversità, divergenza: discrepanza di idee.

v. intr. [io dìscrepo ecc. ; aus. avere] (lett.) essere diverso, contrastante.

s.f. discrezione, moderazione, riserbo.

agg. (lett.) che serve a distinguere, a discernere: facoltà discretiva.

agg. n 1 prudente, moderato; non importuno, non invadente: essere discreto nel chiedere ; una persona discreta n 2 non piccolo, sufficiente: un discreto stipendio | (iron.) grande, che supera la...

agg. affidato alla discrezione, al giudizio personale: criterio discrezionale ; margini discrezionali | (dir.) si dice della facoltà, da parte della pubblica amministrazione o dell'autorità...

s.f. (dir.) facoltà di decidere e giudicare discrezionalmente.

s.f. n 1 facoltà di discernere: queste distinzione e eccezione non si truovano scritte in su' libri, ma bisogna le insegni la discrezione (guicciardini) | l'età , gli anni della discrezione , in...

part. pres. di discriminare agg. (dir.) si dice di circostanza la cui sussistenza impedisce che un fatto, altrimenti costituente reato, sia considerato dalla legge come tale; causa di...

v. tr. [io discrìmino ecc.]n 1 discernere, distinguere, fare una differenza; differenziare: discriminare il lecito dall'illecito | (assol.) fare discriminazioni di carattere razziale, sociale,...

agg. che tende a discriminare: provvedimento discriminativo.

s.m. (non com.) chi discrimina | (tecn.) circuito elettronico che separa segnali di tipo diverso.

agg. di discriminazione; che attua una discriminazione: atteggiamento discriminatorio.

s.f. (non com.) scriminatura dei capelli.

s.f. il discriminare, l'essere discriminato; differenza, distinzione: non fare discriminazioni | discriminazione razziale , applicazione di provvedimenti restrittivi nei confronti di gruppi etnici...

s.m. (lett.) linea divisoria, punto di separazione (spec. di concetti, idee e sim.).

s.f. (med.) discromatopsia.

s.m. (med.) discromatopsia.

s.f. (med.) alterazione della capacità di percepire i colori.

s.f. (med.) presenza di macchie sulla pelle dovute a un'alterata pigmentazione.

v. tr. [io discùcio ecc.] (non com.) scucire.

o discoiare, v. tr. [io discuòio (pop. discòio) ecc.] (non com.) scuoiare.

v. tr. (ant.) scusare | discusarsi v. rifl. (ant.) scusarsi, chiedere scusa.

s.f. n 1 il discutere; esame approfondito di una questione, fatto da due o più persone che espongono ciascuna le proprie vedute: una discussione pacata , vivace , animata ; discussione letteraria ,...

part. pass. di discutere agg. che suscita discussioni, che dà adito a pareri discordi: un film , un uomo politico molto discusso.

v. tr. e intr. [pass. rem. io discussi , tu discutésti ecc. ; part. pass. discusso ; aus. dell'intr. avere]n 1 esaminare qualcosa mettendo a confronto differenti opinioni: discutere un problema ;...

agg. che può essere oggetto di discussione; opinabile, criticabile: affermazione , rimedio discutibile ; una persona di moralità discutibile § discutibilmente avv.

s.f. l'essere discutibile.

v. tr. [io di sdégno ecc.] disprezzare, considerare indegno di sé: disdegnare gli onori , le ricchezze | disdegnarsi v. rifl. (ant.) sdegnarsi.

s.m. sdegno misto a disprezzo: avere a (o in) disdegno qualcuno , qualcosa.

agg. (lett.) pieno di disdegno, sprezzante: o anima lombarda, / come ti stavi altera e disdegnosa (dante purg. vi, 61-62) § disdegnosamente avv.

s.f. n 1 (ant.) il disdire, rifiuton 2 (dir.) atto col quale si manifesta la volontà di recedere da un contratto, impedendone la rinnovazione: dare la disdetta a un inquilino n 3 sfortuna: avere...

v. tr. [io di sdétto ecc.] (dir.) dare la disdetta di un contratto.

part. pass. di disdire e agg. nei sign. del verbo.

agg. (non com.) disdicevole, sconveniente.

agg. (lett.) che non si addice, sconveniente: tenere un contegno disdicevole § disdicevolmente avv.

v. tr. [coniugato come dire]n 1 negare di aver detto una cosa; dire il contrario di quanto si è detto in precedenza; ritrattare le proprie parole: non fa che dire e disdire ; ha disdetto tutte le...

s.m. (non com.) disonore, vergogna, onta: un'azione che torna a suo disdoro.

vedi disseccare.

s.f. perdita economica, spreco | diseconomie di scala , (econ.) maggiori costi di produzione derivanti dal crescere delle dimensioni dell'impianto produttivo | diseconomie esterne , (econ.) costi di...

v. tr. [io di sèduco , tu di sèduchi ecc.] annullare i risultati di un'educazione; dare un'educazione sbagliata (anche assol.): esempi che diseducano.

agg. che diseduca, che ha un effetto negativo per l'educazione: parole , azioni diseducative ; spettacoli diseducativi.

s.f. il diseducare, l'essere diseducato; anche, cattiva educazione.

v. tr. [io diségno ecc.]n 1 rappresentare l'immagine di qualcosa per mezzo di linee e segni (anche assol.): disegnare una casetta , un triangolo ; imparare a disegnare ; disegnare a matita ;...

agg. (lett.) che concerne il disegno: tradizione disegnativa e chiaroscurale fiorentina (e. cecchi).

s.m. [f. -trice] chi disegna per professione; chi è abile nel disegnare: disegnatore tecnico , industriale ; disegnatore di moda.

s.m. n 1 rappresentazione di cose, persone, luoghi, figure realizzata mediante linee e segni: disegno geometrico , tecnico , meccanico ; disegno a carboncino ; tavolo , carta da disegno ; fare un bel...

e deriv. vedi disuguale e deriv.

vedi dissellare.

s.f. (med.) disturbo funzionale di una o più ghiandole endocrine.

v. tr. [io di sénfio ecc.] (non com.) togliere il gonfiore, sgonfiare | v. intr. [aus. essere], disenfiarsi v. rifl. perdere il gonfiore, sgonfiarsi.

vedi dissenteria.

s.f. (med.) qualsiasi forma di disfunzione epatica.

vedi disseppellire.

s.f. (mat.) disuguaglianza soddisfatta solo per valori opportuni dell'incognita, compresi in uno o più intervalli.

s.m. n 1 (non com.) squilibrion 2 (econ.) situazione di mercato in cui gli agenti economici non riescono a realizzare completamente i loro piani.

part. pres. di diserbare agg. e s.m. (agr.) si dice di prodotto chimico che elimina l'erba da un terreno; erbicida.

v. tr. [io di sèrbo ecc.] spogliare un terreno del manto erboso.

s.f. il diserbare, l'essere diserbato.

s.m. diserbatura.

s.m. (non com.) diseredazione.

v. tr. [io di serèdo ecc.] privare della quota disponibile dell'eredità: diseredare un figlio.

part. pass. di diseredare e agg. nel sign. del verbo agg. e s.m. [f. -a] si dice di chi vive nell'estrema miseria, senza quei beni e quei diritti che dovrebbero essere comuni a tutti: le classi...

s.f. il diseredare, l'essere diseredato.

s.f. (med.) alterazione funzionale di un organo; in partic., mancanza di coordinazione dei movimenti (dovuta a carenza dell'impulso nervoso) e alterazione della reattività corporea che causa...

vedi disserrare.

s.m. (lett.) il disertare; diserzione.

v. tr. [pres. io di sèrto ecc. ; part. pass. disertato (ant. disèrto)]n 1 (lett.) devastare, spogliare, mandare in rovinan 2 lasciare volontariamente un luogo: i contadini stanno disertando le...

vedi deserto.agg. (lett.) facondo, eloquente.

s.m. [f. raro -trice]n 1 il militare che disertan 2 (fig.) chi abbandona una causa, un'idea, un partito.

vedi disservire.

s.f. n 1 il disertare; abbandono di un reparto militaren 2 (fig.) abbandono di una causa, di un partito e sim.

agg. (rar.) di diversa età, usato spec. in selvicoltura: faggi disetanei.

s.m. n 1 il disfare, il disfarsi; decomposizione: cadavere in disfacimento n 2 (fig.) rovina, sfacelo: disfacimento di una società n 3 (geol.) decomposizione delle rocce dovuta all'azione degli...

s.m. [f. -trice] (non com.) chi disfà.

s.f. (med.) difficoltà a deglutire.

v. tr. (lett.) sfamare | (fig.) appagare, soddisfare: e se la mia ragion non ti disfama, / vedrai beatrice, ed ella pienamente / ti torrà questa e ciascun'altra brama (dante purg. xv, 76-78).

v. tr. [pres. io disfàccio o disfò o dìsfo , tu disfai , egli disfà o dìsfa , noi disfacciamo o meno bene disfiàmo , voi disfate , essi disfanno o dìsfano ; nelle altre forme è coniugato...

s.f. (med.) disturbo dell'articolazione delle parole dovuto ad alterazione dei centri nervosi che presiedono al linguaggio.

s.f. grave sconfitta: la disfatta di un esercito ; disfatta elettorale.

s.m. attività di chi, in tempo di guerra, con vari mezzi si adopera per indebolire il proprio paese, in modo da favorirne la disfatta | (estens.) l'opera di chi ostacola la riuscita di un'impresa...

s.m. e f. [pl. m. -sti] chi compie opera di disfattismo; chi ostenta un atteggiamento sfiduciato e pessimistico | anche come agg. in luogo di disfattistico : propaganda disfattista.

agg. [pl. m. -ci] di disfattismo, da disfattista: discorsi disfattistici.

part. pass. di disfare agg. nei sign. del verbo | (fig.) gravemente prostrato: quella notizia lo lasciò disfatto.

v. intr. [aus. avere] (lett.) sfavillare (anche fig.).

s.m. (lett.) disgrazia; perdita di favore | svantaggio.

s.f. (ant.)n 1 disfacimento, rovina: dove non è disfazione di violenza non è moto (leonardo)n 2 liquefazione, scioglimento: per grandi piogge e disfazioni di nevi (targioni tozzetti).

s.f. (med.) disturbo del linguaggio consistente nell'incapacità di pronunciare alcuni suoni.

v. tr. [io disfèrro ecc.] (lett.)n 1 liberare dai ferri, dalle catene (anche fig.)n 2 lanciare con forza, sferrare.

s.f. (lett.) sfida, spec. a duello: la disfida di barletta.

v. tr. (lett.) sfidare, spec. a duello | v. intr. [aus. avere] (ant.) non fidarsi, diffidare.

v. tr. (non com.) sfigurare.

v. tr. [io disfióro ecc.] (lett.)n 1 privare dei fiorin 2 (fig.) privare della bellezza, degli ornamenti; guastare, sciupare | disonorare: morì fuggendo e disfiorando il giglio (dante purg. vii,...

v. tr. [io disfògo , tu disfòghi ecc.] (lett.) sfogare.

v. tr. [io disfòglio ecc.] (lett.) privare delle foglie, sfogliare: un soffio disfogliò interamente una larga rosa bianca (d'annunzio) | disfogliarsi v. rifl. perdere le foglie.

s.f. (med.) qualsiasi disturbo della fonazione.

agg. [pl. m. -ci] (med.) relativo a disfonia.

s.f. (psich.) alterazione dell'umore in senso depressivo.

agg. [pl. m. -ci] (med.) di disforia: stato disforico agg. e s.m. [f. -a] che, chi è affetto da disforia.

v. tr. [io disfórmo ecc.] (non com.) deformare.

agg. (non com.) difforme, diverso § disformemente avv.

s.f. (non com.) difformità, diversità.

v. tr. [io disfrànco , tu disfrànchi ecc.] (lett.)n 1 togliere la libertà, rendere schiavo: furono volontariamente servi. il peccato disfrancò il loro volere (pascoli)n 2 togliere il coraggio |...

s.f. (med.) difetto di pronuncia delle parole, dovuto a una lesione dei centri nervosi.

v. tr. [io disfréno o disfrèno ecc.] (lett.) sfrenare; liberare dal freno (anche fig.).

s.f. n 1 (med.) funzionamento irregolare di un organo, di una ghiandola ecc.: disfunzione epatica , tiroidea n 2 (estens.) cattivo funzionamento, mancanza di efficienza: la disfunzione di un servizio...

s.m. rimozione di massi pericolanti che minacciano la sicurezza di strade, miniere ecc.

v. tr. [io di sgèlo ecc.] sciogliere, liberare dal gelo (anche fig.): il sole disgela i campi ; dire qualche battuta per disgelare l'ambiente | v. intr. [aus. essere o avere], disgelarsi v. rifl....

s.m. n 1 scioglimento del ghiaccio e della neve per un aumento della temperaturan 2 (fig.) miglioramento dei rapporti tra persone o gruppi prima ostili | (st.) riferito all'ex unione sovietica, il...

s.f. (med.) anomalia delle facoltà gustative.

v. tr. [coniugato come giungere] separare, staccare: disgiungere le mani ; disgiungere la pratica dalla teoria | disgiungersi v. rifl. e v. rifl. (lett.) separarsi, staccarsi: amor, che mai dal...

s.m. (non com.) distacco, separazione.

agg. che disgiunge, che esprime un'opposizione | in grammatica: congiunzioni disgiuntive , quelle che disgiungono sintatticamente due elementi di una proposizione o di un periodo (p. e. un cane o ...

part. pass. di disgiungere agg. n 1 non congiunto; staccato, separato: forza non disgiunta da dolcezza | firme disgiunte , (banc.) quelle delle persone intestatarie di uno stesso conto, da cui...

s.f. n 1 il disgiungere, l'essere disgiunton 2 in logica matematica, operazione a due argomenti, corrispondente al connettivo grammaticale o , che associa ai valori di verità v (vero), f (falso) di...

v. tr. [io di sgómbro ecc.] (non com.) sgombrare.

v. tr. [io di sgórgo , tu di sgórghi ecc.] (non com.) far sgorgare; versare in grande quantità | v. intr. [aus. essere], disgorgarsi v. rifl. uscire con impeto, a fiotti: qui disgorga un fiume,...

v. tr. (non com.)n 1 degradare, screditaren 2 (lett.) vincere al confronto.v. intr. [dif. del part. pass. e dei tempi composti] (lett.) dispiacere.

s.f. (med. , psicol.) incapacità di scrivere correttamente, originata da malattia nervosa o da lesione cerebrale.

agg. (ant.) sgradito, spiacevole, fastidioso.

v. tr. (non com.) sgravare, liberare da un peso materiale o morale: colui ch'ogni torto disgrava (dante par. xviii, 6).

s.f. n 1 perdita del favore altrui: cadere , venire in disgrazia di qualcuno ; essere in disgrazia di dio , in peccato mortalen 2 cattiva sorte; sfortuna, sventura: essere perseguitato dalla disgrazia...

agg. n 1 che ha sorte avversa, sfortunato, sventurato: una famiglia disgraziata | sciagurato (in espressioni di rimprovero e di biasimo): che cosa hai fatto, disgraziato! n 2 che ha avuto un esito...

agg. che si può disgregare.

s.m. disgregazione (spec. fig.): il disgregamento della società.

v. tr. [io di sgrègo , tu di sgrèghi ecc.]n 1 dividere qualcosa nelle parti che la compongono; frantumare, sgretolare: gli agenti atmosferici disgregano le rocce | (fig.) privare di coesione, di...

agg. atto a disgregare (anche fig.): processo disgregativo.

agg. e s.m. [f. -trice] che, chi disgrega (anche fig.).

s.f. il disgregare, il disgregarsi, l'essere disgregato (anche fig.): disgregazione delle rocce ; la disgregazione sociale.

v. tr. [io di sgróppo ecc.] (lett.) disfare un groppo, un nodo (anche fig.).

v. tr. [io di sgròsso ecc.] (non com.) digrossare, sgrossare.

s.m. equivoco, errore nel recapito di qualcosa, nello svolgimento di un programma prestabilito ecc.: disguido postale.

v. tr. n 1 offendere il gusto; ispirare disgusto, ripugnanza (anche fig.): un sapore che disgusta ; il suo atteggiamento ci ha disgustato n 2 offendere qualcuno, fargli dispiacere: orsù, per uno...

agg. disgustoso, ripugnante.

s.m. n 1 sensazione sgradevole che offende il gusto; ripugnanza fisica per cibi, bevande ecc.: avere , sentire , provare disgusto per una medicina n 2 (fig.) sentimento di avversione, di repulsione:...

agg. che provoca disgusto (anche fig.): un sapore disgustoso ; una scena disgustosa § disgustosamente avv.

o desianza, s.f. (ant. , lett.) desiderio; oggetto di desiderio.

vedi desiare.

e deriv. vedi desiderare e deriv.

part. pres. di disidratare agg. e s.m. si dice di sostanza capace di sottrarre acqua ad altre sostanze o corpi.

v. tr. eliminare o ridurre con mezzi chimici o fisici la parte acquea di una sostanza, di un corpo: disidratare le verdure per conservarle | disidratarsi v. rifl. subire una disidratazione.

s.m. (tecn.) dispositivo installato negli impianti frigoriferi per eliminare l'eccesso di umidità dei gas o dei liquidi refrigeranti.

s.f. n 1 (scient.) eliminazione di acqua, spontanea o provocata, da una sostanza o da un corpon 2 (med.) perdita di liquidi organici che altera le normali funzioni fisiologiche.

vedi dissigillare.

agg. [pl. m. -ci] di due sillabe; bisillabico.

agg. composto di due sillabe, bisillabo s.m. gruppo di due sillabe.

v. tr. [coniugato come illudere] far perdere le illusioni: la vita lo ha disilluso ; disilludere le speranze di qualcuno | disilludersi v. rifl. perdere le illusioni.

s.f. perdita delle illusioni; disinganno, delusione.

part. pass. di disilludere agg. e s.m. [f. -a] che, chi non ha più illusioni: disilluso della vita.

s.m. l'operazione, il risultato del disimballare.

v. tr. togliere dall'imballaggio: disimballare una merce.

v. tr. [io di simpàccio ecc.] (non com.) liberare dagli impacci | disimpacciarsi v. rifl. togliersi dagli impacci.

v. tr. dimenticare ciò che si è imparato (anche assol.): disimparare a scrivere ; invece di imparare disimpari | (estens.) perdere un'abitudine: disimparare a bere , a fumare.

v. tr. [io di simpégno ecc.]n 1 liberare da un impegno: disimpegnare da un giuramento n 2 riscattare una cosa data in pegno (anche fig.): disimpegnare un orologio dal monte di pietà ; disimpegnare...

part. pass. di disimpegnare agg. nei sign. del verbo | non impegnato sul piano politico e sociale: un artista disimpegnato.

s.m. n 1 il disimpegnare, il disimpegnarsi | (locale di) disimpegno , che serve da ripostiglio o da accesso ad altri localin 2 mancanza o abbandono di un preciso impegno politico e sociale: il...

v. tr. [io di simpiègo , tu di simpièghi ecc.] (non com.) privare dell'impiego | disimpiegarsi v. rifl. (non com.) lasciare il proprio impiego.

s.m. [pl. -ghi]n 1 il non impiegare; mancata utilizzazionen 2 (mil.) allontanamento di un contingente di truppe da una zona di operazionin 3 la condizione di chi non ha un lavoro a tempo pieno;...

v. tr. [io di sincàglio ecc.]n 1 (mar.) liberare un natante che si era incagliaton 2 (fig.) liberare da una difficoltà riavviare: disincagliare le trattative | disincagliarsi v. rifl. o intr....

s.m. l'operazione di disincagliare un natante: manovre di disincaglio.

v. tr. n 1 (non com.) sciogliere da un incantesimo, da una magian 2 (fig.) disilludere | disincantarsi v. rifl. disilludersi.

part. pass. di disincantare agg. disingannato, smaliziato, senza illusioni: una visione disincantata della vita.

s.m. il disincantare, il disincantarsi; disillusione.

v. tr. liberare lo spirito dal corpo o dalle sue esigenze | disincarnarsi v. rifl. liberarsi dalla natura corporea.

part. pass. di disincarnare agg. privato della natura corporea: spirito disincarnato.

part. pres. di disincentivare e agg. nel sign. del verbo s.m. disincentivo.

v. tr. eliminare, ridurre togliendo l'incentivo | (estens.) frenare un corso, una tendenza, il manifestarsi di un fenomeno, rendendoli più costosi, più gravosi: disincentivare le importazioni , i...

s.f. il disincentivare, l'essere disincentivato.

s.m. misura, provvedimento che ha il fine di disincentivare: i controlli fiscali sono il miglior disincentivo contro il fenomeno dell'evasione.

part. pres. di disincrostare agg. e s.m. si dice di sostanza che, aggiunta all'acqua contenuta in caldaie, tubazioni e sim., impedisce la formazione di incrostazioni o scioglie quelle già...

v. tr. [io di sincròsto ecc.] liberare da incrostazioni.

v. tr. privare, in tutto o in parte, delle industrie: disindustrializzare un paese , una regione.

s.f. il disindustrializzare, l'essere disindustrializzato.

part. pres. di disinfestare agg. e s.m. (chim.) si dice di sostanza atta a disinfestare da parassiti, insetti o altri animali nocivi.

v. tr. [io di sinfèsto ecc.] liberare da parassiti, insetti o altri animali nocivi: disinfestare le viti , i campi ; disinfestare una cantina dai topi | (fig.) liberare da qualcosa che si ritiene...

s.m. [f. -trice] operaio addetto alla disinfestazione.

s.f. il disinfestare, l'essere disinfestato.

part. pres. di disinfettare agg. e s.m. si dice di sostanza atta a disinfettare.

v. tr. [io di sinfètto ecc.] liberare dai germi patogeni facendo uso di mezzi adeguati: disinfettare una ferita con l'alcol ; disinfettare una siringa nell'acqua bollente.

s.m. tecnico addetto alla disinfezione.

s.f. il disinfettare, l'essere disinfettato.

v. tr. (med.) togliere l'infiammazione a qualcosa: occorre prima disinfiammare la parte | disinfiammarsi v. rifl. (med.) perdere l'infiammazione.

v. tr. [io di sinflazióno ecc.] (econ.) ridurre, abbattere l'inflazione.

s.f. (econ.) diminuzione dell'inflazione.

agg. [pl. m. -ci] (econ.) di disinflazione, che riduce l'inflazione: provvedimento disinflazionistico.

agg. non informato, poco o male informato.

s.f. mancanza di informazione; scarsa o cattiva informazione.

v. tr. n 1 togliere dall'inganno, dall'errore attraverso il confronto con la realtàn 2 deludere, disilludere; disincantare | disingannarsi v. rifl. accorgersi del proprio errore, ricredersi; perdere...

s.m. il disingannare, il disingannarsi; delusione: un amaro disinganno.

v. tr. liberare dall'ingranamento; separare i due elementi di un ingranaggio: disingranare un perno ; disingranare la retromarcia.

v. tr. [io disinibisco , tu di sinibisci ecc.] liberare da inibizioni, complessi, paure | disinibirsi v. rifl. perdere le proprie inibizioni.

part. pass. di disinibire agg. privo di inibizioni; disinvolto, spregiudicato: una persona disinibita ; un linguaggio , un atteggiamento disinibito.

agg. relativo alla disinibizione; che favorisce la disinibizione.

s.f. l'essere disinibito; mancanza di inibizioni.

s.m. il disinnamorarsi.

v. tr. [io di sinnamóro ecc.] far perdere l'amore, far passare l'innamoramento | disinnamorarsi v. rifl. n 1 cessare di essere innamorato: disinnamorarsi di qualcuno n 2 (fig.) perdere l'interesse...

v. tr. [io di sinnésco , tu di sinnéschi ecc.]n 1 privare dell'innesco: disinnescare una mina n 2 (fig.) togliere a un fenomeno nocivo la sua potenzialità di pericolo; ridurlo o farlo cessare:...

s.m. [pl. -schi] il disinnescare, l'essere disinnescato.

v. tr. [io di sinnèsto ecc.] distaccare due elementi che agiscono in contatto solidale tra loro: disinnestare la spina dalla presa elettrica | disinnestare la marcia , (aut.) staccare il...

s.m. il disinnestare, il disinnestarsi, l'essere disinnestato.

s.m. il disinquinare, l'essere disinquinato.

v. tr. liberare dall'inquinamento: disinquinare un fiume.

v. tr. [io di sinségno ecc.] far disimparare; insegnare male: con questi metodi si disinsegna la matematica.

v. tr. [io di sinserisco , tu di sinserisci ecc.] staccare qualcosa che era stata inserita: disinserire il motore | (elettr.) togliere il collegamento tra un apparecchio elettrico e il circuito...

part. pass. di disinserire agg. nei sign. del verbo | (fig.) si dice di persona che non si è inserita in un gruppo, in una comunità.

s.f. il disinserire, l'essere disinserito.

s.f. disinfestazione da insetti dannosi alla salute dell'uomo.

v. tr. liberare da un'intasatura, da un'ostruzione: disintasare il tubo di scarico.

v. tr. [io di sìntegro ecc.]n 1 distruggere un oggetto riducendolo in minuti frammenti: una bomba ha disintegrato l'automobile | disintegrare l'atomo , (fis.) provocarne la disintegrazione in...

s.m. n 1 macchina usata per disintegrare materiali fibrosin 2 nella fantascienza, arma capace di disintegrare gli atomi di una sostanza o di un corpo.

s.f. il disintegrare, il disintegrarsi, l'essere disintegrato | disintegrazione atomica , nucleare , (fis.) trasformazione materiale di nuclei atomici per radioattività naturale o artificiale.

s.m. mancanza di interesse, di interessamento.

v. tr. [io di sinterèsso ecc.] far perdere a qualcuno l'interesse per qualcosa: gli svaghi lo hanno disinteressato allo studio | disinteressarsi v. rifl. non occuparsi di qualcuno o qualcosa;...

agg. n 1 detto di persona, che non agisce per interesse: un amico disinteressato n 2 di azione, che non è compiuta per interesse, che non è dettata da motivi di interesse: un aiuto disinteressato ...

s.m. n 1 indifferenza, mancanza di interesse per qualcosa: mostrare disinteresse per il lavoro n 2 noncuranza del proprio interesse materiale o morale: aiutare qualcuno con disinteresse.

s.f. (fin.) tendenza da parte dei risparmiatori a non depositare la propria liquidità presso gli intermediari (istituti di credito) per investirla in altri modi (azioni, titoli di stato, fondi...

part. pres. di disintossicare agg. e s.m. si dice di farmaco che disintossica.

v. tr. [io di sintòssico , tu di sintòssichi ecc.] liberare da ciò che intossica: disintossicare l'organismo | disintossicarsi v. rifl. eliminare dall'organismo le sostanze tossiche o nocive:...

s.f. il disintossicare, il disintossicarsi, l'essere disintossicato.

s.m. n 1 (econ.) l'operazione del disinvestiren 2 (psicoan.) processo psichico per cui viene meno l'investimento affettivo su un oggetto o su una rappresentazione mentale (è tipico p. e. della...

v. tr. [io di sinvèsto ecc.]n 1 (econ.) ridurre la quantità di beni utilizzabili nell'attività produttivan 2 (fin.) convertire in forma liquida fondi precedentemente impiegati in attività...

v. tr. (non com.) ritirare l'invito rivolto a qualcuno.

agg. n 1 libero da impacci, da timidezza: un giovane disinvolto ; essere disinvolto nel parlare ; modi disinvolti n 2 (estens.) spregiudicato, sfacciato, sfrontato: una ragazza troppo disinvolta §...

s.f. n 1 l'essere disinvolto; sicurezza di sé: mostrare disinvoltura nel parlare ; comportarsi con grande disinvoltura n 2 (estens.) sfrontatezza, impudenza: mentiva con incredibile disinvoltura |...

e deriv. vedi desio e deriv.

s.f. (med.) alterazione dell'equilibrio ionico nei liquidi organici.

v. tr. (ant.) desiderare.

disiro vedi desire.

s.f. mancanza di stima; cattiva opinione, discredito: parlare di qualcuno con disistima ; cadere in disistima.

v. tr. considerare con disistima, non stimare più: essere disistimato da tutti ; disistimare gli onori | disistimarsi v. rifl. non avere una buona opinione di sé.

v. tr. (non com.) privare dei caratteri italiani.

v. tr. [io di slàccio ecc.] (non com.) slacciare, sganciare.

v. rifl. (ant. poet.) elevarsi dalle acque: incontr' al poggio / che 'nverso 'l ciel più alto si dislaga (dante purg. iii, 14-15).

s.f. (med.) disturbo nell'articolazione delle parole dovuto ad alterazioni morfologiche dell'apparato fonatorio.

agg. [pl. m. -ci] (med.) di dislalia agg. e s.m. [f. -a] che, chi è affetto da dislalia.

agg. (lett.) sleale § dislealmente avv.

s.f. (lett.) slealtà.

v. tr. [io di slégo , tu di sléghi ecc.] (ant.)n 1 slegare, liberare, sciogliere (anche fig.)n 2 (fig.) spiegare, esporre chiaramente, rendere manifesto | dislegarsi v. rifl. (ant.)n 1 slegarsi,...

s.f. (med. , psicol.) incapacità di riconoscere o ricordare le parole scritte che si manifesta, nella lettura, con trasposizioni e inversioni di parole o di sillabe; è originata da malattia...

agg. [pl. m. -ci] (med. , psicol.) di dislessia agg. e s.m. [f. -a] che, chi è affetto da dislessia.

s.m. differenza di livello (anche fig.): un dislivello di 80 m ; dislivello di età , di educazione ; dislivello sociale , economico.

s.m. n 1 il dislocare, l'essere dislocato; dislocazione: dislocamento di truppe n 2 (mar.) peso dell'acqua spostata dalla parte immersa di una nave.

v. tr. [io di slòco , tu di slòchi ecc.]n 1 collocare, trasferire in un luogo secondo l'opportunità (spec. con riferimento a operazioni militari): dislocare un reparto , le sentinelle n 2 (mar.)...

s.f. n 1 il dislocare, l'essere dislocato: dislocazione di truppe n 2 (geol.) spostamento degli strati superficiali della terra dalla loro giacitura originaria, per effetto di forze naturali.

v. tr. [io di slògo , tu di slòghi ecc.] (ant.) slogare.

v. tr. e intr. [io di slòggio ecc. ; aus. dell'intr. avere] (antiq.) sloggiare.

v. tr. [io di smago , tu di smaghi ecc.] (ant.)n 1 indebolire, scemare: quando li piedi suoi lasciar la fretta, / che l'onestade ad ogn'atto dismaga (dante purg. iii, 10-11)n 2 distogliere,...

v. tr. [io di smàglio ecc.] (lett.) rompere le maglie, smagliare.

v. tr. (ant.) guarire da un male, risanare (anche fig.): lo monte che salendo altrui dismala (dante purg. xiii, 3).

v. tr. [io di smèmbro ecc.] (non com.) smembrare.

s.f. (med.) mestruazione dolorosa.

agg. [pl. m. -ci] (med.) relativo a dismenorrea.

v. tr. [io di sménto ecc.] (ant.) dimenticare.

part. pass. di dismettere agg. (lett.)n 1 smesso, disusato; malandato: una barcaccia par vecchia dismessa, / scassinata e scommessa (berni)n 2 esonerato, licenziato.

agg. [pl. m. -ci] (med.) provocato da dismetabolismo: malattie dismetaboliche | affetto da dismetabolismo: individuo dismetabolico.

s.m. (med.) alterazione del metabolismo.

s.f. (med.) esecuzione alterata dei movimenti volontari, che risultano sproporzionati al fine che si propongono.

v. tr. [coniugato come mettere] (lett.) cessare di adoperare, non usare più smettere | dismettere un titolo azionario , obbligazionario e sim. , (fin.) disfarsene, venderlo.

s.f. (non com.) il dismettere, l'essere dismesso | dismissione di un titolo , (fin.) la sua vendita | dismissione di bandiera , (dir.) procedimento consistente nel cancellare dal registro navale una...

s.f. mancanza della giusta misura; eccesso | a dismisura , eccessivamente.

agg. (lett.)n 1 smisurato, enorme: fo questo scontro il più dismisurato / che un'altra volta forse abbiate udito (boiardo)n 2 smodato, sregolato.

s.f. (med.) alterazione della memoria.

v. tr. e intr. [io di smónto ecc. ; aus. dell'intr. essere] (ant.) smontare, scendere: là ove più non si dismonta (dante inf. xiv, 118).

v. tr. [coniugato come muovere] (non com.) smuovere.

s.f. rimozione dei muschi e dei licheni dal tronco delle piante.

s.f. (chim.) reazione per cui una sostanza dà luogo, per un fenomeno di ossidoriduzione interno, alla formazione di altre due sostanze; è detta anche disproporzionamento.

v. tr. [io di snébbio ecc.] (lett.) liberare dalla nebbia, dall'oscurità (anche fig.).

o disneiano , agg. relativo a walt disney (1901-1966), al mondo dei suoi fumetti: personaggio disneyano ; fantasia disneyana.

v. tr. [io di snòdo ecc.]n 1 (non com.) snodare, sciogliere un nodo o da un nodo; liberare, slegare (anche fig.)n 2 (fig. ant.) rivelare, manifestare: ciò che vero spirto mi disnoda (dante purg. ...

e deriv. vedi disubbidire e deriv.

v. tr. [io di sòbbligo , tu di sòbblighi ecc.] (non com.) liberare da un obbligo: disobbligare qualcuno da un incarico | disobbligarsi v. rifl. contraccambiare una cortesia ricevuta; sdebitarsi:...

v. tr. [io di sòccupo ecc.] (non com.) cessare di occupare, lasciar libero | disoccuparsi v. rifl. (non com.) rendersi libero (da impegni, obblighi e sim.).

part. pass. di disoccupare agg. n 1 che non ha un'occupazione, un lavoro: essere , restare disoccupato n 2 (non com.) libero da occupazioni; inoperoso, ozioso | di luogo od oggetto, non occupato da...

s.f. n 1 condizione di chi non ha lavoro: indennità di disoccupazione , quella corrisposta agli iscritti nelle liste dei disoccupatin 2 fenomeno sociale consistente nella scarsità dei posti di...

s.f. (med.) dentizione difficile, irregolare.

v. tr. [io di sòleo ecc.] estrarre l'olio da noci, mandorle o altri frutti secchi o semi.

s.f. operazione del disoleare.

s.f. mancanza di omogeneità.

agg. che presenta disomogeneità.

v. tr. (ant.) disonorare, offendere; mortificare | disonestarsi v. rifl. perdere l'onore, screditarsi.

agg. n 1 che manca di onestà, di probità, di rettitudine: un commerciante disonesto ; un'azione disonesta n 2 immorale, impudico, di cattivi costumi: donna , vita disonesta n 3 (ant.) sconcio,...

s.f. n 1 l'essere disonesto; mancanza di onestà: agire con disonestà n 2 azione disonesta: abusare della buonafede altrui è una vera disonestà.

o dissonnare, v. tr. [io disónno ecc.] (lett.) svegliare | disonnarsi v. rifl. (lett.) svegliarsi.

v. tr. [io di sonóro ecc.] privare dell'onore, macchiare nell'onore; infamare, screditare: disonorare la propria famiglia , il proprio nome | disonorare una donna , (antiq.) toglierle la verginità...

part. pass. di disonorare agg. che ha perduto l'onore § disonoratamente avv.

s.m. n 1 perdita dell'onore; ignominia, infamia: preferì la morte al disonore n 2 azione, persona che disonora: è il disonore della famiglia.

agg. che è causa di disonore: condotta disonorevole § disonorevolmente avv.

s.f. (med.) lo stesso che disontogenia.

s.f. (med.) anomalia di sviluppo dell'organismo.

v. tr. [io di sopèrcolo ecc.] asportare dalle celle di un favo le pellicole di cera (opercoli) per far uscire il miele.

s.f. (med.) lo stesso, ma meno com., che ambliopia.

v. tr. [io di sòppilo ecc.] (med.) liberare da un'oppilazione, un'occlusione.

o di sopra, avv. sopra: salire disopra | nella loc. prep. al disopra di , sopra (anche fig.): essere al disopra delle parti , di ogni sospetto agg. invar. superiore: il piano disopra s.m....

v. tr. [io di sórdino ecc.] mettere in disordine, scompigliare: disordinare le carte | (fig.) confondere: disordinare le idee | v. intr. [aus. avere] (ant.) essere sregolato, eccedere: caro...

part. pass. di disordinaren 1 agg. n 1 che non è in ordine: una casa disordinata | (fig.) confuso: discorso , racconto disordinato n 2 che non tiene in ordine le sue cose; che lavora con poca...

s.m. n 1 mancanza di ordine; confusione (anche fig.): regnava ovunque un gran disordine ; disordine mentale ' in disordine , in scompiglio, in stato di confusione: mettere , lasciare tutto in...

s.f. mancanza di organicità; l'essere disorganico.

agg. [pl. m. -ci] privo di organicità, di organizzazione: lavoro disorganico § disorganicamente avv.

v. tr. [io di sorganì zz o ecc.] portare disordine in una cosa organizzata o turbarne in qualche modo l'ordine: disorganizzare un'amministrazione , l'esercito | disorganizzarsi v. rifl. perdere la...

part. pass. di disorganizzare agg. privo di organizzazione: un servizio disorganizzato | di persona, che opera in modo confuso e disorganico § disorganizzatamente avv.

s.f. il disorganizzare, il disorganizzarsi; mancanza di organizzazione: che disorganizzazione in quell'ufficio!.

s.m. n 1 l'essere disorientato; confusione, smarrimento: avere un attimo di disorientamento n 2 (med.) incapacità a orientarsi nel tempo o nello spazio, come sintomo di malattie mentali o di lesioni...

v. tr. [io di soriènto ecc.] far perdere l'orientamento, la direzione | (fig.) far perdere la sicurezza o la padronanza di sé confondere: quella domanda lo disorientò | disorientarsi v. rifl. ...

part. pass. di disorientare agg. che ha perso l'orientamento | (fig.) confuso, smarrito, sconcertato: essere , sentirsi , sembrare disorientato.

v. tr. [io di sórlo ecc.] (non com.) privare dell'orlo: disorlare un abito | disorlarsi v. rifl. perdere l'orlo.

v. tr. [io di sorméggio ecc.] (mar.) liberare dagli ormeggi: disormeggiare la nave.

s.m. (mar.) l'operazione del disormeggiare.

agg. (ant.) disonorevole, spregevole.

s.f. n 1 (med.) disturbo che si manifesta come difficoltà nell'apprendimento dell'ortografian 2 (non com.) errore di ortografia.

s.f. (med.) alterazione del senso dell'olfatto.

v. tr. [io di sòsso ecc.] levare le ossa a un animale macellato: disossare un pollo | (estens.) separare il nocciolo dalla parte polposa di un frutto: disossare le olive | disossarsi v. rifl. ...

part. pass. di disossare agg. n 1 nei sign. del verbon 2 (fig.) snodato, dinoccolato; molle, fiacco: mani disossate... d'amici flosci, sui quali siamo in perpetuo dubbio (de amicis).

s.f. macchina per togliere il nòcciolo ai frutti; è impiegata nell'industria alimentare.

part. pres. di disossidare agg. e s.m. (chim.) si dice di sostanza capace di disossidare.

o desossidare, v. tr. [io di sòssido ecc.]n 1 (chim.) eliminare o ridurre l'ossigeno presente in un composton 2 (tecn.) eliminare l'ossido da una superficie metallica, con sostanze chimiche o...

o desossidazione, s.f. (chim. , tecn.) il disossidare, l'essere disossidato.

s.f. (med.) disostosi.

s.f. (med.) malformazione ossea causata da difettosa ossificazione delle cartilagini fetali; è detta anche disostogenesi.

v. tr. [io di sostruìsco , tu di sostruìsci ecc.] liberare da un'ostruzione | disostruirsi v. rifl. liberarsi da un'ostruzione.

vedi dissotterrare.

o di sotto, avv. sotto: scendere disotto | nella loc. prep. al disotto di , sotto (anche fig.): rendere al disotto delle proprie possibilità agg. invar. inferiore: il piano disotto s.m. invar....

v. tr. [io dispàccio ecc.] (ant.)n 1 disimpegnare, liberare; sgombraren 2 inviare, spedire | dispacciarsi v. rifl. (ant.) disimpegnarsi, sbrigarsi.

s.m. n 1 comunicazione scritta di un'autorità con la quale si dirama un ordine o si consultano altre autorità su questioni di rilevante interesse; in partic., lettera diplomatican 2 (estens.)...

v. tr. [io dispàio ecc.]n 1 (non com.) spaiare; divideren 2 (ant.) rendere sproporzionato.

s.f. (non com.) l'essere disparato; diversità.

agg. molto diverso, che non ha somiglianza con altro: gli oggetti più disparati ; opinioni , idee disparate § disparatamente avv.

s.m. (non com.) diverso parere, opinione contrastante.

s.f. (med.) rapporto sessuale doloroso per la donna.

v. tr. [coniugato come spargere] (ant.) spargere.

pop. disparo, agg. n 1 si dice di numero non divisibile per due | i giorni dispari della settimana , il lunedì, il mercoledì e il venerdì | funzione dispari , (mat.) quella che cambia segno se...

v. intr. [pres. io dispàio , tu dispari , egli dispare , noi dispariamo , voi disparite , essi dispàiono (anche io disparisco , tu disparisci ecc.); pass. rem. io disparvi (meno com. disparìi ,...

s.f. differenza, disuguaglianza: disparità di forze , di trattamento ' disparità di culto , nel diritto canonico, uno degli impedimenti dirimenti del matrimonio cattolico, che sussiste, salvo...

vedi dispari.

avv. (ant.) da parte | oggi usato soltanto nella loc. avv. in disparte , da parte, da un lato, in luogo riservato: tenere , mettere in disparte ; starsene in disparte ; parlare a qualcuno in...

v. tr. [io dispartisco , tu dispartisci ecc.] (lett.) spartire, dividere.

v. tr. [io dispèndo ecc.] (ant.) spendere, dissipare.

s.m. spesa notevole, spreco | (fig.) consumo eccessivo: dispendio di energie , di tempo.

agg. che comporta dispendio; costoso, caro: viaggio dispendioso ; un tenore di vita dispendioso § dispendiosamente avv.

s.f. n 1 (non com.) distribuzione, elargizione: dispensa di viveri , di medicinali | (region.) bottega per la vendita di determinati generi alimentari: dispensa di vini n 2 luogo in cui si conservano...

agg. che può essere dispensato, spec. dall'osservanza di un obbligo, di un onere.

v. tr. [io dispènso ecc.]n 1 distribuire, elargire (anche scherz.): dispensare favori , elemosine ; dispensare scapaccioni n 2 esonerare da un obbligo, da un onere: dispensare dal servizio militare...

agg. di, da dispensario: assistenza dispensariale.

s.m. n 1 ambulatorio dove è possibile ricevere assistenza medica e medicine gratuite per la prevenzione e la cura di determinate malattie: dispensario antitubercolare n 2 (antiq.) l'insieme dei...

s.m. [f. -trice]n 1 (ant. , lett.) chi dispensa, elargitore: dispensatore di favori n 2 (ant.) ordinatore: dispensatore de l'universo , così dante nel «convivio» indica dion 3 (ant.)...

s.f. (ant.) il dispensare, l'essere dispensato; dispensa.

s.m. invar. n 1 supporto per presentare al pubblico prodotti in vendita consentendone il prelievo diretto; espositoren 2 confezione di un prodotto fatta in modo che questo possa esserne estratto in...

s.m. [f. -a]n 1 (non com.) chi dispensa, distribuisce: a' generosi / giusta di gloria dispensiera è morte (foscolo sepolcri 220-221)n 2 chi è addetto alla dispensa sulle navi, nelle comunità e...

s.f. (med.) alterazione della funzione digestiva.

agg. [pl. m. -ci] (med.) relativo alla dispepsia: disturbo dispeptico agg. e s.m. [f. -a] che, chi soffre di dispepsia.

part. pres. di disperare agg. n 1 che fa disperare, che getta nello sconforto: una situazione disperante n 2 (lett.) che dispera, che non ha speranze.

s.f. (lett.) disperazione, scoraggiamento: a lei l'ambascia il cor divora, a lui / disperanza, dispetto (monti).

v. tr. [io dispèro ecc.] perdere la speranza di conseguire qualcosa (seguito da prop. dichiarativa o oggettiva): disperare di salvare qualcuno ; dispero che possa correggersi | nell'uso lett. si...

s.f. n 1 componimento poetico di origine popolare (per lo più nella forma dello strambotto o del rispetto) in cui l'amante sfortunato dà sfogo al proprio dolore | nella poesia d'arte, spec. dal sec....

part. pass. di disperare agg. n 1 che non lascia sperare in una soluzione positiva; che non dà speranze: un caso disperato ; condizioni disperate n 2 che rivela disperazione, che è provocato...

s.f. n 1 stato d'animo di chi non ha più alcuna speranza e vive nello sconforto e nell'angoscia: essere in preda , abbandonarsi alla disperazione ; essere assalito , vinto dalla disperazione ' per...

part. pres. di disperdere agg. (chim. , fis.) si dice di sostanza o di fenomeno che dà luogo a dispersione.

v. tr. [coniugato come perdere]n 1 allontanare l'uno dall'altro i componenti di un gruppo o gli elementi di un insieme; far andare qua e là, sparpagliare: la polizia disperse i dimostranti |...

s.m. (non com.) dispersione.

v. tr. [pres. io dispèrgo , tu dispèrgi ecc. ; pass. rem. io dispèrsi , tu dispergésti ecc. ; part. pass. dispèrso] (ant. , lett.)n 1 disperdere: avvegna che la subitana fuga / dispergesse...

s.f. (biol.) penetrazione di due spermatozoi nello stesso uovo.s.f. (med.) anomalia dello sperma; anomalia della eiaculazione.

agg. (bot.) si dice di frutto con due semi.

s.f. n 1 il disperdere, il disperdersi, l'essere disperso: dispersione di forze | dispersione elettrica , perdita spontanea delle cariche elettriche da parte di un corpo elettrizzato | dispersione...

s.f. l'essere dispersivo.

agg. n 1 che tende alla dispersione, a disperdersi (spec. fig.): un uomo intelligente ma molto dispersivo ; un lavoro dispersivo , che comporta uno spreco di energie o di risorsen 2 (fis.) si dice di...

part. pass. di disperdere e dispergere agg. n 1 sparso, disseminato: avere amici dispersi dappertutto n 2 smarrito, perduto: oggetti dispersi | (fig.) riferito a persona (o al viso, agli occhi),...

s.m. (elettr.) elemento di un impianto di messa a terra, costituito da un lungo tubo metallico conficcato nel terreno per disperdervi la corrente.

v. tr. [io dispètto ecc.] (ant.) tenere in dispregio, disprezzare | v. intr. [aus. avere] incollerirsi, adirarsi.

ant. despetto, s.m. n 1 atto compiuto per dare dispiacere o noia a qualcuno, o anche per ostentare un certo disprezzo della volontà altrui: fare i dispetti | per dispetto , con l'intenzione di far...

agg. n 1 che si compiace di fare dispetti: un ragazzo dispettoso | (estens.) fastidioso, irritante: tempo dispettoso , estremamente variabile. dim. dispettosetto , dispettosuccio pegg....

part. pres. di dispiacere agg. (non com.) dolente, spiacente.

s.f. (ant.) dispiacere.

v. intr. [coniugato come piacere ; aus. essere]n 1 non piacere, essere sgradito: sapore che dispiace al palato | non dispiacere , piacere abbastanza, pur senza entusiasmare: lo spettacolo non mi è...

agg. (rar.) che causa dispiacere, spiacevole: non poté fare che a lucia non ne rimanesse uno stupore dispiacevole (manzoni p. s. x) § dispiacevolmente avv.

s.f. (rar.) l'essere dispiacevole.

s.m. (ant.) dispiacere, rammarico.

v. tr. (ant.) spianare.

v. tr. [io dispicco , tu dispicchi ecc.] (lett.) spiccare, cogliere (anche fig.) | dispiccarsi v. rifl. (lett.) staccarsi rapidamente: obbediente la cerulea diva / dalle cime d'olimpo dispiccossi ...

s.m. (non com.) spiegamento, schieramento.

v. tr. [io dispiègo , tu dispieghi ecc.] (lett.)n 1 distendere, allargare, spiegare: dispiegare le vele al vento n 2 (fig.) manifestare: la divina bontà... /... sfavilla / sì che dispiega le...

agg. (ant. , lett.) spietato § dispietatamente avv.

o despitto, s.m. (ant.) dispetto, disprezzo: el s'ergea col petto e con la fronte / com'avesse l'inferno a gran dispitto (dante inf. x, 35-36).

v. tr. (lett.) spiumare.

s.f. (med.) anomalia di sviluppo di un tessuto, di un organo o di un sistema.

agg. (med.) [pl. m. -ci] relativo a displasia.

s.m. invar. n 1 disposizione commercialmente efficace di prodotti in venditan 2 (elettron.) schermo video, quadrante che rappresenta visivamente i dati forniti o elaborati da un'apparecchiatura...

o displicenzia , s.f. (ant.) dispiacere, afflizione.

agg. (geog.) di displuvio, relativo a displuvio: linea displuviale.

agg. (lett.) a due spioventi: tetto displuviato.

s.m. n 1 (geog.) versante di un monte: linea di displuvio , spartiacquen 2 linea d'intersezione delle due falde del tetto che favorisce lo scolo dell'acqua piovana.

s.f. (med.) difficoltà di respirazione.

agg. [pl. m. -ci] (med.) che si riferisce alla dispnea agg. e s.m. [f. -a] che, chi soffre di dispnea.

v. tr. [io dispòglio ecc.] (lett.) spogliare (anche fig.): di gigli e rose / van dispogliando il prato (chiabrera).

s.m. nella metrica greca e latina, metro formato da due spondei.

vedi disporre.

agg. n 1 (ant.) che si può disporren 2 di cui si può disporre; libero: somma disponibile ; posto disponibile | (quota) disponibile , (dir.) la parte del patrimonio di cui si può liberamente...

s.f. n 1 l'essere disponibile: una persona di grande disponibilità n 2 facoltà di disporre di un bene: avere la disponibilità di una somma n 3 spec. pl. il denaro, i mezzi di cui si può disporre:...

ant. disponere [di-spó-ne-re], v. tr. [coniugato come porre]n 1 collocare in un certo ordine: disporre i libri nello scaffale n 2 preparare (anche fig.): disporre ogni cosa per il viaggio ; disporre...

v. tr. [io dispò so ecc.] (ant. , lett.) promettere in sposa o di prendere come sposa; sposare.

agg. che dispone: la parte dispositiva di un contratto , quella che, dopo le premesse, specifica tutti i termini pattuiti nel contratto stesso s.m. n 1 (tecn.) meccanismo, congegno o elemento che,...

s.f. n 1 il disporre, il disporsi, l'essere disposto; modo in cui qualcuno o qualcosa è disposto: la disposizione della merce nella vetrina ; la disposizione dei locali ; la disposizione degli...

s.f. (ant.) disposizione, ordine.

part. pass. di disporre agg. n 1 collocato in un certo modo: mobili disposti con gusto n 2 pronto ad agire in un dato modo: non sono disposto a cedere ; essere disposto a tutto , ad affrontare...

non com. despotico, agg. [pl. m. -ci]n 1 di despota, fondato sull'assolutismo: governo dispotico n 2 (estens.) da despota; autoritario, tirannico: maniere dispotiche § dispoticamente avv.

non com. despotismo, s.m. n 1 governo assoluto, proprio di un despota | dispotismo illuminato , nel sec. xviii, quello dei sovrani assoluti che miravano a promuovere il progresso sociale e civile dei...

agg. (lett.)n 1 spregevole, abietton 2 trascurabile, irrilevante: i romani aveano guerra co' sanniti, fortissimo nemico e non punto dispregevole (giordani) § dispregevolmente avv.

v. tr. [io disprègio ecc.] (lett.) disprezzare.

agg. n 1 che esprime disprezzon 2 (gramm.) spregiativo.

s.m. [f. -trice] (lett.) chi dispregia.

s.m. n 1 concetto sfavorevole di una persona o di una cosa; disistima, disprezzo: avere qualcosa in dispregio ; essere , cadere , venire in dispregio n 2 (lett.) azione infamante.

agg. che si può o si deve disprezzare | non disprezzabile , discreto, considerevole: una somma non disprezzabile.

v. tr. [io disprèzzo ecc.]n 1 ritenere indegno di stima, di considerazione: disprezzare le ricchezze , gli onori ; tutti lo disprezzavano per il suo comportamento | prov. : chi disprezza compra ,...

agg. e s.m. [f. -trice] (non com.) che, chi disprezza: disprezzatore di ogni legge.

s.m. n 1 sentimento di chi non ha alcuna stima o considerazione di qualcuno o qualcosa: nutrire , provare disprezzo ; avere in disprezzo ; guardare con disprezzo ; disprezzo delle tradizioni n 2...

v. tr. n 1 (ant.) scarceraren 2 (lett.) sprigionare, far uscire | disprigionarsi v. rifl. (lett.) sprigionarsi, uscire con forza: una vision si disprigiona / che mi dormì nel cuor gran tempo ascosa ...

s.m. (chim.) dismutazione.

s.f. (lett.) sproporzione.

s.m. elemento chimico di simbolo dy, appartenente al gruppo dei lantanidi.

s.f. n 1 discussione, dibattito: disputa teologica , filosofica | contesa, diverbio: una disputa per motivi d'interesse n 2 svolgimento di una competizione sportiva: la disputa di un incontro di...

agg. che può essere oggetto di disputa, di discussione.

v. intr. [io dìsputo , ant. dispùto ecc. ; aus. avere]n 1 discutere opponendo il proprio parere a quello altrui: disputare di letteratura , di diritto ; disputare sull'utilità di un progetto |...

agg. (lett.) che riguarda il disputare, proprio di una disputa.

s.m. [f. -trice] (lett.) chi disputa; chi è incline alle dispute.

s.f. (lett.)n 1 il disputare; disputan 2 dissertazione scritta: disputazioni filosofiche.

v. tr. [io disqualìfico , tu disqualìfichi ecc.] (burocr.) privare di una qualifica.

s.m. (non com.) assenza di equilibrio; squilibrio.

v. intr. [io disqui sìsco, tu disquis ìsci ecc.; aus. avere] indagare a fondo, discutere con minuziosa sottigliezza: disquisire su questioni non essenziali.

s.m. [f. -trice] chi disquisisce.

s.f. ricerca minuziosa di una verità esposizione particolareggiata di una teoria, di un argomento: disquisizione erudita ; disquisizione scientifica , filosofica.

s.f. (med.) difetto nella saldatura delle due metà che costituiscono un organo.

agg. [pl. m. -ci] (med.) relativo a disrafia.

s.m. (med.) condizione patologica dovuta a disrafia.

vedi disruttivo.

s.f. (elettr.) il fenomeno per cui ha luogo una scarica disruttiva.

o disruptivo, agg. (elettr.) si dice di scarica ad arco che si verifica tra due conduttori, anche isolati, quando la loro differenza di potenziale supera un determinato valore.

vedi diruttore.

s.m. opera idraulica a forma di vasca, posta a valle di una derivazione, atta a far depositare la sabbia e gli altri materiali portati in sospensione dall'acqua.

part. pres. di dissacrare agg. che dissacra, che tende a dissacrare: atteggiamento , linguaggio dissacrante.

v. tr. [io dissàcro ecc.]n 1 mettere in discussione, sottoporre a critica radicale un'istituzione, un modello culturale, un uso saldamente affermati nella tradizione; demistificare: dissacrare un...

agg. e s.m. [f. -trice] che, chi dissacra.

agg. dissacrante.

s.f. il dissacrare, l'essere dissacrato.

s.m. dissalazione.

v. tr. n 1 liberare dall'eccesso di sale, per lo più mediante prolungata immersione in acqua: dissalare il baccalà n 2 eliminare o ridurre la quantità dei sali presenti in un liquido: dissalare le...

s.m. (tecn. , chim.) apparecchio o impianto per dissalare, spec. acque marine al fine di renderle potabili.

s.f. il dissalare, l'essere dissalato.

v. tr. n 1 staccare, disgiungere togliendo la saldatura: dissaldare due tubi n 2 (fig.) infrangere, rompere: dissaldare un'amicizia , un'alleanza | dissaldarsi v. rifl. disgiungersi per distacco...

s.m. dispositivo atto a dissaldare.

s.f. il dissaldare, il dissaldarsi, l'essere dissaldato.

s.m. il dissanguare, il dissanguarsi (anche fig.): morire per dissanguamento ; dissanguamento economico.

v. tr. [io dissànguo ecc.]n 1 privare del sangue un corpo vivente: l'emorragia lo ha dissanguato n 2 (fig.) privare di denaro o di quant'altro è necessario per vivere; sfruttare avidamente: i...

part. pass. di dissanguare agg. n 1 senza più sangue, esangue: morire dissanguato n 2 (fig.) ridotto in miseria, impoverito: un popolo dissanguato dalla guerra.

agg. e s.m. [f. -trice] (non com.) che, chi dissangua (spec. fig.); sfruttatore.

v. tr. [io dissànguino ecc.] mettere a bagno le pelli da conciare per far perdere loro i residui di sangue.

s.m. disaccordo non grave tra due o più persone: dissapori coniugali.

v. tr. [io dissèco o dìsseco , tu dissèchi o dìssechi ecc.] (med.) isolare dai tessuti circostanti una formazione anatomica.

meno com. diseccare, v. tr. [io dissécco , tu dissécchi ecc.]n 1 seccare, prosciugare, inaridiren 2 (fig.) privare di vitalità, isterilire | disseccarsi v. rifl. n 1 seccarsi, prosciugarsin 2...

agg. (non com.) che dissecca, che produce disseccazione.

s.f. il disseccare, il disseccarsi, l'essere disseccato.

v. tr. [io dissélcio ecc.] privare del selciato: disselciare una piazza.

o disellare, v. tr. [io dissèllo ecc.] liberare dalla sella: dissellare un cavallo | v. intr. [aus. essere] (ant.) cadere di sella.

v. tr. [io dissémino ecc.]n 1 spargere qua e là come fa chi semina: disseminare i libri per tutta la stanza ; disseminare di errori uno scritto n 2 (fig.) diffondere: disseminare il malcontento.

agg. (bot.) relativo alla disseminazione.

s.m. [f. -trice] (non com.) chi dissemina (spec. fig.); seminatore: disseminatore di sospetti , di discordia.

s.f. n 1 il disseminare, l'essere disseminato (anche fig.)n 2 (bot.) dispersione naturale dei semi sulla superficie del terreno.

s.m. (bot.) organo vegetale (seme, bulbo, spora ecc) capace di riprodurre la pianta dalla quale si è staccato.

v. tr. [io dissénno ecc.] (lett.) far perdere il senno, far impazzire: un turbine di pensieri e d'angoscie che mi dissennava (nievo).

s.f. (lett.) l'essere dissennato.

part. pass. di dissennare agg. e s.m. [f. -a] che, chi è privo di senno; stolto: un ragazzo dissennato | irresponsabile, privo di razionalità: una politica economica dissennata §...

s.f. (lett.) dissenso, contrasto di opinioni, di intenti; discordia, contesa.

s.m. n 1 divergenza d'opinioni, di intenti; mancanza d'accordo: un dissenso in famiglia | divergenza, opposizione ideologica o politica di un gruppo minoritario nei confronti di un centro ufficiale...

agg. (lett.) non consentaneo, discorde.

ant. disenteria, s.f. (med.) termine usato per indicare genericamente la diarrea; in senso specifico, malattia intestinale determinata da un bacillo (dissenteria bacillare) o da un'ameba (dissenteria...

agg. [pl. m. -ci] (med.) della dissenteria s.m. [f. -a] chi soffre di dissenteria.

s.m. (lett.) il dissentire; dissenso.

v. intr. [io dissènto ecc. ; aus. avere] essere di parere diverso: mi spiace di dover dissentire da voi.

part. pres. di dissentire agg. e s.m. e f. che, chi dissente | che, chi fa parte di un gruppo di dissenso.

s.m. l'atto, il risultato del disseppellire.

ant. diseppellire, v. tr. [io disseppellisco , tu disseppellisci ecc. ; part. pass. dissepólto o disseppellito]n 1 levare dalla sepoltura: disseppellire un cadavere n 2 (estens.) riportare alla...

agg. e s.m. [f. -trice] (non com.) che, chi disseppellisce (anche fig.).

v. tr. [io dissequèstro , tu dissequèstri ecc.] liberare dal sequestro: dissequestrare un film.

s.m. revoca di un sequestro; liberazione di beni dal vincolo del sequestro.

o diserrare, v. tr. [io dissèrro ecc.] (ant. , lett.)n 1 schiudere, apriren 2 (fig.) mostrare, rendere manifeston 3 vibrare, sferrare: per ogni botta almanco, che disserra, / cader fa sempre un...

v. intr. [io dissèrto ecc. ; aus. avere] trattare con impegno e competenza di un argomento: dissertare di (o su) questioni filosofiche.

s.m. [f. -trice] chi disserta.

agg. proprio del dissertare, della dissertazione: stile dissertatorio.

s.f. discorso o scritto critico su un argomento specifico: dissertazione di laurea , tesi. dim. e pegg. dissertazioncella.

o diservire, v. tr. e intr. [io dissèrvo ecc. ; aus. dell'intr. avere] (ant.) servire male; per estens., recare danno, nuocere.

s.m. n 1 funzionamento difettoso di un servizio: disservizio ferroviario , postale n 2 (ant.) danno.

v. tr. [io dissèsto ecc.]n 1 squilibrare, privare di stabilitàn 2 ridurre in cattive condizioni, spec. economiche: dissestare le finanze.

part. pass. di dissestare agg. che si trova in dissesto: strada dissestata ; azienda dissestata s.m. [f. -a] chi si trova in condizioni economiche molto critiche.

s.m. n 1 condizione di squilibrio, d'instabilità stato di grave decadimento: dissesto geologico ; dissesto politico , sociale ; un organismo in dissesto n 2 situazione di grave passività...

part. pres. di dissetare agg. che disseta: bevanda , caramella dissetante | anche come s.m. : il tè è un ottimo dissetante.

v. tr. [io disséto ecc]n 1 togliere la sete: una bevanda che non disseta n 2 (fig.) soddisfare: le allegre conversazioni giovanili... portavano al mio spirito notizie del mondo di fuori e lo...

s.m. chi pratica dissezioni anatomiche.

v. tr. [io dissezióno ecc.] sottoporre a dissezione (anche fig.).

s.f. n 1 sezionamento di un cadavere a scopo di studion 2 (fig.) analisi minuziosa.

agg. e s.m. e f. che, chi in seno a un gruppo dissente su ciò che è accettato dalla maggioranza: i dissidenti si dimisero dall'organizzazione | chiese dissidenti , quelle cristiane non...

s.f. l'essere dissidente; per estens., l'insieme dei dissidenti.

s.m. contrasto fra due o più persone, suscitato da diversità di vedute e di voleri; discordia, litigio: dissidio lieve , grave , insanabile ; dissidio familiare ; comporre un dissidio |...

ant. disigillare, v. tr. n 1 aprire qualcosa rompendone i sigilli: dissigillare una lettera , un plico n 2 (estens. lett.) schiudere, spalancare | dissigillarsi v. rifl. (poet.) sciogliersi, perdere...

e deriv. vedi dissomigliare e deriv.

agg. (non com.) non similare, dissimile.v. tr. [io dissìmilo ecc.] (rar.) rendere dissimile | dissimilarsi v. rifl. (ling.) di un suono, subire una dissimilazione.

s.f. (rar.) qualità di ciò che è dissimile.

s.f. (ling.) fenomeno di differenziazione tra suoni simili vicini nella stessa parola (p. e. peregrino-pellegrino ; armario-armadio).

agg. che non ha le medesime qualità o caratteristiche; differente, diverso: copia dissimile dall'originale ; due fratelli assai dissimili fra loro § dissimilmente avv.

s.f. (lett.) l'essere dissimile; dissomiglianza.

s.f. mancanza di simmetria; asimmetria.

agg. [pl. m. -ci] che presenta dissimmetria § dissimmetricamente avv.

v. tr. [io dissìmulo ecc.]n 1 nascondere, non lasciar trasparire (un proprio pensiero, sentimento, proposito ecc.): non riuscì a dissimulare il suo disappunto | in usi assol.: una persona che sa...

part. pass. di dissimulare agg. nascosto, celato, non manifestato esteriormente: invidia mal dissimulata § dissimulatamente avv.

s.m. [f. -trice] chi dissimula, chi tende a dissimulare: un abile dissimulatore.

s.f. il dissimulare; capacità di dissimulare.

s.f. in radiotecnica, mancanza di sintonia reciproca fra due o più circuiti oscillanti o fra un generatore di frequenza e un ricevitore.

v. tr. in radiotecnica, porre in dissintonia.

agg. che si può dissipare.

s.m. il dissipare, l'essere dissipato: dissipamento di beni.

v. tr. [io dìssipo ecc.]n 1 disperdere, dissolvere (anche fig.): il sole dissipò la nebbia ; dissipare un dubbio n 2 sperperare, dilapidare: dissipare le proprie sostanze | dissiparsi v. rifl. ...

s.f. l'essere dissipato.

agg. che causa dissipazione; si riferisce spec. alla dissipazione di energia.

part. pass. di dissipare agg. che sperpera ricchezze, che conduce una vita oziosa, disordinata; corrotto, vizioso, sregolato: un uomo dissipato ; fare una vita dissipata s.m. [f. -a] persona...

s.m. [f. -trice] chi dissipa beni, ricchezze e sim.

s.f. n 1 il dissipare, l'essere dissipato; sperpero, spreco: dissipazione del patrimonio familiare ; dissipazione delle proprie forze n 2 condotta di vita sregolata, scioperata: vivere nella...

agg. (ant.)n 1 scipito: spremon l'olio da veri semi abbondantissimo, ma dissipito (bartoli)n 2 (fig.) sciocco.

agg. che si può dissociare.

s.f. l'essere dissociabile.

agg. e s.m. e f. (psicol.) si dice di individuo incapace di adattarsi a un ambiente.

v. tr. [io dissòcio ecc.]n 1 separare, scompagnare idee o cose per solito unite: capitale e lavoro son due termini che non si possono dissociare (de roberto)n 2 (chim.) produrre una dissociazione |...

agg. n 1 atto a dissociare | di dissociazione: processo dissociativo n 2 proprietà dissociativa , (mat.) proprietà di addizione e moltiplicazione per cui la somma o il prodotto non cambiano se a un...

part. pass. di dissociare e agg. nei sign. del verbo agg. e s.m. [f. -a]n 1 (psich.) che, chi soffre di dissociazione psichican 2 si dice di persona che non riconosce più come valide le ragioni...

s.f. n 1 il dissociare, il dissociarsi, l'essere dissociaton 2 (psich.) alterazione delle normali associazioni logichen 3 (psicol.) operazione della mente che consiste nell'analizzare e separare in...

s.m. il dissodare, l'essere dissodato.

v. tr. [io dissòdo ecc.] rompere e lavorare un terreno incolto: dissodare un podere | dissodare le menti , (fig.) dirozzarle, disporle all'apprendimento.

part. pass. di dissolvere e agg. nei sign. del verbo.

agg. che si può dissolvere, sciogliere, annullare: legame , vincolo dissolubile.

s.f. l'essere dissolubile.

s.f. n 1 l'essere dissoluto: dissolutezza di costumi n 2 costume di vita dissoluto: vivere nella dissolutezza | atto, comportamento dissoluto: nelle più furiose dissolutezze si era infrollito anima...

agg. atto a dissolvere.

agg. privo di ogni freno morale; licenzioso, vizioso, sregolato: un uomo dissoluto ; fare una vita dissoluta s.m. [f. -a] persona dissoluta § dissolutamente avv.

agg. e s.m. [f. -trice] (lett.) che, chi dissolve.

s.f. n 1 il dissolvere, il dissolversi, l'essere dissolto: la dissoluzione della materia n 2 (fig.) disfacimento, disgregazione: la dissoluzione della famiglia ; società in dissoluzione |...

s.f. (cine.) graduale sparizione dell'immagine proiettata sullo schermo, ottenuta con speciali accorgimenti | dissolvenza incrociata , effetto che si ottiene accoppiando alla dissolvenza la graduale...

v. tr. [pres. io dissòlvo ecc. ; pass. rem. io dissòlsi , tu dissolvésti ecc. ; part. pass. dissòlto e ant. dissoluto]n 1 (lett.) disciogliere | (fig.) disunire, disgregare: i sospetti hanno...

s.m. (lett.) dissoluzione.

meno com. dissimigliante, part. pres. di dissomigliare agg. non somigliante, dissimile, diverso § dissomigliantemente avv.

meno com. dissimiglianza, s.f. n 1 l'essere dissomigliante; mancanza di somiglianzan 2 ciascuno dei particolari per cui due o più persone o cose differiscono: notare delle dissomiglianze.

meno com. dissimigliare, v. intr. [io dissomìglio ecc. ; non sono usati i tempi composti], dissomigliarsi v. rifl. non somigliare, essere dissimile; differire: esaminandone il volto, anna notò...

part. pres. di dissonare agg. n 1 (mus.) che produce dissonanza: accordo dissonante n 2 (fig.) discordante, disarmonico: opinioni dissonanti , colori dissonanti § dissonantemente avv.

s.f. n 1 (mus.) la qualità sgradevole di un intervallo o di un accordo, in base a una valutazione soggettiva oppure in base a una classificazione teorican 2 (fig.) discordanza, disarmonia: dissonanza...

v. intr. [io dissuòno. .. , noi dissoniamo ecc. ; aus. avere]n 1 (mus.) produrre dissonanzan 2 (fig.) discordare.

vedi disonnare.

agg. (lett.) dissonante.

s.m. il dissotterrare, l'essere dissotterrato.

lett. disotterrare, v. tr. [io dissottèrro ecc.]n 1 togliere da sotto terra, disseppellire: dissotterrare un tesoro n 2 (fig.) riportare alla luce, riesumare, rivangare: dissotterrare un antico...

v. tr. [pass. rem. io dissua si , tu dissuadésti ecc. ; part. pass. dissua so] indurre qualcuno a desistere da un proposito; sconsigliare, distogliere: dissuadere qualcuno da qualcosa , dal fare...

s.f. il dissuadere, l'essere dissuaso: fare opera di dissuasione.

agg. che è atto o mira a dissuadere: discorso dissuasivo § dissuasivamente avv.

s.m. [f., raro, dissuaditrice] (non com.) chi dissuade o cerca di dissuadere.

agg. (non com.) che tende a dissuadere; dissuasivo.

agg. (lett.) non più avvezzo, non più abituato: «italia, italia» / egli gridava a' dissueti orecchi (carducci).

s.f. (lett.) mancanza di consuetudine, perdita di una consuetudine | cadere in dissuetudine , in disuso.

v. tr. [io dissugo , tu dissughi ecc.] (lett.)n 1 asciugaren 2 indebolire | dissugarsi v. rifl. asciugarsi, prosciugarsi.

ant. disuggellare, v. tr. [io dissuggèllo ecc.]n 1 (non com.) dissigillare, liberare dai sigilli: dissuggellare un pacco n 2 (fig. lett.) dischiudere, aprire: dissuggellare le labbra | rivelare,...

s.m. n 1 il distaccare, il distaccarsi, l'essere distaccaton 2 (mil.) gruppo di soldati distaccato dal reparto cui appartiene: un distaccamento di artiglieria.

v. tr. [io distacco , tu distacchi ecc.]n 1 staccare, separare, allontanare (anche fig.): distaccare un manifesto da un muro ; distaccare qualcuno dalla famiglia , dal lavoro n 2 (mil.) inviare un...

part. pass. di distaccare agg. n 1 separato, disgiunto: sezione distaccata n 2 (fig.) indifferente, freddo, riservato: rispose con aria distaccata § distaccatamente avv. con atteggiamento...

s.m. [pl. -chi]n 1 il distaccare, il distaccarsi, l'essere distaccato: distacco della retina n 2 (fig.) separazione, allontamento: il distacco dalla famiglia , dalla patria ; il momento del distacco...

agg. (anat.) si dice di una parte del corpo che si trovi distante da determinati punti assunti convenzionalmente come centrali.

s.f. morte dolorosa a seguito di cure accanite che non tengono conto della sofferenza del moribondo.

part. pres. di distare agg. n 1 lontano nello spazio o nel tempo: la nostra casa è distante dal centro ; è ancora distante quel giorno n 2 (fig.) diverso, differente: i nostri gusti sono molto...

s.f. n 1 spazio che intercorre tra due luoghi, due cose o due persone; intervallo di tempo fra due eventi: una distanza di 20 km ; a un mese di distanza | tenersi a debita , a rispettosa distanza ,...

s.m. (mecc.) lo stesso che distanziatore.

s.m. il distanziare, l'essere distanziato.

v. tr. [io distànzio ecc.]n 1 collocare, porre a una determinata distanza: distanziare i filari delle viti n 2 lasciare dietro di sé a una certa distanza (spec. nel linguaggio sportivo): ha...

s.m. (mecc.) elemento che serve per distanziare o per tenere a distanza fissa un organo rispetto a un altro.

agg. [pl. m. -ci] che serve per misurare le distanze: cannocchiale distanziometrico | pannello distanziometrico , ciascuno dei tre segnali stradali disposti successivamente, a distanze convenute,...

s.m. strumento ottico, a forma di cannocchiale, usato in topografia per la misurazione indiretta delle distanze.

v. intr. [io disto ecc. ; non sono usati i tempi composti]n 1 essere a una data distanza da un punto di riferimento: la casa dista dalla stazionen 3 km n 2 (fig.) discordare, divergere: i nostri...

o distemprare [di-stem-prà-re], v. tr. [io distèmpero ecc.] (lett.) stemperare.

v. tr. [coniugato come tendere]n 1 allentare, rendere meno teso (anche fig.): distendere una corda ; la camomilla distende i nervi n 2 allungare, allargare: distendere le gambe , le braccia |...

s.m. (rar.) il distendere, il distendersi; distensione.

s.m. (min.) altro nome della cianite.

v. tr. [io distènebro ecc.] (lett.) liberare dalle tenebre, illuminare: distenebrare la cecità della nostra mente (galilei) | distenebrarsi v. rifl. (lett.) illuminarsi, rischiararsi.

v. tr. (ant.)n 1 trattenere, imprigionaren 2 opprimere.

s.f. n 1 il distendere, il distendersi (anche fig.): distensione degli arti , dei muscoli ; distensione degli animi ; avrei bisogno di un po' di distensione , di un po' di calma, di tranquillitàn 2...

agg. atto a distendere, a produrre una distensione (spec. fig.): letture distensive ; politica distensiva § distensivamente avv.

s.f. n 1 grande estensione: la distesa dei campi , del mare | sonare le campane a distesa , facendo compiere ad esse ampie oscillazioni in modo da ottenere un suono più intenso e prolungato; cantare...

part. pass. di distendere agg. n 1 steso, allungato, spiegato: vele distese ; teneva le braccia distese lungo i fianchi | a voce distesa , (fig.) a piena vocen 2 che giace, coricato: se ne stava...

s.m. [pl. -ci]n 1 (metr.) strofa di due versi | distico elegiaco , nella metrica classica, coppia di versi formata da un esametro e un pentametron 2 scritto di poche righe che serve di presentazione...

agg. che si può distillare.

s.m. (non com.) distillazione.

v. tr. n 1 (chim.) sottoporre a distillazione: distillare l'acqua | ottenere per distillazione: distillare l'acquavite dalle prugne n 2 (fig.) estrarre, cavare, ottenere (il meglio): distillare le...

part. pass. di distillare e agg. nei sign. del verbo s.m. n 1 liquido ottenuto per distillazione: la grappa è un distillato delle vinacce n 2 (fig.) quintessenza, concentrato: un distillato di...

s.m. (antiq.) apparecchio o impianto per distillare; alambicco.

s.m. n 1 [f. -trice] chi distilla; operaio addetto alla distillazionen 2 apparecchio per distillare.

s.f. (chim.) operazione volta a separare un liquido volatile dalle sostanze non volatili in esso disciolte o a separare liquidi di volatilità diversa; si effettua portando il liquido all'ebollizione...

s.f. stabilimento dove si effettua la distillazione, spec. per ottenere bevande alcoliche.

agg. e s.m. (arch.) si dice di tempio con due colonne sulla facciata o di elemento architettonico sostenuto da due colonne.

s.f. (psich.) grave alterazione depressiva dell'affettività | (estens.) disturbo nel tono dell'umore.

agg. [pl. m. -ci] (med.) relativo a distimia: sindrome distimica | affetto da distimia: soggetto distimico.

v. tr. [pres. io distìnguo ecc. ; pass. rem. io distinsi , tu distinguésti ecc. ; part. pass. distinto]n 1 separare con la mente una cosa da un'altra rilevandone la differenza: distinguere il...

agg. che si può distinguere: una luce a malapena distinguibile § distinguibilmente avv. (rar.).

s.m. invar. distinzione, spec. sottile, cavillosa: fare dei distinguo.

vedi destino.

s.f. nota analitica; elenco, lista: distinta dei prezzi | distinta di versamento , elenco dei valori che si versano a un cassiere con indicazione delle specie e delle quantità.

agg. atto a distinguere: segno distintivo | tratto distintivo , (ling.) carattere che permette di distinguere un fonema da un altro o in genere una qualsiasi unità linguistica da un'altra s.m. ...

part. pass. di distinguere agg. n 1 separato, diverso, differente: due cose ben distinte ; una parola con due significati distinti n 2 chiaro, facilmente percepibile con la mente o con i sensi: la...

s.f. n 1 il distinguere: occorre fare una distinzione n 2 differenza: c'è una netta distinzione tra i due concetti | senza distinzione , senza fare differenzen 3 riguardo, preferenza, segno d'onore:...

s.m. (med.) disfunzione della tiroide.

s.f. (med.) parto distocico.

agg. [pl. m. -ci] (med.) si dice di parto che non si svolge in modo fisiologicamente normale.

poet. distorre [di-stòr-re], v. tr. [coniugato come togliere]n 1 allontanare, volgere in altra parte: distogliere lo sguardo n 2 dissuadere, far desistere: distogliere qualcuno da un proposito |...

part. pass. di distogliere e agg. nei sign. del verbo.

s.m. [pl. -mi] verme trematode dal corpo piatto e ovale, parassita dei canalicoli biliari di ovini e bovini e, talvolta, dell'uomo.

s.f. malattia parassitaria di ovini e bovini dovuta a distomi: distomatosi epatica.

s.f. (med.) alterazione del tono muscolare o del tono nervoso: distonia muscolare , neurovegetativa.

agg. [pl. m. -ci] (med.) di distonia, caratterizzato da distonia: movimento distonico agg. e s.m. [f. -a] che, chi è affetto da distonia.

s.f. (med.) malformazione consistente nella irregolare posizione di un viscere.

v. tr. [coniugato come torcere]n 1 (lett.) storcere, torcere con violenza: qui distorse la bocca e di fuor trasse / la lingua (dante inf. xvii, 74-75)n 2 produrre una distorsione: la caduta gli ha...

v. tr. [io distórno ecc.] (lett.) deviare, tenere lontano, allontanare; stornare: pianse, percosse il biondo crine e 'l petto / per distornar la tua fatale andata (tasso g. l. xvii, 26).

vedi distogliere.

s.f. n 1 alterazione, deformazione, stravolgimento (anche fig.): distorsione della realtà dei fatti n 2 (med.) lesione di un'articolazione in seguito a movimento brusco e violento, senza dislocazione...

s.m. (elettr.) dispositivo per la distorsione dei suoni che si applica a chitarre elettriche e ad apparecchi di riproduzione di musica per ottenere effetti speciali.

part. pass. di distorcere agg. nei sign. del verbo | (fig.) sbagliato, traviato, perverso: amore , piacere , ragionamento distorto.

agg. che si può distrarre; facile a distrarsi.

v. tr. [coniugato come trarre]n 1 rivolgere altrove, volgere in altra direzione: distrarre l'attenzione di qualcuno | distrarre una somma , impiegarla per un uso diverso da quello cui era destinatan...

part. pass. di distrarre agg. disattento, sbadato; che ha il pensiero rivolto altrove: un ragazzo molto distratto ; essere momentaneamente distratto § distrattamente avv. con distrazione o per...

s.f. n 1 il distrarre, il distrarsi; condizione momentanea o abituale in cui il pensiero, l'attenzione sono lontani dalla realtà circostante: un attimo di distrazione ; l'ha fatto per distrazione ;...

s.f. (lett.)n 1 necessitàn 2 angustia | mancanza, scarsità di denaro.

agg. (ant.)n 1 legato, trattenuto, stretton 2 angustiato: o caro bene, o solo mio riposo, / che 'l mio cuor tien distretto (boccaccio dec. vii, conclusione)n 3 detto di parente o di amico, stretto,...

agg. del distretto: ufficio distrettuale delle imposte dirette.

v. tr. [io distribuisco , tu distribuisci ecc.]n 1 dividere fra diverse persone; dare, assegnare, dispensare: distribuire il lavoro tra i collaboratori ; distribuire i posti , gli inviti |...

agg. che serve a distribuire, che concerne la distribuzione: criterio distributivo ; giustizia distributiva , quella che divide dei beni tra più individui in base a criteri equi | proprietà...

s.m. n 1 [f. -trice] chi distribuisce; chi è addetto a una distribuzione: distributore della posta | distributore di giornali , chi compera all'ingrosso i giornali dagli editori e li distribuisce ai...

agg. (non com.) relativo al modo in cui una serie di elementi sono distribuiti in un insieme: rapporti distribuzionali | (ling.) che concerne la modalità con cui un elemento linguistico si presenta...

s.m. (ling.) corrente linguistica statunitense sorta negli anni '20, che classifica gli elementi della lingua in relazione alle strutture secondo cui si organizzano e si combinano, cioè in base alla...

s.m. [pl. -sti] linguista che segue la teoria del distribuzionalismo.

s.f. n 1 il distribuire, l'essere distribuito; il modo in cui alcune cose sono distribuite: la distribuzione dei premi ; la distribuzione degli ambienti in una casa | distribuzione del reddito ,...

meno com. distrigare , v. tr. [io districo , tu districhi ecc.] sciogliere, sbrogliare qualcosa che si presenta intricato (anche fig.): districare una matassa ; districare una difficile questione...

ant. destringere e distrignere, v. tr. [coniugato come stringere]n 1 (lett.) stringere fortemente (anche fig.): o bella man che mi destringi 'l core (petrarca canz. cxcix, 1)n 2 (ant.) costringere,...

s.f. (med.) stato di cattiva nutrizione dell'organismo o dei tessuti, e l'effetto che ne deriva; il termine è usato anche per indicare vere e proprie malattie: distrofia del lattante ; distrofia...

agg. [pl. m. -ci] (med.) relativo a distrofia: disturbi distrofici agg. e s.m. [f. -a] che, chi è affetto da distrofia: bambino distrofico ; i distrofici.

v. tr. [pres. io distruggo , tu distruggi ecc. ; pass. rem. io distrussi , tu distruggésti ecc. ; part. pass. distrutto] far sparire, annientare o danneggiare in modo irreparabile e totale;...

s.m. (lett.) il distruggere, l'essere distrutto | (fig.) struggimento, tormento interiore.

agg. e s.m. [f. -trice] (lett.) che, chi distrugge; distruttore: un ribaldo, / distruggitor di sé e di sue cose (dante inf. xxii, 50-51).

agg. che può essere distrutto.

s.f. l'essere distruttivo.

agg. atto a distruggere: potenza distruttiva | critica distruttiva , (fig.) che mira solo a demolire, che si limita a individuare e denunciare gli aspetti negativi di un fenomeno, di un'opera e...

part. pass. di distruggere agg. che ha subìto una distruzione; che è ridotto in rovina (anche fig.): una città distrutta ; una vita distrutta | (fig.) privato di ogni energia fisica o morale:...

agg. e s.m. [f. -trice] che, chi distrugge: mania , furia distruttrice.

s.f. il distruggere, l'essere distrutto; strage, rovina: la distruzione di una città ; seminare ovunque distruzione e morte ; le distruzioni causate dalla guerra.

v. tr. n 1 recare molestia, incomodo a qualcuno, spec. distogliendolo o distraendolo da ciò che sta facendo: quando studia non vuole essere disturbato ; scusi se la disturbo | disturbo? ,...

part. pass. di disturbare agg. che è affetto da disturbi mentali o da nevrosi (in usi eufem. o scherz.): un (individuo) disturbato | che soffre di qualche malessere: da alcuni giorni è...

agg. e s.m. [f. -trice] che, chi disturba: disturbatore della quiete pubblica ; mettere alla porta i disturbatori.

s.m. n 1 il disturbare, il disturbarsi; fastidio, incomodo: dare , arrecare disturbo ; scusi, perdoni il disturbo | tolgo il disturbo , formula di cortesia di chi prende congedo dopo aver fatto una...

s.f. (tosc.) usanza popolare consistente in uno scambio di motteggi in versi | dare la disturna , lanciare frizzi.

o disobbediente, part. pres. di disubbidire agg. che disubbidisce, che non è ubbidiente: un bambino disubbidiente | usato anche come s.m. e f. : fare il disubbidiente.

o disobbedienza, s.f. l'essere disubbidiente, abitudine a disubbidire: un bambino di una disubbidienza insopportabile | atto con cui si disubbidisce: commettere una disubbidienza | disubbidienza...

o disobbedire, v. intr. [io di subbidisco , tu di subbidisci ecc. ; aus. avere] non ubbidire; trasgredire a un ordine, a una disposizione: disubbidire ai genitori , alle leggi ; disubbidisce spesso ...

vedi dissuggellare.

o diseguaglianza, s.f. n 1 l'essere disuguale; disparità: disuguaglianza d'età , di grado ; le disuguaglianze sociali | mancanza di uniformità irregolarità, asperità: le disuguaglianze del...

o diseguagliare, v. tr. [io di suguàglio ecc.] (non com.) rendere disuguale.

o diseguale, agg. n 1 non uguale; diverso, differente: grandezze disuguali n 2 irregolare, non uniforme: terreno disuguale n 3 (fig.) incostante, discontinuo; mancante di unità, disorganico:...

v. tr. (lett.) rendere disumano, privare delle caratteristiche umane; inasprire, abbrutire: mi duole si vada porre ad un mestiero che quasi necessariamente disumana e incrudelisce chi lo esercita ...

s.f. l'essere disumano; azione disumana.

v. tr. privare delle qualità proprie dell'uomo (anche assol.): la guerra disumanizza (gli uomini) | disumanizzarsi v. rifl. divenire disumano.

s.f. il disumanizzare, il disumanizzarsi, l'essere disumanizzato.

agg. n 1 che manca di umanità crudele, spietato: un nemico disumano ; ferocia disumana n 2 che non ha nulla di umano, che non sembra proprio dell'uomo: una vita disumana | che va oltre la capacità...

v. tr. (non com.) dissotterrare, disseppellire, esumare.

v. rifl. (ant.) distaccarsi dall'unità di cui si fa parte; disunirsi, separarsi.

v. tr. (rar.) liberare dall'unto, sgrassare.

agg. non uniforme, non omogeneo; differenziato.

s.f. mancanza di unione; discordia: disunione tra fratelli.

v. tr. [io di sunisco , tu di sunisci ecc.]n 1 separare, staccaren 2 (fig.) dividere, mettere in discordia: disunire gli animi | disunirsi v. rifl. e rifl. rec. dividersi, staccarsi, separarsi |...

part. pass. di disunire agg. privo di unione, di coesione, di accordo: famiglia disunita | disorganico, discontinuo: stile disunito § disunitamente avv.

s.f. (med.) emissione difficoltosa e irregolare dell'urina.

s.f. (ant.) disuso: mettere in disusanza , abrogare, annullare.

v. tr. n 1 (non com.) smettere di usare: disusare un abito n 2 (lett.) usare male: o avarizia cieca, o bassi ingegni / che disusaste il ben della natura (michelangelo)n 3 (lett.) far cadere in...

part. pass. di disusare agg. n 1 che non è più usato; caduto in disuso: vocabolo disusato n 2 (lett.) insolito, fuori del comune: una subita e disusata avarizia in lui appariva (boccaccio dec. ...

s.m. il non essere più in uso: una locuzione in disuso ; cadere in disuso.

agg. (lett.)n 1 che non è di alcuna utilità, inutilen 2 detto di persona, inetto, ozioso s.m. (non com.)n 1 [anche f.] persona inetta. pegg. disutilaccio n 2 svantaggio, danno, perdita §...

s.f. n 1 (non com.) l'essere disutilen 2 (econ.) nella teoria economica marginalistica, utilità negativa associata al lavoro.

s.m. ciò che rappresenta la negazione, il contrario di un valore; valore negativo.

s.m. (lett.) svantaggio.

v. tr. [io di svéglio ecc.] (ant.) svegliare: pareami che disvegliasse questa che dormia (dante vita nuova).

v. tr. [io di svélo ecc.] (lett.) svelare, palesare, manifestare.

v. tr. [coniugato come svellere] (lett.) svellere | disvellersi v. rifl. staccarsi, separarsi: quando si parte l'anima feroce / dal corpo ond'ella stessa s'è disvelta, / minòs la manda a la...

v. intr. [coniugato come venire ; aus. essere] (ant.)n 1 venir meno, svenire: indi gelata e smorta / disvenne e cadde (caro)n 2 consumarsi, attenuarsin 3 non essere adatto, conveniente; sconvenire.

s.f. (ant. , lett.) sventura, sfortuna, sciagura.

v. tr. [io di svèsto ecc.] (lett.)n 1 svestire, spogliaren 2 (fig.) liberare, privare: io fui del primo dubbio disvestito / per le sorrise parolette brevi (dante par. i, 94-95) | disvestirsi v....

v. tr. [io di svìo ecc.] (lett.) sviare, distogliere; allontanare dalla giusta via | v. intr. [aus. avere] (lett.) deviare (anche fig.).

v. tr. (lett.) sciogliere, districare da ciò che avviluppa (anche fig.) | disvilupparsi v. rifl. (lett.) districarsi, sciogliersi (anche fig.): da tema e da vergogna / voglio che tu omai ti...

s.m. (non com.) il disviare, l'essere disviato; disguido.

s.f. (med.) carenza di vitamine.

v. tr. [io di svitìcchio ecc.] (lett.)n 1 sciogliere ciò che è avviticchiato; districaren 2 (fig.) distinguere con lo sguardo: ma guarda fiso là, e disviticchia / col viso quel che vien sotto a...

v. tr. (ant.) privare della voglia, annoiare; disamorare (anche assol.) | disvogliarsi v. rifl. (ant.) perdere la voglia, l'interesse; disamorarsi.

v. tr. [coniugato come volere] (lett.) non volere più ciò che si voleva prima: femina è cosa garrula e fallace: / vole e disvole; è folle uom che se 'n fida (tasso g. l. xix, 84).s.m. (lett.)...

v. tr. [coniugato come volgere] (rar.) svolgere, distendere una cosa avvolta; dipanare.

s.m. n 1 piccolo cappuccio di metallo o di altro materiale, usato per proteggere il dito col quale si spinge l'ago quando si cuce. dim. ditalino n 2 piccolo cappuccio di pelle o di altro materiale...

s.m. dim. di ditale | pl. tipo di pasta da minestra più piccola dei ditali.

s.f. n 1 colpo dato con un dito: una ditata in un occhio n 2 impronta lasciata con un dito: un vetro pieno di ditate n 3 quantità di roba che si può raccogliere con un dito: una ditata di grasso.

v. tr. [io ditéggio ecc.] (mus.) indicare la diteggiatura su un testo musicale | v. intr. [aus. avere] muovere opportunamente le dita nel sonare uno strumento.

s.f. (mus.) indicazione grafica, mediante numeri o segni, delle dita che devono essere usate su uno strumento per eseguire le singole note.

s.m. [pl. f. ditelle o ditella] (ant.) ascella.

s.m. (chim.) sale dell'acido iposolforico.

agg. [pl. m. -ci] (chim.) lo stesso che iposolforico.

agg. (chim.) lo stesso che iposolfito.

agg. (chim.) lo stesso che iposolforoso.

agg. [pl. m. -ci]n 1 relativo al ditirambo; di ditirambi: ritmo , componimento ditirambico ; poeta ditirambico n 2 (fig.) elogio ditirambico , esagerato, sperticato.

s.m. n 1 nella letteratura classica greca, forma di canto corale in onore di dioniso | nella letteratura italiana, componimento poetico in lode del vino e dell'amoren 2 (fig.) scritto o discorso di...

s.m. [pl. -schi] insetto coleottero acquatico di forma ovale e di colore verde scuro, con zampe posteriori molto lunghe e antenne filiformi; divora larve di zanzare, insetti e anche piccoli pesci.

s.m. [pl. f. le dita ; pop. i diti , che si usa però obbligatoriamente quando è seguito dal nome: i diti mignoli]n 1 ciascuna delle parti mobili, distinte e articolate, con cui terminano le mani e...

s.f. (bot.) nome comune di varie specie di clavaria.

s.m. n 1 accr. di dito n 2 (pop.) alluce.

s.m. nella metrica greca e latina, metro o dipodia formata da due trochei.

s.f. n 1 nome, titolo, ragione sociale di un'impresa che l'identifica nell'esercizio delle proprie attivitàn 2 (estens.) l'azienda stessa e la sede in cui essa opera: una ditta seria ; una ditta di...

® , meno com. dictafono, s.m. n 1 apparecchio provvisto d'altoparlante che si usa negli uffici per comunicare fra una stanza e l'altran 2 sorta di magnetofono usato spec. per la dettatura della...

s.m. pianta erbacea aromatica con fiori bianchi o rossi raccolti in grappolo e foglie ovali (fam. rutacee).

e deriv. vedi dettare e deriv.

s.m. n 1 in roma antica, magistrato supremo straordinario, nominato in tempi di grave crisi e investito di pieni poteri civili e militarin 2 capo di un governo totalitario e antidemocratico; chi...

agg. n 1 proprio di un dittatore, esercitato da un dittatore: poteri dittatoriali ; regime dittatoriale n 2 (estens.) da dittatore; autoritario, dispotico: tono , atteggiamento dittatoriale §...

agg. (non com.) dittatoriale § dittatoriamente avv.

s.f. n 1 in roma antica, ufficio e dignità del dittatore; la durata della carica di dittatoren 2 regime politico in cui tutti i poteri sono concentrati in un solo organo, individuale o collegiale,...

s.m. pl. (zool.) ordine di insetti con un solo paio di ali sviluppato, l'altro rudimentale, apparato boccale succhiatore, capo munito di due antenne e di grandi occhi composti (p. e. mosche,...

vedi diptero.

s.m. [pl. -ci]n 1 sorta di taccuino usato nell'antichità, consistente in due tavolette incerate unite per mezzo di una cerniera, così da potersi aprire e chiudere come un libron 2 immagine sacra...

s.f. (filol.) nella trascrizione di un testo, errore consistente nella ripetizione di una parola o di un gruppo di lettere.

s.f. (ling.) struttura della lingua letteraria e poetica costituita da una coppia di elementi omologhi collegati di norma dalla cong. e (p. e. negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi ; leopardi a...

s.m. (ling.) dittongazione.

v. tr. [io dittòngo , tu dittònghi ecc.] (non com.) trasformare una vocale semplice in un dittongo | v. intr. [aus. avere] (ling.) formare, generare un dittongo.

s.f. (ling.) trasformazione di una vocale semplice in un dittongo.

s.m. [pl. -ghi] (ling.) gruppo fonetico formato da una semiconsonante combinata con una vocale nella medesima sillaba (p. e. fió-re ; lài-co): dittongo ascendente , discendente , a seconda che...

s.f. (med.) secrezione di urina; quantità di urina eliminata nell'unità di tempo.

agg. [pl. m. -ci] (med.) che concerne o favorisce la diuresi: azione diuretica ; acqua minerale diuretica s.m. sostanza o farmaco che favorisce la diuresi.

agg. (ant.) del giorno s.m. n 1 (ant.) diario, giornale dei fatti di ogni giornon 2 (eccl.) diurno.

s.m. e f. [pl. m. -sti] impiegato avventizio, retribuito a giornata.

agg. n 1 del giorno; che avviene di giorno: le ore diurne ; servizio diurno | l'astro diurno , (poet.) il sole | (albergo) diurno , nelle città, locale pubblico che offre servizi vari (bagni,...

s.f. (lett.) l'essere diuturno.

agg. (lett.) che ha lunga durata: le diuturne fatiche.

s.f. n 1 (poet.) dea: cantami, o diva, del pelide achille / l'ira funesta (monti)n 2 attrice o cantante molto famosa e ammirata: una diva dello schermo | (estens.) donna che assume atteggiamenti...

s.m. (non com.) il divagare.

v. intr. [io divago , tu divaghi ecc. ; aus. avere]n 1 (lett.) andar girando qua e là, senza una meta precisan 2 (fig.) allontanarsi dall'argomento di cui si sta parlando: divagare dal tema |...

s.f. n 1 il divagare; digressione: divagazioni poetiche su un argomento storico n 2 (non com.) svago, divertimento.

v. intr. [aus. essere], divallarsi v. rifl. (ant.) scendere a valle.

s.m. (rar.) il divampare.

v. intr. [aus. essere]n 1 accendersi e ardere con fiamma grande e improvvisa: un incendio divampò nella notte n 2 (fig.) manifestarsi e diffondersi con impeto e violenza: la rivolta divampò in...

s.m. n 1 lungo sedile imbottito, a più posti, con o senza spalliera e braccioli | divano letto , divano costruito in modo da poter essere trasformato in letto. dim. divanetto n 2 nell'impero...

v. intr. [io divàrio ecc. ; aus. avere] (ant.) variare, essere differente.

agg. che può essere divaricato.

s.m. il divaricare, il divaricarsi, l'essere divaricato.

v. tr. [io divàrico , tu divàrichi ecc.] far divergere, allargare: divaricare le gambe | divaricarsi v. rifl. allargarsi, divergere.

s.f. in ginnastica, divaricazione delle gambe eseguita con un piccolo salto.

part. pass. di divaricare agg. n 1 allargato, aperto: gambe divaricate n 2 (bot.) si dice di organo vegetale che forma con l'asse su cui è inserito un angolo di poco inferiore a un angolo retto:...

s.m. (med.) strumento per tenere divaricati i margini dell'incisione chirurgica durante un'operazione.

s.f. n 1 il divaricare, l'essere divaricato; apertura tra due parti divaricaten 2 (fig.) dissenso, divergenza: divaricazione di posizioni ideologiche.

s.m. diversità, differenza: divario di opinioni ; divario tecnologico , disparità del livello tecnologico tra i paesi industrializzati o tra questi e quelli in via di sviluppo.

v. tr. (non com.) si usa solo nella loc. dare a divedere , mostrare chiaramente, far capire, oppure voler far credere, dare a intendere.

v. intr. [io divéggio ecc. ; aus. avere] assumere atteggiamenti divistici.

v. tr. [pres. io divèllo ecc. ; pass. rem. io divèlsi , tu divellésti ecc. (rar. io divulsi ecc.); part. pass. divèlto (rar. divulso)] (lett.) strappare con forza, sradicare, estirpare;...

part. pass. di divellere e agg. nei sign. del verbo.

v. intr. [coniugato come venire ; aus. essere]n 1 diventare (rispetto al quale è di uso più elevato)n 2 (ant.) giungere, venire: con pochi passi divenimmo / là 'v'uno scoglio de la ripa uscìa ...

ant. deventare, tosc. doventare, v. intr. [io divènto ecc. ; aus. essere] divenire, venire a essere, trasformarsi in: diventare buono , brutto , grande , vecchio ; diventare ministro , sindaco ; la...

s.m. n 1 discussione animata o aspra tra due persone; alterco, litigio: avere un diverbio con qualcuno ; venire a diverbio n 2 nell'antico dramma latino, la parte dialogata.

part. pres. di divergere agg. n 1 che diverge (anche fig.): strade , opinioni divergenti | semirette divergenti , (geom.) quelle che partono da uno stesso punto e si allontanano progressivamente...

s.f. n 1 il divergere, l'essere divergente (anche fig.): divergenza di opinioni n 2 (meteor.) separazione, in senso orizzontale, delle linee di flusso di una corrente d'arian 3 (mat.) grandezza...

v. intr. [io divèrgo , tu divèrgi ecc. ; non usati il pass. rem. e il part. pass.]n 1 muovere in direzioni diverse, discostarsi, allontanarsi reciprocamente: strade che divergono n 2 (fig.) essere...

v. tr. [io diversìfico , tu diversìfichi ecc.] rendere diverso, distinguere, differenziare: diversificare la produzione , il campionario ; diversificare il portafoglio , (fin.) tenere titoli...

s.f. il diversificare, il diversificarsi, l'essere diversificato; differenziazione.

s.f. n 1 (non com.) deviazione: diversione delle acque ' (fig.) digressione dall'argomento principalen 2 (mil.) operazione offensiva limitata, messa in atto per attrarre le forze nemiche lontano dal...

s.f. n 1 l'essere diverso: diversità di gusti , di forma , di colore n 2 ciò per cui una cosa è diversa da un'altra: notare la diversità fra due oggetti.

agg. (non com.) atto a deviare, ad allontanare, a distrarre: manovra diversiva | (canale) diversivo , alveo artificiale destinato a sottrarre parte delle acque di piena di un fiume s.m. quanto...

agg. n 1 che differisce, che non è lo stesso, disuguale; dissimile, distinto: seguire vie diverse ; persone di gusti diversi ; mio fratello è molto diverso da me n 2 discorde, contrastante: essere...

s.m. (ant.) albergo, ostello.

part. pres. di divertire agg. che diverte, allegro, piacevole: una persona , uno spettacolo divertente.

s.f. (med.) infiammazione di un diverticolo, spec. intestinale.

s.m. n 1 (lett.) viottolo che diverge dalla strada principale; per estens., luogo appartato | (fig.) deviazione dall'argomento principale, digressione; sotterfugio, preteston 2 (anat.) estroflessione,...

s.f. (med.) malattia caratterizzata dalla presenza di diverticoli multipli a carico dell'intestino.

s.m. n 1 ciò che serve a divertire, a ricreare lo spirito; svago, passatempo, spasso: il cinema è il mio divertimento preferito ; con le sue barzellette è il divertimento della comitiva ' buon...

v. tr. [io divèrto ecc.]n 1 ricreare lo spirito distraendolo dagli affanni e dalle preoccupazioni e volgendolo ad altro oggetto: il refrigerio / d'una parola amica, /... il cor diverte ai placidi /...

s.m. invar. n 1 (mus.) divertimenton 2 composizione letteraria o artistica caratterizzata dalla elaborazione giocosa di un tema: quel racconto costituisce un felice divertissement.

part. pass. di divertire agg. che si diverte, che mostra di divertirsi; che denota divertimento: se ne stava a guardare divertito ; uno sguardo divertito.

s.f. attrice o cantante di scarsa notorietà.

s.m. il divezzare, il divezzarsi, l'essere divezzato.

v. tr. [io divézzo ecc.]n 1 far perdere un'abitudine, disabituaren 2 slattare, svezzare: divezzare un lattante , un bam bino | divezzarsi v. rifl. perdere un'abitudine, un vizio: divezzarsi dal...

agg. si dice di bambino che è stato svezzato.

agg. (lett.) pronto, rapido, risoluto avv. difilato, senza indugio: andarono allora diviato al casolare (manzoni p. s. viii) § diviatamente avv. (ant.).

s.m. n 1 (mat.) quantità da dividere; il primo termine di una divisione; si oppone a divisore n 2 (fin.) utile da distribuirsi annualmente tra i soci di una società per azioni | dividendo (unitario)...

v. tr. [pass. rem. io divi si , tu dividésti ecc. ; part. pass. divi so]n 1 ridurre, scomporre, frazionare un tutto in più parti: dividere una torta in otto porzioni ; dividere un terreno in lotti...

s.m. invar. frutto rossastro di una leguminosa dell'america centrale e meridionale, da cui si ricava una sostanza conciante (tannino).

v. tr. [io divièto ecc.] (lett.) vietare.

1 proibizione, imposta dalla legge o da un regolamento, di determinati atti o comportamenti: divieto d'importazione , di caccia , di pesca ; divieto di sorpasso , di sosta n 2 (estens.) proibizione in...

v. tr. (lett.) predire mediante divinazione, presagire il futuro per dono divino | (estens.) indovinare, prevedere; intuire.

agg. e s.m. [f. -trice] (lett.) che, chi divina.

agg. (lett.) che riguarda la divinazione: potere divinatorio ; pratiche divinatorie.

s.f. n 1 nelle religioni antiche e primitive, l'arte di prevedere il futuro attraverso l'interpretazione di eventi ritenuti segni dati dagli dein 2 (estens.) predizione, presentimento.

s.m. (non com.) il divincolare, il divincolarsi.

v. tr. [io divìncolo ecc.] (non com.) piegare, torcere in qua e in là | divincolarsi v. rifl. contorcersi, dimenarsi, spec. per liberarsi da una stretta.

s.m. un divincolarsi prolungato.

s.m. invar. la pratica sportiva dell'immersione subacquea.

ant. divinitade [di-vi-ni-tà-de] e divinitate, s.f. n 1 essere divino, dio: le divinità pagane n 2 essenza, natura divina: la divinità di cristo n 3 (fig. rar.) eccellenza, perfezione, sublimità:...

v. tr. n 1 considerare e adorare come dio: romolo fu divinizzato n 2 (fig.) esaltare come cosa divina; celebrare, glorificare: divinizzare la donna amata.

s.f. il divinizzare, l'essere divinizzato.

agg. n 1 di dio; che viene da dio: bontà , misericordia divina ; la divina provvidenza ; per grazia divina ; castigo , perdono divino | la divina scrittura , la bibbia | scienza divina , la teologia...

s.f. n 1 abito di varia foggia e colore, comune a determinate categorie di persone: divisa da collegiale , da ferroviere ; la divisa dell'usciere | l'abito proprio di chi appartiene a un corpo...

s.m. (ant. lett.) il divisare; proposito, determinazione.

v. tr. n 1 (lett.) proporsi; stabilire: divisò allora d'allontanarsi da roma (pirandello)n 2 (ant.) separare; distingueren 3 (ant.) descrivere, esporre minutamente: sotto così bel ciel com'io...

agg. n 1 che può essere diviso: beni divisibili n 2 (mat.) si dice di numero che, diviso per un altro, dà come resto zero.

s.f. n 1 l'essere divisibilen 2 (mat.) la proprietà di un numero di essere divisibile esattamente per un altro.

agg. n 1 (mil.) di una divisione, appartenente a una divisione: artiglieria divisionale n 2 si dice di moneta che rappresenta una frazione dell'unità monetaria.

agg. (non com.) di divisione | moneta divisionaria , moneta divisionale.

s.f. n 1 il dividere, il dividersi, l'essere diviso: divisione di una parola in sillabe ; linea , punto di divisione | divisione del lavoro , nell'organizzazione industriale del lavoro, assegnazione...

s.m. movimento pittorico diffusosi in francia e in italia alla fine dell'ottocento; utilizzava una tecnica consistente nell'accostamento di colori puri, stesi sulla tela a piccole pennellate...

s.m. e f. [pl. m. -sti] seguace del divisionismo | si usa anche come agg. in luogo di divisionistico : movimento divisionista.

agg. [pl. m. -ci] relativo al divisionismo: tecnica divisionistica.

agg. (ant.) che divide, che serve a dividere.

s.m. n 1 fenomeno collettivo di infatuazione per i personaggi più noti del mondo dello spettacolo e dello sportn 2 il comportamento eccentrico ed esibizionistico con cui tali personaggi alimentano il...

s.m. (ant.) parere, pensiero, proposito: ciascuno commendò il parlare e il diviso della reina (boccaccio dec. ii, conclusione).part. pass. di dividere agg. n 1 che è frazionato in parti;...

s.m. n 1 (mat.) il secondo termine di una divisione | divisore comune , il numero contenuto esattamente in più numeri | massimo comun divisore , il più grande dei divisori comunin 2 divisore...

agg. e s.m. si dice di ciò che serve a dividere: (muro) divisorio , quello che divide due ambienti, ma non ha funzione portante.

agg. [pl. m. -ci] proprio del divismo; da divo, da diva: atteggiamento divistico.

s.f. (ant. lett.)n 1 abbondanzan 2 pl. ricchezze.

agg. (lett.) divino: il divo cesare ; un canto tanto divo, / che la mia fantasia nol mi ridice (dante par. xxiv, 23-24) s.m. n 1 (lett.) dion 2 attore o personaggio che gode di grande popolarità:...

vedi divulgare.

v. tr. [io divóro ecc.]n 1 mangiare con avidità, con voracità (detto di animali, spec. feroci, e per estens. di persone): il leone divorò la preda ; si è divorato il pranzo in un baleno n 2...

agg. [f. -trice] che divora (spec. fig.): passione divoratrice s.m. gran mangiatore: un divoratore di pastasciutta | (fig.) avido consumatore: un divoratore di libri , un lettore insaziabile.

v. intr. [io divòrzio ecc. ; aus. avere]n 1 sciogliere mediante divorzio il proprio matrimonion 2 (estens.) separarsi, allontanarsi da cose o persone alle quali si era legati (anche scherz.).

part. pass. di divorziare agg. e s.m. [f. -a] che, chi ha ottenuto lo scioglimento del proprio matrimonio attraverso il divorzio.

s.m. n 1 (dir.) scioglimento legale del matrimonio civile (in italia anche di quello concordatario), regolato da modalità diverse nelle varie epoche, culture e società: chiedere , ottenere il...

s.m. movimento d'opinione o atteggiamento personale favorevole al divorzio.

s.m. e f. [pl. m. -sti]n 1 legale specializzato in cause di divorzion 2 chi è favorevole al divorzio | usato anche come agg. in luogo di divorzistico : movimento divorzista.

agg. [pl. m. -ci]n 1 relativo al divorzion 2 favorevole al divorzio: corrente divorzistica.

e deriv. vedi devoto e deriv.

agg. che si può divulgare.

s.m. (non com.) divulgazione.

antiq. divolgare, v. tr. [io divulgo , tu divulghi ecc.]n 1 rendere noto a molti, diffondere: divulgare una notizia , un segreto n 2 esporre in modo chiaro e comprensibile a molti; rendere...

agg. atto a divulgare, a far conoscere a un largo pubblico un argomento difficile o d'ambito specialistico: un'opera divulgativa , di carattere divulgativo.

s.m. [f. -trice]n 1 chi divulga: un divulgatore di notizie false n 2 chi fa opera di divulgazione culturale o scientifica.

s.f. il divulgare, il divulgarsi, l'essere divulgato: la divulgazione di una notizia ; un'opera di divulgazione scientifica.

s.f. (med.) dilatazione di organi anatomici a forma di orifizio o canale, operata per lo più con mezzi chirurgici: divulsione del retto , del piloro.

s.m. (med.) strumento chirurgico usato per praticare la divulsione.

s.m. invar. (mus.) forma tradizionale di esecuzione jazzistica originaria del sud degli stati uniti d'america, caratterizzata da schemi di libero contrappunto fra tromba, trombone e clarinetto.

agg. [pl. m. -ci] (biol.) biovulare; gemelli dizigotici , derivati dalla fecondazione di due uova distinte da parte di due distinti spermatozoi; si oppone a monozigotico.

s.m. n 1 libro nel quale sono raccolte e spiegate (di solito in ordine alfabetico) le parole e le locuzioni di una lingua, nel loro complesso o limitatamente a determinati periodi, aspetti, settori:...

s.m. e f. [pl. m. -sti] chi è autore di un dizionario, chi compila dizionari; lessicografo.

s.f. n 1 il pronunciare le parole in modo chiaro e intelligibile, come tecnica propria di attori, oratori, annunciatori e sim.: avere un'eccellente dizione ; lezioni di dizione | pronuncia in generen...

s.m. invar. abbr. di disc jockey.

s.m. invar. acido desossiribonucleico, cui è affidata la sintesi delle proteine; costituisce la sostanza fondamentale del gene.

s.m. nella terminologia musicale in uso nei paesi latini, la prima nota dell'unica scala maggiore priva di diesis e bemolli | do di petto , il più alto che un tenore può emettere.

loc. sost. m. invar. fai da te, bricolage.

loc. sost. m. invar. formula di origine giuridica che si usa per dire che si fa un favore per riceverne un altro.

vedi duagio.

vedi dovario.

s.m. invar. cane da guardia e da difesa di media taglia, dal corpo forte e snello, con muso lungo e sottile, orecchie erette, corto pelame scuro e lucente.

s.f. moneta d'oro coniata dal sec. xiv al xviii in spagna e nei suoi domini | (estens. lett.) moneta d'oro.

s.m. moneta aurea coniata a partire dal xvi sec. in spagna e poi diffusasi anche in italia.

agg. invar. si dice di vini le cui caratteristiche e la cui provenienza territoriale sono garantiti secondo modalità previste dalla legge.

s.f. [pl. -ce]n 1 canale o condotto di vario materiale fissato lungo il bordo del tetto per convogliare l'acqua piovana nel tubo di scolon 2 canale più o meno inclinato per lo scorrimento delle...

s.m. (tosc.) chi fabbrica o mette in opera docce o grondaie per lo scolo dell'acqua piovana.

v. intr. [io dóccio ecc. ; aus. essere o avere] (lett.) colare come l'acqua di una doccia | v. tr. n 1 far cadere un liquido come da una doccian 2 sottoporre a una doccia | docciarsi v. rifl. ...

s.f. il fare la doccia, per lo più a scopo terapeutico: docciature termali.

s.m. n 1 parte terminale della grondaia, talora ornata con figure grottesche, che sporge dal tetto per scaricare l'acqua piovana lontano dal muron 2 in alpinismo, lo stesso che colatoio.

agg. che insegna: personale docente | il corpo docente , l'insieme degli insegnanti | chiesa docente , (teol.) la chiesa rappresentata dal papa e dai vescovi, considerata nella sua funzione di...

s.f. insegnamento, attività e professione del docente | libera docenza , nell'ordinamento universitario italiano fino al 1971, titolo accademico abilitante all'insegnamento libero di una disciplina...

s.m. e f. [pl. m. -ti] seguace del docetismo.

s.m. nel cristianesimo dei primi secoli, tendenza teologica, riconosciuta come eretica, che negava la natura corporea di cristo, riducendo a pure apparenze l'elemento umano, la sofferenza e la morte.

s.m. e f. [pl. m. -sti] doceta.

agg. n 1 che si sottomette facilmente; arrendevole, mansueto: una persona docile , di carattere docile ; un cavallo poco docile al morso n 2 (estens.) si dice di cose che si adattano facilmente a un...

s.f. l'essere docile: la docilità di un animale , di un metallo.

s.f. n 1 nell'antica atene, esame cui venivano sottoposti i cittadini per poter esercitare particolari diritti o ufficin 2 (med.) insieme di saggi necroscopici diretti a dimostrare se un feto sia nato...

agg. [pl. m. -ci] relativo alla docimasia: (chimica) docimastica.

s.f. disciplina di carattere psico-pedagogico che studia i metodi e i criteri di valutazione del profitto scolastico e delle prove d'esame.

agg. [pl. m. -ci] di docimologia; relativo alla valutazione didattica: studi docimologici ; criteri docimologici.

s.m. [f. -a ; pl. m. -gi] studioso, esperto di docimologia.

s.m. [pl. docks] (spec. pl.) zona portuale attrezzata per l'attracco delle navi e per le operazioni di carico e scarico.

s.m. invar. aggancio in orbita fra due veicoli spaziali.

s.f. invar. unità che si aggancia a un computer portatile consentendo la connessione con periferiche esterne (lettore di cd-rom, monitor ecc.).

s.m. nella metrica greca e latina, metro o dipodia risultante per lo più dall'unione di un giambo con un cretico, in uso spec. nella poesia corale.

agg. che si può documentare.

agg. relativo a documenti; che si basa su documenti: prova documentale.

s.m. e f. [pl. m. -sti] chi si occupa di documentazione.

v. tr. [io documénto ecc.]n 1 corredare di documenti; dimostrare, provare con documenti: documentare una domanda , una tesi , un'accusa | documentare una parola , attestarne l'uso con citazioni o...

agg. n 1 relativo a documenti: scrittura documentaria , quella, per lo più corsiva, usata nei documenti | che si fonda su documenti: prova documentaria ; credito documentario , credito aperto presso...

s.m. e f. [pl. m. -sti]n 1 autore, regista di documentarin 2 (non com.) chi ordina o classifica documenti.

agg. [pl. m. -ci] relativo a un documentario: film documentaristico | che si riferisce alla documentazione, che serve a documentare: carattere documentaristico di un'opera letteraria.

part. pass. di documentare agg. n 1 che si basa su documenti; attendibile: un'accusa ampiamente documentata n 2 che si è valso di documenti attendibili, di fonti sicure: uno storico documentato ...

s.m. [f. -trice] chi fornisce una documentazione intorno a determinati argomenti o materie di studio.

s.f. n 1 il documentare, il documentarsi, l'essere documentato: ricerche , lavoro di documentazione | documentazione automatica , (inform.) memorizzazione e immagazzinamento di informazioni in un...

s.m. n 1 scritto che convalida o certifica la realtà di un fatto, di una condizione, di una situazione, spec. in ambito burocratico, amministrativo o giuridico; in partic., certificato, attestato...

s.f. l'insieme delle pubblicazioni raccolte a scopo di documentazione.

s.f. studio dei criteri che regolano la documentazione.

s.f. archivio di documenti o di materiale documentario.

primo elemento di parole composte di origine greca o di formazione moderna, dal gr. dódeka 'dodici' (dodecaedro , dodecafonia).

agg. [pl. m. -ci] (geom.) di dodecaedro.

s.m. (geom.) poliedro regolare avente come facce dodici pentagoni regolari uguali.

s.f. nella musica del novecento, metodo di composizione che organizza in serie tutti i dodici suoni della scala cromatica, svincolandoli dalle strutture tonali tradizionali.

agg. [pl. m. -ci] (mus.) fondato sulla dodecafonia: musica , tecnica dodecafonica § dodecafonicamente avv.

s.m. (geom.) poligono a dodici lati.

agg. e s.m. si dice di verso formato da dodici sillabe, con gli accenti sulla seconda, la quinta, l'ottava e l'undicesima sillaba (p. e. dagli átrii muscósi, dai fóri cadénti); senario doppio.

agg. (arch.) che ha dodici colonne: tempio dodecastilo.

meno corretto dodecilbenzolo , s.m. (chim.) idrocarburo alifatico-aromatico che, sottoposto a processo di solforazione, costituisce la base dei più comuni detersivi.

agg. e s.m. e f. che, chi ha dodici anni: un (ragazzo) dodicenne.

s.m. periodo di dodici anni.

s.f. (mus.) nota che è alla distanza di dodici gradi diatonici da quella fondamentale.

agg. (mat.) si dice di sistema di numerazione che ha per base dodici.

agg. num. che in una serie occupa il posto numero dodici; è rappresentato da 12° nella numerazione araba, da xii in quella romana: il dodicesimo secolo , gli anni dal 1° gennaio 1100 al 31...

agg. num. n 1 numero naturale che corrisponde a una decina più due unità nella numerazione araba è rappresentato da 12, in quella romana da xii: i dodici mesi dell'anno ; i dodici apostoli ; i...

s.f. (ant. , region.) dozzina.

s.m. e f. [pl. m. -sti] (non com.) chi ha fatto dodici nel totocalcio, nell'enalotto o nel totip.

o dido, s.m. uccello grosso e tozzo, inetto al volo, con becco robusto e fortemente incurvato; trovato nel sec. xvi nell'isola maurizio, si estinse alla fine del sec. xvii per la caccia accanita cui...

s.f. n 1 ciascuna delle assicelle di legno che formano il corpo di botti, barili e sim.n 2 (ant.) lista, striscia.

vedi dogato.

agg. del doge: residenza dogale | corno dogale , copricapo di velluto rosso proprio del doge veneziano | città dogale , venezia.

s.f. antico indumento veneziano lungo e ampio, con larghe maniche foderate di pelliccia e rivoltate sulle spalle.

s.f. n 1 ufficio che provvede a controllare il passaggio di beni e capitali alla frontiera di uno stato e a riscuotere eventuali dazi gravanti sulle merci; il luogo dove tale ufficio ha sede; anche,...

agg. della dogana: uffici doganali ' dazio doganale | unione doganale , accordo internazionale grazie al quale la circolazione delle merci dei paesi membri è favorita dall'abolizione dei dazi...

s.m. impiegato di dogana; nell'uso corrente, guardia di finanza.

v. tr. [io dógo , tu dóghi ecc.]n 1 mettere o rimettere le doghe: dogare una botte n 2 (ant.) fasciare; listare.

s.f. la moglie del doge.

o dogado, s.m. (non com.)n 1 grado e dignità di doge; durata in carica di un dogen 2 (ant.) il territorio della repubblica di venezia.

s.m. [pl. -gi]n 1 (st.) fino al sec. xviii, la più alta autorità delle repubbliche di venezia e di genovan 2 (lett.) duce, condottiero.

s.m. insieme di doghe che costituiscono un rivestimento agg. rivestito di doghe.

s.f. n 1 (lett.) dolore, patimento fisico o morale: da sí lieta vita / son fatto albergo d'infinita doglia (petrarca canz. ccci, 10-11)n 2 pl. i dolori causati dalle contrazioni dell'utero durante...

s.f. n 1 (non com.) lamento, rimostranza: fare le proprie doglianze n 2 (ant. , lett.) doloren 3 (dir.) motivo di impugnazione di un provvedimento del giudice.

s.f. n 1 (ant.) dolore: ritorna a tua sci°enza, / che vuol, quanto la cosa è più perfetta, / più senta il bene, e così la doglienza (dante inf. vi, 106-108)n 2 lamento, rimostranza.

s.m. n 1 presso i greci e i romani, grande vaso per conservare vino, olio, grano ecc.n 2 (lett.) orcio, giara, barile.

agg. (poet.)n 1 addolorato, dolenten 2 che provoca dolore § dogliosamente avv. (ant. , lett.) dolorosamente.

antiq. domma, s.m. [pl. -mi]n 1 (teol.) verità contenuta nelle fonti della rivelazione divina e come tale proposta ai credenti dal magistero della chiesa; articolo di fede: il dogma della trinità ;...

antiq. dommatica, s.f. parte della teologia che studia i dogmi | dogmatica giuridica , elaborazione teorica del diritto che tende a costruire una sistematica astratta dei principi giuridici che...

antiq. dommatico, agg. [pl. m. -ci]n 1 di dogma, che concerne i dogmi: (teologia) dogmatica n 2 (estens.) che non ammette discussioni: affermazione dogmatica ; tono , atteggiamento dogmatico n 3 si...

antiq. dommatismo, s.m. n 1 qualsiasi posizione filosofica che si fondi su principi accettati come dogmi e non giustificabili razionalmente (ha per lo più valore spreg.)n 2 (estens.) la tendenza a...

antiq. dommatista, s.m. e f. [pl. m. -sti] (rar.) chi sostiene una tesi in modo dogmatico.

antiq. dommatizzare, v. intr. [aus. avere] sostenere una dottrina o un'idea in forma dogmatica; parlare in tono dogmatico.

s.m. [pl. -ghi] (lett.) cane mastino; molosso.

s.m. piccola nave a vela, con due alberi, usata nell'europa settentrionale per la pesca delle aringhe e per il trasporto di merci.

vedi due.

s.f. nell'antichità romana, sorta di ascia usata come attrezzo da lavoro o per sgozzare e squartare le vittime sacrificali.

s.m. invar. nell'alta fedeltà e in cinematografia, sistema di attenuazione del rumore di fondo ottenuta filtrando differentemente il segnale e il rumore.

agg. n 1 che ha sapore gradevole, come lo zucchero: una bevanda molto dolce ; dolce come il miele , dolcissimo; vino , liquore dolce ; patata dolce , batata; farina dolce , quella di castagne; caffè...

non com. dolciamaro, agg. [pl. m. -ri] che è dolce e amaro insieme: un aperitivo dal gusto dolceamaro ; un odore dolciamaro accompagnava i nostri passi (d'annunzio).

s.m. e agg. [pl. m. -sti] (non com.) stilnovista.

s.f. denominazione comune di un'erba spontanea con infiorescenza di piccoli fiori azzurri e foglie commestibili (fam. valerianacee).

s.m. vitigno piemontese, coltivato spec. nelle langhe, che dà un'uva molto dolce | vino rosso, asciutto, ottenuto da tale vitigno.

o dolce vita, s.f. invar. indumento di maglia a collo alto | usato anche come agg. invar. : maglione dolcevita (o a dolcevita , alla dolcevita).

s.f. n 1 sapore dolce: la dolcezza del miele n 2 (fig.) qualità di ciò che è dolce: la dolcezza di una melodia , di un profumo ; la dolcezza del clima ; la dolcezza dello sguardo n 3 (fig.)...

vedi dolceamaro.

vedi dulciana.

agg. che riguarda la fabbricazione dei dolci: industria dolciaria.

agg. n 1 piuttosto dolce, ma non gradevolen 2 (fig.) sdolcinato, mellifluo: modi dolciastri.

s.m. tubero di sapore analogo a quello delle castagne, ricco di sostanze grasse, prodotto da una pianta della famiglia delle ciperacee; babbagigi.

s.m. [f. -a]n 1 operaio addetto alla preparazione di dolciumin 2 pasticciere.

part. pres. di dolcificare agg. e s.m. si dice di sostanza naturale o artificiale usata per dare un sapore dolce ad alimenti e bevande.

v. tr. [io dolcìfico , tu dolcìfichi ecc.]n 1 rendere dolce: dolcificare una bevanda n 2 dolcificare un'acqua dura , (chim.) diminuirne la durezza, riducendo le quantità di sali di calcio e di...

s.m. apparecchio per dolcificare un'acqua dura.

s.f. il dolcificare, l'essere dolcificato.

agg. (non com.) dolciastro.

vedi dolzore.

s.f. (ant.) dolcezza, piacevolezza; voluttà, lascivia: troppi denari a un tratto hai spesi in dolcitudine (boccaccio dec. viii, 10).

s.m. n 1 sapore dolce e stucchevolen 2 spec. pl. i prodotti di pasticceria o dell'industria dolciaria: una vetrina piena di dolciumi.

o dolzura, s.f. n 1 (ant. , poet.) dolcezza (anche fig.)n 2 (tosc.) tempo mite, tiepido.

agg. [pl. m. -chi]n 1 (tosc.) mite, dolce, detto spec. del climan 2 (fig. lett.) morbido, mollen 3 (fig. ant.) propizio, favorevole s.m. (tosc.) stagione, clima mite | mettersi , essere a dolco ,...

part. pres. di dolere agg. n 1 che duole: la parte dolente | punto dolente , parte del corpo in cui è localizzato il dolore; (fig.) punto grave o aspetto delicato di una questione, o anche la...

s.f. dolore non forte, ma costante; indolenzimento.

v. intr. [pres. io dòlgo , tu duòli , egli duòle , noi doliamo , voi doléte , essi dòlgono ; fut. io dorrò ecc. ; pass. rem. io dòlsi , tu dolésti ecc. ; congiunt. pres. io dòlga. .., noi...

v. intr. [io dolìcchio ecc. ; aus. essere e avere] (rar.) dolere, far male un poco, di quando in quando.

s.m. [pl. -chi] varietà di fagiolo, detta volgarmente fagiolo dell'occhio (fam. leguminose).

primo elemento di parole composte della terminologia scientifica, formate modernamente, dal gr. dólichos 'lungo' (dolicocefalo , dolicomorfo).

s.f. conformazione del cranio caratterizzata da un'accentuata prevalenza del diametro della lunghezza su quello della larghezza.

agg. e s.m. [f. -a] che, chi presenta dolicocefalia.

s.f. (med.) deformità congenita consistente nella eccessiva lunghezza delle dita delle mani e dei piedi.

agg. si dice di cranio o di qualsiasi altra parte del corpo che abbia forma allungata.

agg. (bot.) si dice di fiore a lungo stilo.

s.f. (geol.) depressione a forma d'imbuto, tipica delle regioni carsiche.

s.m. (zool.) genere di molluschi gasteropodi con sottile conchiglia panciuta e lunga proboscide, le cui ghiandole salivari secernono un liquido ricco di acido solforico; detto anche elmetto , elmo.

s.m. unità monetaria degli stati uniti d'america e di diversi altri paesi (canada, repubblica cinese, australia, liberia ecc).

s.m. invar. (cine. , tv) piccola gru montata su carrello che consente alla macchina da presa di eseguire i movimenti più complessi in ogni genere d'ambiente.

s.m. invar. n 1 giubba di panno pesante, ornata di astracan e alamari, propria dell'uniforme degli ussari | giacca femminile di foggia analogan 2 veste sacerdotale turca.

s.m. invar. monumento sepolcrale preistorico costituito da due o più pietre infisse verticalmente nel suolo e sormontate da una lastra orizzontale.

agg. [pl. m. -ci] di dolmen; a forma di dolmen: tombe dolmeniche.

s.m. n 1 (dir.) nel diritto civile, intenzione o consapevolezza di ledere un diritto altrui, mediante inganno o raggiro (dolo contrattuale) o recando danno (dolo extracontrattuale); nel diritto...

s.f. (geol.) roccia sedimentaria formata da carbonato di calcio e magnesio.

s.f. minerale costituito di carbonato di calcio e magnesio in cristalli biancastri | le dolomiti , montagne delle alpi orientali formate di dolomia.

agg. [pl. m. -ci]n 1 di dolomiten 2 delle dolomiti: paesaggio dolomitico.

s.f. (geol.) processo di trasformazione delle rocce calcaree in dolomie.

s.m. nelle antiche navi, albero inclinato e sporgente oltre la prora, in posizione simile a quella del moderno bompresso; anche, la vela di tale albero.

s.m. e f. abitante della dolopia, regione della grecia antica tra l'epiro e la tessaglia.

s.f. (med.) reazione dolorosa di un organo o di una parte del corpo alla palpazione, alla compressione o ad altra manovra semeiotica.

part. pres. di dolorare agg. n 1 che sente dolore fisico: si rialzò tutto dolorante | dolente, che fa male: parte dolorante n 2 (fig. lett.) doloroso, angoscioso: dei doloranti / nostri anni può...

s.f. (ant. , lett.) dolore, sofferenza.

v. intr. [io dolóro ecc. ; aus. avere] (lett.) soffrire per un dolore; manifestare, esprimere dolore: la fiamma dolorando si partìo (dante inf. xxvii, 131) | v. tr. (ant.) addolorare.

s.f. (rar.) dolore fisico diffuso.

s.m. n 1 sensazione di sofferenza fisica: dolore lieve , forte , acuto , lancinante , atroce ; dolore di testa , di denti ; dolore a una gamba , in un fianco ; dolori reumatici , addominali ; provare...

agg. [pl. m. -ci] che è in relazione con la percezione del dolore: sensibilità dolorifica.

s.f. (med.) misurazione scientifica dell'intensità del dolore, attraverso determinati sintomi e reazioni fisiche.

s.f. (rar.) l'essere doloroso | dolore abituale, continuo.

agg. n 1 che dà dolore fisico: una ferita dolorosa n 2 che provoca sofferenza morale; triste, sventurato, penoso: una notizia , una perdita dolorosa ; una dolorosa circostanza ; un doloroso destino ...

s.f. l'essere doloso.

agg. n 1 (dir.) commesso con dolo: reato , delitto doloso ; comportamento doloso ; incendio doloso n 2 (lett.) fatto con inganno, con frode § dolosamente avv.

vedi dulzaina.

o dolciore, s.m. (ant. poet.) dolcezza; gioia profonda: letizia che trascende ogne dolzore (dante par. xxx, 42).

vedi dolciura.

s.m. (eccl.) titolo proprio dei membri dell'ordine benedettino.

s.f. (region.) domatura di cavalli o di altri animali da lavoro; anche, il luogo in cui viene effettuata.s.m. (min.) forma cristallografica costituita da due facce disposte secondo un angolo diedro.

agg. che si può domare (anche fig.).

ant. o region. dimanda, s.f. n 1 il domandare; l'insieme delle parole con cui si domanda: fare , rivolgere una domanda ; domanda imbarazzante , oziosa , retorica | che domanda! , domanda banale o...

ant. o region. dimandare, v. tr. n 1 rivolgersi a qualcuno per sapere qualcosa: domandare il prezzo , il nome , l'indirizzo , l'ora ; domandò: «che giorno è oggi?» ; domandagli come si chiama ,...

pop. o lett. dimani, avv. n 1 nel giorno immediatamente seguente all'oggi: domani mattina , pomeriggio ; partiremo domani | dopo domani , domani l'altro , il giorno dopo di domani, fra due giorni |...

v. tr. [io dómo ecc.]n 1 rendere docile, mansueto un animale feroce o selvatico: domare un leone , un puledro n 2 (fig.) sottomettere, soggiogare: domare una popolazione | sedare, estinguere:...

s.m. [f. -trice]n 1 chi doma animali feroci o selvatici; in partic., chi nello spettacolo del circo presenta numeri ed esercizi con animali addomesticati e addestrati: un domatore di leoni n 2 (fig....

s.f. veicolo che si usa per domare i cavalli e addestrarli al tiro.

avv. domani mattina.

s.f. il domare, l'essere domato (riferito ad animali).

vedi domineddio.

s.f. settimo giorno della settimana, scelto dai cristiani come giorno di riposo dal lavoro e dedicato al culto di dio: osservare , rispettare la domenica , astenersi dal lavoro e recarsi alle...

agg. n 1 della domenica: riposo , gita domenicale n 2 (fig.) festoso, spensierato: avere un'aria , un aspetto domenicale. agg. (ant.) del signore: orazione domenicale , il paternostro.

agg. n 1 di san domenico di guzmán (1170-1221): ordine domenicano n 2 relativo all'ordine dei frati predicatori fondato da san domenico nel 1215: convento , abito domenicano ; padri domenicani s.m....

s.m. servitore che una volta veniva assunto per lavorare solo la domenica.

agg. di domodossola s.m. e f. chi è nato, chi abita a domodossola.

v. tr. [io domèstico , tu domèstichi ecc]n 1 (biol.) indurre, in una specie animale o vegetale originariamente selvatica, modificazioni di forma e di comportamento tali da renderla domestican 2...

s.f. (biol.) l'operazione e l'effetto del domesticare: il cane è il prodotto della domesticazione del lupo.

s.f. n 1 (non com.) dimestichezzan 2 domesticità (detto di animali o piante).

s.f. n 1 (non com.) dimestichezza, familiaritàn 2 di animali o piante, l'essere domestico.

agg. [pl. m. -ci]n 1 della casa, della famiglia: le pareti domestiche ; lavori domestici ; il focolare domestico | le divinità domestiche , nella religione romana, i lari protettori della casa |...

agg. del domicilio (spec. nel linguaggio giuridico): perquisizione domiciliare , fatta al domicilio di qualcuno da parte di pubblici ufficiali | arresto domiciliare (o arresti domiciliari), (dir.)...

s.m. n 1 (dir.) persona presso la quale si è eletto il domicilio e alla quale devono essere notificati gli atti diretti a chi ha fatto tale elezione: procuratore domiciliatario n 2 (banc.) persona...

part. pass. di domiciliare agg. che ha il domicilio in un dato luogo: domiciliato a venezia | debito domiciliato , (dir.) da pagarsi presso il domicilio del creditore | cambiale domiciliata ,...

s.f. (banc.) l'operazione del domiciliare una cambiale, una tratta.

s.m. n 1 luogo dove una persona ha la sede principale dei propri affari e interessi | eleggere il (proprio) domicilio , stabilire con atto scritto un domicilio speciale in relazione a determinati...

v. tr. [io domìfico ecc.] in astrologia, suddividere in case la sfera celeste.

s.f. in astrologia, suddivisione della sfera celeste in case.

agg. lo stesso che cupoliforme.

agg. che si può dominare.

part. pres. di dominare agg. n 1 che domina: nazione , popolo dominante | la dominante , così detta, per antonomasia, genova ai tempi della repubblica aristocratican 2 che predomina, che prevale...

s.f. n 1 l'essere dominante | legge della dominanza , (biol.) legge di mendel relativa al carattere genetico dominanten 2 in sociologia, l'insieme di quanti predominano su altri per numero, ricchezza...

v. tr. [io dòmino ecc.]n 1 tenere soggetto alla propria potestà, autorità, volontà e sim.: dominare un popolo , una nazione ; un ragazzo completamente dominato dal padre | dominare un avversario...

s.m. [f. -trice] chi domina | anche agg. : una mente dominatrice.

s.f. n 1 il dominare; potere, dominio esercitato da una nazione su un'altra, da un sovrano su un popolo: la dominazione romana ; la dominazione gotica segnò il massimo declino dell'italia n 2 (ant.)...

inter. n 1 (ant.) forma di invocazione che equivale a 'o signore': domine, fallo tristo! (boccaccio dec. ii, 1)n 2 (rar.) si usa in frasi interrogative del linguaggio fam. con lo stesso senso di...

o domeneddio, s.m. (fam.) dio, il signore iddio.

agg. n 1 del padrone, relativamente alle sue proprietà agricole: casa , reddito dominicale n 2 del signore; della domenica in quanto giorno del signore: preghiera dominicale , il padre nostro.

agg. della repubblica dominicana, stato dell'america centrale che occupa la parte orientale dell'isola di haiti s.m. [f. -a] nativo, abitante della repubblica dominicana.

agg. [pl. m. -ci] (ant.) del signore, di dio.

s.m. n 1 il dominare, l'avere autorità su qualcuno o qualcosa; potere, supremazia: esercitare il dominio su un popolo ; avere il dominio dei mari | dominio di sé , dei propri nervi n 2 (dir.)...

s.m. invar. ciascuno degli stati con governo autonomo che fanno parte del commonwealth britannico; dal 1947 il termine non è più in uso nelle relazioni ufficiali tra membri del commonwealth.

s.m. [f. -a] (ant. , lett.) padrone, signore.s.m. invar. cappa di seta lunga fino ai piedi e fornita di cappuccio, che si indossa nei balli mascherati e si completa con una mascherina sul viso;...

agg. (lett.) domato: non domito nemico / della fortuna (leopardi ad angelo mai 62-63).

e deriv. vedi dogma e deriv.

vedi duomo 1.s.m. n 1 (lett.) cupola | (fig.) volta del cielon 2 (geol.) ammasso di lava a forma di cupola.agg. (lett.) domato.

s.m. n 1 titolo d'onore che si premette al nome e al cognome degli ecclesiastici: don abbondio ; don mazzolari | titolo d'onore che in passato si anteponeva al nome di principi e nobili, spec. di...

part. pres. di donare e agg. nei sign. del verbo s.m. (dir.) nel contratto di donazione, il donatore.

v. tr. [io dóno ecc.]n 1 dare spontaneamente e senza ricompensa; regalare: donare un libro a qualcuno | donare il cuore , tutto sé stesso a qualcuno , (fig.) dargli tutto il proprio affetto |...

s.m. nell'antichità, dono votivo fatto agli dei; il luogo in cui venivano custoditi tali doni.

s.m. [f. -a] (dir.) chi riceve una donazione.

s.m. movimento ereticale della chiesa africana, sorto nel iv sec. a opera di donato, vescovo di cartagine, il quale affermava l'invalidità dei sacramenti amministrati da sacerdoti in peccato.

s.m. e f. [pl. m. -sti] seguace del donatismo.

s.m. n 1 dono fatto per ricompensa, per omaggio e sim.n 2 nell'antica roma, elargizione fatta ai soldati in occasione di trionfi militari o di eventi di straordinaria importanza.

s.m. [f. -trice]n 1 chi donan 2 persona dal cui corpo si preleva un organo o un tessuto per un'operazione di trapianto | donatore di sangue , chi offre il proprio sangue per le trasfusioni; donatore...

s.f. n 1 il donaren 2 (dir.) contratto col quale una persona (donatore) dispone a favore di un'altra (donatario), a titolo gratuito e per spirito di liberalità, il trasferimento di un proprio diritto...

s.m. invar. persona generosa che con ingenua spavalderia difende cause assurde o lotta per ideali irraggiungibili: fare il donchisciotte.

agg. [pl. m. -schi] di, da donchisciotte: atteggiamento donchisciottesco § donchisciottescamente avv.

s.m. atteggiamento, comportamento da donchisciotte.

rar. d'onde, avv. (lett.)n 1 da quale luogo (in prop. interrogative dirette e indirette): donde vieni? ; non si seppe mai donde venisse ' da chi, da quale fonte: donde derivano tali notizie? n 2 dal...

s.f. n 1 (ant.) dondolío, dondolamento | stare a dondola , (fig.) svagarsi; gingillarsin 2 sedia a dondolo; altalena.

s.m. il dondolare, il dondolarsi; dondolio.

v. tr. [io dóndolo ecc.] muovere in qua e in là qualcosa che sta penzoloni o in bilico, o che poggia su un solo punto: dondolare la sedia , il capo | v. intr. [aus. avere] oscillare: la lampada...

s.m. un dondolare continuato.

s.m. n 1 movimento di cosa che dondola: sedia a dondolo , su cui ci si può dondolare; cavallo a dondolo , giocattolo per bambini consistente in un cavallino di legno o di cartapesta sostenuto da due...

s.m. [f. -a] (non com.) persona che va dondolandosi; perdigiorno, bighellone.

avv. dondolando, dondolandosi; bighellonando: andar (a) dondoloni.

s.m. invar. unità monetaria del vietnam.

agg. [pl. m. -schi] di, da dongiovanni: atteggiamento dongiovannesco.

s.m. grande corteggiatore e seduttore di donne: essere un dongiovanni ; darsi arie da dongiovanni.

s.m. atteggiamento da dongiovanni; tendenza a fare il dongiovanni.

s.f. n 1 essere umano adulto di sesso femminile: una donna giovane , anziana ; una donna affascinante , elegante , di classe , di spirito | essere , diventare donna , di una ragazza, avere raggiunto...

s.f. [pl. -ce]n 1 pegg. di donna n 2 prostituta.

lett. donnaiuolo [don-na-iuò-lo], s.m. l'uomo che per abitudine corteggia le donne ed è sempre in cerca di avventure amorose.

v. intr. [io donnèo ecc. ; aus. avere] (ant.) intrattenersi in compagnia femminile; fare la corte, amoreggiare (anche fig.): la grazia, che donnea / con la tua mente (dante par. xxiv, 118-119).

v. intr. [io donnéggio ecc. ; aus. avere]n 1 far la corte alle donne, amoreggiare: pompeggiava il giorno in piazza e nei caffè, la sera donneggiava nei circoli (nievo)n 2 comportarsi come una...

agg. [pl. m. -schi]n 1 (non com.) da donna, proprio delle donne: lavori donneschi n 2 (ant.) che si addice a una signora; gentile, signorile: con animo e con costume donnesco (boccaccio dec. x, 10)...

s.f. n 1 dim. di donna n 2 (spreg.) donna mediocre o di bassa condizione sociale.

s.f. n 1 dim. di donna n 2 (spreg.) donna meschina, pettegola, paurosa | uomo debole o chiacchierone: costui si è rivelato proprio una donnicciola!.

s.f. n 1 dim. di donna n 2 donna piccola e graziosa | bambina assennatan 3 donnina allegra , (eufem.) donna di facili costumi.

s.m. (ant.)n 1 signore, padrone: questi pareva a me maestro e donno (dante inf. xxxiii, 28)n 2 (ant.) don: un prete, chiamato donno gianni di barolo (boccaccio dec. ix, 10).

s.f. piccolo mammifero carnivoro con pelliccia di color bruno rossiccio sul dorso e bianco sul ventre, corpo allungato, muso appuntito, zampe corte, coda breve; assale gli animali da cortile e...

s.m. n 1 il donare: il dono ha spesso un valore simbolico | offrire , dare qualcosa in dono ; fare dono di qualcosa n 2 la cosa donata; regalo: un dono gradito ; ricevere un dono | i doni della...

agg. e s.m. invar. in borsa, contratto a premio con cui il compratore si assicura la facoltà di ritirare o non ritirare i titoli alla scadenza al prezzo pattuito.

s.f. n 1 (lett.) giovinetta, fanciulla. dim. donzelletta : la donzelletta vien dalla campagna (leopardi il sabato del villaggio 1)n 2 (lett.) damigella, domestican 3 (zool.) nome comune di varie...

v. intr. [io don zèllo ecc. ; aus. avere] (ant.) comportarsi scherzosamente come fanciulle | donzellarsi v. rifl. (ant.) trastullarsi, perdersi in sciocchezze e cose futili: non siamo buoni ad...

s.m. n 1 (lett.) nobile giovinetto | nel medioevo, giovane di nobile famiglia che si apprestava a diventare cavalieren 2 (ant.) domestico di un signoren 3 (ant.) usciere comunale (ancora usato in...

loc. avv. si usa per indicare un sistema di vendita che presenta il prodotto al domicilio del possibile acquirente.

s.m. nel gergo sportivo, doping, drogaggio.

agg. si dice di sostanza stupefacente che migliora le prestazioni sportive.

v. tr. [io dòpo , tu dòpi ecc.] somministrare a un atleta, o anche a un cavallo, una sostanza stupefacente che ne migliori le prestazioni sportive | doparsi v. rifl. assumere sostanze stupefacenti...

s.m. invar. somministrazione illegale di farmaci eccitanti o droghe ad atleti o animali per migliorarne le prestazioni sportive.

vedi doppiere.

avv. n 1 poi, in seguito, più tardi: prima o dopo è lo stesso ; te lo dirò dopo ; me ne accorsi subito dopo ; se ne andò poco (tempo) dopo ; talvolta con valore pleonastico: poi dopo si vedrà |...

loc. agg. e sost. m. invar. si dice di cosmetico che si applica ai capelli dopo lo shampoo per nutrirli e fortificarli: (crema) dopo-shampoo.

agg. e s.m. invar. si dice di preparato che si applica sul viso dopo la rasatura: (lozione , crema) dopobarba.

s.m. invar. periodo di tempo immediatamente successivo alla chiusura delle riunioni ufficiali della borsa; l'insieme delle contrattazioni che si svolgono durante tale periodo | usato anche come agg....

s.m. invar. le ore della sera che seguono alla cena: invitare qualcuno per il dopocena.

o dopo che, cong. n 1 successivamente al momento in cui, da quando, dacché (introduce una prop. temporale con il verbo all'indic.): dopoché ci siamo visti, non è più successo nulla di importante n...

o dopo di che, avv. dopo la qual cosa, il quale fatto; e poi: mi ha telefonato un mese fa, dopodiché non s'è fatto più vivo.

avv. fra due giorni: ci rivediamo dopodomani s.m. invar. il giorno immediatamente successivo a domani: da dopodomani i negozi chiudono un'ora prima.

s.m. invar. nell'uso giornalistico, il periodo immediatamente successivo a un'elezione politica, durante il quale i partiti aprono le trattative per gli accordi di governo.

s.m. invar. il periodo che segue a una guerra, spec. con riferimento ai problemi economici e sociali che lo caratterizzano: il primo , il secondo dopoguerra , per antonomasia, quello successivo alla...

s.m. e f. [pl. m. -sti] chi è iscritto a un dopolavoro.

agg. [pl. m. -ci] dei dopolavoristi, del dopolavoro.

s.m. invar. ente che organizza le attività ricreative e culturali dei lavoratori durante il tempo libero: dopolavoro ferroviario , aziendale.

s.m. invar. lo stesso che dopoborsa.

o dopo partita, s.m. invar. periodo di tempo immediatamente successivo alla conclusione di un incontro sportivo, spec. di calcio: i commenti del dopopartita.

s.m. invar. le ore che seguono al pranzo di mezzogiorno: passare il dopopranzo in casa.

s.m. invar. istituzione che organizza le attività didattiche destinate a integrare l'insegnamento regolare per gli alunni della scuola dell'obbligo.

o dopo sci, agg. e s.m. invar. si dice di indumento o calzatura che gli sciatori indossano dopo l'attività sportiva: tuta doposcì ; (scarponi) doposcì.

agg. e s.m. invar. si dice di cosmetico per idratare e rinfrescare la pelle dopo l'esposizione ai raggi solari: (lozione) doposole.

s.m. invar. intrattenimento a tarda sera all'uscita dal teatro: un ristorante adatto per il dopoteatro.

o dopo tutto, avv. in definitiva, alla fin fine, in conclusione: dopotutto, non sono problemi miei.

s.f. moneta del valore di due scudi d'oro, che ebbe corso in vari stati europei nel xvi sec.

s.m. (cine.) registrazione del parlato che, nell'approntamento della colonna sonora, viene effettuata in un tempo successivo alla ripresa, allo scopo di riprodurre il parlato in un'altra lingua o di...

v. tr. [io dóppio ecc.]n 1 (lett.) raddoppiaren 2 oltrepassare un determinato punto (detto di imbarcazione o di navigatore): doppiare il capo di buona speranza n 3 (sport) nelle gare di corsa,...

part. pass. di doppiaren 2 agg. che è stato sottoposto a doppiaggio: film doppiato in italiano ; attore doppiato s.m. la colonna del parlato di un film ottenuta con il doppiaggio: il doppiato...

s.m. nell'industria metallurgica, operaio che piega e rifila la latta appena questa esce dal laminatoio.s.m. [f. -trice] attore che presta la propria voce nel doppiaggio di un film.

s.f. (mar.) rinforzo dello scafo di una nave in ferro, mediante raddoppiamento del fasciame.

o doppiero, ant. doplero, s.m. (lett.)n 1 doppia torcia; candelabro a due braccin 2 cero.

s.f. n 1 tipo di fucile da caccia a due cannen 2 doppio colpo di fucile; coppiolan 3 (aut.) manovra consistente nello sdoppiare in due fasi il passaggio a una marcia inferiore, con un'accelerata in...

s.f. l'essere doppio (per lo più fig.); falsità, ambiguità, ipocrisia.

s.m. n 1 (mar.) cavo piegato su sé stesso, in modo che formi un occhiellon 2 (telecom.) insieme di due conduttori, isolati singolarmente e rivestiti da un'unica guaina, che costituiscono una linea...

agg. n 1 che è due volte tanto, che è due volte la quantità o la grandezza ritenute normali o considerate come punto di riferimento: doppio lavoro ; doppia razione ; un caffè doppio ; un doppio...

o doppio fondo, s.m. [pl. doppifondi]n 1 (mar.) nelle navi metalliche, intercapedine a struttura cellulare costituita dagli spazi vuoti tra fasciame esterno e fasciame interno; serve per assicurare...

s.m. e f. [pl. m. -sti] chi fa il doppio gioco; opportunista.

s.m. n 1 cosa uguale a un'altra; altro esemplare identico di un'opera o di un oggetto che si possiede o fa parte d'una collezionen 2 (ling.) sinonimo, allotropon 3 (teat.) parte, generalmente di...

o doppio petto, agg. e s.m. invar. si dice di giacca, cappotto e sim. con i due davanti sovrapposti e chiusi generalmente da una doppia fila di bottoni: un uomo in doppiopetto.

s.m. e f. [pl. m. -sti] (sport) tennista che prende parte a gare di doppio.

agg. invar. si dice di strumenti, apparecchi il cui funzionamento si basa sull'effetto doppler , cioè sull'apparente variazione di frequenza di onde emesse da una sorgente in movimento | (esame)...

v. tr. [io dòro ecc.]n 1 (tecn.) ricoprire con un sottile strato d'oro, mediante bagno galvanico, applicazione di foglia a freddo o a caldo, fusione locale di polvere in sospensione o altri...

part. pass. di dorare agg. n 1 coperto di uno strato d'oro: argento dorato n 2 (gastr.) indorato, detto di vivanda: filetti di pesce dorati n 3 del colore dell'oro; che ha riflessi d'oro: capelli...

s.m. [f. -trice , pop. -tora] chi fa lavori di doratura su oggetti di materiale vario (metallo, legno, ceramica, vetro ecc.).

s.f. n 1 l'operazione del dorare e il suo risultaton 2 lo strato d'oro di cui è rivestito un oggetto: la cornice sta perdendo la doratura | ornamento, fregio dorato: le dorature del soffitto.

s.f. gazzella della libia.

s.m. (bot.) genere di piante resinose, tipiche della persia; una sua specie fornisce la gomma ammoniaca, usata in farmacia come tonico ed espettorante (fam. ombrellifere).

s.f. (ant.) quantità di oggetti d'oro: una raccolta... di porcellane, di cristalli, di dorerie e argenterie (faldella).

vedi dorismo.

agg. [pl. m. -ci] dei dori, popolazione dell'antica grecia: (dialetto) dorico | ordine dorico , il più semplice ordine architettonico greco, caratterizzato da colonna priva di base, capitello con...

s.f. insetto coleottero giallastro con dieci strisce nere longitudinali sul dorso; si sposta in sciami che divorano le foglie di patata (fam. crisomelidi).

s.m. nell'antichità greca, soldato armato di lunga lancia.

meno com. doricismo [do-ri-cì-smo], s.m. (ling.) nel greco antico, parola o assetto fonetico di parola proprio del dialetto dorico ed entrata nell'uso in un altro dialetto.

vedi dormiente.

s.f. invar. sorta di divano con basso schienale a una delle estremità divano letto.

v. intr. [io dormìcchio ecc. ; aus. avere] dormire leggero, sonnecchiare.

o dormente, part. pres. di dormire agg. n 1 che dorme | gemma dormiente , (bot.) gemma di pianta legnosa che non si sviluppa in ramo, ma rimane in stato di riposo anche per diversi anni | manovre...

s.m. [f. -a] (fam.) chi ama dormire molto | (fig.) poltrone, pigrone.

agg. (lett.) sonnacchioso.

v. intr. [io dòrmo ecc. ; aus. avere]n 1 riposare in stato di sonno: dormire supino , bocconi , su un fianco ; andare , mettersi a dormire ; mettere , mandare i bambini a dormire | dormire sodo ,...

s.f. n 1 sonno lungo e riposante: fare una bella dormita. dim. dormitina accr. dormitona pegg. dormitaccia n 2 ciascuno dei periodi di letargo dei bachi da seta, durante la muta: la prima , la...

s.m. n 1 stanzone con molti letti dove dormono i membri di una comunità (collegio, ospizio ecc.): dormitorio pubblico n 2 città o quartiere periferico con edifici molto addensati, povero di spazi...

s.m. invar. condizione intermedia tra il sonno e la veglia: nel dormiveglia mi è sembrato di sentirlo entrare.

s.f. n 1 (ant.) il dormiren 2 (relig.) nella chiesa orientale, il passaggio di maria vergine dalla vita terrena a quella celeste.

s.m. [pl. -ci] pianta erbacea con fiori simili a margherite, di colore giallo-arancione (fam. composite).

agg. n 1 del dorso | spina dorsale , (anat.) la colonna vertebrale | pinne dorsali , (zool.) quelle che si trovano sul dorso dei pescin 2 (anat.) si dice della zona posteriore o superiore di una parte...

s.f. (med.) dolore localizzato nel dorso.

s.m. e f. [pl. m. -sti] (sport) atleta che adotta la tecnica del salto dorsale; si contrappone a ventralista.

s.m. invar. abito maschile da cerimonia, nero a falde lunghe.

s.m. e f. [pl. m. -sti] (sport) atleta specialista di nuoto sul dorso.

s.m. n 1 parte posteriore del corpo dell'uomo e superiore di quello degli animali, che si estende dalle spalle alle reni: portare un peso sul dorso ; andare , viaggiare a dorso di mulo | mostrare ,...

agg. (anat.) che riguarda sia la parte dorsale sia la parte ventrale di un organismo.

s.m. contenitore che libera una quantità di caffè macinato corrispondente al dosaggio voluto.

s.m. n 1 il dosare, l'essere dosato (anche fig.)n 2 (mar.) regolazione del peso di un sommergibile, ottenuta variando la quantità d'acqua presente nelle casse interne.

v. tr. [io dò so ecc.]n 1 determinare, misurare o mettere la dose necessaria: dosare un farmaco ; dosare lo zucchero , il sale | proporzionare le dosi dei singoli costituenti che devono formare un...

part. pass. di dosare agg. ben calcolato, soppesato, misurato: ricorrere a dosate argomentazioni § dosatamente avv.

s.m. n 1 [f. -trice] chi dosan 2 recipiente graduato che consente il giusto dosaggio di sostanze o ingredienti varin 3 apparecchio usato nell'industria per immettere in un ciclo di lavorazione...

s.f. (non com.) dosaggio.

s.f. n 1 l'esatta quantità di una sostanza che occorre per un determinato uso: la dose dello zucchero per la torta | (farm.) la quantità di un medicamento necessaria per conseguire un determinato...

s.f. (fis.) determinazione delle dosi di radiazioni, effettuata con vari metodi.

s.m. (fis.) apparecchio per la dosimetria.

s.m. n 1 copertura di panno o d'altro, per lo più lavorata artisticamente, posta su mobili, pareti, libri e sim.: il dossale del messale n 2 parte anteriore della mensa dell'altare atta a sostenere...

s.m. invar. n 1 cartella, fascicolo, pratican 2 (estens.) raccolta di dati e documenti riguardanti un medesimo argomento: preparare un dossier sulla criminalità giovanile.

s.m. (non com.)n 1 spalliera imbottita che sta a capo del letton 2 parte della bardatura dei cavalli da tiro a cui sono uniti i portastanghe.

s.m. n 1 (ant. , lett.) dorso, schiena, parte superiore: coi dossi de le man faccendo insegna (dante purg. iii, 102) | di dosso , dalle spalle, dal corpo, dalla persona: levarsi di dosso un vestito...

s.m. nell'antica grecia, autore di raccolte contenenti dottrine e opinioni di filosofi e notizie sulla loro vita.

s.f. demodossologia.s.f. (lit.) formula di preghiera per lodare dio, spec. la ss. trinità in partic., l'ultima strofa degli inni liturgici.

s.m. invar. unità di misura della velocità di trasmissione telegrafica nel codice morse.

agg. (dir.) che riguarda la dote: bene , rendita dotale.

v. tr. [io dòto ecc.]n 1 fornire di dote: dotare una figlia n 2 provvedere di beni e mezzi finanziari (un ente, un istituto): dotare un orfanotrofio di una rendita n 3 (estens.) fornire, provvedere...

part. pass. di dotare agg. fornito, provveduto: essere dotato di coraggio , di intelligenza ; di spirito profetico dotato (dante par. xii, 141) | (assol.) ricco di doti, di qualità, di ingegno:...

s.m. [f. -trice] (non com.) chi fornisce la dote; chi effettua una dotazione.

s.f. n 1 (non com.) assegnazione, costituzione della doten 2 l'insieme dei beni e dei mezzi finanziari assegnati a un istituto, a un ufficio o a una persona affinché li utilizzi nell'espletamento...

s.f. n 1 il complesso di beni apportato dalla sposa all'atto del matrimonio per contribuire all'economia familiare: portare in dote ; dare , assegnare in dote | sposare la dote , (fig.) sposare una...

s.f. (ant.) ora | a sua dotta , quando gli sembra opportuno.s.f. (ant.) paura: tant'era pien di dotta e di terrore / che non sapea più star né mover passi (leopardi appressamento della morte).

s.f. (ant.) timore, dubbio, esitazione.

v. intr. [io dótto ecc. ; aus. avere] (ant.) dubitare, temere.

agg. si dice di una varietà di fico verde, molto dolce, coltivato spec. nell'italia meridionale.

agg. n 1 che ha una grande cultura, in senso assoluto o in determinati campi del sapere; colto, erudito: una persona dotta ; essere dotto in (o di) archeologia | bologna la dotta , così chiamata...

s.f. (scherz. o spreg.) atteggiamento da dottore, da sapientone.

agg. di, da dottore: toga dottorale | (iron.) proprio di chi si atteggia a persona dotta: aria , tono dottorale § dottoralmente avv.

s.m. laureato che frequenta presso un'università un corso di dottorato di ricerca.

s.m. grado, titolo di dottore | dottorato di ricerca , titolo accademico che si consegue dopo la laurea.

s.m. [f. -essa ; anche -a , con sign. scherz.]n 1 (antiq.) chi insegna una dottrina, una disciplina; insegnante, maestro: poscia ch'io ebbi 'l mio dottore udito (dante inf. v, 70) | parlare come un...

v. intr. [io dottoréggio ecc. ; aus. avere] (scherz. o spreg.) sdottoreggiare.

agg. [pl. m. -schi] (spreg.) da dottore, da persona saccente; dottorale: piglio dottoresco § dottorescamente avv. (rar.).

agg. (non com.) da dottore, da sapientone; dottorale (per lo più in tono scherz.).

agg. (ant.) dubbioso, timoroso.

s.f. n 1 insieme di cognizioni apprese con lo studio e approfondite organicamente; cultura, erudizione, sapere: uomo di grande , vasta , scarsa dottrina n 2 l'insieme dei precetti o delle teorie in...

agg. n 1 che si riferisce a una dottrina: dispute dottrinali ; il fondamento dottrinale di un'opera n 2 che ha lo scopo di insegnare, di istruire: commento , esposizione dottrinale n 3 che ostenta...

v. tr. (ant.) addottrinare, educare (anche assol.) | dottrinarsi v. rifl. addottrinarsi, istruirsi.

agg. e s.m. [f. -a] che, chi si attiene rigidamente ai principi teorici di una dottrina o di un'ideologia, senza tener conto della realtà pratica: atteggiamento dottrinario ; nel partito prevalsero...

s.m. l'essere dottrinario; rigido attaccamento ai principi di una dottrina.

agg. e s.m. invar. si dice di stoffa che non ha un vero rovescio, ma due diritti, ciascuno con un proprio disegno e colore | cappotto , impermeabile double-face , quello rifinito all'interno come...

o doario, s.m. nel diritto medievale, dono che il marito faceva alla moglie in occasione delle nozze, nell'eventualità della vedovanza.

avv. n 1 in quale luogo (in prop. interrogative dirette e indirette, e talora in prop. esclamative): dove vai? ; dove si è mai cacciato? ; chissà dove sarà a quest'ora! ; dimmi dove abiti ; abita...

o dove che sia, avv. in qualsiasi luogo: può trovarsi dovechessia.

vedi diventare.

v. tr. [pres. io dèvo o dèbbo (ant. o poet. dèggio), tu dèvi (ant. o poet. dèi), egli dève (ant. o poet. dè , dèe , dèbbe), noi dobbiamo , voi dovéte , essi dèvono o dèbbono (ant. o...

agg. che è di dovere; dovuto; necessario: un atto di doveroso ringraziamento ; è doveroso dirglielo § doverosamente avv. per dovere.

s.f. (lett.) grande abbondanza, ricchezza: raccontare un fatto con dovizia di particolari | a dovizia , in gran quantità.

agg. (lett.)n 1 ricco, facoltoso: gran gentiluomo milanese, che poteva contarsi tra i più doviziosi della città (manzoni p. s. ix)n 2 abbondante, copioso § doviziosamente avv.

avv. in qualunque luogo, dappertutto: trovarsi dovunque cong. n 1 in qualunque luogo in cui: ti raggiungerò dovunque tu sia n 2 (ant.) ogni volta che (con valore temporale).

part. pass. di dovere agg. n 1 che si deve: il prezzo dovuto n 2 conveniente, necessario: guidare con la dovuta prudenza ; prendere le dovute precauzioni s.m. ciò che si deve, ciò che spetta:...

avv. nel gioco del bridge, si riferisce alla posizione del giocatore che ha fatto una o più prese in meno rispetto al contratto dichiarato.agg. e s.m. invar. (med.) si dice degli affetti da...

s.f. n 1 insieme di dodici cose dello stesso genere; anche, dodici persone: una dozzina di fazzoletti ; una dozzina di allievi | una dozzina di volte , con valore approssimativo, molte volte | a...

agg. che ha poco pregio; ordinario, grossolano: una cravatta dozzinale ; versi dozzinali ; un uomo dozzinale § dozzinalmente avv.

s.m. e f. (antiq.) chi sta a dozzina; pensionante.

s.f. (bot.) genere di piante di grandi dimensioni, proprie delle regioni tropicali, dalla cui corteccia si estrae una resina rossa usata nella preparazione di vernici (fam. liliacee).

s.m. invar. (aer.) aerostato di forma allungata, ormeggiato a terra, usato per osservazioni e per sbarramenti antiaerei.

vedi dramma 2.

agg. n 1 di dracone, legislatore ateniese noto per il rigore delle sue leggi (sec. vii a. c.)n 2 (fig.) molto severo: un provvedimento draconiano § draconianamente avv. con grande severità.

agg. [pl. m. -ci] (astr.) si dice del periodo che intercorre tra due successivi passaggi della luna al suo nodo ascendente.

s.m. (bot.) pianta erbacea rizomatosa, che emette ogni anno una foglia con un lungo picciolo (fam. aracee).

s.f. (med.) malattia tropicale causata dal dragoncello.

s.f. n 1 macchina scavatrice per asportare sabbia, ghiaia, detriti da un fondo subacqueon 2 (mar.) galleggiante di forma conica posto a poppa di piccole imbarcazioni per dare loro migliore stabilità...

s.m. operazione del dragare; scavo fatto con una draga.

s.m. invar. piccola nave da guerra attrezzata per dragare le mine o per far esplodere sul posto quelle che non possono essere recuperate.

vedi adragante.s.m. (mar.) pezzo di sostegno dello scafo, posto trasversalmente rispetto alla ruota di poppa.

v. tr. [io drago , tu draghi ecc.]n 1 scavare il fondo del mare, di un canale e sim., per mezzo di una dragan 2 liberare uno specchio d'acqua dalle mine subacquee ancorate, recuperandole o...

s.f. escavazione del fondo marino per mezzo di draghe.

s.m. draghista.

s.f. nome scherzoso di ogni arma bianca, specie se sproporzionatamente grande; spadone, sciabolone.

s.m. [pl. -sti] chi è addetto alla manovra di una draga.

o traglia, s.f. (mar.) nell'attrezzatura navale, cavo per sostenere tende, vele e sim.

vedi dramma 2.

s.m. [pl. -ghi]n 1 mostro favoloso immaginato come un enorme rettile alato, vomitante fuoco dalle fauci | sangue di drago , (bot.) resina rossa che stilla dalla dracena | drago volante , aquilonen 2...

s.m. interprete presso le ambasciate e i consolati europei in oriente.

s.f. striscia di cuoio o di cordoncino, terminante in un fiocco, fissata all'elsa della sciabola dei militari; viene passata attorno al polso quando si tiene la spada sguainata.

agg. in araldica, si dice di animale che presenta coda di drago.

s.m. n 1 (bot.) pianta erbacea aromatica, con fiori raccolti in pannocchie, usata in cucina e in profumeria (fam. composite); è detta anche estragone n 2 (zool.) verme dei nematodi che causa la...

s.m. n 1 mostro favoloso; dragon 2 (st.) nel sec. xv, archibugiere a cavallo; più tardi, soldato di una specialità della cavallerian 3 imbarcazione a vela per regate, armata con randa e fiocco.

s.f. (non com.)n 1 la femmina del dragon 2 (fig.) donna furiosa, d'aspetto terribile.

s.m. invar. vettura di eccezionale potenza e minimo peso usata per gare di accelerazione in rettilineo.

s.f. veicolo in legno con due ruote poste una dietro l'altra, spinto dal movimento dei piedi sul terreno; rappresenta il prototipo della bicicletta.

s.m. invar. antica nave tipica dei vichinghi, con vela quadra e trentadue remi.

® s.f. invar. nome commerciale di una fibra tessile sintetica usata per confezionare abiti e biancheria.

s.m. [pl. -mi]n 1 qualsiasi componimento in prosa o in versi destinato alla rappresentazione scenica: dramma satiresco , antica forma teatrale greca, in cui il coro era composto di satiri; dramma...

s.f. n 1 genere letterario che comprende le varie forme teatralin 2 l'arte di comporre drammi e di rappresentarli.

s.f. carattere drammatico: la drammaticità di un situazione | forza, potenza drammatica: la drammaticità della scultura di michelangelo.

agg. [pl. m. -ci]n 1 proprio del dramma, relativo al dramma: stile , genere drammatico ; arte drammatica | che scrive, rappresenta o interpreta drammi: autore , attore drammatico ; compagnia...

v. tr. n 1 ridurre in forma di dramma, rendere adatto alla rappresentazione teatrale: drammatizzare una novella n 2 (estens.) esagerare gli aspetti negativi di qualcosa (anche assol.): drammatizzare...

s.f. il drammatizzare, l'essere drammatizzato; in partic., rappresentazione in forma scenica di un testo narrativo, o anche di un fatto accaduto, di una situazione di vita.

s.f. arte e tecnica della composizione drammatica; anche, il genere teatrale, la letteratura drammatica: la drammaturgia greca , rinascimentale ; la drammaturgia borghese dell'ottocento.

agg. [pl. m. -ci] che concerne la drammaturgia.

s.m. [f. -a ; pl. m. -ghi] scrittore di drammi.

s.m. dramma a forti tinte (si dice spec. di film); situazione esageratamente drammatica.

s.m. invar. panno, tessuto di lana o di seta, leggermente lucido e molto fine.

s.m. (non com.) il drappeggiare, l'essere drappeggiato; drappeggio.

v. tr. [io drappéggio ecc.]n 1 disporre un drappo, una veste e sim. in modo che cada con pieghe armoniose ed eleganti: drappeggiare una tenda , una tunica n 2 avvolgere in drappeggi, ornare con...

s.m. n 1 tessuto disposto in ampie pieghe che ricadono con armoniosa eleganza | la rappresentazione pittorica o scultorea del drappeggio, che nella pratica artistica è stata a lungo oggetto di studio...

s.f. piccolo drappo, spesso ricamato con le insegne del corpo, appeso alle trombe militari in particolari cerimonie.

s.m. piccola schiera di soldati, anche appartenenti a corpi o specialità diversi, uniti sotto la stessa insegna e incaricati di compiti particolari | (estens.) gruppo di persone: un drappello di...

s.f. insieme di drappi, di stoffe | fabbrica, magazzino di drappi e di tessuti in genere.

s.m. (ant.) fabbricante o venditore di drappi e di tessuti in genere.

s.m. n 1 tessuto di notevole pregio e finezza, un tempo spec. di seta, oggi anche di panno o altro, usato per abiti di lusso e paramenti, ma soprattutto per tende e tappezzerien 2 (ant.) abito, veste:...

agg. [pl. m. -ci] che agisce energicamente, con rapidità ed efficacia: provvedimenti drastici | purgante drastico , ad azione violenta x drasticamente avv.

agg. e s.m. e f. invar. che, chi appartiene a un'antica popolazione negroide stanziata nella zona meridionale dell'india.

agg. [pl. m. -ci] che è proprio dei dravida: lingue dravidiche.

s.m. invar. (fin.) rimborso dei dazi doganali o di altre tasse pagate sulle merci importate, nel caso che queste vengano riesportate, anche dopo avere subito trasformazione.

s.m. n 1 metodo di prosciugamento dei terreni mediante scolo delle acque; il sistema idraulico impiegato per tale prosciugamenton 2 (med.) eliminazione di secrezioni o in genere di liquidi da cavità...

v. tr. [io drèno ecc.]n 1 prosciugare un terrenon 2 (med.) provocare la fuoruscita di un liquido da una cavità organican 3 (econ.) operare un drenaggio di capitali.

vedi dentro.

s.m. invar. n 1 gara di equitazione che prevede l'esecuzione di particolari figure d'alta scuolan 2 addestramento di cavalli e cani.

s.m. (antiq.) adattamento it. di dressage.

vedi dietro.

s.f. n 1 nella mitologia classica, ninfa abitatrice dei boschin 2 (bot.) pianta erbacea perenne, con piccoli fiori bianchi (fam. rosacee).

v. tr. [io dribblo ecc.]n 1 nel gioco del calcio, schivare e superare l'avversario conservando la padronanza del pallonen 2 (fig.) eludere, evitare qualcosa di spiacevole o di difficile: dribblare...

s.m. calciatore molto abile nel dribbling.

s.m. invar. il dribblare: avere (un buon) dribbling , essere abile nel dribblare.

s.f. (chim.) nome commerciale di una sostanza solida granulata, a base di solfato di calcio anidro, usata come essiccante.

vedi dietro.

s.m. grande scimmia africana con muso canino nero, circondato da una barba bianco-giallastra, e con coda corta e pelosa (ord. primati).

o drin drin, inter. voce onom. che imita il suono di un campanello, spec. di quello della bicicletta | usato anche come s.m. invar. : il drindrin delle biciclette.

s.m. invar. bevanda, spec. alcolica: offrire , prendere un drink | (estens.) festicciola, riunione durante la quale si servono alcolici: invitare gli amici a un drink.

s.m. invar. tecnica pittorica che consiste nel far sgocciolare i colori sulla tela.

s.f. n 1 (non com.) la mano destra, la parte destra: andare , voltare a dritta | a dritta e a manca , a destra e a sinistra; (fig.) dappertutto, in tutte le direzionin 2 (mar.) il lato destro di una...

s.f. (roman.) azione o trovata astuta, scaltra.

s.f. (non com.) dirittezza.

agg. n 1 diritton 2 (lett.) esatto, giusto: nel dritto mezzo del campo maligno (dante inf. xviii, 4)n 3 (fam.) furbo, scaltro: gente dritta avv. diritto: vada sempre dritto, non può sbagliare ...

o dritto-filo, s.m. invar. filo della trama di un tessuto, usato come riferimento nel taglio: tagliare in drittofilo.

o dirittone [di-rit-tó-ne], s.m. [f. -a] (fam.) persona molto furba: siete una dirittona voi: piantate negl'impicci noi poveri mondani (manzoni p. s. x).

s.f. (ant. e lett.) dirittura.

s.m. invar. (sport) nel gioco del tennis, diritto | nel gioco del golf, il colpo lungo dato all'inizio di ogni buca.s.m. invar. (inform.) unità di un sistema di elaborazione in cui si alloggia un...

s.m. invar. esercizio pubblico all'aperto (p. e. cinema, banca, ristorante), organizzato in modo che i clienti possano accedervi con il proprio autoveicolo e usufruire dei servizi offerti senza...

s.m. invar. n 1 il guidatore che conduce il cavallo nelle corse al trotton 2 bastone da golf con la testa di legno usato per tirare il driven 3 (inform.) programma che consente all'unità centrale di...

s.f. (mar.) cavo che serve ad alzare pennoni, picchi, antenne e vele.

s.m. (non com.) il drizzare, il drizzarsi (anche fig.).

v. tr. [part. pass. drizzato , ant. dritto]n 1 rendere, far tornare diritto; raddrizzare: drizzare un chiodo ' drizzare le orecchie , (fig.) prestare attenzionen 2 indirizzare, rivolgere a una meta...

s.m. nelle industrie metallurgiche e meccaniche, operaio addetto a raddrizzare le lamiere.

s.f. n 1 sostanza vegetale secca usata per aromatizzare le vivande (p. e. pepe, cannella)n 2 in farmacologia, ogni sostanza o prodotto di origine naturale con azione terapeutican 3 denominazione...

s.m. n 1 assunzione o somministrazione di droghe, spec. in ambito sportivo; dopingn 2 (fis.) aggiunta di impurezze a un semiconduttore per alterarne le caratteristiche di conducibilità elettrican 3...

v. tr. [io drògo , tu dròghi ecc.]n 1 insaporire con droghe, aromatizzare: drogare le pietanze n 2 somministrare droghe, stupefacenti: drogare un cavallo , un atleta n 3 (fig.) eccitare; stordire,...

part. pass. di drogare e agg. nei sign. del verbo s.m. [f. -a] chi fa abitualmente uso di stupefacenti: iniziative per il recupero dei drogati.

s.m. [f. -trice] nella lavorazione delle carni, chi è addetto al dosaggio delle droghe.

s.f. (non com.) il drogare, il drogarsi.

s.f. negozio in cui si vendono al minuto spezie, generi alimentari e altri prodotti di uso domestico.

s.m. [f. -a] esercente di una drogheria.

s.f. (mar.) l'insieme delle parti di riserva dell'alberatura delle navi a vela.

s.m. cammello a una sola gobba; è utilizzato come animale da trasporto nel deserto e fornisce latte, carne e lana (ord. artiodattili).

s.f. (zool.) genere di granchi che vivono in simbiosi con spugne o altri organismi marini (ord. decapodi).

s.m. (mar.) palo usato per l'ormeggio o posto a segnalazione di passaggi pericolosi; in generale, ogni elemento naturale o artificiale che possa servire per riconoscere una costa da lontano |...

s.m. strumento con cui si misura la velocità delle navi.

s.m. bastimento medievale da trasporto o anche da guerra, attrezzato con tre alberi a vele quadre e talvolta con cento remi.

s.m. [pl. -ghi] uccello lungo 25-30 cm, con piumaggio nero a riflessi verde-azzurri e ciuffo sul capo, tipico del madagascar (fam. dicruridi).

s.m. (zool.) dodo.

s.m. invar. n 1 piccola caramella dura senza incarton 2 negli abiti confezionati, variazione di misure all'interno di una stessa taglia.s.m. invar. nel rugby, calcio di rimbalzo con cui si fa passare...

loc. sost. m. invar. nel tennis, colpo smorzato con cui si fa cadere la palla appena oltre la rete.

s.f. pianta erbacea carnivora, con foglie disposte a rosetta e cosparse di piccoli tentacoli per catturare gli insetti (fam. droseracee); rosolida.

s.f. pl. (bot.) famiglia di piante dicotiledoni a cui appartiene la drosera | sing. [-a] ogni pianta di tale famiglia.

s.f. piccolo insetto, detto com. moscerino del vino o della frutta , impiegato nelle ricerche di genetica per la rapidità con cui si riproduce e per le grandi dimensioni dei suoi cromosomi (ord. ...

s.m. (fis.) apparecchio per misurare la quantità di rugiada che si forma in una notte su un'unità di superficie.

s.m. [f. -a]n 1 (ant.) fedele, difensore, vassallo: l'amoroso drudo / della fede cristiana (dante par. xii, 55-56)n 2 (lett.) amante, innamorato (oggi per lo più spreg.): di quando in quando si...

s.m. invar. emporio che vende articoli da regalo, souvenir, profumi, cosmetici, bigiotteria ecc.

o druido, s.m. [pl. -di] sacerdote delle antiche popolazioni celtiche.

agg. [pl. m. -ci] dei druidi: culto druidico ; una bieca druidica visione (carducci).

s.m. la religione dei druidi.

vedi druida.

s.f. (bot.) varietà di frutto con la parte esterna sottile, la media carnosa e l'interna, che contiene il seme, legnosa (p. e. l'oliva, la pesca).

agg. (bot.) si dice di frutto che ha caratteristiche simili a quelle di una drupa.

s.f. (min.) superficie di roccia più o meno piana ricoperta di cristalli.

s.m. [f. -a] ciascuno degli appartenenti a una comunità etnico-religiosa stanziata in siria, libano e israele, che professa una religione esoterica islamica.

agg. invar. secco, detto di vini o liquori | extra dry , extra secco.

s.m. invar. (agr.) aridocoltura.

vedi due.

o doagio, s.m. (ant.) panno finissimo che si fabbricava a douais (francia).

agg. (mat.) relativo al principio di dualità agg. e s.m. (ling.) si dice di numero del nome, del verbo e di altre parti del discorso, diverso dal singolare e dal plurale, che ricorre in alcune...

s.m. n 1 in un sistema, in un'organizzazione e sim., il coesistere di due elementi o di due principi fondamentali, anche contrastanti | ogni concezione filosofica o religiosa che consideri la realtà...

s.m. e f. [pl. m. -sti] chi segue o sostiene il dualismo, una concezione dualistica.

agg. [pl. m. -ci] caratterizzato da dualismo: teoria dualistica § dualisticamente avv. secondo una concezione dualistica.

s.f. n 1 qualità di ciò che è composto di due elementi o principin 2 (filos.) il rapporto esistente tra due principi antitetici e irriducibili l'uno all'altron 3 principio di dualità , (mat.)...

s.m. invar. (st.) soldato indigeno che faceva parte delle truppe coloniali italiane in somalia.

v. intr. [io dùbbio ecc. ; aus. avere] (ant.)n 1 dubitare: facean dubbiar se mortal donna o diva / fosse (petrarca canz. clvii, 7-8)n 2 temere.

s.f. (lett.) dubbio, incertezza: ricordomi gli amorosi trasporti, gli affanni, le dubbietà, i combattimenti dell'animo (goldoni).

s.f. (non com.) stato di dubbio, d'incertezza.

agg. n 1 incerto, non sicuro; che non è possibile determinare o definire con precisione: risultato dubbio ; la notizia è ancora dubbia ; una frase dubbia , di significato non chiaro; è dubbio se ,...

s.f. (non com.) stato di chi è dubbioso | l'essere dubbio, motivo di dubbi.

agg. n 1 che è in dubbio, esitante, incerto: essere , rimanere dubbioso di fronte a qualcosa ; con animo dubbioso n 2 che esprime dubbio: tono , sguardo dubbioso n 3 che è causa, motivo di dubbio:...

agg. che può essere messo in dubbio.

part. pres. di dubitare agg. n 1 che sta in dubbio, dubbioson 2 (lett.) vacillante, ondeggiante; malsicuro: col dubitante piè torno al mio tetto (parini) § dubitantemente avv. (non com.).

s.f. (ant.) dubbio, incertezza.

v. intr. [io dùbito ecc. ; aus. avere]n 1 essere in dubbio: dubito se andare o restare | mettere in dubbio: dubitare della buona fede di qualcuno n 2 non ritenere possibile o probabile: dubito che...

agg. n 1 che esprime dubbio: tono dubitativo ' assolvere con formula dubitativa , (dir.) per insufficienza di proven 2 (gramm.) si dice di parti del discorso o di locuzioni che servono a esprimere...

s.m. [f. -trice] (ant.) chi dubita.

s.f. (ant.) dubbio.

agg. n 1 (non com.) di persona, dubbioso, timoroson 2 (lett.) incerto, che desta ansia o timore: i tremebondi lumi / piegar non soffri al dubitoso evento? (leopardi all'italia 49-50) §...

agg. di dublino s.m. e f. abitante, nativo di dublino.

s.m. [pl. -chi]n 1 titolo che nella gerarchia nobiliare precede quello di marchese e segue quello di principe; chi detiene tale titolo | sovrano di un ducato: il duca di mantova n 2 (ant.)...

agg. n 1 del duca: stemma ducale n 2 del doge; dogale: palazzo ducale § ducalmente avv. (rar.).

s.m. n 1 titolo di ducan 2 territorio soggetto al dominio di un duca.s.m. nome di una moneta aurea veneziana e poi di altre monete.

s.m. denominazione generica di monete di valore superiore al ducato.

s.m. n 1 (lett.) guida; capo, condottieron 2 titolo dato a b. mussolini (1883-1945) dopo la marcia su roma, come capo del fascismo. dim. e pegg. ducetto.

vedi duchea.

e deriv. vedi duecento e deriv.

v. tr. [coniugato come condurre] (ant.) condurre, guidare.

o ducea, s.f. (ant. , lett.) titolo di duca | territorio sottoposto alla sovranità di un duca; ducato.

agg. [pl. m. -schi] (ant.) del duca; ducale: muovevano pertanto contro alle duchesche le genti dei fiorentini (capponi).

s.f. n 1 donna investita del titolo ducalen 2 moglie, figlia di un duca.

s.f. n 1 tessuto di seta rasatan 2 tipo di poltrona diffusa nel settecento in francia.

s.f. figlia di un duca.

s.m. figlio di un duca.

s.m. invar. il tracciato della scrittura a mano, il modo di scrivere, il disegno delle lettere, che in paleografia vengono valutati per stabilire la provenienza, l'epoca dei documenti.

ant. duo, doi [dò-i], duoi, ant. tosc. dua, agg. num. n 1 numero naturale che corrisponde a una unità più uno; nella numerazione araba è rappresentato da 2, in quella romana da ii: due libri ; due...

tosc. o lett. dugentesco, lett. ducentesco, agg. [pl. m. -schi] del duecento, del sec. xiii, spec. con riferimento alle arti e alle lettere: i poeti duecenteschi.

tosc. o lett. dugentesimo, lett. ducentesimo, agg. num. che in una serie occupa il posto corrispondente al numero duecento; nella numerazione araba è rappresentato da 200° , in quella romana da cc ...

tosc. o lett. dugentista, lett. ducentista, s.m. e f. [pl. m. -sti]n 1 scrittore, artista del duecenton 2 studioso della letteratura, dell'arte o della cultura del duecenton 3 (sport)...

tosc. o lett. dugentistico, lett. ducentistico, agg. [pl. m. -ci] proprio del duecento, dei duecentisti.

lett. ducento, tosc. o lett. dugento, agg. num. n 1 numero naturale che corrisponde a due volte cento unità nella numerazione araba è rappresentato da 200, in quella romana da cc: la frontiera è a...

s.m. e f. [pl. m. -sti] (sport) atleta o nuotatore che gareggia sulla distanza dei duecento metri.

part. pres. di duellare s.m. e f. chi combatte in duello.

v. intr. [io duèllo ecc. ; aus. avere] fare un duello, battersi in duello.

s.m. [f. -trice] (lett.) chi partecipa a un duello; duellante.

s.m. e f. [pl. m. -sti] chi è esperto di duelli e delle norme che li regolano | (non com.) chi si batte spesso a duello.

s.m. n 1 combattimento tra due contendenti, ad armi pari, secondo le norme cavalleresche: sfidare a duello ; battersi in duello ; duello alla spada , alla pistola | duello all'ultimo sangue , che...

pop. dumila, agg. num. n 1 numero naturale che corrisponde a due volte mille unità nella numerazione araba è rappresentato da 2000, in quella romana da mm: pagare duemila lire ; vendere duemila...

o due pezzi, s.m. invar. n 1 costume da bagno per donna, formato da reggiseno e mutandinen 2 vestito da donna composto di gonna e giacca.

s.m. fascicolo di un codice o di un libro composto da due fogli piegati in due e inseriti l'uno dentro l'altro, per un totale di otto pagine.

s.m. n 1 (mus.) composizione vocale o strumentale a due partin 2 (estens.) coppia di persone bene assortite (anche iron.) | (fam.) diverbio tra due persone.

e deriv. vedi duecento e deriv.

s.f. (mar.) ciascuno dei giri a spirale formati da un cavo avvolto.

s.m. [pl. -ghi] (zool.) grosso mammifero marino simile alla foca, con corpo tozzo, pelle spessa, muso appiattito; vive nel mar rosso, nell'oceano indiano e lungo le coste dell'australia, nutrendosi...

s.f. (mus.) coppia di note di uguale durata, da eseguirsi nello stesso tempo di tre note del medesimo valore.

s.m. moneta di rame da due centesimi, in circolazione in italia fino agli anni '20.

s.f. pianta fruticosa, spesso rampicante con fiori violacei riuniti in cime laterali e frutti a bacca rossi; i rami sono usati nella medicina popolare per preparare tisane diuretiche e depurative...

agg. (biol.) si dice di organismo che vive in acque dolci.

o dolciana, s.f. (mus.)n 1 strumento a fiato in uso nel rinascimento e nell'età barocca; può considerarsi il prototipo del fagotton 2 negli organi inglesi e spagnoli del sec. xviii, registro dal...

® s.f. (chim.) dolcificante sintetico usato dai diabetici in sostituzione dello zucchero.

s.f. (scherz.) la donna amata.

s.f. (chim.) alcole esavalente che si trova quasi allo stato puro in alcune piante (p. e. le scrofulariacee) e nella manna del madagascar; si presenta come una polvere bianca di sapore dolce.

s.f. (relig.) il culto di venerazione che si presta agli angeli e ai santi.

o dolzaina, s.f. (mus.) nome originario della dulciana.

loc. agg. invar. si dice di un tipo di proiettile per armi portatili che, avendo la punta di metallo tenero, si deforma e si espande all'impatto, provocando lacerazioni devastanti.

s.m. (lett.) luogo coperto di dumi.

vedi duemila.

s.m. invar. (stat.) variabile di comodo.

s.m. (lett.) cespuglio; spino, pruno.

agg. (lett.) pieno di dumi.

s.m. invar. autocarro con cassone ribaltabile, usato spec. per trasportare materiali incoerenti (sabbia, pietrisco ecc.).

s.m. invar. (econ.) vendita all'estero di merci a prezzi inferiori a quelli praticati sul mercato interno o addirittura sotto costo, al fine di conquistare un mercato straniero.

s.f. rilievo sabbioso instabile formatosi a opera del vento su spiagge o deserti | cumulo di neve formatosi per l'azione del vento.

agg. che ha i caratteri della duna; costituito da dune, ricco di dune: deserto dunoso.

cong. n 1 quindi, perciò, con valore conclusivo: ha sbagliato, dunque paghi n 2 usato come rafforzativo in interrogazioni, esclamazioni, esortazioni ecc.: ma perché dunque non ti decidi? ; eccoti...

agg. variante ant. di due : fui giunto / da' duo begli occhi che legato m'hanno (petrarca canz. lxi, 3-4) s.m. invar. n 1 (mus.) duetton 2 coppia di artisti (cantanti, ballerini ecc.) che si...

primo elemento di parole composte di origine latina e di formazione moderna, dal lat. du°o 'due' (duodecimo , duopolio).

agg. si dice di sistema di numerazione o di misura che abbia come base il numero dodici.

agg. num. (lett.) dodicesimo.

agg. del duodeno: ulcera duodenale.

s.f. (med.) infiammazione del duodeno.

s.m. (anat.) il primo tratto dell'intestino tenue.

vedi due.

s.m. n 1 (poet.) dolore, soprattutto morale: di duol mi struggo, e di fuggir mi stanco (petrarca canz. ccix, 14)n 2 (ant.) lamento: empio l'aria di duol la notte e 'l giorno (ariosto rime).

pop. domo, s.m. la chiesa più importante di una città.s.m. (mecc.) camera cilindrica terminante a cupola che costituisce la parte superiore di una caldaia, dove si raccoglie il vapore.

s.m. (econ.) situazione di mercato caratterizzata dalla presenza di due soli venditori di un determinato bene o servizio.

s.m. (econ.) situazione di mercato caratterizzata dalla presenza di due soli compratori di un dato bene o servizio.

s.m. invar. tipo di impianto telefonico urbano per cui due utenti vicini vengono collegati alla centrale telefonica con un'unica linea.

agg. che può essere duplicato, riprodotto: un file è duplicabile.

v. tr. [io dùplico , tu dùplichi ecc]n 1 (non com.) raddoppiare: duplicare il guadagno | duplicare una lettera , una parola , (tip.) comporla due volte, per erroren 2 riprodurre in una o più...

part. pass. di duplicare agg. (non com.) raddoppiato s.m. n 1 copia di un documento che sostituisce l'originale distrutto o smarrito, con identico valore giuridico: richiedere un duplicato |...

s.m. n 1 apparecchio per la riproduzione di copie da un testo originalen 2 duplicatore di frequenza , (elettr.) moltiplicatore di frequenza che fornisce in uscita una oscillazione di frequenza doppia...

s.f. n 1 (non com.) il duplicare; duplicazionen 2 (tip.) duplicato.

s.f. il duplicare, l'essere duplicato: duplicazione di un documento.

agg. che si compone di due parti, anche non uguali; doppio: un duplice incarico ; un documento in duplice copia | che avviene fra due parti: duplice alleanza s.f. nell'ippica, scommessa fatta...

s.m. pl. (zool.) ordine di mammiferi (oggi più noti sotto il nome di lagomorfi) che hanno, dietro ai due incisivi superiori, un altro paio di incisivi molto piccoli | sing. [-o] ogni roditore...

s.f. n 1 l'essere duplicen 2 (fig. non com.) finzione, falsità, doppiezza.

agg. (lett.) doppio s.m. n 1 moneta coniata dai pontefici durante il soggiorno avignonese nel sec. xivn 2 nel linguaggio assicurativo, polizza redatta in due copie.

s.f. (ant.) durata.vedi durra.

agg. (non com.) durevole, duraturo § durabilmente avv.

s.f. (non com.) l'essere durevole, duraturo.

non com. duracine , agg. si dice di frutta, spec. di una varietà di pesche e di ciliegie, che ha polpa soda e molto aderente al nocciolo.

® s.m. lega metallica leggera e molto resistente costituita da alluminio, rame, magnesio, manganese e silicio.

o dura madre, s.f. (anat.) la più esterna delle tre meningi, costituita da una membrana fibrosa molto resistente; è detta anche pachimeninge.

s.m. la parte interna del legno degli alberi, più vecchia, più compatta e più scura della parte esterna (chiamata alburno).

part. pres. di durare agg. (ant.) nei sign. del verbo | sopravvive nella loc. vita natural durante , per tutto il tempo della vita prep. mentre si svolge o si svolgeva qualcosa; all'epoca di;...

v. intr. [aus. essere o avere]n 1 continuare per un certo tempo; protrarsi nel tempo; prolungarsi: la pioggia è durata per tutta la notte ; ha durato a piovere per tutta la notte ; l'inverno è...

s.f. n 1 il durare; il tempo in cui si svolge qualcosa: per tutta la durata dello spettacolo ' di (lunga) durata , che dura a lungon 2 (ling.) il tempo necessario per l'articolazione di un suono.

agg. n 1 (ant.) durevolen 2 (gramm.) che si riferisce a un'azione considerata nel suo svolgersi continuato, senza indicazione di inizio o di fine: aspetto verbale durativo.

agg. che durerà destinato a durare: una fama duratura.

s.f. (ant.) durata; persistenza, conservazione nel tempo: lo desiderio de la durazione di questa amistade (dante convivio).

agg. che può durare a lungo; duraturo: pace durevole | bene di consumo durevole , quello che può essere utilizzato a lungo nel tempo (p. e. automobile, televisore) § durevolmente avv.

s.f. l'essere durevole, spec. con riferimento a materiali che non si deteriorano facilmente.

ant. durizia, s.f. n 1 qualità di ciò che è duro; in partic., resistenza di un materiale solido alla scalfittura, all'abrasione e alla penetrazionen 2 (chim.) la quantità di sali di calcio e...

vedi durlindana.

vedi durezza.

non com. durindana, s.f. (scherz.) spada.

agg. n 1 che si intacca o si scalfisce difficilmente; che resiste alla pressione, che non cede: il diamante è il più duro dei minerali ; duro come un macigno , durissimo | carne dura , tigliosa |...

s.m. (fis.) strumento atto a misurare la durezza dei materiali, in particolare la resistenza alla penetrazione.

s.m. n 1 callosità ai piedi o alle manin 2 (region.) marascan 3 nodo del marmo.

o dura, s.f. pianta simile al miglio, coltivata in asia e in africa, dai cui semi si ottiene una farina usata dagli indigeni per fare il pane (fam. graminacee).

agg. n 1 si dice di un materiale e spec. di un metallo che si possa deformare e ridurre in fili sottilin 2 (fig.) che si adatta alle circostanze: carattere , atteggiamento duttile | capace di...

s.f. l'essere duttile (anche fig.): la duttilità di un metallo ; duttilità di carattere.

vedi dotto 2.

loc. agg. invar. esente da tasse doganali: i negozi duty-free negli aeroporti.

loc. sost. m. invar. negozio duty-free (spec. in aeroporti, navi ecc).

o duunvirale, agg. (st) di duumviro, dei duumviri.

o duunvirato, s.m. nella roma repubblicana, una delle molte magistrature formate da due persone | la carica di duumviro e la durata di tale carica.

o duunviro, s.m. ciascuno dei due magistrati che nella roma repubblicana costituivano un duumvirato.

e deriv. vedi duumviro e deriv.

s.m. invar. giubbotto imbottito di piuma.

s.f. invar. tipo di tessuto leggero e morbido, con superficie pelosa.

dài;o da', inter. ha gli stessi usi e significati di dàgli : dài, insisti!. dàgli;pop. dalli, inter. [scritta anche senza accento] si usa per esortare, incitare (spec. a correre, a rincorrere,...

délavé;agg. invar. lavato, schiarito, detto di tessuti sottoposti a trattamento che li stinge leggermente, così da farli apparire come già usati.déco;agg. invar. si dice di uno stile decorativo...

ant. die, s.m. (region. , lett.) giorno | comune nell'uso burocr. nelle date: a dì (o addì) 26 maggio 1964 | in proverbi e locuzioni fam.: il buon dì si vede dal mattino ; conciare qualcuno per...