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Tutti i 10951 termini del nostro dizionario che iniziano con la lettera «S»

s.f. o m. diciannovesima lettera dell'alfabeto (diciassettesima dell'alfabeto italiano tradizionale), il cui nome è esse ; in it. rappresenta la fricativa dentale sorda (sale , naso , rosso ,...

s'il vous plaît;loc. avv. invar. per favore, prego (come formula di cortesia).

prefisso che rappresenta generalmente la continuazione del prefisso lat. e°x- , il quale indicava 'uscita, allontanamento'; può formare aggettivi, sostantivi e verbi (leale - sleale ; fiducia -...

s.f. (st.) formazione militarizzata del partito nazista tedesco con funzioni di polizia politica | spec. pl. milite appartenente a tale organizzazione.

s.f. pianta erbacea bulbosa con fiori gialli e frutto a capsula ricco di semi che contengono sostanze irritanti (fam. gigliacee).

vedi sabbatico.

agg. (rar.) di, del sabato | cena sabatina , un tempo, cena di grasso consumata dopo la mezzanotte del venerdì, giorno di magro.

ant. o region. sabbato, s.m. il sesto giorno della settimana, quello che segue il venerdì e precede la domenica; nella settimana ebraica è l'ultimo giorno, consacrato al riposo ' sabato santo ,...

agg. di casa savoia: stemma , stato sabaudo.

s.m. [pl. sabba o sàbbati] nella tradizione germanica medievale, periodici convegni notturni di streghe e demoni per celebrare un rito in onore del diavolo.

o sabatico, agg. [pl. m. -ci] solo nella loc. anno sabbatico , quello, ricorrente ogni sette anni, in cui presso gli antichi ebrei si prescriveva la cessazione del lavoro nei campi e il condono...

vedi sabato.

s.f. n 1 insieme incoerente di granuli, contenenti quarzo, silice, calcare e altri minerali, provenienti dalla disgregazione di rocce sedimentarie: granelli di sabbia ; la sabbia della spiaggia , del...

v. tr. [io sàbbio ecc.]n 1 (non com.) insabbiare; coprire di sabbian 2 (tecn.) sottoporre a sabbiatura.

part. pass. di sabbiare agg. n 1 (tecn.) si dice di materiale che, sottoposto a sabbiatura, ha acquistato una caratteristica opacità: vetro , oro sabbiato n 2 (tv) si dice di immagine...

s.m. (metall.) operaio addetto alla sabbiatrice.

s.f. (tecn.) macchina usata per la sabbiatura di pezzi metallici o di lastre di vetro.

s.f. n 1 metodo terapeutico consistente nel ricoprire il corpo, o una parte di esso, con sabbia calda e asciutta: fare le sabbiature n 2 (tecn.) finitura superficiale di pezzi metallici per mezzo di...

s.f. nelle locomotive e nelle motrici, serbatoio, collocato vicino alle ruote, contenente sabbia che, in caso di emergenza, viene sparsa sulle rotaie per evitare slittamenti.

s.m. n 1 distesa di sabbian 2 sabbia grossolana mista a terra.

s.m. terra mista a sabbia o a marna.

agg. n 1 ricco di sabbia; costituito da sabbia: terreno sabbioso ; spiaggia sabbiosa n 2 simile alla sabbia; che ha la consistenza della sabbia: materiale sabbioso ; roccia sabbiosa.

s.m. religione dell'antica arabia sudoccidentale preislamica, caratterizzata dal culto di divinità astrali.

o sabellianesimo [sa-bel-lia-né-si-mo], s.m. (relig.) eresia cristiana trinitaria del sec. iii che riduceva le persone della trinità a semplici "modi" della manifestazione divina.

agg. (relig.) di sabellio o del sabellianesimo: eresia sabelliana.

agg. [pl. m. -ci] dei sabelli, antica popolazione dell'italia centrale.

agg. del regno, della città di saba, nell'arabia sudoccidentale s.m. n 1 [f. -a] abitante, nativo di saban 2 lingua dell'antica arabia meridionale, detta anche sudarabico.

s.f. arbusto simile al ginepro, dai cui rametti e dalle cui foglie squamiformi si estrae un olio un tempo usato in medicina come stimolante, oggi ritenuto troppo tossico (fam. cupressacee).

agg. e s.m. appartenente a una scuola giuridica romana (secc. i-ii d. c.) legata al potere imperiale e attenta alle grandi esposizioni sistematiche del diritto.

agg. della sabina, regione storica dell'italia centrale (attuale lazio nord orientale), o dei suoi abitanti s.m. [f. -a] abitante, nativo della sabina: il ratto delle sabine.

s.m. invar. (ling.) lingua franca con lessico misto (a base italiana, spagnola e in minor misura araba) e grammatica semplificata, usata dalle popolazioni mediterranee soprattutto negli scambi...

s.m. invar. n 1 nei giochi di carte, cassetta per la distribuzione a una a una delle carte di un mazzo, utilizzata soprattutto nei casinò per evitare il sospetto di trucchin 2 tipo di scarpa...

s.m. n 1 (dir.) reato commesso da chi in un'azienda compie azioni di rappresaglia contro il datore di lavoro, danneggiando impianti, edifici, scorte, macchine destinati alla produzione | azione di...

v. tr. [io sabòto ecc.]n 1 (dir.) compiere atti di sabotaggio: sabotare un impianto industriale , una linea ferroviaria n 2 (estens.) danneggiare, ostacolare intenzionalmente: sabotare l'opera del...

agg. e s.m. [f. -trice] che, chi compie un sabotaggio.

s.m. e f. invar. ebreo nato e vivente in israele, distinto da quelli immigrati in israele ma nati altrove.

agg. (med.) si dice della lingua quando si presenta ricoperta da una particolare patina gialla o bruna.

s.f. n 1 borsa o sacco, grande e capace, di pelle, di tessuto o altro materiale flessibile, per trasportare o anche riporre viveri, biancheria e sim.: sacca da viaggio ; la sacca dei frati questuanti...

s.f. nelle fattorie, locale in cui si conservano i sacchi vuoti; anche, il bastone a cui questi sacchi vengono appesi.

s.m. (ant.) tascapane.

s.f. (chim.) lo stesso che invertasi.

s.m. n 1 negli eserciti medievali, chi era addetto alle salmerien 2 (lett.) saccheggiatore, brigante.

vedi saccaro-.

s.m. (chim.) carboidrato, zucchero.

agg. n 1 che contiene zucchero: bietola saccarifera n 2 inerente alla produzione dello zucchero: industria saccarifera.

v. tr. [io saccarìfico , tu saccarìfichi ecc.] (chim.) trasformare i polisaccaridi in zuccheri semplici.

s.f. (chim.) operazione del saccarificare.

o saccarometria, s.f. (chim.) insieme di metodi analitici per determinare la quantità di zuccheri contenuta in una soluzione.

o saccarometrico, agg. [pl. m. -ci] (chim.) relativo alla saccarimetria: esame saccarimetrico.

o saccarometro, s.m. (chim.) strumento ottico usato per valutare la quantità di zucchero contenuta in una soluzione.

s.f. (chim.) composto organico a sette atomi di carbonio, con un nucleo benzenico e uno eterociclico, contenente zolfo e azoto; è una polvere cristallina bianca, inodore, con potere dolcificante...

agg. (chim.) che contiene saccarina, misto a saccarina: zucchero saccarinato.

o saccari-, primo elemento di parole scientifiche composte di formazione moderna, dal lat. saccha°rum , che è dal gr. sákcharon 'zucchero'; indica presenza di zucchero o relazione con lo zucchero...

agg. (geol.) si dice di calcari cristallini che hanno aspetto simile a quello dello zucchero: marmo saccaroide.

e deriv. vedi saccarimetria e deriv.

vedi saccarimetro.

s.m. (biol.) fungo microscopico che, nei liquidi zuccherini, provoca la fermentazione alcolica (cl. ascomiceti).

s.m. (chim.) denominazione scientifica dello zucchero comune, disaccaride a dodici atomi di carbonio costituito da glucosio e fruttosio.

s.f. (non com.) quantità di roba che può essere contenuta in un sacco: una saccata di patate.

s.f. (meteor.) zona di bassa pressione che presenta una caratteristica forma allungata.

agg. e s.m. e f. n 1 che, chi presume di sapere e in realtà non sa; che, chi ostenta presuntuosamente ciò che sa: un ragazzo saccente ; fare il saccente. dim. saccentello , saccentuzzo accr....

s.f. l'essere saccente; modo di fare da saccente.

s.m. (rar.) saccheggio.

v. tr. [io sacchéggio ecc.]n 1 predare portando scompiglio e rovina; mettere a sacco: i soldati saccheggiarono la città n 2 (estens.) derubare, rapinare: saccheggiare un negozio | (scherz.)...

agg. e s.m. [f. -trice] che, chi saccheggia (anche fig.).

s.m. il saccheggiare, l'essere saccheggiato (anche fig.): darsi , abbandonarsi al saccheggio ; saccheggio di idee | saccheggio delle api , aggressione che le api compiono a danno di alveari vicini.

s.f. fabbrica di sacchi | reparto di uno stabilimento dove si confezionano sacchi.

s.f. macchina per confezionare sacchetti.

s.m. fabbrica di sacchetti.

s.m. n 1 dim. di sacco n 2 piccolo sacco di carta, tela o plastica usato per conservare o trasportare cose varie; anche, il suo contenuto: comprare un sacchetto di caramelle | a sacchetto , a forma...

s.m. fabbrica di sacchi; saccheria.

agg. (scient.) a forma di sacco.

s.m. [pl. -chi ; ant. o pop. tosc. le sacca f.]n 1 recipiente di tela, carta o plastica, lungo e stretto, aperto in alto, usato per conservare o trasportare materiali incoerenti, o comunque sciolti:...

s.f. [pl. -ce] (region.) larga tasca d'abito o di soprabito: mettere qualcosa in saccoccia , intascarla ' mettersi qualcuno in saccoccia , (fig.) raggirarlo ' rompere le saccocce a qualcuno , (fig.)...

s.f. (region.) quantità di roba che può essere contenuta in una saccoccia: una saccocciata di castagne.

s.m. n 1 (lett.) sacchetton 2 borsetta a sacchetto, usata un tempo dalle donne per mettervi piccole cose, fatta di rete, raso ecc., a ricami e a trine.

v. tr. (ant.) saccheggiare.

s.m. (ant.)n 1 saccardon 2 saccheggio: far saccomanno.

s.m. n 1 accr. di sacco n 2 grosso sacco imbottito di paglia o di foglie di granturco, che si metteva un tempo sotto il materasso o si usava talvolta in sua vece. pegg. sacconaccio.

s.m. e f. [pl. m. -sti] chi dorme in un sacco a pelo; in partic., turista estivo che dorme all'aperto facendo uso di un sacco a pelo.

s.m. n 1 (lett.) sacchetton 2 (anat.) vescicola fibrosa a forma di sacchetto, situata nell'orecchio interno che, assieme all'otricolo e ai canali semicircolari, presiede al senso dell'equilibrio.

s.m. n 1 presso i romani, recinto all'aperto con un'ara consacrata a una divinitàn 2 piccola chiesa isolata, per lo più costruita in memoria di qualcosa o di qualcuno; anche, cappella isolata o...

agg. di, da sacerdote; relativo al suo ufficio: dignità sacerdotale ; paramenti sacerdotali § sacerdotalmente avv. alla maniera dei sacerdoti.

s.m. n 1 (relig.) ministro di un culto, la cui funzione, conferitagli espressamente o ereditaria, è quella di celebrare i riti rappresentando la divinità presso i fedeli o, viceversa, la comunità...

s.f. nelle religioni pagane, donna investita di dignità sacerdotale: tre vaghissime donne... /... all'ara vostra / sacerdotesse, o care grazie, io guido (foscolo le grazie).

s.m. n 1 ufficio e dignità di sacerdote | nel cattolicesimo, il sacramento dell'ordine sacro: impartire , ricevere il sacerdozio n 2 (fig.) missione, vocazione: fare l'educatore per lui è un...

s.f. (lett.)n 1 sacralitàn 2 nel diritto romano arcaico, l'essere consacrato alla vendetta divina, come sanzione contro chi si era reso colpevole di gravi delitti contro la religione o lo stato.

agg. e s.f. invar. (gastr.) nome di una torta a base di cioccolato, alta e soffice, farcita di marmellata di frutta e ricoperta di glassa anch'essa al cioccolato.

vedi sagra.

agg. che ha carattere sacro; relativo a cerimonia sacra: riti sacrali ; formula sacrale § sacralmente avv. agg. (anat.) che si riferisce all'osso sacro: vertebre sacrali.

s.f. (med.) dolore nella regione sacrale.

s.f. carattere sacro o sacrale: la sacralità di un luogo , di una tradizione.

v. tr. rendere sacro, attribuire carattere sacro.

s.f. il sacralizzare, l'essere sacralizzato.s.f. (med.) fusione dell'ultima o delle due ultime vertebre lombari con l'osso sacro.

ant. o region. sagramentale, agg. n 1 (teol.) che appartiene, si riferisce a un sacramento o ne deriva: efficacia , grazia sacramentale | parole sacramentali , quelle della formula di un sacramento,...

ant. o region. sagramentare, v. tr. [io sacraménto ecc.]n 1 (relig.) amministrare un sacramento a qualcuno: sacramentare i moribondi n 2 (non com.) giurare | (estens.) affermare con forzan 3 (pop.)...

ant. o region. sagramentario, s.m. n 1 (lit.) antico libro liturgico, usato fino al sec. x, che conteneva le parti della messa riservate al celebrante e le formule da lui usate nell'amministrazione...

ant. o region. sagramentato, part. pass. di sacramentare agg. nei sign. del verbo | gesù sacramentato , presente nell'ostia consacrata, secondo il dogma cattolico.

ant. o region. sagramento, s.m. n 1 (teol.) nel cristianesimo, rito istituito da gesù cristo per operare la salvezza dell'uomo; secondo alcune chiese (p. e. orientali e cattolica), conferisce o...

rar. sagrare, v. tr. (lett.) consacrare; dedicare solennemente: in maratona / ove atene sacrò tombe a' suoi prodi (foscolo sepolcri 199-200) | v. intr. [aus. avere] (pop.) bestemmiare, imprecare:...

s.m. n 1 presso i romani, luogo dove si custodivano gli arredi sacri; anche, il luogo della casa in cui si custodivano i simulacri dei larin 2 (estens.) edificio dedicato alla memoria di qualcuno che...

rar. sagrato, part. pass. di sacrare agg. (lett.)n 1 consacraton 2 sacro: e così, figurando il paradiso, / convien saltar lo sacrato poema (dante par. xxiii, 61-62) s.m. (pop.) bestemmia,...

e deriv. vedi sagrestano e deriv.

vedi sagrestia.

agg. che si può sacrificare.

agg. (relig.) relativo a un sacrificio, spec. pagano: rito , ara sacrificale ; oggetti sacrificali.

ant. o region. sagrificare, v. tr. [io sacrìfico , tu sacrìfichi ecc.]n 1 nelle religioni pagane, offrire in sacrificio: sacrificare un agnello a latona n 2 (estens.) rinunciare a qualcosa per un...

ant. o region. sagrificato, part. pass. di sacrificare agg. n 1 offerto in sacrificion 2 (estens.) pieno di rinunce, di disagi: vita sacrificata | danneggiato, impiegato male, non valorizzato: una...

agg. e s.m. [f. -trice] (lett.) che, chi sacrifica.

s.f. (lett.) il sacrificare, l'essere sacrificato; rito sacrificale, spec. pagano.

lett. sacrifizio, ant. o region. sagrificio, sagrifizio, s.m. n 1 (relig. , antrop.) offerta di una cosa, un animale, una persona, fatta dall'uomo a una divinità, a un morto, a un'entità...

agg. [pl. m. -ci]n 1 (lett.) che concerne un sacrificion 2 presso gli antichi romani, epiteto di chi aveva il compito di offrire un sacrificio agli dei.

vedi sacrificio.

ant. o region. sagrilegio, s.m. n 1 profanazione, con atti o parole, di persona, cosa o luogo sacri: commettere un sacrilegio n 2 (fig.) grave mancanza di rispetto verso una persona o un essere...

ant. o region. sagrilego, agg. [pl. m. -ghi]n 1 che costituisce un sacrilegio: azione sacrilega n 2 colpevole di sacrilegio: persona sacrilega ; mani sacrileghe , che si sono macchiate di sacrilegio;...

s.m. (scherz.)n 1 uomo di robusta corporatura, forte e valoroso | (spreg.) smargiasson 2 furbo, birbante.

non com. sagrista, s.m. [pl. -sti] sagrestano.

vedi sagrestia.

ant. o region. sagro, agg. n 1 che si riferisce, che appartiene alla divinità che riguarda la religione e il culto: luogo sacro ; il corano è il testo sacro dei maomettani ; fuoco sacro ,...

agg. n 1 sacro e santon 2 (estens.) inviolabile: la libertà è un diritto sacrosanto | certissimo; indubitabile: una verità sacrosanta n 3 (scherz.) appropriato, giusto, ben fatto: quattro...

rar. saduceo, s.m. [f. -a] (relig.) appartenente all'antico partito politico-religioso ebraico che, ai tempi di gesù, era espressione dell'aristocrazia sacerdotale e, in opposizione al partito...

agg. del romanziere e filosofo francese d. -a. -f. de sade (1740-1814) o che si riferisce al suo pensiero o alla sua opera.

agg. [pl. m. -ci] del sadismo; che dimostra sadismo: istinti sadici ; piacere , gusto sadico s.m. [f. -a] chi è affetto da sadismo | (estens.) chi si diverte a tormentare o stuzzicare gli altri...

s.m. n 1 in sessuologia, perversione per cui il soggetto prova piacere erotico nell'infliggere maltrattamenti, violenze fisiche e umiliazionin 2 (estens.) crudeltà sottile e gratuita; piacere di...

s.m. e f. invar. abbr. di sadomasochista agg. invar. abbr. di sadomasochistico.

s.m. in sessuologia, perversione per cui si associano sadismo e masochismo in uno stesso soggetto.

s.m. e f. [pl. m. -sti] (psicol.) chi è affetto da sadomasochismo | usato anche come agg. in luogo di sadomasochistico.

agg. [pl. m. -ci] (psicol.) caratterizzato da sadomasochismo, che dimostra sadomasochismo § sadomasochisticamente avv.

vedi sadduceo.

s.f. n 1 (lett.) freccia, dardo, strale: corda non pinse mai da sé saetta / che sì corresse via per l'aere snella (dante inf. viii, 13-14). dim. saettina accr. saettona n 2 folgore, fulmine,...

s.m. n 1 (lett.) lancio continuo di saette | (fig.) successione, ripetizione insistente: un saettamento di richieste n 2 (lett.) uccisione per mezzo di saetten 3 (ant.) quantità di frecce di cui si...

v. tr. [io saétto ecc.]n 1 (lett.) colpire, uccidere con saette: del legnetto niuna persona, se saettato esser non voleva, poteva discendere (boccaccio dec. ii, 4) | (assol.) lanciare saetten 2...

part. pass. di saettare agg. (bot.) sagittato.

s.m. n 1 [f. -trice] (lett.) chi scaglia saette: ché non è degno un cor villano, o bella / saettatrice, che tuo colpo il tocchi (tasso g. l. xvii, 49)n 2 negli eserciti antichi e medievali, il...

s.f. (lit.) candelabro a forma di triangolo che porta quindici candele; nella settimana santa, durante l'ufficio delle tenebre, le candele vengono spente a una a una alla fine di ogni salmo.s.f. ...

s.f. nelle antiche mura, lo spazio tra i merli da cui i difensori potevano tirare con l'arco, la balestra e sim., rimanendo al coperto.

s.m. (lett.) arciere, saettatore.

agg. (bot.) sagittato.

s.m. n 1 (zool.) biaccon 2 (arch.) elemento diagonale di rinforzo, in legno, ferro o cemento armato, di travi, puntoni o capriate.

s.m. spedizione di caccia grossa in africa ' safari fotografico , spedizione in una zona ricca di animali, allo scopo di fotografarli nel loro ambiente naturale.

s.m. e f. [pl. m. -sti] chi partecipa a un safari.

s.f. (anat.) ciascuna delle due vene sottocutanee degli arti inferiori, che originano dalle vene dorsali del piede: safena interna (detta grande safena), che sale lungo la faccia interna della gamba...

agg. (anat.) si dice di nervo o vena degli arti inferiori: nervo safeno esterno (o safeno tibiale); nervo safeno peroneale | vena safena , safena.

s.f. n 1 (metr.) strofa della poesia greco-latina: saffica minore , quella formata da tre endecasillabi saffici minori e un adonio; saffica maggiore , quella formata da due versi costituiti ognuno da...

agg. [pl. m. -ci]n 1 di saffo, poetessa greca vissuta nel sec. vii a. c.; relativo alla poesia, allo stile di saffon 2 (estens.) si dice del metro della lirica eolia prediletto da saffo e ripreso poi...

s.f. (min.) silicato di alluminio, magnesio e talvolta ferro, di colore azzurro-grigio.

vedi zaffiro.

s.m. omosessualità femminile.

s.f. (min.) arseniuro di cobalto e ferro, di colore bianco con lucentezza metallica.

s.f. uccello simile al colibrì, tipico del sudamerica, caratterizzato dalla presenza di due lunghissime penne ai lati della coda (ord. passeriformi).

s.m. (chim.) aldeide contenuta nell'essenza che si ricava dallo zafferano, a cui conferisce il caratteristico odore.

® s.f. (chim.) colorante sintetico usato anche come indicatore di ossidoriduzione.

s.m. (chim.) composto organico aromatico a dieci atomi di carbonio, presente nell'olio di sassofrasso e di noce moscata, usato in profumeria.

s.m. invar. sciarpa di seta leggera, stampata a disegni vivacemente colorati, tipica dell'abbigliamento tradizionale indiano.

s.f. narrazione epica, leggendaria, propria delle antiche letterature nordiche: la saga dei nibelunghi | (estens.) ampio racconto della storia di un popolo, di una famiglia, di un gruppo: "la saga...

agg. n 1 (lett.) che ha buon fiuto (detto spec. di cani): e qual sagace can, nel monte usato / a volpi o lepri dar spesso la caccia (ariosto o. f. viii, 33)n 2 (fig.) astuto e intelligente; accorto,...

s.f. l'essere sagace (anche fig.).

s.f. (rar.) sagacia.

s.f. (lett.) ascia da guerra; in partic., quella usata dalle amazzoni.

s.f. attinia rosa, spesso parassita di mitili e granchi (cl. antozoi).

s.f. n 1 (ant.) nassan 2 imbarcazione medievale per la navigazione costiera.s.f. antica unità di misura di lunghezza russa, pari alla cinquecentesima parte di una versta.

s.f. virtù, qualità che consiste nella capacità di seguire la retta ragione nella condotta della vita, nell'agire, nel valutare, nel consigliare secondo un criterio di prudenza e di equilibrio; la...

v. tr. [io sàggio ecc.]n 1 verificare con procedimenti tecnici la qualità di un prodotto, e in particolare la purezza di un metallo prezioso: saggiare il platino n 2 (fig.) provare, mettere alla...

s.m. n 1 [f. -trice] chi saggia; in partic., chi saggia la purezza dei metalli preziosin 2 piccola bilancia di precisione per saggiare i metalli preziosi | il saggiatore , titolo di un'opera (1623) di...

s.f. n 1 l'operazione di saggiare i metalli preziosin 2 il segno che resta sul metallo saggiato.

s.m. invar. in enologia, tubetto di vetro con un rigonfiamento a un'estremità, usato per prelevare del vino da una botte per le prove di assaggio.

s.f. pianta erbacea annuale con foglie lineari e infiorescenze rossastre a pannocchia, usate per fabbricare scope e spazzole; alcune varietà sono coltivate per usi alimentari e come foraggio (fam. ...

s.m. n 1 fusto secco della sagginan 2 zufolo ricavato dalla canna della saggina.

lett. saginare, v. tr. (rar.) mettere all'ingrasso animali, spec. maiali e volatili.

agg. (ant. , lett.) di cavallo il cui mantello ha il colore della saggina.

s.f. pianta erbacea con fusti coperti da una peluria biancastra terminanti in grandi pannocchie piramidali (fam. graminacee).

agg. [pl. f. -ge]n 1 di persona, dotato di saggezza: essere , dimostrarsi saggio ; un vecchio saggio | di cosa, fatto con saggezza, che esprime o rivela saggezza: un saggio consiglio ; una saggia...

s.m. (non com.) campione di vino o di olio preso per un assaggio.

s.m. e f. [pl. m. -sti] autore di saggi critici, di studi letterari.

s.f. n 1 l'attività del saggista; l'arte di scrivere saggin 2 i saggi considerati nel loro complesso, come genere letterario: la saggistica francese.

agg. [pl. m. -ci] dei saggi letterari; relativo alla saggistica: letteratura saggistica.

vedi sagginare.

s.f. (ant. , lett.) saetta, freccia.

agg. n 1 (rar.) di saettan 2 in anatomia: sezione sagittale , quella condotta lungo il piano ideale antero-posteriore che divide il corpo umano in due metà simmetriche; sutura sagittale , quella che...

s.f. pianta erbacea perenne, acquatica, con foglie sommerse nastriformi, foglie emergenti sagittate e fiori a tre petali per lo più bianchi, diffusa nelle regioni temperate; i tuberi di parecchie...

s.m. n 1 (ant.) arcieren 2 sagittario , (astr.) costellazione e segno dello zodiaco in cui il sole passa tra il 23 novembre e il 21 dicembre; per estens., persona nata sotto tale segnon 3 (zool.)...

agg. (bot.) che ha forma di saetta, di freccia: foglia sagittata.

vedi saia.

vedi salire.

s.m. [pl. -ghi]n 1 nell'antichità romana, il corto mantello, di stoffa rozza e pesante, in dotazione ai militarin 2 (lett.) saio: su' dischiusi tumuli per quelle / chiese prostesi in grigio sago i...

s.f. (mar.)n 1 funicella di canapa bianca o catramata che si usa sulle navi per alzare le bandiere e per filare a mare scandagli o solcometrin 2 cavetto di nylon, canapa e sim. col quale è...

s.f. n 1 linea, profilo di un mobile, di una vettura, di un'opera architettonica ecc.: la sagoma di un armadio | sagoma di carico , nelle ferrovie, struttura metallica sospesa sopra il binario per...

v. tr. [io sàgomo ecc.]n 1 foggiare secondo una sagoma prefissata; modellare secondo una determinata linea: sagomare un mobile n 2 (ant.) misurare la capacità di recipienti da olio e da vino.

part. pass. di sagomare agg. che ha una determinata sagoma; modellato: cornice ben sagomata ; raccordo sagomato a u s.m. cartellone pubblicitario montato su intelaiature sagomate.

s.m. n 1 chi esegue lavori di sagomatura; fresatoren 2 (ant.) persona addetta al controllo della capacità dei recipienti da olio e da vino.

s.f. macchina per sagomare legnami e pietre da costruzione.

s.f. n 1 l'operazione del sagomaren 2 sagoma, profilo, contorno.

ant. sacra, s.f. n 1 (ant.) cerimonia di consacrazione solenne: la sacra di enrico v , titolo di una poesia di g. carducci | festa annuale per celebrare la ricorrenza della consacrazione di una...

e deriv. vedi sacramento e deriv.

vedi sacrare.

lett. sacrato, s.m. n 1 spazio consacrato antistante alla chiesa, spesso sopraelevato di qualche gradino rispetto al livello della stradan 2 (ant.) terra benedetta riservata alla sepoltura dei...

o sacrestana, s.f. n 1 monaca a cui è affidata la cura della sagrestia e della chiesa di un convento o di un monasteron 2 (pop.) moglie del sagrestano.

o sacrestano, s.m. laico stipendiato che ha l'incarico di tenere in ordine la sagrestia e gli arredi sacri, nonché di curare la pulizia della chiesa.

o sacrestia, non com. sacristia, s.f. n 1 locale annesso alla chiesa, in cui si custodiscono gli addobbi sacri, i paramenti e le vesti liturgiche ' c'è odor di sagrestia! , si dice con riferimento a...

e deriv. vedi sacrificare e deriv.

sagrifizio vedi sacrificio.

vedi sacrilegio.

vedi sacrilego.

agg. lo stesso che zigrinato.

s.m. squalo dal corpo snello, nerastro, con pinne dorsali munite di aculei (ord. squaliformi).

vedi sacrista.

vedi sacro 1.

s.m. n 1 sagrinon 2 zigrino.

non com. sago, s.m. fecola che si ricava dal midollo del tronco del borasso e di altre palme.

s.f. ampia giacca di tela con quattro grandi tasche applicate sul davanti e cintura alla vita, usata un tempo dalle truppe coloniali e oggi come indumento sportivo estivo.

agg. del deserto africano del sahara s.m. (antiq.) il periodo quaternario.

s.m. invar. in epoca coloniale, titolo di rispetto con il quale gli indiani si rivolgevano agli europei.

region. saglia, s.f. n 1 una delle tre armature fondamentali dei tessuti (le altre sono la tela e il raso), caratterizzata da un tipico effetto diagonalen 2 tessuto dotato di tale armatura; diagonale.

s.f. antilope delle regioni steppose asiatiche, con corpo tozzo, muso lungo fortemente convesso sul naso e brevi corna anellate nel maschio (ord. artiodattili).

s.m. invar. dolce di pasta sfoglia ricoperto di crema, panna e talora anche cioccolato, guarnito tutt'intorno di piccoli bignè alla crema.

s.f. pianta erbacea perenne con foglie ovate e carnose e fiori turchini, rosa o bianchi; simile alla violetta, viene coltivata per la lunga fioritura (fam. gesneriacee).

s.m. n 1 tonaca di frati e monache, confezionata con panno rozzo | vestire il saio , (fig.) farsi frate o monaca. accr. saione n 2 presso gli antichi romani, tunica corta con cintura alla vita,...

s.m. n 1 accr. di saio n 2 antica veste maschile larga e rozza, con quarti lunghi, che copriva solo il buston 3 (ant.) panno pesante tessuto a lisca di pesce.

agg. [pl. m. -ci]n 1 di sais, antica città egiziana; originario di saisn 2 che si riferisce all'epoca in cui sais era la capitale dell'egitto (secc. viii-vi a. c.).

s.m. (relig.) una delle grandi sette dell'induismo, che incentra il proprio culto in sakti, la potenza cosmica, identificata con la dea kalì, consorte di siva.

o sake , s.m. invar. bevanda alcolica distillata dal riso, tipica del giappone.

s.f. n 1 ampio ambiente interno di edifici o appartamenti, destinato a usi o attività che prevedono o comportano la presenza di numerose persone: sala da pranzo ; sala delle conferenze ; sala da...

region. saracca, s.f. n 1 (pop.) sarda o aringa o altro pesce simile conservato sotto sale o affumicato | campare con una salacca , (fig.) vivere poveramente ' sembrare una salacca , (fig.) si dice di...

s.m. [f. -a] (rar.) venditore di salacche.

s.m. (chim.) miscela grezza di vari sali che si separa da acque saline naturali.

agg. n 1 (ant.) eccitante, afrodisiacon 2 (estens.) scurrile, lascivo: battute , storielle salaci n 3 (fig.) mordace, pungente: una battuta salace § salacemente avv.

s.f. l'essere salace.

s.f. (rar.) salatura, spec. del pesce da conservare.

inter. formula di saluto di origine araba usata talora in tono scherzoso.

s.f. carne di maiale tritata, aromatizzata con spezie e vino, insaccata come una piccola mortadella, da mangiarsi cotta; è specialità ferrarese (detta propr. salama da sugo).

s.f. (zool.) genere di anfibi urodeli dal corpo allungato provvisto di coda e con quattro corte zampe; anticamente si credeva che potessero sopravvivere nel fuoco: salamandra pezzata o maculosa , a...

s.f. vite e uva bianca da tavola con grossi acini; alamanna.

s.m. n 1 carne di maiale tritata e salata, insaccata con aggiunta di grasso, pepe e talvolta aromi, da consumarsi dopo una certa stagionatura: affettare il salame ; un panino col salame. dim....

ant. salamelecche , s.m. [pl. -chi] saluto eccessivamente cerimonioso; complimento esagerato: fare mille salamelecchi.

s.f. salame magro a forma di ferro di cavallo che si consuma, crudo o cotto, quando è ancora poco stagionato.

s.m. n 1 dim. di salame | salame di piccole dimensioni, da mangiarsi crudo e in alcuni tipi anche cotto: salamino alla cacciatora n 2 (tip.) colonna costituita da righe più brevi così da dar posto...

s.f. n 1 soluzione acquosa concentrata di sale da cucina, usata per la conservazione di alcuni cibi: olive , pesce , molluschi in salamoia n 2 soluzione salina incongelabile che viene fortemente...

v. tr. [io salamòio ecc.] (rar.) mettere in salamoia: salamoiare le acciughe.

vedi salmone.

s.f. piccolo uccello asiatico simile al rondone, i cui nidi, fatti di saliva e alghe, costituiscono, per alcuni popoli orientali, un cibo prelibato (ord. apodiformi).

part. pres. di salare agg. n 1 (rar.) nel sign. del verbon 2 detto delle vasche delle saline in cui si fa depositare il sale: bacini , caselle salanti.

v. tr. condire un cibo col sale; cospargere di sale un alimento per conservarlo: salare la minestra ; salare il pesce | salare la scuola , (fig. region.) assentarsi dalle lezioni senza...

agg. che si riferisce al salario, ai salari: aumento salariale ; rivendicazioni salariali | differenziale salariale , differenza retributiva tra gruppi di lavoratori, in linea di principio...

s.m. nel linguaggio sindacale, tendenza a far prevalere, tra le rivendicazioni, quelle che mirano a un miglioramento salariale.

v. tr. [io salàrio ecc.] dare un salario per prestazioni continuative di lavoro, per lo più manuale; per estens., assumere, far lavorare a pagamento.

part. pass. di salariare agg. retribuito con un salario: lavoratore , lavoro salariato ' (spreg.) prezzolato: intellettuale salariato s.m. [f. -a] chi periodicamente riceve un salario per le...

s.m. rimunerazione periodica, spettante al lavoratore dipendente, in particolare all'operaio, computata in base al tempo di lavoro: salario settimanale , mensile ; salario nominale , espresso dalla...

v. tr. n 1 (med.) sottoporre a salasson 2 (fig. scherz.) spillare, far spendere molto denaro: in quel ristorante ti salassano | salassarsi v. rifl. (scherz.) spendere molto denaro, esaurire le...

s.f. (scherz.) salasso, esborso di molto denaro.

s.m. [f. -trice] (rar.) chi salassa; flebotomo.

s.f. (rar.) il salassare, l'essere salassato; salasso.

s.m. n 1 (med.) antica operazione terapeutica che consisteva nel far defluire del sangue da una vena mediante l'inserimento di un ago o praticando una incisione; si effettuava anche applicando delle...

s.f. il salare, il condire con sale: dare una salata alla verdura. dim. salatina.

s.m. pasticcino salato che si prende col tè o con l'aperitivo.

part. pass. di salare agg. n 1 che contiene sale: acqua salata n 2 condito, insaporito con sale: pane salato ; formaggio salato | si dice di vivanda in cui è stato messo troppo sale: questa...

s.m. locale del caseificio adibito alla salatura dei formaggi.

s.m. [f. -trice] (non com.) chi sala | nell'industria conserviera, operaio addetto alla salatura.

s.f. n 1 operazione del salare cibi, spec. per conservarlin 2 (chim.) aggiunta di sali in soluzioni contenenti albuminoidi per ottenerne la precipitazionen 3 nell'industria ceramica, aggiunta di...

s.f. (geol.) ciascuna delle superfici che delimitano i filoni metalliferi.

vedi salvastrella.

vedi salice.

s.f. pianta erbacea perenne con foglie lanceolate e fiori color rosso vivo raccolti in pannocchie, comune nei luoghi umidi (fam. litracee).

vedi saliceto.

s.f. n 1 siepe, riparo costituito da piccoli salici intrecciatin 2 (non com.) saliceto.

s.f. piccolo uccello insettivoro di palude dal piumaggio color bruno-oliva; nidifica fra i canneti o le salciaie ed emette un canto somigliante allo stridio delle locuste (ord. passeriformi).

e deriv. vedi salsiccia e deriv.

agg. (non com.)n 1 di salicen 2 (estens.) si dice di legno scadente, difficile a lavorarsin 3 (estens.) si dice di cibo tiglioso e stopposo: carne salcigna n 4 (fig. tosc.) si dice di persona dai...

vedi salice.

s.m. ramo giovane e flessibile di salice, usato per legare viti, fascine e sim.

vedi sarcrauti.

s.f. n 1 soluzione acquosa di amido, gomma arabica o altri materiali viscosi, usata per dare rigidità ai tessuti o alla biancheria stiratan 2 (chim.) soluzione acquosa diluita di amido, usata come...

agg. che si può saldare.

s.f. l'essere saldabile.

vedi saldaconto.

s.m. e f. [pl. m. -sti] (comm.) contabile addetto alla tenuta dei saldaconti.

o saldaconti, s.m. (comm.)n 1 libro contabile di un'azienda in cui vengono registrati tutti i movimenti relativi ai crediti e ai debitin 2 in un'azienda, l'ufficio preposto alla contabilità della...

s.m. (non com.)n 1 il saldare, il saldarsi, l'essere saldaton 2 (med.) cicatrizzazione.

v. tr. n 1 congiungere insieme due o più parti in modo da formare un corpo solo: saldare un osso fratturato ; saldare i lembi di una ferita | unire pezzi metallici mediante saldatura: saldare due...

s.m. utensile per saldare.

s.m. n 1 operaio specializzato nell'eseguire saldaturen 2 utensile per eseguire saldature: saldatore elettrico , saldatrice.

s.f. macchina ad arco o a resistenza per la saldatura elettrica.

s.f. n 1 il saldare, il saldarsi, l'essere saldato; in partic., la tecnica del collegare in modo fisso pezzi metallici mediante il calore, con o senza l'apporto di altro metallo: la saldatura di due...

s.f. l'essere saldo (anche fig.): saldezza di una struttura ; saldezza di propositi , d'animo.

agg. n 1 senza rotture e quindi robusto, resistente: una trave salda | (estens.) stabile, sicuro: reggersi saldo sulle gambe ; una salda presa ; tenersi ben saldo , tenersi bene aggrappato o ben...

s.f. (tecn.) brasatura forte.

s.m. n 1 (chim.) composto organico o inorganico risultante dalla combinazione di un acido con una base; i sali sono per la maggior parte solidi cristallini, spesso presenti in natura come minerali :...

agg. del salento, subregione della puglia: penisola salentina s.m. [f. -a] nativo, abitante del salento.

agg. della città di salerno s.m. [f. -a] nativo, abitante di salerno.

loc. sost. f. invar. nel marketing, esame dell'andamento delle vendite che tiene conto anche dei relativi costi.

loc. sost. m. invar. (comm.) direttore commerciale; direttore delle vendite.

loc. sost. f. invar. nel marketing, complesso delle attività che mirano a incrementare le vendite.

agg. n 1 che è proprio o si riferisce al santo francese francesco di sales (1567-1622)n 2 che appartiene o si riferisce alla congregazione di sacerdoti e laici fondata da s. giovanni bosco nel sec....

s.m. invar. (comm.) agente di vendita; commesso viaggiatore.

s.m. (min.) cloruro di sodio in cristalli cubici o in masse compatte incolori o giallastre.

agg. dei salii, collegio sacerdotale istituito in roma antica nel periodo monarchico e consacrato al culto di marte e di quirino: carme saliare , l'antichissimo inno che essi cantavano in processioni...

s.f. pl. (bot.) famiglia di piante arboree dicotiledoni con fiori in amenti e frutto a capsula; vi appartengono il salice e il pioppo | sing. [-a] ogni pianta appartenente a tale famiglia.

lett. salce, lett. o pop. salcio, s.m. n 1 (bot.) genere di alberi dai rami flessibili, con foglie allungate dal caratteristico colore verde-grigio, frequenti lungo i corsi d'acqua (fam. salicacee) |...

pop. salceto, s.m. terreno piantato a salici.

s.f. (chim.) ammide dell'acido salicilico, usata come sedativo, antireumatico e antimuffa.

s.m. (chim.) sale o estere dell'acido salicilico; alcuni salicilati sono usati nell'industria conserviera come conservanti, altri in medicina come antireumatici: salicilato di sodio ; salicilato di...

s.m. (chim.) radicale monovalente derivato dall'acido salicilico.

agg. [pl. m. -ci] (chim.)n 1 si dice di un ossiacido aromatico a sette atomi di carbonio, cristallino, bianco, presente nel salice e usato in farmacia e nell'industria delle conserve alimentari come...

s.m. (med.) intossicazione da salicilati, spec. quella provocata da iperdosaggio di medicinali che ne contengono.

s.f. nell'industria, trattamento di una sostanza con salicilati per migliorarne o stabilizzarne le qualità oppure per garantirne una più lunga conservazione.

s.f. (chim.) glucoside estratto dalla corteccia del salice e del pioppo; ha proprietà medicinali.

s.m. (mus.) registro di fondo dell'organo, dal timbro dolce con sfumatura nasale e mordente.

agg. [pl. m. -ci] che appartiene o si riferisce all'antico popolo dei franchi salii: legge salica , raccolta delle consuetudini giuridiche di tale popolo, dalla quale si fece derivare il principio...

s.f. (bot.) genere di piante erbacee dal fusto carnoso, commestibile, frequenti nei terreni salini (fam. chenopodiacee).

agg. n 1 (scient. , lett.) che sale: arco ogivale saliente ; la tenue miro saliente vena (carducci)n 2 che forma un rilievo, una sporgenza; che risaltan 3 (fig.) notevole, rilevante: i fatti...

s.f. (non com.)n 1 sporgenza, rilievon 2 (fig.) importanza.

s.f. n 1 recipiente in cui si mette il sale per l'uso di cucina o per la tavola. dim. salieretta , salierina , salieruccia accr. salierona n 2 (ant.) salina.

agg. che contiene o produce sale; che riguarda la produzione del sale: giacimento salifero ; industria salifera.

agg. (chim.) che si può salificare.

v. tr. [io salìfico , tu salìfichi ecc.] (chim.) trasformare in sale mediante reazione chimica: salificare un acido.

s.f. (chim.) operazione del salificare.

agg. (rar.)n 1 simile a sale; che sembra fatto di salen 2 che sa di salen 3 che trasuda salsedine: marmo saligno.

s.f. n 1 impianto per l'estrazione del sale dalle acque del mare, costituito da una serie di bacini in cui l'acqua, evaporando, deposita le sostanze in essa disciolten 2 deposito naturale di sali...

region. salinaro, s.m. chi lavora in una salina.

v. intr. [aus. avere] estrarre il sale dalle saline.

vedi salinaio.

s.m. salinaio.

s.f. operazione del salinare.

s.f. (geol.) sorgente che emette fanghi ricchi di sali minerali e gas vari.

s.f. il contenuto di sali disciolti nelle acque di fiumi, laghi e mari, espresso in grammi di sale per chilogrammo o per litro di soluzione.

agg. n 1 di sale, di sali: sapore salino ; contenuto salino n 2 che contiene sale, sali: soluzioni , acque saline s. m. (region.)n 1 salieran 2 salsedine.

s.m. apparecchio misuratore della salinità.

s.m. (spec. pl.) nell'antica roma, sacerdote del dio marte e del dio quirino appartenente a un sacro collegio cui era affidata la custodia degli ancili o scudi sacri, che venivano recati in...

ant. o dial. saglire, v. intr. [io salgo , tu sali , egli sale , noi saliamo , voi salite , essi sàlgono (pop. io salisco , tu salisci ecc.); pass. rem. io salìi (ant. salsi), tu salisti ecc. ;...

agg. di salisburgo, città dell'austria: il festival musicale salisburghese s.m. e f. chi abita o è nato a salisburgo.

s.m. n 1 congegno di chiusura per porte e finestre, costituito da un'asta metallica imperniata su un battente, che può incastrarsi in un nasello a gancio fissato sull'altro battenten 2 dispositivo...

s.f. n 1 il salire: salita delle scale ; salita alla fune , alla pertica ; salita in ascensore , in aerostato ; la salita è stata dura | in salita , che sale, che viene percorso o fatto salendo;...

s.m. (rar.)n 1 passaggio per cui si salen 2 attrezzo usato per salire (p. e. una scala).

s.f. liquido prodotto dalle ghiandole salivari contenente sostanze organiche e inorganiche che costituisce un notevole coadiuvante della masticazione, della deglutizione e della digestione.

o salivale , agg. della saliva, che concerne la saliva: secrezione salivare ; ghiandole salivari , organi ghiandolari, annessi alla cavità orale in numero di tre per lato, che secernono la saliva.v....

s.f. pianta di origine africana, dalla cui radice si ricava una sostanza usata come eupeptico e antinevralgico; è detta anche piretro romano (fam. composite).

agg. che stimola, che facilita la secrezione di saliva.

s.f. secrezione di saliva: scarsa , abbondante salivazione.

agg. dello scrittore latino caio sallustio crispo (86-35 a. c.) o relativo alla sua opera, al suo stile.

s.f. n 1 (ant.) peso, soman 2 la spoglia mortale dell'uomo, il cadavere: trasporto , inumazione della salma | (poet.) il corpo di una persona viva, spec. contrapposto all'anima: quasi obliando la...

o sal marino, sale marino, s.m. cloruro di sodio ricavato dall'acqua del mare.

s.f. (mar.) treccia robusta usata per legature.

s.f. (non com.) terreno fangoso impregnato d'acque salmastre.

v. tr. (mar.) legare con una salmastra.

agg. che sa di sale, di salsedine; che contiene sale: acque salmastre , si dice di solito delle acque di laguna, meno salate di quelle marine s.m. sapore, odore di salsedine: l'aria sa di...

agg. (non com.) che sa di salmastro; che contiene acqua salmastra.

v. intr. [io salméggio ecc. ; aus. avere] (non com.) cantare, recitare salmi; salmodiare.

s.f. (mil.)n 1 spec. pl. l'insieme dei carri e degli animali da soma usati per rifornire di viveri, di munizioni, di bagagli le truppe; anche, le cose così trasportate: salmerie alpine ; soldato...

s.m. pesce commestibile d'acqua dolce, simile alla trota, ma provvisto di squame più piccole e più numerose (ord. clupeiformi).

s.m. [pl. -sti] (mil.) addetto alla salmerie.

s.m. [pl. -sti]n 1 chi compone o canta salmi ' il salmista , per antonomasia, il re davidn 2 (ant.) libro dei salmi.

v. tr. (gastr.) trattare la lingua di bue con sale e salnitro, lasciandola poi alcuni giorni a marinare in una salamoia con varie droghe e infine lessandola in modo da assicurarle una lunga...

s.m. n 1 ognuna delle antiche poesie religiose ebraiche, per lo più in forma di inno, supplica o ringraziamento a dio, che sono raccolte in uno dei libri dell'antico testamento; sono dovute a vari...

ant. psalmodia, s.f. il canto o la lettura recitata dei salmi, spec. nella liturgia; il modo di cantarli: salmodia antifonale , in cui si alternano due cori; salmodia responsoriale , quando il coro...

agg. relativo a salmodia; salmodico.

v. intr. [io salmòdio ecc. ; aus. avere] cantare o recitare salmi, di solito in coro.

agg. [pl. m. -ci] relativo a salmodia; che ha i caratteri dei salmi o delle salmodie: canto salmodico.

s.m. (lett.) salmista, scrittore di salmi.

v. tr. [io salmóno ecc.] (non com.) conferire alle carni di trote d'allevamento un colore rosato, che ricorda quello del salmone, mediante un'alimentazione a base di crostacei.

part. pass. di salmonare agg. detto di trota la cui carne ha la colorazione rosea tipica della carne di salmone.

s.f. il salmonare, l'essere salmonato; la colorazione rosea propria della carne delle trote salmonate.

ant. o dial. salamone, sermone, s.m. grosso pesce dalle carni rosee e prelibate; vive nell'atlantico settentrionale e risale i fiumi all'epoca della riproduzione (fam. salmonidi). dim. salmoncino |...

s.f. (biol.) genere di batteri patogeni per l'uomo e molti animali, responsabile di vari tipi d'infezione intestinale.

s.f. (med. , vet.) nome con cui si indicano le infezioni intestinali dovute a salmonelle, fra cui i paratifi e la febbre tifoide.

o salmonicultore , s.m. chi pratica la salmonicoltura.

o salmonicultura , s.f. allevamento di trote e altri pesci appartenenti ai salmonidi.

s.m. pl. (zool.) famiglia di pesci a cui appartengono trote e salmoni (ord. clupeiformi) | sing. [-e] ogni pesce di tale famiglia.

s.m. (gastr.) modo di cucinare la selvaggina (soprattutto la lepre) tagliandone la carne a pezzetti, facendola marinare in vino, verdure e aromi e infine cuocendola lentamente con lo stesso infuso...

s.m. nitrato di potassio, dotato di forte potere detonante e perciò usato, spec. un tempo, per preparare la polvere nera; è presente in natura allo stato di minerale (nitro del cile) e si impiega...

agg. che contiene salnitro.

agg. e s.m. [f. -a] salodiese.

agg. di salò, comune in provincia di brescia s.m. e f. chi abita o è nato a salò.

s.m. (chim.) estere fenilico dell'acido salicilico (salicilato di fenile), usato in medicina come antisettico.

agg. [pl. m. -ci]n 1 di salomone, antico re d'israele, uomo di eccezionale sapienza e saggezzan 2 (fig.) perfettamente giusto e imparziale; giudizio salomonico ; sentenza , decisione salomonica §...

s.m. n 1 ampio locale di rappresentanza in palazzi o case signorili: salone delle feste , da ballo ; salone affrescato | in appartamenti, stanza più grande delle altre, che fa da salotto. dim....

s.m. e f. [pl. m. -sti] chi vende automobili in un autosalone.

s.m. invar. locale pubblico per la vendita e il consumo di alcolici, caratteristico delle città e dei villaggi di frontiera degli stati uniti d'america all'epoca della conquista dell'ovest (sec....

s.f. invar. indumento costituito da pantaloni con pettorina e bretelle, in uso nell'abbigliamento da lavoro, in quello sportivo e per bambini piccoli: una salopette imbottita da sciatore.

agg. che frequenta i salotti mondani, proprio dei salotti mondani; per estens., frivolo, superficiale: scrittore salottiero ; pettegolezzi salottieri.

s.m. n 1 sala di ricevimento o di conversazione, in appartamenti privati o anche in alberghi, circoli, studi professionali e sim.: ricevere , far passare gli ospiti in salotto ; offrire , prendere il...

s.f. n 1 piccolo invertebrato marino dei tunicati, di forma simile a un bariletto trasparente; comune nel mediterraneo, vive in colonie fosforescenti (cl. taliacei)n 2 pesce marino commestibile dal...

o salpancora, salpa ancora, loc. sost. m. invar. (mar.) verricello orizzontale usato per salpare l'ancora; normalmente azionato da un motore elettrico, sulle piccole unità da diporto può anche...

v. tr. far risalire, sollevare un oggetto trattenuto sul fondo del mare: salpare l'ancora , una boa | v. intr. [aus. essere , non com. avere] levare le ancore, sciogliere gli ormeggi; partire,...

s.f. n 1 tromba bronzea diritta, usata dai greci antichi per segnali militari o in cerimonie religiosen 2 (anat.) ciascuno dei due condotti che uniscono l'utero all'ovaia; tuba | condotto uditivo, che...

s.f. (med.) asportazione chirurgica di una o di ambedue le salpingi uterine.

s.f. (med.) infiammazione della salpinge uditiva o uterina.

s.f. condimento semiliquido, di varia composizione, usato per arricchire le vivande e migliorarne il gusto: salsa piccante ; salsa tartara ; salsa maionese | salsa (di pomodoro) , sugo di pomodoro;...

s.m. (region.) salumiere, pizzicagnolo.

s.f. (region.) salumeria.

s.f. pianta erbacea perenne dell'america centrale e meridionale, la cui radice veniva usata in passato per preparare decotti diuretici e sudoriferi (fam. gigliacee).

s.f. n 1 l'essere ricco di elementi salini | salinitàn 2 il sale presente in acque, terreni e anche nell'aria, spec. quando si deposita formando un sottile strato biancastro: fare la doccia per...

agg. (rar.) ricco di salsedine.

agg. di salsomaggiore, comune in provincia di parma s.m. e f. chi abita o è nato a salsomaggiore.

s.f. (rar.) salsedine.

pop. salciccia, s.f. [pl. -ce] carne suina magra e grassa, tritata, salata, aromatizzata e insaccata nell'intestino del suino stesso: salsiccia fresca , secca ; salsiccia di maiale , di cinghiale ;...

pop. salcicciaio, s.m. [f. -a] chi fa o vende salsicce o altri insaccati.

s.m. n 1 accr. di salsiccia n 2 tipo di salame lombardo di grosso diametro a impasto fine.

pop. salcicciotto, s.m. sorta di grossa salsiccia che si mangia cruda ' essere , sembrare un salsicciotto , (fig.) si dice di cosa o persona grossa e tonda. dim. salsicciottino.

s.f. recipiente di forma e materiale vari usato per portare in tavola le salse.

agg. che contiene sale; salmastro: terreni salsi ; acqua salsa s.m. salsedine; sapore di sale: un cibo che sa di salso.

agg. [pl. m. -ci] si dice di acque minerali contenenti cloruro, bromuro e ioduro di sodio, utili contro le artriti e contro i processi infiammatori ginecologici e delle vie respiratorie.

agg. [pl. m. -ci] si dice di acque o fanghi termali che contengono cloruro e ioduro di sodio, utili contro le artriti, le infiammazioni ginecologiche e quelle delle vie respiratorie | si dice di cura...

agg. si dice di acque minerali contenenti cloruro e solfato di iodio, utili contro i disturbi della digestione.

s.f. (lett.) lo stesso che salsedine.

s.m. (rar.)n 1 sapore di salen 2 (ant.) salume.

s.f. (pop.) cavalletta.

v. intr. [io saltabécco , tu saltabécchi ecc. ; aus. avere] camminare, procedere a salti come una cavalletta.

v. intr. [io saltabèllo ecc. ; aus. avere] (lett.) saltellare: come egli si fu accorto che messer lo mastro v'era, così cominciò a saltabellare (boccaccio dec. viii, 9).

s.m. n 1 (tosc.) sorta di calesse leggero a due ruoten 2 (mar.) piccola e leggerissima imbarcazione fluviale da pesca.

s.m. (region.) accorgimento astuto (consistente nel dare per certa una cosa soltanto ipotetica) col quale si induce qualcuno a dire o a fare qualcosa che non vorrebbe: mi ha fatto un saltafosso e ci...

s.m. tipo di molla costituita da un filo metallico avvolto a spirale.

s.m. in selvicoltura, particolare tipo di taglio dei boschi cedui.

s.m. n 1 nome popolare di alcuni insetti saltatori (p. e. grillo, locusta)n 2 (fig.) bambino irrequieto, sempre in moton 3 giocattolo a molla che raffigura un ranocchio.

vedi saltimbanco.

v. intr. [aus. essere nei sign.n 1 e 2; essere o avere nel sign. 3; avere nel sign. 4]n 1 staccarsi di slancio da terra rimanendo per qualche istante sospeso in aria; spostarsi con un balzo (in...

e deriv. vedi salterello e deriv.

s.m. invar. piccola antilope delle zone montuose africane; ha brevi corna dritte, arti esili e pelame ispido, per lo più di colore grigiastro (ord. artiodattili).

part. pass. di saltare agg. nei sign. del verbo ' ballo , passo saltato , ballo, passo di danza veloce eseguito quasi saltando.

s.m. (non com.) posto, oggetto su cui si salta.

agg. [f. -trice] che salta: animali , insetti saltatori s.m. n 1 chi salta | (sport) atleta specialista nel salton 2 (ant. , lett.) acrobata; danzatoren 3 pl. (zool.) ortotteri | anuri.

s.f. n 1 (rar.) il saltaren 2 presso gli antichi greci e romani, danza o esercizio ginnico.

s.m. il saltellare.

v. intr. [io saltèllo ecc. ; aus. avere]n 1 procedere a piccoli salti: saltellare qua e là n 2 (fig. lett.) aleggiare, palpitare: va saltellando il riso / tra i muscoli del labro (parini).

part. pass. di saltellare e agg. nei sign. del verbo s.m. (mus.) particolare tecnica esecutiva negli strumenti ad arco, che consiste nel suonare più note successive veloci e di uguale durata,...

s.m. (non com.) un saltellare continuato.

s.m. dim. di salto 1; piccolo salto, spec. in quanto ripetuto più volte.

non com. saltellone , avv. a saltelli: correre (a) saltelloni.

o saltarellare, v. intr. [io salterèllo ecc. ; aus. avere] fare piccoli e rapidi salti.

o saltarello, s.m. n 1 piccolo salton 2 danza popolare dell'italia centrale di movimento vivace, affine alla tarantellan 3 fuoco artificiale che si ottiene inserendo la polvere entro un involucro di...

ant. saltero, psalterio, psaltero, s.m. n 1 (mus.) strumento di origine ebraica, costituito da numerose corde tese su una cassa triangolare o trapezoidale che si mettevano in vibrazione direttamente...

v. intr. [io saltìcchio ecc. ; aus. avere] saltellare, salterellare.

s.m. [pl. -ci] piccolo ragno dal corpo bianco e nero; abile saltatore, è frequente su muri e davanzali soleggiati (cl. aracnidi).

non com. saltambanco, s.m. [pl. -chi]n 1 chi, in occasione di fiere e feste di paese, si esibisce sulle piazze o nei baracconi in giochi di forza o agilitàn 2 (spreg.) chi esercita un'attività o...

s.m. invar. fettina di vitello, guarnita con prosciutto e salvia, cotta in tegame; è specialità della cucina romana.

s.m. piccolo uccello con becco corto e piumaggio dai colori vivaci, utile distruttore d'insetti (ord. passeriformi).

s.m. n 1 il saltare; balzo: spiccare , fare un salto ; le rane si muovono a salti | salto nel buio , (fig.) risoluzione presa alla cieca | fare un salto in un luogo , da qualcuno , (fig.) recarvisi in...

s.m. (sport) asta graduata che si usa per misurare l'altezza di un salto.

® s.m. (spec. pl.) sale da bagno profumato con proprietà emollienti e decongestionanti.

s.f. l'essere saltuario.

agg. che è senza continuità e regolarità nel tempo; fatto di tanto in tanto: lavoro saltuario ; visite saltuarie § saltuariamente avv. a intervalli irregolari.

agg. superl. di salubre.

agg. [superl. salubèrrimo] che giova alla salute; sano, salutare: clima , aria salubre § salubremente avv.

s.f. (non com.) l'essere salubre.

s.m. [f. -a] salumiere.

s.m. (spec. pl.) denominazione generica di ogni prodotto della lavorazione della carne suina.

s.f. negozio in cui si vendono salumi; pizzicheria.

s.m. [f. -a] chi vende salumi.

s.m. fabbrica di salumi.

s.f. eliminazione fisiologica dei sali minerali attraverso le urine.

agg. [pl. m. -ci] relativo alla saluresi s.m. prodotto o farmaco che favorisce la saluresi.

vedi salute.

agg. n 1 che dà salute; che giova alla salute: una terapia , un clima salutare n 2 (fig.) utile, giovevole: un avvertimento salutare § salutarmente avv. v. tr. n 1 rivolgere parole o fare un gesto...

agg. (rar.) relativo al salutare s.m. n 1 piccola cappella in cui il parroco riceve il vescovo invitato a officiare nella sua chiesa | (antiq.) parlatorio di collegi, conventi, seminarin 2 (ant.)...

s.f. (rar.) il salutare; saluto | salutazione angelica , il saluto rivolto a maria dall'arcangelo gabriele, cioè l'ave maria.

ant. saluta, s.f. n 1 stato, condizione di un organismo: salute fisica , mentale ; godere ottima salute ; essere in buone , cattive condizioni di salute ; avere una salute cagionevole ; essere assente...

agg. (lett.)n 1 salutare, che porta saluten 2 di saluto: volsersi a me con salutevol cenno (dante inf. iv, 98) § salutevolmente avv.

agg. (ant.) che reca salute, anche in senso morale: rimedio salutifero.

s.m. atteggiamento di attenzione scrupolosa alla conservazione della salute, sia sul piano preventivo sia su quello terapeutico.

s.m. e f. [pl. m. -sti]n 1 chi ha grande cura della propria salute; fautore del salutismon 2 chi fa parte dell'esercito della salvezza.

agg. [pl. m. -ci] che riguarda la conservazione della salute § salutisticamente avv.

s.m. n 1 il salutare; modo di salutare; le parole o il gesto con cui si saluta: rivolgere il saluto a qualcuno ; fare un cenno di saluto ; levarsi il cappello in segno di saluto ; rendere , restituire...

errato salve, s.f. n 1 insieme di più colpi sparati contemporaneamente da più bocche da fuoco contro un medesimo bersaglio; sparo simultaneo di più armi da fuoco caricate solo a polvere, effettuato...

agg. che si può salvare s.m. ciò che può essere salvato: salvare il salvabile.

ant. salvocondotto, s.m. permesso di transito accordato dalle competenti autorità a chi debba recarsi o passare in un luogo nel quale altrimenti non potrebbe entrare; dichiarazione di immunità.

s.m. piccolo recipiente di forma e materiale vari, in cui, attraverso una fessura, si introducono monete che si vogliono risparmiare: un salvadanaio di terracotta ; rompere , aprire il salvadanaio.

vedi salvatore.

agg. del salvador s.m. [f. -a] nativo, abitante del salvador.

s.m. [pl. invar. ; nel sign. 1, anche -ti]n 1 oggetto galleggiante di forma e materiale vari, usato per imparare a nuotare o come mezzo di salvataggion 2 piccolo marciapiede costruito nel mezzo di...

e deriv. vedi selvaggio e deriv.

s.m. invar. tappo speciale o collarino che si applica a bottiglie, teiere e sim. per evitare lo scolo delle gocce | anche agg. : tappo , dispositivo salvagocce.

v. tr. custodire, difendere, tutelare: salvaguardare i propri diritti , la propria reputazione | salvaguardarsi v. rifl. difendersi, tutelarsi, cautelarsi.

s.f. custodia, tutela, difesa: la salvaguardia dell'ambiente naturale ; un'azione sindacale a salvaguardia degli interessi dei lavoratori.

s.m. (non com.) il salvare, il salvarsi, l'essere salvato: portare , trarre , giungere a salvamento.

s.m. invar. organo di protezione di motori elettrici, costituito da valvole fusibili o da un interruttore automatico, che interrompe il circuito di alimentazione in caso di sensibili variazioni di...

s.m. [pl. invar. o -ri] rinforzo di materiale vario, gener. in forma di listello, applicato su zone del muro di una stanza sulle quali si producono spesso piccoli urti | battiscopa.

s.m. invar. lo stesso che battitacco.

s.m. invar. n 1 cappuccio di protezione per la punta di matite o pennen 2 piccola mezzaluna, di gomma o di metallo, che si applica sotto le punte delle scarpe per evitare che si logorino troppo...

v. tr. n 1 trarre fuori di pericolo, mettere in salvo; in partic., sottrarre alla morte: salvare la vita a qualcuno ; tutti i naufraghi furono salvati | salvare , salvarsi l'anima , (relig.) morire in...

s.m. invar. (inform.) programma che dopo un intervallo di tempo prefissato sostituisce l'immagine presente sul video con un'altra o spegne del tutto il video, al fine di evitare che un'immagine...

antiq. o region. salbastrella, selvastrella, selbastrella, serbastrella, s.f. pianta erbacea perenne, con infiorescenza a capolino, frutto ad achenio e foglie aromatiche commestibili (fam. rosacee).

s.m. [pl. -chi] copertura di gomma o di metallo che si applica al bordo del tacco delle scarpe per evitare che si logori troppo velocemente.

s.m. n 1 il salvare, l'essere salvato; complesso di operazioni per soccorrere persone o cose in pericolo, spec. naufraghi o navi, aerei in avaria: tentare un salvataggio ; lancia , scialuppa di...

s.m. involucro di gomma per proteggere da urti e cadute il telecomando del televisore.

e deriv. vedi selvatico e deriv.

ant. salvadore, s.m. [f. -trice] chi salva | il salvatore , per antonomasia, gesù cristo agg. (lett.) che può dare la salvezza, in senso spirituale: fede salvatrice.

agg. invar. che può salvare la vita: farmaci salvavita , p. e. gli antitumorali, i preparati insulinici per diabetici ecc.; cane salvavita , addestrato alla ricerca di persone rimaste vive sotto le...

s.f. n 1 (rar.) il salvare, il salvarsi, l'essere salvaton 2 (teol.) liberazione dell'uomo dal peccato e sua rinconciliazione con dio.

inter. (lett. o fam.) formula di saluto e di augurio: salve, amici!. vedi salva.

o salve regina, s.f. (rar. s.m.) [pl. invar. o -ne] preghiera alla madonna che prende il nome dalle due prime parole del testo.

s.f. n 1 l'essere salvo; il salvarsi, l'essere salvato: pensare alla propria salvezza ; speranze , possibilità di salvezza | religioni di salvezza , quelle che perseguono la liberazione dal peccato,...

s.f. n 1 (bot.) genere di piante erbacee, arbustacee o suffruticose proprie delle regioni temperate calde (fam. labiate) | salvia (degli orti) , pianta erbacea con foglie vellutate, di color verde...

s.f. n 1 tovagliolo: salvietta di cotone , di carta. dim. salviettina accr. salviettona , salviettone (m)n 2 (ant. o region.) asciugamano.

agg. [pl. m. -ci] (lett.) atto a procurare la salvezza dell'anima: fede salvifica.

s.f. piccola felce acquatica con foglie ovali ricoperte di peli scuri (fam. salviniacee).

s.f. pl. (bot.) famiglia di felci acquatiche galleggianti, prive di vere radici, comprendente la salvinia | sing. [-a] ogni felce di tale famiglia.

agg. n 1 che è scampato a un pericolo rimanendo indenne; incolume, illeso: arrivare sano e salvo ; l'incendio è domato e la casa è salva ; ha perduto tutto, ma il suo onore è salvo | che non è...

vedi salvacondotto.

s.f. (bot.) frutto secco, indeiscente, con pericarpo alato che facilita la disseminazione anemofila.

s.m. (chim.) elemento chimico di simbolo sm; è un metallo, gener. trivalente, delle terre rare.

agg. della regione o della città di samaria, in palestina s.m. n 1 [f. -a] nativo, abitante della regione o della città di samaria | (relig.) appartenente al gruppo etnico-religioso sorto nella...

s.f. minerale di colore nero splendente, costituito da niobio, tantalio, uranio e terre rare, oltre a ferro; è ricercato per l'alto contenuto di elementi rari.

s.f. o m. [pl. le sambe o i samba] danza vivace di origine negro-brasiliana in 4/4 con accompagnamento sincopato, caratterizzata, oltre che dal movimento ondulatorio del bacino, da passi strisciati...

vedi sanbernardo.

s.m. e f. [pl. m. -sti] ballerino di samba | musicista specializzato nella composizione o nell'esecuzione di sambe.

s.f. n 1 (mus.) antico strumento musicale a corde, di origine fenicia, simile a un salterio | nel medioevo, nome comune a diversi strumenti a fiato (p. e. cornamusa, trombone) o a corde (p. e. ...

s.m. [pl. -chi] (bot.) genere di piante arbustacee o arboree proprie delle regioni temperate e subtropicali, con foglie imparipennate, fiori raccolti in cime o in pannocchie, frutti a drupa; fiori e...

agg. della repubblica di san marino s.m. e f. chi è nato o abita a san marino.

agg. delle isole samoa, nell'oceania s.m. n 1 [f. -a] nativo, abitante delle isole samoan 2 dialetto polinesiano parlato nelle isole samoa.

s.m. n 1 [f. -a] chi appartiene a una popolazione uralo-altaica stanziata nella siberia settentrionalen 2 lingua parlata dai samoiedi, appartenente alla famiglia uralican 3 razza di cani nordici usati...

s.m. invar. fornelletto a spirito sormontato da un recipiente di metallo, usato dai russi per farvi bollire e tenere in caldo l'acqua per il tè.

vedi sanban.

s.f. adattamento it. del cin. sanban.

vedi sanban.

agg. che si riferisce alla squadra di calcio genovese della sampdoria s.m. n 1 [f. -a] tifoso della sampdorian 2 calciatore che gioca nella sampdoria.

vedi sampietro.

o sanpietrino, s.m. n 1 operaio addetto alla manutenzione o all'addobbo della basilica di s. pietro in roman 2 moneta di rame del valore din 2 baiocchi e mezzo, in uso tra il 1795 e il 1801 nello...

o sampiero, s.m. grosso pesce di mare commestibile, dal corpo ovale e compresso, con una macchia scura sui fianchi e pinna dorsale provvista di lunghe appendici filamentose (ord. zeiformi).

s.m. invar. n 1 (stat.) campionamenton 2 (telecom.) sezionamento di un segnale che viene in seguito ricostruito come segnale interon 3 misurazione di una variabile a intervalli regolari allo scopo di...

vedi zampogna.

s.m. in giappone, termine che indicò in origine le guardie del palazzo imperiale, poi una casta di guerrieri vassalli dei signori feudali e infine i nobili appartenenti alla casta dei guerrieri.

agg. troncamento di santo.

agg. che si può sanare (anche fig.): ferita sanabile ; conflitto sanabile.

s.f. l'essere sanabile.

s.m. (rar.) il sanare, l'essere sanato.

v. tr. n 1 rendere sano, guarire (anche fig.): sanare una ferita ; il tempo sana anche i più grandi dolori n 2 porre rimedio a una situazione irregolare o difficile riportandola alle condizioni...

agg. (rar.) che vale a sanare, a guarire.

s.m. (sett.) vitello castrato e ingrassato per la macellazione | la carne dell'animale macellato: fettina , costoletta di sanato.

agg. e s.m. [f. -trice] (rar.) che, chi sana.

s.f. (dir.) atto con cui l'autorità competente rende legittime situazioni che altrimenti sarebbero dichiarate illegali per inosservanza di una o più prescrizioni.

agg. (med.) di sanatorio; che ha carattere di sanatorio: ospedale sanatoriale.

agg. (dir.) che ha lo scopo di sanare: provvedimento sanatorio s.m. (med.) casa di cura per malati di tubercolosi.

s.f. n 1 (ant. o lett.) guarigionen 2 in diritto canonico, convalida di un matrimonio invalido, concessa dalla santa sede.

o sampang, sampan, s.m. invar. piccola barca di legno larga e piatta, senza coperta né stiva, manovrata con remo sensile, usata in estremo oriente per la navigazione costiera e fluviale.

o san bernardo, sambernardo, s.m. [pl. invar. o -di] cane grande e massiccio con pelo bruno macchiato di bianco, testa grossa e orecchie pendenti; è impiegato per la ricerca degli alpinisti...

v. tr. [io sancisco , tu sancisci ecc]n 1 stabilire, approvare solennemente; rendere operante mediante una legge: sancire un patto , un'alleanza ; la costituzione sancisce il diritto al lavoro n 2...

loc. sost. m. invar. n 1 nel linguaggio dell'antico testamento, la parte più interna e sacra del tempio di gerusalemme, detta anche 'il santissimo'n 2 cappella dell'antico palazzo papale di san...

o santificetur, s.m. [rar. f.] (iron.) persona bigotta che ostenta ipocritamente devozione e pietà religiosa.

s.m. invar. n 1 acclamazione cantata o recitata al termine del prefazio della messan 2 il momento della messa in cui tale preghiera viene pronunciatan 3 la composizione musicale che l'accompagna.

s.m. n 1 durante la rivoluzione francese, termine spregiativo con cui gli aristocratici chiamavano i rivoluzionari, riconoscibili perché non usavano i calzoni corti, tipici delle classi elevate, ma...

vedi sandolino.

s.m. n 1 albero dal legno bianco, originario della malesia (fam. santalacee) | olio (essenziale) di sandalo , distillato dal legno e dalle radici di questa pianta, usato in profumeria e in medicinan...

sanderaca vedi sandracca.

s.m. invar. (ling.) temine con cui si indicano i fenomeni di accomodamento fonetico o fonologico tra parole contigue che si producono nella catena parlata e possono riflettersi nello scritto, detti...

s.m. e f. e agg. [pl. m. -sti] appartenente al movimento rivoluzionario al potere in nicaragua dal 1979 al 1990: governo , esercito sandinista.

non com. sandalino, s.m. piccola e leggera imbarcazione da diporto, stretta, lunga e a fondo piatto, per una o due persone, con remo a battana.

vedi sandalo 3.

ant. sandraca, sandaraca, sanderaca, s.f. resina di color giallo limone secreta da alcune conifere dell'africa e dell'india e usata per preparare vernici e ceralacca.

s.m. invar. panino imbottito con salumi, formaggio o altro | usato anche come agg. invar. : uomo sandwich , uomo che gira per le strade recando un cartellone pubblicitario davanti a sé e uno dietro...

agg. e s.m. e f. (ant.) senese: or fu già mai / gente sì vana come la sanese? (dante inf. xxix, 121-122) s.m. antica moneta d'oro coniata a siena nel sec. xiv.

s.m. n 1 movimento reazionario guidato dal cardinale f. ruffo, che organizzò i popolani napoletani nell'"esercito della santa fede" per combattere la repubblica del 1799n 2 associazione a impronta...

s.m. e f. [pl. m. -sti]n 1 (st.) seguace del sanfedismon 2 (estens.) reazionario, clericale | usato anche come agg. : le truppe sanfediste.

agg. [pl. m. -ci] del sanfedismo, dei sanfedisti: movimento sanfedistico ; tendenze sanfedistiche.

v. tr. sottoporre a sanforizzazione.

s.f. procedimento per rendere irrestringibili i tessuti di cotone.

s.m. tipo di ricamo, con disegni traforati, eseguito a cordoncino; il tessuto così ricamato | usato anche come agg. invar. : pizzo sangallo.

s.m. (st.) fino al 1921, circoscrizione amministrativa dei territori dell'impero ottomano.

s.m. [pl. -chi]n 1 (st.) governatore di un sangiaccaton 2 (ant.) sangiaccato.

tosc. sangioveto , s.m. vitigno coltivato originariamente in toscana e in romagna ma oggi diffuso in quasi tutta l'italia, che produce grappoli con acini ovali, dalla polpa succosa e zuccherina | il...

s.f. invar. bevanda tipica spagnola composta di vino rosso, spesso rinforzato con un superalcolico (gin o brandy), limone e frutta a pezzetti in infusione con un po' di zucchero; si beve ghiacciata.

s.m. [solo sing.]n 1 (anat.) tessuto fluido, viscoso, rosso, che circola nell'apparato cardiovascolare dei vertebrati trasportando gas, principi nutritivi, ormoni e prodotti del metabolismo; è...

o sangue misto, s.m. [pl. sanguemisti] individuo che discende da individui appartenenti a due razze diverse; ibrido, meticcio (il termine è usato con riferimento ad animali e, spreg., a persone).

s.f. (pop. antiq.)n 1 sanguisugan 2 coppetta per salasso.

primo elemento di parole composte della terminologia dotta, dal lat. sangu°is 'sangue' (sanguifero , sanguivoro).

agg. (anat.) che porta il sangue, in cui circola il sangue: vasi sanguiferi.

v. tr. [io sanguìfico , tu sanguìfichi ecc.] (rar.) irrorare di sangue | v. intr. [aus. avere] (rar.) stimolare, aiutare la produzione di sangue | sanguificarsi v. rifl. (rar.) trasformarsi in...

agg. e s.m. [f. -trice] (antiq.) emopoietico.

s.f. (antiq.) emopoiesi.

rar. sanguina, s.f. ocra di colore rossastro con cui si fanno pastelli per disegnare; il pastello stesso | il disegno eseguito con questo pastello.

agg. n 1 (anat.) di sangue, del sangue: vaso sanguigno ; circolazione sanguigna ; gruppo sanguigno n 2 (med.) che contiene sangue; che ha molto sangue: espettorato sanguigno ; complessione sanguigna |...

vedi sanguigna.

s.m. n 1 (region.) salume insaccato composto di sangue, grasso e, a volte, anche cervello di maiale salati e drogatin 2 vivanda a base di sangue di maiale fritto e salaton 3 dolce a base di sangue di...

s.m. perdita di sangue da una ferita.

part. pres. di sanguinare agg. n 1 che versa sangue, grondante di sangue: piedi , mani sanguinanti | molto, troppo al sangue: una bistecca sanguinante n 2 (fig.) tormentato da un profondo dolore:...

v. intr. [io sànguino ecc. ; aus. avere]n 1 versare, buttare sangue: mi sanguina il naso ; la ferita continua a sanguinare | detto di carne macellata poco cotta, al sangue: la bistecca sanguina...

s.f. pianta erbacea a fiori bianchi il cui rizoma contiene un latice rosso usato in medicina e come colorante (fam. papaveracee).

agg. e s.m. [f. -a] che, chi per natura è portato a ferire o a uccidere: un dittatore sanguinario § sanguinariamente avv. in modo cruento; facendo ricorso alla violenza: governare...

s.m. sanguinella, nel sign. 1.

s.f. n 1 arbusto simile al corniolo con frutti nerastri, fiori bianchi e rami rossi che si usano per fare canestri (fam. cornacee)n 2 erba con fusto, foglie e fiori rosso scuri (fam. graminacee).

s.m. varietà di arancio coltivato in sicilia che dà arance dalla polpa color rosso.

agg. (ant. , lett.) sanguinante, sanguinoso: e menommi al cespuglio che piangea / per le rotture sanguinenti (dante inf. xiii,131-132).

agg. (poet.) sanguigno, sanguinoso, insanguinato: dal dì ch'empia licenza e marte / vestivan me del lor sanguineo manto (foscolo sonetti) s.m. [f. -a] (ant.) consanguineo.

s.f. pesciolino d'acqua dolce che presenta una striscia dorata sui fianchi e si colora di rosso all'epoca della riproduzione (ord. cipriniformi).

s.f. (ant.) consanguineità.

antiq. sanguinolente , agg. n 1 pieno di sangue; che cola sangue: carne sanguinolenta n 2 (ant.) sanguinario.

agg. n 1 pieno di sangue; macchiato di sangue: una ferita sanguinosa ; tornò col volto sanguinoso n 2 caratterizzato da grande spargimento di sangue: una battaglia sanguinosa n 3 (fig.) che addolora,...

s.f. pianta erbacea perenne con fiori in capolini e frutti ad achenio; le foglie sono usate in erboristeria per le proprietà astringenti ed emostatiche (fam. rosacee).

s.f. n 1 piccolo verme degli anellidi che vive nelle acque stagnanti; ha tozzo corpo cilindrico provvisto alle due estremità di ventose, una per attaccarsi al corpo di vertebrati e l'altra per...

agg. (lett. , scient.) che succhia il sangue; che si nutre di sangue.

s.f. erba perenne rizomatosa con foglie lucide disposte a rosetta, che cresce nei boschi montani europei; le foglie e il rizoma sono usati in erboristeria come astringenti (fam. ombrellifere).

s.m. (min.) silicato di alluminio e potassio, del gruppo dei feldspati, che si trova nelle rocce eruttive recenti e si presenta in cristalli di aspetto vetroso, incolori o biancastri.

s.f. (lett.) sostanza sierosa purulenta e fetida che cola da ferite o ulcere.

part. pres. di sanificare e agg. nei sign. del verbo s.m. prodotto usato per la sanificazione.

v. tr. [io sanìfico , tu sanìfichi ecc.]n 1 sottoporre a sanificazionen 2 (ant.) rendere sano | bonificare.

s.f. insieme dei procedimenti con i quali si rende igienico un impianto destinato all'industria alimentare | insieme dei trattamenti cui viene sottoposto un prodotto alimentare per renderlo conforme...

agg. (lett.) purulento.

agg. n 1 che riguarda la sanità e l'igiene; che tutela la sanità pubblica: assistenza sanitaria ; leggi , disposizioni sanitarie ; ufficiale sanitario , medico preposto all'ufficio di sanità di un...

s.m. e f. [pl. m. -sti] chi fabbrica o vende articoli sanitari.

vedi sanità.

part. pres. di sanitizzare e agg. nel sign. del verbo s.m. sostanza ad azione battericida usata per la sanitizzazione.

v. tr. sottoporre a sanitizzazione.

s.f. operazione mediante la quale si sterilizza un impianto destinato all'industria alimentare o anche un prodotto, trattandoli con apposite sostanze battericide.

s.m. nell'uso giornalistico, serie di indici e parametri riferiti sia al reddito familiare sia al tenore di vita del contribuente, utilizzata per classificare il tipo di prestazioni sanitarie a cui...

ant. santà, sanitade, sanitate, s.f. n 1 l'essere sano, dal punto di vista fisico o psichico: la sanità di un organismo ; sanità di mente n 2 (estens.) l'essere di giovamento alla salute: la...

e deriv. vedi zanna e deriv.

lett. sannite , agg. [pl. m. -ti] del sannio, antica regione italiana comprendente parte dell'abruzzo, il molise e la campania orientale s.m. e f. [pl. m. -i]n 1 appartenente a un'antica...

agg. [pl. m. -ci] del sannio, dei sanniti: guerre sannitiche , le tre guerre combattute dai romani contro i sanniti tra il 343 e il 290 a. c.

agg. n 1 che è in buona salute, che non ha malattie o lesioni: un bambino sano ; avere i denti , i polmoni sani ; certificato di sana e robusta costituzione | frutto sano , non guasto, non bacato |...

vedi sampietrino.

o sarrocchino, s.m. corto mantello di cuoio o di tela incerata, lungo fino al gomito, un tempo usato dai pellegrini.

sans façon;loc. avv. in modo raffazzonato; sbrigativamente e senza cura: fare una cosa (alla) sans façon.

agg. invar. spensierato, senza preoccupazioni.

s.f. residuo della spremitura dell'olio dalle olive, costituito da detriti di buccia, polpa e nocciolo; sottoposto a nuova spremitura e a trattamento con un solvente, fornisce olio di qualità...

s.m. e f. [pl. m. -sti] studioso di lingua e letteratura sanscrita.

s.m. antica lingua dell'india, di ceppo indoeuropeo, che ha avuto grande sviluppo letterario e che è documentata nella sua fase più antica da vari testi (i veda) | usato anche come agg. : lingua ,...

s.m. [pl. -sti] chi partecipò alla riunione tenutasi in piazza san sepolcro a milano il 23 marzo 1919, durante la quale vennero fondati i fasci italiani di combattimento, poi trasformatisi nel...

s.f. pianta ornamentale rizomatosa originaria dell'africa, con lunghe foglie carnose, striate di bianco (fam. liliacee).

s.m. stabilimento industriale per la lavorazione della sansa.

agg. relativo al sansimonismo agg. e s.m. [f. -a] che, chi è seguace del sansimonismo.

s.m. la dottrina sociale di claude-henri de rouvroy conte di saint-simon (1760-1825) e dei suoi seguaci, che propugnavano, con fervore religioso, un rinnovamento radicale della società sulla base...

agg. e s.m. e f. [pl. m. -sti] sansimoniano.

s.m. ciò che resta delle olive dopo la spremitura dell'olio di sansa, cioè dopo la seconda spremitura | olio ottenuto dalla terza spremitura delle olive | usato anche come agg. : olio sansino.

s.m. (fam.) uomo dotato di forza eccezionale | prov. : muoia sansone con tutti i filistei , si dice a proposito di chi, pur di danneggiare gli altri, non si preoccupa di recare danno anche a sé...

s.f. [pl. santebarbare]n 1 deposito di munizioni sulle navi da guerran 2 (fig.) situazione critica che può degenerare da un momento all'altro.

s.f. pl. (bot.) famiglia di piante dicotiledoni erbacee o legnose, con frutto a noce o a drupa contenente un unico seme; vi appartengono, tra le altre, il sandalo e il vischio | sing. [-a] ogni...

o santarellina , s.f. (iron.) ragazza o giovane donna che vuole apparire innocente e ingenua, ma che in realtà non lo è.

o santarello , s.m. [f. -a]n 1 giovane buono e candido o molto devoton 2 (iron.) chi ostenta un'ingenuità o una pietà religiosa che in realtà non possiede.

s.m. (ant. o region.)n 1 sagrestanon 2 [anche f.] (fig. spreg.) persona bigotta: una di queste santesi, che così d'amore schife si mostrano (boccaccio dec. iii, 6).

agg. di santiago, capitale del cile s.m. [f. -a] abitante, nativo di santiago.

o sant'iddio, santo dio, inter. esclamazione di disappunto, di sorpresa, di spavento: santiddio, quant'è tardi!.

s.m. (rar.) santificazione.

part. pres. di santificare agg. che santifica, che rende santo: grazia santificante , grazia abituale.

v. tr. [io santìfico , tu santìfichi ecc.]n 1 rendere santo (anche assol.): la preghiera santifica n 2 dichiarare e riconoscere come santo: la chiesa santificò i martiri n 3 osservare, secondo le...

agg. (rar.) santificante.

agg. e s.m. [f. -trice] (non com.) che, chi santifica.

s.f. il santificare, il santificarsi, l'essere santificato: la santificazione delle feste ; la santificazione di un beato.

vedi sanctificetur.

s.f. n 1 (ant.) venerabilità di ciò che è sacro; santitàn 2 (spreg.) ostentazione di santità di vita.

s.m. n 1 piccolo rettangolo di carta o cartoncino su cui è riprodotta l'immagine di un santo o di altra cosa sacran 2 (estens.) cartoncino con immagini o simboli sacri, che si stampa a ricordo di una...

s.f. moglie bisbetica e brontolona.

agg. che è santo in sommo grado; si dice propriamente della trinità e dell'eucaristia, ma anche della madonna (abbr. ss.): il santissimo sacramento , l'eucaristia s.m. n 1 l'ostia consacrata:...

s.f. n 1 l'essere santo; qualità propria di dio e di tutte le persone e le cose che gli appartengono o gli sono consacrate: la santità della vergine ; la santità della chiesa ; la santità della...

agg. [al m. conserva la forma piena davanti a nomi propri che cominciano per s impura, si elide davanti a quelli che cominciano per vocale, in tutti gli altri casi si tronca in san ; f. santa , che...

s.f. (non com.) l'essere santocchio; atto da santocchio.

agg. e s.m. [f. -a] (non com.) si dice di chi finge ipocritamente una santità di vita che in realtà non pratica.

s.f. (sett.) madrina.

s.f. pianta suffruticosa aromatica con foglie biancastre, lineari e fiori gialli tubulosi in capolini; è usata nella medicina popolare come antielmintico (fam. composite).

s.m. (sett.) padrino: la famegia del santolo , titolo di una commedia in dialetto veneto (1892) di g. gallina.

s.m. n 1 in alcuni paesi orientali, persona, per lo più di età avanzata, dedita a pratiche ascetiche e oggetto di grande venerazionen 2 (fig. spreg.) capo carismatico di una comunitàn 3 (fig....

s.m. [pl. -ci] pianta erbacea aromatica del genere artemisia; i suoi capolini floreali disseccati costituiscono la droga omonima, da cui si estrae la santonina (fam. composite).

s.f. sostanza terpenica a quindici atomi di carbonio estratta dal santonico; è attiva contro i vermi intestinali.

s.m. (lit.) parte dei libri liturgici che contiene le messe, gli uffici e altre funzioni proprie delle feste della vergine e dei santi, nell'ordine fissato dal calendario liturgico | usato anche come...

s.f. [pl. -ge] pianta erbacea aromatica con foglie coriacee lineari e fiori rossastri in spighe, usati come condimento e per estrarne un'essenza (fam. labiate).

s.m. n 1 luogo sacro | (fig.) luogo reale o ideale in cui si custodiscono i sentimenti più intimi: il santuario della famiglia , della coscienza n 2 chiesa che custodisce reliquie o immagini...

vedi sanità.

vedi senza.

agg. (dir.) che può essere sanzionato: condotta sanzionabile.

v. tr. [io sanzióno ecc.]n 1 approvare d'autorità: il parlamento ha sanzionato il nuovo disegno di legge | confermare, convalidare: consuetudini sanzionate dalla tradizione n 2 (non com.) colpire...

agg. e s.m. [f. -trice] che, chi sanziona.

agg. (dir.) che si riferisce alla sanzione | che tende a sanzionare.

s.f. n 1 approvazione di una legge o di un provvedimento da parte di un'autoritàn 2 (fig.) approvazione, consenso: ottenere la sanzione dell'opinione pubblica n 3 (dir.) misura punitiva predisposta...

agg. [pl. m. -sti] si dice di uno stato che applica sanzioni economico-politiche nei confronti di un altro stato.

s.f. mosto cotto e concentrato, usato come condimento.

s.f. piccolo insetto coleottero dal corpo bruno allungato, ricoperto di fitta peluria gialla; le larve sono nocive perché scavano gallerie nel legno di pioppi, salici e ciliegi, producendo...

ant. o dial. savere, v. tr. [io so (con o aperta; ant. o dial. sàccio , sappo , sao), tu sai (ant. o dial. sapi), egli sa (ant. sape), noi sappiamo (ant. o dial. sapémo), voi sapéte , essi...

s.f. l'essere sapido (anche fig.).

agg. n 1 che ha sapore; saporiton 2 (fig.) arguto, spiritoso: scrittore sapido § sapidamente avv.

agg. n 1 che è dotato di sapienza; dotto, saggio: un uomo molto sapiente | animali sapienti , quelli ammaestrati al punto da sembrare dotati di capacità ragionativen 2 esperto, abile, competente: un...

agg. e s.m. [f. -a] che, chi fa sfoggio di una erudizione, di una sapienza che spesso non ha.

s.f. n 1 perfetto grado di conoscenza delle cose; il possedere dottrina e sapere, l'essere dotto: la sapienza degli antichi filosofi ; mostrare la propria sapienza | il possedere grandi capacità di...

agg. (lett.) che riguarda la sapienza, che tratta della sapienza | libri sapienziali , denominazione di alcuni libri dell'antico testamento, che hanno per argomento la sapienza intesa sia come...

s.f. pl. (bot.) famiglia di piante dicotiledoni legnose delle regioni tropicali, di cui fa parte il sapindo | sing. [-a] ogni pianta di tale famiglia.

s.m. arbusto tropicale sempreverde con foglie alterne, fiori bianchi in racemi e frutti contenenti saponina (fam. sapindacee).

o sapotiglia, s.f. albero dell'america centrale da cui si estrae un latice usato nella fabbricazione della gomma da masticare (fam. sapotacee) | il frutto di tale pianta.

agg. che ha l'aspetto o le proprietà del sapone: sostanza saponacea.

vedi saponaria.

dial. saponaro, s.m. [f. -a] artigiano fabbricante di sapone; venditore ambulante di sapone.

o saponaia, s.f. n 1 pianta erbacea rizomatosa, con foglie lanceolate, fiori color rosa e radici contenenti saponina (fam. cariofillacee)n 2 polvere sgrassante, ricavata dalla radice di saponaria e...

agg. di sapone, che riguarda il sapone: prodotto saponario | radice saponaria , il rizoma della saponaria.

vedi saponaio.

s.f. soluzione schiumosa di acqua e sapone.

s.m. n 1 nome dei sali alcalini di acidi grassi, di consistenza pastosa o solida, usati come detergenti: sapone in polvere , a scaglie ; sapone da toletta , da barba , da bucato ; sapone alla lavanda...

s.f. saponificio.

s.f. n 1 dim. di sapone ' pezzo di sapone profumato per tolettan 2 orologio piatto da tasca in uso spec. nel sec. xix.

s.f. piccola scatola di metallo, vetro o materia plastica usata per tenervi il sapone.

s.m. n 1 chi è addetto alla fabbricazione di saponin 2 fabbricante o commerciante di saponi.

agg. del sapone, che riguarda la produzione industriale del sapone: industria saponiera.

agg. che si può saponificare.

s.f. l'essere saponificabile.

v. tr. [io saponìfico , tu saponìfichi ecc.] sottoporre al processo di saponificazione; ridurre in sapone.

s.m. [f. -trice] operaio addetto a operazioni di saponificazione.

s.f. n 1 (chim.) reazione di idrolisi di esteri e ammidi, e in particolare di un grasso per mezzo di alcali, da cui si ottiene sapone e glicerinan 2 (estens.) riduzione di una sostanza a sapone.

s.m. stabilimento in cui si fabbrica il sapone.

s.f. (chim.)n 1 ciascuno dei glucosidi estratti da diverse piante in forma di polvere solubile con proprietà detergenti e schiumogene, usati nella preparazione di prodotti per l'igiene personalen 2...

agg. di sapone, che ha l'aspetto o le proprietà del sapone: sostanza saponosa.

v. tr. [io sapóro ecc.] (ant.) assaporare.

ant. o region. savore, s.m. n 1 la sensazione prodotta dalle sostanze sugli organi del gusto; la proprietà delle sostanze di produrre tale sensazione : non sentire i sapori ; avere sapore ; perdere...

v. tr. [io saporisco , tu saporisci ecc.] (non com.)n 1 insaporiren 2 assaporare.

part. pass. di saporire agg. n 1 che ha sapore; che ha un buon sapore: uno spezzatino , un intingolo saporito ; queste pesche sono molto saporite n 2 si dice di cibo salato più del giusto, ma non...

s.f. (non com.) l'essere saporoso.

agg. (non com.) che ha sapore gradevole, che ha molto sapore (anche fig.): una salsetta molto saporosa ; le saporose carni della selvaggina ; un aneddoto saporoso , vivace e arguto § saporosamente...

s.f. pl. (bot.) famiglia di piante dicotiledoni arboree e arbustive con foglie persistenti e frutto a bacca; vi appartiene la sapodilla | sing. [-a] ogni pianta appartenente a tale famiglia.

vedi sapodilla.

primo elemento di parole composte della terminologia scientifica, dal gr. saprós 'marcio'; significa 'decomposizione, putrefazione' (saprofito).

agg. e s.m. (biol.) si dice di organismo animale o vegetale che vive sfruttando sostanze organiche in decomposizione.

s.f. (med.) intossicazione dovuta all'assorbimento nel sangue di tossine prodotte da germi saprofiti dell'organismo, spec. intestinali.

agg. [pl. m. -gi] (biol.) si dice di organismo che si nutre di sostanze organiche in decomposizione.

agg. (biol.) si dice di organismo che vive di preferenza in ambienti ricchi di sostanze organiche in decomposizione.

vedi saprofito.

agg. [pl. m. -ci] (biol.) relativo a saprofito, a saprofitismo.

s.m. (biol.) forma di nutrizione propria dei saprofiti.

o saprofita, agg. e s.m. [pl. m. -ti]n 1 (bot.) si dice di organismo vegetale privo di clorofilla che si nutre a spese di organismi morti o di sostanze organiche in decomposizione: piante saprofite...

agg. (biol.) si dice di organismo che favorisce la decomposizione delle sostanze organiche sulle quali vive.

s.m. invar. (geol.) melma nerastra formata in prevalenza dal deposito, in acque stagnanti, di gusci di microrganismi e di alghe unicellulari in putrefazione; da essa deriva il petrolio.

agg. (biol.) [pl. m. -ci] si dice di organismo che si sviluppa nel sapropel.

s.f. (geol.) lo stesso che sapropel.

agg. e s.m. (biol.) si dice di animale saprobio.

s.f. (ant. , lett.) il sapere, l'essere a conoscenza di un fatto: usato spec. nelle loc.: a mia , a tua saputa , per quel che ne so io, che ne sai tu; senza mia saputa , senza che io lo sappia; per...

agg. e s.m. [f. -a]n 1 dim. di saputo n 2 si dice di bambino o ragazzo che assume arie da grande e presume di sapere tutto.

part. pass. di sapere agg. n 1 (lett.) che sa, che conosce, che ha esperienza: il passero saputo in cor già gode (pascoli)n 2 (lett.) saggio, avveduto: la scorta mia saputa e fida / mi s'accostò...

s.f. n 1 (mus.) ballo, di probabile origine orientale e diffusosi dalla spagna in europa nel sec. xvi, con carattere sfrenato e licenzioso; in seguito venne stilizzandosi in una danza di movimento...

vedi salacca.

s.m. erba perenne della macchia mediterranea, affine alla canna; le foglie sono utilizzate per lavori di intreccio (fam. graminacee).

s.m. [pl. -chi] sega a mano, costituita da una lama di forma rettangolare o trapezoidale e da un'impugnatura di legno o di plastica: saracco a costola , con la lama irrigidita da un rinforzo...

ant. o pop. saracino, dial. sarracino, s.m. [f. -a] nel medioevo e nel rinascimento, musulmano: le crociate contro i saraceni agg. n 1 dei saraceni; che appartiene ai saraceni: le incursioni...

s.f. n 1 lamiera o griglia d'acciaio snodabile che si svolge da un tamburo scorrendo entro guide verticali, usata come chiusura di locali a piano terra: alzare , abbassare la saracinesca n 2 nel...

agg. [pl. m. -schi] (ant.) di, da saraceno.

variante ant. o pop. di saraceno , agg. e s.m. [f. -a] | giostra del saracino , giostra che si corre in alcune località dell'italia centrale, durante la quale viene innalzato un fantoccio girevole...

o sargo, s.m. [pl. -ghi] pesce marino commestibile, dal dorso ricurvo e dal corpo appiattito di colore argenteo con striature scure; vive nei bassi fondali rocciosi del mediterraneo e dell'atlantico...

s.m. (ant.) giuramento.

s.m. n 1 ironia pungente, amara, rivolta contro qualcuno o qualcosa: una frase , una risposta piena di sarcasmo ; fare del sarcasmo n 2 frase, parola sarcastica: non risparmia a nessuno i suoi...

agg. [pl. m. -ci] che esprime, che contiene sarcasmo: parole , frasi sarcastiche ; ghigno , tono , atteggiamento sarcastico § sarcasticamente avv.

s.m. (non com.) sarchiatura.

v. tr. [io sàrchio ecc.] smuovere, rompere il terreno in superficie, sminuzzandone le zolle con il sarchio o altro strumento adatto, per ripulirlo dalle erbacce e attivare la respirazione delle...

s.f. il sarchiare una volta o in fretta, alla meglio: dare una sarchiata ai pomodori. dim. sarchiatina.

s.m. [f. -trice] chi sarchia.

s.f. macchina agricola che esegue la sarchiatura.

s.f. operazione del sarchiare.

v. tr. [io sarchièllo ecc.] sollevare leggermente la terra col sarchiello per estirpare le erbacce.

s.m. piccolo sarchio, usato spec. per lavori di giardinaggio. dim. sarchielletto , sarchiellino.

s.m. attrezzo agricolo a forma di zappa da un lato, di bidente dall'altro, dotato di un lungo manico di legno, usato per la sarchiatura.

s.f. n 1 (ant.) fardello, bagaglio che il soldato portava con sén 2 (lett.) peso, carico.

primo elemento di parole composte della terminologia dotta o scientifica, dal gr. sárx sarkós 'carne'; significa 'carne, muscolo' (sarcofago , sarcolemma).

o sarcodici , s.m. pl. (zool.) classe di protozoi in grado di cambiare continuamente la propria forma emettendo pseudopodi; vi appartengono amebe, foraminiferi, radiolari ecc. | sing. [-o] ogni...

s.f. grossa mosca grigia che depone larve vive sulla carne o altre sostanze in decomposizione (ord. ditteri).

s.m. [pl. -gi o -ghi] (archeol.) cassa sepolcrale di particolare solennità e imponenza, in pietra o legno, spesso ornata di pitture, fregi o sculture in rilievo, usata nell'antichità classica e...

s.m. (bot.) foglia carnosa succulenta con funzioni di riserva d'acqua.

s.m. (zool.) diavolo orsino.

s.m. (med.) termine con cui si designano i noduli presenti in alcune malattie della pelle.

s.f. (med.) malattia sistemica con manifestazioni cutanee e viscerali a decorso cronico, prodotta da un agente patogeno non identificato.

s.m. [pl. -mi] (anat.) membrana sottilissima che avvolge la fibra muscolare striata.

s.f. minerale di origine eruttiva, costituito da silicato di alluminio, calcio e sodio in cristalli rosa.

s.m. [pl. -mi] (med.) tumore maligno del tessuto connettivo.

s.f. (med.) sviluppo contemporaneo di più sarcomi in diversi punti del corpo.

agg. (med.) relativo a sarcoma.

s.m. (anat.) unità contrattile della fibra muscolare striata.

s.m. [pl. - smi] (anat.) protoplasma delle fibre muscolari.

s.m. pl. (zool.) famiglia di acari parassiti dell'uomo e di animali domestici, alla quale appartiene una specie apportatrice della scabbia | sing. [-e] ogni acaro appartenente a tale famiglia.

o salcrauti, s.m. pl. (antiq.) crauti.

s.f. piccolo pesce marino di colore azzurro argenteo che vive in banchi; si consuma fresco o conservato sott'olio (ord. clupeiformi) | pasta con le sarde , (gastr.) pasta asciutta condita con sarde...

vedi sardegnolo.

s.f. danza popolare catalana assai vivace, eseguita da diverse persone che formano un cerchio tenendosi per mano.

agg. [pl. m. -schi] lussuoso e dissoluto come i costumi dell'antico re assiro sardanapalo.

s.m. si dice di chi conduce vita fastosa e viziosa.

non com. sardagnolo, sardignolo, agg. (pop.) della sardegna, sardo (detto spec. di animali): somarelli sardegnoli.

s.f. (pop.) sarda.

s.f. n 1 luogo, nelle vicinanze d'una città, dove in passato si distruggevano le carogne degli animali domestici e i rifiuti della macellazionen 2 (region.) sezione del macello dove vengono distrutte...

vedi sardegnolo.

s.f. lo stesso che sarda | stare come le sardine , (fig.) pigiati, accalcati.

s.m. n 1 movimento politico autonomista o indipendentista sviluppatosi in sardegna a partire dal primo dopoguerran 2 (ling.) voce, forma, costrutto tipici dei dialetti sardi.

s.m. e f. e agg. [pl. m. -sti] chi, che aderisce al movimento politico del sardismo o lo sostiene.

agg. della sardegna s.m. n 1 [f. -a] nativo, abitante della sardegnan 2 lingua neolatina della sardegna, costituita da un insieme di dialetti con caratteri spiccatamente arcaici.

o sardonica, s.f. varietà di ranuncolo velenoso che cresce lungo i fossi e nelle zone paludose, usata un tempo nella medicina popolare e alla quale un'antica credenza attribuiva il potere di...

s.f. , ant. sardonico s.m. , varietà di agata a zone bianche e brune, usata come gemma.vedi sardonia.

agg. [pl. m. -ci] che esprime derisione e sarcasmo: riso , ghigno , sguardo sardonico ; aria , espressione sardonica | facies sardonica , (med.) alterazione della fisionomia del volto, che si...

s.m. alga marina dal tallo verde-bruno con espansioni laterali simili a foglie e con piccole vesciche piene d'aria che la fanno galleggiare sull'acqua (fam. feoficee) | mar dei sargassi , zona...

vedi sergente.

s.f. [pl. -ge]n 1 tessuto leggero di lino o di lana a colori vivaci, usato nel medioevo e nel rinascimento per tendaggi e coperten 2 (ant.) coperta da letto di cotone a righe, ornata di frangen 3...

vedi sarago.

s.m. abito femminile indiano, costituito da una pezza di cotone o seta variamente colorata, che si avvolge intorno al corpo lasciando libera una spalla.

s.f. mammifero marsupiale dell'america meridionale, con muso appuntito bianco, lunga coda prensile ricoperta da squame e marsupio ridotto; il corpo è coperto da una pelliccia di colore grigio...

s.f. lancia lunga e pesante, in uso nella falange macedone.

agg. [pl. m. -ci] dei sarmati, antico popolo nomade di stirpe iranica, o della sarmazia, regione a nord del mar nero: pianura sarmatica.

agg. (rar.) di sarmento, simile a sarmento.

ant. sermento, s.m. tralcio della vite, lungo e flessibile | (estens.) ramo di altre piante, lungo, debole e ricadente verso terra.

agg. n 1 si dice di ramo che ha le caratteristiche del sarmenton 2 si dice di pianta provvista di sarmenti.

s.m. invar. veste maschile e femminile della malesia e dell'indonesia, costituita da una fascia di seta o di cotone, per lo più a strisce vivacemente colorate, che cinge il corpo.

s.m. invar. (astron.) periodo di 18 anni e 11 giorni che intercorre ciclicamente tra un'eclissi di sole o di luna e quella successiva.

s.f. (bot.) genere di piante erbacee carnivore originarie delle località umide dell'america settentrionale (fam. sarraceniacee).

s.f. pl. (bot.) famiglia di piante erbacee carnivore dicotiledoni, proprie dei luoghi paludosi della regione del mississippi, con foglie ad ascidio e frutto a capsula | sing. [-a] ogni pianta...

vedi saraceno.

vedi sanrocchino.

o sarrussofono , s.m. strumento musicale di ottone, ad ancia doppia, con meccanismo simile a quello dell'oboe e del fagotto, usato spec. nelle bande.

s.f. n 1 donna che confeziona vestiti, spec. femminili; donna che dirige una sartoria: fare la sarta ; lavorare da sarta | creatrice di moda, stilista: una grande sarta parigina. dim. sartina n 2...

s.f. [pl. sàrtie , ant. sarte]n 1 (mar.) ciascuno dei cavi fissi di canapa o acciaio che sostengono trasversalmente gli alberi delle navin 2 pl. (ant.) corde e cavi in genere.

s.m. n 1 (mar.) l'insieme delle sartie e delle altre manovre fisse di una naven 2 (aer.) l'insieme dei cavi portanti che assicurano la navicella di un aerostato al pallone gonfiaton 3 (ant.) insieme...

v. tr. [io sàrtio ecc.] (mar.) far scorrere un cavo o una cima attraverso un passaggio.

s.m. n 1 chi confeziona vestiti da uomo o da donna; chi dirige una sartoria: fare il sarto ; andare dal sarto | chi crea modelli e ne cura la realizzazione: un grande sarto italiano. dim. e spreg....

s.m. [f. -tóra e -toréssa] (ant.) sarto.

s.f. n 1 laboratorio di sarto o di sarta: sartoria da uomo , da donna ; lavorare in una sartoria ; una grande sartoria parigina | sartoria teatrale , specializzata nella confezione di costumi teatrali...

agg. che concerne la sartoria, l'attività dei sarti.

s.m. (anat.) muscolo flessore della coscia, attaccato in alto alla spina iliaca anteriore e superiore, in basso alla cresta della tibia.

s.f. la sartoria, come insieme delle tecniche e delle attività sartoriali.

agg. del filosofo e scrittore francese jean-paul sartre (1905-1980), o che si riferisce al suo pensiero, alle sue opere: l'esistenzialismo sartriano.

s.m. (gastr.) sformato di riso al sugo con funghi, mozzarella e uova, specialità della cucina napoletana.

o sassanide, agg. relativo alla dinastia persiana che regnò dal 224 al 636, e alla persia di tale periodo: età sasanide ; cultura , burocrazia sasanide.

vedi sassofrasso.

s.f. n 1 luogo sassoson 2 riparo di grossi massi rocciosi, costruito lungo i fiumi a difesa contro le frane.

lett. sassaiuola , s.f. fitto lancio di sassi contro qualcuno o qualcosa | battaglia fatta con i sassi, per lo più fra ragazzi.

lett. sassaiuolo , agg. che sta, che vive tra i sassi: colombo sassaiolo.

vedi sasanide.

agg. di sassari s.m. [anche f.] nativo, abitante di sassari.

s.f. colpo inferto lanciando un sasso: tirare una sassata ; prendere a sassate qualcuno.

s.m. invar. vino rosso asciutto, di media gradazione, prodotto dal vitigno omonimo nella zona di sassella, in valtellina.

s.m. varietà di tordo, più piccolo del tordo comune | usato anche come agg. : tordo sassello.

agg. (lett.) di sasso, simile a sasso.

s.m. sassaia.

agg. (biol.) detto di organismo vegetale o animale che vive in luoghi sassosi.

s.f. (bot.) genere di piante erbacee perenni, per lo più montane, con foglie carnose e fiori bianchi, gialli, rosa o rossi in grappoli o in cime (fam. sassifragacee).

s.f. pl. (bot.) famiglia di piante dicotiledoni, erbacee o legnose, di cui fa parte la sassifraga | sing. [-a] ogni pianta appartenente a tale famiglia.

s.m. nell'alpinismo sportivo, arrampicata su massi isolati o su formazioni rocciose di limitate proporzioni.

s.m. e f. [pl. m. -sti] chi pratica il sassismo.

s.m. n 1 roccia, pietra; anche, blocco di roccia, macigno | cuore di sasso , (fig.) insensibile, spietato | non essere di sasso , (fig.) essere incline alla pietà, alla commozione; anche, essere...

o saxofonista, s.m. e f. [pl. m. -sti] chi suona il sassofono.

o saxofono [sa-xò-fo-no], s.m. (mus.) strumento aerofono ad ancia semplice, con caratteristiche tecniche simili a quelle del clarinetto ma costruito in metallo e con tubo conico, molto usato nel...

o sassafrasso, s.m. albero dell'america settentrionale dalla cui radice si estrae un olio essenziale usato in medicina (fam. lauracee).

o sessola, s.f. n 1 (mar.) grossa cucchiaia di legno per sgottare le imbarcazioni; gottazzan 2 (estens.) grosso cucchiaio per trasferire da un recipiente all'altro polveri, farine, granaglie ecc.

s.m. (min.) sassolite.s.m. liquore dolce all'anice.

s.f. (min.) idrossido di boro in scaglie madreperlacee solubili in acqua.

agg. relativo alla sassonia, regione storica e geografica della germania centrale, o ai suoi abitanti s.m. n 1 [anche f.] abitante della sassonia, antica e modernan 2 lingua degli antichi sassoni |...

agg. pieno di sassi: terreno sassoso.

o saxotromba [sa-xo-tróm-ba], s.f. famiglia di strumenti musicali di ottone con bocchino.

s.m. il demonio; nel linguaggio comune, il capo dei demoni, lucifero | vade retro satana , (scherz.) si dice a persona alle cui lusinghe non si vuole cedere.

s.m. n 1 (pop.) satanan 2 (fig.) persona prepotente, violenta, furiosa: urlare come un satanasso | persona molto esuberante e dinamica: quel ragazzo è un satanasso n 3 scimmia con barba lunghissima...

v. intr. [io satanéggio ecc. ; aus. avere] detto di scrittori e artisti, esprimere nelle proprie opere sentimenti di ribellione e di sfida alla divinità, esaltando il male nelle sue forme più...

agg. [pl. m. -ci]n 1 di satana: il regno satanico del male ; tentazione satanica n 2 (estens.) degno di satana: un piano satanico ; astuzia satanica ; riso , ghigno satanico § satanicamente avv. ...

s.m. n 1 culto tributato a satana; più in generale, culto delle forze diabolichen 2 atteggiamento, tipico di alcuni scrittori romantici e decadenti, diretto a esaltare la ribellione dell'uomo contro...

s.m. e f. [pl. m. -sti] chi pratica il satanismo.

agg. di, relativo a satellite | si dice di qualsiasi sistema di comunicazione che faccia uso di satelliti: telefono , tv satellitare.

s.m. n 1 (astr.) corpo celeste che ruota intorno a un pianeta: i satelliti di giove | satellite artificiale , (aer.) qualsiasi oggetto, in genere costituito da un'apparecchiatura più o meno...

s.m. condizione di stretta dipendenza da un centro economico o politico più importante.

v. tr. sottoporre uno stato, una città ecc. all'influenza politica o economica di un centro che ha potere maggiore.

s.f. il satellizzare, l'essere satellizzato.

s.m. (aer.) satellite artificiale munito di un sistema propulsivo a getto discontinuo che consente aggiustamenti automatici di velocità e posizione orbitale.

agg. invar. (ling.) solo nell'espressione lingue satem , designante il gruppo orientale delle lingue indoeuropee (p. e. l'iranico, l'armeno, lo slavo, l'albanese), nelle quali le consonanti palatali...

s.m. invar. tessuto di cotone lucido che imita la seta, usato spec. per fodere.

v. tr. n 1 rendere tessuti, carte ecc., lucidi e lisci come la seta mediante calandraturan 2 (mecc.) rifinire una superficie metallica mediante spazzole d'acciaio rotanti ad alta velocità.

part. pass. di satinare agg. n 1 sottoposto a satinatura: carta satinata ; alluminio , oro satinato n 2 (fig.) morbido, liscio e quasi lucente come la seta: pelle satinata.

s.f. macchina usata per satinare.

s.f. l'operazione del satinare.

s.f. tessuto di seta leggera, usato per fodere.

s.f. n 1 genere letterario che ritrae con intenti critici e morali personaggi e ambienti della realtà e dell'attualità, in toni che vanno dalla pacata ironia alla denuncia, all'invettiva più acren...

v. tr. [io satiréggio ecc.] fare oggetto di satira; schernire, mettere in ridicolo: satireggiare i costumi dell'epoca | v. intr. [aus. avere] fare della satira: satireggiare su tutto e su tutti.

agg. [pl. m. -schi]n 1 (lett.) di, da satiro: un'espressione satiresca n 2 dramma satiresco , opera teatrale di carattere farsesco dell'antica grecia, che si rappresentava per lo più dopo una...

s.f. (med.) pulsione ossessiva dell'uomo a ricercare esperienze sessuali.

agg. [pl. m. -ci] di satira; che è proprio della satira; che ha carattere di satira: poesia , opera satirica ; tono satirico ; spunti satirici | di satire: scrittore , poeta satirico s.m. ...

s.m. (bot.) fungo dei gastromiceti con gambo cilindrico biancastro e cappello approssimativamente sferico e alveolato color verde oliva, fetido quando giunge a maturazione.

s.m. e f. (rar.) scrittore di satire; satirico.

v. tr. e intr. [aus. dell'intr. avere] (non com.) satireggiare.

s.m. n 1 (mit.) divinità greco-latina dei boschi rappresentata come un uomo con orecchie, coda ed estremità inferiori caprine o equine; con i sileni e le ninfe, queste divinità erano associate al...

e deriv. vedi soddisfare e deriv.

agg. (lett.) atto a essere seminato o coltivato.

s.f. (tosc.) grande mangiata, scorpacciata: fare una satolla di dolci.

s.m. (non com.) il satollare, il satollarsi, l'essere satollato.

v. tr. [io satóllo ecc.] dare cibo a qualcuno finché sia sazio; saziare | satollarsi v. rifl. mangiare a sazietà, riempirsi di cibo: satollarsi di leccornie.

agg. n 1 che ha mangiato a sazietà, pieno di cibo: essere , sentirsi satollo n 2 (ant. fig.) appagato, contento.

satrape vedi satrapo.

s.f. n 1 (st.) moglie del satrapon 2 (fig. rar.) donna autoritaria.

s.f. provincia dell'antico impero persiano governata da un satrapo | dignità, carica di satrapo; la durata di tale carica.

agg. [pl. m. -ci] (st.) di satrapo, dei satrapi: dignità satrapica.

rar. satrapa, satrape, s.m. [pl. -pi]n 1 governatore di una provincia dell'antico impero persiano, con poteri amministrativi, giudiziari e militarin 2 (fig.) persona che ha grande potere e ne abusa |...

s.f. sorta di antica rappresentazione teatrale romana di carattere farsesco e licenzioso, costituita da un insieme di danze, musiche e canti.

agg. che può essere saturato.

s.f. l'essere saturabile.

v. tr. [io sàturo ecc.]n 1 (chim. fis.) portare a saturazionen 2 (fig.) riempire al massimo, rendere saturo: saturare la mente di nozioni ; un prodotto che ha saturato il mercato n 3 (ant.) saziare...

s.m. (chim.) apparecchio con cui si opera una saturazione.

s.f. n 1 (chim. fis.) condizione di massima concentrazione di una fase (p. e. un liquido) a contatto con un'altra fase (p. e. un gas): punto , stato di saturazione ; saturazione di una soluzione ,...

agg. (lett.) relativo al dio romano saturno e al suo culto s.m. pl. n 1 solenne festa religiosa che si celebrava nell'antica roma in onore di saturno, durante la quale si tenevano cerimonie...

s.f. (zool.) genere di grosse farfalle notturne dalle ali castane con macchie rotonde scure (ord. lepidotteri).

agg. del pianeta saturno s.m. [f. -a] immaginario abitante di saturno.

agg. n 1 (non com.) del pianeta saturnon 2 (ant.) malinconico, tristen 3 (med.) relativo al piombo: intossicazione saturnina.

agg. (lett.) del dio saturno, sacro a saturno: terra saturnia , l'italia, su cui, secondo la leggenda, regnò saturno agg. e s.m. si dice di un verso della poesia latina arcaica, di incerta...

s.m. (med.) intossicazione cronica da piombo che si manifesta principalmente con disturbi digestivi, nervosi e renali; è malattia professionale degli operai che lavorano o trattano tale metallo o...

s.m. nel linguaggio degli alchimisti medievali, il piombo: zucchero di saturno , denominazione dell'acetato di piombo.

agg. n 1 (chim. fis.) portato a saturazione: soluzione satura | composto saturo , composto organico i cui atomi di carbonio sono uniti reciprocamente da un solo legamen 2 (fig.) che contiene qualcosa...

s.f. invar. sentimento di rimpianto, di malinconia nostalgica, considerato come tratto tipico dell'animo portoghese.

agg. saudita.

agg. [pl. m. -i] relativo alla dinastia di ibn saud (1880-1953); che riguarda il territorio e la popolazione su cui regna tale dinastia: arabia saudita s. m. e f. chi abita o è nato in arabia...

s.f. pratica fisioterapica di origine finnica, consistente in un bagno di vapore e quindi in una doccia fredda effettuati in locali appositamente attrezzati | il locale stesso in cui si effettua tale...

s.m. pl. (zool.) sottordine di rettili dal corpo allungato coperto di squame cornee, di dimensioni variabili secondo le specie, generalmente provvisti di quattro corti arti con cinque dita e di occhi...

s.m. pl. (zool.) gruppo di rettili fossili comprendente alcune specie di dinosauri | sing. [-schio] ogni rettile appartenente a tale gruppo.

agg. si dice di mantello equino di colore rossastro o biondo e, per estens., di cavallo che ha tale mantello s.m. cavallo con mantello sauro.

s.m. pl. (zool.) ordine di rettili anfibi o marini vissuti dal triassico al cretaceo, caratterizzati da corpo tozzo, collo lungo e testa piccola, arti adattati al nuoto | sing. [-gio] ogni rettile...

agg. del linguista svizzero ferdinand de saussure (1857-1913) o che si riferisce alle sue opere, alle sue teorie.

agg. invar. (gastr.) rosolato velocemente a fuoco alto: patate sauté.

s.m. invar. vitigno di origine francese, ma coltivato anche in varie regioni italiane, dalla cui uva si produce un vino bianco secco pregiato.

s.f. (geog.) tipo di vegetazione caratteristica delle zone tropicali, costituita da piante erbacee e arbustive a rapido sviluppo, alle quali si accompagnano qua e là gruppi di grandi alberi a foglie...

s.m. pl. reparti di cavalieri libici inquadrati nell'esercito italiano nel periodo in cui la libia era colonia dell'italia (1912-1943).

s.m. invar. dolce a forma di grosso budino (ma con un buco al centro, come la ciambella), fatto con un impasto simile a quello del babà.

vedi sapere 1.

s.f. pesce d'acqua dolce, lungo fino a 35 cm, presente nei fiumi dell'italia settentrionale (fam. ciprinidi).

s.f. (non com.) l'essere savio.

agg. n 1 che ha integre le facoltà mentali, che è sano di mente (in contrapposizione a pazzo , matto): è savio ma si finge pazzo n 2 dotato di buon senso, avvedutezza, equilibrio: una persona savia...

agg. n 1 della savoia, regione delle alpi occidentalin 2 sabaudo s.m. n 1 [f. -a] nativo, abitante della savoian 2 il dialetto di tipo franco-provenzale parlato nella savoian 3 biscotto di pasta...

loc. sost. m. invar. capacità di destreggiarsi in ogni circostanza, comportandosi sempre con tatto e diplomazia.

loc. sost. m. invar. esperienza di vita unita a garbo e buon senso.

s.f. tipo di sedia rinascimentale costituita essenzialmente da due fasce di listelli di legno curvati e incrociati a x, che formano le gambe e le fiancate e sorreggono il sedile.

agg. di savona s.m. e f. chi abita o è nato a savona.

vedi sapore.

s.m. forma abbreviata di saxofono.

s.m. invar. (mus.) strumento aerofono di ottone, simile al flicorno; ha bocchino a forma di tazza e tubo interamente conico ravvolto su sé stesso, terminante in un ampio padiglione che sbocca sopra...

e deriv. vedi sassofono e deriv.

vedi sassotromba.

agg. (non com.) che si può saziare.

s.f. (non com.) l'essere saziabile.

s.m. (non com.) il saziare, il saziarsi, l'essere saziato.

v. tr. [io sàzio ecc.]n 1 soddisfare l'appetito, la fame di qualcuno; rendere sazio (anche assol.): saziare gli affamati ; la polenta sazia n 2 (fig.) appagare, soddisfare pienamente (desideri,...

s.f. l'essere sazio (anche fig.): provare un senso di sazietà | a sazietà , fino a essere sazio, in grande abbondanza: mangiare , bere a sazietà ; avere quattrini a sazietà.

agg. (lett.)n 1 che sazia facilmente; che si sazia facilmenten 2 (fig.) stucchevole; che dà fastidio, che annoia § sazievolmente avv.

s.f. (lett.)n 1 l'essere sazievolen 2 senso di sazietà (anche fig.).

agg. n 1 che ha soddisfatto completamente l'appetito, il desiderio di cibo: essere , sentirsi sazio ; sazio di pastasciutta , di carne n 2 (fig.) che ha appagato pienamente il desiderio di qualcosa,...

v. intr. [aus. avere] (non com.) fare molto baccano, chiasso.

v. tr. [io sbaccèllo ecc.] levare dal baccello: sbaccellare i fagioli.

s.f. l'operazione dello sbaccellare.

v. tr. [io sbacchétto ecc.] picchiare con una bacchetta o un battipanni per togliere la polvere: sbacchettare un abito , un tappeto.

s.f. (non com.) lo sbacchettare una volta, rapidamente.

s.f. (non com.) l'azione, il risultato dello sbacchettare.

v. tr. [io sbàcchio ecc.] (tosc.) sbattere con violenza.

s.m. l'atto dello sbaciucchiare, dello sbaciucchiarsi.

v. tr. [io sbaciùcchio ecc.] baciare ripetutamente, continuamente | sbaciucchiarsi v. rifl. baciarsi ripetutamente, continuamente.

s.m. (non com.) uno sbaciucchiare o sbaciucchiarsi continuo.

s.f. n 1 l'essere sbadato; disattenzione, distrazionen 2 atto da sbadato.

agg. n 1 che agisce e parla senza riflettere, senza fare attenzione a ciò che fa; distratton 2 che è conseguenza di sbadataggine: una risposta sbadata s. m. [f. -a] persona sbadata § sbadatamente...

s.m. (non com.) lo sbadigliare frequentemente o a lungo.

v. intr. [io sbadìglio ecc.; aus. avere] fare uno sbadiglio o più sbadigli | v. tr. (lett.) fare, produrre qualcosa stancamente, senza interesse: sbadigliare qualche parola ; quei fanali come...

s.f. (fam.) serie irrefrenabile di sbadigli.

s.m. atto involontario, accessorio della respirazione, caratterizzato da un'abnorme apertura della bocca e, spesso, dallo stiramento degli arti superiori; è segno di sonno, fame, noia: fare uno...

v. tr. [io sbadìsco, tu sbadìsci ecc.] (tecn.) togliere la ribaditura di chiodi, ganci, punti metallici e sim., limando o raddrizzando la parte ribadita.

v. tr. (fam.)n 1 mangiare avidamente e in abbondanzan 2 mangiare a spese d'altri: sbafare un pranzo | (estens.) scroccare: sbafare il cinema.

s.f. (fam.) abbondante mangiata, spec. se fatta a spese altrui.

s.m. [f. -trice] (fam.) chi è solito sbafare, mangiare a sbafo.

v. tr. sporcare con uno o più sbaffi: sbaffare un libro di inchiostro | sbaffarsi v. rifl. farsi uno o più sbaffi: sbaffarsi di farina , di rossetto.

s.m. macchia allungata a forma di baffo.

s.m. lo sbafare, quasi esclusivamente nella loc. a sbafo , a spese altrui.

v. intr. [io sbàglio ecc.; aus. avere]n 1 commettere un errore o degli errori; comportarsi in modo errato, inopportuno; giudicare, valutare ingiustamente: sbagliare di grosso , di poco ; sbaglia a...

part. pass. di sbagliare agg. n 1 scambiato con qualcosa d'altro o con altri: strada , persona sbagliata | (estens.) scelto male: un momento sbagliato n 2 erroneo, non giusto, non esatto: conti...

s.m. n 1 lo sbagliare, lo sbagliarsi; errore: sbaglio di calcolo ; fare , commettere uno sbaglio ' scambio di una cosa o d'una persona con un'altra; svista, equivoco: sbaglio di persona ; per sbaglio...

v. tr. [io sbaionétto ecc.] (non com.) colpire, trafiggere con la baionetta.

v. intr. [io sbaldisco, tu sbaldisci ecc.; aus. essere] (ant. , lett.) provare grande gioia: ma poi mi riconforta e fa sbaldire / vostro franco coraggio (guittone).

s.m. lo sbalestrare, l'essere sbalestrato.

v. intr. [io sbalèstro ecc. ; aus. avere]n 1 (ant.) mancare il bersaglio tirando con la balestran 2 (fig.) sbagliare; in partic., dire cose inesatte, inverosimili o non pertinenti all'argomento di...

part. pass. di sbalestrare agg. (fig.) non equilibrato; smarrito, a disagio: nel nuovo ambiente si sente sbalestrato | disordinato: una famiglia sbalestrata | (non com.) in dissesto economico:...

v. tr. n 1 tirar fuori qualcosa da un imballaggion 2 (fig. fam.) dire cose non credibili, non assennate: sballare una serie di fandonie ; sballarla grossa , raccontare una cosa del tutto inverosimile...

part. pass. di sballare agg. n 1 tirato fuori da un imballaggio: merci sballate n 2 (mecc.) detto di un organo o di un pezzo, essere scentrato, avere un gioco eccessivo rispetto alla norma: queste...

s.f. il togliere da un imballaggio, l'aprire una balla.

s.m. n 1 sballaturan 2 (gerg.) l'effetto allucinatorio prodotto da una sostanza stupefacente | (fig.) situazione eccitante e fuori dal comune: ragazzi, che sballo!.

s.m. lo sballottare, l'essere sballottato.

v. tr. [io sballòtto ecc.]n 1 agitare, muovere rapidamente qua e là qualcosa che si tiene tra le mani | scuotere, far sussultare, far traballare: l'autobus in corsa sballottava i passeggeri n 2...

s.m. uno sballottare continuo.

s.m. (non com.) sballottamento.

v. tr. [io sballòttolo ecc.] (non com.) sballottare.

s.m. (non com.) sballottio.

s.m. lo sbalordire, lo sbalordirsi, l'essere sbalordito.

v. tr. [io sbalordisco, tu sbalordisci ecc.]n 1 (non com.) tramortire con una percossa: con un pugno lo ha sbalordito n 2 (fig.) stupire, impressionare vivamente: quella notizia mi ha sbalordito |...

s.f. (non com.)n 1 condizione di chi è abitualmente sbalordito; balordagginen 2 atto, discorso da sbalordito.

agg. che fa sbalordire, che stupisce profondamente: un'abilità , una memoria sbalorditiva | incredibilmente esagerato: un prezzo sbalorditivo § sbalorditivamente avv.

part. pass. di sbalordire agg. n 1 molto sorpreso, pieno di stupore: rimanere sbalordito n 2 (non com.) sciocco, tonto s.m. [f. -a] (non com.) persona sciocca, tonta.

v. intr. [io sbalùgino ecc.; aus. essere o avere] (non com.) mandare bagliori; scintillare, baluginare.

s.m. (non com.) lo sbalzare, l'essere sbalzato.

v. tr. far balzare lontano; spostare bruscamente da un luogo all'altro: essere sbalzato da cavallo ; l'urto dell'on da lo sbalzò in mare | (fig.) rimuovere da una carica, da un incarico | v. intr. ...

part. pass. di sbalzaren 2 agg. n 1 lavorato a sbalzo: argento sbalzato n 2 montato di sbalzo: un'auto col cambio sbalzato.

s.m. [f. -trice] chi esegue lavori a sbalzo su lastre metalliche.

v. tr. [io sbalzèllo ecc.] (non com.) far fare piccoli sbalzi a qualcosa o a qualcuno | v. intr. [aus. avere] fare piccoli sbalzi.

s.m. (non com.) uno sbalzellare continuo.

avv. (non com.) balzelloni.

s.m. n 1 movimento brusco e improvvison 2 (fig.) oscillazione, variazione improvvisa: uno sbalzo di temperatura | a sbalzi , irregolarmente, senza continuità ' di sbalzo , di scatto, da un momento...

s.m. opera di scavo del suolo, effettuata per lavori edili o stradali.

v. tr. [io sbanco, tu sbanchi ecc.]n 1 nei giochi d'azzardo, vincere tutta la somma di cui dispone il bancon 2 (estens.) rovinare economicamente qualcuno: i debiti lo hanno sbancato | v. intr. ...

s.m. n 1 l'azione e l'effetto dello sbandare (detto di un veicolo)n 2 (fig.) l'allontanarsi dalla retta via; deviazione, disorientamento morale, o anche ideologico, culturale ecc.: lo sbandamento...

v. intr. [aus. avere]n 1 perdere la direzione giusta | detto di navi, inclinarsi su un fianco | detto di veicoli a ruote, deviare dalla traiettoria di moto: sbandare in curva , sul ghiaccio ;...

s.f. n 1 lo sbandare di un veicolo: la sbandata di una nave , di una motocicletta n 2 (fig.) inclinazione repentina verso idee o comportamenti nuovi, differenti e in genere peggiori di quelli soliti:...

part. pass. di sbandaren 2 agg. e s.m. n 1 che, chi è uscito dal proprio gruppo disperdendosi: un soldato sbandato ; raccogliere gli sbandati n 2 (fig.) che, chi ha perso i contatti col proprio...

s.m. (ant.) lo sbandeggiare, l'essere sbandeggiato; esilio: se mai avviene che tedaldo dal suo lungo sbandeggiamento qui torni (boccaccio dec. iii, 7).

v. tr. [io sbandéggio ecc.] (ant.) mettere al bando, esiliare.

s.m. lo sbandierare (anche fig.): lo sbandieramento di un'opinione , di una virtù.

v. tr. [io sbandièro ecc.]n 1 esporre, far sventolare, agitare una bandiera o delle bandiere in segno di festa (anche assol.)n 2 (fig.) ostentare, sfoggiare: sbandierava il suo coraggio.

s.f. n 1 grande sventolio di bandieren 2 esibizione spettacolare di un gruppo di sbandieratori, spec. in feste popolari tradizionali.

s.m. [f. -trice] chi si esibisce in prove di abilità consistenti nel far volteggiare una o più bandiere a scopo di spettacolo: gli sbandieratori di gubbio.

s.m. (ant.) lo sbandire, l'esiliare; anche, il luogo dell'esilio.

v. tr. [io sbandisco, tu sbandisci ecc.]n 1 (non com.) mettere al bando; bandire, esiliaren 2 (lett.) allontanare, cacciare: fu ella sbandita / di paradiso, però che si torse / da via di verità ...

s.m. (ant.) bando.s.m. sbandamento morale, ideologico: gioventù allo sbando | (estens.) caos, disordine; lo sbando degli uffici pubblici.

v. tr. [io sbaracco, tu sbaracchi ecc.] (fam.) rimuovere energicamente cose o persone dal loro posto: sbaraccare un accampamento | (assol.) raccogliere le proprie cose e andarsene: sta per...

s.m. (non com.) lo sbaragliare, l'essere sbaragliato.

v. tr. [io sbaràglio ecc.] sconfiggere completamente, annientare: sbaragliare il nemico , la squadra avversaria.

s.m. (non com.) gioco che si fa con dadi e pedine e in cui risulta vincitore chi per primo sbarazza la tavola da queste ultime; è detto anche tric-trac o tavola reale.

s.m. n 1 sbaragliamento | andare , buttarsi , mandare allo sbaraglio , (fig.) esporsi, esporre a grave rischio o pericolo senza le necessarie precauzionin 2 (ant.) gioco simile allo sbaraglino.

v. tr. (ant.) disperdere; mettere in rotta, sbaragliare | sbarattarsi v. rifl. (ant.) disperdersi: detta armata... tutta si sbarattò (g. villani).

v. tr. liberare da impacci, ingombri: sbarazzare una stanza troppo ingombra di mobili | (fig.) liberare da persone moleste e sim.: mi ha sbarazzato da quello scocciatore | sbarazzarsi v. rifl. ...

s.f. variante del gioco della scopa, nel quale chi ha un asso (detto asso pigliatutto o sbarazzino) prende tutte le carte in tavola.

s.f. (non com.) atto, discorso da sbarazzino.

agg. e s.m. [f. -a] si dice benevolmente, e anche talora affettuosamente, di persona, spec. di ragazzo spigliato e vivace, che ne combina di tutti i colori agg. n 1 di, da sbarazzino: un'aria...

v. intr. [io sbarbàglio ecc.; aus. avere] (non com.) barbagliare, sfavillare: sbarbagliavano al sole i panni stesi ad asciugare (pirandello).

v. tr. n 1 svellere dalle barbe, strappare dalle radici (anche fig.): sbarbare una pianta ; sbarbare una brutta consuetudine n 2 ripulire una radice dalle barbe | nella lavorazione dei cappelli di...

v. tr. [io sbarbarisco, tu sbarbarisci ecc.] (rar.) togliere dalla barbarie, incivilire.

s.m. ragazzo, giovincello pretenzioso che cerca di comportarsi come un adulto, fingendo un'esperienza che non possiede.

part. pass. di sbarbare agg. n 1 nei sign. del verbo: una pianta sbarbata ; un viso sbarbato n 2 (non com.) privo di barba, imberbe: un giovane sbarbato.

s.f. macchina utensile usata per la finitura o la manutenzione delle ruote dentate.

s.f. n 1 lo sbarbare, lo sbarbarsin 2 (tecn.) operazione di finitura eseguita con la sbarbatrice.

v. tr. [io sbarbétto ecc.] (agr.) effettuare la sbarbettatura.

s.f. (agr.) eliminazione delle radici superficiali che si formano nelle piante al disopra del punto d'innesto.

s.m. (non com.) lo sbarbicare, l'essere sbarbicato.

v. tr. [io sbàrbico, tu sbàrbichi ecc.] sbarbare; sradicare, estirpare (anche fig.): sbarbicare l'odio dai cuori.

v. tr. [io sbarbìfico, tu sbarbìfichi ecc.], sbarbificarsi v. rifl. (scherz.) sbarbare, sbarbarsi.

s.m. [f. -a] (sett.) ragazzo o ragazza vivace e intraprendente, ma in realtà senza esperienza: ha delle belle pretese, quella sbarbina!.

v. tr. [io sbarco, tu sbarchi ecc.]n 1 scaricare, far scendere da una nave o da un'altra imbarcazione: il mercantile ha sbarcato tutto il carico ; i passeggeri sono stati sbarcati a genova |...

s.m. passerella su cui passano, per giungere a terra, passeggeri e merci sbarcati da una nave.

s.m. [pl. -chi]n 1 lo sbarcare, l'essere sbarcato: lo sbarco della merce , dei passeggeri ' (mar.) abbandono della vita di mare alla fine della carriera: lo sbarco del comandante di una nave n 2...

v. tr. togliere la bardatura.

v. tr. [io sbardèllo ecc.] cavalcare un puledro con il bardellone per domarlo.

s.m. lo sbarellare (anche fig.).

v. intr. [io sbarèllo ecc.; aus. avere] (fam.)n 1 barcollare, barellaren 2 (fig.) agire o parlare in modo incoerente, dar segni di squilibrio.

s.m. sorta di carretto con cassa ribaltabile per facilitare il carico e lo scarico.

s.f. n 1 spranga, asta metallica o d'altro materiale: colpire qualcuno con una sbarra ; le sbarre di un passaggio a livello , della dogana | dietro le sbarre , (fig.) in prigione. dim. sbarretta n 2...

s.m. n 1 lo sbarrare: disporre uno sbarramento | mine di sbarramento , (mil.) quelle collocate nella zona antistante un luogo cui si vuole impedire l'accesso ' fuoco di sbarramento , (mil.)...

v. tr. n 1 chiudere con una o più sbarre: sbarrare il portone n 2 (estens.) impedire un passaggio; bloccare con uno sbarramento: una frana sbarra la strada ; la polizia ha sbarrato tutti gli accessi...

part. pass. di sbarrare agg. n 1 nei sign. del verbo: passaggio , viottolo sbarrato ; occhi sbarrati n 2 barrato: assegno sbarrato s.m. (arald.) scudo coperto di sei barre alternate di smalto...

s.f. n 1 (non com.) l'operazione dello sbarrare, del chiudere mediante sbarren 2 sbarratura di un assegno , (banc.) l'atto con cui lo si sbarra; le sbarre stesse tracciate su di esso.

s.f. n 1 dim. di sbarra n 2 lineetta verticale od obliqua usata come segno grafico per indicare separazione.

s.m. e f. [pl. m. -sti] atleta specializzato negli esercizi alla sbarra.

s.m. (ant.) sbarramento, ostacolo.

s.m. (non com.) l'operazione dello sbassare; anche, lo sbassarsi.

v. tr. rendere basso o più basso (anche fig.): sbassare un tavolo ; sbassare l'orgoglio | sbassarsi v. rifl. diminuire di altezza: con l'usura il tacco si è sbassato.

s.m. (non com.) abbassamento, ribasso: sbasso dei prezzi.

v. tr. [io sbastisco, tu sbastisci ecc.] togliere, disfare un'imbastitura; scucire e staccare due lembi di stoffa tenuti insieme da un'imbastitura: sbastire un orlo.

s.m. lo sbatacchiare, l'essere sbatacchiato.

v. tr. [io sbatàcchio ecc.]n 1 sbattere, agitare con violenza, ripetutamente: la gallina sbatacchiava le ali ; sbatacchiare un tappeto | lanciare con violenza mandando a sbattere: per la stizza,...

s.f. lo sbatacchiare una volta, ma con forza.

s.m. (non com.) uno sbatacchiare continuo, prolungato: si sentiva lo sbatacchio dell'uscio. s.m. trave, palo di sostegno usato nei lavori di scavo; puntello.

s.m. urto violento con cui si fa sbatacchiare qualcosa: dare uno sbatacchione alla porta.

v. intr. [io sbattàglio ecc.; aus. avere] (non com.) detto del battaglio delle campane, sbatacchiare continuamente | (estens.) di campana, suonare a distesa.

v. tr. n 1 battere con forza o ripetutamente: uscire sbattendo la porta (anche fig.); sbattere le ali , le palpebre , chiuderle e aprirle più volte rapidamenten 2 scagliare con violenza: la tempesta...

v. tr. [io sbattézzo ecc.]n 1 obbligare qualcuno ad abiurare la fede cristianan 2 (non com.) cambiare nome a qualcuno | sbattezzarsi v. rifl. n 1 abiurare la religione cristiana ' si sbattezzerebbe...

s.m. invar. (non com.) shaker.

s.m. sbattitura.

vedi sbattiuova.

s.f. , o sbattitoio s.m. n 1 qualsiasi arnese per sbatteren 2 oggetto su cui sbattere qualcosa: la sbattitoia del lavatoio , la pietra inclinata su cui si sbattevano i panni.

s.m. n 1 [f. -trice] (non com.) chi sbatten 2 piccolo elettrodomestico, azionato da un motorino e dotato di una o più fruste, che serve per sbattere uova, panna ecc.

s.f. in pasticceria, macchina adoperata per sbattere o montare uova, panna ecc.

s.f. lo sbattere, l'essere sbattuto: la sbattitura delle uova.

non com. sbattiova, s.m. invar. arnese da cucina per amalgamare o montare le uova, la panna ecc.

s.f. lo sbattere una sola volta o per breve tempo: dare una sbattuta al tappeto.

part. pass. di sbattere agg. n 1 frullato: un uovo sbattuto n 2 (fig.) che mostra stanchezza, abbattimento; sciupato, smorto: un viso sbattuto ; una bellezza sbattuta , sfiorita (manzoni p. s. ...

v. tr. [io sbavàglio ecc.] (non com.) privare, liberare del bavaglio.

s.m. emissione di bava.

v. intr. [aus. avere]n 1 emettere bava: la lumaca sbava | (fig. fam.) provare un desiderio acuto, spasmodico per qualcosa: era un mese che sbavava per quella motocicletta n 2 detto di colore,...

s.f. (metall.) macchina a tamburo rotante per asportare a freddo piccole bave da un pezzo fuso.

s.f. n 1 lo sbavare; traccia di bava: la sbavatura delle lumache n 2 traccia lasciata da un colore che si spande oltre la linea di contornon 3 (fig.) inutile dispersione o lungaggine in uno scritto,...

s.m. [f. -a] (fam.) chi sbava, chi fa molta bava.

v. tr. [io sbécco, tu sbécchi ecc.] rompere un recipiente di ceramica o di vetro facendogli perdere il beccuccio o scheggiandone l'orlo.

v. tr. [io sbeccùccio ecc.] (non com.) sbeccare.

s.m. (non com.) sbeffeggiamento, derisione.

v. tr. [io sbèffo ecc.] (non com.) sbeffeggiare.

s.m. [f. -trice] (non com.) chi sbeffa, sbeffeggia.

s.m. lo sbeffeggiare, l'essere sbeffeggiato.

v. tr. [io sbefféggio ecc.] beffare, irridere con malignità.

s.m. [f. -trice] chi sbeffeggia.

v. rifl. [io mi sbellìco, tu ti sbellìchi ecc.] solo nella loc. sbellicarsi dalle risa , ridere a crepapelle.

v. tr. [io sbèndo ecc.] (non com.) liberare da una benda o dalle bende.

s.f. (pop. tosc.) persona incapace, di nessun valore.

v. intr. [io sbèrcio ecc.; aus. avere] (tosc.)n 1 fare atti, versi di schernon 2 parlare a voce alta, sguaiatamente; urlare, berciare.v. intr. [io sbèrcio ecc.; aus. avere] (tosc.) non colpire...

s.m. (tosc.) urlo sguaiato.

s.f. schiaffo, ceffone: prendere a sberle qualcuno ; mollare , rifilare una sberla. accr. sberlona , sberlone (m).

ant. sberleffe , s.m. n 1 (ant.) cicatrice, sfregio che deturpa il vison 2 boccaccia, smorfia; gesto di scherno: fare uno sberleffo.

vedi svernare 2.

v. rifl. [io mi sberrétto ecc.] (non com.) togliersi il berretto per salutare.

s.f. (non com.) lo sberrettarsi.

v. tr. [io sbèrto ecc.] (tosc. , lett.) beffeggiare, dar la berta.

v. tr. [io sbertùccio ecc.] (non com.)n 1 schernire, derideren 2 sgualcire, rovinare: un cappello tutto sbertucciato | sbertucciarsi v. rifl. (non com.) schernirsi, canzonarsi a vicenda.

v. intr. [io sbevàcchio ecc.; aus. avere] (non com.) sbevazzare.

s.m. (non com.) lo sbevazzare.

v. intr. [aus. avere] bere molto e disordinatamente.

s.m. [f. -trice] (non com.) ubriacone; chi beve spesso e volentieri.

o sbevicchiare , v. intr. [io sbevùcchio (o sbevìcchio) ecc. ; aus. avere] bere frequentemente, ma a piccole dosi.

o sbiavato, agg. (ant.) detto di colore, tenue, sbiadito s.m. (ant.) stoffa di colore azzurro.

v. tr. [io sbiadisco, tu sbiadisci ecc.] far perdere il colore: il sole sbiadisce i tessuti delicati | v. intr. [aus. essere], sbiadirsi v. rifl. perdere il colore, scolorire (anche fig.): temo...

part. pass. di sbiadire agg. n 1 che ha perduto il suo colore originale: un abito sbiadito ; una fotografia sbiadita n 2 (fig.) che manca di brio, di originalità incolore, scialbo: stile sbiadito ...

s.f. nell'industria tessile e della carta, candeggio.

s.m. lo sbiancare, lo sbiancarsi, l'essere sbiancato | nell'industria tessile e della carta, sbianca.

part. pres. di sbiancare agg. che rende bianco: l'azione sbiancante di un detersivo s.m. prodotto per sbiancare.

v. tr. [io sbianco, tu sbianchi ecc.] rendere bianco; candeggiare, imbianchire | sbiancare il riso , raffinarlo, privando i chicchi del pericarpo | v. intr. [aus. essere], sbiancarsi v. rifl. ...

s.m. [f. -trice] (ind.) operaio addetto alla pulitura del riso.

s.f. macchina per sbiancare il riso.

s.m. n 1 lo sbianchire, lo sbianchirsi, l'essere sbianchiton 2 (foto.) immersione in acqua delle immagini negative per ridurne il grado di annerimenton 3 nell'industria tessile e della carta, sbianca.

v. tr. [io sbianchisco, tu sbianchisci ecc.]n 1 rendere bianco, sbiancaren 2 (estens.) lessare, ma senza far raggiungere la cottura completa; sbollentare: sbianchire la carne , i legumi | v. intr....

vedi sbiadato.

v. intr. [io sbicchièro ecc.; aus. avere]n 1 (ant.) vendere il vino a bicchierin 2 bere in allegra compagnia: gli piace sbicchierare con gli amici.

s.f. bevuta fatta in allegra compagnia; bicchierata.

v. tr. [io sbièco, tu sbièchi ecc] (non com.) mettere di sbieco | v. intr. [aus. avere ed essere] (non com.) andare di sbieco; non essere perfettamente dritto.

agg. [pl. m. -chi] che non è diritto: linea sbieca ; un muro sbieco | di , per sbieco , di traverso, obliquamente ' guardare di sbieco , mettendo gli occhi di traverso; (fig.) guardare con malanimo,...

v. intr. [io sbièllo ecc. ; aus. essere nel sign. 1, avere nei sign.n 2 e 3]n 1 detto di motore alternativo, cessare di funzionare per la rottura di una o più biellen 2 detto di automobilista,...

v. intr. [io sbiètolo ecc.; aus. essere], sbietolarsi v. rifl. (ant. , tosc) intenerirsi, piangere scioccamente: lasci in asso questa ragazza, che si sbietola per amor tuo (fagiuoli).

v. tr. [io sbiétto ecc.] togliere la bietta da qualcosa | v. intr. [aus. essere e avere nel sign. 1, essere nel sign. 2] (rar.)n 1 detto dei piedi, mancare di un appoggio sicuron 2 (fig.)...

s.f. lo sbiettare; il segno lasciato nel legno dalla bietta.

v. tr. cancellare con crocette; biffare.

v. intr. [io sbigòncio ecc.; aus. avere ed essere] traboccare dalla bigoncia (detto di liquidi).

s.m. sbalordimento, smarrimento.

v. tr. [io sbigottisco, tu sbigottisci ecc.] turbare, sconcertare, sbalordire: notizie che sbigottiscono | v. intr. [aus. essere], sbigottirsi v. rifl. provare turbamento; rimanere sconcertato,...

part. pass. di sbigottire agg. stupito, attonito, sbalordito: restare sbigottito ; sguardo sbigottito.

s.m. lo sbilanciare, lo sbilanciarsi, l'essere sbilanciato (anche fig.).

v. tr. [io sbilàncio ecc.]n 1 far perdere l'equilibrio spostando il peso da una parte: il carico sbilancia l'automobile n 2 (fig.) squilibrare, dissestare: una spesa che ha sbilanciato l'economia...

s.m. n 1 (non com.) mancanza di equilibrion 2 (econ.) differenza negativa, saldo negativo, deficit di bilancio.

s.m. (rar.) salto scomposto nel quale si perde l'equilibrio | a sbilancioni , a balzi.

agg. [pl. m. -chi]n 1 storto, che pende da una parte: un tavolo sbilenco ; camminare sbilenco n 2 (fig.) che manca di equilibrio, di logica, bislacco: discorso , ragionamento sbilenco §...

v. tr. [io sbìrcio ecc.]n 1 guardare di sfuggita, in modo da non essere notato, ma cercando di distinguere o capire quanto più possibile di ciò che interessa | guardare di nascosto: sbirciare...

s.f. lo sbirciare una sola volta e frettolosamente: diede una sbirciata senza farsi notare. dim. sbirciatina.

s.f. (spreg.) insieme di sbirri.

v. intr. [io sbirréggio ecc.; aus. avere] (rar.) comportarsi da sbirro.

s.f. (ant.) sbirraglia.

agg. [pl. m. -schi] (spreg.) di, da sbirro: metodi sbirreschi , brutali e arbitrari.

s.m. n 1 in età medievale e rinascimentale, guardia armata addetta all'ordine pubblicon 2 [f. -a] (spreg.) poliziotto, secondino: metodi da sbirro. pegg. sbirraccio n 3 (mar.) anello di canapa per...

v. tr. (mar.) togliere da una bitta: sbittare un cavo.

v. tr. [io sbizzarrisco, tu sbizzarrisci ecc.] (non com.) far passare i capricci, la bizzarria a qualcuno | sbizzarrirsi v. rifl. soddisfare i propri capricci, i propri desideri, il proprio estro:...

s.m. sblocco, spec. in usi tecn.

s.m. (non com.) lo sbloccare, lo sbloccarsi, l'essere sbloccato; sblocco.

v. tr. [io sblòcco, tu sblòcchi ecc.] liberare da un blocco: sbloccare una città assediata ; non riuscire a sbloccare il freno ; sbloccare i fitti ' (fig.) risolvere eliminando un impedimento:...

s.m. [pl. -chi] lo sbloccare, lo sbloccarsi, l'essere sbloccato.

o sbobbia, sboba, s.f. (fam.) brodaglia; per estens., minestra o altro cibo disgustoso. pegg. sbobbaccia.

s.m. l'operazione e il risultato dello sbobinare.

v. tr. riportare per iscritto il contenuto di discorsi, interviste, conferenze registrati su nastro magnetico.

s.f. sbobinamento.

s.m. (non com.) sbocco.

v. intr. [io sbócco, tu sbócchi ecc.; aus. essere]n 1 uscire fuori, all'aperto, al largo dopo un percorso al chiuso, al coperto: sboccare in aperta campagna ; un passaggio segreto che sbocca...

s.f. l'esprimersi in un linguaggio sboccato.

agg. n 1 che si esprime in modo triviale, scurrile: una persona sboccata n 2 rotto all'imboccatura: un recipiente sboccato n 3 (ant.) più largo d'imboccatura che di collo (detto spec. di vasi e...

s.m. (ant.) sbocco di un corso d'acqua o di una conduttura.

s.f. lo sboccare una bottiglia; il liquido che viene eliminato in questo modo.

v. intr. [io sbòccio ecc.; aus. essere]n 1 aprirsi (detto dei fiori): le rose sono sbocciate n 2 (fig.) cominciare a manifestarsi, nascere; fiorire: sbocciano le speranze , gli amori. v. tr. [io ...

s.m. lo sbocciare dei fiori: fiori di sboccio , appena sbocciati.

s.m. [pl. -chi]n 1 lo sboccare; il luogo dove sbocca un corso d'acqua, una strada ecc.: il ponte è allo sbocco della valle | uscita (anche fig.): una strada senza sbocco , chiusan 2 (estens.)...

v. tr. [io sbocconcèllo ecc.]n 1 mangiare a piccoli bocconi, per lo più di malavoglian 2 (estens.) scheggiare l'orlo di recipienti di ceramica o di vetron 3 (fig.) separare, dividere in...

s.f. lo sbocconcellare; anche, il pezzetto che si sbocconcella.

s.m. in un abito, arricciatura.

v. tr. [io sbogliènto ecc.] (ant.) sbollentare.

agg. (fam.) trasandato, malmesso, scomposto.

v. tr. [io sbóllo ecc.] togliere un bollo.

v. tr. [io sbollènto ecc.]n 1 scottare, immergere cibi nell'acqua bollente per brevissimo tempon 2 (ant. , fig.) infiammare | v. intr. [aus. avere] (ant.) ardere | sbollentarsi v. rifl. (non...

v. intr. [io sbollisco, tu sbollisci ecc.; anche io sbóllo ecc.; aus. avere nel sign. 1, essere nel sign. 2]n 1 cessare di bolliren 2 (fig.) attenuarsi, scemare: la sua ira è sbollita.

v. tr. [io sbológno ecc.] (fam.)n 1 appioppare a qualcuno qualcosa che non si vuol tenere, perché non piace o non serven 2 (fig.) mandar via una persona non gradita: sbolognare un seccatore |...

s.m. [f -a] (fam.) chi racconta frottole; fanfarone.

v. tr. [io sbórdo ecc.] (non com.) togliere il bordo a qualcosa: sbordare una tovaglia | v. intr. [aus. essere e avere] (non com.)n 1 sporgere da un bordo, da un orlon 2 fuoruscire da un bordo;...

s.f. parte di qualcosa che sporge da un bordo: la sbordatura della suola dalla tomaia.

s.f. n 1 ubriacatura; sbronza: ha preso una bella sbornia. dim. sbornietta pegg. sborniaccia n 2 (fam.) infatuazione, cotta.

v. tr. [io sbòrnio ecc.] (non com.) ubriacare | sborniarsi v. rifl. prendere una sbornia.

s.m. [f. -a] (pop.) ubriacone, beone.

v. intr. [io sbórro ecc.; aus. essere nel sign. 1, avere nel sign. 2]n 1 (ant.) fuoruscire con forza; sgorgare, traboccaren 2 (volg.) eiaculare.v. tr. [io sbórro ecc.] togliere la borra.

s.m. (non com.) lo sborsare; esborso.

v. tr. [io sbórso ecc.] versare una somma di denaro: per avere il quadro ha sborsato una cifra molto alta.

s.m. (non com.) lo sborsare, la somma sborsata.

s.m. (non com.) diboscamento.

v. tr. [io sbòsco, tu sbòschi ecc.] (non com.) diboscare.

v. intr. [io sbòtto ecc.; aus. essere] scoppiare; prorompere: sbottare a ridere , a piangere | (assol. fam.) dare improvvisamente libero sfogo ai propri sentimenti, dicendo con impeto tutto quello...

s.f. (fam.) lo sbottare; ciò che si dice sbottando: alla sua sbottata tutti rimasero zitti.

s.m. improvvisa e prorompente manifestazione di sentimenti, impulsi ecc., fino a quel momento trattenuti: dare in uno sbotto di risa.

v. tr. [io sbottóno ecc.] aprire la parte abbottonata di un indumento facendo uscire i bottoni dagli occhielli (anche assol.): sbottonare la giacca ; sbottonarsi la camicia ; fa caldo, è meglio...

s.f. n 1 lo sbottonare, lo sbottonarsi, l'essere sbottonaton 2 (agr.) rimozione dei bottoni fiorali di una pianta.

s.m. (mar.) argano ad asse orizzontale per salpare le ancore.

v. intr. [io sbozzacchisco, tu sbozzacchisci ecc.; aus. essere] (non com.) riacquistare freschezza o vigore, detto di piante e animali | v. tr. (non com.)n 1 rendere nuovamente fresco, vigoroson 2...

v. tr. [io sbòzzo ecc.]n 1 sgrossare (con riferimento a materiale che va poi scolpito, sagomato): sbozzare un blocco di marmo , un pezzo metallico | (estens.) abbozzare un dipinto, un disegnon 2...

agg. e s.m. [f. -trice] che, chi sbozza il marmo o altro materiale preparando il pezzo che verrà poi lavorato o rifinito.

s.f. lo sbozzare, l'essere sbozzato; in partic., operazione di sgrossamento del materiale, in varie tecniche di lavorazione.

v. tr. [io sbòzzimo ecc.] togliere la bozzima ai filati o ai tessuti.

s.f. macchina tessile che esegue la sbozzimatura dei tessuti di fibre cellulosiche.

s.f. lo sbozzimare, l'essere sbozzimato.

s.m. lo sbozzare; abbozzo.

v. intr. [io sbòzzolo ecc.; aus. avere] uscire dal bozzolo, detto della farfalla del baco da seta | v. tr. raccogliere dalle fascine i bozzoli maturi del baco da seta.v. tr. [io sbòzzolo ecc.]n...

part. pass. di sbozzolaren 1 agg. uscito dal bozzolo | (fig.) uscito dall'infanzia, già esperto.

s.m. [f. -trice] chi fa la sbozzolatura.

s.f. l'uscita delle farfalle dai bozzoli; il tempo in cui avviene tale uscita.s.f. la raccolta dei bozzoli maturi tessuti dal baco da seta; il periodo in cui avviene tale raccolta.

agg. (fam.) che ha i calzoni cascanti, non ben fermi alla vita; sbracato; per estens., vestito disordinatamente.

s.m. (fam.) perdita di compostezza, di ordine, di autocontrollo | perdita di motivazione, di volontà.

v. tr. [io sbraco, tu sbrachi ecc.]n 1 (non com.) togliere le brache, i calzonin 2 liberare dall'imbracatura: sbracare un oggetto , un carico | v. intr. [aus. avere] (fam.) sbracarsi (nel sign....

part. pass. di sbracare agg. (fam.)n 1 che non ha indosso i calzonin 2 che ha i calzoni cascanti | (estens.) che ha gli abiti in disordine e sbottonatin 3 (fig.) sguaiato, sboccato: fare dello...

v. tr. [io sbràccio ecc.] (ant.) togliere dal braccio: sbracciare lo scudo | sbracciarsi v. rifl. o intr. pron. n 1 tirarsi su le maniche; indossare abiti senza maniche in modo da avere le...

s.f. (non com.) movimento improvviso e violento del braccio.

part. pass. di sbracciare agg. si dice di persona con le braccia scoperte, o di indumento senza maniche o con maniche molto corte: stare , andare sbracciato ; abito sbracciato.

s.m. n 1 (sport) il movimento del braccio per prepararsi a lanciare il giavellotto, il disco ecc.n 2 (mil.) l'abbassare il fucile portato in spalla.s.m. n 1 la distanza che può essere raggiunta dal...

v. tr. [io sbràcio ecc.] smuovere la brace accesa perché bruci meglio: sbraciare il fuoco nello scaldino ; sbraciare lo scaldino , rimuoverne la brace | v. intr. [aus. avere] (tosc.) vantarsi |...

s.f. n 1 (non com.) lo sbraciare il fuoco una sola volta o in frettan 2 (fig. tosc.) spacconata, vanteria.

s.m. arnese che serve a smuovere la brace nei forni a legna.

s.f. (region.) spacconata, sbraciata.

s.m. [f. -a] (region.) spaccone, smargiasso.

v. tr. [io sbràgo , tu sbràghi ecc.] (region.) squarciare, strappare; rompere: ha sbragato i calzoni | sbragarsi v. rifl. o intr. pron. (region.) strapparsi; sgangherarsi: si è sbragata la...

s.m. n 1 (roman.) squarcio, strappo; sbregon 2 (gerg.) cosa comica, che fa molto ridere: un film che è uno sbrago.

agg. (gerg.) che fa ridere, molto comico.

s.m. (non com.) lo sbraitare.

v. intr. [io sbràito ecc.; aus. avere] gridare, vociare sguaiatamente, per lo più esprimendo collera, risentimento: a forza di sbraitare ha ottenuto quello che voleva.

s.m. (non com.) uno sbraitare continuato e insistente.

v. tr. (lett.) togliere la brama, soddisfare un vivo desiderio.v. tr. (agr.) togliere ai chicchi di riso la pula con lo sbramino.

s.f. lo sbramare il riso; prima fase della pilatura.

s.m. macchina per sbramare il riso.

s.m. (non com.) lo sbranare, lo sbranarsi, l'essere sbranato.

v. tr. n 1 fare a brani, a brandelli; dilaniare con i denti, con gli artigli (detto per lo più di animali feroci e di rapaci): il lupo sbranò la pecora | (fig. lett.) lacerare, distruggere: il...

s.m. dispersione di un branco, di un gruppo.

v. tr. [io sbranco, tu sbranchi ecc.]n 1 far uscire dal branco uno o più capi di bestiame: sbrancare i vitelli migliori n 2 disperdere un branco: il lupo sbrancò le pecore | (estens. non com.)...

v. tr. [io sbràncico, tu sbràncichi ecc.] (fam.) brancicare con frequenza, con insistenza.

s.m. [f. -a] (fam.) chi sbrancica.

v. tr. [io sbrandèllo ecc.] (non com.) ridurre in brandelli.

s.m. n 1 (non com.) lo sbranaren 2 (tosc.) parte sbranata, lacerata, strappata; grosso strappo, sbrego: avere uno sbrano nel vestito | (estens.) grossa ferita: farsi uno sbrano nella gamba.

v. tr. (non com.) togliere ciò che imbratta o ingombra (anche fig.): sbrattare il ripostiglio ; sbrattare un quartiere dai delinquenti.

s.f. (non com.) lo sbrattare in fretta e con poca cura: dare una sbrattata alle stanze.

s.m. (non com.) lo sbrattare ' stanza di sbratto , dove si mettono suppellettili e mobili che non si usano abitualmente; ripostiglio.

v. intr. [aus. avere] (non com.) fare il bravaccio, lo spaccone.

s.f. (non com.) azione da bravaccio; smargiassata.

v. tr. [io sbrécco, tu sbrécchi ecc.] rompere l'orlo di un piatto o di un altro recipiente di ceramica.

part. pass. di sbreccare agg. con l'orlo rotto, detto di recipiente di ceramica.

v. tr. [io sbréccio ecc.]n 1 (non com.) rompere qualcosa aprendo delle breccen 2 sbreccare.

s.m. (sett.) taglio profondo; squarcio, strappo, sbrano; sbrago: farsi uno sbrego in una gamba , nella gonna.

v. intr. [io sbréndolo (o sbrèndolo) ecc. ; aus. avere] (tosc.) essere ridotto a brandelli.

s.m. (tosc.) pezzo di vestito cascante; brandello.

s.m. [f. -a] (tosc.) chi ha il vestito pieno di sbrendoli; per estens., persona molto sciatta e trascurata nel vestire.

s.m. [pl. -chi] (ant.) briccone, masnadiere, sgherro.

v. tr. [io sbrìcio ecc.] frantumare, sbriciolare | sbriciarsi v. rifl. andare in frantumi, ridursi in briciole.

agg. [pl. f. -cie , non com. -ce] (tosc.) meschino, ridotto male, malandato.

s.m. lo sbriciolare, lo sbriciolarsi, l'essere sbriciolato.

v. tr. [io sbrìciolo ecc.]n 1 ridurre in briciole, sminuzzare: sbriciolare il pane | (estens.) distruggere completamente: la bomba ha sbriciolato la casa n 2 (fam.) ricoprire, sporcare di...

s.f. sbriciolamento.

s.m. (non com.) lo sbrigare.

v. tr. [io sbrigo, tu sbrighi ecc.] portare a termine un compito; risolvere una questione, una faccenda: sbrigare un affare , una commissione ; sbrigare una pratica , eseguirla; sbrigare un cliente...

s.f. l'essere sbrigativo; speditezza; risolutezza: risolvere una questione con molta sbrigatività | (estens.) superficialità, scarso approfondimento.

agg. n 1 che può essere sbrigato rapidamente: un lavoro sbrigativo n 2 che sbriga alla svelta, con risolutezza; energico, deciso: una persona molto sbrigativa ; modi sbrigativi , propri di una...

s.m. (non com.) lo sbrigliare, lo sbrigliarsi.

v. tr. [io sbrìglio ecc.]n 1 liberare dalle briglie | (fig.) lasciare libero da ogni freno: sbrigliare la fantasia n 2 (med.) liberare da tessuti che comprimono o frenano, intervenendo...

s.f. (non com.)n 1 tirata di briglien 2 (fig.) rimprovero, rabbuffo, ramanzina.

s.f. l'essere sbrigliato.

part. pass. di sbrigliare agg. libero da ogni freno: fantasia sbrigliata ; ragazzo sbrigliato § sbrigliatamente avv.

s.m. n 1 operazione con cui si eliminano i depositi di brina o di ghiaccio accumulatisi sulle pareti interne degli impianti frigoriferin 2 (fig.) negli autoveicoli, il disappannare le superfici...

v. tr. compiere l'operazione di sbrinamento: sbrinare il frigorifero.

s.m. n 1 dispositivo col quale si comanda lo sbrinamento nei frigoriferi domestici: sbrinatore automatico n 2 negli autoveicoli, dispositivo termico che viene azionato per disappannare le superfici...

s.f. sbrinamento.

v. tr. [io sbrindèllo ecc.] ridurre a brandelli, lacerare | v. intr. [aus. avere ed essere] pendere a pezzi, cadere a brandelli, detto di indumento: l'abito gli sbrindellava addosso.

part. pass. di sbrindellare agg. lacero, stracciato: un abito sbrindellato.

s.m. (pop.) brindello, brandello.

s.m. [f. -a] sbrendolone.

s.m. invar. formaggio cotto di latte vaccino, di pasta dura, prodotto in grandi forme circolari; è una specialità svizzera.

v. tr. [io sbròcco, tu sbròcchi ecc.]n 1 tagliare dal tronco di un albero i brocchi precedentemente non potatin 2 pulire la seta dopo la filatura.

s.f. l'operazione e il risultato dello sbroccare.

s.m. [pl. -chi]n 1 ramo tronco, potato; broccon 2 sorta di lesina corta e diritta, munita di manico, detta anche piantastecchi.

v. tr. [io sbròdo ecc.] insudiciare con brodo o untume; sbrodolare | sbrodarsi v. rifl. insudiciarsi, sbrodolarsi.

s.m. lo sbrodolare, lo sbrodolarsi, l'essere sbrodolato (anche fig.).

v. tr. [io sbròdolo ecc.]n 1 sporcare di brodo, di sugo ecc.n 2 (fig.) tirare in lungo un discorso, uno scritto: sbrodolò un noioso racconto | sbrodolarsi v. rifl. insudiciarsi mangiando o...

s.f. n 1 sbrodolamenton 2 (fig.) discorso o scritto portato per le lunghe.

part. pass. di sbrodolare agg. n 1 insudiciato, macchiato di brodo, sugo ecc.n 2 (fig.) prolisso, tirato in lungo: un discorso sbrodolato.

s.f. n 1 lo sbrodolare, lo sbrodolarsi | traccia, macchia lasciata da ciò con cui ci si è sbrodolati: hai una sbrodolatura di sugo sulla camicia n 2 (fig.) lungaggine nel parlare o nello scrivere.

s.m. [f. -a]n 1 chi si macchia gli indumenti mangiando o bevendon 2 (fig.) chi parla o scrive in modo prolisso o farraginoso.

s.f. la parte qualitativamente peggiore dello scarto nella lavorazione della lana.

s.m. (non com.) lo sbrogliare, l'essere sbrogliato.

v. tr. [io sbròglio ecc.]n 1 sciogliere nodi, intrichi, grovigli: sbrogliare la matassa , dipanare l'intreccio dei fili | (fig.) risolvere: sbrogliare una questione intricata | sbrogliare le vele ,...

s.m. (non com.) sgombro: camera di sbroglio , ripostiglio.

s.f. (fam.) sbornia, ubriacatura: si è preso una sbronza solenne.

v. rifl. [io mi sbrónzo (o io mi sbrónzo) ecc.] (fam.) prendere una sbornia, ubriacarsi.

agg. (fam.) ubriaco.

s.f. [pl. -sce] lo stesso che broscia.

v. tr. [io sbruco, tu sbruchi ecc.]n 1 (non com.) strappare tutte le foglie a un ramo chiudendovi attorno la mano e facendola scorreren 2 (ant.) strappare, portare via.

v. tr. n 1 spruzzare un liquido dalla bocca o dal naso: ridendo ha sbruffato il vino sulla tovaglia n 2 (fig. , usato assol.) raccontare cose, fatti esageratin 3 (fig.) corrompere con denaro o...

s.f. lo sbruffare una volta (anche fig.).

s.m. n 1 lo sbruffare; il liquido sbruffaton 2 (fig.) compenso dato per ottenere illecitamente un favore: dare , pigliare lo sbruffo.

s.f. atto, detto da sbruffone.

s.m. [f. -a] chi racconta fanfaronate.

s.f. carattere di chi è sbruffone | atto da sbruffone; sbruffonata.

v. intr. [io sbuco, tu sbuchi ecc.; aus. essere]n 1 uscire fuori da una buca, da una tana e simili (detto di animali): la lepre sbucò dal suo nascondiglio | (estens.) uscire da un luogo buio o...

s.m. (non com.) lo sbucciare.

s.m. invar. arnese da cucina che serve a sbucciare le patate.

v. tr. [io sbùccio ecc.]n 1 privare della buccia: sbucciare una mela , una patata | sbucciare la palla , nel calcio e in altri giochi, colpirla malamente di striscion 2 (estens.) produrre una...

agg. [f. -trice] che serve a sbucciare: coltello sbucciatore s. m. n 1 (rar.) chi sbuccian 2 coltello sbucciatore.

s.f. n 1 l'operazione dello sbucciare: la sbucciatura delle patate n 2 escoriazione, abrasione: farsi una sbucciatura al ginocchio.

s.m. lo sbudellare, lo sbudellarsi; l'essere sbudellato.

v. tr. [io sbudèllo ecc.]n 1 aprire il ventre a un animale per levarne le visceren 2 riferito a persona, colpire al ventre producendo una grave ferita | sbudellarsi v. rifl. sventrarsi |...

part. pres. di sbuffare agg. n 1 nei sign. del verbon 2 detto di abito femminile o di una sua parte, di forma rigonfia, a sbuffo: spalle , maniche sbuffanti.

v. intr. [aus. avere]n 1 mandar fuori il fiato con impeto, rumorosamente: i cavalli sbuffano ; sbuffare per il caldo , per l'impazienza , per la noia n 2 emettere fumo a tratti: la locomotiva sbuffa ...

s.f. lo sbuffare (detto spec. di persona).

s.m. n 1 lo sbuffare; l'aria, il fumo o il vapore sbuffato: uno sbuffo di fumo nero | detto di vento, folatan 2 rigonfiamento tondeggiante di un abito o di una sua parte.

v. tr. dimostrare che una persona è bugiarda: lo sbugiardò pubblicamente.

v. tr. [io sbullétto ecc.] togliere le bullette: sbullettare una cassa | v. intr. [aus. avere] scrostarsi in seguito alla formazione di bolle di umidità (detto dell'intonaco dei muri): le pareti...

s.f. (non com.) lo sbullettare dell'intonaco di un muro.

s.m. sbullonatura.

v. tr. [io sbullóno ecc.] privare dei bulloni.

part. pass. di sbullonare agg. nei sign. del verbo | (gerg.) si dice di persona stravagante, bizzarra; svitato.

s.f. operazione e risultato dello sbullonare.

v. tr. semplificare, snellire o eliminare le procedure burocratiche.

s.f. lo sburocratizzare, l'essere sburocratizzato.

v. tr. scremare il latte, per ricavarne burro o panna.

v. tr. (pop.)n 1 aprire il ventre di polli, pesci ecc.n 2 (estens.) colpire al ventre, producendo una profonda lacerazione | aprire qualcosa lacerandone l'involucro, gener. con una lama: sbuzzare il...

s.f. n 1 (med.) malattia della pelle, prodotta da un acaro; si manifesta con bollicine e forte prurito | (vet.) analoga malattia che colpisce alcuni animali domesticin 2 (ant.) disseccamento,...

vedi scabiosa.

agg. e s.m. [f. -a] che, chi è affetto da scabbia.

s.m. carica, dignità di scabino; anche, la durata di tale carica.

s.m. nel medioevo, giudice inquisitore di nomina imperiale o regia.

o scabbiosa, s.f. pianta erbacea con infiorescenza a capolino di color viola chiaro (fam. dipsacacee); vedovella, vedovina.

s.f. l'essere scabro, ruvido: la scabrezza di una superficie.

agg. n 1 ruvido, aspro, irregolare al tatto: una parete scabra n 2 (fig. lett.) detto di terreno, brullo, desolato, disagevole al camminon 3 (fig.) conciso, disadorno, essenziale, detto di stile nello...

s.f. n 1 l'essere scabroso (anche fig.): la scabrosità di un argomento n 2 sporgenza di una superficien 3 (tecn.) insieme delle irregolarità che una superficie metallica presenta dopo essere stata...

agg. n 1 scabro, ruvido, non levigato: una superficie scabrosa n 2 (estens.) difficile, malagevole: un sentiero scabroso n 3 (fig.) difficile, delicato a trattarsi; in partic., si dice di ciò che per...

s.m. (volg.) lo scacazzare.

v. intr. [aus. avere] (volg.) defecare con frequenza o qua e là (detto spec. di animali) | v. tr. (volg.) insozzare defecando.

s.f. (volg.) traccia lasciata scacazzando.

agg. (non com.) fatto, disegnato a scacchi: un tessuto scaccato.

v. tr. [io scàcchio ecc.] (agr.) compiere l'operazione della scacchiatura.

s.f. (agr.) potatura con la quale si asportano dalla vite o da altre piante i germogli infruttiferi.

meno com. scacchiere, s.f. tavola quadrata, di legno o altro materiale, divisa in 64 riquadri (detti anche case e, rar., scacchi) colorati alternatamente di chiaro e di scuro, su cui si gioca a dama...

s.m. n 1 scacchieran 2 (estens.) vasta regione, strategicamente autonoma, che costituisce un teatro reale o potenziale di azioni belliche: lo scacchiere atlantico n 3 scacchiere , in gran bretagna,...

s.m. il gioco degli scacchi considerato nei suoi molteplici aspetti tecnici, agonistici, organizzativi.

s.m. e f. [pl. m. -sti] giocatore, giocatrice di scacchi.

agg. [pl. m. -ci] del gioco degli scacchi; degli scacchisti: convegno scacchistico.

s.m. invar. chi, nelle battute di caccia, ha il compito di spingere la selvaggina nella direzione prestabilita; battitore.

agg. e s.m. e f. si dice di rivoltella a salve, usata per intimorire o come arma giocattolo.

s.m. invar. cannone che lanciava granate esplosive, inventato nel sec. xvi.

s.m. invar. nei pezzi d'artiglieria, dispositivo automatico che elimina rapidamente, con un getto d'aria compressa, i gas prodottisi nella camera di scoppio.

agg. e s.m. invar. si dice di ciò che si crede possa avere un valore scaramantico nel tener lontano i guai: bambolina scacciaguai.

s.m. (rar.) scacciata.

o cacciamosche, s.m. invar. qualsiasi arnese o dispositivo che serve per scacciare le mosche.

s.m. fenomeno atmosferico di neve battente, non provocata da precipitazioni meteoriche ma da raffiche di vento che sollevano dal suolo la neve precedentemente caduta.

s.m. invar. n 1 strumento musicale popolare, caratteristico in italia del folklore siciliano, costituito da una laminetta d'acciaio che si fa vibrare con un dito, appoggiando ai denti il supporto...

v. tr. [io scàccio ecc.]n 1 allontanare, cacciare via bruscamente: scacciare di casa n 2 (fig.) far passare, allontanare: un passatempo che scaccia la noia.

s.f. (non com.) lo scacciare, l'essere scacciato.

agg. e s.m. [f. -trice] (non com.) che, chi scaccia.

s.m. chi è addetto alle pulizie e alla sorveglianza di una chiesa.

s.m. [pl. -chi]n 1 pl. gioco di antichissima origine che si fa fra due persone che muovono a turno su una scacchiera, secondo determinate regole, uno degli otto pezzi e degli otto pedoni di cui...

s.f. trascrizione grafica, mediante appositi numeri e sigle, delle mosse di una partita a scacchi.

s.m. [pl. -mi] disegno, in scala ridotta, di una scacchiera con la posizione degli scacchi a un determinato momento della partita.

v. tr. [io scàccolo ecc.] (pop.) togliere le caccole dal naso | scaccolarsi v. rifl. (pop.) togliersi le caccole dal naso.

s.m. [solo sing.] scacco matto.

agg. n 1 (roman.) che è vestito male o ha un brutto portamenton 2 bianco scaciato , (tosc.) bianchissimo.

part. pres. di scadere agg. di poco pregio, di cattiva qualità: merce scadente ; voto , alunno scadente.

s.f. n 1 compimento del termine di tempo al quale o entro il quale si deve soddisfare un'obbligazione, un impegno ecc., o si può esigerne il soddisfacimento: cambiale in scadenza | scadenze tecniche...

v. tr. [io scadènzo ecc.] nel linguaggio burocratico, porre una scadenza; in partic., fissare una data per il riesame di una determinata pratica o un termine ultimo per il compimento di un...

s.m. (burocr.) registro delle scadenze future nell'ordine in cui si presenteranno | indicazione dei tempi di un programma di attività.

v. intr. [coniugato come cadere ; aus. essere]n 1 perdere il pregio, il valore, la stima, le forze ecc.: è molto scaduto nell'opinione pubblica ; queste usanze stanno scadendo n 2 detto di cambiali,...

s.m. lo scadere; decadenza, perdita di qualità: lo scadimento culturale di un'epoca.

s.f. n 1 dall'antichità fino al medioevo, piccola barca senza vela al servizio di un bastimento; nel '600 e '700, qualsiasi tipo di battello, mercantile o militare, usato sia in mare sia per la...

s.m. n 1 indumento-apparecchiatura impermeabile usato dai palombari per le immersioni in profondità, provvisto di un copricapo metallico a visiera di vetro o di plastica e collegato alla superficie...

v. tr. (roman.)n 1 togliere i legumi dal baccellon 2 (fig. fam.) dirozzare, rendere più sveglio e smaliziato: la città lo ha scafato | scafarsi v. rifl. acquistare esperienza, disinvoltura,...

s.m. involucro di pelle con intelaiatura in legno, nel quale un tempo si spedivano gomma e incenso dall'estremo oriente.

v. tr. n 1 sistemare, disporre degli scaffali lungo le pareti di un ambiente: ho dovuto scaffalare tutto il corridoio n 2 collocare qualcosa negli scaffali: scaffalare i libri.

s.f. n 1 lo scaffalaren 2 l'insieme degli scaffali: scaffalatura mobile , metallica , fissa.

s.m. mobile aperto o struttura consistenti in una serie di ripiani sovrapposti, sui quali si ripongono libri o altri oggetti: scaffale di metallo , di legno ; gli scaffali di una vecchia drogheria ,...

v. intr. [aus. avere] (ant.)n 1 giocare a pari e caffon 2 traboccare; cadere.

s.m. [pl. -sti] chi è addetto alla manutenzione e alla riparazione di scafi di navi o di aerei.

s.m. n 1 l'insieme delle strutture che costituiscono il corpo galleggiante di un natante: lo scafo di una barca , di una nave n 2 il corpo centrale di un idrovolante o di un carro armato.

primo elemento di parole composte della terminologia scientifica, dal gr. skáphos 'scafo', dove indica una conformazione simile a quella di una barca (scafocefalia).

s.f. (med.) alterazione della forma del cranio, che si presenta eccezionalmente allungato in alto e compresso ai lati.

agg. [pl. m. -ci] (med.) di, relativo a scafocefalia.

agg. e s.m. [f. -a] (med.) si dice di persona affetta da scafocefalia.

agg. e s.m. (anat.) si dice di un ossicino presente nel carpo e nel tarso, la cui forma concava ricorda vagamente quella di uno scafo.

s.m. pl. (zool.) classe di molluschi marini caratterizzati da corpo conico, allungato, protetto all'esterno da una conchiglia tubolare aperta alle estremità | sing. [-o] ogni mollusco di tale...

s.f. (ant.) infermità, malanno.

o scheggiale, s.m. nel medioevo, cintura di cuoio o tessuto pregiato, per lo più con fibbia d'oro e adorna di pietre preziose, che gli uomini indossavano per sostenere la spada e le donne per...

v. tr. [io scagióno ecc.] liberare da un'accusa, discolpare: scagionare un imputato | (estens.) scusare, giustificare: puoi ritenerti del tutto scagionato | scagionarsi v. rifl. giustificarsi,...

agg. e s.m. [f. -trice] (non com.) che, chi scagiona: indizio scagionatore.

s.f. n 1 squama dei pesci e dei rettilin 2 piastra, piccola lamina lucente di metallo; frammento di metallo, di pietra o altro: le scaglie delle antiche armature ; un tetto coperto con scaglie di...

agg. (non com.) che si può scagliare.

s.m. (non com.) lo scagliare, lo scagliarsi, l'essere scagliato.

v. tr. [io scàglio ecc.] gettare, lanciare lontano da sé con violenza (anche fig.): scagliare un sasso ; scagliare insulti , un anatema | scagliarsi v. rifl. n 1 avventarsi, buttarsi: scagliarsi...

s.m. [f. -trice] (non com.) chi scaglia; lanciatore.

s.f. n 1 gesso puro, cotto e ridotto in polvere, che fa rapida presa ed è usato soprattutto per stucchi, ingessature e calchin 2 nella storia dell'arte, tipo di stucco a base di gesso misto a...

s.m. il disporre, il dislocare secondo scaglioni | la disposizione che ne risulta: lo scaglionamento delle ferie.

v. tr. [io scaglióno ecc.] disporre a scaglioni; disporre a intervalli determinati nello spazio o nel tempo: scaglionare le truppe ; scaglionare i pagamenti. v. tr. [io scaglióno ecc.] (vet.)...

s.m. n 1 gradino, scalino: là ne venimmo; e lo scaglion primaio / bianco marmo era (dante purg. ix, 94-95) | ripiano sul fianco di un monten 2 gruppo che succede a un altro o ad altri a un...

agg. n 1 ricoperto di scaglie, squamoso: superficie scagliosa | (lett. , non com.) ruvido: piove su i pini / scagliosi ed irti (d'annunzio)n 2 che si scompone in scaglie: roccia scagliosa.

v. intr. [aus. avere] abbaiare (detto del cane da caccia che insegue la selvaggina).

s.m. (ant.)n 1 scanno, pancan 2 (dial.) banca, ufficio.

s.m. n 1 (spreg.) chi esegue ciecamente gli ordini di un potenten 2 (fig.) persona mediocre, priva di dignità o di capacitàn 3 (antiq.) prete con pochi mezzi che si arrangia, senza dignità, a...

s.f. n 1 struttura architettonica costituita da una o più serie di gradini, che permette di salire o scendere a piedi da un piano a un altro di un edificio, o da una via, piazza e sim. a un'altra,...

agg. che appartiene o si riferisce alla congregazione missionaria fondata nel 1887 da g. b. scalabrini s.m. missionario scalabriniano.

s.m. (ant.) uomo scaltro, accorto.

s.m. (non com.) scalata.

s.m. invar. in borsa, ordine di acquistare o vendere frazionatamente, al fine di ottenere prezzi progressivamente migliori.

s.m. (mar.) larga passerella mobile con ringhiera che collega la banchina con la nave che vi è attraccata.

v. tr. [io scalàppio ecc.] (non com.) sciogliere, liberare dal calappio, dal laccio | scalappiarsi v. rifl. (non com.) snodarsi, sciogliersi, liberarsi: omai veggio la rete / che qui vi 'mpiglia e...

agg. n 1 disposto, fatto a scala; graduato: imposte scalari n 2 in contabilità, che presenta determinazione del saldo o degli interessi dopo ogni movimento: metodo , interesse scalare n 3 (fis.) si...

s.f. mollusco dalla conchiglia a spirale lunga e slanciata (cl. gasteropodi).

s.f. lo scalare, l'arrampicarsi su qualcosa (anche fig.): dare la scalata al potere , al successo ; scalata in borsa , acquisto sistematico di titoli azionari per assicurarsi il controllo di una...

s.m. [f. -trice]n 1 chi compie scalate; alpinistan 2 corridore ciclista che si distingue particolarmente nei percorsi di montagna.

(non com.) v. tr. n 1 pestare con il calcagnon 2 rovinare nel calcagno: sono appena tre giorni che hai queste scarpe, e le hai già tutte scalcagnate | v. intr. [aus. avere] (non com.) battere i...

s.f. colpo di calcagno.

part. pass. di scalcagnare agg. n 1 si dice di scarpa deformata e logora nel calcagnon 2 (estens.) si dice di cosa malridotta o di persona male in arnese § scalcagnatamente avv. malamente:...

v. tr. [io scalco , tu scalchi ecc.] (st.) nelle corti medievali e rinascimentali, l'arte di trinciare le carni cucinate per servirle ai banchetti (il termine è ancora in uso nel linguaggio...

s.f. (st.) l'arte, la tecnica dello scalco; il luogo dove si scalcavano le carni.

v. intr. [io scàlcio ecc. ; aus. avere] tirare, sferrare calci (detto spec. di animali) | v. tr. colpire con un calcio.

s.f. lo scalciare, l'essere scalciato.

v. tr. togliere la calcina: scalcinare un intonaco | scalcinarsi v. rifl. perdere la calcina.

part. pass. di scalcinare agg. n 1 senza calcina, senza intonaco: muro scalcinato n 2 (fig.) si dice di cosa mal ridotta, logora, in cattivo stato o di persona male in arnese, malandata o priva di...

s.f. lo scalcinare; la parte scalcinata: le scalcinature di un muro.

s.m. [pl. -chi]n 1 (st.) in epoca medievale e rinascimentale, servo che aveva l'incarico di scalcare le carni prima che fossero servite in tavola: e con cenni allo scalco poi commanda / che riponga...

o scaldacqua, s.m. invar. apparecchio per scaldare acqua: scaldaacqua elettrico , a gas.

s.m. [pl. invar. o -i] scaldaacqua per il bagno.

s.m. e f. invar. (scherz.) scolaro fannullone.

vedi scaldaacqua.

s.m. [pl. invar. o -i] arnese, di vario tipo e materiale, che si introduce fra le lenzuola per scaldare il letto; uno dei più noti è quello com. detto prete.

o scaldamano , s.m. [pl. invar. o -i]n 1 scaldino di metallo usato per scaldarsi le mani; molto diffuso un tempo quello a forma di palla che veniva riempito d'acqua caldan 2 gioco infantile nel...

s.m. (non com.) lo scaldare, l'essere riscaldato; riscaldamento.

s.m. invar. sorta di calza di lana senza il pedule che copre la gamba tra la caviglia e la coscia; viene indossata sopra la calzamaglia da ballerini e ginnasti durante gli allenamenti.

s.m. e f. invar. (antiq.) scaldabanchi.

s.m. invar. apparecchio di vario tipo, autonomo o collegato con cucine a gas o elettriche, col quale si scaldano i piatti o si tengono in caldo le vivande da portare in tavola.

s.m. invar. arnese per tenere caldi i piedi: scaldapiedi a brace , ad acqua bollente.

s.m. [pl. invar. o -ci] durante la prima guerra mondiale, rotolino di carta imbevuto di paraffina usato come combustibile dai soldati nelle trincee per riscaldare il rancio.

v. tr. n 1 far diventare caldo o più caldo: scaldare la minestra ; un bel fuoco scaldava la sala | scaldare il motore , avviarlo e tenerlo acceso per qualche tempo in folle prima di partire |...

s.m. e f. invar. (scherz.) persona che, pur partecipando a iniziative o attività, non vi porta alcun contributo personale e non ne trae vantaggi; per estens., persona oziosa, poltrona.

s.f. lo scaldare un po', per lo più in fretta: dare una scaldata alla minestra. dim. scaldatina.

s.m. invar. n 1 apparecchio per scaldare le vivande, generalmente annesso a cucine a gas o elettrichen 2 apparecchio di vario tipo usato per tenere in caldo le vivande, soprattutto in tavola.

agg. [pl. m. -ci] di scaldo, degli scaldi | poesia scaldica , poesia epico-encomiastica della norvegia e dell'islanda (secc. ix-xiii).

s.f. (non com.) recipiente di metallo che, riempito d'acqua calda, si usava soprattutto un tempo per dar calore alla persona.

s.m. recipiente di rame, di lamiera o di terracotta che, riempito di carboni accesi, veniva usato soprattutto un tempo per scaldarsi le mani o riscaldare il letto.

s.m. presso le corti norvegesi e islandesi del medioevo, chi componeva o recitava saghe poetiche di carattere epico-encomiastico.

v. rifl. [io mi scaldùccio ecc.] (fam.) riscaldarsi; rimanersene al calduccio.

s.f. (arch.) scalinata monumentale da cui si accede a edifici di grande rilievo architettonico, a chiese, parchi ecc.

agg. n 1 (mat.) si dice di un triangolo con i tre lati disuguali o di un trapezio con i lati a due a due disugualin 2 (anat.) nome di due muscoli della regione laterale del collo.

s.m. solido geometrico che ha come facce dodici triangoli scaleni uguali; in cristallografia, una delle forme semplici di cristalli.

s.m. n 1 (ant.) scala: «intrate quinci / ad un scaleo vie men che li altri eretto» (dante purg. xv, 35-36)n 2 scala doppia; scala a libretton 3 sorta di panchetto munito di due o tre gradini,...

s.f. (arch.) scalea a due rampe semicircolari contrapposte, per lo più raccordate da alcuni scalini centrali comuni.

s.f. n 1 dim. di scala1n 2 elenco schematico degli argomenti da sviluppare in un discorso, una lezione e sim. | (cine.) elaborazione del soggetto di un film, contenente l'indicazione sommaria delle...

v. tr. [io scalétto ecc.] disporre a scaletta, in successione progressiva: scalettare una rubrica.

v. tr. (ant. , dial.) riscaldare.v. tr. in sartoria, ingrandire lo scalfo della manica.

o scalfarotto , s.m. (region.) sorta di calzerotto di lana, per lo più imbottito e usato come pantofola per tenere caldi i piedi.

v. tr. [io scalfisco , tu scalfisci ecc.] incidere, intaccare leggermente (anche fig.): scalfire l'acciaio ; la sua reputazione non è stata mai scalfita | ferire superficialmente, graffiare: il...

s.f. lo scalfire, l'essere scalfito; ferita leggera, superficiale: nell'incidente ha riportato solo lievi scalfitture.

s.m. nei vestiti, nelle giacche ecc., apertura all'altezza della spalla a cui è cucita la manica.

s.m. fabbrica di scale.

agg. n 1 relativo ai della scala, signori di verona nei secc. xiii e xiv: le arche scaligere , le tombe dei della scala a verona | (estens.) di verona o relativo a essan 2 del teatro alla scala di...

v. tr. in alpinismo, gradinare.

s.f. scala di notevoli proporzioni, per lo più all'esterno di edifici.

s.f. operazione e risultato dello scalinare.

s.m. n 1 ciascuno dei brevi ripiani che si susseguono lungo una rampa di scale | anche, il gradino che segna il dislivello fra due ambienti o due piani: lo scalino del marciapiede n 2 in alpinismo,...

ant. scarmana, s.f. n 1 (pop.) malessere provocato da un'infreddatura presa mentre si era accaldati | vampa di calore al viso: in questo periodo va soggetto a improvvise scalmane n 2 (fig.)...

v. rifl. n 1 affaticarsi molto nel fare qualcosa, correndo e sudando | (estens.) darsi un gran da fare per raggiungere un finen 2 scomporsi, agitarsi nel parlare.

s.f. (non com.) lo scalmanarsi: ha fatto una scalmanata per non perdere il treno.

part. pass. di scalmanarsi agg. n 1 tutto sudato e trafelaton 2 (fig.) agitato, turbolento s.m. [f. -a] persona esagitata, turbolenta: una folla di scalmanati.

s.f. n 1 lo scalmanarsin 2 scalmana.

s.f. , o scalmiere s.m. , (mar.) apertura rotonda o forcella metallica che trattiene il remo durante la voga.

s.m. (mar.)n 1 ciascuno degli elementi di legno ricurvi che formano le costole delle navi prive di struttura metallican 2 il cavicchio di legno o di metallo a cui è assicurato lo stroppo che lega il...

s.m. n 1 l'insieme degli impianti e delle attrezzature predisposti per l'arrivo e la partenza di merci e passeggeri nei porti, negli aeroporti e nelle stazioni ferroviarie; per estens., il porto,...

s.m. (mar.) nelle antiche galee, scala di non grosse dimensioni | remo a scaloccio , il remo lungo e pesante in uso nelle galee, manovrato da più uomini sistemati in scala.

pop. scarogna, s.f. (fam.) disdetta, sfortuna: avere una scalogna nera. vedi scalogno.

pop. scarognato, agg. disgraziato, sfortunato.

s.m. , o scalogna s.f. , pianta erbacea del tipo della cipolla, coltivata per i bulbi e le foglie commestibili, dall'aroma simile a quello della cipolla ma più delicato (fam. liliacee).

s.m. n 1 accr. di scalan 1n 2 (arch.) scala di notevoli proporzioni e di un certo pregio architettonico, all'interno di edifici monumentali.

s.m. piccolo animale dell'america settentrionale, molto simile alla talpa comune (ord. insettivori).

s.f. fettina di carne magra di vitello o vitellone, cotta in tegame a fuoco vivo e condita in vari modi. dim. scaloppina , più com. di scaloppa : scaloppine al limone , al marsala , con funghi.

v. tr. n 1 togliere lo scalpon 2 (med.) produrre chirurgicamente uno scalpo.

pop. scarpellare, v. tr. [io scalpèllo ecc.]n 1 lavorare, scheggiare, incidere con lo scalpello: scalpellare il marmo | scalpellare un'iscrizione , cancellarla con lo scalpellon 2 in chirurgia,...

pop. scarpellatore, s.m. [f. -trice]n 1 (non com.) chi scalpellan 2 in siderurgia, chi è addetto ai lavori di sbavatura dei pezzi metallici.

pop. scarpellatura, s.f. lavorazione, incisione eseguita con lo scalpello: la scalpellatura del marmo.

v. tr. (tosc.) scalpellare.

pop. scarpellino, s.m. n 1 operaio che lavora la pietra o il marmo per farne scalini, soglie ecc.n 2 (spreg.) scultore di nessun valore.

pop. scarpello, s.m. n 1 utensile d'acciaio, con un'estremità affilata, usato per lavorare il legno, la pietra o il metallo | l'arte dello scalpello , la scultura | essere un ottimo scalpello ,...

s.m. (non com.) lo scalpicciare; il rumore prodotto dallo scalpiccio.

v. tr. [io scalpìccio ecc.] (ant.) pestare più volte con i piedi | v. intr. [aus. avere] camminare stropicciando i piedi.

s.m. uno scalpicciare continuato; il rumore che si fa scalpicciando.

s.m. (non com.) lo scalpitare.

v. intr. [io scàlpito ecc. ; aus. avere]n 1 detto di cavallo, pestare il suolo con gli zoccoli, come manifestazione d'irrequietezza, di nervosismon 2 (fig.) detto di persona, mostrare viva...

s.m. uno scalpitare frequente e continuo.

s.m. (non com.) lo scalpitare.

s.m. n 1 (etnol.) cuoio capelluto strappato dal cranio del nemico vinto, che i pellirosse conservavano come trofeon 2 (med.) la parte di cuoio capelluto incisa chirurgicamente.

s.m. rumorosa manifestazione di risentimento, d'ira, d'indignazione | fare , suscitare , destare scalpore , sollevare molti commenti, avere molta risonanza: una notizia che farà scalpore.

s.f. l'essere scaltro; astuzia, furberia.

s.m. (ant.) scaltrezza, astuzia, stratagemma: né mi pare da tacere qui uno scaltrimento militare, che il ferruccio usò contro le genti imperiali (varchi) | azione scaltra.

v. tr. [io scaltrisco , tu scaltrisci ecc.] rendere scaltro, avveduto, sagace: la vita fuori casa lo ha scaltrito | scaltrire lo stile , renderlo più elegante, raffinarlo | scaltrirsi v. rifl. ...

part. pass. di scaltrire agg. esperto, abile, avveduto, spec. nella propria attività o professione: essere scaltrito nei segreti del mestiere.

agg. n 1 che agisce, parla e si comporta con accortezza, con avvedutezza; per estens., astuto, furbon 2 che è espressione di scaltrezza: comportamento scaltro § scaltramente avv.

v. tr. (agr.) effettuare la scalvatura.

s.f. (agr.) taglio generale dei polloni di una pianta.

o scalzacani , s.m. [pl. invar. o -ni] (spreg.)n 1 persona di bassa condizione; individuo malvestito, male in arnese: «ora,» mormorava un altro, «ogni scalzacane vorrà dir la sua» (manzoni p....

o scalzagatti , s.m. (ant.) scalzacane.

s.m. lo scalzare, l'essere scalzato: lo scalzamento di una pianta , di un muro.

s.m. invar. piccolo attrezzo da manicure per scalzare le pelli delle unghie.

v. tr. n 1 togliere le scarpe e le calze dai piedi di qualcunon 2 (estens.) levare terra o altro materiale intorno a qualcosa, privandola del sostegno; smuovere alla base: scalzare un albero , un muro...

agg. e s.m. [f. -trice] (rar.) che, chi scalza (spec. fig.).

s.f. scalzamento.

agg. n 1 senza scarpe né calze: sulla spiaggia si cammina scalzi ; a piedi scalzi , nudin 2 si dice di ordine religioso la cui regola prescrive di portare i soli sandali, senza le calze; anche, di...

v. tr. (non com.) battere i materassi, e anche gli abiti, con lo scamato.

antiq. camato, s.m. bacchetta per battere la lana o gli abiti.

agg. che si può scambiare.

s.f. l'essere scambiabile.

s.m. (non com.) scambio.

v. tr. [io scàmbio ecc.]n 1 dare o prendere una cosa in cambio di un'altra: scambiò l'orologio con un anello ; l'ordine è di scambiare i prigionieri | cambiare una banconota con altre di eguale...

s.m. n 1 [f. -trice] (non com.) chi scambian 2 scambiatore di calore , (tecn.) dispositivo che realizza uno scambio di calore tra due fluidi separati da una parete.

v. intr. [io scambiétto ecc. ; aus. avere] (ant.) fare scambietti danzando.

s.m. n 1 piccolo salto che si fa ballando per invertire la posizione dei piedin 2 (fig.) freddura basata su un gioco di parole.

agg. mutuo, reciproco: favore , affetto scambievole § scambievolmente avv. l'un l'altro, reciprocamente.

s.f. (non com.) l'essere scambievole.

s.m. n 1 lo scambiare, lo scambiarsi, l'essere scambiato: scambio di merci , di prigionieri ; scambio di saluti , di opinioni ; prendere qualcosa in scambio , prenderla per errore o per cambiarla con...

s.m. e f. [pl. m. -sti]n 1 chi manovra gli scambi nelle ferrovien 2 (econ.) chi opera nel mercato dei cambi.

v. tr. [io scàmero ecc.] (rar.)n 1 liberare da sequestron 2 (econ.) scorporare.

v. rifl. [io mi scamìcio ecc.] liberarsi della giacca o di altro indumento che s'indossi sopra la camicia; mettersi in maniche di camicia.

part. pass. di scamiciarsi agg. vestito della sola camicia; in maniche di camicia | (estens.) disordinato, scomposto nel vestire: è venuto al concerto tutto scamiciato s.m. n 1 [f. -a] (non...

vedi scamonea.

s.m. (lomb.) taglio di carne di bovino di prima scelta, corrispondente alla parte superiore della natica.

o scammonea, s.f. pianta erbacea da cui si estrae un succo usato un tempo in medicina come purgativo (fam. convolvulacee).

non com. scamozza [sca-mòz-za], s.f. n 1 formaggio, simile alla mozzarella ma più saporito, fatto con latte di vacca o misto di vacca e capra; è prodotto soprattutto nell'abruzzo e in campanian 2...

s.f. particolare tipo di concia in cui le pelli vengono trattate con speciali miscugli di oli di pesce per renderle morbide; concia all'olio.

non com. camosciare, v. tr. [io scamòscio o scamóscio ecc.] lavorare le pelli con speciali miscugli di oli di pesce, per renderle morbide, vellutate, come la pelle di camoscio.

part. pass. di scamosciare agg. si dice di qualsiasi pelle conciata in modo da assomigliare a quella del camoscio: guanti scamosciati.

s.m. [f. -trice] operaio conciario addetto a lavorazioni di scamosciatura.

s.f. lo scamosciare, l'essere scamosciato.

agg. [pl. f. -sce] (non com.) scamosciato.

vedi scamorza.

v. tr. [io scamòzzo ecc.] (agr.) recidere la parte superiore di una pianta o di un ramo.

s.f. lo scamozzare, l'essere scamozzato; la parte tagliata, scamozzata.

v. intr. [aus. avere] (rar.) fare una scampagnata.

s.f. escursione, gita in campagna.

v. intr. [io scampanàccio ecc. ; aus. avere] fare un gran rumore con dei campanacci.

s.f. gran rumore fatto con campanacci, oggetti metallici o sim. (in alcune tradizioni regionali è una sorta di rituale scherzoso di scherno o di festeggiamento).

s.m. n 1 (non com.) lo scampanare; scampanatan 2 (tecn.) battito aritmico dello stantuffo nel cilindro dei motori a scoppio, dovuto a usura delle parti meccaniche.

v. intr. [aus. avere]n 1 sonare a lungo e a distesa (detto di campana)n 2 fare la scampanacciata a qualcuno in segno di schernon 3 allargarsi verso il basso in forma di campana, detto di abito | v....

s.f. n 1 uno scampanare lungo e festoso; il far suonare le campane a distesan 2 scampanacciata.

part. pass. di scampanare agg. si dice di vestito o di gonna allargati verso il basso a forma di campana.

s.f. forma a campana di un abito o di una parte di esso.

v. intr. [io scampanèllo ecc. ; aus. avere] suonare forte e a lungo un campanello.

s.f. squillo forte e prolungato di un campanello.

s.m. uno scampanellare continuo.

s.m. uno scampanare prolungato.

v. intr. [aus. essere]n 1 uscire salvo da un pericolo; sfuggire a un rischio mortale: scampare a una strage , al terremoto ; scampò alla malattia n 2 trovare rifugio in un luogo: scampare all'estero...

part. pass. di scampare agg. detto di rischio, danno e sim., che è stato evitato: ringraziare il cielo per lo scampato pericolo agg. e s.m. [f. -a] che, chi si è salvato: gli scampati al...

s.f. nell'industria tessile, complesso di esami cui viene sottoposto un campione di tessuto per poterne conoscere tutte le caratteristiche, al fine di riprodurlo industrialmente.

s.m. lo scampare; il mezzo, il modo per scampare: cercare scampo nella fuga | non c'è scampo (o via di scampo)! , la situazione è disperata, non c'è via d'uscita.s.m. piccolo crostaceo marino...

s.m. n 1 piccolo taglio di tessuto che avanza da una pezza: vendita di scampoli. dim. scampoletto , scampolino n 2 (fig.) avanzo, rimasuglio: negli scampoli di tempo | uno scampolo d'uomo , (spreg.)...

s.m. (ant. tosc.) piccolo avanzo, rimasuglio, briciola (anche fig.): vorrei della sua grazia uno scamuzzolo (poliziano).

s.f. (ant.) zanna: e con l'agute scane / mi parea lor veder fender li fianchi (dante inf. xxxiii, 35-36).

v. intr. [io scanàglio ecc. ; aus. avere] (rar.) tenere comportamenti, avere modi da canaglia, furfanteschi.

v. tr. incavare con uno o più solchi un materiale duro (pietra, metallo e sim.), eseguendo uno o più solchi in senso longitudinale, soprattutto a fini ornamentali (oppure per ricavarvi...

part. pass. di scanalare agg. fornito di una o più scanalature: colonna scanalata.

s.f. macchina per eseguire scanalature su metallo o su legno.

s.f. l'operazione consistente nello scanalare | lo stretto incavo che ne risulta: le scanalature di una colonna ; infilare il vetro nella scanalatura della finestra.

v. tr. [io scancèllo ecc.] (pop. , lett.) cancellare: così mai scancellata la memoria / fia di te, madre, e del tuo figlio amore (poliziano).

s.f. (pop. , lett.) cancellatura.

o schiancio, sguancio [sguan-cì-o], s.m. (tosc.) linea obliqua, sghemba; si usa nelle loc. a , di , per scancio , di sghembo, di traverso.

s.m. lo scandagliare: scandagliamento del fondo marino.

v. tr. [io scandàglio ecc.]n 1 misurare la profondità delle acque mediante lo scandaglio: scandagliare il fondo del mare n 2 (fig.) cercare di conoscere, indagare: scandagliare le intenzioni di...

s.f. (rar.) lo scandagliare una volta o rapidamente.

s.m. [f. -trice] persona addetta a scandagliare la profondità delle acque.

s.m. n 1 strumento per misurare la profondità delle acque; il tipo tradizionale è costituito da un peso di piombo legato a una cordicella graduata: gettare lo scandaglio | scandaglio acustico ,...

vedi scandalizzare.

s.m. tendenza, spec. di certa stampa periodica, a dare particolare rilievo a fatti o notizie che suonino scandalosi, per trarre profitto dalla morbosa curiosità del pubblico.

s.m. e f. [pl. m. -sti] chi suscita scandali con lo scopo di trarre profitto dalla curiosità del pubblico.

agg. [pl. m. -ci] che tende a sollevare scandali o a diffonderne la notizia: stampa scandalistica § scandalisticamente avv.

ant. scandalezzare, scandolezzare, v. tr. dare, provocare scandalo: scandalizzare i giovani , il pubblico | scandalizzarsi v. rifl. provare scandalo; rimanere profondamente turbato, disorientato:...

s.m. [f. -trice] (ant.) chi dà scandalo.

pop. scandolo, s.m. n 1 turbamento della coscienza causato da azione, comportamento, parola o fatto contrari alla morale, alla decenza, al senso di giustizia; anche, l'azione, la parola, la persona...

agg. n 1 che dà scandalo, che è motivo di scandalo: spettacolo scandaloso ; vita scandalosa n 2 (scherz.) esagerato, eccessivo: una fortuna scandalosa § scandalosamente avv. in modo scandaloso:...

part. pres. di scandere agg. (bot.) si dice di fusto che si appoggia a un sostegno; rampicante.

v. tr. n 1 (non com.) scandiren 2 (ant.) salire: lo ben che tutto 'l regno che tu scandi / volge e contenta (dante par. viii, 97-98).

agg. della scandinavia: mentalità scandinava ; popoli scandinavi s.m. [f. -a] abitante, nativo della scandinavia.

s.m. elemento chimico di simbolo sc; è un metallo delle terre rare.

v. tr. [io scandisco , tu scandisci ecc.]n 1 analizzare dei versi di tipo quantitativo nella loro composizione metrica: scandire un esametro | scandire il tempo , segnarlo, marcarlo con l'accento...

s.f. sottile tavoletta di legno, usata per la copertura di tetti in zone di montagna.

vedi scandalizzare.

vedi scandalo.

s.m. [pl. -si]n 1 nelle zone rurali, fosso o altro scavo tracciato intorno a un campo o a una cascina, per dare scolo alle acquen 2 (ant.) condotto che collega le varie parti di un sistema di...

s.m. (non com.) lo scannare, lo sgozzare o l'essere scannato, sgozzato.

s.m. e f. invar. (ant.)n 1 fanfarone, millantatoren 2 fannullone.

s.m. e f. invar. (ant.) fannullone; persona inetta.

s.m. e f. invar. (ant.) scannapagnotte.

v. tr. n 1 uccidere recidendo la gola, sgozzare (riferito soprattutto ad animali) | (estens.) ammazzare barbaramente: lo scannarono come un vitello n 2 (fig.) far pagare un prezzo eccessivo: abbiamo...

s.m. n 1 luogo in cui si scannano bestie da macellon 2 (fig.) luogo in cui si vende a prezzi altissimi | bettola di infimo ordine; locale pubblico losco, frequentato da malviventi e persone equivoche.

agg. e s.m. [f. -trice] (non com.) che, chi scanna.

s.f. (non com.) lo scannare; il punto del collo reciso a un animale.

s.m. (non com.) scanalatura.

v. tr. [io scannèllo ecc.]n 1 scanalaren 2 togliere, svolgendolo, il filo dai cannelli.

part. pass. di scannellare e agg. nei sign. del verbo s.m. n 1 scanalaturan 2 oggetto, pezzo scannellato (si dice spec. di oggetti in ceramica).

s.f. scanalatura.

s.m. taglio magro e tenero di carne bovina, nella parte interna della coscia tra girello e controgirello.s.m. n 1 piccola cassetta con coperchio inclinato ribaltabile, usata spec. un tempo come...

s.m. invar. n 1 apparecchio elettronico per l'esplorazione di una zona o di uno strato particolare di un materiale o di un corpo, utilizzato in vari settori della ricerca scientifican 2 (inform.)...

v. tr. (inform.) sottoporre a lettura ottica un'immagine grafica, mediante uso dello scanner.

s.f. lo scannerizzare, l'essere scannerizzato: la scannerizzazione di un'immagine.

s.m. invar. n 1 (scient.) scansionen 2 (med.) scansioscintigrafian 3 (inform.) acquisizione di un'immagine grafica mediante scanner.

s.m. n 1 sedile, seggio, per lo più di grandi dimensioni e di forme severe isolato o facente parte di una serie: gli scanni del coro , del parlamento n 2 (region.) panca, sgabello. dim. scannetto n 3...

s.m. e f. invar. chi, per amore del quieto vivere, cerca di scansare ogni briga o seccatura.

s.m. e f. invar. chi non ha voglia di lavorare o non fa più dello stretto necessario.

s.m. (non com.) lo scansare, l'essere scansato.

v. tr. n 1 tirare da parte, spostare, allontanare, per lo più in modo provvisorio: scansare il tavolo dal muro n 2 evitare, schivare, sfuggire: scansare un colpo ; scansare le difficoltà , i...

s.f. mobile a ripiani per contenere libri o altri oggetti.

s.f. n 1 lo scandire un verso di tipo quantitativo nei suoi elementi metrici costitutivi o il leggerlo metricamente | (estens.) pronuncia distinta e staccata: la scansione delle sillabe n 2 (scient.)...

s.f. (med.) tipo di scintigrafia in cui l'apparecchio analizzatore esplora l'organo o il tessuto in esame scorrendo avanti e indietro.

s.m. (ant.) lo scansare; scansamento | oggi solo nella loc. a scanso di , per evitare: a scanso di responsabilità , di equivoci.

v. intr. (non com.)n 1 uscir di tono suonando uno strumento a cordan 2 (fig.) dire o fare cose inopportune: scantinare nel fervore di una discussione.

s.m. vano situato sotto il pianterreno di un edificio, che si adibisce a cantina, magazzino o altro.

s.m. (non com.) lo scantonare.

v. intr. [io scantóno ecc. ; aus. avere]n 1 girare rapidamente dietro l'angolo di un edificio, di un corridoio e sim., spec. per evitare qualcuno; per estens., svignarsela, allontanarsi alla...

s.f. (non com.) smussatura; in partic., smussatura dello spigolo di una parete o di un mobile.

agg. che tratta con sorridente disinvoltura o ironia qualsiasi problema, anche serio; che ha un comportamento disinvolto e non si cura delle formalità: un ragazzo scanzonato § scanzonatamente avv....

v. tr. [io scapaccióno ecc.] (non com.) prendere a scapaccioni.

s.m. colpo dato a mano aperta dietro il capo, soprattutto per punire i bambini (e talora con intenzione scherz.): prendere a scapaccioni.

v. tr. (fam.) togliere la testa alle acciughe prima di salarle | scaparsi v. rifl. (tosc.) scervellarsi, lambiccarsi il cervello.

s.f. n 1 l'essere scapaton 2 azione, frase da scapato; sventataggine.

agg. e s.m. [f. -a] che, chi ha poco giudizio; sventato: è un tipo scapato, ma simpatico.

v. tr. [io scapécchio ecc.] togliere il capecchio del lino e della canapa.

v. tr. [io scapèstro ecc.] (ant.)n 1 sciogliere, liberare dal capestron 2 corrompere | v. intr. [aus. essere], scapestrarsi v. rifl. o intr. pron. (ant.)n 1 vivere in modo scapestrato; sfrenarsin...

s.f. n 1 l'essere scapestraton 2 azione da scapestrato.

agg. e s.m. [f. -a] che, chi conduce una vita disordinata, sregolata, senza freni; in senso più attenuato, scavezzacollo: è un individuo scapestrato, non ti puoi fidare di lui ; è uno...

s.f. scapestrataggine.

s.m. (non com.) lo scapezzare, l'essere scapezzato.

v. tr. [io scapézzo ecc.] (agr.) potare i rami di una pianta fino al tronco | (estens.) mozzare qualcosa nella parte superiore.

v. rifl. [io mi scapicòllo ecc.] correre a precipizio giù per luoghi ripidi: scapicollarsi per le scale | (fig.) affannarsi per assolvere un incarico, per raggiungere un determinato scopo:...

s.m. luogo scosceso, in forte pendio | a scapicollo , a precipizio.

v. tr. [io scapìglio ecc.] spettinare, arruffare i capelli a qualcuno | scapigliarsi v. rifl. o intr. pron. n 1 spettinarsi, arruffarsi i capelli, scarmigliarsin 2 (fig.) vivere in modo irregolare,...

part. pass. di scapigliare agg. n 1 spettinato, arruffato: testa scapigliata n 2 (fig.) scapestrato agg. e s.m. [f. -a] appartenente al movimento letterario della scapigliatura: poeta...

s.f. n 1 (tosc. , lett.) vita dissoluta, sfrenata: e 'l danno della sua scapigliatura / s'ha a ristorar or con un buon dotone (buonarroti il giovane) | scappatella, avventura: e 'l lanternino amico...

v. intr. [io scàpito ecc. ; aus. avere ; per lo più usato con la particella ci] subire un danno materiale o morale: non fare questo, perché ci scapiteresti.

s.m. danno materiale o morale; in partic., perdita di denaro: uscirne senza guadagno e senza scapito | a scapito di , con danno, pregiudizio di: lo ha fatto a scapito del suo buon nome.

v. tr. [io scapitòzzo ecc.] capitozzare.

s.m. n 1 (bot.) stelo privo di foglie, che porta all'estremità superiore un fiore o un'infiorescenzan 2 nei mammiferi e nell'uomo, la parte del pelo non impiantatan 3 (arch.) il fusto di una colonna.

v. tr. [io scapòcchio ecc.] togliere la capocchia: scapocchiare un chiodo.

antiq. scapula, s.f. (anat.) osso piatto triangolare che si appoggia posteriormente sulla cassa toracica e si articola con la clavicola e con l'omero a formare la spalla.

s.f. (scherz.) la condizione di scapolo; il celibato.

agg. (anat.) della scapola: regione scapolare. ant. scapulare, s.m. n 1 parte dell'abito di alcuni ordini monastici, costituita da due bande di stoffa riunite attorno al collo e ricadenti sulle...

agg. e s.m. n 1 si dice di uomo non sposato, celibe | scapolo impenitente , (scherz.) che persiste nell'intenzione di non sposarsin 2 (ant.) libero, senza vincoli.

agg. [pl. scapolo-omerali] (anat.) relativo alla scapola e all'omero: articolazione scapolo-omerale.

s.m. (scherz.) uomo non più giovane rimasto celibe.

vedi scappottare 2.

s.m. n 1 (mecc.) la fuoruscita dei gas di scarico del motore a combustione interna; anche, il sistema di organi meccanici che regolano e favoriscono l'espulsione di tali gas | (tubo di) scappamento ,...

v. intr. [aus. essere]n 1 allontanarsi in fretta, fuggire: scappare di casa , dal collegio ; il ladro scappò con la refurtiva ; i soldati scapparono di fronte al nemico ; scappare di prigione ,...

s.f. n 1 l'andare di corsa e per breve tempo in un luogo: fare una scappata a casa. dim. scappatina n 2 (fam.) l'uscire con una frase o con parole impreviste o poco opportune; la frase stessa o le...

s.f. mancanza non grave fatta trasgredendo a principi comunemente accettati; in partic., breve infedeltà coniugale.

part. pass. di scappare agg. nei sign. del verbo | uccelli (o uccellini) scappati , (gastr.) involtini di carne che si infilano su spiedini, spesso alternati con altri ingredienti, e che si...

s.f. via d'uscita, espediente per sottrarsi a una difficoltà, a un pericolo: trovare una scappatoia.

s.f. invar. n 1 (non com.) uscita segreta | (fig.) scappatoia, maniera di liberarsi da un impiccion 2 imbarcazione a remi, leggera e veloce, caricata sui bastimenti e utilizzata per brevi spostamenti.

v. tr. [io scappèllo ecc.]n 1 privare del cappello, del cappuccio o di altre coperture che abbiano questo aspetto: scappellare un fungo | scappellare il falcone , nella caccia, togliergli il...

s.f. lo scappellarsi; saluto fatto togliendosi il cappello.

s.f. (rar.) lo scappellarsi.

v. tr. [io scappellòtto ecc.] (fam.) prendere a scappellotti.

s.m. lieve scapaccione, dato bonariamente, senza voler far male: prendere a scappellotti | entrare , passare a scappellotto (o con lo scappellotto), (fig. fam.) per concessione, per favore altrui.

v. tr. [io scàppio ecc.] (ant.) liberare da un cappio.

s.m. (ant.) pedule della calza.agg. invar. tipo di nodo di cravatta, oggi in disuso.

v. intr. [io scappòtto ecc. ; aus. avere] in alcuni giochi di carte, evitare il cappotto, segnando almeno un punto.o scapotare, v. tr. [io scappòtto ecc.] scoprire una macchina togliendo o...

v. tr. [io scappùccio ecc.] togliere il cappuccio, liberare dal cappuccio: scappucciare la penna. v. intr. [aus. avere] (non com.) inciampare con la punta del piede; (fig.) fare un errore,...

s.m. (non com.) inciampo, passo falso (anche fig.).

v. tr. [io scaprìccio ecc.] (non com.) far passare un capriccio o i capricci a qualcuno | scapricciarsi v. rifl. togliersi un capriccio, i capricci: scapricciarsi a fare qualcosa.

v. tr. [io scàpsulo ecc.] privare della capsula.

vedi scapola.

vedi scapolare 2.

s.f. , o scarabattolo s.m. n 1 mobiletto a vetri nel quale si ripongono oggetti di valore, ninnoli ecc.n 2 edicola a vetri che contiene un'immagine sacra.s.f. (pop.) carabattola.

vedi scarabattola 1.

s.m. pl. (zool.) famiglia di insetti coleotteri con corpo tozzo ricoperto da un tegumento molto duro e ali atte al volo; sono diffusi partic. nelle regioni tropicali | sing. [-e] ogni insetto di...

s.m. n 1 insetto coleottero dal corpo grosso e tozzo ricoperto da un tegumento durissimo (fam. scarabeidi) | scarabeo ercole , gigantesco, con due lunghi corni anteriori | scarabeo rinoceronte ,...

v. tr. (ant.) toccare con le dita, suonare uno strumento a corde; arpeggiare.

v. tr. [io scarabòcchio ecc.] fare scarabocchi: scarabocchiare un foglio | (fig.) scrivere male, senza voglia (anche assol.): finiscila di scarabocchiare e lavora seriamente.

s.f. lo scarabocchiare; scarabocchio.

s.m. n 1 macchia, sbavatura d'inchiostro che capita di fare scrivendo; sgorbio, parola illeggibile: questa firma è uno scarabocchio ; un quaderno pieno di scarabocchi n 2 disegno brutto, mal fatto:...

s.m. [f. -a] chi fa molti scarabocchi o scrive in modo illeggibile; chi disegna male.

s.m. (ant. region.) calabrone.

v. intr. [io scaràcchio ecc. ; aus. avere] (pop.) sputare scatarrando.

s.m. (pop.) sputo catarroso.

s.m. nome con cui è com. nota la blatta.

agg. [pl. m. -ci] di, relativo a scaramanzia: rito , gesto scaramantico § scaramanticamente avv. per scaramanzia.

s.f. gesto, formula o, anche, oggetto rituale che, nella credenza popolare, serve ad allontanare il malocchio e la iettatura: dire , fare qualcosa per scaramanzia ; toccare ferro per scaramanzia.

agg. e s.f. si dice di perla di forma irregolare.

s.f. [pl. -ce]n 1 breve scontro tra pattuglie o reparti di eserciti nemicin 2 (fig.) scontro di parole, breve polemica, schermaglia: una scaramuccia letteraria.

v. intr. [io scaramùccio ecc. ; aus. avere] (rar.) battersi in una scaramuccia.

v. tr. [io scaravènto ecc.]n 1 scagliare, gettare con violenza: scaraventare un libro contro il muro ; scaraventare qualcuno per terra n 2 (fig.) trasferire improvvisamente in un luogo lontano:...

v. tr. e intr. [io scarbóno ecc. ; aus. avere] (non com.) togliere il carbone dalla carbonaia appena spenta.

vedi scaricare.

agg. (fam.) sgangherato, sfasciato: un'automobile tutta scarcassata.

s.m. (non com.) scarcerazione.

v. tr. [io scàrcero ecc.] far uscire dal carcere, liberare: scarcerare un detenuto.

s.f. dimissione dal carcere.

vedi scarico.

s.m. pianta erbacea con foglie allungate e fiori color rosso chiaro (fam. composite).

v. tr. levare le castagne dal riccio.

v. tr. n 1 sfioccare con lo scardasson 2 (fig. non com.) maltrattare, malmenare.

s.m. [f. -trice] chi scardassa; cardatore.

s.f. operazione dello scardassare.

s.m. [f. -a] scardassatore.

s.m. n 1 attrezzo a forma di cavalletto in cui due serie di punte d'acciaio, una delle quali montata su una parte mobile azionata a mano, provvedono alla sfioccatura delle fibre tessilin 2 elemento...

s.m. lo scardinare, l'essere scardinato.

v. tr. [io scàrdino ecc.]n 1 strappare con violenza dai cardini: scardinare una porta n 2 (fig.) demolire, dimostrare infondato: scardinare le accuse | sconquassare, sconvolgere nell'assetto:...

meno com. scardova , s.f. pesce d'acqua dolce con dorso convesso e grandi occhi rossi, abbastanza comune in italia (ord. cipriniformi).

s.f. n 1 sparo simultaneo di più armi da fuoco; rapida successione di colpi sparati da una stessa arma: una scarica di fucileria ; una scarica di mitra n 2 gran quantità di colpi o di cose che si...

o scaricabarile , s.m. gioco di ragazzi che consiste nel mettersi a coppie schiena contro schiena, intrecciando poi le braccia e sollevandosi a vicenda | fare , giocare a scaricabarili , (fig.)...

s.m. invar. gioco di ragazzi che consiste nel portarsi a turno a cavalcioni sulle spalle.

s.m. lo scaricare, l'essere scaricato.

poet. scarcare, v. tr. [io scàrico , tu scàrichi ecc.]n 1 levare il carico, sgravare del carico: scaricare un carro | deporre a terra un carico: scaricare le casse sul marciapiede | anche assol. ...

s.m. n 1 spiazzo adibito allo scaricon 2 condotto in cui si riversano acque di rifiuto.

agg. [f. -trice] che scarica: canale scaricatore s.m. n 1 operaio addetto al carico e allo scarico delle merci: gli scaricatori del porto n 2 qualsiasi dispositivo che esegue o facilita operazioni...

s.f. (non com.) lo scaricare; scarico.

s.f. (rar.) scarico, spec. di liquidi.

poet. scarco, agg. [pl. m. -chi]n 1 privo di carico o di carica: un autocarro scarico ; fucile scarico ; accumulatore scarico n 2 libero, vuoto, sgombro (spec. fig.): avere l'animo scarico di...

v. tr. [io scarìfico , tu scarìfichi ecc.]n 1 (med.) incidere gli strati superficiali della cuten 2 (estens.) in arboricoltura, scalfire la corteccia degli alberi per farne sgorgare la linfan 3...

s.m. macchina agricola costituita da una serie di coltelli lunghi e robusti, che serve a rompere la crosta del terreno senza rivoltarlo.

s.f. n 1 lavorazione del terreno eseguita dallo scarificatoren 2 in arboricoltura, scalfittura che si pratica sulla corteccia degli alberi per farne sgorgare la linfa.

s.f. (med.) incisione superficiale nella pelle a scopo diagnostico o terapeutico (può anche essere compiuta come pratica rituale).

vedi scarola.

vedi scarriolare.

s.f. (med.) malattia infantile contagiosa, epidemica, caratterizzata da febbre alta, mal di gola, intenso arrossamento e successiva desquamazione della pelle.

agg. n 1 relativo alla scarlattinan 2 affetto da scarlattina.

agg. di colore rosso vivo: rose scarlatte s.m. n 1 colore rosso vivo e splendente, che originariamente si ricavava dalla cocciniglian 2 (ant.) nel medioevo, qualità di panno finissimo, tinto di...

vedi scalmana.

v. tr. [io scarmìglio ecc.] scompigliare, arruffare i capelli | scarmigliarsi v. rifl. o intr. pron. spettinarsi, scompigliarsi i capelli: correndo, ti sei tutta scarmigliata | v. rifl. e rifl....

part. pass. di scarmigliare agg. arruffato: capelli scarmigliati | di persona, che ha i capelli in disordine: si presentò tutto scarmigliato.

s.m. [f. -a] (non com.) chi ha i capelli arruffati, in disordine.

s.m. (non com.) lo scarnare, l'essere scarnato.

v. tr. n 1 levare la carne attaccata alle pelli da conciaren 2 (fig. lett.) graffiare: chi gli ha con l'unghie scarnate le gote (pulci) | scarnarsi v. rifl. (ant.) dimagrire, consumarsi: volse in...

s.m. sorta di coltello usato per scarnare le pelli degli animali.

s.f. nella concia delle pelli, raschiatura dello strato adiposo dalla parte interna delle pelli.

v. tr. [io scarnìfico , tu scarnìfichi ecc.]n 1 asportare le parti carnose, spolpare: scarnificare un osso n 2 (fig. non com.) ridurre all'essenziale: scarnificare il linguaggio.

s.f. lo scarnificare, l'essere scarnificato.

v. tr. [io scarnisco , tu scarnisci ecc.]n 1 togliere, asportare la carne che sta intorno: scarnire un'unghia n 2 (fig.) rendere scarno, ridurre all'essenziale: scarnire lo stile.

part. pass. di scarnire agg. n 1 senza carne; molto magro: un osso scarnito ; una vecchia dal volto scarnito n 2 (fig.) scarno, essenziale: una prosa scarnita.

s.f. lo scarnire, l'essere scarnito.

agg. n 1 molto magro: mani scarne n 2 (fig.) insufficiente, scarso: una documentazione un po' scarna n 3 (fig.) senza ornamenti; sobrio, spoglio: uno stile scarno § scarnamente avv.

s.m. pesce erbivoro marino di medie dimensioni, con corpo ovale dai colori sgargianti; è presente nel mediterraneo e nell'atlantico (ord. perciformi).

e deriv. vedi scalogna (1) e deriv.

v. tr. [io scarognisco , tu scarognisci ecc] (non com.) indurre qualcuno a non comportarsi da carogna; far perdere il vizio di fare la carogna | scarognirsi v. rifl. cessare di agire da carogna.

o scariola, s.f. varietà di indivia; anche, in alcune regioni, varietà di lattuga o cicoria.

s.f. n 1 calzatura di vario tipo, di cuoio o di altro materiale, che protegge il piede fino alla caviglia o, in certe fogge, anche più su: scarpa di vitello , di capretto , di camoscio ; scarpe di...

region. scarparo , s.m. n 1 venditore ambulante di scarpen 2 (non com.) chi fabbrica o ripara scarpen 3 (fig.) chi fa male, senza finezza, il proprio lavoro.

s.f. superficie molto inclinata di un terreno; forte pendio | scarpata continentale , tratto di fondo marino in forte pendenza che, in tutti gli oceani, si trova presso le coste dei continenti a...

e deriv. vedi scalpello e deriv.

s.f. n 1 dim. di scarpa | scarpa da bambino o scarpa femminile elegante; anche, scarpa bassa e leggera che permette una maggiore agilità nei movimenti: scarpetta da ballo ; scarpette da ginnastica...

s.f. n 1 custodia o mobiletto in cui si ripongono le scarpen 2 borsa da viaggio con l'interno suddiviso in scomparti per contenere le scarpe.

v. intr. [aus. avere] camminare a lungo e faticosamente.

s.f. n 1 camminata in montagnan 2 camminata lunga, disagevole.

s.m. scarpa leggera, bassa, che lascia scoperto il piede fino all'attaccatura delle dita.

s.m. n 1 accr. di scarpa | grossa scarpa robusta, a tomaia alta, e con suola un tempo chiodata, oggi in gomma profondamente scolpita, che si usa in montagna, a caccia, per marce militari ecc. |...

part. pres. di scarriolare e agg. nel sign. del verbo s.m. manovale che trasporta materiali con la carriola.

pop. scariolare, v. tr. [io scarriòlo ecc.] trasportare materiali con la carriola.

v. intr. [io scarròccio ecc. ; aus. avere] detto di nave o di altro natante, spostarsi lateralmente sotto l'azione del vento.

s.m. spostamento laterale di una nave o di altro natante sotto l'azione del vento.

v. tr. [io scarròzzo ecc.] portare in giro in carrozza, in automobile o con altro veicolo: farsi scarrozzare per la città | v. intr. [aus. avere] andare qua e là in carrozza, in automobile o con...

s.f. passeggiata in carrozza, in automobile o con altro veicolo.

s.m. (non com.) uno scarrozzare continuo, ripetuto.

s.m. (non com.) lo scarrucolare.

v. intr. [io scarrùcolo ecc. ; aus. avere] di funi o catene, scorrere rapidamente in una carrucola facendola girare; anche, uscire dalla gola della carrucola | v. tr. levare dalla gola della...

s.m. uno scarrucolare continuo, e il cigolio che produce.

o scaruffare, v. tr. (tosc.) spettinare, arruffare i capelli | scarruffarsi v. rifl. o intr. pron. spettinarsi, scompigliarsi i capelli.

v. intr. [io scarséggio ecc. ; aus. avere] essere, divenire scarso; avere una cosa in misura insufficiente (anche fig.): i viveri scarseggiano ; scarseggiare di denaro , di buona volontà.

s.f. (ant.) borsa di cuoio per il denaro | oggi sopravvive in alcune loc. di uso region.: mettere mano alla scarsella , sborsar denaro, pagare; in scarsella , in tasca, nel borsellino; avere il...

s.f. l'essere scarso; insufficienza, mancanza: scarsezza di denaro , di manodopera ; scarsezza d'ingegno.

s.f. scarsezza: scarsità d'acqua , di fondi.

agg. n 1 manchevole, insufficiente rispetto a quanto sarebbe necessario; privo, povero di qualcosa: raccolto , vitto scarso ; scarso di fantasia , di idee ; essere scarso a quattrini , con poco...

v. tr. [io scartabèllo ecc.] sfogliare un volume o dei fogli in fretta e disordinatamente, alla ricerca di qualcosa: scartabellare un manuale.

s.m. (ant.) quaderno, scartafaccio.

s.m. n 1 grosso quaderno per minute | libro non rilegato o sgualciton 2 brogliaccio.

s.m. la distanza fra le rotaie di una strada ferrata, misurata dall'uno all'altro dei lati interni ' scartamento ridotto , distanza minore di quella normale ' a scartamento ridotto , (fig.) si dice...

v. tr. n 1 togliere un oggetto dalla carta che lo avvolge: scartare un pacco n 2 nei giochi di carte, eliminare o sostituire una carta con particolari intendimenti a seconda del giocon 3 mettere da...

s.f. (non com.) l'atto di scartare, di svolgere qualcosa avvolto nella carta.s.f. lo scartare, lo spostarsi di lato all'improvviso (detto di animale o di veicolo).

v. tr. [io scartavétro ecc.] cartavetrare, carteggiare.

s.f. lo scartavetrare alla meglio, in fretta.

s.f. operazione e risultato dello scartavetrare.

s.m. (comm.) lo scartellare.

v. intr. [io scartèllo ecc. ; aus. avere] (comm.) non attenersi alle disposizioni di un cartello fra aziende, praticando ai clienti condizioni più favorevoli di quelle pattuite (si dice...

s.f. n 1 nei giochi di carte, carta di poco valoren 2 (estens.) cosa di poco pregio o persona di scarse qualità.

v. tr. (tip.) mettere fogli bianchi tra i fogli freschi di stampa per evitare macchie.

s.m. n 1 lo stesso che scartina n 2 (tip.) foglio bianco che si mette tra i fogli freschi di stampa per evitare macchie.

s.m. n 1 la scelta e l'eliminazione di una cosa fra le altre; la cosa scartata: lo scarto degli abiti vecchi ; scarti di magazzino ; roba di scarto , di cattiva qualità | essere uno scarto d'uomo ,...

s.m. lo stesso che scartocciatura.

v. tr. [io scartòccio ecc.] svolgere, disfare un cartoccio ' scartocciare il granturco , liberare le pannocchie dalle brattee che le avvolgono.

s.f. l'operazione dello scartocciare il granturco.

s.m. (region.) cartoccio.

s.f. (spec. pl.) carte su cui si studia o si lavora (per lo più spreg. o scherz.): è sempre immerso nelle sue scartoffie.

s.m. nei missili teleguidati, sistema che misura istantaneamente lo scarto tra la rotta seguita e quella programmata, consentendo l'immediata correzione.

vedi scarruffare.

agg. (ant.) magro, snello: tanto importa lo aver scarze le membra (parini).

v. tr. (region.) mandare via da una casa, da un fondo; sfrattare | v. intr. [aus. avere] (region.) cambiare alloggio; sloggiare, traslocare.

s.f. (mar.) alloggio dell'albero, situato nella parte inferiore dello scafo.

s.m. gioco simile alla morra.

v. tr. (non com.) togliere qualcosa da una cassa.v. tr. n 1 (agr.) lavorare, dissodare il terreno in profonditàn 2 (fam.) rompere, rendere inutilizzabile: ha scassato la valigia | scassarsi v....

part. pass. di scassaren 2 agg. n 1 dissodaton 2 (fam.) guasto, malridotto, reso inservibile: una bicicletta tutta scassata.

s.f. (non com.) l'operazione dello scassare, del togliere dalle casse.

v. tr. [io scassétto ecc.] (non com.) togliere qualcosa da una cassetta.

s.f. (non com.) l'operazione dello scassettare.

s.m. lo scassinare, l'essere scassinato: lo scassinamento della porta.

v. tr. aprire porte, finestre, cassetti e sim. con la forza o manomettendo la serratura: i ladri hanno scassinato la cassaforte.

s.m. [f. -trice] chi scassina a scopo di furto.

s.f. lo stesso che scassinamento.

s.m. n 1 lo scassinare: furto con scasso n 2 dissodamento di un terreno agricolo: lavoro di scasso.

s.m. invar. genere di canto jazzistico consistente nell'imitare uno strumento, pronunciando sillabe e parole prive di senso.

vedi catafascio.

v. intr. [aus. avere] (fam.) espellere catarro tossendo.

s.f. (fam.) lo scatarrare.

s.m. (fam.) sputo catarroso.

v. tr. [io scatenàccio ecc.] liberare dal catenaccio | v. intr. [aus. avere] agitare rumorosamente catene.

s.m. lo scatenare, lo scatenarsi (spec. fig.): lo scatenamento delle passioni.

v. tr. [io scaténo ecc.]n 1 (non com.) liberare da catene: scatenare il cane n 2 (fig.) eccitare, aizzare: scatenare l'odio contro il nemico | scatenarsi v. rifl. n 1 agire, muoversi con violenza,...

part. pass. di scatenare agg. che non ha freno, che è incontenibile: un gruppo di persone scatenate ; passioni scatenate | essere una furia scatenata , un diavolo scatenato , (fig. scherz.) si...

s.m. un rumore continuato di catene.

vedi schettinare.

s.f. (med.) perversione dell'istinto della fame che induce a mangiare escrementi.

s.m. pl. (zool.) famiglia di insetti ditteri che vivono di preferenza nei luoghi umidi e compiono per lo più il loro sviluppo sugli escrementi dei grandi vertebrati | sing. [-e] ogni insetto...

s.f. n 1 nome generico di qualsiasi recipiente fornito di coperchio, usato per riporvi, conservarvi o trasportare oggetti vari: scatola di cartone , di vetro , di plastica , di legno , di latta ; una...

s.m. [f. -a] chi fabbrica o vende scatole.

s.m. n 1 assortimento, insieme di scatolen 2 generi alimentari conservati in scatola: un pasto a base di scatolame.

agg. che ha forma di scatola (usato spec. nel linguaggio dell'edilizia): struttura scatolare.

s.f. quantità di roba contenuta in una scatola.

agg. n 1 confezionato, conservato in scatola: prodotti , cibi scatolati | usato anche come s.m. : la vendita degli scatolati ; gli scatolati della carrozzeria di una vettura n 2 chiuso, piegato a...

s.f. n 1 dim. di scatola n 2 piccola scatola contenente prodotti alimentari conservati: una scatoletta di tonno.

s.m. fabbrica di scatole.

s.m. (chim.) composto organico a otto atomi di carbonio con un nucleo aromatico e uno eterociclico contenente azoto; si forma dalle feci, cui conferisce l'odore sgradevole.

s.f. n 1 lo scrivere o il parlare scherzosamente degli escrementi o delle funzioni fisiologichen 2 lo scritto o il discorso stessi che trattano di questi argomenti.

agg. [pl. m. -ci] di, da scatologia: linguaggio scatologico.

vedi catorcio.

part. pres. di scattare agg. che scatta, che ha i riflessi pronti: un atleta scattante | detto di auto o motoveicolo, che è dotato di un'ottima ripresa.

v. intr. [aus. essere o avere nel sign. 1, essere negli altri sign.]n 1 di molle e congegni vari, liberarsi rapidamente dallo stato di tensione a cui erano sottoposti: fare scattare il grilletto n...

s.m. invar. (fis.) diffusione di un fascio di particelle subatomiche che interagiscono con un nucleo o con altre particelle.

s.m. e f. [pl. m. -sti] atleta dotato di scatto | nell'atletica leggera, specialista nelle gare di velocità su breve percorso.

v. tr. (tosc.) togliere la parte guasta, spec. a frutta e verdura.

s.m. n 1 lo scattare di molle, congegni ecc.; per estens., il dispositivo, il congegno stesso che funziona scattando e il rumore che esso produce nello scattare: lo scatto di una molla , del grilletto...

s.f. (lett.)n 1 sorgenten 2 (fig.) origine: le profonde scaturigini dell'immaginazione , della poesia.

v. intr. [io scaturisco , tu scaturisci ecc. ; aus. essere]n 1 zampillare, sgorgare, uscire fuori (detto di liquidi): l'acqua scaturiva dalla roccia ; davanti a quella scena gli scaturirono le...

e deriv. vedi scoutismo e deriv.

s.m. attrezzo agricolo, montabile su un trattore, che consente di scavare nel terreno piccole buche utili a trattenere l'acqua piovana e a impedire l'erosione.

s.f. macchina agricola per lo scavo e la manutenzione dei fossi che irrigano i campi.

s.m. lo scavalcare, l'essere scavalcato (anche fig.).

v. tr. [io scavalco , tu scavalchi ecc.]n 1 superare un ostacolo passandogli sopra: scavalcare un muretto n 2 passare avanti agli altri (anche fig.): ha scavalcato tutti e ora è direttore |...

v. intr. [aus. avere] (non com.)n 1 correre, muoversi sfrenatamente come un cavallo libero (detto spec. di ragazzi che giocano)n 2 (fig.) condurre una vita sregolata; correre la cavallina | v. tr. ...

agg. e s.m. [f. -trice] macchina agricola per lavorazioni continue di terreni piantati a viti o ad alberi da frutta, in grado di spostare automaticamente l'attrezzo da lavoro quando incontra il...

s.m. (non com.) lo scavare; scavo.

v. tr. n 1 formare una cavità nel suolo asportando terra, o in un oggetto eliminando parte del materiale di cui è fatto: scavare un fossato , un pozzo ; scavare il tronco di un albero | scavare il...

part. pass. di scavare agg. smagrito, smunto: volto scavato.

agg. e s.m. [f. -trice] che, chi scava: macchina scavatrice s. m. n 1 operaio addetto a lavori di scavon 2 lo stesso che escavatore , nel sign. 1.

s.f. macchina per scavare, generalmente azionata da motori termici o elettrici.

s.f. n 1 lo scavare; per estens., la terra o il materiale che si è scavaton 2 scavo, scollo di un vestito.

s.f. (non com.) escavazione.

s.m. [pl. -li , rar. -lo]n 1 (non com.) discesa ripida; per estens., caduta rovinosa ' correre , venir giù a scavezzacollo , in gran fretta, precipitosamenten 2 [anche f.] (fig.) giovane scapestrato...

v. tr. [io scavézzo ecc.]n 1 spezzare la cima degli alberi; scapezzare | (estens.) rompere, spezzare in genere: scavezzarsi il collo n 2 nella lavorazione della canapa, rompere i canapuli per...

s.f. macchina per la scavezzatura dei canapuli.

s.f. l'operazione di scavezzare i canapuli.

agg. (ant.) smontabile, pieghevole (detto spec. di armi da fuoco portatili) s.m. (ant.) pendio, scoscendimento.

s.m. arnese usato in cucina per svuotare zucchine, melanzane e altri ortaggi da cucinare ripieni.

v. tr. [io scavìzzolo ecc.] (tosc. non com.) cercare qualcosa frugando minuziosamente.

s.m. n 1 lo scavare: lo scavo di un pozzo , delle fondamenta di una casa n 2 spec. pl. il luogo dove si scava e le cose scavate: gli scavi archeologici di pompei ; visitare gli scavi n 3 in sartoria,...

agg. e s.m. (metr.) altra denominazione del verso coliambo , il cui ritmo presenta alla fine un andamento inverso che lo fa sembrare zoppicante.

agg. [pl. m. -ci] (metr.) di scazonte; coliambico.

v. rifl. (volg.)n 1 litigare, arrabbiarsi con qualcunon 2 avvilirsi, perdere l'entusiasmo, abbattersi.

s.m. (volg.)n 1 litigio, alterco: abbiamo avuto uno scazzo, ma ci siamo subito riconciliati n 2 situazione difficile, logorante: con tutti questi scazzi, non so se potrò farcela.

o cazzottare, v. tr. [io scazzòtto ecc.] (pop.) prendere a cazzotti, a pugni | scazzottarsi v. rifl. (pop.) prendersi a cazzotti: si scazzottarono ben bene.

o cazzottata, s.f. (pop.) scontro, rissa a cazzotti, a pugni | scarica di cazzotti.

o cazzottatura, s.f. (pop.) lo stesso che scazzottata.

s.m. nel linguaggio corrente, libretto di assegni; anche, custodia per un libretto di assegni.

s.f. (ant.)n 1 beffa, scherno: fare sceda di qualcuno , schernirlo; sanguinose scede (carducci)n 2 motto, spiritosaggine: ora si va con motti e con iscede / a predicare (dante par. xxix, 115-116).

poet. scerre, v. tr. [pres. io scélgo (ant. o pop. scéglio), tu scégli ecc. ; fut. io sceglierò (poet. scerrò) ecc. ; pass. rem. io scélsi , tu scegliésti ecc. ; cond. io sceglierèi ...

s.m. (non com.) lo scegliere; scelta.

s.m. [f. -trice]n 1 (non com.) chi sceglien 2 operaio addetto a un lavoro di scelta, spec. di frutta o verdura da conservare, oppure di prodotti industriali da dividere in gruppi secondo la qualità.

s.m. n 1 grado, dignità di sceiccon 2 territorio che costituisce il dominio di uno sceicco.

s.m. [pl. -chi] nel mondo arabo, titolo dato ai capi delle tribù o a persone notevoli per virtù o dottrina.

e deriv. vedi shakerare e deriv.

vedi scellerato.

s.f. (lett.) scellerataggine, scelleratezza.

s.f. (ant.) scelleratezza: d'ogni misfatto e d'ogni scelleranza / ardito e frodolente esecutore (caro).

s.f. lo stesso che scelleratezza.

s.f. n 1 l'essere scellerato; carattere scellerato: un individuo di una scelleratezza abominevole ; la scelleratezza di un misfatto n 2 azione da scellerato: compiere una scelleratezza.

poet. scelerato, agg. malvagio, che rivela grande malvagità iniquo, nefando: un uomo scellerato ; parole , azioni scellerate s.m. [f. -a] persona di grande malvagità § scelleratamente avv.

s.m. n 1 unità monetaria dell'austrian 2 moneta divisionale inglese, pari alla decima parte della sterlina (prima del 1971, anno in cui nel regno unito entrò in vigore il sistema decimale, era pari...

s.f. n 1 lo scegliere; la possibilità di scegliere: fare una scelta ; in quel negozio c'è molta scelta ; bisogna far così, non c'è altra scelta | a scelta , con facoltà di scegliere liberamente:...

s.f. (lett.) l'essere scelto; raffinatezza, squisitezza: sceltezza di linguaggio.

part. pass. di scegliere agg. n 1 che è frutto di una scelta; per estens., che è di qualità superiore alla media: merce scelta n 2 (estens.) elegante, raffinato, distinto: scrivere in lingua...

s.m. (rar.) lo scemare; diminuzione.

v. tr. [io scémo ecc.] (non com.) diminuire, abbassare: scemare il prezzo di vendita di un prodotto | scemare la botte , il fiasco , togliere parte del liquido che contengono | v. intr. [aus....

s.f. (fam.) azione, frase da scemo; cosa scema, insulsa: fare , dire scemate ; che scemata questo sceneggiato televisivo!.

s.f. (fam.)n 1 l'essere scemo, insulso: questa è una prova di scemenza da parte tua n 2 atto, frase da scemo: non diciamo scemenze!.

agg. n 1 (fam.) che ha o denota poco senno; sciocco, insulso: una persona scema ; un atteggiamento scemo | che è privo di senso; stupido, insignificante: che scemo questo libro! n 2 (non com.) non...

s.f. n 1 l'essere scempio, scioccon 2 atto, frase da scempio; sciocchezza.

s.m. detto di ciò che era doppio, lo scempiarsi, il diventare semplice: lo scempiamento delle consonanti geminate nei dialetti veneti.

v. tr. [io scémpio ecc.] rendere scempio, semplice: scempiare le consonanti doppie | scempiarsi v. rifl. diventare scempio, semplice.v. tr. [io scémpio ecc.] (non com.) fare scempio; rovinare,...

s.f. (non com.) scempiaggine.

part. pass. di scempiaren 1 agg. n 1 che da doppio è stato ridotto a scempion 2 scemo, sciocco.

s.f. (non com.) scempiaggine.

agg. n 1 semplice, non doppio: filo scempio ; pronunziare scempie le consonanti doppie ; prima era scempio, e ora è fatto doppio (dante purg. xvi, 55)n 2 (ant. o region.) privo di senno: e quel...

vedi scimunito.

s.f. n 1 la parte del teatro nella quale recitano gli attori: il fondo , i lati della scena ; scena multipla , divisa in ambienti diversi; direttore di scena , chi dirige la rappresentazione teatrale;...

s.m. n 1 l'insieme del fondale e delle quinte del palcoscenico; apparato scenicon 2 (fig.) paesaggio naturale molto suggestivo, che sembra quasi un fondale teatrale; spettacolo: il grandioso scenario...

s.m. e f. [pl. m. -sti] (non com.) sceneggiatore.

s.f. litigio, alterco, rimprovero violento: fare una scenata a qualcuno ; assistere a delle scenate ; una scenata disgustosa.

v. intr. [pres. io scéndo ecc. ; pass. rem. io scési , tu scendésti ecc. ; part. pass. scéso]n 1 andare da un luogo più alto a uno più basso; anche, spostarsi dal nord verso il sud: scendere...

s.m. invar. tappetino che si pone accanto alla vasca da bagno per poggiarvi i piedi uscendo dalla vasca.

s.m. invar. n 1 tappetino che si stende accanto al letto per poggiarvi i piedi quando ci si alzan 2 vestaglia da camera.

v. tr. [io scenéggio ecc.] suddividere in scene un soggetto teatrale o un'opera letteraria, scrivendo i dialoghi e dando le indicazioni necessarie per la rappresentazione teatrale, cinematografica o...

s.f. n 1 genere del teatro popolare napoletano che si fonda sul tema di una canzone di successo per sviluppare copioni di stampo melodrammaticon 2 (estens.) messinscena, situazione fittizia creata per...

part. pass. di sceneggiare e agg. nel sign. del verbo s.m. rappresentazione televisiva di un soggetto narrativo: uno sceneggiato in quattro puntate.

s.m. [f. -trice] chi scrive sceneggiature di opere teatrali o cinematografiche, di trasmissioni radiofoniche o televisive.

s.f. n 1 lo sceneggiare; suddivisione in scene di un'opera teatrale, cinematografica, radiotelevisivan 2 copione di un film o di una trasmissione radiotelevisiva, comprendente la suddivisione in...

s.f. n 1 breve azione scenica a carattere comicon 2 episodio, situazione della vita reale involontariamente comici: una gustosa scenetta.

agg. [pl. m. -ci] di, della scena: allestimento , apparato scenico s.m. (ant.) attore § scenicamente avv. per ciò che riguarda la scena; sotto l'aspetto scenografico.

s.f. n 1 l'arte di creare e di realizzare le scenen 2 l'insieme degli elementi che costituiscono l'ambiente scenicon 3 (ant.) prospettiva.

agg. [pl. m. -ci]n 1 di, da scenografia: studio scenografico n 2 (fig.) si dice di qualsiasi manifestazione, situazione, evento che colpisca per certi aspetti artificiosi e spettacolari: un tramonto...

s.m. [f. -a] chi disegna o realizza le scene.

s.f. l'arte, la tecnica di creare l'ambiente scenico.

agg. [pl. m. -ci] relativo alla scenotecnica s.m. chi provvede alla realizzazione di particolari effetti in una rappresentazione teatrale, o manovra meccanismi di scena.

v. tr. [io scèntro o scéntro ecc.] causare una scentratura | (region.) mettere fuori centro, fuori uso; danneggiare, scassare (a causa di un urto, un colpo): ho scentrato il congegno , il motore ;...

part. pass. di scentrare agg. privo di centro; non esattamente al centro: mi pare che il perno sia scentrato | (fig.) scriteriato, bislacco: è un tipo simpatico, ma mi sembra un po' scentrato.

s.f. (tecn.) situazione di un organo rotante di una macchina il cui asse di rotazione reale non coincida con quello ideale.

rar. schepsi, s.f. (filos.) atteggiamento mentale di dubbio conoscitivo, metodico, che può essere anche il punto di partenza per un'ulteriore e più approfondita ricerca.

s.f. in apicoltura, apparecchio col quale, utilizzando il calore del sole o l'acqua bollente, si ricava la cera vergine dai residui dei favi.

v. tr. [io scèrbo ecc.] (agr.) effettuare la scerbatura.

s.f. (agr.) l'operazione del mondare una data coltura dalle erbe infestanti.

s.m. n 1 in gran bretagna e in irlanda, magistrato con funzioni amministrative e giudiziarie | negli stati uniti, capo della polizia di una contean 2 (pop.) agente di una polizia privata.s.m. nel...

v. tr. [pres. io scèrno ecc. ; pass. rem. (rar.) io scèrsi o scernéi o scernètti , tu scernésti ecc. ; part. pass. (rar.) scernito] (ant. , lett.)n 1 distinguere con gli occhi o con...

s.m. (ant.) discernimento; distinzione.

ant. scerpere, v. tr. [io scèrpo ecc.] (lett.) strappare, svellere, schiantare: da che fatto fu poi di sangue bruno, / ricominciò a dir: "perché mi scerpi?" (dante inf. xiii, 34-35).

agg. (rar.) scerpellino.

o cerpellino, agg. (tosc.) si dice di occhio con le palpebre rovesciate e arrossate; per estens., di persona che ha questo difetto agli occhi.

o cerpellone, s.m. (non com.) errore grossolano, strafalcione.

vedi scerpare.

vedi scegliere.

v. rifl. [io mi scervèllo ecc.] pensare intensamente, cercare affannosamente la soluzione di un problema; lambiccarsi il cervello, rompersi la testa: scervellarsi su , intorno a un problema ;...

part. pass. di scervellare agg. e s.m. [f. -a] che, chi è senza cervello, privo di criterio, sbadato: un ragazzo scervellato § scervellatamente avv.

s.f. n 1 lo scenderen 2 luogo in pendio, discesa: una scesa ripida ; la casa in fondo alla scesa n 3 (ant. o tosc.) catarro, flussione ' scesa di testa , (fig.) capriccio.

part. pass. di scendere e agg. nei sign. del verbo.

o shakespeariano [sha-ke-spea-ria-no; pr. / sekspi'rjano /] agg. del poeta e drammaturgo inglese w. shakespeare (1564-1616), o che si riferisce alla sua arte, alle sue opere: le tragedie scespiriane...

s.m. n 1 (filos.) atteggiamento che, negando la possibilità di raggiungere la certezza nella conoscenza della realtà, sospende ogni giudizio o considera tutte le conclusioni come non definitive |...

agg. [pl. m. -ci]n 1 (filos.) dello scetticismo, attinente allo scetticismo: scuola scettica n 2 (estens.) che dubita di tutto; incredulo per abitudine mentale o in relazione a un singolo fatto: un...

agg. (lett.) che tiene lo scettro; per estens., insignito del potere regale.

s.m. n 1 bastone di materiale prezioso, simbolo dell'autorità regia; per estens., il potere monarchico: scettro regale ; conquistare , usurpare lo scettro n 2 (fig.) predominio, preminenza: lo...

s.m. (rar.) lo sceverare; distinzione, separazione.

ant. scevrare , v. tr. [io scévero ecc.] (lett.) separare distinguendo: sceverare il bene dal male.

ant. scevero , agg. n 1 (lett.) privo, esente: scevro di colpe n 2 (ant.) separato, lontano: onde beatrice, ch'era un poco scevra (dante par. xvi, 13).

s.m. (ling.) simbolo grafico dell'alfabeto ebraico che, sottoscritto a un segno consonantico, denota assenza di vocale o la presenza della vocale neutra di quantità ridotta.

s.f. n 1 rettangolo di carta o di cartoncino usato per trascrivere dati e annotazioni, e disposto con altri di uguale dimensione in uno schedario secondo un determinato ordine (gener. alfabetico), in...

v. tr. [io schèdo ecc.] trascrivere, registrare su scheda: schedare i libri di una biblioteca ; schedare un'opera , un autore , annotarne su schede i passi, i dati che interessano ai fini di una...

s.m. n 1 insieme di schede disposte secondo un ordine determinato: consultare lo schedario di una biblioteca ; lo schedario degli uffici di polizia n 2 mobile o anche ufficio in cui si conservano le...

s.m. e f. [pl. m. -sti] chi è addetto all'ordinamento e all'aggiornamento di uno schedario.

agg. [pl. m. -ci] che concerne le schede o lo schedario: sistema schedaristico.

part. pass. di schedare agg. registrato, trascritto su scheda: esaminare gli esempi schedati s. m. [f. -a] persona le cui generalità risultano negli schedari della polizia perché ha precedenti...

s.m. [f. -trice] chi compila schede: lo schedatore di una biblioteca.

s.f. l'operazione dello schedare: fare la schedatura dei libri di una biblioteca.

s.f. n 1 dim. di scheda n 2 (pop.) foglietto predisposto per partecipare ai giochi del totocalcio, totip ed enalotto: fare , giocare la schedina.

s.m. n 1 accr. di scheda n 2 scheda di grandi dimensioni usata per particolari necessità | schedone indicatore , in un blocco di schede, scheda di dimensioni maggiori rispetto alle altre, che viene...

v. tr. (inform.) effettuare una schedulazione.

s.m. invar. adattamento it. dell'ingl. scheduler.

s.f. (inform.) pianificazione dell'esecuzione di più processi effettuata dallo scheduler.

s.m. invar. (inform.) in un elaboratore elettronico, parte del sistema operativo che seleziona il processo da eseguire nel caso di attivazione in successione di più processi.

s.f. (min.) wolframato di calcio, usato per l'estrazione del tungsteno (wolframio).

s.f. [pl. -ge]n 1 frammento irregolare, per lo più appuntito e tagliente, staccatosi da un corpo di materiale solido: scheggia di legno , di vetro ; essere colpito da una scheggia di granata. dim....

vedi scaggiale.

s.m. (non com.) lo scheggiare, lo scheggiarsi.

v. tr. [io schéggio ecc.] far saltar via una o più schegge dalla superficie di un oggetto: scheggiare un piatto | scheggiarsi v. rifl. rompersi in schegge; subire una o più scheggiature: il...

part. pass. di scheggiare agg. n 1 che presenta una o più scheggiature: un vaso tutto scheggiato n 2 (lett.) irto, cosparso di rocce aguzze: per lo scheggiato calle / precipitando a valle (manzoni...

s.f. n 1 distacco di uno o più frammenti da un oggetton 2 il punto da cui si è staccata una scheggia.

s.m. (ant. o region.) macigno, masso roccioso: giù t'acquatta / dopo uno scheggio, ch'alcun schermo t'aia (dante inf. xxi, 59-60).

s.m. (ant. o region.) masso roccioso e spigoloso: o tu che siedi / tra li scheggion del ponte quatto quatto (dante inf. xxi, 88-89).

agg. (non com.) che ha molte schegge; che si scheggia facilmente: legno scheggioso.

s.m. pl. (dial.) soldi, quattrini.

vedi scheletrogeno.

s.m. protesi odontoiatrica mobile che collega due o più denti colmando lo spazio lasciato dai denti mancanti.

agg. [pl. m. -ci]n 1 di, dello scheletro: sistema scheletrico n 2 (estens.) simile a uno scheletro; così magro da sembrare uno scheletro: una figura scheletrica ; gambe scheletriche n 3 (fig.)...

v. tr. [io scheletrisco , tu scheletrisci ecc.] ridurre come uno scheletro: il male lo aveva scheletrito | scheletrirsi v. rifl. diventare come uno scheletro, magrissimo.

part. pass. di scheletrire agg. n 1 magrissimo: un vecchio scheletrito ; una mano scheletrita | secco, spoglio: un ramo , un albero scheletrito n 2 (fig.) ridotto all'essenziale, molto o troppo...

poet. scheltro, s.m. n 1 negli animali vertebrati e nell'uomo, l'impalcatura ossea sulla quale appoggiano tutte le parti molli del corpo; dopo la morte, il cadavere di cui non restano che le ossa '...

o scheletogeno, agg. (biol.) in embriologia, si dice del tessuto che dà origine alle ossa.

s.m. (ant. , lett.)n 1 piccola barca a remin 2 fiancata di un'imbarcazione.

vedi scheletro.

s.m. [pl. -mi]n 1 figura che costituisce una rappresentazione semplificata e funzionale di un oggetto, di un meccanismo, di un processo: lo schema di un impianto elettrico , di un motore a scoppio |...

s.f. l'essere schematico: un libro che pecca di eccessiva schematicità.

agg. [pl. m. -ci] che rappresenta i tratti essenziali e caratteristici di qualcosa, lasciando da parte l'accessorio e l'accidentale: disegno , progetto schematico | (spreg.) limitato, angusto:...

s.m. n 1 l'essere schematico; modo di procedere per schemi, per modelli rigidi e astratti: peccare di schematismo ; essere schiavo di un rigido schematismo n 2 nella filosofia di kant, il procedimento...

v. tr. ridurre a schema, alle linee essenziali; rappresentare in forma schematica: schematizzare un fenomeno.

s.f. lo schematizzare, l'essere schematizzato.

vedi scepsi.

agg. e s.m. (lett.) sgherro, sicario: gente disperata, empia e scherana (tassoni); coteste son cose da farle gli scherani e i rei uomini (boccaccio dec. i, 1).

s.f. n 1 arte del combattere con armi bianche (fioretto, spada, sciabola); disciplina sportiva in cui i contendenti si affrontano con una di tali armi: tirare di scherma ; maestro di scherma ;...

s.m. (tecn.) protezione di un dispositivo mediante uno schermo; lo schermo stesso posto a protezione.

s.f. n 1 (ant.) duello, scontro ad armi bianchen 2 serie alterna di colpi, finte e parate in uno scontro all'arma biancan 3 (fig.) contrasto di opinioni o di sentimenti espressi in modo abile e...

v. tr. [io schérmo ecc.]n 1 (ant.) riparare, proteggere: che è quel, dolce padre, a che non posso / schermar lo viso...? (dante purg. xv, 25-26)n 2 coprire con uno schermo; attenuare o proteggere...

s.f. videata.

s.f. n 1 operazione dello schermare; schermaggion 2 il mezzo usato per schermare qualcosa.

vedi schermitore.

v. intr. [io schermisco , tu schermisci ecc. ; aus. avere] (ant.) combattere all'arma bianca | v. tr. proteggere, riparare: schermirsi il petto dai colpi dell'avversario | schermirsi v. rifl. ...

agg. [pl. m. -ci] della scherma, attinente alla scherma: tecnica schermistica ; incontro schermistico.

meno com. schermidore, s.m. n 1 [f. -trice] chi pratica lo sport della scherma; chi fa un duello all'arma biancan 2 pugile dotato di una buona scherma.

s.m. n 1 riparo, difesa, protezione (anche fig.): farsi schermo con la mano ; si fa schermo del nome di suo padre | la donna dello schermo , nella poesia cortese d'amore, donna cantata dal poeta per...

v. tr. [io schermògrafo ecc.] (med.) sottoporre a schermografia.

s.f. (med.) tecnica radiografica consistente nel fotografare l'immagine che il passaggio dei raggi x attraverso un corpo produce sullo schermo fluorescente di un apparecchio radiologico; anche, la...

agg. [pl. m. -ci] (med.) relativo alla schermografia: esame schermografico § schermograficamente avv. mediante la schermografia.

agg. n 1 (lett.) di scherno, che contiene scherno: parole schernevoli n 2 (ant.) degno di scherno § schernevolmente avv.

v. tr. [io schernisco , tu schernisci ecc.]n 1 farsi beffe di qualcuno con atti o parole sprezzanti: schernire l'avversario n 2 (rar.) ingannare.

agg. e s.m. [f. -trice] che, chi schernisce: sorriso schernitore.

s.m. n 1 lo schernire; le parole, gli atti, i gesti con cui si schernisce: farsi scherno di qualcuno ; frasi , grida di scherno ; essere oggetto di scherno n 2 la persona o la cosa che viene...

s.m. invar. (mus.) indicazione, sul testo musicale, che prescrive un'esecuzione leggera e scherzosa.

v. intr. [io schérzo ecc. ; aus. avere]n 1 giocare con vivacità e allegria: i bambini scherzano volentieri ; i gattini scherzavano con la madre n 2 (lett.) muoversi, agitarsi leggiadramente: il...

v. intr. [io scherzéggio ecc. ; aus. avere] (non com.) scherzare frequentemente e amabilmente.

agg. (lett.) scherzoso § scherzevolmente avv.

s.m. n 1 lo scherzare; il comportarsi in un certo modo per burla, per fare dello spirito, non con intenzioni serie: prendere , volgere qualcosa in scherzo | saper stare allo scherzo , avere molto...

agg. n 1 che scherza volentieri: un ragazzo scherzoso n 2 detto o fatto per scherzo; che ha tono, valore di scherzo: parole , frasi scherzose ; un gesto scherzoso § scherzosamente avv.

s.m. pattinaggio a rotelle.

rar. scatinare, v. intr. [io schèttino ecc. ; aus. avere] pattinare con i pattini a rotelle.

s.m. [f. -trice] chi schettina.

s.m. (spec. pl.) pattino a rotelle.

s.f. [pl. -ce]n 1 trappola nella quale gli animali restano schiacciati sotto una pietran 2 attrezzo della pasticceria artigianale costituito da due piastre metalliche incernierate a formare una sorta...

s.m. invar. (agr.) frangibiade.

s.m. invar. macchina agricola che serve a schiacciare gli steli dell'erba da foraggio appena tagliata in modo da accelerarne il processo di essiccamento.

s.m. lo schiacciare, lo schiacciarsi, l'essere schiacciato ' schiacciamento polare , (astr.) appiattimento dei corpi celesti ai poli, per effetto della rotazione, per cui il loro diametro polare...

s.m. invar. arnese da tavola, di varia forma, che si adopera per rompere noci, mandorle e sim.

part. pres. di schiacciare agg. che non lascia possibilità di obiettare, di reagire: una prova schiacciante di colpevolezza ; la schiacciante superiorità degli avversari.

s.m. invar. arnese da cucina di varia forma che serve per schiacciare le patate lesse.

pop. tosc. stiacciare, v. tr. [io schiàccio ecc.]n 1 comprimere qualcosa con forza, per lo più dall'alto verso il basso, in modo da appiattirlo, romperlo e sim.: ti sei seduto sul cappello e l'hai...

s.m. invar. rullo compressore usato per costipare lo strato superficiale di sassi delle strade non asfaltate.

pop. tosc. stiacciata, s.f. n 1 lo schiacciare una volta o in fretta, alla meglio. dim. schiacciatina n 2 contusione, pestatan 3 (tosc.) bocciaturan 4 focaccia appiattita che si fa con pasta di pane:...

pop. tosc. stiacciato, part. pass. di schiacciare agg. n 1 che ha perduto la sua forma primitiva, ammaccato: una mela tutta schiacciata n 2 appiattito: naso schiacciato n 3 colpo , tiro schiacciato...

s.m. [f. -trice] (sport) giocatore particolarmente abile nell'effettuare schiacciate.

s.f. lo stesso che schiacciaforaggi.

s.f. lo schiacciare, lo schiacciarsi, l'essere schiacciato | punto, parte schiacciata; ammaccatura.

v. tr. (fam.) porre, gettare senza attenzione o riguardo, alla rinfusa: schiaffare la roba in un sacco | schiaffare qualcuno dentro , in prigione , imprigionarlo | schiaffarsi v. rifl. (fam.)...

v. tr. [io schiafféggio ecc.]n 1 colpire con schiaffi, prendere a schiaffi: il padre lo schiaffeggiò n 2 (estens.) colpire con la mano aperta: schiaffeggiare la palla | (lett.) battere con...

agg. e s.m. [f. -trice] che, chi schiaffeggia.

pop. tosc. stiaffo, s.m. n 1 percossa data sulla faccia a mano aperta: dare , prendere uno schiaffo ; prendere qualcuno a schiaffi | misurare uno schiaffo , fare il gesto di darlo | avere una faccia...

v. intr. [aus. avere] emettere gridi confusi e molesti, detto soprattutto di galline o di altri volatili | (estens.) gridare scompostamente e con voce sgraziata, detto di persone: smettetela di...

s.m. [f. -trice] (non com.) chi schiamazza: schiamazzatori notturni.

s.m. (non com.) uno schiamazzare continuo.

s.m. n 1 insieme di gridi confusi e molesti prodotti da volatili o persone che schiamazzano: schiamazzo di galline spaventate ; schiamazzi notturni | fare schiamazzo , (fig.) agitarsi e gridare in...

vedi scancio.

s.m. (non com.) lo schiantare, lo schiantarsi, l'essere schiantato.

pop. tosc. stiantare, v. intr. [aus. essere] (fam.) scoppiare, crepare, morire (spec. fig.): schiantare dalle risa , dalla fatica | v. tr. n 1 spezzare, rompere con violenza: il fulmine ha...

s.f. (non com.) schiantamento.

pop. tosc. stianto, s.m. n 1 lo schiantare, lo schiantarsi, l'essere schiantato ' di schianto , all'improvviso, di colpon 2 il rumore secco di cosa che si schianti o scoppi: lo schianto della bomba n...

s.f. (ant.) crosta che si forma sopra piaghe o ferite: dal capo al piè di schianze macolati (dante inf. xxix, 75).

s.f. n 1 (non com.) scheggia di legnon 2 (fig. fam.) persona inetta, incapace (nel lavoro, nello sport, nel gioco ecc.): a tennis è una schiappa.

v. tr. e intr. [aus. dell'intr. avere] (region. o lett.) rischiarare, schiarire; rischiararsi, schiarirsi.

s.m. n 1 lo schiarire, lo schiarirsin 2 (fig.) spiegazione, delucidazione, chiarimento: dare , chiedere schiarimenti.

v. tr. [io schiarisco , tu schiarisci ecc.] rendere chiaro o più chiaro (anche fig.): schiarire i capelli ; schiarirsi le idee | schiarirsi la voce , renderla più nitida, meno velata, per lo più...

s.f. n 1 il rasserenarsi del cielo: dopo una breve schiarita ha ricominciato a piovere n 2 (fig.) l'appianarsi di divergenze; distensione: c'è stata una schiarita nei rapporti fra i due stati.

s.m. locale nel quale si lascia l'olio a riposare perché divenga chiaro e trasparente.

s.f. operazione dello schiarire: schiaritura di un colore ; la schiaritura dei capelli.

s.f. (med.) accertamento delle caratteristiche di rifrazione dell'occhio, eseguito mediante l'illuminazione del fondo oculare e l'osservazione delle ombre proiettate sul medesimo dai margini del foro...

s.f. (lett.) stirpe, discendenza.

pop. tosc. stiattare, v. intr. [aus. essere] scoppiare, crepare (spec. fig.): schiattare dalla bile , dalla rabbia ; schiattare d'invidia.

v. intr. [io schiattisco , tu schiattisci ecc. ; aus. avere] (rar.) emettere gridi brevi e acuti (detto spec. di cani): come levrier... / schiattisce indarno, e si dibatte e tira (ariosto o. f. ...

v. tr. [io schiavàccio ecc.] aprire ciò che era chiuso da un chiavaccio, da un catenaccio.

v. tr. liberare dalle chiavarde, separare due parti togliendo le chiavarde che le tenevano unite.

v. tr. (ant.) liberare dai chiodi; schiodare, scardinare.

agg. [pl. m. -schi] (non com.) di, da schiavo: sottomissione schiavesca.

s.f. n 1 veste lunga o mantello di tessuto grossolano, con cappuccio e maniche larghissime, portato nel medioevo da pellegrini ed eremiti: il pellegrino... la schiavina gittatasi di dosso e di capo il...

s.m. n 1 sistema politico e sociale basato sulla schiavitù la dottrina che lo sostienen 2 (estens.) tendenza a trattare gli altri come schiavi.

s.m. e f. [pl. m. -sti]n 1 sostenitore, difensore dello schiavismon 2 chi tende a trattare gli altri come schiavi | usato anche come agg. : stati schiavisti.

agg. [pl. m. -ci] dello schiavismo; di, da schiavista: teorie schiavistiche ; atteggiamenti schiavistici.

s.f. n 1 l'essere schiavo; la condizione di chi è schiavo: ridurre in schiavitù ; liberarsi , affrancarsi dalla schiavitù n 2 mancanza di libertà politican 3 (fig.) l'essere soggetto ad altre...

v. tr. ridurre in schiavitù, rendere schiavo | (iperb.) trattare in modo dispotico e umiliante: con la sua intransigenza ossessiva, ha finito per schiavizzare la figlia.

s.f. (non com.) lo schiavizzare, l'essere schiavizzato.

pop. tosc. stiavo, agg. e s.m. [f. -a]n 1 si dice di chi è privo della libertà personale e dei diritti civili, e appartiene ad altri come una cosa: gli schiavi dell'antichità ; la tratta degli...

agg. e s.m. [f. -a] (ant.) slavo delle coste orientali dell'adriatico s.m. (st.) soldato di un reparto speciale della repubblica di venezia, che era formato soltanto da slavi.

s.f. (region.)n 1 rumore secco che si produce comprimendo il medio o l'indice di una mano contro il pollice e forzandoli di scatto in direzioni opposte; schioccon 2 (estens.) colpo fulmineo e...

s.m. (non com.) chi scrive o pubblica cose di nessun valore; scrittore da strapazzo.

v. tr. [io schìcchero ecc.] (non com.) scrivere o disegnare malamente; imbrattare, sporcare: e vo come la chiocciola... /... a schiccherar le mura (pascoli).v. tr. e intr. [io schìcchero ecc. ;...

s.f. (non com.) l'imbrattare fogli | scritto, disegno malfatto; sgorbio.

v. tr. [io schidióno ecc.] (non com.) infilare nello schidione.

s.f. la quantità di carne infilata in uno schidione: una schidionata di tordi.

pop. tosc. stidione, s.m. lungo spiedo per infilare e arrostire a fuoco vivo carni, volatili ecc.

s.f. n 1 la parte posteriore del tronco, dalle spalle ai fianchi: avere mal di schiena | il filo della schiena , la linea che corrisponde alla spina dorsale ' lavoro di schiena , (fig.) lavoro...

s.m. n 1 parte di un sedile a cui si appoggia la schienan 2 parte dell'armatura che ricopriva la schienan 3 la schiena di un animale, anche come pezzo di carne macellatan 4 pl. midollo spinale del...

s.f. n 1 colpo dato con la schienan 2 (sport) colpo della lotta, con il quale si pone l'avversario con la schiena a terra.

agg. (non com.) che ha la schiena larga; che ha forma di schiena.

pop. tosc. stiera, s.f. n 1 insieme di uomini armati disposti secondo un determinato ordine: una schiera di fanti , di cavalieri ; far avanzare le schiere ; ordinare le schiere ; mettere in schiera ,...

s.m. n 1 lo schierare, lo schierarsi, l'essere schieraton 2 disposizione delle truppe di fronte al nemico | (sport) formazione di una squadra, disposizione dei giocatori in campon 3 (fig.) l'insieme...

v. tr. [io schièro ecc.]n 1 disporre in schiere: schierare l'esercito per una parata n 2 (estens.) disporre in un determinato ordine; mettere in fila: schierare in campo i giocatori ; schierare le...

s.f. l'essere schietto (spec. fig.): la schiettezza di un vino ; schiettezza di modi , d'animo ; parlare con schiettezza.

pop. tosc. stietto, agg. n 1 puro, semplice, genuino; che non presenta contaminazioni o imperfezioni: vino schietto , non mescolato con altre sostanze; frutta schietta , non guasta, perfetta; parlare...

v. tr. n 1 disdegnare, disprezzare: schifare una persona ; schifare le adulazioni , le ricchezze n 2 fare schifo, disgustare: il suo comportamento ci ha schifato n 3 (ant.) schivare, evitare: li quali...

part. pass. di schifare agg. disgustato, nauseato: sono schifato della vostra disonestà.

s.f. (dial.) schifezza.

agg. (rar.) schifoso.

s.f. n 1 l'essere schifoson 2 cosa che fa schifo: questo libro è una schifezza.

s.f. l'essere schifiltoso.

agg. e s.m. [f. -a] che, chi ha gusti difficili: essere schifiltoso nel mangiare ; fare lo schifiltoso § schifiltosamente avv.

s.f. (non com.) ripugnanza eccessiva per qualcosa o per qualcuno; forte ritrosia.

s.m. (scherz.) usato nell'espressione finire a schifio , finire malamente.

s.m. n 1 senso di disgusto provocato da cosa o persona moralmente o fisicamente ripugnante: quell'individuo mi fa schifo ; provare , sentire schifo ; mettere schifo | avere a schifo qualcosa ,...

s.f. n 1 l'essere schifoson 2 cosa schifosa.

s.f. schifosaggine.

agg. n 1 che fa schifo: un ambiente schifoso ; un individuo schifoso ; un vizio schifoso | (iperb.) pessimo, bruttissimo, molto scadente: un film schifoso n 2 (fam.) eccessivo, esagerato: avere una...

s.m. nelle armature dell'età classica e medievale, la parte che proteggeva la gamba.

s.m. (bot.) genere di piante arboree sudamericane; dal tronco inciso di alcune specie si estrae una resina gommosa; altre specie sono coltivate a scopo ornamentale (fam. anacardiacee) dal lat....

v. intr. [io schiòcco , tu schiòcchi ecc. ; aus. avere] fare uno schiocco: la frusta schiocca | v. tr. agitare, muovere, sfregare in modo da produrre uno schiocco: schioccare le dita ;...

s.f. lo schioccare; schiocco.

s.m. [pl. -chi] rumore secco, simile a un piccolo e rapido scoppio: uno schiocco di frusta ; uno schiocco con le dita , con la lingua ; dare un bacio con lo schiocco.

v. tr. [io schiòdo ecc.] liberare dai chiodi: schiodare il coperchio di una cassa | schiodarsi v. rifl. n 1 perdere i chiodi, con distacco delle parti connesse: il tavolo si è schiodato n 2 (fig....

s.f. lo schiodare.

v. tr. [io schiòmo ecc.] (ant. , lett.) mettere in disordine le chiome.

vedi scoppiettare.

s.f. colpo di schioppo, di fucile: sparare una schioppettata | a una schioppettata da qui , a un tiro di schioppo, a poca distanza.

s.m. nel primo rinascimento, soldato armato di schioppo; archibugiere.

pop. tosc. stioppo, s.m. n 1 antica arma da fuoco portatile ad avancarica, con accensione a miccian 2 (fam.) fucile da caccia ' a un tiro di schioppo , alla distanza che può essere raggiunta da una...

agg. e s.m. [f. -a] albanese.

s.f. uccello di palude con gambe lunghe, becco corto rosso e giallo e piumaggio variopinto, striato sui fianchi (ord. ralliformi).

s.m. lo stesso che ghiribizzo.

agg. (rar.) ghiribizzoso.

v. tr. n 1 (tosc.) nel gioco del biliardo, colpire lateralmente la palla dell'avversario | (estens.) sfioraren 2 (ant.) ridurre una frazione ai minimi termini.

s.f. (med.) fessura patologica congenita: schisi vertebrale.

agg. (tosc.) obliquo ' di schiso , di fianco, lateralmente s.m. (ant.) numero che è stato diviso; frazione ridotta ai minimi termini.

e deriv. vedi scisto e deriv.

s.m. [pl. -mi] (zool.) bilarzia.

s.f. (med.) bilarziosi.

v. intr. [aus. avere] (spreg.) suonare male e a lungo la chitarra.

v. tr. [coniugato come chiudere] aprire lentamente o in parte (anche fig.): schiudere le labbra , la porta ; schiudere il cuore alla speranza | schiudersi v. rifl. venir fuori da ciò che chiude;...

s.m. lo schiudere, lo schiudersi: schiudimento delle uova.

s.f. n 1 (chim.) dispersione di un gas in un liquido, costituita da bollicine d'aria che si formano sulla superficie del liquido stesso fortemente agitato o in ebollizione: la schiuma del brodo ,...

o schiumarola, lett. schiumaiuola, s.f. utensile di cucina costituito da una paletta bucherellata, che si usa per schiumare il brodo o altro liquido e anche per togliere il fritto dall'olio bollente.

v. tr. liberare dalla schiuma: schiumare il latte , il brodo | schiumare il mare , (fig. ant.) esercitare la pirateria; anche, liberare il mare dai pirati | v. intr. [aus. avere]n 1 fare schiuma: un...

vedi schiumaiola.

s.m. (ant.) schiumaiola.

agg. che produce schiuma: sostanze schiumogene s. m. apparecchio antincendio che a comando emette un getto di schiuma.

s.f. l'essere schiumoso.

agg. n 1 simile a schiuma: una crema schiumosa n 2 che fa, produce schiuma; ricco, pieno di schiuma: detersivo schiumoso ; un liquido schiumoso.

s.f. lo schiudersi; uscita dall'uovo: la schiusa dei pulcini.

part. pass. di schiudere agg. (lett.) aperto, dischiuso: porta schiusa ; fiore schiuso.

agg. che si può schivare: pericolo schivabile.

s.m. e f. invar. (non com.) scansafatiche.

v. tr. n 1 evitare, scansare, eludere: schivare un colpo , un pericolo , una domanda insidiosa ; schivare una persona , sfuggirlen 2 (ant.) proteggere, salvare da un male, tenere lontano da un...

s.f. lo schivare; movimento fatto per schivare: il pugile evitò il colpo con una schivata.

agg. n 1 che cerca di evitare qualcosa, che rifugge dal fare qualcosa; schivo di onori , di complimenti ; essere schivo di mostrarsi in pubblico n 2 (assol.) ritroso, timido: una ragazza schiva §...

primo elemento di parole composte della terminologia scientifica, di origine greca o di formazione moderna, dal gr. schizo- , che è da schízein 'scindere, dividere, spartire'; indica 'scissione,...

s.f. (psich.) linguaggio incoerente e sconnesso che caratterizza certe forme di schizofrenia e di demenza.

s.f. pl. (bot.) classe di alghe unicellulari contenenti un pigmento azzurro, dette perciò anche alghe azzurre | sing. [-a] ogni alga appartenente a tale classe.

s.f. pl. (bot.) raggruppamento di vegetali unicellulari, che si riproducono rapidissimamente per divisione | sing. [-a] ogni individuo appartenente a tale raggruppamento.

s.f. (psich.) termine con cui si indica un gruppo di psicosi gravi caratterizzate dalla disgregazione della struttura psichica e da profonde alterazioni dei meccanismi affettivi, dell'elaborazione...

agg. [pl. m. -ci]n 1 (psich.) di schizofrenia, relativo alla schizofrenia: sindrome schizofrenica n 2 (fig. iperb.) pazzesco, impossibile a sopportarsi: un ambiente schizofrenico ; una situazione...

s.f. (biol.) schizogonia.

s.f. (biol.) riproduzione cellulare che avviene per scissione di una cellula adulta in più cellule nuove.

agg. (psich.) si dice di una condizione psichica intermedia tra la schizotimia e la schizofrenia | temperamento schizoide , tipo di personalità predisposto alla schizofrenia, caratterizzato da...

s.f. (psich.) le caratteristiche e il comportamento dei soggetti schizoidi.

s.f. (psich.) sindrome episodica di tipo schizoide.

s.m. pl. (bot.) classe di organismi vegetali unicellulari privi di clorofilla | sing. [-e] ogni individuo appartenente a tale classe.

s.f. (psicol.) stato dell'affettività caratterizzato da introversione e chiusura psichica, che solo nelle forme gravi può configurarsi come sindrome schizoide.

v. intr. [aus. essere]n 1 detto di liquido, uscir fuori d'improvviso, con forza; zampillare: lo spumante schizzò dalla bottiglia n 2 (estens.) saltare, balzar via di scatto: schizzare su dal letto...

s.f. lo schizzare di un liquido | ciò che schizza o viene schizzato: una schizzata di fango , di olio. dim. schizzatina.

agg. (gerg.) nervoso, stressato: sentirsi schizzato.

s.m. (non com.) arnese usato per schizzare liquidi o gas.

v. tr. [io schizzétto ecc.]n 1 bagnare, spruzzare con lo schizzetton 2 (fam.) bagnare, sporcare con molti piccoli spruzzi.

s.f. lo schizzettare; il liquido schizzettato.

s.m. n 1 dim. di schizzo n 2 pompetta a siringa usata per spruzzare liquidi all'interno di cavitàn 3 giocattolo dotato di una pompetta per schizzare acquan 4 (gerg.) fucile piccolo e di scarsa...

pop. schizzignoso , agg. e s.m. [f. -a] che, chi ha gusti troppo esigenti e difficili; difficilmente adattabile e contentabile: un bambino molto schizzinoso nel mangiare ; non fare tanto lo...

s.m. n 1 lo schizzare; il liquido schizzato; anche, la macchia che esso produce: uno schizzo d'acqua , d'olio , di fango ; uno schizzo di vernice sull'abito | caffè con lo schizzo , caffè corretto...

s.m. invar. razza di cani da guardia e da difesa, di piccola, media e grossa taglia; hanno testa allungata con orecchie corte ed erette, pelo ispido di colore omogeneo.

schnörchel;s.m. invar. dispositivo che permette l'aerazione e il funzionamento dei motori termici del sommergibile durante l'immersione a poca profondità è costituito essenzialmente da un doppio...

loc. sost. f. invar. n 1 scuola corale e coro destinati ad accompagnare le funzioni religiose cattoliche | nome di associazioni e scuole laiche, dedite soprattutto allo studio e alla pratica del canto...

s.m. invar. brigantino-goletta.

s.m. invar. nelle piste di sci, tratto diritto e molto ripido.

s.f. invar. bambinaia tedesca.

schützen;s.m. pl. in tirolo e in baviera, appartenenti a organizzazioni che operano per la tutela e la conservazione della cultura e delle tradizioni locali.

s.m. invar. n 1 attrezzo sportivo consistente in una lunga e sottile assicella di legno o di altro materiale leggero e flessibile, con punta ricurva, che viene fissato allo scarpone mediante un...

s.m. (sport) pratica sportiva che utilizza speciali sci per effettuare escursioni in montagna che comportano il superamento di notevoli dislivelli e discese fuori pista.

s.f. solco spumeggiante che un natante in movimento lascia sull'acqua dietro di sé per estens., traccia di fumo, di vapore, di odore o sim. che rimane nell'aria dopo il passaggio di qualcosa o di...

s.m. [pl. -chi] antico veliero a tre alberi | (scherz.) nave piccola e mal fatta, oppure in cattivo stato.

s.f. n 1 rete a strascico a maglie, formata da due lunghe ali laterali e da un sacco, per la pesca del pesce minuton 2 imbarcazione a remi con prua molto slanciata, da cui si cala in mare tale reten 3...

v. intr. [io sciàbico , tu sciàbichi ecc. ; aus. avere] trascinare la sciabica | v. tr. strascinare sul fondo marino: sciabicare un cavo doppio , per recuperare oggetti caduti in mare.

agg. si dice della neve su cui si può sciare agevolmente, con riferimento alla sua quantità e qualità.

s.f. lo stato della neve sciabile.

s.f. arma da punta e da taglio con lunga lama piatta e un po' ricurva, usata un tempo soprattutto da chi combatteva a cavallo, oggi nello sport della scherma: duello alla sciabola ; tirare di...

v. tr. [io sciàbolo ecc.] colpire con la sciabola ' sciabolare giudizi , (fig.) dare giudizi aspri, severi, per lo più in modo avventato | v. intr. [aus. avere] tirare sciabolate.

s.f. n 1 colpo dato con la sciabola: tirare una sciabolata ' (fig.) giudizio aspro, tagliente e per lo più avventato: menare sciabolate a destra e a manca n 2 (sport) nel gioco del calcio, lungo...

s.m. [f. -trice] chi dà sciabolate; in partic., chi pratica la scherma con la sciabola.

v. tr. [io sciabórdo ecc.] agitare un liquido scuotendo il recipiente; agitare qualcosa immersa in un liquido: sciabordare il vino ; sciabordare la biancheria nell'acqua | v. intr. [aus. avere]...

s.m. uno sciabordare continuo: il lento e lieve sciabordio delle acque sulla spiaggia (pirandello).

s.m. azione, comportamento da sciacallo: nelle zone del disastro cominciarono a verificarsi episodi di sciacallaggio.

agg. [pl. m. -schi] da sciacallo, di sciacallaggio: azioni sciacallesche.

s.m. n 1 mammifero carnivoro dal pelame rossiccio, simile al lupo, ma più piccolo e meno audace; ha abitudini notturne e vive in branchi, nutrendosi anche di carognen 2 (fig.) persona abietta che...

s.m. varietà pregiata di vino delle cinque terre (in liguria).

s.m. copricapo militare alto, a forma di tronco di cono, in uso nell'ottocento.

s.m. invar. (scherz.) vino leggero, di poco pregio; anche, minestra molto acquosa, brodaglia.

s.m. invar. coppa piena d'acqua che si porta in tavola per lavarsi le dita durante o dopo il pranzo.

s.m. lo sciacquare, lo sciacquarsi, l'essere sciacquato.

v. tr. [io sciàcquo ecc.] lavare sommariamente con acqua; lavare con acqua una cosa già lavata per toglierne i residui di detersivo o di sapone: sciacquare i piatti , i panni | sciacquarsi la bocca...

s.f. lo sciacquare, lo sciacquarsi una volta e in fretta, senza molta cura: dare una sciacquata ai tegami ; darsi una sciacquata. dim. sciacquatina.

s.f. n 1 lo sciacquaren 2 l'acqua usata per sciacquare | sciacquatura di piatti , (fig.) brodo lungo e di sapore poco gradevole; per estens., cosa di poco pregio | sciacquatura di bicchieri , (fig.)...

s.f. (region.) donna di poco conto, insignificante, ma che fa di tutto per mettersi in mostra.

s.m. n 1 uno sciacquare continuaton 2 rumore lieve di onde: fra 'l fievole sciacquio della risacca (pascoli).

s.m. n 1 detersione, lavaggio della bocca con acqua o con soluzioni medicamentose che poi vengono sputate: fare degli sciacqui n 2 liquido con cui ci si sciacqua la bocca: sciacqui medicamentosi.

s.m. dispositivo che consente di scaricare a comando l'acqua nei gabinetti; anche, l'impianto completo per tale scarico.

s.f. (biol.) tendenza di organismi animali e vegetali a vivere in zone o ambienti ombreggiati.

agg. (biol.) si dice di organismo che presenta sciafilia.

s.f. (bot.) pianta sciafila.

s.m. (non com.) lo sciaguattare.

v. intr. [aus. avere] (tosc.)n 1 sguazzare in un liquidon 2 agitarsi in un recipiente semivuoto (detto di liquidi): il vino sciaguatta nella botte | v. tr. sciacquare, sbattere più volte...

ant. sciaura, s.f. grave disgrazia, tragica calamità: una sciagura aerea ; recarsi sul luogo della sciagura | (estens.) cattiva sorte, destino avverso: essere perseguitato dalla sciagura.

s.f. l'essere sciagurato | azione, comportamento da sciagurato.

s.f. sciagurataggine.

ant. sciaurato, agg. n 1 colpito da sciagura; sventurato, disgraziato: una famiglia sciagurata | che è causa di sciagura, che comporta sciagure; malaugurato (anche iperb.): una sciagurata...

s.m. lo scialacquare, l'essere scialacquato.

v. tr. [io scialàcquo ecc.]n 1 spendere denaro senza misura (anche assol.): scialacquare un patrimonio ; gente abituata a scialacquare n 2 (fig.) dare in abbondanza, dispensare senza risparmio,...

s.m. [f. -trice] chi scialacqua denaro.

s.m. uno scialacquare continuato; spreco.

s.m. (non com.) lo scialacquare (anche fig.): scialacquo di tutti i beni ; scialacquo di parole | a scialacquo , con abbondanza eccessiva, senza parsimonia.

s.m. [f. -a] (fam.) chi scialacqua; dissipatore, scialacquatore.

agg. e s.m. [pl. m. -ghi] (med.) si dice di sostanza o farmaco che aumenta la secrezione salivare.

s.m. (non com.) lo scialare; scialo, sperpero.

vedi gialappa.

v. tr. (non com.) scialacquare, dissipare: scialare un patrimonio , una fortuna | (in usi assol.) vivere negli agi, nel lusso; spendere con larghezza, senza parsimonia: una famiglia abituata a...

s.m. [f. -trice] (non com.) chi sciala.

v. tr. (non com.) imbiancare, intonacare: scialbare un muro.

agg. (lett.) bianco pallido.

s.f. (non com.)n 1 lo scialbare; imbiancatura, intonacaturan 2 (fig.) ciò che appare in superficie: ciò che di me sapeste / non fu che la scialbatura (montale).

agg. n 1 smorto, sbiadito, pallido: colore scialbo ; uno scialbo sole invernale n 2 (fig.) insignificante, privo di vivacità, di qualità: persona scialba ; un romanzo scialbo s.m. (ant.) strato...

s.m. (non com.) l'essere scialbo (spec. fig.): lo scialbore di una commedia.

agg. [pl. m. -ci] si dice di lampada usata in chirurgia per illuminare molto intensamente il campo operatorio, evitando il formarsi di ombre.

agg. a forma di scialle: collo , bavero sciallato , ampio, senza punte e incrociato sul petto.

region. sciallo , s.m. indumento femminile che si porta sulle spalle, di forma quadrata (che viene ripiegata a triangolo), triangolare o semirotonda, tessuto in lana, seta, pizzo o altro materiale, e...

s.m. n 1 lo scialare; spreco, sperpero: un grande scialo di denaro | a scialo , in sovrabbondanza, senza economia | far scialo di qualcosa , consumare senza riguardo; (fig.) distribuire in gran...

primo elemento di parole composte del linguaggio scientifico, formate modernamente dal gr. síalon 'saliva'; indica rapporto con la saliva o con le ghiandole e i condotti salivari (scialolitiasi ,...

meno com. sialoadenite, s.f. (med.) infiammazione delle ghiandole salivari.

s.f. (med.) presenza di calcoli nelle ghiandole salivari.

s.m. [f. -a] (fam.) chi sciala, chi è abituato a scialare.

s.f. (med.) eccessiva salivazione.

s.f. imbarcazione a remi o a motore di cui si servono le navi all'ancora per le comunicazioni con la terra; anche, imbarcazione di salvataggio in dotazione alle navi.

vedi sciamanismo.

agg. [pl. m. -ci]n 1 di sciamano, relativo allo sciamanismon 2 (fig. lett.) divinatorio, magico: la funzione sciamanica della poesia.

o sciamanesimo [scia-ma-nè-si-mo], s.m. complesso di credenze e pratiche magico-religiose che si incentra sulla figura e l'attività dello sciamano.

v. tr. (tosc.) sciupare, mettere in disordine: sciamannare le vesti , il letto.

part. pass. di sciamannare agg. e s.m. [f. -a] che, chi è trascurato, sciatto, disordinato nel vestire e nella persona in generale: peccato che quella bella ragazza sia sempre così sciamannata ...

s.m. segno distintivo che un tempo, in molti paesi cristiani, erano costretti a portare gli ebrei; consisteva in un cerchio di tessuto cucito sull'abito o in un nastro portato sul cappello o in uno...

s.m. [f. -a] (fam.) persona abitualmente sciamannata.

s.m. n 1 presso varie popolazioni asiatiche o amerindie, individuo dotato di facoltà taumaturgiche e divinatorie, considerato intermediario fra gli uomini e il mondo degli spiritin 2 (fig.) chi...

v. intr. [aus. avere ed essere]n 1 detto delle api, riunirsi in sciame per abbandonare il vecchio alveare e andare a formare una nuova colonian 2 (fig.) di persone, trasferirsi in massa da un luogo...

s.f. lo sciamare; l'abbandono dell'alveare, al seguito di una nuova regina, da parte di un folto gruppo di api che vanno a formare una nuova colonia.

s.m. n 1 folto gruppo di api operaie che abbandonano, al seguito d'una nuova regina, un alveare divenuto troppo popoloso, per andare a fondarne un altro; anche, l'insieme delle api di un alvearen 2...

s.m. tipo di tessuto di seta pesante, simile al velluto, per lo più di color rosso amaranto, usato per paramenti e abiti sontuosi.

s.m. [pl. -mi] sorta di scialle amplissimo, per lo più di morbido cotone bianco, usato come toga da alcune popolazioni etiopiche: beveano l'idromele / ravvolti nel purpureo sciamma (pascoli).

s.m. invar. [rar. s.f. , pl. -gne] (antiq.) adattamento it. del fr. champagne.

s.m. (fam.) spumante a bassa gradazione alcolica, addizionato con anidride carbonica; per estens., spumante di poco valore.

s.f. caratteristica bottiglia per vini spumanti a fondo cavo, di vetro verde e spesso, particolarmente resistente alla pressione, e con un collo robusto, sagomato in modo da potervi fissare la...

v. tr. [io sciàmpio ecc.] (ant.) stendere, allargare | sciampiarsi v. rifl. stendersi, allargarsi: perché la stima oltre la veritade si sciampia (dante convivio).

s.m. e f. [pl. m. -sti] nei negozi di parrucchiere, lavorante addetto al lavaggio dei capelli dei clienti.

s.m. adattamento it. dell'ingl. shampoo.

v. tr. [io scianco , tu scianchi ecc.] (non com.) rendere storpio, azzoppare | sciancarsi v. rifl. diventare storpio, zoppo: è caduto dall'albero e si è sciancato.

part. pass. di sciancare agg. n 1 si dice di persona storpia, che cammina male per una menomazione alle gamben 2 (estens.) si dice di oggetto traballante: un mobile sciancato s.m. [f. -a] persona...

v. tr. [io sciancro ecc.] (sett.) rendere sciancrato (un abito); sfiancare.

(sett.) part. pass. di sciancrare agg. si dice di abito che segue la linea della vita.

s.f. (sett.) la linea d'un abito aderente alla vita; anche, il punto in cui un abito aderisce alla vita.

s.m. gioco da tavola che consiste nel lasciar cadere alla rinfusa numerosi bastoncini e nel sollevarli poi, a uno a uno, senza muovere quelli sottostanti o vicini.

s.f. (napol.) canzonettista di caffè concerto e di locali con spettacoli di varietà (oggi per lo più con lieve sfumatura spreg.).

s.m. adattamento it. dell'ingl. shantung.

vedi sciapo.

vedi scipito.

meno com. sciapido, agg. (region.) senza sapore, scarso di sale.

s.f. nella zona dell'etna, deposito di detriti vulcanici.

s.f. n 1 gioco enigmistico che consiste nell'indovinare una parola o una frase risultante dall'unione di vari elementi semantici, ciascuno con un proprio significato (p. e. firma-mento)n 2 (fig.)...

s.m. e f. [pl. m. -sti] chi compone sciarade | chi è abile nel risolvere sciarade.

v. intr. [io scìo ecc. ; aus. avere] (mar.) eseguire, con i remi, la manovra inversa a quella del vogare, per fermare l'imbarcazione; anche, eseguire tale manovra con un solo remo, per virare...

s.f. n 1 lunga fascia gener. di lana o seta che si avvolge intorno al collo per ripararsi dal freddo o per ornamento. dim. sciarpetta , sciarpettina , sciarpina accr. sciarpona , sciarpone (m.)n 2...

s.f. (ant.) rissa violenta e rumorosa | fare sciarra, far fracasso.

s.m. (zool.) genere di pesci di mare commestibili, con corpo ovale allungato di color chiaro a strisce brune trasversali; è detto anche serrano (ord. perciformi).

v. tr. n 1 (dial.) rimproverare aspramenten 2 (ant.) scompigliare, sbaragliare.

s.f. lo sciare; il percorso che si compie sciando: fare una lunga sciata.

s.f. (med.) sciatica.

s.f. (med.) nevralgia del nervo sciatico o ischiatico.

agg. [pl. m. -ci] (anat.) si dice di ciascuno dei nervi dell'ischio.

s.m. [f. -trice] chi scia; chi pratica lo sport dello sci.

agg. relativo allo sport dello sci, agli sciatori.

s.f. (non com.) sciatteria.

v. tr. sciupare, sgualcire, ridurre in malo modo: sciattare il vestito appena stirato.

s.f. l'essere sciatto: sciatteria nel vestire ; lavoro fatto con sciatteria | cosa sciatta; anche, atto di persona sciatta.

s.f. sciatteria.

agg. n 1 si dice di chi è trascurato nel vestire, nella persona o nell'attività che svolge: un uomo sciatto ; un impiegato , un artigiano sciatto n 2 che è fatto in modo trasandato e...

s.m. [f. -a] (fam.) persona molto sciatta.

vedi sciagura.

vedi sciagurato.

s.m. n 1 ciascuna delle due parti, piatte da un lato e convesse dall'altro, che rimangono di un tronco dopo che ne sono state ricavate travi o assi; per estens., qualunque avanzo del taglio di un...

s.m. tutto ciò che la mente umana può conoscere: l'immensità dello scibile ; i vari rami dello scibile agg. (ant.) che è conoscibile.

agg. e s.m. invar. (pop.) adattamento toscano del fr. chic.

s.f. (fam.) eleganza: che sciccheria! | cosa molto elegante: quest'anello è una sciccheria.

agg. (scherz.) elegante § sciccosamente avv.

agg. n 1 (lett.) che sa, conscion 2 (ant.) esperto § scientemente avv. consapevolmente, di proposito.

s.f. carattere scientifico: la scientificità di un metodo , di un procedimento ; la scientificità del sapere.

agg. [pl. m. -ci]n 1 che è proprio della scienza; che tratta di scienza: rigore scientifico ; libro scientifico | opera , produzione scientifica , che non ha carattere divulgativo, ma porta dei...

s.m. la tendenza a dare eccessiva importanza alla scienza nell'ordine dei valori umani.

s.m. (filos.) orientamento di pensiero, sorto in francia nella seconda metà del sec. xix, secondo il quale l'unica valida base della conoscenza è costituita dai principi e dai procedimenti delle...

s.m. e f. [pl. m. -sti] (filos.) seguace, fautore dello scientismo.

agg. [pl. m. -ci] (filos.) proprio dello scientismo, degli scientisti.

s.f. n 1 complesso organico e sistematico delle conoscenze che si posseggono intorno a un determinato ordine di fenomeni: i progressi della scienza | scienza pura , che è fine a sé stessa | scienze...

s.m. [f. -a] chi si dedica alla ricerca scientifica; studioso di una scienza agg. (rar.) che ha scienza; dotto, sapiente.

s.m. tipo di vaso a forma di tronco di cono rovesciato, con due anse oblique, di solito molto capace, in uso presso gli antichi greci.

s.m. pl. (zool.) classe di animali celenterati a cui appartengono varie specie di meduse comuni nei nostri mari | sing. [-zoo] ogni animale di tale classe.

vedi scingere.

agg. [pl. m. -ci] che riguarda lo sport dello sci: gara sciistica.

s.m. e f. [pl. m. -ti] seguace di una frazione dell'islam caratterizzata dal rifiuto della tradizione sunnita e da tendenze esoteriche, che riconosce come califfi soltanto alì, cugino e genero di...

s.f. (non com.) colpo dato di piatto con una sciabola o con qualsiasi oggetto simile; piattonata.

s.m. n 1 (anat.) legamento della parte inferiore della linguan 2 (fig.) parlantina: avere lo scilinguagnolo sciolto , si dice di chi parla molto e in fretta; sciogliere lo scilinguagnolo , decidersi a...

v. intr. [io scilìnguo ecc. ; aus. avere] (ant.) pronunciare suoni o parole non speditamente; farfugliare, balbettare.

part. pass. di scilinguare agg. e s.m. [f. -a] (non com.) si dice di chi ha la pronuncia difettosa; balbuziente § scilinguatamente avv.

s.f. (non com.)n 1 lo scilinguare | condizione, caratteristica di chi è scilinguaton 2 parola o gruppo di parole pronunciate in modo difettoso.

s.f. (bot.) genere di piante erbacee bulbose che crescono nelle zone temperate dell'europa e dell'asia; hanno foglie basali e fiori a sei petali raccolti in infiorescenze a racemo (fam. liliacee).

s.m. crostaceo marino commestibile dal corpo tozzo di color bruno a linee e macchie rosse, con antenne appiattite e frangiate all'apice.

vedi scirocco.

vedi sciroppo.

vedi scimmia.

vedi scimmiottare.

s.f. corta sciabola a lama curva, usata dai popoli orientali e in partic. dai turchi.

ant. scimia e simia, s.f. n 1 nome generico di mammiferi superiori, per lo più arboricoli, con quattro o due estremità prensili, dentatura completa, occhi frontali, arti anteriori più lunghi dei...

v. tr. [io scimmiéggio ecc.] (non com.) imitare pedestremente, in modo goffo; scimmiottare.

s.f. (rar.) scimmiottatura.

agg. [pl. m. -schi] di, da scimmia (per lo più spreg.): faccia , andatura scimmiesca § scimmiescamente avv.

s.m. n 1 accr. di scimmia n 2 [f. -a] (fig.) persona grossa e brutta.

s.m. lo scimmiottare, l'essere scimmiottato; scimmiottatura.

errato scimiottare, v. tr. [io scimmiòtto ecc]n 1 imitare malamente, in modo goffo e pedestre: scimmiottare usanze straniere n 2 rifare il verso a qualcuno per beffeggiarlo, per prenderlo in giro:...

s.f. (non com.) scimmiottatura.

s.f. scimmiottamento.

s.m. n 1 scimmia giovane; piccola scimmia | fare lo scimmiotto , (fig.) scimmiottaren 2 (fig.) persona brutta, mal fattan 3 (fig. fam.) bambino (con tono affettuoso): il mio scimmiotto dorme.

s.m. n 1 scimmia antropomorfa diffusa nelle foreste africane, piuttosto grossa (alt. fino a 1,30 m), con pelame bruno, testa tondeggiante, muso prominente, labbra e orecchie grandi; ottimo...

s.f. l'essere scimunito | frase, atto da scimunito.

ant. o region. scemunito, agg. e s.m. [f. -a] che, chi è incapace di ragionare (anche iperb): che scimunito!, ho dimenticato l'ombrello.

s.m. e f. [pl. m. -ti] (sport) chi pratica lo sci nautico.

s.m. [pl. -chi] (zool.) genere di rettili viventi nelle sabbie del deserto; hanno corpo lacertiforme di colore gialliccio con strisce azzurre o macchie gialle (ord. squamati).

v. tr. [pass. rem. io scissi , tu scindésti ecc. ; part. pass. scisso]n 1 dividere, separare nettamente (spec. fig.): scindere le proprie responsabilità da quelle degli altri n 2 (chim.)...

agg. che si può scindere.

ant. o lett. scignere, v. tr. [coniugato come cingere] (ant.) slacciare l'abito o la cintura della spada (anche assol.): l'abate,... fattolo scignere e fatta recar acqua fredda (boccaccio dec. iii,...

s.f. (med.) esame di un organo (tiroide, fegato, rene ecc.) che si effettua mediante l'introduzione in vena di un isotopo radioattivo; la registrazione dei raggi emessi fornisce una mappa del tessuto...

s.m. [pl. -mi] (med.) registrazione grafica dei risultati di una scintigrafia.

s.f. n 1 particella infuocata che si stacca dal carbone ardente, dal ferro arroventato e sim.n 2 sprazzo luminoso provocato da una scarica elettrica nell'aria o in un altro gasn 3 (fig.) accensione,...

s.m. (fis.) scintillazione.

part. pres. di scintillare agg. che risplende: armi , occhi scintillanti | (fig.) brillante: idee scintillanti § scintillantemente avv.

v. intr. [aus. avere]n 1 mandare scintille: il ferro incandescente scintilla sotto i colpi del martello n 2 mandare bagliori di luce simili a scintille; risplendere tremolando: le stelle scintillano ...

s.m. (fis.) materiale che emette radiazioni luminose quando è colpito da radiazioni ionizzanti.

s.f. n 1 (ant. , lett.) lo scintillaren 2 (fis.) produzione di scintille microscopiche da parte di particelle subatomiche che attraversano un mezzo fluorescenten 3 (astr.) variazione dell'intensità...

s.m. uno scintillare intenso e frequente.

s.f. (med.) scintigrafia.

s.m. strumento usato per effettuare la scintigrafia.

s.m. [pl. -mi] (med.) scintigramma.

s.m. (astr.) strumento per la misura della scintillazione delle stelle.

part. pass. di scingere agg. (lett.) slacciato; discinto: la contadinella scinta e scalza (poliziano).

o shintoismo, s.m. religione nazionale del giappone, caratterizzata da un politeismo naturalistico, dal culto degli antenati e dal riconoscimento dell'origine divina della dinastia imperiale.

o shintoista, s.m. e f. [pl. m. -sti] seguace dello scintoismo | usato anche come agg. : il politeismo scintoista.

o shintoistico, agg. [pl. m. -ci] che si riferisce allo scintoismo e agli scintoisti.

s.f. (non com.) l'essere sciocco, sciocchezza.

part. pres. di scioccare agg. che sciocca; impressionante: un'esperienza scioccante.

o shoccare, shockare, v. tr. [io sciòcco , tu sciòcchi ecc.] provocare uno shock; emozionare fortemente: la notizia l'ha scioccato.

part. pass. di scioccare agg. in stato di shock; fortemente impressionato: restare scioccato.

s.f. (non com.) l'essere sciocco; sciocchezza.

s.f. n 1 l'essere sciocco: è stato di una sciocchezza imperdonabile n 2 atto, frase da sciocco: fare , dire sciocchezze n 3 cosa da nulla, di poco valore: regalare una sciocchezza ; per lui fare...

s.m. (non com.) raccolta, insieme di sciocchezze: quel giornale è uno sciocchezzaio.

agg. [pl. m. -chi]n 1 poco intelligente, poco accorto: un uomo sciocco | che denota scarsa intelligenza, mancanza di avvedutezza: una risposta sciocca. dim. scioccherellino , scioccherello ,...

agg. (non com.) che si può sciogliere.

poet. sciorre [sciòr-re], v. tr. [pres. io sciòlgo , tu sciògli ecc. ; fut. io scioglierò (poet. sciorrò) ecc. ; pass. rem. io sciòlsi , tu sciogliésti ecc. ; part. pass. sciòlto]n 1...

s.m. invar. serie di parole disposte in modo che risulti difficile il pronunciarle rapidamente (p. e. sopra la panca la capra campa, sotto la panca la capra crepa ; tigre contro tigre).

s.m. n 1 lo sciogliere, lo sciogliersi, l'essere sciolto (anche fig.): lo scioglimento delle nevi ; lo scioglimento di un voto , di un matrimonio , di un accordo | scioglimento anticipato delle...

agg. e s.m. [f. -trice] (lett.) che, chi scioglie (anche fig.).

s.f. metodo per determinare l'ora in base alle ombre proiettate da oggetti illuminati dal sole o dalla luna.

s.f. miscuglio di sostanze cerose che si spalma sotto gli sci per aumentarne la scorrevolezza.

v. tr. spalmare la sciolina sotto gli sci.

s.f. operazione dello sciolinare.

s.f. (fam.) diarrea.

s.f. n 1 l'essere sciolto, agile nei movimenti: eseguire un esercizio con scioltezza ; scioltezza di mano , abilità manuale, spec. nel dipingere o nel sonare uno strumento musicalen 2 (fig.)...

part. pass. di sciogliere agg. n 1 disciolto: il sale sciolto nel mare n 2 libero da qualsiasi legame (anche fig.): avere i capelli sciolti sulle spalle ; movimenti sciolti , armoniosi e spediti |...

s.f. (non com.) scioperatezza, scioperataggine.

part. pres. di scioperare agg. e s.m. e f. che, chi partecipa a uno sciopero: un corteo di scioperanti.

v. intr. [io sciòpero ecc. ; aus. avere] fare uno sciopero; prendere parte a uno sciopero.

s.f. l'essere scioperato, il non avere voglia di lavorare | atto, comportamento da scioperato.

s.f. l'essere scioperato; scioperataggine.

agg. n 1 (ant.) sfaccendato, disoccupato: ser ciappelletto, che scioperato si vedea e male agiato delle cose del mondo (boccaccio dec. i, 1)n 2 che non vuole lavorare; che conduce una vita...

s.m. n 1 astensione volontaria dal lavoro, attuata collettivamente da lavoratori dipendenti come forma di pressione sui datori di lavoro o sul potere pubblico, per ottenere miglioramenti economici o...

s.m. (non com.) lo sciorinare, l'essere sciorinato.

v. tr. n 1 stendere, mettere ad asciugare all'aria aperta: sciorinare il bucato n 2 (fig.) mettere in mostra: sciorinare la propria merce ; sciorinare la propria cultura n 3 (fig.) dare, dire, fare in...

s.m. lo sciorinare | nel linguaggio marinaresco, esposizione all'aria e al sole della biancheria dell'equipaggio, delle vele ecc.

vedi sciogliere.

s.m. invar. (geog.) lago temporaneo, salato e poco profondo, che si forma nei deserti caldi dopo acquazzoni abbondanti; è tipico degli altipiani algerini | il bacino che rimane quando tale lago si...

s.f. impianto funicolare terrestre per il traino in salita degli sciatori, lungo una pista appositamente preparata.

agg. di sciovia, che concerne la sciovia: impianto scioviario.

s.m. sentimento nazionalistico esaltato, fazioso e fanatico; per estens., ogni forma di particolarismo.

s.m. e f. [pl. m. -sti] chi ha un comportamento improntato a sciovinismo | usato anche come agg. : atteggiamento sciovinista.

agg. [pl. m. -ci] relativo allo sciovinismo; di, da sciovinista: tendenze sciovinistiche § sciovinisticamente avv.

v. tr. (ant.) sciupare, guastare: e perché nostra colpa sì ne scipa? (dante inf. vii, 21) | sciparsi v. rifl. (ant.) abortire.

s.f. scipitezza | atto, detto scipito.

s.f. l'essere scipito (anche fig.): la scipitezza di una battuta.

region. sciapito, agg. n 1 senza sapore; troppo poco salato, insipido, sciapo: un brodo scipito n 2 (fig.) sciocco, insulso, privo di spirito: un umorismo scipito § scipitamente avv.

v. tr. nell'uso corrente, rubare o derubare mediante scippo; commettere uno scippo ai danni di qualcuno (anche fig.): scippare una donna della borsetta (o scippare la borsetta a una donna); scippare...

s.m. [f. -trice] chi compie uno scippo.

s.m. n 1 furto compiuto, spec. in una strada, strappando un oggetto a qualcuno e fuggendo poi velocemente: fare uno scippo ; essere vittima di uno scippo ; subire lo scippo della borsa n 2 (fig.)...

agg. di scirocco: vento sciroccale.

s.f. burrasca di vento di scirocco; mareggiata provocata dallo scirocco.

agg. e s.m. [f. -a] (gerg. region.) si dice di persona balorda, confusa e un po' tonta, come se fosse stata stordita da un forte scirocco.

ant. o region. sirocco, scilocco, silocco, s.m. [pl. -chi]n 1 vento caldo umido che spira da sud-est, tipico delle regioni mediterranee. pegg. sciroccaccio n 2 il punto da cui spira questo vento;...

v. tr. [io sciròppo ecc.] conservare la frutta nello sciroppo: sciroppare le pesche | sciropparsi qualcuno , qualcosa , (fig.) sopportarli, sorbirseli pazientemente: sciropparsi una conferenza...

part. pass. di sciroppare agg. conservato nello sciroppo: frutta sciroppata.

rar. siroppo, ant. sciloppo, s.m. soluzione molto concentrata di zucchero in acqua o in succhi di frutta; si impiega nella fabbricazione di bibite o in farmaceutica, per composti medicinali: sciroppo...

s.f. l'essere sciropposo.

agg. n 1 denso, dolce come uno sciroppo: un liquore sciropposo n 2 (fig.) caratterizzato da un sentimentalismo lezioso, dolciastro, stucchevole: un racconto sciropposo.

s.m. la zona marginale di laghi e paludi coperta di vegetazione palustre.

s.m. (ant. , lett.) giunco.

s.m. (med.) carcinoma ricco di tessuto connettivo fibroso e quindi particolarmente duro.

s.m. [pl. -smi]n 1 separazione da una chiesa o da una confessione religiosa dovuta non a divergenze di carattere dottrinale, ma a contrasti di natura disciplinare, liturgica o giuridica: scisma...

agg. [pl. m. -ci] di scisma; che segue uno scisma: dottrina scismatica | sette scismatiche ; comportamento scismatico s.m. chi segue uno scisma o lo promuove § scismaticamente avv.

agg. (scient.) che si può scindere, che si scinde facilmente.

s.f. n 1 lo scindere, lo scindersi, l'essere scisso (anche fig.): la scissione di un composto ; la scissione di un partito | scissione dell'atomo , (fig.) fissionen 2 (biol.) forma di riproduzione...

s.m. tendenza a provocare scissioni ideologiche, politiche.

s.m. e f. [pl. m. -sti] chi appartiene a una corrente, a un movimento scissionistico, o chi sostiene la necessità di una scissione.

agg. [pl. m. -ci] di scissionismo, che riguarda lo scissionismo.

s.f. (zool.) l'essere scissiparo; tipo di riproduzione caratteristica degli animali scissipari.

agg. (zool.) si dice di animale che si riproduce per scissione, in modo cioè che un individuo genitore si suddivide in due o più individui figli; fissiparo.

part. pass. di scindere agg. separato, diviso: un partito scisso in diverse correnti ; una parola scissa dal contesto.

s.m. (tecn.) strumento che serve a stabilire quale sia la resistenza al taglio di un terreno, spec. di quelli argillosi.

s.f. n 1 (non com.) fessuran 2 (fig.) divisione, discordia: una scissura in famiglia , nel partito n 3 (anat.) fenditura, solco più o meno profondo in un organo: scissura cerebrale , epatica.

meno com. schisto, s.m. (geol.) roccia metamorfica che contiene minerali lamellari o fibrosi disposti in piani paralleli e che perciò si sfalda facilmente.

meno com. schistosità, s.f. proprietà di alcune rocce di sfaldarsi secondo piani paralleli: piani di scistosità.

meno com. schistoso, agg. che ha natura di scisto: rocce scistose.

o scitala , s.f. bastoncino usato dagli spartani per inviare messaggi segreti ai capi militari; su di esso era avvolta una striscia sottile di cuoio o di altro materiale con il testo scritto...

agg. [pl. m. -ci] della scizia, degli sciti, antica popolazione della russia meridionale.

v. tr. (ant. e region.) variante aferetica di asciugare : nessun vi si mirò, se non un veglio / a cui il sangue l'età, non l'ardir, sciuga (ariosto o. f. xii, 82).

vedi shuntare.

v. tr. [io sciupàcchio ecc.] (fam.) sciupare un poco.

s.m. invar. (region.) seduttore di donne, dongiovanni.

v. tr. n 1 ridurre in cattivo stato, guastare, rovinare: sciupare l'abito nuovo ; sciuparsi la salute , la vista n 2 usare male, inutilmente: sciupare tempo , denaro ; sciupare un'occasione ; sciupare...

part. pass. di sciupare agg. n 1 rovinato, in cattive condizioni: un cappotto logoro e sciupato ; mani sciupate dal lavoro n 2 smagrito, smunto: viso sciupato ; essere un po' sciupato n 3 usato...

s.m. (tosc.) spreco, sciupio: le provvisioni per l'esercito, e lo sciupinio che sempre le accompagna (manzoni p. s. xii).

s.m. uno sciupare continuato; spreco inutile: sciupio di energie , di denaro.

s.m. consumo inutile, eccessivo; spreco: fare sciupo di tempo.

agg. e s.m. [f. -a] che, chi sciupa o spreca molto.

s.m. ragazzo che, nell'immediato dopoguerra, faceva il lustrascarpe o si dedicava a piccoli traffici per vivere.

s.m. lo scivolare.

v. intr. [io scìvolo ecc. ; aus. essere e in alcuni usi anche avere]n 1 scorrere agevolmente su una superficie liscia o in declivio: la pattinatrice scivolava sulla pista di ghiaccio ; scivolare a...

s.f. lo scivolare per un tratto: fare una scivolata | scivolata d'ala , di coda , (aer.) movimento che l'aeroplano compie inclinandosi sul fianco, a coda in giù, spec. nella manovra di virata.

part. pass. di scivolare agg. n 1 nel linguaggio della moda, si dice di abito di linea sciolta, morbida, scostata dalla figuran 2 (mus.) si dice di nota di breve durata eseguita facendo scivolare la...

s.m. piano inclinato di legno, muratura o metallo sul quale si fa scorrere del materiale; in partic., piano inclinato che serve a far scendere in acqua imbarcazioni o idrovolanti; piano inclinato per...

s.m. n 1 caduta fatta scivolando: fare uno scivolone n 2 (fig.) grave errore, insuccesso e sim. | nel linguaggio sportivo, sconfitta inaspettata.

s.f. l'essere scivoloso.

agg. n 1 si dice di superficie sulla quale è facile scivolare: piano , terreno scivoloso n 2 che scivola via facilmente: le anguille sono molto scivolose | (fig.) si dice di persona che mostra una...

s.m. titolo del sovrano dell'iran.

inter. voce onom. che si usa, per lo più ripetuta, per allontanare i polli o altri animali e, scherz., per sciogliere crocchi di bambini o anche di adulti.

v. tr. (ant.) variante aferetica di esclamare.

s.f. (anat.) membrana ricca di fibre connettivali ed elastiche, bianca, opaca, che costituisce l'involucro esterno al globo oculare.

agg. (anat.) della sclera, che si riferisce alla sclera: tessuto sclerale.

s.f. (bot.) cellula vegetale, allungata o stellata, a parete lignificata.

s.m. [pl. -mi] (bot.) tessuto vegetale di protezione e sostegno, formato da cellule con membrana ispessita, spesso lignificata; costituisce le parti dure della pianta (legno, spine, nocciolo dei semi...

agg. [pl. m. -ci] (bot.) che riguarda lo sclerenchima: tessuto sclerenchimatico.

s.f. (med.) infiammazione della sclera.

primo elemento di parole composte della terminologia scientifica, di origine greca o di formazione moderna, dal gr. sklìrós 'duro'; vale 'durezza, rigidità' (sclerometro), oppure sta per 'sclera'...

s.f. (med.) malattia caratterizzata da indurimento della cute e del tessuto sottocutaneo.

s.m. [pl. -mi]n 1 (bot.) stereoman 2 (med.) sclerosi.

s.f. insieme delle tecniche per la misurazione della durezza dei materiali.

s.m. apparecchio per misurare la durezza dei materiali, spec. minerali e cristalli.

s.f. (chim. biol.) ciascuna delle proteine fibrose costituenti la cheratina dello scheletro degli insetti o il collagene dei tessuti cellulari.

part. pres. di sclerosare agg. (med.)n 1 che produce sclerosin 2 si dice di particolari sostanze che iniettate nelle vene varicose ne producono la sclerosi, impedendo così una ulteriore...

v. tr. [io scleròso ecc.] (med.) provocare la sclerosi: sclerosare le vene varicose.

s.f. n 1 (med.) indurimento patologico delle strutture organiche determinato da ipertrofia del tessuto connettivo, con conseguente compromissione della funzionalità ' sclerosi a placche o multipla ,...

agg. (bot.) che riguarda lo sclerenchima.

s.f. sclera.

agg. [pl. m. -ci] di sclerosi (anche fig.): processi sclerotici agg. e s.m. [f. -a] (med.) che, chi è affetto da sclerosi.

v. tr. n 1 (med.) sclerosaren 2 (fig.) irrigidire, privare di elasticità | sclerotizzarsi v. rifl. n 1 (med.) diventare sclerotico, subire un processo di sclerosin 2 (fig.) irrigidirsi, perdere...

s.f. (med.) incisione chirurgica della sclera.

s.m. (bot.) corpo duro, tipico di alcuni funghi, costituito da uno spesso intreccio di ife.

s.f. l'insieme della struttura e del rivestimento esterno della carrozzeria di un autoveicolo.

v. tr. [io scòcco , tu scòcchi ecc.]n 1 lanciare con impeto e rapidità scagliare con forza: scoccare un dardo , una freccia ; scoccare un pugno n 2 (fig.) mandare, indirizzare, rivolgere: scoccare...

part. pres. di scocciaren 2 agg. (fam.) che arreca fastidio, noia: una persona scocciante.

v. tr. [io scòccio ecc.] (region.) rompere cose fragili, delicate: scocciare un vaso. v. tr. (fam.) dar noia, fastidio: lo scoccia di continuo | scocciarsi v. rifl. (fam.) seccarsi, annoiarsi: mi...

part. pass. di scocciaren 2 agg. (fam.) seccato, annoiato: essere scocciato ; avere un'aria scocciata.

s.m. [f. -trice] (fam.) persona molesta e importuna.

s.f. (fam.) seccatura, noia, fastidio.

s.m. [pl. -chi] lo scoccare: lo scocco dell'arco | gancio a scocco , (mar.) tipo di gancio a cerniera fatto in modo che, aprendosi, lasci libera la catena alla quale è applicato.

s.f. (agr.) operazione primaverile di asportazione dei fiori del fico d'india per ottenerne una tardiva rifioritura e frutti fuori stagione.

v. tr. [io scocùzzolo ecc.] (non com.) privare del cocuzzolo.

v. tr. [io scódo ecc.] tagliare la coda a un animale: scodare un cane , un cavallo.

part. pass. di scodare agg. si dice di animale privo di coda o con la coda mozza.

s.f. n 1 piatto fondo in cui si servono alimenti, spec. liquidi: una scodella di porcellana , di ceramica , di terraglia | (estens.) la quantità di cibo contenuta in una scodella: mangiarsi due...

s.m. (non com.) chi fabbrica o vende scodelle.

v. tr. [io scodèllo ecc.]n 1 versare nelle scodelle, nei piatti la minestra o altri cibi liquidi o fluidi: scodellare la zuppa ; scodellare la polenta sulla grande tafferia (manzoni p. s. vi)n 2...

s.f. quantità di cibo contenuta in una scodella.

part. pass. di scodellare agg. pronto e servito nella scodella, nel piatto ' volere la pappa scodellata , (fig.) pretendere di trovare tutto già pronto e fatto.

s.m. n 1 dim. di scodella n 2 nome di vari elementi o dispositivi a forma di scodella; in partic., nei motori a scoppio, coppetta innestata sulla valvola che serve come appoggio della molla; nelle...

s.m. n 1 lo scodinzolaren 2 (aut.) sbandamento a zig zag della coda di un autoveicolo, dovuto a scarsa aderenza al terreno del treno di ruote posteriore.

v. intr. [io scodìnzolo ecc. ; aus. avere]n 1 dimenare, agitare rapidamente la coda, detto spec. dei cani quando fanno festan 2 (fig. scherz.) fare festeggiamenti o moine: guardalo come scodinzola...

s.m. uno scodinzolare continuato.

s.m. nello sci, serie di cambi molto ravvicinati di direzione che si realizza a sci uniti sulla massima pendenza.

vedi scuffina.

s.f. , ant. scoglio, s.m. n 1 lo strato superficiale della pelle che certi rettili perdono durante la muta annuale: un giovincel serpente / uscito pur mo fuor del vecchio scoglio (poliziano)n 2...

s.f. serie di scogli vicini tra loro ' scogliera corallina , cordone di scogli, costituiti da colonie di coralli, che si sviluppa parallelamente alle coste, nei mari tropicali; barriera corallina.

s.m. n 1 roccia che affiora o emerge dalle acque del mare, di un fiume o di un lago: aggrapparsi a uno scoglio ; urtare contro gli scogli. dim. scoglietto , scogliuzzo pegg. scogliaccio n 2 (estens....

v. rifl. (volg.) infastidirsi, annoiarsi.

agg. (volg.)n 1 infastidito, annoiato, seccaton 2 scanzonato, scorbellato.

s.f. (volg.) seccatura, noia.

agg. pieno di scogli; formato di scogli: costa scogliosa.

o scuoiamento, s.m. lo scoiare, l'essere scoiato.

o scuoiare, v. tr. [io scuòio (pop. scòio) ecc. ; in tutta la coniugazione, -uò- (pop. -ò-) in posizione tonica, -o- o -uo- in posizione atona] togliere la pelle a un animale ucciso o...

o scuoiatore, s.m. chi è addetto alle operazioni di scoiamento, in macelleria o nella lavorazione delle pelli.

s.m. n 1 nome comune di varie specie di agilissimi mammiferi arboricoli, con muso appuntito, coda lunga e folta, pelo fulvo; il pelo viene usato in pellicceria (ord. roditori). dim. scoiattolino n 2...

vedi scuola.

s.m. invar. attrezzo costituito da un supporto verticale da cui sporge una serie di asticelle inclinate, sulle quali si infilano capovolte altrettante bottiglie precedentemente lavate, per lasciarle...

s.m. invar. (region.) colabrodo.

s.m. invar. utensile metallico da cucina composto da un recipiente bucherellato, sul quale si pone il fritto, e da un vaso sottostante nel quale cola l'unto.

s.m. (non com.) lo scolare, l'essere scolato.

s.m. invar. colapasta.

s.m. arnese da cucina in cui si mettono a scolare i piatti appena lavati.

s.m. invar. arnese da cucina forato in cui si mettono a scolare le posate appena lavate.

s.m. [pl. -chi] nell'antichità greca, il capo di una scuola filosofica.

s.m. la dignità e le funzioni di scolarca | il periodo durante il quale uno scolarca esercitava le sue funzioni.

vedi scolaro.agg. (rar.) di scuola, relativo alla scuola | età scolare , l'età in cui si deve frequentare la scuola dell'obbligo, in italia dain 6 ai 14 anni.v. tr. [io scólo ecc.]n 1 fare uscire...

s.f. il complesso degli scolari di una classe o di una scuola.

agg. [pl. m. -schi] (non com.) di, da scolaro; scolastico (per lo più spreg.): un'esposizione arida e scolaresca ; mero verbalismo scolaresco (b. croce) § scolarescamente avv.

s.m. [f. -a] scolaro delle prime classi elementari ' comportarsi come uno scolaretto , si dice di persona impacciata e timida.

s.f. il frequentare corsi scolastici (spec. della scuola dell'obbligo) come fenomeno sociale: indice di scolarità ; aumento , diminuzione della scolarità.

v. tr. mettere in condizione, mediante provvedimenti adeguati, di poter usufruire dell'insegnamento scolastico; sottoporre all'obbligo scolastico.

s.f. lo scolarizzare, l'essere scolarizzato.

ant. scolare, s.m. [f. -a]n 1 chi frequenta una scuola, spec. elementare o media: una classe di venti scolari ; uno scolaro diligente n 2 nella storia dell'arte, della letteratura ecc., allievo,...

s.f. il pensiero filosofico, teologico e scientifico elaborato in età medievale (dapprima nelle scuole monastiche e cattedrali, poi nelle università), incentrato sul tema di fondo del rapporto tra...

s.f. (non com.)n 1 pedantismo da maestro di scuolan 2 ragionamento oscuro e cavilloso, ritenuto tipico dei seguaci della scolastica.

s.m. n 1 carattere di ciò che è scolastico (spec. spreg.)n 2 l'insieme delle tendenze e degli aspetti propri della filosofia scolastica.

s.f. l'essere scolastico, l'essere troppo legato all'impostazione rigida e un po' schematica dell'insegnamento scolastico.

agg. [pl. m. -ci]n 1 di, della scuola; che riguarda la scuola: aula scolastica ; anno scolastico ; libri scolastici ; legislazione , riforma scolastica n 2 (fig. spreg.) troppo legato ai canoni della...

s.m. (spreg.) l'irrigidimento, l'esasperazione del metodo e dei procedimenti della scolastica | rigido dogmatismo o cavillosità dei ragionamenti, come aspetti deteriori dei metodi e della mentalità...

s.m. colaticcio.

s.m. ciò che serve per far scolare o attraverso cui scolano dei liquidi; colatoio.

s.f. lo scolare | il liquido scolato.

meno com. scoliasta , s.m. [pl. -sti] nell'antichità, chi annotava i testi degli scrittori; autore di scoli: scoliaste di omero.

s.m. (zool.) porzione cefalica di una tenia.

s.f. piccolo fossato in cui si raccoglie l'acqua di sgrondo dei campi.

s.m. nota che gli antichi grammatici scrivevano a commento e illustrazione di un testo, per lo più a margine.s.m. nell'antichità greca, tradizionale canto conviviale, di andamento generalmente...

s.f. (med.) deviazione laterale della colonna vertebrale.

agg. [pl. m. -ci] (med.) di scoliosi: alterazioni scoliotiche agg. e s.m. [f. -a] che, chi è affetto da scoliosi.

s.m. (zool.) genere di piccoli insetti coleotteri neri, con elitre striate, che scavano gallerie tra la corteccia e il legno di vari alberi.

v. rifl. [io mi scollàccio ecc.] vestirsi con abiti troppo scollati.

part. pass. di scollacciarsi agg. n 1 che è scollato in modo eccessivo: abito scollacciato n 2 che indossa vestiti troppo scollati: va in giro sempre scollacciata n 3 (fig.) licenzioso, spinto:...

s.f. n 1 scollatura eccessivan 2 (fig. non com.) licenziosità.

s.m. n 1 lo scollare, lo scollarsi di parti incollate insiemen 2 (med.) il reciproco distacco, traumatico o chirurgico, di due strati anatomici: scollamento di due muscoli n 3 (fig.) perdita di...

v. tr. [io scòllo ecc.] tagliare un indumento in modo che si apra sul collo e sul petto, o anche sulla schiena; fare la scollatura a un vestito da donna | scollarsi v. rifl. portare abiti molto...

part. pass. di scollaren 1 agg. si dice di vestito o altro indumento femminile aperto sul collo, sul petto o anche sulla schiena; anche, di donna che indossa un abito di tale taglio: una camicetta...

s.f. n 1 lo scollare un indumenton 2 apertura degli abiti femminili sul collo, sul petto o anche sulla schiena: scollatura a punta , quadrata , rotonda | (estens.) la parte del collo, del petto o...

v. tr. [io scollégo , tu scolléghi ecc.] separare, disunire ciò che era collegato.

s.f. macchina che effettua il taglio del colletto delle barbabietole da zucchero ancora sul campo, prima dell'estirpazione.

s.f. asportazione del colletto delle barbabietole da zucchero.

s.m. l'apertura degli abiti intorno al collo: scollo a v ; uno scollo molto profondo | (estens.) la parte del collo, del busto o della schiena lasciata scoperta dalla scollatura.

v. tr. [io scólmo ecc.] (non com.) rendere meno colmo ' arare scolmando , (agr.) arare un terreno partendo dai lati del campo verso il centro e rovesciando le zolle verso l'esterno.

agg. e s.m. si dice di canale che serve a scaricare in parte le acque di un fiume, perché non straripi.

s.f. operazione consistente nello scolmare | abbassamento delle acque di piena di un fiume ottenuto mediante canali scolmatori.

s.m. n 1 lo scolare di liquidi; il luogo dove i liquidi scolano: fossato per lo scolo delle acque piovane ; canale di scolo , in cui vengono convogliate le acque di scarico | il liquido stesso che...

s.f. animale dal morso velenoso, diffuso nei paesi caldi, con corpo allungato diviso in anelli, ognuno provvisto di un paio di arti (cl. chilopodi).

s.m. nome comune delle felci del genere scolopendra, in partic. della specie detta lingua cervina.

s.m. religioso appartenente alla congregazione delle scuole pie, fondata a roma nel 1617 da san giuseppe calasanzio per l'istruzione della gioventù povera.

s.m. lo scolorare, lo scolorarsi, l'essere scolorato.

v. tr. [io scolóro ecc.] far perdere il colore; far diventare pallido, sbiadito; scolorire: il sole scolora le tappezzerie più delicate | v. intr. [aus. essere], più com. scolorarsi v. rifl. ...

s.m. lo scolorire, lo scolorirsi, l'essere scolorito.

® s.f. preparato chimico usato per scolorire macchie d'inchiostro o scritture, costituito da due soluzioni separate, una a base di permanganato di potassio e l'altra a base di bisolfito di sodio, da...

v. tr. [io scolorisco , tu scolorisci ecc.] far perdere il colore; far diventare pallido, sbiadito (anche fig.): l'acqua di cloro scolorisce i tessuti ; il tempo ha scolorito quel lontano ricordo |...

part. pass. di scolorire agg. che ha perso colore (anche fig.): un abito scolorito ; un ricordo scolorito | impallidito: un viso scolorito per la paura.

v. tr. [io scólpo ecc.] liberare qualcuno da una colpa | scolparsi v. rifl. giustificarsi, difendersi da un'accusa; discolparsi.

s.m. (non com.) lo scolpire.

v. tr. [pres. io scolpisco , tu scolpisci ecc. ; pass. rem. io scolpii (poet. sculsi), tu scolpisti ecc. ; part. pass. scolpito (poet. sculto e scolto)]n 1 lavorare il marmo, il legno o un altro...

s.f. (non com.) carattere di ciò che si presenta come scolpito; forte rilievo, grande evidenza: scolpitezza di espressione , di stile.

part. pass. di scolpire agg. n 1 decorato con sculture: una colonna scolpita n 2 (fig.) ben impresso: conservare scolpita nella memoria l'immagine di una persona cara n 3 (fig.) forte, incisivo;...

s.f. n 1 macchina per la lavorazione del legno usata per realizzare scanalature e mortasen 2 macchina per la lavorazione del legno dotata di più utensili uguali che effettuano lo stesso lavoro su...

s.f. (rar.) lo scolpire; scultura.

ant. ascolta, s.f. (st. , lett.) vedetta, sentinella: essere di scolta ; fare la scolta , fare la guardia.

vedi sculto.

v. tr. [io scombàcio ecc.] separare due parti che erano unite o aderivano perfettamente.

v. tr. [io scombìcchero ecc.] (fam.) scarabocchiare, disegnare o scrivere in fretta e male.

s.m. (non com.) lo scombinare, l'essere scombinato.

v. tr. n 1 mettere in disordine, sottosopra: il vento ha scombinato tutti i fogli n 2 mandare a monte, disdire ciò che s'era combinato: scombinare un affare , un accordo.

part. pass. di scombinare agg. confusionario, sconclusionato, incoerente: una mente , una persona scombinata ; un ragionamento scombinato ; fare una vita scombinata , disordinata, sregolata s.m. ...

o sgombro, s.m. pesce di mare commestibile dal corpo fusiforme, di media grandezza (20-25 cm), di colore blu o verde metallico a strisce nere sul dorso, argenteo sul ventre (ord. perciformi).

vedi scombuiare.

s.m. (ant. , region.) scompiglio, confusione; subbuglio.

ant. o region. scombugliare, v. tr. [io scombùio ecc.] (non com.) mettere in scompiglio; confondere, frastornare: scombuiare le idee , il cervello.

s.m. lo scombussolare, l'essere scombussolato: scombussolamento di stomaco.

v. tr. [io scombùssolo ecc.] mettere sottosopra; sconvolgere: i viaggi lo scombussolano ; quella notizia mi ha scombussolato ; scombussolare le idee , confonderle; scombussolare i piani , i...

s.m. grossa confusione, grande scombussolamento.

s.f. n 1 accordo fra due o più persone, col quale ciascuna si impegna a pagare all'altro una determinata somma di denaro o ad assolvere certi obblighi, se la sua opinione o le sue previsioni...

part. pass. di scommetteren 1 agg. disunito, disgregato: assi scommesse. part. pass. di scommetteren 2 agg. che costituisce la posta di una scommessa: la somma scommessa.

v. tr. [coniugato come mettere] separare, staccare parti commesse, unite fra loro: scommettere un assito. v. tr. [coniugato come mettere]n 1 fare una scommessa: scommettere diecimila lire , una cena...

s.m. [f. -trice] chi fa una scommessa o scommette abitualmente.

s.f. (non com.) lo scommettere, il disunire parti attaccate | la parte scommessa.

s.m. (non com.) sconvolgimento, sommovimento.

e deriv. vedi scomunicare e deriv.

v. tr. [coniugato come muovere] (non com.) agitare, smuovere fortemente.

v. tr. [io scòmodo ecc.]n 1 mettere qualcuno in una situazione scomoda, disagevole; arrecare fastidio, disturbo, incomodo: scusa se ti ho scomodato n 2 (fig.) rivolgersi a persone importanti per...

s.f. l'essere scomodo; situazione scomoda: abitare così lontano è una grande scomodità.

agg. n 1 non comodo, disagevole: un letto scomodo ; un viaggio scomodo ; se non ti è (resta, torna) scomodo, possiamo vederci stasera n 2 riferito a persona, che si trova in posizione non comoda,...

s.m. lo scompaginare, lo scompaginarsi, l'essere scompaginato (anche fig.): lo scompaginamento di un assetto , di un equilibrio , di una struttura.

v. tr. [io scompàgino ecc.]n 1 guastare l'ordine, l'equilibrio, l'armonica disposizione di qualcosa; dissestare una struttura, un'organizzazione (anche fig.): scompaginare un progetto ; scompaginare...

part. pass. di scompaginare agg. n 1 si dice di libro, quaderno o sim., con le pagine slegaten 2 (fig.) in disordine, sconvolto: un progetto , un piano scompaginato.

s.f. scompaginazione.

s.f. (tip.) scomposizione tipografica.

s.m. lo scompagnare.

v. tr. n 1 dividere cose che formano un unico complesso, abitualmente appaiate tra loro: scompagnare un paio di calze n 2 (ant.) separare dal compagno, dai compagni.

part. pass. di scompagnare agg. n 1 spaiato, incompleto: guanti scompagnati ; un servizio scompagnato di bicchieri n 2 (lett.) disgiunto, separato: da' suoi scompagnato, in sulla riva / del grigio...

s.f. (non com.) l'essere scompagnato.

agg. (fam.) scompagnato, spaiato: un paio di calze scompagne.

v. tr. (tosc.) togliere i panni; in partic., scoprire chi è a letto togliendo le coperte | scompannarsi v. rifl. (tosc.) scoprirsi togliendo le coperte dal letto.

v. intr. [nel sign. 1: pres. io scompàio , tu scompari ecc. ; pass. rem. io scomparvi , tu scomparisti ecc. ; part. pass. scomparso ; nel sign.n 2 sono più frequenti le forme: pres. io...

s.f. n 1 lo scomparire: la scomparsa di un documento segreto ; la scomparsa della febbre , del dolore | letto , scrittoio a scomparsa , che si può ripiegare all'interno di un mobilen 2 (eufem.)...

part. pass. di scomparire agg. che non si trova, che non esiste più: una specie di rettili scomparsa s. m. [f. -a]n 1 (dir.) persona che non è rintracciabile nel luogo del suo domicilio o...

s.m. n 1 ogni parte in cui è suddivisa qualcosa: gli scompartimenti di un armadio , di un cassetto | scompartimento (ferroviario) , ciascuna delle parti in cui è suddivisa una carrozza ferroviaria:...

v. tr. [io scompartisco , tu scompartisci ecc. (anche io scomparto ecc.)] (non com.) dividere in parti.

s.m. n 1 scompartimento: un armadio a quattro scomparti n 2 (arch.) ciascuna delle partizioni di una parete muraria, variamente rilevate o colorate.

v. tr. [io scompènso ecc.] alterare, rompere l'equilibrio: scompensare il carico di una nave | (med.) provocare uno scompenso.

part. pass. di scompensare agg. privo di compensazione, non equilibrato agg. e s.m. (med.) che, chi è affetto da scompenso cardiaco.

s.m. n 1 mancanza di equilibrio, di compensazionen 2 (med.) insufficienza funzionale di un organo che può essere leggera o anche molto grave: scompenso coronarico , surrenale ; scompenso cardiaco ,...

part. pres. di scompiacere agg. (non com.) si dice di persona che non ha garbo né gentilezza, che non fa nulla per compiacere gli altri § scompiacentemente avv. scortesemente.

s.f. (non com.) l'essere scompiacente.

v. intr. [coniugato come piacere ; aus. avere] (non com.) essere scortese verso qualcuno: faccio questo per non scompiacere a tua madre.

s.m. lo scompigliare, lo scompigliarsi, l'essere scompigliato.

v. tr. [io scompìglio ecc.] mettere in disordine; sconvolgere turbando una disposizione, un ordine (anche fig.): scompigliare i capelli , arruffarli; scompigliare le idee di qualcuno , confonderle |...

part. pass. di scompigliare agg. messo a soqquadro, pieno di disordine e confusione (anche fig.): una matassa scompigliata ; idee scompigliate § scompigliatamente avv.

s.m. lo scompigliare; disordine, confusione, agitazione (anche fig.): mettere in scompiglio la casa ; portare lo scompiglio in un ambiente ; uno scompiglio di sentimenti e di idee. s.m. (non com.)...

v. tr. [io scompìscio ecc.] (pop.) imbrattare d'orina; pisciare su qualcosa | scompisciarsi v. rifl. pisciarsi addosso ' scompisciarsi dalle risa , (fig.) ridere a crepapelle, in modo...

v. tr. [io scomplèto ecc.] (non com.) rendere incompleto.

agg. che manca di qualche parte; incompleto: un servizio di piatti scompleto.

agg. che si può scomporre in più parti: mobili scomponibili ; grandezza scomponibile.

s.f. l'essere scomponibile.

s.m. (ant.) lo scomporre.

v. tr. [coniugato come porre]n 1 separare le parti che formano un tutto; disfare ciò che è disposto in un dato ordine: scomporre chimicamente una sostanza ; scomporre un numero in fattori ;...

s.f. lo scomporre, l'essere scomposto: scomposizione di un numero in fattori primi | scomposizione tipografica , nella stampa a caratteri mobili, il disfacimento della forma e la ridistribuzione dei...

s.f. l'essere scomposto | mancanza di equilibrio, di compostezza formale: la scompostezza di quella pittura , di quel modo di scrivere.

part. pass. di scomporre agg. n 1 diviso nei vari elementi che lo compongono: polinomi scomposti | frattura scomposta , (med.) quella in cui i frammenti hanno preso l'allineamento naturale proprio...

agg. che si può scomputare.

v. tr. [io scòmputo ecc.] detrarre, togliere dal computo: scomputare dal totale la caparra versata.

s.m. lo scomputare, l'essere scomputato; detrazione da un totale.

ant. scommunica, s.f. n 1 pena comminata da un'autorità religiosa (spec. cristiana o ebraica) che esclude chi ne è colpito dalla comunione dei fedeli e dalla partecipazione al culto: dare , lanciare...

s.m. (rar.) scomunica.

ant. scommunicare, v. tr. [io scomùnico , tu scomùnichi ecc.]n 1 (eccl.) colpire con scomunica: scomunicare un eretico n 2 (estens.) mettere al bando, censurare, sconfessare pubblicamente (anche...

ant. scommunicato, part. pass. di scomunicare agg. n 1 colpito da scomunican 2 (estens.) sacrilegon 3 (fig.) losco, turpe: due logori e sudici vestiti rossi, due facce scomunicate, due monatti ...

s.m. [f. -trice] (non com.) chi scomunica.

ant. scommunicazione, s.f. (non com.) scomunica.

v. tr. [io scónco , tu scónchi ecc.] (agr.) togliere la terra intorno al piede di un albero per formare una conca destinata a raccogliere acqua o concime.

v. tr. [io sconcaténo ecc.] (non com.) separare, staccare cose o parti strettamente collegate tra loro.

part. pass. di sconcatenare agg. privo di nessi logici; slegato, sconnesso: un discorso , un ragionamento sconcatenato.

s.f. operazione dello sconcare | sorta di conca fatta nel terreno intorno al piede di un albero, per raccogliervi l'acqua o il concime.

s.m. (non com.) lo sconcertare, lo sconcertarsi, l'essere sconcertato.

part. pres. di sconcertare agg. che sconcerta, che turba, che lascia disorientato: un contegno sconcertante § sconcertantemente avv.

v. tr. [io sconcèrto ecc.]n 1 turbare, sconvolgere l'ordine di qualcosa: sconcertare un piano , un programma n 2 turbare, disorientare, lasciare perplesso: il suo rifiuto lo sconcertò |...

part. pass. di sconcertare agg. turbato, disorientato: restare sconcertato § sconcertatamente avv.

s.m. sconvolgimento, turbamento: a quelle parole, seguì uno sconcerto generale.

s.f. l'essere sconcio: la sconcezza di un gesto | cosa, azione, parola sconcia: fare , dire sconcezze.

s.m. (non com.) lo sconciare, l'essere sconciato.

v. tr. [io scóncio ecc.] (non com.) conciare male; guastare, rovinare: un colpo che gli ha sconciato una mano ; la bellezza di quella cattedrale era sconciata dalle luci al neon | sconciarsi v....

agg. e s.m. [f. -trice] (non com.) che, chi sconcia.

s.f. n 1 (non com.) sconcio; cosa malfatta, deforme, brutta: ha presentato un lavoro che è una vera sconciatura n 2 (ant.) aborto.

agg. [pl. f. -ce]n 1 brutto, repellente: un animale sconcio n 2 turpe, osceno: un libro sconcio ; atti sconci ; parole sconce n 3 (iperb.) si dice di ciò che è fatto male, che è impresentabile: un...

v. tr. [coniugato come accludere] (non com.) disfare, mandare a monte ciò che era stato concluso o si era in procinto di concludere.

s.f. l'essere sconclusionato: sconclusionatezza di un discorso , di un comportamento.

agg. n 1 privo di coerenza, di senso: un ragionamento , un discorso sconclusionato n 2 che agisce in modo incoerente o ragiona senza alcuna logica: un individuo sconclusionato § sconclusionatamente...

part. pres. di sconcordare agg. discordante, privo di concordanza: giudizi sconcordanti.

s.f. n 1 l'essere sconcordante: sconcordanza di opinioni n 2 (gramm.) mancanza di accordo fra elementi della frase o del periodo che normalmente dovrebbero concordare.

v. intr. [io sconcòrdo ecc. ; aus. avere] non essere concorde, conforme: dati che sconcordano.

agg. (lett.) non concorde, discorde: pareri sconcordi.

s.f. (lett.) l'essere sconcorde, mancanza di concordia.

agg. non condito o condito poco: minestra , insalata scondita | usato come avv. : mangiare scondito.

agg. si dice di pacco spedito il cui involucro si sia deteriorato e aperto, anche con pregiudizio per il contenuto.

agg. non confacente, non adatto: un atteggiamento sconfacente alla propria posizione.

v. tr. [io sconfèsso ecc.] non riconoscere, ritrattare le proprie parole o azioni: sconfessare la propria fede politica | non confermare le parole o le azioni di qualcuno; disconoscere:...

s.f. lo sconfessare, l'essere sconfessato.

s.m. lo sconficcare, l'essere sconficcato.

v. tr. [io sconficco , tu sconficchi ecc.] togliere ciò che è conficcato; liberare qualcosa da ciò che lo tiene fissato: sconficcare i chiodi ; sconficcare una cassa.

v. rifl. (ant.) non avere più fiducia in qualcuno o in qualcosa; disperare, essere sfiduciato.

v. tr. [pres. io sconfiggo , tu sconfiggi ecc. ; pass. rem. io sconfissi , tu sconfiggésti ecc. ; part. pass. sconfitto]n 1 vincere, sbaragliare in battaglia: annibale sconfisse i romani a canne n...

s.m. lo sconfinare.

v. intr. [aus. avere , non com. essere]n 1 oltrepassare i confini, entrare nel territorio di un altro stato, in una proprietà altrui: reparti armati sconfinarono oltre frontiera ; le pecore del...

s.f. l'essere sconfinato.

agg. che è senza confini, senza limiti; per estens., grandissimo, tale da apparire illimitato: una prateria , una landa sconfinata ; avere una cultura sconfinata ; amore , orgoglio sconfinato §...

s.f. n 1 disfatta di un esercito in battaglia; per estens., insuccesso in una competizione sportiva, politica o di altro genere: infliggere una sconfitta ; riportare , subire una pesante sconfitta ;...

part. pass. di sconfiggeren 1 agg. vinto, battuto: restare sconfitto s. m. [f. -a] chi ha subito una sconfitta.part. pass. di sconfiggeren 2 agg. (non com.) sconficcato.

v. tr. [coniugato come fondere] (ant.) confondere grandemente.

s.m. (rar.) lo sconfortare, lo sconfortarsi, l'essere sconfortato; sconforto.

part. pres. di sconfortare agg. che sconforta, scoraggia: un esito , un risultato sconfortante.

v. tr. [io sconfòrto ecc.]n 1 demoralizzare, scoraggiare, deprimere: le avversità lo hanno sconfortato n 2 (ant.) dissuadere | sconfortarsi v. rifl. abbattersi, avvilirsi, perdersi d'animo: si...

part. pass. di sconfortare agg. colpito da sconforto: animo sconfortato | che esprime sconforto: un pianto sconfortato § sconfortatamente avv.

agg. (rar.) sconfortante.

s.m. stato d'animo di chi si sente avvilito e depresso a causa di disgrazie o di gravi avversità: essere preso dallo sconforto ; cadere nello sconforto ; un momento di sconforto | ciò che provoca...

s.m. lo scongelare, l'essere scongelato.

v. tr. [io scongèlo ecc.]n 1 riportare a temperatura ambiente ciò che era stato congelato: scongelare la carne , il pesce n 2 rendere nuovamente disponibile qualcosa: scongelare beni , crediti |...

s.m. (rar.) lo scongiurare, l'essere scongiurato.

v. tr. n 1 (lett.) compiere esorcismi che, secondo una credenza ancora diffusa, servono a liberare persone o cose da uno spirito malignon 2 (fig.) chiedere con insistenza, supplicare, spec. in nome di...

s.m. [f. -trice] (non com.) chi scongiura.

s.f. n 1 (rar.) lo scongiurare, l'essere scongiuraton 2 (ant.) formula di scongiuro.

s.m. n 1 lo scongiurare spiriti maligni, forze malefiche; invocazione solenne rivolta a forze sovrannaturali | gesto superstizioso, formula magica contro la iettatura o contro l'avverarsi di qualche...

s.f. l'essere sconnesso; mancanza di connessione, spec. dal punto di vista logico.

part. pass. di sconnettere agg. n 1 mal connesso: un tavolato sconnesso n 2 (fig.) che manca di connessione logica, di coerenza: parole sconnesse ; un ragionamento sconnesso § sconnessamente avv.

s.f. n 1 (non com.) l'essere sconnesso; sconnessionen 2 il punto in cui una cosa è sconnessa: le sconnessure del pavimento.

v. tr. [coniugato come annettere] disgiungere, disunire cose che formavano un tutto organico e compatto: sconnettere le mattonelle di un pavimento | v. intr. [aus. avere] non connettere,...

v. tr. [io sconòcchio ecc.] (non com.)n 1 filaren 2 (tosc.) mangiare con gusto, con aviditàn 3 (roman.) ridurre male, fiaccare: la bronchite mi ha sconocchiato.

s.f. (non com.) la parte del pennecchio che rimane attaccata alla rocca.

part. pres. di sconoscere agg. n 1 (non com.) non riconoscente, ingraton 2 (ant.) incapace di distinguere, di discernere.

s.f. n 1 (non com.) ingratitudine, mancanza di riconoscenzan 2 (ant.) mancanza di discernimento.

v. tr. [coniugato come conoscere] (non com.) disconoscere, non voler riconoscere: sconoscere i meriti di qualcuno.

s.m. (non com.) lo sconoscere, il non voler riconoscere; disconoscimento.

agg. n 1 non conosciuto, ignoto: terre sconosciute ; un paese sconosciuto | privo di notorietà, di fama: un attore , un pittore sconosciuto n 2 non ancora identificato, individuato: una malattia...

s.m. (non com.) sconquasso.

v. tr. n 1 scuotere violentemente in modo da rovinare, rompere, fracassare: sconquassare l'automobile in uno scontro ; i bombardamenti sconquassarono le case n 2 (fig.) causare agitazione o malessere:...

part. pass. di sconquassare agg. n 1 rovinato, rotto, sgangherato: un armadio tutto sconquassato n 2 (fig.) scombussolato, frastornato: sentirsi sconquassato.

s.m. [f. -trice] (non com.) chi sconquassa.

s.m. n 1 lo sconquassare, l'essere sconquassato: la bufera ha fatto un grande sconquasso n 2 (fig.) grave disordine, scompiglio: il suo arrivo ha portato uno sconquasso generale.

v. tr. (relig.) privare un luogo o un oggetto del suo carattere sacro: sconsacrare una chiesa , un altare.

s.f. (relig.) lo sconsacrare, l'essere sconsacrato: la sconsacrazione di una chiesa.

s.f. l'essere sconsiderato; sventatezza, avventatezza.

agg. n 1 che agisce senza riflettere, senza discernimento: un ragazzo sconsiderato n 2 fatto o detto senza riflettere, senza prudenza: un atto , un gesto sconsiderato ; parole , frasi sconsiderate s....

agg. che non è consigliabile.

v. tr. [io sconsìglio ecc.] non consigliare: sconsigliare un albergo | raccomandare di non dire o fare qualcosa: lo sconsigliai dall'accettare l'incarico.

s.f. (non com.) l'essere sconsigliato; mancanza di assennatezza, di ponderazione.

agg. (non com.) che agisce o parla senza riflettere; scriteriato, sconsiderato § sconsigliatamente avv.

part. pres. di sconsolare agg. che toglie conforto o speranza, che rattrista grandemente: una lettera , una notizia sconsolante § sconsolantemente avv.

v. tr. [io sconsólo ecc.] privare di consolazione, conforto o speranza | sconsolarsi v. rifl. sconfortarsi.

s.f. (non com.) l'essere sconsolato.

part. pass. di sconsolare agg. n 1 che non può trovare conforto, che non può essere consolaton 2 che mostra sconforto, afflizione; triste, desolato: un'espressione sconsolata § sconsolatamente...

s.f. (ant.) sconsolatezza.

agg. che si può scontare: cambiale scontabile.

s.f. l'essere scontabile (detto di titolo di credito).

s.m. (ant.) lo scontare una pena.

part. pres. di scontare agg. (banc.) si dice di chi pratica lo sconto di titoli di credito.

v. tr. [io scónto ecc.]n 1 anticipare o farsi anticipare il pagamento di un credito non ancora scaduto in cambio della corresponsione di un interesse: scontare cambiali in banca n 2 applicare un...

s.m. [f. -a] (banc.) chi chiede od ottiene lo sconto di un titolo di credito.

part. pass. di scontare agg. n 1 detratto da un importo: un debito scontato | prezzi scontati , ribassatin 2 espiato: una pena scontata n 3 previsto, prevedibile: un risultato scontato §...

v. tr. [io scontènto ecc.] rendere, lasciare scontento, insoddisfatto; non accontentare, non appagare: non bisogna scontentare i clienti ; una decisione che ha scontentato tutti.

s.f. la condizione di chi è scontento.

agg. non contento, insoddisfatto: essere scontento di tutto ; rimanere scontento ; avere un'aria scontenta s. m. sentimento di insoddisfazione e di disappunto: la crisi economica ha provocato lo...

s.m. e f. [pl. m. -sti] (banc.) scontatario.

s.m. n 1 (dir.) contratto con il quale la banca, previa deduzione dell'interesse, anticipa al cliente l'importo di un credito verso terzi non ancora scaduto che le viene ceduto salvo buon fine;...

v. tr. [coniugato come torcere]n 1 contorcere violentementen 2 (fig. non com.) deformare, travisare | scontorcersi v. rifl. contorcersi violentemente.

s.m. (non com.) lo scontorcere, lo scontorcersi.

v. tr. [io scontórno ecc.] mettere in evidenza il particolare di un'immagine fotografica, eliminando tutto ciò che lo contorna.

part. pass. di scontorcere agg. tutto contorto (anche fig.): membra scontorte ; un ragionamento scontorto.

v. tr. [io scóntro ecc.]n 1 (non com.) incontrare, trovarsi di fronte qualcunon 2 (ant.) attaccare in un combattimento; assaliren 3 (mar.) portare rapidamente la barra e il timone dalla parte...

s.m. biglietto di ricevuta che attesta l'adempimento di un obbligo o dà diritto a una prestazione: munirsi dello scontrino alla cassa.

s.m. n 1 urto, cozzo violento (detto spec. di veicoli): scontro automobilistico , ferroviario ; scontro frontale n 2 combattimento, battaglia: uno scontro a fuoco tra banditi ; uno scontro di schiere...

s.f. n 1 l'essere scontroso; carattere, temperamento scontroson 2 azione, discorso da persona scontrosa.

s.f. n 1 l'essere scontroson 2 azione, discorso da persona scontrosa.

agg. che si imbroncia, si impermalisce facilmente; poco socievole, privo di cordialità: un uomo chiuso e scontroso ; avere un carattere scontroso ; un modo di fare scontroso. dim. scontrosetto ,...

agg. (lett.) sconveniente, disdicevole § sconvenevolmente avv.

s.f. (lett.) l'essere sconveniente, disdicevole.

part. pres. di sconvenire agg. n 1 che contrasta con la correttezza, con la decenza: discorso , contegno sconveniente n 2 (non com.) che non conviene, non è vantaggioso: un prezzo sconveniente §...

s.f. n 1 mancanza di correttezza, di decoro: la sconvenienza di un gesto , di un'espressione | atto o detto sconveniente: fare delle sconvenienze n 2 (non com.) il non essere conveniente,...

v. intr. [coniugato come convenire ; aus. essere] (lett.) essere in contrasto con la convenienza, col decoro, con la morale; non essere opportuno, adatto.

part. pres. di sconvolgere agg. che sconvolge, che impressiona fortemente, che turba profondamente: un'esperienza sconvolgente.

v. tr. [coniugato come volgere]n 1 mettere sottosopra, provocare grande disordine e scompiglio (anche fig.): un forte vento sconvolgeva il mare ; l'economia del paese fu sconvolta da una crisi...

s.m. lo sconvolgere, l'essere sconvolto; grave perturbamento (anche fig.): sconvolgimento tellurico ; gli sconvolgimenti dell'animo ; gli sconvolgimenti provocati da un evento , un conflitto.

agg. e s.m. [f. -trice] (non com.) che, chi sconvolge.

part. pass. di sconvolgere agg. messo sottosopra, a soqquadro: un paese sconvolto a causa della guerra | (fig.) gravemente turbato: avere la mente sconvolta.

s.m. invar. notizia sensazionale pubblicata da un giornale in esclusiva o prima di tutti gli altri giornali.

s.m. mancanza di coordinamento; scoordinazione.

agg. che manca di coordinazione, che si muove in modo non coordinato: un atleta scoordinato § scoordinatamente avv.

s.f. mancanza di coordinazione, spec. con riferimento ai movimenti del corpo.

s.m. invar. n 1 motorettan 2 imbarcazione a vela provvista di due chiglie laterali, capace di slittare sul ghiaccio sotto l'azione del vento.

e deriv. vedi scuterismo e deriv.

s.f. pianta arbustacea comune nelle macchie e nei boschi, usata per confezionare granate per la pulizia dei pavimenti (fam. ericacee).s.f. arnese di forma varia per spazzare il pavimento, in genere...

s.m. chi fabbrica o vende scope.

s.m. (mar.) vela da bel tempo, che viene aggiunta, invergata a un buttafuori, lateralmente a entrambe le estremità del pennone di trinchetto.

v. tr. [io scópo ecc.]n 1 spazzare con la scopa (anche assol.): scopare una stanza ; scopare sotto i mobili n 2 (estens. fam.) portar via, far spariren 3 (volg.) possedere sessualmente | (assol.)...

s.f. n 1 lo scopare, spec. in fretta, alla meglio: dare una scopata al pavimento. dim. scopatina n 2 colpo di scopa: prendere a scopate qualcuno n 3 (volg.) coito.

s.m. [f. -trice]n 1 chi scopa | scopatore segreto , cameriere addetto alle stanze private del papan 2 (volg.) chi ha frequenti rapporti sessuali.

s.f. n 1 lo scoparen 2 l'immondizia che si raccoglie scopando.

s.m. deformazione dei rami dell'abete e di altre piante provocata da piccoli funghi parassiti.

v. tr. [io scopèrchio ecc.] scoprire qualcosa togliendo il coperchio; per estens., portare via ciò che fa da copertura: scoperchiare una pentola ; il vento scoperchiò il tetto della casa |...

s.f. n 1 lo scoperchiare, l'essere scoperchiaton 2 (tosc.) taglio di carne macellata costituito dai muscoli intercostali.

ant. o lett. scoverta, s.f. n 1 lo scoprire, l'essere scoperto, con riferimento soprattutto a verità, cose, paesi e persone prima sconosciuti: una grande scoperta scientifica ; la scoperta...

ant. o lett. scoverto, part. pass. di scoprire agg. n 1 non coperto, privo o privato di copertura, di riparo, di garanzia: pentola scoperta ; carrozza scoperta ; postazione scoperta | assegno...

s.m. terreno in cui crescono piante di scopa.

s.f. n 1 dim. di scopa 2. dim. scopettina n 2 (region.) spazzola.

v. tr. [io scopétto ecc.]n 1 pulire per mezzo di una scopettan 2 (region.) spazzolare.

s.m. n 1 spazzolone per pulire i pavimentin 2 pl. lunghe basette che coprono gran parte delle guance, lasciando scoperto il mento.

s.f. (med.) abbr. di radioscopia.

v. tr. copiare male e senza discernimento (anche assol.): un tema fatto scopiazzando qua e là.

s.m. [f. -trice] chi scopiazza.

s.f. lo scopiazzare | la cosa, l'opera scopiazzata: questo scritto è una banale scopiazzatura.

v. tr. sottoporre i bozzoli a scopinatura.

s.f. nell'industria della seta, macchina per compiere meccanicamente la scopinatura.

s.f. nell'industria della seta, operazione con la quale, mediante lo sfregamento di uno spazzolone, si cercano i capi del filo dei bozzoli.

s.m. (region.) spazzino.s.m. n 1 dim. di scopan 2 2 arnese simile a una piccola scopa usato nel gioco del curling.

s.m. e f. [pl. m. -sti] giocatore di scopa.

s.m. n 1 ciò a cui si tende, a cui si vuole giungere, a cui si indirizzano le proprie azioni, i propri sforzi: fare qualcosa con uno scopo , senza uno scopo preciso ; avere , prefiggersi uno scopo ;...

s.f. perversione sessuale che consiste nel provare piacere alla vista di immagini o di atti erotici.

s.m. [f. -a] (psicol.) chi è affetto da scopofilia.

vedi scoppola.

s.f. (chim.) alcaloide azotato presente in alcune solanacee, dotato di azione sedativa e narcotica simile all'atropina, usato nella terapia dell'agitazione motoria.

s.m. variante del gioco della scopa; si gioca in quattro distribuendo in una sola volta tutte le carte del mazzo, nove per ogni giocatore e quattro, scoperte, in tavola ' scopone scientifico , in cui...

s.m. lo spaiare cose, persone o animali che formano una coppia.

v. intr. [io scòppio ecc. ; aus. essere]n 1 spaccarsi, rompersi con violenza e all'improvviso per effetto di eccessiva tensione: è scoppiato un pneumatico ; l'ascesso, giunto a maturazione,...

s.f. (region.) screpolatura della pelle.

s.m. (non com.) lo scoppiettare.

part. pres. di scoppiettare agg. che scoppietta, crepitante (anche fig.): fuoco scoppiettante ; una risata scoppiettante.

pop. schioppettare, v. intr. [io scoppiétto ecc. ; aus. avere]n 1 mandare brevi scoppi secchi, crepitare (detto di ciò che brucia o anche della fiamma): la legna bruciava scoppiettando n 2 (fig.)...

s.m. (st.) soldato armato di scoppietto.

s.m. uno scoppiettare vivace e frequente: l'allegro scoppiettio della fiamma.

s.m. sorta di schioppo costituito da una canna di ferro munita sulla culatta di una piccola incavatura nella quale si metteva la polvere da sparo; fu una delle prime armi da fuoco.

s.m. n 1 lo scoppiare, il rompersi violentemente e con gran rumore: lo scoppio di una caldaia , di una mina | motore a scoppio , che funziona con miscela detonante ' a scoppio ritardato , si dice di...

o scopola, s.f. n 1 (region.) scappellotto dato con la mano aperta sulla nuca; più in generale, colpo, botta | (fig.) grave perdita o danno, spec. di natura economican 2 sbalzo improvviso di un...

s.m. n 1 lo scoprire, il togliere quanto copre: lo scoprimento di una statua n 2 (non com.) scoperta.

ant. o lett. scovrire, v. tr. [coniugato come coprire]n 1 togliere a una cosa ciò che la copre, la nasconde, la ripara; togliere i panni che coprono il corpo o una parte di esso: scoprire la pentola...

s.m. [f. -trice] chi scopre, chi fa conoscere cose, fatti, paesi, persone prima ignoti.

s.f. (non com.) lo scoprire, lo scoprirsi, l'essere scoperto.

s.m. stato d'animo di chi è scoraggiato: lasciarsi prendere dallo scoraggiamento ; avere un momento di scoraggiamento.

part. pres. di scoraggiare agg. che scoraggia, che deprime: una risposta , un risultato scoraggiante.

v. tr. [io scoràggio ecc.]n 1 togliere coraggio; infondere timore, sfiducia: le prime difficoltà lo hanno scoraggiato n 2 (estens.) frenare, sconsigliare: la crisi economica scoraggia gli...

part. pass. di scoraggiare agg. che ha perduto coraggio o fiducia; abbattuto, avvilito: essere , sentirsi scoraggiato § scoraggiatamente avv.

v. tr. [io scoraggisco , tu scoraggisci ecc.] (tosc.) scoraggiare.

s.m. stato d'animo di chi è privo di fiducia, triste, avvilito: farsi prendere dallo scoramento.

v. tr. [io scuòro o scòro ecc. ; in tutta la coniugazione, -uò- o -ò- in posizione tonica, -o- (meglio che -uo-) in posizione atona] (lett.) scoraggiare, sfiduciare, avvilire.

part. pass. di scorare agg. (lett.) scoraggiato, sfiduciato.

e deriv. vedi scorrazzare e deriv.

s.m. (rar.) lo scorbacchiare, l'essere scorbacchiato.

v. tr. [io scorbàcchio ecc.] (non com.) beffare, svergognare: andava scorbacchiandolo con tutti, amiche e parenti (verga).

s.f. (non com.) lo scorbacchiare, l'essere scorbacchiato.

agg. (pop. , fam.) che si mostra indipendente ed estroso; che ha carattere piuttosto bizzarro e intrattabile.

agg. [pl. m. -ci] (med.) di scorbuto, relativo allo scorbuto agg. e s.m. [f. -a]n 1 (med.) che, chi è affetto da scorbuton 2 (fig.) che, chi ha un carattere scontroso, aspro e scostante; un tipo...

s.m. (med.) malattia dovuta a carenza di vitamina c, che si manifesta con dimagramento, ulcerazioni ed emorragie delle gengive e degli organi interni.

s.m. (non com.) lo scorciare, il rendere più corto.

v. tr. [io scórcio ecc.]n 1 accorciare, rendere più corto: scorciare le maniche di un abito n 2 rappresentare una figura in scorcio; (fig.) rappresentare in modo rapido ed essenziale | scorciarsi...

s.f. n 1 la via che unisce due luoghi con un percorso più breve rispetto alla strada principale: prendere una scorciatoia n 2 (fig.) espediente, mezzo più rapido e sbrigativo per raggiungere uno...

s.f. (non com.) lo scorciare, l'essere scorciato.

s.m. n 1 rappresentazione grafica di una figura le cui parti sono poste su piani obliqui rispetto a chi guarda, in modo che alcune appaiano più vicine, altre più lontane; la figura o le parti di...

v. tr. [io scorcisco , tu scorcisci ecc.] (tosc.) scorciare.

s.m. (non com.) scordatura.

v. tr. [io scòrdo ecc.] lasciar cadere dalla memoria: scordare un'offesa ; scordare un appuntamento | scordarsi v. rifl. dimenticarsi: scordarsi degli amici ; scordarsi di sbrigare una...

part. pass. di scordare agg. che ha perso l'accordatura: un violino scordato § scordatamente avv. senza accordo, in modo stonato.

s.f. il perdere l'accordatura (detto di uno strumento musicale).

vedi scordio.

agg. (non com.) facile a dimenticarsi.

o scordeo, s.m. pianta erbacea delle zone paludose le cui foglie odorano di aglio; è detta anche erba aglio (fam. labiate).

s.m. invar. n 1 nel bridge, numero dei punti conseguiti da uno o più giocatori, e anche il taccuino su cui i punti si segnanon 2 (sport) punteggio finale di una gara.

o scorreggia, scureggia, correggia, s.f. [pl. -ge] (pop.) emissione rumorosa di gas intestinali.

o scorreggiare, scureggiare, v. intr. [io scoréggio ecc. ; aus. avere] (pop.) fare scoregge.

s.m. n 1 (zool.) altro nome della scorpena n 2 (fig.) persona molto brutta.

v. tr. [pres. io scòrgo , tu scòrgi ecc. ; pass. rem. io scòrsi , tu scorgésti ecc. ; part. pass. scòrto]n 1 riuscire a vedere, a distinguere: scorgere una luce in lontananza ; scorgere una...

s.m. (ant.) discernimento.

s.f. n 1 prodotto di scarto della fusione o dell'affinazione di un metallo; anche, detrito di lavorazione a caldo di metalli e leghe: scorie fuse , secche ; scoria d'alto forno , loppa | scoria...

s.m. (metall.) ogni fondente che rende più facile la formazione e la separazione di scorie.

v. tr. [io scorìfico , tu scorìfichi ecc.] (metall.) liberare un minerale dalla sua ganga; ridurre in scorie.

s.f. (metall.) operazione e risultato dello scorificare.

s.m. (tosc.) lo scornacchiare.

v. tr. [io scornàcchio ecc.] (tosc.) schernire, svergognare.

v. tr. [io scòrno ecc.]n 1 rompere un corno o le cornan 2 colpire con le cornan 3 (fig.) svergognare, deridere, beffare | scornarsi v. rifl. n 1 rompersi le cornan 2 (fig.) fallire in un'impresa...

part. pass. di scornare agg. n 1 con le corna rotten 2 (fig.) beffato, svergognato: se ne tornò tutto scornato § scornatamente avv.

s.f. lo scornare, lo scornarsi, l'essere scornato (anche fig.): andare incontro a una scornatura.

v. tr. [io scornéggio ecc.] (ant.) scornare.

s.m. (rar.) lo scorniciare.

v. tr. [io scornìcio ecc.]n 1 togliere dalla cornice: scorniciare un ritratto n 2 modellare a forma di cornice.

s.f. macchina utensile per la lavorazione del legno, che consente di ottenere lavorati con scorniciature, sagomature o modanature a profilo costante.

s.f. lo scorniciare, l'essere scorniciato.

s.m. vergogna, umiliazione, beffa che consegue a un insuccesso o a una sconfitta: avere, oltre al danno, lo scorno | a scorno di qualcuno , per umiliarlo, per beffeggiarlo.

v. tr. [io scoróno ecc.]n 1 (agr.) tagliare gli alberi a coronan 2 togliere o rompere la corona di un dente.

s.f. mangiata abbondante e ingorda (anche fig.): farsi una scorpacciata di ciliegie ; in vacanza abbiamo fatto una scorpacciata di film.

s.f. (zool.) genere di pesci teleostei commestibili diffusi nei mari temperati, con corpo tozzo, capo grosso con rilievi e spine, bocca ampia e aculei veleniferi sul dorso (ord. perciformi).

s.m. (rar.) la costellazione dello scorpione.

agg. (bot.) si dice di infiorescenza o ramificazione di tipo simpodiale che, sviluppandosi asimmetricamente, assume un aspetto simile a una coda di scorpione.

s.m. n 1 artropode dal corpo nero e appiattito, provvisto anteriormente di due pinze e posteriormente di un sottile prolungamento ricurvo verso l'alto (postaddome), terminante in un aculeo velenifero...

s.m. pl. (zool.) ordine di aracnidi diffusi nei luoghi caldi di tutto il mondo; hanno corpo diviso in cefalotorace e addome | sing. [-e] ogni aracnide appartenente a tale ordine.

s.m. lo scorporare, l'essere scorporato: scorporamento dell'iva.

v. tr. [io scòrporo ecc.]n 1 togliere dei beni da un complesso patrimoniale unitarion 2 (estens.) separare, togliere da un insieme.

s.m. l'operazione dello scorporare; la parte che viene scorporata.

diffuso ma errato scorazzamento, s.m. (non com.) lo scorrazzare.

diffuso ma errato scorazzare, v. intr. [aus. avere]n 1 correre qua e là per gioco, per divertimento: i bambini scorrazzavano in giardino n 2 vagare per un territorio predando: il nemico scorrazzava...

diffuso ma errato scorazzata, s.f. lo scorrazzare un poco; per estens., breve escursione, gita rapida: abbiamo fatto una scorrazzata in macchina.

v. tr. [io scorrèdo ecc.] (non com.) privare di elementi di corredo (usato spec. al part. pass.): un'automobile scorredata di accessori.

v. tr. [coniugato come correggere] (non com.) rendere scorretto ciò che era corretto; fare correzioni sbagliate.

e deriv. vedi scoreggia e deriv.

v. intr. [coniugato come correre ; aus. essere]n 1 muoversi, spostarsi lungo un tracciato, dentro un condotto, su una superficie; fluire; colare, sgorgare: la fune scorre nella carrucola ; il fiume...

s.f. incursione in un territorio a scopo di saccheggio e di devastazione; anche, incursione condotta con navi veloci contro il traffico mercantile o contro la costa: i soldati allo sbando si...

s.f. n 1 mancanza di correttezza, di precisione: scorrettezza di stile ; una traduzione piena di scorrettezze n 2 l'essere scorretto, poco educato: scorrettezza di comportamento | azione, discorso...

agg. n 1 che non è corretto, che presenta errori: una traduzione scorretta n 2 di azione, che manca di correttezza, in quanto è sconveniente, scortese, sleale e sim.: comportamento scorretto ; gioco...

agg. n 1 che scorre, che è in grado di scorrere: porta , sportello scorrevole ; nastro scorrevole n 2 che scorre facilmente, senza intoppi: traffico poco scorrevole | (fig.) che si svolge, si...

s.f. l'essere scorrevole (anche fig.): la scorrevolezza di un meccanismo ; scorrevolezza di stile.

s.f. (non com.) errore, scorrettezza: scorrezione grammaticale.

s.f. n 1 scorreria di una banda di armati | (scherz.) rapida escursione in una zona, una località: fare una scorribanda per la città n 2 (fig.) fugace incursione in un ambito di studi, in...

v. intr. [aus. avere] (rar.) compiere scorribande.

s.f. (mar.) piccola nave usata nei secoli passati come guardacoste.

s.m. soldato che negli eserciti medievali precedeva il grosso delle truppe col compito di esplorare e fare scorrerie.

s.m. n 1 lo scorrere: lo scorrimento delle acque ; traffico a scorrimento veloce n 2 (fis.) nelle deformazioni elastiche dei corpi, lo spostamento relativo delle fibre, scorrenti le une sulle altre,...

v. rifl. [io mi scorrùccio ecc.] (non com.) adirarsi fortemente.

s.m. (non com.) lo scorrucciarsi.

s.f. n 1 lo scorrere in fretta con gli occhi; rapida lettura: dare una scorsa a un giornale n 2 (non com.) il recarsi in un luogo restandovi per breve tempo.

part. pass. di scorrere agg. passato, trascorso: l'anno scorso s. m. errore involontario dovuto a fretta o disattenzione: uno scorso di penna.

agg. solo nella loc. nodo scorsoio , nodo fatto all'estremità di una corda in modo da formare un laccio che si stringe quanto più se ne tira l'altra estremità.

s.f. n 1 l'azione di scortare per sorvegliare o proteggere; la persona o le persone che compiono tale azione: fare la scorta ai prigionieri; essere di scorta a un personaggio | sotto la scorta di...

v. tr. [io scòrto ecc.] accompagnare per sorvegliare, proteggere, rendere onore: scortare un detenuto ; il convoglio era scortato da due cacciatorpediniere ; un reparto di militari in alta uniforme...

s.m. (non com.) lo scortecciare, l'essere scortecciato, col pref. s-.

v. tr. [io scortéccio ecc.]n 1 privare della corteccia: scortecciare un tronco d'albero n 2 (estens.) togliere l'intonaco di un muro, la vernice di una parete e sim. | scortecciare il pane ,...

s.m. strumento tagliente, di varia forma, per scortecciare tronchi e rami d'albero.

s.m. [f. -trice] lavoratore addetto alla scortecciatura delle piante.

s.f. macchina usata nell'industria della cellulosa per eseguire la scortecciatura delle piante.

s.f. lo scortecciare; l'insieme delle cortecce asportate da un tronco o ramo d'albero.

agg. privo di garbo, di cortesia: una persona , un gesto scortese ; modi scortesi § scortesemente avv.

s.f. n 1 l'essere scortesen 2 atto, parola scortese: fare , dire scortesie.

s.m. lo scorticare, lo scorticarsi, l'essere scorticato.

v. tr. [io scórtico , tu scórtichi ecc.]n 1 strappare la pelle a un animale ucciso | prov. : la coda è la più difficile a scorticare , l'ultima parte di un'impresa presenta sempre le difficoltà...

s.m. n 1 luogo dove si scorticano gli animali uccisin 2 coltello affilato usato per scorticare.

s.m. [f. -trice] (non com.)n 1 chi scortican 2 (fig.) strozzino.

s.f. n 1 lo scorticaren 2 (med.) abrasione.

s.m. n 1 chi scortica gli animali macellatin 2 (fig.) strozzino, usuraion 3 coltello per scorticare.

s.m. [pl. m. -chi] (region.) scorticatura.

part. pass. di scorgere agg. (ant. , lett.)n 1 avveduto, accorto: parlar facondo e lusinghiero e scorto (tasso g. l. ii, 58)n 2 agile, chiaro: così lo sguardo mio le facea scorta / la lingua ...

s.f. n 1 rivestimento del fusto e delle radici degli alberi: staccare una scorza di quercia | buccia grossa di alcuni frutti: la scorza delle castagne ; una scorza di limone. dim. scorzetta n 2...

v. tr. [io scòrzo ecc.] (region.) togliere la scorza ad alberi o a frutti.

s.f. macchina che serve a scortecciare, a sbucciare.

s.f. il togliere la scorza, spec. ai polloni delle querce; la scorza asportata.

s.f. n 1 dim. di scorza | scorza sottilen 2 pezzetto di buccia di un frutto: un aperitivo con una scorzetta di limone.

s.m. (ant. , region.) denominazione di alcuni serpenti, in partic. del biacco o saettone.s.m. [f. -a] (non com.) uomo rozzo e scontroso.

s.f. pianta erbacea con radice amara, biancastra, commestibile (fam. ombrellifere).

agg. (non com.) ricoperto da una scorza spessa.

v. tr. [coniugato come scendere] (lett.) fendere, rompere con violenza: il fulmine piombando / vicine rupi e querce scoscendea / con altissimo suon (leopardi paralipomeni) | v. intr. [aus. essere],...

s.m. n 1 lo scoscendere, lo scoscendersi; crollo, frana di masse rocciosen 2 luogo scosceso.

part. pass. di scoscendere agg. dirupato, erto: pendio scosceso ; un picco scosceso § scoscesamente avv.

v. tr. [io scòscio ecc.]n 1 provocare lo slogamento delle cosce (detto per lo più iperbolicamente, con riferimento a sforzo o urto violentissimo)n 2 staccare le cosce di un pollo o di altro...

s.f. scoscio, spaccata.

part. pass. di scosciare agg. nei sign. del verbo | si dice di indumento che lascia molto scoperte le cosce, con un profilo che può montare fino all'anca: un costume da bagno molto scosciato.

s.f. n 1 rottura accidentale di un ramo in corrispondenza della sua attaccatura al troncon 2 (non com.) sgambatura.

s.m. n 1 nelle figure di danza, lo scosciarsi; spaccatan 2 incavatura dei calzoni, tra le cosce.

s.f. n 1 lo scuotere, lo scuotersi, l'essere scosso (anche fig.): dare una scossa a un recipiente ; la bocciatura è stata la scossa di cui aveva bisogno | movimento, sussulto improvviso: una scossa...

s.m. (region.) grembiule.

s.f. (edil.) striscia di lamiera posta sopra le giunzioni delle parti esterne di un edificio per impedire le infiltrazioni di acqua piovana.

v. tr. [io scòsso ecc.] (non com.) scuotere.

s.f. gramolatrice che sottopone le fibre a rullature, raschiamenti e scuotimenti.

part. pass. di scuotere agg. n 1 che ha subito una scossa; impressionato: rimanere molto scosso a una notizia | finanze scosse , danneggiate, rovinaten 2 (tosc.) si dice di animale da soma o da tiro...

s.m. n 1 accr. di scossa n 2 scossa violenta (anche fig.): gli scossoni del treno ; un incontro che ha dato uno scossone alla sua vita.

s.m. n 1 lo scostare, lo scostarsin 2 (mat. , fis.) differenza dei valori veri di una grandezza rispetto ai valori misurati di essa o ai valori medi calcolati su questi.

part. pres. di scostare agg. che suscita antipatia; poco socievole: un individuo scostante ; gesti , modi scostanti.

v. tr. [io scòsto ecc.]n 1 allontanare una cosa o una persona da un'altra: scostare una sedia dal muro ; lo scostò bruscamente da sé n 2 (fig.) evitare, sfuggire: dopo quel fatto tutti lo scostano...

v. tr. [io scòstolo ecc] togliere la costola alle verdure: scostolare i cavoli.

s.f. operazione dello scostolare.

s.f. l'essere scostumato; detto, atto da scostumato.

agg. n 1 che si comporta in modo contrario alle norme della morale e del costume: una persona scostumata | (estens.) vizioso, immorale: donna , vita scostumata n 2 (region) maleducato s.m. [f. -a]...

s.m. arbusto con foglie ovali che forniscono una sostanza usata per la concia (fam. anacardiacee).

s.m. invar. n 1 whisky scozzesen 2 nome commerciale di un tipo di nastro autoadesivo.

s.m. scotennatura.

v. tr. [io scoténno ecc.]n 1 togliere la cotenna ad animali: scotennare il maiale n 2 asportare il cuoio capelluto del nemico ucciso o catturato, come usanza rituale di taluni popoli: i pellirosse...

s.m. strumento per scotennare.

s.m. [f. -trice] chi scotenna.

s.f. lo scotennare | (etnol.) l'usanza di scotennare il nemico ucciso o catturato.

vedi scuotere.

v. tr. [io scótico , tu scótichi ecc.] (agr.) lavorare la terra con lo scoticatore.

s.m. (agr.) tipo di piccolo avanvomere che lavora il terreno in superficie, rompendo la cotica.

o anche scuotimento, s.m. lo scuotere, lo scuotersi, l'essere scosso.

s.m. (non com.) uno scotimento prolungato.

s.m. (filos.) indirizzo di pensiero che fa capo alla dottrina del filosofo scozzese giovanni duns scoto (1266-1308), caratterizzata soprattutto dal principio della libertà del volere rispetto...

s.m. e f. [pl. m. -sti] seguace di duns scoto o dello scotismo.

agg. [pl. m. -ci] relativo a duns scoto o allo scotismo.

s.m. n 1 arnese o macchina in cui un materiale viene sottoposto a scosse durante un processo di lavorazionen 2 (non com.) shaker.

o anche scuotitore, s.m. [f. -trice] (rar.) chi scuote | (lett.) come epiteto di nettuno, dio del mare, in quanto agita i flutti col tridente: ma tutti / tu della terra scotitor vincevi, / salvo...

o scotto, agg. e s.m. [f. -a]n 1 che, chi appartiene all'antico popolo celtico degli scoti, originario dell'irlandan 2 (lett.) scozzese.

s.f. (biol.) predilezione di un organismo per gli ambienti con poca luce.

agg. (biol.) di organismo caratterizzato da scotofilia.

s.f. paura morbosa dell'oscurità.

s.f. larga stecca di legno con cui si batte il lino o la canapa per separare le fibre legnose dalle fibre tessili.

v. tr. [io scòtolo ecc.] battere il lino o la canapa per separare le fibre tessili da quelle legnose.

s.f. operazione dello scotolare il lino o la canapa.

s.m. [pl. -mi] (med.) perdita della vista in un'area limitata del campo visivo.

agg. [pl. m. -ci] (med.) di scotoma | affetto da scotoma.

s.f. (mar.) cavo di manovra della parte inferiore della vela, che serve a tenerla distesa al vento.s.f. siero non rappreso che rimane nella caldaia quando si è fatto il formaggio o la ricotta.

nella loc. agg. invar. o avv. a scottadito , usata in riferimento a vivande che vanno mangiate caldissime, appena arrostite o sbollentate: polipi a scottadito ; costolette di capretto a scottadito |...

s.m. lo scottare, lo scottarsi, l'essere scottato.

part. pres. di scottare agg. n 1 che scotta | offesa scottante , (fig.) assai graven 2 (fig.) che suscita un interesse vivo, che è tale da provocare grande preoccupazione: problema scottante ,...

v. tr. [io scòtto ecc.]n 1 causare un'ustione, una bruciatura: scottarsi un dito ; il brodo mi ha scottato il palato | (estens.) far cuocere per brevissimo tempo una vivanda: scottare le uova n 2...

s.f. lo scottare, spec. una vivanda: dare una scottata alla carne. dim. scottatina.

part. pass. di scottare agg. n 1 bruciato, ustionaton 2 cotto per brevissimo tempo: una bistecca scottata n 3 (fig.) danneggiato; deluso, amareggiato: rimanere scottato da una brutta esperienza.

s.f. apparecchio usato per scottare prodotti alimentari destinati alla conservazione.

s.f. n 1 lo scottare, lo scottarsi: una pomata contro le scottature n 2 (fig.) esperienza negativa, spiacevole; grave danno o delusione.

agg. [pl. m. -ci] (lett.) scoto; scozzese.

part. pass. di scuocere agg. si dice di vivanda troppo cotta, passata di cottura: riso scotto , spaghetti scotti. s.m. (ant.) il prezzo che si deve pagare per il pasto consumato all'osteria o per...

s.m. e f. invar. abbr. di boy-scout agg. invar. che si riferisce ai boy-scout: raduno scout ; vita scout.

o scautismo, s.m. movimento giovanile internazionale, fondato nel 1908 dall'inglese r. baden-powell, che mira all'educazione dei giovani attraverso la loro associazione spontanea, la pratica...

o scautistico, agg. [pl. m. -ci] dello scoutismo: movimento scoutistico.

s.m. (non com.) lo scovare, l'essere scovato.

v. tr. [io scóvo ecc.]n 1 stanare, far uscire dal covo: scovare una lepre n 2 (fig.) riuscire a trovare; rintracciare qualcuno o qualcosa difficilmente trovabile, in genere dopo lunghe e pazienti...

v. tr. [io scóvolo ecc.] pulire con lo scovolo.

s.m. spazzolino costituito da uno stelo rigido o semirigido da cui sporgono lateralmente setole e sim., che si usa per pulire cavità lunghe e strette, come bottiglie, canne di fucili, cannelli di...

s.m. lunga spazzola di forma cilindrica, usata per pulire l'interno delle bocche da fuoco.

e deriv. vedi scoprire e deriv.

s.f. (arch.) modanatura formata da una superficie concava simile a un arco di cerchio, compresa tra due listelli piani.

v. tr. [io scòzzo ecc.] mescolare le carte da gioco prima di distribuirle.

s.f. lo scozzare: dare una scozzata alle carte. dim. scozzatina.

agg. della scozia | tessuto scozzese , di lana o cotone a riquadri, di dimensioni e colori diversi, del tipo di quelli che simboleggiano i clan nei costumi tradizionali della scozia | doccia scozzese...

s.m. la filosofia della scuola scozzese.

s.m. lo scozzare, scozzata; anche, l'usare per la prima volta un mazzo nuovo di carte da gioco.

v. tr. [io scozzóno ecc.]n 1 domare o ammaestrare cavalli e altri animali da sella e da tiron 2 (fig.) insegnare i primi elementi di un mestiere, di una disciplina; dirozzare, rendere esperto.

s.m. [f. -trice] chi scozzona; scozzone.

s.f. lo scozzonare, l'essere scozzonato (anche fig.).

s.m. chi per mestiere scozzona cavalli e altre bestie.

s.m.invar. n 1 (sport) moto da cross con ruote distanziate dai parafanghi, robusti ammortizzatori, forcella telescopica e manubrio alto e largon 2 apparecchio elettronico usato in crittografia per...

s.m. e f. [pl.m. -sti] (sport) chi guida uno scrambler.

s.f. n 1 sedia dottorale con braccioli e spalliera alta | sedere a scranna , (fig.) ergersi, atteggiarsi a giudice: or tu chi se', che vuo' sedere a scranna, / per giudicar di lungi mille miglia ...

s.m. lo stesso che scanno.

s.m.invar. nel tennis: vincere per scratch , per la rinuncia o il ritiro dell'avversario.

s.m.invar. tecnica di manipolazione del suono dei dischi microsolco usata dai disk-jockey per aggiungere un effetto ritmico di rumore alla musica riprodotta.

agg. e s.m. [f. -a] che, chi è senza creanza; maleducato: una persona screanzata ; sei uno screanzato! § screanzatamente avv.

s.m. lo screditare, lo screditarsi, l'essere screditato.

v. tr. [io scrédito ecc.] far perdere il credito, il prestigio; rovinare la reputazione: lo screditò davanti a tutti | screditarsi v. rifl. perdere di credito, rovinarsi la reputazione: agendo...

part. pass. di screditare agg. che ha perso il credito, la stima, la reputazione: un medico , un artista screditato § screditatamente avv. (non com.).

s.m. (non com.) discredito.

s.m. invar. n 1 (med.) diagnosi precoce di tutti i componenti di una popolazione o di un gruppo che si ritiene soggetto a rischio, al fine di identificare i portatori di malattia e curarlin 2...

v. tr. [io scrèmo ecc.]n 1 togliere la panna, la crema del latten 2 (fig.) vagliare, selezionare.

part. pass. di scremare agg. si dice di latte cui è stata tolta la panna, la crema.

s.f. macchina che separa la panna dal latte mediante centrifugazione.

s.f. lo scremare, l'essere scremato (anche fig.).

v. tr. [io scrèpolo ecc.] produrre crepe sottili e poco profonde, minute fenditure: l'aria fredda screpola la pelle | screpolarsi v. rifl. fendersi in crepe sottili e superficiali: l'intonaco si...

s.f. lo screpolare, lo screpolarsi; il punto dove una superficie è screpolata: le screpolature di un quadro.

s.m. (non com.) screpolatura in un muro.

v. tr. [io scrèzio ecc.] macchiare, cospargere di vari colori.

part. pass. di screziare agg. cosparso di vari colori; che presenta macchie o striature di colore diverso da quello del fondo: un garofano screziato ; un cavallo dal mantello screziato.

s.f. n 1 (non com.) l'essere screziaton 2 insieme di macchie di vari colori; complesso di chiazze o striature di colore diverso da quello del fondo: le screziature della pelliccia del leopardo.

s.m. n 1 disaccordo, dissapore insorto tra persone che erano in buona armonia: c'è stato qualche screzio tra loro n 2 (ant.) varietà di colori.

s.m. (rar.) l'ultimo nato di una nidiata, di una cucciolata.

s.m. [pl. -bi]n 1 precedentemente all'invenzione della stampa, scrivano di professione | (lett.) scrivano in generen 2 (st.) dotto ebraico seguace del farisaismo, rigido osservante della forma della...

non com. scrivacchiare, v. tr. [io scribàcchio ecc.] scrivere svogliatamente, senza impegnarsi | scrivere cose di scarso valore (anche assol.).

s.m. [f. -a]n 1 chi scribacchia; scrittore di poco conton 2 impiegato che svolge mansioni assai modeste.

v. intr. [io scrìcchio ecc. ; aus. avere] (non com.) scricchiolare.

s.m. (non com.) rumore di cosa che scricchiola.

s.m. lo scricchiolare; rumore di cosa che scricchiola.

v. intr. [io scrìcchiolo ecc. ; aus. avere]n 1 produrre un rumore secco e crepitante (detto spec. di cosa dura o secca che si fenda o rompa): il ghiaccio scricchiolava sotto gli scarponi | mandare...

s.m. uno scricchiolare continuato e insistente.

s.m. (non com.) rumore di cosa che scricchiola.

s.m. n 1 uccello molto piccolo, comune in italia, con becco sottile e appuntito, coda diritta, piumaggio bruno rossiccio superiormente e biancastro inferiormente; deve il suo nome al caratteristico...

s.m. n 1 cassetta, forziere per conservare gioielli o altri oggetti preziosi (anche fig.): essere uno scrigno di virtù , di bontà ecc. , una persona virtuosissima, buonissima ecc. dim. scrignetto n...

agg. e s.m. (ant. , lett.) gobbo.

s.f. (ant.) scherma.

part. pres. di scriminare agg. (dir.) che toglie l'illiceità detto, spec. nel diritto penale, di quelle cause di giustificazione (legittima difesa, stato di necessità ecc.) che tolgono al fatto...

v. tr. [io scrìmino ecc.] (rar.) discriminare (spec. nel sign. giuridico del verbo).

s.f. la riga con cui nel pettinarsi si spartiscono i capelli: portare la scriminatura a sinistra.

s.m. n 1 (non com.) margine estremo; ciglio: lo scrimolo di un burrone n 2 (geog.) cresta montuosa dal profilo angolare assai acuto.

v. tr. (non com.) tagliare, togliere i crini.

rar. scrivo, agg. (tosc.)n 1 pretto, puro, integro (si usa quasi sempre ripetuto)n 2 (fig.) tal quale, schietto: quando non posso dire scria scria la mia idea m'impappino (pratolini).

s.f. collezionismo di certificati azionari e obbligazionari fuori mercato.

s.m. [f. -a] chi pratica la scripofilia.

s.m. invar. copione, sceneggiatura di un film utilizzato dal regista durante le riprese.

s.f. (paleogr.) l'insieme degli usi scrittori di una certa zona in una certa epoca; è detto soprattutto in relazione alle scritture volgari medievali.

s.m. [pl. scriptoria] nel medioevo, locale all'interno del monastero in cui i monaci ricopiavano i manoscritti.

s.m. (non com.) scristianizzazione.

v. tr. (non com.) scristianizzare | scristianarsi v. rifl. (non com.) scristianizzarsi.

v. tr. eliminare progressivamente i fondamenti cristiani di un popolo o di un paese; privare del carattere di cristiano | scristianizzarsi v. rifl. rinnegare, abbandonare la religione, la fede...

s.f. lo scristianizzare, lo scristianizzarsi, l'essere scristianizzato.

agg. e s.m. [f. -a] che, chi è senza criterio, senza giudizio; che, chi agisce senza avvedutezza e prudenza: un ragazzo scriteriato ; comportarsi da scriteriato § scriteriatamente avv. : parlare...

s.f. n 1 parola o frase che figura su un foglio, un cartello, un'insegna e sim.: una scritta pubblicitaria ; muri coperti di scritte ; una lapide con una scritta in latino n 2 obbligo, contratto messo...

part. pass. di scrivere agg. n 1 rappresentato, espresso per mezzo della scrittura: un testo , un ordine scritto | lingua scritta , quella propria della scrittura, più regolata e meno spontanea di...

agg. [pl. m. -ci] (burocr.) scritto a mano; che si riferisce alla scrittura manuale.

s.m. n 1 tavolo per scrivere; scrivanian 2 (antiq.) stanza in cui si sta a scrivere o a leggere | locale adibito a ufficio.

s.m. [f. -trice]n 1 chi scrive opere con intento artistico; chi si dedica all'attività letteraria: scrittore di romanzi , di commedie ; gli scrittori italiani dell'ottocento ; scrittore arguto ,...

agg. n 1 che viene adoperato per scrivere: materiale scrittorio n 2 nel linguaggio paleografico, che si riferisce a un determinato tipo di scrittura s.m. nel medioevo, il locale in cui gli amanuensi...

s.m. scrittore scadente, di scarse qualità.

s.f. n 1 lo scrivere; la tecnica, il sistema, il modo di scrivere: esercitarsi nella scrittura ; avere una bella scrittura ; scrittura alfabetica , pittografica , ideografica ; scrittura a mano , a...

agg. che si può scritturare.

agg. di scrittura, che consiste in scritture | moneta scritturale , (fin.) quella costituita da depositi bancari e trasferita mediante registrazioni contabili (p. e. giroconti) s.m. (antiq.)...

s.m. tendenza propria di quelle dottrine teologiche che si attengono all'interpretazione letterale della sacra scrittura.

v. tr. n 1 ingaggiare, impegnare un attore o un altro artista dello spettacolo con una scritturan 2 registrare nei libri contabili.

s.f. n 1 lo scritturare un attore e sim.n 2 lo scritturare dati contabilin 3 lo scrivere un testo per conto d'altri dietro compenson 4 nel disegno tecnico, l'esecuzione delle parti scritte (lettere,...

s.m. e f. [pl. m. -sti] studioso, esperto della sacra scrittura.

agg. [pl. m. -ci] che riguarda la sacra scrittura: studi scritturistici.

vedi scribacchiare.

s.f. n 1 mobile per ufficio o per studio, costituito comunemente da un piano orizzontale per scrivere e da uno o più cassettin 2 (inform.) l'interfaccia dei più recenti sistemi operativi che mostra...

s.m. [f. -a , nei sign.n 1 e 2]n 1 impiegato che si occupa della stesura o della copiatura di atti e documentin 2 chi scrive o trascrive per conto di altrin 3 (mar.) termine antiquato per indicare...

part. pres. di scrivere agg. e s.m. e f. che, chi scrive (spec. in usi burocr.): lo scrivente di una domanda , di un esposto.

v. tr. [pass. rem. io scrissi , tu scrivésti ecc. ; part. pass. scritto]n 1 tracciare sulla carta o su un'altra superficie segni grafici convenzionali che rappresentano parole o il contenuto di un...

agg. (non com.) che si può scrivere.

vedi scrivucchiare.

s.m. invar. mobile a forma di leggio usato per scrivere stando in piedi.

vedi scrio.

o scrivicchiare, v. tr. e intr. [io scrivùcchio ecc. ; aus. dell'intr. avere] scrivere a stento, di malavoglia; anche, scrivere cose di scarso valore; scribacchiare.

s.f. n 1 (ant.) scritturan 2 (lett.) modo di scrivere, grafia.

v. tr. [io scròcco , tu scròcchi ecc.] (fam.)n 1 riuscire a ottenere qualcosa a spese altrui (anche assol.): gli ho scroccato un pranzo ; costui non fa che scroccare n 2 (estens.) ricevere senza...

s.m. [f. -trice] chi scrocca; chi abitualmente cerca di scroccare.

v. intr. [io scròcchio ecc. ; aus. avere] lo stesso che crocchiare.

meno com. scrocco, s.m. rumore prodotto da cose che scrocchiano.s.m. forma di usura che si praticava in passato, consistente nel concedere un prestito obbligando il mutuante a ritirare dei beni...

s.m. [pl. -chi]n 1 (fam.) lo scroccare: bere , vivere a scrocco , a spese altruin 2 lo stesso che scrocchio 2.s.m. [pl. -chi] scatto; rumore di uno scatto | coltello a scrocco , a serramanico |...

s.m. [f. -a] chi è solito scroccare.

v. tr. [io scrócio ecc.] (mar.) far scendere in coperta il pennone di un veliero a vele quadre.

s.f. n 1 femmina del maiale. dim. scrofetta n 2 (fig. volg.) sgualdrina, donna di malaffare.

lett. scrofula, s.f. (med.) scrofolosi.

o scrofulosi, s.f. (med.) tubercolosi delle linfoghiandole, che un tempo colpiva frequentemente i bambini; oggi è una forma rarissima.

o scrofuloso, agg. di, relativo alla scrofolosi agg. e s.m. [f. -a] che, chi è affetto da scrofolosi.

e deriv. vedi scrofola e deriv.

s.f. (bot.) genere di piante erbacee o suffruticose di aspetto vario, per lo più contenenti principi tossici (fam. scrofulariacee).

s.f. pl. (bot.) famiglia di piante dicotiledoni a diffusione cosmopolita, per lo più erbacee o arbustacee, con foglie opposte o a verticillo, fiori ascellari ermafroditi e frutti a bacca o a capsula...

s.m. (non com.) lo scrollare, lo scrollarsi.

region. sgrollare, v. tr. [io scròllo ecc.] scuotere energicamente: scrollare un albero | scrollare il capo , muoverlo a destra e a sinistra in segno di diniego | scrollare le spalle , alzarle in...

s.f. lo scrollare, lo scrollarsi: scrollata di testa , di spalle. dim. scrollatina.

s.f. (non com.) scrollata, scrollamento.

s.m. invar. (inform.) scorrimento di un testo o di un'immagine sul video del computer.

s.m. scrollata.

part. pres. di scrosciare agg. che scroscia; impetuoso (anche fig.): pioggia scrosciante ; applausi scroscianti , calorosi, entusiastici.

v. intr. [io scròscio ecc. ; aus. essere e avere]n 1 detto di acqua, cadere o irrompere con impeto e rumorosamente: la pioggia scrosciò tutta la notte n 2 (fig.) succedersi a ritmo continuo e...

s.m. n 1 lo scrosciare (anche fig.): uno scroscio di pioggia , di applausi | piovere a scroscio , con violenza, con impeton 2 (tv) breve interruzione del segnale video, cui si accompagna un crepitio...

s.m. (non com.) scrostatura.

v. tr. [io scròsto ecc.]n 1 togliere la crosta a una feritan 2 (estens.) asportare lo strato superficiale di qualcosa: scrostare l'intonaco di un muro | scrostarsi v. rifl. perdere la crosta, lo...

part. pass. di scrostare agg. rovinato, rotto in superficie: un quadro scrostato.

s.f. lo scrostare, lo scrostarsi; la parte scrostata.

agg. (anat.) dello scroto, relativo allo scroto: borsa scrotale.

s.m. (anat.) sacco cutaneo che contiene i testicoli.

s.m. invar. formazione vegetale costituita da cespugli fitti e spinosi, caratteristica delle steppe australiane.

s.m. invar. ogni dispositivo che separa particelle solide da correnti gassose che devono immettersi nell'atmosfera; depuratore di scarichi gassosi.

v. intr. [io scrupoléggio ecc. ; aus. avere] (non com.) fare lo scrupoloso.

ant. scrupulo, s.m. n 1 dubbio, inquietudine che fa temere di agire o di aver agito male, in maniera inopportuna, e fa considerare colpa o mancanza ciò che non lo è incertezza, esitazione di...

s.f. l'essere scrupoloso.

agg. n 1 che è pieno di scrupoli, spec. morali o religiosi: una donna scrupolosa n 2 che agisce con scrupolo, con coscienza, con grande senso di responsabilità: un impiegato molto scrupoloso n 3 che...

vedi scrupolo.

agg. che si può scrutare.

s.m. (non com.) lo scrutare, l'essere scrutato.

v. tr. n 1 esaminare, osservare con attenzione cercando di capire o scoprire qualcosa; indagare con cura: scrutare il firmamento ; scrutare una persona per coglierne le intenzioni n 2 (rar.)...

agg. [f. -trice] che scruta, che indaga: guardare con occhio scrutatore s.m. n 1 chi scrutan 2 chi, durante le operazioni elettorali, cura la correttezza delle votazioni e al termine di esse compie...

v. tr. n 1 fare lo scrutinio dei votin 2 nel linguaggio scolastico, deliberare circa i voti o i giudizi da attribuire agli alunnin 3 (ant. , lett.) scrutare con attenzione.

s.m. [f. -trice] chi scrutina; in partic., chi compie lo scrutinio dei voti in una votazione.

s.m. n 1 il controllo e il computo dei voti espressi in un'elezione | scrutinio segreto , in cui il votante non è identificabilen 2 valutazione del profitto degli alunni di una classe da parte della...

s.f. (dial.) mento sporgente.

v. intr. [io scucchiàio ecc. ; aus. avere] fare rumore con le posate mentre si mangia.

v. tr. [io scùcio ecc.]n 1 togliere una cucitura a un abito o a una sua parte; staccare parti cucite insiemen 2 (gerg.) tirar fuori, estrarre: scucire la grana , tirar fuori i soldi | scucirsi v....

part. pass. di scucire agg. n 1 che non è più cucito, che presenta delle scucituren 2 (fig.) che manca di nesso; slegato, incoerente: discorso scucito.

s.f. lo scucire, lo scucirsi; la parte scucita: c'è una scucitura nella manica sinistra.

s.m. chi fabbricava scudi.

ant. scutato, agg. armato, munito di scudo.

s.f. n 1 complesso di locali adibiti a stalla e a deposito delle attrezzature e di quanto occorre all'allevamento dei cavallin 2 organizzazione per l'allevamento e l'addestramento dei cavalli da...

s.m. n 1 distintivo a forma di piccolo scudo; in partic., quello tricolore portato sulla maglia dagli atleti della squadra vincitrice in un campionato nazionale, nelle varie specialità | (estens.) la...

ant. scudiere , s.m. n 1 giovane di nobile famiglia che nel medioevo accompagnava un cavaliere assistendolo e reggendogli lo scudo; genericamente, chi accompagnava e serviva un cavaliere | in funzione...

v. tr. [io scudìscio ecc.] colpire, percuotere con lo scudiscio; sferzare.

s.f. colpo di scudiscio.

s.m. frustino flessibile e robusto, di legno o di cuoio, usato per incitare il cavallo e un tempo anche per punire le persone.

s.m. n 1 arma difensiva tipica delle antiche armature, di forma e materiale vari, che si imbracciava per difendere la persona dai colpi del nemico: scudo di metallo , di cuoio ; scudo tondo , ovale ,...

agg. (non com.) che si riferisce al partito politico italiano della democrazia cristiana: la politica scudocrociata.

s.f. n 1 (dial.) cuffian 2 (pop.) innamoramento, cotta | sbornian 3 fare scuffia , (mar.) detto di un'imbarcazione, ribaltarsi, capovolgersi.

v. intr. [io scùffio ecc. ; aus. avere]n 1 (mar.) di imbarcazione, capovolgersi, ribaltarsin 2 (non com.) emettere rumorosamente aria dalle narici (detto di chi emerge da sott'acqua o di chi mangia...

o scoffina, s.f. lima a taglio grosso da falegname, con lama larga e corta.

v. tr. raschiare, limare con la scuffina.

s.m. monello napoletano; per estens., ragazzo vivace e irrequieto.

v. tr. [io sculàccio ecc.] picchiare sul sedere con la mano aperta: sculacciare un bambino.

s.f. colpo o insieme di colpi dati sculacciando: prendere a sculacciate.

s.m. forte colpo dato sul sedere con la mano aperta.

s.m. ufficiale longobardo che esercitava funzioni civili e militari in una circoscrizione territoriale ed era alle dipendenze del gastaldo regio.

v. intr. [io sculétto ecc. ; aus. avere] camminare dimenando i fianchi e il sedere.

o scolto [scól-to], agg. (ant. , lett.)n 1 scolpiton 2 (fig. poet.) decretato, stabilito: quando in ciel sia sculto / ch'io vi debba morir (ariosto o. f. xviii, 169).

s.m. [f. -trice] chi scolpisce, chi esercita l'arte della scultura.

o scultorio , agg. n 1 di scultura, che riguarda la scultura: attività scultorea n 2 (estens.) che sembra opera di scultura: bellezza scultorea ; lineamenti scultorei ; corpo scultoreo , dalle masse...

s.f. n 1 l'arte, la tecnica di formare immagini scavando o plasmando un materiale : scultura in pietra , in legno , in avorio , in metallo , in bronzo ; scultura a tuttotondo , ad altorilievo , a...

agg. (lett.) che concerne la scultura; scultoreo.

s.f. (mar.) adattamento gerg. dell'ingl. schooner.

v. intr. [coniugato come cuocere ; aus. essere], scuocersi v. rifl. cuocere eccessivamente, passare di cottura (detto di vivande).

e deriv. vedi scoiare e deriv.

pop. o poet. scola, s.f. n 1 istituzione educativa avente il compito di trasmettere alle nuove generazioni, attraverso l'insegnamento collettivo, i fondamenti della cultura a cui esse appartengono;...

s.m. autobus o pulmino che porta gli scolari da casa a scuola e viceversa.

s.f. [pl. scuoleguida] insegnamento della guida automobilistica.

pop. o lett. scotere, v. tr. [io scuòto (pop. o lett. scòto) ecc. ; pass. rem. io scòssi , tu scotésti ecc. ; part. pass. scòsso ; in tutta la coniugazione, -uò- (pop. o lett. -ò-) in...

vedi scotimento.

s.m. invar. parte della trebbiatrice che, movendosi con moto oscillatorio e sussultorio, convoglia la paglia verso l'uscita, ricuperando contemporaneamente i chicchi residui.

vedi scotitore.

agg. (banc.) si dice di titolo di credito da cui sia stata già staccata la cedola di interesse o il dividendo.

s.f. lo staccare la cedola di interesse o di dividendo da un titolo di credito.

v. tr. e intr. [aus. dell'intr. avere] (ant.) oscurare: ed in un punto n'è scurato il sole (petrarca canz. cclxviii, 17).

s.f. n 1 attrezzo da boscaiolo e da carpentiere, simile all'accetta ma più grande, con tagliente diritto o arcuato e manico di legno che si impugna a due manin 2 antica arma da guerra che nella forma...

e deriv. vedi scoreggia e deriv.

s.m. n 1 fascia in rilievo, per lo più di legno, che si colloca alla sommità di una parete per sottolineare la partizione dello spazion 2 lo stesso che scuro nel sign. 4.

s.f. (non com.) l'essere scuro.

o scuriada , s.f. (ant. , lett.) sferza di cuoio, frusta: così parlando il percosse un demonio / de la sua scuriada (dante inf. xviii, 64-65) | (estens.) sferzata, scudisciata.

agg. [pl. f. -ce] piuttosto scuro.

v. intr. [io scurióso ecc. ; aus. avere] (tosc.) curiosare.

v. tr. [io scurisco , tu scurisci ecc.] rendere scuro, far diventare più scuro: scurire i capelli | v. intr. [aus. essere], scurirsi v. rifl. diventare scuro o più scuro: l'argento a contatto...

s.f. (ant. , lett.) oscurità (anche fig.).

agg. n 1 che è poco o male illuminato; buio, oscuro: un luogo scuro ; una notte scura n 2 di colore non chiaro; tendente al nero: carnagione scura ; un vestito scuro | rosso , verde , giallo ,...

agg. d'una comicità licenziosa e volgare; triviale: una barzelletta scurrile ; parole , gesti scurrili § scurrilmente avv.

s.f. l'essere scurrile; gesto o parola scurrile.

ant. escusa, s.f. n 1 lo scusare, lo scusarsi: chiedere scusa | chiedo scusa , formula di cortesia che si usa quando si disturba qualcuno o s'interrompe quello che sta dicendo o facendon 2 le parole o...

agg. che può essere scusato: un errore , una dimenticanza scusabile.

s.f. l'essere scusabile.

part. pres. di scusare agg. che scusa s.f. giustificazione, scusa: avere , non avere scusanti.

ant. escusare, v. tr. n 1 discolpare, giustificare un comportamento altrui: si è sempre pronti a scusare i propri figli ; non posso scusare la sua disonestà ; l'inesperienza lo scusa solo in parte n...

part. pass. di scusare agg. giustificato, scagionato: è scusato da ogni colpa | avere qualcuno per scusato , (non com.) giustificarlo.

s.f. (ant.) scusa, giustificazione.

agg. n 1 (rar.) privato, spogliato di qualcosan 2 (dial.) semplice, solo: pane scusso , senza companatico.

vedi scudato.

s.f. (bot.) genere di piante erbacee dalle foglie grandi e ovali e dai fiori in infiorescenze allungate, con calice a forma di scodella (fam. labiate).

s.m. lo stesso che scudetto , nei sign.n 2 e 3.

s.m. adattamento it. dell'ingl. scooter.

o scooterismo, s.m. la pratica dell'andare in motoretta.

o scooterista, s.m. e f. [pl. m. -sti] chi guida uno scooter.

s.f. (lett.) frusta, scudiscio.

v. intr. [io scutrèttolo o scutréttolo ecc. ; aus. avere] (rar.) detto di uccello, dimenare la coda | detto di persona, camminare ancheggiando; sculettare.

v. intr. [aus. avere] nel gioco della dama, muovere una pedina dell'ultima fila, permettendo all'avversario di andare a dama.

v. rifl. [coniugato come dare]n 1 (tosc. fam.) smettere di dedicarsi a un'attività, a un lavoro, o dedicarvisi con minor passione, con svogliatezza; disamorarsi: al primo ostacolo, si sdava |...

s.m. lo sdaziare, l'essere sdaziato.

v. tr. [io sdàzio ecc.] svincolare dal dazio una merce per farla entrare in un territorio: sdaziare una damigiana di vino.

v. tr. [io sdébito ecc.] liberare dai debiti | sdebitarsi v. rifl. liberarsi dai debiti | (fig.) disobbligarsi soddisfacendo a un debito morale: non so come sdebitarmi con lui.

s.m. (ant.) pagamento di un debito.

s.m. (non com.) lo sdegnarsi; sdegno.

v. tr. [io sdégno ecc.]n 1 respingere cose o persone considerate indegne: sdegnare le lusinghe , gli ipocriti ; non sdegna di mescolarsi con gli umili n 2 provocare sdegno, irritazione: le sue...

part. pass. di sdegnare agg. pieno di sdegno e di corruccio: avere un'aria sdegnata § sdegnatamente avv.

s.m. n 1 vivo risentimento e irritazione verso qualcosa che offende il senso morale: sentire , provare , nutrire sdegno ; un atto , un gesto di sdegno ; muovere a sdegno , sdegnaren 2 (lett.)...

s.f. (non com.) l'essere sdegnoso; alterezza, alterigia (con sfumatura spreg.).

s.f. l'essere sdegnoso; alterezza.

agg. n 1 che prova sdegno verso qualcosa; che rifiuta con fermezza e disprezzo quanto non risponda ai propri gusti o principi: un uomo sdegnoso di ogni compromesso | (assol.) altero, sprezzante: una...

s.f. (dir.) atto amministrativo con cui si trasferisce un bene dal demanio pubblico al patrimonio dello stato o di un altro ente territoriale, creando così le premesse per una sua vendita a privati.

v. tr. [io sdènto ecc.] togliere, rompere i denti, generalmente a un attrezzo, a una macchina | sdentarsi v. rifl. perdere i denti: la sega si è sdentata.

s.m. pl. (zool.) ordine della vecchia classificazione dei mammiferi, comprendente animali privi di denti o con denti rudimentali (p. e. formichiere, armadillo) | sing. [-o] ogni animale...

agg. che non ha i denti, che ha perduto i denti: un pettine sdentato ; una vecchia sdentata.

v. tr. [io sdiàccio ecc.] (tosc.) riscaldare un poco cose gelate | v. intr. [aus. essere e avere] scaldarsi un poco, diventare meno freddo.

s.m. (biol.) processo per cui cellule e tessuti che hanno già acquisito peculiari caratteristiche morfologiche e funzionali riacquistano caratteristiche embrionali.

v. rifl. (non com.) interrompere il digiuno mangiando qualcosa.

s.m. lo sdilinquirsi; smanceria, svenevolezza.

v. tr. [io sdilinquisco, tu sdilinquisci ecc.] (rar.) indebolire, infiacchire | sdilinquirsi v. rifl. n 1 indebolirsi; andare in deliquio: sdilinquirsi dalla fame n 2 (fig.) intenerirsi, perdersi...

v. tr. [io sdiméntico ecc.] (ant. , pop.) lo stesso che dimenticare.

v. tr. disfare un gomitolo dipanato.

v. tr. [coniugato come dire] (ant.) ritrattare quanto s'era detto; disdire | oggi solo nella loc. fam. dire e sdire , affermare qualcosa e immediatamente il suo contrario; (fig.) fare e disfare a...

v. tr. [io sdiréno ecc.] (region.) rompere le reni, sfiancare | sdirenarsi v. rifl. (region.) affaticarsi eccessivamente, sfiancarsi.

v. tr. [io sdirìccio ecc.] togliere, levare dal riccio: sdiricciare le castagne.

s.f. l'operazione di sdiricciare le castagne; l'epoca in cui si compie tale operazione.

s.m. l'operazione di sdoganare.

v. tr. n 1 compiere le operazioni doganali prescritte per importare merci esteren 2 (fig.) rendere disponibile, rimettere in circolazione una cosa che in precedenza non era utilizzabile.

v. tr. [io sdógo, tu sdóghi ecc.] privare delle doghe: sdogare una botte , disfarla.

s.f. l'essere sdolcinato; parola, atto sdolcinato.

agg. n 1 (non com.) troppo dolcen 2 (fig.) lezioso, stucchevole: frasi sdolcinate ; sentimentalismo sdolcinato § sdolcinatamente avv. in modo sdolcinato, svenevole.

s.f. atto, detto sdolcinato.

v. intr. [coniugato come dolere ; aus. essere] (ant.) non dolere più.

v. intr. [io sdonnèo ecc.] (ant. , poet.) smettere di rendere omaggio amoroso a una donna: e dì a colui ch'è d'ogni pietà chiave, / avante che sdonnei, / che le saprà contar mia ragion bona ...

s.m. lo sdoppiare, lo sdoppiarsi | sdoppiamento della personalità , (psicol.) il comparire, in una persona, di atteggiamenti e comportamenti del tutto diversi da quelli abituali, così che il...

v. tr. [io sdóppio ecc.] rendere semplice ciò che è doppio: sdoppiare un filo. v. tr. [io sdóppio ecc.] dividere in due ciò che è unitario, semplice | sdoppiarsi v. rifl. dividersi in due.

v. tr. [io sdòro ecc.] (non com.) togliere la doratura a qualcosa | sdorarsi v. rifl. perdere la doratura.

v. tr. [io sdòsso ecc.] (non com.) togliere di dosso.

v. intr. [io sdottóro ecc.; aus. avere] (non com.) sdottoreggiare | v. tr. (ant.) privare del titolo di dottore.

v. intr. [io sdottoréggio ecc.; aus. avere] parlare con tono dottorale, ostentando le proprie cognizioni, il proprio sapere.

s.f. sedia costituita da un telaio pieghevole su cui è fissata una tela pesante.

v. tr. [io sdràio ecc.] coricare, mettere a giacere: sdraiare qualcuno sul letto | sdraiarsi v. rifl. stendersi, mettersi a giacere: sdraiarsi sul prato.

s.f. (non com.) lo sdraiare, lo sdraiarsi.

part. pass. di sdraiare agg. che giace disteso; coricato: stava sdraiato sull'erba.

s.m. lo sdraiarsi, lo stare sdraiato; usato spec. nella loc. a sdraio , in posizione sdraiata: mettersi a sdraio | sedia a sdraio , costruita in modo che ci si possa sdraiare; sdraia.

rar. sdraione , avv. (non com.) in posizione sdraiata: mettersi sdraioni.

v. tr. attenuare la drammaticità, la gravità di un evento, di una situazione; ricondurre a un aspetto, a proporzioni meno drammatiche (anche assol.): sdrammatizzare un incidente , una notizia ;...

s.f. lo sdrammatizzare, l'essere sdrammatizzato.

s.m. (non com.) lo sdrucciolare.

v. intr. [io sdrùcciolo ecc.; aus. essere]n 1 scivolare su una superficie liscia o viscida: sdrucciolare sul ghiaccio | (estens.) cadere scivolando: sdrucciolò dalle scale n 2 (fig. non com.)...

agg. su cui è facile sdrucciolare; viscido: terreno , strada sdrucciolevole | argomento , discorso sdrucciolevole , (fig.) che può indurre a parole o azioni sconvenienti, imbarazzanti.

s.f. l'essere sdrucciolevole.

s.m. uno sdrucciolare ripetuto.

agg. che ha l'accento sulla terzultima sillaba: parola sdrucciola | verso sdrucciolo , quello che termina con una parola sdrucciola | rima sdrucciola , quella propria del verso sdrucciolo s.m. ...

s.m. caduta fatta sdrucciolando: prendere , fare uno sdrucciolone.

avv. sdrucciolando: venir giù sdruccioloni per un pendio.

agg. (non com.) sdrucciolevole § sdrucciolosamente avv.

s.m. (tosc.)n 1 sdrucituran 2 (estens.) strappo, squarcio; ferita.

v. tr. [io sdrucisco, tu sdrucisci ecc. (anche io sdrùcio ecc.)]n 1 scucire strappando: sdrucire un vestito n 2 (estens.) lacerare: sdrucirsi la pelle | v. intr. [aus. essere] (ant.) fendersi,...

part. pass. di sdrucire agg. lacero, strappato: un cappotto sdrucito.

s.f. lo sdrucire, l'essere sdrucito | la parte sdrucita: una sdrucitura sul dietro della giacca.

v. tr. [io sdurisco, tu sdurisci ecc.] (rar.) rendere più tenero; far perdere la durezza | sdurirsi v. rifl. (rar.) perdere la durezza.

agg. (ant. , region.) magro, emaciato; esile.

cong. n 1 posto che, ammesso che (con valore condizionale; introduce la protasi, cioè la subordinata condizionale, di un periodo ipotetico): se si metterà a parlare, non la finirà più ; se fossi...

agg. di sebo, relativo al sebo: secrezione sebacea ; cisti sebacea | ghiandole sebacee , (anat.) piccole ghiandole della pelle che secernono sebo.

agg. [pl. m. -ci] (chim.) si dice di un acido alifatico bicarbossilico a dieci atomi di carbonio, usato nella produzione di resine e fibre sintetiche.

ant. e lett. se bene, cong. benché, quantunque (introduce prop. concessive con il verbo al congiunt.): sebbene tardasse, lo aspettai ; anche, con il verbo sottinteso: sebbene ammalato, lavorava...

s.m. sostanza grassa, secreta dalle ghiandole sebacee, che serve a proteggere la pelle.

s.f. (med.) eccessiva secrezione delle ghiandole sebacee.

agg. [pl. m. -ci] (med.) relativo o conseguente a seborrea: eczema seborroico.

agg. invar. si dice di vino o liquore dal gusto dolce e secco.

part. pres. di secare agg. e s.f. (geom.) si dice di ogni retta o segmento che taglia una qualsiasi linea s.f. (mat.) funzione trigonometrica reciproca del coseno.

v. tr. [io sèco , tu sèchi ecc.] (lett. ant.) segare, tagliare, fendere: andò stridendo e dritto / l'aura secando il fulminato dardo (caro).

s.f. n 1 zona di mare poco profondo, dove la navigazione risulta quindi ostacolata; sopraelevazione del fondo marino: urtare , incagliarsi in una secca n 2 (fig.) difficoltà, imbarazzo: restare nelle...

s.f. (non com.)n 1 siccitàn 2 (fig.) noia, fastidio, importunità.

s.f. (non com.) l'inaridirsi, il seccarsi delle piante.

s.f. (ant.) grande secca o insieme di numerose secche assai vicine.

agg. (ant. o dial.) che è alquanto secco, arido (detto spec. di terreno).

part. pres. di seccare agg. n 1 (non com.) che secca, che provoca l'essiccazionen 2 (fig.) importuno, noioso; spiacevole: una persona seccante ; una situazione seccante.

v. tr. [io sécco , tu sécchi ecc.]n 1 rendere secco, inaridire: il sole ha seccato l'erba | far asciugare al sole o al forno frutta, verdura e sim. per conservarle: seccare i funghi , i pomodori ,...

vedi seccherello.

s.f. (non com.)n 1 il seccaren 2 (fig.) noia, fastidio, seccatura.

agg. [pl. f. -ce] (non com.) alquanto secco; rinsecchito s.m. (non com.) insieme di cose secche.

agg. (non com.) siccativo.

part. pass. di seccare agg. annoiato, irritato, infastidito: essere piuttosto seccato ; avere un'aria seccata § seccatamente avv. : rispondere , reagire seccatamente.

s.m. n 1 luogo dove si mettono a seccare funghi, frutta o altro | apparecchio usato per essiccaren 2 (mar.) arnese costituito da un raschiatoio di gomma col quale si spazza l'acqua dai ponti delle...

s.m. [f. -trice] chi secca, importuna, infastidisce: liberarsi di un seccatore.

s.f. n 1 (non com.) il seccare; essiccaturan 2 (fig.) cosa, situazione seccante: che seccatura! ; non voglio seccature.

o seccarello, s.m. (tosc.) pezzetto di pane secco.

s.f. nelle macchine per la fabbricazione della carta, parte che provvede a essiccare il nastro di materiale prodotto.

s.f. l'essere secco: la secchezza del clima | (fig.) essenzialità, stringatezza: secchezza di stile ; secchezza di modi , maniere sbrigative.

s.f. n 1 lo stesso che secchio ; in partic., quello usato per attingere acqua: una secchia di rame , di zinco ; tirare su la secchia dal pozzo. dim. secchietta , secchiolina accr. secchiona pegg....

s.f. n 1 quantità di liquido contenuta in una secchia o in un secchion 2 (non com.) colpo dato con una secchia o con un secchion 3 nel gergo scolastico, studio lungo e faticoso.

s.m. n 1 dim. di secchio | piccolo secchio adibito a vari usi: secchiello per il ghiaccio ; secchiello da spiaggia , per giochi di bambinin 2 borsa da donna a forma di secchio, con lunga cinghia,...

s.m. n 1 recipiente di materiale vario e di forma troncoconica o cilindrica, talora dotato di coperchio, munito di un manico semicircolare, destinato a contenere liquidi o altri materiali: un secchio...

s.m. [f. -a] nel gergo scolastico, secchia.

s.f. [pl. -ce] (tosc. , lett.) stoppia.

s.m. (tosc.) campo in cui sono rimaste le stoppie.

agg. [pl. m. -chi]n 1 privo d'acqua, d'umidità asciutto, essiccato: pozzo secco ; terreno secco ; pelle , aria secca ; clima , vento secco ; avere la gola secca per il gran parlare ; frutta secca ;...

s.m. (rar.) secchezza; siccità.

s.m. (spreg.) insieme di cose secche.

meno com. seicentesco, agg. [pl. m. -schi] del seicento, del sec. xvii: la letteratura , la pittura secentesca.

o seicentesimo, agg. num. che in una serie occupa il posto numero seicento; è rappresentato da 600° nella numerazione araba, da dc in quella romana s.m. n 1 la secentesima parte dell'unitàn 2 [f....

meno com. seicentismo, s.m. il gusto tipico della letteratura e dell'arte del seicento, tendente all'artificio, all'illusionismo, alla complicazione, alla bizzarria.

meno com. seicentista, s.m. e f. [pl. m. -sti] scrittore, artista del seicento, del sec. xvii; rappresentante del secentismo.

meno com. seicentistico, agg. [pl. m. -ci] del seicento; del secentismo, dei secentisti: il gusto secentistico.

vedi seicento.

v. tr. [pres. io secèrno ecc. ; part. pass. secrèto ; ma è usato quasi solo nelle terze pers. dei tempi semplici] (biol.) elaborare ed emettere particolari sostanze: il fegato secerne la bile ;...

s.f. n 1 il distaccarsi di un gruppo dall'unità politica o sociale a cui appartiene: la secessione della plebe romana | guerra di secessione , quella combattuta dal 1861 al 1865 negli stati uniti...

s.m. tendenza a distaccarsi dal gruppo sociale o dalla corrente ideologica cui si appartiene.

s.m. e f. [pl. m. -sti] fautore di una secessione | usato anche come agg. in luogo di secessionistico.

agg. [pl. m. -ci] del secessionismo o dei secessionisti.

pron. n 1 (ant. , lett.) con sé: e seco pensa al dì del suo riposo (leopardi il sabato del villaggio 30) | rafforzato da stesso , medesimo : seco medesmo a suo piacer combatte (dante par. v,...

agg. n 1 che ha uno o più secoli di vita, che dura da secoli: un albero secolare ; tradizione secolare n 2 che avviene ogni secolo: celebrazione secolare n 3 che appartiene al secolo, al mondo;...

agg. [pl. m. -schi] (lett.) mondano, frivolo: la vita era attillata con una certa cura secolaresca (manzoni p. s. ix).

s.f. l'essere secolare, il durare da secoli: la secolarità di un'istituzione.

v. tr. (eccl.) sottoporre a secolarizzazione un chierico.

s.f. n 1 provvedimento con il quale un chierico viene ridotto allo stato laicale, oppure un istituto ecclesiastico viene tolto dallo stato alla giurisdizione ecclesiastican 2 detto di beni, la loro...

s.m. n 1 periodo di tempo di cent'anni: i primi secoli dell'era cristiana ; un'istituzione che dura da tre secoli ; petrarca visse nel xiv secolo n 2 pl. tempo lunghissimo indeterminato: un'usanza...

s.f. n 1 la seconda marcia nel cambio degli autoveicoli e dei motocicli: mettere , innestare la seconda ; partire in seconda n 2 (sport) una delle posizioni della scherma e della ginnastica | tiro ,...

s.m. (med.) espulsione della placenta e degli altri annessi embrionali subito dopo il parto.

v. tr. [io secóndo ecc.]n 1 (lett.) assecondare: secondare gli istinti , i desideri di qualcuno ; partigiani della pace... secondavano ferrer in cento maniere (manzoni p. s. xiii)n 2 (poet.)...

s.f. l'essere secondario.

agg. n 1 che viene come secondo in una successione: scuola secondaria (o media), che succede alle elementari e precede l'universitàn 2 che ha importanza o valore minore; non principale, non...

agg. e s.m. [f. -trice] (lett.) che, chi seconda.

s.m. (spreg.) agente di custodia; guardia carceraria.

agg. num. n 1 che in una serie occupa il posto numero due; è rappresentato da 2° nella numerazione araba, da ii in quella romana: il secondo piano di un palazzo ; il secondo capitolo di un libro ;...

agg. e s.m. [f. -a] si dice del figlio nato per secondo.

s.f. l'essere secondogenito; la condizione, lo stato del secondogenito.

vedi segreta 1.s.f. (lit.) orazione che pone termine all'offertorio nella messa di rito romano.

vedi segretario.

s.f. (chim. biol.) ormone di natura peptidica, secreto dalla mucosa del duodeno, che stimola la secrezione della bile e dei succhi pancreatico e intestinale.

agg. (biol.) che secerne; relativo alla secrezione: organo secretivo ; funzione secretiva.

vedi segreto.s.m. (biol.) il prodotto di una secrezione.

agg. [f. -trice] (biol.) che secerne: apparato secretore.

agg. (biol.) della secrezione, che concerne la secrezione: attività secretoria.

s.f. n 1 (biol.) attività di determinate cellule e ghiandole che consiste nel produrre particolari sostanze (enzimi, ormoni, muco, sudore, saliva ecc.); può essere endocrina o esocrina | il prodotto...

secrétaire;s.m. invar. mobile con molti cassetti e un piano ribaltabile per scrivere.

s.f. (ant. , lett.) scure.

s.f. (econ.) processo di spostamento degli investimenti finanziari dai depositi bancari a titoli azionari.

e deriv. vedi sicuro e deriv.

s.m. n 1 pianta erbacea con foglie aromatiche, dalle grosse costole commestibili (fam. ombrellifere)n 2 spec. pl. tipo di pasta corta a forma cilindrica per minestra asciutta. dim. sedanino.

v. tr. [io sèdo ecc.] calmare, placare: sedare il dolore | reprimere: sedare una rivolta , un tumulto.

agg. che serve a calmare: l'azione sedativa di un farmaco s.m. farmaco che esercita un'azione depressiva sul sistema nervoso centrale, con effetto calmante spesso seguito da sopore: prendere un...

agg. e s.m. [f. -trice] (non com.) che, chi seda.

s.f. n 1 (ant.) seggio | oggi usato solo in alcune locuzioni: santa sede , sede apostolica , sede papale , il luogo nel quale il papa esercita il suo ufficio e, per estens., il governo stesso della...

s.f. l'essere sedentario.

agg. n 1 che si svolge in prevalenza stando seduti; che comporta poco movimento: lavoro sedentario ; fare una vita sedentaria | servizi sedentari , (mil.) tutti i servizi compiuti da militari che per...

s.f. (antrop.) trasformazione di un gruppo umano da nomade a sedentario.

part. pres. di sedere agg. (arald.) si dice dell'animale raffigurato in posizione di riposo sulle zampe posteriori.

v. intr. [pres. io sièdo (lett. sèggo , ant. o poet. sèggio), tu sièdi , egli siède , noi sediamo (ant. o poet. seggiamo), voi sedéte , essi sièdono (lett. sèggono , ant. o poet....

s.m. n 1 dim. di sederen 2 2 (ant.) nelle carrozze, seggiolino ribaltabile.

s.f. n 1 mobile su cui ci si siede, costituito da un piano orizzontale, che poggia su quattro gambe, e da una spalliera: sedia imbottita , col sedile e anche lo schienale ricoperti di stoffa o pelle e...

s.m. chi era incaricato di portare il papa sulla sedia gestatoria, nelle cerimonie solenni.

agg. e s.m. e f. che, chi ha sedici anni.

agg. si dice di chi si attribuisce titoli e qualifiche che non ha: il sedicente dottore.

agg. num. che in una serie occupa il posto numero sedici; è rappresentato da 16° nella numerazione araba, da xvi in quella romana: il sedicesimo capitolo di un libro ; il secolo sedicesimo s.m. n...

agg. num. n 1 numero naturale corrispondente a una decina più sei unità nella numerazione araba è rappresentato da 16, in quella romana da xvi: un ragazzo di sedici anni n 2 posposto al sostantivo,...

s.m. qualsiasi oggetto fatto perché ci si possa sedere: sedile di legno , di metallo , di pietra ; il sedile della barca , di un tram , di un'automobile ; sedile anteriore , posteriore ; sedile...

s.m. (rar.)n 1 sedimenton 2 basamento.

v. intr. [io sediménto ecc. ; aus. essere e avere]n 1 (fis.) depositarsi sul fondo, detto di particelle solide sospese in un liquidon 2 (fig.) godere di una fase di quiete, quasi di incubazione,...

agg. (geol.) si dice delle rocce formate per accumulo di materiali detritici o residui organici oppure per deposito chimico.

s.f. n 1 (geol.) processo per cui il materiale in sospensione nelle acque fluviali e marine si deposita sul fondon 2 (fis.) processo di deposito, sul fondo di un recipiente, delle particelle solide...

s.m. n 1 (fis.) deposito lasciato in fondo a un recipiente da particelle solide in sospensionen 2 (geol.) massa composta di particelle organiche o inorganiche che si accumulano per gravità sul fondo...

s.f. branca della geologia che studia le rocce sedimentarie.

agg. [pl. m. -ci] relativo alla sedimentologia.

agg. (non com.) che produce sedimento; che è costituito da sedimenti.

s.m. (ant.)n 1 seggio: ne l'ordine che fanno i terzi sedi, / siede rachel (dante par. xxxii, 7-8)n 2 residenza principale; sede.

s.m. (aer.) sedile per piloti in aeroplani e veicoli spaziali: sediolino eiettabile o a espulsione , che in caso di emergenza può essere espulso insieme col pilota ed è munito di paracadute ad...

s.m. (sport) carrozzino leggerissimo a due ruote per una sola persona, usato nelle corse al trotto.

s.f. sommovimento pericoloso per l'ordine pubblico; tumulto di popolo contro l'autorità costituita: domare , reprimere una sedizione.

agg. n 1 che è causa o effetto di sedizione: radunata sediziosa ; grida , manifestazioni sediziose n 2 detto di persona, che suscita, fomenta o partecipa a sedizioni; per estens., turbolento,...

part. pass. di sedurre e agg. nei sign. del verbo.

part. pres. di sedurre agg. che seduce, alletta, piace: persona , sorriso , proposta seducente § seducentemente avv.

vedi sedurre.

agg. (lett.) sollecito, alacre, solerte.

ant. seducere, v. tr. [pres. io seduco , tu seduci ecc. ; pass. rem. io sedussi , tu seducésti ecc. ; part. pass. sedótto]n 1 sviare dal bene con lusinghe; indurre in errore qualcuno dopo averlo...

s.f. n 1 (non com.) lo star seduti: votazione per alzata e seduta , quella in cui chi si alza approva e chi resta seduto disapprova (o viceversa)n 2 riunione di un'assemblea o di un gruppo di persone...

agg. che tende a sedurre, che esercita seduzione: atteggiamento seduttivo ; tendenza seduttiva § seduttivamente avv.

agg. e s.m. [f. -trice] che, chi seduce; in partic., chi seduce una ragazza, una donna.

agg. n 1 (ant.) seducente, attraenten 2 seduttivo: comportamento seduttorio § seduttoriamente avv.

s.f. n 1 il sedurre, l'essere sedotto: forza di seduzione | la cosa stessa che seduce: le seduzioni della vita n 2 capacità di sedurre; fascino, attrattiva: la seduzione della musica , del successo....

s.m. invar. pianticella che è germogliata da un seme e che si trova al primo stadio di vita.

vedi seienne.

s.m. (rar.) spazio di tempo di sei anni.

s.m. e f. [pl. m. -ti] termine con cui si indicano gli ebrei spagnoli e i loro discendenti | usato anche come agg. : una comunità sefardita.

s.f. n 1 utensile usato per tagliare materiali diversi, costituito da una lama di acciaio munita di denti, inserita in un telaio o in un manico: sega a mano ; sega da falegname , da macellaio ; sega...

agg. (non com.) che può essere segato.

s.m. sega a mano per legno, simile a un grosso saracco con lama trapezoidale e denti più grandi.

agg. e s.m. (volg.) si dice di maschio che si masturba abitualmente.

o segala , s.f. pianta erbacea simile al grano, ma con cariossidi più allungate, da cui si ricava una farina usata per fare un tipo particolare di pane (fam. graminacee) | segale cornuta , malattia...

agg. n 1 (non com.) di segale: pane segaligno n 2 (fig.) magro, asciutto: avere un fisico segaligno.

agg. di segale: paglia segalina.

s.m. n 1 (non com.) il segare, l'essere segaton 2 (ant.) intersezione, intersecazione.

agg. (ant.) secante.

s.m. n 1 chi per mestiere sega il legname, per farne legna da ardere, travi, assi ecc.n 2 chi produce, a mano o a macchina, sagomature o modanature per lavori di legno in serie.

o segaossi , s.m. invar. n 1 sega da macellaio per segare le ossa degli animalin 2 (scherz. , spreg.) chirurgo.

v. tr. [io ségo , tu séghi ecc.]n 1 tagliare con una sega: segare un tronco | segare il violino , (scherz.) suonarlo in modo pessimo, usando l'archetto come se fosse una segan 2 (estens.) recidere,...

s.f. n 1 il segare, spec. in fretta, alla meglio. dim. segatina n 2 (fig. volg.) sciocchezza, stupidaggine.

s.m. (agr.) foraggio tagliato con il trinciaforaggi.

s.m. n 1 chi è addetto alla segatura meccanica di legnami, marmi o metallin 2 (region.) mietitore.

s.f. macchina per segare; sega meccanica.

s.f. n 1 il segare; taglio, recisione: segatura a mano , a macchina n 2 l'insieme dei minuti frammenti che si producono segando un materiale, spec. il legno: asciugare il pavimento con la segatura ;...

s.f. n 1 sedia contenente un vaso da notte per i bisogni corporali degli infermi; comodan 2 (ant.) seggiola munita di due stanghe per trasporto; portantina.

s.f. [pl. -ge] (ant. , dial.) sedia.

s.m. n 1 (ant. , lett.) sedia, sedile imponente per alti personaggi: seggio reale , episcopale ; in tutte parti impera e quivi regge; / quivi è la sua città e l'alto seggio (dante inf. i,...

s.f. sedia. dim. seggioletta , seggiolina , seggiolino (m.) accr. seggiolona , seggiolone (m.) pegg. seggiolaccia.

s.m. chi fabbrica, vende o ripara seggiole.

s.f. colpo dato con una seggiola.

s.m. n 1 dim. di seggiola n 2 piccola sedia con braccioli per bambini, usata spec. sulle autovetture | sedia pieghevole e trasportabilen 3 sedile basso usato nei mezzi di trasporto; strapuntinon 4...

s.m. n 1 accr. di seggiola n 2 sedia alta con piano d'appoggio anteriore ribaltabile che fa anche da riparo e permette ai bambini piccoli di mangiare senza cadere.

s.f. funivia per il trasporto di persone, costituita da un cavo metallico a corsa continua, che svolge contemporaneamente funzione portante e traente, al quale sono fissati dei sedili opportunamente...

s.f. adattamento it. dello sp. seguidilla.

s.f. n 1 stabilimento nel quale si segano tronchi d'albero per ricavarne legname da costruzionen 2 reparto o stabilimento per la lavorazione di materiali, spec. legno o marmo, con seghe meccaniche.

s.f. n 1 dim. di sega | laminetta metallica a bordo dentellato usata per incidere il collo delle fialette di vetron 2 anello metallico, seghettato all'interno, che si mette nella parte anteriore del...

v. tr. [io seghétto ecc.] intagliare qualcosa per renderla dentellata come la lama di una sega.

part. pass. di seghettare agg. dentellato come la lama di una sega: foglia seghettata.

s.m. dim. di sega | sega a mano per metalli, con lama rigida tesa in un telaio d'acciaio ad archetto munito di impugnatura.

agg. che si può segmentare.

agg. di segmento; relativo a un segmento.

v. tr. [io segménto ecc.]n 1 dividere in segmentin 2 (fig.) dividere in parti minori una parte già divisa; suddividere, frazionare | segmentarsi v. rifl. dividersi in segmenti.

agg. relativo a un segmento.

s.f. n 1 il segmentare, il segmentarsi, l'essere segmentaton 2 (ling.) procedimento che consiste nel segmentare l'enunciato in unità discreten 3 (biol.) l'inizio dello sviluppo dell'embrione,...

s.m. n 1 (geom.) tratto di retta compreso fra due punti | segmento circolare , porzione di piano limitata da un arco di circonferenza e dalla sua corda | segmento sferico , ciascuna delle parti in cui...

s.m. invar. segnalibro.

s.m. (ling.) elemento grammaticale che, premesso al nome, ne indica la funzione sintattica, sostituendo le desinenze dei casi proprie delle lingue classiche: la preposizione 'di' è il segnacaso del...

o segna accento, s.m. accento grafico.

s.m. piccolo astuccio agganciabile a una chiave e contenente un cartoncino che reca scritto il nome della persona, del locale o della cosa a cui la chiave si riferisce.

ant. signaculo, s.m. n 1 (lett.) insegna, simbolo: il consol dice, e poste ha pria le mani / sopra i santi segnacoli cristiani (carducci)n 2 (ant.) piccolo nastro posto tra le pagine di libri...

s.m. n 1 il segnalare, l'essere segnalato | segnalamento ferroviario , sistema di segnalazioni che vengono trasmesse dalla linea al treno in corsa per garantire la sicurezza della circolazione...

v. tr. n 1 indicare, rendere evidente con segnale o segnali: segnalare un pericolo , il passaggio di un treno | (assol.) comunicare mediante segnali, fare segnalazioni (detto spec. di navi)n 2...

part. pass. di segnalare agg. (non com.) insigne, famoso: uomo di segnalata dottrina ; autore di segnalate imprese § segnalatamente avv. specialmente, segnatamente.

s.m. n 1 [f. -trice] (non com.) chi segnala qualcosan 2 persona addetta alle segnalazionin 3 strumento per segnalazioni: segnalatore acustico | usato anche come agg. : strumento segnalatore.

s.f. n 1 il segnalare, il trasmettere segnali; anche, l'insieme dei segnali (ottici, acustici ecc.) usati per segnalare qualcosa: fare segnalazioni con bandiere , con razzi ; segnalazioni ottiche ,...

s.m. n 1 segno convenzionale per indicare o far conoscere qualcosa: dare , aspettare , ricevere il segnale ; fare segnali ; il segnale di arrivo del treno ; segnale orario , trasmesso per radio e per...

s.f. insieme di segnali: segnaletica ferroviaria , nautica , stradale ; segnaletica verticale , orizzontale , luminosa.

agg. [pl. m. -ci] che serve a segnalare, a far riconoscere | dati segnaletici , misurazioni antropometriche, fotografie ecc., che permettono di riconoscere una persona | cartellini segnaletici , su...

s.m. striscia di tela o di plastica o cartoncino che si mette tra le pagine di un libro per ritrovare subito il punto voluto.

s.m. qualsiasi dispositivo che evidenzi il limite di una carreggiata stradale.

s.m. invar. (sport) guardalinee.

o segnapassi , s.m. (chim. biol.) sostanza la cui velocità di reazione regola la velocità di altre reazioni collegate | segnapasso cardiaco , (anat.) lo stesso che pace-maker.

s.m. biglietto o targhetta indicante il posto assegnato a qualcuno in riunioni, congressi, pranzi ufficiali e sim.

s.m. cartellino indicante il prezzo di una merce esposta al pubblico.

s.m. n 1 [anche f.] chi è addetto a segnare i punti di una partita, spec. di pallacanestron 2 oggetto di varia forma su cui si segnano i punti conseguiti dai concorrenti durante lo svolgimento di un...

v. tr. [io ségno ecc.]n 1 notare, distinguere, indicare con uno o più segni: segnare con una matita i punti più importanti di un testo ; segnare un itinerario sulla carta | contrassegnare,...

agg. e s.m. invar. si dice del palloncino galleggiante sormontato da una bandierina che segnala in acqua la presenza di un sub.

s.m. (ant.) chi mette la firma in calce a un documento; firmatario.

s.m. invar. francobollo che gli uffici postali applicano sulla corrispondenza non sufficientemente affrancata, per l'importo doppio di quello mancante, che il destinatario deve pagare al momento del...

s.m. invar. marcatempo.

part. pass. di segnare agg. n 1 che ha, che porta un segno, un marchio: un viso segnato dagli anni , dalle malattie | segnato da dio , (pop.) si dice di persona deforme e di animo cattivo, in quanto...

s.m. (tecn.) attrezzo munito di una punta d'acciaio per tracciare linee o segni di riferimento.

agg. e s.m. [f. -trice] (non com.) che, chi segna.

s.f. n 1 (non com.) il segnare, l'essere segnaton 2 nelle biblioteche, sigla usata per la catalogazione di un libro, riportata nel catalogo e sul libro stesson 3 (tip.) foglio di stampa piegato,...

s.m. invar. dispositivo di lamiera, raffigurante per lo più una banderuola o il profilo di un gallo, che viene posto sulla sommità di un edificio per indicare in quale direzione spira il vento.

s.m. invar. segno di varia forma e colore, spesso accompagnato da numeri o lettere dell'alfabeto, fatto spec. su rocce e su massi per indicare itinerari e sentieri di montagna ad alpinisti ed...

agg. [pl. m. -ci] (ling.) che concerne il segno.

s.m. n 1 ogni impronta visibile lasciata da qualcosa; oggetto o figura che serve a distinguere o a indicare: i segni delle ruote sulla neve ; fare un segno con la penna ; porta ancora il segno delle...

e deriv. vedi signore e deriv.

vedi signorso.

s.m. n 1 grasso animale giallastro, pastoso, usato come lubrificante, per fabbricare candele, sapone ecc.n 2 albero del sego , pianta coltivata nelle zone tropicali dai cui semi si estrae un grasso...

s.m. piccola roncola a lama dentellata usata per potare gli alberi.

s.m. sega a mano con lama stretta e curva, munita di manico, a denti rivolti all'indietro, usata per potare gli alberi.

agg. che contiene sego; che ha sapore o aspetto di sego: un brodo segoso.

s.m. (non com.) segregazione.

part. pres. di segregare agg. che segrega | (dir.) si dice di sistema carcerario che comporta l'isolamento dei detenuti.

v. tr. [io sègrego , tu sègreghi ecc.] allontanare, separare dagli altri: segregare i malati contagiosi ; segregare un detenuto pericoloso | segregarsi v. rifl. appartarsi, isolarsi: si è...

part. pass. di segregare agg. separato, diviso dagli altri: vive segregato, senza vedere nessuno § segregatamente avv.

s.f. il segregare, il segregarsi, l'essere segregato: vivere in segregazione | segregazione cellulare , pena per cui il condannato deve stare in una cella, separato dagli altri | segregazione...

s.m. politica di segregazione razziale.

s.m. e f. [pl. m. -sti] chi sostiene, pratica il segregazionismo | usato anche come agg. : politica segregazionista.

agg. [pl. m. -ci] proprio del segregazionismo, dei segregazionisti: politica segregazionistica.

rar. secreta, s.f. n 1 elemento dell'armatura medievale, consistente in una retina d'acciaio che si portava sotto l'elmo per una maggiore protezione del capon 2 cella isolata e per lo più senza...

v. tr. [io segréto ecc] (dir.) disporre, da parte di un magistrato, la segretazione di atti.

s.f. donna che svolge mansioni di segretario: la segretaria di una scuola ; la segretaria del direttore.

agg. di segreteria, proprio del segretario: mansioni segretariali.

s.m. ufficio, carica di segretario generale di una grande organizzazione; la durata di tale carica; la sede in cui il segretario generale svolge le sue mansioni e il personale che a lui fa capo: il...

agg. [pl. m. -schi] (spreg.) di, da segretario: tono , stile segretariesco , freddo e burocratico.

ant. o pop. secretario, s.m. n 1 (ant.) persona a cui si affidano incarichi segreti | il segretario fiorentino , per antonomasia, n. machiavellin 2 chi, in un'azienda, in un ufficio, cura gli affari...

s.f. (dir.) misura con cui l'autorità giudiziaria dispone, in caso di necessità, la prosecuzione del segreto d'ufficio su atti che di norma potrebbero ormai essere resi pubblici.

s.f. n 1 ufficio, carica di segretario; la durata di tale carica: lasciare la segreteria del partito ; durante la sua segreteria | la sede dell'ufficio e il complesso delle persone addette: andare in...

s.f. n 1 l'essere segreto: la segretezza di un incontro , di un documento | in tutta segretezza , in gran segreton 2 la capacità di serbare un segreto: contare sulla segretezza di qualcuno.

lett. secreto, agg. n 1 (lett.) appartato, nascosto: ora sen va per un secreto calle (dante inf. x, 1) | (fig.) intimo, riposto: sento gli avversi numi, e le secrete / cure che al viver tuo furon...

agg. (ant.) che segue; successivo: nel polveroso agosto, / o nel mese dinanzi o nel seguace (ariosto o. f. x, 105) s.m. n 1 [anche f.] chi segue e sostiene una dottrina, una scuola, un maestro e...

part. pres. di seguire agg. che viene subito dopo nel tempo, nello spazio, in un ordine: il giorno seguente ; la pagina , il capitolo seguente s. m. e f. chi segue ad altri; il successivo: si...

s.m. n 1 cane da caccia di media taglia, dall'odorato finissimo, con muso lungo, occhi prominenti, ampie orecchie pendenti, pelo rason 2 (fig.) poliziotto, agente investigativo, spec. in quanto dotato...

s.f. invar. danza popolare spagnola, d'andamento più o meno vivace e ritmo ternario.

s.m. (rar.) il seguire; seguito.

v. tr. [io séguo ecc. (ant. io seguisco , tu seguisci ecc.); pass. rem. io seguìi (ant. seguètti), tu seguisti ecc.]n 1 andare, tener dietro a qualcuno o a qualcosa; accompagnare: il cane segue...

agg. (rar.) che si può seguitare.

v. tr. [io séguito ecc.]n 1 (ant.) seguire: or dì a fra dolcin dunque che s'armi, /... / s'ello non vuol qui tosto seguitarmi (dante inf. xxviii, 55-57)n 2 continuare: seguitare il discorso | v....

s.m. [f. -trice] (ant.) chi segue; seguace.

s.m. n 1 l'insieme delle persone che costituiscono l'accompagnamento, la scorta di un alto personaggio: il seguito del re , di un ministro n 2 il complesso di coloro che sono fautori, sostenitori di...

agg. di susa, comune in provincia di torino s.m. [f. -a] abitante, nativo di susa.

agg. num. n 1 numero naturale corrispondente a cinque unità più una; nella numerazione araba è rappresentato da 6, in quella romana da vi: un bambino di sei anni | sottintendendo il sostantivo: i...

vedi secentesco.

vedi secentesimo.

e deriv. vedi secentismo e deriv.

tosc. o lett. secento, agg. num. n 1 numero naturale corrispondente a sei volte cento; nella numerazione araba è rappresentato da 600, in quella romana da dc: un volume di seicento pagine n 2...

o seenne, agg. (rar.) che ha sei anni di età che dura da sei anni o ha avuto la durata di sei anni.

o sei giorni, s.f. (sport) gara ciclistica su pista, della durata di sei giorni, che si disputa a coppie.

s.m. [pl. -sti] corridore ciclista che partecipa a una seigiorni.

vedi sereme.

s.m. pl. (zool.) ordine di pesci cartilaginei marini di notevoli dimensioni, con il corpo fusiforme rivestito di squamette placoidi che rendono la pelle ruvida (zigrino) e con bocca ventrale armata...

s.f. (bot.) genere di piante delle regioni tropicali e subtropicali, con fusto strisciante coperto di foglie a forma di squama (fam. selaginellacee).

s.f. pl. (bot.) famiglia di piante pteridofite a cui appartiene la selaginella | sing. [-a] ogni pianta di tale famiglia.

vedi salvastrella.

ant. selice [sè-li-ce], s.f. n 1 (geol.) roccia sedimentaria formata da quarzo microcristallino, generalmente molto dura, usata nelle pavimentazioni stradali, come materiale da costruzione, nella...

o selciaiolo , s.m. lo stesso che selciatore.

v. tr. [io sélcio ecc.] ricoprire il suolo di strade, di piazze ecc. con lastre di pietra o di altra pietra dura, con cubetti di porfido e sim.

s.f. n 1 (region.) colpo dato con un selcio; sassatan 2 (non com.) strada selciata.

part. pass. di selciare e agg. nei sign. del verbo s.m. pavimentazione costituita da selci o da altre pietre dure, usata per strade, piazze, cortili | (estens.) pavimentazione stradale in genere.

s.m. operaio specializzato nella selciatura del suolo.

s.f. operazione del selciare; il selciato stesso e il modo in cui è realizzato.

s.m. (region.) selciatore.

s.m. (region.) selce per pavimentazione stradale.

agg. (non com.) che ha natura o aspetto di selce.

s.m. [f. -a] immaginario abitante della luna agg. detto di ipotetiche forme di vita lunari.

agg. (chim.) si dice dei sali dell'acido selenico | idrogeno seleniato , acido selenidrico.

agg. [pl. m. -ci] (lett.) lunare: paesaggio selenico. agg. [pl. m. -ci] (chim.) si dice dell'acido formato da un atomo di selenio, due di idrogeno e quattro di ossigeno, i cui sali sono i seleniati.

agg. [pl. m. -ci] (chim.) si dice dell'acido formato da due atomi di idrogeno e uno di selenio i cui sali sono i seleniuri, detto anche idrogeno seleniato.

s.m. elemento chimico di simbolo se; è un non metallo (o metalloide) assai simile allo zolfo, amorfo o cristallino, di lucentezza metallica, buon conduttore dell'elettricità quando è colpito dalla...

agg. (chim.) si dice dell'acido formato da un atomo di selenio, due di idrogeno e tre di ossigeno, i cui sali sono i seleniti.

o selenite , s.m. e f. [pl. m. -ti] (lett.) immaginario abitante della luna; seleniano.

s.f. (min.) varietà di gesso.

agg. [pl. m. -ci] relativo alla luna, lunare: suolo selenitico. agg. relativo alla selenite; contenente selenite.

agg. si dice dei sali dell'acido selenioso.

agg. (chim.) si dice dei sali dell'idrogeno seleniato, o di eteri in cui al selenio sono collegati due radicali organici.

primo elemento di parole composte della terminologia scientifica, formate modernamente dal gr. selénì 'luna' (selenografia).

s.f. branca dell'astronomia che studia la forma della luna e ne cura le misurazioni e la rappresentazione grafica.

agg. (zool.) si dice dei molari dei ruminanti, la cui corona presenta pliche a forma di mezzaluna.

s.f. studio e descrizione cartografica della luna.

agg. [pl. m. -ci] che riguarda la selenografia: indagini selenografiche.

s.m. [f. -a] studioso di selenografia.

s.f. branca dell'astronomia che ha per oggetto di studio la luna.

agg. [pl. m. -ci] che riguarda la selenologia.

s.m. [f. -a ; pl. m. -gi] studioso, esperto di selenologia.

s.f. (med.) intossicazione da selenio.

s.f. topografia del suolo lunare.

s.f. n 1 l'essere selettivon 2 proprietà di sostanze o dispositivi di operare una selezione; in partic., proprietà di un ricevitore di separare il segnale elettrico che si vuole ricevere da quelli a...

agg. n 1 capace di selezionare: mente selettiva | basato sulla selezione: criterio selettivo | incline a selezionare; di gusti difficili: essere selettivo nella scelta degli amici n 2 si dice di...

s.f. lo stesso che breeding.

s.m. n 1 [f. -trice] (non com.) chi compie una selezionen 2 dispositivo che consente di operare una selezione; in partic., organo che, nella commutazione telefonica automatica, consente di scegliere...

s.m. il selezionare; selezione.

v. tr. [io selezióno ecc.] operare una selezione; scegliere il meglio o quanto è richiesto: selezionare i migliori allievi.

part. pass. di selezionare agg. scelto: elementi selezionati | razze selezionate , razze di animali domestici migliorate mediante un processo di selezione § selezionatamente avv.

agg. e s.m. [f. -trice] che, chi seleziona s.m. (sport) tecnico che seleziona gli atleti con cui formare una squadra rappresentativa.

s.f. macchina che opera una selezione.

s.f. n 1 scelta degli elementi migliori o che presentano determinate caratteristiche o che appaiono i più adatti per un determinato scopo: fare , operare una selezione ; la selezione dei concorrenti...

agg. [pl. m. -ci] (non com.) che si fonda sulla selezione: procedimento selezionistico.

s.f. invar. stazione di servizio con distributore automatico di carburante.

s.m. invar. controllo di sé.

s.m. invar. autogoverno.

loc. sost. m. invar. uomo che si è fatto da sé, che deve il proprio successo sociale o professionale esclusivamente ai meriti e agli sforzi personali.

s.m. invar. ristorante o altro esercizio in cui i clienti si servono da sé.

vedi selce.

s.f. n 1 sedile, per lo più di cuoio, che si fissa sul dorso della cavalcatura: gli animali da sella ; cavallo da sella , atto a essere cavalcato; montare in sella , a cavallo; scendere , cadere di...

s.m. artigiano che fabbrica o ripara selle, valigie e altri oggetti di cuoio | cucitura a sellaio , grossa cucitura fatta all'esterno di alcuni tipi di borse e di guanti.

v. tr. [io sèllo ecc.] provvedere di sella: sellare un cavallo.

s.f. l'operazione del sellare.

s.f. n 1 bottega del sellaion 2 la tecnica di fabbricazione delle selle, dei finimenti e sim.; anche, l'insieme di tali prodotti | (estens.) il rivestimento interno, di pelle o altro materiale, degli...

s.f. nei finimenti da tiro del cavallo, parte superiore della fascia che cinge le reni e continua nel sottopancia.

s.m. stabilimento in cui si fabbricano selle e finimenti.

s.m. n 1 dim. di sella | piccola sella, generalmente molleggiata, di bicicletta o motociclettan 2 nei finimenti da tiro del cavallo, parte che cinge la schienan 3 imbottitura che, applicata nella...

s.m. nella roma antica, banchetto sacro in cui si offrivano vivande alle divinità femminili.

vedi selz.

s.f. n 1 bosco, per lo più fitto ed esteson 2 (fig.) quantità di cose o di persone fitta come una selva; moltitudine confusa: una selva di capelli ; una selva di cifre , di errori ; una selva di...

ant. salvaggina, s.f. denominazione generica degli animali selvatici che si cacciano e si mangiano : selvaggina di penna , costituita dagli uccelli; selvaggina di pelo , costituita dai mammiferi.

ant. salvaggio, agg. [pl. f. -ge]n 1 che vive, che cresce nelle selve: animale selvaggio ; fiore selvaggio n 2 (estens.) non coltivato; deserto, disabitato: landa , valle selvaggia | (fig. lett.)...

o salvaggiume, s.m. (ant.) selvaggina.

vedi salvastrella.

meno com. salvatichezza, s.f. n 1 l'essere selvaticon 2 (lett.) rozzezza.

pop. tosc. salvatico, agg. [pl. m. -ci (ant. o region. -chi)]n 1 si dice di pianta o animale che nasce e cresce liberamente, senza l'intervento dell'uomo: rose selvatiche ; coniglio selvatico |...

s.m. (spreg.) insieme di cose, persone o animali selvatici.

o silvicoltore, silvicultore, s.m. chi si dedica alla selvicoltura.

o silvicoltura, silvicultura, s.f. scienza che studia la coltivazione e la conservazione dei boschi.

ant. silvoso, agg. (lett.)n 1 ricco, coperto di selve: in su l'ombroso dosso / del silvoso appennin (ariosto o. f. xiv, 99)n 2 (fig.) fitto come una selva: scorrea con giovanile / man pel selvoso...

o seltz, s.m. acqua resa gassosa con l'aggiunta di anidride carbonica, usata per preparare bevande: vermut con selz.

s.m. [pl. -mi] (ling.) l'unità minima di significazione; non è autosufficiente e si realizza soltanto all'interno di un semema.

agg. [pl. m. -ci] di semaforo, di semafori: impianto semaforico.

s.m. e f. [pl. m. -sti] chi è addetto alla manovra o alla manutenzione di semafori o di altre apparecchiature di segnalazione.

v. tr. provvedere di semafori; regolamentare mediante semafori: semaforizzare il traffico.

s.f. il semaforizzare, l'essere semaforizzato: la semaforizzazione di un incrocio.

s.m. n 1 apparecchio che regola il traffico stradale emettendo luci di colore verde, giallo e rosso: semaforo verde , indica via libera; semaforo rosso , indica obbligo di fermarsi; semaforo giallo ,...

s.m. [f. -a] (non com.)n 1 chi vende semi di zucca salati e abbrustolitin 2 chi vende semi di pianten 3 chi vende uova di bachi da seta.

s.m. [pl. -mi] (ling.) in una parola, la parte di segno che porta il significato distinguendosi dalle parti grammaticali, cioè da prefissi, suffissi, desinenze (p. e. corr- , indicante l'idea di...

s.f. (ling.) ramo della linguistica e, più in generale, della teoria dei linguaggi (anche artificiali e simbolici), che studia il significato dei simboli e dei loro raggruppamenti; nel caso delle...

s.f. l'essere semantico; la proprietà di ciò che ha un significato.

agg. [pl. m. -ci]n 1 relativo alla semantica: studio semantico n 2 che riguarda il significato di una parola: mutamento semantico § semanticamente avv. dal punto di vista semantico.

s.m. e f. [pl. m. -sti] studioso di semantica.

s.f. semantica; più specificamente, studio del rapporto tra il significato di base di una parola e i suoi molteplici sensi e riferimenti, in contrapposizione all'onomasiologia , che è lo studio...

agg. [pl. m. -ci] relativo alla semasiologia.

s.m. [f. -a ; pl. m. -gi] studioso di semasiologia; semantista.

s.f. bibita rinfrescante a base di semi pestati di orzo, zucca, melone o sim.

poet. semblante, sembrante, s.m. (lett.)n 1 riferito a persona, l'aspetto, l'espressione del volto; sembianza: lo suo tacere e 'l trasmutar sembiante / puoser silenzio al mio cupido ingegno (dante...

poet. semblanza, sembranza, s.f. (ant. , lett.)n 1 somiglianza: tutti fatti a sembianza d'un solo, / figli tutti d'un solo riscatto (manzoni il conte di carmagnola)n 2 aspetto, espressione del...

vedi sembrare.

e deriv. vedi sembiante e deriv.

vedi sembrare.

s.f. (ant.)n 1 adunata di cavalierin 2 combattimento, mischia.

e deriv. vedi sembiante e deriv.

ant. sembiare, semblare, v. intr. [io sémbro ecc. ; aus. essere] assomigliare, avere l'aspetto o l'apparenza di un'altra persona o di un'altra cosa: sembrava un tipo intelligente ; sembra tutto suo...

s.m. n 1 (bot.) parte del frutto, derivata dall'ovulo fecondato e contenente l'embrione, dalla cui germinazione ha origine una nuova pianta: il seme della mela , della viola ; il seme del grano , il...

vedi semiografia.

e deriv. vedi semiologia e deriv.

s.f. n 1 parte della medicina che studia i sintomi delle malattie a scopo diagnosticon 2 nelle scienze umane, lo stesso, ma meno com., che semiotica.

agg. [pl. m. -ci] che riguarda la semeiotica, la semiotica.

pop. tosc. semelle [sè-mel-le], s.m. panino tondo o allungato di fior di farina, molto leggero, da inzuppare nel caffellatte.

s.m. [pl. -mi] (ling.) insieme di tratti semantici (semi) che si concretizza in un lessema.

s.f. n 1 (agr.) l'operazione del seminare, spec. il grano; l'epoca in cui si compie tale operazione: far la sementa ; essere prossimi alla sementa n 2 semente: con un largo gesto delle braccia, /...

v. tr. [io seménto ecc.] (non com.) seminare.

agg. (non com.) atto a essere seminato; seminativo.

s.f. (agr.) insieme di semi della stessa specie destinati alla semina.

s.m. [f. -a] selezionatore di sementi.

agg. (non com.) adatto alla semina: tempo sementino | aratro sementino , piccolo aratro per tracciare solchi nei quali si sparge la semente.

s.f. n 1 (agr.) sementen 2 (pop.) semi di zucca salati e abbrustolitin 3 (fig. lett.) origine, principio: considerate la vostra semenza: / fatti non foste a viver come bruti, / ma per seguir virtute e...

s.m. n 1 (agr.) vivaio in cui si mettono a coltura i semi per far nascere le piantine destinate al trapianton 2 (fig.) luogo da cui provengono o in cui abbondano cose o persone di una determinata...

s.m. (agr.) la piantina appena nata dal seme.

agg. (non com.) che riguarda le sementi: produzione semenziera.

agg. n 1 che dura un semestre: corso semestrale ; contratto d'affitto semestrale n 2 che avviene ogni semestre: pagamento semestrale § semestralmente avv. ogni sei mesi.

s.f. importo dovuto semestralmente; rata semestrale.

s.f. l'attribuire cadenza o durata semestrale.

s.m. n 1 periodo di sei mesi: il primo , il secondo semestre dell'anno ; corso di un semestre | semestre bianco , nel linguaggio giornalistico, gli ultimi sei mesi di carica del presidente della...

primo elemento di parole composte derivate dal latino o di formazione moderna, dal lat. sìmi- (corrispondente al gr. hìmi-); vale 'mezzo, per metà' (semicerchio , semidio), oppure 'in parte,...

agg. mezzo acerbo, non ancora del tutto maturo.

s.f. (aer.) ciascuna delle due parti in cui la fusoliera divide un'ala.

agg. e s.m. e f. [pl. m. -ti] che, chi sa a malapena leggere e scrivere; per estens., ignorante, illetterato.

s.m. condizione di semianalfabeta.

agg. aperto a metà un po' aperto: finestra semiaperta.

s.m. (mecc.) ognuno degli alberi che negli autoveicoli trasmettono il moto dal differenziale alle ruote.

agg. [pl. m. -ci] si dice di lavorazione di macchina o di meccanismo che sia automatico solo parzialmente: tornio semiautomatico ; arma da fuoco semiautomatica , che si ricarica automaticamente, ma...

agg. (mil.) si dice di proietto di artiglieria dotato di un proprio motore a razzo, che entra in funzione dopo che il proietto è stato sparato, aumentandone così la velocità e la gittata.

agg. e s.m. [f. -a] che, chi è quasi barbaro; rozzo e incivile.

s.f. barriera di un passaggio a livello, una porta carraia e sim., che occupa solo metà della strada, consentendo il passaggio in una sola direzione di marcia.

s.f. (mus.) valore di una nota o di una pausa corrispondente a 1/64 della semibreve.

agg. detto di allevamento di cavalli, o altri animali, brado d'estate e stabulare d'inverno.

s.f. nella moderna notazione musicale, il maggior valore di una nota o di una pausa (ha una durata di 4/4); intero.

agg. e s.m. si dice di piccolo motoscafo provvisto di una cabina sufficiente al riparo dei passeggeri ma non al loro pernottamento.

s.m. essere mitologico dal corpo in parte umano, in parte caprino; fauno.

s.m. (arch.) cupola a quarto di sfera che copre l'abside nelle chiese.

s.m. n 1 (geom.) figura piana racchiusa da una semicirconferenza e dal suo diametron 2 (estens.) mezzo cerchio, mezza circonferenza: gli studenti erano disposti a semicerchio.

agg. chiuso a metà quasi chiuso: occhi semichiusi.

agg. e s.m. si dice di autoveicolo militare in cui le ruote posteriori sono sostituite da cingoli.

agg. n 1 in forma di semicirconferenza, di semicerchio: piazza semicircolare n 2 (anat.) si dice di ciascuno dei tre canali dell'orecchio interno che fanno parte del labirinto e che, insieme...

s.m. mezzo circolo; semicerchio.

s.f. (geom.) ciascuna delle due parti in cui una circonferenza è divisa da due punti diametralmente opposti.

agg. [pl. m. -ci] (ling.) relativo al sema: analisi semica.

s.m. invar. prodotto ottenuto per distillazione secca a bassa temperatura del litantrace; rispetto al coke, ha struttura più porosa e più friabile.

s.m. [f. -a] persona che ha ricevuto un'istruzione insufficiente soprattutto a garantire una pratica corretta della scrittura | anche come agg. : scrittura semicolta.

s.m. (fis.) sostanza elementare o composta, inorganica od organica, cristallina, la cui resistività è intermedia tra quella dei metalli e quella degli isolanti, diminuisce con l'aumento della...

s.f. (ling.) termine equivalente a semivocale , ma adoperato di preferenza per indicare le semivocali che precedono la vocale formando con essa un dittongo ascendente (p. e. i di piatto e u di...

agg. [pl. m. -ci] (ling.) di semiconsonante, che è semiconsonante: un fonema semiconsonantico.

s.m. convitto che ospita gli alunni solo durante le ore diurne.

s.m. [f. -trice] allievo di un convitto che vi si trattiene solo durante la giornata, per le ore di lezione e di studio, e la sera rientra in famiglia.

agg. coperto per metà o in parte.

s.m. nella tragedia greca, ciascuno dei due gruppi che formavano il coro | (mus.) ciascuna delle due parti in cui viene diviso il coro nel canto antifonale.

s.f. (paleogr.) varietà di scrittura minuscola corsiva che si riscontra in codici del vi-viii secc.

agg. non perfettamente cotto; semicrudo.

s.f. (mus.) valore di una nota o di una pausa corrispondente a 1/16 della semibreve.

agg. cotto parzialmente, quasi crudo.

s.m. tipo di cartone lucido e resistente per uso industriale.

s.m. n 1 vasca da bagno in cui ci si immerge parzialmente stando sedutin 2 il bagno fatto in tale vasca: fare un semicupio.

agg. si dice di liquido che ha una consistenza intermedia tra quella degli oli e quella dei grassi.

agg. e s.m. nella grammatica latina, si dice di verbo che si coniuga come deponente nel perfetto e nei tempi da esso derivati, e come attivo negli altri tempi.

agg. e s.m. [f. -a] (dir.) che, chi beneficia della semidetenzione.

s.f. (dir.) sanzione che può essere inflitta in sostituzione delle pene detentive non superiori an 6 mesi; comporta l'obbligo di trascorrere almenon 10 ore al giorno in istituti di pena | la...

agg. semitrasparente.

s.m. la metà del diametro.

s.m. [pl. semidèi]n 1 nella mitologia greco-romana, essere umano partecipe della natura divina, in quanto figlio di un dio e di una mortale, oppure di una dea e di un mortale: enea era un semidio n...

agg. non completamente disteso.

agg. distrutto parzialmente: un palazzo semidistrutto.

agg. n 1 che ha o rivela un'istruzione mediocre, una cultura superficialen 2 (ling.) si dice di parola che deriva in italiano direttamente dal greco o dal latino, ma ha subito un parziale adattamento...

s.m. in una pila, l'insieme formato da ciascun elettrodo e dalla soluzione in cui è immerso.

s.m. (geom.) ciascuna delle due parti in cui è divisa una ellisse dal suo asse maggiore.

s.m. esonero limitato alla metà dell'obbligo totale | (estens.) esenzione, dispensa parziale.

s.f. (sport) ultima fase di selezione per l'ammissione dei concorrenti alla gara finale: entrare in semifinale ; vincere le semifinali.

s.m. e f. [pl. m. -sti] concorrente che arriva alle semifinali.

agg. quasi fluido, tra il solido e il fluido.

agg. e s.m. si dice di dolce simile al gelato ma che se ne differenzia per alcuni ingredienti e per la temperatura meno bassa a cui è tenuto.

agg. [pl. m. -ci]n 1 (tip.) si dice di carattere di stampa la cui forma richiama quella della scrittura gotica, ma in maniera piuttosto semplificatan 2 (scrittura) semigotica , (paleogr.) scrittura...

agg. si dice di prodotto alimentare che contiene una quantità media di grassi: formaggi semigrassi.

agg. gratuito solo in parte.

e deriv. vedi seminfermo e deriv.

vedi seminterrato.

agg. e s.m. si dice di prodotto industriale che necessita di un'ulteriore lavorazione per diventare un prodotto finito: semilavorati metallici , barre, tubi, lamiere ecc.

agg. che non gode di una libertà completa: popolo semilibero agg. e s.m. si dice di chi, presso molti popoli antichi, godeva di diritti sociali e capacità giuridiche limitati, trovandosi in una...

s.f. (dir.) regime carcerario che consente al detenuto di trascorrere parte del giorno fuori dal carcere per partecipare ad attività di lavoro o di studio utili al suo reinserimento sociale.

agg. si dice di sostanza che è quasi allo stato liquido.

s.f. (scient.) mezzaluna.

agg. che ha forma di mezzaluna | in anatomia: osso semilunare , piccolo osso del polso; valvole semilunari , formazioni membranose del cuore, che regolano il passaggio del sangue dal ventricolo...

s.m. l'epoca in cui la luna è al primo o all'ultimo quarto e appare illuminata solo per metà.

agg. parzialmente membranoso | muscolo semimembranoso , (anat.) uno dei muscoli posteriori della coscia.

agg. [pl. m. -ci] (chim.) si dice dei composti di un semimetallo.

s.m. (chim.) elemento fornito, al tempo stesso, di proprietà metalliche (p. e. conducibilità elettrica) e non metalliche (p. e. fragilità): l'antimonio è un semimetallo.

s.f. (mus.) valore di una nota o di una pausa corrispondente a 1/4 della semibreve.

agg. (non com.) mezzo morto; ferito a morte.

agg. parzialmente impermeabile.

s.f. l'essere semimpermeabile.

s.f. n 1 il seminare: fare la semina n 2 il tempo in cui si semina: si era giunti alla semina.

agg. che si può seminare: terreno seminabile.

s.f. (lett.) semina: fumiga la traccia / del ferro aperta alle seminagioni (d'annunzio).

agg. n 1 (bot.) del seme; che contiene semin 2 (anat.) che riguarda il seme, lo sperma: liquido seminale.

v. tr. [io sémino ecc.]n 1 porre il seme di una pianta nella terra per farlo germogliare: seminare il grano nel campo ; seminare il campo a grano | prov. : chi non semina non raccoglie , chi resta...

agg. di seminario, che si riferisce a un seminario: riunione seminariale.

agg. di, del seminario: collegio seminarile.

s.m. n 1 istituto per la preparazione spirituale e culturale degli aspiranti al sacerdozio: seminario diocesano n 2 esercitazione universitaria su un argomento specialistico tenuta da un docente a un...

s.m. [pl. -sti] allievo di un seminario religioso | essere , sembrare un seminarista , (fig.) si dice di giovane ingenuo, timido, impacciato.

agg. [pl. m. -ci] di seminario; di, da seminarista: educazione , vita seminaristica.

s.f. (non com.) il seminare; semina.

agg. e s.m. si dice di terreno agrario atto a essere seminato; anche, di prodotto agricolo destinato alla semina.

part. pass. di seminare agg. n 1 che è stato cosparso di semi: campo seminato a grano n 2 (fig.) disseminato, pieno: una giornata seminata di imprevisti n 3 (arald.) si dice dello scudo e delle...

s.m. [f. -trice] chi semina.

s.f. (agr.) macchina per seminare | seminatrice a falcioni , macchina che scava nel terreno piccole buche equidistanti e vi deposita il seme.

s.f. (non com.) l'operazione del seminare; anche, il tempo della semina.

o semiinfermità, s.f. infermità parziale: seminfermità di mente.

o semiinfermo, agg. e s.m. [f. -a] si dice di chi è affetto da infermità parziale.

agg. n 1 (bot.) che contiene, che porta il semen 2 canali (o tubuli) seminiferi , (anat.) microscopici canali che costituiscono il tessuto del testicolo e hanno la funzione di produrre gli...

s.m. un seminare continuato (spec. fig.): che seminio di soldi in quella casa! , che spreco, che sperpero.

s.m. n 1 dim. di seme n 2 pl. pastina per brodo che ha forma simile ai semi di zucca.

s.m. [pl. -mi] (med.) tumore del testicolo.

agg. (antrop.)n 1 si dice di gruppo umano che vive in parte di agricoltura, praticata in sedi fisse, e in parte di allevamento, che comporta spostamenti stagionali della popolazione per la...

s.m. (antrop.) il modo di vivere proprio dei gruppi umani seminomadi.

agg. (mat.) si dice di frazione non apparente che ha come denominatoren 2 (p. e. 5/2, 7/2 e così via): l'elettrone ha spin semintero.

rar. semiinterrato, s.m. il piano di un edificio che si trova in parte sotto il livello del suolo.

agg. quasi nudo; vestito con indumenti ridottissimi, oppure molto laceri, cadenti.

primo elemento di parole composte della terminologia scientifica, formate modernamente dal gr. sìmêion 'segno' (semiologia).

agg. (ling.) sinonimo, oggi poco usato, di affricato : consonanti semiocclusive.

meno com. semeiografia [se-me-io-gra-fì-a], s.f. scrittura che si basa su segni convenzionali, usata per abbreviare.

meno com. semeiologia [se-me-io-lo-gì-a], s.f. n 1 nelle scienze umane, lo stesso che semiotica n 2 (med.) lo stesso, ma meno com., che semeiotica.

meno com. semeiologico [se-me-io-lò-gi-co], agg. [pl. m. -ci] di, relativo alla semiologia.

meno com. semeiologo [se-me-iò-lo-go], s.m. [f. -a ; pl. m. -gi]n 1 studioso di semiologia, di semiotican 2 medico specializzato in semeiotica.

s.f. presso gli antichi romani e altri popoli italici, misura di peso e del sistema monetario pari a metà di un'oncia.

agg. e s.f. (paleogr.) si dice di scrittura usata nei codici latini dell'alto medioevo, mista di caratteri onciali e di minuscoli corsivi.

s.f. (fis.) in una funzione sinusoidale, parte della curva che contiene tutti i valori dello stesso segno della grandezza in esame.

agg. [pl. m. -chi] parzialmente opaco.

s.f. parziale oscurità; scarsità di luce.

agg. quasi buio; male illuminato.

s.f. (ling.) il processo per cui a un'espressione si fa corrispondere un senso, a un significante un significato o viceversa.

s.f. la scienza generale dei segni, linguistici e non linguistici, per mezzo dei quali avviene la comunicazione; secondo la sistemazione del filosofo statunitense ch. morris (1901-1979), si suddivide...

agg. [pl. m. -ci] relativo alla semiosi o alla semiotica.

s.m. (geom.) ciascuna delle due parti in cui è diviso un ovale dal suo asse maggiore agg. si dice di figura che abbia tale forma.

agg. quasi pagano; che si avvicina al paganesimo: spiritualità semipagana.

agg. [pl. m. -ti] (biol.) si dice di organismo animale o vegetale parzialmente parassita s.m. (zool.) animale semiparassita | s.f. (bot.) pianta semiparassita.

s.f. in una città, la zona prossima alla periferia.

agg. [pl. m. -ci] di semiperiferia: quartiere semiperiferico.

s.m. (geom.) la metà del perimetro di una figura piana.

s.m. (scient.) la metà di un periodo.

agg. (fis.) si dice di una membrana che si lascia attraversare da certe sostanze ma non da altre.

s.f. (fis.) proprietà di ciò che è semipermeabile.

agg. e s.m. si dice di filato che non passa per l'ultimo stadio di finitura e si impiega soprattutto per stoffe d'arredamento.

s.m. (geom.) ciascuna delle due parti in cui un piano è diviso da una retta in esso giacente.

agg. pieno a metà quasi pieno.

agg. [pl. m. -ci]n 1 composto in parte di versi e in parte di prosan 2 (spreg.) di scarso valore poetico.

s.m. sistema politico-costituzionale in cui il presidente della repubblica gode di ampi poteri ma non è il capo del governo; è proprio dell'ordinamento costituzionale francese.

s.m. (mat.) il risultato di una moltiplicazione diviso per due.

s.m. (sport) la condizione di atleta semiprofessionista.

agg. e s.m. e f. [pl. m. -sti] (sport) si dice di atleta legato da contratto a una società sportiva, ma libero di esercitare un'altra attività lavorativa.

s.m. e f. invar. nel giornalismo sportivo, abbr. di semiprofessionista.

agg. [pl. m. -ci]n 1 aperto solo a una determinata categoria di pubblico: un locale semipubblico n 2 che è noto solo in determinati ambienti; che non è ancora del tutto ufficiale.

agg. f. nella metrica greca e latina, si dice della cesura che divide in due il terzo piede dell'esametro, cadendo così dopo il quinto mezzo piede; è detta anche pentemimera.

agg. si dice di prodotto alimentare o industriale che viene commercializzato dopo aver subito un processo parziale di raffinazione: zucchero semiraffinato.

s.f. (geom.) ciascuna delle due parti in cui una retta è divisa da un punto.

agg. n 1 (tecn.) composto di parti rigide e di parti flessibili: struttura semirigida n 2 nel linguaggio comune, quasi rigido, poco flessibile: tessuto semirigido.

s.m. la parte posteriore di un autoarticolato, collegata a snodo con la cabina motrice.

agg. quasi rotondo.

agg. mezzo scoperto, quasi scoperto.

agg. [pl. m. -chi] che è poco dolce, quasi secco (detto di vino).

agg. (non com.) di mezzo secolo, che dura mezzo secolo: spazio semisecolare | che ricorre ogni mezzo secolo: celebrazioni semisecolari.

agg. [pl. f. -ge] quasi completamente selvaggio; assai poco addomesticato o civile: animale semiselvaggio ; popoli semiselvaggi | (fig.) assai poco civile: questo è un comportamento semiselvaggio!....

agg. che sta tra il serio e lo scherzoso: parlare con tono semiserio | opera semiseria , opera musicale in parte drammatica e in parte buffa.

agg. f. nella metrica greca e latina, si dice della cesura che divide in due il quarto piede dell'esametro, cadendo così dopo il settimo mezzo piede; è detta anche eftemimera.

s.f. (geom.) ciascuna delle due parti in cui una sfera è divisa da un piano che passa per il suo centro.

agg. [pl. m. -ci] che ha forma di semisfera.

agg. parzialmente solido, non del tutto solido: sostanza semisolida.

s.f. (mat.) la metà di una somma.

s.m. (geom.) ciascuna delle due parti in cui lo spazio è diviso da un piano.

agg. quasi spento, che sta per spegnersi (anche fig.): fuoco semispento ; parlare con voce semispenta.

s.m. presso gli antichi romani, misura del sistema ponderale corrispondente a mezza libbra; anche, misura del sistema monetario corrispondente a mezzo asse.

agg. svolto parzialmente.

s.m. e f. [pl. m. -ti] appartenente a un gruppo etnico-linguistico del vicino oriente, il quale, secondo la bibbia, discenderebbe da sem, figlio di noè | usato anche come agg. in luogo di...

s.f. nel ciclismo, ciascuna delle due parti in cui talora è divisa una tappa, avente ognuna una propria classifica.

agg. parzialmente tendinoso | muscolo semitendinoso , (anat.) uno dei muscoli posteriori della coscia.

agg. f. nella metrica greca e latina, si dice della cesura che divide in due il secondo piede dell'esametro, cadendo così dopo il terzo mezzo piede; è detta anche tritemimera.

agg. [pl. m. -ci] dei semiti; che si riferisce alla loro storia, alla loro civiltà: popolazioni semitiche ; cultura semitica | lingue semitiche , famiglia di lingue che comprende, tra le altre,...

s.m. e f. [pl. m. -sti] studioso della civiltà, delle lingue, delle letterature semitiche.

s.f. disciplina che studia le lingue, la cultura, la storia dei popoli semitici.

agg. mezzo tondo, quasi tondo.

agg. [pl. m. -ci] (ling.) si dice della sillaba che in una parola porta un accento secondario, e non è mai immediatamente vicina alla tonica (p. e. la sillaba di in dizionàrio).

s.m. intervallo musicale di mezzo tono: semitono cromatico , fra la nota e la sua alterazione; semitono diatonico , fra due note contigue della scala diatonica.

agg. parzialmente trasparente.

s.f. caratteristica di ciò che è semitrasparente.

agg. quasi ufficiale; che non ha caratteristiche di ufficialità ma proviene da fonte autorevole: un comunicato semiufficiale ; una deliberazione , un'investitura semiufficiale § semiufficialmente...

agg. vestito a metà che non ha finito di vestirsi; seminudo.

agg. (lett.) quasi morto, vicinissimo alla morte (anche fig.).

s.f. (ling.) fonema nella cui articolazione l'attività degli organi fonatori rappresenta un movimento di transizione fra la vocale e la stretta delle fricative (p. e. la i di laido e la u di...

agg. [pl. m. -ci] di semivocale, che è semivocale: fonema semivocalico.

agg. mezzo vuoto, quasi vuoto.

o se mai, cong. nel caso che, qualora (con valore ipotetico, introduce un verbo al congiunt.): semmai tu non potessi venire, avvisami avv. tutt'al più, caso mai: è lui, semmai, che ti deve...

s.m. [pl. -chi o -ci] (zool.) genere di scimmie catarrine con arti molto sviluppati, capo piccolo e lunga coda (fam. cercopitecidi).

s.f. n 1 crusca | prodotto intermedio della macinazione del grano duro, che con successiva rimacinazione si trasforma in farina: pane , pasta di semola n 2 (pop.) lentiggini, efelidin 3 (dial.)...

s.f. beverone rinfrescante per i cavalli, composto di crusca sciolta in acqua.

agg. si dice di zucchero raffinato.

s.m. n 1 prodotto intermedio della macinazione del grano duro, di pezzatura più piccola di quella della semola, usato per minestre e altre pietanzen 2 la minestra fatta con tale prodotto: semolino in...

agg. n 1 che contiene semolan 2 simile a semolan 3 (pop.) pieno di efelidi, lentigginoso: faccia semolosa.

agg. che si muove da sé: macchine semoventi | (obice) semovente , (mil.) obice montato sullo scafo di un carro armato, in grado di muoversi su qualsiasi terreno | pontone semovente , (mar.) con...

s.f. l'essere semovente.

v. tr. [io sempitèrno ecc.] (ant. poet.) rendere sempiterno: quando la rota che tu sempiterni / desiderato, a sé mi fece atteso (dante par. i, 76-77).

agg. (lett.) che non ha avuto mai principio e non avrà mai fine: così di quelle sempiterne rose / volgiensi circa noi le due ghirlande (dante par. xii, 19-20) ' in sempiterno , in eterno, per...

ant. simplice, agg. n 1 formato di un solo elemento (si contrappone talora a doppio , talaltra a composto): filo semplice ; foglia , forma semplice | capitalizzazione semplice , quella in cui...

s.m. (rar.) libro che descrive le erbe medicinali e le loro proprietà terapeutiche; erbario.

agg. e s.m. [f. -a] si dice di persona molto semplice, ingenua, alla buona.

s.f. l'essere semplicione; eccessiva ingenuità.

agg. e s.m. [f. -a] che, chi è molto ingenuo e sprovveduto: quel sempliciotto di mio fratel gervasio farà quello che gli dirò io (manzoni p. s. vi).

s.m. modo troppo semplice di considerare le cose, senza penetrarne le ragioni profonde, per superficialità, pigrizia o effettiva incapacità: agire così è una prova di semplicismo ; risolvere...

s.m. e f. [pl. m. -sti] chi vede tutto con semplicismo | usato anche come agg. in luogo di semplicistico : una visione semplicista della realtà. s.m. e f. [pl. m. -sti]n 1 (ant.) raccoglitore e...

agg. [pl. m. -ci] fatto con semplicismo, che rivela semplicismo: un giudizio , un atteggiamento semplicistico § semplicisticamente avv.

ant. simplicità, s.f. n 1 l'essere semplice, facile, agevole: un problema della massima semplicità n 2 l'essere di animo semplice; schiettezza, sobrietà: gente di grande semplicità ; vestire ,...

v. tr. (non com.) rendere semplice, più semplice; semplificare | (estens.) considerare con semplicismo; banalizzare: semplicizzare un problema complesso.

v. tr. [io semplìfico , tu semplìfichi ecc.] rendere semplice o più semplice: semplificare un procedimento , un servizio ; cerchiamo di semplificare la vita, non di complicarla! | semplificare una...

agg. atto a semplificare.

agg. e s.m. [f. -trice] che, chi semplifica: procedimento , atteggiamento semplificatore ; essere un semplificatore.

s.f. il semplificare, il semplificarsi, l'essere semplificato: la semplificazione di un procedimento.

avv. n 1 senza interruzione, senza fine (indica una continuità ininterrotta nel tempo): è sempre stato così e sarà sempre così ; l'amerò ora e sempre ; non pensarci sempre ; ne avrò sempre un...

cong. (rar.) sempre che.

agg. e s.m. e f. si dice di pianta che non perde le foglie durante l'inverno e conserva la chioma sempre verde (p. e. l'alloro, il pino).

s.m. piccola pianta erbacea perenne con foglie carnose a rosetta (fam. crassulacee).

s.m. persona qualsiasi che non si sa o non si vuole determinare meglio (è usato solo in unione con tizio e con caio).

o senna, s.f. droga costituita dalle foglie di diverse specie di cassia; ha proprietà lassative e purgative.

s.m. (mar.) asta cilindrica di legno, fissata verticalmente alla parte poppiera del tronco maggiore di mezzana, nei velieri a vele quadre che siano dotati di randa con picco mobile.

vedi senape.

agg. che contiene senape: impiastro senapato.

o senapa, s.f. n 1 genere di piante erbacee annuali comprendente alcune specie i cui semi hanno azione farmacologica (fam. crocifere)n 2 la droga ricavata dalle specie medicinali di senape: senape...

s.f. salsiera per senape.

s.m. n 1 cataplasma fatto con farina di senape nera impastata con l'acquan 2 (fig. non com.) cosa assai molesta o persona intollerabile; impiastro.

s.m. n 1 nella metrica greca e latina, verso di sei piedi ugualin 2 nella metrica italiana, verso il cui ultimo accento ritmico cade sulla quinta sillaba | senario doppio , dodecasillabo | usato anche...

s.m. n 1 nella roma antica e in vari altri stati dell'età classica, medievale e moderna, l'assemblea degli anziani, che a seconda dei vari ordinamenti poteva avere funzioni consultive, deliberative,...

s.m. nell'antica roma, parere espresso formalmente dal senato, che acquistò progressivamente, nel primo periodo imperiale, valore di legge.

s.m. (non com.) carica, ufficio, dignità di senatore.

s.m. n 1 [f. -trice , con riferimento agli stati moderni] ciascuno dei membri di un senato: i senatori romani ; essere eletto senatore ; senatore a vita n 2 nei comuni medievali, capo di talune...

agg. del senato; di senatore: dignità , iniziativa senatoriale.

agg. (lett.) del senato; di senatore: ordine senatorio ; dignità senatoria | province senatorie , nell'antica roma, le province governate dal senato attraverso i proconsoli.

s.m. (ant. poet.) vecchio: e'l santo sene: "acciò che tu assommi / perfettamente", disse, "il tuo cammino. .. (dante par. xxxi, 94-95).

s.m. (bot.) genere di piante erbacee, arbustacee o arboree con foglie spesso dotate di peluria nella pagina inferiore e i fiori in capolini o in corimbi di vario colore (fam. composite).

agg. del senegal s.m. e f. chi è nato o abita nel senegal.

agg. (lett.) che invecchia, detto quasi soltanto di persona.

s.f. l'insieme dei processi di involuzione biologica delle cellule e degli organismi, che comporta, dopo l'età matura, un progressivo decadimento delle loro funzioni.

agg. di siena: il paesaggio senese s. m. [anche f.] chi è nato o abita a siena.

s.m. (ling.) particolarità caratteristica del dialetto senese, entrata in un altro dialetto toscano o nella lingua italiana.

s.f. (ant. poet.) vecchiaia.

o senettude , s.f. (ant. lett.) vecchiaia.

s.m. nome fittizio col quale, nell'antica poesia provenzale, si alludeva alla donna amata o ad altra persona di cui non veniva fatto il nome vero.

agg. di, da vecchio: esperienza , malattia senile § senilmente avv. al modo dei vecchi.

s.m. n 1 vecchiaia precocen 2 (fig.) atteggiamento di favore, di fiducia eccessiva nei confronti degli anziani.

s.f. vecchiezza, vecchiaia | senilità precoce , senilismo.

s.f. invecchiamento generazionale delle persone che operano in un settore produttivo: la senilizzazione dell'artigianato.

s.m. (ant. lett.) tarda vecchiaia.

agg. invar. più anziano, più vecchio; si contrappone a junior e si usa posposto ai nomi propri di persona, quando si debbano distinguere due membri omonimi della stessa famiglia (l'uso, di origine...

s.m. n 1 (ant. lett.) persona molto anziana; vecchio venerando: ventiquattro seniori, a due a due / coronati venien di fiordaliso (dante purg. xxix, 83-84)n 2 (st.) grado della milizia fascista, che...

vedi sena.

agg. (ant. o region.) assennato.

s.m. n 1 la facoltà, la capacità d'intendere | perdere il senno , uscir di senno , impazzire | tornare in senno , rinsavire | da senno , (ant. e region.) sul serio | prov. : del senno di poi son...

o se non che, diffuso, ma meno corretto senonché, cong. n 1 ma (con valore avversativo): volevo venire, sennonché me ne è mancato il tempo ; è molto bello, sennonché mi sembra troppo caro n 2...

o se no, ant. se non, avv. in caso contrario, altrimenti: vieni con me, sennò non vado neanch'io ; posasi in esso, come fera in lustra, / tosto che giunto l'ha; e giugner puollo: / se non, ciascun...

s.m. n 1 petto, soprattutto della donna: la mamma stringeva il figlioletto al seno ; il vecchio, quando rivide il figlio, se lo strinse al seno ; reclinare , abbandonare il capo sul seno ; nascondere...

vedi xeno-.

agg. (anat.) che concerne il seno venoso e l'atrio destro del cuore: nodo senoatriale , struttura fibrosa da cui prende origine il ritmo cardiaco; è detto anche pace-maker.

vedi xenodochio.

e deriv. vedi xenofobo e deriv.

vedi xenoglossia.

s.f. (med.) disciplina che studia fisiologia, anatomia e patologia dell'apparato mammario.

vedi sennonché.

s.m. mediatore, intermediario, spec. per la compravendita di prodotti agricoli e di bestiame.

s.f. (ant.) senseria.

s.f. l'essere sensato: la sensatezza di un ragionamento.

agg. n 1 che ha buon senso; che denota buon senso: un ragazzo sensato ; una risposta sensata n 2 (ant.) sensibile, che si coglie con i sensi | fornito di sensi s.m. (ant.) cosa, oggetto sensibile §...

agg. che suscita viva impressione, che fa colpo (per lo più iperb.): un avvenimento , uno spettacolo , una notizia sensazionale § sensazionalmente avv.

s.m. tendenza a diffondere notizie sensazionali o a far apparire sensazionali o clamorosi notizie o fatti che non sono tali.

s.m. e f. [pl. m. -sti] chi fa del sensazionalismo.

agg. [pl. m. -ci] che fa del sensazionalismo, ispirato a sensazionalismo: stampa sensazionalistica.

s.f. n 1 modificazione che la coscienza avverte in sé come prodotta da stimoli esterni o interni sugli organi di senso: sensazione tattile , uditiva , visiva , olfattiva , gustativa ; sensazione di...

loc. sost. m. invar. senso dell'umorismo.

s.f. l'opera del sensale; il compenso che spetta al sensale per la sua mediazione.

agg. n 1 che può essere percepito attraverso i sensi: mondo sensibile , il mondo dei fenomeni, contrapposto a quello intelligibile, costituito dalle idee e dai concetti della ragione; esperienza...

s.f. n 1 (fisiol.) la facoltà, propria degli organismi animali, di percepire gli stimoli esterni o interni mediante le strutture sensoriali e sensitive: sensibilità tattile , termica , dolorifica ;...

v. tr. n 1 rendere sensibile o più sensibile a uno stimolo: sensibilizzare una lastra fotografica | (biol.) indurre un processo di sensibilizzazionen 2 rendere qualcuno cosciente e partecipe di un...

s.m. sostanza che, aggiunta a una emulsione fotografica, ne aumenta la sensibilità alla luce.

s.f. il sensibilizzare, l'essere sensibilizzato | (biol.) complesso di fenomeni che si producono nell'organismo per azione di determinate sostanze e che conducono a una particolare reattività nei...

s.f. invar. (lett.) sensibilità esagerata che dà luogo a forme di sentimentalismo stucchevole.

agg. (non com.) semplice | remo sensile , (mar.) quello unico posteriore tipico delle gondole.

s.m. (filos.) ogni dottrina che fa derivare il contenuto e gli atti del conoscere dalla sensazione, senza postulare alcun intervento di altre facoltà: il sensismo rinascimentale ; il sensismo...

s.m. e f. [pl. m. -sti] (filos.) seguace del sensismo | usato anche come agg. in luogo di sensistico : corrente sensista.

agg. [pl. m. -ci] (filos.) del sensismo, relativo al sensismo: le componenti sensistiche del pensiero illuministico § sensisticamente avv. secondo una concezione sensistica.

s.f. (bot.) piccola pianta originaria del brasile, così detta perché le sue foglie si ripiegano su sé stesse al minimo contatto (fam. mimosacee).

s.f. l'essere sensitivo.

agg. n 1 atto a sentire, a percepire attraverso i sensi; che riguarda l'attività dei sensi: funzione , facoltà sensitiva | nervo sensitivo , (anat.) ogni nervo che conduca sensazioni dalla...

s.f. parte dell'ottica fotografica relativa alle misure di sensibilità delle emulsioni.

agg. [pl. m. -ci] che riguarda la sensitometria.

agg. e s.m. [pl. -sti] perito chimico addetto agli impianti di sviluppo e stampa in aziende che operano nel settore fotografico o cinetelevisivo.

s.m. apparecchio per misurare la sensibilità delle emulsioni fotografiche.

s.m. n 1 facoltà propria degli organismi animali di avvertire l'azione prodotta da stimoli esterni o interni; per estens., ciascuna delle strutture anatomiche atte a raccogliere tali stimoli (organi...

s.m. (tecn.) trasduttore che rileva i valori di una grandezza fisica (p. e. temperatura, pressione ecc), o i suoi cambiamenti, e li trasmette a un sistema di controllo.

agg. n 1 relativo agli organi di senso e alle loro funzioni: recettori sensoriali ; fibre sensoriali n 2 del senso, dei sensi: dati sensoriali § sensorialmente avv.

agg. del senso, dei sensi ' apparato sensorio , organo di senso o l'insieme degli organi di senso s.m. (med.) il complesso delle capacità sensoriali e psichiche dell'organismo ' sensorio comune ,...

v. tr. dotare di sensori.

agg. n 1 dei sensi, che concerne la soddisfazione dei sensi: appetiti sensuali n 2 incline ai piaceri dei sensi: uomo , donna sensuale n 3 che rivela sensualità, che suscita il desiderio dei sensi:...

s.m. n 1 (filos.) caratteristica di ogni dottrina che consideri il piacere dei sensi come lo scopo fondamentale dell'agire e come il criterio per distinguere il bene dal male | nel linguaggio...

s.m. e f. [pl. m. -sti] seguace, rappresentante del sensualismo.

agg. [pl. m. -ci] relativo al sensualismo.

s.f. l'essere sensuale: la sensualità di un gesto , di un'immagine , di una rappresentazione.

v. tr. (non com.) rendere sensuale.

agg. (lett.) raffinatamente sensuale: uno scrittore che ha un gusto sensuoso della parola.

s.f. n 1 (dir.) atto con cui il giudice esprime il proprio potere decisorio: sentenza di condanna , di assoluzione ' giudizio emesso da un magistrato: pronunciare , eseguire una sentenza | anche, il...

agg. (lett.) di sentenza; che contiene sentenze: letteratura sentenziale § sentenzialmente avv. (rar.) sentenziosamente.

v. tr. e intr. [io sentènzio ecc. ; aus. dell'intr. avere]n 1 emettere una sentenza, decidere mediante sentenza: il giudice sentenziò che l'imputato venisse liberato n 2 esprimere giudizi...

s.f. l'essere sentenzioso.

agg. n 1 che contiene sentenze, massime: uno scritto sentenzioso n 2 che ha forma concettosa e tono autorevole: stile sentenzioso n 3 che tende a far largo o anche eccessivo uso di sentenze; che parla...

ant. sentiere , s.m. n 1 strada stretta e sommariamente tracciata in zone campestri o montuose: passare per un sentiero ; un sentiero che attraversa i campi. dim. sentieretto , sentierino pegg....

agg. n 1 che concerne i sentimenti: vita sentimentale n 2 che prova sentimenti, affetti gentili, teneri, malinconici, o anche languidi, sdolcinati: una persona sentimentale | che manifesta, ispira...

s.m. n 1 tendenza verso una sentimentalità eccessiva, affettata, sdolcinata | atto, parola sentimentalen 2 (filos.) indirizzo filosofico inglese del sec. xviii che fondava il criterio dell'agire...

s.m. e f. [pl. m. -sti]n 1 chi ostentatamente si atteggia a persona sentimentale: fare il sentimentalista n 2 (estens.) chi dà eccessiva importanza ai sentimenti, rivelando scarso senso praticon 3...

agg. [pl. m. -ci] proprio del sentimentalismo; da sentimentalista § sentimentalisticamente avv.

s.f. l'essere sentimentale, per lo più in modo affettato o esagerato.

s.m. n 1 ogni stato affettivo della coscienza, di segno positivo o negativo; ogni moto soggettivo dell'animo che dia una particolare tonalità affettiva alle nostre sensazioni, rappresentazioni, idee:...

s.f. n 1 il fondo dello scafo di una nave, dove si raccolgono le acque di scolo | pompa di sentina , pompa che scarica i liquidi di scolo fuori bordon 2 (fig.) ricettacolo di brutture e scelleratezze:...

s.f. soldato armato posto di guardia a un luogo: dare il cambio a una sentinella | fare la sentinella , montare , stare , essere di sentinella , fare la guardia | mettere qualcuno di sentinella , a...

v. tr. [io sènto ecc.]n 1 apprendere, attraverso i sensi, alcuni dati dell'esperienza immediata del mondo esterno; avvertire impressioni suscitate da stimoli interni o esterni e prenderne coscienza:...

s.f. (ant.) il sentire, l'aver sentito | sopravvive solo in alcune loc. d'uso toscano: camminare a sentita , avanzare con cautela, mettendo avanti le mani in un luogo buio; andare a sentita , agire...

part. pass. di sentire agg. n 1 udito: cose sentite e risentite | per sentito dire , per conoscenza indirettan 2 vivo, sincero (spec. in formule epistolari): sentiti auguri n 3 (ant.) accorto,...

s.m. n 1 sensazione, impressione indistinta; anche, notizia vaga, incerta: avere sentore di qualcosa n 2 (lett.) odore: per casa è un sentore di spigo (pascoli).

s.f. la comunità spirituale dei senussi.

s.m. movimento e dottrina religiosa dei senussi.

agg. [pl. m. -ti] dei senussi, della senussia s.m. e f. lo stesso che senusso.

s.m. [f. -a]n 1 appartenente a una confraternita mistica islamica fondata nel 1842 da muhammad ibn 'ali¯ a¯s-sunusi¯ (detto il gran senusso), che propugnava il ritorno alla purezza dell'islam e...

ant. sanza, prep. n 1 indica mancanza, esclusione, privazione (si unisce ai nomi direttamente e ai pronomi personali o dimostrativi mediante la prep. di): partirò senza valigie ; rimase senza soldi ;...

agg. e s.m. e f. invar. si dice di chi è privo di una casa dove dormire, per estrema povertà o per scelta volontaria; senzatetto.

o senza dio, agg. e s.m. e f. invar. si dice di chi non crede in dio, chi non ha alcun sentimento religioso | (estens.) chi non ha senso morale né rispetto per la legge.

agg. e s.m. e f. invar. disoccupato.

agg. e s.m. e f. invar. n 1 si dice di chi non ha patria; apoliden 2 (spreg.) si dice chi non ha sentimenti patriottici; chi rinnega la propria patria.

o senza tetto, agg. e s.m. e f. invar. si dice di chi è privo di una casa dove dormire; senzacasa.

agg. (lett.) che sente; che è dotato di sensi e sensibilità.

o sepaiuola , s.f. (centr.) nome popolare di diversi uccelli, come lo scricciolo, la capinera e la sterpazzola.

s.m. (bot.) ciascuna delle foglioline che formano il calice del fiore.

agg. che si può separare.

s.f. l'essere separabile.

s.m. (non com.) separazione.

v. tr. [io sepàro (lett. sèparo) ecc.]n 1 dividere, disgiungere, allontanare cose o persone unite o vicine: separare la crusca dalla farina ; un fiume separa le due regioni ; accorse a separare i...

s.f. (non com.) la condizione di chi vive separato o escluso dagli altri.

s.m. tendenza di un gruppo etnico o religioso minoritario a sottrarre un territorio alla sovranità dello stato a cui appartiene o a ottenere il riconoscimento di autonomie in campo politico,...

s.m. e f. [pl. m. -sti] fautore, sostenitore del separatismo | usato anche come agg. in luogo di separatistico : corrente separatista.

agg. [pl. m. -ci] del separatismo, dei separatisti.

agg. (non com.) che separa; che serve a separare.

part. pass. di separare agg. che sta a sé, che vive lontano: dormire in letti separati ; un uomo separato dalla moglie , che non convive più con lei; luogo separato dal resto del mondo , (fig.)...

agg. e s.m. [f. -trice] che, chi separa: imbuto separatore s.m. n 1 (chim.) dispositivo che serve a separare sostanze diverse: separatore di liquidi immiscibili n 2 (elettr.) dispositivo che...

s.f. il separare, il separarsi, l'essere separato: la separazione del grano dal loglio ; ritrovarsi dopo una lunga separazione | separazione legale , (dir.) cessazione della convivenza di due...

s.f. (min.) silicato idrato di magnesio presente in masse leggere e compatte entro strati argillosi; per il colore bianco e la sua galleggiabilità sull'acqua è detta anche schiuma o spuma di mare....

ant. sepulcrale, agg. n 1 di, da sepolcro: pietra , monumento sepolcrale ; iscrizione sepolcrale | poesia sepolcrale , genere poetico ispirato alle meditazioni sulle tombe e sui paesaggi cimiteriali,...

s.m. n 1 (lett.) luogo in cui sono riuniti molti sepolcri, spec. se di età antican 2 la parte dell'altare in cui sono conservate le reliquie di un santo, detta anche confessione.

ant. sepulcro, s.m. n 1 costruzione funebre, scavata nel suolo o eretta sopra di esso, di particolare valore artistico o storico; tomba di un personaggio illustre: il sepolcro di galileo galilei in...

ant. sepulto, part. pass. di seppellire agg. n 1 che è posto nella tomba, seppellito | morto e sepolto , (fig.) si dice di persona o cosa completamente dimenticatan 2 travolto sotto qualcosa;...

ant. sepultura, s.f. n 1 l'azione del seppellire; anche, la cerimonia che l'accompagna: la sepoltura di una salma | dar sepoltura , seppelliren 2 luogo in cui si seppellisce un morto; tomba,...

s.m. invar. nel periodo del colonialismo, nome dato ai soldati indigeni dell'india che erano al servizio di una potenza europea, in particolare degli inglesi (fino al 1947).

s.m. il seppellire, l'essere seppellito.

v. tr. [pres. io seppellisco , tu seppellisci ecc. ; part. pass. seppellito o più com. sepólto (ant. sepulto)]n 1 deporre nella tomba: seppellire le salme | (scherz.) sopravvivere agli altri,...

s.m. [f. -trice] chi seppellisce.

s.f. mollusco marino dei cefalopodi, commestibile, a forma di sacco ovale e depresso, con bocca munita di tentacoli e provvisto di conchiglia interna (osso di seppia); inchiostro di seppia , sostanza...

v. tr. [io séppio ecc.] levigare, lucidare con l'osso di seppia: seppiare cornici di quadri.

agg. di color seppia.

s.f. n 1 dim. di seppia n 2 (mar.) il più piccolo motoscafo di servizio in dotazione a una nave da guerra, così chiamato per la forma che ricorda l'osso di seppia.

o se pure, cong. anche se, se (con valore condizionale o dubitativo): voglio finire, seppure dovessi lavorare tutta la notte ; ormai, seppure arriverà, sarà troppo tardi.

s.f. (med.) infezione generalizzata all'intero organismo; nell'uso corrente il termine è usato impropriamente per setticemia.

e deriv. vedi sepolcro e deriv.

vedi sepolto.

vedi sepoltura.

s.f. n 1 insieme di cose o fatti, analoghi e per lo più molesti, che si susseguono: una sequela di guai , di disgrazie , di lamenti | (non com.) successione incessante di persone: una sequela di...

s.f. n 1 (lit.) canto, in prosa ritmata o in poesia, che nella messa di rito romano talvolta segue l'alleluia o il tratton 2 (estens.) composizione poetica in volgare di argomento religioso,...

agg. e s.m. si dice del libro liturgico in cui sono raccolte le sequenze (o inni).agg. relativo a una sequenza, che segue una sequenza: ciclo sequenziale | campionamento sequenziale , (stat.)...

s.f. carattere di ciò che è in sequenza.

agg. che si può sequestrare.

s.f. (dir.) la condizione del bene che può essere oggetto di sequestro.

part. pres. di sequestrare agg. e s.m. n 1 che, chi sequestra | parte sequestrante , (dir.) quella in favore della quale viene disposto il sequestro di determinati benin 2 (chim.) si dice di...

v. tr. [io sequèstro ecc.]n 1 (dir.) sottoporre a sequestro: sequestrare un bene mobile , un immobile ; sequestrare un documento , un'arma ; far sequestrare i mobili a un debitore ; sequestrare la...

s.m. chi è incaricato di custodire un oggetto sequestrato.

part. pass. di sequestrare agg. si dice di cosa o persona sottoposta a sequestro s.m. [f. -a]n 1 (dir.) la persona o la parte a carico della quale è stato disposto il sequestro di determinati...

s.m. [f. -trice] chi chiede un sequestro o lo esegue per conto dell'autorità | chi compie un sequestro di persona.

s.m. n 1 (dir.) nel processo civile, provvedimento cautelare con il quale il giudice sottrae un bene alla disponibilità di chi lo detiene, in attesa di una decisione sulla sorte del bene stesso:...

s.f. albero gigantesco (può raggiungere i 110 m di altezza) con foglie persistenti di color verde lucente, originario della california (fam. taxodiacee).

s.m. (ant.) troncamento di sere.

s.f. n 1 l'ultima parte del giorno compresa fra il tramonto e l'inizio della notte: si fa sera ; viene , scende la sera | a sera , di sera , quando è sera | far sera , arrivare alla fine della...

s.f. insieme di seracchi; parte di ghiacciaio coperta di seracchi.

s.m. [pl. -chi] blocco o cumulo di ghiaccio prodotto da una fessurazione longitudinale e trasversale del ghiacciaio, nei tratti di più forte pendenza.

s.f. carattere serafico; serenità, imperturbabilità.

agg. [pl. m. -ci]n 1 di serafino, dei serafini; da serafino | il (padre) serafico , per antonomasia, san francesco d'assisi, per la sua ardente carità | ordine serafico , ordine francescano | il...

s.m. nella teologia cattolica, angelo appartenente al più elevato dei cori angelici.

s.m. (poet.) serafino: i cerchi primi / t'hanno mostrati serafi e cherubi (dante par. xxviii, 98-99).

agg. di sera, della sera: ore serali | che avviene, si svolge di sera: spettacolo serale ; scuola serale § seralmente avv. di sera; tutte le sere.

s.m. (archeol.) tempio eretto in onore del dio greco-egiziano serapi.

s.f. n 1 la sera, con riferimento alla sua durata, al modo di trascorrerla o alle condizioni atmosferiche: un libro che si legge in una serata ; passare una bella serata in casa di amici ; è una...

s.m. e f. (teat.) artista a cui viene dedicata una serata d'onore.

v. tr. [io sèrbo ecc.]n 1 mettere da parte una cosa perché si ritiene utile per altra occasione o perché particolarmente cara: serbare gli avanzi del pasto ; serbare una lettera n 2 (fig.)...

vedi salvastrella.

s.m. n 1 cisterna o recipiente per tenere in deposito liquidi o gas: il serbatoio della benzina ; il serbatoio dell'inchiostro , quello delle penne stilografiche | (estens. , fig.) ciò che...

agg. (rar.) che si può conservare.

s.f. (rar.) l'essere serbevole; conservabilità.

agg. [pl. m. -ci] (non com.) della serbia; serbo.

s.m. il serbare; usato solo nelle loc. avere , tenere , mettere in serbo , serbare.agg. della serbia: popolo serbo s.m. n 1 [f. -a] abitante, nativo della serbian 2 lingua della serbia.

agg. proprio dei serbi e dei croati | lingua serbocroata , lingua slava meridionale distinta in tre varianti regionali (c-akavo, kajkavo e s-tokavo); è scritta in cirillico (serbo) presso gli...

s.m. (ant.)n 1 sire, signore (davanti a nomi propri, è comune il troncamento ser): siete voi qui, ser brunetto? (dante inf. xv, 30)n 2 prete: è forse il meglio che quel cotale che avuto l'avesse,...

o seireme, s.f. nell'antichità, grossa nave a sei ordini di remi.

vedi sirena 1.

v. tr. [io seréno ecc] (lett.) rasserenare (anche fig.): la qual era possente / cantando d'acquetar li sdegni e l'ire, / di serenar la tempestosa mente (petrarca canz. cclxx, 33-35) | v. intr. ...

s.f. n 1 canto d'amore o di omaggio, per lo più accompagnato dal suono di strumenti musicali, che si eseguiva o si faceva eseguire di notte sotto le finestre della donna amata: fare la serenata alla...

agg. [f. -trice] (lett.) che rasserena.

s.f. (non com.) lo scoprire qualcosa di inatteso e importante che non ha nulla a vedere con quanto ci si proponeva di trovare o con i presupposti teorici sui quali ci si basava | l'attitudine a fare...

s.f. (region.) lillà.

agg. titolo che si dava ai sovrani e ai principi di sangue reale: sua altezza serenissima | la serenissima , la repubblica di venezia.

s.f. n 1 l'essere sereno (anche fig.): la serenità del cielo ; serenità di spirito , di giudizio n 2 sua serenità , titolo onorifico che si dava ai dogi di venezia e di genova e ai principi.

agg. n 1 limpido, chiaro, senza nubi: mattino sereno | a ciel sereno , all'aperton 2 (fig.) che è esente da preoccupazioni, dolori, turbamenti; quieto, tranquillo: vita , esistenza serena ; animo ,...

ant. o pop. sargente, s.m. n 1 sottufficiale comandante di squadra: sergente maggiore , sottufficiale di grado immediatamente superiore a sergenten 2 (fig.) persona autoritaria e dispotica: ha una...

s.f. antica arma simile all'alabarda.

ant. o lett. sorgozzone, s.m. (ant. , tosc.) colpo forte sotto il mento, dato col pugno chiuso.

s.m. invar. pubblicazione a puntate, per lo più su riviste, di romanzi o di una serie di episodi che si riferiscono sempre a un dato protagonista | trasmissione radiofonica o film televisivo a...

loc. sost. m. invar. persona che commette una serie di omicidi con modalità che si ripetono ogni volta identiche.

agg. n 1 relativo a una serie; disposto in serie, ordinato secondo una serie | musica seriale , sistema musicale che si basa su una successione rigorosamente preordinata di suonin 2 (inform.) si dice...

s.m. carattere della musica seriale.

s.f. carattere di ciò che è seriale.

v. tr. seriare.

s.f. il serializzare, l'essere serializzato.

v. tr. [io sèrio ecc.] disporre, ordinare secondo una serie (spec. in usi tecnici, p. e. in statistica).

part. pass. di seriare agg. (biol. , anat.) disposto in una serie longitudinale (p. e. certi organi, come le costole).

s.f. (stat.) insieme delle intensità e delle frequenze con cui si è manifestato un fenomeno quantitativo.

agg. n 1 (lett.) di seta; simile alla seta: lucentezza sericea n 2 (bot.) si dice di organo vegetale coperto di peli lucidi che danno l'idea di un tessuto di seta.

agg. (zool.) che produce seta: ghiandole sericigene.

s.f. proteina azotata gommosa che riveste esternamente la fibra della seta.

s.f. (min.) varietà di muscovite bianca che si presenta in lamine minutissime, di lucentezza serica.

s.f. (min.) processo di trasformazione dei feldspati con formazione di sericite.

agg. [pl. m. -ci] di seta, della seta: mantello serico ; industria serica.

s.f. (min.) varietà di gesso e calcite di aspetto serico.

agg. che riguarda la coltura dei bachi da seta.

o sericultore , s.m. [f. - trice] chi pratica la sericoltura.

o sericultura , s.f. l'allevamento dei bachi da seta e l'insieme delle operazioni connesse con la lavorazione della seta.

s.f. invar. n 1 successione ordinata e continua di persone, cose, fatti o concetti che siano in relazione tra loro: serie di imperatori , di papi ; serie di numeri , di dati , di argomenti ; una serie...

s.f. n 1 l'essere serio: serietà di costumi , di vita ; agire con scarsa serietà n 2 gravità, importanza: la serietà di un problema.

s.f. procedimento di stampa a colori in cui si fa passare l'inchiostro attraverso un tessuto di seta a trama rada fissato a un telaio di legno e reso impermeabile nelle parti che non devono essere...

agg. [pl. m. -ci] relativo alla serigrafia: tecnica , opera serigrafica § serigraficamente avv. con procedimento serigrafico: un oggetto stampato serigraficamente.

s.m. apparecchio usato nell'industria tessile per determinare la grossezza (titolo) del filo di seta.

s.f. (chim. biol.) amminoacido ossidrilato a tre atomi di carbonio, costituente di molte proteine; è usato in cosmesi per la sua azione protettiva sulla pelle.

agg. n 1 che affronta la vita e i suoi problemi con coscienza dei propri diritti, doveri e compiti; che dimostra impegno, ponderatezza, rettitudine: un professionista serio ; avere seri propositi ,...

s.f. (med.) indagine radiografica di un organo in movimento; si esegue facendo più radiografie dello stesso organo, a brevi intervalli di tempo l'una dall'altra.

s.m. n 1 (foto.) macchina da presa per eseguire serie di fotografie che si compongano in un'unica immagine panoramican 2 accessorio di apparecchiatura radiografica usato per eseguire una seriografia.

s.f. o m. pesce di mare commestibile dal corpo ovale allungato, con pelle liscia grigio-argentea e pinna caudale biloba (ord. perciformi).

agg. posteriore, più tardo (detto spec. di fenomeni linguistici) § seriormente avv. più tardi nel tempo, posteriormente.

s.f. l'essere seriore.

s.f. carattere serioso; serietà ostentata.

agg. serio, grave, spec. in modo ostentato: un'espressione seriosa § seriosamente avv.

s.m. invar. deserto in cui l'erosione eolica ha disseminato frammenti rocciosi a forma di ciottolo.

s.m. (zool.) ghiandola allungata del baco da seta, che secerne la bavella serica; è disposta in numero pari sotto l'apparato digerente.

s.m. nome dato in lombardia a una roccia intrusiva che presenta le caratteristiche del granito; la varietà più nota è il serizzo ghiandone.

s.f. (arch.) apertura tripartita la cui parte centrale culmina in un arco a pieno centro; questo poggia sulle due trabeazioni sostenute da colonne che delimitano le due parti laterali.

vedi sarmento.

vedi serpollino.

v. intr. [io sermóno ecc. ; aus. avere] (lett.)n 1 fare, tenere un sermone; predicaren 2 (estens.) parlare, discorrere con gravità.

s.m. n 1 dim. di sermonen 1n 2 poesiola che i bambini recitano a natale davanti al presepio.

s.m. (lett.)n 1 (ant.) lingua, linguaggio: il toscano tuo parlar celeste / ognor più stempra nel sermon straniero (foscolo sonetti) | discorso: cose che torrien fede al mio sermone (dante inf. ...

v. intr. [io sermonéggio ecc. ; aus. avere] (non com.) fare sermoni, predicare | (scherz.) fare discorsi prolissi, noiosi.

vedi siero-.

vedi sirocchia.

agg. n 1 tardivo, che matura tardi: fichi serotini n 2 (lett.) della sera, vespertino: i raggi serotini e lucenti (dante purg. xv, 141) § serotinamente avv. (non com.)n 1 tardivamenten 2 di sera.

s.f. (chim. biol.) composto derivante dal triptofano, presente in tessuti vegetali e animali, in partic. nel sangue; esplica importanti funzioni nel sistema nervoso e nell'intestino, di cui regola il...

tosc. serpe, s.f. n 1 nelle carrozze, cassetta a due posti riservata al cocchiere; nelle diligenze, sedile coperto dietro quello del cocchiere: montare , salire in serpa n 2 nelle costruzioni navali...

region. serparo, s.m. n 1 luogo pieno di serpi; nido di serpin 2 cacciatore o addomesticatore di serpenti.

s.m. (mar.) il marinaio addetto alla pulizia delle latrine di bordo.

vedi serpaio.

s.f. (region. o lett. s.m.)n 1 serpente, spec. se non grande e di specie non velenosa | a serpe , a spirale | scaldarsi , nutrire una serpe in seno , (fig.) beneficare una persona che poi si...

s.m. il serpeggiare; andamento sinuoso: poi fiume ancora che va a perdersi nel lucido serpeggiamento (manzoni p. s. i).

part. pres. di serpeggiare agg. che serpeggia, che procede in modo tortuoso, sinuoso: strada serpeggiante.

v. intr. [io serpéggio ecc. ; aus. avere]n 1 procedere tortuosamente come fanno i serpenti; avanzare con andamento, con percorso sinuoso: il sentiero sale serpeggiando n 2 di nave, procedere su una...

s.m. andamento sinuoso; serpeggiamento.

s.f. pianta erbacea con rizoma contorto su sé stesso e fiori rosei, raccolti in spiga (fam. poligonacee).

s.m. uccello rapace africano con zampe lunghissime e ciuffo di piume sul capo; divora serpenti e altri piccoli vertebrati (ord. falconiformi).s.m. istituto dove si allevano serpenti a scopo di...

s.m. n 1 nome generico con cui si designano vari rettili a corpo cilindrico, privi di zampe, che strisciano tortuosamente sul terreno (ord. squamati): serpenti velenosi , non velenosi | serpente boa...

agg. [pl. m. -schi] da serpente (solo fig.): astuzia serpentesca.

agg. (lett.) che produce serpenti.

agg. che ha forma di serpente.

s.f. n 1 linea serpeggiante: strada a serpentina | (sport) nello sci, la serie di curve che lo sciatore descrive durante una discesa; nel calcio, linea sinuosa descritta dal giocatore che si libera...

agg. di, da serpente; simile al serpente (anche fig.): denti serpentini ; lingua serpentina , malefica.s.m. n 1 piccolo tubo a spirale in cui si fa passare un liquido o un gas affinché si riscaldi o...

agg. (min.) che contiene serpentino: roccia serpentinosa , serpentina.

s.m. n 1 accr. di serpente n 2 lungo corteo ad andamento serpeggianten 3 (mus.) strumento musicale, in uso fino al sec. xix, ricavato da due valve di legno scavato; appartiene alla famiglia dei...

v. intr. [io sèrpo ecc. ; manca del part. pass. e dei tempi composti] (lett.) serpeggiare; avanzare, muoversi strisciando (anche fig.): chi può dir come serpa e come cresca / già da più lati il...

o serpigo, s.f. (med.) eruzione cutanea ad andamento serpiginoso.

agg. (med.) si dice di infiammazione o ulcerazione che si estende con disegno sinuoso, tale da richiamare i movimenti del serpente.

agg. (lett.) di serpe; simile a serpe.

vedi serpigine.

s.m. varietà di timo con foglie ovali e fusto strisciante, coltivata per l'olio aromatico che se ne ricava (fam. labiate).

tosc. sermollino, s.m. (bot.) timo.

agg. (non com.) pieno di serpi: una pietraia serposa.

s.m. pl. (zool.) famiglia di anellidi policheti viventi in tubi calcarei che aderiscono a rocce o corpi sommersi | sing. [-e] ogni animale di tale famiglia.

s.f. (pop.)n 1 dozzina; usato solo in alcune espressioni: una serqua d'uova n 2 (estens.) gran quantità: prendersi una serqua di legnate.

s.f. n 1 (ant.) luogo chiuson 2 sbarramento per regolare un corso d'acqua; briglian 3 costruzione, di solito con pareti e soffitto di vetro, adibita alla coltivazione di fiori o piante in condizioni...

loc. sost. m. invar. l'accalcarsi confuso di molte persone: al primo allarme ci fu un serra serra pauroso.

s.m. invar. (mar.) catena che tiene sospesa l'ancora durante la navigazione.

s.m. attrezzo per stringere i dadi dei bulloni.

s.f. pianta erbacea con foglie imparipennate e piccoli fiori rosei; è usata come foraggio e per sovescio (fam. leguminose).

s.m. e f. [pl. -le]n 1 chi viene per ultimo in una fila (detto spec. di militari)n 2 (mar.) nave di coda di una formazione militare che navighi in linea di fila.

s.m. pinzetta o morsetto per tenere serrati i fili elettrici.

s.m. invar. dispositivo per bloccare la forma di composizione tipografica dentro il telaio.

s.m. (tecn.) l'operazione di serrare, di stringere: serraggio delle viti.

s.f. n 1 (arch.) chiave dell'arco o della voltan 2 (ant.) ciò che serve a serrare, a chiudere; sbarramento.

s.m. n 1 (ant.) riparo, sbarramento difensivo; luogo chiuson 2 il complesso degli animali appartenenti a un circo; il luogo in cui si tengono chiusi.s.m. n 1 palazzo degli antichi sultani di...

s.m. solo nella loc.: coltello a serramanico , coltello la cui lama è ripiegabile nel manico.

s.m. (non com.) ogni dispositivo che serve a tenere chiuse porte, finestre e sim.

s.m. [pl. -sti] operaio specializzato nell'istallazione e la manutenzione di serramenti.

s.m. [pl. i serramenti e, con valore collettivo, le serramenta] nome generico di ogni struttura mobile destinata a chiudere un'apertura (finestra, porta, sportello) praticata in una parete esterna o...

s.f. n 1 chiusura a saracinesca, spec. di porte-finestre, di negozi o di altre larghe aperture: alzare , abbassare la serranda n 2 chiusino dell'apertura del forno.

s.m. (zool.) sciarrano.

s.m. n 1 attrezzo per stringere i nodin 2 strumento chirurgico per la sutura dell'osso con filo metallico.

s.m. fermapiedi.

v. tr. [io sèrro ecc.]n 1 chiudere completamente, con una chiave o con altro mezzo: serrare un baule ; serrare il portone col paletto | serrare bottega , (fig.) sospendere il lavoro che vi si...

s.m. invar. (st.) comandante in capo delle forze armate dell'impero turco.

s.f. n 1 (ant.) il serrare; sbarramenton 2 sospensione dell'attività aziendale attuata, in taluni casi illecitamente, dal datore di lavoro come forma di pressione sui lavoratori o sui pubblici...

s.m. invar. (sport) vigorosa azione collettiva d'attacco condotta da una squadra in un momento decisivo per le sorti di una partita; per estens., intenso sforzo in vista di un risultato: i giocatori...

part. pass. di serrare agg. n 1 chiuso, stretto: pugni serrati n 2 fitto: schiere serrate n 3 stringato, conciso: stile serrato n 4 rapido, concitato: ritmo , galoppo serrato n 5 incalzante,...

s.f. pianta erbacea con foglie a margine seghettato e infiorescenze a capolino di color porpora (fam. composite).

s.f. congegno meccanico o elettromeccanico per chiudere a chiave porte, cancelli, casseforti ecc.: serratura a lucchetto , a catenaccio ; serratura a tre , a sei mandate ; serratura a leve , a...

s.f. (mar.) tavola del fasciame interno delle navi di legno.

s.m. (lett.) corona, ghirlanda: un serto di fiori | serto nuziale , ghirlanda di fiori d'arancio che la sposa porta in capo; (fig.) raccolta di versi scritti in occasione di un matrimonio | serto...

s.f. n 1 donna priva di libertà, soggetta ad altri; schiava (anche fig.)n 2 donna che svolge lavori umili e generici, soprattutto domestici, al servizio di privati; resta vivo in loc. spreg.:...

s.m. (lett.) servitù: cara italia!, dovunque il dolente / grido uscì del tuo lungo servaggio (manzoni marzo 1821).

s.m. felino africano snello e agilissimo, simile a un grosso gatto, con collo lungo, testa piccola, ampie orecchie arrotondate all'apice; viene cacciato per la sua pregiata pelliccia giallastra a...

v. tr. [io sèrvo ecc.] (ant.)n 1 serbare, conservare: anzi mi glorio / d'esser servato a la stagion più tarda (petrarca canz. cxxxi, 13-14)n 2 osservare; seguire: metter potete ben per l'alto...

part. pres. di servire agg. n 1 (ant.) servizievole: era tanto obbediente al marito e tanto servente (boccaccio dec. x, 10) | cavalier servente , cicisbeon 2 (dir.) si dice di un fondo che è...

vedi sirventese.

s.m. invar. (inform.) personal computer collegato in rete ad altri computer (client), sul quale risiedono i dati che questi utilizzano.

s.f. n 1 dim. di serva. dim. servettina n 2 nella commedia settecentesca, il ruolo della domestica graziosa e civettuola.

agg. relativo al re romano servio tullio: mura serviane ; costituzione serviana.

agg. n 1 utilizzabilen 2 (non com.) che si può servire in tavola.

s.m. invar. n 1 struttura che fornisce servizi alle azienden 2 nel tennis, nella pallavolo e in altri sport, battuta di servizio.

e deriv. vedi servitore e deriv.

s.m. chierico o laico che serve il sacerdote durante la messa.

o serviziale, s.m. e f. (ant.) chi serve; servitore: e una delle servigiali della donna, in vista tutta sonnacchiosa, fattasi alla finestra, proverbiosamente disse (boccaccio dec. ii, 5).

s.m. n 1 azione compiuta disinteressatamente in favore di qualcuno: i servigi resi alla patria ; prestare , offrire i propri servigi a qualcuno n 2 (ant.) servizio; rapporto di sudditanza, di...

agg. n 1 di servo, proprio dei servi: condizione servile | lavori servili , quelli che impegnano essenzialmente le forze fisiche | guerre servili , (st.) le guerre combattute dai romani contro gli...

s.m. tendenza a una forma di eccessiva sottomissione ai potenti, determinata per lo più da paura e interesse o da mancanza di personalità e senso della propria dignità.

s.f. l'essere servile; lo stato di chi serve senza dignità.

s.m. (ant.) il servire; l'essere in stato di servitù asservimento (anche fig.).

v. tr. [io sèrvo ecc.]n 1 essere assoggettato, asservito completamente alla volontà altrui: servire lo straniero n 2 essere al servizio di qualcuno, detto di domestici (anche assol.): servire per...

s.m. e f. [pl. m. -ti] religioso dell'ordine dei servi di maria, fondato a firenze nel sec. xiii con regola agostiniana.

part. pass. di servire agg. n 1 detto di persona, che è stato servito; che ha ricevuto quanto ordinato o richiesto: la signora è servita | resti servito , (non com.) si dice per invitare...

lett. servidorame, s.m. n 1 (non com.) il complesso dei servitorin 2 (fig. spreg.) insieme di persone di animo servile.

lett. ant. servidore, s.m. [f. -tora o -trice nei sign.n 1 e 2]n 1 chi presta servizio per mestiere presso privati: non sono il suo servitore! ; il vecchio servitore si era ormai addormentato. ...

agg. [pl. m. -schi] (spreg.) di, da servitore: ossequio servitoresco § servitorescamente avv.

ant. servitude [ser-vi-tù-de] e servitute, s.f. n 1 condizione di servo; schiavitù: servitù della gleba ; liberare dalla servitù | (fig.) ciò che limita fortemente la libertà di azione: la...

s.m. (ant.) clistere.vedi servigiale.

agg. che fa volentieri servizi, che cerca di rendersi utile: è un tipo servizievole § servizievolmente avv.

s.m. n 1 il lavoro svolto alle dipendenze dello stato, di un ente pubblico o di un'impresa privata: entrare in servizio ; prendere servizio ; anzianità di servizio ; andare in pensione dopo...

s.m. [f. -a]n 1 chi è privo di libertà, soggetto ad altri; schiavo (anche fig.)n 2 termine, oggi in disuso, che indicava chi svolge servizi generici, spec. domestici, alle dipendenze di privati:...

primo elemento di parole composte del linguaggio tecnico, dal fr. servo- , che è dal lat. se°rvus 'servo'; indica che l'oggetto designato dal secondo elemento, in genere un dispositivo o un...

s.m. comando realizzato attraverso un servosistema.

s.m. servosistema per il controllo automatico di una determinata grandezza fisica (temperatura, pressione, umidità ecc.) in un ambiente, tale che la grandezza resti costante al variare delle...

s.m. (aut.) meccanismo che serve a ridurre lo sforzo necessario per azionare i freni degli autoveicoli.

s.f. parte della meccanica applicata che studia i servomeccanismi.

s.m. dispositivo di autoregolazione di una grandezza meccanica (velocità, posizione, inclinazione ecc.) che ha lo scopo di adeguare tale grandezza alle variazioni di altre, sulla base del principio...

s.m. mobiletto a cassetti nei quali il dentista ripone sonde, pinze e altri piccoli strumenti di lavoro.

s.m. (tecn.) motore ausiliario che viene inserito in un meccanismo quando la forza disponibile non sia sufficiente a farlo funzionare, oppure quando si voglia sostituire in parte o del tutto una...

s.m. [pl. -mi] sistema di regolazione di una grandezza variabile in uscita, detta asservita , in dipendenza di una grandezza variabile d'ingresso, detta comando.

s.m. (aut.) meccanismo che serve a ridurre lo sforzo necessario per azionare il volante degli autoveicoli.

s.m. pianta erbacea originaria dell'asia tropicale, con fiori rosei dai cui semi si ricava un olio commestibile (fam. pedaliacee) | apriti sesamo! , secondo una famosa novella delle "mille e una...

agg. e s.m. (anat.) si dice di ciascuna delle piccole ossa, di forma rotondeggiante, che possono trovarsi in prossimità di alcune articolazioni o nella compagine di alcuni tendini.

s.f. (zool.) genere di farfalle dal corpo snello con ali parzialmente trasparenti; durante il lungo stadio larvale vivono di solito nel legno di vari alberi, dove scavano gallerie (ord. ...

s.m. moneta del valore di sei denari, coniata dal sec. xiv al xvi in numerose zecche italiane.

primo elemento di parole composte di origine latina o di formazione moderna, dal lat. sesqui- , forma abbreviata di semi°sque 'mezzo in più', propr. 'e (-que) metà (sìmis)'; indica un rapporto di...

s.m. (chim.) termine che nella vecchia nomenclatura chimica indica un ossido nella cui molecola tre atomi di ossigeno sono uniti a due atomi del metallo componente.

agg. (lett.) enorme, smisurato: un errore sesquipedale § sesquipedalmente avv.

s.f. oscillazione del livello dell'acqua in laghi o mari interni, dovuta a variazioni di pressione atmosferica o ai venti.

agg. e s.m. (lett.) che, chi ha sessant'anni di età.

s.f. nel calendario liturgico anteriore alla riforma del 1971, la domenica che precede di due settimane la prima domenica di quaresima.

agg. che si esprime in sessantesimi di unità | sistema (di numerazione) sessagesimale , quello a base sessanta, usato nella misurazione degli angoli e nella suddivisione dell'ora e del minuto.

agg. (lett.) sessantesimo.

s.m. in pollicoltura, l'operazione con cui si distinguono i pulcini secondo il sesso.

agg. num. n 1 numero naturale corrispondente a sei decine; nella numerazione araba è rappresentato da 60, in quella romana da lx: un uomo di sessant'anni | sottintendendo il sostantivo: fare i...

agg. num. che in una serie occupa il posto numero sessantaquattro; è rappresentato da 64° nella numerazione araba, da lxiv in quella romana s.m. n 1 la sessantaquattresima parte dell'unità | in...

agg. e s.m. e f. che, chi ha sessant'anni.

s.m. periodo di sessant'anni.

agg. num. che in una serie occupa il posto numero sessanta; è rappresentato da 60° nella numerazione araba, da lx in quella romana: il sessantesimo compleanno s.m. n 1 la sessantesima parte...

s.f. complesso di sessanta o di circa sessanta unità: una sessantina di persone | essere sulla sessantina , avere circa sessant'anni.

agg. [pl. m. -schi] del sessantotto, che si riferisce alla contestazione giovanile iniziata nel 1968: il movimento sessantottesco.

s.m. [f. -a] chi ha partecipato al movimento di contestazione giovanile del 1968; anche, con sfumatura iron., chi ne continua i motivi ideologici e gli atteggiamenti.

s.m. l'insieme dei motivi ideologici e degli atteggiamenti culturali che caratterizzarono il movimento di contestazione giovanile iniziato nel 1968.

agg. [pl. m. -sti] relativo al sessantottismo s.m. e f. sessantottino.

v. tr. [io sèsso ecc.] in pollicoltura, effettuare il sessaggio.

s.m. [f. -trice] specialista addetto al sessaggio.

agg. (lett.)n 1 che dura sei anni: periodo sessennale n 2 che ricorre ogni sei anni: rinnovo sessennale.

agg. (lett.) seienne.

s.m. (lett.) periodo di tempo di sei anni.

agg. n 1 (bot.) si dice di foglia o fiore privo di picciolo o peduncolo, che si attacca direttamente al ramon 2 (zool.) si dice di organo non peduncolato: occhi sessili | di animale, che vive fisso...

s.f. n 1 periodo in cui, a intervalli più o meno regolari, si riunisce un'assemblea, un collegio, una commissione ecc.; la serie stessa di sedute svolte in tale periodo: sessione estiva , autunnale...

s.m. tendenza a discriminare un sesso rispetto all'altro, e spec. quello femminile.

agg. e s.m. e f. [pl. m. -sti] che, chi inclina al sessismo.

s.f. (non com.) orlo o balza che si fa in fondo a una veste per poterla poi allungare.

s.m. n 1 il complesso delle caratteristiche strutturali e funzionali che distinguono in una stessa specie i maschi e le femmine, con particolare riguardo agli organi della riproduzione: individuo di...

agg. e s.m. e f. si dice di persona che ha una necessità patologica di avere rapporti sessuali molto frequenti.

vedi sassola.

agg. del sesso, relativo al sesso: caratteri , organi sessuali ; apparato sessuale ; istinti sessuali ; vita sessuale ; perversioni sessuali ; educazione sessuale ; rapporti sessuali § sessualmente...

s.f. n 1 (biol.) l'avere caratteri sessuali: la sessualità dei gameti n 2 complesso dei caratteri sessuali e dei fenomeni relativi al sesso: studi sulla sessualità ; la teoria della sessualità...

s.f. (biol.) in certi animali inferiori, processo di acquisizione dei caratteri sessuali.

agg. n 1 (biol.) si dice di organismo provvisto di organi sessuali di riproduzione (in contrapposizione ad asessuato)n 2 (ling.) che presenta la distinzione tra il genere maschile e quello femminile:...

s.f. (psicol.) avversione patologica nei riguardi del sesso | (estens.) atteggiamento intransigente di condanna nei confronti del sesso.

agg. [pl. m. -ci] (psicol.) relativo a sessuofobia § sessuofobicamente avv.

s.m. [f. -a] (psicol.) chi è affetto da sessuofobia.

s.f. scienza che studia le manifestazioni della sessualità umana sia sul piano fisiologico che su quello patologico.

agg. [pl. m. -ci] che concerne la sessuologia.

s.m. [f. -a ; pl. m. -gi] studioso, esperto di sessuologia.

agg. e s.m. e f. si dice di chi soffre di sessuomania.

s.f. interesse morboso verso ciò che riguarda il sesso.

s.f. n 1 (eccl.) l'ora canonica corrispondente al mezzogiorno; per estens., l'ufficio divino che si recitava a tale oran 2 (mus.) intervallo di sei gradi della scala diatonica.s.f. n 1 (ant.)...

s.m. n 1 strumento per misurare angoli, in partic. l'altezza apparente degli astri sopra l'orizzonte e la distanza angolare tra due astri; serve a determinare la posizione geografica di una naven 2...

s.m. nell'antica roma, misura di capacità corrispondente a un sesto del congio, cioè a 0,545 l.

o sesternione [se-ster-nió-ne], s.m. nei libri e nei manoscritti antichi, gruppo di sei fogli piegati in due e posti uno dentro l'altro, così da formare una sorta di quaderno di 24 pagine.

s.m. moneta romana originariamente d'argento, più tardi coniata in ottone, del valore di due assi e mezzo e poi, dopo la battaglia del trasimeno (217 a. c.), di quattro assi | mancano i sesterzi ,...

s.m. n 1 (mus.) composizione per sei voci o strumenti | complesso musicale di sei voci o strumentin 2 gruppo di sei persone che fanno qualcosa insieme | sestetto difensivo , in una squadra di calcio,...

ant. sestiero , s.m. ciascuno dei sei rioni in cui erano divise alcune città: sestiere di san polo , a venezia.

s.f. cocchio a sei cavalli: la sestiga dell'arco della pace , a milano.

s.m. nell'antico calendario romano, che cominciava a marzo, nome del sesto mese, corrispondente ad agosto.

s.f. n 1 (metr.) strofa di sei versi, per lo più endecasillabi, dei quali i primi quattro a rima alternata e gli ultimi due a rima baciata; sesta riman 2 componimento lirico con sei strofe di sei...

agg. num. che in una serie occupa il posto numero sei; è rappresentato da 6° nella numerazione araba, da vi in quella romana: il sesto piano di un palazzo ; il sesto capitolo di un libro |...

s.m. e f. [pl. m. -sti] alpinista capace di superare le difficoltà di sesto grado.

agg. e s.m. [f. -a] che, chi occupa il sesto posto partendo dall'ultimo.

v. tr. [io sestùplico , tu sestùplichi ecc.] moltiplicare per sei; rendere sei volte maggiore.

agg. (lett.) composto di sei parti.

agg. sei volte più grande s.m. quantità sei volte più grande.

s.m. invar. n 1 insieme di più elementi che costituiscono un tutto unitario o una gamma completa: un set di chiavi per bulloni n 2 (sport) ciascuna delle partite in cui si divide un incontro di...

loc. sost. m. invar. (sport) nel tennis e nella pallavolo, palla giocando la quale uno dei due contendenti può aggiudicarsi il set.

loc. sost. m. invar. (sport) nel tennis e nella pallavolo, il punto finale del set, quello che consente di aggiudicarselo.

s.f. filamento sottilissimo e lucente secreto dal baco da seta per costruirsi il bozzolo e usato come fibra tessile; per estens., tessuto fabbricato con tale fibra: seta greggia , cruda ; l'industria...

v. tr. [io setàccio ecc.]n 1 far passare attraverso il setaccio: setacciare la farina n 2 (fig.) esaminare minuziosamente; vagliare: la polizia ha setacciato la zona ; setacciare le informazioni.

s.f. il setacciare, una singola volta o in fretta. dim. setacciatina.

agg. e s.m. [f. -trice] che, chi setaccia.

s.f. l'operazione del setacciare; vagliatura (anche fig.).

s.m. attrezzo costituito da una rete tesa su un cerchio di materiale rigido, usato per separare le parti più fini o meno dense di qualcosa dalle altre: passare al setaccio la farina | passare al...

agg. (non com.) che è simile alla seta.

lett. setaiuolo , s.m. chi lavora la seta o la vende; operaio di un setificio.

s.m. filo che costituisce la parte terminale della lenza e unisce il galleggiante all'amo.

s.f. n 1 bisogno di bere, che si manifesta con una sensazione di arsura alla bocca e alla gola: avere sete , una gran sete ; soffrire la sete | morire di sete , per iperbole, essere molto assetaton 2...

s.f. n 1 manifattura di setan 2 spec. pl. assortimento di filati e tessuti di seta: un negozio di seterie ; commerciare in seterie.

s.f. (non com.) sericoltura.

agg. (non com.) che produce seta.

s.m. n 1 stabilimento in cui si lavora la setan 2 (non com.) l'industria della lavorazione della seta.

s.f. n 1 pelo rigido e resistente del dorso dei maiali e dei cinghiali o della coda dei cavalli, usato per fabbricare spazzole e pennelli | (estens.) filamento duro, cheratinoso o chitinoso, che...

v. tr. [io sétolo ecc.]n 1 in tipografia, ripulire con la spazzola i caratteri sporchi d'inchiostron 2 (ant.) spazzolare, ripulire i panni.

v. tr. (non com.) spazzolare col setolino.

s.m. (non com.) spazzola, spazzolino; in partic., spazzolino usato per spazzolare i cappelli.

agg. pieno, coperto di setole: il dorso setoloso del cinghiale | duro e ispido come setola: capelli setolosi.

agg. molto setoloso; coperto di peli ispidi come setole.

agg. (ant. , lett.) setoloso, peloso: gli omer setosi a polifemo ingombrano / l'orribil chiome (poliziano).agg. (ant.) assetato.agg. che ha l'aspetto, la consistenza della seta.

s.f. n 1 insieme di persone che seguono una dottrina filosofica, religiosa o politica che si distacca e dissente da una dottrina già diffusa e affermata: sette scismatiche , eretiche | (spreg.)...

s.m. l'operazione e il risultato del settare.

agg. num. n 1 numero naturale corrispondente a sette decine; nella numerazione araba è rappresentato da 70, in quella romana da lxx: settanta giorni | sottintendendo il sostantivo: una persona che...

agg. e s.m. e f. che, chi ha settant'anni.

s.m. periodo di settant'anni.

agg. num. che in una serie occupa il posto numero settanta; è rappresentato da 70° nella numerazione araba, da lxx in quella romana s.m. n 1 la settantesima parte dell'unitàn 2 [f. -a] chi si...

s.f. complesso di settanta o circa settanta unità: una settantina di invitati | essere sulla settantina , avere circa settant'anni.

v. tr. [io sétto ecc.] predisporre un'apparecchiatura a funzionare secondo determinati standard, che è possibile impostare azionando dei dispositivi di controllo | (inform.) specificare i parametri...

agg. n 1 di setta, che concerne le sette: movimento settario n 2 (estens.) fazioso, intransigente nel difendere le proprie ideologie, teorie e sim.: spirito settario ; mentalità settaria s.m. [f....

s.m. l'essere settario, l'atteggiamento di chi è settario.

agg. (scient.) provvisto di setti.

s.m. (lett.) seguace, partigiano.

agg. num. n 1 numero naturale corrispondente a sei unità più una; nella numerazione araba è rappresentato da 7, in quella romana da vii: i sette giorni della settimana ; le sette meraviglie del...

loc. sost. m. invar. gioco d'azzardo con le carte, in cui si cerca di raggiungere i sette punti e mezzo, evitando di oltrepassarli.

s.m. completo femminile formato da gonna o abito intero, e giacca di un ottavo più corta della gonna.

o sette bello, s.m. n 1 nel gioco della scopa, il sette di denari o di quadri che ha il valore di un punton 2 treno rapido di lusso che collegava roma e milano, composto di sette elettromotrici,...

agg. [pl. m. -schi] del settecento (sec. xviii): la società , la letteratura settecentesca.

agg. num. che in una serie occupa il posto numero settecento; è rappresentato da 700° nella numerazione araba, da dcc in quella romana s.m. n 1 la settecentesima parte dell'unitàn 2 [f. -a] chi...

s.m. e f. [pl. m. -sti] scrittore o artista del settecento; anche, studioso della cultura di tale secolo.

agg. [pl. m. -ci] del settecento; dei settecentisti.

agg. num. n 1 numero naturale corrispondente a sette volte cento; nella numerazione araba è rappresentato da 700, in quella romana da dcc: un volume di settecento pagine ; costa settecento lire n 2...

s.m. nono mese dell'anno nel calendario giuliano e gregoriano: esami di settembre , quelli di riparazione che gli studenti rimandati dovevano sostenere nella sessione autunnale.

agg. di settembre: sole settembrino | (bot.) nome comune di alcune specie di aster | fichi settembrini , che maturano in settembre | lana settembrina , di pecore tosate nel mese di settembre.

s.m. (st. , antiq.) nel linguaggio giornalistico e storiografico, chi prese parte, durante la rivoluzione francese, alle stragi dei monarchici del settembre 1792 | (estens. lett.) chi compie feroci...

agg. (lett.) di sette parti; di sette strati: il settemplice scudo di aiace , costituito da sette pelli bovine sovrapposte.

e deriv. vedi settenviro e deriv.

agg. e s.m. (metr.)n 1 si dice di verso il cui ultimo accento ritmico cade sulla sesta sillaba | settenario doppio , il verso alessandrino o martellianon 2 nella metrica latina, si dice di verso...

agg. n 1 che dura sette anni: contratto settennale n 2 che accade ogni sette anni: rinnovo settennale della carica.

s.m. settennio; si dice spec. della durata di una carica politica: il settennato del presidente della repubblica.

agg. e s.m. e f. che, chi ha sette anni d'età.

s.m. periodo di sette anni.

agg. n 1 che è posto a nord, a settentrione: italia settentrionale ; la facciata settentrionale dell'edificio n 2 che proviene dal nord: venti settentrionali n 3 che abita nella parte a nord di un...

s.m. n 1 orientamento politico-economico, delineatosi in italia negli anni successivi all'unità nazionale, che mirava a promuovere la posizione di predominio del nord rispetto al sud, in partic. nel...

s.m. e f. [pl. m. -sti] in politica, sostenitore, fautore del settentrionalismo | usato anche come agg. in luogo di settentrionalistico.

agg. [pl. m. -ci] tipico, caratteristico del settentrione, dei settentrionalisti; che riguarda il settentrionalismo.

s.m. n 1 la costellazione dell'orsa minore o piccolo carro | il punto cardinale rivolto verso questa costellazione: una casa esposta a settentrione n 2 regione situata a nord; anche, l'insieme delle...

o settemvirato, s.m. magistratura collegiale dell'antica roma, formata da sette persone, con attribuzioni varie; anche, la dignità, l'ufficio di questi magistrati, e la durata della loro carica.

o settemviro, s.m. membro di un settenvirato.

s.m. invar. cane da ferma con pelo lungo, morbido e ondulato, di diverso colore secondo le varietà: setter inglese , scozzese , irlandese.

s.f. nell'antichità greco-romana, grossa nave a sette ordini di remi.

s.f. (med.) infezione caratterizzata dalla presenza di germi patogeni nel sangue.

agg. [pl. m. -ci] (med.) di, relativo a setticemia agg. e s.m. [f. -a] che, chi è affetto da setticemia.

s.m. (mus.) l'insieme delle sette chiavi musicali in corrispondenza con l'estensione delle voci umane di basso, baritono, tenore, contralto, mezzosoprano, soprano, violino.

agg. [pl. m. -ci] (med.)n 1 relativo a infezione | stato settico , condizione di un organismo colpito da sepsin 2 che contiene germi.

agg. n 1 che è tagliato in lamine sottili | opera settile , tipo di mosaico parietale, formato da marmi e pietre di varia forma e coloren 2 si dice di materiale o sostanza che si presta a essere...

s.f. (mus.) intervallo di sette gradi della scala diatonica.

s.f. n 1 periodo di sette giorni consecutivi, spec. quello che intercorre tra il lunedì e la domenica successiva: restare al mare una settimana ; partirà fra una settimana ; sarò assente la prima...

agg. di una settimana, della settimana: periodo settimanale ; orario settimanale ; paga settimanale | che avviene ogni settimana: partenza settimanale ; riunione , incontro settimanale ; rivista...

s.m. (region.) mobile costituito da cassetti sovrapposti, per lo più sette, che si usa per riporvi la biancheria.

agg. e s.m. [f. -a] si dice di bambino nato dopo sette mesi di gravidanza.s.m. (mus.) composizione per sette voci o per sette strumenti: il "settimino" di beethoven , per sette strumenti |...

agg. num. che in una serie occupa il posto numero sette; è rappresentato da 7° nella numerazione araba, da vii in quella romana: il settimo capitolo di un libro ; la domenica è il settimo giorno...

s.m. n 1 (anat.) lamina che divide in due parti una cavità o separa fra loro due cavità: setto nasale n 2 (zool.) membrana che divide i vari segmenti del corpo degli anellidin 3 (bot.) ciascuna...

s.m. o f. in arboricoltura, sistema di piantagione analogo a quello a quinconce, nel quale però le piante vengono collocate ai vertici di un triangolo equilatero.

s.m. chi seziona, chi taglia | settore anatomico , chi prepara i cadaveri sezionati per le lezioni di anatomia | usato anche come agg. : perito settore , medico che fa l'autopsia dei cadaveri per...

agg. che riguarda un determinato settore; relativo a singoli settori: economia settoriale ; interessi , questioni settoriali , particolari, non generali | linguaggi settoriali , quelli caratteristici...

s.m. la tendenza a tenere presenti interessi settoriali piuttosto che generali.

s.f. il separare, il distinguere in settori: la settorializzazione di un processo produttivo.

s.m. e f. [pl. m. -sti] nelle aziende, e spec. nelle banche, il funzionario incaricato di curare i rapporti con la clientela in un determinato settore.

s.f. (geom.) curva per mezzo della quale si risolve il problema di dividere un angolo in due o più parti uguali | anche come agg. f. : curva settrice.

agg. e s.m. [f. -a] (lett.) che, chi ha settant'anni di età.

s.f. nel calendario liturgico anteriore alla riforma del 1971, la domenica che precede di tre settimane la prima domenica di quaresima.

agg. (lett.) settantesimo.

v. tr. [io settùplico , tu settùplichi ecc.] (non com.) moltiplicare per sette; rendere sette volte maggiore.

agg. (non com.) che è sette volte maggiore s.m. quantità sette volte maggiore.

s.f. n 1 l'essere severo; in partic., rigore, rigidità di giudizio e di atteggiamento: la severità della commissione d'esame ; trattare qualcuno con la massima severità ; severità di vita , di...

agg. n 1 che impone con rigore e fermezza il rispetto di norme morali o di comportamento: un padre , un ispettore severo ; giudice , esaminatore severo n 2 (estens.) detto di cosa, grave, duro,...

s.f. (spec. pl.) maltrattamento fisico e morale di efferata crudeltà: essere sottoposto a sevizie | (iperb. scherz.) angheria, sopruso: ogni giorno deve subire le sevizie del sergente.

v. tr. [io sevìzio ecc.]n 1 sottoporre a sevizie, a torture | violentare, usare violenza carnalen 2 (iperb. scherz.) maltrattare, tormentare: la suocera lo sevizia.

s.m. [f. -trice] chi sevizia.

s.m. (non com.) sego, grasso animale.agg. (ant. , lett.) crudele.

loc. sost. m. invar. film girato con il fine esclusivo di rappresentare scene erotiche molto spinte.

loc. sost. m. invar. personaggio maschile o femminile la cui immagine, diffusa dai mass media, costituisce un modello di attrattiva erotica.

s.m. invar. capacità di esercitare, grazie a doti fisiche, o anche gradevolezza di voce, portamento e sim., una forte attrazione erotica: una donna , un'attrice dotata di sex-appeal.

s.m. invar. negozio specializzato nella vendita di testi, fotografie, film e altro materiale erotico.

agg. invar. n 1 provocante, dotato di sex-appeal: un vestito , un'attrice sexy n 2 erotico: rivista , film sexy.

agg. di sezione, di una sezione.

s.m. il sezionare, l'essere sezionato (anche fig.).

v. tr. [io sezióno ecc.]n 1 dividere in sezioni | (estens.) spartire, distribuire in varie classi o categorien 2 (med.) sottoporre ad autopsia; anatomizzare: sezionare un cadavere.

s.m. (elettr.) apparecchio per disattivare e attivare un circuito elettrico a vuoto, cioè percorso da corrente di intensità trascurabile rispetto a quella nominale; si usa spec. negli impianti...

s.f. n 1 (non com.) il tagliare, il divideren 2 suddivisione, ripartizione: capitolo terzo, sezione prima | ciascuna delle parti in cui è diviso un complesso, in particolare un'unità...

agg. e s.m. [f. -a] (ant.) ultimo: per certo questa fia la sezzaia che tu ci farai mai (boccaccio dec. viii, 3).

agg. (ant.) ultimo | da sezzo , per ultimo; in fine: venimmo al piè d'una torre al da sezzo (dante inf. vii, 130).

v. intr. [io sfaccèndo ecc. ; aus. avere] lavorare attivamente, spec. per sbrigare le faccende domestiche.

agg. e s.m. [f. -a]n 1 che, chi non ha nulla da fare: in questi giorni sono sfaccendato n 2 che, chi non ha voglia di far nulla; fannullone: è uno sfaccendato! § sfaccendatamente avv. da...

v. tr. [io sfaccétto ecc.] tagliare e lavorare una superficie, spec. di pietra preziosa o di cristallo, in modo da rilevarne vari piani o faccette: sfaccettare una gemma | sfaccettare un argomento...

part. pass. di sfaccettare agg. n 1 tagliato, lavorato a faccette: un cristallo sfaccettato n 2 (fig.) ricco di aspetti e sfumature: una situazione variamente sfaccettata.

s.f. lo sfaccettare; la parte sfaccettata (anche fig.): la sfaccettatura di un cristallo , di un brillante ; un problema con molte sfaccettature.

v. intr. [aus. avere] (fam.) compiere un lavoro faticoso, da facchino: sfacchinare tutto il giorno.

s.f. (fam.) lavoro pesante, faticoso; per estens., grande sforzo: fare una sfacchinata ; arrivare lassù a piedi è una bella sfacchinata.

s.f. l'essere sfacciato: essere di una sfacciataggine inaudita | azione sfacciata: che sfacciataggine, mentire in questo modo!.

s.f. (non com.) sfacciataggine.

agg. n 1 privo di ritegno, di pudore; impudente: un ragazzo sfacciato ; un atteggiamento sfacciato ; una risposta sfacciata n 2 eccessivamente vivace, vistoso, chiassoso: colore sfacciato n 3 si dice...

s.f. (mecc.) tornitura delle estremità di un pezzo cilindrico o troncoconico; è detta più com. intestatura.

s.m. nel gergo dei giocatori di biliardo, uno dei tiri diretti fondamentali.

s.m. n 1 stato e processo di disfacimento, di decadimento fisico o psichico: un corpo in sfacelo ; cercare di nascondere lo sfacelo del volto ; lo sfacelo della memoria | (fig.) dissoluzione, rovina:...

s.m. (rar.) disfacimento.

v. intr. [io sfagiòlo ecc. ; aus. essere] (fam.) incontrare il gusto di qualcuno; andare a genio, piacere: quel tizio non mi sfagiola ; domenica voglio fare solo quello che mi sfagiola.

meno com. fagliare, v. tr. e intr. [io sfàglio ecc. ; aus. dell'intr. avere]n 1 nei giochi di carte, scartaren 2 fare uno scarto, un balzo (detto di animali).

meno com. faglio, s.m. n 1 lo scarto delle carte nel giocon 2 scarto, balzo improvviso di un animale, spec. del cavallo.

s.m. muschio dei luoghi acquitrinosi.

s.m. (non com.) falciatura; anche, la quantità di erba falciata.

s.f. (non com.) falda.

agg. che si sfalda, che può sfaldarsi.

s.m. lo sfaldare, lo sfaldarsi (anche fig.).

v. tr. dividere in falde | sfaldarsi v. rifl. n 1 dividersi in falde: l'ardesia si sfalda con facilità n 2 (fig.) disgregarsi, disunirsi: il partito si sta sfaldando.

s.f. n 1 sfaldamenton 2 (min.) proprietà di un minerale di suddividersi facilmente secondo determinate superfici piane: superficie di sfaldatura , il piano lungo il quale un minerale sottoposto a...

v. tr. [io sfaldèllo ecc.] sfaldare, dividere in piccole falde.

s.m. lo sfalsare, l'essere sfalsato.

v. tr. n 1 mettere due o più oggetti l'uno sopra l'altro o l'uno dietro l'altro, in modo però che non risultino allineati: sfalsare i ripiani di uno scaffale n 2 deviare, scansare: sfalsare un colpo...

v. tr. nutrire in modo da togliere la fame: sfamare una popolazione sottoalimentata | saziare: sfamare una persona ingorda | (estens.) mantenere, sostentare soddisfacendo ai bisogni essenziali:...

s.m. nella tecnica mineraria, l'operazione dello sfangare un minerale.

v. intr. [io sfango , tu sfanghi ecc. ; aus. essere o avere] (rar.) uscire dal fango | v. tr. n 1 (ant.) pulire dal fangon 2 sfangarla , sfangarsela , (fig. fam) cavarsela, sottrarsi a un pericolo,...

v. tr. [io sfàccio (meno com. sfo , con la o aperta), tu sfai ecc. ; coniugato come fare] disfare | sfarsi v. rifl. n 1 sciogliersi, liquefarsi: la neve si è sfatta al primo sole n 2 perdere di...

s.m. lo sfarfallare (anche fig.).

v. intr. [aus. avere]n 1 detto della crisalide, uscire come farfalla dal proprio involucro o bozzolon 2 svolazzare come una farfalla | (fig.) comportarsi con leggerezza, dimostrarsi incostante,...

s.f. (zool.) lo sfarfallare; il periodo in cui le farfalle escono dal bozzolo: la sfarfallatura dei bachi.

v. intr. [io sfarfalléggio ecc. ; aus. avere] andare in giro, di qua e di là.

s.m. uno sfarfallare continuato.

s.m. (fam.) errore grossolano, spec. linguistico.

s.m. lo sfarinare, lo sfarinarsi, l'essere sfarinato.

v. tr. ridurre in farina, in polvere simile a farina: sfarinare il grano ; sfarinare le patate | v. intr. [aus. essere], sfarinarsi v. rifl. ridursi in farina, in polvere simile a farina: questi...

part. pass. di sfarinare agg. n 1 ridotto in farina, in polvere simile a farinan 2 si dice di frutta dalla polpa granulosa e cedevole, per cattiva qualità o eccessiva maturazione: pere , mele...

s.m. lusso vistoso, appariscente: un salone addobbato con grande sfarzo.

s.f. l'essere sfarzoso: la sfarzosità di un ricevimento | ostentazione di lusso: rifuggire dalle sfarzosità.

agg. pieno di sfarzo, fatto con sfarzo: un palazzo sfarzoso ; una decorazione sfarzosa § sfarzosamente avv.

s.m. n 1 (fis.) differenza di fase fra due grandezze alternate di ugual periodon 2 (fig. fam.) disorientamento, stordimento: attraversare un periodo di sfasamento.

v. tr. n 1 (fis.) mettere fuori fase | variare la fase di una corrente alternatan 2 (fig. fam.) scombussolare, disorientare.

part. pass. di sfasare agg. n 1 detto di motore, che è fuori fase | correnti sfasate , (elettr.) correnti che hanno uguale periodo ma fase diversan 2 (fig. fam.) scombussolato, disorientato:...

s.f. sfasamento.

s.m. invar. chi acquista vecchie automobili per smontarle e rivenderne i pezzi ancora utilizzabili.

s.m. lo sfasciare, lo sfasciarsi, l'essere sfasciato.

v. tr. [io sfàscio ecc.] togliere la fascia o le fasce, liberare dalla fasciatura: sfasciare un neonato ; sfasciarsi il braccio ferito , la caviglia slogata. v. tr. [io sfàscio ecc.]n 1...

part. pass. di sfasciaren 1 e sfasciaren 2 agg. n 1 libero, privo delle fasce: il bambino è ormai sfasciato , non ha più bisogno delle fasce, incomincia a cresceren 2 in pessime condizioni;...

s.f. (non com.) operazione del togliere la fascia o le fasce.

v. tr. [io sfascìcolo ecc.] ridurre in fascicoli un libro legato.

s.m. n 1 il risultato dello sfasciare; distruzione: mandare allo sfascio una vecchia automobile n 2 (fig.) sfacelo, rovina totale: un partito ormai allo sfascio | a sfascio , (fam.) in abbondanza, in...

s.m. nel linguaggio giornalistico, l'atteggiamento di chi non si preoccupa di contribuire coi propri comportamenti allo sfascio delle istituzioni, anzi pensa e agisce come se fossero già allo...

s.m. e f. [pl. m. -sti] nel linguaggio giornalistico, chi dà prova di sfascismo.

s.m. (spreg.)n 1 cosa sfasciata, insieme di cose sfasciate (anche fig.)n 2 (fig.) persona fisicamente sfatta.

s.m. (non com.) lo sfatare, l'essere sfatato.

v. tr. dimostrare falsa o inattendibile una notizia, una credenza ecc.: sfatare una leggenda.

v. intr. [io sfatico , tu sfatichi ecc. ; aus. avere] (tosc.) lavorare duramente, affaticarsi molto; sfacchinare, sgobbare: sfaticare dalla mattina alla sera ; essere sfaticato , molto affaticato.

agg. e s.m. [f. -a] (region.) che, chi non ha voglia di lavorare, di far nulla § sfaticatamente avv. da sfaticato.

part. pass. di sfare agg. disfatto; guasto, sciupato: un letto sfatto ; un frutto , un volto sfatto.

s.m. (non com.) lo sfavillare.

part. pres. di sfavillare agg. splendente, raggiante (anche fig.): sole sfavillante ; volto sfavillante di gioia.

v. intr. [aus. avere]n 1 mandare, sprigionare faville: il fuoco sfavilla | (estens.) risplendere di una luce viva, abbagliante: il sole sfavillava nel cielo n 2 (fig.) illuminarsi, accendersi, come...

s.m. uno sfavillare continuato.

s.m. danno, svantaggio, nella loc. a , in sfavore di qualcuno , contro di lui, a suo svantaggio: a mio , a suo sfavore ; un'iniziativa che va a sfavore dell'interessato.

agg. non favorevole; avverso, contrario: scegliere un momento sfavorevole ; essere sfavorevole a un'iniziativa ; giudizio , parere sfavorevole ; vento sfavorevole § sfavorevolmente avv.

v. tr. [io sfavorisco , tu sfavorisci ecc.] non favorire, danneggiare.

v. intr. [io sfèbbro ecc. ; aus. essere] non avere più febbre: il medico assicura che il bambino sfebbrerà tra poche ore ; il malato è già sfebbrato.

vedi sfegidi.

v. rifl. [io mi sfégato ecc.] (fam.) darsi da fare per qualcosa con passione, impegno, ardore, anche eccessivi: non ti sfegatare tanto per convincerlo!.

part. pass. di sfegatarsi agg. (fam.) appassionato, accanito, fanatico: un giocatore , un tifoso , un nazionalista sfegatato § sfegatatamente avv.

o sfecidi, s.m. pl. (zool.) famiglia di grossi insetti simili alle vespe, che scavano nidi nel terreno o nel legno; le larve vengono nutrite con prede immobilizzate (ord. imenotteri) | sing. [-e]...

part. pres. di sfeltrare agg. si dice di prodotto ammorbidente che si usa nel lavaggio di capi di lana per impedire che infeltriscano.

v. tr. [io sféltro ecc.] (ind.) nella lavorazione della lana, prepararla alla pettinatura dopo la cardatura.

s.f. (ind.) l'operazione dello sfeltrare.

s.f. (agr.) cimatura o asportazione di germogli secondari della vite (femminelle).

s.f. nome con cui veniva chiamata nel settecento, a venezia, la cascata di trine che i cavalieri portavano sul petto della camicia; jabot.

s.m. fascia di tessuto finemente ricamato, larga nel mezzo e più sottile verso le estremità, usata nell'antica grecia dalle donne per sostenere l'acconciatura dei capelli sulla nuca.

s.m. pl. (zool.) ordine di uccelli marini a cui appartengono i pinguini | sing. [-e] ogni uccello di tale ordine.

s.m. rettile dell'ordine dei rincocefali, di cui sono note varie forme fossili del triassico e del giurassico, e una sola specie vivente, nella nuova zelanda, caratterizzata da escrescenze spinose...

agg. (anat.) dello sfenoide, relativo allo sfenoide: seni sfenoidali.

s.m. (anat.) osso della base del cranio, formato da un corpo centrale e tre coppie di appendici disposte simmetricamente.

s.f. n 1 (geom.) solido geometrico la cui superficie esterna ha tutti i punti equidistanti da un punto interno, detto centro n 2 (estens.) corpo di forma sferica: una sfera di vetro , d'acciaio ; la...

s.m. pl. (bot.) ordine di funghi degli ascomiceti | sing. [-e] ogni fungo di tale ordine.

s.f. qualità dei corpi sferici; forma, conformazione sferica.

agg. [pl. m. -ci]n 1 di sfera, relativo a una sfera: superficie sferica ; coordinate , funzioni sferiche | astronomia sferica , ramo dell'astronomia che studia la posizione degli astri sulla sfera...

v. tr. [io sferisco , tu sferisci ecc.] (mar.) staccare, slacciare: sferire le vele , toglierle da pennoni, draglie, stralli; sferire un paranco , sfilarne i cavi dai bozzelli.

s.m. campo per il gioco del pallone a bracciale, del tamburello o della pelota.

s.m. (min.) sferolite composta da una sola specie minerale.

agg. di sferoide; che ha forma di sferoide.

s.m. corpo di forma simile alla sfera: sferoide terrestre , il globo del nostro pianeta.

o sferulite, s.f. (min.) aggregato minerale di forma tondeggiante.

s.m. strumento per la misurazione del raggio di curvatura di una superficie (p. e. di quella delle lenti ottiche).

s.m. (fis.) strumento usato in navigazione per l'identificazione degli astri.

s.f. ferro rotto tolto dal piede del cavallo.

s.m. pianta erbacea con fiori gialli riuniti in numero di sei o sette su un solo peduncolo (fam. leguminose).

s.m. lo sferragliare; il rumore emesso da cose che sferragliano.

v. intr. [io sferràglio ecc. ; aus. avere] mandare un rumore forte di ferraglie mosse: s'udiva sferragliare il treno nella galleria.

v. tr. [io sfèrro ecc.]n 1 togliere i ferri dagli zoccoli di un animale: sferrare un cavallo , un mulo , un asino n 2 (non com.) liberare qualcuno dai ceppi, dalle catene (anche fig.): sferrare un...

s.f. lo sferrare, lo sferrarsi, spec. riferito a cavalli e sim.

v. intr. [aus. avere] lavorare alacremente con i ferri da maglia.

vedi sferolite.

agg. (non com.) che non ha o ha perduto il fervore, l'entusiasmo.

s.f. scudiscio, frusta | (estens.) frustata, percossa: la sferza del sole ; la sferza della critica.

part. pres. di sferzare agg. che colpisce come una sferza: pioggia sferzante | (fig.) aspro, bruciante: rimproveri sferzanti § sferzantemente avv.

v. tr. [io sfèrzo ecc.]n 1 colpire con la sferza: sferzare il cavallo | (estens.) colpire, battere con violenza: la grandine sferzava i tetti e gli alberi n 2 (fig.) incitare, spronare...

s.f. n 1 colpo di sferzan 2 (fig.) rimprovero aspro e pungente; critica severa: quella sferzata gli servì di stimolo.

agg. e s.m. [f. -trice] (lett.) che, chi sferza (anche fig.).

s.f. cavetto di canapa molto resistente, usato soprattutto per rimorchiare le reti da pesca.

s.m. sverzino.

s.m. (mar.)n 1 striscia di tela che, cucita ad altre, forma una vela, una tenda, una cappa per le navin 2 pezzo di tela che serve a coprire il sedile di un'imbarcazione o, alzato verticalmente, a...

v. tr. [io sfésso ecc.] (region.) stancare, spossare.

v. intr. [io sfiàccolo ecc. ; aus. avere] (non com.) detto di candele, lumi ecc., fare una fiamma troppo grande.

v. tr. calmare, eliminare un'infiammazione | v. intr. [aus. avere] (non com.) bruciare con grandi fiamme | sfiammarsi v. rifl. diventare meno infiammato, cessare di essere infiammato: il tessuto si...

s.m. (non com.) lo sfiancare, lo sfiancarsi.

v. tr. [io sfianco , tu sfianchi ecc.]n 1 urtare e rompere nel fianco: uno scoglio sfiancò la barca n 2 (estens.) stremare, affaticare eccessivamente: sfiancare un cavallo ; la fatica aveva...

part. pass. di sfiancare agg. n 1 sfinito, spossato; malridotto: un cavallo sfiancato n 2 si dice di abito che segue la linea della vita; sciancrato.

s.m. lo sfiatare, lo sfiatarsi.

v. intr. [aus. avere]n 1 emettere vapori, gas ecc.: una tubazione che sfiata n 2 uscire fuori da un'apertura: il gas sfiatava lentamente | sfiatarsi v. rifl. n 1 perdere il timbro e l'intensità del...

part. pass. di sfiatare agg. che ha perso il timbro e l'intensità del suono (detto di strumento a fiato): tromba sfiatata | (fam.) che non ha più fiato, che è senza voce (detto di persona): un...

s.m. n 1 apertura praticata in un ambiente chiuso per far uscire aria, gas o vaporin 2 (zool.) apertura sul capo dei cetacei attraverso la quale viene espulso il vapore d'acqua prodotto nella...

s.f. n 1 sfiatamenton 2 fessura, apertura da cui sfiata un gas.

s.m. sfiatatoio.

s.m. (non com.) sfibbiatura.

v. tr. [io sfìbbio ecc.] slacciare sciogliendo la fibbia o le fibbie: sfibbiare le scarpe ; sfibbiarsi la cintura.

s.f. (non com.) l'operazione dello sfibbiare.

s.m. (non com.) lo sfibrare, lo sfibrarsi, l'essere sfibrato.

part. pres. di sfibrare agg. che logora le forze fisiche o psichiche: un lavoro sfibrante ; un'attesa sfibrante § sfibrantemente avv.

v. tr. n 1 ridurre in frammenti fibrosi; diminuire la consistenza fibrosa: sfibrare il legno , la canapa n 2 (estens.) indebolire la fibra di un organismo, logorarne le forze fisiche o psichiche:...

part. pass. di sfibrare agg. snervato, spossato: sentirsi sfibrato.

s.m. sfibratrice.

s.f. macchina impiegata in alcune industrie per l'operazione di sfibratura.

s.f. (ind.) operazione che consiste nel ridurre un materiale (p. e. il legno) in frammenti fibrosi, o nel diminuire la consistenza o la lunghezza delle fibre di piante tessili (p. e. della canapa).

s.f. n 1 invito a battersi in duello o a competere in gare sportive o altre prove (anche fig.): lanciare la sfida ; accettare , rifiutare la sfida ; sfida elettorale | lettera (o cartello) di sfida ,...

s.m. (ant.) lo sfidare.

part. pres. di sfidare agg. e s.m. e f. che, chi sfida a duello o a una prova sportiva: la squadra , il pugile sfidante ; lo sfidante ha rinunciato all'incontro | sfidante ufficiale , nel...

s.f. (ant.) diffidenza.

v. tr. n 1 invitare un avversario a battersi in duello o a misurarsi in una gara sportiva, in una prova di altro genere: sfidare a duello , a battaglia ; il campione europeo sfiderà il campione del...

part. pass. di sfidare agg. e s.m. [f. -a] che, chi ha ricevuto una sfida.

s.m. e agg. [f. -trice] (lett.) chi, che sfida.

s.f. mancanza di fiducia: avere sfiducia in qualcuno ; guardare a un'iniziativa con sfiducia | voto di sfiducia , quello con cui il parlamento toglie il proprio sostegno al governo, mettendolo nella...

v. tr. [io sfidùcio ecc.] far perdere la fiducia: ogni piccola contrarietà lo sfiducia | sfiduciarsi v. rifl. perdere la fiducia.

part. pass. di sfiduciare agg. che ha perso la fiducia: essere , sentirsi sfiduciato § sfiduciatamente con sfiducia: seguire un consiglio , riprendere un lavoro sfiduciatamente.

s.f. (volg.) nel gergo giovanile, sfortuna, iella.

agg. e s.m. [f. -a] (volg.) nel gergo giovanile, che, chi è sfortunato, iellato: gente sfigata | che, chi ha scarse attrattive o vive ai margini di un gruppo, di una compagnia, godendo quindi di...

agg. [pl. m. -ci] (med.) della pulsazione arteriosa, relativo alle pulsazioni arteriose: onda sfigmica.

primo elemento di parole composte della terminologia medica, formate modernamente, dal gr. sphygmós 'polso'; significa 'pulsazione' (sfigmografo).

s.f. (med.) registrazione delle pulsazioni delle arterie.

s.m. (med.) apparecchio registratore per la sfigmografia.

s.m. (med.) apparecchio per misurare la pressione arteriosa.

v. tr. deturpare, rovinare la figura, l'aspetto: la bruciatura gli ha sfigurato il viso | (iperb.) alterare la fisionomia, l'espressione del volto: l'odio lo sfigurava | v. intr. [aus. avere] fare...

part. pass. di sfigurare agg. deturpato, rovinato nell'aspetto: cadavere sfigurato | (iperb.) stravolto: viso sfigurato dal dolore.

s.f. primo elemento di un cavo vegetale, ricavato dalla filatura della fibra.

s.m. lo sfilacciare, lo sfilacciarsi, l'essere sfilacciato (anche fig.).

v. tr. [io sfilàccio ecc.] ridurre in filacce: sfilacciare un pezzo di stoffa | v. intr. [aus. essere], sfilacciarsi v. rifl. n 1 ridursi in filacce, perdere i fili dell'ordito: quel tessuto (si)...

part. pass. di sfilacciare agg. n 1 che perde i fili: maniche sfilacciate n 2 (fig.) privo delle giuste connessioni, disorganico: una prosa sfilacciata s.m. fibra tessile ricavata dalla...

s.f. nell'industria tessile, macchina per eseguire la sfilacciatura.

s.f. n 1 lo sfilacciare, lo sfilacciarsi, l'essere sfilacciato | la parte sfilacciatan 2 nell'industria tessile, operazione per ricavare dagli stracci una fibra adatta alla filatura.

v. tr. e intr. [io sfilàccico , tu sfilàccichi ecc. ; aus. dell'intr. essere], sfilaccicarsi v. rifl. (non com.) sfilacciare, sfilacciarsi.

s.m. lo sfilare, lo sfilarsi, l'essere sfilato.s.m. (non com.) sfilata.

v. tr. n 1 togliere una cosa infilata: sfilare le perle della collana ; sfilare le salsicce dallo spiedo | sfilare la corda , nel gergo degli alpinisti, farla uscire, tirandola a sé, da un...

s.f. n 1 il procedere disposti in fila: la sfilata dei soldati | sfilata di moda , presentazione di modelli portati da indossatori o indossatrici che sfilano davanti al pubblicon 2 serie di cose poste...

s.m. (region.) pane di forma allungata e sottile.

s.m. ricamo ottenuto sfilando una parte dei fili dell'ordito di una tela e coprendo i vuoti con punti decorativi | sfilato siciliano , usato per tovaglieria.

s.f. lo sfilare, lo sfilarsi | la parte sfilata: una sfilatura nella calza , una smagliatura.

v. tr. [io sfilétto ecc.] in gastronomia e nell'industria alimentare, ridurre il pesce in filetti: sfilettare una sogliola , degli sgombri.

s.f. lunga filza, gran quantità: una sfilza di automobili ; una sfilza di errori , di spropositi.

v. tr. togliere da una filza ciò che è infilzato: sfilzare le quaglie dallo spiedo.

v. tr. (fam.) far diventare o apparire magro, più magro: il nero la sfina | sfinarsi v. rifl. dimagrirsi: crescendo si è sfinato.

s.f. n 1 nella mitologia greca, mostro alato con corpo di leone e volto di donna, che appostato sulla via di tebe divorava i passanti incapaci di risolvere un suo enigma: edipo risolse l'enigma della...

s.f. (chim.) sfingosina.

agg. (lett.) di sfinge | (fig.) misterioso, enigmatico.

s.m. pl. (zool.) famiglia di farfalle crepuscolari dal corpo grosso fusiforme e dalle ali strette (ord. lepidotteri) | sing. [-e] ogni farfalla di tale famiglia.

s.m. (chim. biol.) ciascuno dei gliceridi contenenti acido fosforico e sfingosina, costituenti fondamentali dei cerebrosidi del tessuto cerebrale.

s.f. (chim.) fosfolipide, insolubile in etere, costituente della guaina mielinica delle fibre nervose.

s.f. (chim.) sostanza organica ossidrilata di natura ammidica a diciotto atomi di carbonio, costituente degli sfingolipidi.

s.m. stato di grande stanchezza fisica o psichica.

v. tr. [io sfinisco , tu sfinisci ecc.] far perdere le forze; prostrare: la febbre l'ha sfinito | v. intr. [aus. essere], sfinirsi v. rifl. perdere le forze, la capacità di resistenza fisica o...

s.f. l'essere sfinito; stato di grande debolezza.

part. pass. di sfinire agg. privo di forze, molto debole: essere , sentirsi sfinito.

s.m. (anat.) anello muscolare che, contraendosi, provoca la chiusura dell'orifizio a cui sta attorno: sfintere anale , della vescica.

agg. [pl. m. -ci] (anat. , med.) relativo a sfintere: apparato , controllo sfinterico.

s.m. operazione preliminare della filatura con la quale si riduce la fibra tessile in fiocchi.

v. tr. [io sfiòcco , tu sfiòcchi ecc.] ridurre in forma di fiocco; sfilacciare: pennello sfioccato | sfioccarsi v. rifl. rompersi in fiocchi: nuvole che si sfioccano al vento.

v. tr. [io sfióndo ecc.] (non com.) scagliare con la fionda.

s.m. lo sfiorare, il toccare appena: interruttore elettrico a sfioramento , che funziona con una pressione leggerissima della mano.

v. tr. [io sfióro ecc.]n 1 passare vicino toccando appena: mi sfiorò la mano ; l'aereo sfiorò la superficie del lago n 2 (fig.) toccare di sfuggita (un argomento e sim.): sfiorare un tema , un...

s.m. opera idraulica che ha la funzione di scaricare da un serbatoio o da un canale l'acqua che eccede il livello voluto.

s.f. operazione dello sfiorare, del togliere la parte migliore: sfioratura del latte.

v. intr. [io sfiorétto ecc. ; aus. avere] (non com.) ricorrere ad abbellimenti linguistici o musicali superflui: scrittore , compositore che sfioretta.

s.f. lo sfiorettare; abbellimento lezioso e superfluo: un'esecuzione pianistica piena di sfiorettature.

v. intr. [io sfiorisco , tu sfiorisci ecc. ; aus. essere]n 1 perdere i fiori; perdere i petali, appassire: le rose sfioriscono rapidamente n 2 (fig.) perdere la freschezza, il rigoglio e lo...

part. pass. di sfiorire agg. appassito (anche fig.): rose sfiorite ; una bellezza ormai sfiorita.

s.f. lo sfiorire.

v. tr. [io sfiòsso ecc.] fare il fiosso a una scarpa.

s.f. operazione dello sfiossare.

s.f. pesce di mare dal corpo molto allungato, con muso stretto e bocca grande, velocissimo e forte predatore, a volte pericoloso anche per l'uomo (ord. perciformi).

v. tr. (non com.) disdire quanto si era fissato: sfissare una prenotazione.

s.f. (gerg.) ragazza giovane e graziosa.

v. tr. rendere sfitto | sfittarsi v. rifl. restare sfitto: l'appartamento si sfitterà a settembre.

v. tr. [io sfittisco , tu sfittisci ecc.] rendere meno fitto, più rado | sfittirsi v. rifl. diventare meno fitto, diradarsi: più in là le chiome degli alberi si sfittivano (calvino).

agg. non affittato: appartamento sfitto.

s.m. capriccio, voglia: togliersi uno sfizio ; levarsi lo sfizio di fare qualcosa | per sfizio , per puro capriccio, per divertimento.

s.f. cosa sfiziosa; in partic., ricercatezza alimentare, mangiarino.

agg. che soddisfa una voglia, un capriccio; che piace, attrae, perché originale § sfiziosamente avv. per sfizio.

meno bene sfuocare, v. tr. [io sfuòco o sfòco , tu sfuòchi o sfòchi ecc. ; in posizione atona meglio -o- che -uo-] (foto.) non mettere a fuoco un'immagine, facendola così risultare sbiadita...

meno bene sfuocato, part. pass. di sfocare agg. n 1 si dice di immagine non nitida, dai contorni confusi, nebulosa: una fotografia sfocata n 2 (fig.) poco chiaro; non ben definito o delineato: un...

meno bene sfuocatura, s.f. (foto.) l'essere sfocato; effetto di imprecisione dei contorni di un'immagine dovuto a una non corretta messa a fuoco.

s.m. (non com.) lo sfociare.

v. intr. [io sfócio ecc. ; aus. essere , non com. avere]n 1 detto di corso d'acqua, mettere foce, sboccare: il po sfocia nell'adriatico n 2 (fig.) avere come esito, andare a finire, risolversi:...

s.f. operazione di allargamento o di sgombro della foce di un fiume.

s.m. n 1 lo sfociaren 2 (fig.) soluzione, sbocco: una situazione senza sfocio.

v. tr. [io sfocóno ecc.] (region.) attizzare il fuoco, sbraciare.

s.m. n 1 (region.) attrezzo per sfoconaren 2 sfondatoio.

agg. che si può sfoderare: poltrona , divano sfoderabile.

s.m. lo sfoderare (anche fig.).

v. tr. [io sfòdero ecc.]n 1 estrarre dal fodero: sfoderare la spada , sguainarlan 2 (fig.) tirare fuori, mostrare inaspettatamente o al momento opportuno: ha sfoderato il suo più bel sorriso ;...

part. pass. di sfoderaren 2 agg. senza fodera: un soprabito sfoderato.

s.m. (non com.) lo sfogare, lo sfogarsi.

v. tr. [io sfógo , tu sfóghi ecc.] manifestare con atti o con parole sentimenti o stati d'animo precedentemente repressi o controllati: sfogare l'ira , la rabbia , il dolore | v. intr. [aus....

s.m. piccolo fungo commestibile, con gambo bianco e cappello grigio (fam. poliporacee).

s.m. apertura di sfogo.

s.m. (rar.) lo sfoggiare.

v. intr. [io sfòggio ecc. ; aus. avere] fare sfoggio: sfoggiare nel vestire ; sfoggiare in feste | (assol.) vivere in modo sfarzoso e appariscente: è gente che ha sempre sfoggiato | v. tr. n 1...

s.m. n 1 ostentazione di lusso: fare sfoggio di vestiti , di gioielli ; una casa arredata con molta eleganza, ma senza nessuno sfoggio n 2 (fig.) ostentazione di doti, di qualità: fare sfoggio di...

s.f. n 1 lamina sottile: sfoglia d'oro , d'argento ; le sfoglie di una cipolla. dim. sfoglietta n 2 strato di pasta all'uovo stesa e assottigliata col matterello: fare la sfoglia | pasta sfoglia ,...

s.f. (agr.) macchina che effettua la scartocciatura delle pannocchie del granturco e la successiva separazione delle cariossidi dal tutolo.

v. tr. [io sfòglio ecc.] togliere le foglie, i petali: sfogliare un rametto , una margherita | sfogliarsi v. rifl. perdere le foglie, i petali: gli alberi si sfogliano ai primi freddi ; queste...

s.f. lo sfogliare una pianta, un fiore: dare una sfogliata alle siepi. s.f. lo scorrere in fretta un libro, una rivista e sim.; lettura frettolosa: dare una sfogliata ai giornali del mattino. s.f. ...

s.f. n 1 dim. di sfogliata 3n 2 piccolo dolce napoletano fatto di pasta sfoglia (sfogliatella riccia) o frolla (sfogliatella frolla) avvolta su sé stessa e farcita con crema alla ricotta, canditi e...

s.f. macchina per tagliare il legno in fogli dello spessore voluto.s.f. n 1 (agr.) macchina per togliere foglie; in partic., dispositivo che serve a liberare le pannocchie di granturco dalle membrane...

s.f. operazione che consiste nel togliere le foglie a una pianta, spec. per alimentare il bestiame: sfogliatura del gelso | sfogliatura della vite , per dare luce ai grappoli e favorirne la...

s.m. (non com.) in tipografia, foglio usato per l'avviamento della stampa.

v. intr. [io sfógno ecc. ; aus. essere] (non com.) sfociare, sboccare, detto delle fognature o del loro contenuto.

s.m. [pl. -ghi]n 1 lo sfogare; l'apertura attraverso cui qualcosa può sfogare: valvola di sfogo ; aprire , creare uno sfogo per il fumo | stanza , cortile senza sfogo , piccoli, angustin 2 (estens.)...

s.m. (non com.) lo sfolgorare.

part. pres. di sfolgorare agg. fulgido, splendente (anche fig.): sole sfolgorante ; sguardo , bellezza sfolgorante § sfolgorantemente avv.

v. intr. [io sfólgoro ecc. ; aus. avere] risplendere come folgore; per estens., risplendere di una luce molto intensa (anche fig.): il sole sfolgorava nel cielo ; il suo sguardo sfolgorava di...

agg. (ant.) straordinario, eccezionale.

v. intr. [io sfolgoréggio ecc. ; aus. avere] (lett.) sfolgorare.

s.m. uno sfolgorare continuo: lo sfolgorio delle stelle ; uno sfolgorio di brillanti , di diamanti.

s.m. invar. bastone rivestito di gomma, usato dalle forze di polizia per disperdere assembramenti e ristabilire l'ordine.

s.m. n 1 lo sfollare; in partic., l'allontanamento di persone dai centri abitati per misura di sicurezzan 2 riduzione di personale: sfollamento della pubblica amministrazione.

v. intr. [io sfòllo ecc. ; aus. essere e avere]n 1 diradarsi (detto di folla ammassata in un luogo): aspettiamo che la gente sfolli n 2 allontanarsi da località abitate per misura di sicurezza...

part. pass. di sfollare agg. e s.m. [f. -a] che, chi ha dovuto allontanarsi dal proprio luogo di residenza per evitare i pericoli bellici o in seguito a calamità naturali (terremoti, inondazioni...

s.m. lo sfoltire, lo sfoltirsi, l'essere sfoltito.

v. tr. [io sfoltisco , tu sfoltisci ecc.] rendere meno folto: sfoltire un bosco ; farsi sfoltire i capelli | riferito a persone, ridurre di numero: sfoltire i ranghi , il personale | sfoltirsi v....

s.f. lo sfoltire un po', alla meglio: farsi dare una sfoltita ai capelli.

s.f. attrezzo da parrucchiere per sfoltire i capelli, costituito da una forbice con lame dentate.

s.m. [pl. -chi] sorta di antico pugnale corto, robusto, variamente sagomato, atto a penetrare attraverso il giaco dell'avversario.

s.m. n 1 lo sfondare, lo sfondarsi, l'essere sfondato: nell'incidente ha riportato lo sfondamento della volta cranica n 2 (mil.) rottura del fronte nemicon 3 (sport) nella pallacanestro, fallo...

v. tr. [io sfóndo ecc.]n 1 rompere il fondo: sfondare una scatola | (estens.) sfasciare, sformare: sfondare una valigia | sfondare le scarpe , consumarne la suolan 2 (estens.) schiantare, far...

part. pass. di sfondare agg. n 1 con il fondo rotto; per estens., rotto, sfasciato: valigia , porta sfondata | ricco sfondato , (fig. fam.) ricchissimon 2 (fig. fam.) insaziabile, ingordo senza...

s.m. strumento metallico che serviva a pulire il focone delle antiche armi da fuoco.

agg. e s.m. [f. -trice] (non com.) che, chi sfonda s.m. (sport) nel calcio, attaccante che basa il proprio gioco soprattutto sulla potenza.

s.f. n 1 (non com.) sfondamenton 2 (ant.) sfondo.

s.m. n 1 la parte più lontana di un dipinto, di una fotografia o di un'altra rappresentazione, rispetto a chi guarda: pittore abilissimo negli sfondi ; una madonna dipinta su uno sfondo di montagne ...

v. tr. [io sfóndolo ecc.] (ant.) sfondare: ogni cosa del legnetto tolta, quello sfondolarono (boccaccio dec. ii, 4).

s.m. (fam.) errore grossolano, sproposito: fare , dire uno sfondone ; un compito pieno di sfondoni.

v. tr. [io sforàcchio ecc.] bucherellare, forare qua e là.

s.f. lo sforacchiare, l'essere sforacchiato | la parte sforacchiata.

s.m. lo sforare, l'essere sforato: lo sforamento dei tempi.

v. tr. [io sfóro ecc. ; aus. avere] superare dei limiti quantitativi (di tempo, di spazio, di spesa ecc.) previsti per una determinata attività, operazione, lavoro: sforare il preventivo del 30% ;...

v. tr. [io sfòrbicio ecc.] tagliare, tagliuzzare con le forbici (anche assol.) | v. intr. [aus. avere] (sport) eseguire una sforbiciata.

s.f. n 1 lo sforbiciare, spec. in fretta, alla meglio: dare una sforbiciata ai capelli | colpo di forbicin 2 (sport) rapido movimento a forbice delle gambe, eseguito con tecnica e scopo diversi nel...

v. tr. [io sfórmo ecc.]n 1 deformare; far perdere la forma: sformare un cappello , i guanti n 2 togliere dalla forma: sformare un dolce | sformarsi v. rifl. perdere la forma, deformarsi: le scarpe...

part. pass. di sformare agg. n 1 che ha perduto la forma: scarpe sformate n 2 deforme nella persona: essendo di persona piccolo e sformato (boccaccio dec. vi, 5)n 3 (ant.) eccezionale,...

s.f. l'operazione di togliere dalla forma.

v. tr. [io sfornàcio ecc.] togliere dalla fornace: sfornaciare i mattoni.

v. tr. [io sfórno ecc.]n 1 togliere dal forno: sfornare il pane , i biscotti n 2 (fig.) produrre in abbondanza e con velocità: uno scrittore che sforna un romanzo all'anno ; l'università continua...

v. intr. [io sfornèllo ecc. ; aus. avere] (fam.) stare ai fornelli, cucinare.

v. tr. [io sfornisco , tu sfornisci ecc.] privare di ciò che costituisce il rifornimento, la provvista necessaria: sfornire un'officina dei ricambi , delle scorte ; sfornire un forte della...

part. pass. di sfornire agg. sprovvisto, privo, mancante: essere sfornito di contanti , di argomenti | (assol.) non fornito, mal fornito: un negozio , un reparto sfornito.

s.m. (teat.) fessura nella scena, dovuta per lo più a montaggio inaccurato, attraverso la quale lo spettatore intravede una parte del retroscena.

s.f. cattiva fortuna, sorte avversa: avere sfortuna al gioco ; portare sfortuna ; essere perseguitato dalla sfortuna | avvenimento, circostanza sfavorevole: è stata una vera sfortuna aver...

agg. n 1 che ha sfortuna, che è perseguitato dalla sfortuna: un uomo sfortunato ; essere sfortunato negli affari | prov. : sfortunato al gioco, fortunato in amore n 2 che non ha avuto buon esito,...

s.m. (non com.) lo sforzare, lo sforzarsi.

s.m. (mus.) indicazione sullo spartito che prescrive di eseguire con particolare intensità una nota o l'accordo su cui una nota è posta; la nota o l'accordo così eseguiti.

v. tr. [io sfòrzo ecc.]n 1 sottoporre a uno sforzo: sforzare il motore ; sforzare la voce | sforzare una pianta , fare in modo che dia più fruttin 2 costringere, far forza su qualcuno: se non ha...

part. pass. di sforzaren 1 agg. n 1 fatto con sforzo o per forza; non naturale, non spontaneo: un sorriso sforzato n 2 che distorce i dati di fatto: interpretazione sforzata di un testo s.m. ...

s.f. (non com.) lo sforzare; forzatura.

agg. [pl. m. -schi] degli sforza, signori di milano: il ducato sforzesco | castello sforzesco , quello edificato in milano dai visconti (sec. xiv) e completato sotto francesco sforza (1459).

s.m. n 1 l'impiego di un grado maggiore di forza, fisica o spirituale, per ottenere un determinato risultato; intensa applicazione e impegno: uno sforzo muscolare , mentale ; fare uno sforzo di...

v. tr. [io sfòsso ecc.] (non com.)n 1 togliere dalla fossa: sfossare le patate n 2 scavare fosse (anche assol.).

s.m. [f. -trice] (non com.) chi sfossa, chi scava fosse.

s.f. (non com.) lo sfossare, l'essere sfossato.

v. tr. [io sfótto ecc.] (pop.) prendere in giro, deridere: lo sfotteva continuamente | sfottersi v. rifl. (pop.) prendersi in giro a vicenda.

v. tr. [io sfottìcchio ecc.] (pop.) sfottere in continuazione ma in maniera amichevole, senza malanimo.

s.m. (pop.) lo sfottere, l'essere sfottuto; canzonatura, presa in giro.

s.m. [f. -trice] (pop.) chi sfotte.

s.f. (pop.) sfottimento; atto, discorso con cui si sfotte.

s.m. (pop.) presa in giro, canzonatura.

s.m. (non com.) lo sfracassare, lo sfracassarsi, l'essere sfracassato.

v. tr. (non com.) fracassare, sconquassare con violenza | sfracassarsi v. rifl. (non com.) fracassarsi.

ant. o pop. sfragellare , v. tr. [io sfracèllo ecc.] rompere rovinosamente, ridurre a pezzi o a cosa informe: la macchina gli sfracellò un braccio | sfracellarsi v. rifl. andare in pezzi,...

s.m. (fam.) sconquasso, rottura rovinosa, distruzione completa (spec. in usi iperb.): i tifosi delusi hanno fatto uno sfracello.

s.f. disciplina che studia i sigilli dal punto di vista tecnico, artistico e storico.

agg. [pl. m. -ci] della sfragistica, relativo alla sfragistica.

vedi franamento.

v. tr. [io sfrancé so ecc.] (non com.) liberare dagli influssi francesi: sfrancesare la lingua | v. intr. [aus. avere] parlare male il francese; parlare francese a sproposito.

v. tr. [io sfranchisco , tu sfranchisci ecc.] (non com.) far diventare più disinvolto, più franco; rinfrancare | sfranchirsi v. rifl. (non com.) diventare più franco; rinfrancarsi.

v. tr. [io sfràngio ecc.] fornire di frangia l'orlo di un tessuto | sfrangiarsi v. rifl. sfilacciarsi a forma di frangia.

part. pass. di sfrangiare agg. sfilacciato a forma di frangia | foglia sfrangiata , che termina in piccole punte simili a una frangia § sfrangiatamente avv. a forma di frangia.

s.f. lo sfrangiare, lo sfrangiarsi | la parte sfrangiata.

v. tr. [io sfrasco , tu sfraschi ecc.] privare delle frasche, diradare le frasche: sfrascare una siepe | levare dalle frasche: sfrascare i bozzoli dei bachi da seta | v. intr. [aus. avere] (non...

v. rifl. deporre la tonaca di frate; abbandonare un ordine religioso.

v. tr. n 1 estromettere con procedura coattiva da un immobile chi lo ha in locazione; intimare al locatario di lasciare l'immobile locato: sfrattare un inquilino n 2 (estens.) mandare via bruscamente...

part. pass. di sfrattare agg. e s.m. [f. -a] che, chi ha subito uno sfratto.

s.m. lo sfrattare, l'essere sfrattato; intimazione di lasciare l'immobile locato: dare lo sfratto ; subire uno sfratto.

v. intr. [io sfréccio ecc. ; aus. avere] passare con la velocità di una freccia; correre molto velocemente: le automobili sfrecciavano sull'autostrada.

s.m. n 1 lo sfregaren 2 (med.) rumore che si rileva all'auscultazione in corrispondenza di membrane sierose infiammate (pleura, pericardio).

v. tr. [io sfrégo , tu sfréghi ecc.]n 1 passare e ripassare la mano o un oggetto sulla superficie di qualcosa: sfregarsi gli occhi ; sfregare l'argento per lucidarlo n 2 strisciare facendo una...

s.f. (non com.) lo sfregare una volta: darsi una sfregata agli occhi per vederci meglio. dim. sfregatina.

s.f. lo sfregare | il segno lasciato sfregando.

v. tr. [io sfrègio o sfrégio ecc.]n 1 deturpare con uno o più sfregi: sfregiare il viso a qualcuno ; sfregiare un monumento , un quadro n 2 (fig.) disonorare, infamare: sfregiare qualcuno...

part. pass. di sfregiare agg. deturpato da uno o più sfregi: viso sfregiato s.m. [f. -a] chi ha il viso deturpato da uno sfregio; usato spec. come soprannome di malviventi: jack lo sfregiato.

s.m. [f. -trice] chi sfregia.

s.m. n 1 taglio, ferita, bruciatura che deturpano i tratti del viso; anche, la cicatrice che ne rimane: fare uno sfregio a qualcuno ; avere uno sfregio sulla guancia | (estens.) taglio, graffio,...

s.m. (non com.) lo sfrenare, lo sfrenarsi (spec. fig.).

v. tr. [io sfréno o sfrèno ecc.]n 1 (non com.) togliere il freno, liberare dall'azione del freno: sfrenare la macchina n 2 (fig.) lasciare libero da ogni freno: sfrenare la propria immaginazione ...

s.f. n 1 l'essere sfrenato, senza alcuna moderazione o controllon 2 spec. pl. atto privo di ritegno e misura: abbandonarsi a sfrenatezze di ogni sorta.

part. pass. di sfrenare agg. privo di ogni freno (anche fig.): galoppo sfrenato ; lusso sfrenato ; ambizione , passione sfrenata § sfrenatamente avv. senza alcun freno o controllo; smodatamente:...

s.m. n 1 calo quantitativo che una merce, un materiale, un prodotto subisce durante la lavorazione o il trasporton 2 l'insieme dei residui di lavorazione di fibre tessili, carta, legname ecc.

v. intr. [coniugato come friggere ; aus. avere] fare un rumore crepitante, come i grassi che friggono: l'olio sfrigge nella padella | (estens.) scoppiettare: la legna verde sfrigge nel fuoco.

v. intr. [io sfrìgolo ecc. ; aus. avere] sfriggere.

s.m. uno sfrigolare continuo.

v. intr. [io sfringuèllo ecc. ; aus. avere] (non com.)n 1 cinguettare, cantaren 2 (fig.) cianciare; spettegolare | v. tr. raccontare cianciando: che vai sfringuellando a destra e a manca?.

v. tr. n 1 frisare, sfiorare, toccare appenan 2 (region.) sfregiare, rovinare la superficie di qualcosa.

s.f. (region.) segno prodotto su una superficie che abbia strisciato contro qualcosa: provocare una sfrisatura sulla carrozzeria.

s.m. n 1 lo sfiorare, il toccare appena | toccare qualcosa di sfriso , sfiorandola appenan 2 (region.) sfrisatura: una macchina coperta di sfrisi.

v. tr. [io sfrittèllo ecc.] (fam.) macchiare, riempire di macchie (spec. d'unto): sfrittellare la tovaglia ; sfrittellarsi la cravatta.

agg. si dice di olio già usato per friggere.

v. tr. [io sfrómbolo ecc.] (non com.) frombolare.

s.f. (non com.) colpo tirato con la frombola.

s.m. (non com.) lo sfrondare, lo sfrondarsi, l'essere sfrondato.

v. tr. [io sfróndo ecc.]n 1 privare delle fronde: sfrondare un albero , un ramo n 2 (fig.) togliere ciò che è superfluo, non essenziale o non pertinente, non vero: sfrondare un discorso , un...

part. pass. di sfrondare agg. n 1 privo di fronden 2 (fig.) alleggerito del superfluo, ridotto all'essenziale.

s.f. operazione dello sfrondare.

s.f. (non com.) sfrontatezza.

s.f. l'essere sfrontato: non posso tollerare tanta sfrontatezza | azione da sfrontato: le sue sfrontatezze hanno stancato tutti.

agg. n 1 di persona, che non prova vergogna; insolente, sfacciato: un ragazzo sfrontato n 2 di cosa, che rivela mancanza di ritegno, di pudore: discorso , comportamento sfrontato s.m. [f. -a]...

v. tr. [io sfrucóno ecc.] (non com.) frugare con le dita o con un arnese per cercare qualcosa o per liberare un condotto dall'intasatura.

s.f. (non com.) lo sfruconare una volta.

v. tr. [io sfrucùlio ecc.] (dial.) infastidire, punzecchiare, stuzzicare.

v. intr. [io sfrùscio ecc. ; aus. avere] frusciare a lungo.

s.m. fruscio prolungato.

agg. che si può sfruttare.

s.m. n 1 lo sfruttare, l'essere sfruttato (anche fig.): lo sfruttamento delle risorse del sottosuolo ; lo sfruttamento di un'invenzione | sfruttamento della prostituzione , reato di chi si procura...

v. tr. n 1 coltivare, far fruttare un terreno o altro bene naturale: sfruttare razionalmente un fondo agricolo ; sfruttare una miniera , un giacimento petrolifero | forzare le capacità produttive di...

agg. e s.m. [f. -trice] che, chi sfrutta: sfruttatore di donne.

s.f. trappola che l'apicoltore pone alla porticina dell'alveare per catturare i fuchi in soprannumero.

part. pres. di sfuggire agg. n 1 elusivo, evasivo; non chiaro, non leale: sguardo sfuggente ; un individuo sfuggente n 2 detto di lineamenti, poco marcato, appena accennato: mento sfuggente ; fronte...

agg. che sfugge facilmente (anche fig.): immagine sfuggevole ; ricordo sfuggevole § sfuggevolmente avv. in modo sfuggevole, di sfuggita.

s.f. (non com.) l'essere sfuggevole.

s.m. (ant.) lo sfuggire.

v. intr. [io sfuggo , tu sfuggi ecc. ; aus. essere]n 1 sottrarsi a qualcuno o a qualcosa: sfuggire agli inseguitori ; sfuggire alla giustizia , alla morte n 2 cadere, scivolare via: il vaso mi è...

s.f. n 1 (non com.) rapida corsa, visita in un luogo: fare una sfuggita a roma n 2 nella loc. avv. di sfuggita (rar. alla sfuggita), fuggevolmente, rapidamente, in fretta: l'ho visto solo qualche...

v. intr. [aus. essere]n 1 dileguarsi, dissiparsi: la nebbia cominciava a sfumare | (fig.) andare in fumo, svanire: l'affare è sfumato all'ultimo momento ; un'illusione , una speranza che sfumerà...

part. pass. di sfumare agg. n 1 andato in fumo, svanito: affare , progetto sfumato n 2 di colore, che passa gradatamente da un tono all'altro | di figura, che presenta contorni alquanto indistintin...

s.f. n 1 nella tecnica pittorica, passaggio graduale da un colore a un altro o da un tono a un altro dello stesso colore | ciascuna delle varie tonalità di un determinato colore: quest'anno è di...

s.m. cilindretto di carta arrotolata usato dai disegnatori per eseguire sfumature.

s.m. lo sfumare una figura disegnata a matita o a carboncino, passandovi sopra con lo sfumino, con un tessuto o con altro materiale: colorire a sfumo.

e deriv. vedi sfocare e deriv.

v. tr. [io sfùrio ecc.] (non com.) manifestare la propria ira con parole o atti violenti | v. intr. [aus. avere] sfogarsi: lascialo sfuriare.

s.f. n 1 manifestazione violenta di collera; aspro e violento rimbrotto: fare una sfuriata ; prendersi una sfuriata n 2 (estens.) esplosione violenta, ma di breve durata, di fenomeni meteorologici:...

agg. n 1 liquefatto, sciolto: burro sfuso n 2 (estens.) si dice di merce che si trasporta o si vende non confezionata in pacchetti, bottiglie e sim.: caramelle sfuse ; olio , vino sfuso.

v. tr. [io sgabèllo ecc.] (ant.) sdaziare.

s.m. piccolo sedile di legno o di altro materiale, senza spalliera né braccioli; panchetto per appoggiarvi i piedi: sedersi , salire su uno sgabello | farsi sgabello di qualcuno , (fig.) servirsene...

s.m. stanza molto piccola e stretta, generalmente senza finestre, usata per lo più come ripostiglio.

v. tr. [io sgagliardisco, tu sgagliardisci ecc.] (non com.) rendere meno gagliardo; indebolire.

v. tr. (non com.) produrre galle o vesciche.

s.f. (non com.) formazione di galle.

v. intr. [io sgallétto ecc.; aus. avere] (non com.) fare il galletto; essere vivace e baldanzoso come un galletto.

agg. e s.m. [f. -a] (region.) si dice di persona malferma sulle gambe; sciancato, sfiancato.part. pass. di sgallettare agg. (non com.) vivace e spudorato, ma senza personalità.

v. tr. (dial.) capire, intuire qualcosa di dissimulato | farsi sgamare , farsi scoprire mentre si sta facendo qualcosa di nascosto.

v. tr. (non com.) privare un fiore del gambo.v. intr. [aus. essere], sgambarsi v. rifl. n 1 (non com.) fare passi troppo lunghi; camminare in fretta: entrarono dentro il colonnato, e sgambarono per...

s.f. n 1 (non com.) lunga corsa, camminata faticosan 2 (sport) la corsa di riscaldamento che fanno i cavalli o anche gli atleti prima di una gara.

agg. si dice di indumento che presenta sgambatura: un costume da bagno , uno slip molto sgambato.

s.f. apertura di un indumento in corrispondenza della coscia e che può estendersi fino all'anca: un body con una sgambatura molto alta. s.f. (sport) sgambata.

s.m. (non com.) lo sgambettare.

v. intr. [io sgambétto ecc.; aus. avere]n 1 muovere, dimenare le gambe stando sdraiati: il bimbo sgambettava nel lettino n 2 (estens.) camminare a passi corti e rapidi: il piccolo sgambetta dietro...

s.f. (non com.) lo sgambettare.

s.m. n 1 mossa con la quale si intralcia il passo a qualcuno che sta camminando o correndo, per farlo cadere | fare lo sgambetto a qualcuno , (fig.) prendere il suo posto, subentrargli con mezzi...

s.f. (agr.) taglio dei rami laterali di un albero fatto in modo che nel punto del taglio possano germogliare altri rami.

s.m. (agr.) pianta arborea sottoposta a sgamollatura.

s.m. (non com.) lo sganasciare, lo sganasciarsi.

v. tr. [io sganàscio ecc.]n 1 (non com.) slogare le ganasce a qualcunon 2 (fig. tosc.) rompere, sconquassare: sganasciare un libro , un tavolo | v. intr. [aus. avere] (rar.) mangiare avidamente,...

s.f. n 1 (non com.) lo sganasciare, lo sganasciarsi, l'essere sganasciaton 2 risata prolungata e fragorosa: farsi una sganasciata.

region. sganassone , s.m. schiaffo dato con forza sul viso.

agg. che si può sganciare.

s.m. negli aerei da bombardamento, congegno per lo sgancio automatico delle bombe.

s.m. lo sganciare, lo sganciarsi, l'essere sganciato.

v. tr. [io sgàncio ecc.]n 1 staccare da un gancio; liberare dai ganci: sganciare il rimorchio dalla motrice ; sganciarsi gli scarponi | sganciare una bomba , lanciarla da un aereo su un bersaglion...

s.m. sganciamento, spec. di ordigni esplosivi: dopo lo sgancio gli aerei ripresero quota.

s.m. (non com.) lo sgangherare, lo sgangherarsi, l'essere sgangherato.

v. tr. [io sgànghero ecc.] levare dai gangheri, scardinare | (estens.) sconquassare, sfasciare | sgangherarsi v. rifl. (scherz.) sganasciarsi: sgangherarsi dalle risa.

s.f. (non com.) l'essere sgangherato; modo di comportarsi sguaiato, scomposto.

part. pass. di sgangherare agg. n 1 divelto dai cardini | (estens.) sconquassato, sconnesso: un tavolo sgangherato ; una porta vecchia e sgangherata | (fig.) scorretto e disordinato: prosa ,...

v. tr. (ant.) trarre d'inganno svelando la verità: io mi credeva che fosse ciò che tu dì e che egli più fede che alcuno altro ti portasse; ma me ha egli sgannata (boccaccio dec. vii, 7).

s.f. sgarbatezza | atto, discorso sgarbato: non posso sopportare le sue sgarbataggini.

s.f. l'essere sgarbato | azione o discorso sgarbato; sgarbataggine.

agg. n 1 che non ha garbo, sgraziato: una risata sgarbata n 2 che si comporta in modo poco garbato, poco cortese: un impiegato molto sgarbato | che denota scortesia: risposta sgarbata ; contegno...

s.f. atto, comportamento sgarbato; villania.

s.m. n 1 (non com.) maniera di trattare ineducata, priva di garbon 2 azione, parola, comportamento scortese; villania, scortesia: fare uno sgarbo a qualcuno.

v. tr. [io sgarbùglio ecc.] sciogliere un garbuglio, districare ciò che è intricato: sgarbugliare una matassa | (fig.) chiarire, risolvere: sgarbugliare una questione complicata.

part. pres. di sgargiare agg. appariscente, vistoso (detto spec. di colori): un bel rosso sgargiante ; un vestito sgargiante § sgargiantemente avv. in maniera sgargiante, con colori vistosi:...

v. intr. [io sgàrgio ecc.; aus. avere] (rar.) essere vivace, vistoso, detto spec. di colori.

v. intr. [aus. avere] (fam.) sbagliare, mancare d'esattezza: un orologio che non sgarra di un secondo | detto di persona, sbagliare, venir meno al proprio dovere: è un impiegato perfetto, non...

v. tr. [io sgarrétto ecc.]n 1 tagliare i garretti a un animalen 2 in arboricoltura, recidere le piantine fino al piede, allo scopo di rinforzarle.

s.f. lo sgarrettare, l'essere sgarrettato.

s.m. n 1 (fam.) lo sgarrare; il venir meno al proprio dovere: raccomando la puntualità, non ammetto nessuno sgarro n 2 nel linguaggio della malavita, offesa, infrazione di un codice di comportamento,...

agg. (dial.) degradato, molto malandato, quasi in rovina: un paese sgarrupato.

s.f. nome di alcune varietà di airone.

v. tr. cancellare raschiando con uno sgarzino (anche assol.).

s.m. piccolo raschietto con punta a lancia, usato spec. dai disegnatori per cancellature su inchiostro di china e sim.

o sgassare , v. tr. liberare l'anidride carbonica contenuta in una bevanda gassata agitandola o aggiungendovi del limone | v. intr. [aus. avere] (fam.) dare violente accelerate al motore, a veicolo...

v. intr. [io sgattàiolo (meno com. sgattaiòlo) ecc. ; aus. avere o essere] passare agilmente attraverso aperture molto strette, come fa il gatto | (estens.) allontanarsi quatto quatto: riuscì a...

v. intr. [aus. avere] (fam.) darsi al buon tempo; spassarsela.

v. tr. e intr. [io sgèlo ecc.; aus. dell'intr. avere o essere] (fam.) disgelare.

s.m. (fam.) disgelo.

v. intr. [io sghémbo ecc. ; aus. avere] (non com.) essere sghembo, storto.

agg. non diritto; obliquo: muro sghembo , non perpendicolare al piano su cui poggia; a sghembo , di sghimbescio, di sbieco | in geometria: rette sghembe , coppia di rette non complanari; curva...

v. tr. [io sghermisco, tu sghermisci ecc.] (ant.) lasciare ciò che si era ghermito, afferrato.

agg. e s.m. [f. -trice] (ant.) che, chi sghermisce: lo caldo sghermitor subito fue (dante inf. xxii, 142).

agg. (non com.) fatto, tagliato a gheroni: sottana sgheronata , a strisce triangolari strette in alto, larghe in basso.

s.m. n 1 un tempo, uomo d'armi al servizio di un privato, generalmente prepotente e violento | faccia da sgherro , brutto ceffon 2 (spreg.) poliziotto, guardia armata: il dittatore era seguito da un...

v. tr. [io sghiàccio ecc.] portare ciò che è ghiacciato a una temperatura normale: sghiacciare la carne prima di cuocerla | v. intr. [aus. avere ed essere], sghiacciarsi v. rifl. sgelarsi.

s.m. lo sghiaiare, l'essere sghiaiato.

v. tr. [io sghiàio ecc.] eliminare la ghiaia che si deposita nei canali, nei bacini artificiali, nei fiumi e sim.

s.m. in ingegneria idraulica, bacino posto all'imbocco di un condotto di presa per far depositare le ghiaie trasportate dalla corrente.

v. intr. [aus. avere] (non com.) ghignare.

s.m. lo sghignazzare; sghignazzata.

v. intr. [aus. avere] ghignare rumorosamente; ridere sguaiatamente e con scherno.

s.f. lo sghignazzare; risata sguaiata, di sarcasmo, di scherno: fare una sghignazzata.

s.m. riso sguaiato.

agg. sghembo, spec. nelle loc. di sghimbescio , a sghimbescio , di traverso, obliquamente: camminare a sghimbescio.

v. tr. (mar.) ammainare e stendere in coperta le parti più alte dell'alberatura della nave, per proteggerle in caso di burrasca o per effettuare la loro manutenzione.

s.m. lo stesso che ghiribizzo.

v. tr. [io sgnacco, tu sgnacchi ecc.] (gerg.) mettere, cacciare, sbattere: l'hanno sgnaccato in galera.

v. intr. [io sgòbbo ecc.; aus. avere] (fam.) lavorare molto, con grande fatica e sacrificio: sgobbare sui libri ; sgobba tutto l'anno.

s.f. (fam.) lo sgobbare; lavoro, studio prolungato nel tempo e senza pause.

s.m. (fam.) lo sgobbare; sforzo, lavoro prolungato.

s.m. [f. -a] chi lavora o studia con assiduità, tenacia e grande applicazione (per lo più spreg.): quel ragazzo non è intelligente, è solo uno sgobbone.

v. intr. [io sgócciolo ecc.; aus. essere nel sign. 1, avere nel sign. 2]n 1 cadere in gocciole, gocciolare: è sgocciolata acqua sul pavimento n 2 perdere gocce, lasciare uscire un liquido in...

s.m. n 1 qualsiasi recipiente in cui viene raccolto un liquido che sgocciolan 2 attrezzo di cucina, di varia forma e materiale, su cui si mettono a sgocciolare le stoviglie o altri oggetti appena...

s.f. n 1 lo sgocciolaren 2 le poche gocce cadute o rimaste sul fondo di un recipiente | l'impronta lasciata da gocce cadute: pulire le sgocciolature sul pavimento.

s.m. uno sgocciolare continuo.

s.m. sgocciolatura, ultimo resto di liquido sul fondo di un recipiente | essere agli sgoccioli , (fig.) stare per finire, essere prossimo alla conclusione: le mie risorse sono ormai agli sgoccioli ;...

v. rifl. [io mi sgólo ecc.] affaticare la gola gridando, parlando a voce alta o cantando per un tempo prolungato: sgolarsi per farsi sentire | (estens.) parlare molto e a lungo: mi sono dovuto...

v. tr. [io sgómbero ecc.] sgombrare; in partic., rendere libero uno spazio, un ambiente (anche assol.): sgomberare la piazza , un appartamento ; dovremo sgomberare entro il mese | sgombera! ,...

s.m. [f. -trice] (rar.) chi sgombera; chi trasporta le masserizie per mestiere.

s.f. (non com.) lo sgomberare, il traslocare | la spesa dello sgombero.

s.m. n 1 lo sgomberaren 2 operazione militare consistente nell'evacuare da una zona i suoi abitanti o nel portare via da un luogo malati, feriti, materiali di ingombro ecc.

s.m. invar. tipo di autoveicolo in grado di sgombrare la neve dalle strade.

v. tr. [io sgómbro ecc.]n 1 liberare, vuotare un luogo, un ambiente dalle persone o dagli oggetti che lo ingombrano; sgomberare (anche fig.): sgombrare una stanza ; la polizia ha sgombrato la...

agg. non ingombro, libero (anche fig.): appartamento sgombro ; avere la mente sgombra , non offuscata da preoccupazioni, sentimenti e sim. s.m. lo sgombrare: la polizia ha effettuato lo sgombro...

v. tr. [io sgoménto ecc.] causare sgomento; spaventare: la notizia mi ha sgomentato | sgomentarsi v. rifl. provare sgomento, rimanere attonito: non si sgomenta di nulla.

s.m. stato di forte turbamento psichico, provocato da eventi esterni; spavento: sul suo viso si leggeva lo sgomento ; lasciarsi prendere dallo sgomento ; lo sgomento della nazione per il vile...

v. tr. [io sgòmino ecc.]n 1 sbaragliare, mettere in rotta: sgominare i nemici n 2 (ant.) scompigliare, mettere in disordine: pare a te una parola avere a sgominare tutta la casa (machiavelli).

s.m. (rar.) dispersione, disordine.

v. tr. [io sgómito ecc.] colpire coi gomiti | (assol.) farsi largo fra la gente a gomitate (anche fig.): per affermarsi ha sgomitato non poco.

v. tr. [io sgomìtolo ecc.]n 1 svolgere, disfare un gomitolo traendo il filon 2 (fig. antiq.) raccontare o confessare tutto per ordine.

v. tr. [io sgómmo ecc.]n 1 privare dell'ingommaturan 2 sottoporre la seta alla sgommatura | v. intr. [aus. avere] fare una sgommata | sgommarsi v. rifl. perdere l'ingommatura: francobolli che si...

s.f. stridio provocato dai pneumatici di un veicolo che affronta una curva a velocità sostenuta o parte da fermo accelerando violentemente.

part. pass. di sgommare agg. n 1 privo di gomma: francobollo sgommato n 2 (fam.) detto di auto o motoveicolo, non provvisto di gomme o con gomme molto logore.

s.f. operazione mediante la quale si libera la seta dalla sericina, rendendola più bianca.

s.m. lo sgonfiare, lo sgonfiarsi, l'essere sgonfiato.

v. tr. [io sgónfio ecc.]n 1 vuotare in tutto o in parte un recipiente elastico dell'aria o del gas di cui era gonfio: sgonfiare i pneumatici , un canotto n 2 (estens.) eliminare o ridurre un...

part. pass. di sgonfiaren 1 agg. che ha perduto la gonfiezza, il gonfiore | essere un pallone sgonfiato , (fig.) avere perduto la boria, la presunzione.

s.f. lo sgonfiare, lo sgonfiarsi.

agg. privo di gonfiezza, poco gonfio: un pneumatico sgonfio | non gonfio, senza gonfiore: il piede è già sgonfio. s.m. sbuffo: una gonna a sgonfi.

s.m. [f. -a] (region.) persona vanagloriosa, boriosa.

s.m. n 1 sorta di frittella di pasta dolce, talvolta con ripieno di marmellata, che si gonfia durante la cotturan 2 nell'abbigliamento femminile, grosso sbuffo nelle maniche o in altra parte del...

v. intr. [io sgonnèllo ecc.; aus. avere] (fam.) andare in giro qua e là, affaccendandosi per farsi notare e ammirare (detto di donna).

s.f. scalpello con la lama a sezione curva, usato in falegnameria, silografia, incisione su linoleum, chirurgia ecc.

v. tr. [io sgòrbio ecc.] riempire di sgorbi, scarabocchiare: sgorbiare un foglio.

s.f. lo sgorbiare, l'essere sgorbiato.

s.m. n 1 macchia d'inchiostro fatta scrivendo; scarabocchio: una lettera piena di sgorbi ' (estens.) parola illeggibile: i tuoi sgorbi non li capisce nessuno n 2 (estens.) scritto, disegno o altra...

s.m. (non com.) lo sgorgare.

v. intr. [io sgórgo, tu sgórghi ecc.; aus. essere]n 1 uscir fuori a fiotti e con un certo impeto: l'acqua sgorga dalla fonte ' (fig.) nascere spontaneamente, scaturire: parole che sgorgano dal...

s.m. [pl. -ghi] lo sgorgare.

v. tr. [io sgótto ecc.] (mar.) liberare dall'acqua il fondo di un'imbarcazione usando la sassola.

v. tr. [io sgovèrno ecc.] (non com.) governare male.

s.m. (non com.) il governare male; malgoverno.

s.m. lo sgozzare, l'essere sgozzato.

v. tr. [io sgózzo ecc.]n 1 tagliare la gola, scannare: sgozzare un agnello n 2 (fig.) sfruttare prestando denaro a usura; sottoporre a strozzinaggio.

s.f. (non com.)n 1 sgozzamento: la sgozzatura degli agnelli n 2 (fig.) l'essere sottoposto a strozzinaggio.

agg. che non è gradito, che spiace: un sapore , un odore sgradevole | (estens.) fastidioso, molesto: una persona sgradevole § sgradevolmente avv.

s.f. l'essere sgradevole.

v. tr. [io sgradisco, tu sgradisci ecc.] (non com.) non gradire, rifiutare di accettare: sgradire un regalo | v. intr. [aus. essere] (non com.) non piacere.

part. pass. di sgradire agg. che non piace, che provoca fastidio: un complimento , un discorso sgradito.

v. tr. [io sgràffio ecc.]n 1 (fam.) graffiaren 2 (non com.) rubare, sgraffignare.

s.f. (fam.) graffiatura.

non com. graffignare, v. tr. (fam.) portare via con lestezza: mi hanno sgraffignato il portafoglio.

s.m. (fam.) graffio.

v. intr. [io sgrammàtico, tu sgrammàtichi ecc.; aus. avere] fare errori di grammatica.

part. pass. di sgrammaticare agg. n 1 si dice di persona che fa molti errori di grammatica parlando o scrivendon 2 si dice di uno scritto o di un discorso che contenga molti errori: una lettera...

s.f. errore di grammatica.

s.f. riduzione del peso di un prodotto contenuto in una confezione per la vendita al minuto, in modo che il prezzo di vendita della confezione possa restare inalterato nonostante l'aumento del costo...

s.m. lo sgranare, lo sgranarsi.

v. tr. n 1 togliere i semi delle piante leguminose dal baccello; anche, togliere i grani da un frutto: sgranare i piselli , le fave ; sgranare una melagrana ; sgranare il granturco , togliere i grani...

part. pass. di sgranaren 1 agg. tolto dal baccello o dal frutto: fagioli sgranati | occhi sgranati , (fig.) spalancati per la meraviglia.

s.m. lo stesso che sgranatrice.

agg. e s.m. [f. -trice] che, chi sgrana il granturco.

s.f. n 1 (agr.) apparecchio, formato da un disco girevole scanalato o dentato, del quale ci si serve per staccare le cariossidi del granturco dalle pannocchien 2 nell'industria tessile, macchina per...

s.f. lo sgranare, spec. con riferimento ai legumi, al granturco e al cotone.

v. tr. [io sgrànchio ecc.] (ant. o region.) sgranchire.

v. tr. [io sgranchisco, tu sgranchisci ecc.], sgranchirsi v. rifl. sciogliere i muscoli e le articolazioni intorpiditi, facendo del moto: vado a piedi per sgranchirmi le gambe ; ho bisogno di...

v. tr. [io sgranèllo ecc.] togliere i granelli dal grappolo | sgranellarsi v. rifl. dividersi, frantumarsi in granelli: una pietra che si sgranella facilmente.

s.f. lo sgranellare, lo sgranellarsi, l'essere sgranellato.

v. tr. [io sgranòcchio ecc.] (fam.) mangiare qualcosa che crocchia sotto i denti: sgranocchiare caramelle.

v. tr. [io sgràppolo ecc.] (agr.) separare gli acini dai raspi dell'uva dopo la vendemmia.

s.m. (agr.) attrezzo di legno usato per levare il raspo ai grappoli d'uva.

s.f. (agr.) apparecchio che serve a sgrappolare l'uva.

s.m. nella pulitura superficiale di un prodotto, il trattamento chimico di sgrassatura.

v. tr. n 1 togliere il grasso: sgrassare il brodo n 2 (estens.) togliere le macchie di grasso: sgrassare il colletto della giacca.

s.f. n 1 lo sgrassare, l'essere sgrassaton 2 nell'industria tessile, lo stesso che lavaggio.

s.m. (non com.) lo sgravare, lo sgravarsi.

v. tr. alleggerire, alleviare da un peso, da un onere (spec. fig.): sgravare da un debito , da una preoccupazione | v. intr. [aus. avere] (ant.) partorire | sgravarsi v. rifl. o intr. pron. n 1...

v. intr. [io sgràvido ecc.; aus. avere] (ant.) sgravarsi, partorire.

s.m. n 1 lo sgravare, lo sgravarsi, l'essere sgravato; in partic., alleggerimento o eliminazione di un onere fiscale: sgravio d'imposta n 2 (fig. non com.) scarico, discolpa: sgravio di coscienza.

s.f. l'essere sgraziato; atto di persona sgraziata.

agg. senza grazia, privo di armonia e bellezza: una voce sgraziata ; è alto ma sgraziato § sgraziatamente avv.

s.m. lo sgretolare, lo sgretolarsi, l'essere sgretolato.

v. tr. [io sgrétolo ecc.] rompere in piccoli frammenti: le infiltrazioni d'acqua sgretolano la roccia ; ingannava il tempo sgretolando delle fave abbrustolite (verga) | sgretolarsi v. rifl. ...

part. pass. di sgretolare agg. ridotto in piccoli frammenti, frantumato: un muro sgretolato | (estens.) corroso, rovinato: vecchie case sgretolate.

s.m. lo sgretolare, lo sgretolarsi continuo di qualcosa | rumore di qualcosa che si sgretola.

v. tr. rimproverare, riprendere gridando (spec. bambini o ragazzi).

s.f. lo sgridare; rimprovero, rabbuffo: dare , fare una sgridata. dim. sgridatina.

v. intr. [io sgrìgiolo ecc.; aus. avere] (tosc. , lett.) scricchiolare: sul focolare un gran ceppo di quercia... finiva di consumarsi sgrigiolando sopra un mucchio di braci (bacchelli).

s.m. in idraulica, dispositivo, manuale o automatico, per sgomberare il materiale che si deposita sulle griglie poste all'imbocco di un canale o di una condotta forzata.

v. intr. [io sgrìgliolo ecc.; aus. avere] (tosc. , lett.) scricchiolare: il suolo... sgrigliola sotto gli zoccoli (d'annunzio).

v. intr. [io sgrillétto ecc.; aus. avere] crepitare, detto di vivanda messa a cuocere nell'olio caldo senza essere stata asciugata.v. intr. [io sgrillétto ecc.; aus. avere] far scattare il...

s.f. (fam.) grinfia.

vedi scrollare.

v. tr. [io sgrómmo ecc.] pulire dalla gromma: sgrommare una botte.

s.f. n 1 lo sgrommare, l'essere sgrommaton 2 strato di gromma.

v. intr. [io sgróndo ecc.; aus. avere]n 1 cadere dalle gronde (detto di acqua)n 2 far sì che l'acqua o un altro liquido scoli da un recipiente o da un oggetto che ne è impregnato: mettere a...

s.m. nell'industria vinicola, macchina per la separazione del mosto dalle vinacce.

s.f. lo sgrondare, l'essere sgrondato.

s.m. lo sgrondare; per estens., l'acqua che cade dalle gronde o che sgocciola da un oggetto bagnato ' mettere qualcosa a sgrondo , a sgrondare ' tetto a sgrondo , con una pendenza più accentuata del...

s.f. sgrondatore munito di pressa continua per la spremitura delle vinacce.

non com. sgruppare, v. tr. [io sgróppo o sgròppo ecc.] sciogliere un nodo, un groppo: la fune indi al viaggio il nocchier sgroppa (ariosto o. f. viii, 26).v. tr. [io sgròppo ecc.] rovinare la...

s.f. n 1 lo sgroppare, l'inarcare la groppa (detto di cavallo)n 2 cavalcata breve e velocen 3 nel ciclismo e in altre discipline sportive, breve corsa di allenamento.

part. pass. di sgropparen 2 agg. si dice di animale da sella o da tiro molto magro, sfiancato | (ant.) di persona, magra e macilenta.

v. intr. [io sgroppóno ecc.; aus. avere], sgropponarsi v. rifl. (fam.) rompersi il groppone a lavorare; fare un lavoro molto faticoso.

s.f. (fam.) lo sgropponare; grossa fatica, lavoro pesante.

s.m. l'operazione, il processo dello sgrossare (anche fig.).

v. tr. [io sgròsso ecc.]n 1 dare una prima forma a un oggetto togliendone le parti eccedenti o inutili, spec. nella lavorazione del marmo e del legno: sgrossare un tronco d'albero | (estens.)...

s.f. sgrossamento.

s.m. (agr.) operazione con cui si allarga la buca entro la quale va messo a dimora un albero.

v. tr. [io sgròtto ecc.]n 1 (agr.) eseguire, praticare uno sgrottamenton 2 (ant.) asportare materiale da un argine, da un muro.

v. tr. [io sgrovìglio ecc.] sciogliere un groviglio (anche fig.): sgrovigliare una matassa ; sgrovigliare una questione complicata.

v. tr. [io sgrovìgliolo ecc.] (rar.) sgrovigliare.

v. tr. (pop.) colpire qualcuno sul grugno | sgrugnarsi v. rifl. battere, rompersi il grugno (anche fig.): vuol far di testa sua? lascia che si sgrugni.

s.f. (pop.) colpo dato o ricevuto sul grugno.

v. tr. lo stesso che sgrommare.

vedi sgroppare 1.

s.f. l'essere sguaiato | atteggiamento, discorso sguaiato: queste sguaiataggini mi irritano.

s.f. (non com.) sguaiataggine.

agg. scomposto, volgare: riso , atteggiamento sguaiato agg. e s.m. [f. a-] si dice di chi si comporta o parla in modo sconveniente, volgare, contrario alla buona educazione § sguaiatamente avv.

v. tr. [io sguaìno (diffuso ma meno corretto sguàino) ecc.] togliere dalla guaina, dal fodero: sguainare la spada | sguainare le unghie , (fig.) prepararsi a contrastare con decisione qualcuno.

v. tr. [io sgualcisco, tu sgualcisci ecc.] far prendere pieghe a stoffe, carte e sim.: sgualcire il vestito , il giornale | sgualcirsi v. rifl. raggrinzarsi, spiegazzarsi.

part. pass. di sgualcire agg. raggrinzato, spiegazzato, detto di stoffe, carte e sim.: un abito sgualcito ; una lettera tutta sgualcita.

s.f. n 1 lo sgualcire, lo sgualcirsin 2 spiegazzatura, parte sgualcita: le sgualciture di un vestito.

s.f. (spreg.) donna di facili costumi | (estens.) prostituta. dim. sgualdrinella pegg. sgualdrinaccia.

s.f. [pl. -ce] nei finimenti degli animali da sella, striscia di cuoio che va dalla testiera al portamorso.

v. tr. [io sguàncio ecc.] (non com.) fare gli sguanci a porte, finestre e sim.; strombare.

s.m. n 1 linea, struttura obliqua: muro a sguancio n 2 riferito a porte o a finestre, lo stesso che strombatura. s.m. lo stesso che scancio.

v. tr. e intr. [aus. avere] (ant.)n 1 guardare con intensità: ella non ci dicea alcuna cosa, / ma lasciavane gir, solo sguardando / a guisa di leon quando si posa (dante purg. vi, 64-66)n 2...

s.f. (ant.) sguardo, occhiata.

poet. guardo, s.m. n 1 il guardare, il rivolgere gli occhi verso un punto o in una direzione: indirizzare , tendere , fissare lo sguardo ; portare lo sguardo sulle persone presenti ; entrando non ci...

lett. sguernire, v. tr. [io sguarnisco, tu sguarnisci ecc.]n 1 togliere una guarnizione o le guarnizioni: sguarnire un abito n 2 (estens.) privare qualcosa di ciò che costituisce il suo corredo...

lett. sguernito, part. pass. di sguarnire agg. n 1 privo di guarnizione o di guarnizioni: un cappellino sguarnito n 2 (estens.) privo di ciò che serve e di solito si ha: una casa sguarnita...

s.f. in ferrovia, macchina per la manutenzione della massicciata, viaggiante sul binario stesso, che rimuove la ghiaia, la ripulisce e la rimette in opera.

rar. guattero, s.m. [f. -a] addetto ai servizi di pulizia della cucina, in aiuto del cuoco | (spreg.) servo addetto ai servizi più umili: trattare qualcuno da sguattero , senza alcun rispetto,...

s.m. lo sguazzare (anche fig.).

v. intr. [aus. avere]n 1 stare nell'acqua muovendo vivacemente gambe e braccia ma senza nuotare: i bambini sguazzavano nella piscina | sguazzare nelle scarpe , negli abiti , (fig.) averli troppo...

v. tr. [io sguèrcio ecc.] (non com.) far diventare guercio; per estens., rovinare la vista | sguerciarsi v. rifl. rovinarsi la vista.

v. tr. [io sguercisco, tu sguercisci ecc.] (rar.) sguerciare.

e deriv. vedi sguarnire e deriv.

v. tr. [io sguìncio ecc.] tagliare a sguincio, obliquamente.

s.m. (non com.) sguancio; linea, struttura obliqua.

v. tr. [io sguinzàglio ecc.]n 1 sciogliere dal guinzaglio: sguinzagliare il cane n 2 (fig.) mandare alla ricerca, all'inseguimento di qualcuno: il commissario ha sguinzagliato i suoi uomini sulle...

v. intr. [io sguìscio ecc.; aus. essere] (tosc.) sgusciare via, fuggire: la mattina mi alzava per tempissimo e... sguisciava via colla pisana nell'orto (nievo).

v. intr. [aus. essere] (ant. o pop.) guizzare: allor margutte in piè subito sguizza (pulci).

s.m. lo sguizzare; guizzo.

v. tr. (sett.) pulire strofinando energicamente: sgurare il pavimento ; sgurare una pentola con la pietra pomice | sturare: sgurare il lavandino.

v. intr. [io sgùscio ecc.; aus. essere] scivolare via sfuggendo alla presa: il piatto gli è sgusciato di mano | detto di persona o di animale, sfuggire abilmente: sgusciare di soppiatto ,...

s.f. (agr.) macchina che serve a separare i semi dal guscio, e in partic. i semi minuti delle erbe foraggere dalle loro infiorescenze.

s.f. lo sgusciare, lo sgusciarsi, l'essere sgusciato: la sgusciatura dei piselli.

s.m. n 1 modanatura ornamentale a forma di guscion 2 strumento incavato per cesellaren 3 (mar.) rientranza nell'opera morta di una nave da guerra, che ha la funzione di accrescere l'angolo di tiro...

s.m. invar. ballo moderno di tempo veloce e fortemente cadenzato.

s.m. invar. recipiente nel quale si mescolano gli ingredienti che compongono un cocktail.

o scekeraggio, s.m. azione e risultato dello shakerare.

o scekerare, v. tr. scuotere con lo shaker gli ingredienti di un cocktail, per mescolarli.

agg. lo stesso che scespiriano.

s.m. invar. n 1 miscela schiumogena detergente, per lo più liquida ma anche in polvere, che si impiega per lavare i capelli (usata anche la forma italianizzata sciampo) ' shampoo secco , polvere...

s.m. invar. l'operazione del lavare i capelli con lo shampoo.

s.m. invar. tessuto di seta a superficie ineguale, per la presenza, nella trama, di fili più grossi o di materiale meno pregiato; per estens., qualsiasi tessuto, confezionato con altre fibre...

s.m. invar. nelle rilevazioni degli ascolti televisivi, la percentuale di spettatori sintonizzati su un canale in una determinata fascia oraria.

s.m. invar. (inform.) software che può essere usato gratuitamente per un periodo di prova, ma che richiede il pagamento di un prezzo nel caso si voglia continuare a usarlo.

vedi shiatzu.

s.m. invar. (edil.) tipo di copertura usata negli edifici industriali.

s.m. invar. (mus.) strumento aerofono ad ance libere, originario della cina; consiste in un serbatoio a forma di teiera con una corta imboccatura da cui si immette il fiato, che viene poi distribuito...

s.m. invar. portatore o guida indigena delle regioni dell'himalaia.

s.m. invar. denominazione d'origine di un tipo di vino bianco liquoroso prodotto nella regione di jerez de la frontera (provincia di cadice) in spagna.

s.m. invar. lana pregiata fornita dalle pecore delle isole britanniche shetland; filato o tessuto di tale lana | usato anche come agg. : lana shetland.

o shatsu, shiatzu, s.m. invar. pratica terapeutica consistente nel massaggiare con la punta delle dita particolari punti del corpo per riequilibrare l'energia corporea del soggetto trattato.

s.m. invar. (inform.) tasto di funzione della tastiera del computer che si utilizza in combinazione con i tasti lettera per ottenere i caratteri maiuscoli.

s.m. invar. n 1 ballo affine al fox-trot, ma assai più vivace, diffusosi dagli stati uniti in europa dopo la prima guerra mondialen 2 nel linguaggio automobilistico, oscillazione di una ruota...

s.m. lo stesso che scintoismo.

s.m. e f. [pl. m. -sti] lo stesso che scintoista.

agg. [pl. m. -ci] lo stesso che scintoistico.

vedi shockare.

s.m. invar. n 1 (med.) reazione organica violenta indotta da uno stimolo intenso di natura fisica o psichica: shock traumatico , postoperatorio , anafilattico n 2 (estens.) emozione improvvisa e...

o shoccare, v. tr. [io shòcko ecc.] lo stesso, ma meno usato, che scioccare.

agg. invar. impressionante, molto emozionante ' rosa shocking , vivo, molto brillante, vistoso.

agg. (med.) che determina uno shock: un trauma shockizzante | che induce uno stato di shock: terapia shockizzante , shockterapia.

s.f. (med.) terapia di malattie mentali che consiste nel provocare nel paziente, con tecniche diverse, forti stimoli o shock nervosi (p. e. elettroshock).

s.m. invar. nel giappone dal sec. xii al xix, il capo militare-feudale cui era delegato il governo del paese.

s.m. carica dello shogun; potere, regime, epoca degli shogun.

s.m. invar. sacchetto in plastica che i negozianti forniscono ai clienti per riporvi gli acquisti.

s.m. invar. l'andare in giro per negozi, per fare acquisti: fare lo shopping in centro.

loc. sost. m. invar. complesso di negozi e servizi in grado di soddisfare molteplici esigenze, riuniti in un unico o più edifici; centro commerciale.

s.m. invar. cortometraggio pubblicitario.

s.m. pl. calzoncini corti per uomo o per donna.

s.m. invar. spettacolo di varietà teatrale o televisivo.

loc. sost. m. invar. l'industria dello spettacolo; l'attività economica collegata al mondo dello spettacolo.

s.m. invar. battello fluviale che nell'ottocento faceva servizio sui grandi fiumi dell'america settentrionale e a bordo del quale si svolgevano spettacoli di varietà musicale.

s.m. invar. salone in cui si espongono, e talora anche si vendono, prodotti.

s.f. invar. donna di spettacolo in grado di condurre un varietà, presentando i numeri, cantando e ballando.

s.m. invar. il mostrare, il dichiarare apertamente le proprie intenzioni; per estens., resa dei conti, chiarificazione finale.

s.f. invar. giovane donna di spettacolo in grado di intrattenere il pubblico incentrando su di sé il programma di uno show.

s.m. invar. n 1 uomo di spettacolo in grado di intrattenere il pubblico incentrando su di sé il programma di uno shown 2 (estens.) persona esibizionista, che vuole essere al centro dell'attenzione.

s.m. invar. proiettile cavo di artiglieria che esplode in prossimità del bersaglio, scagliando violentemente all'intorno le pallottole con cui è caricato.

s.m. invar. tempo di ballabile il cui ritmo evoca il movimento rapido degli stantuffi della locomotiva.

s.m. invar. n 1 (elettr.) resistenza collegata in parallelo con un circuito elettrico allo scopo di diminuire l'intensità della corrente che vi circolan 2 (med.) mescolanza di sangue in seguito al...

s.m. (elettr.) l'operazione e l'effetto del disporre uno shunt.

o sciuntare, v. tr. n 1 (elettr.) inserire uno shuntn 2 (fig.) evitare, saltare.

s.m. invar. navetta spaziale.

s.m. (mus.) la settima nota della scala diatonica.pron. pers. rifl. m. e f. di terza pers. sing. e pl. n 1 forma complementare atona del pron. pers. sé ; si usa, in posizione sia enclitica sia...

cong. con valore correlativo disgiuntivo, equivale a così. .. (come), non solo... (anche) , tanto... (quanto) : ne parlerò sia agli uni sia agli altri ; mi obbedirai, sia che tu voglia sia che tu...

s.m. (geol.) strato esterno del globo terrestre, costituito prevalentemente da composti di silicio e alluminio.

agg. [pl. m. -ci] (geol.) del sial; che costituisce il sial: minerale sialico ; roccia sialica ; crosta sialica.

agg. [pl. m. -ci] (min.) si dice di ogni minerale costituente le argille.

vedi scialoadenite.

agg. n 1 del siam, paese che attualmente è denominato thailandian 2 fratelli , sorelle siamesi , coppia di gemelli che nascono congiunti in una parte del corpo (così detti perché nel secolo scorso...

s.m. e f. [pl. m. -ti]n 1 abitante dell'antica sibarin 2 (fig. lett.) persona amante del lusso, dei piaceri più raffinati.

agg. [pl. m. -ci]n 1 di sibari, dei sibaritin 2 (fig.) da sibarita; eccessivamente raffinato: lusso sibaritico § sibariticamente avv. al modo dei sibariti, da sibarita.

o sì bene, cong. (lett.) lo stesso che bensì , con valore avversativo (sempre dopo una prop. negativa).

s.f. (scherz.) luogo freddissimo: questa cantina è una siberia.

agg. della siberia: lingue siberiane | freddo siberiano , (fig.) assai intenso s.m. [f. -a] abitante, nativo della siberia.

agg. e s.f. (ling.) in fonetica, si dice di consonante fricativa la cui articolazione avviene all'altezza degli incisivi superiori o della parte anteriore del palato e produce un caratteristico...

v. intr. [io sìbilo ecc. ; aus. avere] emettere sibili: la serpe sibila ; il vento sibilava fra le finestre.

s.m. un sibilare continuato.

s.f. n 1 nell'antichità classica, nome di donne che si credeva fossero dotate di qualità profetiche per ispirazione degli dei: la sibilla cumana , di cuman 2 (lett. o scherz.) donna che predice...

agg. n 1 di, da sibilla: responso sibillino | libri sibillini , quelli che la leggenda diceva donati dalla sibilla cumana a tarquinio prisco, re di roma, perché fossero consultati nei momenti di...

s.m. fischio continuato, sottile e acuto: il sibilo del vento , di un proiettile.

avv. così, proprio così (si scrive fra parentesi, come avvertenza, accanto a parole o citazioni per qualche verso discutibili e delle quali si vuol segnalare che sono riferite nella loro esatta...

loc. avv. senz'altro, senza ulteriori aggiunte.

s.f. pugnale con punta acuta e lama ricurva, usato dagli antichi gladiatori traci.

agg. che è proprio o si riferisce a un'antica popolazione indigena pre-indoeuropea abitante la sicilia centrale e sudoccidentale prima dell'invasione dei siculi s.m. [f. -a] appartenente alla...

s.m. chi uccide su mandato di altri.

s.f. (chim.) proprietà di alcune sostanze, spec. degli oli naturali o artificiali costituiti da grassi insaturi, di polimerizzare trasformandosi in una massa viscosa e di conferire tale consistenza...

agg. e s.m. (chim.) si dice di sostanza dotata di siccatività.

lett. sì che, cong. n 1 e quindi, e perciò (con valore conclusivo): incominciò a nevicare, sicché ritornammo indietro ' (assol.) in frasi interr., per sollecitare a rispondere, a parlare, a...

s.m. (tosc.) lo stesso che cicciolo.

agg. che è soggetto a siccità: regione siccitosa.

s.f. mancanza assoluta o scarsezza di piogge per un periodo di tempo prolungato | aridità, secchezza dell'aria o del terreno.

lett. sì come, avv. (lett.) come: onde, siccome suole, / ornare ella si appresta (leopardi il sabato del villaggio 5-6) cong. poiché, giacché (con valore causale): siccome non c'era nessuno,...

o siciliota, s.m. [pl. -ti] abitante delle antiche colonie greche di sicilia.

s.f. antica danza pastorale, in tempo binario.

s.m. (ling.) forma caratteristica del dialetto siciliano penetrata in un altro dialetto o in italiano.

s.f. qualità di ciò che è siciliano; carattere tipicamente siciliano di qualcosa o qualcuno: la sicilianità delle radici culturali di verga e pirandello.

ant. ciciliano, agg. della sicilia: le città , le tradizioni siciliane | scuola poetica siciliana , la poesia d'arte che fiorì alla corte palermitana di federico ii di svevia nel sec. xiii ' alla...

vedi siceliota.

s.m. nell'antichità greco-romana, danza di satiri in onore di dioniso, accompagnata da canti.

s.m. unità ponderale e monetaria dell'antico oriente, adottata anche dall'antico stato ebraico.

s.m. n 1 nell'antica grecia, il privato cittadino che, di propria iniziativa, denunciava alle autorità l'autore di un reato; col tempo quella del sicofante divenne una vera e propria professionen 2...

s.f. l'attività del sicofante.

s.m. n 1 grande albero africano dal cui legno gli egizi ricavavano i sarcofaghi per le mummie (fam. moracee)n 2 il frutto di tale albero.

s.m. (bot.) l'infiorescenza propria del fico; l'infruttescenza che ne deriva.

s.f. (med.) malattia della pelle caratterizzata da un'infiammazione suppurativa dei follicoli dei peli e del tessuto perifollicolare.

agg. n 1 che è proprio o si riferisce al più antico strato della popolazione indoeuropea stanziatasi in sicilia poco prima della colonizzazione greca (sec. viii a. c.)n 2 (lett. o scherz.) della...

s.f. ostentata sicurezza di sé, presunzione altezzosa: parlare , agire con sicumera.

s.f. congegno di sicurezza che blocca il funzionamento del meccanismo di sparo nelle armi da fuoco portatili, oppure impedisce l'apertura o la chiusura di porte, portelli e altri sistemi; (estens.)...

o securanza, s.f. (ant.) sicurezza, baldanza: poi che 'n piacere non ti fu, amore, / ch'a me donassi tanta sicuranza (boccaccio dec. x, 7).

o securare, v. tr. (ant.) assicurare, rendere sicuro; dare cauzione a qualcuno: ma del rimanente come il sicurerai tu? (boccaccio dec. viii, 10).

s.f. n 1 condizione di ciò che è sicuro, di ciò che consente di prevenire o attenuare rischi: la sicurezza del viaggio ; un mezzo che non dà garanzie di sicurezza ; fare qualcosa per maggior...

vedi sicurtà.

poet. securo, agg. n 1 che non presenta alcun pericolo: trovare un rifugio sicuro ; cercare un impiego sicuro per i propri risparmi n 2 che non nutre alcun timore, che non corre pericoli; protetto:...

ant. securità, securtà, sicurità, sicurtade, sicurtate, s.f. n 1 assicurazione, in alcune loc. tecniche: polizza di sicurtà ; premio di sicurtà n 2 (ant.) sicurezza; garanzia: le imprese del re...

s.m. (rar.) guardrail.

s.m. invar. carrozzino laterale di una motocarrozzetta; per estens., la motocarrozzetta stessa.

s.m. [pl. -sti] passeggero o guidatore di un sidecar.

agg. (astr.) delle stelle, degli astri: luce , spazio siderale | anno siderale , il tempo impiegato dalla terra per compiere il suo giro intorno al sole.

s.f. (agr.) particolare pratica di concimazione consistente in un sovescio arricchito da fertilizzanti minerali.

v. intr. (poet.) posare, stare, trovarsi: o luce etterna che sola in te sidi (dante par. xxxiii, 124).

agg. n 1 (lett.) delle stelle, stellare: i siderei fochi / 'ncoronarono i monti (d'annunzio)n 2 (astr.) siderale: anno sidereo.

s.f. n 1 (min.) carbonato ferroso in masse spatiche di colore tra il giallo e il bruno nerastro, importante per l'estrazione del ferron 2 meteorite composta da ferro e nichel metallici, in proporzione...

primo elemento di parole composte della terminologia scientifica, dal gr. sídìros 'ferro' (siderosi).

s.f. (biol.) tendenza di alcuni microrganismi a preferire acque o terreni ricchi di minerali ferrosi.

agg. e s.m. (biol.) si dice di microrganismo che presenta siderofilia.

s.f. arte dell'incisione su lastre di acciaio.

s.f. (min.) meteorite contenente poco ferro e in prevalenza minerali come pirosseni e feldspati.

s.f. (med.) malattia polmonare dovuta a inalazione di polveri contenenti ossido di ferro.

s.m. lo stesso che celostato.

s.f. settore della metallurgia che concerne la produzione e la lavorazione industriale dell'acciaio e della ghisa a partire da minerali o rottami ferrosi.

agg. [pl. m. -ci] della siderurgia: industria siderurgica s. m. [f. -a] operaio che lavora nell'industria siderurgica | industriale siderurgico.

s.m. bevanda leggermente alcolica ottenuta dalla fermentazione di succhi di frutta, spec. mele e pere.

s.m. invar. unità di misura della conduttanza elettrica nel sistema internazionale, pari alla conduttanza di un conduttore la cui resistenza è din 1 ohm.

s.f. (geol.) roccia eruttiva intrusiva, formata da un feldspato alcalino in associazione con altri minerali, di colore bruno biancastro, a struttura granulare; è usata come materiale per...

o siepaia , s.f. (non com.) siepe molto folta e intricata.

v. tr. [io sièpo ecc.] (non com.) cingere con una siepe.

s.f. n 1 fila di arbusti o altre piante, disposti fittamente e per una certa estensione al fine di limitare o recintare, o come ornamento di viali e giardini: piantare una siepe ; fare un buco in una...

agg. [pl. m. -ci] (non com.) del siero.

s.m. n 1 la parte liquida di un fluido biologico che risulta dopo la sua coagulazione: siero del sangue , la parte liquida, limpida, separata dai corpuscoli dopo la coagulazione; siero del latte ,...

o sero-, primo elemento di parole composte della medicina e della biologia, che indica presenza di siero o relazione con il siero.

s.f. (chim. biol.) ciascuna delle albumine presenti nel siero del sangue; si preparano industrialmente per uso farmaceutico o alimentare.

s.f. (med.) accertamento diagnostico di malattie infettive, basato sulla identificazione dei relativi anticorpi; anche, l'identificazione di microrganismi attraverso la loro reazione con anticorpi...

s.f. (chim. biol.) ciascuna delle proteine, dette globuline alfa, beta, gamma, presenti nel siero del sangue con funzione di trasporto dei grassi e di difesa immunologica.

s.f. ramo della biologia che studia le proprietà e la costituzione chimica del siero del sangue.

agg. [pl. m. -ci] di, relativo a sierologia.

s.f. (med.) la condizione di chi è sieronegativo.

agg. (med.) si dice di individuo che è risultato negativo a una sierodiagnosi, e non è quindi portatore del microrganismo patogeno in esame; in partic., di individuo non portatore del virus...

s.f. (med.) la condizione di chi è sieropositivo.

agg. (med.) si dice di individuo che è risultato positivo a una sierodiagnosi, ed è quindi portatore del microrganismo patogeno in esame; in partic., di individuo portatore del virus dell'aids.

s.f. sieroterapia preventiva.

s.f. (chim. biol.) ogni proteina presente nel siero del sangue (p. e. le sieroalbumine e le sieroglobuline).

agg. e s.f. (anat.) si dice della membrana di rivestimento delle cavità del corpo umano.

s.f. n 1 l'essere sieroson 2 essudato sieroso.

agg. n 1 che è simile a siero: un liquido sieroso n 2 che contiene siero: versamento sieroso | membrana sierosa , (anat.) sierosa.

s.f. terapia contro le malattie infettive basata sulla somministrazione per via parenterale di sieri ricchi di anticorpi contro gli agenti patogeni specifici.

agg. [pl. m. -ci] di, relativo a sieroterapia: procedimento sieroterapico.

s.f. in spagna e in america latina, catena montuosa con cresta molto frastagliata.

s.f. breve riposo pomeridiano: fare la siesta.

s.m. invar. (fis.) unità di misura che sostituisce il rem nel sistema internazionale, pari alla dose assorbita di qualsiasi radiazione ionizzante avente la stessa efficacia biologica din 1 gray di...

s.m. (geogr.) nel sahara, cresta di duna asimmetrica e dal profilo aguzzo.

o sì fatto, agg. (non com.) così fatto; tale § siffattamente avv. (ant.) in tal modo.

s.f. (med.) malattia infettiva a decorso cronico intermittente, trasmessa per via sessuale; è provocata da una spirocheta che causa varie lesioni nell'organismo, in particolare, nell'ultima fase, a...

agg. [pl. m. -ci] della sifilide agg. e s.m. [f. -a] che, chi è affetto da sifilide.

s.m. [pl. -mi] (med.) particolare ulcera non dolente della cute o delle mucose, gener. degli organi genitali, che rappresenta la prima manifestazione clinica della sifilide.

s.m. funzionamento difettoso del sifone di un gabinetto, che si svuota dell'acqua per eccessivo risucchio dello scarico, da cui deriva un rigurgito di miasmi.

s.m. (ing.) complesso delle opere idrauliche che è necessario realizzare per incanalare nel sottosuolo corsi d'acqua che scorrono in un territorio urbano.

s.m. n 1 conduttura idraulica a forma di u rovesciata, con il braccio d'entrata più corto di quello d'uscita, che si usa per portare un liquido da un livello a un altro inferiore valicando un...

s.m. pl. (zool.) ordine di celenterati marini planctonici, gelatinosi come meduse, polimorfi, che si riproducono per gemmazione e vivono in colonie galleggianti (cl. idrozoi) | sing. [-o] ogni...

s.f. n 1 operaia addetta alla lavorazione industriale del tabaccon 2 ragazza che vende sigari e sigarette nei locali pubblici.

s.m. n 1 operaio addetto alla lavorazione industriale del tabaccon 2 grosso insetto del gruppo dei punteruoli, di colore verde o blu brillante; la femmina depone le uova sulle foglie di diverse...

s.f. n 1 rotolino cilindrico di tabacco trinciato che si fuma avvolto in un foglietto di carta sottile a lenta combustione: sigaretta con filtro , senza filtro n 2 (estens.) qualsiasi oggetto la cui...

s.m. n 1 dim. di sigaro n 2 sigaretta rivestita da una foglia di tabacco, invece che dalla consueta carta.

s.f. scatola per conservare i sigari.

s.m. n 1 rotolo di varia forma, spessore e lunghezza, costituito da una o più foglie di tabacco, che si fuma: sigaro toscano , avana. dim. sigaretto n 2 nel linguaggio degli alpinisti, piccola...

inter. imita il lieve rumore di un sospiro; è usata spec. nel linguaggio dei fumetti per esprimere dispiacere, delusione, malinconia e sim.

part. pres. di sigillare e agg. (non com.) nei sign. del verbo s.m. materiale plastico, per lo più a base di polimeri siliconici, usato per chiudere ermeticamente le fessure dei serramenti o di...

v. tr. n 1 imprimere un sigillo; chiudere con un sigillo: sigillare un documento , una lettera n 2 (estens.) chiudere ermeticamente: sigillare un barattolo n 3 (dir.) apporre i sigilli, per...

s.m. incisore specializzato nell'incidere sigilli.

s.f. il sigillare, l'essere sigillato.

s.m. n 1 attrezzo di pietra o di metallo sulla cui superficie sono incisi a incavo uno stemma, un simbolo, una lettera, un motto o altri segni distintivi; si imprime su cera o ceralacca per...

s.f. lo stesso che sfragistica.

s.f. n 1 la lettera o le lettere iniziali di una o più parole (spec. nomi di associazioni, enti e sim.) usate convenzionalmente come abbreviazione al posto della denominazione per esteso: eni è la...

v. tr. contrassegnare con una sigla; apporre una sigla: siglare un documento | siglare un accordo internazionale , firmarlo provvisoriamente, in attesa di approvazione definitiva da parte degli...

s.m. raccolta di sigle, con le relative denominazioni per esteso.

s.f. il siglare, l'essere siglato.

s.m. invar.n 1 nome della diciottesima lettera dell'alfabeto greco2 (anat.) parte terminale del colon discendente che precede il retto.

o sigmatismo, s.m. difetto di pronuncia della consonante s.

agg. [pl. m. -ci] (ling.) nella morfologia greca, si dice di forma caratterizzata dalla presenza del sigma: aoristo , futuro sigmatico | (estens.) nella morfologia latina e delle lingue romanze, si...

vedi sigmacismo.

agg. (anat.) di forma simile a quella del sigma greco: intestino sigmoideo , altra denominazione del sigma.

s.f. (med.) infiammazione del sigma intestinale.

vedi segnacolo.

agg. (ant. , lett.) vessillifero, alfiere.

part. pres. di significare agg. (lett.)n 1 assai espressivo, che dice molte cose: uno sguardo significante n 2 importante, significativo: un nuovo e più strano, più significante spettacolo...

s.f. (ant. , lett.)n 1 significaton 2 dimostrazione, prova, segno ' fare significanza , dimostrare.

v. tr. [io signìfico , tu signìfichi ecc.]n 1 manifestare, esprimere un significato, un contenuto, un messaggio, un'informazione: "love" in inglese significa "amore" ; il rosso del semaforo...

s.f. (non com.) l'essere significativo; qualità di ciò che è significativo.

agg. n 1 che ha particolare significato o importanza: un successo significativo n 2 ricco di significato; espressivo: parole significative ; mi fece un cenno significativo n 3 cifre significative ,...

s.m. n 1 il contenuto semantico di un segno linguistico (parola, frase ecc.), o anche di altri mezzi d'espressione (simboli, segnali, gesti ecc): il significato di un termine scientifico , di...

s.f. (non com.) il significare; significato: gli diede quell'altro avviso, con parole di consiglio, e con significazione di precetto (manzoni p. s. xix) | in linguistica, senso.

ant. segnora, s.f. n 1 appellativo di riguardo e di cortesia con cui ci si rivolge o ci si riferisce a una donna sposata e che si premette al cognome, al nome e a eventuali titoli: buongiorno, signora...

s.m. n 1 (ant.) signoria, dominio | l'insieme degli obblighi e doveri del signore nei riguardi del vassallon 2 (econ.) anticamente, differenza tra il valore legale e il valore intrinseco di una moneta...

o segnoranza, s.f. (ant.) signoria, dominio' nel linguaggio dell'amore cortese, il dominio che la donna esercita sull'innamorato, suo servo d'amore.

ant. segnore, s.m. n 1 appellativo di riguardo e di cortesia con cui ci si rivolge o ci si riferisce a un uomo e che si premette al cognome, al nome e a eventuali titoli: buongiorno, signore! ;...

s.m. (ant. , lett.) il signoreggiare (anche fig.).

ant. segnoreggiare, v. tr. [io signoréggio ecc.] (lett.)n 1 tenere in signoria; dominare (anche fig.): signoreggiare una città ; e' l'aura mia vital da me partita / e viva e bella e nuda al ciel...

s.m. [f. -trice] (ant. , lett.) chi signoreggia (anche fig.).

agg. [pl. m. -schi] di, da signore; altezzoso (spec. spreg.): un'alterigia signoresca § signorescamente avv. (rar.).

agg. (ant.) signorile.

ant. segnoria, s.f. n 1 (lett.) autorità, dominio, potere assoluto: tenere qualcuno in signoria , sotto la propria signoria | riferito a forme di dominio politico: gli angiò esercitarono la loro...

agg. n 1 che è proprio o si riferisce a un antico signore feudale o rinascimentale: palazzo , autorità signorile n 2 di, da signore; che è proprio di un uomo ricco e raffinato: una casa signorile ;...

s.f. l'essere signorile: signorilità d'animo , di modi.

s.f. n 1 appellativo di riguardo e di cortesia con cui ci si rivolge o ci si riferisce a una donna non sposata e che si premette al cognome, al nome e a eventuali titoli: buongiorno, signorina ; la...

s.m. n 1 (antiq.) appellativo di riguardo, usato spec. dalle persone di servizio per il giovane figlio del padrone di casan 2 (iron.) giovanetto delicato, esigente e di gusti difficili.

o signor no, avv. nel linguaggio militare, forma di risposta negativa assoluta usata da chi si rivolge a un superiore.

s.m. [f. -a] (fam.) accr. di signore | in partic., uomo molto ricco.

s.m. n 1 accr. di signore n 2 (spreg.) nobile di importanza secondaria, ma arrogante e violento: vili, impuniti signorotti han piena / di scherani lor corte, e uccider fanno / chi sott'essi non curva...

o segnorso, s.m. (ant.) il suo signore: non vidi già mai menare stregghia / a ragazzo aspettato dal segnorso, /... / come ciascun menava spesso il morso (dante inf. xxix, 76-79).

o signor sì, avv. nel linguaggio militare, forma di risposta affermativa assoluta usata da chi si rivolge a un superiore.

agg. e s.m. e f. invar. appartenente al sikhismo; seguace del sikhismo: la comunità sikh ; la componente sikh della popolazione indiana ; la rivolta dei sikh.

s.m. movimento politico-religioso sorto agli inizi del xvi sec. dalla predicazione condotta nella regione indiana del punjab dal guru na¯nak (1469-1539); professa un rigido monoteismo e rifiuta le...

s.m. l'insilare, l'essere insilato.

s.m. (chim.)n 1 ogni composto contenente soltanto idrogeno e silicion 2 ogni derivato di tali composti.

s.m. (chim.) ogni composto organico ossidrilato del silicio; è detto anche silossanolo.

s.f. (bot.) genere di piante erbacee con fiori a colori vivaci e calice rigonfio (fam. cariofillacee).

s.m. scimmia indiana bruna col muso incorniciato da barba e capelli grigi (ord. primati).

agg. (lett.) tacito, silenzioso, senza rumori: un erbal fiume silente (d'annunzio) § silentemente avv.

v. tr. [io silènzio ecc]n 1 (non com.) ridurre al silenzio | nel linguaggio militare, mettere una postazione nemica in condizione di non nuoceren 2 ridurre la rumorosità di un motore o di un'altra...

s.m. n 1 nell'antica roma, lo schiavo che doveva mantenere il silenzio nella casa del padronen 2 ciambellano della corte bizantina, che curava l'ordine e il rispetto del silenzio nel palazzo...

s.m. n 1 dispositivo che riduce il rumore dello scarico dei gas nelle automobilin 2 dispositivo che si applica alla bocca delle armi da fuoco per attutire il rumore dello sparo.

s.m. n 1 assenza di suoni, di rumori, di voci: il silenzio della notte ; che silenzio! ; un silenzio di tomba , assoluto | ridurre al silenzio una batteria , un cannone ecc. , (mil.) metterli fuori...

s.f. l'essere silenzioso.

agg. n 1 che ama il silenzio; che sta in silenzio; taciturno: un ragazzo silenzioso | protesta silenziosa , (fig.) tacita, non chiassosan 2 che non fa rumore, che fa poco rumore: un congegno...

v. intr. (ant. , lett.) tacere: or dubbi tu e dubitando sili (dante par. xxxii, 49).

s.f. tessuto di cotone, usato per fodere.

s.f. n 1 nelle leggende nordiche, la compagna del silfon 2 (fig.) donna snella, agile e piena di grazia.

s.m. pl. (zool.) famiglia di insetti coleotteri con corpo oblungo, livree a colori vivaci, elitre ben sviluppate | sing. [-e] ogni insetto di tale famiglia.

s.m. (bot.)n 1 pianta erbacea con fusto quadrangolare, foglie opposte e fiori gialli (fam. composite)n 2 nome dato dai greci a una pianta della cirenaica da cui estraevano una sostanza resinosa.

s.m. nelle leggende nordiche, spirito, genio dell'aria, delle foreste o delle acque, benefico o più spesso malefico.

s.f. n 1 ritratto o figura di profilo, di cui sono disegnati solo i contorni, generalmente in nero su fondo biancon 2 (estens.) profilo del corpo, soprattutto femminile: avere una bella silhouette.

agg. [pl. m. -ci] (chim.) che è composto di silice o di silicati.

s.f. processo di reazione tra silice e calce, nella preparazione delle malte.

s.m. n 1 (chim.) nome comune di tutti i sali degli acidi silicicin 2 pl. (min) gruppo di minerali cristallini che sono i componenti essenziali di quasi tutte le rocce eruttive e di gran parte delle...

s.f. (min.) biossido di silicio, presente in molti minerali e nelle sabbie, in varietà cristalline (quarzo, selce) o amorfe (opale, forma fossile); resiste alle temperature elevate ed è attaccabile...

agg. di silice, che contiene silice: sabbie , rocce silicee.

agg. [pl. m. -ci] di silicio: acidi silicici , i due più importanti ossiacidi del silicio, da cui derivano i silicati; contengono, oltre a un atomo di silicio, quattro di idrogeno e quattro di...

agg. (bot.) si dice di pianta che cresce nei terreni ricchi di silicio.

s.m. elemento chimico, il cui simbolo è si; è un non metallo, costituente fondamentale di molte rocce e minerali; ha proprietà di semiconduttore.

v. tr. provocare un processo di silicizzazione | silicizzarsi v. rifl. subire un processo di silicizzazione.

part. pass. di silicizzare agg. che ha subito un processo di silicizzazione.

s.f. (geol.) processo di fossilizzazione in cui atomi di silicio si sostituiscono agli atomi di carbonio delle sostanze organiche.

agg. trattato con silicone in un intervento di chirurgia plastica: seno siliconato.

s.m. (chim.) nome di polimeri organici del silicio, di origine sintetica, con proprietà e applicazioni assai varie (lubrificanti, vernici, isolanti, resine ecc.).

agg. [pl. m. -ci] (chim.) di silicone, costituito di silicone | resine siliconiche , resine termoindurenti, molto stabili al calore, isolanti, idrorepellenti, antiadesive, usate spec. per laminati...

s.f. (med.) malattia polmonare provocata da una prolungata esposizione alla polvere di silice, a cui sono esposti minatori, lavoratori del vetro ecc.

s.f. (bot.) frutto secco, di forma allungata, che giunto a maturità si apre lungo due linee longitudinali.s.f. mollusco dei lamellibranchi detto com. cannolicchio , cannello o cappa. s.f. n 1...

s.m. (bot.) albero a foglie reniformi o rotonde e fiori rosei riuniti in grappoli; è detto anche albero di giuda (fam. leguminose).

s.f. (chim.) ossicarburo di silicio, usato per la produzione di resistenze per forni elettrici.

s.m. invar. (geol.) banco di roccia eruttiva intrusosi parallelamente all'interno di altri strati di rocce scistose.

s.f. (ling.) unità fonetica fondamentale costituita da uno o più suoni che si pronunciano con la stessa emissione di voce; può essere formata da una vocale o da un dittongo, soli o accompagnati da...

v. tr. [io sìllabo ecc.] pronunciare o scrivere le sillabe d'una parola, staccandole una dall'altra | imparare a leggere seguendo il metodo sillabico.

s.m. libro sul quale si impara a leggere e a scrivere, seguendo il metodo sillabico.

s.f. il sillabare, l'essere sillabato.

agg. [pl. m. -ci] di sillaba, delle sillabe; formato di sillabe | centro , apice sillabico , il punto di maggiore sonorità nella sillaba, coincidente con l'elemento vocalico | grafia , scrittura...

s.m. n 1 (non com.) catalogo, indicen 2 raccolta, pubblicata nel 1864, di ottanta proposizioni, desunte da documenti del papa pio ix, con cui questi condannava alcune tesi filosofiche, ideologiche e...

s.f. figura sintattica che consiste nel far concordare due o più elementi della frase in modo non rigorosamente grammaticale (p. e. quanti presuntuosi c'è a questo mondo!).

s.f. (min.) silicato di alluminio a struttura acicolare, usato nella produzione di ceramiche e manufatti resistenti al calore.

s.m. nell'antichità greca, poesia satirica di argomento filosofico, costituita da versi che parodiano quelli di omero o di altri poeti.

s.f. (lett.) raccolta di decreti, scritti, iscrizioni, brani letterari di uno o più autori.

s.m. n 1 (filos.) forma fondamentale dell'argomentazione logica, definita per la prima volta da aristotele e costituita da tre giudizi (o proposizioni) collegati tra loro in modo tale che, posti due...

s.f. (filos.) parte della logica che tratta della natura e delle forme del sillogismo: la sillogistica medievale.

agg. [pl. m. -ci] di sillogismo; che si basa su sillogismi: procedimento sillogistico ; dimostrazione sillogistica § sillogisticamente avv. in modo sillogistico; per sillogismi.

lett. silogizzare, v. intr. [aus. avere] ragionare per sillogismi | (fig.) ragionare sottilmente, almanaccare | v. tr. esporre in forma di sillogismo: essa è la luce etterna di sigieri, / che,...

diffuso ma non corretto silos, s.m. [pl. sili o, alla sp., silos]n 1 costruzione per lo più cilindrica, in lamiera o in muratura, per la conservazione e il deposito di foraggi, cereali, minerali...

o xilo-, primo elemento di parole composte, dal gr. xy/lon 'legno'; vale 'legno' o indica relazione con il legno (silografia).

vedi scirocco.

vedi siluetta.

vedi xilofago.

e deriv. vedi xilofono e deriv.

vedi sillogizzare.

o xilografia, s.f. procedimento di stampa di origine molto antica, usato sia per scritti sia per disegni, che si avvale come matrice di una tavoletta di legno duro sulla quale si intaglia, con...

o xilografico, agg. [pl. m. -ci] di, relativo alla silografia; ottenuto mediante silografia: tecnica silografica ; l'opera silografica di un artista.

o xilografo, s.m. [f. -a] chi esegue silografie.

o xilologia, s.f. studio del legno dal punto di vista botanico o dei suoi usi industriali.

o xilologico, agg. [pl. m. -ci] che concerne la silologia: studi silologici.

o xilologo, s.m. [f. -a ; pl. m. -gi] studioso di silologia.

s.m. (mar.) strumento usato per misurare la velocità delle navi.

vedi silo.

s.m. (chim.) ogni composto organico del silicio contenente ossigeno.

s.m. (chim.) silanolo.

o xiloteca, s.f. luogo dove si raccoglie il legno per studi botanici o tecnologici.

s.m. invar. (geol.) sedimento clastico formato da granuli di dimensioni intermedie tra quelle delle sabbie e quelle delle argille.

o siloetta, s.f. adattamento italiano del fr. silhouette.

® s.m. invar. (metall.) lega leggera costituita da alluminio e silicio o da alluminio e magnesio.

s.m. il silurare, l'essere silurato (anche fig.): il siluramento di una nave nemica ; il siluramento di un'iniziativa , azione ostile volta a farla fallire.

part. pres. di silurare agg. si dice di nave, aereo o altro mezzo da guerra che impiega siluri: aereo silurante s.f. nave da guerra, veloce e leggera, armata principalmente di siluri.

v. tr. n 1 colpire un obiettivo con uno o più silurin 2 (fig.) danneggiare o rovinare la carriera di chi ricopre un incarico di responsabilità e prestigio, destinandolo a compiti di minore...

agg. e s.m. [f. -trice] che, chi silura.

agg. e s.m. si dice del secondo periodo geologico dell'era paleozoica: fossile siluriano.

agg. e s.m. [pl. m. -ci] lo stesso che siluriano.

s.m. pl. (zool.) famiglia di pesci teleostei d'acqua dolce, con corpo molto allungato e privo di squame, e bocca non protrattile attorniata da caratteristici bargigli (ord. cipriniformi) | sing. ...

s.m. stabilimento in cui si fabbricano siluri.

agg. che ha forma di siluro.

s.m. (mil.) bacino e impianto per collaudare siluri.

s.m. [pl. -sti] (mar. mil.) marinaio specializzato nella preparazione, nella manutenzione e nell'uso dei siluri.

s.m. n 1 grossa arma subacquea autopropulsa e generalmente autoguidata, a forma di cilindro affusolato, contenente una grossa carica di esplosivo e munita di eliche e timoni nella coda; viene lanciata...

s.m. siluro di dimensioni inferiori a quelle normali, lanciato per lo più da mas e aerei.

agg. (lett.) di selva, delle selve: luogo silvano | divinità silvana ; animale silvano , abitatore delle selve.

ant. silvestro , agg. (lett.)n 1 di selva, delle selve: silvestre cibo e duro letto porse / quivi a le membra mie posa e ristoro (tasso g. l. viii, 42); e poi che mosso fue, / intrai per lo cammino...

s.f. n 1 (zool.) genere di piccoli uccelli passeriformi dal corpo corto con zampe esili, coda diritta e becco sottile, a cui appartengono, tra gli altri, la bigia, il beccafico e la capineran 2 (bot.)...

s.f. (zool.) genere di ruminanti della sottofamiglia dei bovini.

agg. delle selve; che vive nelle selve.

silvicultore vedi selvicoltore.

silvicultura vedi selvicoltura.

s.f. (min.) lo stesso che silvite.

s.m. (tip.) nome dato, nei primi tempi della stampa, al carattere di corpo 14; oggi è completamente disusato.

s.f. (min.) minerale costituito da cloruro di potassio in cristalli biancastri, usato come fertilizzante; è detto anche silvina.

vedi selvoso.

vedi sin-.

s.m. (geol.) strato del globo terrestre, compreso tra il sial e l'osol, costituito prevalentemente da silicati di magnesio.s.f. (archeol.) nel tempio classico, modanatura incavata superiormente in...

s.f. pl. (bot.) famiglia di piante dicotiledoni tropicali, arboree o arbustacee, con fiori in grappoli e frutti a drupa; vi appartiene, tra le altre, l'ailanto | sing. [-a] ogni pianta di tale...

agg. [pl. m. -ci] (geol.) di, del sima; simico.

s.m. (biol.) ogni individuo animale o vegetale che vive in simbiosi.

s.f. n 1 (biol.) forma di vita associata fra individui di specie diversa, con beneficio reciproco; si verifica fra vegetali, fra animali o fra un vegetale e un animalen 2 (fig.) rapporto molto stretto...

agg. [pl. m. -ci] di simbiosi (anche fig.): rapporto simbiotico.

s.m. (non com.) il simboleggiare, l'essere simboleggiato.

v. tr. [io simboléggio ecc.] rappresentare, manifestare con simboli: la colomba simboleggia la pace.

s.f. (non com.) complesso di simboli e loro uso per un determinato scopo | simboleggiatura cartografica , l'insieme dei simboli usati per rappresentare i vari elementi del paesaggio sulle carte...

s.f. studio scientifico dei simboli e del loro uso.

s.f. l'essere simbolico.

agg. [pl. m. -ci]n 1 di, relativo a un simbolo o a dei simboli; che ha natura o valore di simbolo: dono simbolico n 2 che si esprime mediante simboli o fa uso di simboli: linguaggio simbolico ;...

s.m. n 1 l'essere simbolo, l'avere carattere simbolico; l'essere costituito da simboli: il simbolismo del linguaggio ; il simbolismo di un rito religioso | la tendenza ad attribuire valore simbolico...

s.m. e f. [pl. m. -sti] esponente, seguace del simbolismo, spec. letterario: rimbaud fu uno dei più importanti simbolisti | usato anche come agg. in luogo di simbolistico.

agg. [pl. m. -ci] (lett.) del simbolismo; proprio di un artista simbolista: movimento simbolistico ; poema simbolistico § simbolisticamente avv.

v. tr. [io simbolizzo ecc.]n 1 (scient.) rappresentare mediante simboli; attribuire un valore simbolicon 2 (non com.) simboleggiare.

s.f. il simbolizzare, l'essere simbolizzato.

s.m. n 1 oggetto, individuo o altra cosa concreta che può sintetizzare ed evocare una realtà più vasta o un'entità astratta; emblema: il verde è simbolo della speranza ; la bandiera è il simbolo...

s.f. n 1 simbolican 2 insieme organico di simboli concernenti una data materia o argomento: simbologia matematica.

s.m. pl. (zool.) ordine di pesci d'acqua dolce dal corpo anguilliforme, privi di pinne ventrali e con le branchie unite a formare una sola fessura | sing. [-e] ogni pesce di tale ordine.

vedi scimmia.

agg. (geol.) simatico.

e deriv. vedi somigliare e deriv.

agg. omogeneo, dello stesso tipo, affine: una ditta di cosmetici e prodotti similari § similarmente avv. (non com.) similmente.

s.f. (non com.) l'essere similare.

agg. [superl. similìssimo (ant. simìllimo)]n 1 che presenta analogie e somiglianze con uno o più aspetti di un'altra cosa o un'altra persona: due ragazze con la voce simile ; l'anatra è simile...

s.f. n 1 (non com.) rassomiglianzan 2 (ret.) figura semantica che consiste nell'accostare due termini o due azioni sulla base di un rapporto di somiglianza, per lo più espresso da come , simile a ...

s.m. invar. nome generico di alcune leghe che hanno colore simile all'oro, costituite da rame e zinco o da rame, zinco e stagno; sono usate spec. in bigiotteria.

s.m. invar. materiale artificiale di aspetto e consistenza simili a quelli della pelle naturale, impiegato nella fabbricazione di borse e valigie, giacche e altri indumenti, o come rivestimento di...

o sinmelia, s.f. (biol.) anomalia morfologica dei vertebrati consistente nell'unificazione degli arti posteriori in uno solo.

s.f. n 1 proprietà di figure geometriche in cui i punti corrispondenti si trovano allineati da parti opposte e alla stessa distanza rispetto a un punto (centro di simmetria), a una retta (asse di...

agg. [pl. m. -ci] che ha simmetria; che è disposto in simmetria: i due quadri non sono simmetrici rispetto alla porta | proprietà simmetrica , in matematica e logica, una delle proprietà...

v. tr. disporre in modo simmetrico; rendere simmetrico.

s.f. il simmetrizzare, l'essere simmetrizzato.

s.f. nell'antica atene, gruppo di contribuenti cui spettavano la cura e gli oneri di determinati servizi pubblici.

agg. (lett.) che ha il naso schiacciato; camuso: pien di letizia va con l'altra schiera / del simo gregge (ariosto o. f. xvii, 65).

vedi simulacro.

v. intr. [io simonéggio ecc. ; aus. avere] (ant. , lett.) far simonia, commettere il peccato di simonia: di sotto al capo mio son li altri tratti / che precedetter me simoneggiando (dante inf. ...

s.f. (relig.) peccato in cui incorre chi pratica il commercio di beni spirituali (p. e. indulgenze, assoluzione dei peccati) o di beni temporali a essi inerenti (p. e. cariche ecclesiastiche).

agg. e s.m. [f. -a ; pl. m. -ci] che, chi compie simonia: i simoniaci dell'"inferno" dantesco agg. che ha carattere di simonia: vendita simoniaca.

® s.f. nome commerciale dell'anfetammina.

agg. [pl. m. -ci] che s'accorda perfettamente col pensiero o col carattere, le caratteristiche, le qualità di una persona o di una cosa x simpateticamente avv.

s.f. n 1 sentimento di attrazione istintiva verso una persona o di adesione nei confronti di una cosa: simpatia spontanea , reciproca , immediata ; avere , sentire , provare , ispirare simpatia ;...

agg. [pl. m. -ci]n 1 che ispira simpatia; affabile: essere , riuscire simpatico ; una persona simpatica a tutti. accr. simpaticone | (estens.) piacevole, gradevole: trascorrere una serata simpatica...

agg. e s.m. [pl. m. -ci] si dice di farmaco che contrasta gli effetti derivanti dall'eccitazione del sistema nervoso simpatico.

agg. e s.m. [pl. m. -ci] detto di sostanza o farmaco che stimola il sistema simpatico o provoca nell'organismo reazioni simili a quelle prodotte dall'eccitamento del sistema simpatico: l'adrenalina...

agg. e s.m. [pl. m. -ci]n 1 si dice di farmaco che provoca un aumento del tono del sistema nervoso simpaticon 2 si dice di individuo in cui il sistema nervoso simpatico ha una prevalenza funzionale...

part. pres. di simpatizzare agg. e s.m. e f. che, chi guarda con favore a un partito, a un movimento, a un'ideologia e sim., senza però avervi parte attiva.

v. intr. [aus. avere]n 1 entrare in rapporto di reciproca simpatia con qualcuno: simpatizzare con i nuovi compagni di scuola n 2 essere disposto favorevolmente verso qualcosa: simpatizzare per un...

s.f. (biol.) coabitazione di diverse specie nello stesso territorio geografico.

agg. (bot.) si dice di fiore che ha i petali uniti fra loro.

s.m. (mat.) insieme di punti chiuso e convesso di uno spazio euclideo (p. e. un poligono in un piano, un poliedro in uno spazio tridimensionale) che consente di trovare la soluzione (metodo del...

s.m. invar. in telefonia, apparecchio singolo, col quale l'abbonato dispone di un'intera linea (si distingue da duplex) agg. (med.) si dice della forma più comune di herpes, che colpisce...

vedi semplice 1.

s.m. pl. (zool.) sottordine di roditori dotati di un solo paio di incisivi sulla mascella e sulla mandibola | sing. [-o] ogni roditore appartenente a tale sottordine.

vedi semplicità.

agg. (bot.) si dice di ramificazione che in ogni biforcazione presenta un ramo più lungo dell'altro; si contrappone a monopodiale.

agg. [pl. m. -ci] (bot.) simpodiale.

s.m. (bot.) ramificazione simpodiale.

agg. [pl. m. -ci] (lett.) di simposio, relativo a un simposio.

s.m. [pl. -chi]n 1 nell'antichità greco-romana, chi aveva l'incarico, sorteggiato ai dadi, di sovraintendere alle mescite del vino ai convitati durante un simposion 2 (lett.) chi sovrintende a un...

s.m. n 1 (lett.) banchetto, conviton 2 (fig.) congresso di studiosi finalizzato alla discussione di un tema scientifico: un simposio di medicina.

non com. simolacro, s.m. (lett.)n 1 immagine, statua raffigurante una divinità, un eroe, un personaggio illustre: simulacro marmoreo ; un simulacro di venere n 2 (aer.) modello sperimentale inerte,...

s.m. (non com.) simulazione.

v. tr. [io sìmulo ecc.]n 1 manifestare sentimenti insinceri: simulare amicizia , interesse per qualcuno | mostrare ciò che non si ha, cercare di far credere qualcosa che non è: simulare la pazzia...

part. pass. di simulare agg. non vero; finto: sentimento , dolore simulato § simulatamente avv. con simulazione, falsamente.

s.m. n 1 [f. -trice] chi simulan 2 (tecn.) sistema o impianto per la simulazione sperimentale: simulatore di volo.

agg. fatto per simulare: atto simulatorio ; contegno simulatorio.

s.f. n 1 il simulare, l'essere simulato: la simulazione gli riuscì perfetta | simulazione sperimentale , riproduzione a fini sperimentali delle condizioni in cui si verifica un fenomenon 2 (dir.)...

s.m. nome di un genere di insetti simili a piccolissime mosche; acquatici allo stato di larve, da adulti possono provocare con le loro punture gravi danni agli allevamenti di bestiame e disturbi...

s.m. in pittura, sovrapposizione di due diversi punti di vista dello stesso oggetto.

s.m. n 1 interprete in grado di effettuare traduzioni simultaneen 2 giocatore di scacchi impegnato contemporaneamente in più garen 3 chi applica la tecnica pittorica del simultaneismo.

s.f. coincidenza degli eventi nel tempo.

agg. che avviene nel medesimo tempo, in coincidenza con un'altra cosa: l'arrivo simultaneo di due treni ; traduzione simultanea | in (maniera) simultanea , simultaneamente § simultaneamente avv.

s.m. vento caldo e secco, che soffia nelle regioni desertiche dell'africa sett.

o sim-, prefisso di parole composte di origine greca o di formazione moderna, dal gr. sy/n 'con, insieme'; indica unione, connessione, contemporaneità. la n si assimila dinanzi a l , m e s ...

s.f. fenomeno metrico che unisce due versi contigui e che si verifica, per esempio, quando la sillaba finale di un verso ipermetro si fonde, per mezzo dell'elisione o della sinalefe, con quella...

s.f. n 1 luogo di culto e di studio dell'ebraismon 2 l'insieme degli ebrei in quanto aderenti all'ebraismo o come popolo: l'antico testamento è sacro per la sinagoga e per la chiesa.

agg. della sinagoga: libri sinagogali.

agg. [pl. m. -ci] del monte sinai.

s.f. fusione in un'unica sillaba metrica della vocale o del dittongo finale di una parola con la vocale o il dittongo iniziale della parola seguente (p. e. mi ritrovai per una selv a oscura ; dante...

s.m. [pl. -mi] (dir.) nei contratti a prestazioni corrispettive, il rapporto di scambio che lega necessariamente le due prestazioni.

agg. [pl. m. -ci] (dir.) di sinallagma; che produce obblighi per entrambe le parti: vincolo sinallagmatico.

s.m. denominazione di ominidi fossili rinvenuti in cina; i più antichi di essi sono assimilati al pitecantropo del pleistocene medio (homo erectus), altri invece sono considerati neantropi (homo...

s.f. (fisiol.) collegamento fra due fibre nervose, che assicura la trasmissione dell'impulso nervoso.

agg. della sinapsi.

s.f. (anat.) articolazione priva di movimenti (p. e. quelle delle ossa della volta cranica).

agg. [pl. m. -ci] di, relativo a sinartrosi.

s.f. nella chiesa dei primi secoli, la riunione dei fedeli per la lettura dei libri sacri e per la celebrazione eucaristica.

cong. (non com.) finché, sintantoché.

s.f. (bot.) la caratteristica di essere sincarpo.

agg. [pl. m. -ci] (bot.) sincarpo.

s.m. (bot.) frutto che, pur apparendo unico, è composto da tanti piccoli frutti (p. e. la pera).

agg. (bot.) si dice di organo vegetale che sembra unico ma che è formato di varie parti strettamente unite tra loro: gineceo , frutto sincarpo.

agg. [pl. m. -ci] in logica, si dice di quegli elementi linguistici (come preposizioni, congiunzioni, pronomi ecc.) che non hanno significato di per sé, ma l'acquistano solo in unione o in rapporto...

s.m. nella chiesa bizantina, il successore designato del patriarca.

v. tr. [io sincèro ecc.]n 1 (lett.) convincere qualcuno della verità di qualcosan 2 (ant.) giustificare | sincerarsi v. rifl. accertarsi, assicurarsi: sincerarsi personalmente di un fatto.

s.f. n 1 l'essere sincero; franchezza: apprezzare l'altrui sincerità ; una persona d'ammirevole sincerità n 2 (non com.) genuinità, autenticità: la sincerità di un documento.

agg. n 1 che esprime o lascia trasparire ciò che pensa o sente; che non mente, non inganna: un amico sincero n 2 vero, non simulato: un augurio sincero ; parole sincere | (estens.) genuino, non...

s.f. (ling.) confusione, intrico sintattico.

cong. (non com.) finché.

s.f. (fisiol.) disturbo motorio che consiste nell'impossibilità di compiere un gesto volontario senza effettuarne contemporaneamente un altro involontario; si osserva in alcune forme di paralisi.

s.m. (anat.) la sommità del cranio.

agg. (biol.) relativo a sincizio | virus respiratorio sinciziale , particolare ribovirus responsabile di affezioni respiratorie epidemiche.

s.m. (biol.) massa di citoplasma risultante dalla fusione di più cellule e contenente più nuclei.

s.f. (geol.) fessura o crepa provocata nelle rocce dalle forti escursioni termiche.

s.f. (geol.) piega degli strati rocciosi con la convessità rivolta verso il basso.

s.m. (geol.) associazione di piccole sinclinali formanti una sinclinale maggiore.

v. tr. [io sìncopo ecc.]n 1 (ling.) ridurre una parola mediante sincopen 2 (mus.) dare a un brano musicale un ritmo caratterizzato da sincopi.

part. pass. di sincopare agg. n 1 si dice di parola che ha subito una sincopen 2 si dice di brano musicale in cui sia frequente la sincope § sincopatamente avv.

s.f. n 1 (ling.) caduta di un suono o gruppo di suoni all'interno di una parola (p. e. spirto da spirito)n 2 (mus.) effetto ritmico dovuto alla sfasatura d'accento che si produce quando un suono ha...

s.f. (ling.) fusione di più elementi in uno; in partic., l'unione di due o più vocali a formare nella pronuncia una sola sillaba.

agg. [pl. m. -ci]n 1 (non com.) sincretisticon 2 (ling.) in grammatica, si dice di caso che, oltre alla propria funzione, esprime anche quella che era propria di uno o più casi scomparsi (p. e. ...

s.m. n 1 mescolanza, fusione di dottrine religiose o filosofiche di origine diversa in un nuovo sistema religioso o filosofico | fusione di diverse divinità in una nuova, che ne riassume i distinti...

s.m. e f. [pl. m. -sti] che è favorevole al sincretismo religioso o filosofico o segue una dottrina sincretistica.

agg. [pl. m. -ci] di, relativo a sincretismo; caratterizzato da sincretismo: dottrina , religione sincretistica § sincretisticamente avv.

s.m. (fis.) macchina acceleratrice di particelle subatomiche costituita da un ciclotrone e da uno speciale dispositivo di regolazione delle frequenze elettromagnetiche usate per l'accelerazione.

s.f. n 1 l'essere sincrono: movimenti in sincronia n 2 (ling.) lo stato, l'assetto di una lingua in un dato momento, considerato indipendentemente dall'evoluzione storica della lingua stessa.

agg. [pl. m. -ci]n 1 che avviene nello stesso tempon 2 (ling.) che riguarda la sincronia | linguistica sincronica , quella che studia i fatti linguistici per così dire orizzontalmente, cioè quali...

s.m. n 1 l'essere sincrono; contemporaneità, simultaneità nell'accadere o nello svolgersi di fatti o di movimentin 2 (fis.) condizione di due fenomeni periodici che abbiano uguale periodon 3 (cine.)...

agg. [pl. m. -ci] del sincronismo; che avviene con sincronismo.

v. tr. rendere sincroni due o più movimenti o i funzionamenti di due o più congegni, meccanismi ecc. | sincronizzare due orologi , regolarne le lancette in modo che segnino la stessa ora |...

part. pass. di sincronizzare agg. che è stato messo e rimane in sincronia: movimenti sincronizzati | marce sincronizzate , quelle di auto e motoveicoli il cui cambio è provvisto di...

s.m. denominazione generica di qualsiasi dispositivo che ha la funzione di sincronizzare due o più movimenti | nel cambio di velocità degli autoveicoli e dei motoveicoli a ingranaggi sempre in...

s.f. il sincronizzare, il sincronizzarsi, l'essere sincronizzato.

agg. n 1 che avviene nello stesso momento, nello stesso intervallo di tempo: fatti sincroni | (fis.) che ha il medesimo periodo: oscillazioni sincrone | (lett.) contemporaneo: documenti sincroni ai...

o sincroscopio , s.m. (elettr.) strumento che indica se due fenomeni periodici hanno o no la stessa frequenza e fase.

s.m. (fis.) acceleratore di particelle, di forma circolare, usato per accelerare, a elevate energie, elettroni e protoni.

agg. che si può sindacare; criticabile: le sue azioni non sono sindacabili.

s.f. (non com.) l'essere sindacabile; qualità di ciò che è sindacabile.

agg. di un sindacato, dei sindacati, della loro tradizione e attività del sindacalismo: organizzazione , lotta sindacale ; coscienza sindacale ; libertà sindacali , quelle, garantite dalla...

s.m. (iron.) il linguaggio sindacale, quando è costellato di termini tecnici, talora quasi gergali, e di espressioni astratte, convenzionali.

s.m. il complesso delle teorie e dei movimenti che mirano a tutelare gli interessi dei lavoratori nei confronti dei datori di lavoro mediante la loro organizzazione in sindacati | sindacalismo...

s.m. e f. [pl. m. -sti]n 1 seguace, sostenitore del sindacalismon 2 dirigente, esponente, funzionario di organizzazioni sindacali; più genericamente, chi si dedica all'attività sindacale.

agg. [pl. m. -ci] (non com.) attinente al sindacalismo: tendenza sindacalistica.

v. tr. n 1 rendere cosciente dei diritti dei lavoratori e della necessità dell'organizzazione sindacalen 2 organizzare in sindacato: sindacalizzare una categoria | sindacalizzarsi v. rifl. ...

s.f. il sindacalizzare, il sindacalizzarsi, l'essere sindacalizzato.

s.m. (non com.) il sindacare.

v. tr. [io sìndaco , tu sìndachi ecc.]n 1 (ammin.) controllare l'attività di enti, amministrazioni o singoli funzionari, impiegatin 2 (fig.) passare al vaglio con minuziosa severità: sindacare la...

part. pass. di sindacare agg. sottoposto a controllo amministrativo: società , azioni sindacate s.m. n 1 in età comunale, rendiconto del proprio operato cui erano tenuti i magistrati al...

agg. e s.m. [f. -trice] che, chi sindaca.

s.m. [pl. -ci]n 1 capo dell'amministrazione di un comune, eletto direttamente dai cittadinin 2 nelle società di capitale, nelle cooperative e in altre associazioni, ciascuno dei membri dell'organo...

s.f. (med.) anomalia congenita consistente nella fusione di due o più dita della mano o del piede.

s.f. n 1 nella filosofia medievale, la naturale capacità dell'anima umana di avere consapevolezza della legge morale, di distinguere immediatamente il bene dal malen 2 (non com.) senno,...

s.f. (ling.) collegamento di membri di proposizione o di periodo mediante congiunzioni.

agg. [pl. m. -ci] (ling.) di sindesi; effettuato mediante sindesi: coordinazione sindetica.

s.f. nell'antico mondo ebraico, lenzuolo di lino entro cui si avvolgeva il cadavere | sacra (o santa) sindone , lenzuolo con un'impronta umana in cui, secondo la tradizione, sarebbe stato avvolto il...

s.f. lo studio scientifico della sacra sindone.

s.m. [f. -a ; pl. m. -gi] studioso, esperto di sindonologia.

s.f. n 1 (med.) il complesso dei sintomi che denunciano una situazione morbosa senza costituire di per sé una malattia autonoma: sindrome emorragica | in alcune espressioni è sinonimo di malattia:...

avv. (dial.) forma rafforzata di sì , caratteristica dell'uso centromeridionale.

loc. avv. a tempo indeterminato, senza che sia stato fissato un termine, una scadenza: la riunione è stata rinviata sine die.

s.f. (med.) anomala aderenza di due organi, e in partic. di due membrane sierose tra loro.

s.m. nell'antichità greca, riunione di varie comunità o villaggi indipendenti in un'unica città od organizzazione statale.

s.f. ramo dell'ecologia che studia i rapporti che esistono fra più specie di organismi.

s.f. n 1 (ant.) beneficio ecclesiastico senza obblighi di uffizi e di cura di animen 2 (estens.) incarico remunerato che non comporta grandi carichi e responsabilità di lavoro.

s.f. (ret.) figura retorica che trasferisce il significato da una parola a un'altra sulla base di un rapporto di contiguità quantitativa (p. e. la parte per il tutto, il tutto per la parte,...

s.m. n 1 nell'antica grecia, assemblea politica o religiosa dei rappresentanti delle cittàn 2 presso gli antichi ebrei, nei secoli a cavallo dell'era cristiana, supremo consesso politico, religioso e...

s.m. [pl. -ti] membro del sinedrio.

s.f. n 1 figura metrica per cui, nel verso, si pronunciano come facenti parte di un'unica sillaba due o più vocali appartenenti alla stessa parola ma a due sillabe diversen 2 (chim. fis.) separazione...

agg. [pl. m. -ci] (ling.) di, con sineresi; prodotto da sineresi: sillaba sineretica.

s.f. n 1 (med.) azione simultanea di due fenomeni sull'organismo, che ne potenzia i singoli effetti; sinergismon 2 (estens.) spec. pl. integrazione di varie attività produttive e organizzative volta...

agg. [pl. m. -ci] (med.) che presenta o provoca sinergia § sinergicamente avv.

s.m. n 1 (med.) sommazione degli effetti di agenti diversi; in partic., degli effetti di due farmaci | sinergismo di potenziamento , fenomeno per cui l'effetto combinato di due farmaci è maggiore...

s.f. (gramm.) costruzione a senso per cui un sostantivo singolare è riferito a un verbo al plurale o viceversa.

s.f. (psicol.) fenomeno per cui una sensazione corrispondente a un dato senso viene associata a quella di un senso diverso (p. e. un certo suono induce la sensazione di un certo colore).

s.f. n 1 (psicol.) sinestesin 2 (ret.) figura retorica consistente nell'associare due termini che si riferiscono a sfere sensoriali diverse (p. e. io venni in loco d'ogne luce muto , dante inf. v,...

vedi sinforosa.

s.f. (anat.) tipo particolare di articolazione che unisce due ossa per mezzo di un tessuto fibroso o cartilagineo.

s.f. n 1 composizione musicale per orchestra, che nella forma in uso fra la metà del sec. xviii e la metà del xix si articola in quattro o tre movimentin 2 (estens.) il pezzo strumentale che spesso...

agg. (non com.) di sinfonia, che ha carattere di sinfonia; sinfonico.

v. intr. [io sinfonìo ecc. ; aus. avere] (lett. rar.) comporre o eseguire sinfonie; per estens., risonare musicalmente: odo sinfoniare in me le sibille della mia culla (d'annunzio).

agg. [pl. m. -ci] di sinfonia; che ha carattere o forma di sinfonia: produzione sinfonica ; concerto , poema sinfonico ; musica sinfonica § sinfonicamente avv. a modo di sinfonia; sotto l'aspetto...

s.f. (mus.) composizione simile alla sinfonia, ma più breve e destinata a un organico orchestrale ridotto.

s.m. n 1 l'insieme delle caratteristiche melodiche, timbriche e strumentali che sono proprie della musica sinfonica; l'elaborazione, la composizione di sinfonie: il sinfonismo di mahler n 2 il genere...

s.m. e f. [pl. m. -sti] chi compone o chi esegue sinfonie.

o sinfarosa, s.f. n 1 (non com.) ragazza leziosa; fidanzata che si comporta troppo svenevolmente | (estens.) donna già matura che nei gesti e nell'abbigliamento si atteggia a giovanen 2 cappello da...

o cingalese, agg. e s.m. e f. appartenente alla popolazione indoaria che costituisce il gruppo etnico dominante dell'isola di ceylon, attuale stato dello sri¯ lanka agg. che è proprio o si...

agg. di singapore, città, isola e stato della penisola indocinese s.m. [f. -a] abitante, nativo di singapore.

s.f. (scient.) origine comune o contemporanea.

agg. [pl. m. -ci] di singenesi, relativo a singenesi: teoria singenetica § singeneticamente avv. per singenesi.

v. intr. [io singhiózzo ecc.]n 1 piangere con singhiozzin 2 avere il singhiozzo: appena mangia, comincia a singhiozzare n 3 (fig.) avanzare a sbalzi: il vecchio autobus procedeva singhiozzando.

s.m. un singhiozzare continuato.

s.m. n 1 rapida inspirazione per improvvisa contrazione del diaframma, accompagnata da un suono particolare: soffrire di singhiozzo | a singhiozzo , a singhiozzi , a sbalzi, in maniera discontinua |...

s.m. e f. invar. persona che vive da sola.

s.m. n 1 nel bridge, la sola carta di un certo seme posseduta da un giocatoren 2 (mat.) insieme cui appartenga un solo elemento.

s.m. pl. (zool.) ordine di pesci caratterizzati da muso tubiforme allungato, con piccola bocca terminale; vi appartiene il cavalluccio marino | sing. [-e] ogni pesce di tale ordine.

ant. singulare, agg. n 1 (lett.) proprio di una sola cosa o persona; individuale | scendere , venire a singolar tenzone , (ant. , scherz.) battersi, confrontarsi con qualcuno | punto singolare (o...

s.m. [pl. -sti] (sport) tennista specializzato nelle gare di singolare.

ant. singularità, s.f. n 1 l'essere singolare; originalità; peculiarità: la singolarità di un caso , di un carattere , di un'opera d'arte n 2 (mat.) lo stesso che punto singolare.

v. tr. (non com.)n 1 (gramm.) ridurre al singolaren 2 specificare, analizzare caso per caso.

ant. singulo, agg. n 1 considerato a sé separato dagli altri: un singolo caso non conta ; convocare i singoli componenti del comitato n 2 uno solo, unico: documento in singola copia | formato di un...

s.m. genere teatrale tedesco dei secc. xviii-xix in cui parti cantate si alternavano a parti recitate, ed elementi favolistici si intrecciavano a spunti realistici e popolareschi.

e deriv. vedi singolo e deriv.

s.m. (lett.) un singultire continuo, frequente.

v. intr. [io singultisco , tu singultisci ecc. ; aus. avere] (lett.) singhiozzare, piangere con singulti.

s.m. (lett.) singhiozzo: avere il singulto ; scoppiare in singulti.

s.m. la dignità, l'ufficio di siniscalco | la durata di tale ufficio.

s.m. [pl. -chi] nelle corti medievali, titolo spettante al maestro di casa o ad alti dignitari.

o sinist , inter. si usa per indicare la sinistra nei comandi ginnici e militari.

s.f. n 1 la mano sinistra; il lato, la direzione a essa corrispondenti: scrivere con la sinistra ; la casa è sulla sinistra della piazza ; voltare a sinistra | a destra e a sinistra , (fig.) qui e...

v. tr. colpire, danneggiare gravemente: l'alluvione ha sinistrato la città | v. intr. [aus. avere] (ant.)n 1 opporsi | tergiversaren 2 andar malen 3 infuriare, imperversare | sinistrarsi v. rifl. ...

part. pass. di sinistrare agg. e s.m. [f. -a] che, chi è stato colpito, danneggiato da un sinistro: casa sinistrata dai bombardamenti ; provvidenze in favore dei sinistrati.

s.m. (iron.) il linguaggio di chi si professa militante della sinistra italiana, quando è intessuto di luoghi comuni e frasi fatte.

s.m. n 1 (non com.) lo stesso che mancinismon 2 in politica, in cultura, in arte ecc., propensione per idee o posizioni di sinistra (per lo più spreg.).

agg. n 1 si dice di ciò che nel corpo umano sta dalla parte del cuore e anche di tutto ciò che si trova nel lato o nella direzione corrispondente (si contrappone a destro): occhio , braccio sinistro...

s.m. (arald.) il braccio sinistro che sporge dal lato destro dello scudo.

agg. lo stesso che levogiro.

agg. e s.m. che, chi propende politicamente per la sinistra (per lo più spreg. o scherz.).

agg. n 1 che procede da destra a sinistra: scrittura sinistrorsa n 2 (scient. , tecn.) che gira nel senso opposto a quello delle lancette dell'orologio: vite sinistrorsa ; movimento sinistrorso ...

s.f. nel linguaggio delle assicurazioni, il numero o la percentuale di sinistri relativi a un'area geografica, a una categoria di assicurati o a uno specifico assicurato: indice di sinistrosità.

s.f. lo stesso che sineresi , ma con riferimento soprattutto alla metrica greca.

loc. sost. m. invar. (econ.) fondo di ammortamento dei titoli, accantonato periodicamente da una società per il riscatto di obbligazioni e altri titoli.

vedi simmelia.

vedi fino 1.

primo elemento di parole composte, deriv. del lat. mediev. sina 'cina'; indica 'cina' o fa riferimento alla cina (sinologo).

agg. del sinodo; prescritto da un sinodo | età sinodale , l'età minima (40 anni) prescritta dal concilio di trento per le domestiche dei preti; (fig. scherz.) età piuttosto matura § sinodalmente...

agg. [pl. m. -ci]n 1 (astr.) relativo alla congiunzione di due o più astri | rivoluzione sinodica , intervallo di tempo intercorrente tra due congiunzioni di un pianeta col sole | mese sinodico ,...

s.m. concilio ecclesiastico: sinodo diocesano , la riunione dei sacerdoti di una diocesi, indetta dal vescovo per trattare argomenti relativi alla cura pastorale; sinodo provinciale , riunione dei...

s.m. nella filosofia aristotelica, composto di forma e materia che costituisce la sostanza individuale concreta.

s.f. studio della lingua, della cultura e della civiltà cinese.

s.m. [f. -a ; pl. m. -gi o -ghi] studioso di sinologia.

s.f. (ling.) uguaglianza di significato tra due o più vocaboli; l'essere sinonimo: tra "viso" e "volto" c'è sinonimia | (estens.) il sinonimo stesso: fare uso di sinonimie.

agg. [pl. m. -ci] (ling.) di sinonimo, dei sinonimi; relativo alla sinonimia: formazione , espressione sinonimica ; dittologia sinonimica , coppia di sinonimi § sinonimicamente avv. a modo di...

v. intr. [aus. avere] (non com.) abusare nell'uso dei sinonimi.

agg. e s.m. (ling.) si dice di parola che ha sostanzialmente lo stesso significato di una o più parole, anche se presenta differenti sfumature e ha un diverso uso stilistico ed espressivo (p. e....

s.f. n 1 varietà di ocra rossa | filo della sinopia , corda sottile che muratori e falegnami colorano di ocra rossa e poi tendono e fanno scattare sulle pareti o sulle tavole di legno per tracciarvi...

s.f. n 1 (non com.) sinossin 2 soggetto cinematografico allo stato di abbozzo.

sin ora vedi finora.

s.f. esposizione sintetica e sistematica di una materia: sinossi di storia , di letteratura italiana | sinossi evangelica , la disposizione dei vangeli (quelli di matteo, marco e luca, detti appunto...

s.f. (med.) processo di fusione di due ossa contigue; può essere effetto dell'evoluzione fisiologica durante lo sviluppo o derivare da cause patologiche.

agg. si dice di un gruppo di lingue comprendente il cinese e il tibetano.

agg. [pl. m. -ci] che permette di avere una visione simultanea delle varie parti di un complesso | carte sinottiche , quelle, a uso dei naviganti, che presentano le condizioni meteorologiche di varie...

s.f. (anat.) liquido giallastro e viscoso che è presente nelle cavità delle articolazioni e ne facilita i movimenti.

agg. (anat.) di sinovia: liquido sinoviale | membrane sinoviali , sottili membrane delle cavità articolari che secernono la sinovia.

s.f. (med.) infiammazione della membrana sinoviale.

agg. [pl. m. -ci] (ling.) si dice di parola che di per sé non ha significato pieno, ma lo acquista in relazione alle altre parole con cui compare in un contesto.

agg. (bot.) lo stesso che gamosepalo.

s.m. [pl. - mi] (ling.) combinazione di due o più elementi linguistici dotata di valore sintattico autonomo, compiuto | sintagma nominale , verbale , nella grammatica generativa, elementi di base...

agg. [pl. m. -ci] (ling.) relativo a sintagma; in partic., che concerne gli elementi di un contesto linguistico considerati nella loro successione: rapporti sintagmatici , i rapporti intercorrenti...

cong. (non com.) fintantoché.

s.f. n 1 (ling.) lo studio delle relazioni che si istituiscono nella frase tra le parti che la compongono (parole, monemi, morfemi, sintagmi) e tra queste e le funzioni (soggetto, predicato, oggetto,...

s.f. settore della semiotica che studia le relazioni tra i segni indipendentemente dal loro significato e da chi ne fa uso.

agg. [pl. m. -ci] di, della sintassi: regole sintattiche | fonetica sintattica , quella che studia i fenomeni di adattamento fonetico delle parole all'interno dei vari contesti § sintatticamente...

v. tr. (metall.) sottoporre a sinterizzazione.

part. pass. di sinterizzare agg. prodotto mediante sinterizzazione: mola sinterizzata.

s.f. (metall.) processo di produzione di oggetti mediante compressione e successivo riscaldamento di polveri metalliche, ceramiche o di altra natura a una temperatura di poco inferiore a quella del...

s.f. n 1 processo di unificazione di varie parti o elementi o termini in un tutton 2 (filos.) nella dialettica hegeliana, il concetto o il giudizio più comprensivo che supera e unifica posizioni...

s.f. l'essere sintetico; qualità di ciò che è sintetico: la sinteticità di una mente , di un giudizio.

agg. [pl. m. -ci]n 1 che costituisce una sintesi o risulta da una sintesi | giudizio sintetico , nella filosofia kantiana, quello in cui il predicato esprime una nozione non implicita in quella del...

s.m. (filos.) ogni dottrina che ammette un principio unitario o una connessione di tutte le cose, pur riconoscendo la molteplicità dei loro aspetti e delle loro nature.

v. tr. n 1 riunire in sintesi; esporre in forma sintetica, riassumere (anche assol.): sintetizzare i risultati della ricerca scientifica ; sintetizzare un discorso ; è necessario sintetizzare n 2...

part. pass. di sintetizzare agg. nei sign. del verbo | in partic., si dice di voce simile alla voce umana, prodotta con mezzi elettronici.

s.m. (mus.) strumento elettronico costituito da un insieme coordinato di moduli in grado di produrre una gamma vastissima di suoni e timbri | sintetizzatore analogico , in cui la tensione elettrica...

s.f. il sintetizzare, l'essere sintetizzato.

s.m. apparecchio che comprende in un unico sistema un amplificatore e un sintonizzatore.

s.m. [pl. -mi] in un apparecchio radioricevente, quadro che indica le stazioni su cui esso può essere sintonizzato per mezzo di un apposito indice mobile.

s.f. l'essere sintomatico.

agg. [pl. m. -ci]n 1 (med.) che riguarda i sintomi, che costituisce un sintomo: fenomeno sintomatico | terapia sintomatica , che si limita a combattere i sintomi di una malattia, senza affrontarne...

s.f. (med.) il complesso dei sintomi di una malattia.

s.m. n 1 (med.) fenomeno con cui si manifesta una malattia : sintomi soggettivi , avvertiti esclusivamente dal paziente; sintomi oggettivi , rilevabili all'esame clinico da parte del medicon 2 (fig.)...

s.f. n 1 (fis.) uguaglianza di periodo tra grandezze o fenomeni periodici; sincronismo | in radiotecnica, condizione di due circuiti oscillanti nei quali la frequenza delle oscillazioni elettriche è...

agg. [pl. m. -ci] che è in sintonia.

s.m. (non com.) l'essere in sintonia.

v. tr. n 1 in radiotecnica, mettere in sintonia due circuiti oscillanti: sintonizzare un radioricevitore su una stazione trasmittente n 2 (fig.) armonizzare: sintonizzare i movimenti del corpo col...

s.m. in un apparecchio radioricevente, il dispositivo che consente di sintonizzarsi su diverse radiofrequenze | l'apparecchio radioricevente stesso.

s.f. il sintonizzare, il sintonizzarsi, l'essere sintonizzato.

s.f. (fis.) supposta grandezza inversa all'entropia, che caratterizzerebbe gruppi di fenomeni collegati tra loro da una medesima finalità e tendenti alla costruzione di un sistema sempre più...

agg. [pl. m. -ci] (fis.) di, relativo a sintropia.

agg. (bot.) che presenta rientranze, ondulazioni: foglia sinuata.

s.f. l'essere sinuoso: la sinuosità di una strada di montagna | la parte sinuosa: le sinuosità di una costa.

agg. che presenta curve frequenti: sentiero sinuoso ; linee sinuose § sinuosamente avv.

s.f. (med.) infiammazione, acuta o cronica, dei seni paranasali.

agg. [pl. m. -ci] (med.) di, relativo a sinusite.

agg. (mat.) che ha forma di sinusoide.

s.f. (mat.) diagramma della funzione trigonometrica seno; ha un andamento regolare a onde.

s.m. movimento politico e culturale ebraico sorto alla fine del sec. xix per opera dello scrittore th. herzl (1860-1904) con lo scopo di ricondurre gli ebrei nell'antica terra di israele per...

s.m. e f. [pl. m. -sti] fautore, sostenitore del sionismo | usato anche come agg. : movimento sionista.

agg. [pl. m. -ci] che riguarda il sionismo, i sionisti: tendenze sionistiche.

s.m. n 1 dim. di sipario | sorta di sipario supplementare leggero, talora semitrasparente, che viene calato fra un quadro e l'altro per consentire i cambiamenti di scenan 2 nel teatro di rivista,...

s.m. nei teatri, grande tendaggio di stoffa pesante che può essere calato dall'alto o fatto scorrere lateralmente e serve a impedire la vista del palcoscenico dalla sala durante le pause della...

s.m. e f. [pl. m. -sti] nei teatri, chi è addetto alla manovra del sipario.

o sipunculoidi [si-pun-cu-lòi-di], s.m. pl. (zool.) ordine di vermi marini dal corpo cilindrico e tozzo provvisto di proboscide | sing. [-e] ogni verme appartenente a tale ordine.

s.m. invar. titolo onorifico inglese che si premette al nome di battesimo di baronetti e cavalieri: sir edward ; sir winston churchill | titolo di cortesia con cui in gran bretagna ci si rivolge a...

agg. di siracusa s.m. [f. -a] abitante, nativo di siracusa.

s.m. (ant. , lett.) signore; re, sovrano | anche come forma allocutiva: sire, il popolo è in rivolta.

ant. serena, s.f. n 1 nella mitologia classica, creatura con l'aspetto di fanciulla nella parte superiore del corpo e di uccello o anche (in rielaborazioni tarde del mito diventate prevalenti nella...

s.f. n 1 dim. di sirenan 1 | ragazza bella e seducenten 2 (mus.) organetto con uno o più registri per imitare il canto degli uccelli.

s.m. pl. (zool.) ordine di grandi mammiferi acquatici con corpo fusiforme, testa e collo distinti dal tronco, pinna caudale orizzontale, arti posteriori rudimentali e anteriori trasformati in pinne |...

agg. [pl. m. -ci] della siria, come regione storica: guerre siriache s.m. dialetto aramaico orientale che venne utilizzato come lingua di cultura dalla chiesa cristiana di siria.

agg. della siria, come stato moderno: l'economia siriana s.m. n 1 [f. -a] nativo, abitante della sirian 2 dialetto arabo parlato attualmente in siria.

s.m. (zool.) genere di grossi insetti simili a calabroni dall'addome a strisce gialle e nere, che scavano lunghe gallerie nel legno delle conifere provocando gravi danni (ord. imenotteri).

vedi sirma.

s.f. n 1 (mus.) strumento aerofono a fiato, usato dalle popolazioni pastorali dell'antica grecia e attualmente da vari popoli asiatici e sudamericani; è formato da una serie di canne di lunghezza...

v. tr. [io siringo , tu siringhi ecc.] (med.)n 1 introdurre l'ago di una siringa in una cavità naturale o patologica dell'organismo per immettervi un liquido medicamentoso o, più spesso, per...

s.f. (med.) operazione del siringare.

s.f. organo vocale degli uccelli situato alla base della trachea e formato da una struttura ossea o cartilaginea cui si collegano muscoli motori.

o sirima [sì-ri-ma] nel sign. 2, s.f. n 1 veste lunga fino a terra che gli antichi attori e attrici indossavano quando rappresentavano parti di re o di reginan 2 (metr.) nella canzone lirica, la...

agg. siriaco s.m. [f. -a] nativo, abitante dell'antica siria.

o serocchia, s.f. (ant.) sorella: colui che mostra sé più negligente / che se pigrizia fosse sua serocchia (dante purg. iv, 110-111).

vedi scirocco.

vedi sciroppo.

s.m. invar. canto e danza popolare greci fortemente cadenzati, diffusi soprattutto a creta.

s.f. (lett.)n 1 banco sabbioso mobile, pericoloso per la navigazionen 2 (fig.) insidia.

agg. [pl. m. -ci] della sirte, delle sirti: deserto sirtico ; regioni sirtiche.

o serventese, s.m. n 1 componimento poetico provenzale in forma di canzonen 2 componimento poetico italiano in uso nei secc. xiii-xv, di argomento morale, religioso o politico, in forma non fissa e in...

o sisalana [si-sa-là-na], s.f. fibra tessile ricavata da una varietà di agave.

s.m. pianta erbacea con piccoli fiori raccolti in ombrella e con radice ingrossata, da cui si estrae alcol e amido (fam. ombrellifere).

o sismo, s.m. [pl. - smi] movimento di una parte più o meno vasta della crosta terrestre; scossa tellurica.

s.f. tecnica di rilevamento geologico consistente nel provocare artificialmente vibrazioni nei terreni, dall'esame delle quali è possibile stabilire la composizione di essi.

s.f. l'essere soggetto a sismi; caratteristica di un'area sismica: una regione ad alta , bassa sismicità.

agg. [pl. m. -ci]n 1 di terremoto, relativo ai movimenti tellurici: fenomeno sismico ; lampo , boato sismico , quelli che spesso accompagnano i terremoti; osservatorio sismico , in cui si osservano,...

vedi sisma.

-sismo primo e secondo elemento di parole composte del linguaggio scientifico, dal gr. seismós 'scossa', deriv. di séiein 'scuotere'; indica 'terremoto, movimento tellurico' (sismografia ;...

s.f. tecnica di registrazione dei sismi per mezzo del sismografo.

agg. [pl. m. -ci] di sismografia, di sismografo: registrazione sismografica.

s.m. strumento usato per registrare le vibrazioni della crosta terrestre.

s.m. [pl. -mi] registrazione grafica delle vibrazioni della crosta terrestre ottenuta mediante sismografo.

s.f. scienza che studia le scosse telluriche e gli altri movimenti spontanei della crosta terrestre.

agg. [pl. m. -ci] di sismologia § sismologicamente avv. dal punto di vista della sismologia.

s.m. [f. -a ; pl. m. -gi] studioso di sismologia.

o sì signora, avv. n 1 risposta affermativa rivolta a donna cui si porta rispetto (se le donne sono più d'una, sissignore)n 2 (iron.) certo, proprio così: ho deciso di partire, sissignora!.

o sì signore, avv. n 1 risposta affermativa rivolta a persona di rango superiore; è propria dell'uso militaresco (se le persone sono più di una, sissignori)n 2 (iron.) certo, proprio così: ho...

s.m. nell'antichità greca, spec. a sparta e a creta, pasto in comune di un gruppo di cittadini in cui ognuno era tenuto alla relativa contribuzione; costituiva, di fatto, un riconoscimento della...

s.m. [pl. -mi]n 1 ciò che è costituito da più elementi interdipendenti, uniti tra loro in modo organico | sistema sociale , l'insieme dei rapporti e delle interazioni esistenti tra componenti di...

v. tr. [io sistèmo ecc.]n 1 dare un'organizzazione sistematica a una materia; organizzare più elementi in un sisteman 2 mettere in ordine, mettere a posto; dare un assetto opportuno a qualcosa:...

s.f. il sistemare, l'essere sistemato in fretta, alla meglio.

s.f. (scient.) metodo per ordinare un insieme di conoscenze in un sistema | sistematica botanica , zoologica , ramo della biologia che classifica gli organismi vegetali o animali in base alle loro...

s.f. qualità di ciò che è sistematico.

agg. [pl. m. -ci]n 1 che costituisce un sistema o appartiene a un sistema: classificazione sistematica | (filos.) che tende a costituire un sistema o a ordinarsi in un sisteman 2 eseguito secondo un...

v. tr. rendere sistematico; ordinare, classificare secondo un determinato sistema.

s.f. il sistematizzare, l'essere sistematizzato.

s.f. il sistemare, il sistemarsi, l'essere sistemato: una sistemazione inadeguata della materia ; una razionale sistemazione dei mobili ; ha trovato una buona sistemazione , un buon impiego, un buon...

s.f. sistemistica.

agg. [pl. m. -ci]n 1 di un sistema, che concerne un sistema | affezioni , malattie sistemiche , (med.) che interessano un intero sistema (p. e. il sistema nervoso)n 2 sistemistico § sistemicamente...

s.m. e f. [pl. m. -sti]n 1 studioso di teoria dei sistemin 2 (inform.) analista di sistemin 3 nel gioco del calcio, chi applica la tattica del sisteman 4 nei giochi basati su pronostici, chi...

s.f. scienza, teoria dei sistemi.

agg. [pl. m. -ci] relativo alla sistemistica.

agg. e s.m. (arch.) si dice di intercolunnio di ampiezza pari a due volte il diametro di una colonna; anche, di tempio con tale intercolunnio.

agg. relativo a un papa di nome sisto: cappella sistina , quella fatta erigere tra il 1475 e il 1481 da sisto iv nei palazzi vaticani.

s.f. n 1 ugello metallico munito di valvola che si applica a un tubo di gomma o di plastica per regolare e dirigere un getto d'acquan 2 l'intero tubo munito di tale ugello.

s.f. n 1 (fisiol.) il movimento di contrazione del cuore per cui il sangue viene espulso dalle sue cavitàn 2 nella metrica italiana, lo spostamento dell'accento, per ragioni di ritmo, verso il...

agg. [pl. m. -ci] (fisiol.) relativo a sistole: fase sistolica.

s.m. (mus.) strumento a percussione costituito da un telaio sul quale sono inseriti oggetti scorrevoli (anelli, dischi ecc.), che vengono messi in movimento e producono rumore quando quello sia...

loc. sost. m. invar. manifestazione di protesta che consiste nell'occupare in gruppo un suolo pubblico sedendosi a terra, eventualmente facendo resistenza passiva all'ordine di sgombrare.

s.m. invar. (mus.) strumento cordofono tradizionale dell'india del nord, simile a un grande liuto con manico lungo e cassa armonica ricavata da una zucca; le corde vengono pizzicate con plettri ad...

v. intr. [dif. delle forme comp.] (tosc. non com.) avere odore di chiuso, di stantio.

agg. (lett.) assetato (anche fig.): di vendetta ingorda e sitibonda (ariosto o. f. xxii, 51).

v. intr. e tr. [io sitisco , tu sitisci ecc. ; dif. dei tempi comp.] (ant. , poet.) avere sete | (fig.) desiderare intensamente: s'avessi più tesor, che mai sitire / potesse cupidigia feminile ...

agg. (lett. , burocr.) situato, collocato: una casa sita sulla collina s.m. n 1 (lett. , region.) luogo, località: tutti quei nomi di paesi e di siti là in torno (pavese)n 2 (ant.) posizione;...

primo elemento di parole composte della terminologia dotta, dal gr. sîtos 'cibo' (sitofobia).

s.f. (med.) avversione morbosa per il cibo.

s.f. scienza dell'alimentazione.

agg. [pl. m. -ci] relativo a sitologia.

s.m. [f. -a ; pl. m. -gi] studioso di sitologia.

s.f. (med.) processo morboso che consiste nel bisogno insaziabile di mangiare.

loc. sost. m. invar. stanza di soggiorno.

v. tr. [io sìtuo ecc.] porre, collocare in un luogo, per lo più stabilmente (anche fig.): situare un problema nella sua giusta dimensione | situarsi v. rifl. o intr. pron. porsi, collocarsi in...

agg. di situazione, che riguarda una situazione | contesto situazionale , (ling.) l'insieme dei fattori extralinguistici che condizionano l'emissione e la comprensione di enunciati in un dato tempo e...

s.f. n 1 stato, condizione: trovarsi in una situazione difficile ; la situazione economica di un paese ; la situazione giuridica di un soggetto ; avere presente il quadro della situazione | essere ,...

s.f. (archeol.) vaso metallico o fittile a tronco di cono rovesciato, diffuso anticamente presso molte civiltà mediterranee.

s.m. (relig.) una delle tre grandi sette dell'induismo che riunisce i seguaci del dio siva.

s.f. nelle fonderie, grande recipiente di lamiera d'acciaio rivestito internamente di materiale refrattario, usato per trasportare il metallo fuso dal forno al punto di colata.

s.m. (gastr.) in piemonte, lepre in salmì.

s.f. invar. formato, misura, taglia (spec. nell'abbigliamento).

s.f. [pl. -gie]n 1 (astr.) allineamento di un pianeta, o della luna, con la terra e il solen 2 nella metrica greca e latina, lo stesso che dipodia | secondo alcuni grammatici, unione di piedi...

agg. (astr.) relativo alla sizigia.

s.f. (tosc.) vento freddo e pungente.

® s.m. tipo di similpelle robusta per valigeria e arredamento.

abbr. in skate , s.m. invar. sorta di monopattino consistente in un'assicella montata su quattro piccole ruote, sulla quale si sale con uno o con entrambi i piedi; il gioco stesso che si fa andando...

s.m. invar. (sport) prova speciale di tiro al piattello nella quale il tiratore si sposta via via sun 8 diverse pedane e ogni volta deve colpire, avendo a disposizione due colpi, due piattelli...

s.m. invar. slittino monoposto da neve e ghiaccio con pattini d'acciaio, che consente di raggiungere alte velocità.

s.m. invar. breve scena o dialogo teatrale, radiofonico o televisivo di carattere comico, di solito con un finale sorprendente.

s.m. variante antiquata di sci , secondo la grafia inglese.

s.m. invar. veicolo leggero per slittare sulla neve, con sella e manubrio.

s.m. invar. sciovia.

s.m. invar. la tessera che attesta l'abbonamento per l'uso degli impianti di risalita di una zona sciistica: ski-pass giornaliero , stagionale | l'abbonamento stesso.

s.m. tipo di pattini a rotelle a forma di sci, che permettono di andare sulle strade spingendosi con delle racchette.

s.m. invar. dispositivo per arrestare sulla neve uno sci accidentalmente perduto da uno sciatore.

s.m. invar. lo sport del surf fatto sulla neve con un'apposita tavola (snow board).

s.m. invar. nel canottaggio, imbarcazione a due remi, molto snella e leggera, per un solo rematore.

s.m. invar. nello sci, assistente tecnico di uno sciatore durante le gare sportive.

s.m. invar. depuratore per piscine che elimina gli elementi inquinanti che galleggiano sull'acqua.

abbr. in skin , s.m. invar. giovane appartenente a bande di teppisti metropolitani che si distinguono per i capelli rasati e l'abbigliamento nero o bruno, in pelle o stoffe pesanti; la maggioranza di...

s.m. invar. n 1 nella tecnica mineraria, sistema di trasporto di materiali per mezzo di contenitori mobili che percorrono rampe verticali o inclinate e vengono scaricati automaticamente | ogni...

s.m. invar. (mar.) la persona che dirige la manovra in una barca a vela da regata | capitano di piccolo bastimento da carico.

s.m. invar. moffetta | (estens.) la pelliccia di questo animale.

s.f. (min.) lo stesso che smaltina.

s.m. invar. laboratorio spaziale orbitante di costruzione statunitense.

agg. e s.m. invar. si dice di filtro da fotografia rosa pallido che assorbe le radiazioni ultraviolette e parte di quelle azzurre e verdi.

s.f. invar. in un'immagine fotografica, linea di contorno del paesaggio sullo sfondo del cielo; si dice soprattutto di profili di città: la skyline di new york.

s.m. invar. lo stesso che slebo.

s.m. slabbratura.

v. tr. n 1 rompere all'orlo, ai margini: slabbrare un vaso , un piatto n 2 lacerare i labbri d'una ferita | v. intr. [aus. essere o avere] (non com.) uscire dai labbri, dagli orli: liquido che...

s.f. lo slabbrare, lo slabbrarsi, l'essere slabbrato; il punto in cui una cosa è slabbrata.

v. tr. [io slàccio ecc.] sciogliere, liberare da ciò che tiene allacciato: slacciare la cinta , la camicia | slacciarsi v. rifl. sciogliersi da ciò che tiene allacciato: mi si è slacciata la...

v. tr. n 1 (non com.) rodare: sladinare un motore n 2 nel gergo militare, allenare: sladinare un plotone.

s.f. (non com.) lo sladinare, l'essere sladinato.

s.m. invar. (sport)n 1 gara di sci alpino che si effettua su un percorso a passaggi obbligati, segnalati da picchetti detti porte : slalom speciale , su percorso breve a forte pendenza, con porte...

s.m. e f. [pl. m. -sti] (sport) atleta specialista in gare di slalom.

s.m. invar. n 1 nel bridge, mano in cui un giocatore riesce a fare tutte le prese dichiarate: grande , piccolo slam , secondo che si effettuino tredici o dodici presen 2 grande slam , nel tennis,...

v. intr. [aus. essere] di terreno, avvallarsi, smottare | slamarsi v. rifl. di tessuto, allentarsi, slabbrarsi.v. tr. togliere dall'amo un pesce appena pescato | slamarsi v. rifl. liberarsi...

s.m. invar. (mar.) contraccolpo idrodinamico subìto da un'imbarcazione quando, sollevatasi in parte sul pelo dell'acqua, torna a immergervisi bruscamente.

s.f. operazione industriale con la quale si separa la lana dalla pelle di animali macellati.

s.m. (non com.) lo slanciare, lo slanciarsi.

v. tr. [io slàncio ecc.]n 1 (non com.) lanciare con forzan 2 snellire: un abito che slancia | slanciarsi v. rifl. o intr. pron. n 1 gettarsi avanti con forza; avventarsi, scagliarsi: slanciarsi...

part. pass. di slanciare agg. alto e snello (detto sia di persona sia di struttura architettonica): una donna , una figura slanciata ; arco , pilastro slanciato.

s.m. n 1 lo slanciare, lo slanciarsi: con uno slancio gli saltò addosso | prendere lo slancio , la rincorsa | di slancio , con moto rapido, di scatton 2 (fig.) impulso vivo, improvviso e...

s.m. invar. insieme di espressioni e parole che vengono usate al posto di quelle della lingua comune in certi ambienti o gruppi sociali.

s.m. lo slargare, lo slargarsi, l'essere slargato.

v. tr. [io slargo, tu slarghi ecc.] rendere più largo: slargare un passaggio | slargare il cuore , (fig.) confortare, rallegrare | slargarsi v. rifl. n 1 diventare più largo, allargarsi: più...

s.f. slargamento | slargo.

s.m. [pl. -ghi] punto in cui una strada, una valle e sim. si slargano: dopo la curva c'è uno slargo.

s.m. invar. (inform.) il carattere che rappresenta una barretta inclinata.

v. intr. [aus. avere] (iron.) fare uso abbondante, nel parlare o nello scrivere, di parole e locuzioni latine.

s.m. lo slattare, l'essere slattato; svezzamento.

v. tr. cessare di allattare: slattare un bambino.

agg. n 1 sbiadito, pallido: capelli di un biondo slavato ; viso slavato n 2 (fig.) scialbo, poco espressivo: stile slavato.

s.f. (rar.) l'essere slavato | la parte slavata.

s.f. frana di neve polverosa che scivola da un pendio montano, per lo più durante il disgelo primaverile.

s.m. n 1 (ling.) parola, locuzione, costrutto propri di una lingua slava, penetrati in una lingua non slavan 2 tendenza dei popoli slavi a costituirsi in unità etnica e politica; panslavismo.

s.m. e f. [pl. m. -sti] studioso di slavistica.

s.f. scienza che studia le civiltà slave, in partic. le loro lingue e letterature.

v. tr. rendere slavo; adattare alla cultura, alle usanze, alle tradizioni slave: slavizzare una regione | slavizzare una lingua , introdurvi molti slavismi | slavizzarsi v. rifl. o intr. pron. ...

s.f. lo slavizzare, lo slavizzarsi, l'essere slavizzato.

agg. che è proprio delle popolazioni di lingua slava: mitologia slava ; costumi slavi | lingue slave , gruppo di lingue indoeuropee parlate nell'europa centro-orientale, di cui fanno parte il...

s.f. ammirazione incondizionata per la civiltà e i popoli slavi.

s.m. movimento politico-culturale russo della prima metà dell'800, che propugnava il ritorno alle tradizioni nazionali in polemica con le tendenze occidentaliste.

agg. e s.m. [f. -a]n 1 che, chi dimostra slavofilian 2 seguace dello slavofilismo.

s.f. avversione per la civiltà e i popoli slavi.

agg. e s.m. [f. -a] che, chi dimostra slavofobia.

s.f. l'essere slavofono.

agg. e s.m. [f. -a] che, chi parla una lingua slava | paese slavofono , in cui si parla una lingua slava.

agg. n 1 che manca di lealtà, onestà, correttezza: gente sleale n 2 che è fatto senza lealtà: azione sleale § slealmente avv.

s.f. l'essere sleale | azione sleale.

s.m. (metall.) semilavorato metallico piatto, di varie dimensioni, prodotto dai laminatoi sbozzatori.

s.m. invar. vagone-letto.

s.m. (non com.)n 1 lo slegare, lo slegarsi, l'essere slegaton 2 (fig.) incoerenza, sconnessione: slegamento di idee.

v. tr. [io slégo, tu sléghi ecc.]n 1 sciogliere, liberare da un legame: slegare un pacco , un nodo ; slegare il cane n 2 (fig. lett.) liberare: slegare la fantasia | slegarsi v. rifl. liberarsi...

part. pass. di slegare agg. n 1 non legato: un pacco slegato | non rilegato: un libro slegato n 2 (fig.) incoerente, sconnesso: frasi slegate ; concetti slegati.

s.f. n 1 lo slegaren 2 (fig.) mancanza di connessione, di coerenza: le slegature di un discorso.

v. intr. [io slémbo ecc.; aus. essere] detto di tessuto o di abito, essere troppo lungo, pendere da un lato.

v. tr. [io slènto ecc.] (non com.) allentare: slentare la cintura | slentare la briglia , (fig.) diventare meno rigido, assumere un atteggiamento meno severo | slentarsi v. rifl. (non com.)...

s.f. (non com.) lo slentare.

s.f. (region.)n 1 sberla; botta: tutti presi a dare certe sleppe da spezzare la paletta (pasolini)n 2 (fig.) gran quantità: si è divorato una sleppa di pastasciutta.

s.f. invar. diapositiva | (estens.) lucido per lavagna luminosa.

s.m. in ferrovia, deviazione di un binario dalla sua corretta sede.

s.f. invar. lunga molla elicoidale d'acciaio, molto flessibile, usata per studiare le oscillazioni o anche come giocattolo.

s.m. invar. (spec. pl.) mutandine molto corte e aderenti, usate come indumento intimo o come costume da bagno. dim. slippino.

v. tr. [io slìrico, tu slìrichi ecc.] (non com.) privare della liricità | sliricarsi v. rifl. perdere di liricità | perdere l'ispirazione poetica: quand'egli [il manzoni] stava ancora...

v. tr. (non com.) sliricare | sliricizzarsi v. rifl. sliricarsi.

s.f. n 1 veicolo a trazione animale con due lunghi pattini al posto delle ruote, per trasportare persone o cose su terreni nevosi o ghiacciati | cane , cavallo da slitta , quelli, di razze robuste e...

s.m. lo slittare (anche fig.): lo slittamento di un veicolo ; slittamento politico , ideologico , allontanamento, deviazione dalle posizioni tradizionali; slittamento di una moneta , deprezzamento,...

v. intr. [aus. avere nel sign. 1; anche essere negli altri sign.]n 1 andare in slittan 2 (estens.) scivolare su una superficie umida o viscida: la macchina slitta sulla strada ghiacciata | detto...

s.m. n 1 dim. di slitta n 2 piccola slitta non trainata, usata dai bambini per scivolare in discesa sulla neven 3 (sport) slitta monoposto o biposto con cui si effettuano gare su apposite piste...

s.f. sistema per il trasporto di persone e cose lungo pendii nevosi; consiste in una serie di grosse slitte trainate da un cavo metallico azionato da un motore.

s.m. invar. acquavite di prugne, specialità diffusa nelle regioni nord-orientali italiane.

s.m. lo slogare, lo slogarsi, l'essere slogato.

s.m. invar. formula sintetica, espressiva e facile a ricordarsi, usata per fini pubblicitari o di propaganda: slogan elettorale.

v. tr. [io s lògo, tu slòghi ecc.] provocare, produrre una slogatura: mi ha dato una tale stretta di mano che quasi mi slogava il polso | slogarsi v. rifl. subire, riportare una slogatura: mi...

part. pass. di slogare agg. n 1 si dice di arto che ha subito una slogaturan 2 (estens.) si dice di persona che ha le articolazioni assai mobili, capaci di compiere movimenti più liberi e più...

s.f. termine di uso corrente per indicare la distorsione, più raramente la lussazione, di un'articolazione.

s.m. (non com.) lo sloggiare, l'essere sloggiato.

v. tr. [io slòggio ecc.] costringere a lasciare un alloggio, un luogo, una posizione; cacciar via: sloggiare qualcuno da un appartamento ; sloggiare il nemico dalle posizioni occupate | v. intr. ...

s.m. (burocr.) lo sloggiare: ordine di sloggio immediato.

v. tr. [io slómbo ecc.] sfiancare, affaticare | slombarsi v. rifl. sfiancarsi, stancarsi.

part. pass. di slombare agg. n 1 sfiancato: un vecchio cavallo slombato n 2 (fig.) fiacco, privo di energia: stile slombato § slombatamente avv. (non com.) in modo snervato.

v. tr. (rar.) allontanare.

s.m. invar. (mar.)n 1 piccola nave da guerra a vela dei secoli passati, usata per esplorazione, ricognizione e come portaordinin 2 piccola nave da guerra usata durante la prima guerra mondiale per...

s.m. invar. nella lavorazione dei derivati del petrolio, insieme dei prodotti liquidi di scarto di una raffineria che viene miscelato con petrolio grezzo per poter essere sottoposto a un'ulteriore...

s.m. invar. (inform.) parte hardware di un computer predisposta per inserirvi una scheda.

s.f. invar. denominazione generica di macchine a gettone per giocare d'azzardo.

agg. [pl. m. -chi] della slovacchia s.m. n 1 [f. -a] nativo, abitante della slovacchian 2 lingua slava parlata in slovacchia.

agg. della slovenia: la lingua slovena s.m. n 1 [f. -a] nativo, abitante della slovenian 2 lingua slava parlata in slovenia.

s.m. invar. (mus.)n 1 indicazione di tempo lento nella musica leggeran 2 fox-trot lento.

s.m. invar. quartiere di case povere in una metropoli.

v. tr. [io slumaco, tu slumachi ecc.] allumacare.

s.m. invar. (econ.) depressione, recessione; congiuntura negativa.

v. tr. [io slungo, tu slunghi ecc.] (non com.) allungare, rendere più lungo; protendere: slungare il collo | slungarsi v. rifl. n 1 allungarsin 2 dilungarsin 3 (ant.) allontanarsi: dal mar...

s.f. operazione che consiste nell'asportare dal legno degli olivi le parti colpite da marciume.

inter. voce onom. che riproduce il rumore di chi mangia con ingordigia o il verso di chi pregusta qualcosa di molto buono.

s.f. (scherz.) leccata: dare una slurpata a un gelato. dim. slurpatina.

v. tr. [io smacco, tu smacchi ecc.] (ant.)n 1 umiliare, avvilire profondamenten 2 svilire, deprezzare: so con varii argomenti / smaccar la mercanzia quantunque eletta (buonarroti il giovane).

agg. n 1 (non com.) troppo dolce, stucchevole: vino , liquore smaccato n 2 (fig.) esagerato, sfacciato: lodi smaccate ; avere una fortuna smaccata § smaccatamente avv.

v. tr. [io smàcchio ecc.] pulire togliendo le macchie: smacchiare un vestito ; portare la giacca a smacchiare. v. tr. [io smàcchio ecc] (non com.) sfoltire una macchia tagliandone le piante;...

s.m. n 1 [f. -trice] chi è addetto alla smacchiatura chimica o meccanica, spec. di indumentin 2 preparato chimico che serve a smacchiare.

s.f. l'operazione del togliere le macchie.

s.m. [pl. -chi] sconfitta, insuccesso umiliante: subire un grave smacco ; il fallimento dell'impresa è stato per lui un vero smacco.

inter. voce onom. che, nel linguaggio dei fumetti, riproduce lo schiocco di un bacio.

v. tr. (lett.) dimagrire, smagrare: come impasto leone in stalla piena / che lunga fame abbia smacrato e asciutto (ariosto o. f. xviii, 178).

v. intr. [io smadònno ecc.; aus. avere] (pop.) bestemmiare.

s.m. (ant.) lo smagare; smarrimento.

v. tr. [io smago, tu smaghi ecc.] (ant.) indebolire; turbare fortemente; distogliere, sviare: e furon sì smagati / li spirti miei, che ciascun giva errando (dante vita nuova) | smagarsi v. rifl....

part. pres. di smagliaren 2 agg. splendente, sfavillante (anche fig.): un sole smagliante ; un sorriso smagliante.

v. tr. [io smàglio ecc.]n 1 rompere, disfare le maglie di una catena, di una corazza o di un tessuto: colui ch'ogni lorica smaglia (petrarca trionfi)n 2 (med.) provocare delle smagliature |...

part. pass. di smagliaren 1 agg. si dice di indumento o di tessuto cutaneo che presenta smagliature: calze smagliate ; pelle smagliata.

s.f. n 1 strappo in un tessuto prodotto dalla rottura di una o più maglie: una smagliatura nella calza n 2 (med.) lesione degli strati superficiali della cute, che si presenta come una cicatrice...

v. tr. (fis.) operare la smagnetizzazione di un corpo | smagnetizzarsi v. rifl. perdere in tutto o in parte la magnetizzazione.

s.m. dispositivo per smagnetizzare; in partic., quello installato su registratori magnetici che serve a cancellare da un nastro suoni e immagini precedentemente registrati.

s.f. (fis.) riduzione o annullamento della magnetizzazione di un corpo.

v. tr. e intr. [aus. dell'intr. essere], smagrarsi v. rifl. (non com.) smagrire, smagrirsi.

s.m. lo smagrire, lo smagrirsi, l'essere smagrito; dimagrimento.

v. tr. [io smagrisco, tu smagrisci ecc.]n 1 rendere magro: la malattia l'ha smagrito n 2 impoverire, sfruttare eccessivamente: smagrire un terreno | v. intr. [aus. essere], smagrirsi v. rifl. ...

v. tr. [io smalìzio ecc.] rendere meno ingenuo, più esperto; scaltrire: quella compagnia lo smalizierà presto | smaliziarsi v. rifl. scaltrirsi, imparare le malizie, diventare esperto: non si...

part. pass. di smaliziare agg. scaltrito, esperto: un commerciante smaliziato | non più ingenuo, che ha acquistato malizia: una bambina smaliziata § smaliziatamente avv.

v. tr. [io smalizzisco , tu smalizzisci ecc.], smalizzirsi v. rifl. (non com.) smaliziare, smaliziarsi.

agg. invar. nel linguaggio commerciale, si dice di capo d'abbigliamento di taglia piccola.

v. tr. (non com.) liberare dal mallo; per estens., liberare dalla buccia.

v. tr. n 1 ricoprire, ornare di smalto: smaltare una pentola , un vassoio ; smaltarsi le unghie n 2 (fig. lett.) decorare di luci o di colori vivaci: un cielo smaltato di stelle.

s.m. [f. -trice] chi esegue lavori di smaltatura agg. che serve a smaltare: (pressa) smaltatrice , pressa speciale per eseguire velocemente la smaltatura delle copie fotografiche.

s.f. apparecchiatura con cui si effettua la smaltatura delle copie fotografiche.

s.f. n 1 operazione mediante la quale si ricopre di smalto una superficie metallica o ceramica, a scopo protettivo, impermeabilizzante o decorativo | (estens.) il rivestimento, lo strato di smalton 2...

s.f. laboratorio in cui si eseguono lavori di smaltatura.

s.m. lo smaltire, l'essere smaltito (anche fig.): lo smaltimento delle merci , del traffico , delle acque di scarico ; lo smaltimento di un'ubriacatura.

s.f. (min.) arseniuro di cobalto, impiegato per l'estrazione del metallo o per preparare vetri e smalti; è detta anche skutterudite.

v. tr. [io smaltisco, tu smaltisci ecc.]n 1 digerire: cibi difficili da smaltire | (fig.) mandare giù, ingoiare: è un'offesa che non ho ancora smaltito n 2 (fig.) far passare, far sbollire:...

s.m. e f. [pl. m. -sti] chi esegue decorazioni a smalto.

s.m. luogo in cui vengono convogliate le acque di scolo, perché il terreno le assorba: smaltitoio dei liquami.

agg. [f. -trice] che smaltisce, che serve a smaltire: (canale) smaltitore , canale per lo smaltimento di acque di scolo.

s.m. n 1 sostanza vetrosa, di vario colore e composizione, gener. a base di silicati mescolati con borati, fluoruri e ossidi, che viene applicata su ceramiche e oggetti metallici, a scopo protettivo,...

v. intr. [aus. avere] (region.) togliersi di mezzo, andarsene: vattene, smamma! ; fiutato il pericolo, ha subito smammato.

dial. smanazzare, v. intr. [io smanàccio ecc.; aus. avere] (fam.) muovere, agitare le mani; gesticolare | v. tr. manipolare qualcosa maldestramente: smanacciare un congegno | smanacciare il...

dial. smanazzata, s.f. lo smanacciare | colpo dato con la mano.

dial. smanazzone, s.m. [f. -a] (non com.) chi ha l'abitudine di smanacciare.

e deriv. vedi smanacciare e deriv.

s.f. (spec. pl.) gesto, atteggiamento lezioso; svenevolezza, moina: fare inutili smancerie ; perdersi in smancerie.

ant. smanzeroso, smanzieroso, agg. pieno di smancerie; smorfioso, lezioso: comportamento smanceroso § smancerosamente avv.

o smandrippato , agg. (gerg.) scamiciato, vestito con abiti sgualciti o laceri; anche, malridotto, scalcinato.

v. tr. [io smanéggio ecc.] maneggiare in modo improprio, eccessivo, maldestro.

v. intr. [io smanétto ecc. ; aus. avere] azionare ripetutamente la manopola dell'acceleratore della motocicletta; per estens., correre in moto assai velocemente.

v. tr. [io smàngio ecc.] corrodere, consumare: la ruggine smangia il ferro | smangiarsi v. rifl. corrodersi | (fig.) struggersi: smangiarsi per l'invidia.

s.m. (tip.) lembo di pagina rimasto senza impressione tipografica.

v. tr. [io smangiùcchio ecc.] mangiucchiare.

s.f. n 1 agitazione, disagio fisico o psichico che non lascia quiete; insofferenza, irrequietezza: la smania dell'attesa ; sentire le smanie per il caldo ; avere le smanie per la febbre | dare in...

v. intr. [io smànio ecc.; aus. avere]n 1 avere le smanie, essere in preda alla smania; agitarsi: ha smaniato tutta la notte per la febbre n 2 (fig.) essere preso da un forte desiderio per qualcosa:...

v. tr. [io smànico, tu smànichi ecc.] (non com.) privare del manico, rompere nel manico: smanicare un coltello | smanicarsi v. rifl. (non com.) perdere il manico.

v. rifl. [io mi smànico, tu ti smànichi ecc.] (non com.) rimboccarsi le maniche.

s.f. (mus.) spostamento della mano sinistra sul manico di uno strumento ad arco verso il centro della cassa, per ottenere suoni più acuti.

agg. (non com.) privo di buone maniere; sgarbato, screanzato.

s.f. , o smaniglio s.m. , (ant.) braccialetto | monile.

v. tr. [io smanìglio ecc.] (mar.) disgiungere due elementi di una catena da ormeggio; staccare la catena dall'anello dell'àncora | (estens.) levare gli ormeggi; partire.

vedi smaniglia.

agg. n 1 che smania, che ha le smanie: un malato smanioso n 2 (fig.) che è preso dal prepotente desiderio di qualcosa: essere smanioso di successi , di divertimenti ; è smanioso di rivedere i suoi...

s.m. lo smantellare, l'essere smantellato (anche fig.): lo smantellamento di una fabbrica , di un'accusa.

v. tr. [io smantèllo ecc.]n 1 demolire, abbattere, diroccare opere in muratura, spec. di difesa: smantellare una fortezza n 2 (estens.) demolire, rendere inefficiente una struttura, un impianto;...

vedi smanceroso.

s.m. (ant.) innamorato, amante, drudo: fuggi tutti questi pazzi, / fuggi, fuggi gli smanzieri (poliziano).

vedi smanceroso.

s.m. (sport) lo smarcare, lo smarcarsi, l'essere smarcato.

v. tr. [io smarco, tu smarchi ecc.] (sport) liberare un compagno di squadra dalla marcatura dell'avversario con un passaggio ben calibrato | smarcarsi v. rifl. (sport) liberarsi dalla marcatura di...

v. intr. [aus. avere] (non com.) comportarsi da smargiasso; dire o fare smargiassate.

s.f. atto, detto da smargiasso; spacconata.

s.f. (non com.) l'essere uno smargiasso | atteggiamento da smargiasso; smargiassata.

s.m. chi si vanta, attribuendosi imprese grandiose o qualità eccezionali; fanfarone, gradasso, spaccone: essere uno smargiasso ; fare lo smargiasso.

v. tr. [io smàrgino ecc.] in legatoria, tagliare i margini di libri e stampati | in tipografia, levare le marginature alle forme dopo la stampa | v. intr. [aus. avere] detto dell'illustrazione di...

part. pass. di smarginare agg. n 1 si dice di libro che, nella legatura, ha subito un'eccessiva rifilatura dei margini: esemplare smarginato n 2 si dice di illustrazione che smargina: disegno...

s.f. n 1 l'operazione dello smarginare | riferito a un'illustrazione, il fatto di smarginare: un'immagine con smarginatura a destra n 2 (bot.) piccola incisione alla sommità di un organo.

v. tr. [io smargòtto ecc.] (agr.) levare le margotte per trapiantarle.

v. tr. (non com.) lavorare, ripulire il terreno con la marra.

s.m. n 1 lo smarrire, l'essere smarrito: denunciare lo smarrimento della patente n 2 (fig.) lo smarrirsi; turbamento, sconcerto dovuto a timore, confusione o stupore: avere un attimo di smarrimento |...

v. tr. [io smarrisco, tu smarrisci ecc.]n 1 non trovare più qualcosa che si aveva con sé perdere: smarrire le chiavi , il portafoglio , la carta d'identità | smarrire il cammino , la via , non...

part. pass. di smarrire agg. n 1 che non si trova più | ufficio oggetti smarriti , che si occupa della custodia di oggetti rinvenuti sui mezzi o nei locali pubblici, affinché i proprietari che li...

v. intr. [io smarróno ecc. ; aus. avere] (fam.) commettere un errore grossolano; dire o fare uno sproposito.

s.f. (fam.) grosso sproposito.

loc. sost. m. invar. alta società bel mondo.

v. tr. e intr. [io smartèllo ecc.; aus. dell'intr. avere] martellare.

s.m. (non com.) lo smascellare, lo smascellarsi.

v. tr. [io smascèllo ecc.] (rar.) slogare le mascelle | smascellarsi v. rifl. solo in loc. del tipo smascellarsi dalle risa , dal ridere , ridere smodatamente fin quasi a slogarsi le mascelle;...

s.m. lo smascherare, lo smascherarsi, l'essere smascherato (anche fig.).

v. tr. [io smàschero ecc.]n 1 togliere a qualcuno la maschera, il travestimenton 2 (fig.) rendere manifesta la vera natura di qualcosa, la reale identità di qualcuno; rivelare, scoprire:...

s.m. [f. -trice] (non com.) chi smaschera (solo fig.): smascheratore di inganni.

agg. (non com.) che ha perduto la forza virile; effeminato (anche fig.): stile smascolinato ; smascolinati sonettini (baretti).

v. tr. privare della virilità rendere effeminato.

part. pass. di smascolinizzare agg. privo di virilità, effeminato; smascolinato.

s.m. invar. nel tennis, colpo vibrato dall'alto verso il basso; schiacciata.

v. tr. (non com.) svolgere un filo avvolto a matassa.

v. tr. rendere immateriale; privare di consistenza materiale; spiritualizzare, idealizzare | smaterializzarsi v. rifl. o intr. pron. perdere la materialità divenire immateriale, spiritualizzarsi.

s.f. lo smaterializzare, lo smaterializzarsi, l'essere smaterializzato.

v. tr. [io smattóno ecc.] liberare dai mattoni, dall'ammattonato: smattonare un pavimento.

s.f. (non com.) lo smattonare | tratto di un ammattonato in cui i mattoni sono rotti o mancanti.

s.f. nel gioco delle carte, la distribuzione di un mazzo di carte; mano.

o smettico, agg. [pl. m. -ci] (fis.) si dice di stato di aggregazione della materia caratterizzato da molecole orientate regolarmente in due direzioni e disposte in strati perpendicolari al loro...

s.m. [pl. m. -mi] (biol.) sostanza bianchiccia caseosa, formata dalla secrezione di alcune ghiandole sebacee e da epiteli desquamati, che si deposita fisiologicamente tra il prepuzio e il glande nei...

e deriv. vedi smielare e deriv.

s.m. lo smembrare (spec. fig.); divisione, dispersione: lo smembramento di una famiglia , di un paese.

v. tr. [io smèmbro ecc.]n 1 (non com.) squartare, fare a pezzin 2 (fig.) dividere un tutto organico e coerente in più parti: smembrare una nazione ; smembrare una frase , un periodo.

s.f. (ant.) smemorataggine.

s.m. (non com.) il perdere la memoria; l'essere smemorato, smemorataggine.

v. intr. [io smèmoro ecc.] (ant. , lett.) perdere la memoria; anche, perdere la coscienza, svenire: in questa arca trovandosi, cominciò a smemorare (boccaccio dec. iv, 10) | smemorarsi v. rifl....

s.f. l'essere smemorato; il non avere memoria | atto da smemorato; dimenticanza grave.

s.f. l'essere smemorato; smemorataggine.

part. pass. di smemorare agg. e s.m. [f. -a]n 1 che, chi ha perduto la memorian 2 che, chi ha poca memoria; chi facilmente dimentica le cosen 3 (ant.) stupido, insensato; incosciente §...

v. tr. [io sméntico, tu sméntichi ecc.] (ant.) dimenticare.

v. tr. [io smentisco, tu smentisci ecc.]n 1 affermare, dimostrare la falsità di quanto è stato detto o scritto; dire che altri ha mentito; contraddire, sbugiardare: smentire un testimone , una...

s.f. lo smentire; parole o fatti con cui si smentisce: la smentita del primo ministro ; richiedere la pubblicazione di una smentita.

agg. e s.m. [f. -trice] (non com.) che, chi smentisce.

agg. n 1 (non com.) di smeraldon 2 di color smeraldo, verde vivo: acque smeraldine ; occhi smeraldini.

s.m. pietra preziosa di colore verde intenso, trasparente; è una varietà del berillo | di smeraldo , (fig.) di colore simile a quello dello smeraldo: acqua , occhi di smeraldo | anche come agg....

agg. che si può smerciare; vendibile: un prodotto facilmente smerciabile.

s.f. l'essere smerciabile; vendibilità.

v. tr. [io smèrcio ecc.] vendere come merce: smerciare i propri prodotti all'estero ; smerciare tutto quel che rimane.

s.m. lo smerciare; vendita: lo smercio di un prodotto.

v. tr. [io smèrdo ecc.] (volg.)n 1 sporcare, insozzare con escrementi; per estens., insudiciare in generen 2 (fig.) svergognare, disonoraren 3 (non com.) pulire dagli escrementi | smerdarsi v....

o mergo, s.m. [pl. -ghi] (zool.) genere di uccelli nuotatori simili alle anatre, provvisti di corpo robusto e becco lungo e uncinato: smergo minore , specie stanziale in italia, soprattutto nel...

v. tr. [io smerìglio ecc.] sottoporre a smerigliatura.

part. pass. di smerigliare agg. n 1 trattato con lo smeriglio: marmo smerigliato ; vetro smerigliato , reso ruvido e semiopaco | tappo smerigliato , tappo di vetro la cui parte inferiore è stata...

s.m. [f. -trice] chi fa lavori di smerigliatura.

s.f. macchina utensile usata per smerigliare.

s.f. operazione con la quale si lavorano con lo smeriglio, o anche con altri abrasivi, superfici di pietra, metallo, vetro per vari usi e applicazioni.

s.m. (min.) pietra dura che è una varietà granulare nera e compatta del corindone, contenente ematite e magnetite; la polvere che se ne ricava è usata come abrasivo, di solito incollata su...

v. tr. [io smèrlo ecc.] rifinire con un ricamo a smerli: smerlare un lenzuolo.

s.f. lo smerlare; rifinitura a smerli.

v. tr. [io smerlétto ecc.] smerlare.

s.m. ricamo a festoni eseguito per lo più lungo l'orlo di un capo di biancheria | punto a smerlo , quello usato per tale lavorazione, a piccoli punti fitti e paralleli.

part. pass. di smettere agg. che non si usa, che non si mette più (detto spec. di indumenti).

v. tr. [coniugato come mettere]n 1 interrompere, sospendere qualcosa temporaneamente o per sempre: smettere un lavoro , una discussione | smettila! , la smetta! , smettetela! , ingiunzioni per far...

vedi smectico.

s.m. (non com.) lo smezzare, l'essere smezzato; dimezzamento.

v. tr. [io smèzzo ecc.]n 1 dividere, spezzare a metà per estens., tagliare in due parti: smezzare un'arancia ; smezzare il pane n 2 consumare fino a metà: smezzare un fiasco di vino.

v. tr. [io smidóllo ecc.]n 1 privare del midollo o della midollan 2 (fig.) rendere fiacco, privare del vigore | smidollarsi v. rifl. (fig.) perdere vigore, snervarsi.

part. pass. di smidollare agg. n 1 svuotato del midollon 2 (fig.) privo di energie, snervato; debole, fiacco di carattere, privo di forza morale s.m. [f. -a] persona smidollata.

o smelare, v. tr. [io smièlo ecc.] svuotare dal miele i favi dell'alveare (per lo più assol.).

o smelato, part. pass. di smielare agg. n 1 vuoto, privo di mielen 2 (region.) dolce come il miele | (estens.) dolcissimo, troppo dolce.

o smelatore, s.m. macchina costituita essenzialmente da una centrifuga ad asse verticale che estrae il miele dai favi.

o smelatura, s.f. l'operazione dello smielare.

v. tr. n 1 restituire agli usi e alle condizioni civili luoghi, impianti o categorie di persone che erano militari o sottoposti alle autorità militari: smilitarizzare una fortezza ; smilitarizzare la...

part. pass. di smilitarizzare agg. nei sign. del verbo | zona smilitarizzata , territorio conteso da due o più paesi e assegnato in custodia a forze neutrali, che ne vietano l'accesso ai militari...

s.f. lo smilitarizzare, l'essere smilitarizzato.

agg. n 1 di corporatura esile, sottile, asciutta: ragazzo smilzo n 2 (fig.) di breve estensione; scarno, povero: un volumetto , un racconto smilzo.

s.m. l'operazione dello sminare.

v. tr. liberare dalle mine una zona di terra o d'acqua.

agg. e s.m. che, chi è addetto allo sminamento.

s.f. sminamento.

v. tr. (pop.) minchionare, burlare.

part. pass. di sminchionare agg. e s.m. [f. -a] (pop.) infastidito, seccato; stanco, deluso, frustrato; scoglionato.

s.m. (non com.) lo sminuire, l'essere sminuito.

v. tr. [io sminuisco, tu sminuisci ecc.] diminuire, rendere minore; ridurre (spec. fig.); far apparire minore, di minor valore: sminuire i meriti di qualcuno | v. intr. [aus. essere] (non com.)...

s.m. lo sminuzzare, lo sminuzzarsi, l'essere sminuzzato; spezzettamento.

v. tr. n 1 ridurre in pezzetti minuti; spezzettare, sbriciolare: sminuzzare il pane n 2 (fig.) rendere frammentario: sminuzzare l'esposizione di un fatto | analizzare eccessivamente: sminuzzare un...

agg. e s.m. [f. -trice] (non com.) che, chi sminuzza (anche fig.).

s.f. sminuzzamento | l'insieme dei minuzzoli, dei frammenti.

s.m. (non com.) lo sminuzzolare, l'essere sminuzzolato; sminuzzamento.

v. tr. [io sminùzzolo ecc.] (non com.) ridurre in minuzzoli; sminuzzare (anche fig.): sminuzzolare un foglio di carta ; sminuzzolare una descrizione.

v. intr. [io smiràcolo ecc.; aus. avere] (tosc.) mostrare eccessiva meraviglia per cose di poco conto, come se fossero miracoli.

s.m. lo smiscelare, l'essere smiscelato.

v. tr. [io smiscèlo ecc.] separare i componenti di una miscela, in modo però che essi mantengano lo stato di aggregazione (liquido o solido) della miscela stessa.

s.m. lo smistare, l'essere smistato: smistamento della corrispondenza ; stazione ferroviaria di smistamento.

v. tr. dividere, separare persone o cose inviando ciascuna alla sua destinazione: smistare la posta , le reclute | smistare un treno , scomporlo, avviando le diverse vetture alle località cui sono...

agg. [f. -trice] che smista; destinato a smistare s.m. persona addetta allo smistamento | congegno per lo smistamento.

s.f. (ant. , lett.) enormità, smisuratezza: la smisuranza delle metafore barocche.

v. intr. (ant.) oltrepassare la misura.

s.f. l'essere smisurato.

part. pass. di smisurare agg. che va molto oltre le misure normali; tanto grande che non si può misurare; grandissimo, enorme, immenso: uno spazio smisurato | (fig.) straordinario, eccezionale;...

agg. che si riferisce all'economista e filosofo scozzese a. smith (1723-1790), al suo pensiero, alle sue opere.

s.f. (min.) carbonato di zinco che si presenta in concrezioni stalattitiche o in ammassi reniformi; è uno dei minerali di zinco più ricercati.

v. tr. privare dell'impronta, del carattere di mito; riportare a una valutazione più concreta e realistica epoche, fatti o persone precedentemente mitizzati.

s.f. il processo con cui si smitizza, si ridimensiona qualcosa.

v. tr. [io smobìlio ecc.] (non com.) vuotare dei mobili: smobiliare una stanza , un appartamento.

v. tr. [io smobìlito ecc.]n 1 riportare in assetto di pace reparti militari precedentemente mobilitati: smobilitare l'esercito , un'armata n 2 (fig.) ricondurre alla situazione di normalità ciò...

s.f. lo smobilitare, l'essere smobilitato: smobilitazione generale , operazione con cui le forze armate, terminato un conflitto, vengono riportate in assetto di pace.

v. tr. (fin.) disinvestire, trasformare beni capitali o titoli in moneta.

s.m. (fin.) disinvestimento, trasformazione di beni capitali o di titoli in moneta: effetti di smobilizzo , cambiali rilasciate al creditore perché possa, scontandole, ottenere in liquidi l'importo...

v. tr. [io smóccio ecc.] (pop.) pulire dal moccio.

v. tr. [io smóccico , tu smóccichi ecc.] (pop.)n 1 smocciaren 2 sporcare di moccio | v. intr. [aus. avere] (pop.) moccicare.

v. tr. [io smòccolo o smóccolo ecc.] togliere il moccolo; togliere la parte carbonizzata dello stoppino di una candela o di un lume a petrolio | v. intr. n 1 colare, detto di ceran 2 (pop.) tirare...

s.m. arnese simile a un paio di forbici che serve per smoccolare le candele o i lumi a petrolio.

s.f. n 1 lo smoccolare, l'essere smoccolaton 2 parte dello stoppino di una candela o di un lume a petrolio che si toglie smoccolando.

s.f. (non com.) l'essere smodato; intemperanza; esagerazione.

agg. che passa la giusta misura; che manca di moderazione; eccessivo, esagerato: una smodata ambizione ; un'allegria smodata § smodatamente avv.

s.f. (non com.) l'essere smoderato; smodatezza, intemperanza.

agg. senza moderazione, senza misura; smodato § smoderatamente avv.

s.m. invar. coltre di nebbia densa e scura, costituita da vapore acqueo misto a fumi e altri residui di combustione, che ristagna spesso sui grandi centri industriali o urbani.

s.m. invar. giacca maschile da sera, tradizionalmente nera o bianca, con risvolti di seta lucida; anche, il completo costituito da tale giacca e pantaloni neri.

v. tr. [io smòllo ecc.]n 1 (non com.) ammollare2n 2 (pop.) allentare: smolla quel bullone!.

v. tr. [io smollico, tu smollichi ecc.] ridurre in molliche; sbriciolare: smollicare il pane | smollicarsi v. rifl. ridursi in molliche.

v. tr. [io smònaco, tu smònachi ecc.] privare dello stato e dell'abito monacale | smonacarsi v. rifl. abbandonare lo stato e l'abito monacale.

v. tr. [io smonéto ecc.] (econ.) privare di valore legale una moneta metallica, la quale conserva così il puro valore intrinseco o collezionistico.

s.f. (econ.) lo smonetare.

agg. che si può smontare e successivamente rimontare: armadio smontabile.

s.m. operazione e risultato dello smontare una macchina, una struttura.

s.m. (non com.) lo smontare, l'essere smontato; smontaggio.

v. tr. [io smónto ecc.]n 1 scomporre una macchina, un congegno, una struttura nei suoi componenti, nelle sue parti: smontare il motore ; smontare gli scaffali | smontare una pietra preziosa ,...

s.m. [f. -trice] chi è addetto a lavori di smontaggio.

s.f. lo smontare, l'essere smontato (fig. fam.); scoraggiamento, delusione.

s.f. l'abbandono dell'alpeggio da parte del bestiame, alla fine della stagione estiva.

v. tr. [io smòrbo ecc.] (non com.) purificare, disinquinare: penarono non so quanto, a far ripulire e smorbare la casa (manzoni p. s. xxx).

s.f. n 1 contrazione del viso che ne altera il normale atteggiamento ed è provocata per lo più da sensazioni dolorose o spiacevoli: una smorfia di dolore , di rabbia , di scherno | fare le smorfie ,...

agg. e s.m. [f. -a] che, chi ha l'abitudine di fare smorfie, moine | fare la smorfiosa con qualcuno , civettare con lui. dim. smorfiosetto § smorfiosamente avv. da smorfioso.

v. intr. [coniugato come morire ; aus. essere , ma è raro nelle forme composte] (lett.) diventare pallido, sbiadito, smorto; impallidire, scolorare: allor sente la frale anima mia / tanta dolcezza,...

agg. [pl. f. -ce] alquanto smorto.

v. intr. [io smortisco , tu smortisci ecc. ; aus. essere] (rar.) smorire.

part. pass. di smorire agg. n 1 molto pallido (riferito a persona): un volto smorto ; essere smorto per la paura | di colore, che non ha vivezza, sbiadito: una tinta smorta n 2 (fig.) privo di...

s.m. lo smorzare, l'essere smorzato (anche fig.); attenuazione.

s.m. (mus.) indicazione dinamica simile al diminuendo, con la differenza che la graduale attenuazione dell'intensità sonora deve giungere fino alla cessazione del suono.

v. tr. [io smòrzo ecc.]n 1 attenuare, attutire, rendere meno intenso (anche fig.): smorzare la luce con un paralume ; smorzare le tinte ; smorzare il suono | smorzare la palla , (sport) fare una...

s.f. (sport) nel tennis, nel ping pong, nella pallavolo, respinta con la quale si riduce notevolmente la velocità impressa alla palla e la si manda a cadere appena al di là della rete.

part. pass. di smorzare agg. tenue, attenuato: suono smorzato , ovattato; colore smorzato , non vivace.

agg. e s.m. [f. -trice] (rar.) che, chi smorza s.m. n 1 ognuno dei tasselli di legno ricoperti di feltro che, poggiando sulle corde del pianoforte, servono a smorzarne le vibrazionin 2 (mecc.)...

s.f. smorzamento, attenuazione.

v. tr. [io smóscio ecc.] (fam.) far diventare moscio | (fig.) svigorire; ammosciare | smosciarsi v. rifl. (fam.) diventare moscio | (fig.) perdere energie, vigore.

s.f. lo smuovere, lo smuoversi, l'essere smosso | darsi un smossa , (fam.) affrettarsi.

part. pass. di smuovere agg. nei sign. del verbo | terreno smosso , lavorato di fresco | dente smosso , malfermo.

s.f. (non com.) smottamento.

s.m. lento scivolamento lungo un pendio o un argine di uno strato di terreno, per lo più argilloso o sabbioso, che abbia perso coesione per infiltrazione d'acqua.

v. intr. [io smòtto ecc.; aus. essere] subire uno smottamento; franare.

s.f. n 1 (non com.) smottamenton 2 il punto dove è avvenuto uno smottamento; il terreno che è smottato.

vedi smuovere.

v. tr. [io smózzo ecc.] mozzare, spec. se in modo deciso, violento.

s.f. lo smozzare; mozzatura, taglio.

s.m. (non com.) lo smozzicare; smozzicatura.

v. tr. [io smózzico, tu smózzichi ecc.] tagliare, ridurre in molti piccoli pezzi: smozzicare il pane | smozzicare le frasi , le parole , (fig.) spezzettarle o pronunciarle male, in modo confuso.

part. pass. di smozzicare agg. spezzettato (anche fig.): un dolce tutto smozzicato ; un discorso smozzicato.

s.f. (non com.) smozzicamento; la parte smozzicata: smozzicature di sigari.

v. intr. [io smùccio ecc.; non usate le forme composte] (ant.) sdrucciolare, scivolare.

ant. smugnere , v. tr. [coniugato come mungere]n 1 (rar.) mungere completamente; spremere, prosciugare, privare di tutto il liquido, l'umoren 2 (fig.) far perdere la floridezza, far intristiren 3...

part. pass. di smungere agg. n 1 magro e pallido; emaciato: era tutto smunto in viso. dim. smuntino n 2 pallido, slavato: un verde smunto.

pop. o lett. smovere, v. tr. [coniugato come muovere]n 1 muovere, rimuovere, spec. con fatica; spostare di poco: smuovere un masso , un armadio | rimuovere in superficie: smuovere la terra |...

v. tr. n 1 riaprire un'apertura precedentemente chiusa con un muro: smurare una porta | (assol.) disfare, abbattere un muron 2 togliere, staccare da un muro ciò che vi era fissato: smurare una...

v. tr. (non com.) percuotere qualcuno fino a rompergli il muso, il viso | v. intr. [aus. avere] (non com.) fare una smusata.

s.f. (rar.) smorfia di disgusto, di disprezzo.

s.m. lo smussare, l'essere smussato (anche fig.).

v. tr. n 1 arrotondare un angolo vivo, uno spigolo, una punta; ottundere: smussare gli spigoli di un tavolo n 2 (fig.) attenuare, mitigare: smussare le asprezze del discorso ; smussare i contrasti |...

part. pass. di smussare agg. che ha punte o spigoli arrotondati; spuntato, smusso (anche fig.): un tavolo smussato ai bordi ; una polemica ormai smussata.

s.f. lo smussare, l'essere smussato; la parte smussata.

s.m. n 1 smussaturan 2 scalpello atto a smussare.agg. smussato; che ha la punta o le punte, gli spigoli arrotondati, spuntati: punta smussa ; bisturi smusso.

s.m. invar. spuntino.

loc. sost. m. invar. bar in cui è possibile fare uno spuntino consumando panini imbottiti, tartine, pizzette e sim.

s.m. lo snaturare, lo snaturarsi, l'essere snaturato | travisamento.

v. tr. far cambiare natura a qualcuno o a qualcosa, spec. in peggio; alterare profondamente (fig.): quell'ambiente lo ha snaturato | (fig.) travisare, falsare: una critica che snatura il pensiero...

part. pass. di snaturare agg. n 1 che ha perduto in tutto o in parte la propria natura; alterato, travisato: idee snaturate n 2 che non rispetta i sentimenti propri della natura umana, che non si...

v. tr. n 1 privare un gruppo etnico dei propri caratteri nazionali; denazionalizzaren 2 (econ.) rendere di nuovo privato ciò che era stato nazionalizzato: snazionalizzare un' industria.

s.f. lo snazionalizzare, l'essere snazionalizzato.

s.m. (non com.) lo snebbiare; il diradare con opportune tecniche un addensamento di nebbia, p. e. su aeroporti o autostrade | (fig.) chiarificazione: snebbiamento mentale.

v. tr. [io snébbio ecc.]n 1 (non com.) liberare dalla nebbian 2 (fig.) rendere chiaro, lucido; liberare da ciò che impedisce una razionale comprensione: snebbiare la mente.

s.f. l'essere snello; linea snella | (fig.) elegante essenzialità: la snellezza del suo stile , dei suoi ragionamenti.

s.m. lo snellire, l'essere snellito (spec. fig.): snellimento della burocrazia.

v. tr. [io snellisco, tu snellisci ecc.]n 1 rendere o far sembrare snello o più snello (anche assol.): ginnastica per snellire i fianchi ; un abito che snellisce n 2 (fig.) rendere più agile,...

agg. n 1 che è sciolto e svelto nei movimenti: non è più giovane ma è sempre snello | (fig.) essenziale, agile ed elegante: uno stile , un periodare snello n 2 alto e sottile; slanciato,...

vedi snervare.

s.m. n 1 (non com.) lo snervare, lo snervarsi, l'essere snervaton 2 (mecc.) fenomeno che si manifesta nei materiali quando le sollecitazioni cui vengono sottoposti sono di intensità tale da superare...

part. pres. di snervare agg. che snerva, che fiacca; estenuante, spossante: un caldo , un'attesa snervante § snervantemente avv.

ant. snerbare, v. tr. [io snèrvo ecc.]n 1 privare di energia fisica e morale; fiaccare: fa un caldo che snerva ; le polemiche e le ripicche l'avevano snervato n 2 in macelleria, togliere o tagliare...

s.f. l'essere snervato; fiacchezza.

part. pass. di snervare agg. che ha perso ogni energia; estenuato: era snervato per il caldo | stile snervato , privo di nerbo § snervatamente avv. (non com.) fiaccamente.

s.f. pressa da macelleria per snervare la carne.

v. tr. n 1 far uscire dal nido o dalla tana; stanare: snidare una lepre n 2 (fig.) far uscire qualcuno da un nascondiglio, da un rifugio: snidare i ladri dal loro covo | (mil.) far uscire allo...

inter. voce onomatopeica che, nel linguaggio dei fumetti, riproduce il rumore di chi aspira con forza col naso, di chi annusa intensamente.

v. tr. n 1 (fam.) annusare, fiutaren 2 (gerg.) fiutare cocaina.

s.f. (gerg.) lo sniffare una volta; fiutata di cocaina.

s.m. [f. -trice] (gerg.) chi sniffa; cocainomane.

s.m. (gerg.) sniffata.

s.m. invar. imbarcazione da regata, detta in italiano beccaccino.

s.m. e f. invar. chi ostenta raffinatezza, cercando di assumere atteggiamenti attribuiti a classi sociali più elevate o seguendo mode nuove ed eccentriche, con l'intenzione di distinguersi dai...

v. tr. [io snòbbo ecc.] disinteressarsi di qualcosa o qualcuno per sottolineare sprezzantemente la propria superiorità: snobbare un invito ; invitare qualcuno solo per snobbarlo.

s.m. l'essere snob; atteggiamento da snob.

agg. [pl. m. -ci] proprio di persona snob; ispirato a snobismo: atteggiamento snobistico.

s.m. lo snocciolare, l'essere snocciolato.

v. tr. [io snòcciolo ecc.]n 1 privare del nocciolo; denocciolare: snocciolare le amarene , le olive n 2 (fig.) raccontare apertamente, con abbondanza di particolari; spiattellare: snocciolava...

s.m. arnese che serve a snocciolare piccoli frutti; levanoccioli.

s.f. operazione dello snocciolare, in senso proprio.

agg. che si può snodare; pieghevole e orientabile per mezzo di snodi: braccio snodabile , di un attrezzo, di una lampada e sim.

s.m. (non com.) lo snodare.

v. tr. [io snòdo ecc.]n 1 disfare, sciogliere i nodi di qualcosa; liberare dal nodo o dai nodi: snodare una corda n 2 rendere snodata o più snodata una parte del corpo: snodare le dita , le spalle...

part. pass. di snodare agg. n 1 sciolto da nodin 2 straordinariamente agile, sciolto nelle articolazioni e nei movimenti: un acrobata snodato ; braccia snodate n 3 che ha uno o più snodi;...

s.f. lo snodare, l'essere snodato | il punto in cui qualcosa si snoda.

agg. (non com.) snodabile; snodato.

s.m. n 1 (mecc.) organo di collegamento costituito da un perno sferico parzialmente inserito in una cavità sferica di uguale diametro e usato per accoppiare due elementi con possibilità di limitata...

s.f. invar. tavola per praticare lo sport del surf sulla neve.

v. tr. n 1 (ant.) denudaren 2 estrarre un'arma dal fodero; sguainare: snudare la spada.

primo elemento di parole composte, spec. verbi, di origine latina o di formazione moderna, che continua il lat. su°b 'sotto'; vale 'sotto, al di sotto, di sotto in su' (soccombere , sobbarcare ,...

loc. sost. f. invar. sceneggiato televisivo o radiofonico in molte puntate, caratterizzato da un intreccio falsamente realistico di vicende patetiche o sentimentali, spesso relative a uno o più...

ant. suave, agg. n 1 che dà sensazioni fisiche o spirituali piacevoli e delicate: un profumo , una voce soave ; una soave malinconia n 2 (ant.) facile, agevole | lento, calmo: con soave passo... in...

s.f. qualità di ciò che è soave; grazia, piacevolezza delicata: la soavità del suo sguardo ; le rispose con soavità.

v. intr. [aus. avere]n 1 detto di cosa, fare sobbalzi ripetuti, traballare: l'automobile sobbalzava sul selciato n 2 detto di persona, fare un sobbalzo; per estens., trasalire: sobbalzare di paura.

s.m. movimento improvviso in direzione verticale | riferito a persona, piccolo balzo che scuote il corpo intero; sussulto ' di sobbalzo , (non com.) di soprassalto.

v. tr. [io sobbarco , tu sobbarchi ecc.] (non com.) caricare qualcuno di un peso, di una responsabilità sottoporre a un onere gravoso: sobbarcare qualcuno a una spesa ingente | sobbarcarsi v. rifl....

s.f. (vet.) ammaccatura della pianta dei piedi dei quadrupedi, causata da traumi o da cattiva ferratura.

s.m. il sobbollire (anche fig.).

rar. subbollire, v. intr. [io sobbóllo ecc. ; aus. avere]n 1 stare per bollire; anche, bollire leggermente (detto di liquidi): il vino sobbolle nei tini n 2 (fig.) detto di sentimenti, essere sul...

s.m. [pl. -ghi] piccolo centro abitato situato nelle immediate vicinanze di una grande città | quartiere della periferia suburbana.

s.m. il sobillare, l'essere sobillato; sobillazione, istigazione.

v. tr. istigare, incitare nascostamente alla ribellione, a manifestazioni ostili: sobillare alla rivolta ; fu accusato di sobillare i compagni contro l'insegnante.

agg. e s.m. [f. -trice] che, chi sobilla; istigatore, mestatore.

s.f. l'attività di chi sobilla, di chi fa leva sul malcontento altrui per creare disordine, conflitti; istigazione.

vedi sublimare.

o sovranzare, v. tr. e intr. [aus. dell'intr. avere] (ant.) sopraffare, sopravanzare, vincere: quel che ti sobranza / è virtù da cui nulla si ripara (dante par. xxiii, 35-36).

s.f. qualità di chi o di ciò che è sobrio; moderazione, misura: sobrietà nel bere , nel vestire ; sobrietà di stile.

agg. n 1 non alterato dagli effetti dell'alcol; lucido: restare sobrio pur bevendo molto n 2 temperante e controllato nel mangiare e nel bere; parco, moderato: persona , vita sobria n 3 (fig.)...

s.f. nel tardo medioevo, sopravveste femminile di lino o di lana; anche, ricco manto maschile da cerimonia, di seta e pelliccia.

v. tr. [coniugato come chiudere] chiudere solo in parte, lasciando uno spiraglio; accostare: socchiudere la finestra , l'uscio ; socchiudere gli occhi.

part. pass. di socchiudere e agg. nel sign. del verbo.

ant. soccita, s.f. (dir.) contratto agrario di tipo associativo per l'allevamento e lo sfruttamento del bestiame e per l'esercizio delle attività connesse, al fine di ripartire prodotti e utili:...

s.m. (dir.) nella soccida, la parte che conferisce il bestiame, senza apportare lavoro, e a cui è riservata la direzione.

s.m. (dir.) nella soccida, la parte che apporta il proprio lavoro.

e deriv. vedi succingere e deriv.

s.m. n 1 soccidarion 2 (tosc.) il bestiame che si dà o si prende a soccida.

vedi soccida.

s.m. [pl. -chi] in roma antica, calzatura bassa, tipica degli attori comici (in opposizione a coturno , calzatura tipica degli attori tragici) | calzare il socco , (fig. lett.) scrivere commedie.

part. pres. di soccombere agg. e s.m. e f. (lett.) che, chi soccombe | in un processo civile o amministrativo, si dice della parte perdente.

v. intr. [io soccómbo ecc. ; pass. rem. io soccombéi o soccombètti , tu soccombesti ecc. ; part. pass. soccombuto , raro; aus. essere , ma rari i tempi composti] (lett.)n 1 essere costretto a...

v. tr. [coniugato come correre] portare aiuto a qualcuno; aiutare, assistere: soccorrere i bisognosi , un ferito | v. intr. [aus. essere , nel sign. 1; avere , nel sign. 2] (lett.)n 1 venire alla...

agg. (lett.) che soccorre; che tende, che è disposto a soccorrere: la memoria de' nostri patimenti ci renda... soccorrevoli ai nostri prossimi (manzoni p. s. xxxvi) § soccorrevolmente avv.

agg. (rar.) che può essere soccorso.

s.m. (non com.) il soccorrere; soccorso.

agg. e s.m. [f. -trice] che, chi soccorre, per lo più facendo parte di un'organizzazione di soccorso: squadre soccorritrici ; i primi soccorritori sono giunti nella notte.

part. pass. di soccorrere e agg. nei sign. del verbo s.m. n 1 il soccorrere; aiuto prestato a chi versa in gravi necessità o in pericolo: chiedere , invocare soccorso ; andare in soccorso dei...

s.m. taglio di carne bovina costituito dalla parte superiore interna della coscia; sottocoscio.

vedi suocera.

vedi suocero.

agg. (ant.) che può vivere in società con altri simili; socievole: l'uomo è animal più di tutti gli altri sociabile (varchi).

s.f. (ant.) l'essere sociabile.

agg. e s.m. [f. -a ; pl. m. -ci]n 1 che, chi s'ispira ai principi della socialdemocrazia | che, chi appartiene all'ala più moderata del movimento socialistan 2 che, chi appartiene al partito...

s.f. l'ala più moderata del movimento socialista, fautrice di un programma di riforme sociali all'interno delle istituzioni liberal-borghesi | in origine, denominazione di diversi movimenti e...

agg. n 1 che vive in società, in comunità organizzate: l'uomo è un animale sociale n 2 che riguarda la società umana, e in particolare i rapporti tra individui e gruppi entro una comunità...

s.m. n 1 nome generico con cui si designano sia le teorie filosofiche ed economiche sia i movimenti e i sistemi politico-sociali che propugnano l'abolizione totale o parziale della proprietà privata...

agg. e s.m. e f. [pl. m. -sti]n 1 che, chi si ispira al socialismo in una delle sue forme: partito socialista ; dottrine socialiste ; area socialista n 2 che, chi appartiene a un partito socialista...

agg. [pl. m. -ci] (non com.) del socialismo, dei socialisti.

v. tr. (non com.) rendere socialista, avvicinare al socialismo | socialistizzarsi v. rifl. (non com.) divenire socialista.

agg. e s.m. e f. (spreg.) che, chi inclina in modo generico, superficiale o velleitario al socialismo.

s.f. n 1 l'essere sociale; la tendenza dell'uomo a vivere in societàn 2 nel pensiero cattolico, il complesso dei rapporti che regolano la vita degli individui appartenenti a una data società; la...

agg. che può essere socializzato.

v. tr. n 1 rendere sociale, trasferire a una collettività: socializzare le conoscenze , le informazioni n 2 (econ.) trasferire un bene allo stato o ad altro ente pubblico affinché lo metta a...

s.f. n 1 (econ.) operazione e risultato del socializzaren 2 (psicol.) apprendimento delle regole di comportamento sociali; inserimento in una società o comunità: processo , difficoltà di...

agg. (dir.) che si riferisce a società, proprio della società: regime , vincolo societario ; l'assetto societario di un'impresa.

s.f. n 1 l'insieme di tutti gli esseri umani, in quanto uniti da vincoli naturali e da interessi generali comuni: la società umana , civile ' in zoologia, raggruppamento di più individui della...

agg. n 1 che ama la compagnia; che ha facilità di rapporti con gli altri: un tipo socievole ; non è facile essere socievoli con tutti n 2 che tende per natura a vivere in società coi suoi simili;...

s.f. l'essere socievole.

s.m. corrente teologica antitrinitaria che prende il nome dai riformatori senesi lelio e fausto socini (sec. xvi).

agg. di lelio e fausto socini; del socinianesimo s.m. [f. -a] seguace del socinianesimo.

s.m. [f. -a]n 1 chi è membro di un'associazione, di un circolo, di un club e sim.: socio onorario , effettivo , sostenitore , fondatore , vitalizio ; inviare una circolare ai soci n 2 (dir.) chi fa...

primo elemento di parole composte della terminologia scientifica, dal lat. soci°us 'socio'; indica 'società' o è abbr. di sociale , sociologico (sociologia , sociolinguistica).

s.f. indirizzo di ispirazione psicoanalitica volto a indagare le dinamiche socio-affettive che si sviluppano all'interno di un gruppo o nelle relazioni tra gruppi diversi.

s.f. studio delle basi biologiche del comportamento e dell'organizzazione sociale degli organismi viventi, incluso l'uomo.

agg. [pl. m. -ci] di, relativo alla sociobiologia.

agg. sociale e culturale insieme: ambiente socioculturale.

s.m. [pl. -i] tecnica psicoterapica di gruppo affine allo psicodramma individuale, intesa a rilevare ed eventualmente modificare gli atteggiamenti di un gruppo sociale nei confronti di un altro...

agg. [pl. m. -ci] sociale ed economico insieme: sviluppo socioeconomico.

s.f. genesi di un evento causata da fattori sociali.

agg. [pl. m. -ci] che riguarda la sociogenesi.

s.m. [pl. -mi] diagramma che rappresenta lo sviluppo di un fenomeno sociale.

s.m. (ling.) varietà di dialetto propria di una determinata classe sociale all'interno della comunità che usa tale dialetto.

s.m. e f. [pl. m. -sti] studioso di sociolinguistica.

s.f. branca della linguistica che studia il rapporto tra linguaggio e società.

agg. [pl. m. -ci] di, relativo alla sociolinguistica § sociolinguisticamente avv. dal punto di vista sociolinguistico.

s.f. scienza che studia i fenomeni sociali (politici, economici, giuridici, culturali ecc.) nei loro rapporti con le strutture concrete in cui si organizza un determinato corpo sociale (istituzioni,...

agg. [pl. m. -ci] di, relativo alla sociologia: metodo sociologico ; indagine sociologica § sociologicamente avv. dal punto di vista sociologico; con i metodi della sociologia.

s.m. la tendenza a considerare ogni attività umana come determinata esclusivamente da fatti e circostanze sociali (per lo più usato con sfumatura spreg.).

s.m. [f. -a ; pl. m. -gi , pop. -ghi] studioso, esperto di sociologia.

s.f. metodo di misurazione degli aspetti quantitativi dei fenomeni sociali.

agg. [pl. m. -ci] di, relativo alla sociometria § sociometricamente avv. dal punto di vista sociometrico.

s.f. patologia indotta o prodotta da fattori sociali.

agg. [pl. m. -ci] di sociopatia agg. e s.m. [f. -a] che, chi è affetto da sociopatia.

agg. [pl. m. -ci] sociale e politico insieme.

agg. che riguarda l'assistenza medica pubblica.

s.f. psicoterapia di gruppo.

s.m. invar. (mus.) colpo di percussione del batterista, effettuato battendo sul piatto con l'impugnatura anziché con la punta della bacchetta.

agg. [pl. m. -ci] di socrate, filosofo ateniese (469-399 a. c.) ' metodo socratico , la maieutica ' ironia socratica , l'atteggiamento (caratteristico dei dialoghi socratici di platone) di chi,...

s.m. la dottrina filosofica di socrate; il complesso degli elementi del pensiero socratico passati nelle filosofie successive.

s.f. n 1 (chim.) carbonato di sodio in polvere bianca, cristallina, solubile in acqua; è largamente usato nella fabbricazione del vetro e come detersivo ' soda caustica , idrossido di sodio; è una...

s.f. terreno sassoso e incolto.

s.m. e f. n 1 in roma antica, membro di un sodalizion 2 (lett.) amico, compagno.

s.f. (min.) cloro-alluminosilicato di sodio, presente in rocce effusive alcaline; ha gener. forma granulare e colore biancastro; quando si trova in masse compatte di colore azzurro uniforme viene...

s.m. n 1 associazione, società: sodalizio sportivo n 2 legame di interessi, di amicizia; convivenza di amici: il sodalizio di leopardi con antonio ranieri n 3 (fig. poet.) compagnia, collegio: o...

s.m. (ant.)n 1 rafforzamento, consolidamenton 2 malleveria, garanzia.

s.f. (min.) lo stesso che nitratina.

v. tr. [io sòdo ecc.]n 1 rassodare | nella lavorazione del feltro, dare maggior consistenza alla falda uscita dall'imbastitrice, prima della follaturan 2 miscelare con idrossido di sodion 3 (ant.)...

part. pass di sodare | calce sodata , (chim.) miscela di idrossido di calcio e idrossido di sodio, usata come essiccante.

s.m. [f. -trice] operaio addetto alla sodatura.

s.f. macchina per sodare le falde di feltro.

s.f. n 1 operazione industriale del sodare le falde di feltron 2 miscelazione con idrossido di sodio.

ant. lett. sodisfacente, ant. satisfacente, part. pres. di soddisfare agg. che soddisfa, che dà soddisfazione | positivo, benché non eccellente: un risultato soddisfacente § soddisfacentemente...

ant. o lett. sodisfacimento, ant. satisfacimento, s.m. il soddisfare: il soddisfacimento di un desiderio | in soddisfacimento , (lett.) in compenso: in sodisfacimento di quella ti priego che tu...

ant. o lett. sodisfare, ant. satisfare, v. tr. e intr. [pres. io soddisfàccio o soddisfò o soddisfo , tu soddisfài o soddisfi , egli soddisfà o soddisfa , noi soddisfacciamo , fam....

ant. o lett. sodisfatto, ant. satisfatto, part. pass. di soddisfare agg. nei sign. del verbo | completamente appagato nei propri desideri; contento: si mostrò soddisfatto del risultato ottenuto ;...

ant. o lett. sodisfazione, ant. satisfazione, s.f. n 1 il soddisfare, l'essere soddisfatto; adempimento: la soddisfazione di un capriccio , di un dovere , di un debito ' riparazione: dare , chiedere...

e deriv. vedi sodomia e deriv.

s.f. (non com.) l'essere sodo; compattezza: sodezza delle carni.

agg. [pl. m. -ci] (chim.) di sodio, che contiene sodio: cloruro sodico.

s.m. elemento chimico di simbolo na; è un metallo alcalino, bianco, tenero, assai reattivo, presente in tutti gli organismi animali e nell'acqua marina allo stato di cloruro di sodio.

e deriv. vedi soddisfare e deriv.

agg. n 1 compatto, duro, consistente: carne soda | uova sode , bollite col guscio finché non si siano completamente rapprese ' terreno sodo , non dissodato ' darle , prenderle sode , percuotere,...

s.m. (med.) malattia infettiva tropicale causata da una spirocheta trasmessa all'uomo dal morso di topi.

ant. soddomia, s.f. rapporto sessuale per via anale | nel linguaggio corrente, omosessualità maschile.

ant. soddomita, sodomito, soddomito, s.m. [pl. -ti] chi pratica la sodomia.

ant. soddomitico, agg. [pl. m. -ci] di, da sodomita § sodomiticamente avv.

vedi sodomita.

v. tr. sottoporre a sodomia.

s.f. il sodomizzare, l'essere sodomizzato.

part. pres. di soffrire agg. n 1 che soffre, spec. di una malattia fisica: un vecchio sofferente ; essere sofferente di cuore n 2 che esprime sofferenza: volto sofferente n 3 (lett.) che tollera,...

ant. soffrenza, sofrenza, s.f. n 1 il soffrire; dolore fisico o morale: morire fra atroci sofferenze ; una vita piena di sofferenze n 2 (ant.) sopportazione, pazienza: parendo tempo a gualtieri di...

vedi soffrire.

v. tr. [io sofférmo ecc.] trattenere, fermare per breve tempo (anche fig.): soffermare il passo , l'attenzione | soffermarsi v. rifl. fermarsi un poco, indugiare (anche fig.): si soffermò a...

part. pass. di soffrire agg. si dice di ciò che è concepito, raggiunto con sforzo, con profondo travaglio: un'arte sofferta ; una decisione sofferta ; una vittoria sofferta | che manifesta...

s.m. n 1 (rar.) il soffiare, l'essere soffiaton 2 (ant. fig.) mormorazione, maldicenza: da così fatti soffiamenti... sono nel vivo trafitto (boccaccio dec. iv, introduzione).

part. pres. di soffiare agg. nei sign. del verbo | macchina soffiante , (mecc.) compressore di fluidi in cui la pressione raggiunta è dell'ordine di qualche atmosfera s.f. (mecc.) macchina...

v. intr. [io sóffio ecc. ; aus. avere]n 1 emettere aria con forza da una piccola apertura lasciata tra le labbra riunite e protese; spostare aria con un attrezzo: soffiare sulle candeline per...

s.f. n 1 il soffiare una volta: farsi una soffiata di naso. dim. soffiatina n 2 suggerimenton 3 (gerg.) comunicazione di una notizia riservata | delazione, spiata.

part. pass. di soffiare agg. nei sign. del verbo | vetro soffiato , lavorato artigianalmente mediante soffiatura | olio soffiato , olio non saturo (p. e. quello di lino) che prima di essere usato...

s.m. (non com.) soffietto, mantice.

s.m. [f. -trice]n 1 operaio che soffia il vetron 2 (fig.) persona maldicente | (gerg.) spia, delatoren 3 (non com.) fomentatore: un soffiatore di discordie.

s.f. n 1 il soffiaren 2 nella lavorazione del vetro, operazione con cui si introduce aria nella massa vetrosa fusa, attraverso un apposito tubo di ferro, allo scopo di modellarla nel modo desideraton...

agg. n 1 cedevole alla pressione; morbido, molle: lana , cuscino soffice n 2 (fig.) non duro, non rigido; morbido, flessibile: un impatto , una tattica soffice § sofficemente avv.

vedi sufficiente.

vedi sufficienza.

s.f. carattere soffice; morbidezza: la sofficità di un cuscino.

s.f. n 1 impianto di soffiatura | fabbrica con impianti di soffiatura del vetro per la produzione di fiale, provette, storte ecc.n 2 apparecchio munito di mantice, per lo più elettromeccanico, usato...

s.m. n 1 piccolo mantice a mano per accendere e ravvivare il fuoco o per spargere polveri insetticide e sim.n 2 involucro formato da più liste articolate o da un'unica striscia di materiale...

s.m. n 1 atto del soffiare; il fiato emesso, l'aria spostata da chi soffia o da ciò che soffia: spegnere un fiammifero con un soffio ; un soffio di vento , un alito di vento ' in un soffio , (fig.)...

s.m. n 1 canna di ferro con cui si soffia sul fuoco per attizzarlon 2 (geol.) getto naturale di vapore acqueo misto ad ammoniaca, anidride carbonica, acido borico ecc., che esce ad alta temperatura e...

s.f. n 1 (edil.) vano compreso tra l'ultimo piano dell'edificio e il tetto, usato per lo più come ripostiglio, talora anche come abitazione (mansarda, abbaino) | soffitta dell'alveare , lo spazio...

v. tr. (edil.) fornire di soffitto un edificio, un locale: soffittare una stanza.

s.f. l'operazione del soffittare; ciò che costituisce un soffitto: una soffittatura in legno, con travi a vista.

s.m. n 1 (edil.) la superficie inferiore, visibile dal basso, della copertura di un locale | (teat.) parte della scenografia che riproduce la copertura o la zona alta di un internon 2 in alpinismo,...

s.m. n 1 il soffocare, l'essere soffocato (anche fig.): morire per soffocamento ; il soffocamento della libertà n 2 (sport) nella lotta, presa che mira al soffocamento dell'avversario.

part. pres. di soffocare agg. n 1 che dà la sensazione di soffocare; opprimente: un caldo soffocante n 2 che priva di libertà repressivo: un regime , un'organizzazione soffocante §...

ant. o region. soffogare, ant. suffocare, v. tr. [io sòffoco , tu sòffochi ecc.]n 1 impedire la respirazione, momentaneamente o fino a uccidere: lo soffocò stringendolo alla gola | soffocare una...

part. pass. di soffocare agg. si dice di suono attutito o di voce trattenuta, impedita: un rumore soffocato ; si udì un grido soffocato | (fig.) represso: ambizioni soffocate § soffocatamente...

ant. soffogazione, suffocazione, s.f. il soffocare, l'essere soffocato.

s.m. [pl. -chi] (region.) afa che rende l'aria pesante e irrespirabile: venne agosto e, tra il soffoco di giorno e la luna di notte, chi pensava più a lavorare? (pavese).

e deriv. vedi soffocare e deriv.

o suffolcere, soffolgere, v. tr. [pres. io soffólco , tu soffólci ecc. ; pass. rem. io soffólsi , tu soffolcésti ecc. ; part. pass. soffólto ; è difettivo delle altre forme] (ant. , lett.)...

ant. suffondere, v. tr. [coniugato come fondere] (lett.) cospargere, colorire leggermente (anche fig.): l'aurora soffonde le nubi di rosa ; una poesia soffusa di malinconia | soffondersi v. rifl. ...

v. tr. [io soffréddo ecc.] (non com.) raffreddare un poco | v. intr. [aus. essere], soffreddarsi v. rifl. (non com.) divenire un po' freddo.

agg. (rar.) un po' freddo; quasi raffreddato.

s.m. (non com.) il soffregare, l'essere soffregato.

v. tr. [io soffrégo , tu soffréghi ecc.] fregare un poco, strofinare leggermente.

vedi sofferenza.

agg. (non com.) che si può soffrire; sopportabile | come s.m. : soffrire il soffribile , quanto è umanamente sopportabile.

v. tr. [coniugato come friggere] far friggere lentamente, a fuoco moderato: soffriggere le cipolle | v. intr. [aus. avere]n 1 friggere lentamente, a fuoco moderato: il burro soffrigge nella padella...

s.m. (ant. , lett.) il soffrire; sofferenza.

ant. sofferire, sofferere [sof-fe-rì-re], v. tr. [coniugato come offrire]n 1 provare un dolore fisico o morale; patire: soffrire la fame , un'ingiustizia | soffrire le pene dell'inferno , (fig.)...

part. pass. di soffriggere e agg. nei sign. del verbo s.m. battuto di cipolla ed erbe odorose fatto soffriggere con olio e burro e piccoli pezzetti di lardo e pancetta.

ant. suffuso, part. pass. di soffondere agg. (lett.) cielo di un azzurro soffuso ; luci soffuse , attenuate, uniformemente diffuse, uniformi.

vedi sofì.

s.f. (lett.) sapienza; scienza.

s.m. sofiologia.

s.f. corrente teologico-mistica del pensiero russo moderno che pone l'accento sulla sapienza di dio, intesa come eterna femminilità, intermediaria tra l'uno e il molteplice, che si va...

agg. [pl. m. -ci] della sofiologia.

s.m. [f. -a ; pl. m. -gi] intellettuale russo seguace, esponente della sofiologia.

antiq. sofismo , s.m. [pl. -smi]n 1 (filos.) argomentazione solo apparentemente valida, ma in realtà fallace, in quanto fondata su errori formali o ambiguità linguistichen 2 nell'uso corrente,...

s.m. [pl. -sti]n 1 (filos.) filosofo greco seguace della sofistican 2 nell'uso corrente, chi si vale di sofismi, di ragionamenti sottili e ingannevoli; cavillatore.

s.f. movimento filosofico e culturale sviluppatosi nel mondo greco del v sec. a. c., caratterizzato da una concezione pragmatica del sapere, da un relativismo soggettivistico in campo gnoseologico e...

s.f. (spreg.) detto, discorso da sofista, da sofistico; sofisma, sofisticheria.

v. intr. [io sofìstico , tu sofìstichi ecc. ; aus. avere] usare sofismi; sottilizzare, cavillare: sofisticare su ogni questione | v. tr. contraffare sostanze o prodotti alimentari; adulterare:...

s.f. l'essere sofisticato, ricercatamente raffinato.

part. pass. di sofisticare agg. n 1 detto di sostanza o prodotto alimentare, contraffatto, adulterato, non genuino: vino sofisticato n 2 molto ricercato, così da apparire privo di naturalezza;...

s.m. [f. -trice] chi sofistica un prodotto alimentare.

s.f. n 1 adulterazione di prodotti o sostanze alimentarin 2 raffinatezza ricercata.

s.f. n 1 qualità di chi, di ciò che è sofistico o sofisticaton 2 ragionamento sofistico, cavilloso.

agg. [pl. m. -ci]n 1 (filos.) di, da sofista: insegnamento sofistico n 2 che costituisce o contiene un sofisma: ragionamento sofistico n 3 che trova da ridire in ogni cosa; cavilloso, pedante |...

s.m. (ant.) sapiente, filosofo (talora spreg. o scherz.): né scelleranza di sacerdoti né oltracotanza di sofi sequestrerà dio dalla storia (carducci).

agg. che è proprio del poeta tragico greco sofocle (496-406 a. c.), o che si riferisce alla sua arte, al suo stile.

s.f. albero ornamentale con foglie imparipennate e fiori giallastri in grappolo (fam. leguminose).

vedi sofferenza.

s.f. (psicol.) teoria e tecnica di rilassamento che si fonda sull'azione combinata di parole e musica per infondere calma ai pazienti.

agg. invar. n 1 che dà sensazioni gradevoli e non forti; morbido, dolce, attenuato (si oppone a hard): musica , illuminazione soft n 2 non duro, non rigido, non troppo deciso: un atteggiamento , una...

loc. sost. m. invar. nella navigazione spaziale, l'atterraggio morbido senza danno della capsula o del veicolo spaziale, tale da escludere il ricorso alla discesa in mare con paracadute.

loc. sost. m. invar. (mus.) stile di rock che tempera la sonorità violenta tipica del genere con atmosfere più dolci o addirittura malinconiche.

s.m. invar. sistema elettronico che consente di azionare delle funzioni sfiorando col dito un sensore.

agg. invar. si dice di pubblicazione o spettacolo di carattere pornografico in cui il realismo della rappresentazione sia alquanto mitigato, anche per effetto di una certa eleganza espressiva (si...

s.m. invar. bevanda analcolica.

s.m. invar. gioco simile al baseball, che si gioca però su un campo di dimensioni inferiori con palle più grosse e morbide e mazze più corte, ed è praticato anche da donne e ragazzi.

s.f. invar. (inform.) visualizzazione di dati su uno schermo (si contrappone a hardcopy).

s.m. invar. (inform.) l'insieme dei programmi che consentono il funzionamento di un elaboratore elettronico (si contrappone a hardware , che designa la pura macchina) | software di base , l'insieme...

loc. sost. m. invar. (inform.) azienda specializzata nell'ingegneria e nello sviluppo del software; può lavorare su commissione per risolvere esigenze specifiche o produrre software di uso più...

s.m. e f. [pl. m. -sti] specialista nella preparazione di software.

s.m. sedile imbottito a più posti, di solito provvisto di spalliera e di braccioli; divano, canapè.

o soffì, s.m. nome di antichi sovrani della persia.

s.f. n 1 (ant.) striscia di cuoio, correggia (p. e. quella dello scudo)n 2 (region.) fune, corda.

o sugatto, sovatto, s.m. (ant.) cuoio lavorato per fare cinghie, guinzagli, cavezze.

v. tr. [io soggètto ecc.] (ant.) assoggettare.

s.m. in biblioteconomia, codice di norme da seguire nel compilare un catalogo per soggetti.

s.m. e f. [pl. m. -sti] chi scrive soggetti per il cinema, la radio, la televisione.

s.f. (cine. , tv) inquadratura che rappresenta ciò che vede il protagonista di una scena e che tende a far identificare con lui lo spettatore.

v. tr. rendere soggettivo; considerare, rappresentare in modo soggettivo.

s.f. n 1 il soggettivare, l'essere soggettivaton 2 (cine. , tv) tecnica cinematografica che comporta l'uso di una soggettiva.

s.m. n 1 (filos.) caratteristica fondamentale di qualsiasi dottrina che neghi l'esistenza di criteri di verità e di valore indipendenti dal soggetto: soggettivismo empirico , che intende per soggetto...

s.m. e f. [pl. m. -sti]n 1 (filos.) seguace del soggettivismon 2 (estens.) chi giudica in base a criteri o a gusti soggettivi, personali | anche come agg. : tendenza soggettivista.

agg. [pl. m. -ci] (filos.) del soggettivismo, relativo al soggettivismo; proprio di chi è soggettivista: atteggiamento soggettivistico.

s.f. (filos.)n 1 l'essere soggettivo, carattere soggettivo: soggettività di un giudizio n 2 in diritto: soggettività giuridica (o di diritto), capacità giuridica; soggettività tributaria ,...

agg. n 1 che è proprio del soggetto individuale e dipende dal suo modo di sentire e di pensare o dalle sue condizioni psicologiche, e quindi non è valido per tutti gli altri individui: impressioni ,...

ant. suggetto, agg. n 1 sottoposto all'autorità di qualcuno, a determinati obblighi o condizioni: un popolo soggetto allo straniero ; tutti siamo soggetti alla legge morale n 2 (estens.) che...

ant. o pop. suggezione, s.f. n 1 l'essere soggetto, sottomesso: soggezione allo straniero n 2 senso d'imbarazzo, di timoroso rispetto, di timidezza che si prova di fronte a persone importanti o in...

v. intr. [aus. avere] fare sogghigni.

s.m. ghigno appena accennato; sorriso astioso, maligno o amaro.

v. intr. [coniugato come giacere ; aus. essere o avere]n 1 essere soggetto, sottoposto: soggiacere alla volontà altrui n 2 (ant.) essere posto, situato al di sotto: sotto la protezione del grande...

s.m. (rar.) il soggiacere; cedimento, soggezione.

s.m. (non com.) il soggiogare, l'essere soggiogato; sottomissione.

v. tr. [io soggiógo , tu soggióghi ecc.]n 1 (rar.) mettere sotto il giogo; aggiogaren 2 (fig.) ridurre in proprio potere; assoggettare, sottomettere, dominare (anche fig.): soggiogare i nemici ;...

agg. e s.m. [f. -trice] (lett.) che, chi soggioga: cesare fu il soggiogatore della gallia.

s.f. (non com.) il soggiogare, l'essere soggiogato; sottomissione.

v. intr. [io soggiórno ecc. ; aus. avere] stare, dimorare: soggiornare un mese in campagna | v. tr. n 1 (ant.) ospitare persone | custodire in un luogo il bestiamen 2 (tosc.) dare aria a un...

s.m. n 1 il dimorare per un certo periodo in una località che non è quella di residenza, spec. a scopo di riposo e di svago: soggiorno estivo , invernale ; un piacevole soggiorno ; il soggiorno di...

ant. soggiugnere , v. tr. e intr. [coniugato come giungere ; aus. dell'intr. avere]n 1 aggiungere qualcosa a quanto già detto per concludere il discorso o per completare il proprio pensieron 2...

agg. n 1 (rar.) che serve a soggiungere, a legaren 2 (antiq.) in grammatica, congiuntivo: modo soggiuntivo.

v. tr. [io soggólo ecc.] (rar.) fornire di soggolo | chiudere le vesti alla gola.

s.m. n 1 benda che nell'abito monacale fascia il collo e circonda il viso, talora scendendo fino sul petto | nel tardo medioevo e nel rinascimento, analogo elemento dell'abbigliamento femminilen 2...

v. tr. guardare di sottecchi o di sfuggita; sbirciare.

s.f. n 1 lastra di pietra o tavola di legno che regge gli stipiti e limita inferiormente il vano della porta; per estens., la porta stessa: una soglia di marmo ; si fermò sulla soglia ; varcare la...

s.m. (ant.) soglia, entrata: la porta / lo cui sogliare a nessuno è negato (dante inf. xiv, 86-87).

poet. solio, s.m. (lett.)n 1 trono, seggio: soglio reale ; soglio celeste , di dio, dei santi; diva il mondo la chiama, / e le sacrò l'elisio / soglio (foscolo odi)n 2 dignità, potere di un...

s.f. pesce di mare dalle carni assai pregiate, con corpo ovale molto appiattito ed entrambi gli occhi situati sul lato destro del corpo, che è nerastro, mentre l'altro non è pigmentato; vive sui...

agg. (non com.) che si può sognare.

part. pres. di sognare agg. che appare immerso nel sogno: sguardo sognante | da sogno; onirico, fantastico: un'atmosfera sognante.

ant. somniare, v. tr. [io sógno ecc. ; è frequente l'uso con la particella pronominale in funzione intensiva o espressiva]n 1 vedere, immaginare in sogno: sognare , sognarsi un cane a due teste ;...

agg. e s.m. [f. -trice]n 1 che, chi sognan 2 (fig.) che, chi volentieri si abbandona a illusioni e fantasticherie, dimostrando scarso spirito pratico: è un sognatore, non farà mai carriera.

s.m. n 1 attività psichica che ha luogo durante il sonno, caratterizzata da emozioni, percezioni e pensieri che si strutturano in una successione di immagini generalmente non regolata dalla logica o...

s.f. pianta erbacea annuale simile al fagiolo, coltivata per foraggio, sovescio o per i germogli e i semi ricchissimi di proteine, dai quali si ricavano olio, farina e persino un surrogato della...

soirée;s.f. invar. serata mondana; festa serale in ambiente elegante.

s.m. invar. (mus.) quinta nota della scala diatonica di do.s.m. invar. [pl. antiq. soli] (chim.) soluzione colloidale da cui è possibile separare, con opportuni trattamenti, la fase colloidale...

vedi suola.

s.m. la piantina giovane del castagno, ottenuta dal seme.

s.m. n 1 il vano compreso tra la copertura dell'ultimo piano e gli spioventi del tetto, generalmente utilizzato come ripostiglio; soffitta | locale sotto il tetto, a palco aperto da un lato, nel quale...

s.f. nella venezia cinquecentesca, larga tesa di cappello priva di cupola, sulla quale le donne scioglievano i capelli per imbiondirli al sole.

s.f. pl. (bot.) famiglia di piante dicotiledoni erbacee o legnose, con fiori in cime o solitari e frutti a bacca o a capsula, a cui appartengono tra le altre la patata e il pomodoro | sing. [-a]...

s.f. (vet.) piaga che si forma talora nella piegatura del garretto del cavallo.

s.f. (chim.) alcaloide venefico contenuto in alcune solanacee (p. e. nelle patate in germinazione).

agg. n 1 di, relativo al sole: eclissi , macchia , temperatura solare ; sistema solare ; ora solare , il computo del tempo che si basa sul passaggio del sole al meridiano del luogo (per convenzione,...

s.m. solarimetro registratore.

s.m. strumento usato in geofisica per misurare l'intensità delle radiazioni solari.

s.m. n 1 orologio solaren 2 (archeol.) nella casa romana, loggia sotto tetto aperta al sole | (arch.) solarium.

s.f. (lett.) luminosità, splendore radioso.

s.m. invar. (arch.) terrazza esposta al sole, per lo più in cima a un edificio, per la pratica dell'elioterapia.

v. tr. n 1 (foto.) sottoporre a solarizzazionen 2 (edil.) dotare di un impianto di riscaldamento a energia solare.

s.f. n 1 (bot.) temporanea o permanente inattivazione dei cloroplasti dovuta a un'eccessiva esposizione alla lucen 2 nella stampa fotografica, annerimento delle zone che dovrebbero essere più chiare...

agg. (lett.) soleggiato; esposto al sole, a mezzogiorno: romagna solatia , dolce paese (pascoli) s.m. (lett.) luogo esposto a mezzogiorno ' a solatio , a mezzogiorno.

o suolatura, s.f. operazione del solare le scarpe | la suola stessa: una solatura sottile.

s.f. (chim.) passaggio da gel a sol.

agg. (lett.) che si può solcare.

s.m. (rar.) il solcare; solcatura.

v. tr. [io sólco , tu sólchi ecc.]n 1 fendere il terreno, tracciando solchi: solcare le zolle con l'aratro n 2 (estens.) imprimere tracce lunghe e profonde su una superficie: il carretto solcava la...

part. pass. di solcare agg. attraversato, inciso da solchi; rugoso: solcata ho fronte, occhi incavati intenti (foscolo sonetti).

s.m. n 1 [f. -trice] chi solcan 2 dispositivo della seminatrice meccanica atto a tracciare solchi nel terreno.

s.f. il solcare, l'essere solcato | solco.

s.m. [pl. -chi]n 1 apertura lunga e più o meno profonda scavata nel terreno con l'aratro o con altro strumento agricolo: gettare il seme nel solco | uscire dal solco , (fig.) uscire da una via...

s.m. (mar.) strumento usato per misurare la velocità delle navi: solcometro a barchetta , strumento costituito da un galleggiante (barchetta), che gettato in mare da poppa fa svolgere una sagola...

s.m. (ant.) sultanato.

s.f. pianta erbacea perenne di montagna con fiori di colore viola chiaro, a corolla sfrangiata, e foglie rotonde (fam. primulacee).

s.m. (ant.) sultano.

v. tr. [io sòldo ecc] (ant.) assoldare, arruolare.

s.f. gruppo disordinato di soldati indisciplinati e violenti.

s.f. (ant.) il complesso dei soldati di un esercito, di un reparto.

agg. [pl. m. -schi] di, da soldato (gener. spreg.): modi soldateschi ; un linguaggio soldatesco , volgare, da caserma § soldatescamente avv. a guisa di soldato.

s.f. n 1 donna che presta servizio militare; donna soldaton 2 (scherz.) donna energica e autoritaria.

s.m. n 1 dim. di soldato | soldato giovane e inesperton 2 figurina, modellino di soldato usato, soprattutto un tempo, per i giochi dei bambini: i soldatini di piombo.

s.m. n 1 un tempo, chi faceva il mestiere delle armi per il soldo; mercenario: soldato di ventura n 2 oggi, chi milita in un esercito; militare: il bar era pieno di soldati | in partic., chi milita...

s.m. n 1 a partire dal medioevo, denominazione di diversi tipi di monete, per lo più di poco o minimo valore: una moneta da cinque soldi. dim. soldarello , solderello , soldino accr. soldone pegg....

s.m. spec. nella loc. dire in soldoni , esprimersi in maniera semplicistica ma rapida e immediatamente comprensibile: detto in soldoni, ci abbiamo rimesso invece di guadagnarci.

s.m. n 1 (astr.) la stella a noi più vicina, attorno alla quale girano i pianeti e gli altri corpi celesti del sistema che è detto appunto solare, fra i quali la terra (si scrive con iniziale...

agg. (vet.) che si riferisce alla suola dello zoccolo degli equini.

s.m. solo nella loc. far , farsi solecchio , riparare gli occhi dalla luce del sole tenendo la mano tesa all'altezza delle sopracciglia.

s.m. (ling.) errore, improprietà morfosintattica o lessicale.

v. intr. [aus. avere] (rar.) fare solecismi, cadere in solecismi.

s.m. il soleggiare, l'essere soleggiato.

v. tr. [io soléggio ecc.] esporre al sole, spec. per fare asciugare.

part. pass. di soleggiare agg. illuminato e riscaldato dai raggi solari; solatio: luogo soleggiato.

s.m. (mar.) solo nella loc. al soleggio , ad asciugare: mettere le vele al soleggio.

s.m. invar. in sartoria, si dice di pieghettatura in cui le pieghe non sono parallele ma si allargano a raggiera; anche, di indumento così lavorato: pieghe , plissé soleil ; gonna soleil.

s.f. polvere esplosiva costituita da una miscela di nitrocellulosa, nitroglicerina e olio minerale, usata in passato dall'esercito italiano per confezionare cartucce da fucile.

agg. n 1 che si celebra con cerimoniale e apparato grandiosi; che si compie con gran pompa: cerimonia , rito solenne ; giuramento , messa solenne ; encomio solenne , lode che si rende pubblicamente a...

s.f. n 1 l'essere solenne; atteggiamento, tono solenne: la solennità di una cerimonia ; muoversi , incedere con solennità n 2 ricorrenza che viene celebrata in modo solenne | festa, festività:...

v. tr. n 1 celebrare con solennità rendere solenne: solennizzare una ricorrenza n 2 (ant.) ratificare un atto.

primo elemento di parole composte della terminologia scientifica, dal gr. so¯lén so¯lênos 'tubo'; vale 'a tubo, a forma di tubo' (solenogastri).

s.m. pl. (zool.) classe di molluschi marini dal corpo vermiforme rivestito da una cuticola con spicole calcaree | sing. [-o] ogni mollusco di tale classe.

agg. (fis.) si dice di campo vettoriale in cui il flusso del vettore di campo attraverso una superficie chiusa qualsiasi risulta nullo.

s.m. (fis.) dispositivo, costituito da un conduttore elettrico avvolto a elica su una struttura cilindrica, che genera, con il passaggio della corrente al suo interno, un campo magnetico.

agg. e s.m. (anat.) si dice del muscolo largo e spesso del polpaccio, situato internamente rispetto ai gemelli, coi quali forma in basso il tendine di achille.

v. intr. [io sòglio , tu suòli , egli suòle , noi sogliamo , voi soléte , essi sògliono ; pass. rem. io soléi , tu solésti ecc. ; pres. congiunt. io sòglia. .. , noi sogliamo , voi sogliate...

agg. (lett.)n 1 che fa il proprio dovere con alacrità e impegno: un impiegato solerte n 2 che è fatto con cura, con diligenza: studi solerti § solertemente avv.

s.f. l'essere solerte.

s.f. n 1 dim. di suola | suola mobile che si mette nella scarpa per ridurne lo spazio interno o per comodità e protezione del piede: soletta di sughero , di feltro ; soletta ortopedica , di...

v. tr. [io solétto ecc.] dotare di soletta una scarpa.

s.f. n 1 l'applicare solette alle calzaturen 2 (edil.) il costruire una soletta.

s.m. stabilimento o reparto industriale in cui si fabbricano solette per calzature.

agg. n 1 (poet.) solo; tutto solo: una donna soletta che si gia (dante purg. xxviii, 40)n 2 solo soletto , solo, da solo (con valore rafforzativo o espressivo): se ne andava solo soletto.

s.f. n 1 (antiq.) solfeggion 2 (fig.) suono insistente e noioso; discorso o vicenda che si ripete fino alla noia: è sempre la solita solfa.

vedi sulfamidico.

vedi zolfanello.

agg. (chim.) si dice di un acido organico aromatico a sei atomi di carbonio, derivato dall'anilina per solfonazione, usato come intermedio per la sintesi di coloranti.

o zolfara, s.f. giacimento di zolfo di origine sedimentaria | miniera di zolfo che sfrutta un giacimento di tale tipo.

o zolfare, v. tr. [io sólfo ecc.] (agr.) cospargere, irrorare di zolfo a scopo antiparassitario; solforare: solfare le viti.

o zolfataio, region. zolfataro, solfataro, s.m. operaio, minatore in una solfara o in una solfatara.

o zolfatara, s.f. n 1 (geol.) bacino vulcanico in fase di quiescenza caratterizzato da emissioni di vapore acqueo, anidride carbonica e acido solfidrico che danno luogo alla deposizione di zolfo | la...

vedi solfataio.

s.f. n 1 (chim.) formazione di solfati per reazione di un ossido e anidride solforica o per ossidazione di un solfuron 2 (elettr.) formazione anormale di solfato di piombo sulle piastre di un...

s.m. (chim.) sale o estere dell'acido solforico.

s.f. (agr.) operazione e risultato del solfare.

v. tr. e intr. [io solféggio ecc. ; aus. dell'intr. avere] (mus.) leggere un brano musicale mediante il solfeggio; fare esercizi di solfeggio.

s.m. (mus.) esercizio orale che consiste nel leggere le note di un testo musicale, pronunziandone il nome e rispettandone la durata: solfeggio parlato , in cui la nota viene solamente denominata e...

agg. invar. (antiq.) tonalità di rosso chiaro e molto acceso.

s.m. (chim.) sale acido dell'acido solfidrico, in cui uno solo dei due atomi di idrogeno è stato sostituito da un metallo o da un altro gruppo.

agg. (chim.) si dice di acido formato da due atomi di idrogeno e uno di zolfo, dall'odore caratteristico di uova marce; è molto velenoso e solubile in acqua.

s.m. (chim.) radicale monovalente composto da un atomo di idrogeno e uno di zolfo, derivato dall'acido solfidrico per perdita di un atomo di idrogeno; è detto anche gruppo solfidrilico.

agg. (chim.) relativo al solfidrile: gruppo solfidrilico , solfidrile.

agg. (rar.) di, dello zolfo: mercato solfiero.

o zolfifero, agg. che produce, che contiene zolfo: deposito solfifero.

s.m. apparecchio usato in enologia per la dosatura dell'anidride solforosa da immettere nel mosto.

vedi zolfino.

v. tr. trattare sostanze con zolfo o anidride solforosa; è operazione propria dell'enologia e di varie industrie alimentari.

s.f. l'operazione del solfitare.

s.m. (chim.) ogni sale dell'acido solforoso.

vedi zolfo.

s.m. (chim.) ogni acido inorganico ottenuto formalmente per sostituzione di uno o più atomi di ossigeno di un ossiacido con uno o più atomi di zolfo.

s.m. pl. (biol.) classe di batteri schizomiceti che si sviluppano nelle acque termali contenenti idrogeno solforato | sing. [-rio] ogni batterio appartenente a tale classe.

o solfonamide , s.f. (chim.) ciascuna delle ammidi degli acidi solfonici, fra cui quelle che costituiscono il gruppo dei sulfamidici.

agg. (chim.) si dice di reagente che provoca la solfonazione, in partic. dell'anidride solforica e dell'acido solforico concentrato: agente solfonante.

v. tr. [io solfóno ecc.] (chim.) sottoporre a solfonazione.

s.m. (chim.) apparecchio usato per eseguire la solfonazione.

s.f. (chim.) trattamento di composti organici con agenti solfonanti per introdurre il gruppo solfonico; si esegue in molte industrie chimiche per produrre detersivi, lubrificanti e intermedi vari.

s.m. (chim.) ogni composto derivato formalmente dall'acido solforico per sostituzione dei due ossidrili con due radicali organici; sono usati nella produzione di farmaci, di additivi e come intermedi...

agg. [pl. m. -ci] (chim.) si dice del gruppo, derivato dall'acido solforico, composto da un atomo di zolfo, uno di idrogeno e tre di ossigeno | acidi solfonici , composti organici in cui è presente...

s.m. (chim.) catione formato da un atomo di zolfo collegato a tre radicali organici | sali di solfonio , composti organici a carattere salino formati da un solfonio e da un anione.

v. tr. [io sólforo ecc.]n 1 (agr.) irrorare con zolfo; solfaren 2 (chim.) trattare con zolfo una sostanza, un prodotto.

part. pass. di solforare agg. che contiene zolfo; che è stato trattato con zolfo: idrogeno solforato , altro nome dell'acido solfidrico.

s.m. locale in cui si esegue la solforazione della canapa, mediante esposizione all'anidride solforosa, per rendere più lucida la fibra; è detto anche camera di solforazione.

s.f. apparecchio usato per spargere lo zolfo a scopo antiparassitario (p. e. sulle viti).

s.f. (agr.) il solforare; solfatura.

s.f. (chim.) operazione del solforare | camera di solforazione , solforatoio.

agg. [pl. m. -ci] (chim.) si dice di composto dello zolfo esavalente: anidride solforica | acido solforico , acido inorganico formato da un atomo di zolfo, due di idrogeno e quattro di ossigeno; è...

agg. (chim.) si dice di composto dello zolfo tetravalente: anidride solforosa , gas incoloro, di odore pungente, tossico, costituito da un atomo di zolfo e due di ossigeno; si forma nella combustione...

s.m. (chim.) ogni sale di un solfoacido.

vedi sulfureo.

s.m. (chim.) sale dell'acido solfidrico che si ottiene per sostituzione di entrambi gli atomi di idrogeno con un metallo; i solfuri sono usati per la preparazione di insetticidi, vernici,...

agg. n 1 che è concorde con le idee e le aspirazioni di altri e le sostiene: essere , dichiararsi solidale coi propri compagni n 2 (mecc.) si dice di pezzo rigidamente collegato con altrin 3 (dir.)...

s.f. n 1 vincolo di assistenza reciproca nel bisogno che unisce degli individui tra loro; l'insieme dei legami affettivi e morali che uniscono l'uomo singolo alla comunità di cui fa parte, e questa a...

agg. (non com.) in diritto, lo stesso che solidale.

s.m. n 1 tendenza a sentirsi solidali con altrin 2 orientamento sociale, proprio del pensiero cattolico, tendente ad attuare un sistema fondato sulla solidarietà umana, considerata come base della...

agg. [pl. m. -ci] basato sulla solidarietà, sul solidarismo: dottrina solidaristica.

v. intr. [aus. avere] essere, mostrarsi solidale; esprimere solidarietà: solidarizzare con qualcuno.

s.f. (rar.) l'esser solido; solidità.

agg. che si può solidificare.

v. tr. [io solidìfico , tu solidìfichi ecc.]n 1 (fis.) portare una sostanza dallo stato liquido a quello solidon 2 (fig.) rendere consistente; consolidare, rinforzare: solidificare le basi di...

s.f. il solidificare, il solidificarsi, l'essere solidificato; consolidazione.

s.f. n 1 l'essere solido, robusto; stabilità: la solidità di un muro , di una costruzione ; la solidità di una tinta n 2 (fig.) fermezza, validità, fondatezza: la solidità di un'argomentazione.

agg. n 1 (fis.) si dice di stato di aggregazione della materia che comporta una forte coesione fra le molecole e una loro mobilità reciproca molto inferiore rispetto a quella dello stato fluido: il...

agg. [pl. m. -ghi] (zool.) solipede.

agg. (zool.) solipede.

s.f. (geog.) slittamento lentissimo della superficie di un terreno impregnato d'acqua lungo una pendenza, per effetto dell'azione del gelo e del disgelo.

s.m. pl. (zool.) ordine di aracnidi velenosi, con abitudini notturne, tipici delle zone calde desertiche | sing. [-o] ogni aracnide di tale ordine.

s.m. il parlare da solo, tra sé e sé, a voce più o meno alta; monologo.

s.m. invar. imbarcazione a vela da regata con scafo tondo e chiglia fissa.

agg. [pl. m. -ghi] (poet.)n 1 di luogo, solitario, deserto: nel muto orto solingo (carducci)n 2 di persona, che ama la solitudine; solitario: passeggier solingo (foscolo sepolcri 49) §...

s.m. n 1 colletto di camicia da uomo che si può levare e mettere a piacere: solino duro , inamidaton 2 ampio bavero azzurro listato di bianco, caratteristico dell'uniforme dei marinai; colletto alla...

vedi soglio.

agg. (zool.) si dice di mammifero che, come il cavallo, ha gli arti terminanti in un unico dito, rivestito da uno zoccolo compatto.

s.m. n 1 (filos.) ogni dottrina che concepisca l'io come unica realtà esistente | in campo etico, teoria che assuma il principio dell'egoismo e dell'utile individuale come norma etica fondamentalen 2...

s.m. e f. [pl. m. -sti]n 1 (filos.) teorico, seguace del solipsismon 2 (estens.) chi mostra un atteggiamento di accentuato soggettivismo: il poeta moderno è spesso un solipsista | usato anche come...

agg. [pl. m. -ci] di, del solipsismo; da, di solipsisti: teoria solipsistica § solipsisticamente avv.

agg. e s.m. e f. [pl. m. -sti]n 1 (mus.) si dice di cantante o strumentista che esegue la parte del brano musicale destinato a una sola voce o a un solo strumento: cantante , violino solista n 2...

agg. [pl. m. -ci] di, da solista: esecuzione solistica.

s.f. n 1 in alpinismo, scalata compiuta da una sola personan 2 (mar.) navigazione a vela compiuta da una sola persona: regata in solitaria.

agg. n 1 che ama stare solo: un uomo solitario | che è isolato, lontano dagli altri: una casa solitaria | navigatore solitario , chi affronta una traversata governando da solo la propria barca a...

agg. che non è diverso dalle altre volte; abituale, consueto: incontrarsi al solito posto ' con riferimento a persona che rimane sempre la stessa, conservando nel tempo abitudini o caratteristiche:...

s.f. n 1 lo stare, il vivere solo: amare la solitudine n 2 la condizione di un luogo solitario: la solitudine dei boschi.

agg. [pl. m. -ghi] (lett.) che vaga da solo.

agg. e s.m. (rar.) esposto al sole; solatio.

s.m. (rar.) il sollazzare, il sollazzarsi; sollazzo, divertimento.

v. tr. (lett. o scherz.) far divertire: sollazzare la compagnia con storielle salaci | v. intr. [aus. avere] (ant.), sollazzarsi v. rifl. (lett. o scherz.) divertirsi, spassarsela.

agg. (lett. o scherz.)n 1 che ama sollazzarsi, divertirsin 2 che fa divertire, spassoso.

s.m. n 1 (ant.) conforto, sollievon 2 (lett. o scherz.) divertimento, svago, spasso: dare sollazzo | essere il sollazzo della compagnia , lo zimbello.

s.m. (rar.) il sollecitare, l'essere sollecitato; sollecitazione.

v. tr. [io sollécito ecc.]n 1 stimolare qualcuno a fare presto qualcosa; richiedere che qualcosa avvenga sollecitamente: sollecitare qualcuno a rispondere ; sollecitare una risposta n 2 chiedere con...

agg. e s.m. [f. -trice] che, chi sollecita: forza sollecitatrice.

agg. (burocr.) che serve a sollecitare: lettera sollecitatoria , di sollecito.

s.f. n 1 il sollecitare: una lettera di sollecitazione ; insistere con continue sollecitazioni n 2 stimolo, incitamento: sollecitazioni culturali n 3 (mecc.) l'azione di una forza o di un insieme di...

agg. n 1 che agisce, opera con prontezza, con premura: lavoratore sollecito ; un alunno sollecito nel fare i compiti n 2 fatto con prontezza, con diligenza: un sollecito ritorno n 3 (lett.) che si dà...

s.f. n 1 l'essere sollecito; diligente prontezza nel fare: sollecitudine nel lavoro ; rispondere con sollecitudine n 2 viva cura e attenzione nei confronti di qualcuno o qualcosa; premura:...

v. tr. [io sollèno ecc.] (ant. , poet.) alleviare, lenire.

pop. sollione, s.m. n 1 il periodo compreso tra la seconda metà di luglio e la prima decade di agosto, quando il sole si trova nella costellazione del leone; canicolan 2 (estens.) il sole...

s.m. (non com.) il solleticare (anche fig.): solleticamento della vanità.

v. tr. [io sollético , tu sollétichi ecc.]n 1 toccare in modo da provocare solletico; vellicare, titillare: solleticare la pianta dei piedi n 2 (fig.) eccitare, stimolare un sentimento con...

s.m. [pl. -chi]n 1 sensazione nervosa provocata dal sentirsi sfiorare in certe parti del corpo; può produrre riso e movimenti convulsi: solletico sotto le ascelle , alla pianta dei piedi ; sentire ,...

agg. (non com.) che si può sollevare.

s.m. n 1 il sollevare, il sollevarsi, l'essere sollevato: sollevamento di un peso ; il sollevamento del terreno | sollevamento pesi , (sport) disciplina dell'atletica pesante che consiste nell'alzare...

v. tr. [io sollèvo ecc.]n 1 levare, portare, spostare verso l'alto; alzare: sollevare un peso ; la tempesta sollevò onde altissime | alzare appena: sollevare le spalle ; sollevare lo sguardo dal...

part. pass. di sollevare agg. nei sign. del verbo | (fig.) migliorato nelle condizioni fisiche o morali; libero da ansia, da timore: sentirsi sollevato.

agg. e s.m. [f. -trice] si dice di dispositivo che ha la funzione di sollevare: ponte sollevatore , apparecchiatura costituita essenzialmente da due travi parallele con cui si solleva da terra un...

s.f. n 1 il ribellarsi; insurrezione, rivolta: sollevazione di popolo ; la sollevazione fu sedata con le armi | manifestazione collettiva e vivace di contrarietà: le dichiarazioni del ministro hanno...

s.m. l'essere, il sentirsi sollevato fisicamente o moralmente; conforto, alleviamento: essere di sollievo a qualcuno ; cercare sollievo dalla sete , dal caldo ; la guarigione della figlia fu un gran...

vedi solleone.

agg. (tosc. , lett.) soffice, morbido: il terren sollo / rade la rondine e vanisce in alto (pascoli).

e deriv. vedi sollucherare e deriv.

o solluccherare, v. tr. [io sollùchero ecc.] (rar.) mandare in solluchero | sollucherarsi v. rifl. (rar.) andare in solluchero.

o sollucchero, s.m. (scherz.) senso di intimo godimento che si prova nel vedersi soddisfatto nei desideri o solleticato nella vanità usato quasi soltanto nelle loc. andare , mandare in solluchero ,...

o solmizzazione , s.f. (mus.) sistema col quale si indicano i gradi della scala musicale per mezzo di sillabe anziché di lettere.

agg. n 1 senza compagnia, senz'altra persona: essere , stare , starsene solo ; andare solo ; vivere solo | che è, si sente isolato, abbandonato: sentirsi solo ; essere solo come un cane | prov. :...

s.m. (lett.) legislatore, riformatore di leggi | (estens.) uomo giusto e saggio (per lo più iron.): sentirsi un solone.

s.m. invar. (mus.) piccolo strumento a tastiera di tre ottave usato dai pianisti di musica leggera per eseguire la melodia, mentre l'accompagnamento viene eseguito sulla tastiera del pianoforte.

agg. (astr.) del solstizio | punti solstiziali , i due punti dell'eclittica posti a 90° dai punti equinoziali.

s.m. (astr.) ciascuna delle due date dell'anno, il 22 dicembre e il 21 giugno, in cui si ha in ognuno dei due emisferi alternatamente la notte più lunga e il giorno più lungo | punto solstiziale.

avv. solo, solamente, unicamente: ho fatto soltanto un errore ; vorrei soltanto vederla | nella loc. cong. soltanto (che) , purché: potresti vincere soltanto (che) tu lo voglia | ma, però: lo...

agg. n 1 (chim.) si dice di sostanza che può sciogliersi in un'altra, gener. liquida (solvente), formando una soluzione: il cloruro di sodio è solubile in acqua n 2 (fig.) che si può risolvere;...

s.f. l'essere solubile.

v. tr. (chim.) rendere solubile, mediante trattamenti fisici o chimici, una sostanza insolubile; disgregare.

s.f. n 1 (chim.) operazione e risultato del solubilizzaren 2 (metall.) trattamento termico per la diffusione omogenea dei componenti speciali in una lega.

part. pass. di solvere agg. (lett.) sciolto, libero s.m. (chim.) sostanza disciolta in un solvente, col quale forma una soluzione.

s.m. n 1 [f. -trice] (non com.) chi risolve; chi trova una soluzionen 2 (chim.) apparecchio per preparare soluzioni.

s.f. n 1 scioglimento di una sostanza in un liquido | (chim.) miscela omogenea di una o più sostanze (soluti) disciolte entro un'altra sostanza (solvente), in modo che non siano più separabili...

v. tr. (chim.) effettuare la solvatazione.

part. pass. di solvatare agg. (chim.) si dice di ione o molecola che ha subito la solvatazione.

s.f. (chim.) processo con cui si ottiene una combinazione labile, con formazione di legami di coordinazione, tra una molecola o uno ione di soluto con più molecole di solvente.

s.m. (chim.) composto ottenuto per solvatazione.

part. pres. di solvere agg. n 1 si dice di sostanza, generalmente liquida, che ha la proprietà di sciogliere altre sostanze senza alterarne la natura chimican 2 (comm.) si dice di chi è in grado...

s.f. (comm.) la qualità di chi è solvente.

v. tr. [io sòlvo ecc. ; pass. rem. io solvéi o solvètti , tu solvésti ecc. ; part. pass. soluto] (lett.)n 1 sciogliere, liberare (anche fig.): solver l'ancora (dante inf. xvi, 134); io ti...

agg. n 1 che è in grado di soddisfare le obbligazioni assunte: impresa solvibile n 2 che può essere pagato: debito solvibile n 3 (lett.) risolvibile.

s.f. (comm.) la qualità di chi è solvibile, di chi ha disponibilità di denaro.

s.f. n 1 il carico che si pone sulla groppa di una bestia da trasporto | bestia da soma , adatta, allenata a trasportare pesi; (fig.) si dice di persona che lavora troppo o si sobbarca a lavori...

agg. della somalia s.m. n 1 [f. -a] nativo, abitante della somalian 2 lingua cuscitica parlata in somalian 3 l'unità monetaria della somalia.

s.f. l'essere somaro, ignoranza.

s.f. (non com.) asinata, sciocchezza.

s.m. [f. -a]n 1 asino, ciuco (in quanto bestia da soma). dim. somarello n 2 (fig.) persona ignorante; in partic., scolaro, studente che si applica poco allo studio. accr. somarone pegg. somaraccio.

agg. e s.m. [pl. -schi] che, chi appartiene all'ordine religioso agostiniano fondato a somasca (bergamo) da san girolamo emiliani nel 1528 con lo scopo di assistere gli orfani e la gioventù: i...

agg. [pl. m. -ci] (biol.)n 1 che si riferisce o appartiene al corpo degli organismi viventi, in particolare alle strutture di sostegno e di locomozione: cellule somatiche , tutte quelle non adibite...

v. tr. (med.) trasformare un disturbo psichico in organico attraverso un processo di somatizzazione | v. intr. [aus. avere], somatizzarsi v. rifl. detto di disturbo psichico, subire una...

s.f. (med.) fenomeno per cui un disturbo della psiche determina uno stato di sofferenza organica e funzionale.

primo elemento di parole composte della terminologia scientifica, dal gr. sôma -atos 'corpo'; vale appunto 'corpo' o attinenza con esso (somatologia , somatotropo).

s.f. (non com.) studio delle caratteristiche del corpo umano; antropologia fisica.

agg. [pl. m. -ci] di, relativo alla somatologia.

s.f. (non com.) antropometria.

agg. [pl. m. -ci] di, relativo alla somatometria; antropometrico.

agg. [pl. m. -ci] (med.) che riguarda l'influenza del corpo sulla psiche (si contrappone a psicosomatico): malattia , medicina somatopsichica.

s.m. (biol.) somatotropina.

s.f. (biol.) peptide che regola importanti funzioni del tratto gastro-intestinale e del pancreas, e ha un ruolo rilevante nel rilascio dell'ormone della crescita; viene impiegata nella terapia di...

s.f. (biol.) ormone ipofisario che stimola l'accrescimento corporeo; ormone somatotropo, somatormone.

agg. (biol.) che stimola l'accrescimento: ormone somatotropo , somatotropina.

s.m. cappello a larghe tese, con cupola alta, tipico dell'america centromeridionale.

agg. che può essere someggiato.

v. tr. [io soméggio ecc.] trasportare a dorso di bestia da soma (spec. nel linguaggio militare, dove significa a dorso di mulo): someggiare i mortai.

part. pass. di someggiare agg. si dice di materiale trasportato a dorso di mulo (spec. nel linguaggio militare): artiglieria someggiata.

o somiero , s.m. n 1 (lett.) bestia da soman 2 nell'organo, grande cassa di legno nella quale si immette l'aria sotto pressione, che viene distribuita alle canne | nel pianoforte e nel clavicembalo,...

lett. simigliante, part. pres. di somigliare agg. che somiglia: un'immagine molto somigliante , fedele alla realtà, al modello s.m. (antiq.) cosa simile a un'altra: fare , dire il somigliante ,...

lett. simiglianza, s.f. l'essere somigliante, il somigliarsi: una vaga , lontana somiglianza ; una forte somiglianza ; tra i due figli non c'è alcuna somiglianza | a somiglianza , (lett.) in modo...

lett. simigliare, v. intr. [io somìglio ecc. ; aus. avere o essere] essere simile a qualcuno o a qualcosa nell'aspetto o per determinate qualità rassomigliare: la bambina somiglia tutta allo zio...

lett. simiglievole, agg. (ant.) somigliante: tutte cose l'una simiglievole all'altra (boccaccio dec. x, 6).

s.f. n 1 il risultato dell'addizione; anche, l'operazione del sommare, dell'addizionare: fare , riportare la somma | tirare le somme , (fig.) concludere, fare il bilancion 2 quantità di denaro:...

s.m. [pl. -chi] piccolo albero con fiori giallastri in pannocchie, le cui foglie e corteccia, ricche di tannino, si adoperano nella concia delle pelli (fam. anacardiacee).

v. tr. [io sómmo ecc.] ridurre più quantità a una sola aggiungendo l'una all'altra; fare la somma, addizionare (anche fig.): sommare gli addendi ; sommare le singole richieste | tutto sommato ,...

s.f. (non com.) carattere di ciò che è sommario.

agg. n 1 fatto, esposto per sommi capi, escludendo i particolari e limitandosi ai punti principali; sintetico, riassuntivo: esame , racconto sommario n 2 (dir.) si dice di procedura che si svolge con...

agg. (rar.) complessivo, cumulativo | valutazione sommativa , in docimologia, valutazione globale di un allievo a conclusione di un corso o ciclo di insegnamento, che risulta dalla somma delle sue...

s.m. circuito o dispositivo elettronico che effettua somme di tensioni, frequenze, correnti ecc. | in un calcolatore elettronico, circuito capace di compiere addizioni.

s.f. (mat.) somma algebrica di un numero finito o infinito di termini di una successione; è espressa dal simbolo sigma maiuscolo munito di indici che rappresentano il numero degli addendi e la loro...

agg. (mat.) della sommatoria.

s.f. (fisiol.) fenomeno per cui un insieme di impulsi nervosi subliminari contemporanei è in grado di eccitare un neurone con la stessa intensità di un impulso unico pari alla loro somma;...

s.m. e f. invar. n 1 nei ristoranti di lusso, chi è addetto alla cantina e all'assaggio dei vinin 2 enologo esperto nell'assaggio di vini.

v. tr. [coniugato come immergere]n 1 far andare interamente sott'acqua; coprire completamente di acqua o di altro liquido: le onde sommersero la barca ; il fiume straripando sommerse la vallata n 2...

agg. (rar.) che può sommergersi, immergersi: naviglio sommergibile s.m. mezzo navale che può navigare sia in superficie sia sott'acqua (a differenza del sottomarino che non è idoneo alla...

agg. e s.m. [pl. -sti] appartenente all'equipaggio di un sommergibile o di un sottomarino.

s.f. (rar.) il sommergere, l'essere sommerso (anche fig.).

part. pass. di sommergere agg. n 1 coperto dalle acque: terre sommerse n 2 (fig.) nel linguaggio giornalistico, si dice di attività economica che sfugge agli obblighi fiscali e contributivi:...

vedi sommissione.

part. pass. di sommettere agg. n 1 detto di suono o della voce umana, basso, leggero, appena avvertibile: parlare in tono sommesso n 2 (non com.) sottomesso, passivo: atteggiamento sommesso e...

v. tr. [coniugato come mettere] (ant. , lett.)n 1 mettere, porre sotton 2 (fig.) sottomettere, assoggettare: i peccator carnali, / che la ragion sommettono al talento (dante inf. v, 38-39).

s.m. invar. divano a forma di letto, senza spalliere né braccioli.

part. pres. di somministrare agg. nei sign. del verbo | (dir.) nel contratto di somministrazione, si dice della parte che si assume l'obbligo di eseguire la prestazione di cose s.m. (dir.) parte...

v. tr. dare, distribuire ad altri, spec. in quanto fa parte del proprio ufficio: l'infermiere somministra le medicine al malato ; i sacerdoti somministrano i sacramenti | (estens.) offrire, dare,...

part. pass. di somministrare agg. nei sign. del verbo | (dir.) nel contratto di somministrazione, si dice della parte che riceve e che deve pertanto corrisponderne il prezzo s.m. (dir.) parte...

agg. e s.m. [f. -trice] che, chi somministra.

s.f. n 1 il somministrare, l'essere somministrato: la somministrazione di un farmaco | distribuzione, rifornimento: somministrazione di viveri n 2 (dir.) contratto con il quale una parte...

ant. sommessione, s.f. (non com.)n 1 sottomissione: ubbidire con sommissione n 2 (lett.) assoggettamento politicon 3 (ant.) atto di sottomissione: lo imperadore in pisa volea che gli ambasciadori...

o summista, s.m. [pl. -sti] autore di una summa.

agg. (non com.) che sta alla sommità, che concerne o costituisce la sommità: la zona sommitale del monte.

s.f. n 1 il punto più alto, la parte più elevata; cima, vetta: la sommità di un monte , di una scalinata n 2 (fig.) il grado più elevato, la massima eccellenza; culmine, apice: la sommità...

ant. summo, agg. n 1 il più alto, altissimo: le somme vette dei monti n 2 (fig.) il più elevato, grandissimo, massimo: il sommo bene ; questione di somma importanza ; l'essere sommo , dio; il sommo...

s.m. (ant.) punta, cima, estremità.

s.m. (tosc.) frittellina dolce di riso.

s.m. (arch.) la parte superiore del fusto di una colonna, immediatamente sottostante al capitello.

s.f. sollevazione popolare; insurrezione, rivolta: fomentare , domare una sommossa | a sommossa di qualcuno , (ant.) per istigazione di qualcuno.

vedi sommuovere.

s.m. n 1 il sommuovere, l'essere sommosso; spostamento: sommovimento del terreno n 2 (non com.) tumulto, sommossa.

agg. e s.m. [f. -trice] (non com.) che, chi sommuove; istigatore.

s.m. n 1 esperto nuotatore subacqueon 2 appartenente a corpi speciali dell'esercito, della marina, dei vigili del fuoco ecc. addestrato a eseguire lavori subacquei immergendosi con autorespiratore.

pop. o lett. sommovere, v. tr. [coniugato come muovere] (lett.)n 1 muovere con violenza, agitare: il vento sommuove le acque n 2 (fig.) eccitare, istigare, sobillare: sommuovere gli animi.

vedi sognare.

s.m. invar. unità di misura della sensazione soggettiva dell'intensità sonora, equivalente a 40 fon (successivamente ogni raddoppio di son è uguale all'aumento din 10 fon).

o suonabile, agg. (non com.) che si può sonare.

v. tr. sonicchiare.

s.f. striscia di cuoio o tela pesante cui sono attaccati dei sonagli, che si mette al collo dei cavalli e di altri animali da lavoro per individuarne la presenza.

s.m. n 1 sferetta cava di metallo con una fessura, contenente una pallina che, scossa, urta contro le pareti producendo un suono squillante | serpente a sonagli , nome pop. del crotalo, per il suono...

o suonante, part. pres. di sonare agg. nei sign. del verbo | risonante: allora sorge il fabbro, e la sonante / officina riapre (parini) | moneta , denaro sonante , (fig.) contante: pagare in...

s.m. invar. ecogoniometro.

o suonare, v. tr. [io suòno , pop. o lett. sòno ecc. ; in tutta la coniugazione, -uò- in posizione tonica (pop. o lett. -ò-), -o- meglio che -uo- se atono]n 1 fare in modo che uno strumento,...

non com. suonata, s.f. n 1 atto, effetto del sonare: una sonata di campanello. dim. sonatina n 2 (mus.) composizione per uno o più strumenti; nella forma classica, si articola in tre tempi: le...

non com. suonatina, s.f. n 1 dim. di sonata n 2 (mus.) composizione che presenta la struttura della sonata, ma più breve e di più facile esecuzione; fu soprattutto coltivata in funzione didattica.

s.m. e f. [pl. m. -sti] (mus.) compositore di sonate.

agg. [pl. m. -ci] (mus.) di sonata: genere sonatistico.

o suonato, part. pass. di sonare agg. n 1 nei sign. del verbon 2 compiuto, scoccato (detto di tempo): sono le otto sonate ; ha cinquant'anni sonati n 3 (fam.) matto, scemo: quel tipo è un po'...

o suonatore, s.m. [f. -trice] chi suona uno strumento musicale: un sonatore di violino | sonatore ambulante , chi suona in strade o locali pubblici, chiedendo un'offerta a chi passa o a chi ascolta...

s.f. denominazione generica di strumenti e dispositivi usati per esplorazioni, prelievi, immissioni, perforazioni: sonda mineraria ; sonda medica | sonda atmosferica , apparecchiatura portata in...

agg. che si può sondare (anche fig.).

s.m. n 1 operazione di ricerca compiuta per mezzo di una sonda: sondaggio marino , operazione per misurare la profondità del mare; sondaggio geofisico , esplorazione del sottosuolo, perforazione del...

v. tr. [io sóndo ecc.]n 1 esaminare con una sonda: sondare il sottosuolo di una regione n 2 (fig.) cercare di conoscere, di venire a sapere; saggiare, indagare: sondare gli umori dell'opinione...

s.m. [f. -trice] chi sonda, chi esegue operazioni di sondaggio (anche fig.) | addetto alla conduzione di una sonda.

agg. [pl. m. -schi] della provincia di sondrio s.m. [f. -a] abitante, nativo della provincia di sondrio.

agg. della città di sondrio s.m. e f. chi abita o è nato nella città di sondrio.

o suoneria, s.f. congegno che produce suoni mediante uno o più campanelli azionati meccanicamente o elettricamente: la soneria della sveglia ; soneria d'allarme.

v. intr. [io sonétto ecc. ; aus. avere] (ant.) comporre sonetti.

s.f. sonetto caudato con più code.

s.m. e f. [pl. m. -sti] autore di sonetti.

s.m. componimento poetico costituito da quattordici versi endecasillabi variamente rimati e divisi in due quartine e due terzine: sonetto minore , in cui i versi sono di misura minore...

s.f. antica misura italiana di volume, pari an 6 m3 ca.

s.f. capacità soggettiva di ordinare una serie di suoni dal più debole al più intenso in base alla sensazione uditiva; l'ordine stesso dato alla serie, la serie ordinata.

o suonicchiare, v. tr. e intr. [io sonìcchio ecc. ; aus. dell'intr. avere] sonare un poco, svogliatamente; strimpellare: sonicchiare il pianoforte.

agg. [pl. m. -ci] (scient.) del suono: velocità sonica.

s.m. (non com.) un sonare frequente, prolungato e insistente: un festoso sonio di campane.

s.m. (poet.) suono; rumore, risonanza: di mille voci al sonito / mista la sua non ha (manzoni il cinque maggio).

agg. n 1 che sonnecchia; assonnaton 2 (fig.) non vivace; lento, stentato § sonnacchiosamente avv.

agg. [pl. m. -ci] (rar.) di, da sonnambulo; di sonnambulismo: stato sonnambolico.

non com. sonnambolismo , s.m. lo stato fisiologico o patologico di chi è sonnambulo | sonnambulismo ipnotico , indotto per ipnosi.

non com. sonnambolo , agg. e s.m. [f. -a] che, chi durante il sonno compie un'attività motoria (p. e. camminare, lavarsi ecc.) della quale non conserva ricordo al risveglio.

v. intr. [io sonnécchio ecc. ; aus. avere]n 1 dormire leggermente; cedere a tratti al sonnon 2 (fig.) dimostrare inerzia, indolenza; essere poco vivace, poco attivo: la cittadina sonnecchia tutto...

s.m. sonno breve, spec. quello che si fa durante il primo pomeriggio; dormitina, pisolino, pennichella.

agg. (non com.) che provoca, facilita il sonno; soporifero: la camomilla ha un leggero potere sonnifero s.m. preparato farmaceutico che, agendo sul sistema nervoso centrale, induce il sonno: una...

s.m. (rar.) discorso fatto durante il sonno | (estens.) discorso sconclusionato.

s.m. [f. -a] (rar.) chi parla durante il sonno.

s.m. n 1 fenomeno biologico periodico di riposo delle funzioni psicofisiche, caratterizzato dalla sospensione della coscienza e della volontà, rallentamento delle funzioni neurovegetative e...

antiq. sonnolente , agg. n 1 che ha e manifesta desiderio e bisogno di sonno; assonnato | (fig.) poco vivace, inattivo, pigro: una città sonnolenta n 2 che dà sonno, che induce a dormire: una...

s.f. n 1 torpore che precede o segue il sonnon 2 (fig.) mancanza di vivacità pigrizia, inerzia, torpore.

vedi suono.

s.f. (fis.) registrazione con sonografo | sonogramma.

s.m. (fis.) sonometro registratore.

s.m. [pl. -mi] (fis.) registrazione grafica o fotografica ottenuta con un sonografo.

s.m. (fis.) apparecchio per la misura dell'intensità relativa dei suoni.

agg. e s.f. (ling.) si dice di suono caratterizzato da un passaggio relativamente libero dell'aria attraverso il canale orale o nasale (p. e. i suoni vocalici, liquidi, nasali).

s.m. e f. [pl. m. -sti] (non com.) addetto alla sonorizzazione di film.

s.f. qualità di ciò che è sonoro: la sonorità della voce ; la sonorità di una sala ; la sonorità della consonante 'g'.

v. tr. n 1 (ling.) trasformare un suono sordo in sonoron 2 (cine.) dotare un film di colonna sonora | accompagnare la proiezione di un film muto con brani musicali sonati su uno strumento, o...

s.m. [f. -trice] (cine.) tecnico specializzato nell'approntamento del materiale necessario per la sonorizzazione di un film.

s.f. n 1 (cine.) l'operazione e il risultato del sonorizzaren 2 il fenomeno linguistico della trasformazione di una consonante sorda in sonora.

agg. n 1 relativo al suono; che emette, trasmette o riflette suoni: strumento sonoro ; onde sonore n 2 che ha suono forte e pieno, che risuona con forza e vivacità: risa sonore ; applausi sonori ; un...

vedi suntuario.

o suntuosità, s.f. (non com.) l'essere sontuoso; lusso grandioso, sfarzo.

o suntuoso, agg. fatto, allestito con grande spesa, con larghezza e lusso; sfarzoso, fastoso: una casa sontuosa ; un sontuoso banchetto § sontuosamente avv.

e deriv. vedi soverchio e deriv.

s.m. (lett.) il sopire.

v. tr. [io sopisco , tu sopisci ecc.]n 1 (non com.) assopire, addormentaren 2 (fig.) lenire, calmare, placare, far cessare: sopire l'ira , la passione.

s.m. stato di abbandono fisico simile al sonno, ma in cui si verifica perdita solo parziale della coscienza.

agg. n 1 che dà sopore, che favorisce il sonno; sonniferon 2 (fig., scherz.) noioso: un libro , un discorso soporifero.

v. tr. [io soppalco , tu soppalchi ecc.] (non com.) attrezzare con un soppalco, fornire di soppalco: soppalcare un locale.

s.m. [pl. -chi]n 1 locale praticabile ricavato con una suddivisione orizzontale di ambienti di notevole altezza; anche, soffitta sotto il tetton 2 ripostiglio a palco ricavato nella parte alta di un...

v. tr. munire di soppanno; foderare.

s.m. fodera pesante o imbottitura di un vestito; fodera delle scarpe avv. (ant.) sotto i panni, i vestiti.

agg. (ant. , region.) parzialmente appassito; quasi secco.

vedi suppedaneo.

o soppidiano, s.m. (ant.) cassapanca che si teneva ai piedi del letto per riporvi capi di vestiario od oggetti di valore | (estens.) cassa dei valori, dei documenti.

s.m. taglio di carne bovina corrispondente alla punta del petto attaccata alla spalla.

v. intr. [io sopperisco , tu sopperisci ecc. ; aus. avere] provvedere a una necessità, supplire a una carenza; far fronte: sopperiva ai bisogni di tutti ; rifornimenti per sopperire alla carestia.

v. tr. [io soppéso ecc.]n 1 sentire e stimare il peso di un oggetto, tenendolo in mano e alzandolo e abbassandolo più volten 2 (fig.) valutare, studiare, considerare con cura: soppesare le parole ;...

s.m. (tosc.) solo nella loc. di soppeso , sollevando da terra e reggendo dal basso.

v. tr. n 1 sostituirsi, subentrare ad altri o ad altro, talora anche con l'astuzia e l'inganno: i conservatori hanno soppiantato i laburisti nella guida del governo ; il motore a scoppio soppiantò...

s.f. (rar.) azione, contegno di chi agisce di soppiatto.

agg. (ant.) nascosto, celato, dissimulato | oggi solo nella loc. di soppiatto , di nascosto: uscì di soppiatto.

s.m. [f. -a] (rar.) chi agisce di soppiatto, in maniera subdola e sleale; persona finta, ipocrita.

s.f. (rar.) l'essere soppiattone; slealtà, ipocrisia.

vedi soppediano.

v. tr. [coniugato come porre] (ant. , lett.) sottoporre.

agg. che si può sopportare; tollerabile, non grave: un peso sopportabile ; una perdita economica sopportabile ; un dolore sopportabile § sopportabilmente avv.

s.f. (non com.) l'essere sopportabile; tollerabilità.

s.m. (ant. , rar.) sopportazione.

v. tr. [io soppòrto ecc.]n 1 reggere, sostenere un peso: il tetto non è riuscito a sopportare il peso della neve n 2 soffrire, patire: sopportare sacrifici e rinunce n 3 tollerare agevolmente,...

s.m. [f. -trice] (non com.) chi sopporta.

s.f. n 1 il sopportare | la capacità di sopportare con pazienza; tolleranza: avere spirito di sopportazione ; la sopportazione ha un limite n 2 (ant.) permesso, licenza: con vostra sopportazione.

vedi supporto.

s.f. (ant. , region.)n 1 strumento per soppressare; pressan 2 (sett.) soppressata.

v. tr. [io sopprèsso ecc.] (non com.)n 1 pressare; mettere in pressan 2 (fig. ant.) sopraffare.

o soprassata, sopressata, s.f. salume di carne tritata di maiale, variamente condita a seconda delle zone di produzione e pressata in un tratto di budello grosso dello stesso animale.

s.f. (ant.) il soppressare; pressatura.

s.f. n 1 il sopprimere, l'essere soppresso; eliminazione, abolizione: la soppressione di una legge | soppressione di stato , (dir.) delitto commesso da chi occulta la nascita di un bambino, non...

agg. (non com.) atto, inteso a sopprimere.

part. pass. di sopprimere agg. n 1 abolito, eliminato | festività religiose soppresse , quelle che, un tempo considerate anche festività civili, sono state abolite come tali e mantengono ora solo...

agg. e s.m. n 1 [f. sopprimitrice] (non com.) che, chi sopprimen 2 si dice di dispositivo che serve a eliminare l'eco nei circuiti telefonicin 3 (med.) si dice di ciò che inibisce o riduce certe...

v. tr. [coniugato come opprimere]n 1 annullare, revocare quel che era stato stabilito in precedenza; eliminare, abolire: sopprimere un ufficio , una fermata del treno n 2 eliminare fisicamente una...

o sottopunto, s.m. punto che viene usato spec. per cucire orli interni e risvolti di tessuto; assicura una cucitura non visibile all'esterno.

antiq. o lett. sovra, avv. n 1 in luogo o posizione più elevata: era lì sopra ; posa i libri qui sopra ; lo appenderei più sopra ; scatola sopra di raso e sotto di velluto , con la parte superiore...

o sovra-, primo elemento di parole composte nelle quali rappresenta la prep. sopra , in molte e diverse sfumature di significato; in partic., indica qualcosa che stia sopra o più in alto di un'altra...

e deriv. vedi sovrabbondare e deriv.

s.m. (non com.) copribusto.

s.m. qualsiasi indumento maschile o femminile che si indossa nelle stagioni intermedie sopra il vestito (p. e. impermeabile, cappotto leggero). dim. soprabitino.

s.f. (non com.) calza, in genere corta, che si porta sopra un'altra calza.

s.m. n 1 (ant.) sovrintendente capo, superioren 2 (non com.) preoccupazione, grattacapo.

e deriv. vedi sovraccarico e deriv.

s.f. n 1 carta che ricopre un'altra cartan 2 parte esterna del foglio di una lettera, sulla quale, prima che fosse introdotto l'uso delle buste, si scriveva l'indirizzo; per estens., l'indirizzo...

s.f. controcassa dell'orologio.

agg. e s.m. [f. -a] a cui si è accennato prima; suaccennato: l'argomento sopraccennato.

s.m. (non com.)n 1 soffitton 2 parte superiore di un baldacchino, di una carrozza e sim.

vedi sopracciliare.

s.m. [pl. i sopraccigli o le sopracciglia]n 1 ognuno dei due tratti cutanei arcuati, e ricoperti di peli, che si trovano in corrispondenza del margine superiore dell'orbita dell'occhio: inarcare ,...

o sopraccigliare, sopraciliare, agg. del sopracciglio; che si trova in corrispondenza del sopracciglio: arcata , ferita sopracciliare.

o sopracitato, agg. e s.m. [f. -a] che, chi è stato citato precedentemente; succitato.

s.m. (ant.) soprintendente, supervisore, controllore | (fig.) chi ha modi altezzosi, boriosi: i sopracciò in grammatica (carducci).

s.f. o m. [pl. m. invar. , f. le sopraccode] negli uccelli, la parte dorsale estrema terminante con la coda.

s.m. (ant.) sovraccarico.

s.m. (non com.) colore sovrapposto ad altro della stessa qualità, ma di diversa gradazione.

o sovraccomito, s.m. nei secc. xiv-xv, comandante di una galea da guerra.

o sovraccoperta, s.f. n 1 coperta leggera che si mette sopra ogni altra copertura del letto, per ornamento e per pulizian 2 foglio stampato che ricopre per protezione la copertina di un libro, e...

v. intr. [coniugato come crescere ; aus. essere] (rar.)n 1 crescere al di sopra di qualcosan 2 crescere sempre più.

vedi sopracciliare.

vedi sopraccitato.

s.f. (fis.) lo stesso, ma meno com., che superconduttività.

s.m. (fis.) lo stesso, ma meno com., che superconduttore.

agg. (rar.) che si trova sopra il livello dell'acqua; che emerge dal pelo dell'acqua.

agg. (non com.) molto acuto | (mus.) si dice di suono più acuto di quelli compresi nel registro naturale di una voce, per lo più femminile.

o sovraddazio, s.m. sovrimposta aggiunta al dazio.

o sopradetto, sopra detto, agg. e s.m. [f. -a] che, chi è stato detto, citato precedentemente; suddetto, succitato.

o sopradominante, s.f. (mus.) sesto grado della scala diatonica, così detto perché viene dopo la dominante.

agg. di sopraddote; inerente alla sopraddote: donazione sopraddotale.

v. tr. [io sopraddòto ecc.] munire di sopraddote.

s.f. donazione che il marito o altri a nome suo faceva alla sposa, quasi un'aggiunta alla dote, per garantirle un'esistenza decorosa in caso di vedovanza.

vedi sopraddetto.

vedi sopraddominante.

s.f. (fis.) fenomeno per cui un liquido, in particolari condizioni, non bolle, pur essendo surriscaldato oltre la sua temperatura di ebollizione.

e deriv. vedi sopreccedere e deriv.

e deriv. vedi sovreccitare e deriv.

e deriv. vedi sopredificare e deriv.

o soprelencato, agg. e s.m. [f. -a] che, chi è stato elencato precedentemente; che, chi è stato compreso in un precedente elenco.

e deriv. vedi soprelevare e deriv.

vedi sovreminente.

vedi sovreminenza.

agg. [pl. m. -ci] (anat. , med.) situato, localizzato sopra il fegato; in partic., si dice di ciascuna delle vene efferenti del fegato che sboccano nella vena epatica.

o sopresposto, agg. esposto sopra, in precedenza; suesposto: il fatto sopraesposto ; le ragioni sopraesposte.

v. tr. [io sopraffàccio o sopraffò , tu sopraffài , egli sopraffà ecc. ; le altre forme coniugate come fare] avere la meglio con prepotenza e violenza su qualcuno; battere, soverchiare (anche...

s.f. [pl. -sce] (non com.) fascia che si usa per coprire una fasciatura.

agg. e s.m. [f. -trice] che, chi sopraffà prepotente.

s.f. il sopraffare; prepotenza: la sopraffazione dei diritti altrui | sopruso: la decisione è una vera sopraffazione nei suoi confronti.

s.m. fiato grosso, fiatone | (fig.) ansia, preoccupazione: stavo sempre col sopraffiato che mi chiamassero, che venisse qualcuno a mandarmi via (pavese).

v. tr. (rar.) cucire con sopraffilo.

s.m. cucitura a punti lunghi e radi, spesso diagonali, che si fa agli orli di tessuti che non hanno cimosa, per evitare che si sfilaccino.

s.f. (non com.) sorta di finestrella posta sopra una finestra, con infisso indipendente, per dare maggior luce e aria all'ambiente.

agg. finissimo, di ottima qualità: un torrone sopraffino | raffinatissimo, molto acuto: avere un odorato sopraffino ; un'astuzia sopraffina.

vedi sovraffollamento.

vedi sovraffollato.

s.m. riquadro interno a una cornice; passe-partout.

o soprafusione , s.f. (fis.) fenomeno per cui un liquido, in particolari condizioni, resta nel suo stato anche se raffreddato a una temperatura inferiore a quella del suo punto di solidificazione.

v. tr. (non com.) unire per mezzo di sopraggitto.

s.m. cucitura a punti piccoli e fitti, spesso diagonali, con cui si uniscono i margini liberi di due lembi di stoffa impedendo al tempo stesso che si sfilaccino.

o sovraggiungere, ant. sopraggiugnere, sovraggiugnere, v. intr. [coniugato come giungere ; aus. essere]n 1 giungere all'improvviso, inaspettatamente: sopraggiunse il padre e li scoprì n 2 venire ad...

s.f. aggiunta fatta a un'altra | per sopraggiunta , per di più, inoltre.

v. tr. (non com.) aggravare di più sovraccaricare.

s.m. (non com.) nuovo aggravio; sovraccarico: sopraggravio fiscale.

o sopragridare , v. tr. e intr. [aus. dell'intr. avere] (ant.) gridare più forte, in modo da sovrastare le grida di altri.

o soprimbotte, s.f. (arch.) estradosso.

o soprindicato, agg. e s.m. [f. -a] che, chi è stato indicato precedentemente; suindicato.

e deriv. vedi sovrainnesto e deriv.

o soprinsegna, ant. sopransegna, s.f. insegna, distintivo, o anche sopravveste, che i cavalieri medievali portavano sull'armatura.

s.m. (mat.) insieme che contiene un altro insieme come sua parte.

e deriv. vedi soprintendere e deriv.

agg. (non com.) allegato, addotto precedentemente.

o sopralodato, agg. e s.m. [f. -a] che, chi è stato precedentemente ricordato (con lode); sullodato.

o sopraluogo, s.m. [pl. -ghi]n 1 visita, indagine compiuta direttamente sul luogo dall'autorità giudiziaria, per accertare se e come si sono svolti determinati fatti: ordinare , effettuare un...

vedi soprallodato.

s.m. invar. (edil.) apertura praticata sopra la porta di una stanza e chiusa da un vetro, per dare luce dal corridoio alla stanza stessa o viceversa; soprapporta.

vedi sopralluogo.

s.m. n 1 soprelevazione: sopralzo di rotaie n 2 costruzione di una parte di edificio sopra l'ultimo piano di un edificio preesistente; la parte così costruita.

vedi soprammano 2.

vedi soprammentovato.

vedi soprammenzionato.

s.f. n 1 mezza manica di tela nera, dal polso al gomito, che, spec. un tempo, veniva indossata da insegnanti e impiegati sopra la manica del vestito, affinché questa non si logorasse; mezzamanican 2...

o sopra mano, avv. (ant.)n 1 con la mano alzata sopra la spalla: con una lancia sopra mano gli uscì addosso (boccaccio dec. iv, 9)n 2 apertamente, in modo manifeston 3 sommamente s.m. (ant.)...

s.m. (edil.) muro divisorio sottile fatto con mattoni sovrapposti di taglio.

o sopramentovato, agg. e s.m. [f. -a] (antiq.) che, chi è stato nominato, citato precedentemente; soprammenzionato.

o sopramenzionato, agg. e s.m. [f. -a] che, chi è stato menzionato in precedenza.

o sovrammercato, s.m. solo nella loc. per soprammercato , per giunta, per di più: avere il danno e la beffa per soprammercato.

v. tr. [coniugato come mettere] mettere sopra; sovrapporre: soprammettere i due lembi di tessuto da cucire.

avv. (non com.) oltre misura, oltremodo.

s.m. piccolo oggetto destinato a essere collocato sopra un mobile a scopo decorativo.

o sopramodo, sopra modo, avv. (ant.) oltremodo, sommamente.

vedi sopramondo.

v. tr. [io soprammónto ecc.] (ant.) sopraffare | v. intr. [aus. essere] (ant.) montare sopra | (fig.) sovrabbondare, crescere.

vedi soprammodo.

agg. che appartiene al sopramondo, concernente il sopramondo.

o soprammondo [so-pram-món-do], s.m. mondo, realtà al di sopra dell'esperienza quotidiana | (fig.) dimensione, reale o mentale, che si sottrae alle meschinità dell'esperienza quotidiana: quella...

s.f. n 1 (ant.) sopravveste lungan 2 sopravveste senza maniche portata un tempo dai seminaristi.

o soprannazionale, sovranazionale, sovrannazionale, agg. supernazionale.

o soprannazionalità, sovranazionalità, sovrannazionalità, s.f. supernazionalità.

agg. (mus.) di, da soprano.

s.m. [pl. -sti] (mus.) cantante adulto di sesso maschile in grado di sostenere parti di soprano, o perché evirato (sopranista naturale), o perché canta con voce di falsetto (sopranista...

o sovrannaturale, agg. che trascende la natura fisica e spirituale dell'uomo; che concerne dio o appartiene al mondo del divino: una visione soprannaturale ; la vocazione soprannaturale dell'uomo |...

s.m. (filos.) qualsiasi dottrina che crede nell'esistenza di una realtà o di un ordine superiore alla natura.

s.f. l'essere soprannaturale; trascendentalità.

e deriv. vedi sopranazionale e deriv.

agg. invar. si dice di animale che ha passato l'anno di età.

ant. sopranome, s.m. (ant.) cognome: mia donna venne a me di val di pado; / e quindi il sopranome tuo si feo (dante par. xv, 137-138) | oggi, appellativo familiare, scherzoso o ingiurioso, di una...

v. tr. [coniugato come nominare] dare a qualcuno un soprannome: i compagni l'hanno soprannominato furia.

part. pass. di soprannominare agg. che ha per soprannome; che è chiamato: giovan battista gaulli soprannominato il baciccia. vedi sopranominato.

o sopranotato, sopra notato, agg. e s.m. [f. -a] che, chi è stato notato, citato precedentemente.

agg. che è in soprannumero, che è in più rispetto al numero normale: impiegato soprannumerario | dito soprannumerario , mammella soprannumeraria , (med.) in casi, rispettivamente, di polidattilia...

s.m. il fatto di essere al di sopra del numero prestabilito, previsto; si usa quasi esclusivamente nella loc. in soprannumero : gli alunni della classe sono in soprannumero | usato anche come agg....

o sovrano, agg. (ant.)n 1 che sta sopra, che sta più in alto rispetto ad altro: vidil seder sovra 'l grado sovrano (dante purg. ix, 80) | nella toponomastica, distingue un centro abitato da un...

vedi soprannome.

o soprannominato, sopra nominato, agg. e s.m. [f. -a] nominato, detto precedentemente; sunnominato, succitato.

agg. n 1 (rar.) superiore al normalen 2 paranormale s.m. l'insieme dei fenomeni paranormali.

vedi soprannotato.

vedi soprainsegna.

agg. (anat.) situato sopra un'arcata orbitale.

agg. [pl. m. -ci] (anat. , med.) situato, localizzato sopra l'arco aortico.

vedi sovrapporre.

vedi soprapporta.

s.f. (non com.) compenso straordinario aggiunto alla paga | per soprappaga , (fig.) per di più, per soprammercato.

v. tr. [io soprappago , tu soprappaghi ecc.] (non com.) pagare più del normale, del giusto.

s.m. nei parti gemellari, il parto immediatamente successivo al primo avv. sul punto di partorire: essere soprapparto.

vedi sovrappassaggio.

vedi sovrappasso.

non com. sovrappensiero, avv. essendo immerso nei propri pensieri; senza fare attenzione a ciò che sta intorno: essere soprappensiero ; fare qualcosa soprappensiero , quasi senza accorgersene.

o sovrappeso, s.m. (non com.)n 1 peso che eccede quello normale, giusto, previsto: un pugile in soprappeso ; sono in soprappeso di tre chili n 2 (fig.) ulteriore aggravio; sovraccarico | per ...

o sovrappieno, agg. pieno oltre i giusti limiti; stracolmo.

o sovrappiù, s.m. n 1 ciò che è in più del normale, del necessario, del giusto: è già tanto ricco di suo che lo stipendio è un soprappiù | in soprappiù , per soprappiù , per di più, per...

e deriv. vedi sovrapporre e deriv.

o sopraporta, sovrapporta, s.m. (non com.)n 1 riquadro ornamentale, dipinto o scolpito, delimitato da modanature, posto sopra l'architrave di una portan 2 finestrella con infisso indipendente, posta...

vedi sovrapprezzo.

o sopraprofitto, sovrapprofitto, sovraprofitto, s.m. (econ.) eccedenza transitoria del reddito d'impresa sul reddito previsto.

vedi sovrapprezzo.

vedi soprapprofitto.

agg. [pl. m. -ci] (anat. , med.) situato, localizzato sopra il pube.

non com. sovrarazionale, agg. (filos.) si dice di verità che la ragione umana non arriva a intendere da sé, ma che si ritiene non essere di per sé contraria ai principi razionali.

agg. (anat. , med.) situato, localizzato sopra un rene.

vedi soprarriferito.

o soprarriscaldamento, s.m. (non com.) surriscaldamento.

o soprariferito, agg. (non com.) di cui si è già riferito, parlato in precedenza; surriferito.

vedi soprariscaldamento.

v. intr. [aus. essere] (antiq.) sopraggiungere.

part. pass. di soprarrivare agg. e s.m. [f. -a] (antiq.) che, chi è sopraggiunto: un di coloro si staccò dalla brigata, s'accostò al soprarrivato, e gli domandò se veniva da milano (manzoni...

s.f. scarpa di materiale flessibile e impermeabile, che s'indossa sulla scarpa comune quando piove.

s.f. (rar.)n 1 indirizzo di una lettera, che un tempo si scriveva sul retro del foglio piegato; anche, indirizzo su una busta, su un plicon 2 iscrizione di una lapide, scritta su un cartello e sim.

part. pass. di soprascrivere agg. che è scritto sopra agg. e s.m. [f. -a] (rar.) di cui si è scritto, narrato in precedenza.

v. tr. [coniugato come scrivere] (non com.) scrivere sopra.

agg. (ling.) si dice di elemento fonico (p. e. l'accento, l'intonazione) che caratterizza un enunciato | tratto soprasegmentale , congiungimento di più fonemi contigui in una sillaba o...

vedi sovrasensibile.

vedi sovrasenso.

s.m. brusco e improvviso movimento; balzo improvviso, sussulto (anche fig.): fare un soprassalto ; l'accordo delle aziende produttrici eviterà dei soprassalti nel mercato | di soprassalto ,...

vedi soppressata.

s.f. (chim. fis.)n 1 fenomeno per cui una soluzione, in particolari condizioni, contiene disciolta una quantità di soluto superiore a quella sufficiente a saturarlan 2 fenomeno per cui in...

agg. (chim. fis.) caratterizzato da soprassaturazione: soluzione soprassatura ; vapore soprassaturo.

v. intr. [coniugato come sedere ; aus. avere]n 1 astenersi dal fare qualcosa rinviando ad altro tempo: quanto a quella decisione, ho intenzione di soprassedere n 2 (ant.) sedersi sopra | (fig.)...

v. tr. [io soprasségno ecc.] (non com.)n 1 marcare con un soprassegnon 2 contrassegnare.

s.m. (non com.)n 1 segno posto sopra una lettera, una sigla ecc. per darle un valore diverso da quello di basen 2 contrassegno.

s.m. (ant.) sovraccarico di un animale da soma | per soprassello , (fig.) per giunta, inoltre.

o sovrassicurazione, s.f. assicurazione per una somma che supera il valore della cosa assicurata.

s.m. rialzo supplementare provvisorio costruito con sacchi di terra sopra un argine; soprassuolo.

s.m. (antiq.) aggiunta, integrazione della paga giornaliera.

s.f. seconda suola che viene applicata per rinforzo alla prima.

o soprasuolo, s.m. n 1 la parte superficiale del suolon 2 l'insieme della vegetazione che si sviluppa sopra un terrenon 3 soprassoglio.

s.f. (mar.) controstallia.

e deriv. vedi sovrastampare e deriv.

part. pres. di soprastare e agg. nei sign. del verbo s.m. (antiq.) sovrintendente, superiore: il soprastante delle carceri.

v. intr. [io soprastò , tu soprastài , egli soprastà ecc. ; le altre forme coniugate come stare ; aus. essere , rar. avere] (ant.) sovrastare.

vedi sovrastruttura.

vedi soprassuolo.

s.m. solo nella loc. a soprataglio , che si dice di indumento con aperture orlate da cui si vede la fodera sottostante d'altro colore.

e deriv. vedi soprattassa e deriv.

vedi sopratterra.

vedi soprattitolo.

s.f. (mus.) il secondo grado di una scala diatonica maggiore o minore, che viene subito dopo la tonica.

s.m. [pl. -chi] tacco che si applica per rinforzo sul tacco originale della scarpa.

non com. sopratassa, sovrattassa, s.f. sanzione amministrativa consistente nella maggiorazione di un tributo, prevista a carico del contribuente in caso di omesso, ritardato o insufficiente...

o sopratassare, v. tr. (non com.) gravare di soprattassa.

s.f. copertura di una tenda; in partic., ciascuna delle due coperture laterali verticali di un tendaggio da finestra.

v. tr. [coniugato come tenere] (ant.) trattenere più di quanto è necessario od opportuno | far indugiare più del dovuto.

o sopraterra, sopra terra, avv. (rar.) al di sopra della terra: un palmo sopratterra.

agg. invar. al di sopra del tetto: un locale soprattetto.

o sopratitolo, s.m. titoletto introduttivo posto sopra il titolo principale, spec. in un articolo di giornale; occhiello.

o sopratutto, sopra tutto, avv. sopra ogni altra cosa, più di tutto; in modo particolare, specialmente: si preoccupa soprattutto della sua salute ; m'interessa soprattutto questa cosa.

vedi sovrumano.

e deriv. vedi sopravvalutare e deriv.

v. tr. superare: per precisione sopravanza tutti | v. intr. [aus. essere nel sign. 1, avere nel sign. 2]n 1 essere in eccedenza, in più avanzare: è sopravanzata molta roba n 2 (lett.) sporgere,...

s.m. n 1 ciò che avanza, che è in più eccedenzan 2 (ant.) la parte che sporge, che si eleva al di sopra.

vedi sopravvenire.

non com. sopravvento, avv. dalla parte da cui soffia il vento, rispetto a un punto di riferimento: navigare sopravento rispetto a un'isola ; avvicinarsi al fuoco sopravento agg. e s.m. invar. si...

vedi sopravveste.

o sopravalutare, v. tr. [coniugato come valutare] valutare qualcuno o qualcosa più di quanto effettivamente valga o conti: sopravvalutare una persona , una difficoltà | valutare più del valore...

o sopravalutazione, s.f. il sopravvalutare, l'essere sopravvalutato.

ant. sopravvegnenza , s.f. n 1 (non com.) il sopravvenire | ciò che sopravvienen 2 (comm.) entrata o uscita di natura imprevedibile: sopravvenienze attive , passive.

ant. sopravenire, v. intr. [coniugato come venire ; aus. essere]n 1 venire all'improvviso, inaspettatamente; sopraggiungere: sopravvenne la polizia e sedò la rissa n 2 accadere inaspettatamente,...

v. tr. [io sopravvènto ecc.] (mar.) portarsi sopravento: sopravventare un'imbarcazione , un'isola.

vedi sopravento.s.m. vantaggio, superiorità, prevalenza: prendere il sopravvento su qualcuno ; la generosità ebbe il sopravvento sull'egoismo.

s.f. (rar.) il sopravvenire; venuta inaspettata.

ant. sopraveste, sopravvesta, s.f. veste che s'indossa sopra un'altra; in partic., quella che nel medioevo i cavalieri portavano sopra l'armatura.

s.f. e m. invar. (non com.) via soprelevata; cavalcavia.

part. pass. di sopravvivere agg. e s.m. n 1 che, chi è rimasto in vita dopo la morte di altri o dopo un evento calamitoso; superstiten 2 (fig.) che, chi ha conservato mentalità e abitudini...

s.m. (non com.) razione supplementare di vitto.

s.f. il sopravvivere; il mantenersi in vita: la sopravvivenza della specie | addestramento alla sopravvivenza , pratica militare o sportiva consistente nell'esercitarsi a sopravvivere con pochi mezzi...

v. intr. [fut. io sopravvivrò o sopravviverò ecc. ; cond. pres. io sopravvivrèi o sopravviverèi ecc. ; le altre forme coniugate come vivere ; aus. essere]n 1 restare in vita dopo la morte di...

non com. sovreccedente, sopraeccedente [so-pra-ec-ce-dèn-te], part. pres. di sopreccedere agg. eccedente, eccessivo.

non com. sovreccedenza, sopraeccedenza [so-pra-ec-ce-dèn-za], s.f. (non com.) il sopreccedere, ciò che sopreccede; eccedenza.

non com. sovreccedere, sopraeccedere [so-pra-ec-cè-de-re], v. tr. [coniugato come cedere] (non com.) sorpassare, superare, eccedere: la sagoma sopreccede i limiti di ingombro | v. intr. [aus....

e deriv. vedi sovreccitare e deriv.

o sopraedificare [so-pra-e-di-fi-cà-re], v. tr. [io sopredìfico , tu sopredìfichi ecc.] costruire sopra un edificio già esistente: sopredificarono un attico sul palazzo.

o sopraedificazione [so-pra-e-di-fi-ca-zió-ne], s.f. il sopredificare; costruzione sopredificata.

vedi sopraelencato.

o sopraelevamento [so-pra-e-le-va-mén-to], s.m. il soprelevare; soprelevazione, sopralzo.

o sopraelevare [so-pra-e-le-và-re], v. tr. [io soprelèvo ecc.]n 1 rialzare un edificio costruendovi sopra uno o più piani: soprelevare la casa di due piani n 2 costruire al di sopra del livello...

o sopraelevata [so-pra-e-le-và-ta], s.f. strada, ferrovia che corre al di sopra del livello stradale normale.

o sopraelevato [so-pra-e-le-và-to], part. pass. di soprelevare agg. nei sign. del verbo: strada soprelevata | curva soprelevata , parabolica.

o sopraelevazione [so-pra-e-le-va-zió-ne], s.f. il soprelevare; parte soprelevata, sopralzo.

vedi sovreminente.

vedi sovreminenza.

vedi sopraesposto.

vedi soppressata.

vedi sovresso.

vedi sopraimbotte.

vedi sopraindicato.

e deriv. vedi sovrainnesto e deriv.

vedi soprainsegna.

o sovrintendente, sopraintendente [so-pra-in-ten-dèn-te], sovraintendente, part. pres. di soprintendere e agg. nei sign. del verbo s.m. n 1 chi soprintende su qualcuno o su qualcosa | in partic.,...

o sovrintendenza, sopraintendenza [so-pra-in-ten-dèn-za], sovraintendenza, s.f. n 1 il soprintendere, l'attività del soprintendere: avere la soprintendenza ai lavori n 2 ufficio periferico del...

o sovrintendere, sopraintendere [so-pra-in-tèn-de-re], sovraintendere, v. intr. [coniugato come tendere] avere il compito e la responsabilità di vigilare su qualcuno affinché svolga regolarmente...

s.m. (pop.) escrescenza che si forma sopra un osso in seguito a una lesione.

vedi sovrumano.

s.m. imposizione, prepotenza fatta abusando della propria forza, superiorità o autorità sopraffazione, soperchieria.

v. tr. [io soqquàdro ecc.] (ant.) mettere a soqquadro.

s.m. grande confusione, scompiglio; quasi soltanto nella loc. mettere a soqquadro , mettere in gran disordine; (fig.) turbare gravemente.

s.m. [pl. sori ; f. sora] variante regionale di signor ; si premette al nome o al titolo ed è comune nell'uso popolare centro-it.: il sor antonio ; sor dottore.

prefisso che continua il lat. su°per 'sopra', presente in parole composte formate in italiano o ricalcate sul francese; vale genericamente 'sopra' (sorpassare , sorvegliare).

s.f. n 1 il frutto del sorbo, che si coglie ancora acerbo e si fa maturare nella paglian 2 (fig. region.) colpo, percossa: gli ha dato certe sorbe! | sorbe! , esclamazione di meraviglia.

v. tr. [io sòrbo ecc.] (region.) picchiare, percuotere.

v. tr. [io sorbétto ecc.]n 1 ridurre a sorbetto un liquido facendolo gelaren 2 (fig. scherz.) sopportare persone o cose noiose, sgradite (costruito con la particella pron.): sorbettarsi una...

s.f. (non com.)n 1 assortimento di sorbetti, di graniten 2 gelateria.

s.f. macchina per fare gelati e granite, ormai poco in uso, costituita essenzialmente da un recipiente cilindrico girevole di metallo immerso in una miscela di ghiaccio in pezzi e sale.

s.m. [f. -a] (antiq.) chi confeziona sorbetti; gelataio.

s.m. (antiq.) gelato, per lo più a base di succhi di frutta | (estens.) ghiacciata, granita molto fine | diventare un sorbetto , (fig.) intirizzire dal freddo.

agg. (chim.) si dice dell'acido carbossilico insaturo a sei atomi di carbonio contenuto nei frutti di sorbo, usato nell'industria delle materie plastiche e come conservante per alimenti.

v. tr. [io sorbisco , tu sorbisci ecc.]n 1 bere lentamente, a piccoli sorsi: sorbire una bibita n 2 (fig. scherz.) sopportare cose o persone fastidiose, noiose: doversi sorbire una predica.

s.f. n 1 (chim.) lo stesso che sorbitolo n 2 (metall.) tipo di lega ferro-carbonio.

s.m. (chim.) alcol esavalente contenuto in molti frutti, spec. in quelli del sorbo, usato nella preparazione di resine sintetiche, di alimenti per diabetici o anche, sotto forma di estere, come...

s.m. piccolo albero con foglie pennate, fiori bianchi a corimbo e piccoli frutti rossi commestibili, a forma di pera (fam. rosacee) | sorbo selvatico , con frutti rossi, piccoli, rotondi, non...

s.f. il frutto del sorbo; sorba | sorbole! , (region.) esclamazione di meraviglia.

vedi sorcio.

agg. (non com.) di sorcio, che ha il colore di un sorcio | mantello sorcino , mantello degli equini di color grigio topo, con coda, criniera ed estremità nere, frequente soprattutto negli asini.

ant. o region. sorce, sorice [só-ri-ce], s.m. n 1 (region.) topo | far vedere i sorci verdi a qualcuno , (fig. fam.) farlo spaventare; metterlo in seria difficoltà. dim. sorcetto , sorcino n 2...

s.m. [f. -a ; pl. m. -ci] (ant. , dial.) sorcio, topo: tra male gatte era venuto il sorco (dante inf. xxii, 58).

s.m. corta sopravveste che gli antichi cavalieri e uomini d'arme portavano sull'armatura.

s.f. (non com.) l'essere sordo; sordità (anche fig.).

agg. che è molto sordo e accusa una perdita uditiva di almeno 70 decibel | nell'uso corrente, lievemente sordo.

s.f. l'essere sordido (anche fig.).

agg. n 1 sporco, lurido, squallido (anche fig.): luogo , ambiente sordido ; un sordido individuo ; interessi sordidi n 2 (fig.) gretto, avaro, spilorcio: un sordido usuraio § sordidamente avv. in...

s.f. dispositivo per attutire i suoni, di forma varia a seconda dello strumento musicale cui è applicato: tromba con sordina | in sordina , piano, senza far rumore; (fig.) di nascosto.

s.m. n 1 fischio di richiamo per i tordin 2 (non com.) sordinan 3 mormorio intercalato da sommessi sibili con cui il pubblico esprime il proprio scontento a teatro.

s.f. l'essere sordo (anche fig.): sordità congenita , incipiente , acquisita ; essere affetto da sordità ; sordità di cuore.

agg. n 1 che ha perduto in tutto o in parte il senso dell'udito: sordo dalla nascita ; essere sordo da un orecchio | sordo come una campana , (fam.) completamente sordon 2 (fig.) che non presta...

s.m. (med.) mutismo che accompagna la sordità congenita o acquisita prima dei tre anni.

agg. e s.m. [f. -a] che, chi è affetto da sordomutismo.

s.m. (mus.) strumento aerofono a doppio tubo della famiglia dell'oboe.s.m. n 1 piccolo uccello dei passeriformi, frequente nelle zone alpine e appenninichen 2 peppola.

s.f. n 1 persona di sesso femminile legata ad altra persona da vincolo di parentela che deriva dall'essere nata dagli stessi genitori: fratello e sorella ; sorella gemella ; sorella maggiore , minore...

s.f. rapporto intercorrente fra sorelle; per estens., solidarietà tra donne | (fig.) legame tra cose affini o che hanno la stessa origine.

s.f. chi è sorella in quanto figlia dello stesso padre ma non della stessa madre, o viceversa.

agg. (ant. , lett.) di, da sorella.

s.m. pesce di mare commestibile dal corpo affusolato verdastro e argenteo; è detto anche tracuro (ord. perciformi).

s.m. (region.) sopraffilo.

part. pres. di sorgere agg. che sorge; che si leva, si innalza: sole sorgente ; addio, monti sorgenti dall'acque, ed elevati al cielo (manzoni p. s. viii) s.f. n 1 acqua che scaturisce dal...

agg. (non com.) sorgentizio.

agg. di sorgente; che riguarda le sorgenti di un corso d'acqua: bacino sorgentizio.

ant. o poet. surgere, v. intr. [pres. io sórgo , tu sórgi ecc. ; pass. rem. io sórsi , tu sorgésti ecc. ; part. pass. sórto ; aus. essere]n 1 detto di persona, levarsi in piedi, alzarsi: sorse...

s.m. (ant.) il sorgere; ascesa, salita | (fig.) origine.

s.m. (mar.) specchio di mare adatto all'ancoraggio delle navi.

s.f. (lett.) sorgente.

agg. n 1 di sorgente: acqua sorgiva n 2 (fig. non com.) spontaneo, immediato: stile sorgivo.

s.m. [pl. -ghi] (bot.) genere di piante dal culmo eretto terminante in una grande pannocchia; comprende numerose specie di cui diverse vengono coltivate per ricavarne materiale adatto alla...

vedi sergozzone.

agg. e s.m. [f. -a]n 1 (ant.) sirianon 2 si dice di una varietà di gatto domestico dal mantello grigio lionato striato di nero.

vedi sorcio.

s.m. (filos.)n 1 polisillogismon 2 sofisma attribuito al filosofo greco eubulide di mileto (sec. iv a. c), che tendeva a mostrare l'imprecisione e l'ambiguità dei concetti di pluralità e di...

s.m. (non com.) il sormontare, l'essere sormontato.

v. tr. [io sormónto ecc] salire al di sopra di qualcosa; scavalcare, oltrepassare, superare (spec. fig.): un'ondata sormontò il pontile ; sormontare gli ostacoli , le difficoltà | v. intr. [aus....

v. intr. [io sornàcchio ecc. ; aus. avere]n 1 (ant.) sputaren 2 (region.) russare, ronfare.

agg. che riesce a dissimulare le proprie intenzioni e il proprio pensiero dietro un atteggiamento apparentemente bonario, indifferente o riservato: un tipo sornione ; aria sorniona | usato anche...

s.f. carattere sornione: la sornioneria dei gatti.

s.m. (bot.) ciascuna delle piccole sporgenze rossastre che si trovano sulle foglie delle felci e che sono costituite da un gruppo di sporangi, di solito protetto da una sottile membrana.

agg. (lett.) di, da sorella: affetto , dedizione sororale.

s.m. (antrop.) istituzione, presente in alcune società primitive, secondo cui l'uomo che rimane vedovo sposa la sorella della moglie defunta.

s.f. (ant. , lett.) sorella.

s.m. e f. [pl. m. -di] (non com.) uccisore della propria sorella.

s.m. (non com.) uccisione della propria sorella.

s.m. (bot.) infruttescenza del gelso, dell'ananas e di altre piante.

v. tr. n 1 superare, sopravanzare (anche fig.): l'acqua sorpassava il livello normale ; sorpassare in altezza , in velocità , in intelligenza ; un risultato che sorpassa ogni previsione | sorpassare...

part. pass. di sorpassare agg. si dice di ciò che è superato, caduto in disuso, non più attuale, e di persona dalle idee, dalle abitudini antiquate: un metodo sorpassato ; idee sorpassate ; un...

s.m. il sorpassare; in partic., manovra con cui si supera un altro veicolo in marcia: effettuare un sorpasso ; sorpasso pericoloso ; divieto di sorpasso | (fig.) superamento di un avversario...

part. pres. di sorprendere agg. che sorprende, stupisce: un fatto sorprendente ; avere capacità sorprendenti § sorprendentemente avv.

v. tr. [coniugato come prendere]n 1 cogliere sopraggiungendo inaspettatamente: essere sorpreso da un acquazzone ; la morte lo sorprese nel sonno | cogliere, prendere qualcuno all'improvviso, spec....

s.f. n 1 il sorprendere, sopraggiungendo o agendo inaspettatamente: la polizia fece una sorpresa in una bisca clandestina ; avere il vantaggio della sorpresa | di sorpresa , all'improvviso: cogliere...

part. pass. di sorprendere agg. che prova meraviglia e stupore per qualcosa di inaspettato; che esprime tale sensazione: restare , mostrarsi sorpreso ; volto sorpreso.

s.f. n 1 taglio di carne bovina corrispondente alla parte anteriore della spallan 2 pancetta o schiena del tonno conservata sott'olio.

v. tr. [coniugato come reggere]n 1 reggere dal di sotto, sostenere: sorreggere il bambino che muove i primi passi ; il tetto è sorretto da grosse travi n 2 (fig.) essere di sostegno, d'aiuto, di...

part. pres. di sorridere agg. n 1 che sorride; che esprime gioia, letizia: viso sorridente ; occhi sorridenti n 2 improntato a benevolenza: una sorridente ironia n 3 detto di luogo, che appare di...

v. intr. [coniugato come ridere ; aus. avere]n 1 ridere leggermente, a fior di labbra: sorridere dolcemente , amaramente n 2 (fig.) arridere, apparire benigno, propizio: la vita gli sorride |...

s.m. n 1 il sorridere, il modo in cui si sorride; riso leggero: un sorriso dolce , amaro , affettuoso , beffardo ; fare , abbozzare un sorriso ; avere un bel sorriso | avere un sorriso per tutti ,...

v. tr. [io sórso ecc.] (non com.) bere a sorsi, sorseggiare.

s.f. il sorseggiare una volta; la quantità di liquido inghiottito sorseggiando: bere una sorsata d'acqua. dim. sorsatina.

v. tr. [io sorséggio ecc.] bere a sorsi, lentamente e assaporando: sorseggiare il caffè.

s.m. n 1 la quantità di liquido che si inghiotte in una volta: bere a lunghi , piccoli sorsi | in un sorso , (fig.) tutto in una volta | a sorso a sorso , (fig.) a poco a poco. dim. sorsettino ,...

s.m. invar. (inform.) funzione che consente l'ordinamento alfabetico dei dati.

s.f. specie, tipo, qualità: gente di ogni sorta ; mercanzie di tutte le sorte ; fare ogni sorta di esperienze ; che sorta di scherzi sono questi? | una sorta di , una specie di, qualche cosa di...

s.f. n 1 forza misteriosa e imprevedibile che sembra regolare le vicende umane; fortuna, destino: la buona , la cattiva sorte ; sorte avversa , favorevole ; la sorte ha voluto che non dovessimo...

agg. che può essere sorteggiato.

v. tr. [io sortéggio ecc.]n 1 estrarre per sorteggio, scegliere affidandosi alla sorte: sorteggiarono i premi della lotteria ; sorteggiare i componenti di una commissione giudicatrice n 2 (ant.)...

s.m. operazione con la quale si affida al caso la scelta di una o più cose o persone tra molte, per mezzo di un procedimento che esclude qualsiasi interferenza della volontà: fare il sorteggio di...

s.m. [f. -a] (ant.) chi fa sortilegi.

s.m. n 1 nell'antichità, pratica divinatoria che consisteva nel far cadere dei bastoncini o altri oggetti contrassegnati da simboli o colori particolari, traendo poi la predizione dal modo in cui...

agg. e s.m. [f. -a ; pl. m. -ghi , ant. -gi] (ant. , lett.) che, chi fa sortilegi.

v. tr. [io sortisco , tu sortisci ecc.]n 1 (lett.) avere in sorte: sortire un grande ingegno n 2 (estens.) avere come risultato; conseguire: l'esame non sortì buon esito ; il tentativo non ha...

s.f. n 1 uscita improvvisa e impetuosa di truppe da un luogo chiuso o assediato, per aprirsi un varco assalendo i nemici di sorpresa: tentarono un'audace sortita n 2 comparsa di un attore sulla scenan...

part. pass. di sorgere e agg. nei sign. del verbo.

part. pres. di sorvegliare s. m. e f. chi sorveglia; chi è addetto alla sorveglianza di qualcosa: sorvegliante ai lavori.

s.f. il sorvegliare, l'essere sorvegliato: il detenuto sfuggì alla sorveglianza degli agenti ; la sorveglianza di una casa disabitata | sorveglianza speciale (di pubblica sicurezza) , (dir.) misura...

v. tr. [io sorvéglio ecc.]n 1 osservare, seguire con attenzione qualcuno o qualcosa per prevenire o reprimere eventi non voluti, dannosi, illeciti o controllare il regolare svolgimento di...

part. pass. di sorvegliare agg. controllato, moderato, sobrio: comportamento , stile sorvegliato s.m. [f. -a] chi è sorvegliato | sorvegliato speciale , (dir.) chi è sottoposto a un...

v. intr. [coniugato come venire] (ant. e poet.) sopravvenire, sopraggiungere.

s.m. (non com.) il sorvolare, l'essere sorvolato.

v. tr. e intr. [io sorvólo ecc. ; aus. dell'intr. avere]n 1 volare sopra: sorvolare il mare ; sorvolare su un territorio n 2 (fig.) passare oltre, non soffermarsi a considerare qualcosa,...

agg. e s.m. [f. -trice] che, chi sorvola: blériot fu il primo sorvolatore della manica.

s.m. il volare sopra un territorio.

s.m. segnale di urgente richiesta di aiuto che le navi in gravissimo pericolo diffondono via radio, affinché sia raccolto da qualsiasi altra nave di passaggio; per estens., qualsiasi richiesta di...

s.m. [f. -trice] (non com.) sottoscrittore.

v. tr. [coniugato come scrivere] (ant.) sottoscrivere.

s.f. n 1 (ant.) sottoscrizionen 2 nei primi secoli dell'arte della stampa, dicitura alla fine di un libro che indicava il nome dello stampatore e la data di stampa.

s.m. e f. invar. persona tanto somigliante a un'altra da poter essere scambiata per essa: essere il sosia di qualcuno ; avere un sosia.

vedi suso.

v. tr. [io sospèccio ecc.] (ant.) sospettare.

agg. (ant.) sospettoso; reticente, dubbioso, incerto: si movea tardo, sospeccioso e raro (dante par. xii, 39).

v. tr. [pres. io sospèndo ecc. ; pass. rem. io sospési , tu sospendésti ecc. ; part. pass. sospéso]n 1 appendere, attaccare qualcosa in alto, in modo che penda all'ingiù: sospendere un...

s.m. (non com.) sospensione.

s.f. n 1 il sospendere, l'essere sospeso, appeso: lampada a sospensione | tiro in sospensione , nella pallacanestro, tiro effettuato dal giocatore mentre si trova staccato dal suolo in un salton 2...

s.f. (burocr.) provvedimento con cui si sospende, si rinvia l'inizio di una discussione, di un esame e sim.; sospensione, rinvio: chiedere , ottenere una sospensiva.

agg. che sospende, rinvia; che vale a sospendere: ordine sospensivo | puntini sospensivi , di sospensione § sospensivamente avv.

s.m. congegno, elemento che tiene sospeso qualcosa.

agg. (anat.) si dice di muscolo che tiene sospeso un organo s.m. cintura che porta anteriormente un sacchetto destinato a sorreggere lo scroto, usato soprattutto dai ballerini o dagli atleti che...

part. pass. di sospendere agg. n 1 appeso, sollevato: restare sospeso nel vuoto ; essere sospeso a un filo , (fig.) essere in situazione molto precaria, in grave pericolo: la sua vita è sospesa a...

agg. e s.m. e f. che, chi può essere sospettato: la lista dei sospettabili.

s.f. l'essere sospettabile.

v. tr. [io sospètto ecc.]n 1 ritenere colpevole in base a indizi, a supposizioni: sospettare qualcuno di tradimento ; era sospettato di omicidio n 2 immaginare, intuire attraverso indizi qualcosa di...

part. pass. di sospettare e agg. nei sign. del verbo s.m. [f. -a] chi è sospettato di essere l'autore di un reato: chi sono i sospettati?.

agg. n 1 che desta diffidenza; che dà motivo di sospettare, di dubitare: un tipo , un atteggiamento sospetto ; merce di provenienza sospetta , che è stata probabilmente rubata o contrabbandatan 2 di...

s.f. l'essere sospettoso; diffidenza.

agg. n 1 che tende a sospettare; diffidente: un uomo terribilmente sospettoso ; carattere sospettoso | che esprime sospetto, pieno di sospetto: sguardo , atteggiamento sospettoso n 2 (ant.) che desta...

ant. sospignere , v. tr. [coniugato come spingere]n 1 (lett.) spingere avanti, per lo più con dolcezza, senza scosse: sospingere un carro ; la brezza sospingeva a terra la barca n 2 (fig.) far...

part. pass. di sospingere agg. (rar.) nei sign. del verbo | a ogni piè sospinto , a ogni passo; (fig.) molto spesso, continuamente.

v. intr. [aus. avere] emettere uno o più sospiri, come manifestazione di pena, di malinconia, di ansia: piange e sospira tutto il giorno | (fig.) struggersi, affliggersi: sospirare per la...

agg. (lett.) sospiroso.

s.m. n 1 inspirazione profonda seguita da un'espirazione più o meno prolungata che produce un rumore simile a un soffio ed esprime per lo più un turbamento dell'animo: un lieve , un profondo sospiro...

agg. (non com.)n 1 che sospira spesso; malinconico: una fanciulla sospirosa n 2 (estens.) mesto, pieno di sospiri e di affanni: animo sospiroso ; una vita sospirosa | languido, sentimentale: musica...

avv. (lett. , region.) sottosopra.

s.f. n 1 il sostare; arresto, fermata: un lungo viaggio senza soste | divieto di sosta , divieto di parcheggiare i veicoli in alcune zone; anche, la zona dove non è permesso parcheggiare e il segnale...

agg. di sostantivo: aggettivo in funzione sostantivale.

v. tr. adoperare come sostantivo un'altra parte del discorso: sostantivare un aggettivo , un verbo.

part. pass. di sostantivare agg. si dice di parte del discorso usata in funzione di sostantivo: aggettivo , infinito sostantivato.

s.f. l'uso in funzione di sostantivo di altre parti del discorso: la sostantivazione di un verbo.

s.f. (chim.) capacità di un colorante di fissarsi direttamente alla materia da colorare.

s.m. (gramm.) parte variabile del discorso che serve a denominare entità concrete o astratte (p. e. uomo , cane , tavolo , bontà); in it. è caratterizzata dalle categorie grammaticali del genere e...

ant. sustanza e sustanzia, s.f. n 1 nella tradizione filosofica di origine aristotelica, ciò che costituisce l'essere proprio di una cosa, il sostrato che rimane identico sotto il mutare delle...

ant. sustanziale, agg. n 1 (filos.) che costituisce una sostanza o appartiene a una sostanza: forma , principio sostanziale n 2 che si riferisce a ciò che costituisce la sostanza di una cosa, a ciò...

s.m. ogni dottrina filosofica secondo cui esiste una sostanza che rimane identica sotto il variare dei fenomeni e delle qualità.

agg. [pl. m. -ci] (filos.) del sostanzialismo: concezione sostanzialistica dell'anima § sostanzialisticamente avv. secondo la dottrina del sostanzialismo.

ant. sustanzialità, s.f. n 1 l'essere sostanziale, nel senso filosoficon 2 l'essere essenziale, molto importante: la sostanzialità di un problema.

v. tr. [io sostànzio ecc.] (lett.) far diventare sostanziale, dotare di sostanza: sostanziare le proprie accuse con prove irrefutabili | sostanziarsi v. rifl. assumere sostanza, diventare...

s.f. l'essere sostanzioso.

agg. n 1 che ha molta sostanza, che dà molto nutrimento: un cibo sostanzioso n 2 (estens.) abbondante, lauto: un sostanzioso compenso n 3 (fig.) ricco di contenuto; consistente: argomenti sostanziosi...

v. intr. [io sòsto ecc. ; aus. avere]n 1 fermarsi per qualche tempo in un luogo; fare una sosta: sostare per riposarsi | detto di un veicolo, fermarsi, parcheggiare: la macchina qui non può...

s.m. n 1 il sostenere; tutto ciò che sostiene, che è atto a sostenere: il sostegno di una travatura ; mura , pilastri di sostegno ; mettere un sostegno sotto la tavola | (estens.) aiuto, appoggio:...

v. tr. [coniugato come tenere]n 1 tenere qualcosa o qualcuno in una determinata posizione, sopportandone il peso; reggere: grossi pilastri sostengono il ponte ; sostenere qualcuno per le braccia ,...

agg. che si può sostenere (spec. fig.): spesa , teoria sostenibile.

s.f. (non com.) l'essere sostenibile.

s.m. (non com.)n 1 il sostenere, il sostenersi; sostegnon 2 sostentamento; vitto, nutrimento.

agg. e s.m. [f. -trice] che, chi sostiene, favorisce, dà appoggio: sostenitore di un uomo politico , di un'iniziativa | socio sostenitore , che paga una quota superiore a quella ordinaria per...

s.m. n 1 il sostentare; ciò che sostenta, che serve a sostentare: provvedere al sostentamento della famiglia ; mezzi di sostentamento n 2 (fis.) sostentazione.

v. tr. [io sostènto ecc.]n 1 (ant.) reggere un peso, sostenere: come per sostentar solaio o tetto, / per mensola talvolta una figura / si vede giugner le ginocchia al petto (dante purg. x,...

agg. (rar.) che serve a sostentare.

s.m. [f. -trice]n 1 chi sostentan 2 (ant.) sostenitore, fautore agg. n 1 che vale a sostentaren 2 (fis.) si dice di corpo o mezzo atto a sviluppare forze di sostentazione | gas sostentatore ,...

s.f. n 1 (non com.) il sostentare; sostentamento, nutrimento, alimentazionen 2 (aer.) effetto dell'applicazione a un'aeromobile di una forza uguale e contraria al suo peso che gli permetta di...

s.f. l'essere sostenuto; atteggiamento, comportamento grave e riservato | tono, stile solenne: parlare con sostenutezza.

part. pass. di sostenere agg. n 1 grave e riservato: contegno sostenuto | solenne, aulico, elevato: tono , stile sostenuto n 2 elevato, intenso: velocità , andatura sostenuta n 3 nel linguaggio...

part. pres. di sostituire agg. e s.m. (chim.) si dice di atomo o gruppo atomico che in una molecola organica occupa il posto di un atomo d'idrogeno o di un altro gruppo.

agg. che può essere sostituito: pezzo sostituibile ; un collaboratore difficilmente sostituibile.

s.f. l'essere sostituibile.

v. tr. [io sostituisco , tu sostituisci ecc.]n 1 mettere una persona o una cosa al posto di un'altra: sostituire un vetro rotto ; sostituire un impiegato con un altro ; sostituire una riserva a un...

agg. atto a sostituire: indennità sostitutiva | farmaci sostitutivi , che hanno la funzione di sostituire sostanze prodotte dall'organismo in quantità insufficiente | in funzione di s.m. cosa che...

s.m. [f. -a]n 1 chi sostituisce una persona o collabora con lui facendone talora le veci: il sostituto del direttore ; il titolare è assente, c'è un sostituto | sostituto procuratore della...

agg. e s.m. [f. -trice] (non com.) che, chi sostituisce.

s.f. n 1 il sostituire, l'essere sostituito: la sostituzione di un pezzo deteriorato ; la sostituzione di un elemento con un altro ; assumere una segretaria in sostituzione di un'altra , al posto di...

o substrato, s.m. n 1 (geol.) strato che sta sotto un altro straton 2 (chim.) sostanza sulla quale avvengono determinate reazionin 3 (ling.) la lingua diffusa in una data area prima che un'altra...

s.f. (tecn.) struttura che serve di base o di sostegno a una costruzione sovrastante.

s.f. nella teologia cristiana, la dottrina della salvezza dell'uomo.

agg. [pl. m. -ci] che riguarda la soteriologia; che si riferisce alla salvezza spirituale dell'uomo.

s.m. indumento femminile che si porta sotto l'abito.

v. tr. [coniugato come tacere] (lett.) tacere, omettere deliberatamente qualcosa che si dovrebbe dire.

avv. sotto aceto, nell'aceto: conservare un cibo sottaceto | usato anche come agg. invar. : cipolline , cetrioli sottaceto s.m. (spec. pl.) verdura conservata sotto aceto e servita come contorno...

o sott'acqua, avv. sotto la superficie dell'acqua, in immersione nell'acqua: finire , nuotare sottacqua | (fig. fam.) in grave difficoltà.

agg. (rar.) subacqueo.

e deriv. vedi sottoalimentare e deriv.

s.f. n 1 indumento femminile che si porta sotto la veste; sottoveste | (estens.) gonna, abito femminile in genere (spec. in alcune loc.): stare sempre attaccato alle sottane della mamma , (fig.) si...

agg. (ant.) che sta sotto o che è più in basso rispetto ad altro: veste sottana | nella toponomastica, distingue un centro abitato da un altro che porta lo stesso nome, ma rispetto a cui è più...

s.m. [pl. -chi] (arch.) la faccia inferiore di un arco.

vedi sottoascella.

tosc. sottecche , avv. con occhio quasi socchiuso; guardingo, senza dare a vedere; si usa quasi soltanto nella loc. di sottecchi : guardare di sottecchi | fare qualcosa di sottecchi , (fig.) di...

v. tr. [coniugato come tendere] tendere sotto | sottendere un arco di curva , (geom.) unirne i due punti estremi con un segmento rettilineo (corda).

s.m. (non com.) il sottentrare.

v. intr. [io sotténtro ecc. ; aus. essere]n 1 (ant.) entrare sotto, farsi sotto a qualcosan 2 prendere il posto di un'altra persona o di un'altra cosa sostituendola o succedendo a essa: sottentrare...

s.m. atto che si compie di nascosto per ingannare altri o per evitare un danno; espediente a cui si ricorre per trarsi d'impaccio: vivere di sotterfugi ; usare un sotterfugio ; servirsi di un...

avv. sotto terra, in luogo interrato: nascose i denari sotterra.

agg. che si può sotterrare.

s.m. il sotterrare, l'essere sotterrato (anche fig.).

s.f. linea ferroviaria che corre sotto terra.

agg. n 1 che è sotto terra: galleria sotterranea | che proviene da sotto terra: boato sotterraneo n 2 (fig.) nascosto, clandestino: attività , organizzazione sotterranea s. m. locale o insieme di...

v. tr. [io sottèrro ecc.]n 1 mettere, nascondere sotto terra: sotterrare i semi ; sotterrare un tesoro n 2 seppellire: sotterrare un morto | sotterrare una questione , (fig.) non parlarne più.

part. pass. di sotterrare agg. messo sotto terra | morto e sotterrato , morto da parecchio tempo; (fig.) dimenticato, superato: concezioni morte e sotterrate.

s.m. (non com.) chi sotterra; affossatore, becchino.

part. pass. di sottendere agg. n 1 (geom.) si dice di arco di curva i cui estremi sono uniti da un segmento rettilineo (corda)n 2 (fig. lett.) intriso, venato: uno sguardo sotteso di malinconia.

prep. (ant. , lett.) sotto.

s.f. n 1 l'essere sottile: la sottigliezza di un filo n 2 (fig.) acutezza, finezza: la sottigliezza d'un ragionamento n 3 questione, argomentazione minuziosa, cavillosa: perdere tempo in sottigliezze....

agg. n 1 che ha spessore o grossezza inferiore alla media; che ha scarso spessore rispetto alle altre dimensioni: lastra , foglio sottile ; filo molto sottile | esile, snello, slanciato: una figura...

® s.f. [pl. sottilette] formaggio fuso preparato sotto forma di fette sottili quadrangolari.

s.f. (rar.) sottigliezza (anche fig.).

v. intr. [io sottilìzzo ecc. ; aus. avere] esaminare un argomento, ragionare facendo osservazioni o distinzioni sottili, cavillose: sottilizzare su questioni poco importanti.

s.m. recipiente sottostante ai torchi, che raccoglie l'olio ancora grezzo ottenuto con la prima spremitura.

o sott'in su o sotto in su, avv. solo nella loc. avv. di sottinsù , dal basso verso l'alto: guardare di sottinsù s. m. scorcio prospettico in cui le figure sono rappresentate come se fossero...

v. tr. [coniugato come intendere]n 1 tacere qualcosa che si può intuire facilmente, che si può intendere anche se non è stata espressa: sottintendere il soggetto di una proposizione ; si...

part. pass. di sottintendere agg. non espresso, non detto esplicitamente: soggetto sottinteso | essere , restare sottinteso , essere ovvio, già noto s.m. concetto non espresso, ma che si vuole...

avv. n 1 in luogo o posizione inferiore: è qui sotto , lì sotto ; mettilo sotto , più sotto ; una scatola sopra di raso e sotto di velluto , con la parte inferiore di velluto | preceduto dalla...

primo elemento di parole composte nelle quali rappresenta la prep. sotto , in molte e diverse sfumature di significato; in partic., indica qualcosa che stia al di sotto di un'altra o in posizione...

o sottalimentare, v. tr. [io sottoaliménto ecc.]n 1 (med.) nutrire in misura inferiore al fabbisogno fisiologicon 2 (tecn.) alimentare un motore, una macchina, un impianto con una quantità di...

part. pass. di sottoalimentare agg. che soffre di sottoalimentazione: popolazioni sottoalimentate | (tecn.) alimentato insufficientemente: un motore sottoalimentato.

o sottalimentazione, s.f. il sottoalimentare, l'essere sottoalimentato; alimentazione insufficiente.

o sottascella, s.f. lunetta di tessuto, talora impermeabile dal lato esterno, che si cuce all'interno degli abiti, nella parte inferiore dell'attaccatura della manica, per evitare che il sudore...

s.f. assicurazione per una somma che copre solo in parte il valore della cosa assicurata.

o sotto banco, avv. di nascosto: vendere , acquistare sottobanco | mettere sottobanco , (non com.) mettere a tacere, insabbiare s.m. somma di denaro data di nascosto, in genere per ottenere un...

s.m. piattino o centrino che si mettono sotto il bicchiere in tavola.

avv. (mar.) sotto il bordo di una nave, accosto a essa: consegnare la merce sottobordo.

s.m. [pl. -schi]n 1 insieme di erbe e di arbusti che crescono nei boschi di alberi d'alto fuston 2 (fig.) l'insieme delle persone che operano più o meno regolarmente all'ombra di un'attività, di...

s.m. piattino o tondino di tessuto o altro che si mettono sotto la bottiglia in tavola.

o sotto braccio, avv. col braccio passato tra il braccio e il fianco di un'altra persona: tenere sottobraccio qualcuno ; camminare sottobraccio con qualcuno.

s.f. (mar.) manovra dormiente che collega il bompresso allo scafo.

s.m. n 1 chi viene dopo il capo per grado e importanzan 2 nella marina militare, grado corrispondente a quello di caporal maggiore dell'esercito.

agg. (zool.) situato, localizzato sotto la coda.

o sott'occhio, avv. sotto gli occhi, in posizione tale che consente di vedere, di controllare direttamente: avere un documento sottocchio ; tenere sottocchio i bambini , tenerli d'occhio,...

agg. (anat. , med.) situato, localizzato sotto l'osso occipitale.

o sottooccupato, agg. e s.m. [f. -a] si dice di chi lavora un numero di ore settimanali inferiore al normale, per mancanza di una maggiore domanda di lavoro.

o sottooccupazione, s.f. condizione di chi è sottoccupato; l'insieme dei sottoccupati | utilizzazione parziale delle forze di lavoro disponibili in un sistema economico.

o sotto chiave, avv. in un luogo chiuso a chiave, ben custodito: tenere il denaro sottochiave ; custodire i prigionieri sottochiave | tenere qualcuno sottochiave , (fig. fam.) non permettergli di...

s.m. invar. cosmetico che si mette sul viso prima di stendervi la cipria, perché questa aderisca meglio e per proteggere la pelle.

s.f. n 1 (mat.) sottoinsiemen 2 nella sistematica zoologica e botanica, ciascuna delle suddivisioni di una classe.

s.m. invar. n 1 parte dei finimenti che passa sotto la coda delle bestie da sella e da tiron 2 negli uccelli, piumaggio che ricopre la parte posteriore dell'addome fino alla coda.

s.m. nella teoria delle comunicazioni, ciascuna delle varietà di un codice | in linguistica, varietà di lingua con caratteri particolari: sottocodice sportivo , politico.

s.f. ciascun gruppo in cui si divide una commissione: sottocommissione parlamentare.

s.m. (econ.) condizione squilibrata di un sistema economico, caratterizzata da insufficienza della domanda complessiva, dovuta ai bassi salari o alla relativamente scarsa propensione al consumo da...

o sotto coperta, avv. (mar.) sotto il ponte di coperta di una nave: ritirarsi sottocoperta.

s.m. invar. n 1 tipo di sottobicchiere un po' più grande del normale, per appoggiarvi su una coppan 2 nelle macchine a lubrificazione forzata (p. e. motori a combustione interna), la parte inferiore...

s.f. n 1 in un corso d'acqua, la corrente degli strati più bassin 2 nel linguaggio politico, ciascuno degli schieramenti in cui può suddividersi la corrente di un partito.

agg. (anat.) situato, localizzato sotto la corteccia di un organo.

s.m. soccoscio.

o sotto costo, avv. a prezzo inferiore a quello di costo: vendere sottocosto | anche come agg. invar. : merce sottocosto.

agg. (geol.) situato sotto la crosta terrestre.

s.f. n 1 (antrop.) gruppo culturale all'interno di una comunità culturale più vastan 2 (spreg.) cultura scadente, deteriore, che è per lo più l'effetto del degradamento o dello stravolgimento di...

agg. di, da sottocultura (spec. in senso spreg.): manifestazioni sottoculturali.

s.m. [f. -a ; pl. m. -chi] aiutante del cuoco.

agg. (anat. , med.) che si trova sotto la pelle: tessuto sottocutaneo | (iniezione) sottocutanea , praticata sotto la pelle.

o sotto cute, avv. (med.) in posizione sottocutanea; sotto la cute: inserire un ago sottocute.

s.m. (ling.) varietà di un dialetto.

s.m. operazione e risultato del sottodimensionare.

v. tr. [io sottodimensióno ecc.] assegnare dimensioni inferiori al necessario, al giusto.

agg. e s.m. (gramm.) diminutivo di un diminutivo (p. e. scarpettina).

v. tr. (non com.) suddividere | sottodividersi v. rifl. (non com.) suddividersi.

s.f. (non com.) suddivisione | raggruppamento inferiore alla divisione.

s.f. (mus.) quarto grado della scala musicale diatonica, così detto perché viene prima della dominante.

agg. che è disposto o compreso in un elenco successivo.

agg. [pl. m. -ci] (anat. , med.) situato, localizzato sotto il fegato.

v. tr. [coniugato come esporre] (foto.) esporre per un tempo di posa insufficiente, cosicché l'immagine positiva risulta troppo scura.

s.f. (foto.)n 1 il sottoesporren 2 (non com.) fotografia sottoesposta.

part. pass. di sottoesporre agg. (foto.) si dice di negativa che sia stata esposta alla luce per un tempo inferiore a quello necessario.

s.f. n 1 superficie inferiore della falda di un cappellon 2 fodera decorativa delle falde di una giubba e sim.

s.f. nella sistematica zoologica e botanica, ciascuna delle suddivisioni di una famiglia.

o sotto fascia, avv. sotto una fascetta di carta; si usa solo nella loc. spedire sottofascia , riferito alla spedizione postale di stampati ripiegati e avvolti da una fascia di carta che reca...

s.m. in uno spettacolo di varietà, scena o numero che precede immediatamente il finale.

s.f. invar. vano corrispondente al lato interno del parapetto della finestra, spec. in quanto attrezzato con scaffali, armadietto o sim.

s.f. (edil.) serie di grossi pali infissi nel terreno, talora connessi da una gettata di calcestruzzo, su cui poggiano le fondazioni in terreni poco compatti.

s.m. n 1 strato immediatamente sottostante a una superficie visibile | nelle pavimentazioni, lo strato di materiale interposto tra il fondo e il rivestimento esternon 2 (fig.) elemento,...

o sotto gamba, avv. con grande leggerezza; sottovalutando l'importanza, le difficoltà: prendere un lavoro sottogamba.

s.m. n 1 nella sistematica zoologica e botanica, ciascuna delle suddivisioni di un generen 2 ciascuna delle suddivisioni di un genere letterario, cinematografico e sim.

s.m. o f. invar. n 1 striscia di pelle o altro materiale fissata a copricapi, che si fa passare sotto il mento per tenerli fermin 2 parte dei finimenti del cavallo costituita da una striscia di cuoio...

s.f. sottoveste a vita, che sta sotto la sola gonna; in partic., quella di tipo rigido o a più arricciature che serve a tener gonfia una gonna ricca.

s.m. la pratica politica di attribuire posti di potere in ministeri, enti, banche, industrie ecc. a chi è legato da rapporti di clientela con il partito o i partiti di governo; il tipo di potere non...

s.m. n 1 ciascuna delle parti in cui è diviso un gruppon 2 (geog.) parte secondaria di un gruppo montuoso.

s.m. (inform.) lo stesso che subdirectory.

s.m. (mat.) insieme i cui elementi sono a loro volta elementi di un altro insieme.

v. tr. [io sottolìneo ecc.]n 1 tracciare una linea sotto una parola o una frase scritta per darle risalto o come indicazione particolare: sottolineare gli errori di un compito n 2 (fig.) mettere in...

s.f. n 1 il sottolineare, l'essere sottolineato; il segno, la linea che serve a sottolinearen 2 (fig.) accentuazione, messa in evidenza: una sottolineatura polemica.

agg. (anat. , med.) situato, localizzato sotto la lingua | pillola sottolinguale , che si fa sciogliere sotto la lingua.

o sott'olio, avv. nell'olio, sotto uno strato di olio: conservare un cibo sottolio | anche come agg. invar. : sardine sottolio.

s.m. nelle miniere, ciascuno dei piani orizzontali compresi tra due livelli.

agg. (anat. , med.) situato, localizzato sotto la mandibola.

avv. n 1 a portata di mano: avere sottomano tutto quello che occorre | (fig.) a disposizione immediata: conoscenze che non tutti hanno sottomano n 2 (non com.) con la mano bassa: sferzare un cavallo...

s.f. marchio secondario di un gruppo industriale che viene impiegato per la produzione di beni di qualità inferiore e a costo più basso di quelli prodotti dal marchio principale.

agg. che sta sotto la superficie del mare: cavo sottomarino ; flora sottomarina s. m. unità navale in grado di navigare in completa immersione anche per lunghi periodi, impiegata per lo più per...

agg. (anat. , med.) situato, localizzato sotto la mascella.

s.m. (non com.) pappagorgia, doppio mento.

avv. (non com.) a prezzo inferiore a quello che si pratica sul mercato: vendere sottomercato.

part. pass. di sottomettere agg. n 1 privo di libertà, di indipendenza: un popolo sottomesso n 2 docile, remissivo: carattere sottomesso.

v. tr. [coniugato come mettere]n 1 (non com.) metter sotto: sottomettere i buoi al giogo n 2 presentare qualcosa a qualcuno perché la esamini; sottoporre: sottomettere il caso a un giudice | (fig.)...

s.f. n 1 il sottomettere, il sottomettersi: fare atto di sottomissione all'autorità n 2 l'essere sottomesso; umiltà, docilità d'animo: fare qualcosa in segno di sottomissione ; eseguire un compito...

o sotto misura, avv. a una distanza inferiore a quella richiesta: tirare la palla sottomisura | anche come agg. : tiro sottomisura.

s.f. (anat.) mucosa situata sotto un'altra mucosa: sottomucosa uterina.

agg. (anat. , med.) situato, localizzato al di sotto di una mucosa.

agg. e s.m. (mat.) si dice di un numero o di una grandezza contenuti un numero esatto di volte in un altro numero o in un'altra grandezza: il centimetro è sottomultiplo del metro.

s.m. nella marina militare, il sottocapo della categoria nocchieri.

agg. notato, nominato più oltre.

vedi sottoccupato.

vedi sottoccupazione.

s.m. nel gioco della passatella, chi decide sulle bevute assegnate dal padrone.

v. tr. pagare meno del dovuto.

s.m. [pl. -chi] nei teatri, vano ricavato sotto il palcoscenico.

s.m. invar. n 1 finimento che, passando sotto la pancia del cavallo, assicura la sella sul dorson 2 nel gergo militare, ufficiale aiutante | (estens.) chi è al servizio di un personaggio potente;...

s.m. n 1 tratto di strada che passa sotto il piano di un'altra che la intersecan 2 passaggio pedonale sotterraneo che nelle stazioni ferroviarie permette di evitare l'attraversamento dei binari; in...

v. tr. (non com.) attraversare passando sotto: l'autostrada sottopassa la ferrovia.

s.m. sottopassaggio.

s.m. piatto su cui si pone un altro piatto o una scodella in tavola.

s.m. striscia di cuoio o di tessuto che, passando sotto il piede, serve a fermare il calzone, la ghetta o lo sperone.

v. tr. [coniugato come porre]n 1 (non com.) porre sotton 2 sottomettere, assoggettare: sottoporre le province al potere centrale n 3 costringere ad affrontare, a subire qualcosa di difficile,...

s.m. [pl. -ci] lo spazio sotto il portico.

s.f. (rar.) il sottoporsi, il sottomettersi; sottomissione.

part. pass. di sottoporre e agg. nei sign. del verbo s.m. chi in un rapporto di lavoro dipende da altri; chi è gerarchicamente subordinato ad altri.

s.m. potere occulto parallelo a quello ufficiale, sul quale è in grado di influire.

s.m. un tempo, il funzionario a capo di una sottoprefettura.

s.f. nel vecchio ordinamento amministrativo dello stato italiano, ciascuno dei circondari in cui era suddivisa una prefettura, comprensivo del territorio di più comuni | il grado, l'ufficio di...

avv. a prezzo inferiore a quello corrente: vendere sottoprezzo.

s.m. n 1 prodotto secondario ottenuto nel corso della lavorazione di altri prodotti: i sottoprodotti della raffinazione del petrolio n 2 (estens.) prodotto di scarsa qualità.

s.f. (econ.) livello di produzione inferiore alle capacità produttive o insufficiente a soddisfare la domanda globale.

s.m. [pl. -mi] (inform.) segmento di programma destinato allo svolgimento di una determinata funzione, che può essere richiamato in un programma più vasto senza modificarne il flusso logico.

s.m. nelle moderne società industriali, lo strato della popolazione più povero economicamente e culturalmente, i cui componenti traggono il loro reddito da occupazioni occasionali, spesso...

agg. del sottoproletariato s.m. [f. -a] chi appartiene al sottoproletariato.

vedi soppunto.

agg. (anat. , med.) situato, localizzato sotto un'arcata orbitale.

s.m. n 1 nella sistematica zoologica e botanica, suddivisione intermedia tra l'ordine e la famiglian 2 in sottordine , in grado subordinato ad altri; su un piano di minore importanza: essere in...

s.m. nella sistematica zoologica e botanica, ciascuna delle categorie in cui si suddivide un regno.

s.m. invar. spazio vuoto sotto una rampa di scala, in genere adibito a ripostiglio.

s.f. in edilizia: muro di sottoscarpa , muro di sostegno costruito ad altezza inferiore a quella del terrapieno.

part. pass. di sottoscrivere agg. e s.m. [f. -a] (burocr.) termine con cui designa sé stesso chi redige una domanda o un altro atto in proprio nome, ma usando la terza persona: il sottoscritto...

s.m. [f. -trice] chi sottoscrive: i sottoscrittori del manifesto | chi partecipa a una sottoscrizione: i sottoscrittori dell'abbonamento.

v. tr. [coniugato come scrivere]n 1 apporre la propria firma in calce a un documento, a un atto ecc.: sottoscrivere un contratto n 2 confermare la propria partecipazione a un'iniziativa, a una...

s.f. n 1 il sottoscrivere, l'essere sottoscritton 2 la raccolta delle firme delle persone che condividono il contenuto di un testo o accettano di partecipare a un'iniziativa; anche, raccolta di...

s.m. incarico, ufficio di sottosegretario di stato; l'insieme dei funzionari alle dirette dipendenze del sottosegretario.

s.m. n 1 impiegato di grado inferiore al segretario | aiutante, sostituto di un segretarion 2 sottosegretario (di stato) , nell'ordinamento italiano, collaboratore del ministro (segretario di stato)...

s.f. ciascuno dei compartimenti in cui è ripartita una sezione.

s.m. [pl. -mi] sistema che rientra in un sistema maggiore.

o sotto sopra, avv. n 1 con la parte di sopra messa sotto: girare sottosopra un materasso n 2 (estens.) in grande disordine: mettere sottosopra una stanza | (fig.) in stato di profondo turbamento, di...

s.f. invar. n 1 nella sistematica zoologica e botanica, suddivisione di una specien 2 (estens.) suddivisione, raggruppamento di ordine inferiore a un altron 3 (spreg.) varietà inferiore, imitazione:...

agg. e s.m. (anat.) denominazione di un muscolo del dorso che si trova sotto la spina della scapola.

s.m. in un lavoro a intaglio, incisione profonda che forma un angolo acuto con il piano.

s.m. (chim.)n 1 ossido a basso contenuto di ossigenon 2 ossido in cui il metallo è al più basso stato di ossidazione; ossidulo.

part. pres. di sottostare agg. n 1 posto, situato sotto, più in basso: guardava dalla vetta il paesaggio sottostante n 2 (fig. non com.) dipendente, subordinato; sottoposto, subalterno.

v. intr. [io sottostò , tu sottostài , egli sottostà ecc. ; le altre forme coniugate come stare]n 1 (non com.) stare sotto, stare più in basson 2 (estens.) essere agli ordini, alle dipendenze:...

s.f. impianto elettrico per trasformazioni di tensione, conversioni di frequenza e di corrente alternata in continua e smistamento di energia da una linea principale a linee secondarie.

part. pres. di sottosterzare agg. si dice di autoveicolo che tende a sottosterzare.

v. intr. [io sottostèrzo ecc. . ; aus. avere] (aut.) detto di autoveicolo, avere le ruote anteriori che in curva assumono una deriva superiore a quella delle ruote posteriori, per cui il veicolo...

s.f. sterzata a effetto ridotto, tipica di un autoveicolo sottosterzante.

s.m. difetto o caratteristica di un autoveicolo sottosterzante.

s.f. sottovalutazione.

v. tr. stimare, valutare meno del reale o del giusto; sottovalutare: sottostimare il valore di un immobile.

s.m. n 1 lo strato del terreno sottostante alla superficie del suolo: i prodotti , le ricchezze del sottosuolo , quelle minerarie e petrolifere | in agraria, strato del terreno in cui non arrivano le...

agg. n 1 si dice di paese o regione in condizioni di sottosviluppo economicon 2 che presenta uno sviluppo fisico, psichico o intellettuale inferiore a quello normale (anche scherz.): un bambino...

s.m. n 1 mancato o insufficiente sviluppon 2 (econ.) condizione di povertà diffusa e di crescita economica lenta in cui versano grandi aree geografiche, paesi o regioni interne di un paesen 3 (foto.)...

s.m. ufficiale dell'esercito del grado più basso della gerarchia degli ufficiali | sottotenente di vascello , (mar.) ufficiale della marina militare di grado corrispondente a quello di tenente...

o sotto terra, avv. sotto la terra: nascondere qualcosa sottoterra ; mettere sottoterra , seppellire; andare sottoterra , morire; mandare sottoterra , far morire; essere sottoterra , essere morto.

s.m. piano di un edificio immediatamente sottostante al tetto; solaio, soffitta.

s.m. n 1 nella sistematica zoologica e botanica, ciascuna delle categorie in cui è suddiviso un tipon 2 (estens.) raggruppamento di ordine inferiore a un altro; varietà.

v. tr. [io sottotìtolo ecc.] corredare di un sottotitolo o di sottotitoli: sottotitolare un libro , un articolo ; sottotitolare un film.

part. pass. di sottotitolare agg. dotato di sottotitolo o di sottotitoli: film sottotitolato per non udenti.

s.f. il sottotitolare; l'insieme dei sottotitoli.

s.m. n 1 titolo secondario che spiega o amplia il titolo principale di un libro; nei giornali, piccolo titolo inframmezzato al testo di un articolon 2 spec. pl. scritta posta in sovraimpressione sul...

o sotto tono, avv. n 1 con tono basso di voce: parlare sottotono n 2 (fig.) al di sotto delle possibilità, meno brillantemente del solito: la squadra ha giocato sottotono | in funzione di agg. :...

o sotto traccia, agg. invar. si dice di impianto elettrico o idraulico le cui condutture sono disposte sotto la superficie esterna dei muri di un edificio, in appositi alloggiamenti, in modo che...

avv. solo nell'espressione muovere sottotratto , negli scacchi, giocare in contromossa.

v. tr. utilizzare qualcuno o qualcosa non sfruttandone a pieno le capacità, le potenzialità: i macchinari della fabbrica sono sottoutilizzati.

v. tr. [io sottovalùto (diffuso ma meno corretto sottovàluto) ecc.] valutare troppo poco, meno del giusto: sottovalutare un terreno ; sottovalutare le capacità di un individuo.

s.f. valutazione inferiore al valore reale.

s.m. vaso, piatto o altro recipiente che si tiene sotto un vaso da fiori.

avv. (mar.) con le vele spiegate, bordate: navigare sottovela.

avv. dalla parte opposta a quella da dove soffia il vento, rispetto a un punto di riferimento: navigare sottovento ; non accostarsi sottovento al fuoco s. m. il lato di una nave opposto a quello da...

s.f. indumento che s'indossa sotto una veste; in partic., indumento intimo femminile senza maniche, per lo più con due spalline, che s'indossa sotto l'abito.

s.f. o m. tratto di via che passa sotto il piano di un'altra che la interseca.

s.f. copribusto.

o sotto voce, avv. a voce molto bassa: parlare sottovoce.

o sotto vuoto, avv. (tecn.) in condizioni di vuoto, di rarefazione dell'aria: carne conservata sottovuoto | anche con valore di agg. : confezione sottovuoto.

s.m. (mat.) il secondo termine di una differenza, quello che deve essere sottratto al diminuendo per ottenere il resto.

v. tr. [coniugato come trarre]n 1 levare, portar via da qualcuno o da qualcosa: sottrarre alla curiosità dei presenti , agli sguardi del pubblico ' liberare, salvare: sottrarre a (o da) un...

agg. che sottrae, che serve a sottrarre; che si avvale di una sottrazione | angiografia sottrattiva , nella quale l'immagine finale è ottenuta per successive sottrazioni di parti non essenziali...

part. pass. di sottrarre e agg. nei sign. del verbo.

agg. e s.m. [f. -trice] (non com.) che, chi sottrae.

s.f. n 1 il sottrarre, il portar vian 2 operazione aritmetica con la quale si calcola la differenza fra due numeri (detti minuendo e sottraendo) | in algebra, operazione binaria inversa...

meno com. sott'ufficiale e sotto-ufficiale, s.m. militare di grado intermedio tra la truppa e gli ufficiali (nell'esercito italiano il sergente, il sergente maggiore e il maresciallo).

s.f. invar. n 1 attrice che, negli spettacoli di varietà, recita, danza e canta, generalmente col ruolo di protagonistan 2 nell'opera lirica, ruolo di soprano leggero che interpreta un personaggio di...

s.m. invar. (gastr.) vivanda, cotta al forno, a base di alimenti diversi (gener. verdure) legati da besciamella, tuorli e albumi d'uovo montati a neve che rendono soffice il composto.

s.m. invar. forma abbreviata di soul music | anche come agg. : il genere , lo stile soul.

loc. sost. f. invar. genere musicale di origine afroamericana, caratterizzato da una forte impronta spirituale e religiosa.

s.m. invar. nel jazz e poi anche nella musica leggera, la sonorità in quanto elemento caratteristico dello stile di un esecutore o di un complesso.

s.f. invar. n 1 scioltezza, agilità (spec. nel linguaggio sportivo): correre in souplesse n 2 (fig.) la capacità e il comportamento di chi sa adeguarsi con tatto e finezza alle circostanze, senza...

s.m. invar. piccolo oggetto che ricorda un luogo o un paese che si è visitato: negozio di souvenir ; un souvenir di roma.

vedi sogatto.

s.m. invar. (st.) azienda agricola statale dell'unione sovietica i cui lavoratori erano salariati.

s.m. adattamento it. del russo sovchoz.

vedi sovvenire.

avv. (lett.) spesso, di frequente § soventemente avv.

non com. soperchiante, part. pres. di soverchiare agg. molto superiore; di gran lunga più grande: gli avversari erano in numero soverchiante § soverchiantemente avv.

non com. soperchiare, v. tr. [io sovèrchio ecc.] (lett.)n 1 andare al di sopra di qualcosa; oltrepassare: l'acqua soverchiò gli argini n 2 (estens.) superare di gran lunga: versi d'amore e prose di...

non com. soperchiatore, agg. e s.m. [f. -trice] che, chi commette soverchierie, sopraffazioni: un soverchiatore dei diritti altrui.

o soperchieria, s.f. sopraffazione, prepotenza; azione violenta diretta contro chi non è in grado di difendersi.

non com. soperchievole, agg. (ant. , lett.)n 1 soverchio, che supera la giusta misura, eccessivon 2 (fig.) prepotente; oltraggioso, offensivo: e per questa cagione, cioè di questa soverchievole...

ant. soperchio, agg. che supera il giusto limite; eccessivo: zelo soverchio ; una spesa soverchia s. m. n 1 ciò che avanza, che sovrabbonda, che è troppo: l'orribile soperchio / del puzzo che 'l...

vedi sughero.

v. tr. [io sovèscio ecc.] (agr.) eseguire il sovescio: sovesciare le fave.

s.m. pratica agraria che consiste nel sotterrare piante erbacee nel terreno in cui sono cresciute, allo scopo di arricchirlo di sostanze organiche.

s.m. [pl. invar.] (st.) organo elettivo nel sistema amministrativo e politico dell'unione sovietica | soviet supremo , il parlamento bicamerale dell'unione sovietica.

agg. [pl. m. -ci]n 1 dei soviet, fondato sui soviet: la rivoluzione sovietica ; unione sovietica n 2 (estens.) dell'unione sovietica s.m. [f. -a] cittadino dell'ex unione sovietica.

s.f. studio della formazione e della storia del sistema sociale e politico dell'unione sovietica.

s.m. [f. -a ; pl. m. -gi] esperto di sovietologia.

vedi sopra.

vedi sopra-.

non com. soprabbondante, part. pres. di sovrabbondare agg. n 1 più che abbondante; che supera il necessario: alimentazione sovrabbondante ; stile sovrabbondante , verboso, ampolloson 2 (gramm.)...

non com. soprabbondanza, s.f. eccessiva quantità, grande abbondanza: in sovrabbondanza , in grande quantità, in misura maggiore del necessario.

non com. soprabbondare, v. intr. [io sovrabbóndo ecc. ; aus. essere e avere] esservi in grande abbondanza, in quantità assai superiore al bisogno: il grano quest'anno sovrabbonda | avere in...

o sopraccaricare, v. tr. [io sovraccàrico , tu sovraccàrichi ecc.] caricare in modo eccessivo: sovraccaricare un'automobile | (fig.) imporre a qualcuno un onere troppo gravoso: sovraccaricare gli...

o sopraccarico, agg. [pl. m. -chi] carico in modo eccessivo (anche fig.): un carro sovraccarico ; una persona sovraccarica di lavoro s. m. carico superiore al normale (anche fig.): il sovraccarico...

vedi sopraccomito.

vedi sopraccoperta.

s.f. (elettr.) corrente aggiuntiva dovuta a sovratensione.

s.f. (chim. , fis.) condizione, stato sovracritico.

agg. [pl. m. -ci] (chim. , fis.) supercritico.

vedi sopraddazio.

s.m. operazione e risultato del sovradimensionare.

v. tr. [io sovradimensióno ecc.] assegnare dimensioni superiori al necessario, al giusto.

e deriv. vedi sovresporre e deriv.

v. tr. [io sovraffatico , tu sovraffatichi ecc.] affaticare, stancare eccessivamente | sovraffaticarsi v. rifl. stancarsi, affaticarsi oltre misura.

non com. sopraffollamento, s.m. affollamento eccessivo.

non com. sopraffollato, agg. eccessivamente affollato: un treno sovraffollato.

sovraggiungere vedi sopraggiungere.

vedi sovrimporre.

vedi sovrimposta.

o soprainnestare, soprinnestare [so-prin-ne-stà-re], v. tr. [io sovrainnèsto ecc.] (agr.) innestare una pianta con un sovrainnesto.

o soprainnesto, soprinnesto [so-prin-nè-sto], s.m. (agr.) innesto che si esegue su un innesto precedente.

e deriv. vedi soprintendere e deriv.

s.m. (econ.) condizione di squilibrio di un sistema economico in cui l'offerta complessiva è maggiore della domanda a causa di un accrescimento sproporzionato della capacità produttiva.

v. tr. [io sovraliménto ecc.]n 1 alimentare in maniera eccessiva, con più cibo di quanto sarebbe necessario: i bambini obesi sono sovralimentati n 2 (tecn.) alimentare una macchina o un dispositivo...

agg. n 1 alimentato, nutrito eccessivamenten 2 (mecc.) si dice di motore munito di sovralimentatore.

s.m. n 1 (mecc.) dispositivo, gener. in forma di compressore, usato per la sovralimentazione dei motori a combustione internan 2 (ind. tessile) dispositivo presente in alcune macchine tessili per...

s.f. n 1 alimentazione, nutrizione eccessivan 2 (mecc.) alimentazione di un motore a combustione interna con aria o miscela carburata a pressione superiore a quella atmosferica, gener. per mezzo di un...

s.m. (non com.) superallenamento.

s.f. in oceanografia, innalzamento del livello delle acque oltre il limite massimo della normale alta marea.

s.m. eccedenza di metallo lasciata sulla superficie di un pezzo meccanico grezzo o semilavorato, al fine di consentire le ulteriori operazioni tecnologiche previste.

vedi soprammercato.

s.f. antica moneta d'oro inglese, chiamata in seguito sterlina.

e deriv. vedi sopranazionale e deriv.

v. intr. [io sovranéggio ecc. ; aus. avere] (lett.) dominare, comandare da sovrano | v. tr. (lett.) esercitare la sovranità dominare: roma sovraneggiò per secoli l'europa.

s.f. n 1 l'essere sovrano; autorità, diritto, qualità di chi è sovrano: la sovranità del re , del popolo , dello stato | sovranità del consumatore , (econ.) possibilità, ipotizzata dagli...

vedi soprannaturale.

e deriv. vedi sopranazionale e deriv.

agg. n 1 (ant.) che sta sopra, più in alto; sopranon 2 (lett.) che è superiore a tutti: onore sovrano ; quelli è omero poeta sovrano (dante inf. iv, 88) | assoluto, totale: mostrare una sovrana...

vedi sobranzare.

s.f. occupazione di lavoratori con orario di lavoro superiore a quello normale.

vedi sovrappattino.

o soprappassaggio, s.m. sovrappasso.

o soprappasso, s.m. cavalcavia, spec. stradale.

o sovrapattino, s.m. copertura che si applica ai cingoli dei veicoli cingolati durante la marcia su strade asfaltate, per evitare di rovinarne il manto.

vedi soprappensiero.

vedi soprappeso.

vedi soprappieno.

vedi soprappiù.

agg. che si può sovrapporre.

s.m. il sovrappopolare, il sovrappopolarsi, l'essere sovrappopolato.

v. tr. [io sovrappòpolo ecc.] popolare in modo eccessivo rispetto alle risorse naturali di un luogo e alle possibilità di vita che esso offre | sovrappopolarsi v. rifl. detto di luogo, riempirsi...

part. pass. di sovrappopolare agg. popolato eccessivamente: paese sovrappopolato , che ha troppi abitanti in proporzione alla superficie e alle risorse.

s.f. condizione di un paese sovrappopolato; popolazione eccessiva in rapporto alle risorse di un territorio e alle possibilità di vita che esso offre.

meno com. soprapporre, ant. sopraporre, v. tr. [coniugato come porre]n 1 mettere, porre una cosa sopra un'altra, facendole combaciare: sovrapporre dei mattoni ; sovrapporre due figure tra loro n 2...

vedi soprapporta.

meno com. soprapposizione, s.f. n 1 il sovrapporre, il sovrapporsi (anche fig.): la sovrapposizione di due figure ; la sovrapposizione di interessi diversi n 2 nella moderna tecnica discografica,...

meno com. soprapposto, part. pass. di sovrapporre agg. posto sopra: fucile a canne sovrapposte (detto anche fucile sovrapposto), fucile da caccia con le canne poste l'una sopra l'altra.

o sovraprezzo, sopraprezzo, soprapprezzo, s.m. n 1 maggiorazione del prezzon 2 (fin.) negli aumenti di capitale delle società per azioni, eccedenza del prezzo effettivo di emissione delle nuove...

s.f. (econ.) condizione di squilibrio di un sistema economico caratterizzata da una offerta complessiva superiore alla domanda.

vedi soprapprofitto.

vedi sovrapprezzo.

vedi soprapprofitto.

vedi soprarazionale.

s.m. (geol.) movimento tettonico consistente nello scivolamento di masse rocciose sopra il basamento preesistente.

o soprasensibile, agg. e s.m. (filos.) si dice di ciò che non può essere conosciuto mediante i sensi.

o soprasenso, s.m. nel linguaggio della critica letteraria e filosofica, senso figurato o simbolico che si aggiunge a quello letterale.

vedi soprassicurazione.

rar. soprastampa, s.f. il sovrastampare, l'essere sovrastampato | scritta stampata dall'amministrazione postale sopra un francobollo emesso in precedenza per indicare modificazioni di valore o altri...

rar. soprastampare, v. tr. stampare una scritta o altro sopra un foglio già stampato, per cancellare o modificare la stampa primitiva.

part. pres. di sovrastare agg. n 1 che sta sopra, che si innalza al di sopra: le cime sovrastanti n 2 (fig.) che incombe, imminente: pericoli sovrastanti.

v. tr. e intr. [segue il paradigma della prima coniugazione regolare: io sovrasto , tu sovrasti ecc. ; aus. dell'intr. essere , rar. avere]n 1 stare sopra: il campanile sovrasta la chiesa ; il...

part. pres. di sovrasterzare agg. si dice di autoveicoli che tendono a sovrasterzare.

v. intr. [io sovrastèrzo ecc. ; aus. avere] (aut.) detto di autoveicolo, avere le ruote anteriori che in curva assumono una deriva inferiore a quella delle ruote posteriori, per cui il veicolo...

s.f. sterzata a effetto ampliato, tipica di un autoveicolo sovrasterzante.

s.m. difetto o caratteristica di un autoveicolo sovrasterzante.

v. tr. stimare, valutare più del reale o del giusto: sovrastimare il valore di un terreno.

o soprastruttura, s.f. n 1 ogni elemento costruttivo innalzato al di sopra di un'altra struttura che funge da sostegno: sovrastrutture stradali , ferroviarie , il complesso delle strutture...

s.m. (foto.) sviluppo prolungato o eseguito a temperatura eccessiva, che porta in genere a negativi contrastati e molto densi.

s.f. (fis.) sopraelevazione sulla tensione normale di esercizio che si può formare negli impianti elettrici per cause dipendenti dal funzionamento dell'impianto stesso o per cause esterne.

vedi soprattassa.

vedi sovrumano.

e deriv. vedi sopreccedere e deriv.

meno com. sopraeccitabile e sopreccitabile, agg. che si eccita molto facilmente; ipersensibile, nervoso: un temperamento sovreccitabile.

meno com. sopraeccitabilità, sopreccitabilità, s.f. l'essere sovreccitabile.

meno com. sopraeccitamento, sopreccitamento, s.m. il sovreccitare; sovreccitazione.

meno com. sopraeccitare e sopreccitare, v. tr. [io sovrèccito ecc.] provocare in qualcuno grande eccitazione nervosa, mettere in forte tensione | sovreccitarsi v. rifl. mettersi, entrare in uno...

meno com. sopraeccitazione e sopreccitazione, s.f. stato di forte eccitazione nervosa.

o sopraeminente, sopreminente, agg. (ant.) che è molto al di sopra, molto eminente.

o sopraeminenza, sopreminenza, s.f. (ant.) l'essere sovreminente; supremazia.

o sovraesporre, v. tr. [coniugato come esporre] (foto.) esporre la pellicola a una quantità eccessiva di luce, così da far risultare l'immagine falsata nelle tonalità cromatiche.

o sovraesposizione, s.f. (foto.) il sovresporre, l'essere sovresposto | (non com.) fotografia sovresposta.

o sovraesposto, part. pass. di sovresporre agg. (foto.) si dice di pellicola che sia stata esposta alla luce troppo a lungo; anche, dell'immagine fotografica da essa ricavata.

o sopresso, prep. (ant. , lett.) sopra.

meno com. sovraimporre, v. tr. [coniugato come porre] (non com.) imporre sopra; porre in più | imporre come sovrimposta.

meno com. sovraimposta, s.f. tributo che colpisce lo stesso imponibile già accertato per un altro tributo.

s.f. (foto.) impressione di una o più immagini su altre immagini precedentemente impresse sulla stessa pellicola.

agg. impresso sopra una precedente impressione.

e deriv. vedi soprintendere e deriv.

meno com. sovraumano, ant. soprumano e sopraumano, agg. n 1 che supera i limiti e le capacità della natura umana: potenze sovrumane n 2 (iperb.) straordinario, grandissimo: avere una forza , una...

s.m. (tosc.) ciò che si ha senza spesa | a sovvallo , gratis | mettere una somma a sovvallo , metterla da parte, considerarla come già spesa.

agg. (lett.) soccorrevole; pronto ad aiutare gli altri.

ant. sovenire, suvenire, v. tr. [coniugato come venire] (lett.) aiutare, soccorrere: de la mia compagnia costui sovvenni (dante purg. i, 54) | v. intr. [aus. avere nel sign. 1, essere nel sign....

s.m. [f. -trice] (rar.) chi sovviene, chi aiuta, spec. in senso morale.

s.m. [f. -trice] (non com.) chi aiuta materialmente, spec. con denaro; chi sovvenziona.

s.m. il sovvenzionare, l'essere sovvenzionato; sovvenzione.

v. tr. [io sovvenzióno ecc.] aiutare con una sovvenzione: un'industria che sovvenziona la ricerca scientifica.

agg. e s.m. [f. -trice] che, chi sovvenziona: ente sovvenzionatore.

s.f. denaro concesso come elargizione, oppure come prestito a condizioni vantaggiose per il debitore, spec. in quanto si voglia finanziare un'attività riconosciuta utile: il teatro riceve...

s.f. il sovvertire, l'essere sovvertito: sovversione dell'ordinamento dello stato.

s.m. n 1 l'essere sovversivon 2 tendenza, movimento sovversivo.

agg. n 1 che mira a sovvertire un ordinamento politico e sociale, essendo animato da un disordinato intento di ribellione più che da chiare idee rivoluzionarie: un individuo sovversivo ; attività ,...

s.m. il sovvertire, l'essere sovvertito.

v. tr. [io sovvèrto ecc.]n 1 sconvolgere profondamente un ordinamento vigente: sovvertire le strutture dello stato n 2 innovare, cambiare profondamente: sovvertire le regole della prospettiva.

agg. e s.m. [f. -trice] che, chi sovverte: sovvertitore dell'ordine pubblico.

s.m. (ant.) socio, compagno, amico | (rar.) complice, compagno di bricconate.

v. tr. [io sózzo ecc.] (ant.) insozzare.

dial. zozzeria, s.f. (region.) azione, cosa sozza (anche fig.).

dial. zozzo, agg. n 1 sudicio, sporco: mani sozze di sangue n 2 (fig.) turpe, moralmente ripugnante: un sozzo individuo n 3 (ant.) brutto § sozzamente avv.

dial. zozzone, agg. e s.m. [f. -a] persona sozza fisicamente o moralmente.

s.m. insieme di cose sozze; sudiciume.

s.f. n 1 l'essere sozzo, sporco (anche fig.)n 2 cosa sozza, porcheria (anche fig.).

s.m. invar. chi, per mestiere, spacca la legna da ardere.

s.m. (non com.) lo spaccare, lo spaccarsi; rottura.

s.m. invar. (fam.) spaccone, gradasso.

s.m. invar. (fam.) lo stesso che spaccamontagne.

s.m. invar. coltello da macelleria a lama larga e pesante, usato per spaccare ossa e articolazioni.

s.m. invar. operaio che spacca le pietre usate in lavori di pavimentazione stradale.

v. tr. [io spacco , tu spacchi ecc.]n 1 spezzare, aprire, dividere in due o più parti con colpi violenti: spaccare la legna con l'accetta | in alcune loc. fig.: un sole che spacca le pietre ,...

s.f. n 1 lo spaccare in fretta, sommariamente: dare una spaccata alla legna n 2 in ginnastica e nella danza, posizione in cui le gambe si divaricano al massimo; nella scherma, posizione di affondo in...

agg. invar. talmente rumoroso da spaccare i timpani: musica spaccatimpani.

part. pass. di spaccaren 1 agg. n 1 diviso in due o più parti; rotto: legna spaccata ; un frutto spaccato | (fig.) diviso da un contrasto, da un diverbio: una famiglia spaccata n 2 (fig. fam.)...

s.f. n 1 lo spaccare, lo spaccarsi, l'essere spaccato; il punto in cui una cosa è spaccata, l'apertura che rimane tra le parti di una cosa spaccata: terreno pieno di spaccature n 2 (fig.) contrasto,...

agg. e s.m. invar. che, chi spacca tutto (spec. fig.); distruttore.

v. tr. [io spacchétto ecc.] svolgere, togliere dal pacchetto: spacchettare i libri.

agg. (non com.) che si può spacciare.

v. tr. [io spàccio ecc.]n 1 vendere rapidamente o in gran quantità: spacciare le rimanenze di magazzino n 2 commerciare, vendere (per lo più con l'idea di traffico illecito): spacciare droga ;...

part. pass. di spacciare agg. (fam.) privo di ogni speranza di salvarsi, di evitare la morte; (fig.) rovinato, perduto, finito: considerare spacciato ; dare per spacciato ; è bell'e spacciato.

s.m. [f. -trice] chi spaccia moneta falsa, droga, merce d'illecita provenienza | spacciatore di notizie false , di calunnie e sim., chi le diffonde.

s.m. n 1 lo spacciare: essere arrestato per spaccio di stupefacenti n 2 vendita al pubblico: un locale autorizzato allo spaccio di superalcolici n 3 negozio, locale in cui si vende merce al minuto,...

s.m. [pl. -chi]n 1 spaccatura, fenditura; il vano che s'apre tra le parti di una cosa spaccata: uno spacco nel piano del tavolo | innesto a spacco , fatto inserendo un rametto in un ramo tagliato...

s.f. atto, discorso da spaccone; smargiassata, guasconata.

s.m. [f. -a] chi si vanta di saper compiere, o di aver compiuto, cose straordinarie, incredibili; smargiasso, rodomonte: fare lo spaccone.

s.m. invar. laboratorio spaziale orbitante di costruzione statunitense.

ant. spata, s.f. n 1 arma bianca con lama dritta e appuntita di varia lunghezza, a uno o due tagli, usata fin dall'antichità come arma da guerra: spada di ferro , di bronzo ; una spada d'età romana...

s.m. [f. -a] chi sa maneggiare bene la spada.

s.f. pianta erbacea con foglie lineari e fiori di color rosa-violetto, simili a piccoli gladioli (fam. iridacee).

region. spadaro , s.m. armaiolo specializzato nella fabbricazione di spade.

s.f. (rar.) colpo dato con la spada.

v. tr. e intr. [io spadèllo ecc. ; aus. dell'intr. avere]n 1 nel gergo dei cacciatori, sparare alla selvaggina senza colpirla; mancare il bersaglion 2 (region.) trafficare in cucina.

s.m. (bot.) infiorescenza a spiga, con asse principale carnoso, circondata da una grande brattea.

s.f. pl. (bot.) ordine di piante monocotiledoni, includente le palme e le aracee, i cui fiori si presentano in infiorescenze a spadice | sing. [-a] ogni pianta appartenente a tale ordine.

agg. a forma di spada.

s.f. n 1 dim. di spada n 2 spillone in forma di spada, con cui le donne tenevano ferma l'acconciatura.

s.m. n 1 dim. di spada n 2 spada piccola e corta, riccamente ornata, usata come accessorio di alcune uniformi di gala, in partic. di quelle degli allievi di accademie militari.

s.m. e f. [pl. m. -sti] chi pratica lo sport della scherma con la spada.

agg. e s.f. si dice di una varietà di pera dalla forma allungata, con buccia di color verde chiaro e polpa bianca molto sugosa.

s.f. (non com.) colpo di spadone.

s.m. n 1 accr. di spada n 2 spada lunga e massiccia, da impugnare a due mani.s.m. (lett.) eunuco.

v. intr. [io spadronéggio ecc. ; aus. avere] fare da padrone, comportandosi con boria e prepotenza: spadroneggiare in casa altrui.

s.m. il sentirsi spaesato, fuori posto.

agg. che si sente a disagio, smarrito e imbarazzato: in mezzo a quelle facce nuove si sentiva spaesato.

s.f. fabbrica di spaghi.

s.f. (fam.) mangiata di spaghetti, spec. se fatta in compagnia.

s.f. locale pubblico in cui vengono preparati e serviti prevalentemente piatti di spaghetti.

loc. sost. m. invar. (scherz.) western all'italiana.

s.f. recipiente da portata per servire in tavola gli spaghetti o altra pastasciutta.

s.m. n 1 dim. di spagon 1n 2 spec. pl. pasta alimentare, di forma cilindrica lunga e sottile, che si mangia generalmente asciutta: spaghetti al sugo , al burro. dim. spaghettino. s.m. (region.)...

v. tr. [io spàgino ecc.] (tip.) disfare l'impaginazione di un testo per apportare modificazioni.

s.f. (tip.) lo spaginare, l'essere spaginato.

agg. [pl. m. -ci] si dice della teoria medica dello svizzero paracelso (1493-1541) e di ciò che a essa si riferisce.

s.m. lo spagliare, lo spagliarsi, l'essere spagliato.

v. tr. [io spàglio ecc.] liberare un oggetto da un rivestimento di paglia: spagliare i fiaschi | danneggiare un oggetto, un rivestimento di paglia: il gatto ha spagliato la sedia | v. intr. [aus....

s.f. spagliamento; il punto dove un oggetto è spagliato.

s.m. (non com.) lo spagliare | semina a spaglio , (agr.) semina che si esegue spargendo a mano sul terreno manciate di seme nel modo più uniforme possibile.

s.f. (pop.) erba medica | usato anche come agg. f. : erba spagna.

s.m. (pop.) medicaio.

s.f. febbre spagnola.

v. intr. [io spagnoléggio ecc. ; aus. avere] tenere un atteggiamento altezzoso e borioso dandosi arie da gran signore, secondo il costume che si considerava tipico degli spagnoli | usare modi...

agg. [pl. m. -schi] (spreg.) da spagnolo; conforme a modi altezzosi e boriosi che si consideravano propri degli spagnoli § spagnolescamente avv.

s.f. n 1 piccolo supporto cilindrico attorno a cui si avvolgono filati per cucire; il filato stesso così confezionaton 2 tipo di chiusura per imposte costituita da un'asta metallica verticale...

s.m. n 1 (ling.) ispanismon 2 costume di vita dominato dal gusto della magniloquenza e del fasto, che si riteneva tipico degli spagnoli | usanza, moda venuta dalla spagna.

lett. spagnuolo , agg. della spagna | febbre spagnola , epidemia influenzale che ebbe forse origine in spagna e che negli anni dal 1918 al 1920 si diffuse in tutta europa mietendo numerose vittime ...

s.m. [pl. -ghi] funicella sottile formata da due o più capi ritorti: un gomitolo di spago ; legare un pacco con lo spago | il filo ritorto usato dai calzolai: tirare lo spago , fare il calzolaio |...

o spai , s.m. soldato della cavalleria turca, poi della cavalleria coloniale francese e italiana.

s.m. (non com.) lo spaiare, l'essere spaiato.

v. tr. [io spàio ecc.] separare due cose o persone che erano appaiate: spaiare gli orecchini.

part. pass. di spaiare agg. si dice di cose che sono state disunite e che prima formavano un paio, una coppia: scarpe spaiate | elettrone spaiato , (chim. , fis.) non accoppiato con un altro in...

s.m. (non com.) lo spalancare, lo spalancarsi, l'essere spalancato.

v. tr. [io spalanco , tu spalanchi ecc.] aprire completamente: spalancare la porta , la finestra | spalancare gli occhi , per vedere meglio o per meraviglia, timore | spalancare la bocca , per...

part. pass. di spalancare agg. completamente aperto: un portone spalancato ; restare a bocca spalancata , per lo stupore, la meraviglia.

s.m. invar. n 1 operaio che spala la neve dalle straden 2 macchina sgombraneve.

v. tr. togliere, asportare con la pala: spalare la neve , la terra | spalare i remi , disporli con le pale orizzontali, quando sono fuor d'acqua tra una palata e l'altra.

s.f. lo spalare un poco, rapidamente: dare una spalata alla neve.

s.m. chi spala; operaio addetto a operazioni di spalatura.

s.f. n 1 macchina per spalaren 2 (agr.) macchina che smuove mucchi di cereali per aerarli.

s.f. lo spalare, l'essere spalato: la spalatura della neve.

v. tr. [io spalco , tu spalchi ecc.] (rar.)n 1 disfare, togliere palchi, impalcaturen 2 tagliare alcune impalcature di rami da un albero.

s.f. in arboricoltura, l'eliminazione di alcune impalcature di rami per dare maggiore aria, luce ed equilibrio alle piante.

vedi spalto.

s.f. n 1 ciascuna delle due parti del corpo umano che vanno dall'attaccatura del braccio alla base del collo; pl. , la parte superiore del dorso, la schiena: la spalla destra , sinistra ; battere una...

s.m. n 1 nelle antiche armature, la piastra che copriva la spalla | larga spallina di antiche uniformi militarin 2 cinghia di cuoio che, passando trasversalmente attraverso la spalla, serve a...

v. tr. n 1 accostare il fucile alla spalla per prendere la mira e spararen 2 (ant.) fiaccare le spalle, le reni di un animale da sella o da lavoro sottoponendolo a sforzi eccessivi | spallarsi v....

o spall'arm, inter. comando con cui si ordina a soldati schierati di portare il fucile alla spalla destra e di appoggiarvelo con la canna, reggendolo per il calcio con la mano destra s.m. invar. n 1...

s.f. n 1 spinta, urto dato con la spalla: buttar giù la porta con una spallata n 2 alzata di spalle: rispondere con una spallata.

part. pass. di spallaren 1 agg. (ant.) fiaccato, sfiancato (detto di animale da sella o da lavoro).

s.f. (fis.) reazione nucleare durante la quale una particella ad alta energia colpisce un nucleo causandone la perdita di alcuni frammenti (prodotti di spallazione).

s.m. lo spalleggiare, lo spalleggiarsi a vicenda.

v. tr. [io spalléggio ecc.]n 1 aiutare, difendere, proteggere: è spalleggiato da tutti i suoi amici n 2 (mil.) portare a spalla: spalleggiare un mortaio | spalleggiarsi v. rifl. difendersi,...

s.f. n 1 parapetto in muratura che si costruisce ai lati di un ponte, sulla sponda di un corso d'acqua, al margine di un burrone ecc. | rilievo di terreno che fa da argine a un corso d'acquan 2...

s.f. n 1 parte di un sedile che serve per appoggiarvi la schiena: la spalliera della sedia , della poltrona n 2 ciascuna delle sponde che chiudono il letto da capo e da piedin 3 (agr.) intelaiatura,...

s.f. n 1 guarnizione di metallo o di stoffa colorata e varie passamanerie che era applicata un tempo alle spalle delle uniformi militari, anche come distintivo di grado e di corpo; nell'uso corrente,...

s.m. (gerg.) contrabbandiere che attraversa la frontiera portando la bricolla in spalla.

s.f. [pl. -ce] dim. di spalla | fare spallucce , alzare le spalle in segno di disinteresse, di noncuranza.

s.f. il fare spallucce; alzata di spalle.

v. tr. stendere sostanze semiliquide o pastose su una superficie solida: spalmare il burro sul pane ; spalmare di pece la carena di una nave.

s.f. lo spalmare una volta; rapida spalmatura. dim. spalmatina.

agg. e s.m. [f. -trice] che, chi spalma s.m. operaio addetto alla conduzione di una spalmatrice.

s.f. macchina per spalmare sostanze varie (gomma, plastica, paraffina) su tessuti o fogli di carta o d'altro materiale.

s.f. l'operazione dello spalmare.

s.m. n 1 (non com.) spalmaturan 2 (ant.) mistura di pece, sego e altre sostanze con cui si usava spalmare la carena delle navi.

ant. o lett. spaldo, s.m. n 1 muro o massa di terra disposti a scarpata lungo il fronte di un'opera di fortificazionen 2 pl. le gradinate di un grande stadio | (estens.) il pubblico sistemato sugli...

s.m. (non com.) spampanatura.

v. tr. [io spàmpano ecc]n 1 (agr.) privare dei pampini: spampanare le viti n 2 (ant. , dial.) stendere, allargare | (fig.) metter davanti a tutti; spiattellare, vantare: uno sfoggio di grandezze......

s.f. n 1 sommaria asportazione di pampini dalle vitin 2 (ant. , dial.) vanteria, spacconata.

part. pass. di spampanare agg. n 1 che non ha più i pampini: vite spampanata n 2 che ha i petali troppo aperti e prossimi ad avvizzire: rosa spampanata | (dial) allargato, appiattito, schiacciato.

s.f. lo spampanare, lo spampanarsi.

v. tr. logorare, guastare la filettatura di una vite, di un dado e sim. | spanarsi v. rifl. detto di vite o di analogo elemento metallico, perdere la filettatura.

part. pass. di spanare agg. si dice di vite, dado ecc. che ha perso la filettatura e quindi non fa presa.

v. tr. [io spàncio ecc.] (non com.) sventrare | v. intr. [aus. avere]n 1 tuffarsi battendo la pancia sull'acquan 2 detto di aereo, perder quota fino a scendere quasi a perpendicolo durante la...

s.f. n 1 colpo dato battendo con la pancia, panciata, spec. tuffandosi in acqua in modo maldestron 2 (aer.) perdita di quota durante una cabratan 3 (fam.) scorpacciata: farsi una spanciata di frutta.

v. tr. [pass. rem. io spandéi (rar. spansi), tu spandésti ecc. ; part. pass. spanto (ant. spanduto)]n 1 stendere, spargere qualcosa in modo uniforme su una superficie più o meno estesa:...

s.m. invar. arnese per spandere la cera su una tavoletta rettangolare nella quale è inserito un lungo manico.

s.m. invar. macchina agricola a carrello usata per spandere il concime sul terreno.

s.m. invar. macchina agricola a carrello con aspo rotante munito di forche che spandono il fieno sul terreno, in modo da favorirne l'essiccazione.

s.f. invar. macchina per lavori stradali che serve a spargere uniformemente la ghiaia o materiali simili.

s.f. invar. macchina per lavori stradali che serve a spargere uniformemente graniglia o materiali simili.

s.m. invar. macchina agricola per spandere il letame sul terreno.

s.m. invar. macchina agricola a serbatoio per spandere liquami sul terreno.

s.m. lo spandere, lo spandersi; spargimento.

agg. e s.m. e f. invar. si dice di macchina o dispositivo per spandere sabbia sulle strade, come operazione finale di un'asfaltatura o per favorire lo scioglimento di formazioni di ghiaccio.

agg. e s.m. e f. invar. si dice di macchina o dispositivo che serve a spandere sale sulle strade per favorire lo scioglimento di formazioni di ghiaccio.

s.m. [f. -trice] (non com.) chi spande.

s.f. macchina per pavimentazioni stradali che serve a spargere uniformemente catrame, bitume o sostanze simili.

s.f. (non com.) spandimento.

v. tr. [io spànio ecc.] liberare un uccello dalla pania | v. intr. [aus. avere] togliere i ramoscelli impaniati | spaniarsi v. rifl. liberarsi dalla pania | (fig.) trarsi d'impaccio.

s.m. invar. denominazione di varie razze di cani da caccia inglesi, di cui la più nota è quella dei cocker spaniel.

s.f. n 1 misura corrispondente all'apertura della mano distesa; per estens., distanza o quantità assai piccola: un bambino alto una spanna , molto piccolon 2 (ant.) mano aperta: e 'l duca mio distese...

v. tr. scremare, privare della panna: spannare il latte.

s.f. nei caseifici, sorta di grande mestolo o bacinella molto piatta, che serve a raccogliere la panna di affioramento.

s.f. spannarola.

s.f. l'operazione dello spannare il latte; scrematura.

s.f. (region.)n 1 pannocchian 2 spannocchio.

v. tr. [io spannòcchio ecc.] liberare il granturco dai cartocci che avvolgono le pannocchie.

s.f. l'operazione di spannocchiare il granturco.

s.m. grosso gambero di mare.

v. tr. n 1 (non com.) tirar fuori dal pantanon 2 (fig.) liberare da un impaccio, da una situazione intricata | spantanarsi v. rifl. trarsi d'impaccio.

v. rifl. [io mi spaparàcchio ecc.] (region.) sdraiarsi comodamente.

v. rifl. (region.) lo stesso che spaparacchiarsi.

v. intr. [aus. avere] ripetere come un pappagallo le parole altrui; chiacchierare continuamente.

s.m. lo spappolare, lo spappolarsi, l'essere spappolato | (med.) processo di profonda alterazione della struttura di organi o tessuti anatomici provocata da gravi traumi e spec. da schiacciamento:...

v. tr. [io spàppolo ecc.] far perdere consistenza riducendo in poltiglia: frutta spappolata | spappolarsi v. rifl. perdere forma e consistenza; ridursi a massa informe e sfatta | detto di organi o...

v. intr. e meno com. tr. [io sparàcchio ecc.] sparare qualche colpo isolato, di tanto in tanto: andare a caccia tanto per sparacchiare.

s.f. invar. attrezzo simile a una pistola che utilizza la carica di una cartuccia per conficcare chiodi di ancoraggio in materiali duri (p. e. calcestruzzo, metallo) senza bisogno di foratura...

s.m. (antiq. , region.) tessuto imbevuto di liquidi medicamentosi, da applicare su ferite o piaghe; cerotto.

s.f. (tosc.) nome popolare di una varietà di asparago.

vedi asparagiaia.

vedi asparago.

v. tr. e intr. (ant. , region.) risparmiare: peraltro consolati che la fortuna ti sparagna de' bei fastidi (nievo).

agg. e s.m. [f. -a] (region.) che, chi mostra un'eccessiva tendenza al risparmio; tirchio, avaro: un vecchio sparagnino.

s.m. (ant. , region.) risparmio agg. (region.) sparagnino.

agg. invar. solo nella loc. cannone sparaneve , dispositivo per produrre artificialmente la neve, e spargerla sul terreno lanciandola da una bocca simile a quella di un cannone.

v. tr. (region.)n 1 aprire con un lungo taglio il ventre di animali morti per estrarne le interiora; sventrare: sparare il pesce , il maiale n 2 (estens.) squarciare anteriormente il corpo di una...

s.f. n 1 (non com.) scarica di un'arma da fuocon 2 (fig.) vanteria, smargiassata: alle sue sparate non crede più nessuno n 3 (fig.) sfogo di collera, di malumore; scenata violenta.

s.m. apertura sul davanti, in partic. negli abiti da sera maschili; per estens., il petto inamidato delle camicie che appare da tale apertura.part. pass. di spararen 2 agg. nei sign. del verbo |...

s.m. [f. -trice] chi spara con un'arma da fuoco.

s.f. fitto e continuo susseguirsi di spari; scambio di colpi d'arma da fuoco: i malviventi hanno ingaggiato una sparatoria con la polizia.

s.m. (non com.) lo sparecchiare, l'essere sparecchiato.

v. tr. [io sparécchio ecc.] togliere dalla tavola stoviglie, posate e tovaglia (anche assol.): sparecchiare la tavola ; aiutami a sparecchiare | (estens. scherz.) mangiare avidamente tutto ciò che...

s.m. n 1 disparità, disuguaglianza | in un bilancio, disavanzon 2 (sport) incontro supplementare disputato tra due squadre o avversari che alla fine delle gare regolamentari abbiano totalizzato lo...

v. tr. [pres. io spargo , tu spargi ecc. ; pass. rem. io sparsi , tu spargésti ecc. ; part. pass. sparso (ant., lett. sparto)]n 1 gettare qua e là: spargere fiori ; spargere la semente nel campo...

s.m. lo spargere, lo spargersi, l'essere sparso ' spargimento di sangue , atto cruento, ferimento, uccisione.

s.m. invar. tappo dosatore di una pepiera; per estens., la pepiera stessa.

s.m. invar. n 1 tappo dosatore di una saliera; per estens., la saliera stessan 2 veicolo attrezzato per spargere sale sulle strade quando la temperatura scende al di sotto dello zero, in modo che non...

s.m. invar. tappo dosatore di un barattolo di talco cosmetico; per estens., il barattolo stesso.

agg. (bot.) si dice di grappolo a chicchi radi.

s.m. pl. (zool.) famiglia di pesci perciformi con corpo allungato e compresso e un'unica pinna dorsale; ne fanno parte il dentice, l'orata, il sarago | sing. [-e] ogni pesce di tale famiglia.

v. tr. [io sparìglio ecc.] disfare, rompere una pariglia separando gli elementi che la compongono | nel gioco della scopa e dello scopone, prendere una carta con una superiore, in modo che le altre...

s.m. lo sparigliare, nel gioco della scopa.

s.m. (non com.) sparizione.

v. intr. [pres. io sparisco , tu sparisci ecc. ; pass. rem. io sparìi (lett. sparvi), tu sparisti ecc. ; part. pass. sparito ; aus. essere]n 1 sottrarsi improvvisamente alla vista altrui;...

s.f. lo sparire; scomparsa: una misteriosa sparizione ; la sparizione dei gioielli.

v. intr. [aus. avere]n 1 parlare male, malignamente: sparlare del prossimo n 2 parlare a sproposito, inopportunamente: parla e sparla in ogni occasione.

s.m. [f. -trice] chi sparla; maldicente, malalingua.

v. tr. (tosc.)n 1 spargere, sparpagliare | detto delle galline, sparpagliare il becchime starnazzandon 2 (fig. ant.) scialacquare.

s.f. (zool.) nome region. della canocchia.

s.m. lo sparare; colpo, scarica di arma da fuoco: ricaricare il fucile dopo lo sparo | il rumore prodotto da un colpo di arma da fuoco: udire spari in lontananza. s.m. (zool.) nome region. del...

s.m. lo sparpagliare, lo sparpagliarsi, l'essere sparpagliato; spargimento, dispersione.

v. tr. [io sparpàglio ecc.] spargere qua e là senza ordine; disseminare, disperdere: sparpagliare le carte sulla scrivania ' mandare in parti diverse, in più direzioni: nella zona è stato...

part. pass. di sparpagliare agg. sparso qua e là senza ordine § sparpagliatamente avv. in ordine sparso.

s.m. (non com.) sparpagliamento.s.m. uno sparpagliamento continuo o ripetuto.

loc. sost. m. invar. (sport) pugile che boxa con un altro pugile allo scopo di allenarlo.

part. pass. di spargere agg. n 1 si dice di un insieme di cose che sono poste qua e là senza ordine: fogli sparsi sul tavolo ; capelli sparsi sulle spalle , sciolti, lasciati ricadere naturalmente...

s.m. movimento rivoluzionario socialista operante in germania verso la fine della prima guerra mondiale, i cui aderenti erano inquadrati nella lega di spartaco; l'ideologia di questo movimento.

s.m. e f. [pl. m. -sti] aderente, sostenitore dello spartachismo.

agg. n 1 dell'antica spartan 2 (fig.) severo, austero, rigido (con riferimento alla sobrietà di vita e alla severità di costumi attribuite tradizionalmente agli antichi spartani): educazione...

s.f. (chim.) alcaloide estratto dalla ginestra, usato in medicina come cardiotonico.

s.m. invar. n 1 linea, non sempre bene individuabile sul terreno, che divide tra loro due bacini idrograficin 2 (fig.) divisione netta, divergenza di fondo: spartiacque ideologico.

s.m. [pl. -ti] ciascuno dei cittadini che componevano la classe dominante nell'organizzazione sociale e politica dell'antica sparta.

agg. (non com.) che si può spartire; divisibile.

s.m. invar. (agr.) organo delle macchine mietitrici che serve a deviare verso la sega i culmi che devono essere tagliati, separandoli da quelli che rimangono in piedi.

s.m. invar. nel bruciatore del fornello a gas, il disco forato lungo il bordo da cui fuoriesce il gas infiammato.

s.m. (non com.) spartizione, divisione.

s.m. invar. grossa lama a forma di cuneo che si applica sulla parte anteriore di un veicolo stradale o ferroviario per liberare la via dalla neve e accumularla ai due lati; è detto anche,...

v. tr. [io spartisco , tu spartisci ecc.]n 1 dividere in parti da distribuire: i ladri si spartirono il bottino | non avere nulla da spartire con qualcuno , con qualcosa , (fig.) non avere niente a...

s.m. (agr.) macchina per separare i vinaccioli dalle vinacce esaurite dalla torchiatura.

s.m. (mus.) trascrizione per pianoforte, o per canto e pianoforte, di una composizione per orchestra o per voci e orchestra | nell'uso corrente, partitura.

s.m. [f. -trice] (non com.) chi spartisce.

s.m. invar. rialzo sul piano stradale, fornito talvolta di segnali luminosi, che serve a dividere le correnti di traffico | usato anche come agg. invar. : banchina , colonnina , isola...

s.f. n 1 spartizionen 2 scriminatura, riga dei capelli.

s.f. o m. invar. in un pendio di montagna, struttura muraria a forma di cuneo posta a monte di una costruzione a protezione dalle valanghe.

s.f. lo spartire, l'essere spartito; divisione, distribuzione: la spartizione dell'eredità.

part. pass. di spargere agg. (ant. , lett.) sparso | diviso, smembrato | allargato, disteso: ambo le mani in su l'erbetta sparte / soavemente 'l mio maestro pose (dante purg. i, 124-125).s.m. n...

s.f. (non com.) l'essere sparuto.

agg. n 1 magro e pallido; emaciato: un bambino sparuto ; un viso sparuto n 2 esiguo, assai ridotto: gruppo sparuto.

o sparviere , s.m. n 1 uccello rapace diurno con ali piuttosto corte e piumaggio grigio-plumbeo, striato di bruno sul petto (ord. falconiformi) | sparviere da colombi , astore | sparviere pellegrino...

part. pres. di spasimare e agg. nei sign. del verbo s.m. e f. (scherz.) chi è innamorato, chi corteggia qualcuno.

ant. spasmare, v. intr. [io spà simo ecc.; aus. avere]n 1 patire dolori lancinanti, essere in preda a spasimi: spasimare dal (o per il) dolore n 2 (fig.) desiderare ardentemente: spasimare di...

part. pass. di spasimare agg. n 1 (ant.) in preda a tormento amoroso; fortemente innamoraton 2 in araldica, si dice del delfino rappresentato con la bocca aperta e senza lingua.

ant. spasmo, s.m. n 1 dolore fisico molto forte, acuto: morire tra atroci spasimi n 2 (fig.) tormento dell'animo; struggimento angoscioso: gli spasimi della gelosia.

agg. (rar.) che provoca spasimo; che esprime spasimo.

vedi spasimare.

s.m. n 1 (ant.) spasimon 2 (med.) contrazione involontaria e anomala di un muscolo, che può accompagnarsi a dolore acuto: spasmo del piloro , della laringe.

agg. [pl. m. -ci]n 1 (med.) di spasmo; caratterizzato o provocato da contrazionen 2 di spasimo; lancinante, doloroso: dolore spasmodico ; sofferenza spasmodica | (fig.) angoscioso, affannoso: attesa...

s.f. (med.) condizione dell'organismo caratterizzata da ipereccitabilità neuro-muscolare, con tendenza alle convulsioni; è propria dei bambini.

agg. e s.m. [f. -a] (med.) si dice di persona che ha tendenza alla spasmofilia.

agg. e s.m. [pl. m. -ci] si dice di farmaco che favorisce l'eliminazione degli spasmi; antispastico.

agg. (ant. , dial.) disteso, ampio, largo.

v. tr. (non com.) dare spasso, divertire | spassarsi v. rifl. divertirsi | spassarsela , passare il tempo allegramente, dandosi alla bella vita.

agg. (ant.) spassoso, divertente.

s.f. l'essere spassionato.

agg. che giudica senza passioni, con imparzialità, con obiettività: un giudice , un critico spassionato | che è prodotto da un tale atteggiamento; sereno ed equo: un parere , un giudizio...

s.m. n 1 piacevole passatempo; divertimento, svago: prendersi un po' di spasso ; darsi agli spassi ; è un vero spasso sentirlo raccontare le barzellette | prendersi spasso di qualcuno , prendersene...

agg. che dà spasso, divertente: racconto spassoso ; è un tipo spassoso § spassosamente avv.

agg. [pl. m. -ci] (med.) di spasmo; provocato da spasmo, caratterizzato da spasmi: dolore spastico ; colite spastica ; paralisi spastica agg. e s.m. [f. -a]n 1 si dice di chi è stato colpito da...

v. tr. [io spastóio ecc.]n 1 (non com.) liberare dalle pastoie: spastoiare i cavalli n 2 (fig.) liberare da impacci, da impedimenti | spastoiarsi v. rifl. n 1 sciogliersi dalle pastoien 2 (fig.)...

vedi spada.s.f. (bot.) grande brattea che avvolge l'infiorescenza di alcune piante (p. e. delle palme).

agg. [pl. m. -ci] (min.) di spato, simile a spato.

s.m. (min.) nome generico di minerali a struttura cristallina, facilmente sfaldabili secondo facce regolari ' spato d'islanda , varietà di calcite in grossi cristalli regolari e molto limpidi.

s.f. n 1 attrezzo per manipolare materiali pastosi o per raccogliere piccole quantità di materiali polverulenti; è costituito da una lamina d'acciaio o di altro materiale a bordi sottili, spesso...

agg. (bot.) si dice di foglia allargata a forma di spatola.

s.m. (non com.) espatrio.

v. tr. [io spàtrio ecc.] (rar.) cacciare dalla patria | v. intr. [aus. essere , rar. avere], spatriarsi v. rifl. (rar.) andare via dalla patria; espatriare: codesti giovani... hanno già...

s.m. n 1 spaventapasseri | arnese di varia forma usato da chi caccia con le reti per spaventare gli uccelli e farli volare verso di essen 2 (fig.) persona o cosa che incute paura (solo scherz.): lo...

v. tr. [io spaùro ecc.] (ant. o poet.) spaventare, incutere gran paura | spaurarsi v. rifl. (ant. o poet.) rimanere sgomento per la paura: ove per poco / il cor non si spaura (leopardi...

s.m. lo spaurire, lo spaurirsi.

v. tr. [io spaurisco , tu spaurisci ecc.] impaurire, spaventare, atterrire: spaurire un bambino | spaurirsi v. rifl. provare, avere paura: si spaurisce per nulla.

part. pass. di spaurire agg. pieno di paura, spaventato; per estens., pallido, stralunato: una faccia spaurita.

s.f. l'essere spavaldo: dimostrare una grande spavalderia | atto da spavaldo: fare delle spavalderie.

agg. che ostenta o denota una sicurezza eccessiva, una baldanza provocatoria: ragazzo spavaldo ; un atteggiamento , un contegno spavaldo ; avere un'aria spavalda s.m. [f. -a] persona spavalda: non...

s.m. (tosc.) spauracchio.

s.m. (ant.) lo spaventare, lo spaventarsi, l'essere spaventato.

s.m. n 1 fantoccio che si mette in mezzo ai campi per spaventare gli uccellin 2 (fig.) persona brutta, magra o malvestita.

v. tr. [io spavènto ecc.] incutere spavento; spaurire, atterrire: spaventare un bambino ; le scosse di terremoto avevano spaventato la popolazione ; molte persone sono spaventate dai temporali |...

part. pass. di spaventare agg. preso da spavento, pieno di paura: la gente fuggiva spaventata ; occhi spaventati , che esprimono spavento.

s.m. [f. -trice] (non com.) chi spaventa.

agg. che incute spavento; orribile, spaventoso (anche iperb.): un boato spaventevole ; un uomo di una bruttezza spaventevole § spaventevolmente avv.

s.f. (non com.) l'essere spaventevole.

s.m. n 1 paura violenta e improvvisa, causata dalla sensazione o dalla vista di un pericolo o di un danno: fare , mettere , incutere spavento ; provare spavento ; essere preso da (o dallo) spavento;...

s.f. (non com.) l'essere spaventoso.

agg. n 1 che incute spavento: un incubo spaventoso ; una deflagrazione spaventosa | che desta profonda impressione per la sua tragicità e gravità: un disastro spaventoso ; una spaventosa disgrazia...

agg. dello spazio, che riguarda lo spazio: geometria spaziale ' che si riferisce allo spazio cosmico: volo , navigazione , sonda spaziale ; tuta spaziale , indossata dagli astronauti durante i voli...

s.m. movimento artistico sorto in italia nel secondo dopoguerra con l'intento di adeguare il linguaggio della pittura e della scultura alle conquiste del progresso scientifico.

s.m. e f. [pl. m. -sti] esponente, rappresentante dello spazialismo agg. relativo allo spazialismo.

s.f. n 1 caratteristica di ciò che è spaziale, collocato nello spazio: le dimensioni della temporalità e della spazialità n 2 nel linguaggio della critica d'arte, l'effetto di spazio generato da...

v. tr. conferire un carattere spaziale.

s.f. lo spazializzare, l'essere spazializzato.

s.m. lo spaziare, il distanziare nello spazio | (aer.) la distanza tra due aerei di una formazione di volo.

v. tr. [io spàzio ecc.] disporre due o più elementi a una certa distanza l'uno dall'altro nello spazio o nel tempo | (tip.) distanziare convenientemente una parola o una lettera dall'altra | v....

agg. [f. -trice] che serve a spaziare: barra spaziatrice , nella macchina per scrivere e nella tastiera di un elaboratore, quella che si preme per spaziare.

s.f. lo spaziare; il disporre oggetti nello spazio o nel tempo secondo determinate distanze | in partic., la distribuzione degli spazi nella composizione tipografica o dattilografica; nella...

v. tr. [io spaziéggio ecc.]n 1 disporre nello spazio più oggetti a distanze opportunen 2 (tip.) spaziare più del normale le singole lettere di una parola per metterla in particolare risalto oppure...

s.f. (tip.) l'operazione di spazieggiare | lo spazio lasciato tra lettera e lettera in una composizione.

v. tr. [io spazientisco , tu spazientisci ecc.] far perdere la pazienza; irritare: le lunghe attese lo spazientiscono | spazientirsi v. rifl. perdere la pazienza: spazientirsi facilmente , per un...

part. pass. di spazientire agg. irritato: mostrarsi spazientito § spazientitamente avv.

s.m. n 1 nell'intuizione comune, luogo vuoto entro cui si collocano e si muovono i corpi e che appare illimitato, tridimensionale e indipendente dal tempo | spazio matematico , ente astratto...

loc. sost. m. (fis.) nella teoria della relatività, spazio matematico a quattro dimensioni i cui punti rappresentano eventi fisici e sono indicati da quattro coordinate (tre spaziali e una...

o spaziotemporale, loc. agg. n 1 (fis.) dello spazio-tempo: coordinate spazio-temporali n 2 in senso generico, che concerne lo spazio e il tempo insieme.

s.f. l'essere spazioso: la spaziosità di una piazza.

agg. che si estende per grande spazio, che ha molto spazio; ampio, vasto: un viale , un locale spazioso ; una fronte spaziosa § spaziosamente avv.

s.m. in passato, chi per mestiere puliva dalla fuliggine la canna dei camini: nero come uno spazzacamino.

s.m. lungo e robusto spillone di ottone che serviva in passato a pulire il focone delle armi da fuoco portatili.

s.m. arnese che serve a pulire i forni industriali; spazzatoio.

s.m. invar. (mar.) imbarcazione dotata di particolari attrezzature per ripulire la superficie del mare da sostanze inquinanti.

s.m. (non com.) lo spazzare, l'essere spazzato.

s.m. invar. nave attrezzata per individuare e neutralizzare le mine nemiche.

s.m. invar. n 1 grossa lama d'acciaio montata obliquamente (in senso trasversale) sulla parte inferiore di un veicolo, gener. un autocarro o un trattore, per spostare la neve da un lato | (estens.) il...

v. tr. n 1 pulire con la scopa o altro arnese: spazzare il pavimento ; spazzare le stanze , le strade | (fig.) liberare da qualcuno o da qualcosa: spazzare la città dalla delinquenza ; un forte...

s.f. lo spazzare in fretta, alla meglio: dare una spazzata al cortile. dim. spazzatina.

s.m. spazzaforno.

agg. e s.m. [f. -trice] (non com.) che, chi spazza.

s.f. autoveicolo impiegato nella pulizia delle strade; è munito anteriormente di una pompa annaffiatrice e di spazzole rotanti che convogliano la spazzatura in un apposito contenitore.

s.f. n 1 lo spazzare: gli addetti alla spazzatura delle strade n 2 l'immondizia spazzata, i rifiuti in genere: i bidoni , la cassetta della spazzatura ' (fig.) roba di nessun valore, da buttar via:...

s.m. chi un tempo raccoglieva per mestiere la spazzatura nelle case.

s.m. chi, per mestiere, spazza le strade; netturbino.

s.m. (ant.)n 1 spazio aperto, ampion 2 terreno, suolo su cui si cammina: lo spazzo era una rena arida e spessa (dante inf. xiv, 13) | pavimento, lastricato.

s.f. n 1 arnese costituito da un supporto di materiale vario, sul quale sono infissi setole, fili di saggina, di metallo, plastica o altro materiale; è usato per togliere la polvere, lucidare,...

v. tr. [io spàzzolo ecc.] pulire con la spazzola: spazzolare gli abiti , le scarpe ' ravviare con la spazzola: spazzolarsi i capelli.

s.f. n 1 lo spazzolare, spec. in fretta, alla meglio: dare una spazzolata al cappotto. dim. spazzolatina n 2 (non com.) colpo dato con la spazzola.

s.f. macchina per pulire e lucidare superfici di materiali vari mediante spazzole rotanti.

s.f. lo spazzolare, l'essere spazzolato.

s.m. fabbrica di spazzole.

s.m. n 1 dim. di spazzola n 2 piccola spazzola per pulire i denti, le unghie od oggetti di dimensioni ridotte.

s.m. n 1 accr. di spazzola n 2 grossa spazzola di forma rettangolare o quadrata, con lungo manico, usata per lavare o lucidare i pavimenti.

s.m. e f. invar. n 1 annunciatore radiofonico o televisivo | durante una manifestazione, chi dà comunicazioni, informazioni al pubblico attraverso gli altoparlantin 2 nei paesi anglosassoni, chi...

s.m. attività di chi parla, di solito attraverso impianti di amplificazione volanti, a un pubblico occasionale, per lo più nel corso di manifestazioni politico-sindacali, cortei, raccolte di firme...

s.m. chi fabbrica o vende specchi.

s.m. (non com.) lo specchiarsi.

v. tr. [io spècchio ecc.] (ant.) riflettere, rispecchiare (usato solo al part. pass.): quelle stimando specchiati sembianti, / per veder di cui fosser, li occhi torsi (dante par. iii, 20-21) |...

part. pass. di specchiare agg. (non com.) riflesso in uno specchio o in un'altra superficie | (fig.) integro, esemplare: uomo di specchiata onestà.

s.f. n 1 (rar.) lo specchiarsin 2 lucentezza caratteristica delle sezioni radiali di alcune piante da legnon 3 decorazione architettonica a riquadri rientranti delimitati da cornici | riquadro...

s.f. n 1 grande specchio con cornicen 2 tavolino con lo specchio e l'occorrente per acconciarsi | (estens.) mobile in cui lo specchio costituisce l'elemento principale | armadio a specchiera , con le...

s.m. n 1 dim. di specchio ; in partic., piccolo specchio che le donne tengono nella borsetta ' specchietto retrovisivo o retrovisore , quello applicato agli automezzi per consentire al guidatore di...

s.m. n 1 superficie liscia che produce una riflessione regolare dei raggi luminosi; in genere è costituito da una lastra di vetro metallizzata nella faccia posteriore: guardarsi nello (o allo)...

s.m. invar. programma televisivo in cui si esibisce un unico protagonista (cantante, attore e sim.).

s.m. invar. ospite straordinario di uno spettacolo televisivo.

ant. speziale, agg. n 1 che riguarda un ambito determinato; che esula da ciò che è generale, ordinario o normale; particolare, non comune: inviato speciale ; treno , volo speciale ; trattare con...

s.m. e f. [pl. m. -sti] chi si è specializzato in un determinato ramo o attività o si è dedicato a studi particolari: uno specialista di diritto commerciale , di medicina interna | atleta che...

agg. [pl. m. -ci] di, da specialista: ambulatorio specialistico ; visita , assistenza specialistica ; un settore specialistico di studi ; linguaggio specialistico , che riguarda uno specialista o una...

ant. spezialità, s.f. n 1 (non com.) l'essere speciale; particolaritàn 2 settore di un'attività artistica, scientifica, professionale ecc. in cui si è particolarmente capaci e competenti: la...

s.m. [f. -a] chi è prossimo a conseguire una specializzazione, a conclusione del relativo ciclo di studi.

v. tr. delimitare un'attività in un campo ristretto e specifico, al fine di ottenere risultati più qualificati; far acquisire una preparazione specialistica: specializzare un'azienda nella...

part. pass. di specializzare agg. che ha conseguito una specializzazione; che è dotato di una particolare competenza in un determinato settore: operaio specializzato ; medico specializzato in...

s.f. n 1 lo specializzare, lo specializzarsi, l'essere specializzato; in partic., acquisizione di una particolare preparazione e competenza in un determinato settore: avere , conseguire la...

s.f. (biol.) processo di formazione e differenziazione delle specie animali e vegetali.

ant. spezie, s.f. invar. n 1 insieme di individui con caratteri simili che li distinguono dagli altri individui dello stesso genere; in biologia, raggruppamento di organismi simili che, incrociandosi...

loc. sost. f. (biol.) carattere di organismi o sostanze che svolgono la loro azione solo verso una determinata specie biologica (p. e. quello di alcuni parassiti che possono vivere solo a spese di...

loc. agg. [pl. m. -ci] (biol.) si dice di organismo o sostanza dotati di specie-specificità.

s.f. (comm. , burocr.) elenco, distinta di cose ben specificate: la specifica delle merci spedite.

agg. che si può specificare.

v. tr. [io specìfico , tu specìfichi ecc.] precisare per mezzo di dati specifici, con chiarezza e abbondanza di particolari (anche assol.): specificare le accuse ; specificare come avvennero i...

agg. che specifica, che vale a specificare | complemento specificativo , (gramm.) complemento di specificazione.

part. pass. di specificare agg. determinato con precisione; circostanziato: fornire una nota specificata delle spese § specificatamente avv. in modo particolareggiato: esporre specificatamente...

s.f. n 1 lo specificare, l'essere specificato; descrizione, indicazione particolareggiata: la fattura deve contenere la specificazione delle merci vendute e dei relativi prezzi | complemento di...

s.f. l'essere specifico; carattere specifico.

agg. [pl. m. -ci]n 1 caratteristico di una specie ' differenza specifica , nella logica aristotelica e scolastica, ciò che distingue una specie da un'altra appartenente allo stesso genere '...

v. tr. (med.) esplorare con lo specillo.

s.m. (med.) sonda metallica lunga e sottile, gener. con la punta arrotondata, usata per esplorare ferite o recessi anatomici.

s.m. adattamento it. di specimen.

s.m. invar. n 1 saggio, campione; in partic., pubblicazione di poche pagine, a scopo pubblicitario, contenente saggi di una grande opera editoriale in preparazionen 2 (banc.) firma autografa...

s.f. n 1 l'essere specioso: la speciosità di un argomento n 2 (ant.) bellezza fuori dell'ordinario.

agg. n 1 che è giusto e vero solo in apparenza, detto soprattutto di argomenti che tendono a persuadere: giustificazioni speciose ; un pretesto specioso n 2 (ant.) molto bello, di una bellezza...

s.m. invar. prosciutto crudo disossato e affumicato; è una specialità altoatesina, tirolese e bavarese.

s.m. [pl. -chi]n 1 (lett.) caverna, antro, spelonca: ascosa in un selvaggio speco / non lungi avea la solitaria cella (ariosto o. f. xxiv, 91) ' sacro speco , antro presso subiaco dove san...

s.f. n 1 (ant.) parte elevata di un edificio da cui è possibile osservare il cielon 2 edificio destinato a osservatorio astronomico.

vedi speculare 1.

s.m. (med.) strumento a forma di tubo o d'imbuto usato per esplorare alcune cavità esterne o per dilatarne gli orifizi.

agg. che può essere oggetto di indagine razionale, speculativa.

rar. specolare, v. intr. [io spèculo ecc. ; aus. avere]n 1 indagare con la ragione; ragionare filosoficamente; meditare: speculare sulla natura dell'universo n 2 (econ.) fare una speculazione...

s.f. (ant.) la facoltà di speculare, cioè di meditare, di indagare filosoficamente.

agg. n 1 che si riferisce alla speculazione intellettuale; che ha come unico scopo la ricerca puramente teorica, senza intenti pratici: scienze speculative n 2 adatto, incline alla speculazione, alla...

agg. e s.m. [f. -trice]n 1 chi fa speculazioni: uno speculatore avveduto | (estens.) nel linguaggio comune, chi fa manovre speculative: uno speculatore senza scrupoli n 2 chi medita, indaga...

agg. che riguarda una speculazione commerciale o finanziaria; speculativo: le manovre speculatorie di un gruppo monopolistico.

s.f. n 1 la ricerca avente come unico scopo il conoscere, senza intenti pratici o applicazioni tecniche; l'attività razionale che si esplica su oggetti non dati dall'esperienza: la speculazione...

vedi ospedale.

agg. (ant.) ospedaliero s.m. direttore, prefetto di un ospedale.

non com. ospedalità, s.f. (burocr.) il ricovero e la degenza in ospedale; il costo della degenza e delle cure.

e deriv. vedi ospedalizzare e deriv.

v. tr. [io spedantisco , tu spedantisci ecc.] (non com.) liberare dalla pedanteria; rendere meno pedante o meno pedantesco.

v. tr. [io spèdo ecc.]n 1 (non com.) stancare, rovinare i piedi per il troppo camminaren 2 (mar.) sollevare dal fondo l'àncora di una nave | spedarsi v. rifl. (fam.) stancarsi, rovinarsi i piedi...

v. tr. [io spedisco , tu spedisci ecc.]n 1 (ant.) sbrigare, disimpegnare: spedire una faccenda | oggi è usato soltanto in alcune locuzioni: spedire una ricetta , preparare un farmaco secondo quanto...

s.f. l'essere spedito; prontezza e celerità nel fare qualcosa.

agg. (non com.) sbrigativo, spiccio: nel tribunale di provvisione vien proposto, come più facile e più speditivo, un altro ripiego (manzoni p. s. xxviii) § speditivamente avv.

part. pass. di spedire agg. n 1 sciolto; svelto, veloce: pronuncia spedita ; passo spedito | usato anche come avv. : parlare , camminare spedito n 2 (fam.) si dice di persona che non ha più...

s.m. [f. -trice] (non com.) chi spedisce; mittente.

s.f. n 1 lo spedire, l'essere spedito; l'attività dello spedizioniere: la spedizione di un pacco, di una raccomandata ; spese di spedizione ; contratto di spedizione ; casa di spedizione | ciò che...

s.m. chi esegue spedizioni di merci per conto di terzi, curando le relative operazioni accessorie.

s.m. invar. specialità del motociclismo che si svolge su piste ellittiche con fondo di cenere e sabbia, percorse in senso antiorario; le motociclette, prive di freni, obbligano i concorrenti a...

s.m. (ant. , poet.) specchio: dicemi spesso il mio fidato speglio, / l'animo stanco, e la cangiata scorza (petrarca canz. ccclxi, 1-2).

v. tr. [io spégno ecc.] liberare un oggetto dato in pegno, pagando la somma stabilita.

tosc. o lett. spengere, v. tr. [pres. io spèngo (o spéngo), tu spègni (o spégni) ecc. ; pass. rem. io spènsi (o spénsi), tu spegnésti ecc. ; part. pass. spènto (o spénto)]n 1 far...

s.m. lo spegnere, lo spegnersi, l'essere spento.

tosc. o lett. spengitoio, s.m. arnese a forma di imbuto rovesciato, che si fissa in cima a una canna, usato per spegnere la fiamma di candele, lumi a petrolio ecc.

tosc. o lett. spengitore, agg. e s.m. [f. -trice] (non com.) che, chi spegne (anche fig.).

s.f. lo spegnere.

s.m. (non com.) lo spelacchiare, lo spelacchiarsi, l'essere spelacchiato.

v. tr. [io spelàcchio ecc.] privare di parte del pelo; togliere, strappare il pelo qua e là | spelacchiarsi v. rifl. perdere il pelo qua e là: l'orsacchiotto di peluche comincia a spelacchiarsi.

part. pass. di spelacchiare agg. che ha perso il pelo qua e là che ha pochi peli, poche penne: una pelliccia spelacchiata ; un gatto spelacchiato | (estens.) che ha pochi capelli: un vecchio...

v. tr. [io spèlago , tu spèlaghi ecc.] (ant.)n 1 togliere dal pelagon 2 (fig.) liberare da un impaccio, da una situazione intricata | v. intr. [aus. essere]n 1 uscire dal pelagon 2 (fig.)...

s.f. lo strato esterno del bozzolo del baco da seta, che presenta filamenti disordinati e soffici e viene scartato.

s.f. spelatrice.

s.f. operazione con la quale il bozzolo del baco da seta viene liberato dalla spelaia.

v. tr. [io spélo ecc.] privare del pelo; togliere, far cadere il pelo | spelarsi v. rifl. perdere il pelo: la pelliccia si sta spelando | (estens.) perdere i capelli (per lo più scherz.): ha...

s.f. macchina usata nella spelaiatura.

s.f. n 1 (non com.) lo spelare, lo spelarsi, l'essere spelaton 2 cascame di cotone.

vedi spelta.

agg. (scient.) delle caverne: fauna spelea ; orso speleo.

primo elemento di parole composte del linguaggio scientifico, formate modernamente, dal gr. spélaion 'caverna' (speleologia).

s.f. branca della biologia che studia la vita nell'ambiente cavernicolo.

agg. [pl. m. -ci] di, relativo alla speleobiologia.

s.m. [f. -a ; pl. m. -gi] studioso, esperto di speleobiologia.

s.f. ramo della speleobiologia che studia le specie vegetali cavernicole.

agg. [pl. m. -ci] di, relativo alla speleobotanica s.m. [f. -a] studioso, esperto di speleobotanica.

s.f. scienza che studia le grotte, la loro origine e le loro caratteristiche fisiche, morfologiche e biologiche.

agg. [pl. m. -ci] riguardante la speleologia: spedizione speleologica.

s.m. [f. -a ; pl. m. -gi , pop. -ghi] studioso, esperto di speleologia.

s.f. ramo della speleobiologia che studia le specie animali cavernicole.

agg. [pl. m. -ci] di, relativo alla speleozoologia.

s.m. [f. -a ; pl. m. -gi] studioso, esperto di speleozoologia.

v. tr. [io spèllo ecc.]n 1 levare, strappare la pelle dal corpo di un animale ucciso: spellare un coniglio ' riferito a persona, produrre un'escoriazione: spellare le mani n 2 (fig. fam.) chiedere...

s.f. lo spellare, lo spellarsi, l'essere spellato | la parte spellata; abrasione, escoriazione: farsi una spellatura al ginocchio.

v. tr. [io spellìccio ecc.] (non com.)n 1 privare della pelliccia; togliere, levare la pelle o il pelon 2 (fig.) malmenare, conciare per le feste.

s.f. (non com.) lo spellicciare, l'essere spellicciato.

s.m. invar. pronuncia distaccata delle singole lettere che compongono una parola; compitazione.

ant. o pop. spelunca, s.f. n 1 antro naturale, profondo e vasto, nei fianchi di un monte; caverna, grotta. dim. spelonchetta n 2 (fig.) abitazione tetra, squallida: abitare in una spelonca n 3 (ant.)...

region. spelda, s.f. pianta delle graminacee simile al frumento; è detta anche farro.

vedi spelonca.

non com. spene, s.f. (poet.) speranza: questo di tanta speme oggi mi resta! (foscolo sonetti).

s.m. invar. giacca corta e molto attillata, bordata di astracan e guarnita di alamari, indossata un tempo dagli ufficiali di cavalleria | oggi, gilè di maglia di lana da uomo.

s.m. [f. -a] chi spende smodatamente, con eccessiva facilità.

v. tr. [pres. io spèndo ecc. ; pass. rem. io spési , tu spendésti ecc. ; part. pass. spéso]n 1 dare, cedere denaro ad altri, spec. in pagamento di qualcosa (anche assol.): spendere ventimila...

agg. [pl. f. -ce] che ama spendere molto, con facilità: gente spendereccia ' che richiede molte spese: vita spendereccia.

agg. che si può spendere.

s.f. l'essere spendibile.

o spenducchiare, v. tr. [io spendìcchio ecc.] spendere poco, moderatamente | con sign. contrario, spendere in misura notevole, considerevole (spec. assol.): spendicchiano anche loro per vestire.

s.m. (ant.) spesa, dispendio: tutti quanti fuor guerci / sì de la mente in la vita primaia, / che con misura nullo spendio ferci (dante inf. vii, 40-42).

s.f. (non com.) lo spendere; spesa.

s.m. n 1 [f. -trice] (non com.) chi spenden 2 (mar.) ciascuno dei marinai incaricati, a turno, di effettuare l'acquisto giornaliero di viveri sul mercato, per la propria nave: mezzo degli spenditori ,...

vedi spendicchiare.

vedi speme.

e deriv. vedi spegnere e deriv.

v. tr. [io spennàcchio ecc.]n 1 privare di parte delle penne; togliere, strappare le penne qua e là: il cane ha spennacchiato i polli n 2 (fig. fam.) carpire denaro: farsi spennacchiare al gioco |...

part. pass. di spennacchiare agg. n 1 che è privo di penne qua e là: una gallina spennacchiata n 2 (scherz.) che ha pochi capelli, che è privo di capelli: testa spennacchiata.

v. tr. [io spénno ecc.]n 1 strappare le penne, privare delle penne: spennare un pollo , una pernice n 2 (fig. fam.) carpire denaro: farsi spennare al tavolo da gioco | far pagare un prezzo...

s.f. lo spennare, soprattutto in fretta, alla meglio: dare una spennata alla gallina.

s.f. lo spennare, l'essere spennato.

v. tr. [io spennèllo ecc.] passare su una superficie un pennello intinto in un liquido: spennellare la parete di vernice bianca ; spennellarsi una ferita con il mercurocromo | (assol.) verniciare,...

s.f. lo spennellare, spec. in fretta, alla meglio: dare una spennellata di minio all'inferriata.

s.f. lo spennellare, l'essere spennellato; in partic., applicazione di medicamenti liquidi con un pennello.

s.f. spensieratezza abituale che confina con la leggerezza, con la negligenza | atto compiuto con leggerezza.

s.f. l'essere spensierato: un periodo di spensieratezza.

agg. n 1 che non ha preoccupazioni; privo di pensieri gravi o fastidiosi: un ragazzo spensierato ; vita spensierata ; età spensierata , la fanciullezzan 2 (non com.) che non pensa a quello che...

part. pass. di spegnere agg. n 1 che non brucia più: fuoco spento | calce spenta , idrossido di calcion 2 (fig.) privo di luce, di vivezza; smorzato, attutito: sguardo spento ; voce spenta ; colori...

v. tr. [io spènzolo ecc.] far penzolare; tenere qualcosa sospesa nel vuoto in modo che penzoli: spenzolare un braccio fuori del finestrino | v. intr. [aus. avere] stare sospeso; penzolare: una...

o spenzoloni , avv. penzoloni, pendendo dall'alto.

s.m. vorace mammifero del brasile simile a un cane tozzo, con pelo bruno, collo grosso e muso appiattito (ord. carnivori).

s.f. n 1 (ant. , lett.) sfera; in partic., ciascuna delle sfere concentriche che, secondo l'ipotesi geocentrica, componevano il cielo: la spera ottava vi dimostra molti / lumi (dante par. ii,...

agg. che si può sperare: un risultato sperabile ; è sperabile che tutto si concluda per il meglio § sperabilmente avv. (non com.) in modo sperabile, augurabile: tornerà sperabilmente domani.

s.f. n 1 lo sperare; l'attesa viva e fiduciosa di un bene futuro: avere , nutrire speranza ; infondere speranza ; abbandonare , perdere ogni speranza ; esserci poca speranza , solo qualche speranza ;...

agg. pieno di speranza (spesso scherz.): aspettava speranzoso § speranzosamente avv.

v. tr. [io spèro ecc.]n 1 attendere con fiducia che accada una cosa desiderata; credere che possa verificarsi un dato evento: che cosa speri? ; spera di essere promosso ; spero che oggi non piova ;...

s.f. lo sperare le uova mediante un apparecchio speciale che emette un fascio luminoso, per controllare se sono fresche o se sono fecondate.

s.m. [pl. sperauòva] apparecchio provvisto di una sorgente luminosa, usato per la speratura delle uova.

v. tr. [coniugato come perdere]n 1 (lett.) disperdere: tu dalle stanche ceneri / sperdi ogni ria parola (manzoni il cinque maggio)n 2 (non com.) smarrire, perdere: sperdere la strada | sperdersi v....

s.m. (non com.) lo sperdere, lo sperdersi.

s.m. [f. -trice] (ant. , lett.) chi sperde.

part. pass. di sperdere agg. solitario, isolato: un paesino sperduto | essere , sentirsi , trovarsi sperduto , solo e a disagio in un ambiente non familiare § sperdutamente avv.

v. tr. [io sperèquo ecc.] determinare, provocare una sperequazione.

part. pass. di sperequare agg. caratterizzato da sperequazione: compensi , tributi sperequati.

s.f. mancanza di uniformità, di adeguata distribuzione: sperequazione della ricchezza , disuguaglianza nella distribuzione della ricchezza fra le diverse classi sociali; sperequazione tributaria ,...

v. tr. [pres. io spèrgo , tu spèrgi ecc. ; pass. rem. io spèrsi , tu spergésti ecc.] (ant. , lett.) disperdere.

ant. pergiurare, v. tr. e intr. [aus. dell'intr. avere]n 1 giurare il falso | spergiurare il nome di dio , giurare il falso in suo nomen 2 giurare solennemente: continua a spergiurare di non saperne...

s.m. [f. -trice] (lett.) chi spergiura, giura il falso o non mantiene i giuramenti fatti; spergiuro.

ant. pergiuro, agg. e s.m. [f. -a] che, chi giura il falso o non mantiene un giuramento.ant. pergiuro, s.m. giuramento falso.

o spergula , s.f. (bot.) lo stesso che renaiola.

v. rifl. [io mi sperìcolo ecc.]n 1 (non com.) esporsi sconsideratamente a un pericolon 2 (tosc.) spaventarsi, perdersi d'animo di fronte a pericoli veri o supposti.

part. pass. di spericolarsi agg. n 1 che disprezza, che sfida il pericolo; che si espone temerariamente al pericolo: un ragazzo , un guidatore spericolato | usato anche come s.m. [f. -a]: è uno...

sperienzia vedi esperienza.

agg. che si può sperimentare.

s.f. l'essere sperimentabile.

agg. n 1 che si basa sull'esperimento, sulla sperimentazione; più in generale, che si basa sull'esperienza, che è empirico: dimostrazione , prova sperimentale ; metodo sperimentale | scienza...

s.m. caratteristica di una teoria, di una ricerca, di un'attività che si fondano sul metodo sperimentale | nelle arti e in letteratura, tendenza a ricercare e sperimentare nuove forme e tecniche...

s.m. e f. [pl. m. -sti] seguace dello sperimentalismo | usato anche come agg. : narrativa sperimentalista.

agg. [pl. m. -ci] relativo allo sperimentalismo, agli sperimentalisti.

meno com. esperimentare [e-spe-ri-men-tà-re], tosc. spermentare [sper-men-tà-re], v. tr. [io speriménto ecc.]n 1 verificare con esperimenti; mettere alla prova qualcosa per giudicarne l'efficacia,...

part. pass. di sperimentare agg. n 1 che ha fatto esperienza; esperto, provetto: un insegnante sperimentato n 2 che ha dato buon esito, che si è dimostrato efficiente; collaudato, provato: un...

meno com. esperimentatore [e-spe-ri-men-ta-tó-re], s.m. [f. -trice] chi sperimenta; chi fa esperimenti.

s.f. lo sperimentare, l'essere sperimentato; verifica per mezzo di esperimenti: metodo di sperimentazione ; sperimentazione biologica , medica ; un prodotto ancora in fase di sperimentazione |...

vedi esperimento.

s.m. piccolo pesce comune nelle acque costiere, con corpo slanciato e carni dall'odore caratteristico; serve come esca per catturare altri pesci (ord. clupeiformi).

s.m. [pl. -mi] (biol.) liquido organico viscoso, di colore biancastro e di odore caratteristico, che contiene gli spermatozoi e viene espulso con l'eiaculazione.

s.m. liquido grasso biancastro, che solidifica all'aria, ricavato dalla testa di alcuni cetacei (p. e. dal capodoglio) e usato per candele, cosmetici e come lubrificante.

s.m. (bot.) apparato vegetale nel quale si formano i gameti maschili.

s.f. (zool.) organo dell'apparato riproduttore femminile o ermafrodito di molti invertebrati, in cui vengono raccolti gli spermatozoi che serviranno per la fecondazione delle uova.

s.f. (biol.) fecondazione artificiale.

agg. [pl. m. -ci] (biol.) dello sperma, relativo allo sperma: liquido spermatico ; vie spermatiche , il complesso dei tubuli e dei condotti elaboratori ed escretori dello sperma.

s.m. (biol.) ultima cellula differenziata della spermatogenesi dalla quale deriva lo spermatozoo.

primo elemento di parole composte del linguaggio scientifico, formate modernamente dal gr. spérma -atos 'seme'; indica relazione col seme o col gamete maschile (spermatozoo).

s.m. (med.) cisti che si forma nel testicolo o nell'epididimo e che contiene liquido seminale.

s.m. (biol.) elemento cellulare della spermatogenesi intermedio fra lo spermatogonio e lo spermatidio.

s.f. pl. (bot.) lo stesso che fanerogame.

s.m. , o spermatofora s.f. , (biol.) formazione dell'apparato genitale maschile di alcune classi di invertebrati e degli anfibi urodeli, costituita da una capsula contenente un ammasso di...

s.f. (biol.) processo di formazione degli spermatozoi.

s.m. (biol.) il primo elemento cellulare differenziato della spermatogenesi.

s.f. (med.) perdita involontaria di liquido seminale.

s.m. (bot.) ciascuno dei gameti maschili che si producono nello spermatangio.

s.m. (biol.) cellula maschile fecondante.

vedi sperimentare.

agg. e s.m. [pl. -di] si dice di prodotto capace di distruggere gli spermatozoi, usato soprattutto a scopo anticoncezionale.

agg. [pl. -ci] (biol.) spermatico.

s.f. (biol.) sostanza proteica presente nel liquido prostatico e quindi nel liquido seminale, riscontrabile in diversi tessuti umani.

s.m. (biol.) spermatozoo.

s.m. [pl. -mi] (med.) quadro completo delle caratteristiche presentate dai componenti cellulari del liquido seminale di un individuo; spermiogramma.

s.f. (biol.) spermatogenesi.

s.m. [pl. -mi] (med.) spermiocitogramma.

s.f. (med.) coltura dello sperma per individuare eventuali germi patogeni.

s.m. piccolo mammifero roditore con arti e coda brevi, lungo e folto pelame grigio-giallastro.

v. tr. (pop.) deridere qualcuno rivolgendogli delle pernacchie.

v. tr. (ant. , lett.) disprezzare; ripudiare, rigettare: la divina bontà, che da sé sperne / ogne livore (dante par. vii, 64-65).

s.m. lo speronare, l'essere speronato.

v. tr. [io speróno ecc.]n 1 detto di nave, colpire un'altra nave con lo sperone o con la prora | (estens.) detto di autoveicolo, colpirne un altro nella fiancatan 2 (rar.) stimolare il cavallo con...

s.f. colpo dato con lo sperone.

part. pass. di speronare agg. n 1 di animale, provvisto di sperone: il gallo ha le zampe speronate n 2 di edificio, rafforzato da speroni, da contrafforti.

s.m. n 1 arnese di metallo che si applica al tacco dello stivale del cavaliere per stimolare il cavallo nei fianchi; spronen 2 (mar.) robusta prominenza nella prua delle navi da guerra usata per...

s.f. (bot.) lo stesso che sprone di cavaliere.

s.m. (non com.) sperpero.

v. tr. [io spèrpero ecc.]n 1 spendere senza criterio, smodatamente: sperperare il denaro , un patrimonio n 2 (estens.) impiegare male, consumare inutilmente: sperperare le forze , il proprio ingegno...

s.m. [f. -trice] chi sperpera; scialacquatore.

s.m. uno sperperare continuo.

s.m. lo sperperare; sciupio, spreco: sperpero di denaro , di forze.

part. pass. di sperdere agg. n 1 che ha perduto l'accompagnatore o la guida: bambino sperso ; cane sperso n 2 (fig.) disorientato, spaesato, sperduto: sentirsi , trovarsi sperso.

s.f. nella lavorazione dei formaggi molli, tavolo di legno inclinato e scanalato, su cui si colloca la cagliata nelle fascere, per facilitare la fuoruscita del siero.

v. tr. n 1 privare della personalità (anche assol.): un lavoro che spersonalizza n 2 rendere impersonale: la pubblicità tende a spersonalizzare i gusti | togliere a qualcosa un'impronta troppo...

s.f. lo spersonalizzare, lo spersonalizzarsi, l'essere spersonalizzato.

v. intr. [io spèrtico , tu spèrtichi ecc. ; aus. essere] (rar.) allungarsi come una pertica | sperticarsi v. rifl. fare qualcosa in maniera eccessiva e affettata; profondersi: sperticarsi in...

part. pass. di sperticare agg. n 1 (non com.) esageratamente lungo; sproporzionato: naso sperticato n 2 (fig.) eccessivo, esagerato: lodi sperticate § sperticatamente avv. in modo eccessivo;...

vedi esperto.

s.f. n 1 lo spendere; la somma di denaro che si spende: sostenere una spesa ; avere molte spese ; dividere la spesa ; una spesa piccola , grossa ; spese ordinarie , straordinarie ; spese postali ,...

v. tr. [io spéso ecc.] pagare le spese di qualcuno; mantenere a proprie spese: spesare un dipendente di tutto.

part. pass. di spesare agg. rimborsato delle spese: per le trasferte è spesato dall'azienda.

part. pass. di spendere e agg. nei sign. del verbo.

v. intr. [io spességgio ecc. ; non sono usate le forme composte] (non com.) essere frequente, ripetersi spesso: un'opera in cui spesseggiano le citazioni.

s.f. (non com.)n 1 l'essere spesso, non sottilen 2 frequenza.

s.m. n 1 strumento per misurare il gioco tra due organi meccanici o la larghezza delle fessure nei pezzi in lavorazione; è costituito da una serie di lamine d'acciaio di spessore noton 2 strumento...

v. tr. [io spessisco , tu spessisci ecc.] (ant.) rendere spesso, condensare | v. intr. [aus. essere], spessirsi v. rifl. (ant.) diventare spesso.

agg. n 1 denso: una poltiglia spessa n 2 fitto, folto: una foresta molto spessa n 3 di notevole spessore: un muro , un vetro spesso | che ha un determinato spessore: una tavola spessa tre centimetri...

s.m. n 1 la distanza fra due superfici opposte che delimitano esternamente un corpo; grossezza: lo spessore del muro ; un cartone dello spessore di tre millimetri (o di tre millimetri di spessore)n 2...

v. intr. [io spetézzo ecc. ; aus. avere] (ant. volg.) fare peti.

v. tr. [io spètro ecc.] (ant. , lett.) intenerire, rendere meno duro, meno aspro: i duri cor penètra / soavemente, e gli ammollisce e spetra (tasso g. l. ii, 83) | spetrarsi v. rifl. (ant. ,...

agg. rispettabile, ragguardevole (usato solo negli indirizzi e all'inizio di lettere commerciali): spettabile ditta.

agg. che ha le caratteristiche, l'attrattiva di uno spettacolo grandioso; scenografico; straordinario, eccezionale a vedersi: cerimonia , film spettacolare ; partita , gara spettacolare ; un...

s.f. qualità di ciò che è spettacolare.

v. tr. rendere spettacolare, trasformare in una sorta di spettacolo: spettacolarizzare un evento , una cerimonia , un rito | spettacolarizzarsi v. rifl. assumere i tratti, le dimensioni di uno...

s.f. lo spettacolarizzare, lo spettacolarizzarsi, l'essere spettacolarizzato.

s.m. n 1 rappresentazione, per lo più di tipo artistico (teatrale, cinematografica, televisiva, circense ecc.), che si svolge davanti a un pubblico appositamente convenuto; anche, manifestazione...

agg. n 1 che sorprende per la sua grandiosità che ha il carattere di uno spettacolo grandioso: festa spettacolosa n 2 (fam.) straordinario, eccezionale: avere una memoria spettacolosa §...

part. pres. di spettare agg. che spetta, che appartiene, che compete: esigere la retribuzione spettante.

s.f. (burocr.)n 1 lo spettare a qualcuno; competenza, pertinenza: la questione non è di nostra spettanza n 2 ciò che spetta per una prestazione eseguita: liquidare a un dipendente ogni sua...

v. intr. [io spètto ecc. ; aus. essere] competere, appartenere per diritto o per dovere; essere di pertinenza: vi spetta una forte somma ; spetta a voi chiedere scusa ; non spetta a lui giudicare...

s.m. [f. -trice]n 1 chi assiste a uno spettacolo: gli spettatori applaudirono a lungo gli attori ; una trasmissione televisiva seguita da milioni di spettatori n 2 chi assiste a un determinato...

v. intr. [io spettégolo ecc. ; aus. avere] fare pettegolezzi; sparlare: spettegolare su tutto e su tutti.

v. tr. [io spèttino ecc.] scompigliare, mettere in disordine i capelli: il vento mi ha spettinato | spettinarsi v. rifl. o intr. pron. scompigliarsi i capelli: essersi tutto spettinato.

part. pass. di spettinare agg. che ha i capelli scomposti, in disordine.

agg. n 1 di, da spettro; che somiglia a uno spettro: apparizione , figura spettrale ; avere un aspetto spettrale | luce spettrale , livida e irrealen 2 (fis.) che si riferisce allo spettro di una...

s.m. n 1 fantasma di una persona morta; larva: un vecchio maniero popolato di spettri | essere , sembrare uno spettro , si dice di persona magra ed emaciatan 2 (fig.) grave minaccia incombente: lo...

s.m. (astr.) strumento per la misura della radiazione stellare (soprattutto solare), costituito dall'accoppiamento di un bolometro con uno spettroscopio.

s.f. disciplina che applica gli studi della spettroscopia alla chimica, spec. per quanto riguarda l'analisi quantitativa e qualitativa delle sostanze.

agg. [pl. m. -ci] relativo alla spettrochimica.

s.m. (fis.) strumento costituito da un colorimetro accoppiato a uno spettroscopio, usato per eseguire misurazioni relative di assorbimento per i vari colori dello spettro visibile.

agg. [pl. m. -ci] (astr.) di, relativo allo spettroeliografo.

s.m. (astr.) strumento per fotografare il sole in luce monocromatica, costituito da un telescopio a cui è accoppiato uno spettrografo.

agg. [pl. m. - ci] (astr.) di, relativo allo spettroelioscopio.

s.m. (astr.) strumento per l'osservazione del sole in luce monocromatica.

s.f. parte della spettrochimica che riguarda misure quantitative di spettri.

agg. [pl. m. -ci] (fis. , chim. fis.) di, relativo allo spettrofotometro.

s.m. (fis. , chim. fis.) strumento che produce una radiazione elettromagnetica e ne misura l'interazione con una sostanza posta sul suo percorso.

s.f. (fis. , chim. fis.) insieme di tecniche per la produzione e la registrazione di spettri ottici o di altra natura.

agg. [pl. m. -ci] (fis. , chim. fis.) di, relativo alla spettrografia o allo spettrografo.

s.m. (fis. , chim. fis.) spettrometro munito di sistema fotografico usato per fotografare lo spettro di una sorgente radiante.

s.m. [pl. -mi] l'immagine che si ottiene per mezzo dello spettrografo.

s.f. (fis. , chim. fis.) tecnica e sistema per misurare le lunghezze d'onda e l'intensità delle righe degli spettri.

agg. [pl. m. -ci] (fis. , chim. fis.) di, relativo alla spettrometria o allo spettrometro.

s.m. (fis. , chim. fis.) spettroscopio munito di scala graduata o di altro dispositivo per misurare direttamente la lunghezza d'onda delle radiazioni dello spettro esaminato | spettrometro di massa...

s.f. (fis.) misurazione dell'energia irradiata da un corpo in un ristretto intervallo di lunghezze d'onda.

agg. [pl. m. -ci] (fis.) di, relativo alla spettroradiometria o allo spettroradiometro.

s.m. (fis.) strumento per eseguire la spettroradiometria.

s.f. branca della fisica e della chimica-fisica che studia il modo di produzione delle radiazioni elettromagnetiche e la loro interazione con la materia | spettroscopia di massa , studio...

agg. [pl. m. -ci] (fis.) relativo alla spettroscopia o allo spettroscopio: esame spettroscopico.

s.m. (fis.) strumento costituito essenzialmente da un prisma ottico, impiegato per l'osservazione visuale e lo studio di uno spettro luminoso.

e deriv. vedi speciale e deriv. s.m. (ant. , pop.)n 1 venditore di spezie, di erbe medicinalin 2 farmacista; droghiere.

v. tr. [io spèzio ecc.] (non com.)n 1 condire, aromatizzare con spezien 2 (fig.) rendere più sapido, più piccante.

vedi specie.s.f. pl. il complesso degli aromi (pepe, cannella, noce moscata, chiodi di garofano ecc) che si usano per insaporire e condire i cibi | sostanze aromatiche di uso medicinale.

s.f. n 1 (ant. , pop.) bottega dello spezialen 2 spec. pl. insieme, assortimento di spezie: commerciare in spezierie.

agg. che si può spezzare.

s.m. (non com.) lo spezzare, l'essere spezzato.

v. tr. [io spèzzo ecc.]n 1 dividere, rompere in pezzi: spezzare il pane , una lastra di vetro ; spezzare la legna con l'accetta ; spezzare un ramo , schiantarlo, staccarlo dall'albero | (fam.)...

s.m. (gastr.) pietanza di carne tagliata in piccoli pezzi, fatta rosolare a fuoco lento con olio e burro e poi cucinata in umido: spezzatino di vitello con patate | (estens.) la carne tagliata a...

part. pass. di spezzare agg. n 1 diviso in parti; rotto: legna spezzata ; braccio spezzato n 2 (estens.) che manca di continuità, interrotto: un periodare spezzato , frammentario | orario spezzato...

s.m. [f. -trice] (non com.) chi spezza; in partic., chi divide una bestia macellata in grossi pezzi.

s.f. macchina usata nella panificazione per dividere la pasta nei pezzi desiderati.

s.f. n 1 lo spezzare, l'essere spezzato | la parte, il pezzo che si ottiene spezzandon 2 volume scompagnato di una determinata operan 3 nel linguaggio di borsa, quantità di titoli inferiore alla...

s.m. lo spezzettare, lo spezzettarsi, l'essere spezzettato.

v. tr. [io spezzétto ecc.] dividere in piccoli pezzi, ridurre a pezzetti; dividere in tante piccole parti: spezzettare il pane ; spezzettare un'eredità | spezzettare il discorso , (fig.)...

s.f. spezzettamento; la cosa spezzettata (anche fig.): una partita piena di spezzettature , di interruzioni.

agg. di la spezia s.m. [f. -a] chi è nato o abita a la spezia.

s.m. bombardamento con spezzoni.

v. tr. [io spezzóno ecc.] colpire, bombardare con spezzoni: spezzonare la colonna nemica.

s.m. n 1 (mil.) rudimentale bomba formata da un tubo metallico pieno di esplosivo e munito di miccia, lanciata a mano o da un aereon 2 (cine.) pezzo di pellicola di lunghezza inferiore a quella di un...

s.f. n 1 chi di nascosto, per compenso o mosso da malevolenza, riferisce notizie segrete o fatti compromettenti a chi possa valersene; chi esercita lo spionaggio: scoprire , identificare una spia ;...

v. tr. [io spiàccico , tu spiàccichi ecc.] schiacciare, spappolare: spiaccicare una mosca sul muro | spiaccicarsi v. rifl. schiacciarsi, spappolarsi: l'uovo si è spiaccicato sul pavimento.

s.m. n 1 uno spiaccicare continuo; lo spiaccicarsi di più cosen 2 insieme di cose spiaccicate.

part. pres. di spiacere agg. n 1 che prova dispiacere, rammarico (per lo più in espressioni di cortesia): essere spiacente dell'accaduto ; sono molto spiacente di non poterla aiutare ; spiacente,...

s.f. (ant.) dispiacere.

v. intr. [coniugato come piacere ; aus. essere]n 1 provocare rammarico, rincrescimento: mi spiace che non sia arrivato in tempo | mi spiace , se non ti spiace , formule di cortesia usate per...

agg. che dà dispiacere o fastidio; sgradito, increscioso: notizia , compagnia spiacevole ; un contrattempo , una situazione spiacevole § spiacevolmente avv.

s.f. l'essere spiacevole, sgradito.

s.f. [pl. -ge]n 1 striscia pianeggiante, sabbiosa o ghiaiosa, che costeggia il mare (o uno specchio d'acqua, un fiume); in partic., tratto di litorale frequentato dai bagnanti: le spiagge del tirreno...

s.m. (non com.) lo spiare.

agg. che si può spianare.

s.m. n 1 lo spianare, l'essere spianaton 2 (ant.) spiegazione, commento di un testo.

v. tr. n 1 rendere piano o pianeggiante, eliminando le disuguaglianze; pareggiare: spianare il terreno | spianare la pasta , distenderla a foglio | spianare una cucitura , renderla piatta e liscia |...

s.f. n 1 lo spianare: dare una spianata alla pasta , alle cuciture n 2 vasto spiazzo pianeggiante: una grande spianata verde.

s.f. tavola di legno piallata su cui si fa la pasta e si tira la sfoglia.

s.m. qualsiasi strumento per spianare | (non com.) matterello.

s.m. [f. -trice]n 1 (non com.) chi spianan 2 (ant. fig.) commentatore, interprete di testi.

s.f. macchina per spianare il terreno o altre superfici.

s.f. lo spianare, l'essere spianato.

s.m. n 1 (non com.) lo spianare; il luogo spianaton 2 la quantità di grano che anticamente, a firenze, veniva assegnata a ogni fornaio per fare il pane: mezzo spiano , l'assegnazione ridotta; tutto...

s.m. (non com.) lo spiantare, l'essere spiantato.

v. tr. n 1 (non com.) sradicare, svellere; togliere una cosa conficcata: spiantare un albero , le erbacce ; spiantare un palo n 2 (ant.) demolire, abbattere dalle fondamenta: spiantare un edificio |...

part. pass. di spiantare agg. e s.m. [f. -a] che, chi è ridotto in miseria, in cattive condizioni economiche: sposare uno spiantato ; un giovane spiantato.

s.m. attrezzo agricolo con cui si svellono le piantine con l'intera zolla di terra che contiene le radici.

s.m. (non com.) decadimento, rovina economica; usato solo nelle loc.: andare , mandare a spianto , cadere, mandare in rovina.

v. tr. n 1 osservare attentamente e di nascosto il comportamento e l'attività altrui per scoprire, sapere qualcosa o anche solo per ricavarne indizi, elementi utili (anche assol.): spiare il nemico ;...

s.f. il fare la spia; delazione: la polizia ha catturato i rapinatori in seguito a una spiata.

v. tr. [io spiattèllo ecc.]n 1 dichiarare, dire apertamente cose che dovrebbero essere tenute segrete; riferire con ampiezza di particolari, senza reticenza: è andato a spiattellare a tutti quello...

s.m. n 1 lo spiazzare, l'essere spiazzaton 2 (econ.) in un sistema economico in condizioni di piena occupazione, riduzione del livello degli investimenti privati come effetto di un aumento della spesa...

v. tr. n 1 nel gioco del calcio, del tennis ecc., ingannare l'avversario inviando la palla dalla parte opposta a quella in cui se l'aspetta: spiazzare il portiere con una finta n 2 (fig.) mettere in...

s.f. (non com.)n 1 spiazzo, raduran 2 (fig.) zona del cuoio capelluto in cui i capelli sono caduti.

s.m. spazio libero e piano di una certa ampiezza: uno spiazzo in mezzo al bosco.

vedi spiga.

spicanardo vedi spigonardo.

s.m. (bot.) infiorescenza tipica delle labiate.

agg. lo stesso che spicco 1.

agg. si dice di frutto la cui polpa si stacca con facilità dal nocciolo (p. e. pesca, albicocca); spicco.

s.m. (non com.) lo spiccare, l'essere spiccato.

v. tr. [io spicco , tu spicchi ecc.]n 1 staccare una cosa da un'altra a cui è attaccata; dividere, separare cose congiunte: spiccare un frutto da un ramo | spiccare le parole , pronunciarle...

part. pass. di spiccare agg. n 1 che si distingue bene, che risalta: un'immagine dai contorni spiccati n 2 evidente, marcato: parlare con spiccato accento meridionale | notevole, non comune:...

agg. lo stesso che spicco 1.

s.m. n 1 ciascuna delle parti, rivestite da una sottile pellicola, in cui è suddiviso internamente il frutto degli agrumi e dell'aglio; ciascuna delle parti di forma simile in cui si possono tagliare...

v. tr. [io spìccio ecc.]n 1 (region.) sgombrare, liberare da ciò che impiccia; rimettere in ordine: spicciare un tavolo ; spicciare la cucina , una stanza n 2 sbrigare, sbrogliare; fare, finire in...

s.f. (region.) lo spicciare, il riordinare velocemente e alla meglio: dare una spicciata alla cucina. dim. spicciatina.

agg. sbrigativo, svelto, deciso: un sistema spicciativo | che ha modi rapidi e bruschi: un uomo spicciativo § spicciativamente avv.

v. tr. [io spìccico , tu spìccichi ecc.]n 1 staccare ciò che è appiccicato: spiccicare i fogli l'uno dall'altro | spiccicare le parole , (fig.) pronunciarle distintamente | non spiccicare (una)...

part. pass. di spiccicare agg. (region.) identico, somigliantissimo, sputato: è tutto spiccicato (a) suo padre.

agg. [pl. f. -ce]n 1 rapido, sollecito, sbrigativo: speriamo che sia una cosa spiccia ; avere modi spicci | andare per le spicce , usare metodi sbrigativi, agire in modo deciso e risoluto senza...

s.m. quantità di monete spicciole.

v. tr. [io spìcciolo ecc.] cambiare in moneta spicciola: spicciolare cinquantamila lire. v. tr. [io spicciòlo ecc.] (non com.) staccare dal picciolo.

part. pass. di spicciolaren 2 agg. diviso, separato, isolato dagli altri; usato soprattutto nella loc. alla spicciolata , a piccoli gruppi, pochi per volta: gli invitati giungevano alla...

agg. n 1 si dice di denaro minuto, in tagli o monete di modesto valore: mille lire spicciole n 2 (fig.) semplice, ordinario, comune: spiegare qualcosa in termini spiccioli s. m. (spec. pl.) moneta...

agg. [pl. m. -chi] si dice di frutto il cui nocciolo si stacca facilmente dalla polpa; spiccagnolo: pesche spicche. s.m. [pl. -chi] l'emergere, il risaltare tra le persone o le cose circostanti;...

v. tr. [io spiccóno ecc.] abbattere a colpi di piccone: spicconare un muro | v. intr. [aus. avere] lavorare col piccone: spicconare tutto il giorno.

s.m. (lett.) raccolta di scritti scelti; antologia.

v. tr. [io spìcino o spicìno ecc.] (fam. tosc.) ridurre in pezzetti minuti, sminuzzare; per estens., stritolare.

s.m. (fam. tosc.) lo spicinare | consumo esagerato, sperpero.

s.f. (zool.) formazione calcarea o silicea di aspetto cristallino che costituisce lo scheletro interno delle spugne.

s.f. (astr.) piccola sporgenza luminosa osservabile sul bordo della cromosfera solare.

s.m. o f. invar. automobile a due posti con carrozzeria scoperta. dim. spiderino.

v. tr. [io spidòcchio ecc.] togliere i pidocchi, liberare dai pidocchi | spidocchiarsi v. rifl. levarsi i pidocchi.

s.f. la quantità di selvaggina, di carne o altri cibi infilata in uno spiedo: una spiedata di uccelletti , di salsicce.

vedi spiedo.

s.m. n 1 dim. di spiedo n 2 spec. pl. pietanza costituita da pezzetti di carne o pesce infilzati su piccoli spiedi e arrostiti.

ant. o tosc. spiede, s.m. n 1 asta di ferro, più o meno sottile, su cui si infilano carni, selvaggina, pesce o altro cibo da arrostire alla fiamma: pollo allo spiedo | (estens.) spiedata: uno spiedo...

agg. che si può spiegare; comprensibile: un comportamento del tutto spiegabile.

vedi spiegazzare.

s.m. n 1 lo schierare reparti militari in ordine di combattimento | spiegamento di forze , il far affluire in gran numero truppe o forze di polizian 2 (estens.) impiego e anche esibizione di molti...

v. tr. [io spiègo , tu spièghi ecc.]n 1 svolgere, allargare ciò che era piegato o avvolto: spiegare la tovaglia | spiegare la voce , (fig.) emetterla in tutta la sua sonorità | spiegare il canto...

part. pass. di spiegare agg. svolto, aperto, allargato: un lenzuolo spiegato | procedere a vele spiegate , (fig.) andare avanti di gran carriera, benissimo, con eccellenti risultati e sim. | a...

s.f. (non com.) lo spiegare cose avvolte, ripiegate.

s.f. n 1 lo spiegare dilucidando, illustrando, commentando: la spiegazione di un teorema , di un testo ; ascoltare la spiegazione del professore ; una spiegazione chiara , confusa , prolissa. dim....

s.m. lo spiegazzare, lo spiegazzarsi, l'essere spiegazzato.

non com. spiegacciare, v. tr. piegare malamente, sgualcire: spiegazzare un foglio | spiegazzarsi v. rifl. prendere delle brutte pieghe, sgualcirsi: la giacca si è tutta spiegazzata.

s.f. spiegazzamento | la parte spiegazzata.

v. tr. privare delle caratteristiche piemontesi (con riferimento alle condizioni politico-amministrative del regno d'italia subito dopo l'unità) | spiemontizzarsi v. rifl. perdere le...

s.f. (non com.)n 1 l'essere spietaton 2 atto spietato.

agg. n 1 che non ha pietà crudele, inesorabile: un giudice , un dittatore spietato ; una sentenza spietata n 2 (fig.) accanito, ostinato: una concorrenza spietata ; fare una corte spietata a una...

v. tr. [io spiètro ecc.] (agr.) effettuare la spietratura.

s.f. macchina agricola per effettuare la spietratura.

s.f. (agr.) eliminazione delle pietre da un terreno coltivabile.

v. tr. [io spìffero ecc] (fam.) raccontare, riferire senza riguardo cose riservate, che sarebbe opportuno tacere; spiattellare: ha spifferato a tutti il segreto che gli avevo confidato | v. intr. ...

s.f. n 1 il riferire cose riservate; spiatan 2 (non com) sonata di pifferi.

s.m. (fam.) soffio di vento, corrente d'aria che penetra attraverso una fessura: una stanza piena di spifferi.

ant. o poet. spica, s.f. (bot.) infiorescenza con asse principale allungato che porta fiori senza picciolo; per antonomasia, l'infiorescenza del grano: spiga d'orzo ; un campo di spighe mature | a...

vedi spigonardo.

v. intr. [io spigo , tu spighi ecc. ; aus. essere e avere]n 1 di cereali, mettere la spiga: il grano ha (o è) spigato n 2 (estens.) di ortaggi, invecchiare sulla pianta, cessando di essere...

agg. e s.m. si dice di tessuto lavorato a forma di spiga; spinato.

s.f. lo spigare | la stagione in cui i cereali mettono la spiga.

s.f. n 1 dim. di spiga n 2 (bot.) parte dell'infiorescenza delle graminacee racchiusa tra due glume e contenente uno o più fiorin 3 cordoncino di seta, di cotone o di lana tessuto a spiga, usato per...

v. rifl. [io mi spigióno ecc.] (non com.) rimanere sfitto, non esser più affittato: l'appartamento si spigionerà fra un mese.

v. tr. [io spìglio ecc.]n 1 (non com.) rendere più disinvolto, spigliaton 2 (ant.) districare, togliere d'impaccio | spigliarsi v. rifl. (ant.) liberarsi, togliersi d'impaccio.

s.f. l'essere spigliato; disinvoltura: spigliatezza di modi ; spigliatezza nel parlare.

agg. che ha scioltezza di modi o facilità di parola; franco, disinvolto, per nulla impacciato: un ragazzo spigliato ; un discorso , un modo di fare spigliato § spigliatamente avv.

v. intr. [aus. avere] (fam.) affaccendarsi intorno ai fornelli per cucinare.

vedi spingere.

s.m. lo spignorare, l'essere spignorato.

v. tr. [io spignóro ecc.]n 1 liberare dal pignoramento; svincolare dei beni sottoposti a pignoramenton 2 riscattare ciò che era stato dato come garanzia di un prestito; spegnare.

s.m. [pl. -ghi] (bot.) lavanda, spigonardo.

s.f. pesce di mare piuttosto grosso, vorace e velocissimo, dal corpo allungato di colore grigio argenteo e dalle carni pregiate; è detto anche branzino (ord. perciformi).

v. tr. [io spìgolo ecc.]n 1 raccogliere le spighe rimaste sul terreno dopo la mietitura (anche assol.): spigolare il grano ; me ne andavo al mattino a spigolare / quando ho visto una barca in mezzo...

s.m. [f. -trice] chi spigola (anche fig.).

s.f. n 1 lo spigolare | ciò che si raccoglie spigolandon 2 spec. pl. (fig.) notizie, aneddoti raccolti qua e là: spigolature letterarie , di cronaca.

agg. e s.m. [f. -a] (ant.) bigotto, bacchettone; ipocrita: una vecchia picchiapetto spigolistra (boccaccio dec. v).

s.m. n 1 (geom.) retta lungo cui s'intersecano i due piani che individuano un diedro, o le facce contigue di un poliedro: il cubo ha dodici spigoli n 2 linea d'intersezione di due pareti, di due...

s.f. n 1 caratteristica di ciò che presenta spigoli: la spigolosità di una roccia n 2 (fig.) ruvidezza, asprezza di carattere.

agg. n 1 che ha molti spigoli; angoloso: una figura spigolosa ; volto spigoloso n 2 (fig.) aspro, scontroso, intrattabile: carattere spigoloso § spigolosamente avv.

o spiganardo, spicanardi, spicanardo, s.m. (bot.) spigo, lavanda.

s.m. (mar.) asta fissata sul prolungamento di un albero o di un pennone di una nave, o al di fuori della prora, per sostegno di una vela.

v. tr. [io spigrisco , tu spigrisci ecc.] togliere da uno stato di pigrizia; rendere meno pigro | spigrirsi v. rifl. uscire da uno stato di pigrizia; diventare meno pigro.

s.m. invar. n 1 (fis.) zona di un oggetto o di un materiale che è stata sottoposta a radiazioni nucleari localizzaten 2 nella rappresentazione grafica di un fenomeno, il picco che indica il brusco...

s.m. forma adattata di speakeraggio.

s.f. n 1 (region.) spillon 2 grosso spillo, per lo più prezioso e artisticamente lavorato, che si appunta sugli indumenti per ornamento: una spilla di brillanti ; spilla da cravatta. dim. spilletta...

v. tr. [io spillàcchero ecc.] (tosc.) togliere le pillacchere; ripulire dalle pillacchere.

s.m. [f. -a] chi fabbrica o vende spilli.

v. tr. n 1 far uscire un liquido, per lo più vino, da una botte o da un altro recipiente: spillare un boccale di moscato n 2 (fig.) carpire a poco a poco e con astuzia: spillare denaro a qualcuno |...

s.m. [pl. -ci] somma di denaro, proveniente dalla rendita dotale, che in passato il marito dava annualmente alla moglie per le spese personali; anche, somma di denaro che, in occasione di un...

s.f. strumento mediante il quale si cuciono insieme fogli o altri elementi con punti metallici.

s.f. n 1 lo spillare bottin 2 (tecn.) scarico dei materiali da una tramoggian 3 (metall.) colata di un metallo fuso.

s.m. n 1 sottile bastoncino d'acciaio, appuntito a un'estremità e munito di capocchia all'altra, che serve per fissare provvisoriamente due lembi di tessuto, fogli di carta ecc.: appuntare con uno...

s.m. n 1 accr. di spillo n 2 lungo spillo dalla capocchia spesso ornata di perle o pietre o artisticamente lavorato, usato nell'acconciatura femminile per fermare i capelli o per fissare il cappello...

s.m. invar. n 1 (econ.) situazione in cui una spesa pubblica, concepita per beneficiare i residenti di un dato ambito territoriale o amministrativo, genera benefici anche oltre tale ambito;...

s.m. (non com.) lo spilluzzicare, l'essere spilluzzicato.

v. tr. [io spillùzzico , tu spillùzzichi ecc.]n 1 mangiare in piccole quantità, prendere qua e là piccoli bocconi; spizzicare (anche assol.): spilluzzicare un grappolo d'uva ; smettila di...

s.m. usato solo nella loc. avv. a spilluzzico , a poco a poco: pagare a spilluzzico.

s.f. l'essere spilorcio | azione da spilorcio.

agg. e s.m. [f. -a ; pl. f. -ce] che, chi è estremamente avaro, anche nelle spese più insignificanti; taccagno, tirchio: gente spilorcia ; fare lo spilorcio § spilorciamente avv. da spilorcio,...

v. tr. [io spilucco , tu spilucchi ecc.] (non com.) piluccare.

s.m. [f. -a] persona molto alta e magra.

s.m. invar. (fis. , chim. fis.) momento angolare delle particelle elementari e dei nuclei atomici.

s.f. n 1 organo legnoso e pungente di cui sono fornite alcune piante | prov. : non c'è rosa senza spine , ogni cosa piacevole è accompagnata da qualche dispiaceren 2 pl. insieme di piante o rami...

rar. spinace , s.m. pianta erbacea annuale con foglie triangolari di color verde scuro, ricche di ferro, che si mangiano cotte (fam. chenopodiacee): spinaci all'agro , al burro ; sformato di...

s.f. frutice spinoso con foglie ovali e piccoli fiori gialli a gruppetti (fam. ramnacee).

s.m. (rar.) spineto.

agg. (anat.) della spina dorsale; della colonna vertebrale: midollo spinale.

s.m. invar. opera muraria o lavoro di ricamo fatto a forma di spina di pesce | a spinapesce , disposto a forma di spina di pesce o a zig-zag.

v. tr. pulire, liberare dalle spine, dalla lisca: spinare il pesce , una sogliola.

s.m. piccolo pesce di fiume o di mare, comune in italia, dal corpo affusolato, provvisto di due o tre aculei mobili sul dorso; il maschio costruisce un nido di frammenti vegetali in cui la femmina...

s.m. n 1 squalo dal corpo slanciato, con un pungente aculeo davanti a ogni pinna dorsale; ha carni commestibili (ord. squaliformi)n 2 (region.) spigola.

agg. n 1 munito di spine, di punte dure e acuminate | filo spinato , filo di ferro munito di punte simili a spine, usato per reticolati e recinzionin 2 si dice di tessuto a spina di pesce; spigato ...

s.f. (non com.) operazione e risultato dello spinare il pesce.s.f. nella lavorazione industriale del formaggio, riduzione della cagliata in grani uguali la cui grandezza varia secondo il tipo di...

v. intr. [io spincióno ecc. ; aus. avere] (non com.)n 1 cantare, detto dello spincionen 2 (estens.) imitare il canto dello spincione, per richiamo.

s.m. fringuello da richiamo.

v. intr. [io spinèllo ecc. ; aus. avere], spinellarsi v. rifl. (gerg.) fumare uno spinello.

part. pass. di spinellare s.m. [f. -a] (gerg.) chi ha fumato uno spinello; chi fuma abitualmente spinelli.

s.m. nome generico di vari minerali isomorfi, formati da ossidi doppi di metalli bivalenti e trivalenti, tra i quali sono la cromite e la magnetite | spinello nobile , alluminato di magnesio le cui...

s.m. (non com.) luogo pieno di spini; roveto.

s.f. (mus.) strumento a corde pizzicate e a tastiera, affine al clavicembalo ma molto più piccolo, assai in uso nei secc. xvii e xviii.

s.f. n 1 fucile di grosso calibro e a canne lisce molto lunghe, montato su un cavalletto a bordo di un battello, usato in passato per la caccia agli uccelli acquaticin 2 antica macchina militare per...

o springare, v. intr. [io spingo , tu spinghi ecc. ; aus. avere] (ant. , lett.) dimenare fortemente i piedi; tirare calci.

ant. o region. spignere, v. tr. [io spingo , tu spingi ecc. ; pass. rem. io spinsi , tu spingésti ecc. ; part. pass. spinto]n 1 esercitare una pressione su un corpo per farlo avanzare, spostarlo,...

s.m. [pl. -schi] (mecc.) parte del meccanismo di innesto a frizione che spinge e tiene premuto il disco mobile contro il volano dell'albero motore.

s.m. (rar.) lo spingere.

agg. (non com.) a forma di spina.

s.f. termine con cui si indicano popolarmente le gravi malattie del midollo spinale.

s.m. invar. nelle imbarcazioni da regata, grande vela di taglio simmetrico che viene alzata a prora, sulla stessa drizza del fiocco, per sfruttare al massimo il vento di poppa; è detta in it. anche...

s.m. n 1 spinan 2 pianta spinosa; in partic., pruno selvatico | spino cervino , arbusto con fiori giallo-verdastri e foglie ovali di color verde scuro (fam. ramnacee) | spino santo , agutoli | spino...

s.f. (region.) spigola.

s.m. cane domestico da ferma, adatto alla caccia; ha muso quadrato e pelame biancastro, folto e ispido.

s.f. l'essere spinoso (spec. fig.): la spinosità di un argomento.

agg. n 1 irto di spine: un ramo spinoso | porco spinoso , (region.) porcospinon 2 (fig.) pieno di difficoltà scabroso: una questione , una materia spinosa ; un argomento spinoso n 3 (anat.) relativo...

s.m. n 1 (mecc.) perno che collega il pistone alla biella, lasciando ai due elementi libertà di movimenton 2 (elettr.) elemento di un circuito elettrico che serve a stabilire il collegamento con un...

s.m. l'insieme degli elementi più tipici della filosofia di benedetto spinoza (1632-1677); tendenza del pensiero filosofico ispirata a spinoza.

s.f. n 1 lo spingere; urto dato a qualcuno o qualcosa in modo da provocarne lo spostamento: dare , ricevere una spinta ; mandare qualcuno a terra con una spinta ; cacciare via a (forza di) spinte |...

s.f. n 1 dim. di spinta n 2 (fig.) raccomandazione, appoggio: per vincere il concorso ci vorrebbero delle spintarelle.

s.m. (elettr.) nei motori a scoppio con combustione interna ad accensione comandata, apparato che trasforma la corrente a bassa tensione del generatore o della batteria nella corrente ad alta...

s.m. (elettr.) dispositivo costituito da una coppia di elettrodi sferici affacciati, tra i quali si può far scoccare una scintilla a una determinata distanza che permette di valutare il valore della...

part. pass. di spingere agg. n 1 incline, disposto: mi sentii spinto ad aiutarlo n 2 (fig.) che eccede i limiti di opportunità e di convenienza; scabroso, salace: uno spettacolo spinto ;...

v. tr. [io spintóno ecc.] dare uno o più spintoni | nel linguaggio del calcio e di altri sport, caricare irregolarmente con una spinta violenta: spintonare l'avversario.

s.m. n 1 accr. di spinta | urto, spinta molto forte: dare uno spintone n 2 (fig.) grossa raccomandazione: ha fatto carriera a forza di spintoni.

s.m. (mar.) imbarcazione a motore destinata a spingere bettolini.

v. tr. [io spiómbo ecc.] liberare qualcosa dall'impiombatura o dai piombini: spiombare un dente ; spiombare un pacco. v. tr. [io spiómbo ecc.]n 1 spostare dalla linea a piombon 2 (estens.) far...

s.m. n 1 attività clandestina volta a conoscere aspetti segreti dell'organizzazione politica, militare o economica di uno stato, dalla cui divulgazione possono venire danni alla sua sicurezza e alle...

v. tr. [io spióno ecc.] (rar.) fare la spia; spiare.

s.m. piccolo uccello dal corpo slanciato, con piumaggio grigio-bruno superiormente e giallo rosato inferiormente; emette un caratteristico canto lamentoso (ord. passeriformi).

s.m. piccola apertura praticata in una porta, che permette di vedere chi sta dall'altra parte di essa senza aprirla.

s.m. [f. -a] persona che ha l'abitudine, il vizio di fare la spia (anche scherz.).

agg. [pl. m. -ci] che riguarda le spie, lo spionaggio: organizzazione spionistica.

part. pres. di spiovere agg. n 1 che ricade in giù: barba spiovente n 2 inclinato verso terra: tetto spiovente n 3 (sport) nei giochi di palla, si dice di tiro a parabola alta e stretta, per cui il...

v. intr. [coniugato come piovere ; aus. essere]n 1 scolare, scorrere in giù: l'acqua piovana spioveva dal tetto n 2 (estens.) ricadere in giù: i capelli le spiovevano sulle spalle | far spiovere...

v. tr. [io spìppolo ecc.] (tosc.) spilluzzicare, piluccare: spippolare l'uva.

s.f. n 1 ciascuno dei giri di una spirale: le spire di un avvolgimento elettrico , di una bobina | a spire , a forma di spiralen 2 ciascuno degli anelli che i serpenti formano quando si avvolgono su...

agg. (poet.) respirabile (anche fig.): e in più spirabil aere / pietosa il trasportò (manzoni il cinque maggio).

s.m. (ant. , lett.) spiraglio.

s.m. n 1 piccola apertura in un muro, una porta e sim., attraverso cui si può guardare e passano l'aria e la luce; anche, l'aria o la luce che entrano da tale apertura: le sentinelle os servavano...

agg. spiraliforme.

agg. n 1 (mat.) si dice di linea che parte da un punto e gira intorno a esso secondo determinate leggi: linea spirale di archimede , logaritmica n 2 (anat.) si dice di formazione anatomica a forma di...

agg. che ha forma di spirale.

s.m. (ant.)n 1 lo spirare, il soffiaren 2 (fig.) ispirazione.

s.m. (chim.) ogni idrocarburo formato da più cicli aventi un atomo di carbonio in comune.

part. pres. di spiraren 1 agg. e s.f. (ling.) altra denominazione delle consonanti fricative o costrittive.

v. tr. (ling.) rendere spirante una consonante occlusiva | spirantizzarsi v. rifl. (ling.) subire la spirantizzazione.

s.f. (ling.) processo per cui una consonante occlusiva perde l'occlusione e si trasforma nella corrispondente spirante.

v. intr. [aus. avere]n 1 soffiare, detto dei venti: spirava una leggera brezza | non spira buon vento , (fig.) la situazione è difficile, l'ambiente è ostilen 2 (lett.) esalare, emanare: dai campi...

s.f. n 1 (ant.) lo spirare dei ventin 2 (ant.) respiro | (fig.) ispirazionen 3 nella teologia cristiana, l'atto con il quale il padre e il figlio originano, nella trinità, lo spirito santo.

s.f. (bot.) genere di piante erbacee o arbustive, con foglie semplici o composte e infiorescenze bianche o rosa (fam. rosacee).

agg. che ha forma di spira.

s.m. (biol.)n 1 genere di batteri mobili, ciliati, a forma di spirale, con molte specie non patogene e una patogena che provoca la forma spirochetica del sodokun 2 nome generico di batteri...

s.m. (fam. scherz.) persona di molte risorse, ingegnosa e brillante.

o spirtale, agg. (ant. o poet.) spirituale: un amoroso spiritale / m'ha renovato amor (cavalcanti).

v. intr. [io spìrito ecc. ; aus. essere ; sono raramente usate le forme composte] (non com.)n 1 essere invasato da uno spirito malignon 2 (fig.) essere fuori di sé manifestare forte agitazione.

part. pass. di spiritare agg. n 1 invasato dal demonion 2 (fig.) fuori di sé, profondamente sconvolto: appariva spiritato per l'eccitazione ; gervaso, spiritato, gridava e saltellava (manzoni p....

s.m. n 1 dim. di spiriton 1 | piccolo essere soprannaturale; folletton 2 (fig.) bambino vivacissimo.

agg. [pl. m. -ci] di spiritismo, che riguarda lo spiritismo: seduta spiritica.

s.m. dottrina che interpreta i fenomeni paranormali come dovuti agli spiriti dei defunti, i quali sarebbero evocati durante le sedute medianiche; anche, la comunicazione medianica con tali spiriti.

s.m. e f. [pl. m. -sti] chi studia e pratica lo spiritismo.

agg. [pl. m. -ci] attinente allo spiritismo, agli spiritisti.

poet. spirto, s.m. n 1 l'entità immateriale che si rivela come pensiero, sentimento e volontà, considerata sia in relazione al singolo individuo (in contrapposizione a corpo) sia impersonalmente (in...

s.f. l'essere spiritoso | atto, detto spiritoso (spec. spreg.): sa dire solo spiritosaggini.

s.f. lo stesso, ma meno com., che spiritosaggine.

agg. n 1 ricco di spirito, dotato d'umorismo; faceto: un uomo , un narratore , un conversatore spiritoso ; frase , battuta , risposta spiritosa | (iron.) che dimostra uno spirito di cattivo gusto,...

vedi spirotromba.

s.m. invar. canto religioso dei neri d'america, che fonde elementi melodici del canto liturgico europeo con altri di derivazione africana; i testi, d'ispirazione biblica, adombrano le difficoltà e...

agg. n 1 che si riferisce allo spirito (spesso in contrapposizione a materiale , carnale): l'arte offre un godimento spirituale ; un amore spirituale ; valori , esigenze spirituali | potere...

s.m. n 1 indirizzo filosofico che, opponendosi al materialismo, rivendica la trascendenza dell'essere divino, il carattere complessivamente spirituale della realtà e il valore dell'interiorità della...

s.m. e f. [pl. m. -sti]n 1 (filos.) seguace dello spiritualismon 2 (estens.) chi considera i valori spirituali assolutamente superiori a quelli materiali | usato anche come agg. in luogo di...

agg. [pl. m. -ci] relativo allo spiritualismo, agli spiritualisti: correnti filosofiche spiritualistiche ; atteggiamenti spiritualistici § spiritualisticamente avv. dal punto di vista dello...

s.f. n 1 l'essere spirituale: la spiritualità dell'anima n 2 inclinazione a dare particolare importanza ai valori e ai problemi spirituali, spec. a quelli religiosi; anche, l'insieme di tali valori e...

v. tr. n 1 rendere spirituale, liberare dal vincolo delle cose materiali: spiritualizzare la propria vita n 2 vedere soltanto sotto l'aspetto spirituale; idealizzare: spiritualizzare la persona amata ...

s.f. lo spiritualizzare, lo spiritualizzarsi, l'essere spiritualizzato.

s.m. (ant. o poet.)n 1 spirito, anima: stette la spoglia immemore, / orba di tanto spiro (manzoni il cinque maggio) | lo spiro , lo spirito santon 2 (rar.) soffio, spec. di vento.

primo elemento di parole composte della terminologia scientifica dal gr. spêira 'spira, spirale'; significa 'a forma di spira, di spirale' (spirocheta , spirotromba).

s.f. (biol.) nome comune di un gruppo di microrganismi unicellulari a forma di spirale comprendente batteri e protozoi, di cui alcuni patogeni.

s.f. (med. , vet.) termine generico con cui si indica ogni malattia parassitaria, infettiva e contagiosa dovuta a spirochete.

s.f. (bot.) genere di alghe verdi filamentose, che formano una fanghiglia verdastra nelle acque stagnanti.

s.m. piccolo animale vermiforme appartenente al tipo degli anellidi; costruisce sul fondo del mare tubi membranosi verticali entro cui vive e da cui fa sporgere sottili branchie filamentose...

agg. di forma simile a una spirale; spiraliforme.

agg. spiroidale.

s.f. (med.) determinazione volumetrica della quantità d'aria che può essere inspirata ed espirata durante gli atti respiratori.

agg. [pl. m. -ci] (med.) di, relativo a spirometria: esame spirometrico.

s.m. (med.) apparecchio per eseguire la spirometria.

o spiritromba, s.f. (zool.) apparato boccale succhiatore dei lepidotteri; è simile a una lunga proboscide che, in stato di riposo, è avvolta a spira.

e deriv. vedi spirito (1) e deriv.

s.f. mollusco marino con conchiglia interna spiraliforme (cl. cefalopodi).

s.m. nel linguaggio degli alpinisti, chiodo di sicurezza, costituito da una placchetta con il foro per il moschettone e da un tassello a espansione, che viene infisso in un foro praticato nella...

v. intr. [io spìttino ecc. ; aus. avere] (tosc.) cinguettare, detto del pettirosso.

s.m. (tosc.) uno spittinare continuo.

v. tr. [io spiumàccio ecc.] (non com.) sprimacciare.

s.f. (non com.) sprimacciata.

v. tr. (non com.)n 1 togliere le piumen 2 (fig.) carpire denaro a qualcuno truffandolo; spennare | v. intr. [aus. avere], spiumarsi v. rifl. (non com.) perdere le piume.

v. tr. [io spìzzico , tu spìzzichi ecc.] mangiare appena un po' o a piccoli bocconi; assaggiare qua e là spilluzzicare (anche assol.): spizzicare un po' di formaggio ; smettila di spizzicare,...

s.m. [pl. -chi] solo nelle loc. avv. a spizzico , a spizzichi , un poco alla volta, in varie riprese: lavorare a spizzico ; pagare un debito a spizzichi ; talora rafforzato: ho letto quel libro a...

agg. [pl. m. -ci] (anat. , fisiol.) che è in relazione con gli apparati della vita vegetativa: cavità splancnica ; organi splancnici | detto di nervi e vasi che si distribuiscono ai visceri.

primo elemento di parole composte della terminologia scientifica, dal gr. splánchnon 'viscere' (splancnologia).

s.f. parte dell'anatomia che studia gli organi interni, spec. gli apparati genitale, digerente e respiratorio.

s.f. (med.) abbassamento dei visceri rispetto alla loro sede naturale.

inter. voce onom. che, nel linguaggio dei fumetti, riproduce il tonfo di un oggetto che cade di piatto nell'acqua | fare splash , (fig.) fare fiasco, fallire.

s.m. invar. arrivo in mare di capsule o navicelle di ritorno da un volo spaziale; ammaraggio.

s.m. invar. nel linguaggio letterario, stato d'animo di profonda malinconia e insoddisfazione, quale soprattutto traspare dalle opere decadentiste.

ant. splendiente, part. pres. di splendere agg. che splende; luminoso, radioso (anche fig.): occhi splendenti di felicità § splendentemente avv. (lett.).

v. intr. [io splèndo ecc. ; pass. rem. io splendéi o splendètti , tu splendésti ecc. ; non sono usati il part. pass. e i tempi composti]n 1 avere, emanare luce intensa; brillare, raggiare...

s.f. l'essere splendido.

agg. n 1 che ha o manda grande splendore: un sole splendido n 2 (fig.) meraviglioso, stupendo, bellissimo: un libro splendido ; è una splendida donna; una splendida carriera , piena di successin 3...

vedi splendente.

s.m. n 1 luce intensa e fulgente: lo splendore del sole , dell'oro n 2 (fig.) carattere eccezionale, straordinario di qualcosa; fulgore: lo splendore della bellezza , dei vent'anni | bellezza...

s.m. (anat.) milza.

s.f. (med.) asportazione chirurgica della milza.

agg. [pl. m. -ci] (anat.) della milza; splenico agg. e s.m. [f. -a]n 1 (med.) che, chi è malato alla milzan 2 (estens.) che, chi tende per temperamento alla malinconia.

agg. [pl. m. -ci] (anat.) della milza, che riguarda la milza s.m. [f. -a] (med.) chi è malato alla milza.

s.m. (anat.) muscolo posteriore della nuca, fissato alla settima vertebra, che serve per inclinare e per girare il capo.

s.f. (med.) infiammazione della milza.

s.f. (med.) modificazione patologica di un organo che viene ad assumere l'aspetto e la consistenza della milza: la splenizzazione del polmone.

primo elemento di parole composte della terminologia scientifica, dal lat. splìn splìnis , che è dal gr. splén splìnós 'milza'; indica relazione con la milza (splenocontrazione ,...

s.f. (med.) prova diagnostica che si fonda sulla contrazione della milza provocata farmacologicamente.

s.f. (med.) ingrossamento della milza.

s.f. (med.) termine generico per indicare qualunque affezione della milza.

s.f. (med.) indagine radiologica che visualizza le condizioni della vena porta e dei suoi rami; si effettua previa iniezione di un mezzo di contrasto radioopaco nella milza.

s.m. invar. n 1 nella lavorazione del petrolio, operazione di distillazione frazionata per ebollizione che consente di ottenere due prodotti diversi con uno stesso processon 2 trattamento fiscale dei...

s.f. atteggiamento di chi ha eccessiva considerazione di sé e tratta altezzosamente gli altri; boria, alterigia: avere molta spocchia ; essere pieno di spocchia ; che spocchia!.

s.m. [f. -a] (fam.) persona piena di spocchia, boriosa.

agg. pieno di spocchia; borioso: tono , ragazzo spocchioso § spocchiosamente avv.

v. tr. [io spodéro ecc.] (non com.) mandar via da un podere | v. intr. [aus. avere] (non com.) lasciare un podere.

s.m. (non com.) lo spodestare, l'essere spodestato.

v. tr. [io spodèsto ecc.]n 1 privare del potere, dell'autorità rimuovere qualcuno dall'ufficio, dalla carica che detiene: spodestare un re dal trono ; l'hanno spodestato dalla direzione generale n...

s.m. minerale costituito da silicato di litio e alluminio, usato per l'estrazione del litio, nella produzione di ceramiche (porcellane di litio, di elevato potere dielettrico) e anche come gemma.

v. tr. [io spoèto ecc.] (non com.) privare qualcuno del nome, della fama di poeta | v. intr. [aus. avere] (spreg. o scherz.) comporre versi con molta faciloneria | spoetarsi v. rifl. (non com.)...

part. pres. di spoetizzare agg. che spoetizza, che toglie l'incanto, l'atmosfera poetica; deludente, disgustante: una grossolanità spoetizzante.

v. tr. far dileguare l'atmosfera poetica che si attribuiva a qualcuno o qualcosa; disincantare, disilludere (anche assol.): certi discorsi spoetizzano | (estens.) disgustare: la volgarità di questo...

s.f. n 1 ciò di cui qualcuno o qualcosa si può spogliare; rivestimento esterno: la spoglia della biscia , la pelle che questa perde durante la muta; la spoglia del granturco , il cartoccio | sotto...

s.m. (rar.) spoliazione.

v. tr. [io spòglio ecc.]n 1 togliere i vestiti, gli indumenti di dosso; svestire: spogliare il bambino | spogliare una donna con gli occhi , (fig.) guardarla con desiderio | spogliare il nemico...

s.m. e f. [pl. m. -sti] ballerino o ballerina specializzati in spettacoli di spogliarello.

s.m. spettacolo in cui un ballerino o una ballerina si spogliano a ritmo di musica; strip-tease.

s.m. n 1 stanza in cui ci si spoglia o si depositano gli indumenti: gli spogliatoi della piscina, dello stadio ; spogliatoio singolo , maschile n 2 (fig.) nell'uso giornalistico sportivo, l'insieme...

s.m. [f. -trice] chi spoglia, chi fa degli spogli | chi deruba, chi compie furti sacrileghi: spogliatore di cadaveri , di tombe.

s.f. (rar.) lo spogliare, lo spogliarsi.

vedi spoliazione.

agg. n 1 privo di rivestimenti, di ornamenti; nudo, disadorno: rami spogli ; una casa troppo spoglia ; uno stile letterario spoglio ed essenziale n 2 (fig.) libero: spoglio di pregiudizi. s.m. n 1...

s.m. invar. n 1 (aut.) struttura rigida applicata sulla parte anteriore o posteriore della carrozzeria per deviare, durante la marcia, il flusso dell'aria e migliorare così l'aderenza al suolo o...

s.f. n 1 bobina di filo che s'introduce nella navetta e viene fatta passare avanti e indietro tra i fili dell'ordito durante la tessitura; rocchetto inserito nella navicella delle macchine per cucire,...

s.f. macchina impiegata per avvolgere filati su bobine.

s.f. operazione con cui si avvolge il filo attorno alle spole da mettere al telaio.

s.f. n 1 dim. di spola n 2 spola della macchina per cuciren 3 congegno che provoca l'esplosione dei proiettili d'artiglieria, delle bombe d'aereo ecc.: spoletta a percussione , che esplode quando il...

v. tr. [io spolétto ecc.] munire di spoletta un ordigno esplosivo: spolettare un proiettile.

s.m. fabbrica di spolette per ordigni esplosivi.

s.m. (archeol.) nell'antichità romana, locale adiacente all'arena, nel quale venivano spogliati delle armi i gladiatori morti in combattimento e venivano finiti quelli feriti mortalmente.

rar. spogliazione, s.f. n 1 lo spogliare, l'essere spogliato; sottrazione arbitraria di beni altruin 2 (ant.) depredazione, saccheggio.

s.f. spolatrice.

v. intr. [io spolìtico , tu spolìtichi ecc. ; aus. avere] (fam.) parlare di politica in maniera superficiale, usando luoghi comuni, frasi fatte.

v. tr. privare di ogni carattere politico; sottrarre all'influsso della politica: spoliticizzare un avvenimento , una questione ; spoliticizzare la cultura , un'organizzazione | spoliticizzarsi v....

s.f. lo spoliticizzare, lo spoliticizzarsi, l'essere spoliticizzato.

v. tr. [io spollàio ecc.] (scherz. non com.) rimuovere qualcuno da un luogo, distoglierlo da ciò che sta facendo | spollaiarsi v. rifl. (non com.) di volatile, smettere di essere appollaiato;...

v. rifl. (non com.) detto di polli, scuotersi di dosso col becco i pidocchi.

v. tr. [io spollóno ecc.] (agr.) sottoporre a spollonatura: spollonare una pianta.

s.f. (agr.) asportazione di polloni da una pianta per evitarne il depauperamento: eseguire la spollonatura delle viti.

v. rifl. [io mi spolmóno ecc.] parlare o gridare tanto da affaticare i polmoni; sfiatarsi, sgolarsi: spolmonarsi a chiamare qualcuno.

s.m. (non com.) lo spolpare, lo spolparsi, l'essere spolpato.

v. tr. [io spólpo ecc.]n 1 privare della polpa: spolpare un frutto ; spolpare un osso , togliere, mangiare la carne che vi è attaccatan 2 (fig. fam.) spillare a qualcuno molto denaro; spennare,...

part. pass. di spolpare agg. privo della polpa, della carne: osso spolpato | (estens.) magro, rinsecchito: cavallo spolpato.

agg. (tosc.) spolpato.

s.m. , o spoltiglia s.f. , polvere finissima di smeriglio impastata con olio o acqua e usata per levigare superfici metalliche, marmi ecc.

v. tr. [io spoltrisco , tu spoltrisci ecc. ; ant. io spóltro , tu spóltri ecc.] (non com.) spoltronire | spoltrirsi v. rifl. (non com.) spoltronirsi: «omai convien che tu così ti spoltre», /...

v. intr. [io spoltronéggio ecc. ; aus. avere] (non com.) comportarsi da poltrone.

v. tr. [io spoltronisco , tu spoltronisci ecc.] rendere meno poltrone; sveltire, svegliare | spoltronirsi v. rifl. diventare meno poltrone, scuotersi dalla poltroneria.

v. tr. [io spólvero ecc.]n 1 ripulire dalla polvere: spolverare i mobili | spolverare le spalle a qualcuno , (fig. scherz.) bastonarlon 2 (fig. scherz.) finire, consumare completamente; vuotare del...

s.f. n 1 lo spolverare, il togliere la polvere, spec. in fretta, sommariamente: dare una spolverata ai mobili | dare una spolverata a qualcuno , (fig. scherz.) bastonarlo. dim. spolveratina n 2 il...

agg. e s.m. [f. -trice] (non com.) che, chi spolvera.

s.f. n 1 lo spolverare, l'essere spolverato: la spolveratura dei mobili | il cospargere con una sostanza in polvere; la sostanza stessa così cosparsa: una spolveratura di cacao sulla torta n 2...

s.m. soprabito leggero per uomo e per donna, per lo più di colore neutro; in partic., quello che indossavano i primi automobilisti per riparare gli abiti dalla polvere | sopravveste leggera e comoda...

s.m. il formarsi, il sollevarsi di molta polvere; polverio.s.m. (scherz.) il consumare completamente; il mangiare rapidamente.

s.m. (rar.) lo spolverizzare, l'essere spolverizzato.

v. tr. n 1 (non com.) polverizzare, ridurre in polveren 2 cospargere con una sostanza in polvere: spolverizzare di zucchero a velo una torta | spolverizzare un disegno , riprodurlo con la tecnica...

s.m. (non com.) polverizzatore, nebulizzatore.

s.m. n 1 lo spolverare: straccio da spolvero n 2 strato di una sostanza in polvere sparso su qualcosa: uno spolvero di farina n 3 (fig.) infarinatura, conoscenza superficiale: le sue cognizioni sono...

v. tr. [io spómpo ecc.] (fam.) indebolire, svigorire nel fisico o nella volontà: la fatica lo ha spompato ; le critiche mi spompano | spomparsi v. rifl. (fam.) perdere forza fisica o vigore...

part. pass. di spompare agg. (fam.)n 1 spossato, sfinito: un atleta spompato n 2 stanco, estenuato moralmente.

s.f. n 1 ciascuna delle strisce di terreno che fiancheggiano e delimitano uno specchio o un corso d'acqua; riva: le sponde del fiume , del lago | (estens. lett.) territorio, regione costiera: le due...

agg. [pl. m. -ci] (metr.) che ha forma o natura di spondeo: verso con incipit spondaico | esametro spondaico , nella metrica greca e latina, quello che presenta in quinta sede uno spondeo invece del...

s.m. (metr.) piede di quattro tempi della poesia greca e latina, formato da due sillabe lunghe con ictus sulla prima.

s.f. pialletto da falegname con il tagliente del ferro che ha la stessa larghezza del ceppo; è usato per piallare vicino a una sponda, a una parte in rilievo.

agg. [pl. m. -ci] (metr.) lo stesso che spondaico.

s.f. (med.) processo infiammatorio delle vertebre.

s.m. (antiq.) vertebra.

s.f. (med.) artrite della colonna vertebrale.

s.f. (med.) artrosi delle articolazioni della colonna vertebrale.

s.f. (med.) scivolamento di una vertebra su quella sottostante.

s.f. (med.) processo degenerativo delle vertebre.

s.f. dolce di forma bassa e rotonda, a base di miele, frutta secca, marzapane e canditi; è una specialità dell'emilia.

s.m. pl. (zool.) lo stesso che poriferi.

s.f. (biol.) sostanza organica fibrosa che costituisce lo scheletro delle spugne cornee.

agg. (ant.) spugnoso.

vedi sposa.

agg. (lett.) coniugale, matrimoniale: vincolo sponsale s.m. pl. (lett.) promessa di matrimonio; fidanzamento solenne | (estens.) il matrimonio stesso, le nozze: celebrare solenni sponsali.

s.f. , o sponsalizio s.m. , (ant.) sposalizio, nozze.

vedi sposo.

s.m. invar. ente o operatore economico che, allo scopo di ricavarne pubblicità, finanzia attività sportive, culturali, di spettacolo e sim.: lo sponsor di una squadra di basket.

v. tr. fare da sponsor a qualcuno, a qualcosa: sponsorizzare un cantante , un allestimento teatrale.

agg. e s.m. [f. -trice] che, chi sponsorizza.

s.f. lo sponsorizzare, l'essere sponsorizzato.

s.m. l'atteggiamento politico di chi privilegia l'azione spontanea di piccoli gruppi rispetto a quella diretta da una struttura organizzata.

s.m. e f. [pl. m. -sti] in politica, chi privilegia, è fautore dello spontaneismo | usato anche come agg. in luogo di spontaneistico.

agg. [pl. m. -ci] di, relativo allo spontaneismo; di, da spontaneista: atteggiamento spontaneistico § spontaneisticamente avv.

s.f. l'essere spontaneo: la spontaneità dei bambini.

agg. n 1 che è detto o fatto liberamente, di propria iniziativa; volontario: rinuncia , offerta , confessione spontanea | di mia , tua , sua spontanea volontà , spontaneamente, in seguito a una...

e deriv. vedi spuntone e deriv.

s.m. invar. bastone da golf con spatola in legno a cucchiaio.

s.m. lo spopolare, lo spopolarsi: lo spopolamento delle campagne.

v. tr. [io spòpolo ecc.] rendere poco o meno popolato, diminuire la densità della popolazione: nel medioevo le epidemie di peste spopolavano le città | (estens.) rendere meno affollato, meno...

part. pass. di spopolare agg. poco popolato, divenuto povero di abitanti e di attività: regione spopolata | (estens.) poco affollato, poco frequentato: il teatro era spopolato.

v. tr. [io spóppo ecc.] (non com.) togliere il latte materno a un poppante; divezzare, slattare.

s.f. (biol.) tipo di cellula destinata alla riproduzione agamica in alcuni organismi vegetali e animali (p. e. funghi, protozoi).

s.f. l'essere sporadico; carattere di ciò che è sporadico.

agg. [pl. m. -ci] si dice di fenomeno o avvenimento che si verifica a intervalli di tempo discontinui o in casi isolati; saltuario: incontri sporadici ; casi sporadici di meningite § sporadicamente...

s.m. (bot.) piccola capsula in cui si originano le spore.

agg. e s.m. [f. -a] si dice di chi è molto sporco o si sporca facilmente | (fig.) si dice di chi fa cose turpi, oscene.

v. tr. [io spòrco , tu spòrchi ecc.]n 1 rendere sporco; insudiciare, insozzare: sporcare il tappeto , il muro ; sporcarsi il vestito | sporcarsi le mani in , con qualcosa , (fig.) compromettersi,...

s.f. (non com.) porcheria (anche fig.).

agg. (region.) che si sporca facilmente; su cui lo sporco è facilmente visibile: tessuto , colore sporchevole.

s.f. (non com.) l'essere sporco.

rar. sporchizia , s.f. n 1 l'essere sporco: la sporcizia dei maiali è proverbiale | insieme di cose sporche: che sporcizia in quella casa! n 2 (fig.) atto turpe, parola oscena: fare , dire sporcizie...

agg. [pl. m. -chi]n 1 non pulito; sudicio, sozzo: una tovaglia , una camera , una città sporca ; un abito sporco di catrame ; i ragazzi tornano sempre a casa sporchi ; gente sporca , che...

part. pres. di sporgere agg. che sporge; che viene in fuori: denti sporgenti ; un cornicione sporgente.

s.f. n 1 l'essere sporgenten 2 la cosa, la parte che sporge: aggrapparsi a una sporgenza della roccia.

v. tr. [coniugato come porgere]n 1 metter fuori, protendere: sporgere la testa dal finestrino ; la magnolia, che sui rami neri sporgeva un carnoso fiore bianco (calvino)n 2 (dir.) presentare,...

s.m. (bot.) spora tipica di alcuni ordini di funghi.

agg. (biol.) che porta, che produce spore: cellula sporifera.

primo elemento di parole composte della terminologia scientifica, formate modernamente, dal gr. spóros 'semina', deriv. di spéirein 'seminare'; significa 'spora' o indica rapporto con la...

s.m. (bot.) corpicciolo contenente sporangi, proprio di alcune felci.

s.m. foglia che produce spore.

s.m. organismo vegetale che produce spore.

s.f. (biol.) ogni processo che genera spore.

agg. (biol.) che genera spore.

s.f. (biol.) riproduzione per spore, propria di alcuni organismi vegetali e animali.

s.f. ramo della botanica che studia le spore vegetali, soprattutto da un punto di vista morfologico.

agg. [pl. m. -ci] di, relativo alla sporologia.

s.m. [f. -a ; pl. m. -gi] studioso di sporologia.

s.m. pl. (zool.) classe di protozoi parassiti caratterizzati da una riproduzione alternata, ora agamica ora attraverso gameti che portano alla produzione di spore | sing. [-o] ogni protozoo...

v. tr. [coniugato come porre] (ant.)n 1 spiegare, esporren 2 porre, deporre: quinci i tre cavalier su 'l lito spose (tasso g. l. xvii, 56)n 3 partorire: quello ospizio / dove sponesti il tuo...

s.m. invar. l'insieme degli esercizi fisici che si praticano, in gruppo o individualmente, per mantenere in efficienza il corpo: praticare lo sport ; fare dello sport al chiuso , all'aperto ; sport...

s.f. n 1 sacca larga e robusta, fatta di vimini, paglia, tela o plastica, con due manici, usata per fare la spesa | cappello a sporta , con la tesa molto larga e volta verso il basso | rubare sulla...

v. tr. [io spòrto ecc.] (ant.) sporgere, aggettare.

agg. (non com.)n 1 fornito di sportellin 2 a forma di sportello.

s.m. e f. [pl. m. -sti] impiegato che lavora agli sportelli a diretto contatto con il pubblico.

s.m. n 1 piccola imposta che gira su cerniere e serve a chiudere o ad aprire un vano: lo sportello di un armadio , di una cabina telefonica | porta di accesso di automezzi, vetture ferroviarie e...

s.f. (non com.) l'essere sportivo | spirito sportivo: accettare una sconfitta con sportività.

agg. n 1 che si riferisce allo sport, che riguarda lo sport: giornale sportivo ; negozio di articoli sportivi ; società sportiva ; campo sportivo , luogo dove si praticano gli sport all'aria aperta |...

part. pass. di sporgere agg. proteso in fuori s.m. n 1 (antiq.) in costruzioni architettoniche, parte che sporge, che è in rilievo; aggetton 2 pesante sportello di legno applicato all'esterno...

s.m. [pl. sportsmen] uomo che pratica lo sport; sportivo.

s.m. invar. l'insieme degli articoli di abbigliamento per lo sport; abbigliamento sportivo.

s.f. n 1 presso gli antichi romani, dono che il patrizio elargiva ai clienti quando la mattina venivano a ossequiarlon 2 compenso che in passato spettava al giudice per una sentenzan 3 (non com.)...

s.m. registro sul quale, in passato, il giudice o il pubblico ufficiale registravano i compensi lecitamente ricevuti dalle parti.

s.f. (biol.) spora.

s.f. (biol.) in botanica, produzione di spore | in zoologia, forma di riproduzione agamica, comune nei protozoi, mediante la quale una cellula dà origine contemporaneamente a parecchie cellule...

ant. sponsa, s.f. n 1 la donna nel giorno del matrimonio: abito , velo da sposa ; baciare la sposa. dim. sposetta , sposina n 2 moglie: dare la figlia in sposa a qualcuno ; andare sposa a qualcuno ,...

s.m. n 1 cerimonia del matrimonio; nozze | lo sposalizio del mare , cerimonia con cui il doge nel giorno dell'ascensione celebrava le nozze di venezia con il mare, per simboleggiare il dominio della...

v. tr. [io spò so ecc.]n 1 unirsi a qualcuno in matrimonio, detto sia di uomo sia di donna: sposare una brava ragazza , uno straniero , un uomo ricco ; l'ha sposato contro il parere di tutti n 2...

part. pass. di sposare agg. e s.m. [f. -a] che, chi è unito in matrimonio; coniugato (in contrapposizione a celibe e nubile).

s.f. n 1 dim. di sposa | sposa molto giovane; donna appena sposatan 2 (ant.) giovane che sta per farsi suora.

s.m. n 1 dim. di sposo | sposo molto giovane; uomo appena sposaton 2 pl. coppia di coniugi appena sposati.

ant. sponso, s.m. n 1 l'uomo nel giorno del matrimonio: lo sposo aspettava la sposa all'altare. dim. sposetto , sposino n 2 marito: accettare , rifiutare qualcuno come sposo ; prendere in sposo |...

s.m. lo spossare, lo spossarsi, l'essere spossato; spossatezza.

part. pres. di spossare agg. che spossa, che stanca molto; estenuante: un caldo , un viaggio spossante § spossantemente avv.

v. tr. [io spòsso ecc.] ridurre in uno stato di estrema stanchezza e debolezza; estenuare, fiaccare, sfinire: questo lavoro mi spossa ; la malattia lo ha spossato | spossarsi v. rifl. perdere il...

s.f. stato di grande stanchezza e debolezza: la malattia gli ha lasciato una grande spossatezza.

s.m. (non com.) lo spossessare, lo spossessarsi, l'essere spossessato.

v. tr. [io spossèsso ecc.] privare di un possesso, di una proprietà: spossessare qualcuno dei suoi beni | spossessarsi v. rifl. privarsi di ciò che si possiede.

s.m. n 1 lo spostare, lo spostarsi, l'essere spostato: i moderni mezzi di trasporto permettono spostamenti rapidi a grandi distanze ; spostamento di sede , di orario | spostamento d'aria , movimento...

v. tr. [io spòsto ecc.]n 1 togliere qualcosa o qualcuno dal posto, dalla posizione, dalla condizione in cui si trovava; trasferire: spostare un tavolo ; spostare la fermata dell'autobus ; spostare...

part. pass. di spostare agg. e s.m. [f. -a] si dice di chi non riesce a trovare un equilibrio tra le proprie esigenze interiori e la vita pratica; anche, di chi non riesce a inserirsi nella vita...

s.m. invar. n 1 (elettron.) punto luminoso prodotto da un pannello elettronico su uno schermo fluorescenten 2 riflettore capace di emettere un fascio di luce molto concentrato, usato in teatro e nella...

s.f. n 1 sbarra, traversa di legno o di ferro, usata per chiudere porte, imposte ecc.: serrare il portone con una spranga. dim. spranghetta , spranghettina n 2 (tosc.) punto di fil di ferro con cui...

v. tr. [io sprango , tu spranghi ecc.]n 1 chiudere con una spranga; sbarrare: sprangare porte e finestre n 2 colpire, percuotere qualcuno con una sprangan 3 (tosc.) accomodare terraglie unendone i...

s.f. colpo dato con una spranga.

part. pass. di sprangare agg. chiuso con spranghe; sbarrato: uscio sprangato.

s.f. (non com.) lo sprangare, l'essere sprangato | ciò che serve a sprangare.

s.f. n 1 dim. di spranga n 2 (fig. pop.) peso alla testa; mal di testa.

s.m. piccolo pesce simile alla sardina.

agg. invar. si dice di confezione di prodotti entro un piccolo contenitore (bombola , bomboletta spray) dal quale, per effetto di un propellente a cui sono mescolati, fuoriescono nebulizzati o a...

s.m. n 1 (lett.) getto d'acqua improvviso; spruzzo: gli sprazzi del mare n 2 fascio di luce che appare improvvisamente: uno sprazzo di sole n 3 (fig.) breve e repentina manifestazione di un'idea, un...

s.m. invar. (borsa)n 1 contratto a premio che, alla scadenza, dà al compratore del premio la facoltà di comperare titoli, di venderli o di recederen 2 differenza fra le quotazioni di acquisto...

s.m. (rar.) spreco.

v. tr. [io sprèco , tu sprèchi ecc.] usare senza discernimento, spendere male: sprecare tempo , denaro | non valorizzare, sciupare: sprecare il proprio ingegno ; sprecare il pane , l'olio , la...

part. pass. di sprecare agg. usato male o per uno scopo che non lo merita; che non ha dato risultato positivo; sciupato: una fatica sprecata ; un ingegno sprecato.

s.m. [pl. -chi] lo sprecare, l'essere sprecato; sciupio, sperpero: spreco di tempo , di denaro ; far spreco di energie ; che spreco in quella casa! ; eliminare gli sprechi | a spreco , in gran...

agg. e s.m. [f. -a] che, chi spreca molto, spec. denaro; sciupone.

agg. degno di disprezzo; abietto, ignobile: una persona , un gesto spregevole § spregevolmente avv.

s.f. l'essere spregevole.

v. tr. [io sprègio ecc.] disprezzare, non tenere in alcun conto: spregiare gli onori.

agg. che esprime disprezzo, o con cui si esprime disprezzo: un epiteto spregiativo ; l'uso spregiativo di un vocabolo s.m. (gramm.) forma alterata di un sostantivo o di un aggettivo che esprime...

agg. e s.m. [f. -trice] (lett.) che, chi spregia.

s.m. n 1 (lett.) sentimento di disprezzo: avere in spregio , spregiare; fare qualcosa per spregio , in segno di disprezzon 2 atto che si compie per manifestare disprezzo: fare uno spregio a qualcuno.

vedi sprigionare.

v. tr. [io spregiùdico , tu spregiùdichi ecc.] (rar.) liberare dai pregiudizi | spregiudicarsi v. rifl. (non com.) liberarsi dai pregiudizi, divenire spregiudicato.

s.f. l'essere spregiudicato; comportamento da spregiudicato.

part. pass. di spregiudicare agg. che non ha o non dimostra pregiudizi, preconcetti, scrupoli di natura morale: una ragazza spregiudicata ; un imprenditore molto spregiudicato ; discorso ,...

v. intr. [io sprégno ecc. ; aus. avere] (ant.) partorire | abortire.

v. tr. [coniugato come premere]n 1 premere qualcosa per farne uscire il liquido contenuto; per estens., estrarre un liquido per spremitura: spremere un'arancia , le olive , l'uva ; spremere il succo...

s.m. attrezzo o apparecchio per spremere il succo dagli agrumi.

s.m. invar. attrezzo o apparecchio per spremere il succo dalla frutta.

s.m. spremiagrumi.

agg. e s.m. [f. -trice] che, chi spreme s.m. nell'industria della carta, macchina usata per pressare la pasta ed eliminare l'acqua.

s.f. lo spremere, l'essere spremuto: la spremitura delle olive | (estens.) il liquido spremuto.

s.f. n 1 lo spremere: dare una spremuta a un limone n 2 bevanda che si ottiene spremendo un frutto sugoso: bere una spremuta d'arancia.

part. pass. di spremere agg. n 1 che è stato estratto con la spremitura: liquido spremuto n 2 sottoposto a spremitura: olive spremute.

v. rifl. [io mi sprèto ecc.] abbandonare lo stato sacerdotale.

part. pass. di spretarsi agg. e s.m. che, chi ha abbandonato lo stato sacerdotale.

s.m. (rar.) disprezzo; usato quasi soltanto nella loc. del linguaggio forense in spreto a , non curandosi di: in spreto alle disposizioni di legge.

part. pres. di sprezzare agg. che mostra, che ostenta disprezzo; altezzoso: una persona , un atteggiamento sprezzante § sprezzantemente avv.

v. tr. [io sprèzzo ecc.] (lett.) disprezzare, disdegnare: virtù viva sprezziam, lodiamo estinta (leopardi nelle nozze della sorella paolina 30) | sprezzarsi v. rifl. (lett.) non aver cura della...

agg. e s.m. [f. -trice] (lett.) che, chi sprezza.

s.f. (lett.)n 1 l'essere sprezzante; atteggiamento sprezzanten 2 atteggiamento di voluta e ostentata negligenza, proprio di chi si sente molto abile nel fare qualcosa; trascuratezza intenzionale;...

s.m. n 1 disprezzo; atteggiamento sprezzante: trattare con sprezzo n 2 scarsa considerazione di qualcosa; noncuranza: agire con sprezzo del pericolo.

s.m. lo sprigionare, lo sprigionarsi: sprigionamento di calore.

ant. spregionare, v. tr. [io sprigióno ecc.]n 1 (rar.) togliere di prigione; scarceraren 2 (fig.) emettere, emanare abbondantemente: una stufa che sprigiona fumo | sprigionarsi v. rifl. (rar.)...

v. intr. [aus. essere] (non com.) zampillare, sprizzare.

v. tr. [io sprimàccio ecc.] battere o agitare un guanciale, un materasso, un piumino e sim. per renderlo più soffice, distribuendo in modo uniforme la lana o la piuma che lo riempie.

s.f. lo sprimacciare, l'essere sprimacciato: dare una sprimacciata al guanciale. dim. sprimacciatina.

s.m. invar. (mar.) robusto cavetto d'acciaio, usato sulle navi per ormeggio e tonneggio.

vedi spingare.

s.m. invar. in un sistema antincendio di un edificio, valvola collegata alle tubature dell'acqua che, al di sopra di una certa temperatura ambiente, viene azionata da un fusibile in modo che inizi...

s.m. invar. n 1 sforzo breve e intenso di un corridore (ciclista o podista) oppure di un cavallo, per superare un avversario, spec. nel tratto finale di gara: prodursi in uno sprint ; vincere con un...

v. intr. [aus. avere] fare uno sprint.

s.m. invar. n 1 corridore che ha molto sprint, che è dotato di notevole scatto | corridore specializzato nelle gare di velocità velocistan 2 cavallo da corsa particolarmente dotato per lo scatto e...

v. intr. [aus. essere] uscire con violenza, sotto forma di spruzzo, di zampillo: l'acqua sprizza dalla roccia ; il sangue sprizzava dalla ferita | v. tr. n 1 fare uscire con violenza, sotto forma di...

s.m. n 1 getto di liquido che sprizza; spruzzo, zampillo: uno sprizzo di sangue n 2 (fig.) breve e improvvisa manifestazione di qualcosa; lampo: uno sprizzo di luce , di gioia.

s.m. [pl. -chi] (ant. o region.)n 1 pollonen 2 ramo seccon 3 cosa sporgente; manico.

s.m. n 1 lo sprofondare, lo sprofondarsi, l'essere sprofondato | parte sprofondata di qualcosan 2 (geol.) depressione dovuta al cedimento verticale del terreno: fossa di sprofondamento.

v. tr. [io sprofóndo ecc.] far cadere in un abisso; gettare nel profondo: la città fu sprofondata dal terremoto ; dio sprofondò lucifero nell'inferno | v. intr. [aus. essere]n 1 abbassarsi nel...

s.m. n 1 sprofondamento; voragine superficiale o sotterranean 2 (region. iperb.) luogo remoto: abitare allo sprofondo.

v. intr. [io sprolòquio ecc. ; aus. avere] fare uno sproloquio.

s.m. discorso prolisso e inconcludente: fare uno sproloquio , degli sproloqui.

v. tr. [io sprolungo , tu sprolunghi ecc.] (ant.) prolungare.

v. tr. [io spróno ecc.]n 1 stimolare con lo sprone: spronare il cavallo nella corsa | (assol.) partire, muoversi al galoppo incitando il cavallo: e il messagger piegato in su l'arcione / parlò...

s.f. n 1 colpo dato con lo sprone. dim. spronatina n 2 (fig.) incitamento: quel ragazzo ha bisogno di una bella spronata.

agg. e s.m. [f. -trice] (rar.) che, chi sprona (spec. fig.).

s.m. n 1 sperone (come arnese per incitare il cavallo) | dar di sprone , di sproni ai cavalli , spronarli | a spron battuto , di gran galoppo; (fig.) immediatamente, senza alcun indugio: correre ,...

e deriv. vedi espropriare e deriv.

agg. (rar.) non proporzionale.

s.f. (rar.) l'essere sproporzionale.

v. tr. [io sproporzióno ecc.] (non com.) rendere qualcosa non proporzionato; togliere le proporzioni a qualcosa.

part. pass. di sproporzionare agg. n 1 che manca di proporzione, che non è in proporzione con uno o più altri elementi: il suo peso è sproporzionato all'altezza n 2 (estens.) eccessivo,...

s.f. mancanza di proporzione: c'è sproporzione tra le loro esigenze e le loro possibilità.

v. intr. [io spropò sito ecc.; aus. avere] fare, dire o scrivere spropositi.

part. pass. di spropositare agg. n 1 pieno di spropositi: un discorso spropositato n 2 eccessivo, troppo grande: un orgoglio spropositato ; pagare un prezzo spropositato § spropositatamente avv. ...

s.m. n 1 cosa fatta o detta non a proposito, inopportunamente: è stato uno sproposito lasciarsi sfuggire quell'affare | a sproposito , inopportunamente, fuori luogo, in modo non pertinente: parlare...

e deriv. vedi espropriare e deriv.

v. tr. [io spròvo ecc.] (ant.) provare, sperimentare.

v. tr. far perdere a qualcuno o a qualcosa i caratteri provinciali: sprovincializzare i costumi , la cultura | sprovincializzarsi v. rifl. perdere i caratteri provinciali: una città che si è...

s.f. lo sprovincializzare, lo sprovincializzarsi, l'essere sprovincializzato.

v. tr. [coniugato come provvedere] (ant.) privare qualcuno o qualcosa di ciò che è necessario o di ciò di cui è provvisto; sguarnire | sprovvedersi v. rifl. (non com.) privarsi di ciò di cui si...

s.f. l'essere sprovveduto, impreparato, inesperto.

part. pass. di sprovvedere agg. n 1 che non ha l'esperienza pratica, la preparazione culturale o le qualità necessarie per affrontare certe situazioni o capire determinati problemi: sprovveduto...

part. pass. di sprovvedere agg. n 1 sfornito, mancante: un negozio sprovvisto di pane ; essere sprovvisto di fantasia n 2 alla sprovvista , di sorpresa, inaspettatamente: cogliere , prendere...

s.f. invar. (med.) malattia cronica tipica dei climi tropicali, caratterizzata da ridotto assorbimento dei grassi e provocata dalla mancanza di una vitamina del complesso b (acido folico) | la forma...

agg. [pl. m. -ci] (med.) di, relativo alla sprue | sindromi spruetiche , gruppo di affezioni, sintomatologicamente affini alla sprue, accomunate da steatorrea.

s.m. invar. recipiente, con tappo bucherellato, usato per spruzzare d'acqua i panni prima della stiratura.

s.f. (rar.)n 1 insieme di piccoli spruzzin 2 pioggia fine e di breve durata.

s.m. (rar.) lo spruzzare, lo spruzzarsi, l'essere spruzzato.

v. tr. n 1 gettare un liquido a spruzzi: spruzzare la vernice sul muro | (estens.) spargere una polvere a piccoli getti: spruzzare il cioccolato sulla panna n 2 bagnare, inumidire o anche macchiare,...

s.f. n 1 lo spruzzare: dare una spruzzata di lacca sui capelli | la sostanza spruzzata: bere l'aperitivo con una spruzzata di seltz n 2 (fig.) pioggia fine e di breve durata. dim. spruzzatina.

s.m. n 1 dispositivo che serve per spargere un liquido in spruzzi; nebulizzatore; spray: boccetta di profumo con spruzzatore | nei motori a combustione interna ad accensione comandata, sezione di...

s.f. l'operazione dello spruzzare: la spruzzatura dei panni da stirare | la sostanza spruzzata e il segno che lascia su un oggetto: una spruzzatura di vino sulla tovaglia.

s.f. (chim.) matraccio munito di due tubicini di vetro atti a emettere un esile getto d'acqua per insufflazione d'aria; è usato nei laboratori chimici per piccole operazioni di lavaggio con acqua...

s.m. getto d'acqua o d'altra sostanza liquida o semiliquida in gocce o schizzi minuti: gli spruzzi delle onde sugli scogli ; uno spruzzo di sangue , di fango | uno spruzzo di pioggia , una pioggia...

v. tr. [io sprùzzolo ecc.] (rar.) spruzzare lievemente.

s.f. (rar.) lo spruzzolare.

s.m. (rar.) uno spruzzolare continuo, insistente.

s.m. (rar.) piccolo spruzzo; spruzzo leggero.

s.f. l'essere spudorato.

agg. che non ha pudore; inverecondo, impudico: una persona spudorata | detto o fatto senza pudore; sfacciato, impudente: una menzogna spudorata § spudoratamente avv.

s.f. n 1 ogni organismo appartenente al tipo dei poriferin 2 lo scheletro delle spugne cornee, formato da un intreccio di fibre finissime e molto poroso, che disseccato costituisce, per la sua...

s.m. (sport) nelle corse podistiche, servizio di assistenza posto lungo il percorso, consistente nel fornire ai corridori spugne inzuppate d'acqua per rinfrescarsi.

v. tr. (non com.) strofinare con una spugna per lavare, pulire o asciugare: spugnare i vetri.

s.f. (non com.)n 1 lo spugnaren 2 colpo dato con una spugna impregnata d'acqua. dim. spugnatina.

s.f. il bagnarsi, lo strofinarsi per mezzo di una spugna; in partic., lo spremere spugne imbevute di acqua o di liquidi medicamentosi su parti del corpo a scopo terapeutico.

s.f. pl. (zool.) lo stesso che poriferi.

s.f. n 1 dim. di spugna n 2 ritaglio di spugna, che viene bagnato e collocato in un apposito contenitore, usato per inumidire la colla asciutta di francobolli, etichette e sim., o per umettarsi le...

s.f. , o spugnolo s.m. , fungo commestibile, appartenente al gen. elvella, con cappello conico spugnoso di colore scuro e gambo grosso.

s.m. (min.) spugna.

s.f. l'essere spugnoso | parte, cosa spugnosa.

agg. che ha l'aspetto e le caratteristiche della spugna: pietra spugnosa ; tessuto spugnoso.

v. tr. liberare dalla pula: spulare il grano.

s.f. l'operazione dello spulare.

v. tr. [io spùlcio ecc.]n 1 liberare dalle pulci cercandole a una a una: spulciare un cane n 2 (fig.) controllare, esaminare minuziosamente in cerca di qualcosa: spulciare l'elenco telefonico |...

s.m. [f. -trice] chi spulcia, controlla, esamina minutamente (per lo più scherz.).

s.f. (non com.) lo spulciare (spec. fig.).

rar. spuleggiare , v. intr. [io spulézzo ecc. ; aus. essere] (ant. scherz.) fuggire in gran fretta, andarsene volando via come fa la pula.

rar. spuleggio , s.m. (ant. scherz.) fuga precipitosa.

s.f. n 1 l'insieme delle bollicine che si formano sopra un liquido; schiuma: la spuma della birra ; la spuma delle onde n 2 (gastr.) lo stesso che mousse n 3 bibita analcolica a base di acqua gassata,...

part. pres. di spumare agg. e s.m. si dice di vino bianco o rosato che, in seguito a un processo di doppia fermentazione, produce, nel momento in cui si stappa e si versa nei bicchieri, una spuma...

s.m. e f. [pl. m. -sti] produttore di spumante.

v. tr. effettuare la spumantizzazione.

part. pass. di spumantizzare agg. n 1 sottoposto a spumantizzazionen 2 che ha caratteristiche analoghe a quelle degli spumanti: vino spumantizzato.

s.f. n 1 processo naturale di doppia fermentazione a cui viene sottoposto un vino per ottenerne uno spumanten 2 processo artificiale di addizionamento di anidride carbonica a cui viene sottoposto un...

v. intr. [aus. avere] far la spuma: la birra spuma nei bicchieri | spumare dalla rabbia , (fig.) essere furibondo.

part. pres. di spumeggiare agg. n 1 che spumeggia: un bicchiere spumeggiante di champagne ; la scia spumeggiante del motoscafo n 2 (fig.) leggero, vaporoso: un abito di chiffon spumeggiante n 3...

v. intr. [io spuméggio ecc. ; aus. avere] fare molta spuma: il mare spumeggia tra gli scogli.

agg. (lett.) spumeggiante, schiumoso.

s.m. dolce o gelato leggero e spumoso, fatto con chiare d'uovo o panna montata.

s.f. l'essere spumoso.

agg. n 1 che produce molta spuma; spumeggiante: una tazza di latte spumoso ; un torrente spumoso n 2 che è leggero e soffice come la spuma: un budino spumoso.

s.f. nel linguaggio commerciale, controllo di ciascun dato di una serie, di una lista e sim.; il segno apposto per attestare l'avvenuto controllo.

v. tr. n 1 privare della punta, rompere la punta: spuntare una matita | accorciare un poco tagliando la punta: spuntare i capelli n 2 staccare una cosa che era appuntata: spuntare un nastro n 3...

s.f. lo spuntare, il tagliare la punta: dare una spuntata alle siepi , ai capelli. dim. spuntatina. s.f. lo spuntare, il controllare velocemente: dare una spuntata a un elenco.

part. pass. di spuntaren 1 agg. n 1 senza punta: spada spuntata n 2 staccato, non più appuntato: fiocco spuntato n 3 si dice di vino alterato dallo spunto.

s.m. [f. -trice] chi è addetto alla spunta di un elenco.

s.f. n 1 l'operazione dello spuntare; la parte che si elimina quando si spunta qualcosa: la spuntatura di un albero , la cimaturan 2 trinciato di tabacco ottenuto con le punte dei sigarin 3 taglio di...

v. tr. [io spuntèllo ecc.] privare dei puntelli.

s.m. (non com.) mascherina, punta delle scarpe.

v. tr. [io spuntìglio ecc.] levigare con lo spuntiglio.

s.m. polvere finissima di smeriglio usata per levigare a secco superfici metalliche.

v. tr. (foto.) effettuare la spuntinatura.

s.f. (foto.) ritoccatura dei negativi e dei positivi per eliminare i puntini chiari o scuri che compaiono irregolarmente sull'immagine.

s.m. leggero pasto consumato durante la giornata tra i pasti principali o in sostituzione di uno di essi: fare uno spuntino.

s.m. n 1 (teat.) le prime parole d'una battuta suggerite all'attore per richiamargliela alla memoria | (mus.) le prime battute di una composizionen 2 (estens.) elemento, motivo che fornisce...

ant. spontonare, tosc. spunzonare, v. tr. [io spuntóno ecc.] (non com.) colpire con uno spuntone.

ant. spontonata, tosc. spunzonata, s.f. colpo dato con uno spuntone.

ant. spontone, tosc. spunzone, s.m. n 1 grossa spina molto aguzzan 2 robusta punta di legno o di metallon 3 antica arma costituita da una lunga asta con punta corta e robustan 4 sporgenza acuminata di...

v. tr. [io spunzécchio ecc.] (fam.) punzecchiare.

e deriv. vedi spuntone e deriv.

v. tr. (fam.)n 1 giocare con qualcuno come con un pupazzo: spupazzare un bambino n 2 coccolare, vezzeggiare: spupazzare una ragazza n 3 intrattenere, far svagare qualcuno pur non avendone voglia: me...

s.m. lo spurgare, lo spurgarsi, l'essere spurgato; spurgo.

v. tr. [io spurgo , tu spurghi ecc.]n 1 pulire, purgare un canale, un passaggio e sim. da ciò che l'ostruisce: spurgare la fognatura ; spurgare i bronchi , espellere il catarro dai bronchin 2 (fig....

agg. [f. -trice] che spurga s.m. ciò che serve a spurgare.

s.f. lo spurgare, lo spurgarsi, l'essere spurgato; spurgo.

s.m. [pl. -ghi] lo spurgare, lo spurgarsi, l'essere spurgato; la materia spurgata: lo spurgo delle fognature ; gli spurghi del naso n 2 spec. pl. (fig.) libri di scarto messi in vendita sulle...

agg. n 1 non legittimo: figlio spurio n 2 detto di opera d'arte, che non è dell'autore a cui viene attribuita; non autentico, falsificato: le commedie spurie di plauto n 3 costole spurie , (anat.) le...

v. intr. [io sputàcchio ecc. ; aus. avere]n 1 sputare in continuazione qua e làn 2 emettere schizzi di saliva nel parlare | v. tr. coprire di sputi: sputacchiare il pavimento.

s.f. recipiente con o senza coperchio, colmo di segatura, calce o altro, in cui si può sputare.

s.f. , o sputacchino s.m. , insetto di forma ovale, color giallo-bruno, le cui larve si abbarbicano su diverse specie di piante ed emettono una sostanza spumosa, di cui si ricoprono completamente ed...

s.m. grosso e denso sputo.

s.m. e f. invar. (gerg.) arma da fuoco.

v. intr. [aus. avere] emettere lo sputo; espettorare: sputare per terra , nel fazzoletto | sputare su qualcosa , addosso a qualcuno , (fig.) mostrare grande disprezzo nei confronti di qualcosa, di...

s.m. e f. invar. (non com.) sputasentenze.

s.m. e f. invar. chi parla con ostentata autorità e dà giudizi e consigli, per lo più inutili o a sproposito.

part. pass. di sputare agg. (fam.) si dice di chi è molto somigliante a qualcuno, nel fisico o nel carattere: quel ragazzo è suo padre sputato.

s.m. e f. invar. calunniatore, malalingua.

s.m. invar. nome con cui sono stati designati i primi satelliti artificiali sovietici | (estens.) satellite artificiale.

s.m. n 1 la saliva o l'espettorato che si emette dalla bocca: sputo sanguigno , catarroso | ricoprire qualcuno di sputi , (fig.) offenderlo, insultarlo gravemente | una cosa appiccicata con lo sputo ,...

s.m. (volg.) lo sputtanare, lo sputtanarsi, l'essere sputtanato.

v. tr. (volg.) smascherare, svergognare qualcuno, facendogli perdere la stima altrui | screditare deliberatamente qualcuno | sputtanarsi v. rifl. (volg.) agire in modo da perdere la stima altrui.

loc. sost. f. invar. n 1 il genere letterario del romanzo di spionaggion 2 (estens.) storia di spionaggio, romanzesca o cinematografica.

s.f. (fam.) diarrea. dim. squacquerella.

v. intr. [io squàcquero ecc. ; aus. avere] (fam.) avere la diarrea | v. tr. (fam.)n 1 fare alla sveltan 2 spiattellare, spifferare | squacquerarsi v. rifl. sciogliersi, liquefarsi.

part. pass. di squacquerare agg. (fam.)n 1 molle, sciolto, acquoson 2 (fig.) smodato, sgangherato: riso squacquerato § squacqueratamente avv.

v. tr. [io squadèrno ecc.]n 1 aprire un quaderno, un libro, un registro a una determinata pagina per mostrare a qualcuno quanto vi è scritto; per estens., spiegare un foglio ripiegato, mettendolo...

s.f. strumento a forma di triangolo rettangolo, adoperato per costruire o misurare angoli retti e per disegnare perpendicolari e parallele a una retta data: squadra da disegno , da muratore | a , in...

s.f. n 1 pegg. di squadran 2 2 (spreg.) squadra d'azione fascista | (estens.) banda di teppisti, di delinquenti.

v. tr. n 1 mettere a squadra; verificare ed eventualmente correggere, con la squadra, la perpendicolarità dei lati ad angolo retto di una figura geometrica | squadrare un foglio da disegno ,...

part. pass. di squadrare agg. n 1 ridotto a forma o a sezione quadra: pietra squadrata n 2 nel gergo musicale, si dice di cantante che non rispetta il ritmo del brano che esegue.

s.m. operaio che squadra pietre; scalpellino.

s.f. l'operazione dello squadrare: squadratura del legno , riduzione dei tronchi in legname da costruzione.

s.f. n 1 piccola squadra: una squadriglia di soldati n 2 (mar.) piccolo gruppo di navi da guerra leggere o di sommergibili agli ordini di un solo comandanten 3 (aer.) l'unità organica fondamentale...

s.m. n 1 (st.) l'organizzazione delle squadre d'azione fascisten 2 (estens.) metodo di azione politica basato sull'uso della violenza da parte di squadre organizzate.

s.m. [pl. -sti] membro di una squadra d'azione fascista.

agg. [pl. m. -ci] di, da squadrista: un'azione squadristica.

s.m. grosso pesce dal corpo depresso, di color bruno-verdastro a macchie scure; è provvisto di pinne pettorali e ventrali molto ampie (ord. squaliformi).s.m. n 1 lo squadrare: operazione di squadro...

s.m. n 1 accr. di squadran 2 2 (mil.) reparto di cavalleria composto da quattro plotoni, al comando di un capitano.

s.m. lo squagliare, lo squagliarsi, l'essere squagliato.

v. tr. [io squàglio ecc.] sciogliere, fondere, liquefare: il calore ha squagliato il burro | squagliarsi v. rifl. n 1 sciogliersi, liquefarsi: la neve si squaglia al sole ; il gelato si sta...

s.m. (region.)n 1 squagliamenton 2 cosa squagliata | squaglio di cioccolata , cioccolata in tazza.

s.m. (chim.) idrocarburo saturo a trenta atomi di carbonio che si ottiene per idrogenazione dello squalene; è usato come lubrificante, in cosmetica e come agente di separazione in gascromatografia.

s.m. (chim) idrocarburo insaturo a trenta atomi di carbonio della classe dei terpeni, connesso con il metabolismo del colesterolo e degli acidi biliari.

s.f. n 1 lo squalificare, l'essere squalificaton 2 (sport) provvedimento disciplinare preso dagli organi federali, consistente nell'escludere un atleta o una squadra da una classifica, da una o più...

v. tr. [io squalìfico , tu squalìfichi ecc]n 1 dichiarare non qualificato, non idoneo | screditare: questo lavoro ti squalifica n 2 (sport) comminare una squalifica, punire con la...

part. pass. di squalificare agg. che ha perso credito e stima: una ditta squalificata agg. e s.m. [f. -a] (sport) che, chi ha subito una squalifica.

s.m. pl. (zool.) ordine di pesci dal corpo fusiforme provvisto di due pinne dorsali e una pinna caudale a lobi disuguali, con bocca ventrale armata di numerose file di denti triangolari aguzzi; vi...

agg. (lett. rar.) squallido.

s.f. l'essere squallido.

agg. n 1 spoglio di ogni grazia e ornamento; misero: un ambiente squallido n 2 triste e desolato: condurre una vita squallida | privo di vivacità stentato: abbozzò uno squallido sorriso n 3...

s.m. insieme di cose squallide | squallideza.

s.m. l'essere squallido; stato di tristezza, di miseria, d'abbandono: che squallore in quella casa! ; vivere nello squallore.

s.m. nome generico di vari pesci cartilaginei appartenenti a diversi ordini dei selaci, per lo più di grandi dimensioni, fusiformi, veloci, con dentatura da carnivori, bocca ventrale e fessure...

s.f. n 1 (zool.) ciascuna delle formazioni piatte e dure, di dimensioni varie, che rivestono e proteggono il corpo di alcuni vertebrati: squama cornea , prodotta dall'epidermide e caratteristica dei...

v. tr. togliere le squame, privare delle squame: squamare un pesce | squamarsi v. rifl. perdere le squame.

s.m. pl. (zool.) ordine di rettili dal corpo allungato coperto di squame o scudi cornei; vi appartengono le lucertole, i serpenti ecc. | sing. [-o] ogni rettile appartenente a tale ordine.

agg. fatto a squama; rivestito o decorato da ornamenti a forma di squama.

agg. che ha forma di squama: foglia squamiforme.

agg. fatto a squame; coperto di squame: pelle squamosa.

s.m. usato solo nella loc. avv. a squarciagola , con tutto il fiato che si ha in gola, a gran voce: gridare a squarciagola.

s.m. lo squarciare, lo squarciarsi, l'essere squarciato.

v. tr. [io squàrcio ecc.] aprire con violenza, provocando strappi e lacerazioni (anche fig.): la pallottola gli squarciò il petto ; il vento squarcia le nuvole ; squarciare le tenebre ; squarciare...

agg. e s.m. [f. -trice] (non com.) che, chi squarcia.

s.f. squarciamento; squarcio.

s.f. coltellaccio a lama ricurva, usato un tempo come arma.

s.m. n 1 ampia e profonda fenditura, lacerazione: uno squarcio nella tenda ; avere uno squarcio nel ventre ; attraverso gli squarci delle nuvole ricomparve il sole n 2 (fig.) passo di un componimento...

agg. (tosc.) vecchissimo, decrepito, cascante.

s.m. n 1 lo squartare, l'essere squartaton 2 forma di esecuzione capitale, prevista in passato soprattutto per i delitti di lesa maestà, che consisteva nello smembrare il condannato mediante una...

v. tr. n 1 tagliare in quarti o in grosse parti: squartare un bue n 2 (st.) sottoporre all'esecuzione capitale dello squartamenton 3 (iperb.) uccidere in modo violento e feroce; massacrare.

o squatarola, s.f. (zool.) pivieressa.

s.m. grosso coltello da macellaio, usato per squartare le bestie.

agg. e s.m. [f. -trice] che, chi squarta | che, chi uccide in modo violento e feroce.

s.f. l'operazione dello squartare, spec. le bestie nei macelli.

s.m. lo squartare, l'essere squartato.

s.m. invar. sport praticato su un campo chiuso da due giocatori che, con una speciale racchetta, lanciano alternativamente una palla contro un muro.

s.m. (non com.) lo squassare, l'essere squassato; scuotimento violento.

v. tr. scuotere con violenza: la tempesta squassava le vele.

s.m. (non com.) squassamento, sconquasso.

vedi squartarola.

v. tr. (ant.) squartare.

s.m. invar. giovane appartenente a gruppi metropolitani caratterizzati da un'ideologia di rifiuto radicale delle istituzioni; prendono possesso di edifici abbandonati (case, fabbriche, magazzini,...

v. tr. (rar.) ridurre senza quattrini | squattrinarsi v. rifl. ridursi senza quattrini.

part. pass. di squattrinare agg. e s.m. [f. -a] che, chi non ha quattrini; spiantato.

s.f. invar. donna pellerossa.

s.m. (ven.) sorta di piccolo cantiere per la costruzione, la riparazione o la protezione di imbarcazioni, spec. gondole.

v. tr. n 1 far perdere l'equilibrio; privare dell'equilibrio | (fig.) causare uno squilibrio psichicon 2 (fig.) sbilanciare economicamente, dissestare | squilibrarsi v. rifl. (non com.) perdere...

part. pass. di squilibrare agg. mancante di equilibrio; privo di una giusta proporzione o distribuzione delle parti: alimentazione squilibrata agg. e s.m. [f. -a] che, chi non ha pieno...

s.m. n 1 mancanza, perdita di equilibrion 2 (fig.) alterazione patologica delle facoltà psichiche: squilibrio mentale ; dare segni di squilibrio n 3 (fig.) sproporzione, divario: lo squilibrio...

s.f. campana o campanella dal suono acuto.s.f. (region.) canocchia.

part. pres. di squillare agg. n 1 acuto: voce squillante n 2 (fig.) vivace: colore squillante.

v. intr. [aus. avere o essere]n 1 emettere un suono acuto e limpido: il telefono squilla ; la sua voce squillava da lontano n 2 (ant.) muoversi molto rapidamente; volare | v. tr. (ant.) suonare uno...

s.m. suono acuto, chiaro, di breve durata, caratteristico di trombe, campanelli e sonerie: gli squilli del telefono ; s'ode a destra uno squillo di tromba (manzoni il conte di carmagnola) | usato...

s.f. (ant.) mal di gola.

solo in alcune loc. avv. di uso scherz.: parlare in quinci e squinci , affettatamente; senza tanti squinci e squindi , con semplicità, alla buona.

s.m. (tosc.) sguincio.

solo in alcune loc. avv. di uso scherz.: parlare senza tanti squinci e squindi , con semplicità, alla buona; mettersi in squinci e in squindi , darsi delle arie, affettare.

v. tr. [io squintèrno ecc.]n 1 slegare i quinterni di un libro o di un fascicolo | (estens.) sconnetteren 2 (fig.) scombussolare, confondere, turbare: la notizia lo ha completamente squinternato |...

part. pass. di squinternare agg. n 1 scompaginato, slegato: libro , fascicolo squinternato | (estens.) sconnesso: una vecchia baracca squinternata n 2 (fig.) si dice di persona poco equilibrata,...

agg. (gerg.)n 1 balordo, stranon 2 si dice di ragazza curata nel vestire, estrosa e disponibile.

ant. esquisitezza, s.f. n 1 l'essere squisito (anche fig.): la squisitezza di un cibo , di un gesto n 2 cosa squisita: mangiare delle squisitezze.

ant. esquisito, agg. n 1 eccellente, prelibato, detto spec. di cibi e bevande dal sapore delicato: un arrosto , un vino squisito ; una cenetta squisita n 2 (fig.) che dimostra grande finezza e...

v. tr. (ant.) scrutinare.

s.m. (ant.) scrutinio.s.m. il verso di chi squittisce.

v. intr. [io squittinisco , tu squittinisci ecc. ; aus. avere] (non com.) squittire.

s.m. uno squittire prolungato.

v. intr. [io squittisco , tu squittisci ecc. ; aus. avere]n 1 emettere suoni brevi e acuti; si dice del verso della rondine, del pappagallo e di altri uccelli, e inoltre del topo, del coniglio,...

s.m. lo sradicare, l'essere sradicato (anche fig.).

v. tr. [io sràdico, tu sràdichi ecc.]n 1 strappare una pianta con le sue radici; estirpare: sradicare una carota , sradicare un albero dal suolo | (fig.) strappare una persona dal suo ambiente...

part. pass. di sradicare agg. n 1 estirpato, divelto: albero sradicato n 2 (fig.) si dice di persona che non ha o non sente legami con l'ambiente o la società in cui vive (in questo senso è calco...

agg. e s.m. [f. -trice] che, chi sradica s.m. (agr.) attrezzo, per lo più in forma di forca, usato per estrarre tuberi dal terreno, svellere radici ecc.

s.m. (rar.) lo sragionare; vaniloquio.

v. intr. [io sragióno ecc.; aus. avere] ragionare male, senza logica; vaneggiare, farneticare: la rabbia lo fa sragionare.

agg. (rar.) irragionevole.

v. tr. [io srègolo ecc.]n 1 (ant.) far trasgredire una regolan 2 (non com.) rendere irregolare.

s.f. n 1 l'essere sregolato: sregolatezza di vita ; un personaggio tutto genio e sregolatezza n 2 atto, comportamento sregolato: pentirsi delle proprie sregolatezze.

agg. n 1 che è senza regola; che eccede il giusto limite: essere sregolato nel bere n 2 scapestrato, debosciato, moralmente disordinato: fare una vita sregolata § sregolatamente avv. senza regola,...

v. tr. [io sròtolo ecc.] disfare un rotolo: srotolare una pergamena | srotolarsi v. rifl. svolgersi, detto di ciò che è arrotolato: la bobina del registratore si è completamente srotolata.

o sst! , inter. voce onom. che riproduce il suono sibilante con cui si chiede o s'impone silenzio oppure si chiama sottovoce qualcuno.

v. intr. [io stabacco , tu stabacchi ecc. ; aus. avere] (pop.) fiutare tabacco abitualmente.

loc. sost. m. invar. n 1 (relig.) sequenza, inserita nella liturgia del venerdì santo, che esprime il dolore della madonna davanti alla croce di gesùn 2 (mus.) la musica che accompagna tale...

v. intr. [io stàbbio ecc. ; aus. avere] detto di pecore e altri animali, passare la notte su un terreno concimandolo | v. tr. n 1 far pernottare animali su un terreno per concimarlon 2 (estens.)...

s.f. lo stabbiare, l'essere stabbiato.

s.m. n 1 terreno recintato in cui si chiude il bestiame durante la notte perché lo concimin 2 letame di stalla; stallatico.

ant. stabbiuolo , s.m. piccola stalla | porcile.

agg. n 1 ben fermo, fisso, solido; che non si muove, non oscilla: fondamenta stabili ; un ponteggio poco stabile | beni stabili , (antiq.) beni immobilin 2 (fig.) durevole, costante: proposito...

s.m. n 1 (non com.) lo stabilire, lo stabilirsi, l'essere stabilito: lo stabilimento di una fabbrica , di un'attività | (ant.) fissazione; decisione, delibera: lo stabilimento di un patto n 2...

v. tr. [io stabilisco , tu stabilisci ecc.]n 1 istituire, costituire in modo stabile; fissare: stabilire un ordine di lavoro n 2 rendere stabile, collocare durevolmente: stabilire la propria dimora...

part. pass. di stabilire agg. n 1 (non com.) istituito, costituito: agire contro l'ordine stabilito , contro la leggen 2 fissato, definito, deciso: il giorno stabilito ; la cosa è ormai stabilita...

s.f. (edil.) operazione con la quale si stende l'ultimo strato dell'intonaco; lo strato stesso.

s.f. l'essere stabile (anche fig.): la stabilità di un edificio ; la stabilità dei prezzi ; la stabilità di un impiego | stabilità politica , assetto durevole di un sistema politico, oppure di...

part. pres. di stabilizzare agg. e s.m. (chim.) si dice di composto atto a impedire l'alterazione di materiali deperibili.

v. tr. rendere stabile (anche fig.): stabilizzare la moneta , la situazione politica | stabilizzarsi v. rifl. diventare stabile (anche fig.): le sue condizioni si sono stabilizzate.

agg. e s.m. [f. -trice] che, chi stabilizza (anche fig.) s.m. qualsiasi apparecchio, dispositivo, elemento che ha la funzione di rendere stabile o più stabile un insieme, un sistema | (mar. ,...

s.f. lo stabilizzare, lo stabilizzarsi, l'essere stabilizzato.

v. intr. [io stàbulo ecc. ; aus. avere] stare, vivere in una stalla (detto di animali domestici) | v. tr. alloggiare, tenere in una stalla | stabulare le trote , allevarle in apposite vasche.agg. ...

s.m. n 1 stalla pubblican 2 canile comunalen 3 parte di un laboratorio dove vengono alloggiati gli animali usati per gli esperimenti.

s.f. n 1 l'alloggiare il bestiame nelle stallen 2 sistema di allevamento razionale di animali volto a favorirne la riproduzione e a evitarne le malattie: stabulazione di bovini , di trote.

o stachanovismo, s.m. n 1 in unione sovietica, negli anni dello stalinismo, movimento che tendeva a migliorare l'organizzazione del lavoro e ad aumentare la produttività, stimolando un'accentuata...

o stachanovista, s.m. e f. [pl. m. -sti]n 1 chi, in unione sovietica, era fautore, sostenitore dello stacanovismon 2 (estens.) chi mostra eccessivo zelo nello svolgere il proprio lavoro | usato...

o stachanovistico, agg. [pl. m. -ci] relativo allo stacanovismo; di, da stacanovista § stacanovisticamente avv.

agg. che si può staccare: un tagliando staccabile.

s.m. (non com.) lo staccare, lo staccarsi, l'essere staccato.

v. tr. [io stacco , tu stacchi ecc.]n 1 separare ciò che è attaccato o congiunto: staccare un quadro dal muro , un foglio dal blocco | staccare la frizione , (aut.) agire sul pedale per consentire...

part. pass. di staccare agg. disgiunto, disunito, separato: un'opera a fascicoli staccati s.m. (mus.) modo di esecuzione in cui si separano nettamente le note l'una dall'altra con una...

s.f. (non com.) lo staccare, lo staccarsi, l'essere staccato.

v. intr. [io stacchéggio ecc. ; aus. avere] (non com.) camminare facendo rumore con i tacchi.

v. intr. [io stacchétto ecc. ; aus. avere] (non com.) staccheggiare.

s.m. [f. -a] (non com.) chi fabbrica, vende o ripara stacci.

v. tr. [io stàccio ecc.]n 1 far passare attraverso lo staccio; setacciaren 2 (fig. non com.) esaminare con cura minuziosa; vagliare.

s.f. (non com.) lo stacciare una volta.

agg. e s.m. [f. -trice] (non com.) che, chi staccia.

s.f. (non com.) lo stacciare | ciò che rimane nello staccio.

s.m. setaccio.

s.f. n 1 recinto formato da traverse di legno sostenute da pali che serve a delimitare un terrenon 2 (sport) barriera, fatta con traverse di legno o sterpi, che funge da ostacolo nelle gare ippiche.

s.m. [pl. -chi]n 1 lo staccare, lo staccarsi, l'essere staccato: lo stacco dei biglietti | (non com.) cosa staccata: stacco d'abito , il taglio di stoffa necessario alla confezione di un abiton 2...

e deriv. vedi stacanovismo e deriv.

s.f. bilancia con un solo piatto e un lungo braccio graduato sul quale scorre un peso equilibratore costante | stadera a ponte , grande bilancia a piattaforma usata per la pesatura di veicoli...

s.m. [f. -a] chi fabbrica, ripara o vende stadere.

s.f. lunga asta graduata che, abbinata a cannocchiali distanziometrici, serve alla misurazione indiretta delle distanze e a operazioni di livellazione.

vedi statico 2.

s.m. n 1 misura di lunghezza in uso nell'antica grecia: stadio attico , pari a ca 177 m; stadio alessandrino , pari a ca 185 mn 2 nell'architettura greco-romana, costruzione destinata alle corse,...

s.m. invar. n 1 l'insieme dei collaboratori più vicini a chi dirige un lavoro o coordina un'attività | gruppo di professionisti che collaborano tra loro per un dato lavoro; équipen 2...

s.f. n 1 ciascuno dei due grossi anelli metallici a fondo piatto, appesi con corregge di cuoio ai lati della sella, in cui il cavaliere infila e appoggia i piedi | perdere le staffe , (fig.) perdere...

s.m. barretta metallica sporgente orizzontalmente dal manico della vanga per potervi appoggiare il piede e far penetrare più profondamente l'attrezzo nel terreno; vangile.

v. intr. [aus. avere] (non com.) perdere la staffa, rimanere impigliato nelle staffe | v. tr. (edil.) unire, collegare a mezzo di staffe.

s.f. (tecn.) operazione del collegare con staffe; il collegamento così effettuato.

v. intr. [io stafféggio ecc. ; aus. avere] (ant.) detto del piede, perdere la staffa, uscire dalla staffa.

s.f. n 1 (ant.) corriere, messaggero a cavallo incaricato di portare dispacci e ordinin 2 (sport) gara podistica, di nuoto o di sci, in cui il tragitto è diviso in frazioni, che vanno percorse in...

s.m. e f. [pl. m. -sti] (sport) corridore di una gara a staffetta.

s.m. n 1 servo che un tempo reggeva la staffa al cavaliere; palafrenieren 2 (estens.) servitore di casa principesca o signorile.

s.m. (non com.) lo staffilare, l'essere staffilato.

v. tr. n 1 colpire, battere violentemente con lo staffilen 2 (fig.) colpire con critiche aspre e violente.

s.f. n 1 colpo di staffilen 2 (fig.) severo biasimo, aspra critican 3 nel linguaggio del calcio, tiro teso e violento indirizzato a rete.

s.m. [f. -trice] (rar.) chi staffila, chi dà staffilate (anche fig.).

s.f. (non com.) lo staffilare, l'essere staffilato.

s.m. n 1 correggia di cuoio che unisce la staffa alla sellan 2 (estens.) frusta costituita per lo più da una sola striscia di cuoio.

s.m. pl. (zool.) famiglia di insetti coleotteri, dal corpo esile e allungato, che vivono su sostanze organiche in decomposizione come saprofaghi o come predatori di altri insetti | sing. [-e] ogni...

s.m. coleottero, dalla livrea nera opaca, dotato di lunghe mandibole; se stuzzicato emette una sostanza di odore sgradevole (fam. stafilinidi).agg. (anat.) relativo al palato molle e all'ugola.

primo elemento di parole composte della terminologia scientifica, formate modernamente, dal gr. staphylé 'grappolo d'uva, ugola'; può indicare formazione a grappolo (stafilococco), somiglianza a un...

agg. [pl. m. -ci] (biol. , med.) relativo a stafilococco, causato da stafilococco: infezione stafilococcica.

s.m. [pl. -chi] (biol.) genere di batteri caratterizzati dalla disposizione a grappolo.

s.f. nell'antica sparta, rito celebrato in occasione della vendemmia e consistente in una corsa in cui uno dei concorrenti, con in mano tralci di vite, veniva rincorso dagli altri; se veniva...

s.m. [pl. -mi] (med.) rigonfiamento di una parte del globo oculare.

s.f. (med.) intervento chirurgico con cui si suturano fessure congenite o acquisite del palato molle.

s.f. (bot.) pianta erbacea con fusto peloso, fiori azzurri o violacei riuniti in grappolo (fam. ranuncolacee).

s.m. invar. periodo di formazione o perfezionamento professionale trascorso presso un'università o un'azienda, per acquisirvi la preparazione professionale necessaria a svolgere una certa attività.

s.f. (econ.) termine coniato negli anni sessanta per designare una situazione caratterizzata dalla presenza simultanea di stagnazione e inflazione che in precedenza si riteneva si escludessero a...

s.f. [pl. -ge]n 1 (ant.) staggion 2 regolo con cui i muratori tirano in piano la malta di un intonaco, di un pavimento e sim.

v. tr. [io stàggio ecc.]n 1 (agr.) puntellare con pali i rami degli alberi carichi di fruttin 2 (ant.) controllare la portata di una nave usando lo staggio; stazzare.

s.f. (ant.) sequestro, pignoramento.

s.m. , ant. staggia s.f. [pl. -ge]n 1 asta di legno o di altro materiale che funge da elemento di sostegno in una struttura: gli staggi del telaio , della rete per gli uccelli , della scala a pioli...

v. tr. [io staggisco , tu staggisci ecc.] (ant.) eseguire un sequestro, un pignoramento.

agg. n 1 proprio di una stagione; che riguarda una stagione, le stagioni: malattia stagionale ; andamento stagionale di un fenomeno | primato stagionale , il risultato migliore ottenuto da un atleta...

s.f. (non com.) l'essere stagionale.

s.m. stagionatura.

v. tr. [io stagióno ecc.] conservare un prodotto in particolari condizioni ambientali perché acquisti col tempo certe qualità far invecchiare: stagionare il formaggio , i salumi , il vino , il...

part. pass. di stagionare agg. n 1 sottoposto a stagionatura; invecchiato: vino stagionato n 2 (fig. scherz.) piuttosto maturo, avanti con gli anni (detto di persona): uno scapolo stagionato.

s.m. [f. -trice] chi, nei vari settori industriali, attende alle operazioni relative ai processi di stagionatura.

s.f. lo stagionare; il periodo di tempo necessario perché certi prodotti acquistino determinate caratteristiche: la stagionatura dei formaggi , dei salumi , del legname ; una breve , una lunga...

s.f. n 1 ciascuno dei quattro periodi, di tre mesi ognuno, in cui i solstizi e gli equinozi suddividono l'anno solare (primavera, estate, autunno, inverno): il ritmo , l'alternarsi delle stagioni |...

agg. [pl. m. -ti] di stagira, antica città greca nella penisola calcidica s.m. e f. abitante di stagira | lo stagirita , per antonomasia, aristotele (384-322 a. c.).

v. tr. [io stàglio ecc.]n 1 tagliare irregolarmente un contorno; frastagliaren 2 (ant.) fare uno staglio | (estens.) risolvere, liquidare una cosa controversa | stagliarsi v. rifl. delinearsi con...

part. pass. di stagliare agg. (ant.) tagliato netto, o a picco; scosceso: al piè al piè de la stagliata rocca (dante inf. xvii, 134) | andare alla stagliata , prendere la via più breve.

s.m. (ant.) stralcio; computo sommario di un conto da saldare.

dial. stagnaro, s.m. chi salda pezzi di metallo con lo stagno e fa anche lavori con latta e lamiera; lattoniere | (estens.) idraulico.

s.m. lo stagnare.

part. pres. di stagnaren 2 agg. che ristagna (anche fig.): miasmi stagnanti sulla palude ; affari stagnanti.

v. tr. n 1 rivestire una superficie metallica con un sottile strato di stagno; saldare, aggiustare con lo stagno: stagnare una pentola di rame n 2 chiudere ermeticamente le connessure di recipienti,...

vedi stagnaio.

s.f. (ant. , region.) stagnina.s.f. operazione dello stagnare, spec. in fretta, alla meglio.

s.f. operazione con cui si riveste una superficie metallica con uno strato protettivo di stagno | lo strato stesso: la pentola ha perduto la stagnatura.

s.f. n 1 ristagno, stasin 2 (econ.) situazione di tendenziale esaurimento della crescita economica.

o stagnicultore , s.m. chi pratica la stagnicoltura.

o stagnicultura , s.f. allevamento di pesci d'acqua dolce in stagni naturali o artificiali.

s.f. recipiente di latta.

s.m. (region.) stagnaio.

s.m. elemento chimico di simbolo sn; è un metallo bianco-argenteo, facilmente fusibile, malleabile, usato per leghe, per saldature e per ricoprire altri metalli; nei suoi composti è bivalente o...

s.f. n 1 sottile foglio di stagno o di altro metallo adoperato per avvolgere, a scopo protettivo, prodotti vari e spec. sostanze alimentari: una tavoletta di cioccolato nella stagnola | usato anche...

s.m. n 1 [pl. f. staia] misura di capacità per aridi in uso un tempo in italia settentrionale e centrale con valori diversi a seconda dei luoghi (p. e. a milano 19 litri ca, a parma 47 litri ca, a...

s.m. invar. nell'ultima guerra mondiale, campo di prigionia tedesco per militari di truppa e sottufficiali nemici, sul territorio nazionale o nei paesi occupati.

rar. stalammite, s.f. (geol.) concrezione cristallina di calcite a forma di colonna o di cono che s'innalza dal pavimento delle grotte carsiche; è costituita dal deposito del calcare contenuto...

agg. [pl. m. -ci] di stalagmite; che ha natura o forma di stalagmite.

s.m. (chim. fis.) apparecchio atto a determinare la tensione superficiale di un liquido.

vedi stalagmite.

s.f. n 1 (geol.) concrezione calcarea, analoga alla stalagmite, che pende dal soffitto delle grotte carsichen 2 motivo decorativo pendente, tipico dell'architettura islamica: soffitto a stalattite.

agg. [pl. m. -ci] di stalattite; che ha natura o forma di stalattite.

agg. che appartiene o si riferisce all'uomo politico e statista sovietico iosif v. stalin (1879-1953).

s.m. n 1 l'interpretazione del marxismo e la pratica di governo adottate in urss da iosif v. stalinn 2 (estens.) atteggiamento di chi auspica l'adozione delle teorie e dei metodi di stalinn 3 (spreg.)...

agg. [pl. m. -sti] proprio dello stalinismo; staliniano: purghe staliniste , epurazioni attuate in urss da stalin tra il 1934 e il 1938, che portarono all'eliminazione fisica dei suoi avversari...

v. tr. (non com.) ispirare ai metodi dello stalinismo l'esercizio di un'attività politica o il governo di un partito, dello stato.

s.f. lo stalinizzare, l'essere stalinizzato.

s.f. n 1 ambiente, che è annesso a un edificio rustico o che costituisce una costruzione a sé, attrezzato per il ricovero degli animali domestici, soprattutto bovini ed equini: rinchiudere le bestie...

region. stallazzo, s.m. un tempo, la stalla annessa a locande o alberghi in cui si ricoveravano i cavalli dei viaggiatori | (estens.) la somma richiesta per questo servizio.

v. intr. [aus. avere] (non com.)n 1 dimorare in una stallan 2 di bestie, defecare: m'insegnò a trattare i manzi, a cambiargli lo strame non appena stallavano (pavese) | v. tr. (non com.) mettere...

agg. [pl. m. -ci] di stalla s.m. n 1 letame di stalla; stabbion 2 stallaggio.

vedi stallaggio.

agg. [pl. f. -ce] (non com.) di stalla; di bestie da stalla.

s.f. (spec. pl.) (mar.) periodo di tempo concesso dall'armatore di una nave al noleggiatore per il carico e lo scarico senza aggravio di spese.

s.m. chi ha cura dei cavalli di una stalla o di una scuderia.

agg. n 1 di stalla: allevamento stallino n 2 allevato in stalla: cavallo stallino.

o stallio [stal-lì-o], agg. (ant.) si diceva di equino rimasto a lungo nella stalla, senza essere cavalcato né altrimenti impiegato.

s.m. n 1 sedile di legno provvisto di schienale e di braccioli, di solito allineato con altri a formare un ordine di posti; scanno, scranno: lo stallo dei senatori ; gli stalli del coro di una chiesa ...

s.m. n 1 cavallo maschio destinato alla riproduzionen 2 (fig. scherz.) uomo molto dotato sessualmente.

lett. stamaiuolo , s.m. (ant.) lavoratore o venditore di stame.

lett. stamane , avv. questa mattina, nella mattina di oggi; stamattina.

avv. nella mattina di oggi; questa mattina.

s.m. [pl. -chi] mammifero ruminante alpino simile alla capra, con pelame grigio-rossastro, barbetta sotto il mento e lunghe corna anellate nel maschio (ord. artiodattili).

s.f. abitazione sudicia e squallida; tugurio: abitare in una stamberga. dim. stamberghetta , stamberghina , stamberguccia accr. stambergona , stambergone (m.) pegg. stambergaccia.

s.m. piccola stanza, molto buia e misera: lavorare in uno stambugio. dim. stambugino.

s.m. (rar.) lo stamburare (spec. fig.).

v. intr. [aus. avere] (non com.) sonare forte e con insistenza il tamburo | v. tr. (fig.) decantare, vantare; strombazzare: stamburare la propria vittoria.

s.f. (non com.)n 1 il battere forte e a lungo il tamburon 2 (fig.) il decantare insistentemente qualcosa.

s.m. n 1 filo dell'ordito | lo stame della vita , (fig.) il corso della vita (con riferimento al mito classico secondo cui le parche filavano e tagliavano il filo a cui era legato il destino di ogni...

s.m. (st.) nome di ciascuno dei rami (o bracci) in cui si articolava l'antico parlamento sardo.

o stamina , s.f. n 1 tessuto di lana sottile e rado, ma molto resistente, usato soprattutto per confezionare setacci e bandieren 2 (ant.) camicia per vestire i morti; veste mortuaria.

s.m. (mar.) nelle imbarcazioni di legno, la parte inferiore di ciascun elemento del fasciame, che ha più forte curvatura.agg. (bot.) relativo allo stame.agg. (biol.) si dice della cellula...

agg. (bot.) relativo allo stame; staminale.

agg. (bot.) si dice di fiore che porta stami.

s.m. (archeol.) tipo di vaso greco a due anse, usato per contenere vino, olio e talvolta denaro, tipico della ceramica attica tra il sec. vi e il v a. c.

s.f. n 1 tecnica che permette di riprodurre su carta o su altro materiale, in un numero illimitato di copie identiche, quanto è scritto, disegnato, fotografato o inciso su una matrice: gutenberg fu...

agg. che si può stampare: un tipo di carta non stampabile | che si può dare alle stampe, pubblicare: un articolo ingiurioso non è stampabile.

s.f. l'essere stampabile; l'essere pubblicabile.

s.m. n 1 lavorazione dei metalli e dei materiali plastici a caldo o a freddo per dar loro la forma voluta, che si esegue mediante presse e apposite matrici o stampin 2 stampa su tessuti.

v. tr. (ant.) stracciare, lacerare.

part. pres. di stampare e agg. nei sign. del verbo s.f. unità periferica di un elaboratore elettronico che può stampare su fogli singoli o su moduli a striscia continua i risultati delle...

v. tr. n 1 imprimere; segnare con un'impronta (anche fig.): stampare orme sul terreno ; gli ha dato uno schiaffo così forte che gli ha stampato tutte e cinque le dita sulla guancia ; quel fatto è...

agg. e s.m. si dice di un carattere di scrittura manuale a lettere staccate che imita il carattere della stampa: scrivere in , a stampatello maiuscolo , minuscolo.

part. pass. di stampare agg. n 1 impresso mediante un procedimento di stampa o di stampaggio: un libro stampato ; cuoio , tessuto stampato ; circuito stampato n 2 (fig.) ben impresso, chiaramente...

s.m. [f. -trice , pop. -tora]n 1 chi stampa; chi è addetto alle macchine da stampa in una tipografian 2 operaio addetto a operazioni di stampaggion 3 (antiq.) proprietario di una tipografia.

s.f. macchina per stampare; in partic., macchina per stampare copie fotografiche o pellicole cinematografiche positive.

s.f. (rar.) l'operazione, il procedimento dello stampare; stampa.

s.f. gruccia: camminare con le stampelle ; stampella per abiti.

s.f. (antiq.) officina o reparto in cui vengono eseguiti lavori di stampa o di stampaggio: stamperia di libri , di tessuti ; stamperia di materie plastiche.

s.f. n 1 sorta di timbro recante una dicituran 2 (non com.) foglietto stampato a grandi caratteri per annunci, avvisi pubblicitari; manifestino, volantinon 3 avviso esposto dai botteghini del lotto su...

v. tr. [io stampìglio ecc.] timbrare con una stampiglia o contrassegnare in modo analogo fogli, documenti ecc.

s.f. macchina per eseguire stampigliature.

s.f. l'operazione dello stampigliare; la dicitura, il contrassegno stampigliato: stampigliatura dei francobolli , sovrastampa.

v. tr. riprodurre su una superficie mediante uno stampino: stampinare un disegno.

s.f. l'operazione dello stampinare.

s.m. n 1 dim. di stampo n 2 forminan 3 lastra sottile di cartone, plastica o metallo, su cui sono sagomati o traforati un disegno o una scritta e che, spennellata con colore o inchiostro, serve a...

s.m. e f. [pl. m. -sti] tecnico specializzato nella fabbricazione di stampi.

s.f. n 1 nei secc. xiii e xiv, composizione strumentale di carattere molto ritmato, per lo più su un testo poeticon 2 (tosc. rar.) discorso lungo e noioson 3 spec. pl. (tosc.) smorfia: quante...

s.m. n 1 recipiente dove si cuociono o si versano sostanze semiliquide che, indurendosi, ne acquistano la forma: stampo per dolci , per budino , per gelato. dim. stampino n 2 matrice usata per lo...

s.m. (tip.) prova di stampa, bozza; in partic., prova di stampa di un'illustrazione.

v. tr. n 1 far uscire dalla tana; snidare: stanare una volpe n 2 (fig.) scoprire chi si tiene nascosto; fare uscire qualcuno dal luogo dove sta rintanato: la polizia ha stanato i banditi dal loro...

s.f. n 1 nell'alta marea, e anche nella piena di un fiume, il momento di stasi, in cui l'acqua ha raggiunto il livello massimo, prima di decresceren 2 (fig.) ristagno di un'attività stasi,...

v. tr. [io stanco , tu stanchi ecc.]n 1 logorare le forze fisiche o morali; affaticare: la passeggiata mi ha stancato ; lo studio intenso di questi mesi l'ha stancata n 2 far venire meno la volontà,...

agg. (rar.) che stanca, che causa stanchezza: lavoro stanchevole.

s.f. condizione di chi è stanco: stanchezza fisica , mentale ; sentire stanchezza ; essere vinto dalla stanchezza.

agg. [pl. m. -chi]n 1 affaticato e bisognoso di riposo: essere stanco fisicamente , mentalmente ; ritornare stanco dal lavoro ; avere gli occhi stanchi | stanco morto , stanchissimo. dim. stanchetto...

s.m. invar. n 1 padiglione, reparto in una fiera, in un'esposizione | ciascuna delle ripartizioni, riservate ai singoli espositori, nelle quali sono suddivisi i padiglionin 2 (sport) spazio riservato...

loc. agg. invar. (inform.) si dice di dispositivo in grado di funzionare autonomamente, senza essere collegato a un'altra macchina.

s.m. invar. n 1 (banc.) linea di credito aperta dal fondo monetario internazionale ai paesi membri con bilancia dei pagamenti in disavanzo; per estens., apertura di credito da una banca centrale a...

s.m. invar. n 1 modello, tipo al quale ci si uniforma o che viene assunto come termine di riferimento: attenersi a un certo standard n 2 grado, livello, misura; valore, qualità medi: un elevato...

v. tr. n 1 ridurre, conformare a uno standard; uniformare, unificare: standardizzare la produzione n 2 (fig.) privare dei caratteri specifici; spersonalizzare: standardizzare la società , la cultura....

part. pass. di standardizzare agg. si dice di tutto ciò che si uniforma a un tipo, a un modello (anche fig.): prodotto standardizzato , reso uniforme nelle dimensioni, nel peso, nella qualità...

s.f. n 1 lo standardizzare, l'essere standardizzato (anche fig.) | fabbricazione di prodotti standardizzatin 2 (stat.) trasformazione lineare che riporta la media a zero e la varianza all'unità.

s.m. invar. (banc.) posizione finanziaria di un'impresa; reputazione di un soggetto o di un'azienda per quanto riguarda la loro solvibilità finanziaria.

s.m. e f. [pl. m. -sti] chi si occupa dell'allestimento di uno stand in una fiera o in un'esposizione | chi è titolare di uno stand | chi è addetto alla presentazione o alla vendita della merce in...

s.m. (chim.) ciascuno degli oli insaturi siccativi o semisiccativi derivati dall'olio di lino trattato con aria ad alta temperatura, usati come surrogati di cere e resine e per fabbricare inchiostri...

s.f. n 1 lunga sbarra squadrata, di ferro o di legno, usata soprattutto per rinforzare la chiusura di porte e finestre. dim. stanghetta , stanghettina accr. stangona , stangone (m.)n 2 il braccio...

v. tr. [io stango , tu stanghi ecc.]n 1 (non com.) sprangare, chiudere con una stanga, una spranga, spec. porte e finestren 2 colpire con una stangan 3 (fig.) danneggiare economicamente | stangare...

s.f. n 1 colpo dato con una stangan 2 (fig.) grave colpo causato da un insuccesso, dal cattivo esito di qualcosa: ricevere una stangata agli esami | grave danno di natura economica; spesa di molto...

s.f. n 1 dim. di stanga n 2 barretta metallica della serratura che, fatta uscire o rientrare girando la chiave, chiude o apre la serraturan 3 ciascuna delle due asticelle che, poggiando sulle...

v. tr. [io stangóno ecc.] (non com.) mescolare con uno stangone il metallo fuso nella fornace.

s.m. n 1 accr. di stanga n 2 [f. -a] (fig.) persona altan 3 nei teatri, fila di lampade collocate verticalmente dietro le quinte.

s.m. (chim.) ogni sale derivato dall'acido stannico.

agg. [pl. m. -ci] (chim.) si dice di composto dello stagno tetravalente: acido stannico.

agg. che contiene stagno.

s.f. minerale formato da solfuro di stagno, rame e ferro, che si presenta in masse granulari di colore grigio lucente; è usato per l'estrazione dello stagno.

s.m. (chim.) ogni sale derivato dall'acido stannoso.

agg. (chim.) si dice di composto dello stagno bivalente: acido stannoso.

avv. questa notte (riferito alla notte in corso, a quella immediatamente passata o a quella immediatamente futura).

part. pres di stare agg. n 1 che sta: e or s'accoscia e ora è in piedi stante (dante inf. xviii, 132); nel dolce tempo che cantan gli uccelli / stanti all'ombra di un fiorito alloro (boccaccio...

agg. n 1 che ha perso la freschezza, l'odore, il sapore originario, detto spec. di alimenti conservati male o per troppo tempo: pane stantio n 2 (fig.) vecchio, disusato, sorpassato: vocabolo stantio...

s.m. (mecc.) organo meccanico che scorre con moto alterno in un cilindro, ricevendo e trasmettendo la spinta della pressione del fluido contenutovi, oppure comprimendo o aspirando il fluido stesso:...

s.f. n 1 (ant. , lett.) lo stare, il fermarsi in un luogo: la tua stanza mio pianger disagia (dante purg. xix, 140); un bel cespuglio vede /... / così voto nel mezzo, che concede / fresca stanza...

agg. che può essere stanziato: fondo stanziabile.

agg. che dimora stabilmente in un luogo; permanente: esercito stanziale | detto di uccelli o selvaggina, che non migrano, non effettuano spostamenti notevoli: caccia stanziale , alla selvaggina...

s.f. l'essere stanziale; in partic., caratteristica di una popolazione che vive stabilmente in un luogo.

s.m. n 1 lo stanziare una somma di denaro per una spesa specifica, soprattutto in sede di bilancio preventivo: fare uno stanziamento ; stanziamento di fondi per la costruzione di scuole | la somma...

v. tr. [io stànzio ecc.]n 1 destinare una somma di denaro per un determinato scopo; inscrivere una spesa in un bilancio preventivo: il governo ha stanziato mille miliardi n 2 (ant.) decidere,...

agg. e s.m. [f. -trice] che, chi stanzia: l'ente stanziatore per opere pubbliche.

s.m. dim. di stanza | stanza molto piccola, per lo più senza finestra, adibita a ripostiglio o a spogliatoio.

v. tr. togliere il tappo a qualcosa: stappare una bottiglia.

s.f. (non com.) lo stappare.

s.f. (ant.) mercato, fiera.

s.f. invar. n 1 stella del cinema; divo | (estens.) personaggio molto famoso, molto popolare: una star del giornalismo n 2 leggera barca da regata, per due persone, munita di deriva fissa, albero...

loc. sost. m. (dir.) obbligazione assunta dal commissionario di rispondere nei confronti del committente per il buon esito dell'affare o della fornitura | (estens.) il compenso speciale o la maggiore...

loc. sost. m. invar. nell'ambiente dello spettacolo, l'organizzazione pubblicitaria che lancia e sostiene un divo, una star.

v. tr. (tecn.) alterare la giusta taratura di un apparecchio | stararsi v. rifl. di apparecchio, perdere la giusta taratura.

s.f. lo starare, lo stararsi, l'essere starato.

v. intr. [pres. io sto (con o aperta), tu stài , egli sta , noi stiamo , voi state , essi stanno ; fut. io starò ecc. ; pass. rem. io stètti , tu stésti , egli stètte , noi stémmo , voi...

s.f. invar. stellina del cinema; attrice giovane e non ancora famosa.

s.f. uccello dal corpo tozzo e arrotondato, con piccolo becco ricurvo; il piumaggio è grigio a strisce nere superiormente, a macchie castane inferiormente (ord. galliformi). dim. starnotto (m.).

v. tr. togliere le interiora agli uccelli appena uccisi, perché si conservino meglio e più a lungo.

v. intr. [aus. avere]n 1 detto dei polli e di altri gallinacei, agitare rapidamente le alin 2 (fig. scherz.) far chiasso con grida e chiacchiere inutilin 3 sparpagliare, sparnazzaren 4 distruggere,...

s.m. uno starnazzare continuato.

s.m. n 1 dim. di starna n 2 il piccolo della starna. dim. starnottino.

s.m. (non com.) lo starnutare; anche, serie di starnuti.

meno com. sternutare, pop. stranutare, v. intr. [aus. avere] starnutire.

agg. che fa starnutire s.m. sostanza che provoca lo starnuto.

s.f. (rar.) lo starnutare.

meno com. sternutire, pop. stranutire, v. intr. [io starnutisco , tu starnutisci ecc. ; aus. avere] fare uno o più starnuti.

meno com. sternuto, pop. stranuto, s.m. espirazione forte e rumorosa preceduta da una profonda inspirazione; è provocata da stimoli che irritano le terminazioni nervose della mucosa nasale: fare uno...

s.m. [pl. -sti]n 1 presso le antiche popolazioni slave, capo anziano di un villaggion 2 nella russia zarista, capo di un'amministrazione locale.

s.m. invar. n 1 (cine.) fotogramma iniziale di un filmn 2 (sport) segnale di partenza.

s.m. invar. n 1 chi dà il segnale di partenza nelle gare di corsan 2 (aut.) nei veicoli a motore, dispositivo che facilita l'avviamento.

v. tr. liberare da ciò che intasa; sturare: stasare un condotto.

s.m. strumento a spazzola per stasare tubature.

avv. questa sera, cioè la sera in corso o quella immediatamente futura o appena trascorsa: stasera sei stato intemperante nel bere.

s.f. n 1 (med.) rallentamento o ristagno di fluidi normalmente circolanti nell'organismo: stasi linfatica , venosa , biliare n 2 (fig.) momentaneo rallentamento o arresto di un'attività, di uno...

s.m. nella tragedia greca, canto del coro da fermo che separava un episodio dall'altro.

v. tr. (tecn.) sottoporre a stassanizzazione: stassanizzare il latte.

s.f. (tecn.) particolare procedimento di rapida pastorizzazione del latte.

agg. dello stato; che è sotto il controllo, l'amministrazione dello stato: enti , servizi statali ; autorità statale ; scuola , università , strada statale s.m. e f. chi è alle dipendenze...

s.m. n 1 dottrina che considera lo stato come unica fonte del diritton 2 tendenza ad attribuire allo stato il più alto potere di intervento in campo economico e sociale.

s.m. e f. [pl. m. -sti] chi sostiene lo statalismo.

agg. [pl. m. -ci] che concerne lo statalismo; che applica lo statalismo: regime statalistico.

v. tr. rendere statale, di proprietà dello stato: statalizzare un'azienza privata ; statalizzare i servizi telefonici , le ferrovie.

agg. e s.m. [f. -trice] (non com.) che, chi statalizza; che, chi opera per un programma di statalizzazioni: una politica statalizzatrice.

s.f. lo statalizzare, l'essere statalizzato.

agg. (ant.) che sta fermo sul posto; che avviene sul posto: processo statario , processo sommario | soldato statario , nell'antichità, soldato di fanteria addestrato a combattere da fermo |...

vedi estate.

s.m. moneta greca pari a due dramme, d'oro o d'argento, che ebbe il periodo di massimo corso tra il sec. vi e il iv a. c.

s.f. n 1 (fis.) parte della meccanica che studia le condizioni di equilibrio dei corpi sollecitati da forzen 2 (ing.) insieme delle condizioni di equilibrio e di stabilità di un edificio o di...

s.f. (bot.) genere di piante con foglie lanceolate e fiorellini persistenti di color viola chiaro, bianco o giallo (fam. plumbaginacee).

s.f. condizione di ciò che è statico.

agg. [pl. m. -ci]n 1 (fis.) relativo alla statica; che riguarda un sistema in quiete: sollecitazione statica , quella applicata a un corpo in modo da non turbarne l'equilibrion 2 che concerne la...

s.m. (burocr.)n 1 piccolo prospetto che reca dati concernenti una rilevazione: lo statino degli incassi a fine mese n 2 modulo rilasciato a uno studente universitario che gli consente di sostenere...

agg. e s.f. invar. (aut.) si dice di autovettura la cui carrozzeria, rispetto al modello base, è modificata nella parte posteriore, in modo da avere maggiore capacità di carico; familiare.

s.m. e f. [pl. m. -sti] chi governa, dirige uno stato | chi è esperto di problemi giuridici e politici relativi alla direzione e al governo dello stato.

s.f. n 1 analisi quantitativa dei fenomeni collettivi che hanno attitudine a variare, allo scopo di descriverli e di individuare le leggi o i modelli che permettono di spiegarli e di prevederli:...

agg. [pl. m. -ci] relativo alla statistica; proprio della statistica: metodo , studio statistico ; dati statistici s.m. [f. -a] chi si occupa professionalmente di statistica § statisticamente...

agg. n 1 (non com.) stazionario, permanente: gli accampamenti stativi dell'esercito romano n 2 (non com.) stanziale: uccello stativo n 3 (ling.) detto di verbo che indica durata, permanenza...

v. tr. statalizzare.

agg. e s.m. [f. -trice] (non com.) statalizzatore.

s.f. statalizzazione.

part. pass di stare , usato anche come part. pass. del verbo essere nella coniugazione dei tempi composti.s.m. n 1 lo stare | in grammatica: complemento di stato in luogo , quello indicante il...

primo elemento di parole composte della moderna terminologia scientifica, dal gr. statós 'che sta ritto'; indica condizione di equilibrio (statolito) o si riferisce alla statica (statoreattore).

o statociste , s.f. (biol.) piccola cella che contiene gli statoliti.

s.m. e f. [pl. m. -tri] chi manifesta statolatria; chi ha un atteggiamento di assoluta e cieca fede nei poteri dello stato.

s.f. concezione che riconosce allo stato un'autorità assoluta e illimitata; culto dello stato.

s.m. invar. nei paesi bassi (secc. xvi-xviii), luogotenente del principe.

o statolite , s.m. (biol.) corpuscolo di natura calcarea contenuto nella statocisti, che ha la funzione di stimolare le cellule sensitive dell'equilibrio.

s.m. in una macchina elettrica rotante, la parte fissa (distinta dal rotore , la parte mobile).agg. presso gli antichi romani, epiteto di giove, in quanto conferiva la forza di resistere in...

s.m. tipo di motore a reazione in cui la compressione dell'aria comburente è ottenuta aerodinamicamente; autoreattore.

vedi status quo.

s.f. opera di scultura a tutto tondo, che raffigura in forma naturalistica più o meno stilizzata figure di persone o di animali, o anche concetti e idee cui si dà forma umana o animale: una statua...

s.f. [pl. statue-stele] (archeol.) menhir.

agg. dello stato, inteso come organizzazione politico-giuridica.

s.m. (non com.) statalismo.

s.m. e f. [pl. m. -sti] (non com.) statalista.

agg. [pl. m. -ci] (non com.) statalistico.

v. tr. (non com.) statalizzare.

s.f. (non com.) statalizzazione.

s.f. (non com.) l'arte di scolpire statue; scultura: la statuaria classica.

agg. n 1 delle statue, che concerne le statue: arte statuaria | adatto per statue: marmo statuario n 2 (fig.) proprio, degno di una statua; solenne, maestoso: una bellezza , una corporatura statuaria...

v. tr. [io statuisco , tu statuisci ecc.]n 1 (dir.) stabilire, deliberare, decretare: statuire con legge n 2 (ant.) erigere: giunto carlo all'altar che statuito / i suoi gli aveano (ariosto o. f. ...

s.f. (dir.) lo statuire, lo stabilire per legge | la norma, il precetto così stabiliti.

agg. degli stati uniti d'america s.m. e f. chi è nato, chi abita negli stati uniti d'america.

s.f. n 1 altezza di un individuo in posizione eretta, dalla pianta dei piedi alla sommità della testa: uomo di media statura ; essere alto , basso di statura | altezza di un animale, considerata da...

s.m. invar. situazione, posizione giuridica o sociale di un individuo o di un gruppo: status giuridico.

o statu quo, loc. sost. m. invar. la situazione che esisteva prima del verificarsi di un determinato evento, spec. in campo giuridico o politico: tornare allo status quo ; restaurare lo status quo |...

loc. sost. m. invar. oggetto, segno esteriore che rivela o dovrebbe rivelare, secondo una visione conformistica, la posizione sociale di una persona: l'auto di lusso è per lui soprattutto uno status...

agg. di statuto, sancito da uno statuto: norme statutarie ; libertà statutarie.

s.m. atto che contiene le norme fondamentali di un ente pubblico o privato | nell'ottocento, carta costituzionale: statuto albertino , quello che, sulla spinta dei moti risorgimentali, fu emanato dal...

s.f. (min.) idrossosilicato di ferro e alluminio, presente in rocce metamorfiche, di colore rosso-bruno ed elevata durezza.

s.f. nell'arte cristiana, reliquiario, per lo più a forma di croce, destinato a contenere piccoli frammenti della croce di cristo.

avv. (fam.) questa volta.

s.m. invar. (sport)n 1 cavallo specializzato in gare a lungo percorson 2 nel ciclismo, mezzofondista.

e deriv. vedi stazza e deriv.

agg. [pl. m. -ci] che si effettua per mezzo dello staziografo: rilevamento staziografico.

s.m. (mar.) strumento che consente di localizzare su una carta nautica il punto in cui si trova una nave, quando si conosca la sua posizione relativamente a tre punti noti della costa.

agg. che si riferisce alle stazioni liturgiche: processione stazionale , quella che si svolge da una basilica all'altra durante la quaresima.

s.m. lo stazionare, il sostare; sosta: è vietato lo stazionamento sul lato destro della via | freno di stazionamento , freno a mano degli autoveicoli.

v. intr. [io stazióno ecc. ; aus. avere] sostare, stare fermo in un luogo (detto spec. di veicoli).

s.f. l'essere stazionario (anche fig).

agg. n 1 che tende a non mutare dimora: uccello stazionario | nave stazionaria , nave da guerra che resta fissa nel porto di uno stato straniero o di una colonian 2 (fig.) che non varia, che rimane...

s.f. n 1 (non com.) fermata, sosta; il luogo in cui ci si ferma, si sosta | un tempo, luogo attrezzato per il riposo o la sostituzione dei cavalli: stazione di posta | nelle pratiche devozionali e...

ant. staza, s.f. n 1 (mar.) volume complessivo degli spazi interni di una nave mercantile misurato in unità speciali dette tonnellate di stazza , pari a 2,832 m3 ciascuna | stazza netta , volume...

s.m. lo stazzare; stazzatura.

ant. stazare, v. tr. misurare la stazza di una nave o la stazza di regata di un'imbarcazione a vela | v. intr. [aus. avere] avere una determinata stazza (detto di nave): un piroscafo che stazza 20....

ant. stazatore, s.m. tecnico incaricato di stazzare le navi.

ant. stazatura [sta-za-tù-ra], s.f. n 1 il complesso delle operazioni per calcolare la stazza di una naven 2 lo stesso che stazza.

s.m. n 1 recinto all'aperto dove si raccoglie il bestiame durante la notte: i miei pastori / lascian gli stazzi e vanno verso il mare (d'annunzio)n 2 (ant.) luogo di sosta.

s.m. (non com.) lo stazzonare, l'essere stazzonato.

v. tr. [io stazzóno ecc.]n 1 sgualciren 2 (rar.) palpare, brancicare.

s.f. o m. (ant.) dimora, bottega: andando dove questo calzolaio stava con la sua stazzone (sacchetti).

® s.f. invar. sistema che consente di effettuare riprese da fermo utilizzando una cinepresa portatile; la cinepresa stessa.

loc. sost. m. invar. nella lavorazione dei derivati del petrolio, processo per l'ottenimento di idrocarburi insaturi (p. e. acetilene, propilene) a partire da idrocarburi a più alto peso...

s.m. invar. nave a vapore.

s.m. (chim.) sale o estere dell'acido stearico.

s.f. candela di stearina.

agg. [pl. m. -ci] (chim.) si dice di acido grasso saturo monovalente a diciotto atomi di carbonio, solido, di colore bianco, ottenuto dalla saponificazione di grassi animali e vegetali e usato nella...

s.f. (chim.) gliceride dell'acido stearico | nome commerciale di una miscela solida di acidi stearico, palmitico e oleico usata un tempo per fabbricare candele.

s.f. (min.) varietà di talco a struttura compatta, di colore verde pallido, facilmente lavorabile, adoperata per oggetti ornamentali; è anche usata dai sarti per fare segni sulla stoffa prima di...

primo elemento di parole composte della terminologia scientifica o dotta, dal gr. stéar stéatos 'grasso' (steatosi).

agg. (med.) che provoca steatosi.

s.f. adiposità abnorme delle cosce e dei glutei; è carattere distintivo di alcune popolazioni africane centromeridionali.

agg. [pl. m. -ci] di steatopigia, che presenta steatopigia: statuetta steatopigica.

o steatopigio [ste-a-to-pì-gio], agg. [pl. m. -gi ; pl. f. -ghe o -gie] che presenta steatopigia.

s.f. (med.) abnorme eliminazione di grassi con le feci, sintomo caratteristico delle sindromi spruetiche.

s.f. (med.) aumento patologico di grasso nell'interno delle cellule.

s.f. n 1 asticella lunga e sottile, per lo più di legno: le stecche di una persiana. dim. stecchetta , stecchina , steccolina , steccuccia accr. steccona , steccone (m.) pegg. steccaccia n 2 nome...

s.m. invar. (rar.) stuzzicadenti.

s.f. sbarramento di pali posto lungo la riva di un corso d'acqua.

v. tr. [io stécco , tu stécchi ecc.]n 1 munire di stecche | cingere con uno steccato: steccare un giardino n 2 (med.) applicare una stecca a un osso fratturaton 3 (gastr.) fare buchi nella carne...

s.f. n 1 steccato, stecconatan 2 colpo dato con una stecca.

s.m. n 1 barriera, recinzione fatta con stecconi o pali di legno affiancati e infissi nel terreno: chiudere , cingere con uno steccato | riparo che limita i bordi della pista di un ippodromo: essere...

s.f. lo steccare; l'unire per mezzo di stecche.

s.m. nome di vari funghi mangerecci: steccherino dorato , fungo commestibile con gambo cilindrico, di colore grigio e cappello rosso-giallastro (fam. idnacee).

s.m. n 1 dim. di stecco n 2 nella loc. avv. a stecchetto , a corto di mezzi, di denaro, di cibo: stare , tenere a stecchetto.

s.f. rastrelliera in cui si ripongono le stecche del biliardo.

s.m. n 1 dim. di stecco n 2 stuzzicadenti.

v. intr. [io stecchisco , tu stecchisci ecc. ; aus. essere], stecchirsi v. rifl. (non com.) diventare secco e sottile come uno stecco; diventare rigido | v. tr. n 1 (rar.) far diventare seccon 2...

part. pass. di stecchire agg. n 1 rinsecchito; magrissimo; un albero , un vecchio stecchito n 2 rigido come uno stecco | (morto) stecchito , morto sul colpo: cadde stecchito n 3 (fig.) stupefatto,...

s.m. [pl. -chi]n 1 ramoscello sfrondato e secco; bastoncino sottile e appuntito: un fuoco di stecchi | essere uno stecco , magro come uno stecco , (fig.) si dice di persona molto magra | ridursi uno...

v. tr. [io steccóno ecc.] (non com.) chiudere, recintare con stecconi.

s.f. , o stecconato s.m. , steccato.

s.m. n 1 accr. di stecca n 2 asse di legno stretta e generalmente appuntita usata per steccati e recinti.

agg. (non com.)n 1 pieno di stecchin 2 che ha forma di stecco.

s.f. parte della chimica che studia le leggi che regolano i rapporti di combinazione delle molecole nelle reazioni.

agg. [pl. m. -ci] (chim.) di, relativo alla stechiometria | in rapporto stechiometrico , si dice di reagenti che si trovano nelle proporzioni esatte richieste dalla reazione chimica, cioè senza...

s.m. invar. (sport) corsa di cavalli che si disputa su un percorso disseminato di ostacoli naturali e artificiali.

s.m. pl. (zool.) lo stesso che pelecaniformi.

s.f. , o steganuro s.m. , (zool.) nome scientifico di un genere di uccelli che comprende la vedova del paradiso.

s.m. pl. (zool.) sottoclasse di anfibi fossili vissuti dal devoniano al terziario | sing. [-o] ogni individuo appartenente a tale sottoclasse.

o stevola, s.f. stanga di legno o di metallo che si trova, unica o in coppia, in alcune macchine agricole e che ne permette la regolazione e la guida.

s.m. nel mulino a vento, asse che riceve la spinta dalle pale e la trasmette alla macina.

s.f. genere di zanzare che con la puntura possono trasmettere alcune malattie infettive, fra cui la febbre gialla (ord. ditteri).

s.m. rettile fossile terrestre, del gruppo dei dinosauri, fornito di una cresta ossea sviluppata lungo la spina dorsale.

non com. stela , s.f. [pl. -le , rar. -li]n 1 lastra verticale di pietra o di marmo che reca un'iscrizione o immagini in rilievo; ha per lo più valore commemorativo; cippo: stele funebre ; porre ,...

s.f. n 1 corpo celeste globulare rotante su sé stesso, formato da materia allo stato di plasma in cui si susseguono reazioni termonucleari; è caratterizzato dall'emissione di luce e di altre...

s.m. invar. in borsa, contratto di borsa a premio, nel quale il compratore del premio si riserva la facoltà di acquistare o vendere, alla scadenza, una determinata quantità di titoli a un prezzo...

agg. (lett.)n 1 che splende di stelle: per adornarne i suoi stellanti chiostri (petrarca canz. cccix, 4)n 2 luminoso come stella: occhi stellanti.

v. tr. [io stéllo ecc.] (non com.) coprire di stelle; costellare (anche fig.) | stellarsi v. rifl. coprirsi di stelle.agg. n 1 (astr.) di stella; relativo alle stelle: grandezza stellare |...

s.f. pianta erbacea con fiori bianchi muniti di lungo peduncolo (fam. cariofillacee).

agg. n 1 pieno, cosparso di stelle: cielo stellato ; una notte stellata , serena, limpida e piena di stelle | bandiera stellata , quella degli stati uniti d'america, in cui ogni stella rappresenta uno...

v. tr. [io stelléggio ecc.] (non com.) riempire di stelle | ricamare stelle o decorazioni a forma di stelle.

s.f. n 1 dim. di stella n 2 distintivo a forma di stella a cinque punte che contraddistingue le forze armate italiane | distintivo di grado degli ufficiali dell'esercito: guadagnarsi le stellette ,...

s.f. n 1 dim. di stella n 2 giovane attrice, spec. cinematografica (in questo sign. è un calco dell'ingl. starlet)n 3 spec. pl. tipo di pastina per brodo a forma di piccole stellen 4 stellina...

s.m. nel diritto romano, atto doloso non rientrante in una specifica figura di reato.

s.m. rettile dal corpo allungato ricoperto da squame di diversa grandezza; ha arti brevi ma robusti e colorazione grigiastra a macchie gialle e nere (ord. squamati).

® s.f. (metall.) lega non ferrosa a base di cobalto, tungsteno, cromo e carbonio, caratterizzata da elevata resistenza al taglio e all'azione di acidi e soluzioni saline.

s.f. (metall.) applicazione di stellite sulla superficie di pezzi metallici.

s.m. nel linguaggio giornalistico, trafiletto, senza titolo, di cronaca mondana o di altro argomento leggero.

s.m. n 1 accr. di stella | stellone d'italia , denominazione scherzosa dell'emblema a forma di stella che sormonta la figura di donna simbolo dell'italia; si vuole rappresenti la buona sorte che ha...

s.m. n 1 (bot.) fusto delle piante erbacee; anche, il peduncolo dei fiorin 2 (estens.) elemento di sostegno a forma di fusto | stelo dello stantuffo , nelle macchine motrici e nelle pompe, l'asta...

s.m. [pl. -mi]n 1 (arald.) emblema figurativo che costituisce il contrassegno di famiglie nobili, istituzioni, enti, associazioni e sim.: lo stemma dei visconti ; lo stemma di roma n 2 stemma dei...

s.m. (arald.) libro o altra pubblicazione in cui sono raccolti stemmi nobiliari, di città, di istituzioni ecc.

agg. che reca uno stemma: carta stemmata.

s.m. (non com.) lo stemperare, lo stemperarsi, l'essere stemperato.

s.f. (ant.)n 1 intemperanzan 2 intemperien 3 alterazione.

o stemprare, v. tr. [io stèmpero ecc.]n 1 disperdere una sostanza solida in un liquido fino a formare un impasto; sciogliere, diluire: stemperare i colori nell'olio ; stemperare la farina nel latte ...

part. pass. di stemperare agg. n 1 diluito (anche fig.): colori stemperati nell'acqua ; poche idee stemperate in un'esposizione prolissa n 2 che ha perduto la tempera: acciaio stemperato n 3 privo...

s.f. (non com.) stemperamento.

v. rifl. [io mi stèmpio ecc.] perdere i capelli, a cominciare dalle tempie.

part. pass. di stempiarsi agg. privo di capelli vicino alle tempie: un uomo stempiato.

s.f. lo stempiarsi, l'essere stempiato: una stempiatura pronunciata.

vedi stemperare.

s.m. invar. pistola mitragliatrice inglese, dalla canna molto corta.

s.m. invar. matrice per ottenere copie col ciclostile o col mimeografo.

s.m. (ant.) stendardo; ostendale.

s.m. chi regge lo stendardo.

s.m. n 1 insegna; in partic., quella che contraddistingueva i reggimenti di cavalleria | alzare lo stendardo , (ant.) raccogliere sotto le proprie insegne; intraprendere una guerran 2 gonfalone di...

v. tr. [coniugato come tendere]n 1 distendere, allungare: stendere le gambe , le braccia | stendere le truppe sul campo , schierarle | stendere la mano , chiedere l'elemosinan 2 mettere a giacere:...

s.m. invar. attrezzo formato da un telaio e da fili sui quali viene stesa la biancheria ad asciugare.

s.m. n 1 operaio addetto a tendere fili telegrafici o telefonicin 2 soldato del genio in grado di approntare linee telefoniche o telegrafiche.

s.m. (non com.) lo stendere, lo stendersi, l'essere steso.

s.m. n 1 locale attrezzato per stendere i pannin 2 stendibiancheria.

s.m. [f. -trice] chi stende | operaio addetto alla stenditura della canapa.

s.f. macchina usata nella lavorazione della canapa per compiere l'operazione della stenditura.

s.f. lo stendere, l'essere steso | operazione consistente nel riunire le mannelle pettinate della canapa.

v. tr. [io stènebro ecc.] (lett.) togliere, liberare dalle tenebre (spec. fig.): qual sole o quai candele / ti stenebraron sì, che tu drizzasti / poscia di retro al pescator le vele? (dante purg. ...

s.f. (scient. rar.) buona tonicità muscolare, vigore.

agg. [pl. m. -ci] (med.) che presenta stenia.

primo elemento di parole composte della terminologia scientifica e dotta, dal gr. stenós 'stretto'; significa 'restringimento, abbreviazione' (stenosi , stenografia).

agg. (biol.) si dice di organismo acquatico che non sopporta variazioni notevoli di salinità.

s.m. [pl. -chi] blocco di carta con una particolare rigatura dei fogli, usato per stenografare.

s.f. (med.) angina pectoris.

agg. (biol.) si dice di organismo capace di vivere solo in un determinato ambiente.

s.f. tecnica della stenografia abbinata a quella della dattilografia.

agg. [pl. m. -ci] di stenodattilografia: corsi stenodattilografici.

s.m. [f. -a] persona specializzata o diplomata in stenodattilografia.

v. tr. [io stenògrafo ecc] scrivere con i caratteri e i segni della stenografia (anche assol.): stenografare un discorso ; saper stenografare.

s.f. tecnica di scrittura manuale veloce che usa segni e abbreviazioni convenzionali di parole e di frasi.

agg. [pl. m. -ci] di, della stenografia: segni , metodi , corsi stenografici | scritto con i segni della stenografia: resoconto stenografico § stenograficamente avv. per mezzo della stenografia.

s.m. [f. -a] qualifica professionale di chi è in grado di scrivere usando la tecnica stenografica; per estens., chi sa stenografare.

s.m. [pl. -mi]n 1 lo stesso che stenoscritto n 2 ogni singolo segno della stenografia.

agg. (biol.) si dice di organismo che non sopporta variazioni notevoli di umidità.

s.m. testo stenografato.

s.f. (med.) restringimento patologico, congenito o acquisito, di un orifizio o di un condotto anatomico: stenosi vascolare , bronchiale.

agg. (biol.) si dice di organismo che non sopporta variazioni notevoli della concentrazione di ossigeno nell'ambiente.

s.f. (biol.) incapacità di sopportare variazioni termiche se non entro limiti molto ristretti.

agg. (biol.) si dice di organismo animale o vegetale caratterizzato da stenotermia.

s.f. sistema di scrittura stenografica per mezzo di speciali macchine per scrivere.

s.m. e f. [pl. m. -sti] chi scrive in stenotipia; chi sa usare la macchina da stenotipia.

v. intr. [io stentàcchio ecc. ; aus. avere] (fam) stentare, patire piccoli stenti.

v. intr. [io stènto ecc. ; aus. avere]n 1 fare fatica, incontrare difficoltà, stento nel fare qualcosa: stentare a imparare , a scrivere ; un fatto tanto inverosimile che si stenta a crederlo ;...

s.f. l'essere stentato.

part. pass. di stentare agg. n 1 fatto, eseguito, ottenuto con fatica, a malapena, a stento: un lavoro stentato ; una promozione stentata | che tradisce lo sforzo e la mancanza di naturalezza:...

agg. [pl. m. -schi] di stenterello, degno di stenterello.

s.m. n 1 maschera popolare fiorentinan 2 (estens. tosc.) persona magra, allampanata; anche, persona sciocca, ridicola: la favella toscana, ch'è sì sciocca / nel manzonismo de gli stenterelli ...

agg. (tosc.) stentato, debole, poco sviluppato: degli orticelli stenti e qualche magro olivo (levi).s.m. n 1 sofferenza, privazione dovuta a gravi ristrettezze economiche: crescere tra gli stenti ;...

s.m. (lett.) uomo dalla voce fortissima: sdegna d'alzare / fra il rauco suon di stentori plebei / tu' amabil voce (parini).

agg. (lett.) si dice di voce forte, tonante, potente § stentoreamente avv. con voce stentorea.

v. intr. [io stentùcchio ecc. ; aus. avere] (fam.) stentacchiare.

vedi stiepidire.

s.f. vasta prateria incolta, tipica di zone temperate soggette a lunghi periodi di siccità e di zone a clima subtropicale molto arido: le steppe della russia.

s.m. invar. n 1 (med.) modo difettoso di camminare in cui il malato a ogni passo è obbligato ad alzare molto la coscia, per evitare di urtare a terra con il piede, che risulta ciondolante per la...

s.m. invar. attrezzo da ginnastica che consente di simulare il movimento di chi fa dei passi.

agg. [pl. m. -ci] di, della steppa: vegetazione , fauna steppica ; clima steppico.

s.f. trasformazione in steppa di un territorio che prima non lo era.

agg. che ha le caratteristiche della steppa, che presenta la vegetazione propria della steppa: una regione stepposa.

s.m. (mat.) unità di misura degli angoli solidi nel sistema internazionale, pari all'angolo solido che ha il vertice nel centro di una sfera e che sottende un'area uguale a quella di un quadrato con...

s.m. (mat.) angolo solido.

s.m. [pl. rar. gli sterchi ; ant. le stercora]n 1 feci, escrementi degli animalin 2 feci, escrementi dell'uomo: vidi gente attuffata in uno sterco / che da li uman privadi parea mosso (dante inf. ...

agg. di sterco, simile a sterco.

agg. dello sterco; che si riferisce allo sterco | scarabeo stercorario , coleottero che depone le uova negli escrementi degli animali domestici s.m. uccello marino simile al gabbiano, diffuso...

s.f. pl. (bot.) famiglia di piante dicotiledoni, prevalentemente tropicali, con foglie alterne, fiori actinomorfi e frutti deiscenti; vi appartengono il cacao e la cola | sing. [-a] ogni pianta...

agg. invar. forma abbreviata di stereofonico : musica , impianto stereo s.m. invar. impianto stereofonico.

primo elemento di parole composte della terminologia scientifica o dotta, di origine greca o di formazione moderna, dal gr. stereós 'solido, saldo, rigido' e, in geometria, 'cubico'; da quest'ultimo...

s.f. (med.) incapacità di riconoscere gli oggetti al tatto.

s.m. nell'architettura greca, basamento di una colonna o di un intero edificio.

s.f. parte della chimica che studia la disposizione spaziale degli atomi nelle molecole.

s.f. cinematografia a effetto stereoscopico.

s.m. apparecchio che in fotogrammetria serve ad analizzare le fotografie per i rilevamenti topografici.

s.f. n 1 percezione spaziale del suono da parte dell'orecchio umano, mediante l'audizione biauricolaren 2 tecnica di registrazione e riproduzione del suono che, utilizzando due o più canali, ricrea...

agg. [pl. m. -ci]n 1 che riguarda la stereofonia: effetto stereofonico n 2 che è basato sulla stereofonia: impianto stereofonico , impianto per l'ascolto di musica incisa su dischi o su nastri, che...

s.f. tecnica di ripresa di immagini accoppiate che danno, a chi osserva, la sensazione dello spazio tridimensionale | fotografia stereoscopica.

s.f. la fotogrammetria che si esegue per mezzo di fotografie stereoscopiche.

agg. [pl. m. -ci] si dice della facoltà di riconoscere la forma degli oggetti: senso stereognostico.

s.f. n 1 (geom.) metodo di rappresentazione grafica di un solido sopra un pianon 2 in radiologia, tecnica diagnostica che si basa sull'osservazione di due radiogrammi disposti in un apposito...

agg. [pl. m. -ci] che riguarda la stereografia: proiezione stereografica.

s.m. [pl. -mi] (mat.) rappresentazione grafica tridimensionale di una funzione a due variabili.

s.f. (chim.) isomeria spaziale.

s.m. (chim.) ciascuno dei due isomeri spaziali di una molecola.

s.f. modello di un progetto industriale riprodotto nei minimi dettagli mediante un procedimento computerizzato.

s.m. [pl. -mi] (bot.) complesso di fibre e sclereidi che formano un tessuto di sostegno.

s.f. parte della geometria che ha per oggetto lo studio e la misurazione dei solidi.

agg. [pl. m. -ci] della stereometria, che si riferisce alla stereometria: misurazioni stereometriche.

s.f. n 1 percezione della tridimensionalità di un oggetto mediante la visione binocularen 2 parte dell'ottica che studia le immagini e gli effetti tridimensionalin 3 procedimento consistente nel...

agg. [pl. m. -ci] che riguarda la stereoscopia: effetto stereoscopico | fotografia stereoscopica , quella che, grazie ad alcuni accorgimenti tecnici, pur essendo stampata su una superficie piana,...

s.m. strumento ottico, simile a un binocolo, mediante il quale, guardando contemporaneamente due immagini dello stesso oggetto prese da due diversi punti di vista, si ha la sensazione di vedere...

agg. (chim.) si dice di ogni reagente, catalizzatore o reazione che dà solo molecole con una particolare orientazione dei gruppi costituenti: polimerizzazione stereospecifica.

v. tr. [io stereòtipo ecc.] (tip.) stampare col sistema della stereotipia.

part. pass. di stereotipare agg. n 1 (tip.) stampato col sistema della stereotipian 2 (fig.) ripetuto, riprodotto sempre allo stesso modo, secondo un modello fisso; convenzionale: le solite frasi...

s.f. (tip.)n 1 procedimento di riproduzione che permette di ottenere, da una composizione tipografica a caratteri o a righe mobili (p. e. una pagina di libro o di giornale), lastre di piombo fuse in...

agg. [pl. m. -ci]n 1 (tip.) relativo alla stereotipia: procedimento stereotipico n 2 (non com.) relativo a uno stereotipo.

s.m. [pl. -sti] (tip.) operaio specializzato nella stereotipia.

agg. di, della stereotipia; ottenuto con procedimento stereotipico: riproduzione stereotipa s.m. n 1 modello ricorrente e convenzionale di comportamento, di discorso e sim. | (psicol.) opinione...

s.m. stereoscopio.

agg. [pl. m. -ci] (chim.) relativo allo spazio | impedimento sterico , in una reazione chimica, ritardo o impedimento dovuto alla distribuzione spaziale degli atomi nella molecola.

agg. n 1 incapace di concepire, di riprodursi; infecondo: donna , uomo sterile ; animale sterile | fiore sterile , che non dà frutton 2 (estens.) improduttivo o scarsamente produttivo: terreno...

v. tr. [io sterilisco , tu sterilisci ecc.] (non com.) isterilire.

s.f. n 1 l'essere sterile (anche fig.): sterilità maschile , femminile ; la sterilità di un terreno ; la sterilità di un lavoro , di un'iniziativa n 2 assenza totale di germi o di altri...

v. tr. n 1 rendere sterile; privare della capacità procreativa mediante sterilizzazionen 2 liberare da germi e da altri microrganismi con appositi procedimenti: sterilizzare il latte ; sterilizzare...

s.m. n 1 [f. -trice] chi sterilizzan 2 apparecchio usato per la sterilizzazione | usato anche come agg. : macchina sterilizzatrice , autoclave.

s.f. n 1 lo sterilizzare, l'essere sterilizzaton 2 processo termico o chimico che ha lo scopo di distruggere ogni forma di vita microbica in una sostanza o in un corpo qualsiasin 3 (med.) procedimento...

o sterlatto , s.m. piccolo pesce simile allo storione, le cui uova forniscono la migliore qualità di caviale (fam. arcipensiformi).

s.f. unità monetaria del regno unito e di diversi altri paesi (irlanda, malta, cipro ecc.) | usato anche come agg. : lira sterlina , lo stesso che sterlina.

v. tr. [io sterlìneo ecc.] (tip.) togliere gli spazi interlineari in una composizione tipografica per avvicinare maggiormente le righe.

s.f. (tip.) lo sterlineare, l'essere sterlineato.

s.m. invar. tipo di vernice isolante a base di olio di lino, impiegata per impregnare o rivestire materiali tessili destinati a copertura di cavi elettrici | usato anche come agg. invar. : tela...

agg. trattato con sterling.

agg. che può essere sterminato.

lett. esterminare, v. tr. [io stèrmino ecc.] annientare, eliminare completamente: sterminare i nemici , una popolazione ; sterminare la selvaggina.

s.f. l'essere sterminato, smisurato.

agg. immenso, senza confini o misura (spec. in usi iperbolici e fig.): un territorio sterminato ; un numero sterminato di persone ; un uomo di una pazienza sterminata § sterminatamente avv.

s.m. [f. -trice] chi stermina | usato anche come agg. : una guerra sterminatrice.

lett. esterminio, s.m. n 1 lo sterminare, l'essere sterminato; annientamento, strage: guerra di sterminio ; il popol grida: «l'esterminio a como!» (carducci) | campi di sterminio , campi di...

s.f. (zool.) genere di uccelli acquatici di piccole e medie dimensioni, con becco sottile e appuntito, ali lunghissime; vi appartengono il beccapesci, la rondine di mare e il fraticello (ord. ...

agg. (anat. , med.) dello sterno; che riguarda lo sterno: cartilagine sternale ; dolore sternale.

v. tr. [io stèrno ecc.] (ant.)n 1 stendere a terra, atterraren 2 rendere piano | (fig.) appianare, chiarire: tal vero a l'intelletto mio sterne / colui che mi dimostra il primo amore / di tutte le...

s.m. (anat.) osso piatto situato nella parte anteriore e mediana del torace.

agg. e s.m. (anat.) si dice del muscolo che, collegando la mastoide con lo sterno e l'estremità della clavicola, attraversa diagonalmente il collo e, contraendosi, fa flettere e ruotare la testa.

vedi starnutare.

vedi starnutire.

vedi starnuto.

s.m. unità di misura di volume, equivalente a un metro cubo, usata per carbone e legna da ardere.

s.m. (chim.) nome di diversi composti organici, naturali o sintetici, caratterizzati dalla presenza, nella molecola, di un gruppo pentaciclico; comprendono sostanze che svolgono importanti funzioni...

agg. (chim.) di steroide, relativo a steroide.

s.m. (chim.) ogni steroide a carattere di alcol, di grande importanza biologica, in quanto presente in tutte le cellule sia umane sia vegetali, anche esterificato con acidi grassi.

s.f. (region.) pecora destinata all'ingrasso perché divenuta sterile.

s.f. groviglio di sterpi; terreno coperto di sterpi.

s.f. , o sterpaio s.m. , terreno pieno di sterpi.

s.m. insieme di sterpi.

v. tr. [io stèrpo ecc.] (lett.) estirpare, divellere (anche fig.): al cader d'una pianta che si svelse / come quella che ferro o vento sterpe (petrarca canz. cccxviii, 1-2); tosto ragion ne l'arme...

o sterparola [ster-pa-rò-la], s.f. nome pop. di alcune specie di uccelli di piccole dimensioni che vivono su sterpi e roveti (ord. passeriformi).

vedi sterpo.

s.m. luogo pieno di sterpi; sterpaio.

agg. che ha natura di sterpo | che è pieno di sterpi; sterposo.

s.m. , ant. sterpe s.f. , arbusto secco e spinoso; ramo secco | ceppaia morta.

agg. pieno, ricoperto di sterpi: terreno sterposo , zona sterposa.

o sterquilino , s.m. (lett. rar.) luogo dove si raccoglie il letame; letamaio (anche fig.).

s.m. lo sterrare; sterro.

v. tr. [io stèrro ecc.] rimuovere la terra spianando o scavando, per lo più per preparare il terreno a costruzioni di vario tipo (anche assol.): sterrare una strada ; cominciare a sterrare.

part. pass. di sterrare agg. ottenuto con operazioni di sterro: strada sterrata , con il fondo in terra battuta, senza asfaltatura o altra pavimentazione s.m. terreno sterrato.

s.m. operaio che esegue lavori di sterro.

s.m. operazione dello sterrare | la terra asportata sterrando.

s.m. (med.) (non com.) rantolo tracheale e laringeo.

agg. respiro stertoroso, (med.) quello rumoroso e a rantoli di chi è sotto l'azione della narcosi o in stato agonico.

part. pres. di sterzaren 1 agg. detto delle ruote, quelle sulle quali agisce lo sterzo: veicolo a quattro ruote sterzanti.

v. intr. [io stèrzo ecc. ; aus. avere]n 1 azionare lo sterzo per cambiare la direzione di un veicolo: sterzare a destra , a sinistra ; sterzare improvvisamente per evitare un ostacolo n 2 detto...

s.f. n 1 lo sterzare: fare , dare una sterzata ; una brusca sterzata n 2 (fig.) brusco mutamento di idee, di indirizzi, di opinioni: il governo ha dato una sterzata alla sua politica estera.

s.f. in selvicoltura, taglio parziale dei polloni di boschi cedui, per ricavarne pali.

s.m. n 1 meccanismo che permette di mutare la direzione di marcia di un veicolo agendo sulle ruote sterzanti (per lo più quelle anteriori): lo sterzo dell'automobile , della bicicletta n 2 (non com.)...

s.f. (non com.) lo stendere | insieme di cose stese.

s.f. (metr.) nella lirica corale greca, triade strofica composta da strofe, antistrofe ed epodo.

part. pass. di stendere e agg. nei sign. del verbo.

v. tr. [io stèsso ecc.] (lett.) disfare ciò che è tessuto: come fu all'antica penelope agevole lo stessere la poco innanzi tessuta tela (bembo) | stessersi v. rifl. (lett.) disfarsi,...

agg. dimostr. n 1 indica identità rispetto a persona o cosa cui si fa o si è fatto riferimento in maniera diretta o indiretta: hanno lo stesso insegnante ; abitiamo nella stessa casa ; siamo nati...

s.f. n 1 lo stendere, spec. uno scritto: la stesura del contratto n 2 redazione di un'opera letteraria: le tre stesure dell'"orlando furioso".

s.f. (med.) auscultazione con lo stetoscopio.

agg. [pl. m. -ci] (med.) di, della stetoscopia; eseguito con lo stetoscopio: esame stetoscopico.

s.m. (med.) strumento di forma tubolare adoperato dai medici per auscultare il cuore e gli organi della respirazione.

vedi stegola.

s.m. invar. sugli aerei, assistente di volo | sulle navi, assistente di bordo.

s.f. invar. sugli aerei, hostess, assistente di volo | sulle navi, assistente di bordo.

s.f. gabbia in cui si tengono rinchiusi i polli per allevarli o per trasportarli.

e deriv. vedi schiacciare e deriv.

s.m. (tosc.) termine con cui gli artisti rinascimentali indicavano un tipo di rilievo a ridottissima sporgenza.

s.m. uccello migratore, presente in estate in italia, di media grandezza, dal piumaggio nero, con coda bianca alla base (ord. passeriformi).

vedi schiaffo.

s.f. [pl. -ce] pianta palustre con foglie lineari molto resistenti, usate per lavori di intreccio (fam. ciperacee).

e deriv. vedi schiantare e deriv.

vedi schiattare.

vedi schiavo.

s.f. (min.) antimonite.

s.m. (ant.) antimonio.

s.m. (med.) intossicazione professionale da antimonio.

s.m. invar. confezione particolare di cosmetici e altri prodotti igienici in forma di piccolo cilindro | usato anche come agg. invar. : un deodorante in confezione stick.

s.m. [pl. -chi]n 1 (metr.) verson 2 rigo di un'epigrafe.

-stico primo e secondo elemento di parole composte della terminologia dotta e scientifica, derivate dal greco o formate modernamente, dal gr. stíchos 'serie, linea, verso'; significa 'riga, verso'...

s.f. procedimento con cui nell'antichità si misurava la lunghezza di un'opera letteraria, per i testi poetici contando i versi e, per i testi in prosa, prendendo come unità di misura l'esametro,...

s.m. (tip.) regolo graduato che serve a misurare lo spazio che occuperà in una riga di stampa una riga del manoscritto da comporre.

s.f. nella tragedia greca e latina, dialogo, di solito di tono intensamente drammatico, in cui ciascuna battuta corrisponde a un verso.

vedi schidione.

o stepidire, v. tr. [io stiepidisco , tu stiepidisci ecc.] rendere tiepido, meno freddo.

vedi schiera.

vedi schietto.

o stifelius , s.m. nell'ottocento, abito maschile elegante, con giacca lunga e stretta; finanziera.

agg. [pl. f. -gie] (lett.) dello stige, fiume dell'oltretomba nella mitologia greco-romana: le acque stigie ; la palude stigia | (estens.) dell'averno, infernale.

v. tr. [io stìglio ecc.] sottoporre una fibra all'operazione di stigliatura: stigliare la canapa.

s.f. macchina che effettua la stigliatura.

s.f. nella lavorazione delle piante tessili, la separazione delle fibre dagli steli, che si compie a mano o a macchina.s.f. (region.) stiglio.

s.m. strumento usato per stigliare.s.m. (region.) mobilio, arredo di un negozio.

o stimma, s.m. [pl. f. stigmate o stimmate nei sign. 1, 2, 3, 4; pl. m. stimmi nei sign. 5, 6]n 1 nella grecia antica, il marchio che si imprimeva a fuoco sul bestiame come segno di proprietà...

o stimmate, non com. stimate, s.f. pl. di stigma.

o stimmatico, agg. [pl. m. -ci]n 1 (bot.) dello stigman 2 (fis.) si dice di sistema ottico per cui a ogni punto reale corrisponde nell'immagine un punto ben determinato.

s.m. (fis.) proprietà di un sistema ottico di essere stigmatico.

o stimmatizzare, non com. stimatizzare, v. tr. n 1 (rar.) segnare qualcuno con le stigmaten 2 (fig.) biasimare energicamente, disapprovare con asprezza: stigmatizzare il comportamento di qualcuno.

s.m. (foto.) tipo di telemetro a microprismi ottici per la messa a fuoco delle immagini, usato in alcune macchine reflex.

vedi stingere.

v. tr. (burocr.) stendere un documento o una lettera ufficiale nella forma dovuta: stilare un contratto.

s.f. (arch.) serie di colonne o pilastri in ferro o legno, con funzioni di sostegno.

s.m. (fis.) unità di misura della brillanza di una superficie irraggiante; equivale a una candela per cm2.

s.m. n 1 la particolare forma in cui si concretizza l'espressione letteraria o artistica, e che è propria di un autore, di un'epoca, di un genere: stile elevato , elegante , dimesso ; lo stile di...

s.m. [pl. -mi]n 1 (ling.) parola, frase, costrutto considerati come elementi dello stilen 2 procedimento stilistico caratteristico di un autore, di una scuola, di un periodo storico.

v. tr. [io stilétto ecc.] (rar.) colpire con uno stiletto.

s.f. n 1 colpo di stiletton 2 (estens.) fitta, dolore molto acuto | (anche fig.): quelle parole furono per lui una stilettata al cuore.

s.m. arma bianca, simile a un pugnale, dalla lama molto sottile e acuminata.

agg. a forma di stilo.

s.m. (lett.)n 1 tendenza a dare molta importanza allo stilen 2 ricercatezza stilistica.

s.m. e f. [pl. m. -sti]n 1 chi ha grande cura dello stile, in letteratura, in arte o nell'esercizio di uno sportn 2 chi progetta e disegna la linea, le fogge delle collezioni di moda o di accessori.

s.f. n 1 arte del dire o dello scriveren 2 studio storico-critico delle forme stilistiche proprie di uno scrittore o di una determinata epoca o scuola.

agg. [pl. m. -ci] dello stile, che riguarda lo stile: tratti stilistici | che concerne la stilistica: analisi stilistica § stilisticamente avv. per ciò che riguarda lo stile.

o stilite , s.m. [pl. -ti] monaco della chiesa orientale che aveva scelto di vivere in cima a una colonna.

v. tr. raffigurare, rappresentare qualcosa riducendola agli elementi essenziali o modificandone i tratti secondo un determinato criterio stilistico.

part. pass. di stilizzare agg. rappresentato nei suoi elementi essenziali, semplificato: una figura stilizzata | elaborato nei modi propri di un dato stile: talora l'immagine reale e l'immagine...

s.f. lo stilizzare, l'essere stilizzato.

s.f. (lett.)n 1 goccia: una stilla d'acqua | a stilla a stilla , a goccia a goccian 2 (fig.) piccola parte, quantità minima: fu breve stilla d'infiniti abissi (petrarca canz. cccxxxix, 11).

s.m. (non com.) lo stillare.

part. pres. di stillare agg. (lett.) gocciolante, coperto di stille: chiome stillanti.

v. tr. n 1 (non com.) distillare, filtrare | stillarsi il cervello , (fig. fam.) lambiccarsi il cervello, scervellarsin 2 mandar fuori a stille: stillare sudore | v. intr. [aus. essere] uscire a...

part. pass. di stillare agg. (non com.) si dice di liquido distillato e filtrato s.m. (rar.) brodo ristretto: ad altri, estenuati da più antico digiuno, porgevano consumati, stillati (manzoni,...

s.f. n 1 (non com.) distillazione, infusionen 2 il cadere delle gocce di acqua piovana dalle piante più alte su quelle più basse.

s.m. e f. [pl. m. -sti] (sport) nel nuoto, chi è specializzato nelle gare di stile libero.

s.m. n 1 il cadere dell'acqua a goccia a goccia: lo stillicidio di una grondaia n 2 (fig.) il ripetersi continuo, monotono e fastidioso di qualcosa: uno stillicidio di richieste , di domande.

s.m. (tosc.)n 1 vaso per distillare, alambiccon 2 (fig.) cosa lambiccata, espediente sottilen 3 in alcuni giochi di carte, nome dato all'asso, al due, al tre.

s.m. n 1 stilnovon 2 la maniera di poetare propria degli stilnovisti.

s.m. [pl. -sti] poeta dello stilnovo | usato anche come agg. in luogo di stilnovistico.

agg. [pl. m. -ci] che si riferisce allo stilnovo o agli stilnovisti: gusto stilnovistico § stilnovisticamente avv. conformemente ai modi, ai canoni dello stilnovo.

o stil novo, stil nuovo, s.m. maniera di poetare che accomunò alcuni autori italiani dei secc. xiii e xiv, fra i quali dante; fu caratterizzata dalla ripresa della tradizione lirica cortese alla...

s.m. n 1 asticella d'osso o di metallo, con un'estremità appuntita e l'altra piatta, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate e per raschiare la cera | (inform.) attrezzo appuntito...

-stilo primo e secondo elemento di parole composte della terminologia dotta, derivate dal greco o formate modernamente, dal gr. sty^los 'colonna' (stiloforo , tetrastilo).

s.m. (arch.) il basamento delle colonne del tempio greco | (estens.) la gradinata del tempio stesso.

agg. e s.m. (arch.) si dice di elemento a forma di leone o di altro animale sul quale poggiano le colonne del protiro e del pulpito di molte chiese romaniche e gotiche.

s.f. penna stilografica.

agg. [pl. m. -ci] si dice di un tipo di penna dotato di serbatoio per l'inchiostro | inchiostro stilografico , quello adatto per penne stilografiche.

agg. (anat.) si dice di formazione allungata e sottile, simile a uno stilo: apofisi stiloide del radio , dell'ulna , dell'osso temporale.

agg. (anat.) lo stesso che stiloide.

agg. (anat.) si dice del muscolo e del legamento che collegano l'apofisi stiloide dell'osso temporale all'osso ioide.

agg. elegante, ricercato, raffinato.

s.f. n 1 valutazione monetaria di un bene: fare la stima di un podere | il prezzo determinato in seguito a tale valutazione: una stima troppo bassa | determinazione di valori incogniti mediante una...

agg. n 1 che si può, si deve stimare; degno di stima: una persona molto stimabile n 2 che può essere stimato, valutato: un patrimonio stimabile in molti miliardi.

s.f. (non com.) l'essere stimabile.

v. tr. n 1 determinare il prezzo, il valore di qualcosa; valutare: stimare un terreno , una casa n 2 credere, ritenere, giudicare: lo stimavo più intelligente n 3 avere in grande considerazione;...

vedi stigmate.

o estimativa, s.f. (lett.) facoltà di giudicare: fin che la stimativa non soccorre (dante par. xxvi, 75).

vedi stigmatizzare.

part. pass. di stimare agg. n 1 che gode di larga stima, che è tenuto in alta considerazione: un professore stimato n 2 ottenuto, stabilito per mezzo di una stima: prezzo , valore stimato n 3...

s.m. [f. -trice]n 1 chi fa stime per professione: stimatore di gioielli n 2 (non com.) estimatoren 3 (stat.) la variabile casuale descritta dai diversi valori che può assumere una stima al variare...

s.f. (rar.) stima.

vedi stigma.

vedi stigmate.

vedi stigmatico.

vedi stigmatizzare.

s.m. (ant.) estimo, stima.

part. pres. di stimolare agg. n 1 che stimola, che agisce come stimolo: esempio stimolante | che esercita un'attrazione, che suscita un vivo interesse: una lettura , un incontro stimolante n 2...

v. tr. [io stìmolo ecc.]n 1 (ant. , lett.) incitare con lo stimolo, con il pungolo: stimolare i buoi | (estens.) pungere, tormentare: erano ignudi e stimolati molto / da mosconi e da vespe ch'eran...

agg. (non com.) che stimola; che serve a stimolare, che fa da stimolo.

agg. e s.m. [f. -trice] che, chi stimola s.m. (med.) apparecchio capace di sollecitare una funzione organica deficitaria | stimolatore cardiaco , pace-maker.

s.f. lo stimolare, l'essere stimolato.

ant. stimulo , s.m. n 1 (ant. , lett.) bastone acuminato che serve a pungolare buoi e altre bestie da lavoro; pungolo | (estens.) fastidio, tormento: parendo questo stimolo troppo grave e troppo...

s.f. colpo ricevuto in uno stinco.

s.f. (non com.) colpo ricevuto in uno stinco; il segno lasciato da tale colpo.

s.m. [pl. -chi]n 1 l'osso e più in generale la parte della gamba dal ginocchio alla caviglia | rompere gli stinchi a qualcuno , (fig.) dargli noia, infastidirlo | non essere uno stinco di santo ,...

ant. stignere, v. tr. [coniugato come tingere] privare della tinta, scolorire: il sole stinge i colori del bucato | v. intr. [aus. essere], stingersi v. rifl. n 1 perdere il colore, scolorirsi:...

v. tr. [coniugato come estinguere] (ant. , lett.) spegnere; estinguere | stinguersi v. rifl. (ant. , lett.) estinguersi, cancellarsi: che mai non si stingue / del libro che 'l preterito rassegna ...

v. intr. [aus. avere] (fam.) fare qualcosa a stento, fiaccamente e svogliatamente.

part. pass. di stingere agg. che ha perso il colore; sbiadito: un abito stinto.

vedi schioppo.

s.m. antica misura toscana di superficie, corrispondente an 5 on 6 are, a seconda dei luoghi.

s.f. n 1 (non com.) insieme di ramoscelli secchi, sterpi, piccoli arbusti che servono ad accendere il fuoco: al camino, ove scoppia la mortella / tra la stipa (pascoli) | (ant.) catasta di legna:...

v. tr. n 1 ammassare molte persone o cose in uno spazio ristretto; ammucchiare: stipare le botti in cantina n 2 (lett.) addensare, condensare: lo sguardo a poco a poco raffigura / ciò che cela 'l...

part. pass. di stipare agg. n 1 pigiato, ammassato in un ambiente ristretto: stavano stipati in una piccola stanza n 2 molto affollato, pieno zeppo: il vagone era stipato di viaggiatori.

s.f. in selvicoltura, il tagliare e l'asportare da un bosco le piante inutili che ostacolano la crescita delle altre piante.

s.f. (archeol.)n 1 fossa in cui venivano scaricati gli oggetti votivi eccessivi e ingombranti, ma da conservarsi perché considerati proprietà del dion 2 l'insieme di tali oggetti.

v. tr. [io stipèndio ecc.] assumere al proprio servizio corrispondendo uno stipendio.

part. pass. di stipendiare agg. e s.m. [f. -a] che, chi riceve uno stipendio.

s.m. n 1 retribuzione fissa, per lo più mensile, corrisposta a chi presta continuativamente un lavoro subordinato di concetto (spetta a impiegati e funzionari): avere un buono stipendio ; ritirare lo...

s.m. (non com.) terreno cosparso di stipa.

s.m. chi fabbrica stipi e altri oggetti di ebanisteria.

s.m. n 1 dim. di stipo n 2 in marineria, armadietto di bordo.

s.m. n 1 ciascuno dei due elementi architettonici verticali, detti anche piedritti, che delimitano in larghezza il vano di una struttura in muratura: gli stipiti di una porta n 2 (bot.) fusto legnoso...

s.m. piccolo armadio, spesso di legno pregiato, in cui si ripongono oggetti di valore, carte, documenti. dim. stipetto , stipettino.

s.f. (bot.) appendice laminare che si forma alla base delle foglie di alcune piante.

vedi stipulare.

s.m. invar. (tip.) tecnica calcografica di incisione a retino.

s.f. (med.) stitichezza.

s.f. n 1 (rar.) stipolan 2 (lett.) stoppia.s.f. (burocr.) stipulazione: la stipula di un contratto ; fare la stipula.

part. pres. di stipulare agg. e s.m. e f. (dir.) che, chi fa con un altro una stipulazione.

non com. stipolare, v. tr. [io stìpulo ecc.] (dir.) contrarre un'obbligazione; dar vita a un rapporto giuridico bilaterale o plurilaterale; redigere formalmente un accordo: stipulare un contratto ,...

s.f. (dir.) lo stipulare, l'essere stipulato; conclusione formale di un atto contrattuale.

s.m. invar. arnese consistente in due tavole di legno incernierate che, premute contro i pantaloni, servono a ripristinarne la piega.

s.m. lo stiracchiare, lo stiracchiarsi, l'essere stiracchiato (anche fig.).

v. tr. [io stiràcchio ecc.]n 1 stendere gli arti per sgranchirli: stiracchiare le braccia , le gambe n 2 stirare in fretta e alla meglion 3 (fig. fam.) lesinare sulle spese, cercare di risparmiare...

part. pass. di stiracchiare agg. nei sign. del verbo | (fig.) stentato, sforzato: un ragionamento , un periodo stiracchiato.

s.f. n 1 (non com.) stiracchiamenton 2 (fig.) interpretazione forzata; espressione stentata.

s.m. lo stirare, l'essere stirato | stiraggio del vetro , (tecn.) riduzione della pasta di vetro in lastre, fili, bacchette ecc.

s.m. invar. n 1 cilindro o cono di legno o metallo imbottito in cui si infilano le maniche dei vestiti per stirarle senza appiattirlen 2 attrezzo casalingo formato da un supporto e da un'assicella...

s.m. n 1 lo stirare, lo stirarsi, l'essere stiraton 2 (med.) distensione brusca di muscoli o di tendini, con o senza lacerazione.

s.m. invar. stiracalzoni.

v. tr. n 1 distendere un oggetto tirandolon 2 togliere le pieghe di un tessuto col ferro da stiro (anche assol.): stirare la biancheria ; oggi devo stirare n 3 stendere le membra: stirare le braccia ,...

s.f. lo stirare in fretta e alla meglio: dare una stirata ai calzoni. dim. stiratina.

part. pass. di stirare agg. n 1 spianato mediante stiratura: biancheria lavata e stirata n 2 (med.) che ha subìto uno stiramento: muscolo stirato n 3 (tecn.) che è stato sottoposto a stiraggio.

s.m. n 1 nell'industria tessile, la macchina per la stiratura dei nastri di cotonen 2 tavolo da disegno sul quale si distende il foglion 3 tavolo da stiro.

s.m. n 1 [f. -trice , pop. -tora] chi è addetto a operazioni di stiratura, in varie lavorazioni industriali; nell'industria tessile, chi è addetto allo stiratoion 2 (region.) tavolo da disegno.

s.f. n 1 donna addetta allo stiro; donna che si reca, a ore o a giornata, presso le famiglie per stirare ed eseguire piccoli lavori di cuciton 2 nell'industria tessile, stiratoio.

s.f. n 1 lo stirare, l'essere stiraton 2 (rar.) stiramento di muscoli o tendini.

s.m. (chim.) idrocarburo aromatico a otto atomi di carbonio, impiegato principalmente nella produzione di polimeri e copolimeri di grande diffusione, p. e. polistirene, resine polistireniche, gomme...

s.f. laboratorio attrezzato per la stiratura a pagamento di biancheria e indumenti | in alberghi, comunità, abitazioni di famiglie signorili, locale in cui si stirano i panni.

v. tr. [io stirizzisco , tu stirizzisci ecc.] liberare dall'intirizzimento: stirizzire le membra | stirizzirsi v. rifl. liberarsi dall'intirizzimento.

s.m. lo stirare; usato spec. nella loc. agg. da stiro : ferro , tavolo da stiro , per stirare; pressa da stiro , pressa usata nelle stirerie e nelle lavanderie per stirare a vapore indumenti, tessuti...

s.m. (chim.) stirene.

v. tr. (pop.) estirpare.

s.f. n 1 origine, discendenza: famiglia di stirpe reale , di nobile stirpe ; popoli di stirpe diversa | l'insieme degli individui che discendono da uno stesso capostipite: la stirpe di enea , i...

s.f. (fig. fam.) l'essere stitico, avaro.

s.f. n 1 difficoltà nell'evacuazione delle feci; stipsin 2 (fig. fam.) l'essere stitico, avaro.

agg. [pl. m. -ci]n 1 affetto da stitichezzan 2 (fig. fam.) che produce poco, con grande lentezza e difficoltà: uno scrittore stitico | restio nel concedere, nel pagare; avaro § stiticamente avv.

s.f. nelle navi e negli aeromobili, ciascuno degli spazi interni situati nella parte più bassa dello scafo o della fusoliera e destinati ad accogliere il carico.s.f. (lett.) la stegola dell'aratro.

s.m. lo stivare; il disporre il carico nelle stive.

s.m. [f. -a] chi fabbrica o vende stivali.

s.f. colpo dato con uno stivale.

agg. (non com.) calzato di stivali.

s.m. calzatura di cuoio o di gomma che arriva sino al ginocchio o alla coscia: mettere , calzare , togliersi gli stivali ; stivali da caccia , da equitazione ; stivali da palude , da pesca ,...

s.f. fabbrica di stivali.

s.m. n 1 dim. di stivale | in partic., scarpa da uomo, da donna o da bambino con o senza tacco, che arriva sino al collo del pieden 2 stivaletto cinese , antico strumento di tortura a forma di...

s.m. lo stivare, l'essere stivato.

v. tr. n 1 caricare nelle stiven 2 (non com.) stipare.

s.m. chi è addetto allo stivaggio.

s.f. n 1 ira improvvisa e passeggera, provocata per lo più da impazienza e contrarietà rabbia: un gesto di stizza ; avere , provare stizza. dim. stizzetta n 2 (tosc.) ghiandola di grasso che i...

v. tr. [io stizzisco , tu stizzisci ecc.] far venire la stizza; seccare, indispettire, irritare: le vostre chiacchiere l'hanno stizzito | v. intr. [aus. essere], stizzirsi v. rifl. lasciarsi...

part. pass. di stizzire agg. preso dalla stizza, pieno di stizza: mi rispose tutto stizzito.

vedi tizzo.

agg. n 1 che si stizzisce facilmente: un vecchio , un carattere stizzoso | che dimostra stizza, pieno di stizza: mi ha risposto con parole stizzose. dim. stizzosetto , stizzosino pegg. stizzosaccio...

s.f. n 1 nella grecia antica, portico con colonnato che si apriva su un giardinon 2 (fig.) la scuola filosofica stoica: la filosofia della stoa.

s.f. teoria probabilistica fondata su processi stocastici.

agg. [pl. m. -ci] probabilistico; relativo al calcolo delle probabilità | processo stocastico , (mat.) successione di variabili casuali con cui si intende rappresentare un sistema che si evolve...

s.m. n 1 merluzzo non salato, seccato all'aria dopo essere stato decapitato ed evisceraton 2 (fig. fam.) persona molto magra.

s.m. (comm.) collocazione di scorte in magazzini, depositi, in attesa di venderle o usarle.

v. tr. [io stòcco , tu stòcchi ecc.]n 1 colpire con lo stoccon 2 (sport) nella scherma, portare una stoccata | nel calcio, tirare una stoccata in portan 3 (fig.) dare una stoccata, una frecciata.v....

s.f. n 1 colpo dato di punta con lo stocco o altra arma biancan 2 (sport) nella scherma, colpo valido che va a bersaglio a conclusione di un'azione | nel calcio, tiro forte e preciso diretto verso la...

s.m. [f. -trice]n 1 (sport) schermidore capace di buoni affondi e di stoccate difficili a pararsi | calciatore dotato di un tiro violento e precison 2 (fig.) chi dice parole pungenti e ironichen 3...

v. intr. [io stocchéggio ecc. ; aus. avere] (non com.) tirare di stocco | v. tr. (non com.) colpire, ferire con lo stocco.

s.m. [pl. -chi] arma bianca più corta della spada, con lama più stretta e a sezione triangolare, per ferire di punta | (mazza , bastone da) stocco, bastone o mazza cava che contiene uno stocco;...

s.m. invar. n 1 (comm.) scorta di merci o di moneta, giacenza | (econ.) fondo, consistenza patrimoniale in un dato momento; si contrappone a flusso : stock di capitale ; stock di ricchezza n 2...

s.m. invar. autovettura di serie, opportunamente modificata, usata nelle gare di velocità su ghiaccio.

s.f. n 1 tessuto di spessore consistente, spec. di lana, per fare abiti, tappezzerie; per estens., qualsiasi prodotto tessile a struttura piana, ottenuto mediante lavorazione a telaio o con altri tipi...

v. tr. [coniugato come togliere] (rar.) togliere, distogliere | stogliersi v. rifl. distogliersi, andar via: non più si stolse e poi restò col figlio (pascoli).

vedi stuoia.

s.m. [f. -a] chi è specializzato nell'arte di intrecciare stuoie con materiali vari.

v. tr. [io stuòio ecc. ; in tutta la coniugazione, -uò- se tonico, -o- se atono] (non com.) ricoprire con stuoie: stoiare una parete.

s.m. (non com.) riparo fatto di stuoie o cannicci; graticciato, cannicciato.

s.m. n 1 la dottrina della scuola stoica fondata ad atene da zenone di cizio nel sec. iii a. c., che fa consistere la saggezza nel riconoscimento di un ordine razionale e provvidenziale del mondo,...

agg. [pl. m. -ci]n 1 (filos.) dello stoicismo: scuola stoica ; la morale stoica ; filosofo stoico n 2 (fig.) detto di chi sopporta con fermezza e impassibilità mali fisici e morali: essere ,...

diffuso anche stuoino, region. storino, s.m. n 1 piccola stuoia ruvida che si mette davanti alla porta d'ingresso di casa per pulirvisi le scarpe; zerbinon 2 tenda di stuoia che si applica alle porte...

s.f. n 1 (lit.) insegna dell'ordine sacro indossata da vescovi, sacerdoti e diaconi durante le funzioni liturgiche; è una striscia di tessuto che ha il colore richiesto dal tempo liturgico e che...

s.f. (non com.) l'essere stolido; stolidezza.

s.f. l'essere stolido; stoltezza.

s.f. n 1 l'essere stolidon 2 atto, frase di persona stolida.

agg. che ha o dimostra scarsa intelligenza; stolto, sciocco: un uomo stolido ; parole stolide s.m. [f. -a] persona stolida § stolidamente avv.

s.m. n 1 palo di sostegno intorno a cui si ammucchia la paglia nei pagliai a conon 2 (estens.) asta di legno verticale.

s.m. (lit.) fregio ricamato in oro che orna le due parti anteriori del piviale.s.m. n 1 (bot.) ramo che cresce strisciando orizzontalmente sul terreno ed emette radici in corrispondenza di ogni nodon...

s.f. n 1 l'essere stolton 2 atto, frase da stolto.

s.m. (lett.) discorso stolto, proprio di persona stolta.

s.f. (ant. , lett.) stoltezza.

ant. stulto, agg. n 1 di persona, che dimostra poca intelligenza; sciocco, stupido: è stato stolto a fidarsi di quell'imbroglione n 2 di cosa, che denota stoltezza: domanda , risposta stolta ;...

s.m. [pl. -mi]n 1 (bot.) ciascuna delle piccole aperture sull'epidermide delle parti aeree delle piante, attraverso le quali avvengono gli scambi gassosi con l'ambienten 2 (zool.) l'apertura della...

agg. (non com.)n 1 dello stomacon 2 che fa bene allo stomaco; stomachico.

v. tr. [io stòmaco , tu stòmachi ecc.] far rivoltare lo stomaco; disgustare, nauseare (anche fig. e assol.): quel cibo mi stomaca ; il suo comportamento ci ha stomacato ; uno spettacolo che...

agg. che stomaca; nauseante, schifoso (anche fig.): un sapore , un odore stomachevole ; un film , un romanzo stomachevole § stomachevolmente avv.

agg. [pl. m. -ci]n 1 (non com.) che concerne lo stomacon 2 (med.) che giova allo stomaco, che ha un effetto tonico e corroborante sullo stomaco: (farmaco) stomachico.

s.m. [pl. -chi o -ci]n 1 organo dell'apparato digerente, a forma di cornamusa, posto tra l'esofago e l'intestino: stomaco forte , delicato ; avere mal di stomaco | riempire , riempirsi lo stomaco ,...

agg. (non com.) stomachevole (anche fig.).

agg. [pl. m. -ci]n 1 (med.) che giova nelle malattie della mucosa oralen 2 (bot.) di, dello stoma: apparato stomatico n 3 forma impropria ma corrente per stomachico.

s.f. (med.) infiammazione delle mucose della bocca.

primo elemento di parole composte della terminologia medica, formate modernamente dal gr. stóma -atos 'bocca'; significa 'bocca, apertura' (stomatite).

s.f. parte della medicina che studia le malattie della cavità orale.

agg. [pl. m. -ci] relativo alla stomatologia.

s.m. [f. -a ; pl. m. -gi] medico specialista in stomatologia.

v. tr. [io stònaco , tu stònachi ecc.] (non com.) togliere l'intonaco, privare dell'intonaco | stonacarsi v. rifl. (non com.) perdere l'intonaco (detto di un muro, di una parete).

v. tr. [io stòno ecc.]n 1 eseguire una nota fuori tono, con un'altezza sbagliata, sia cantando sia suonando: stonare un do diesis ; stonare una melodia , un brano musicale , eseguirli in modo...

s.f. lo stonare; stonatura. dim. stonatina.

part. pass. di stonare agg. n 1 si dice di persona che stona, che è poco intonata; di strumento, che è male accordato, che non ha l'intonazione giusta; di nota, che è eseguita fuori tono | una...

s.f. n 1 lo stonare, l'essere stonato | nota stonatan 2 (fig.) ciò che non s'accorda con l'insieme di cui è parte; cosa inopportuna: una cravatta verde su quel vestito è una stonatura.

s.f. (non com.) in musica, stonatura.

v. tr. [io stóndo ecc.] (non com.) arrotondare, smussare dando forma tondeggiante: un mobile con gli angoli stondati.

s.m. (non com.) uno stonare prolungato, anche a più voci.

s.m. invar. n 1 nel linguaggio telegrafico internazionale, termine usato per indicare il punto fermon 2 segnale stradale posto agli incroci pericolosi, che impone l'arresto dei veicoli prima che si...

loc. sost. m. invar. politica economica di tipo congiunturale che alterna incentivi monetari e fiscali all'attività economica, quando il sistema presenta elevata disoccupazione, a bruschi...

s.f. n 1 sottoprodotto della pettinatura della canapa e del lino che non può essere filato ed è usato per imbottiture, per impermeabilizzare i fasciami delle navi, per rendere stagne le giunzioni di...

s.m. batuffolo di stoppa che si comprimeva nella canna di un'arma da fuoco ad avancarica per stiparvi la carica | (estens.) batuffolo di stoppa che serve a otturare.

agg. simile a stoppa; stopposo: carne stoppacciosa.

v. tr. [io stóppo ecc.] (region.) otturare, chiudere con la stoppa, con uno stoppaccio | (estens.) chiudere bene.v. tr. [io stòppo ecc.]n 1 arrestare, bloccare, fermaren 2 (sport) nel gioco del...

s.f. (sport) nel gioco del calcio e nel basket, lo stoppare.

s.m. (mar.) l'operaio che calafata le navi.

s.m. invar. (sport) nel gioco del calcio, giocatore della difesa che ha il compito di contrastare l'attaccante avversario più avanzato.

s.f. (spec. pl.) gli steli del grano o di altro cereale che restano nel campo dopo la mietitura.

v. tr. (non com.)n 1 accendere con lo stoppinon 2 (fam. tosc.) stoppare, chiudere bene, spec. porte e finestre.

s.m. n 1 fibra ritorta che serve da lucignolo nelle candele o nelle lampade a petrolion 2 miccia per fuochi d'artificio.

agg. simile alla stoppa, per colore o consistenza: capelli stopposi ; carne stopposa.

s.m. balsamo ricavato dalla corteccia di una pianta orientale; è usato in profumeria e in medicina.

(inform.) immagazzinamento dei dati su disco rigido o altro supporto.

v. tr. [coniugato come torcere]n 1 torcere con forza piegando da un lato; allontanare dalla linea diritta e naturale: gli ha storto il braccio ; storcere un chiodo | storcersi un piede , un polso ,...

s.m. [pl. -i] (pop.) torcicollo.

s.m. lo storcere, lo storcersi, l'essere storto; distorsione.

s.m. lo stordire, lo stordirsi; stato di chi è stordito.

v. tr. [io stordisco , tu stordisci ecc.]n 1 far perdere del tutto o in parte l'udito o la lucidità di mente; frastornare, intontire: questo baccano mi stordisce | privare dei sensi, far perdere la...

s.f. l'essere stordito | atto di persona stordita; errore compiuto per sbadataggine.

s.f. l'essere stordito: avere un senso di storditezza.

part. pass. di stordire agg. n 1 sbalordito, intontito, frastornato: rimase là tutto stordito | privo di sensi, tramortito: cadde a terra stordito n 2 distratto, sbadato, sventato: un ragazzo...

ant. o lett. istoria, s.f. n 1 l'accadere delle vicende umane, lo svolgersi delle civiltà: i progressi della storia umana ; la storia dei popoli mediterranei ; la storia sacra , quella dell'antico...

v. tr. [io stòrio ecc.] (non com.) istoriare.

s.m. n 1 orientamento di pensiero che valuta ogni manifestazione della cultura umana rapportandola all'ambiente storico in cui si è formata e in cui ha avuto sviluppo: g. b. vico fu il precursore...

s.m. e f. [pl. m. -sti] seguace, cultore dei principi dello storicismo | usato anche come agg. : concezione storicista.

agg. [pl. m. -ci] di, dello storicismo; che è fondato sullo storicismo § storicisticamente avv. secondo i principi dello storicismo.

s.f. n 1 l'appartenere al divenire storicon 2 realtà, veridicità storica: riconoscere , appurare la storicità di un avvenimento.

v. tr. interpretare alla luce del processo storico: storicizzare la realtà , il sapere | interpretare alla luce di un periodo storico determinato: storicizzare un'opera letteraria.

s.f. lo storicizzare, l'essere storicizzato.

ant. o lett. istorico, agg. [pl. m. -ci]n 1 della storia; che ha per oggetto la storia: sviluppo storico ; senso , metodo storico ; ricerca storica | atlante storico , le cui tavole illustrano la...

s.f. n 1 dim. di storia | racconto breve, per lo più aneddotico o umoristico: storiella oscena , divertente. dim. storiellina n 2 fandonia, scusa, pretesto.

vedi stoino.

s.f. la narrazione di eventi storici ispirata a determinati principi metodologici | la metodologia della ricerca storica | l'insieme delle opere storiche di un determinato periodo: la storiografia...

agg. [pl. m. -ci] della storiografia, che concerne la ricerca storica: sviluppo storiografico ; l'attività storiografica § storiograficamente avv. dal punto di vista della storiografia.

s.m. [f. -a] chi fa studi storiografici; cultore della storiografia; storico | chi è ufficialmente incaricato di scrivere la storia di una città, di uno stato: vincenzo monti fu nominato...

s.m. grosso pesce marino dal corpo allungato e dal muso sporgente e provvisto di barbigli, che all'epoca della riproduzione risale i fiumi per deporvi le uova; ha carni pregiate; dalle uova si ricava...

v. intr. [io storméggio ecc.] (ant.) adunarsi, raggrupparsi in stormo | v. tr. sonare a stormo: fece... stormeggiare le campane (m. villani).

v. intr. [io stormisco , tu stormisci ecc. ; aus. avere] produrre un rumore leggero e frusciante (detto soprattutto di fronde e foglie agitate dal vento): e come il vento / odo stormir tra queste...

s.m. n 1 (ant.) moltitudine di armati | sonare le campane a stormo , a martello, per radunare gente in caso di pericolo pubblico o anche in segno di festan 2 (non com.) moltitudine di persone o di...

v. tr. [io stórno ecc.]n 1 (ant.) volgere indietro o in altra direzionen 2 (fig.) allontanare: stornare un pericolo | dissuadere, distogliere: stornare qualcuno da un proposito n 3 (fin.)...

v. intr. [io stornèllo ecc. ; aus. avere] comporre, cantare stornelli.

s.f. cantata di stornelli; insieme di stornelli.

s.m. [f. -trice] chi canta, compone, improvvisa stornelli.

s.m. (zool.) storno.s.m. breve canto popolare tipico dell'italia centrale, d'argomento amoroso o satirico; generalmente improvvisato, è formato da un quinario, che contiene di solito l'invocazione...

agg. si dice di cavallo con mantello grigio macchiettato di bianco: la cavalla storna , titolo di una nota poesia di g. pascoli.s.m. uccello dal piumaggio scuro macchiettato di bianco e dal becco...

s.m. storpiatura.

v. tr. [io stòrpio ecc.]n 1 rendere storpion 2 (fig.) realizzare male, deformare: storpiare le parole , pronunciarle in modo errato; storpiare una poesia , recitarla malen 3 (ant.) impedire, mandare...

s.f. lo storpiare, lo storpiarsi, l'essere storpiato (anche fig.): la storpiatura di un verso.

pop. stroppio, agg. e s.m. [f. -a] che, chi ha braccia o gambe mal conformate, distorte; sciancato § storpiamente avv. n 1 da storpio, come uno storpio: camminare storpiamente n 2 (fig.) in modo...

s.f. n 1 lo storcere, lo storcersi, l'essere storto: dare una storta a qualcosa n 2 (rar.) svolta, serpeggiamenton 3 (fam.) distorsione a un arto: prendere una storta alla caviglia. s.f. n 1...

s.f. (non com.) l'essere storto.

agg. e s.m. [f. -a] (fam.) che, chi è storto, piuttosto storto.

s.m. (spec. pl.) tipo di pastina per brodo a forma di cilindretti ricurvi.

part. pass. di storcere agg. n 1 che non è diritto: gambe storte | fare la bocca storta , storcere la bocca in segno di disapprovazione, di disguston 2 non collocato nel senso giusto, non...

s.f. l'essere storto | cosa storta, sbagliata, ingiusta; difetto: storture mentali , morali.

s.f. invar. soggetto di un film steso in forma letteraria, da trasformare successivamente in sceneggiatura.

v. tr. privare delle peculiarità tipicamente toscane | stoscanizzarsi v. rifl. perdere le peculiarità toscane: la lingua nazionale si è progressivamente stoscanizzata.

s.m. (ant.) salto, caduta a precipizio.

® s.f. nome commerciale di un composto chimico usato come anestetico locale al posto della cocaina, di cui è molto meno tossico.

s.f. (spec. pl.) nome generico con cui si designa il vasellame per la tavola e la cucina: lavare , asciugare le stoviglie.

s.m. [f. -a] (non com.) chi fabbrica o vende stoviglie.

s.f. (non com.) insieme di stoviglie | fabbrica di stoviglie.

s.m. (non com.) lo stozzare; stozzatura.

v. tr. [io stòzzo ecc.]n 1 lavorare con lo stozzon 2 (mecc.) eseguire scanalature mediante la stozzatrice.

s.m. n 1 artigiano che cesella con lo stozzon 2 operaio che lavora alla stozzatrice.

s.f. macchina utensile per l'esecuzione di scanalature su superfici metalliche.

s.f. (mecc.) operazione dello stozzare.

s.m. tipo di cesello per lavorare a sbalzo lastre di metallo.

prefisso derivato dal lat. e°xtra 'fuori', presente in numerose parole composte, per lo più di formazione moderna; indica superamento di un limite (straripare , straordinario), eccesso (strafare ,...

v. tr. e intr. [aus. dell'intr. essere] (non com.) trabalzare | v. tr. (ant.) trasferire d'autorità qualcuno da un luogo a un altro.

v. tr. [coniugato come benedire] (pop.) benedire di tutto cuore (spesso usato in senso antifrastico): poteva avvisarmi in tempo, che dio lo strabenedica!.

v. intr. [coniugato come bere ; aus. avere] bere in maniera eccessiva.

agg. e s.m. [pl. m. -ci] che, chi è affetto da strabismo: occhi strabici ; sguardo da strabico.

part. pres. di strabiliare agg. che fa strabiliare; meraviglioso: una notizia , una bellezza strabiliante.

v. tr. [io strabìlio ecc.] far meravigliare; stupire, sbalordire: ci ha strabiliato con i suoi racconti | v. intr. [aus. avere] meravigliarsi grandemente; trasecolare: a veder certe cose c'è da...

part. pass. di strabiliare agg. attonito, sbalordito, molto meravigliato: essere , rimanere strabiliato.

s.m. (med.) difetto dell'occhio dovuto a una deviazione degli assi oculari | strabismo di venere , leggero strabismo, tradizionalmente considerato una nota in più del fascino femminile.

s.m. (non com.) lo straboccare.

v. intr. [io strabócco , tu strabócchi ecc. ; aus. avere o essere] traboccare.

agg. n 1 eccessivo, enorme, innumerevole: folla strabocchevole n 2 (ant.) impetuoso, precipitoso, scosceso § strabocchevolmente avv.

s.f. (med.) misurazione dell'entità dello strabismo.

s.m. (med.) strumento per la misurazione dell'angolo di strabismo.

s.m. (non com.) lo strabuzzare gli occhi.

v. tr. stravolgere, stralunare; solo nell'espressione strabuzzare gli occhi.

s.m. nell'industria tessile, l'operazione del trasportare il filato da un rocchetto all'altro; stracannatura.

v. tr. nell'industria tessile, eseguire lo stracannaggio.

s.f. stracannaggio.

agg. [pl. m. -chi] molto carico, troppo carico: un bagagliaio stracarico ; essere stracarico di lavoro.

s.f. (rar.) stanchezza; usato spec. nelle espressioni pigliare una stracca , stancarsi molto; avere addosso una gran stracca , sentirsi molto stanco.

s.m. invar. (region.) straccaganasce.

s.m. invar. n 1 (roman.) tipo di biscotto molto duron 2 (region.) castagna secca.

s.f. (non com.) stanchezza, spossatezza.

s.m. n 1 finimento per animali da tiro che si attacca al basto e fascia orizzontalmente i fianchi e le coscen 2 spec. pl. (antiq.) bretellen 3 (tosc. pop.) cencio; cosa inutile, che ingombra.

s.m. (non com.) lo straccare, lo straccarsi.

v. tr. [io stracco , tu stracchi ecc.] (region.) stancare molto (anche assol.): un lavoro che stracca | straccarsi v. rifl. stancarsi molto.

s.f. n 1 (non com.) quantità di straccin 2 (ant.) vendita di roba minuta, di ritagli.

s.f. (non com.) l'essere, il sentirsi stracco; stanchezza.

s.m. n 1 formaggio di pasta grassa e morbida, non fermentato, prodotto con latte di vacca e confezionato per lo più in forme quadrate, tipico della lombardian 2 (merid.) tipo di gelato duro, di forma...

agg. che si può stracciare.

lett. stracciaiuolo, region. stracciarolo, s.m. [f. -a]n 1 straccivendolo, cenciaiolon 2 (rar.) operaio addetto alla stracciatura dei bozzoli.

s.m. n 1 (non com.) lo stracciare, lo stracciarsi, l'essere stracciaton 2 (ant. , lett.) strazio, sbranamento; distruzione, rovina.

v. tr. [io stràccio ecc.]n 1 fare a pezzi (detto di un oggetto di carta o di stoffa); strappare, lacerare: stracciare un foglio , stracciare un vecchio lenzuolo | stracciarsi le vesti , (fig.) dare...

vedi stracciaiolo.

solo nella loc. avv. a stracciasacco , (rar.) in cagnesco, di sbieco.

s.f. n 1 minestra ottenuta gettando nel brodo bollente un impasto di uova sbattute e formaggio granan 2 tipo di gelato a base di crema con piccoli pezzi di cioccolato.

part. pass. di stracciare agg. n 1 strappato, fatto a brandelli: un abito stracciato | (estens.) si dice di persona che indossa vestiti laceri, pieni di strappi: andare in giro tutto stracciato n...

s.f. n 1 (non com.) lo stracciare, l'essere stracciato; lacerazionen 2 lo stracciare la seta dai bozzoli.

agg. [pl. f. -ce] da stracciare, da buttar via, da farne stracci: roba straccia | carta straccia , cartastraccia.s.m. n 1 pezzo di tessuto logoro, riutilizzabile industrialmente per la fabbricazione...

s.m. [f. -a] chi indossa abiti stracciati, logori | miserabile, pezzente.

s.m. [f. -a] chi compra o rivende stracci.

agg. [pl. m. -chi] (pop.)n 1 stanco, fiacco, sfinito: un'andatura stracca ; sentirsi stracco | alla stracca , svogliatamenten 2 (fig.) si dice di cosa ormai esaurita, logorata dall'uso, troppo...

v. tr. (ant.) trascurare: il disordine nel qual si vive, fa sì che si straccurano e non si stimano queste cose (machiavelli).

agg. che presenta in sé, in modo accentuato, gli aspetti cittadini più caratteristici: festa stracittadina. agg. e s.m. [f. -a] che, chi seguiva la tendenza letteraria di stracittà.

s.f. denominazione di una tendenza letteraria sviluppatasi in italia negli anni venti, favorevole a un'apertura verso le correnti letterarie europee; si contrapponeva a strapaese.

vedi stracuocere.

v. tr. [io stracòllo ecc.] (fam.) slogare, lussare.

part. pass. di stracuocere agg. n 1 troppo cotto: pasta stracotta n 2 (fig. scherz.) molto innamorato s.m. pietanza di carne di manzo, cotta a lungo in casseruola con condimenti vari.

pop. stracocere, v. tr. [coniugato come cuocere] cuocere troppo, più del necessario.

s.f. n 1 striscia di terreno di una certa larghezza, spianata e battuta o lastricata o asfaltata, che serve da via di comunicazione : strada comunale , provinciale , statale ; strada sterrata ,...

s.m. (non com.) stradista.

agg. della strada, che concerne la strada: sede stradale ; incidente stradale ; polizia stradale | carta stradale , carta geografica sulla quale sono riportati i vari tipi di strade, le distanze...

v. tr. (non com.) istradare | v. intr. [aus. essere], stradarsi v. rifl. (non com.) mettersi in strada, instradarsi; avviarsi.

s.m. elenco alfabetico delle vie e delle piazze di una città, con le indicazioni topografiche necessarie per localizzarle.

s.f. (tecn.) macchina per effettuare la stradatura.

s.f. (tecn.) allicciatura dei denti di una sega.

stradicoto vedi straticò.

s.m. (ant.) daziere addetto a controllare il traffico delle merci.

s.m. n 1 operaio addetto alla manutenzione delle straden 2 (tosc. pop.) uomo di strada, mascalzone.

o stradioto , s.m. soldato di origine balcanica appartenente a un corpo di cavalleria leggera creato dalla repubblica di venezia nel sec. xv.

s.m. [pl. -sti] corridore ciclista specializzato in gare su strada.

s.m. violino o violoncello fabbricato dal liutaio cremonese antonio stradivari (1644-1737).

s.m. n 1 accr. di strada n 2 strada larga, spesso alberata, che collega due centri abitati.

agg. (pop.) extradotale.

v. intr. [io strafàlcio ecc. ; aus. avere] (rar.) lavorare male, con trascuratezza.

s.m. errore madornale, soprattutto nel parlare o nello scrivere: un discorso , un tema pieno di strafalcioni.

v. intr. [io strafàccio o strafò , tu strafai , egli strafà ecc. ; coniugato come fare ; aus. avere] fare più di quanto sia necessario od opportuno: vuole sempre strafare.

part. pass. di strafare agg. n 1 troppo maturo (detto di frutto)n 2 si dice di cosa fatta ormai da tempo: a quest'ora è già fatto e strafatto.

v. rifl. [io mi strafélo ecc.] (tosc.) affaticarsi, affannarsi.

s.m. (mar.)n 1 operazione mediante la quale si uniscono i lembi di due pezzi di tela con una cordicella fatta passare a zig-zag negli occhielli praticati sui lembi stessin 2 la cordicella con cui i...

v. tr. (mar.) unire due pezzi di tela mediante strafilaggio.

v. rifl. [io mi strafògo, tu ti strafòghi ecc.] mangiare voracemente rischiando di strozzarsi.

v. tr. [io strafóro ecc.] (antiq.) traforare.

s.m. n 1 (rar.) foro, apertura fatti traforando; traforon 2 di straforo , (fig.) di nascosto, furtivamente, di sfuggita: vedersi , entrare di straforo.

agg. e s.m. e f. (fam.) che, chi dimostra una sfacciata e arrogante noncuranza degli altri, delle loro opinioni e dei loro diritti; impudente, sfrontato: persona , risposta strafottente ; fare lo...

s.f. (fam.) l'essere strafottente; atteggiamento strafottente: rispondere con strafottenza.

v. rifl. [io mi strafótto ecc.] (volg.) infischiarsi, mostrare totale disinteresse e noncuranza per qualcuno o qualcosa (usato spec. con la particella pron. ne rafforzativa): io me ne strafotto dei...

s.f. variante tosc. di stafisagria.

s.f. n 1 uccisione violenta di molte persone o animali: la strage degli innocenti ; i bracconieri fecero strage di caprioli | (dir.) delitto commesso da chi, al fine di uccidere, compie atti idonei a...

s.m. nel linguaggio giornalistico, la pratica terroristica di provocare attentati e stragi al fine di destabilizzare la situazione politica.

s.m. e f. [pl. m. -sti] nel linguaggio giornalistico, chi è favorevole o pratica lo stragismo.

stragiudiziale vedi extragiudiziale.

vedi strallo.

v. intr. [io stragòdo ecc. ; aus. avere] (fam.) godere grandemente.

agg. grandissimo: la stragrande maggioranza della popolazione.

v. tr. [io stràlcio ecc.]n 1 (rar.) privare le viti dei tralcin 2 (fig.) togliere via qualcosa da un insieme: stralciare un passo da un testo ; stralciare una partita da un conto ; stralciare la...

s.f. operazione dello stralciare le viti.

s.m. n 1 lo stralciare, il togliere via da un insieme; ciò che si stralcia; scelta, cernita | usato anche come agg. : legge stralcio , che regola gli aspetti più urgenti di una materia in attesa di...

s.m. (lett.) freccia, saetta (anche fig.): curvò clorinda sette volte, e sette / rallentò l'arco e n'aventò lo strale (tasso g. l. xi, 41); gli strali della calunnia , della maldicenza.

v. tr. [io stralìcio ecc.] (pop. tosc.) tagliare in tralice.

s.f. (tosc.) lo straliciare | il pezzo di stoffa tagliato in tralice.

v. tr. (edil.) fissare con stralli una struttura metallica per evitarne flessioni laterali.

s.m. (mar.) cavo di spessore minore di quello degli stralli, usato per sostenere la parte superiore dell'albero della nave.

o straglio, s.m. n 1 (mar.) ciascuno dei cavi, normalmente di acciaio, fissati alla coperta, che sostengono l'albero di una nave verso prora | vela di strallo , vela di taglio, triangolare, inferita...

s.m. (bot.) lo stesso che aristolochia.

v. tr. [io stralòdo ecc.] lodare eccessivamente, con enfasi.

s.m. (non com.) lo stralunare: stralunamento d'occhi.

v. tr. solo nell'espressione stralunare gli occhi , sbarrarli e stravolgerli per una forte emozione o per un malore | stralunarsi v. rifl. (fam.) sconvolgersi, stranirsi.

part. pass. di stralunare agg. stravolto, sconvolto: occhi stralunati ; un'espressione stralunata.

v. tr. [coniugato come maledire] (fam.) maledire con particolare veemenza.

agg. (fam.) troppo maturo, detto spec. di frutto.

v. intr. [aus. essere] cadere a terra di colpo e pesantemente: colpito da un violento pugno, stramazzò al suolo | v. tr. (non com.) far cadere a terra di colpo; abbattere.

s.f. (rar.) lo stramazzare.

s.m. n 1 (non com.) lo stramazzare, il cadere pesantementen 2 apertura praticata negli argini dei fiumi e dei canali, dalla quale l'acqua fluisce solo se supera un determinato livello.s.m. (region.)...

s.m. lo stramazzare, il cadere pesantemente a terra.

s.f. (ant.) fune di sparto non ritorta: sì forte guizzavan le giunte, / che spezzate averien ritorte e strambe (dante inf. xix, 26-27).

v. intr. [aus. avere] (mar.) compiere una strambata, detto della randa e dell'imbarcazione.

s.f. (mar.) il rapido spostamento della randa da un bordo all'altro con il vento in poppa, che può avvenire per errore o per una manovra di virata; per estens., la manovra stessa.

v. tr. [io strambèllo ecc.] (ant.) ridurre a strambelli; lacerare (anche fig.).

s.m. (ant.) brandello; pezzo di stoffa lacero.

s.f. l'essere strambo | atto, discorso, comportamento da persona stramba: è una delle sue solite stramberie.

agg. n 1 strano, stravagante, bizzarro: un uomo strambo ; discorso , comportamento strambo n 2 (rar.) storto, sbilenco: gambe strambe ; occhi strambi , strabicin 3 (ant.) intrecciato ma non ritorto:...

pop. strambottolo , s.m. n 1 breve componimento poetico, per lo più di otto endecasillabi a rima alterna, di origine popolare e di contenuto amoroso o satiricon 2 (rar.) poesia di poco conto.

s.m. stoppia falciata; erba secca che serve da foraggio o da lettiera per il bestiame.

s.m. (bot.) lo stesso che datura.

v. tr. e intr. [aus. dell'intr. essere] (pop.) tramortire.

s.f. (non com.) strampaleria.

s.f. (non com.) strampaleria.

agg. strano, stravagante, sconclusionato, bislacco: un tipo strampalato ; idea , proposta strampalata ; discorso , ragionamento strampalato § strampalatamente avv.

s.f. l'essere strampalato | comportamento, discorso, ragionamento di persona strampalata.

s.f. l'essere strano | atto, discorso, comportamento da persona strana: fare , dire stranezze.

s.m. lo strangolare, l'essere strangolato: morire in seguito a strangolamento.

s.m. pl. (region.) lo stesso che strozzapreti.

v. tr. [io stràngolo ecc.]n 1 provocare a qualcuno la morte per asfissia stringendogli con forza la gola con una corda, un laccio o altro oggetto similen 2 (estens.) stringere al collo rendendo...

s.m. [f. -trice] chi strangola.

agg. (non com.) che strangola, che soffoca (anche fig.): un patto strangolatorio , iugulatorio.

s.f. (non com.) strangolamento.

s.m. n 1 attrezzo con cui, nella lavorazione a caldo del metallo, si effettuano strozzaturen 2 nella loc. agg. a strangolo , detto di un particolare guinzaglio per grossi cani, fatto in modo da...

s.m. pl. (region.) strozzapreti.

s.m. n 1 nome pop. di una malattia infettiva dei cavalli, detta in veterinaria adenite equina n 2 senso di pienezza e di soffocamento per aver mangiato troppo rapidamente o in quantità eccessiva;...

s.f. (med.) disturbo della minzione, per cui l'urina fuoriesce con difficoltà, spesso a gocce.

s.m. n 1 lo straniare, lo straniarsin 2 nel linguaggio della critica letteraria, procedimento con cui uno scrittore, attraverso un uso inconsueto del linguaggio o della tecnica descrittiva, rivela...

v. tr. [io strànio ecc.]n 1 allontanare, distogliere: le cattive compagnie lo hanno straniato dagli studi n 2 (lett.) scrivere operando uno straniamento | straniarsi v. rifl. allontanarsi,...

s.m. (ant.)n 1 stranieron 2 ospite: i lari di lui ridenti intorno / degno straniere onora (parini).

agg. n 1 di un'altra nazione, di un altro paese: territorio straniero ; cittadino , turista straniero ; una lingua straniera n 2 (lett.) estraneo, alieno: quando la terra / mi fia straniera valle, e...

agg. (ant. , lett.) straniero, estraneo | strano, insolito.

v. tr. [io stranisco , tu stranisci ecc.] far diventare strano, inquieto; irritare, innervosire: stranire un bambino | stranirsi v. rifl. irritarsi, innervosirsi.

part. pass. di stranire agg. nervoso, irritabile; intontito, smarrito: essere stranito dal sonno.

agg. n 1 insolito, singolare; che desta perplessità, stupore: un uomo strano ; vestire in modo strano ; parlare una strana lingua ; un fatto , un caso strano ; uno strano comportamento | è strano ,...

vedi starnutare.

vedi starnutire.

vedi starnuto.

s.m. il grado, la qualifica di straordinario; il periodo in cui una persona ricopre un ufficio o una carica con tale qualifica (spec. con riferimento a professori di scuola media e di università).

s.f. l'essere straordinario: la straordinarietà di un provvedimento.

ant. estraordinario, agg. n 1 che non è ordinario, che non rientra nella normalità: un fatto , un fenomeno straordinario ; spesa , vendita straordinaria ; l'edizione straordinaria di un quotidiano ...

v. intr. [io straòrzo ecc. ; aus. avere] (mar.) detto di nave a vela, venire violentemente all'orza, cioè volgere con violenza la prua verso la direzione dalla quale spira il vento | v. tr. ...

s.f. (mar.) lo straorzare.

s.m. invar. contratto di borsa a premio in cui il compratore del premio si riserva la facoltà di vendere una determinata quantità di titoli alla scadenza convenuta oppure di acquistarne il doppio.

agg. che presenta in sé gli aspetti paesani più caratteristici: sagra , festa strapaesana. agg. e s.m. [f. -a] che, chi seguiva la tendenza letteraria di strapaese.

s.m. denominazione di una tendenza letteraria sviluppatasi in italia tra le due guerre, che mirava a conferire alla letteratura un tono tipicamente nazionale e nostrano, opponendosi agli influssi...

v. tr. [io strapago , tu strapaghi ecc.] pagare abbondantemente, più del dovuto: è stato pagato e strapagato.

v. intr. [aus. avere] parlare troppo o a sproposito; farneticare.

s.m. (non com.) lo strapazzare, lo strapazzarsi, l'essere strapazzato.

v. tr. n 1 trattare senza riguardo, maltrattare; rimproverare aspramente: strapazzare i dipendenti ; strapazzare i figli n 2 usare senza riguardo, senza cura; sciupare: strapazzare i libri ,...

s.f. n 1 rimprovero aspro, forte sgridata: dare , prendersi una strapazzata. dim. strapazzatina n 2 fatica eccessiva: la gita è stata una strapazzata.

part. pass. di strapazzare agg. n 1 malconcio, maltrattato | uova strapazzate , che vengono rimestate e sbattute prima e durante la cottura in tegamen 2 affaticato: un fisico strapazzato n 3 pieno...

s.m. [f. -trice] (non com.) chi strapazza.

s.m. n 1 lo strapazzare | un vestito da strapazzo , da usare senza riguardo | scrittore , medico , avvocato da strapazzo , (fig.) di scarso valoren 2 eccesso di fatica, disagio: gli strapazzi del...

agg. e s.m. [f. -a] che, chi strapazza, sciupa tutto ciò che usa.

agg. pieno di strapazzi; disagevole: viaggio strapazzoso § strapazzosamente avv.

v. tr. [coniugato come perdere]n 1 perdere molton 2 perdere nettamente.

v. tr. (pop.) trapiantare.

agg. molto pieno, pieno zeppo: un baule strapieno di roba ; il teatro , il cinema è strapieno (di gente) ; essere , sentirsi strapieno , per aver mangiato troppo.

v. intr. [io strapiómbo ecc. ; aus. essere e avere] non essere a piombo; presentare la parte superiore sporgente rispetto all'inferiore: il muro strapiomba ; uno scoglio che strapiomba sul mare.

s.m. n 1 lo strapiombaren 2 parete rocciosa sporgente oltre la perpendicolare: roccia a strapiombo n 3 precipizio, scoscendimento: cadere giù da uno strapiombo.

o strapuggiare, v. intr. [io strapòggio ecc. ; aus. avere] (mar.) detto di nave a vela, venire violentemente alla poggia, cioè portare decisamente la prora lontano dalla direzione del vento | v....

o strapuggiata, s.f. (mar.) lo strapoggiare.

agg. molto potente; potentissimo.

s.f. l'essere strapotente; eccesso di potenza.

s.m. potere eccessivo.

agg. (non com.) che si può strappare.

agg. invar. che commuove profondamente: una scena strappacuore.

agg. invar. che commuove fortemente; lacrimoso, patetico: un film strappalacrime.

s.m. lo strappare, lo strapparsi, l'essere strappato | lesioni da strappamento , (med.) caratterizzate da lacerazione di tessuti.

v. tr. n 1 togliere con forza, portar via con violenza; staccare con un movimento rapido e deciso: strappare le erbacce dal terreno ; gli strapparono la borsa di mano | strapparsi i capelli , per...

s.f. n 1 lo strappare; tirata forte e brusca, strappo: con una strappata le portò via la borsetta ; diede una strappata alle redini e partì. dim. strappatina n 2 (fig. fam.) passaggio in...

part. pass. di strappare agg. lacero; con uno o più strappi; sdrucito: un vestito strappato ; una pagina strappata.

s.m. [f. -trice] nell'industria tessile, chi è addetto alla strappatrice.

s.f. nell'industria tessile, macchina usata nella lavorazione della canapa, del lino e della iuta; serve per rompere le filacce mediante strappo.

s.f. n 1 lo strappare, l'essere strappato | la parte strappata, strappon 2 nell'industria tessile, scarto della lavorazione della canapa.

s.m. [pl. -sti] (sport) nel sollevamento pesi, atleta specializzato nello strappo.

s.m. n 1 lo strappare, l'essere strappato; forte tirata: togliere il cerotto con uno strappo ; dare uno strappo alla corda n 2 lacerazione, squarcio: farsi uno strappo ai calzoni ; rammendare uno...

e deriv. vedi strapoggiare e deriv.

s.m. n 1 seggiolino pieghevole o ribaltabile, usato nei locali pubblici e nei mezzi di trasporto quando tutti i posti a sedere normali sono occupatin 2 (mar.) il materasso che i marinai ricevono in...

s.m. (non com.)n 1 sorta di materasso sottile; pagliericcion 2 coperta imbottita.

agg. [pl. m. -chi] ricchissimo: si trovò ricco e straricco.

s.m. lo straripare.

v. intr. [aus. essere o avere] detto delle acque di un fiume, traboccare oltre le rive, al di sopra degli argini: il po ha (o è) straripato.

v. tr. [coniugato come sapere] (pop.) sapere, conoscere benissimo: è una vicenda strasaputa , arcinota.

s.m. lo strascicare, lo strascicarsi, l'essere strascicato.

v. tr. [io stràscico , tu stràscichi ecc]n 1 tirarsi dietro, trascinare qualcosa facendola strisciare per terra: non strascicare quella coperta sul pavimento ; strascicare le gambe , camminare a...

s.m. uno strascicare continuato.

s.m. [pl. -chi]n 1 lo strascicare | rete a strascico , rete da pesca assai lunga, che viene trascinata sul fondo a rimorchio di una o più barche | caccia a strascico , quella in cui ci si attira...

s.m. [f. -a] (fam.) persona che si strascica nel camminare.

avv. strascicando o strascicandosi: procedere (a) strasciconi.

s.m. lo strascinare, l'essere strascinato.

v. tr. trascinare con fatica e sforzo: strascinare un sacco di cemento | strascinarsi v. rifl. o intr. pron. n 1 di persona, trascinarsi faticosamente: ferito a morte, si strascinò fino alla porta...

s.m. uno strascinare prolungato o frequente: un continuo strascinio di seggiole.

s.m. n 1 (ant. , dial.) lo strascinaren 2 rete da pesca simile al giacchion 3 rete da caccia, ormai in disuso, atta a catturare soprattutto le quaglie.s.m. (ant.) venditore ambulante di carne, per...

v. intr. [io strasècolo ecc. ; aus. avere] (pop.) trasecolare.

agg. (pop) servito benissimo o di tutto punto.

s.m. invar. vetro ricco di piombo, lucentissimo e molto duro, usato per imitare il diamante e altre pietre preziose.

pop. strattagemma, s.m. [pl. -mi] mossa astuta per trarre in inganno il nemico: lo stratagemma del cavallo di troia | (estens.) astuzia, espediente ben congegnato per raggiungere un fine: riuscì a...

s.m. [pl. -ci] nell'età dei comuni e delle signorie, pedaggio che si doveva pagare per transitare sulle strade.

vedi stratego.

s.f. n 1 branca dell'arte militare che studia, imposta e coordina nelle grandi linee le operazioni di guerra: strategia terrestre , navale , aeronautica n 2 il modo di impostare e condurre le...

agg. [pl. m. -ci]n 1 (mil.) che riguarda la strategia; fatto con strategia: piano strategico | punto strategico , posizione strategica , posizione di importanza decisiva per lo svolgimento delle...

o stratega, s.m. [pl. -ghi]n 1 nell'antica grecia, generale, comandante di una parte o di tutte le forze militari di uno staton 2 nell'impero bizantino, governatore militare e civile di una provincia...

o stradicò, stradicoto, straticoto, s.m. nel medioevo, stratego (come magistrato bizantino o normanno).

v. tr. [io stratìfico , tu stratìfichi ecc.] disporre a strati | stratificarsi v. rifl. disporsi a strati.

part. pass. di stratificare agg. disposto a strati: rocce stratificate | che è costituito da diversi strati di cellule: tessuto , epitelio stratificato | campionamento stratificato , (stat.)...

s.f. n 1 lo stratificare, lo stratificarsi, l'essere stratificaton 2 (geol.) l'insieme degli strati geologici e la loro disposizionen 3 (stat.) procedimento consistente nel raggruppare le unità che...

agg. (rar.) che ha forma di strato.

s.f. n 1 branca della geologia che studia e descrive la successione cronologica dei terreni depositatisi nel corso delle varie ere; ha applicazioni importanti in agraria, in archeologia ecc.n 2...

agg. [pl. m. -ci] che riguarda la stratigrafia: studio stratigrafico di una roccia , di una zona archeologica.

s.m. (med.) apparecchio per realizzare stratigrammi.

s.m. [pl. -mi] (med.) immagine ottenuta con la stratigrafia.

s.f. ramo della geologia che si occupa di determinare lo spessore e la giacitura degli strati rocciosi.

o stratiote, stratioto, s.m. [pl. -ti] (st.) soldato dell'esercito bizantino.

s.m. n 1 distesa di materiale omogeneo su una superficie: uno strato di vernice ; sul tavolo c'è uno strato di polvere ; un dolce farcito con due strati di crema. dim. straterello n 2 (archeol.) il...

s.f. governo esercitato direttamente dai militari.

s.m. (meteor.) nuvola bassa, densa e scura, a forma di grosso globo o di rotolo; cumulostrato.

s.f. nell'aeronautica militare, stratoreattore bombardiere.

s.m. invar. (aer.) stratoreattore per il trasporto passeggeri.

s.f. navigazione aerea a quote stratosferiche.

s.m. (meteor.) lo stesso che nembostrato.

s.f. strato, zona che separa l'alta atmosfera dalla stratosfera.

s.m. (aer.) aereo a reazione in grado di volare a quote stratosferiche.

s.f. strato dell'atmosfera situato fra i 15 e i 45 km di altitudine, caratterizzato da progressivo aumento della temperatura e scarsissima umidità.

agg. [pl. m. -ci]n 1 della stratosfera, che si riferisce alla stratosfera; che avviene nella stratosfera: ascensioni stratosferiche ; fenomeno stratosferico n 2 (fig.) altissimo, spropositato,...

s.m. (aer.) aerostato per ascensioni a quote stratosferiche, con navicella chiusa a tenuta stagna.

s.f. tecnica di trasmissione televisiva a distanza che utilizzava, come ponti, ripetitori istallati su stratoreattori; oggi è ampiamente soppiantata dalla trasmissione via satellite.

s.f. tirata violenta e improvvisa; strappata | a stratte , (non com.) a strappi.

vedi stratagemma.

v. tr. [io strattóno ecc.] dare strattoni, spec. nell'intento di ostacolare o di impedire una corsa, un'azione.

s.m. strappo, tirata molto forte; movimento brusco e violento: dare uno strattone ; si liberò con uno strattone.

agg. (tip.) si dice di pagina a stampa in cui i caratteri non sono allineati giustamente.

v. rifl. [io mi stravacco , tu ti stravacchi ecc.] (fam.) sdraiarsi o sedersi in modo scomposto: stare stravaccato sulla poltrona ; stravaccarsi sull'erba.

agg. sdraiato o seduto in maniera scomposta: starsene stravaccato.

agg. n 1 che esce dai limiti prefissati o consueti | rime stravaganti , rimaste fuori dalla raccolta curata dall'autoren 2 (estens.) fuori del comune, strano, bizzarro: uomo , discorso stravagante ;...

s.f. l'essere stravagante: la stravaganza degli artisti | atto, discorso, comportamento stravagante: fare delle stravaganze.

v. tr. (non com.) travasare | v. intr. [aus. essere], stravasarsi v. rifl. (med.) del sangue, fuoruscire da vasi lesionati.

s.m. (non com.) travaso.

agg. n 1 molto vecchio: un vestito stravecchio ; notizie ormai vecchie e stravecchie n 2 invecchiato, stagionato (detto spec. di sostanze alimentari): vino stravecchio ; grana stravecchio , che ha...

v. tr. e intr. [coniugato come vedere ; aus. dell'intr. avere] vedere anche ciò che non c'è vedere qualcosa diversamente da come è | stravedere per qualcuno , (fig.) amarlo o ammirarlo oltre...

v. tr. [coniugato come vincere] vincere nettamente, superare di gran lunga l'avversario (spec. assol.): la nostra squadra ha stravinto.

v. intr. [io stravìzio ecc. ; aus. avere] fare stravizi: tornava don rodrigo a casa sua,... da un ridotto d'amici soliti a straviziare insieme (manzoni p. s. xxxiii).

s.m. disordine, abuso nel mangiare, nel bere, nell'attività sessuale: una vita di stravizi ; fare uno stravizio ; darsi agli stravizi.

s.m. n 1 (ant.) stravizion 2 adunanza, convito annuale degli accademici della crusca.

v. tr. [coniugato come volere] (non com.) volere troppo, oltre il lecito (spec. assol.).

v. tr. [coniugato come volgere]n 1 volgere con forza, storcendo; deviare fortemente dalla direzione normale: stravolgere gli occhi n 2 (fig.) turbare, alterare profondamente; sconvolgere: la notizia...

s.m. lo stravolgere, lo stravolgersi, l'essere stravolto.

part. pass. di stravolgere agg. sconvolto, stralunato, profondamente turbato: occhi stravolti ; viso stravolto ; mente stravolta.

part. pres. di straziare agg. che provoca o esprime un violento dolore fisico o morale: dolore straziante ; grida strazianti | un film , una musica straziante , (fig. scherz.) che infastidiscono...

v. tr. [io stràzio ecc.]n 1 tormentare crudelmente provocando lesioni, ferite, mutilazioni: straziare il corpo , le carni n 2 affliggere, addolorare profondamente: straziare l'animo , il cuore |...

part. pass. di straziare agg. n 1 dilaniato, lacerato: un corpo straziato n 2 profondamente tormentato: un animo straziato.

s.m. [f. -trice] (rar.) chi strazia.

s.m. n 1 lo straziare, l'essere straziato; supplizio, tormento: fare strazio di qualcuno ; non temesti tòrre a 'nganno / la bella donna, e poi di farne strazio? (dante inf. xix, 56-57); non reggere...

s.f. ciò che resta dopo la filatura della seta; cascame.

s.m. invar. breve corsa in un luogo pubblico di una persona improvvisamente denudatasi, spec. come forma di contestazione e di protesta.

s.m. invar. (inform.) unità a nastro magnetico usata per l'archiviazione di riserva di grandi quantità di dati.

v. tr. [io strébbio ecc.]n 1 (ant.) imbellettare, lisciaren 2 (tosc.) trattare senza riguardi; sciupare.

v. tr. [io stréccio ecc.] disfare una treccia.

s.f. n 1 donna a cui la credenza popolare, soprattutto durante il medioevo ma anche più tardi, sino almeno al sec. xviii, attribuiva poteri magici, che le sarebbero derivati da rapporti col diavolo |...

s.m. (non com.) lo stregare; malia.

v. tr. [io strégo , tu stréghi ecc.]n 1 esercitare malefici, opere di magia contro qualcosa o qualcunon 2 (fig.) affascinare, ammaliare, incantare: lasciarsi stregare da una donna , dal suo...

part. pass. di stregare agg. che è sotto l'influsso di malie, di incantesimi: un castello stregato | (fig.) affascinato, incantato, ammaliato: a quell'apparizione è rimasto stregato.

vedi striglia.

s.f. (non com.) stregoneria.

s.m. n 1 (etnol.) presso taluni popoli primitivi, individuo provvisto di autorità sacrale che è ritenuto in comunicazione con gli spiriti della natura e degli antenati e capace di agire magicamente...

s.f. n 1 (etnol.) l'attività degli stregonin 2 complesso di credenze e pratiche superstiziose miranti a ottenere l'intervento del demonio o di geni malefici per provocare morte, malattie, passione...

agg. [pl. m. -schi] da stregone o da strega: pratiche stregonesche § stregonescamente avv.

agg. [pl. m. -ci] (non com.) stregonesco.

s.f. n 1 proporzione, criterio; si usa solo nella loc. alla stregua di , con la misura adottata per, secondo il criterio usato per: giudicare qualcuno alla stregua di tutti gli altri ; considerare...

s.f. pianta ornamentale con grandi foglie, fiori a forma di uccello in volo e petali di color arancio e blu (fam. musacee).

s.m. (st.) ogni appartenente a una casta russa di soldati che in guerra costituivano il nucleo dell'esercito e in pace la guardia dello zar.

v. tr. [io strèmo ecc.]n 1 ridurre all'estremo delle forze, delle risorse; sfiancare, sfinire: la lunga malattia lo ha stremato n 2 (ant.) scemare, diminuire.

part. pass. di stremare agg. che non ha più forza; che è privo di risorse; esausto: il ciclista giunse stremato al traguardo.

vedi striminzire.

s.f. (lett.)n 1 stato di debolezza fisican 2 strettezza, penuria di denaro.

vedi striminzire.

v. tr. [io stremisco , tu stremisci ecc.] (ant. e region.) sgomentare, atterrire.

s.f. (ant.) strettezza, bisogno.

vedi estremo.s.m. n 1 l'estremo limite delle forze fisiche o delle risorse economiche: essere , ridursi allo stremo n 2 (ant.) punto, luogo estremo; attimo, tempo estremo: cento e cent'anni e più...

s.f. n 1 dono che si fa in occasione delle feste più importanti dell'anno, spec. del natale: strenna natalizia n 2 titolo di pubblicazioni, come raccolte di poesie, almanacchi e sim. che escono per...

s.f. (lett.) l'essere strenuo.

agg. (lett.) coraggioso e tenace: uno strenuo combattente ; opporre una strenua resistenza al nemico | (estens.) infaticabile: uno strenuo lavoratore § strenuamente avv. con valore e tenacia:...

v. intr. [io strèpo ecc. ; non sono usati il part. pass. e i tempi composti] (poet.) fare strepito; rumoreggiare: nelle placide acque / strepono or qua, le vecchie rane, or là (pascoli).

v. intr. [io strepisco , tu strepisci ecc. ; non sono usati il part. pass. e i tempi composti] (poet.) strepere, fare strepito: le passere brune strepìano al vespro maligno (carducci).

v. intr. [io strèpito ecc. ; aus. avere] fare strepito, fracasso: il treno passò strepitando sulle rotaie | gridare, strillare: cosa c'è da strepitare tanto?.

s.m. strepito ripetuto e continuo: nella via c'è uno strepitio fastidioso.

s.m. rumore forte, disordinato e confuso; fragore, schiamazzo: lo strepito delle onde , di una macchina ; lo strepito della folla | fare strepito , (fig.) si dice di cosa o persona che fa parlare di...

agg. n 1 molto rumoroso, fragoroso: applausi strepitosi n 2 (fig.) che ha grande risonanza; clamoroso, eccezionale: vittoria strepitosa ; successo strepitoso § strepitosamente avv.

s.m. pl. (zool.) ordine di piccoli insetti affini ai coleotteri; sono vivipari e parassiti di altri insetti | sing. [-o] ogni insetto di tale ordine.

s.m. invar. forma abbreviata di streptococco.

primo elemento di termini scientifici composti, di formazione moderna, dal gr. stréptos 'ritorto'; significa 'ritorto, ripiegato, contorto' (streptococco).

s.m. [pl. -chi] (biol.) batterio dalla forma tondeggiante che si dispone con gli altri in catena: infezione da streptococco.

s.f. (biol.) emolisina prodotta da streptococchi.

s.m. (biol.) batterio impiegato nella produzione degli antibiotici.

s.f. (chim. biol.) antibiotico elaborato da alcune varietà di actinomiceti, efficace nella cura di numerose infezioni.

s.m. invar. (med.) ogni stimolo che, agendo sull'organismo, ne provochi una reazione nervosa, talora patologica | nel linguaggio corrente, tensione nervosa, logorio causato da un ritmo di vita troppo...

part. pres. di stressare agg. che provoca stress: una vita , un lavoro stressante § stressantemente avv.

v. tr. [io strèsso ecc.] provocare, far subire uno stress: il ritmo intenso di lavoro lo ha stressato | stressarsi v. rifl. sottoporsi a uno stress.

part. pass. di stressare agg. sottoposto a stress: sentirsi stressato.

s.m. tessuto sintetico con cui si confezionano capi d'abbigliamento elastici e aderenti | usato come agg. invar. confezionato in tessuto stretch: gonna stretch.

s.m. invar. tipo di imballaggio economico costituito da un supporto rigido di cartone ondulato, nel quale i pezzi vengono fasciati strettamente e fissati al fondo da una pellicola plastica saldata a...

s.m. invar. n 1 ginnastica specifica per far lavorare i muscoli in allungamento, così da acquistare al fisico scioltezza e agilitàn 2 (chim. fis.) vibrazione di un legame chimico lungo il suo asse...

s.f. n 1 lo stringere, per lo più con energia: una stretta di mano ; dare una stretta di vite , un giro di vite | stretta creditizia , (econ.) intervento di politica monetaria diretto a restringere...

s.f. n 1 l'essere stretto: la strettezza di una strada , di una scarpa n 2 (fig.) scarsità: strettezza di tempo , di denaro | spec. pl. indigenza, miseria: vivere in strettezze.

v. tr. [io strettisco , tu strettisci ecc.] (tosc.) restringere.

part. pass. di stringere agg. n 1 che è poco sviluppato nel senso della larghezza; non largo, non ampio; angusto: tavola , stanza , strada stretta ; scarpe strette ; una giacca stretta | essere ,...

s.f. n 1 tratto in cui una strada si restringen 2 (fig.) situazione difficile, scomoda: trovarsi in una strettoia.

s.m. n 1 torchio a viten 2 morsetto usato in falegnamerian 3 (fig. non com.) luogo angusto in cui si affolla molta gente.

s.f. (non com.)n 1 strettezzan 2 luogo stretto, angusto.

s.f. n 1 lieve solco; riga sottile che spicca su una superficie di colore diverso; striscia: il reattore lasciò una stria bianca sull'azzurro del cielo n 2 scanalatura di una colonnan 3 (anat.) linea...

v. tr. [io strio , tu strii ecc.] segnare con una o più strie una superficie.

part. pass. di striare agg. n 1 segnato, cosparso di strie: tessuto striato ; il mantello striato della tigre n 2 in anatomia: corpo striato , complesso di nuclei cerebrali con funzioni motorie;...

s.f. n 1 lo striare, l'essere striaton 2 stria | insieme di strie su una superficie.

s.f. nell'industria tessile, dispositivo usato per effettuare la stribbiatura.

v. tr. [io strìbbio ecc.]n 1 nell'industria tessile, eseguire la stribbiaturan 2 (non com.) strebbiare, strubbiare.

s.f. nell'industria tessile, operazione che elimina dal filato i difetti più grossolani.

s.m. [pl. -chi] (mar.) sistema funicolare a due bozzelli semplici, usato per il carico e lo scarico di merci leggere su piccole imbarcazioni.

s.f. alcaloide molto tossico estratto dalla noce vomica e da altri vegetali, usato in medicina per la sua azione eccitante e come antagonista per avvelenamenti da barbiturici.

loc. avv. in senso stretto, secondo il significato proprio.

part. pres. di stridere agg. violentemente discordante: contrasto , contraddizione stridente , evidente, palese | disarmonico: suoni stridenti.

v. intr. [rar. il part. pass. striduto e i tempi composti; aus. avere]n 1 emettere, mandare suoni acuti e aspri: le cicale stridono ; la porta strideva sui cardini arrugginiti ; arse fucine...

s.m. uno stridere prolungato e insistente.

v. intr. [io stridisco , tu stridisci ecc. ; dif. del part. pass. e dei tempi composti] (poet.) stridere.

s.m. [pl. le strida , meno com. gli stridi] grido o suono acuto e aspro: strida di bambini ; stridi di rondini.

s.m. n 1 rumore di cosa che stride: lo stridore della carrucola ; stridore di ruote | stridore di denti , rumore prodotto quando si digrignano i dentin 2 (ant. , region.) freddo o caldo eccessivo:...

v. intr. [io strìdulo ecc. ; aus. avere] detto di alcuni insetti, emettere un suono stridulo sfregando le elitre.

s.f. emissione di suoni striduli da parte di alcuni insetti, come le cicale, i grilli ecc.

agg. che ha suono acuto e aspro: voce stridula | che emette un suono acuto e aspro: le stridule cicale § stridulamente avv.

v. tr. [io strigo , tu strighi ecc.] (non com.) sbrogliare, dipanare, districare | strigarsi v. rifl. (non com.) districarsi da un impiccio, da una situazione difficile.

s.f. (lett.) nome generico di uccelli rapaci notturni (gufo, barbagianni ecc.).

s.m. pl. (zool.) famiglia di uccelli rapaci notturni, cui appartengono, tra gli altri, il gufo, l'allocco, la civetta e il barbagianni (ord. strigiformi) | sing. [-e] ogni uccello appartenente a...

s.m. pl. (zool.) ordine di uccelli rapaci notturni con becco corto e uncinato, capo grosso, corpo tozzo e grandi occhi frontali | sing. [-e] ogni uccello di tale ordine.

s.f. (archeol.) tipo di scanalatura ondulata usata come decorazione nei monumenti funerari romani, ripresa successivamente in età rinascimentale.

s.m. o f. nell'antichità greco-romana, arnese di metallo o d'osso con cui gli atleti detergevano la pelle dall'olio e dalla polvere dopo la lotta.

ant. o tosc. stregghia [strég-ghia], s.f. attrezzo a forma di spazzola, con una serie di lamelle metalliche dentate, usato per pulire il pelo di cavalli, muli e asini: e non vidi già mai menare...

v. tr. [io strìglio ecc.]n 1 pulire con la striglia: strigliare il cavallo n 2 (fig.) redarguire, rimproverare aspramente: il padre lo ha strigliato a dovere | esaminare con grande severità: agli...

s.f. n 1 colpo, passata di striglian 2 (fig.) aspro rimprovero, severa critica: prendersi una strigliata. dim. strigliatina.

s.m. [f. -trice] (non com.) chi striglia; chi è addetto alla strigliatura dei cavalli e sim.

s.f. (non com.) lo strigliare, lo strigliarsi, l'essere strigliato.

vedi stringere.

s.m. invar. n 1 nel bowling, tiro della prima boccia col quale si abbattono tutti i birillin 2 nel baseball, lancio corretto della palla che viene mancata dal battitore avversario.

v. intr. [aus. avere]n 1 urlare con voce alta e acuta | (estens.) parlare a voce molto alta: non strillare, potrebbero sentirti n 2 (fig.) protestare vivacemente: non fa che strillare per cose da...

s.f. grido, urlo | (fam.) sgridata, rimbrotto.

s.m. n 1 grido, urlo acuto: fare uno strillo. dim. strilletto , strillino n 2 (fam.) rimprovero a voce molto alta.

s.m. vendita dei giornali quotidiani fatta dagli strilloni.

s.m. [f. -a]n 1 (fam.) chi strilla molto o parla a voce troppo altan 2 chi, per mestiere, vendeva una volta giornali per le strade o in luoghi pubblici annunciando ad alta voce le notizie più...

s.m. uccello con piumaggio bruno striato di nero e becco conico (ord. passeriformi).

ant. streminzire, stremenzire, v. tr. [io striminzisco , tu striminzisci ecc.] stringere il corpo in modo da renderlo più sottile, più snello: questo vestito ti striminzisce troppo | striminzirsi...

part. pass. di striminzire agg. n 1 stretto, misero: abito striminzito n 2 gracile e magro: un ragazzo striminzito.

s.m. lo strimpellare.

v. tr. [io strimpèllo ecc.] suonare alla meglio, in modo maldestro, uno strumento musicale: strimpellare il pianoforte , la chitarra.

s.f. lo strimpellare; sonata fatta strimpellando. dim. strimpellatina.

s.m. [f. -trice] chi strimpella.

s.f. (non com.) strimpellamento.

s.m. (non com.) uno strimpellare continuo.

s.m. [f. -a] (scherz.) chi strimpella spesso uno strumento musicale.

v. tr. passare alla fiamma polli e uccelli già spennati per eliminare le penne più piccole e i peli; bruciacchiare | strinare la camicia , bruciacchiarla stirandola col ferro troppo caldo.

part. pass. di strinare agg. bruciacchiato: camicia strinata | magro strinato , (scherz.) magrissimo.

s.f. lo strinare, l'essere strinato.

s.f. n 1 cordicella, legaccio per allacciare scarpe, busti e altri capi di vestiarion 2 (mat.) termine con cui si indica un insieme di elementi connessi in modo specifico; in partic. (inform.)...

v. tr. [io stringo , tu stringhi ecc.]n 1 (non com.) stringere, legare forte, spec. con lacci o stringhen 2 (fig.) condensare, ridurre all'essenziale.

s.f. l'essere stringato; brevità, concisione: esporre gli argomenti con molta stringatezza.

part. pass. di stringare agg. n 1 (non com.) legato strettamente | dotato di stringhe: stivali stringati n 2 (fig.) condensato, succinto, ridotto all'essenziale: discorso , stile stringato ;...

s.m. invar. (mus.) didascalia musicale dinamica che suggerisce di accelerare il tempo, spec. nelle battute finali di una composizione.

part. pres. di stringere agg. n 1 urgente, incalzante, cogente: necessità stringenti n 2 serrato, di grande rigore logico; persuasivo, convincente: interrogatorio stringente ; ragionamento...

ant. strignere, v. tr. [pres. io stringo , tu stringi ecc. ; pass. rem. io strinsi , tu stringésti ecc. ; part. pass. strétto]n 1 accostare, avvicinare con maggiore o minor forza una cosa a...

s.m. lo stringere | stringimento di cuore , (fig.) senso di viva commozione | che stringimento! , (fam.) che paura, che strizza!.

s.m. invar. n 1 dispositivo a molla usato da tuffatori e subacquei per stringere le naricin 2 occhiali a stringinaso , occhiali senza stanghette tenuti fermi sul naso da una molla; pince-nez.

agg. e s.m. [f. -trice] (non com.) che, chi stringe.

s.f. (non com.) lo stringere.

s.m. (ant.) istrione.

s.m. invar. abbr. dell'ingl. strip-tease. s.f. invar. storiella a fumetti costituita da una breve serie di vignette; striscia.s.m. invar. (fin.) contratto di borsa con il quale una parte si riserva...

s.m. invar. spogliarello.

usato nella loc. pop. mangiare a strippapelle , a crepapelle.

v. intr. [aus. avere nel sign. 1, essere nel sign. 2], stripparsi v. rifl. (pop.)n 1 mangiare moltissimo, a crepapellen 2 stancarsi fortemente, sfinirsi | v. tr. (pop.) sfiancare, sfinire.v....

s.f. (pop.) mangiata molto abbondante.

s.m. invar. (fin.) negoziazione separata della quota capitale di un prestito e della rispettiva cedola.

s.m. [f. -a] (pop.) chi per abitudine fa grandi mangiate.

s.f. [pl. -sce]n 1 pezzo lungo e stretto di materiale vario, gener. pieghevole o flessibile: una striscia di carta , di gomma , di stoffa ; fare , tagliare a strisce | la striscia di cuoio , quella...

s.m. lo strisciare, lo strisciarsi | (fig.) atteggiamento di servile adulazione.

part. pres. di strisciare agg. n 1 che striscia: animale strisciante , rettile | fusto strisciante , (bot.) che si sviluppa sul suolon 2 (fig. spreg.) che adula e ossequia servilmente; viscido,...

v. intr. [io strìscio ecc. ; aus. avere]n 1 passare, muoversi su una superficie sfiorandola o sfregandola: i rettili , le lumache , i vermi strisciano n 2 passare rasente, sfregare: strisciare con...

s.f. n 1 lo strisciare | segno lasciato da qualcosa che striscia. dim. strisciatina n 2 in fotogrammetria, serie di fotogrammi aerei che riguardano tratti consecutivi di territorion 3 (tip.) prova di...

s.f. lo strisciare; strisciata.

s.m. n 1 lo strisciare | ballo con lo striscio , che si esegue strisciando i piedi sul pavimento | ferita di striscio , superficiale, provocata da un proiettile che ha strisciato sul corpo proseguendo...

s.m. n 1 accr. di striscia n 2 grossa striscia di carta, tela o altro materiale pieghevole, recante scritte o disegni, che viene esposta in strade, piazze o altri luoghi frequentati dal pubblico, a...

o striscione , avv. strisciando per terra: avanzare striscioni.

agg. che può essere stritolato.

s.m. lo stritolare, lo stritolarsi, l'essere stritolato.

v. tr. [io strìtolo ecc.]n 1 ridurre in pezzi minuti; maciullare, schiacciare: stritolare una noce ; gli ingranaggi gli hanno stritolato il braccio | in espressioni iperboliche di minaccia: se mi...

s.m. [f. -trice] (non com.) chi stritola.

s.f. (non com.) stritolamento.

s.m. uno stritolare continuato; il rumore prodotto da ciò che si stritola.

s.f. (mecc.) riduzione della sezione trasversale di un pezzo prismatico di materiale metallico duttile sottoposto a trazione.

s.f. (fam.) paura.

s.m. invar. (scherz.) psicoanalista.

v. tr. stringere energicamente qualcosa per farne uscire il liquido contenuto: strizzare i panni , una spugna ; strizzare un limone | strizzare l'occhio , fare l'occhiolino, ammiccare in segno...

s.f. lo strizzare una volta o in fretta, alla meglio: dare una strizzata ai panni ; una strizzata d'occhio. dim. strizzatina.

s.m. dispositivo formato da due rulli ricoperti di gomma tra i quali si fanno passare i panni lavati per strizzarli.

s.f. lo strizzare, lo spremere.

s.m. n 1 strizzata forten 2 (fam.) dolore forte e improvviso | uno strizzone di freddo , (tosc.) colpo di freddo acuto.

s.f. (zool.) riproduzione agamica degli scifozoi, per la quale il corpo si divide trasversalmente in più parti per dare origine ad altrettante larve medusoidi vaganti.

s.m. n 1 (bot.) falso frutto di alcune conifere, detto comunemente pigna n 2 (zool.) l'insieme delle proglottidi della tenia e degli altri vermi simili | segmento in cui si divide il corpo degli...

s.f. fotografia ottenuta con lo stroboscopio.

s.f. metodo che consiste nel rilevare i movimenti di un corpo, rotante o vibrante in modo rapidissimo, per mezzo dello stroboscopio.

agg. [pl. m. -ci] che riguarda la stroboscopia o lo stroboscopio: effetto stroboscopico , l'impressione ottica suscitata da un corpo che, ruotando a una determinata velocità, sembra girare in senso...

s.m. apparecchio per la rilevazione della frequenza di fenomeni periodici, spec. di un corpo rotante o vibrante.

vedi strofe.

s.f. (chim.) nome di ciascuno dei glucosidi che si estraggono dai semi dello strofanto, usati in medicina per la loro azione cardiotonica.

s.m. frutice a forma di liana dai cui semi si ricava la strofantina (fam. apocinacee).

o strofa, s.f. [pl. -fe , rar. -fi] (metr.)n 1 insieme di più versi uniti in base a un determinato ordine di rime e ad altri tipi di relazioni o rapporti, e formanti un periodo ritmico, in genere...

agg. [pl. m. -ci] (metr.) di, della strofe; formato di strofe: forma , struttura strofica | triade strofica , nella lirica greca, insieme ritmico formato da strofe, antistrofe ed epodo §...

s.m. straccio, cencio per lucidare, spolverare, pulire in genere.

s.m. lo strofinare, l'essere strofinato.

v. tr. fregare ripetutamente una superficie per pulirla, asciugarla o lucidarla: strofinare i mobili , le scarpe | strofinarsi v. rifl. strusciarsi, fregarsi | (fig.) stare attorno a qualcuno per...

s.f. lo strofinare una sola volta o in fretta, alla meglio: dare una strofinata al tavolo. dim. strofinatina.

s.m. n 1 uno strofinare ripetuto e continuon 2 (fis.) sfregamento continuo di due superfici che si effettua per produrre elettricità statica.

s.m. nell'antichità classica, indumento femminile costituito da una fascia strettamente avvolta attorno al busto per sostenere il petto | benda usata per trattenere i capelli; era soprattutto...

s.f. (zool.) lo stesso che colimbo.

vedi strologare.

vedi strologo.

meno com. strolagare, v. intr. [io stròlogo , tu stròloghi ecc. ; aus. avere]n 1 (ant.) esercitare l'astrologia; astrologaren 2 (fig.) lambiccarsi il cervello; almanaccare: è inutile stare a...

s.f. (pop.) astrologia.

meno com. strolago, s.m. [f. -a] (pop.) astrologo, indovino.

s.m. [pl. -mi] in istologia, impalcatura fondamentale di un tessuto, di un organo.

v. tr. [io strómbo ecc.] praticare una strombatura: strombare una finestra.

s.f. svasatura obliqua nello spessore del muro o attorno all'apertura di una porta o di una finestra, per migliorare l'illuminazione.

s.m. lo strombazzare, l'essere strombazzato.

v. tr. rendere noto, vantare in modo esagerato e chiassoso: strombazzare i propri meriti , le qualità di un prodotto | v. intr. [aus. avere]n 1 (rar.) sonare la tromba con scarsa perizian 2 sonare...

s.f. lo strombazzare; strombazzamento.

s.m. [f. -trice] chi strombazza.

s.f. strombazzamento.

v. intr. [io strombétto ecc. ; aus. avere]n 1 sonare la tromba malamenten 2 sonare ripetutamente il clacson di un autoveicolo | v. tr. (non com.) strombazzare: strombettare le proprie qualità.

s.f. lo strombettare.

s.m. uno strombettare continuo.

s.m. mollusco gasteropodo dei mari caldi con grossa conchiglia a spira, rosea all'interno, usata nella fabbricazione di cammei.s.m. (non com.) strombatura.

agg. n 1 relativo al vulcano e all'isola di strombolin 2 in vulcanologia, si dice della fase di deiezione di un vulcano che abbia caratteristiche simili a quelle proprie dello stromboli, cioè di...

vedi strumento.

s.m. (non com.) lo stroncare, l'essere stroncato.

v. tr. [io strónco , tu strónchi ecc.]n 1 troncare con violenza, spezzare (anche fig.): il fulmine stroncò un albero ; la sua vita fu stroncata da un incidente ; il dolore lo ha stroncato |...

s.m. [f. -trice] (non com.) chi stronca (anche fig.).

agg. che stronca (solo fig.): una critica stroncatoria.

s.f. lo stroncare, l'essere stroncato | (fig.) critica, recensione violentemente negativa.

agg. [pl. m. -chi] (tosc.) stroncato.

v. intr. [io strónfio ecc. ; aus. avere] (fam. tosc.)n 1 sbuffare forten 2 russare.

s.m. [f. -a]n 1 (fam. tosc.) chi stronfia molton 2 (fig.) persona piena di sé, che si dà delle arie; sgonfione.

agg. invar. si dice di un tipo di carta particolarmente resistente: carta extra strong.

s.m. piccolo verme nematode delle regioni calde, parassita intestinale dell'uomo.

s.f. (volg.) l'essere stupido, odioso | atto o detto stupido, odioso.

s.f. (volg.) atto, detto di persona stupida, odiosa.

s.f. (min.) carbonato di stronzio, presente in calcari e marne, usato per l'estrazione dello stronzio.

s.m. elemento chimico di simbolo sr; è un metallo alcalino-terroso, bianco, ossidabile; conferisce la colorazione rossa ai fuochi d'artificio.

s.m. (volg.)n 1 escremento solido di forma cilindrican 2 (fig.) persona stupida, odiosa. dim. stronzetto , stronzino.

s.m. stropicciatura.

v. tr. [io stropìccio ecc.]n 1 passare e ripassare con energia una cosa contro un'altra: stropicciarsi le mani | stropicciarsi gli occhi , fregare le mani sulle palpebre, per sonno, bruciore e...

s.f. lo stropicciare una volta o in fretta, alla meglio. dim. stropicciatina.

s.f. lo stropicciare, lo stropicciarsi, l'essere stropicciato.

s.m. uno stropicciare continuato; in partic., rumore di piedi stropicciati.

v. tr. [io stròppo ecc.] (mar.) legare un oggetto di bordo con uno stroppo: stroppare un bozzello.

v. tr. [io stròppio ecc.] (pop.) storpiare, rovinare ' prov. : il troppo stroppia , qualunque eccesso è nocivo.

vedi storpio.

s.m. (mar.) corto pezzo di cavo, piegato ad anello, per tener aderente un oggetto a un altro, lasciando il primo libero nei movimenti: lo stroppo del remo.

s.f. [pl. -sce] (non com.) rigagnolo d'acqua.

v. intr. [io stròscio ecc. ; aus. avere] (pop. tosc.) scrosciare.

s.m. (pop. tosc.) scroscio.

s.f. (pop. , scherz.) gola, canna della gola: quest'inno si gorgoglian ne la strozza, / ché dir nol posson con parola integra (dante inf. vii, 125-126).

s.m. lo strozzare, lo strozzarsi, l'essere strozzato: lesioni da strozzamento ; il canale ha subito uno strozzamento | strozzamento erniario , (med.) fenomeno per cui un'ansa intestinale, uscita per...

s.m. pl. (region.)n 1 piccoli gnocchi di farinan 2 grossi spaghetti grezzi tirati a mano con la pasta fatta in casa.

v. tr. [io stròzzo ecc.]n 1 stringere con forza la gola con le mani fino a uccidere: fu trovato strozzato nel suo letto | in espressioni iperboliche di minaccia: se lo incontro, lo strozzo! n 2...

s.m. invar. (mar.) nelle imbarcazioni a vela, congegno per fermare la scotta in una determinata posizione.

part. pass. di strozzare agg. n 1 che presenta una strozzatura, che si restringe anche fino a chiudersi: tubo , condotto strozzato | ernia strozzata , (med.) si dice di ansa intestinale uscita dalla...

s.m. (mar.) congegno di bordo che serve a bloccare la catena quando si dà fondo all'àncora.

agg. e s.m. [f. -trice] che, chi strozza.

s.f. n 1 restringimento della sezione o del diametro di una conduttura, di un recipiente e sim.; punto, tratto in cui qualcosa si restringe: la strozzatura di un tubo , di una bottiglia ; la valle in...

s.m. anticamente, chi ammaestrava alla caccia gli uccelli rapaci, e spec. i falconi.

s.m. l'attività dello strozzino; azione, comportamento da strozzino; usura.

agg. [pl. m. -schi] di, da strozzino.

s.m. [f. -a]n 1 chi presta denaro a forte usura; usuraion 2 (estens.) chi vende qualcosa a prezzi altissimi; chi tenta di spillare al prossimo più denaro possibile.

s.m. (pop.) strozzinaggio: prestare a strozzo.

v. tr. [io strùbbio ecc.] (tosc.) sciupare, logorare, spec. i panni.

v. tr. [io strucco , tu strucchi ecc.] togliere il trucco dal viso | struccarsi v. rifl. togliersi il trucco dal viso.

s.f. lo struccare, lo struccarsi, l'essere struccato.

s.m. [pl. -chi] struccatura.

s.m. invar. dolce di pasta arrotolata, farcito di mele, uva passa, pinoli e cotto in forno; è specialità della cucina austriaca.

o strufolo , s.m. n 1 (ant.) piccola matassa di paglia usata dagli scultori per levigare e lustrare il marmon 2 spec. pl. dolce fatto con palline di farina e uova, fritte e tenute insieme con miele;...

part. pres. di struggere agg. che strugge, che tormenta; tormentoso (ma anche, in certo modo, dolcemente): una nostalgia , un desiderio struggente § struggentemente avv.

v. tr. [pres. io struggo , tu struggi ecc. ; pass. rem. io strussi , tu struggésti ecc. ; part. pass. strutto]n 1 (non com.) fondere con il proprio calore: il fuoco strugge la cera n 2 (fig.)...

s.m. invar. (non com.) struggimento di cuore; affetto, desiderio, commozione grandissimi.

s.m. invar. insetto coleottero di color nero, dal corpo allungato e depresso; depone le uova negli ammassi di grano, che vengono gravemente danneggiati dalle sue larve.

s.m. lo struggere, lo struggersi; sofferenza, tormento: che struggimento vederlo in quello stato!.

s.m. [f. -trice] (rar.) chi strugge.

s.f. (tosc. non com.) atto, parole da strullo; grulleria.

agg. e s.m. [f. -a] (tosc.) grullo, sciocco.

s.f. n 1 (ant.) scrofolan 2 (med.) gozzo.

lett. istrumentale, agg. n 1 di strumento, di strumenti; relativo a uno strumenton 2 eseguito con strumenti: analisi chimica strumentale ; navigazione , volo strumentale , condotti con i soli...

s.m. la dottrina filosofica di john dewey (1859-1952), secondo la quale il pensiero non si limita a descrivere e a registrare l'esperienza passata, ma è uno strumento, un potere che opera...

s.f. l'essere strumentale; carattere strumentale.

v. tr. n 1 (mus.) far eseguire a uno strumento parti musicali destinate in origine alla voce umanan 2 (fig.) considerare qualcosa, qualcuno come uno strumento e servirsene per i propri scopi:...

s.f. lo strumentalizzare, l'essere strumentalizzato.

lett. istrumentare, v. tr. [io struménto ecc.] scrivere la partitura di un brano musicale assegnando a ogni strumento la propria parte.

ant. istrumentario, agg. (ant.) che serve di strumento; strumentale s.m. l'insieme degli strumenti usati per l'esercizio di un'arte o di una professione; armamentario: strumentario chirurgico.

lett. istrumentatore, s.m. [f. -trice] chi strumenta un pezzo musicale.

lett. istrumentatura, s.f. (non com.) lo strumentare.

s.f. n 1 (mus.) l'arte, la pratica, il modo di strumentaren 2 l'insieme degli strumenti di controllo di cui è dotata una macchina, un apparecchio, un impianto e sim.: la strumentazione di una nave n...

s.m. n 1 dim. di strumento n 2 spec. pl. nel linguaggio musicale, nome di alcuni strumenti a fiato dal registro acuto.

s.m. e f. [pl. m. -sti]n 1 chi, per professione, suona uno strumento musicalen 2 tecnico specializzato nel progettare strumentazioni per impianti industriali | usato anche come agg. : tecnico ,...

antiq. istrumento, ant. instrumento, instromento, istromento, stromento, s.m. [pl. -ti ; ant. anche pl. f. instrumenta]n 1 arnese, attrezzo, apparecchio atto all'esecuzione di determinate operazioni...

vedi stupro.

s.m. lo strusciare; rumore prodotto strusciando qualcosa: uno strusciamento di piedi.

v. tr. [io strùscio ecc.] sfregare; strofinare; urtare di striscio: camminare strusciando i piedi sul pavimento ; strusciare il parafango della macchina contro il muro | strusciare gli abiti ,...

s.f. lo strusciare una volta: dare una strusciata al muro. dim. strusciatina.

s.f. lo strusciare | il segno prodotto strusciando. dim. strusciaturina.

s.m. (merid.) passeggiata dei giorni festivi per le vie principali dei centri di provincia.s.m. uno strusciare frequente o continuo.

s.m. [f. -a]n 1 (fam. spreg.) chi sciupa la roba strusciandolan 2 (fig.) adulatore.

agg. (non com.) della struttura, che concerne la struttura; strutturale.

s.m. grasso, usato in cucina, che si ottiene facendo fondere a forte calore i tessuti adiposi del maiale.

s.f. n 1 insieme organico di elementi, materiali o non materiali, in rapporto di coordinazione e interdipendenza reciproca; il modo, il sistema in cui i singoli elementi sono organizzati nell'insieme:...

agg. che può essere strutturato.

agg. di struttura, che ha per oggetto la struttura: gli elementi strutturali di una costruzione ; assetto strutturale ; riforme strutturali | analisi strutturale , (chim.) studio della struttura...

s.m. n 1 termine complessivo con cui si indicano varie scuole del pensiero linguistico novecentesco che si ispirano all'opera del linguista svizzero f. de saussure (1857-1913) e che considerano le...

s.m. e f. [pl. m. -sti] seguace, rappresentante dello strutturalismo | usato anche come agg. in luogo di strutturalistico : indirizzo strutturalista ; architetto strutturalista.

agg. [pl. m. -ci] dello strutturalismo, degli strutturalisti: metodo strutturalistico ; teoria strutturalistica § strutturalisticamente avv. secondo i principi dello strutturalismo.

v. tr. ordinare, disporre, costruire qualcosa secondo un ordine, una struttura: strutturare un complesso architettonico ; strutturare un romanzo | strutturarsi v. rifl. organizzarsi secondo una...

part. pass. di strutturare agg. organizzato secondo una determinata struttura; articolato: una società saldamente strutturata | programmazione strutturata , (inform.) tecnica di programmazione...

s.f. lo strutturare, lo strutturarsi, l'essere strutturato; il modo in cui una struttura è organizzata.

s.m. e f. [pl. m. -sti]n 1 (chim. , fis.) studioso di strutturistican 2 progettista di strutture per costruzioni edili, di veicoli ecc.

s.f. (chim. , fis.) scienza che studia la disposizione spaziale degli atomi costituenti le molecole organiche e inorganiche.

s.m. pl. (zool.) ordine di uccelli di grandi dimensioni, inetti al volo, buoni corridori, con gambe lunghe e piedi muniti di due dita; hanno sterno piatto, testa molto piccola e becco largo | sing. ...

s.m. uccello corridore africano, il più grande degli uccelli viventi, dalle lunghe zampe nude con due dita rivolte in avanti, lungo collo nudo, testa piccola e piume pregiate e ricercate per vari...

usato solo nella loc. alla stuarda , detto di un'antica foggia di colletto rigido che saliva dallo scollo alla nuca senza congiungersi alla gola.

s.m. lo stuccare, l'essere stuccato.

v. tr. [io stucco , tu stucchi ecc.]n 1 ricoprire con uno strato di stucco; riempire una cavità con lo stucco: stuccare un muro ; stuccare una porta , un mobile ; stuccare un buco n 2 decorare con...

s.m. [f. -trice]n 1 chi fa lavori di stuccatura, spec. nell'industria dei mobilin 2 chi fa stucchi per decorare pareti e soffitti.

s.f. n 1 lo stuccare, l'essere stuccaton 2 strato di stucco indurito.

agg. che infastidisce, che dà nausea, noia, disgusto: cibo stucchevole ; discorsi , maniere stucchevoli § stucchevolmente avv.

s.f. l'essere stucchevole; carattere stucchevole.

s.m. [pl. -chi]n 1 materiale di rivestimento o decorazione che si ottiene mescolando calce, polvere di marmo, sabbia fine e caseina: intonaco , decorazione a stucco n 2 (estens.) ornamento, rilievo,...

agg. (non com.) stucchevole.

s.m. n 1 periodo di tempo trascorso negli studi, spec. universitarin 2 collegio universitario; anche, l'edificio in cui ha sede | collegio dove i chierici di taluni ordini religiosi si preparano al...

s.m. [f. -téssa] chi è iscritto a una scuola media o a una università: studente medio , universitario ; studente liceale , di medicina | casa dello studente , collegio universitario. dim....

s.f. (non com.) l'insieme degli studenti, spec. di una università.

agg. [pl. m. -schi] di studente, degli studenti: movimento studentesco.

agg. (non com.) che può essere studiato senza grande difficoltà.

v. tr. e intr. [io studiàcchio ecc. ; aus. dell'intr. avere] studiare poco e di malavoglia.

v. tr. [io stùdio ecc.]n 1 applicare metodicamente la mente al fine di apprendere o elaborare un argomento, una disciplina, una tecnica o un'arte, con il sussidio di libri o di altri strumenti, con...

part. pass. di studiare e agg. nei sign. del verbo | (fig.) ricercato, affettato: un comportamento studiato ; frasi studiate § studiatamente avv. n 1 in modo ricercaton 2 di proposito,...

v. tr. e intr. [io studìcchio ecc. ; aus. dell'intr. avere] studiacchiare.

s.m. n 1 lo studiare; applicazione della mente per imparare, conoscere qualcosa: lo studio del greco , delle leggi ; lo studio richiede impegno ; fare quattro ore di studio al giorno | uomo di studio...

s.m. n 1 dim. di studio | piccola stanza adibita a studion 2 mobile rinascimentale fornito di cassetti.

s.m. pl. studi cinematografici.

agg. n 1 che studia con diligenza e applicazione: un ragazzo studioso n 2 (lett.) premuroso, sollecito: studioso del bene dei propri cari n 3 (ant.) bramoso: cagne magre, studiose e conte (dante inf....

v. tr. [io stuèllo ecc.] (med.) curare una ferita profonda introducendovi uno stuello.

s.m. (med. non com.) tampone di cotone idrofilo o di garza che si introduce nelle ferite profonde per mantenerle aperte, evitando che cicatrizzino al bordo con formazione di una sacca; zaffo.

ant. stuffa [stuf-fa], s.f. n 1 apparecchio di ghisa, ceramica o altro materiale usato per il riscaldamento degli ambienti domestici: stufa a legna , a gas , elettrica. dim. stufetta , stufettina ...

s.f. tegame profondo con coperchio adatto a cucinare lo stufato.

s.m. (ant.) persona addetta al servizio dei bagni caldi in una stufa.

v. tr. n 1 riscaldare in una stufa | stufare i bozzoli , sottoporli a stufaturan 2 cuocere a fuoco lento e a lungo in una pentola chiusa: stufare un pezzo di manzo n 3 (fig. fam.) seccare,...

part. pass. di stufare s.m. pietanza di carne, condita con olio, sale, pepe, pomodoro e altri ingredienti e cotta a fuoco lento in un tegame ben chiuso: stufato di manzo , di lepre | il modo...

s.f. n 1 operazione con la quale si uccide la crisalide del baco da seta prima che si trasformi in farfalla, sottoponendo i bozzoli a una corrente d'aria calda o all'azione del vapor acqueon 2 nella...

vedi stufa.

agg. (fam.) annoiato, seccato, stanco: sono stufo di fare questo lavoro.

vedi stolto.

s.m. invar. automobile usata per girare scene cinematografiche che prevedono scontri, salti, incendi ecc.

s.m. invar. acrobata che esegue come controfigura le scene più movimentate e rischiose di un film (cadute, tuffi, salti).

pop. stoia, s.f. tessuto di giunchi, canne, paglia o altro materiale sim., che si usa come tappeto, per riparare dal sole, per rivestire pareti o, ricoperto d'intonaco, per soffittare stanze '...

vedi stoino.

s.m. n 1 moltitudine, schiera; grande quantità più o meno ordinata: uno stuolo di ragazzi , di ammiratori ; uno stuolo di rondini n 2 (ant. , lett.) schiera di armati; esercito: inver' la spagna...

s.m. [pl. invar. o -pi] (arch.) monumento religioso dell'arte buddhista, destinato a custodire reliquie e immagini che illustrano scene della vita del buddha.

part. pres. di stupefare agg. che provoca stupore, che sbalordisce: una notizia stupefacente agg. e s.m. si dice di ogni sostanza naturale o sintetica che, agendo sul sistema nervoso centrale,...

v. tr. [io stupefàccio o stupefò , tu stupefài , egli stupefà ecc. ; coniugato come fare] far stupire, riempire di stupore; meravigliare, sbalordire: la sua abilità mi ha stupefatto |...

part. pass. di stupefare agg. pieno di stupore; meravigliato, stupito: essere , rimanere stupefatto.

s.f. n 1 lo stupefare, l'essere stupefatto; stuporen 2 (med.) stato di intorpidimento o di ebbrezza causato da stupefacenti.

agg. che stupisce per la sua bellezza; splendido, meraviglioso: un viso stupendo ; uno spettacolo , un quadro stupendo § stupendamente avv.

s.f. n 1 l'essere stupido | atto, discorso stupido: non dire stupidaggini! n 2 cosa di poco conto, che non desta preoccupazione: prendersela per delle stupidaggini.

s.m. (non com.) raccolta di detti, frasi, giudizi che, soprattutto retrospettivamente, appaiono assurdi o ridicoli: uno stupidario di giudizi su beethoven da parte di critici contemporanei ; uno...

s.f. atto, discorso stupido.

s.f. (rar.) l'essere stupido.

s.m. (non com.) istupidimento.

v. tr. e intr. [io stupidisco , tu stupidisci ecc. ; aus. dell'intr. essere] (non com.) istupidire.

s.f. n 1 l'essere stupido: un individuo di una stupidità incredibile n 2 atto, discorso da stupido; stupidaggine: dire delle stupidità.

agg. n 1 (lett.) sbalordito, attonito: ben s'avvide il poeta ch'io stava / stupido tutto (dante purg. iv, 58-59)n 2 tardo nel comprendere, ottuso di mente, poco intelligente: una persona stupida ;...

v. tr. [io stupisco , tu stupisci ecc.] riempire di stupore; meravigliare, sorprendere: la sua abilità ci stupì ; sono cose che fanno stupire | v. intr. [aus. essere], stupirsi v. rifl. esser...

part. pass. di stupire agg. preso da stupore; meravigliato, sorpreso: restò stupito e senza parole.

s.m. n 1 meraviglia grande e improvvisa; sbalordimento: essere colto , preso da stupore ; un'esclamazione di stupore n 2 (med.) arresto della motilità volontaria, associato a un indebolimento...

agg. (rar.) si dice di ciò che produce stupore; caratterizzato da stupore: stato stuporoso.

v. tr. violentare: stuprare una ragazza.

s.m. chi commette uno stupro.

ant. strupo, s.m. n 1 atto sessuale imposto con la violenza; violenza carnalen 2 (ant.) qualsiasi atto violento e peccaminoso: là dove michele / fé la vendetta del superbo strupo (dante inf. vii,...

s.f. lo sturare un recipiente in modo che ne esca il liquido: dare la stura a una botte | dare la stura , prendere la stura , (fig.) dare ampio sfogo ai propri pensieri, alle proprie idee, parlando o...

s.m. invar. arnese, attrezzo usato per togliere il tappo alle bottiglie; cavatappi.

s.m. invar. attrezzo, gener. a ventosa, per sturare lo scarico di lavandini.

s.m. lo sturare, l'essere sturato.

v. tr. n 1 togliere il tappo a qualcosa; stappare: sturare una bottiglia n 2 liberare una conduttura da ciò che la ostruisce: sturare il lavandino | sturare gli orecchi , liberarli dal cerume...

s.m. (non com.) lo sturbare, lo sturbarsi.

v. tr. n 1 (non com.) disturbare, impedire, interromperen 2 (region.) turbare, sconvolgere | sturbarsi v. rifl. n 1 (region.) turbarsi, sconvolgersin 2 (roman.) svenire: marcello s'era quasi sturbato...

s.m. n 1 (non com.) disturbo, sconvolgimenton 2 (roman.) svenimento.

s.m. pl. (zool.) famiglia di uccelli passeriformi dal piumaggio scuro e dal becco piatto, che si cibano prevalentemente di insetti | sing. [-e] ogni uccello di tale famiglia.

v. tr. (ant. , region.) spegnere, smorzare; attutire.

s.m. invar. n 1 stecchino per togliere i frammenti di cibo rimasti tra i dentin 2 (fig.) persona molto magra.

s.m. lo stuzzicare, l'essere stuzzicato.

part. pres. di stuzzicare agg. stimolante, eccitante (anche fig.): un cibo stuzzicante ; un argomento stuzzicante.

v. tr. [io stùzzico , tu stùzzichi ecc.]n 1 toccare, frugare qua e là, spec. con un oggetto sottile e appuntito: stuzzicarsi i denti | toccare insistentemente, provocando irritazione, dolore:...

s.m. n 1 [f. -a] (fam.) chi ha l'abitudine di stuzzicare gli altrin 2 (region.) spuntino; cibo che stuzzica l'appetito | pl. (fam.) tartine, salatini e sim. che si accompagnano a un aperitivo.

s.m. invar. nel disegno industriale, linea, stile che caratterizza un prodotto o una serie omogenea di prodotti.

prep. [si unisce agli art. determ. il , lo , la , i , gli , le formando le prep. articolate sul , sullo , sulla , sui , sugli , sulle , ant. o lett. su'l , su lo , su la , rar. su i , su gli , su le...

loc. sost. m. invar. viavai: per la strada era un continuo su e giù di gente indaffarata.

(tosc. pop.) troncamento dell'agg. poss. suo (per tutti i generi e numeri), usato solo in posizione proclitica: il su' babbo , la su' mamma , i su' fratelli , le su' sorelle. (tosc. o lett.) forma...

agg. sopraccennato; di cui si è già parlato: l'argomento suaccennato.

s.f. [pl. -cie] (zool.) genere di pesci dei fondali costieri; hanno corpo ellittico circondato da pinne continue ed entrambi gli occhi sul lato sinistro (ord. pleuronettiformi).

part. pres. di suadere agg. (lett.) che persuade, che convince; allettante: voce , tono , argomento suadente § suadentemente avv.

v. tr. e intr. [pass. rem. io sua si, tu suadésti ecc. ; part. pass. sua so] (ant. , lett.) persuadere, indurre.

agg. e s.m. [f. -trice] (ant. , lett.) che, chi persuade.

agg. (ant.) che persuade, suadente, invitante: vedea visi a carità suadi (dante par. xxxi, 49).

s.f. (ant. , lett.) persuasione.

agg. (lett.) persuasivo, lusinghevole: parlare con voce suasiva § suasivamente avv.

s.f. nella letteratura latina, orazione di carattere esortativo, svolta per lo più come esercitazione retorica.

agg. (lett.) che mira a persuadere, a esortare.

vedi svasso.

vedi soave 1.

s.m. e f. invar. chi effettua immersioni subacquee; sommozzatore.

o sub condicione [pr. / sub kondi'tsone /], loc. avv. con riserva, a determinate condizioni: accettare qualcosa sub conditione.

loc. avv. da decidersi; tuttora in discussione, pendente: la questione è ancora sub iudice.

prefisso di parole composte d'origine latina o di formazione moderna, dal lat. su°b 'sotto'; oltre che posizione sottostante (subacqueo), indica posizione gerarchica inferiore (subalterno),...

agg. (chim.) leggermente acido; che ha un grado di acidità prossimo al valore neutro.

agg. che vive, che sta o agisce sott'acqua: piante subacquee ; armi subacquee , torpedini, siluri, bombe e razzi antisommergibili; cavo subacqueo , cavo telegrafico o telefonico posato sul fondo del...

agg. (med.) detto di processo morboso con manifestazioni meno violente e decorso meno rapido delle forme acute.

agg. che si trova o avviene a cielo aperto, sopra la superficie terrestre (si contrappone a subacqueo o a sotterraneo).

v. tr. affittare ad altri ciò che si è preso in affitto: subaffittare un appartamento.

s.m. la cessione in affitto a terzi di un bene da parte di chi lo ha in affitto; il contratto di affitto così stipulato: dare , prendere in subaffitto.

s.m. [f. -a] chi prende qualcosa in subaffitto.

s.m. (geog.) corso d'acqua affluente di un fiume che, a sua volta, è affluente di un altro.

s.m. e f. persona che conclude contratti per conto di un agente.

s.f. agenzia secondaria che dipende da un'agenzia principale.

agg. (chim.) leggermente alcalino; che ha un grado di basicità prossimo al valore neutro.

agg. (geog.)n 1 che è ai piedi o in prossimità delle alpin 2 piemontese | parlamento subalpino , quello del regno di sardegna, in epoca risorgimentalen 3 (biol.) che riguarda la zona inferiore del...

part. pres. di subalternare agg. nel sign. del verbo | (filos.) nella logica medievale, si dice della proposizione universale in rapporto di subalternazione con una corrispondente proposizione...

v. tr. [io subaltèrno ecc.] (non com.) rendere subalterno.

part. pass. di subalternare agg. nel sign. del verbo | (filos.) nella logica medievale, si dice della proposizione particolare in rapporto di subalternazione con una corrispondente proposizione...

s.f. (filos.) nella logica medievale, il rapporto tra una proposizione universale e una proposizione particolare che abbiano uguali soggetto e predicato e la medesima qualità, ma quantità diversa...

s.f. l'essere subalterno.

agg. che è sottoposto, subordinato ad altri in una organizzazione, in una scala gerarchica: impiegato subalterno ; ufficiale subalterno , nella gerarchia militare, ufficiale dei primi due gradi...

agg. (geog.) che si trova al di sotto dell'alveo di un fiume: zona rocciosa subalvea.

agg. [pl. m. -ci] (geog.) che è prossimo alle regioni antartiche: fauna subantartica.

agg. [pl. m. -ci] nella storia del cristianesimo primitivo, si dice di ciò che si riferisce alla generazione immediatamente successiva a quella degli apostoli.

v. tr. dare in subappalto; anche, ma meno com., prendere in subappalto.

agg. e s.m. [f. -trice] chi prende in subappalto.

s.m. (dir.) contratto in base al quale l'appaltatore cede a terzi in appalto l'esecuzione di un'opera, di un servizio che gli era stato appaltato.

agg. [pl. m. -ci] (geog.) che è ai piedi o in prossimità degli appennini o si riferisce alla zona ai piedi degli appennini: paese subappenninico ; dorsali subappenniniche.

agg. [pl. m. -ci] (geog.) che è prossimo alle regioni artiche.

s.f. (antiq.) asta, vendita all'incanto.

v. tr. (antiq.) vendere all'asta, al migliore offerente: subastare un immobile.

agg. [pl. m. -ci] (geog.) si dice di zona intermedia tra quella di influenza atlantica e quella continentale, spec. in relazione al clima e ai suoi effetti sulla flora e la fauna.

agg. [pl. m. -ci] (fis.)n 1 relativo a un ordine di fenomeni che avvengono in spazi di dimensioni inferiori a quelle degli atomi: reazione subatomica n 2 si dice di particella costitutiva dell'atomo.

s.f. n 1 sorta di grosso scalpello a punta piramidale per lavorare la pietran 2 (region.) lesina.

v. tr. [io sùbbio ecc.] (non com.) lavorare, sgrossare con la subbia: subbiare la pietra.

e deriv. vedi subietto e deriv.

s.m. n 1 tamburo cilindrico su cui si avvolge il filato che costituirà l'ordito dei telai per tessitura o per maglierian 2 (estens.) tamburo cilindrico o rullo su cui si avvolge un materiale...

vedi sobbollire.

s.m. agitazione, confusione, scompiglio: essere , mettere in subbuglio ; avere lo stomaco in subbuglio , in disordine.

® s.m. gioco da tavolo che riproduce in scala ridotta un campo di calcio; i calciatori, sotto forma di pedine, si spostano a colpi di dito e con essi si possono disputare delle partite seguendo...

agg. (biol.) si dice di particella costitutiva della cellula o che ha dimensioni inferiori a quelle delle cellule.

agg. [pl. f. -sce o -scie] (psicol.) che appartiene o si riferisce al subcosciente: sensazione , attività subconscia ; il mondo subconscio s.m. (psicol.) subcosciente.

s.m. (geog.) parte di un continente omogenea per caratteristiche geografiche o etniche: il subcontinente sudamericano , indiano.

agg. e s.m. e f. (dir.) che, chi stipula un subcontratto.

s.f. (filos.) nella logica medievale, il rapporto di opposizione tra una proposizione particolare affermativa e una proposizione particolare negativa che abbiano il medesimo soggetto e il medesimo...

agg. (filos.) si dice delle proposizioni che sono tra loro in rapporto di subcontrarietà.

s.m. (dir.) contratto che una delle parti che ha stipulato un precedente contratto stipula separatamente con un terzo, trasferendogli in tutto o in parte le prestazioni derivategli dal contratto...

agg. (bot.) posto sotto la corteccia.

s.m. (psicol.) sfera dell'attività psichica i cui eventi restano immediatamente al di sotto della sfera cosciente, alla quale possono affiorare in determinate condizioni; in psicoanalisi si...

s.f. (non com.) subcosciente.

agg. (geog.) detto di ciò che si trova nella zona di terraferma immediatamente alle spalle di quella costiera; sublitoraneo.

s.f. sottocultura.

agg. sottoculturale.

o suddelegare, v. tr. [io subdèlego , tu subdèleghi ecc.] trasferire ad altri una delega che si è ricevuta.

s.m. (med.) forma di delirio lieve e di breve durata.

agg. [pl. m. -ci] (geog.) proprio delle regioni prossime a un deserto: vegetazione subdesertica | clima subdesertico , quello, p. e., della steppa.

s.f. invar. (inform.) directory contenuta in un'altra directory; sottoindirizzario.

agg. falso, ingannevole, infido: un uomo subdolo ; modi subdoli § subdolamente avv.

s.f. (geol.) fenomeno per cui una zolla della litosfera si infila e scorre al di sotto di un'altra zolla confinante.

s.m. ufficio del subeconomo.

s.m. [f. -a] economo subordinato ad altro economo.

s.f. (geog.) zona della terra che, offrendo condizioni sfavorevoli all'insediamento permanente dell'uomo, è abitata soltanto in certe stagioni da popolazioni nomadi.

part. pres. di subentrare agg. che subentra, succede a qualcuno o a qualcosa: il direttore subentrante | (med.) si dice di affezione o accesso che si manifesta a intervalli ravvicinati:...

v. intr. [io subéntro ecc. ; aus. essere] entrare al posto di un altro per sostituirlo in attività, obbligazioni, diritti e sim.; succedere (anche fig.): subentrò al padre nella gestione del...

s.m. (burocr.) il subentrare, l'essere subentrato.

agg. (geog.) che si trova tra l'equatore e i tropici; che è proprio di tale zona: zona , clima subequatoriale.

agg. in numismatica, si dice di moneta in metallo vile rivestita di una sottile lamina d'argento o d'oro, coniata a imitazione di una moneta interamente argentea o aurea.

vedi sughericolo.

vedi sughericoltore.

vedi sughericoltura.

v. intr. [io suberìfico , tu suberìfichi ecc. ; aus. essere], suberificarsi v. rifl. presentare suberificazione.

s.f. (bot.) modificazione della membrana delle cellule vegetali che, impregnandosi di suberina, si trasformano in sughero.

s.f. (chim.) sostanza organica complessa di natura lipidica, contenente soprattutto tannini e cere, che combinandosi con la cellulosa della membrana delle cellule vegetali forma il sughero.

v. intr. , suberizzarsi v. rifl. [aus. dell'intr. essere] suberificare.

s.f. (bot.) suberificazione.

vedi sughero.

o subbiettivare, v. tr. (lett. rar.) soggettivare.

o subbiettivismo, s.m. (lett. rar.) soggettivismo.

o subbiettività, s.f. (lett. rar.) soggettività.

o subbiettivo, agg. (lett. rar.) soggettivo § subiettivamente avv.

o subbietto, agg. e s.m. (lett.) soggetto.

v. tr. [io subinfèudo ecc.] nel diritto medievale, il concedere da parte di un vassallo a un vassallo di grado inferiore l'investitura di un feudo ricevuto da un signore.

s.m. (dir.) il subentrare a un altro in un diritto o in un obbligo: indennità di subingresso.

s.m. [f. -a] persona alla quale l'inquilino ha affittato a sua volta un appartamento o una parte di esso.

v. tr. [io subisco , tu subisci ecc.] essere costretto a sostenere, a sopportare contro la propria volontà qualcosa di gravoso, di sgradito (anche assol.): subire un danno , un'offesa ; subire una...

s.f. (agr.) irrigazione del terreno per mezzo di condutture sotterranee disperdenti.

v. tr. n 1 inabissare, sprofondare; distruggere, mandare in rovina: dio subissò gli angeli ribelli n 2 (fig.) ricoprire, colmare: subissare qualcuno di lodi , d'improperi | v. intr. [aus. essere]...

s.m. n 1 grande rovina, sfacelo: mandare in subisso un patrimonio n 2 (fig.) quantità enorme: un subisso di applausi , di doni.

s.f. l'essere subitaneo; la qualità di ciò che è subitaneo.

agg. (lett.) che avviene d'un tratto, improvvisamente, inaspettatamente; repentino: un cambiamento subitaneo ; un subitaneo moto di stizza § subitaneamente avv.

agg. (ant.) subitaneo: dal colubro / la morte prese subitana e atra (dante par. vi, 77-78).

s.f. (rar.) rapidità, immediatezza.

avv. n 1 immediatamente, senza indugio: lo avverto subito ; se ne andò subito ; vieni qui subito , fallo subito , (con maggior forza: vieni qui, e subito! , fallo, e subito!) | usato assol. come...

agg. (lett.) di subiaco, comune in provincia di roma: i monasteri benedettini sublacensi s.m. e f. (lett.) abitante, nativo di subiaco.

ant. soblimare, v. tr. n 1 (lett.) rendere sublime; elevare moralmente: un'abnegazione che sublima il suo comportamento | sublimare gli istinti , (psicoan.) orientarli, attraverso il processo della...

part. pass. di sublimare e agg. nei sign. del verbo s.m. (chim. fis.) sostanza che ha subìto il processo della sublimazione | sublimato corrosivo : nome corrente del cloruro mercurico, sostanza...

s.f. n 1 il sublimare, il sublimarsi; l'essere sublimato (anche fig.): ne' pubblici infortuni,... si vede sempre un aumento, una sublimazione di virtù (manzoni p. s. xxxii)n 2 (chim. fis.)...

agg. n 1 (lett.) molto alto, molto elevato: vette sublimi n 2 (fig.) eccelso, supremo, nobilissimo: intelligenza sublime ; un esempio sublime di virtù ; il genio sublime di michelangelo | stile...

agg. (fisiol.) si dice di stimolo di intensità inferiore a quella minima di soglia | (psicol.) si dice di sensazione che rimane al di sotto del livello di coscienza.

s.f. l'essere sublime; qualità di ciò che è sublime.

agg. (anat.) sottolinguale.

agg. (geog.) che è vicino al litorale, sia dalla parte della terra sia dalla parte del mare; in quest'ultima determinazione si contrappone a sublitoraneo : fascia sublitorale.

agg. (geog.) subcostiero.

v. tr. [io sublòco , tu sublòchi ecc.] dare in sublocazione; subaffittare.

s.m. [f. -a] chi prende in sublocazione; subaffittuario.

s.m. [f. -trice] chi concede in sublocazione.

s.f. (dir.) la concessione in locazione a un terzo di un bene da parte di chi lo ha in locazione; contratto di questo tipo.

agg. che sta sotto la luna, tra la luna e la terra: mondo sublunare , la terra.

s.f. (med.) lussazione parziale.

agg. in economia agricola, si dice di terreno in cui le spese per la messa a coltura non sono compensate dai ricavi.

agg. [pl. m. -ci] (fis.) si dice di ciò che ha dimensioni inferiori an 2 micron, e perciò resta invisibile a un microscopio ottico.

agg. (geog.) che si trova ai piedi di un monte, dei monti: villaggio submontano.

agg. che è al di sotto della norma; si riferisce soprattutto a persone che presentano parametri fisici e psichici inferiori alla norma s.m. e f. persona subnormale.

s.f. l'essere subnormale; condizione subnormale.

agg. (fis.) si dice di particella che ha dimensioni inferiori a quelle del nucleo atomico.

agg. [pl. m. -ci] (geog.) che si trova, è posto sul fondo dell'oceano: fauna suboceanica.

v. tr. [io subodóro ecc.] avere sentore di qualcosa di nascosto, di occulto; sospettare, presentire: subodorare un inganno.

agg. (aer.) si dice di volo spaziale che ha una traiettoria inferiore a quella necessaria per entrare in orbita.

s.m. il subordinare, l'essere subordinato.

part. pres. di subordinare e agg. nei sign. del verbo ' congiunzione subordinante , (gramm.) congiunzione subordinativa.

v. tr. [io subórdino ecc.]n 1 posporre una cosa a un'altra, valutando la prima meno importante della seconda; più in generale, far dipendere una cosa da un'altra: subordinare gli interessi di parte...

agg. che subordina; subordinante: congiunzione subordinativa.

part. pass. di subordinare e agg. nei sign. del verbo | lavoro subordinato , dipendente | (proposizione) subordinata , (gramm.) collegata a un'altra da un rapporto di subordinazione; (proposizione)...

s.f. n 1 il subordinare, l'essere subordinato: subordinazione gerarchica ; svolgere un lavoro in subordinazione n 2 (gramm.) in un periodo, il rapporto di dipendenza che lega alla proposizione...

s.m. (teol.) dottrina sostenuta da alcuni apologeti cristiani del ii-iii sec., che affermava la subordinazione della seconda persona della trinità (il figlio) a quella del padre.

s.m. e f. [pl. m. -sti] (teol.) seguace, sostenitore del subordinazionismo.

s.m. usato solo in talune loc.: in subordine , subordinatamente, in dipendenza da | essere , trovarsi in subordine , dipendere da qualcuno, svolgere un lavoro subordinato | domandare , richiedere in...

v. tr. [io subórno ecc]n 1 corrompere qualcuno per farlo venir meno al proprio dovere | (estens.) sedurren 2 (dir.) indurre un testimone, un perito o un interprete a dichiarare il falso, con...

s.m. [f. -trice] chi commette subornazione.

s.f. (dir.) il reato commesso da chi suborna.

agg. (geog.) si dice di territorio situato immediatamente al di sotto dei circoli polari; anche, del clima, della flora, della fauna di quel territorio.

s.f. (geog.) territorio che si trova all'interno di una regione ma presenta caratteri geografici o etnici e linguistici specifici: il salento è una subregione della puglia.

s.f. (rar.) adattamento it. del fr. soubrette.

s.f. soubrette giovane e non ancora affermata, o con un ruolo secondario rispetto alla soubrette protagonista dello spettacolo.

s.f. invar. (inform.) parte di un programma più ampio (routine) che adempie a funzioni ben definite e può essere richiamata da programmi diversi.

v. intr. [aus. avere] (lett. rar.) ghignare; fare sberleffi: di dietro al battistero un fulvo / picciol cornuto diavolo guardava / e subsannava (carducci).

s.m. (astr.) punto della superficie di un corpo celeste (in partic. della terra) che corrisponde alla proiezione ortogonale della posizione di un satellite artificiale a un dato istante della sua...

agg. (geol.) caratterizzato da subsidenza.

s.f. n 1 (geol.) lento abbassamento di una parte della crosta terrestren 2 (meteor.) lenta discesa di un'estesa massa d'aria che, in assenza di movimenti orizzontali, si comprime e si riscalda.

s.m. [pl. -i] ciascuna parte, organizzata sistematicamente, in cui può essere distinto un sistema complesso.

agg. [pl. m. -ci] (aer.) si dice di velocità inferiore a quella del suono (ma gener. prossima a essa) | aereo subsonico , che non supera la velocità del suono.

s.m. n 1 lo stesso che sostrato (soprattutto in geologia e in chimica)n 2 in elettronica, supporto fisso su cui viene realizzato un circuito integrato.

agg. (non com.) quasi totale | (med.) si dice di intervento chirurgico che comporta la non totale asportazione di un organo o di un tessuto s.m. in contabilità, totale parziale.

s.f. solo nella loc. linea di subtrasmissione , linea che, negli impianti di distribuzione di energia elettrica, riceve energia dalla rete ad alta tensione e la trasmette a linee a media tensione.

agg. (geog.) si dice di territorio vicino ai tropici; anche, del clima, della flora, della fauna di quel territorio.

agg. si dice di condizione (fisica, morale, materiale e sim) inferiore a quella che si ritiene propria degli esseri umani (spec. iperb.): vivere in condizioni subumane.

agg. che si trova nel suburbio, nelle vicinanze della città periferico: quartiere suburbano.

agg. n 1 regioni suburbicarie , nell'ordinamento amministrativo tardo-imperiale romano, le regioni dell'italia centro-meridionale geograficamente più vicine a roma, che erano esenti dal tributo di...

s.m. sobborgo, agglomerato di nuove costruzioni alle porte della città zona periferica.

s.f. n 1 (non com.) quartiere malfamato di una cittàn 2 (estens. lett.) plebaglia, canaglia.

agg. e s.m. e f. (med.) che, chi ha una capacità visiva inferiore alla norma.

s.f. l'essere succedaneo.

agg. e s.m. si dice di sostanza che può sostituirne un'altra, con analoghi effetti e funzioni; surrogato: l'orzo tostato è un succedaneo del caffè.

v. intr. [pres. io succèdo ecc. ; pass. rem. io succèssi o succedéi o succedètti (le due ultime forme non si usano nel sign. 3), tu succedésti ecc. ; part. pass. succèsso o succeduto (la...

s.m. e agg. [f. -trice] (rar.) chi, che succede; successore.

agg. e s.m. e f. (dir.) si dice di persona che ha diritto a una successione.

s.f. (dir.) l'essere successibile.

s.f. n 1 (dir.) il succedere a un altro in una carica, nella proprietà d'un bene, nella titolarità di un diritto o di un rapporto giuridico; può avvenire per atto tra vivi o per cause di morte:...

agg. che succede a un altro; seguente, susseguente: tornò il giorno successivo § successivamente avv. dopo, in un secondo tempo.

s.m. n 1 (non com.) accadimento, evento che deriva da fatti precedenti: la richiesta non ebbe alcun successo ; attendersi un buon , un cattivo successo | nell'uso corrente, esito, risultato positivo,...

agg. e s.m. [f. succeditrice , non com.] che, chi succede a un altro in virtù di una successione; in senso generico, chi occupa un posto lasciato vacante da un altro: il successore di carlo alberto...

agg. (dir.) di successione, che concerne una successione: imposta successoria ; diritto successorio.

s.m. (non com.) il succhiare, l'essere succhiato.

v. tr. [io sùcchio ecc.]n 1 far entrare nella bocca un liquido, aspirandolo a labbra strette: succhiare il latte dal poppatoio ; succhiare una bibita con la cannuccia | succhiare il sangue a...

s.m. e f. invar. nel gergo sportivo, ciclista che tiene la propria ruota anteriore subito dietro quella posteriore del corridore che lo precede, per usufruire della minore resistenza dell'aria.

s.f. il succhiare una volta o brevemente, in fretta. dim. succhiatina.

agg. e s.m. [f. -trice] (non com.) che, chi succhia.

s.m. (non com.) il succhiellare, l'essere succhiellato.

v. tr. [io succhièllo ecc.] praticare fori col succhiello: succhiellare un'asse.

s.m. utensile manuale per praticare fori di piccolo diametro nel legno e sim., costituito da un gambo cilindrico d'acciaio terminante con una punta elicoidale e, dalla parte opposta, con un manico....

s.f. filtro posto all'ingresso di un impianto idraulico o idroelettrico, per trattenere le impurità maggiori.

vedi succhiotto.

s.m. n 1 il succhiaren 2 (non com.) risucchion 3 (bot.) umore, linfa delle piante | essere in succhio , si dice delle piante in primavera, quando la linfa incomincia a circolare.s.m. (ant. o tosc.)...

o succione, s.m. n 1 (agr.) pollonen 2 [f. -a] (fig.) persona che vive a spese altrui; parassita.

o succhietto [suc-chiét-to], s.m. tettarella di gomma, non bucata, che si dà da succhiare ai lattanti quando non prendono il latte, per tenerli calmi o farli addormentare più facilmente.

s.m. invar. uccello dal piumaggio scuro, con becco piatto e molto breve; caprimulgo (ord. caprimulgiformi).

s.m. invar. (bot.) nome popolare dell'orobanche.

s.m. (pop. tosc.) il succiare, il succhiare.

v. tr. [io sùccio ecc.] (pop. tosc.) succhiare.

s.m. e f. invar. (non com.) usuraio, strozzino; sfruttatore.

s.f. (pop. tosc.) succhiata. dim. succiatina.

v. tr. [coniugato come recidere] (lett.) tagliare alla base una pianta, un ramo.

ant. soccignere, v. tr. [coniugato come cingere] (lett.) legare alla vita con una cintura le vesti in modo da lasciare libere le gambe.

agg. [pl. m. -ci] (chim.) si dice di un acido organico bicarbossilico saturo a quattro atomi di carbonio, presente negli organismi animali e in quelli vegetali.

s.f. resina fossile di conifere, più nota come ambra gialla.

s.m. succinite.

ant. soccinto, part. pass. di succingere agg. n 1 (ant. , lett.) si dice di chi porta la veste alzata e tenuta ferma alla vita da una cintura: in abito succinta era marfisa, / qual si convenne a...

s.m. (lit.) paramento usato dal papa in occasione della messa solenne, consistente in una striscia di stoffa decorata, posta sul camice dalla parte sinistra del cingolo.

s.m. (pop. tosc.) il succiare | sorso.

s.f. (pop. tosc.) castagna lessata con la buccia; ballotta | andare in brodo di succiole , essere fuori di sé dalla contentezza (da questa locuzione ha avuto origine l'altra equivalente: andare in...

vedi succhione.

part. pass. di succidere agg. (poet.) reciso: vede, ahi, dolor! giacerne ucciso / il suo lesbin, quasi bel fior succiso (tasso g. l. ix, 85).

agg. citato sopra o precedentemente: il capitolo , l'autore succitato.

agg. (anat.) che si trova sotto la clavicola: muscolo succlavio ; arteria , vena succlavia.

lett. suco, s.m. [pl. -chi]n 1 il sugo che si ricava dalla spremitura di frutti e ortaggi: succo d'uva , di pomodoro ; bere un succo di frutta n 2 (anat.) il prodotto di alcune secrezioni...

s.f. l'essere succoso (anche fig.): la succosità di una pesca ; la succosità di un discorso.

agg. n 1 che ha molto succo; sugoso: frutto succoso n 2 (fig.) sostanzioso e succinto: un discorso succoso § succosamente avv.

o succubo [f. -a], s.m. n 1 nella credenza medievale, demone che prendeva l'aspetto di donna per accoppiarsi durante la notte con gli uominin 2 persona che soggiace alla volontà altrui: un uomo...

agg. n 1 ricco di succo, succoson 2 (estens.) gustoso e sostanzioso: una pietanza succulenta n 3 (bot.) si dice di pianta o di organo ricco di tessuti acquiferi.

s.f. n 1 abbondanza di succo: la succulenza di un'arancia | (estens.) l'essere gustoso e sostanzioso: la succulenza di un manicaretto n 2 (bot.) qualità propria delle piante e degli organi...

s.f. sezione distaccata di un'azienda, di un ente e sim.; filiale: la succursale di una ditta , di una banca agg. (eccl.) si dice di chiesa nella quale si svolgono le funzioni religiose per i...

agg. (ant.) sudicio, sporco ' lana sucida , nell'industria tessile, la lana grezza, ancora sporca.

s.m. n 1 (ant.) sudiciume, sporcizia: li lavi 'l viso, / sì ch'ogne sucidume quindi stinghe (dante purg. i, 95-96)n 2 nell'industria tessile, la materia untuosa prodotta dal sudore della pelle...

vedi succo.

s.m. invar. unità monetaria dell'ecuador.

s.m. n 1 punto cardinale che nell'emisfero australe è indicato dalla costellazione detta croce del sud; più in generale, la direzione indicata da questo punto, opposta al nord: polo sud ; una casa...

o sudest, s.m. (geog.) punto dell'orizzonte equidistante dal sud e dall'est.

o sudoccidentale, agg. (geog.) del sud-ovest, che si trova a sud-ovest.

o sudorientale, agg. (geog.) del sud-est, che si trova a sud-est.

o sudovest, s.m. (geog.) punto dell'orizzonte equidistante dal sud e dall'ovest.

v. intr. [io sudàcchio ecc. ; aus. avere] sudare un poco.

agg. dell'africa del sud; in partic., della repubblica sudafricana: popolazione sudafricana s. m. [f. -a] abitante, nativo dell'africa del sud o, in partic., della repubblica sudafricana.

s.m. (rar.) il sudare.

agg. dell'america del sud s.m. [f. -a] abitante, nativo dell'america del sud.

s.f. (med.) eruzione cutanea causata dalla sudorazione, che si manifesta soprattutto nel corso di malattie febbrili.

agg. del sudan, che appartiene al sudan: territorio , popolazione sudanese s. m. e f. chi abita o è nato nel sudan.

v. intr. [aus. avere]n 1 emettere sudore: sudare per il caldo , per la fatica ; sudare freddo , per uno stato morboso, o per paura, emozione, ansia e sim.n 2 (fig.) lavorare molto e con grande...

s.m. n 1 presso gli antichi romani, panno di lino per asciugare il sudore; anche, la benda di lino che i soldati portavano avvolta attorno al collon 2 presso alcuni popoli antichi, panno col quale si...

s.f. n 1 il sudare abbondantemente per uno sforzo, una corsa, il caldo eccessivo: che sudata ho fatto per arrivare in tempo! dim. sudatina pegg. sudataccia n 2 (fig.) sforzo intenso, grande fatica:...

agg. [pl. f. -ce] che è piuttosto sudato: mani sudaticce s. m. sudore: puzzo di sudaticcio.

part. pass. di sudare agg. n 1 bagnato di sudore: essere tutto sudato n 2 (fig.) ottenuto, guadagnato con impegno e fatica; che è costato molto lavoro: una promozione sudata ; sudati guadagni §...

agg. adatto a provocare la sudorazione s.m. in alcuni complessi termali, luogo chiuso e surriscaldato, atto a provocare sudorazione a scopo igienico, terapeutico e sim.

vedi subdelegare.

agg. nominato precedentemente: l'articolo suddetto ; la suddetta persona.

s.m. nella chiesa cattolica, il più basso degli ordini maggiori; è stato soppresso dal concilio vaticano ii (1962-1965).

s.m. (eccl.) chi aveva ricevuto il suddiaconato.

v. tr. [coniugato come distinguere] (non com.) distinguere in maniera più particolareggiata; fare un'ulteriore distinzione all'interno di quanto è già stato distinto.

s.f. (non com.) distinzione ulteriore.

s.f. l'essere suddito | (fig.) stretta dipendenza, subalternità: sudditanza psicologica.

s.m. [f. -a]n 1 chi è soggetto a un sovrano; cittadino di uno stato retto a monarchia: i sudditi del re ; un suddito britannico n 2 abitante di una colonia, privo dei diritti politici goduti dai...

v. tr. [coniugato come divìdere] dividere in parti minori ciò che era già stato diviso; anche, dividere, ripartire: suddivise una parte del premio fra i collaboratori ; suddividere una tesi in...

agg. che si può suddividere.

s.f. l'essere suddivisibile.

s.f. n 1 divisione ulterioren 2 divisione.

s.f. n 1 l'essere sudicion 2 cosa sudicia, vergognosa, sconveniente: dire , fare sudicerie | insieme di cose sudicie: getta via tutta questa sudiceria.

agg. [pl. f. -ce o -cie]n 1 molto sporco, lurido, imbrattato; unto, macchiato: una casa sudicia ; una camicia sudicia ; mani sudicie di grasso ; è ritornato a casa tutto sudicio | colore sudicio ,...

agg. e s.m. [f. -a]n 1 si dice di persona poco pulita; sporcaccionen 2 (fig.) si dice di persona lasciva.

s.m. n 1 sporcizia, lordura: lavare , togliere il sudiciume n 2 (fig.) immoralità, indecenzan 3 insieme di cose sudicie (anche fig.).

s.m. e f. [pl. m. -sti]n 1 nella guerra di secessione americana (1861-1865), chi apparteneva agli stati del sud o parteggiava per essin 2 (non com.) chi vive nella parte meridionale di un paese...

agg. (med.) che è contraddistinto da sudorazione abnorme: febbre sudorale.

s.f. la secrezione del sudore.

s.m. liquido incolore, a contenuto salino, prodotto dalle ghiandole sudoripare ed espulso attraverso la cute, che contribuisce alla regolazione della temperatura corporea e alla eliminazione delle...

agg. n 1 sudoriparon 2 diaforetico.

agg. [pl. m. -ci] che fa sudare; diaforetico.

agg. (anat.) che secerne o che conduce il sudore: ghiandole sudoripare , dotto sudoriparo.

agg. (geog.) del sud tirolo (o alto adige) s.m. e f. chi abita o è nato nel sud tirolo.

avv. (ant.) forma epitetica di su : additandomi un balzo poco in sue / che da quel lato il poggio tutto gira (dante purg. iv, 47-48).

agg. esposto sopra, spiegato precedentemente; sopraesposto.

o sufeta , s.m. nell'antica cartagine, ciascuno dei due alti magistrati che avevano autorità analoga a quella dei consoli in roma.

ant. sofficiente, agg. n 1 che basta al bisogno, che risponde alla necessità bastevole: un guadagno sufficiente ; un pasto più che sufficiente ; non avere viveri sufficienti | nel linguaggio...

ant. sofficienza, s.f. n 1 l'essere sufficiente ' a sufficienza , quanto basta: mangiare a sufficienza n 2 (fig.) sussiegosa degnazione: aria di sufficienza n 3 votazione scolastica di sei decimi o...

agg. (ling.) di suffisso, che è un suffisso: elemento suffissale.

v. tr. (ling.) aggiungere un suffisso a una parola.

part. pass. di suffissare agg. e s.m. (ling.) si dice di parola formata mediante l'aggiunta di un suffisso.

s.f. (ling.) l'operazione di suffissare una parola.

s.m. elemento linguistico che, posposto a un tema o a una radice, concorre alla formazione di una parola: suffisso desinenziale o flessionale , che determina le caratteristiche morfologiche della...

s.m. (ling.) secondo elemento di parole composte derivante da una parola autonoma, ma che si comporta come un suffisso (p. e. -grafia in biografia).

s.m. invar. adattamento it. del fr. souffl.é.

e deriv. vedi soffocare e deriv.

vedi soffolcere.

vedi soffondere.

s.f. (eccl.) la condizione di vescovo suffraganeo.

agg. (eccl.) si dice di vescovo che dipende da un metropolita.

part. pres. di suffragare s. m. (eccl.) chi dà il voto favorevole in una causa di canonizzazione.

v. tr. [io suffrago , tu suffraghi ecc.]n 1 appoggiare, sostenere con il proprio suffragio: suffragare una candidatura | (estens.) rafforzare, rendere fondato: suffragava la sua tesi con ottimi...

s.f. (lit.) il compiere suffragi per le anime dei defunti.

s.f. (scherz.) nome dato alle donne che agli inizi del '900 lottavano per ottenere il diritto di voto; suffragista.

s.m. n 1 voto, dichiarazione di volontà per estens., parere favorevole: dare , negare il proprio suffragio | suffragio universale , diritto di voto riconosciuto a tutti i cittadini che abbiano...

s.m. il movimento dei suffragisti.

agg. del suffragismo agg. e s.m. e f. [pl. m. -sti] seguace, sostenitore del movimento femminista che agli inizi del '900 si batteva per ottenere l'estensione del suffragio elettorale alle donne.

s.m. (bot.) pianta con fusto legnoso solo alla base.

agg. (bot.)n 1 di suffrutice, che presenta carattere di suffrutice: piante suffruticose n 2 ricco di suffrutici: terreno suffruticoso.

s.m. (non com.) suffumicazione.

rar. suffumigare, v. tr. [io suffùmico , tu suffùmichi ecc.]n 1 esporre al fumo o a esalazioni di gas, vapori ecc.n 2 riempire di fumo, spec. per disinfettare: suffumicare una stanza.

s.f. l'operazione del suffumicare.

vedi suffumicare.

s.m. n 1 spec. pl. inalazione di vapori medicamentosi a scopo terapeutico o di disinfezionen 2 in alcune religioni, purificazione fatta bruciando piante aromatiche.

vedi soffuso.

s.m. chi professa il sufismo.

agg. [pl. m. -ci] del sufismo o dei sufi.

s.m. movimento mistico-ascetico sviluppatosi in seno all'islamismo a partire dall' viii sec., e ancora oggi vitale in alcune aree (spec. in iran e in india).

agg. [pl. m. -ti] del sufismo; sufico: monastero sufita s. m. seguace del sufismo.

e deriv. vedi zufolo e deriv.

agg. (antiq.) solo nella loc. carta suga (o cartasuga), carta assorbente.

part. pres. di sugare agg. (antiq.) che suga: carta sugante , carta assorbente, asciugante.

v. tr. [io sugo , tu sughi ecc.] (ant. , region.)n 1 assorbiren 2 concimare.

vedi sogatto.

s.m. (non com.) il suggellare, l'essere suggellato.

v. tr. [io suggèllo ecc.]n 1 (lett.) chiudere con sigilli; sigillare: suggellare una lettera | (estens.) segnare della propria impronta: la lucerna del mondo... /... la mondana cera /... tempera e...

agg. e s.m. [f. -trice] (lett.) che, chi suggella.

s.f. (non com.) il suggellare; suggello.

s.m. n 1 (lett.) sigillo: sì come cera da suggello, / che la figura impressa non trasmuta (dante purg. xxxiii, 79-80)n 2 (fig.) gesto o parola che conferma definitivamente un accordo, una promessa:...

v. tr. [io suggo , tu suggi ecc. ; dif. del part. pass. e dei tempi composti] (lett.) succhiare.

s.m. il suggerire, l'essere suggerito; la cosa suggerita, consiglio: dare , seguire un suggerimento ; agire , fare qualcosa su suggerimento di qualcuno.

v. tr. [io suggerisco , tu suggerisci ecc.]n 1 far venire in mente; proporre, consigliare: suggerire un'idea ; non sapere cosa suggerire ; la prudenza suggeriva di allontanarsi n 2 rammentare a una...

s.m. [f. -trice]n 1 chi suggerisce; in partic., chi in teatro suggerisce le battute agli attori dalla buca situata nella parte anteriore del palcoscenicon 2 (sport) giocatore della squadra di...

agg. che può essere suggestionato; che è facile da suggestionare.

s.f. l'essere suggestionabile; il lasciarsi suggestionare facilmente.

v. tr. [io suggestióno ecc.] influire su qualcuno e condizionarne il comportamento, ricorrendo alla suggestione; per estens., indurre abilmente qualcuno a comportarsi in un dato modo: le sue parole...

part. pass. di suggestionare agg. che è in preda a suggestione: una persona suggestionata | (estens.) fortemente impressionato, affascinato: rimase molto suggestionato in seguito a quello...

s.f. n 1 processo psichico in virtù del quale un individuo accetta, senza compiere alcuna verifica razionale, un'idea, un'opinione, una scelta fatta da altri, o si identifica in una condizione...

s.f. qualità di ciò che è suggestivo: la suggestività di una musica.

agg. n 1 che esercita una suggestione; che evoca, sollecita emozioni; allettante, attraente: un panorama suggestivo ; una musica suggestiva ; idea , ipotesi suggestiva n 2 nel linguaggio giudiziario,...

vedi soggetto 1.

vedi soggezione.

s.f. (pop.) quercia da sughero | usato anche come agg. : quercia sughera.

s.m. [f. -a] chi lavora il sughero per farne turaccioli, materiale isolante, oggetti decorativi ecc.

agg. (non com.)n 1 fornito di sugheron 2 si dice di straccio che ha il colore del sughero.

s.m. , o sughereta s.f. , bosco, piantagione di sugheri.

o subericolo, agg. che riguarda la coltivazione e l'industria del sughero.

o subericoltore, s.m. [f. -trice] chi si occupa di sughericoltura.

o subericoltura, s.f. coltivazione dei sugheri.

s.m. stabilimento dove si lavora il sughero.

ant. suvero, sovero [sóvero], subero, s.m. n 1 albero sempreverde con corteccia molto grossa e porosa e piccole foglie ovali; è detto anche quercia da sughero (fam. cupulifere)n 2 il materiale...

s.f. (non com.) l'essere sugheroso; l'avere le caratteristiche del sughero.

agg. di sughero, simile a sughero.

prep. composta da su e gli 1.

agg. (ant.) sudicio, lercio: egli è tardo, sugliardo e bugiardo (boccaccio dec. vi, 10).

s.f. il grasso del maiale da cui si ricavano lo strutto da cucina e altri grassi per pomate, saponi ecc. | (estens.) lo strutto stesso: condire con la sugna.

agg. n 1 di sugna; che ha sugna: le parti sugnose del maiale n 2 grasso come la sugna; untuoso.

s.m. [pl. -ghi]n 1 il succo contenuto nella frutta e nelle verdure; il liquido che si ricava dalla loro spremitura: il sugo della pesca , del pomodoro n 2 liquido denso e saporito emesso dalle...

s.f. qualità di ciò che è sugoso.

agg. che contiene molto sugo (anche fig.): un'arancia sugosa ; un discorso sugoso.

lett. su i, poet. su', prep. composta di su e i 2.

loc. agg. invar. si usa per indicare una persona o cosa o qualità singolare, strana, che non assomiglia ad altri, e che pertanto non è facilmente definibile: un tipo sui generis ; quella pietanza...

s.m. e f. [pl. m. -di] chi si dà volontariamente la morte agg. di suicidio; che mira al suicidio: mania , proposito suicida | una scelta suicida , che danneggia irrimediabilmente chi la compie |...

v. tr. (iron.) nel linguaggio del giornalismo politico, uccidere qualcuno simulandone il suicidio: lo hanno suicidato.

v. rifl. n 1 uccidersi, togliersi volontariamente la vita: suicidarsi per amore , per debiti ; suicidarsi con i barbiturici n 2 (fig.) provocare a sé stesso un danno gravissimo: lavorare a quel ritmo...

s.m. n 1 atto con cui ci si dà volontariamente la morte; l'uccidere sé stessi: la disperazione porta al suicidio n 2 (fig.) atto con cui si provoca a sé un danno gravissimo: suicidio politico ,...

s.m. pl. (zool.) famiglia di mammiferi dal corpo tozzo coperto di setole, con muso a tronco di cono; vi appartengono, tra gli altri, il maiale, il cinghiale, il facocero e il pecari (ord. ...

agg. indicato sopra, in precedenza; già citato.

s.m. pl. (zool.) sottofamiglia dei suidi caratterizzata da zanne rivolte all'indietro; vi appartengono, tra gli altri, il maiale e il cinghiale | sing. [-o] ogni animale di tale sottofamiglia.

agg. che concerne l'allevamento dei suini.

s.m. [f. -trice] allevatore di suini.

s.f. allevamento dei suini.

agg. di maiale, che riguarda il maiale: carne suina s. m. nell'uso non scient., maiale: allevamento di suini.

s.f. invar. n 1 (mus.) composizione strumentale di origine barocca i cui movimenti sono costituiti da forme di danza di uguale tonalità: le suite di ravel | oggi, anche una serie di pezzi...

s.m. invar. nel linguaggio sportivo (soprattutto con riferimento al ciclismo), chi è al seguito di un atleta nelle varie gare, per motivi professionali o anche per passione.

s.m. invar. nelle città arabe, mercato, quartiere del mercato.

prep. composta di su e il.

s.f. (zool.) genere di uccelli marini con becco lungo appuntito, ali strette e zampe palmate; vivono in colonie e si nutrono di pesci che catturano tuffandosi in volo (ord. pelecaniformi).

agg. del sulcis, regione storico-geografica della sardegna s.m. [f. -a] abitante, nativo del sulcis.

o solfamidico, agg. e s.m. [pl. -ci] (chim.) si dice di ciascun appartenente a una classe di composti organici aromatici, solforati e azotati, usati in medicina soprattutto nelle terapie...

s.f. (chim.) composto organico azotato e solforato a sei atomi di carbonio, intermedio per la preparazione di molti sulfamidici.

agg. (chim.) si dice di acido cristallino ottenuto dalla reazione dell'anilina con l'acido solforico; è usato principalmente come intermedio per coloranti.

s.f. (chim.) combinazione tossica dell'emoglobina con l'acido solfidrico.

o solfureo, agg. di zolfo, che contiene zolfo: acque sulfuree.

s.m. carrozzino leggero a due ruote, usato nelle corse al trotto; sediolo.

prep. composta di su e la 1.s.f. pianta erbacea con foglie imparipennate e fiori rossi o bianchi riuniti in grappoli; è usata come pianta da foraggio (fam. leguminose).

prep. composta di su e le 1.

prep. composta di su e lo 1.

agg. (antiq.) lodato in precedenza; citato in precedenza.

s.f. n 1 moglie o madre del sultanon 2 divano basso e rotondo che si colloca al centro della stanza; divano alla turca.

o sultaniale, agg. del sultano o del sultanato: corte sultanale.

s.m. n 1 territorio soggetto all'autorità di un sultanon 2 dignità di sultano.

vedi sultanale.

agg. e s.f. si dice di una varietà di uva bianca con acini piccoli, dolci e senza semi, adatta a essere seccata; l'uva passa ottenuta da questa varietà.

s.m. titolo degli imperatori turchi e di principi musulmani ' fare una vita da sultano , (fig.) condurre una vita sfarzosa.

agg. [pl. m. -ci] dei sumeri: arte , civiltà sumerica ; lingua sumerica , di tipo agglutinante, non imparentata con nessuna delle lingue note s.m. lingua sumerica.

agg. e s.m. [f. -a] si dice di chi apparteneva all'antichissima popolazione che nel iv e iii millennio a. c. abitò la mesopotamia meridionale, sviluppandovi una grande civiltà s.m. lingua...

s.f. studio della civiltà sumera in tutte le sue manifestazioni.

s.m. [f. -a ; pl. m. -gi] studioso di sumerologia.

s.f. (lett.)n 1 termine con cui nel medioevo erano indicate le trattazioni sistematiche di una disciplina (filosofia, teologia, astronomia ecc.)n 2 (estens.) esposizione sistematica di una materia,...

agg. (antiq.) menzionato in precedenza.

agg. (burocr.) menzionato, nominato in precedenza.

vedi sommista.

s.m. nel linguaggio politico e diplomatico, incontro al più alto livello; vertice: il summit dei capi di stato e di governo della cee.

vedi sommo.

s.m. invar. in giappone, tipo di lotta in cui ciascuno dei due contendenti (entrambi di peso ragguardevole) deve atterrare l'avversario o sospingerlo fuori dall'area di combattimento.

s.f. l'insieme delle norme e delle credenze islamiche che si fanno derivare non dal corano ma dalla condotta personale di maometto ritenuta esemplare e normativa.

s.m. corrente ortodossa dell'islamismo che riconosce la validità della sunna.

agg. di, del sunnismo agg. e s.m. e f. [pl. m. -ti] seguace del sunnismo.

agg. (burocr.) nominato in precedenza.

agg. (burocr.) notato in precedenza.

v. tr. [io suntéggio ecc.] riassumere; esporre in forma riassuntiva: sunteggiare il capitolo di un libro.

s.m. esposizione abbreviata, orale o scritta, di un testo; riassunto, compendio: fare il sunto di un trattato.

non com. sontuario, agg. che si riferisce alla misura delle spese: leggi suntuarie , nell'antichità greco-romana e poi fino al sec. xix, legislazione che mirava a contenere gli eccessi del lusso.

e deriv. vedi sontuoso e deriv.

agg. poss. [f. sua ; pl. m. suòi (ant. o region. sui); pl. f. sue ; pop. tosc. su ', in proclisi per tutti i generi e numeri]n 1 che appartiene a lui, a lei; indica proprietà, possesso: la sua...

pop. socera, s.f. la madre del marito o della moglie, rispetto all'altro coniuge | (spreg. o scherz.) donna litigiosa o autoritaria: non fare la suocera!.

pop. socero, s.m. n 1 il padre del marito o della moglie, rispetto all'altro coniugen 2 pl. il suocero e la suocera.

pop. sola, s.f. n 1 la parte della scarpa che poggia sul terreno: suola di cuoio , di gomma , di corda ; suola chiodata | mezze suole , rinforzi di cuoio applicati sulla parte anteriore di suole...

vedi solare 2.

vedi solatura.

s.m. fabbrica di suole per scarpe.

s.m. n 1 la superficie del terreno sul quale si sta o si cammina: cadere , giacere al suolo n 2 il terreno, soprattutto in relazione alle sue caratteristiche fisiche o alla sua configurazione...

e deriv. vedi sonare e deriv.

pop. o poet. sono, s.m. n 1 (fis.) vibrazione prodotta da un corpo in rapida e regolare oscillazione, che si propaga nell'aria o in altri mezzi elastici e produce una sensazione auditiva | nell'uso...

s.f. n 1 (ant. , poet.) sorellan 2 religiosa che appartiene a una congregazione con voti semplici; nel linguaggio corrente il termine è usato impropriamente per monaca : farsi suora ; le suore della...

s.m. pl. nell'antica roma, cerimonia purificatoria in onore di marte, nel corso della quale si sacrificavano un maiale, una pecora e un toro.

agg. invar. di qualità superiore al normale; straordinario: un caffè super ; una festa super | benzina super , supercarburante s.m. invar. (non com.) il massimo, il non plus ultra di qualcosa |...

loc. avv. o agg. al di sopra delle parti che sono coinvolte in una disputa: essere super partes ; giudice super partes.

prefisso di parole di origine latina o di formazione moderna, dal lat. su°per- 'sopra' (spesso calco del gr. hypér-); indica in particolare: sovrapposizione (superstrato), eccesso...

s.m. (psicoan.) super-io.

s.m. (psicoan.) nella teoria freudiana, l'esigenza etica della personalità si articola in un sistema acquisito di divieti e di regole morali e religiose che contrastano con le pulsioni degli...

s.f. sovrabbondanza.

agg. che si può superare: una difficoltà facilmente superabile.

s.f. l'essere superabile.

agg. nel linguaggio della pubblicità, che ha una dotazione straordinaria di accessori: automobile superaccessoriata.

agg. ultrasonoro.

s.m. affollamento eccessivo: il superaffollamento della rete stradale.

agg. eccessivamente affollato: un locale superaffollato.

agg. e s.m. [pl. m. -ci] si dice di bevanda a elevata gradazione alcolica: il whisky e il cognac sono superalcolici.

s.f. alimentazione superiore al fabbisogno.

s.m. (sport) allenamento troppo intenso o mal graduato che determina un affaticamento eccessivo del fisico.

s.m. il superare, l'essere superato (anche fig.): il superamento di un ostacolo ; il codice della strada vieta il superamento in curva ; il superamento di una vecchia concezione.

v. tr. [io sùpero ecc.]n 1 essere superiore per dimensioni o per quantità: il monte bianco supera in altezza tutte le montagne europee ; il lago di garda supera in estensione tutti i laghi italiani...

part. pass. di superare agg. inattuale, antiquato, sorpassato: opinioni superate ; uno scrittore superato.

s.m. [pl. -ci] piano sovrastante il piano dell'attico | l'appartamento che vi è ricavato.

agg. dotato di grande attività attivo, operoso in modo esagerato.

agg. altamente automatizzato.

s.f. eccessiva stima di sé accompagnata da ambizione smodata e da disprezzo verso gli altri: gonfio di superbia ; montare , salire in superbia , insuperbirsi ' peccato di superbia , nella teologia...

agg. (non com.) che ostenta nell'atteggiamento la propria superbia: più burbero, più superbioso, più accigliato del solito, uscì, e andò passeggiando verso lecco (manzoni p. s. vii) §...

v. intr. [io superbisco , tu superbisci ecc. ; aus. essere] (ant. , lett.) insuperbire, diventare superbo.

agg. n 1 che ha in sé o dimostra superbia: un uomo superbo ; un'espressione superba e sdegnosa. dim. superbetto , superbino accr. superbone pegg. superbaccio n 2 orgoglioso, fiero di qualcuno o...

s.m. nel linguaggio corrente, tassa maggiorata a cui sono assoggettate, a parità di cavalli fiscali, le autovetture con motore diesel rispetto a quelle con motore a benzina.

s.f. bomba potentissima.

s.m. nell'uso giornalistico, dirigente statale di alto grado.

s.m. (inform.) computer dotato di un'elevatissima capacità di calcolo, impiegato soprattutto nelle attività di ricerca scientifica.

s.m. cannone di enormi dimensioni e lunghissima gittata.

s.m. benzina con numero di ottano superiore di 7-8 unità rispetto a quella normale, usata per motori a scoppio con elevato rapporto di compressione; è detta com. super.

s.m. nell'uso giornalistico, carcere di massima sicurezza per la custodia di detenuti considerati particolarmente pericolosi.

s.m. cemento molto resistente e a indurimento rapido.

s.f. centrifuga ad alta velocità.

s.m. (ant.)n 1 sopracciglion 2 (fig.) cipiglio, espressione severa e altezzosa; ostentazione orgogliosa della propria superiorità.

agg. (non com.) che ha un'aria di sdegnoso disprezzo e superiorità | (fig. lett.) detto di indagine, critica, esame e sim., di particolare severità.

s.f. (mar.) lo stesso, ma meno com., che superpetroliera.

s.f. trattamento di sterilizzazione delle acque potabili, consistente nell'addizionarvi una quantità di cloro superiore a quella necessaria alla semplice ossidazione delle sostanze organiche che...

s.m. film di notevole effetto spettacolare, realizzato con grande profusione di mezzi.

s.m. invar. computer in grado di trattare contemporaneamente grandi quantità di dati, dotato di alta velocità operativa e memoria di notevoli dimensioni.

s.f. (fis.) proprietà di alcuni materiali che, portati al di sotto di una determinata temperatura, hanno resistività elettrica e permeabilità magnetica pressoché nulle.

agg. (fis.) dotato di superconduttività.

s.m. (fis.) conduttore elettrico costituito da materiale che presenta superconduttività.

s.f. (fis.) conduzione caratteristica in situazione di superconduttività.

agg. (non com.) surgelato.

s.f. (fis.) il tipo di corrente elettrica che può stabilirsi in un superconduttore.

agg. (chim. fis.) si dice di fluido che si trova a temperatura e pressione superiori rispetto ai propri valori critici: solvente supercritico.

agg. e s.m. si dice di chi è insignito di molte decorazioni.

agg. e s.m. (ling.) parola che deriva da una parola a sua volta derivata da un'altra (p. e. amabilità , deriv. di amabile , a sua volta deriv. di amare).

s.f. cinghia di gomma che aggancia il collo del piede dello sciatore allo sci, appena dietro il tallone; permette allo sciatore di abbassarsi in discesa senza sollevare i talloni.

s.f. (iron.) donna che presume di avere doti eccezionali e crede perciò di essere superiore alle altre: atteggiarsi a superdonna ; darsi arie di superdonna.

s.f. (non com.) overdose.

agg. e s.m. [f. -a] che, chi ha doti superiori alla media.

s.m. (metall.) lega analoga al duralluminio, in cui gli elementi indurenti sono lo zinco e il magnesio.

agg. (ant.) sovreminente.

s.f. (ant.) sovreminenza.

s.m. variante del gioco dell'enalotto nel quale gli scommettitore devono indovinare i numeri primi estratti di sei ruote del lotto.

s.f. (telecom.) negli apparecchi radioriceventi, sistema per convertire in alte frequenze intermedie le onde portanti in arrivo.

s.f. nella tassonomia zoologica e botanica, categoria che raggruppa più famiglie.

s.f. (biol.) fecondazione di più ovuli nel corso dello stesso ciclo mestruale, a opera di spermi provenienti da coiti diversi, che dà origine alla nascita di gemelli eterozigoti (non identici).

s.f. n 1 (biol.) anomalia fisiologica per cui, dopo la fecondazione di un ovulo, si produce un altro ciclo mestruale con maturazione di un ovulo che viene a sua volta fecondato; determina, qualora il...

vedi superficie.

agg. n 1 che è alla superficie, che costituisce la superficie: ferita , strato superficiale | acque superficiali , quelle che scorrono sulla superficie terrestre, così dette in contrapposizione alle...

s.f. l'essere superficiale (spec. fig.): peccare di superficialità nello studio.

agg. (dir.) relativo al diritto di superficie s.m. [f. -a] chi è titolare di un diritto di superficie.

meno com. superfice, s.f. [pl. -ci o -cie]n 1 (mat.) nella geometria elementare, l'insieme dei punti che delimita un solido; più in generale, ente matematico che si ricava per astrazione dalla...

loc. agg. invar. (aer.) si dice di missile lanciato da terra contro un obiettivo aereo; terra-aria.

loc. agg. invar. (aer.) si dice di missile lanciato da terra contro un obiettivo terrestre; terra-terra.

s.f. (mecc.) operazione di levigatura superficiale di un pezzo metallico già rettificato, che si esegue con pietre abrasive a grana finissima in bagno d'olio, per eliminare anche le minime...

s.f. (fis.) proprietà che può essere assunta dall'elio liquido a bassa pressione e bassissima temperatura e che consiste in un grado di viscosità quasi nullo e in una altissima conducibilità.

agg. e s.m. (fis.) si dice di ciò che è caratterizzato da superfluidità: fase superfluida dell'elio ; un superfluido.

s.f. n 1 l'essere superfluon 2 (non com.) cosa superflua.

agg. eccessivo rispetto al bisogno, non necessario; inutile, ridondante: ricchezze superflue ; raccomandazioni superflue s. m. ciò che è in più del necessario: rinunciare al superfluo §...

s.f. nella loc. superfortezza volante , denominazione di un potente quadrimotore da bombardamento (boeing b 29) impiegato dagli stati uniti nella seconda guerra mondiale.

s.m. (chim.) perfosfato.

s.m. nella lavorazione dei derivati del petrolio, tecnica di distillazione frazionata che si usa per separare idrocarburi con punti di ebollizione molto ravvicinati.

s.f. (astr.) sistema di galassie.

agg. e s.f. (astr.) si dice di stella che abbia dimensioni molto superiori a quelle delle stelle giganti agg. e s.m. (sport) nello sci, si dice di un tipo di gara che associa le caratteristiche...

vedi suppergiù.

s.f. (med.) infezione che si sovrappone ad un'altra ancora in corso.

s.f. religiosa che sta a capo di una comunità di suore | usato anche come agg. : la madre superiora.

s.m. dignità, ufficio di chi è superiore o superiora di una comunità religiosa.

agg. n 1 che sta al di sopra, più in alto: piano superiore ; la parte superiore di una costruzione ; gli arti superiori ; il corso superiore di un fiume , quello più vicino alla sorgente | in...

s.f. l'essere superiore (spec. fig.): superiorità di uomini e di mezzi ; superiorità d'ingegno , d'animo ; superiorità morale | darsi arie di superiorità , ritenersi superiore agli altri.

agg. superiore a tutti; per estens., eccellente, sublime: una bellezza superlativa | grado superlativo , (gramm.) grado dell'agg. e dell'avv. che indica una qualità o un modo nel suo livello più...

s.m. lavoro eccessivo: assoggettarsi a un superlavoro.

s.f. lega metallica caratterizzata da elevata resistenza fisica, chimica e meccanica.

agg. e s.m. (sport) si dice di pugile appartenente a una categoria intermedia tra i pesi leggeri e i pesi welter.

s.f. macchina per effettuare la superfinitura di pezzi metallici.

s.m. invar. uomo eccezionalmente dotato, spec. dal punto di vista fisico.

s.m. invar. supermercato.

s.m. martello pneumatico con massa di percussione superiore a 35 kg.

agg. e s.m. (sport) si dice di pugile appartenente a una categoria superiore a quella dei pesi massimi.

s.m. grande emporio caratterizzato da un'organizzazione di vendita senza commessi, in cui il cliente si serve da solo e paga all'uscita l'equivalente della merce acquistata; supermarket.

s.f. (mar.) metaniera di grande stazza.

s.m. nel linguaggio sindacale, componente integrativa del salario oltre i minimi fissati dai contratti nazionali; si pattuisce a livello aziendale, per gruppi o individualmente.

agg. (non com.) che è al di sopra delle singole nazioni; sopranazionale.

s.f. (non com.) l'essere supernazionale; sovranazionalità.

agg. (lett.)n 1 posto in alto, superiore | gli dei superni (o i superni), nella mitologia classica, gli dei superi; si contrappongono agli dei inferni , o dei inferin 2 (estens.) del cielo; celeste:...

s.f. (astr.) stella nova di eccezionale splendore, a causa di un fenomeno esplosivo che interessa tutto l'involucro esterno dell'astro.

s.f. alimentazione superiore al fabbisogno; superalimentazione.

agg. n 1 (lett.) superiore, che sta in alto ' gli dei superi (o i superi), nella mitologia pagana, gli dei del cielo e della terra, considerati in contrapposizione agli dei inferin 2 (bot.) si dice...

s.m. n 1 dottrina del superuomon 2 atteggiamento da superuomo.

s.m. nella tassonomia zoologica e botanica, categoria che raggruppa più ordini.

s.m. e f. [pl. m. -sti] cineasta o cineamatore che filma con pellicola in formato superotto.

anche nella grafia super 8, agg. e s.m. invar. (cine.) si dice di un tipo particolare di pellicola dan 8 mm che consente una migliore qualità dell'immagine in conseguenza di una superficie più...

s.m. perito che ha il compito di controllare tutte le perizie effettuate nel corso di un'istruttoria o di un processo.

s.f. perizia effettuata da un superperito.

s.f. petroliera di stazza superiore a 70. 000 tonnellate.

s.f. (fis.) proprietà di certi materiali metallici che, al di sopra di una determinata temperatura, sopportano deformazioni permanenti di lunghezza superiore al 100% di quella originaria.

agg. e s.m. [pl. m. -ci] (fis.) caratterizzato da superplasticità.

s.f. stato militarmente ed economicamente fortissimo.

s.m. (spec. pl.) potere, facoltà straordinaria che eccede i limiti delle capacità umane (è termine usato soprattutto nei fumetti, nella letteratura di fantascienza e sim.).

s.m. nel linguaggio corrente, prefetto cui sono stati conferiti poteri straordinari.

s.f. nel linguaggio corrente, procura della repubblica che ha competenza su tutto il territorio nazionale per il perseguimento di particolari reati: superprocura antimafia.

s.f. (non com.) sovrapproduzione.

agg. e s.m. si dice di materiale refrattario in cui la parte cristallina è fortemente predominante su quella vetrosa.

agg. [pl. m. -ci] (fis.) si dice di velocità superiore a quella del suono nell'aria (circa 1200 km/ora); si contrappone a subsonico | per estens., di ciò che è in grado di raggiungere tale...

agg. invar. che ha caratteristiche tecniche superiori a quelle dello standard.

agg. e s.m. e f. si dice di un personaggio del mondo dello spettacolo che gode di straordinario successo.

agg. e s.m. e f. che, chi è sopravvissuto: il figlio superstite ; i superstiti della sciagura agg. che resta, che rimane: le rovine superstiti di un tempio.

s.f. n 1 atteggiamento irrazionale, dettato da ignoranza, suggestione o timore, che attribuisce a cause occulte o a influenze soprannaturali avvenimenti, per lo più negativi, che possono essere...

s.f. l'essere superstizioso; tendenza, atteggiamento di chi è superstizioso: la superstiziosità di certe pratiche.

agg. n 1 che segue le superstizioni; che compie abitualmente atti di superstizionen 2 che deriva, che è dettato da superstizione: paura superstiziosa ; pratiche superstiziose s.m. [f. -a] persona...

s.f. strada a scorrimento veloce, senza attraversamenti, in genere a più corsie per ogni senso di marcia ed esente da pedaggio.

s.m. (ling.) lingua che si diffonde in un'area in cui è già in uso un'altra lingua, influendo sulle caratteristiche di questa.

s.f. (gerg.) sovrimposta.

s.m. lo stesso che supertestimone.

s.m. nel linguaggio giornalistico, il testimone che in istruttoria o nel corso di un processo è in grado di presentare prove decisive.

s.m. nella bibbia, paramento liturgico indossato dal sommo sacerdote; efod.

s.m. [pl. superuomini]n 1 nella filosofia di f. nietzsche (1844-1900), l'individuo di eccezione che riesce a dispiegare appieno le sue energie vitali affermando sugli altri la sua volontà di potenza...

agg. (lett. rar.) superfluo, inutile, vano.

v. tr. [io supervalùto , meno corretto supervàluto ecc.] sopravvalutare, spec. in senso economico: supervalutare l'usato , ritirarlo a un prezzo superiore al suo valore reale, a condizione che...

s.f. sopravvalutazione, spec. economica.

v. tr. [io supervi sióno ecc.] fare la supervisione: supervisionare un processo produttivo.

s.f. n 1 l'attività del supervisoren 2 nel teatro e in cinematografia, la direzione generale di uno spettacolo o di un film.

s.m. n 1 chi soprintende alla realizzazione di un'opera, di un programma; in partic., chi a questo scopo rivede e controlla il lavoro altruin 2 nel teatro e nell'industria cinematografica, chi ha la...

agg. e s.m. (sport) si dice di pugile appartenente a una categoria intermedia tra i pesi welter e i pesi medi.

agg. e s.m. (anat.) si dice del muscolo dell'avambraccio che provoca il movimento di supinazione.

s.f. (fisiol.) movimento dell'avambraccio mediante il quale si porta in avanti o in alto la faccia palmare della mano.

agg. n 1 si dice del corpo umano disteso sulla schiena, col viso rivolto in su; riferito alla mano, che ha la palma rivolta verso l'alto: dormire , cadere supino ; tenere le mani supine | (lett.)...

s.f. (ant. o region.) zuppa.

o soppedaneo, s.m. n 1 (lett.) panchetto per appoggiarvi i piedin 2 l'ultimo gradino dell'altare; predella.

s.f. pl. n 1 l'insieme degli oggetti che costituiscono l'arredamento di una casa o di un ufficio, una scuola ecc.: rinnovare , ordinare le suppellettili ' in archeologia, l'insieme degli oggetti...

o su per giù, non corretto supergiù, avv. (fam.) all'incirca, pressappoco: erano suppergiù cento.

agg. che ha funzione di supplemento; che serve a integrare, a sopperire a una necessità straordinaria: una razione supplementare di cibo ; durante le festività si istituiranno corse supplementari...

antiq. supplimento, s.m. n 1 aggiunta con cui si integra o completa qualcosa: richiedere un supplemento di viveri | in partic., pagamento aggiuntivo per godere di beni o di servizi accessori non...

s.m. condizione, incarico di supplente; la durata di tale incarico.

part. pres. di supplire agg. e s.m. e f. che, chi esercita temporaneamente una funzione in assenza della persona che ne è titolare: un'insegnante supplente ; il supplente del direttore.

s.f. n 1 posto, funzione di supplente; la durata di tale incarico: supplenza scolastica n 2 (dir.) istituto giuridico per cui, quando una persona o un organo collegiale non sono temporaneamente in...

agg. che costituisce un supplemento; che serve a integrare: sessione suppletiva di esami , quella che si tiene per i candidati che, per malattia o altro impedimento, non hanno potuto usufruire delle...

non corretto supplettorio , agg. (non com.) suppletivo: giuramento suppletorio.

s.f. n 1 il supplicare; parole, scritto con cui si supplica, si chiede un favore, una grazia: rivolgere una supplica a qualcuno ; presentare una supplica alle autorità | parlare in tono di supplica ,...

part. pres. di supplicare agg. e s.m. che, chi supplica: voce , sguardo supplicante ; cacciare i supplicanti in malo modo.

v. tr. [io sùpplico (poet. rar. supplìco), tu sùpplichi ecc.] chiedere qualcosa, pregare qualcuno umilmente e con fervore: supplicare il perdono da qualcuno ; lo supplicò di non partire ; ai...

s.m. [f. -trice] (non com.) chi supplica; supplicante.

agg. (non com.) che ha carattere, tono di supplica.

s.f. n 1 (ant.) supplica, preghieran 2 (antiq.) supplica scritta, ricorso rivolto a un'autoritàn 3 in roma antica, rito solenne per propiziare o ringraziare gli dei.

agg. (lett.) che supplica, supplichevole: occhi supplici s. m. e f. n 1 chi supplica, supplicanten 2 secondo un uso sacrale del mondo greco, chi si recava ai piedi di un altare o all'interno di un...

agg. che supplica, che ha tono di supplica: sguardo , voce supplichevole s.m. e f. (non com.) chi supplica; supplice § supplichevolmente avv. con tono supplichevole.

vedi supplizio.

vedi supplemento.

v. intr. [io supplisco , tu supplisci ecc. ; aus. avere]n 1 compensare a una mancanza, a un'insufficienza con qualcos'altro, sopperire; servire da complemento, da integrazione a qualcosa: supplire...

v. tr. [io supplìzio ecc.] punire, tormentare o uccidere qualcuno col supplizio; sottoporre a supplizio.

ant. supplicio, s.m. n 1 grave pena corporale; tortura: sottoporre qualcuno a supplizio ; il supplizio della flagellazione , della sete | (l'estremo , l'ultimo) supplizio , la pena di morte: i...

s.m. crocchetta di riso, con carne, mozzarella o altri ingredienti.

part. pres. di supporre agg. che manifesta supponenza; arrogante, presuntuoso: individuo , tono supponente.

s.f. atteggiamento di sdegnosa superiorità arroganza, presunzione.

agg. che si può supporre; presumibile.

v. tr. [coniugato come porre]n 1 ammettere provvisoriamente, in via di ipotesi, che una cosa sia o possa verificarsi in un dato modo; ipotizzare: supporre l'esistenza di qualcosa ; supporre che una...

v. tr. [io suppòrto ecc.]n 1 dotare di un supporton 2 (fig.) sostenere.

s.m. invar. tifoso, sostenitore di una squadra o di un campione sportivo.

meno com. sopporto, s.m. n 1 elemento, parte di un oggetto che ha funzione di appoggio o di sostegno: supporto di legno , metallico | supporto cartaceo , magnetico , (inform.) il complesso di schede...

agg. (non com.) che viene fatto e accettato per supposizione; che ha valore di supposizione: ragionamento suppositivo § suppositivamente avv. per supposizione, per congettura.

agg. (non com.) si dice di cosa non vera, ma che si suppone tale.

forma antica del part. pass. di supporre s. m. [f. -a] (ant.) persona sostituita ad altra: "i suppositi" , titolo di una commedia di l. ariosto (1509).

agg. e s.m. si dice di preparato farmaceutico solido che si introduce in cavità naturali del corpo.

s.f. n 1 il supporre, la cosa supposta; ipotesi, congettura: una supposizione fondata , probabile , assurda. dim. supposizioncella n 2 supposizione di stato o di parto , reato di chi fa risultare...

s.f. suppositorio da somministrare per via rettale.

part. pass. di supporre agg. immaginato, ammesso per congettura; presunto s.m. (non com.) supposizione, ipotesi: il supposto si è dimostrato infondato.

vedi supremo.

s.m. (non com.) suppurazione.

v. intr. [aus. essere o avere] (med.) venire a suppurazione: la ferita è suppurata (ha suppurato).

agg. (med.) di suppurazione: processo suppurativo agg. e s.m. si dice di tutto ciò che facilita e accelera la suppurazione.

s.f. (med.) processo infiammatorio con formazione di pus: la piaga è venuta a suppurazione.

v. tr. [io sùpputo ecc.] (ant.) fare un calcolo, una somma; computare.

s.f. (ant.) il supputare; computo, calcolo, somma.

s.m. movimento artistico russo affermatosi intorno al 1915; sosteneva la necessità di un'arte liberata da fini pratici e anche estetici, volta ad assecondare la pura sensibilità plastica,...

s.f. potere assoluto, supremo; preminenza, primato: la supremazia dello stato ; esercitare la supremazia in campo letterario | atto di supremazia , (st.) quello con cui nel 1534 enrico viii fu...

ant. suppremo, agg. (lett.)n 1 che è fisicamente al di sopra di tutto e di tutti: poi che noi fummo in su l'orlo suppremo / de l'alta ripa (dante purg. iv, 34-35) | (fig.) massimo, sommo: suprema...

suprìme;s.f. invar. pietanza a base di petto di pollo o di tacchino, cucinata in casseruola con una salsa assai densa; la salsa stessa.

prep. (antiq.) variante eufonica di su , usata davanti a parola iniziante per u.

prefisso presente in alcune formazioni verbali derivate dal francese o coniate sul modello di composti francesi, dal fr. sur , che continua il lat. su°per 'sopra' (surclassare , surgelare); ha le...

s.f. ciascuno dei centoquattordici capitoli in cui è diviso il testo del corano.o surah, s.m. tessuto di seta o di cotone molto morbido e pregiato.s.f. (anat.) polpaccio.

vedi sura 2.

agg. (anat.) del polpaccio: bicipite , tricipite surale.

s.f. sovralimentazione (spec. in usi tecnici).

v. tr. n 1 superare l'avversario o un concorrente in modo netto, con indiscutibile superioritàn 2 (estens.) essere nettamente superiore a qualcuno in qualcosa: nella conoscenza delle lingue ci...

s.f. nei motori a scoppio, riduzione volumetrica della camera di combustione che ha come conseguenza l'aumento del rapporto di compressione e un aumento di potenza del motore stesso.

agg. si dice di motore a scoppio caratterizzato da surcompressione.

s.m. nel bridge, dichiarazione che si oppone a una controdichiarazione.

s.m. invar. n 1 tavola lunga intorno ain 2 m su cui si può restare in equilibrio planando velocemente sulla cresta delle onde del mare mosso in prossimità della spiaggia; lo sport così praticato |...

s.m. invar. imbarcazione a fondo piatto con estremità rialzate, adatta alla navigazione tra i frangenti, tipica del cabotaggio oceanico.

agg. e s.m. (chim.) tensioattivo.

s.m. e f. invar. (sport) surfista.

s.m. lo sport del surf.

s.m. e f. [pl. m. -sti] (sport) chi pratica il surf.

s.m. surgelazione.

v. tr. sottoporre a surgelazione.

part. pass. di surgelare agg. e s.m. si dice di alimento che, portato a temperatura bassissima, si può conservare per lunghissimo tempo.

s.f. processo di congelamento a bassissima temperatura a cui vengono sottoposti alimenti crudi o precotti per garantirne la lunga conservazione, senza che ne vengano compromesse le proprietà...

vedi sorgere.

s.f. (mat.) corrispondenza univoca tra due insiemi per cui a ogni elemento del secondo corrisponde almeno un elemento del primo.

s.m. invar. n 1 sforzo, lavoro eccessivo, spec. intellettualen 2 (sport) eccesso di allenamento; superallenamento.

o surmulotto , s.m. topo grosso e aggressivo, detto com. topo di fogna o ratto di chiavica.

agg. si dice di aria in cui sia stata artificialmente aumentata la concentrazione di ossigeno.

s.m. invar. (sport) nelle gare di velocità di ciclismo su pista, posizione di equilibrio assunta dal corridore, a bicicletta ferma, in attesa del momento più adatto per scattare sorprendendo...

s.m. invar. n 1 avanzo, saldo attivo: surplus della bilancia dei pagamenti n 2 eccedenza (anche in senso negativo): surplus della produzione ; surplus della disponibilità di una merce rispetto alla...

s.f. (vet.) malattia tropicale simile al nagana, che colpisce i cammelli e altri animali; è trasmessa da tripanosomi.

agg. che oltrepassa la dimensione della realtà; che offre suggestioni fantastiche, che evoca aspetti profondi della psiche: immagine , atmosfera surreale s.m. ciò che è surreale.

s.m. movimento artistico e letterario d'avanguardia, sorto in francia dopo la prima guerra mondiale per iniziativa soprattutto di a. breton (1896-1966); si proponeva di uscire dai rigidi schemi della...

s.m. e f. [pl. m. -sti] seguace, fautore del surrealismo | usato come agg. in luogo di surrealistico : pittura surrealista.

agg. [pl. m. -ci] di, relativo al surrealismo o ai surrealisti: movimento surrealistico ; opera surrealistica § surrealisticamente avv. al modo dei surrealisti.

agg. (anat.) di, relativo al surrene (o ghiandola surrenale): arterie surrenali ; ormoni surrenali ; crisi surrenale.

s.m. (anat.) ghiandola endocrina situata sul polo superiore del rene, detta anche ghiandola surrenale.

agg. nel linguaggio giuridico, si dice di atto con cui si occulta intenzionalmente qualche particolare rilevante: dichiarazione surrettizia | (estens.) si dice di ciò che è caratterizzato da...

s.f. termine con cui, nel diritto canonico, si designa il comportamento di chi, nella richiesta di una grazia o della soluzione di una controversia, è reticente nell'esposizione dei fatti, omettendo...

agg. ricordato sopra, già citato.

agg. riferito sopra, precedentemente citato.

s.m. (fis.) processo di riscaldamento di un vapore saturo, per alzarne la temperatura oltre quella di ebollizione della fase liquida.

v. tr. n 1 riscaldare eccessivamente (anche fig.): un ambiente surriscaldato ; un'atmosfera politica surriscaldata n 2 (fis.) sottoporre a surriscaldamento.

s.m. (tecn.) dispositivo per il surriscaldamento del vapore negli impianti termici.

s.f. (burocr.) surrogazione.

agg. che si può surrogare; sostituibile: bene , prodotto surrogabile.

s.f. qualità di ciò che è surrogabile; sostituibilità.

s.m. il surrogare; surrogazione.

v. tr. [io surrògo , tu surròghi ecc. (anche io sùrrogo ecc.)]n 1 porre una cosa o una persona al posto di un'altra; sostituire: surrogare un prodotto con un altro ; un impiegato difficile da...

part. pass. di surrogare agg. si dice di ciò che si può sostituire a qualcosa; succedaneo: bene surrogato , bene che può sostituire un altro con risultati analoghi s.m. n 1 ciò che può essere...

agg. che vale a surrogare: imposte surrogatorie , (fin.) quelle che avevano la funzione di sostituire, in determinati atti e negozi, le imposte di bollo e di registro | azione surrogatoria , (dir.)...

s.f. n 1 il surrogare, l'essere surrogato ' in surrogazione di , in luogo di, come surrogato din 2 (dir.) subentro di un terzo nel pagamento di un debito: surrogazione volontaria , legale ' ...

loc. inter. in alto i cuori (come esortazione a darsi coraggio, a non farsi abbattere dalle avversità).

s.m. invar. pratica sportiva consistente nello sperimentare le proprie capacità di sopravvivenza con pochi mezzi in zone deserte o pericolose.

s.m. la pratica del survival.

s.m. e f. [pl. m. -sti] chi si dedica al survivalismo | anche come agg. in luogo di survivalistico.

agg. [pl. m. -ci] del survivalismo; di, da survivalista.

v. tr. [io survòlto ecc.] (elettr.) elevare o abbassare una tensione.

s.m. (elettr.) termine generico con cui si indicano particolari macchine elettriche che servono a elevare o abbassare la tensione fornita da un'altra sorgente.

s.f. (fis.) grandezza elettrica legata al reciproco dell'impedenza.

agg. n 1 si dice di cosa capace di subire influenze esterne (che tendono a modificare la sua condizione): una situazione suscettibile di miglioramento ; il pensiero umano è suscettibile di sviluppo n...

s.f. l'essere suscettibile; permalosità: urtare la suscettibilità di qualcuno.

s.f. n 1 (non com.) l'essere suscettivon 2 (fis.) rapporto fra l'intensità di polarizzazione di un mezzo e l'intensità del campo che la induce: suscettività elettrica , magnetica.

agg. (non com.) capace, suscettibile di ricevere attributi o determinazioni (quasi esclusivamente in usi filosofici).

s.m. (non com.) il suscitare.

v. tr. [io sùscito ecc.]n 1 (lett.) far sorgere, levare in alto (spec. fig.): il dio che atterra e suscita, / che affanna e che consola (manzoni il cinque maggio)n 2 (estens.) far nascere, destare,...

agg. [f. -trice] che suscita, fa nascere, desta: parole suscitatrici di coraggio s. m. [f. -trice] chi suscita, fa nascere: suscitatore di scandali.

s.f. frutto del susino; prugna.

s.m. albero con foglie grandi ovali, fiori bianchi e frutti a drupa dalla polpa dolce e sugosa; prugno (fam. rosacee).

ant. rar. soso [só-so], avv. (ant.) su: ond'ei levò le ciglia un poco in suso (dante inf. x, 45).

s.f. invar. stato d'animo di apprensione, di ansiosa incertezza, proprio di chi attende la soluzione di eventi drammatici; in partic., in un film o in un racconto, momento o situazione che induce...

vedi suspicione.

v. tr. e intr. [io sùspico , tu sùspichi ecc. ; aus. dell'intr. avere] (ant.) sospettare, dubitare.

o suspizione o suspezione, s.f. (ant.) sospetto, esitazione, timore ' legittima suspicione , (dir.) legittimo sospetto che, nel corso di un processo, testimoni e giudici possano essere influenzati da...

agg. (rar.) susseguente, successivo.

ant. sussequente, part. pres. di susseguire agg. (non com.) che segue, che viene dopo; successivo: giorno susseguente ; i fatti susseguenti a un evento § susseguentemente avv. di conseguenza,...

v. tr. e intr. [io susséguo ecc. ; aus. dell'intr. essere] (non com.) venire subito dopo; derivare come conseguenza: il giorno sussegue la notte ; all'eccessivo lavoro sussegue la stanchezza |...

vedi susseguente.

v. tr. [io sussìdio ecc.] provvedere di un sussidio; sovvenzionare: sussidiare un ente , un'associazione | scuole sussidiate , scuole private che vengono istituite, in luogo delle scuole statali, in...

agg. che è di sussidio: truppe sussidiarie | fermata sussidiaria , la fermata di un mezzo pubblico di linea, vicina a quella principale, che viene utilizzata quando più vetture devono fermarsi...

agg. e s.m. [f. -trice] (burocr.) che, chi sussidia: ente sussidiatore.

s.m. n 1 aiuto, soccorso: truppe mandate in sussidio | sussidi didattici , il materiale di cui sono dotate le scuole e che serve a integrare l'insegnamento; sussidi audiovisivi , i mezzi audiovisivi...

s.m. [pl. -ghi] contegno grave e sostenuto, da cui traspare una certa altezzosità: aria di sussiego ; rispondere con sussiego.

agg. pieno di sussiego: modi sussiegosi § sussiegosamente avv.

part. pres. di sussistere agg. che sussiste; che ha validità: ragioni sussistenti.

s.f. n 1 (filos.) il sussistere; l'esistere in sé | l'esistere come sostanza (detto di un soggetto rispetto alle sue qualità e ai suoi attributi)n 2 quanto occorre al sostentamento: mezzi di...

v. intr. [aus. essere , non com. avere]n 1 (filos.) esistere come realtà in sé, come sostanza, indipendentemente dal soggetto pensanten 2 nell'uso corrente, esistere, essere valido, avere...

v. intr. [aus. avere]n 1 trasalire, sobbalzare con moto spontaneo, per gioia o altra emozione: sussultare di paura n 2 muoversi bruscamente, spec. con moto dal basso verso l'alto: la terra sussultò....

s.m. n 1 piccolo balzo, trasalimento per una improvvisa emozione: nell'udire la notizia ebbe un sussulto ; dare un sussulton 2 movimento repentino, scossone, spec. con moto dal basso verso l'alto: i...

agg. che dà sussulti, che si manifesta con sussulti | in partic., si dice del movimento dovuto a onde sismiche che si propagano per vibrazioni verticali: terremoto sussultorio ; si contrappone a...

v. tr. in logica, ricondurre un concetto particolare nell'ambito di un concetto più generale | nel linguaggio giuridico, riferire un caso specifico alla norma di legge che lo contempla.

s.f. il sussumere, l'essere sussunto (nel sign. della logica o in quello giuridico): giudizio di sussunzione.

lett. susurrare, v. tr. n 1 pronunziare a bassa voce; mormorare, bisbigliare: sussurrare una frase all'orecchio n 2 dire nascostamente in segreto, spec. per criticare, disapprovare: si sussurra che...

agg. e s.m. [f. -trice] (non com.) che, chi sussurra, mormora, critica.

lett. susurrio, s.m. un sussurrare prolungato: un sussurrio di disapprovazione.

lett. susurro, s.m. il sussurrare; voce sommessa, indistinta: le sue parole si spensero in un sussurro | mormorio, fruscio: il sussurro del vento , del mare.

s.m. [f. -a] (non com.) persona che ha l'abitudine di sussurrare, di mormorare; criticone.

s.f. n 1 (region.) molla a spiralen 2 pl. le stanghette degli occhiali.

vedi sostanza.

e deriv. vedi sostanza e deriv.

e deriv. vedi sussurro e deriv.

part. pass. (ant.) stato.

s.f. n 1 (med.) l'operazione chirurgica del riunire mediante cucitura i margini di una ferita; la cucitura stessa: praticare , operare una sutura ; una sutura cicatrizzata n 2 (anat.) articolazione in...

agg. che si può suturare.

agg. (med.) di sutura, che concerne una sutura; che serve a suturare.

v. tr. n 1 chiudere, saldare con una sutura: suturare una ferita n 2 (fig.) ricomporre, ricucire.

vedi sovvenire.

vedi sughero.

avv. (ant.) su: bandiere con suvvi il giglio fiorentino (tommaseo).

meno com. su via, inter. esprime esortazione, incoraggiamento, impazienza: suvvia, calmati! ; suvvia, affrettati!.

s.f. n 1 l'azione del succhiare; in partic., detto di un lattante, l'istinto del suggere dalla mammellan 2 (non com.) ventosa.

s.f. (tosc.)n 1 (ant.) bevanda medicinale con aceto e zuccheron 2 (fig.) cosa lunga e noiosa.

v. rifl. (pop.) perdere la buona disposizione iniziale; lasciarsi andare a un comportamento passivo, negativo | essere svaccato , essere privo di motivazioni e di energia.

agg. (pop.) che si è lasciato andare, che non si impegna più svogliato, passivo.

s.m. (pop.) il comportamento di chi non ha più spirito costruttivo, positività di intenti; anche, la conclusione negativa che ne deriva (di un'iniziativa, di un lavoro).

s.m. (non com.) lo svagare, lo svagarsi; distrazione.

v. tr. [io svago, tu svaghi ecc.]n 1 distrarre, sollevare la mente da pensieri, preoccupazioni che l'affaticano; far divertire, ricreare: la passeggiata mi ha svagato ; un film che svaga n 2 far...

s.f. (non com.) svagatezza.

s.f. (lett.) l'essere svagato.

agg. (rar.) che svaga.

part. pass. di svagare agg. che vaga con l'immaginazione, che non è concentrato su ciò che fa; distratto. dim. svagatello accr. svagatone § svagatamente avv.

s.m. [pl. -ghi]n 1 lo svagare, lo svagarsi: prendersi un po' di svago n 2 ciò che svaga; divertimento, passatempo: una città con pochi svaghi.

v. tr. [io svàgolo ecc.] (tosc.) rendere svagato, distrarre | svagolarsi v. rifl. svagarsi, trastullarsi.

s.m. lo svaligiare, l'essere svaligiato.

v. tr. [io svalìgio ecc.] derubare portando via tutto quanto c'è di valore; saccheggiare: svaligiare una banca , un appartamento.

s.m. [f. -trice] chi svaligia.

v. tr. [io svalùto (meno corretto s vàluto) ecc.]n 1 attribuire un valore economico minore: svalutare un bene , una merce ; svalutare la moneta , effettuarne la svalutazionen 2 (fig.) sminuire,...

s.f. perdita di valore di una moneta rispetto a una valuta estera (o all'oro); aumento della quantità di moneta nazionale necessaria per acquistare un'unità di moneta estera | nell'uso corrente,...

v. intr. [aus. avere o essere] (region.)n 1 uscire con vampe, con vapore; divampare: il calore , la fiamma svampa n 2 cessare la vampa; diminuire di calore (anche fig.): l'ira svampò presto.

v. intr. [io svampisco, tu svampisci ecc.; aus. essere] (region.)n 1 svanire, evaporaren 2 (fig.) svigorirsi, venir meno: l'interesse per la musica gli è svampito ben presto.

part. pass. di svampire agg. e s.m. [f. -a] (region.) che, chi è svanito, superficiale, leggero: un vecchio svampito ; fare la svampita.

s.m. (lett.) lo svanire: svanimento di un suono.

v. intr. [io svanisco, tu svanisci ecc.; aus. essere]n 1 perdere a poco a poco la forza, l'intensità: gli odori svaniscono col tempo ; la memoria svanisce con l'età | in senso materiale,...

part. pass. di svanire agg. n 1 che ha perso la forza, l'intensità, il vigore: un profumo svanito ; mente svanita n 2 si dice di persona che non ha più la pienezza delle sue forze mentali: mi...

agg. che è in svantaggio, in una condizione di inferiorità rispetto agli altri: essere , sentirsi svantaggiato agg. e s.m. [f. -a] (sociol.) si dice di chi presenta limitazioni dovute a fattori...

s.m. n 1 condizione sfavorevole, stato di inferiorità rispetto ad altri; pregiudizio, danno: quello che per te è un vantaggio per me è uno svantaggio n 2 in gare sportive, competizioni e altri...

agg. che è causa di svantaggio; sfavorevole: patto svantaggioso ; posizione svantaggiosa § svantaggiosamente avv.

s.f. n 1 nome italiano di una vecchia moneta argentea austriaca da venti soldin 2 pl. (dial.) il denaro, i quattrini.

s.m. lo svaporare.

v. intr. [io svapóro ecc.; aus. essere]n 1 di liquido, perdere le qualità essenziali, soprattutto l'odore o il sapore, sotto forma di vapori; per estens., evaporare: il profumo è svaporato ;...

part. pass. di svaporare agg. n 1 di liquido, che ha perso la sua parte essenziale, l'odore o il sapore, sotto forma di vapore: liquore svaporato n 2 (fig.) di persona, svanito, svampito: una...

s.f. (non com.) svaporamento.

s.m. lo svariare.

v. tr. [io svàrio ecc.]n 1 (non com.) rendere vario, più vario, più attraente: svariare i toni , i colori n 2 (fig.) divagare, divertire: svariare i ragazzi | v. intr. [aus. essere e avere]...

s.f. (non com.) qualità di ciò che è svariato, vario.

part. pass. di svariare agg. n 1 che ha molte varietà vario, molteplice: uno spettacolo svariato ; un mazzo di fiori svariati n 2 pl. molti e diversi: un'automobile prodotta in svariati modelli ;...

s.m. (ant.) divario; differenza.

s.m. grosso errore, soprattutto linguistico; strafalcione.

s.m. svasatura.

v. tr. n 1 riferito a piante, toglierle da un vaso per cambiare la terra o per ripulire le radicin 2 modellare a forma di tronco di cono: svasare una gonna , farla scampanata, più ampia verso il...

part. pass. di svasare agg. fatto a forma di tronco di cono | albero svasato , coi rami tagliati in modo che formino un tronco di cono rovesciato | gonna svasata , scampanata | prora svasata , a...

s.f. n 1 lo svasare, l'essere svasato; la parte svasata: la svasatura di una gonna n 2 (arch.) forma dello spazio delimitata da archi, arcate o aperture a forte sguancio.

s.m. (arch.) svasatura.

o suasso, s.m. grosso uccello di palude bianco e nero, con un ciuffo di piume sul capo e le zampe poste all'indietro, che gli conferiscono la caratteristica posizione eretta (ord. columbiformi).

s.f. antico simbolo magico-religioso diffuso presso varie popolazioni indoeuropee, costituito da una croce a quattro braccia terminanti con un segmento ad angolo retto volto a sinistra; fu assunto...

s.m. lo svecchiare; rinnovamento.

v. tr. [io svècchio ecc.] liberare dal vecchiume; rinnovare, rimodernare: svecchiare il guardaroba ; svecchiare un'organizzazione ; svecchiare la cultura.

v. tr. [io svéccio ecc.] liberare dalla veccia: svecciare il grano.

o svecciatore , s.m. macchina agricola costituita da un tamburo cilindrico con la superficie interna alveolata, usata nell'industria molitoria per separare semi aventi forme e dimensioni diverse, e...

agg. della svezia | fiammifero svedese , fiammifero di legno che si accende solo se sfregato su fosforo rosso | pannolino (svedese) , pannolino assorbente per neonati costituito da cellulosa in...

s.f. n 1 lo svegliare, lo svegliarsi: la sveglia è alle sei | sveglia! , si dice a chi non vuole alzarsi o a chi si mostra svogliato e pigron 2 soneria o altro segnale con cui si sveglia qualcuno:...

s.m. (rar.) lo svegliare, lo svegliarsi.

v. tr. [io svéglio ecc.]n 1 scuotere dal sonno; destare: svegliare qualcuno con un rumore ; non lo sveglierebbero neppure le cannonate , (fig.) si dice di chi ha il sonno molto pesanten 2 (fig.)...

s.m. n 1 negli orologi antichi, quadrante della sveglian 2 (fam.) incitamento, stimolo a svegliarsi, a scaltrirsi: dare lo svegliarino a qualcuno , richiamarlo al dovere.

s.f. (non com.) lo svegliare, lo svegliarsi.

s.f. (non com.) l'essere sveglio (in senso fig.): svegliatezza di mente.

part. pass. di svegliare agg. (ant.) sveglio (anche fig.): li occhi svegliati rivolgendo in giro (dante purg. ix, 35).

s.m. n 1 un tempo, uomo che la mattina provvedeva a svegliare le persone a un'ora stabilitan 2 strumento in grado di emettere un rumore a ore prestabilite, usato spec. nei monasteri medievali; è...

agg. n 1 che non dorme, che veglia: restare sveglio tutta la notte n 2 (fig.) d'ingegno pronto e vivace: un ragazzo sveglio n 3 (fig. fam.) astuto, scaltro.

s.m. (non com.) lo svelare, l'essere svelato.

v. tr. [io svélo ecc.]n 1 (non com.) togliere il velon 2 (fig.) rendere palese, manifesto; rivelare: svelare un segreto | scoprire, manifestare: svelare le proprie intenzioni | svelarsi v. rifl. ...

s.m. [f. -trice] (non com.) chi rivela un segreto o una cosa nascosta.

s.f. rimozione delle velature sovrapposte che coprono un dipinto antico.

v. tr. [io sveléno ecc.] svelenire | svelenarsi v. rifl. svelenirsi.

v. tr. [io svelenisco, tu svelenisci ecc.]n 1 privare del veleno: svelenire un preparato n 2 (fig.) liberare dal risentimento, dal rancore: la presentazione delle scuse lo ha svelenito | mitigare,...

v. tr. [pres. io svèllo o svèlgo , tu svèlli ecc.; pass. rem. io svèlsi, tu svellésti ecc.; congiunt. pres. io svèlla o svèlga ecc. ; part. pass. svèlto] (lett.) togliere, strappare con...

s.m. (rar.) lo svellere: svellimento di un arbusto.

s.f. n 1 l'essere svelto, rapido, velocen 2 (estens.) agilità, snellezza: sveltezza di movimenti n 3 (fig.) prontezza d'ingegno.

s.m. lo sveltire, lo sveltirsi: lo sveltimento della circolazione stradale.

s.f. (volg.) rapporto sessuale non preceduto da preliminari amorosi e concluso rapidamente.

v. tr. [io sveltisco, tu sveltisci ecc.]n 1 rendere più svelto, più pronto, più sveglio: vivere in città l'ha sveltito n 2 rendere rapido, veloce: la nuova autostrada sveltirà il traffico n 3...

agg. n 1 che agisce con prontezza, rapidità | svelto di mano , che ha l'abitudine di rubare o di venire alle mani | svelto di lingua , linguacciuto o maldicenten 2 veloce, spedito: camminare con...

s.m. (non com.) lo svenare, lo svenarsi (anche fig.).

v. tr. [io svéno ecc.]n 1 uccidere tagliando le vene; dissanguaren 2 (fig.) privare qualcuno di tutto ciò che possiede; portare alla rovina: mi vuol svenare! | svenarsi v. rifl. n 1 uccidersi...

s.f. (rar.) svenamento.

v. tr. [coniugato come vendere] vendere sotto costo o a un prezzo molto inferiore a quello normalmente praticato: svendere tutta la merce per chiusura dell'esercizio.

s.f. lo svendere, l'essere svenduto: svendita di fine stagione.

s.f. (non com.) svenevolezza.

agg. che ha o mostra una sensibilità eccessiva o affettata; sdolcinato, lezioso: che donna svenevole! ; maniere , atteggiamenti svenevoli s. m. e f. persona svenevole: fare lo svenevole §...

s.f. n 1 l'essere svenevolen 2 atto svenevole.

s.m. perdita momentanea dei sensi, della coscienza: avere uno svenimento ; essere soggetto a svenimenti.

v. intr. [coniugato come venire ; aus. essere] perdere i sensi: svenire per il dolore , per la debolezza , per il caldo eccessivo ; sentirsi svenire | fare svenire , (iperb.) procurare un fastidio,...

v. tr. [io sventàglio ecc.]n 1 far vento col ventaglio su qualcosa: stava sul divano a sventagliarsi il viso n 2 (estens.) agitare come un ventaglio: gli sventagliò sotto il naso un biglietto da...

s.f. n 1 lo sventagliaren 2 disposizione a ventaglio; insieme di oggetti disposti a ventaglion 3 raffica di un'arma automatica: dal mitra partì una sventagliata.

v. tr. [io svènto ecc.]n 1 (ant.) far uscire aria o un altro gas da un recipiente che li contenga | sventare una mina , neutralizzarla mediante l'apertura del fornello, in modo che i gas risultino...

s.f. (non com.) sventatezza.

s.f. n 1 l'essere sventaton 2 atto, comportamento da sventato.

part. pass. di sventare agg. si dice di persona che agisce senza riflettere; incauto, sbadato, sconsiderato | alla sventata , in modo sventato, incautamente: agire alla sventata s.m. [f. -a]...

s.f. (fam)n 1 ventola | orecchie a sventola , con il padiglione molto sporgente in avantin 2 percossa data con la mano aperta; schiaffo | nel pugilato, colpo inferto descrivendo col braccio un ampio...

s.m. lo sventolare, l'essere sventolato.

v. tr. [io svèntolo ecc]n 1 agitare qualcosa al vento o per far vento: sventolare il fazzoletto , il ventaglio n 2 far vento a qualcuno, a qualcosa: sventolarsi il viso ; sventolare il fuoco , per...

s.f. lo sventolare o lo sventolarsi una volta sola o per poco: dare una sventolata al fuoco. dim. sventolatina.

s.m. un vivace e continuo sventolare: sventolio di bandiere.

s.m. n 1 lo sventrare, l'essere sventrato: lo sventramento di un pesce ; lavori di sventramento di una zona urbana ; lo sventramento di un centro storico n 2 (med.) rilasciamento dei muscoli...

v. tr. [io svèntro ecc.]n 1 togliere le interiora a un animale prima di cucinarlo: sventrare un pollo n 2 trafiggere al ventre, ferendo o uccidendon 3 (estens.) demolire edifici e quartieri di una...

s.f. lo sventrare, il pulire un animale delle interiora: dare una sventrata al tacchino. s.f. (pop.) scorpacciata.

part. pass. di sventrare agg. nei sign. del verbo | (pop.) che mangia insaziabilmente.

s.f. n 1 sorte avversa: essere perseguitato dalla sventura n 2 avvenimento che provoca danno o dolore; sciagura: fu colpito da gravi sventure | compagni di sventura , persone che sopportano insieme...

agg. n 1 colpito, perseguitato dalla sventura: un giovane sventurato n 2 (lett.) che arreca sventura, che è causa di sventura: una scelta sventurata , un giorno sventurato , in cui sia accaduta...

part. pass. di svenire agg. privo di sensi; colpito da svenimento.

v. intr. [io sverdisco, tu sverdisci ecc.; aus. essere] (non com.) perdere il verde, la freschezza (anche fig.).

v. tr. [io svérgo, tu svérghi ecc.]n 1 ridurre in verghe: svergare l'acciaio n 2 (mar.) sciogliere una vela dal suo sostegno.

s.m. lo sverginare, l'essere sverginato.

v. tr. [io svérgino ecc.]n 1 togliere la verginitàn 2 (fig. scherz.) usare qualcosa per la prima volta.

s.m. lo svergognare, l'essere svergognato.

v. tr. [io svergógno ecc.]n 1 far vergognare qualcuno muovendogli aspri rimproveri; esporre al biasimo, alla disapprovazione: svergognare pubblicamente una persona n 2 smascherare le colpe, le...

s.f. qualità di chi è svergognato; impudenza.

part. pass. di svergognare agg. e s.m. [f. -a] che, chi è stato svergognato; in partic., si dice di persona a cui siano state pubblicamente rinfacciate le proprie colpe.agg. e s.m. [f. -a] che,...

s.m. deformazione di una superficie o di un pezzo meccanico: svergolamento alare.

v. tr. [io svérgolo ecc.] deformare una superficie | svergolarsi v. rifl. subire uno svergolamento.

v. intr. [io svèrlo ecc.; aus. avere] detto della verla, emettere il suo tipico verso | (estens.) riferito a uccelli in genere, cantare: un uccellino vero, uno che sverli / e mi consoli della mia...

s.m. n 1 lo svernare: lo svernamento del bestiame n 2 (biol.) ibernazione.

v. intr. [io svèrno ecc.; aus. avere]n 1 trascorrere l'inverno in luoghi dal clima mite o più mite, al riparo dai rigori della stagione: portare le pecore a svernare in pianura ; i soldati...

part. pres. di sverniciare agg. e s.m. si dice di sostanza o prodotto che svernicia; sverniciatore.

v. tr. [io svernìcio ecc.] togliere la vernice.

s.m. n 1 [f. -trice] operaio addetto a operazioni di sverniciaturan 2 solvente per togliere la vernice.

s.f. lo sverniciare, l'essere sverniciato.

s.m. (non com.) lo svernare; svernamento.

s.f. (tosc.)n 1 l'essere sversaton 2 atto, comportamento sversato.

agg. (tosc.) sgraziato, sgarbato.

s.f. scheggia lunga e sottile di legno o altro materiale.

v. tr. [io svérzo o svèrzo ecc.]n 1 tagliare sverze; scheggiare: sverzare il legno n 2 chiudere con sverze: sverzare le fessure di una finestra | sverzarsi v. rifl. scheggiarsi, rompersi in...

s.m. spago ritorto che serve per fare il cordone della frusta; anche, la cordicella sottile di canapa posta in fondo al cordone per farla schioccare.

v. tr. [io svéscio ecc.] (tosc.) dire senza ritegno; palesare, spiattellare.

v. tr. [io svescico, tu svescichi ecc.] (pop.) coprire di vesciche: svescicarsi il braccio con l'olio bollente | svescicarsi v. rifl. ustionarsi coprendosi di vesciche.

v. tr. [io svèsto ecc.]n 1 togliere le vesti; spogliare: svestire il bambino | (estens.) togliere tutto ciò che serve da rivestimento: svestire un libro della copertina ; svestire il riso della...

part. pass. di svestire agg. privo di vesti; privo di rivestimento | riso svestito , privato della pula.

s.f. lo svestire, lo svestirsi.

s.m. (rar.) svettatura.

v. tr. [io svétto ecc.] tagliare la cima dei rami che crescono più rigogliosi degli altri, in modo da pareggiarli a questi: svettare un pino , una siepe | v. intr. [aus. avere]n 1 spiccare,...

s.m. arnese per svettare gli alberi.

s.f. lo svettare un albero o una siepe.

agg. n 1 che si riferisce alla svevia, regione storica della germania sud-occidentale, o all'antica popolazione che l'abitavan 2 della dinastia degli hohenstaufen (casa di svevia): gli imperatori...

s.m. n 1 lo svezzare, l'essere svezzaton 2 il periodo in cui il bambino passa da un'alimentazione esclusivamente lattea a una più ricca e varia.

v. tr. [io svézzo ecc.]n 1 far perdere un vizio, un'abitudine; disabituare a qualcosa: svezzare qualcuno dal fumo n 2 porre termine all'allattamento del bambino per abituarlo a un'alimentazione...

s.m. n 1 lo sviare, lo sviarsi, l'essere sviato | sviamento di potere , in diritto amministrativo, uso illegittimo di una facoltà per uno scopo diverso da quello previsto dalla leggen 2 detto di un...

v. tr. n 1 far uscire dalla direzione, deviare (anche fig.): sviare un colpo , le indagini | sviare un discorso , portarlo su un argomento diverson 2 (fig.) allontanare qualcuno dalle proprie...

part. pass. di sviare agg. e s.m. [f. -a] si dice di persona traviata, volta al male.

s.m. dispositivo che fa deragliare i veicoli ferroviari quando la loro marcia non è più controllabile.

agg. e s.m. [f. -trice] (non com.) che, chi svia (spec. fig.).

v. intr. [io svìcolo ecc.; aus. essere e avere] infilare un vicolo, una traversa per evitare qualcuno | (estens.) sfuggire, svignarsela.

v. intr. [aus. essere] allontanarsi in fretta, di nascosto: diede un'occhiata a destra e a sinistra da che parte ci fosse men gente, e svignò di là (manzoni p. s. xxxiv) | usato spec. con la...

s.m. lo svigorire, lo svigorirsi, l'essere svigorito.

v. tr. [io svigorisco, tu svigorisci ecc.] togliere vigore, indebolire: svigorire il corpo , la mente ; svigorire l'autorità di qualcuno | v. intr. , svigorirsi v. rifl. perdere vigore,...

s.m. lo svilire, l'essere svilito; svalutazione.

s.m. (rar.) lo svilire.

v. tr. [io svilisco, tu svilisci ecc.]n 1 togliere valore, pregio; rendere vile: svilire un sentimento n 2 svalutare.

s.m. lo svillaneggiare, lo svillaneggiarsi, l'essere svillaneggiato.

v. tr. [io svillanéggio ecc.] trattare con villania; ingiuriare | svillaneggiarsi v. rifl. rivolgersi villanie.

agg. n 1 che si può svilupparen 2 (mat.) si dice di superficie in corrispondenza biunivoca con i punti di un piano, tale da conservare le distanze e le proprietà metriche.

s.m. (rar.) sviluppo.

v. tr. n 1 (lett.) sciogliere un viluppo; svolgere: il serpente sviluppa le sue spire | (fig.) liberare: acciò che io, consolata morendo, mi sviluppi da queste pene (boccaccio dec. x, 7)n 2...

part. pass. di sviluppare agg. n 1 che ha raggiunto un buon grado di sviluppo: una pianta sviluppata ; un paese economicamente poco sviluppato n 2 detto di persona, che è giunto alla pubertà: una...

s.m. n 1 [f. -trice] chi sviluppa; in partic., chi realizza uno sviluppo fotograficon 2 soluzione contenente sostanze riducenti e stabilizzanti usata per sviluppare pellicole.

s.f. attrezzatura usata per trattare pellicole cinematografiche e fotografiche.

s.m. n 1 lo sviluppare, lo svilupparsi; espansione, ampliamento: un'industria in pieno sviluppo ; dare sviluppo a un'iniziativa ; sfavorire , ritardare , rallentare lo sviluppo di un'attività |...

v. tr. togliere il vino dai tini dopo la fermentazione, per metterlo nelle botti.

s.m. [f. -trice] chi fa la svinatura.

s.f. lo svinare | l'operazione con cui, dopo la fermentazione, si separa il vino dalle vinacce.

s.m. lo svincolare, lo svincolarsi, l'essere svincolato.

v. tr. [io svìncolo ecc.] liberare da un vincolo: svincolare un terreno da un'ipoteca | svincolare merci , bagagli , ritirarli pagandone il trasporto o il dazio | svincolarsi v. rifl. liberarsi da...

s.m. n 1 lo svincolare; svincolamento: lo svincolo dei bagagli n 2 complesso di costruzioni per l'entrata o l'uscita di una o più correnti di traffico da un grande asse stradale | svincolo...

s.m. (non com.) sviamento.

v. tr. (fam.) lusingare, adulare: sviolinare i superiori.

s.f. (fam.) lo sviolinare; discorso fatto per adulare, per lusingare.

s.f. (fam.) adulazione sfacciata.

s.f. nei giochi con la palla, colpo difettoso dato di striscio.

v. tr. [io svìrgolo ecc.] nei giochi con la palla, dare una svirgola: svirgolare il pallone.

s.f. svirgola.

v. tr. privare della forza, del vigore virile (spec. fig.): costumi svirilizzati.

s.m. lo svisare, il travisare.

v. tr. n 1 (ant.) sfigurare, sfregiaren 2 (fig.) alterare, travisare: svisare un fatto di proposito.

s.m. (non com.) lo sviscerare, lo sviscerarsi, l'essere sviscerato.

v. tr. [io svìscero ecc.]n 1 togliere i viscerin 2 (fig.) esaminare, studiare a fondo: sviscerare un argomento | sviscerarsi v. rifl. dare dimostrazione affettata o eccessiva d'affetto, di stima...

s.f. l'essere sviscerato | espressione affettata o eccessiva d'affetto, di stima.

part. pass. di sviscerare agg. n 1 appassionato, profondo: amore , attaccamento sviscerato n 2 (spreg.) eccessivo, esagerato: appena smontato, fece i più sviscerati complimenti all'innominato ...

s.f. errore, per lo più non grave, dovuto a distrazione o fretta: commettere una svista.

s.m. n 1 lo svitaren 2 (sport) nel sollevamento pesi, l'oscillazione irregolare della sbarra nel momento in cui l'atleta sta concludendo il sollevamento.

v. tr. n 1 allentare o togliere una vite o una madrevite o un dispositivo con attacco a vite: svitare i bulloni , un tappo n 2 staccare pezzi tenuti assieme da viti: svitare una ruota | svitarsi v....

part. pass. di svitare agg. n 1 non più fissato da vitin 2 (fam.) si dice di persona stravagante, bizzarra s.m. [f. -a] persona svitata.

s.f. lo svitare: l'avvitatura e la svitatura di un bullone.

v. tr. [io svitìcchio ecc.] sciogliere ciò che è avviticchiato | sviticchiarsi v. rifl. liberarsi da ciò che avviticchia.

v. tr. [io svìzio ecc.] (non com.) togliere il vizio | sviziarsi v. rifl. (non com.) perdere il vizio.

s.f. medaglione di carne trita che si cuoce in padella o ai ferri.

agg. della svizzera | guardia svizzera , corpo armato pontificio fondato nel sec. xvi e formato da soldati e ufficiali svizzeri, ai quali è affidata la custodia della persona del papa s.m. n 1 [f....

agg. che non ha più voce per aver gridato o parlato troppo: una persona svociata.

v. tr. [io svòglio ecc.] (non com.) togliere, far perdere la voglia, l'interesse: le distrazioni svogliano i ragazzi dallo studio | svogliarsi v. rifl. perdere la voglia, l'interesse: svogliarsi...

s.f. l'essere abitualmente svogliato.

s.f. l'essere svogliato; il non avere voglia di fare: svogliatezza nello studio.

part. pass. di svogliare agg. che non ha voglia di fare qualcosa o che la fa senza interesse: uno scolaro , un lettore svogliato | annoiato, senza iniziativa; pigro: sentirsi svogliato s.m. [f....

v. intr. [io svolàcchio ecc.; aus. avere] volare qua e là, con piccoli voli: nel chiuso dell'ortino svolacchia / il gufo (montale).

v. intr. [io svólo ecc.; aus. avere] (lett.) volare via; svolazzare | passare in volo: ecco una prima rondine che svola (pascoli).

s.m. (non com.) lo svolazzare.

v. intr. [aus. avere]n 1 volare qua e là senza direzione (anche fig.): le farfalle svolazzano ; svolazzare da un pensiero a un altro n 2 essere agitato, mosso disordinatamente dal vento: i fogli...

s.m. (non com.) uno svolazzare continuo.

s.m. n 1 lo svolazzare; svolazzamenton 2 lembo svolazzante di abiton 3 abbellimento calligrafico: firma con lo svolazzo n 4 (fig.) ornamento superfluo: una prosa piena di svolazzi.

v. tr. [coniugato come volere] (non com.) non volere più quello che si è voluto prima; disvolere.

poet. svolvere, v. tr. [coniugato come volgere]n 1 sciogliere, spiegare una cosa avvolta o ciò che è involto: svolgere un gomitolo , una pezza di stoffa ; svolgere un pacco n 2 (fig.) esporre...

s.m. n 1 lo svolgere, lo svolgersi, l'essere svolto: lo svolgimento di una matassa ; lo svolgimento di un lavoro , di una tesi ; ricostruire lo svolgimento dei fatti n 2 nel linguaggio scolastico, il...

agg. e s.m. [f. -trice] (rar.) che, chi svolge.

s.m. (lett.) il volar via, l'alzarsi in volo di molti uccelli insieme: un bianco svolio di colombelle (pascoli).

s.m. (lett.) il volar via; volo sfuggente.

s.f. n 1 lo svoltare: svolta a destra , a sinistra ; divieto di svolta n 2 punto in cui una strada o anche un corso d'acqua descrive una curva: le strade di montagna sono piene di svolte | fare una...

s.m. (non com.) lo svoltare.

v. intr. [io svòlto ecc.; aus. avere]n 1 cambiare direzione, curvare: svoltare a destra , a sinistra ; l'automobile si è capovolta perché ha svoltato troppo bruscamente n 2 (fig. fam.) cambiare...

s.f. lo svoltare; svolta, curva: alla prima svoltata sulla destra troverai un'edicola.

s.f. (non com.) lo svoltare, lo svolgere ciò che era avvolto.

part. pass. di svolgere agg. trattato, sviluppato per esteso: una raccolta di temi svolti. s.m. (non com.) svolta | dosso: sparivano... dietro gli svolti verdi (campana).

s.m. (non com.) lo svoltolare, lo svoltolarsi, l'essere svoltolato.

v. tr. [io svòltolo ecc.]n 1 svolgere ciò che è avvolto o involto: svoltolare un pacco , un rotolo di carta n 2 (non com.) voltolare; far girare e rigirare: svoltolare un tronco d'albero |...

vedi svolgere.

o svotamento , s.m. lo svuotare, lo svuotarsi, l'essere svuotato.

o svotare , v. tr. [io svuòto ecc.; in tutta la coniugazione si conserva il dittongo -uo- anche fuori d'accento] vuotare completamente; privare di ogni contenuto (anche fig.): svuotare un...

agg. invar. si dice di ciò che appartiene o si riferisce a una popolazione bantu che abita l'africa centrale: lingua swahili s.m. invar. n 1 [anche f] appartenente alla popolazione swahilin 2...

s.m. invar. nel linguaggio finanziario, credito reciproco a breve termine (tre-sei mesi rinnovabili) fra le banche centrali dei paesi aderenti al fondo monetario internazionale.

s.m. invar. (inform.) tecnica per cui le informazioni pertinenti a una singola attività, momentaneamente sospesa, vengono trasferite temporaneamente dalla memoria centrale alla memoria ausiliaria,...

v. tr. (elettr.) in un circuito a corrente alternata, far sì che la differenza di fase fra tensione e corrente sia di novanta gradi, condizione in cui la potenza media assorbita è nulla.

s.m. invar. pullover sportivo di foggia molto ampia.

s.m. invar. n 1 (mus.) elemento soggettivo dell'esecuzione jazz, che si identifica con la tensione ritmica del brano ed è espresso dal gioco delle accentuazioni, degli anticipi e dei ritardi |...

s.m. invar. n 1 interruttore | dispositivo a scatto che consente di impostare il parametro di funzionamento di un congegno con una scelta tra due o più posizionin 2 (inform) istruzione che in un...

s.m. uno dei tre tipi fondamentali di struttura delle spugne; rappresenta lo stadio di passaggio fra l'ascon e il leucon.

s.m. invar. congresso di studiosi; simposio.

séparé;s.m. invar. nei locali pubblici, camera o salottino isolati dal resto dell'ambiente; parte di un locale isolata mediante paraventi, tramezzi e sim.pron. pers. rifl. m. e f. di terza pers....

sì 1;avv. n 1 si usa nelle risposte come equivalente di un'intera frase affermativa (può essere ripetuto o rafforzato): "hai capito?" "sì" ; "verranno anche loro?" "sì" ; anche, "sì, sì" , "sì...