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Tutti i 473 termini del nostro dizionario che iniziano con la lettera «Z»

s.f. o m. ventiseiesima e ultima lettera dell'alfabeto (ventunesima dell'alfabeto italiano tradizionale), il cui nome è zeta ; rappresenta l'affricata alveolare sorda (zio , marzo , partenza ,...

o zabaglione , s.m. n 1 crema che si ottiene cuocendo a bagnomaria rosso d'uovo montato con zucchero e diluito con marsala o altro vino liquoroso: sbattere uno zabaione ; paste , caramelle , gelato...

s.m. insetto coleottero di piccole dimensioni con corpo ovale allungato di colore nerastro; è dannoso alle graminacee e in particolare alle piante di frumento, delle quali divora i germogli.

inter. voce onom. che riproduce il rumore di un colpo secco, spec. se dato con un oggetto tagliente: zac!, con un colpo di scure tagliò il ramo.

s.f. , antiq. zacchero s.m. ,n 1 schizzo di fango sui vestiti o sulle scarpe; pillacchera: ha un abito pieno di zacchere n 2 (fig. non com.) inezia, bagattella, cosa da nulla.

s.m. [f. -a] (fam.) chi s'inzacchera | (estens.) persona trasandata, sudicia.

agg. pieno di zacchere, inzaccherato: un vestito zaccheroso.

inter. voce onom. analoga a zac.

vedi zaffe.

vedi zaffera.

s.m. negli antichi velieri da guerra, manovra di sgombero delle brande per approntare la nave al combattimento.

v. tr. turare o tamponare con uno zaffo: zaffare una botte ; zaffare una ferita.

s.f. n 1 ondata improvvisa di cattivo odore: una zaffata di tanfo n 2 getto o spruzzo di liquido o di sostanza gassosa che colpisce d'un tratto: essere investito da una zaffata di fumo. s.f. (non...

s.f. lo zaffare, l'essere zaffato.

o zaff, inter. voce onom. che riproduce il rumore di un colpo secco e improvviso, o indica il gesto rapido con cui si afferra o si sottrae qualcosa: si avvicinò e zaffe! le prese la borsa.

o zaffara, s.f. vernice di colore turchino cupo o violetto, usata nell'industria della maiolica.

agg. (non com.)n 1 che contiene zafferano: risotto zafferanato n 2 che ha il colore dello zafferano.

s.m. n 1 pianta erbacea con fiori violacei a imbuto, i cui stimmi essiccati costituiscono una droga in forma di polvere gialla, usata in medicina e in cucina come condimento aromatizzante; croco (fam....

s.m. (bot.) lo stesso che cartamo.

inter. voce onom. analoga a zaffe.

agg. (non com.)n 1 di zaffiro: pietra zaffirina n 2 simile a zaffiro, che ha il colore dello zaffiro: cielo zaffirino.

ant. saffiro, s.m. n 1 varietà di corindone di colore azzurro trasparente, usata come pietra preziosa | zaffiro d'acqua , pietra dura di colore azzurro chiaro, simile allo zaffiro ma di composizione...

s.m. n 1 tappo di legno di forma tronco-conica, rivestito di stoppa o di tessuto, usato per chiudere il foro della botte o del tino; anche, sorta di cavicchio con cui si chiude la cannella della...

s.f. la raccolta della canna da zucchero a cuba.

s.f. arma primitiva simile a una lancia piccola e leggera, con punta di ferro a foglia di olivo: questo la inconscia zagaglia barbara / prostrò (carducci).

s.f. (rar.) colpo di zagaglia.

s.f. (ant.)n 1 fune molto grossan 2 beffa, scherno.

s.f. il fiore degli agrumi, spec. dell'arancio e del limone | l'essenza estratta da tali fiori.

s.f. n 1 (ant.) fettuccia, nastron 2 striscia scura lungo la schiena degli equidi, spec. degli asini.

agg. e s.m. e f. [pl. m. -ti] che, chi appartiene a una setta musulmana sciita moderata, attualmente diffusa nello yemen.

s.m. n 1 sacco di materiale impermeabile o di grossa tela per riporvi arnesi, provviste, vestiario ecc.; si porta appeso alle spalle per mezzo di apposite cinghie ed è usato spec. da soldati,...

agg. e s.m. e f. zairiano.

agg. dello zaire s.m. [f. -a] abitante, nativo dello zaire.

s.f. nome comune a un gruppo di leghe zinco-alluminio a elevato contenuto di zinco e con piccole quantità di rame e manganese, usate nella produzione di getti in conchiglia a pressofusione (p. e. ...

s.m. [pl. -chi] larga e lunga sopravveste con cappuccio, usata un tempo dai turchi e dai popoli orientali in genere.

agg. dello zambia s.m. [f. -a] abitante, nativo dello zambia.

s.m. invar. meticcio americano i cui genitori sono uno indio e l'altro nero di origine africana.

s.f. (ant.)n 1 cameran 2 gabinetto di decenza.

o zambraccola [zam-bràc-co-la], s.f. (ant.)n 1 cameriera sudicia e sciattan 2 (estens.) prostituta.

s.f. n 1 ciascuno degli arti degli animali; in partic., la parte dell'arto che tocca terra: le zampe del cavallo , del cane , della gallina , della mosca ; le zampe anteriori , posteriori dei...

v. intr. [aus. avere]n 1 detto di animali, spec. cavalli, battere il terreno da fermo, con la zampa anteriore, per inquietudine o impazienza | (non com.) tirare calci, dare zampaten 2 (rar.) detto di...

s.f. n 1 colpo dato con la zampa | la zampata del leone , (fig.) azione particolarmente efficace con cui una persona esperta risolve una situazione; colpo vincenten 2 (estens.) riferito a persona,...

v. intr. [io zampéggio ecc. ; aus. avere] (non com.) battere il suolo con la zampa.

v. intr. [io zampétto ecc. ; aus. avere]n 1 camminare muovendo rapidamente le zampe (detto di animali piccoli)n 2 (scherz.) camminare a piccoli passi, saltellare (detto spec. di bambini).

s.m. n 1 dim. di zampa n 2 (gastr.) zampa macellata e lessata del maiale, del vitello o dell'agnello.

s.m. (non com.) lo zampillare.

part. pres. di zampillare agg. che zampilla: acque zampillanti.

v. intr. [aus. essere e avere] uscir fuori a zampillo: l'acqua zampilla dalla roccia ; il sangue zampillava dalla ferita.

s.m. n 1 insieme di molti zampillin 2 uno zampillare continuo.

s.m. getto, per lo più sottile, di acqua o di altro liquido che esce con impeto da una stretta apertura e si innalza alquanto per ricadere poi in basso: gli zampilli della fontana.

s.m. dim. di zampa | mettere lo zampino in una faccenda , (fig.) intromettervisi in modo più o meno coperto per far volgere le cose secondo le proprie intenzioni | il diavolo ci ha messo lo zampino...

s.m. n 1 spirale composta di sostanze la cui lenta combustione produce un fumo che uccide o allontana le zanzare e altri insettin 2 (scherz.) sigaretta di tabacco scadente.

ant. o poet. sampogna, s.f. strumento a fiato di origine pastorale simile alla cornamusa; è costituito da una o più canne sonore fissate ad altrettante aperture di un otre di pelle, entro cui si...

v. intr. [io zampógno ecc. ; aus. avere] (non com.) suonare la zampogna.

s.m. suonatore di zampogna.

s.m. n 1 accr. di zampa n 2 (gastr.) salume fresco di pasta grossa, insaccato nella cotenna della zampa del maiale, che si mangia lessato e tagliato a fette; è una specialità di modena.

s.f. (tosc.)n 1 cesta di forma ovale poco profonda, fatta di stecche di legno intrecciate. dim. zanella n 2 ciò che è contenuto in tale cesta: una zana di frutta n 3 culla usata in passato nelle...

s.f. n 1 (ant.) gamba: volse la testa ov'elli avea le zanche (dante inf. xxxiv, 79)n 2 pl. (ant.) trampolin 3 (tecn.) estremità ricurva di una leva o di un'asta | in edilizia, pezzo metallico...

s.f. (tosc.)n 1 dim. di zana n 2 fossetta che corre lungo una strada; cunetta | nelle stalle, la fossetta per raccogliere i rifiuti liquidi.s.f. tessuto leggero di cotone, usato soprattutto per...

s.f. apparecchio costituito essenzialmente da un recipiente cilindrico di legno o di metallo, entro cui, mediante un agitatore, si sbatte la crema di latte per trasformarla in burro | (estens.)...

s.m. [f. -trice] nei burrifici, l'operaio addetto al funzionamento della zangola.

s.f. fase della produzione del burro consistente nello sbattere la crema di latte.

s.m. (non com.) forcaccio.

ant. sanna, s.f. n 1 ciascuno dei due denti grossi e lunghi che sporgono dalla bocca di alcuni animali: le zanne dell'elefante , del cinghiale n 2 (estens.) ciascuno dei denti dei grandi carnivori; in...

s.f. n 1 colpo di zannan 2 il segno lasciato da tale colpo.s.f. (non com.) azione, discorso da zanni; sciocchezza, pagliacciata.

agg. [pl. m. -schi] (non com.) di, da zanni: scherzo zannesco.

s.m. n 1 (teat.) personaggio della commedia dell'arte che rappresenta il servo scaltro e imbroglione, oppure il servo sciocco o finto sciocco dalle trovate burlesche e ridicolen 2 (estens. rar.)...

ant. sannuto, agg. n 1 che è fornito di zanne: ciriatto sannuto (dante inf. xxi, 122)n 2 (scherz. o spreg.) si dice di persona che abbia denti lunghi e grossi.

s.f. n 1 insetto dal corpo sottile con zampe e antenne lunghe e filiformi, frequente soprattutto nei luoghi umidi; la femmina punge l'uomo e gli animali per succhiarne il sangue (ord. ditteri) |...

agg. e s.m. [pl. m. -di] si dice di insetticida specifico per le zanzare.

s.f. velo leggero o rete metallica a maglie molto fitte che si mette intorno al letto o si fissa alle finestre per difendersi dalle zanzare.

s.m. (non com.) zanzariera.

agg. e s.m. [pl. m. -ghi] si dice di prodotto che tiene lontano le zanzare.

s.m. n 1 accr. di zanzara n 2 (pop.) tipula.

s.m. (ant.) compagno di baldoria: e' si vuole alquanto sollazzar con suoi zanzeri (boccaccio dec. ix, 8).

s.m. (mus.) danza popolare spagnola già nota nel xvi sec., di andamento vivace, in tempo ternario, eseguita battendo i talloni per segnare il ritmo.

s.f. n 1 attrezzo agricolo manuale che consiste in una lama, per lo più di forma trapezoidale o rettangolare leggermente incurvata, infilata perpendicolarmente in un manico di legno; serve a rompere...

s.f. [pl. zappecavallo] macchina agricola a trazione animale, usata spec. in passato per la sarchiatura del terreno.

vedi zappatore.

s.m. (non com.) lo zappare; zappatura.

v. tr. n 1 lavorare la terra con la zappa; per estens., lavorare la campagna, fare il contadino (anche assol.): zappare l'orto ; mettersi a zappare ; dopo aver lavorato in fabbrica è tornato a...

s.f. n 1 colpo dato con la zappa: darsi una zappata sul piede n 2 il lavorare la terra con la zappa: l'orto ha bisogno di una buona zappata. dim. zappatina.

s.m. invar. n 1 chi zappa la terra; per estens., contadinon 2 (fig.) persona rozza, ignorante, maleducata.

ant. zappadore, s.m. n 1 [f. -trice] chi per mestiere zappa la terra; per estens., contadino: e intanto riede alla sua parca mensa, / fischiando, il zappatore (leopardi il sabato del villaggio ...

s.f. lo stesso che sarchiatrice.

s.f. n 1 lo zappare, l'essere zappaton 2 la terra smossa zappando.

s.f. n 1 dim. di zappa. dim. zappettina n 2 chiodo simile a una bulletta, con capocchia che per la forma ricorda una piccola zappa.

v. tr. [io zappétto ecc.] lavorare un poco, superficialmente, con la zappa: zappettare l'orto.

s.f. lo zappettare, l'essere zappettato.

s.m. invar. cambio frenetico dei canali televisivi effettuato col telecomando, alla ricerca del programma più interessante.

v. tr. [io zappóno ecc.] lavorare con lo zappone.

s.f. lo zapponare, l'essere zapponato.

s.m. n 1 accr. di zappa n 2 zappa dalla lama più lunga, stretta e robusta del normale, usata per lavori di sterro su terreni sassosi e duri.

s.m. soldato indigeno che faceva parte delle truppe coloniali italiane in libia, con compiti di polizia.

antiq. czar, s.m. invar. titolo che in passato si dava all'imperatore di russia e al re di bulgaria.

s.f. (ant.)n 1 gioco d'azzardo, fatto con tre dadi, diffuso in italia nel medioevo: quando si parte il gioco de la zara, / colui che perde si riman dolente, / repetendo le volte, e tristo impara ...

agg. di zara, città della croazia s.m. [f. -a] abitante, nativo di zara.

s.m. nella russia zarista, il figlio dello zar designato come principe ereditario dell'impero.

s.f. n 1 imperatrice di russian 2 moglie dello zar.

agg. [pl. m. -sti] dello zar, del tempo degli zar: la russia zarista agg. e s.m. e f. sostenitore, fautore dello zar.

s.f. (mus.) rappresentazione drammatica spagnola di antica tradizione e a carattere popolare, in cui parti parlate si alternano a parti cantate.

s.f. (ant.) zattera.

s.f. n 1 (mar.) galleggiante piatto, di forma per lo più rettangolare e senza sponde, usato per il trasporto e il deposito di merci o come imbarcazione di fortuna | zattera di salvataggio ,...

s.m. nelle valli da pesca, operaio che compie lavori di scavo del fondo stando su una zattera.

s.m. nella fluitazione del legname, operaio addetto alla manovra di una zattera.

s.m. n 1 dim. di zattera n 2 piccola zattera usata per la pulizia dello scafo delle navi.

s.m. n 1 accr. di zattera | in partic., grossa zattera adibita al trasporto di materiale su un'altra imbarcazione | zatterone da sbarco , grosso galleggiante smontabile, a fondo piatto, usato...

s.f. n 1 l'insieme dei pesi imbarcati nelle stive o nelle parti inferiori di uno scafo per assicurarne la stabilità: caricare , scaricare la zavorra | essere in zavorra , navigare in zavorra , si...

s.m. l'operazione di zavorrare una nave o un aerostato.

v. tr. [io zavòrro ecc.] caricare con zavorra una nave o un aerostato.

s.m. operaio portuale addetto a caricare e a disporre la zavorra su una nave.

s.f. zavorramento.

s.f. capigliatura, soprattutto maschile, lunga sino al collo; per estens., capigliatura lunga e disordinata: portare , avere la zazzera ; tagliati questa zazzera! dim. zazzeretta , zazzerina accr....

s.f. n 1 dim. di zazzera n 2 tipo di pettinatura per bambino o per ragazza, con capelli molto corti e volutamente scompigliati.

agg. e s.m. [f. -a , rar.] (scherz. o spreg.) che, chi porta la zazzera.

s.m. indirizzo di politica culturale, avviato in unione sovietica negli anni '30 e poi esteso ad altri paesi comunisti, che imponeva come unico canone estetico il realismo socialista e istituiva un...

s.f. (chim.) colorante giallo derivato da un carotene che costituisce il pigmento giallo dei chicchi di granturco.

s.f. (ant.) capra: mei foste state qui pecore o zebe! (dante inf. xxxii, 15).

s.m. pl. (pop. eufem.) testicoli | rompere gli zebedei , (fig.) importunare, seccare.

s.f. n 1 mammifero africano simile al cavallo, caratteristico per il mantello a fondo chiaro con strisce nere (ord. perissodattili)n 2 pl. nella segnaletica stradale, zona zebrata riservata al...

agg. striato come il mantello della zebra: tessuto zebrato , a righe bianche e nere | nella segnaletica stradale, si dice di zona contrassegnata da strisce bianche parallele sul fondo scuro della...

s.f. n 1 il disegno a strisce bianche e nere del mantello delle zebren 2 qualsiasi disegno in cui si alternino strisce chiare e scure | zebrature stradali , quelle che indicano passaggi pedonali o...

s.m. mammifero ruminante simile al bue, con una gobba adiposa sul dorso, diffuso in asia e in africa come bestia da soma e da tiro (ord. artiodattili).

s.f. istituzione, per lo più pubblica, cui è affidata la coniazione di monete metalliche (nonché medaglie, sigilli, timbri, punzoni dello stato): una zecca clandestina , in cui si produce moneta...

v. tr. [io zécco , tu zécchi ecc.] (ant.) coniare monete alla zecca.

o zecchiero , s.m. (ant.) chi dirige una zecca | chi lavora alla zecca.

s.f. , region. zecchinetto s.m. , gioco d'azzardo con le carte, simile alla toppa.

s.m. nome del ducato d'oro veneto del sec. xvi e, per estens., di altre monete auree di pari valore | oro (di) zecchino , oro purissimo.

s.f. (non com.)n 1 pagliuzza, stecco, spina che rimane impigliata nel pelo degli animali, e spec. nella lana delle pecoren 2 (fig.) cosa da nulla, inezia, bazzecola.

s.m. (non com.)n 1 zeccolan 2 grumo di lana non ben pettinata.

vedi cediglia.

vedi zefiro.

o zephir, s.m. tessuto leggero di cotone, a righe o a piccoli quadretti.

o zeffiro, s.m. (lett.) vento primaverile dolce e leggero, che soffia da ponente: zefiro torna, e 'l bel tempo rimena (petrarca canz. cccx, 1) | (estens.) qualsiasi vento leggero; brezza.

s.m. pl. (zool.) ordine di pesci marini con corpo compresso lateralmente, testa grossa, bocca protrattile, pinna dorsale anteriore a raggi spinosi; vi appartiene il pesce sampietro | sing. [-e] ogni...

s.m. (med.) tipo di pellagra provocata da un'alimentazione basata quasi esclusivamente sul granturco.

agg. della zelanda, provincia dei paesi bassi s.m. e f. abitante, nativo della zelanda.

agg. n 1 che ha, mostra zelo per qualcosa: una persona zelante del proprio dovere | che sostiene con zelo un'idea, una causa: uno zelante difensore del governo n 2 che svolge con zelo le mansioni...

s.f. (non com.) eccesso ostentato di zelo.

v. intr. [io zèlo ecc. ; aus. avere] (non com.) avere zelo | v. tr. (non com.) sostenere con zelo una causa, un'idea e sim.; caldeggiare.

s.m. [f. -trice]n 1 (non com.) chi opera con zelo per il conseguimento di un fine: zelatore della pace n 2 chi, facendo parte di talune associazioni religiose cattoliche, si dedica alla diffusione di...

s.m. n 1 impegno assiduo e diligente che si pone nell'operare, nell'agire, nel perseguire un fine: attendere con zelo ai propri doveri ; lavorare con il massimo zelo | (iron.) impegno eccessivo,...

s.m. [pl. -ti] (st.) seguace dello zelotismo.

s.m. partito politico e movimento religioso ebraico attivo in palestina nel i sec. d. c.; si opponeva tenacemente alla dominazione romana.

vedi cembro.

s.m. invar. scuola religiosa buddhista originaria della cina e poi diffusasi in giappone; attraverso una pratica contemplativa i suoi adepti mirano a cogliere l'identità dell'essere in ogni cosa ed...

vedi zendo.

meno com. zendale , s.m. (ant. , poet.)n 1 tessuto leggerissimo di seta; velo pregiato: venne avolta in un leggier zendado (ariosto o. f. vii, 28)n 2 velo o scialle con cui le donne si coprivano...

o zend, s.m. denominazione, attualmente in disuso, della lingua avestica.

s.m. il movimento religioso, culturale e artistico ispirato allo zen.

agg. e s.m. e f. [pl. m. -sti] che, chi appartiene allo zenismo.

s.m. invar. (astr.) il punto della volta celeste perpendicolare al luogo in cui si trova l'osservatore.

agg. (astr.) dello zenit, relativo allo zenit; distanza zenitale , distanza angolare dallo zenit; stella zenitale , stella che passa allo zenit; telescopio zenitale , usato per osservare zone vicine...

s.m. n 1 pianta aromatica originaria delle regioni tropicali dell'asia, dal cui rizoma si ricava una droga piccante (fam. zingiberacee) | la droga stessan 2 (tosc.) peperoncino rosso.

s.m. tipo di tabacco italiano da fiuto.

s.f. nome generico di un gruppo di minerali costituiti da alluminosilicati idrati, con ioni mobili (sodio, potassio, calcio), caratterizzati da una struttura ad anelli formati prevalentemente da 4,...

agg. [pl. m. -ci] relativo alla zeolite; costituito da zeolite: materiale zeolitico ; roccia , struttura zeolitica.

vedi zefir.

s.f. n 1 cuneo di legno o di altro materiale usato per otturare fessure o per dare stabilità a mobili traballanti | mettere una zeppa a qualcosa , (fig.) cercare di rimediare alla meglio a un guasto,...

s.m. (non com.) lo zeppare, l'essere zeppato; inzeppamento.

v. tr. [io zéppo ecc.] (non com.) fissare con una zeppa; inzeppare.

s.m. invar. grande dirigibile rigido, usato come aeromobile da bombardamento nel corso della prima guerra mondiale e come mezzo di trasporto passeggeri nel primo dopoguerra.

agg. molto pieno, gremito (anche fig.): uno scaffale zeppo di libri ; una traduzione zeppa di errori | pieno zeppo , pienissimo.s.m. (region.) rametto, fuscello; pezzettino di legno.

s.f. (non com.) cuneo di legno o di metallo; zeppa.s.f. (spec. pl.) ciambella o frittella dolce tipica di alcune regioni dell'italia meridionale.

s.f. (non com.) atto, comportamento da zerbinotto | insieme di zerbinotti.

agg. [pl. m. -schi] (non com.) di, da zerbinotto; ostentatamente galante: modi zerbineschi.

s.m. piccolo e spesso tappeto rettangolare, per lo più di fibre vegetali, che si pone davanti alle porte perché chi entra vi si pulisca le scarpe.s.m. (non com.) zerbinotto.

s.m. (iron. o spreg.) giovane eccessivamente elegante e galante; bellimbusto, damerino.

s.f. n 1 recinto di canne, pali, spine secche e altro materiale simile, che in alcune regioni dell'africa settentrionale viene eretto a difesa delle abitazioni e dei campin 2 nel ciclismo, recinto...

s.m. [pl. -ri]n 1 numero iniziale della successione dei numeri naturali, fondamentale per la numerazione che si basa sulla posizione delle cifre; nel linguaggio comune, indica anche assenza di...

anche nella grafia 007 , loc. sost. m. invar. (scherz.)n 1 agente segreton 2 (estens.) abile investigatore.

vedi zurvanismo.

s.f. o m. [pl. le zète o le zèta o gli zèta] nome della consonante z e del suono che essa rappresenta: zeta sorda , sonora | dall'a alla zeta , (fig.) dal principio alla fine.

s.m. n 1 (ling.) trasformazione di una o più consonanti nel suono z n 2 (med.) pronuncia difettosa del suono z.

s.f. (filos.) nello scetticismo greco, la ricerca incessante del vero, alla quale si accompagna la convinzione che non si può mai attingerlo pienamente.

agg. [pl. m. -ci] (filos.) che è rivolto o tende alla ricerca del vero: i dialoghi zetetici di platone ; l'atteggiamento zetetico degli scettici.

s.f. (tecn.) la disposizione del filo su una bobina, un rocchetto o una matassa secondo linee incrociate, così da impedire che i vari strati di filo si compenetrino.

s.m. [pl. -ti] (spec. pl.) nell'antichità greca, piccolo e medio proprietario terriero, appartenente alla terza delle classi sociali in cui solone (sec. vi a. c.) aveva diviso la popolazione...

s.m. [pl. -mi] figura retorica consistente nel far dipendere da un unico termine due o più parole o enunciati, di cui uno solo è logicamente pertinente; p. e. parlare e lacrimar vedrai insieme ...

agg. [pl. m. -ci] di zeugma: costrutto zeugmatico.

s.f. farfalla dalle ali di color bianco screziato, le cui larve scavano gallerie negli alberi da frutto causando gravi danni (ord. lepidotteri).

s.f. la sorella del padre o della madre, rispetto ai figli di questi: zia paterna , da parte di padre; zia materna , da parte di madre | (estens.) la moglie dello zio. dim. zietta , ziuccia.

s.m. n 1 vivanda preparata con molti ingredienti | (estens.) mescolanza di cose diverse; mucchio confuso di personen 2 libro, quaderno in cui si annotano senza ordine appunti, notizie, pensierin 3...

s.f. (ind. tessile) operazione di finitura superficiale con cui si conferisce a un tessuto di lana un aspetto simile a quello di una pelliccia a pelo raso; per estens., tessuto di lana pregiata che...

s.m. piccolo mammifero carnivoro siberiano con corpo allungato, zampe corte e pelliccia morbida molto pregiata | la pelliccia di questo animale.

s.m. n 1 mammifero carnivoro notturno dei paesi orientali, simile alla viverra, ma con pelliccia più morbida e pregiatan 2 il prodotto secreto dalle ghiandole perineali di questo animale e della...

s.m. (chim.) chetone ciclico a diciassette atomi di carbonio costituente il principio odoroso dello zibetto.

s.m. vitigno del tipo moscato con uva ad acini grossi e ovali, di sapore dolcissimo | l'uva stessa, che si consuma anche appassita, e il vino che se ne produce.

inter. voce onom. che riproduce il rumore di un taglio o di uno strappo decisi e rapidi.

o zif, ziff, ziffete, inter. voce onom. che riproduce il rumore di un colpo secco, dato per lo più con un oggetto tagliente.

o tzigano, s.m. [f. -a]n 1 zingaro, spec. delle regioni danubianen 2 (estens.) suonatore ambulante di violino agg. che è proprio degli zigani: musica , orchestra zigana ; violino zigano.

v. intr. [io zigo , tu zighi ecc. ; aus. avere] (non com.) detto del coniglio, emettere il caratteristico verso stridulo.

o zighena, s.f. nome di alcune specie di piccole farfalle diurne comuni sui prati, con ali strette a colori generalmente vivaci (ord. lepidotteri).

o ziqqurat, s.m. o f. invar. torre templare tipica dell'antica mesopotamia, costituita da una serie di terrazze sovrapposte di ampiezza decrescente procedendo verso l'alto, sulla cui sommità...

vedi zigena.

primo elemento di parole composte della moderna terminologia scientifica, dal gr. zygón 'giogo'; vale 'coppia (simmetrica)' oppure 'accoppiamento, unione, congiunzione' (zigomorfo , zigomicete).

agg. (zool.) si dice del piede di alcuni uccelli quando le dita siano disposte due in avanti e due all'indietro.

s.f. pl. (bot.) famiglia di piante dicotiledoni diffuse nei luoghi salati e aridi della zona tropicale; vi appartiene il guaiaco | sing. [-a] ogni pianta di tale famiglia.

meno com. zivolo, s.m. nome di alcune specie di piccoli uccelli passeriformi dal becco conico breve e la coda forcuta.

vedi zigomo.

agg. [pl. m. -ci] dello zigomo, che riguarda lo zigomo: osso , muscolo zigomatico.

s.m. pl. (bot.) ordine di funghi dei ficomiceti, detti comunemente muffe bianche | sing. [-e] fungo appartenente a tale ordine.

non com. zigoma, s.m. [pl. -mi] (anat.) ciascuna delle due sporgenze dell'osso mascellare superiore, sotto le orbite; per estens., i due rilievi corrispondenti delle guance: zigomi alti , sporgenti.

s.f. (bot.) caratteristica del fiore zigomorfo.

agg. (bot.) si dice di organo vegetale (fiore, foglia ecc.) che può essere diviso in parti simmetriche da un solo piano di simmetria (p. e. il fiore delle labiate).

s.f. (biol.) forma di riproduzione sessuale nella quale il gamete maschile e quello femminile si fondono a formare lo zigote.

s.f. (bot.) spora composta da due elementi di uguali dimensioni fusi insieme.

o zigoto, s.m. (biol.) cellula con nucleo diploide originata dalla fusione del gamete maschile con quello femminile.

agg. [pl. m. -ci] (biol.) dello zigote, che si riferisce allo zigote.

vedi zigote.

v. tr. n 1 conciare una pelle in modo da conferirle l'aspetto granuloso e ruvido proprio dello zigrino; trattare una tela così da conferirle un aspetto simile allo zigrinon 2 (mecc.) godronare:...

part. pass. di zigrinare agg. n 1 che ha l'aspetto dello zigrino: pelle zigrinata ; tela zigrinata , usata per rilegare librin 2 (mecc.) godronato.

s.f. lo zigrinare, l'essere zigrinato; godronatura.

s.m. n 1 la pelle di alcuni squali, che per la sua granulosità, ruvidezza e durezza viene usata per levigare materie dure come avorio, ebano ecc.; conciata e lavorata, è adoperata per rivestire...

o zig zag, s.m. invar. n 1 linea o movimento che procede spezzandosi in direzioni opposte e formando angoli come la z: lo zigzag di un sentiero in montagna | a zigzag , con continui cambiamenti di...

non com. zizzagare, v. intr. [io zigzago, tu zigzaghi ecc. ; aus. avere] procedere a zigzag: l'ubriaco camminava zigzagando.

v. intr. [aus. avere] (non com.) emettere zilli (detto di alcuni insetti): né ronzar api alle purpuree more, / né zillar cavallette (pascoli).

s.m. (non com.) verso acuto e sottile, tipico delle cavallette.

s.f. n 1 lunga veste di origine spagnola con bavero e maniche larghe che in passato le persone di riguardo portavano sopra le altre vesti come un soprabito. dim. zimarrina , zimarrino (m.)n 2 veste...

s.f. (chim. biol.) complesso di vari enzimi, presenti nelle cellule del lievito, che promuovono la fermentazione alcolica.

s.m. invar. strumento musicale a corde, di origine orientale; si suona percotendo le corde con un martello di legno.

v. tr. [io zimbèllo (o zimbèllo) ecc.]n 1 attirare gli uccelli con lo zimbellon 2 (fig.) allettare con vezzi, moine, lusinghe.

s.m. n 1 il cacciatore che manovra lo zimbellon 2 [f. -trice , pop. -tóra] (fig.) chi alletta, lusinga.

s.f. (non com.) lo zimbellare, l'essere zimbellato (anche fig.).

s.f. la corda o la leva alla quale è legato lo zimbello.

s.m. n 1 uccello vivo legato a un filo, che si fa svolazzare per attirare gli uccelli nella rete; uccello di richiamon 2 (fig.) qualsiasi mezzo od oggetto usato per allettare o lusingare | oggetto di...

s.m. salsa a base di spinaci, aglio, prezzemolo e altre verdure, usata soprattutto come condimento di piatti di pesce | la pietanza condita con tale salsa.

primo elemento di parole composte della terminologia scientifica, dal gr. zy/mì 'lievito'; indica 'fermento, enzima' o fa riferimento ai fermenti, agli enzimi (zimoterapia).

agg. (biol.) si dice del potere di produrre enzimi, proprio di determinate cellule o ghiandole s.m. n 1 ogni microrganismo che induce un processo fermentativon 2 proenzima.

s.f. lo stesso che enzimologia.

s.f. (med.) terapia basata sull'azione di fermenti.

non com. zinnale, s.m. n 1 (region.) lungo grembiule con pettorina, usato dagli artigiani o dalle donne per i lavori domesticin 2 drappo con cui, in teatro, si nascondono i vuoti della scena.

s.m. (chim.) metodo di separazione dell'argento dal piombo, consistente nell'aggiungere al piombo fuso una piccola quantità di zinco che trascina l'argento in superficie.

v. tr. [io zinco (o zinco), tu zinchi (o zinchi) ecc.] ricoprire con uno strato di zinco: zincare una lamiera di ferro.

part. pass. di zincare agg. ricoperto di zinco: ferro zincato s.m. (chim.) composto che si ottiene sottoponendo l'ossido di zinco all'azione di un alcali.

s.m. operaio, tecnico addetto alla zincatura.

s.f. n 1 operazione consistente nel ricoprire oggetti di ferro o di acciaio con uno strato di zinco a scopo protettivon 2 lo strato di zinco che ricopre tali oggetti.

s.f. (min.) ossido di zinco, che si presenta in masse granulari rosso scuro o rosso arancio, sfruttato per l'estrazione dello zinco.

s.m. elemento chimico di simbolo zn; è un metallo bianco azzurrognolo, usato per fabbricare lastre di rivestimento od oggetti d'uso, nella ricopertura di altri metalli a scopo protettivo e nella...

s.f. n 1 (tip.) procedimento chimico mediante il quale si ricavano, da fotografie e disegni, matrici incise su lastre di zincon 2 il laboratorio o il reparto della tipografia dove si fanno tali...

agg. [pl. m. -ci] relativo alla zincografia: processo zincografico | ottenuto per mezzo della zincografia: riproduzione zincografica.

s.m. [f. -a] operaio addetto a lavori di zincografia.

o zingone, s.m. (tosc.) mozzicone di ramo che resta attaccato all'albero dopo il taglio.

s.f. n 1 zincografian 2 laboratorio per incisioni fotomeccaniche su zincon 3 la stampa che si ottiene dalla lastra di zinco incisa con procedimento fotomeccanico.

s.m. e f. [pl. m. -sti] chi è addetto a lavori di zincotipia.

agg. [pl. m. -schi] (ant. , region.) zingaresco.

s.f. farsa campestre, recitata e cantata all'aperto, tipica di alcune località toscane.

vedi zingaro.

s.f. n 1 (mus.) rapsodia per violino solo o accompagnato, nella quale dopo un'introduzione lenta si succedono passi vivaci e brillanti; è derivata dalla tradizione gitana spagnola e ungheresen 2...

agg. [pl. m. -schi] di, da zingaro: usanze zingaresche ; condurre una vita zingaresca s. m. la lingua parlata dagli zingari § zingarescamente avv.

ant. o pop. zingano, s.m. [f. -a]n 1 appartenente a una popolazione di origine indiana diffusa nel vicino oriente, in europa, nell'africa del nord e in america, dove conduce vita prevalentemente...

s.f. pl. (bot.) famiglia di piante monocotiledoni tropicali, tra le quali lo zenzero | sing. [-a] ogni pianta di tale famiglia.

vedi zincone.

vedi zinnia.

s.f. (dial.) mammella.

vedi zinale.

pop. zinia, s.f. pianta erbacea ornamentale con infiorescenze a capolino di vario colore (fam. composite).

s.m. (fam.) piccolissima quantità di qualcosa: dammi uno zinzino di pane.

s.m. (tosc.) zinzino.

s.m. il fratello del padre o della madre, rispetto ai figli di questi: zio paterno , da parte di padre; zio materno , da parte di madre | (estens.) marito della zia | gli zii , lo zio e la zia | zio...

s.m. chiusura lampo.

v. tr. [io zìpolo ecc.] (non com.) chiudere con lo zipolo.

s.m. bastoncino di legno con un'estremità leggermente conica che serve per chiudere il foro di spillatura della botte e sim.

v. tr. nel gergo informatico, comprimere un file mediante un apposito programma, in modo da ridurne le dimensioni e renderlo più facilmente gestibile.

vedi ziggurat.

s.m. (rar.) omento | (estens.) pancia.

s.m. (chim.) ognuno dei sali dello zirconio, che si ottengono scaldando ad alta temperatura una miscela costituita da ossido di zirconio e dall'ossido o idrossido di un metallo monovalente o...

s.m. (min.) silicato di zirconio, incolore o variamente colorato, usato come pietra semipreziosa.

s.m. elemento chimico di simbolo zr; metallo bianco argenteo, duro, poco fusibile, ha proprietà simili a quelle dell'acciaio inossidabile ed è usato soprattutto per leghe e per materiali...

v. intr. [aus. avere]n 1 detto del tordo, emettere uno zirlo o degli zirli | (estens.) detto dei cacciatori, imitare per richiamo il verso del tordon 2 (estens.) emettere un verso acuto simile a...

s.m. il verso acuto caratteristico del tordo.

s.m. (region.) sorta di grosso orcio per contenere olio o altri liquidi.

vedi zito 1.

non com. zittella, s.f. donna nubile | (scherz. o spreg.) donna non sposata e non più giovane, a cui si attribuisce, come luogo comune, un carattere bisbetico, acido. accr. zitellona pegg....

s.m. stato, condizione di zitella.

agg. [pl. m. -schi] (scherz. o spreg.) da zitella; bisbetico, acido: modi , comportamenti zitelleschi § zitellescamente avv.

s.m. (scherz. o spreg.) mentalità e comportamento da vecchia zitella.

rar. zittello, s.m. (ant. o scherz.) uomo non sposato. accr. zitellone.

s.f. n 1 accr. di zitella n 2 (scherz. o iron.) donna non sposata, di età avanzata.

s.m. n 1 accr. di zitello n 2 (scherz. o spreg.) uomo non sposato di età avanzata.

s.m. invar. (mus.) salterio da tavolo usato nella germania meridionale e in tirolo.

s.m. , o zita s.f. , (spec. pl.) pasta alimentare secca, lunga, bucata, di diametro maggiore rispetto ai bucatini. accr. zitone (m.).s.m. [f. -a]n 1 (ant.) uomo non sposato | fanciullo, ragazzon 2...

vedi zitella.

vedi zitello.

s.m. lo zittire: gli zittii del pubblico.

v. tr. far tacere qualcuno emettendo un sibilo sordo: il pubblico insofferente zittì l'attore | far ammutolire, togliere la parola: il padre lo zittì con uno sguardo | v. intr. [io zittisco , tu...

agg. che tace, che non parla: stare , restare zitto , senza parlare, in silenzio, o anche senza protestare, senza reagire | far stare zitto qualcuno , farlo tacere; anche, impedirgli di protestare,...

vedi zigolo.

s.f. pianta acquatica delle graminacee tipica delle regioni abitate dagli indiani d'america, che ne utilizzano le cariossidi della pannocchia come cibo.

s.f. (ant. , dial.) mammella.

vedi zigzagare.

ant. zizzaglia , s.f. n 1 erba delle graminacee che infesta i campi di grano; loglion 2 (fig.) discordia, contrasto: seminare , spargere zizzania ; mettere la zizzania fra due persone | (non com.) la...

s.f. (non com.) giuggiola.

s.m. (tosc.) giuggiolo.

s.m. invar. unità monetaria della polonia.

s.m. pl. (zool.) sottoclasse di celenterati cui appartengono, tra gli altri, le madrepore e le attinie | sing. [-rio] ogni celenterato appartenente a tale sottoclasse.

s.f. n 1 (pop.) topo di fognan 2 (volg.) prostituta. dim. zoccoletta accr. zoccolona.

s.m. n 1 chi fa o vende zoccolin 2 (fig. non com.) persona dai modi rozzi e villani.

agg. che calza gli zoccoli; è attributo popolare dei frati minori osservanti: (frati) zoccolanti.

v. intr. [io zòccolo ecc. ; aus. avere] (fam.) far rumore con gli zoccoli camminando.

s.f. colpo dato con uno zoccolo.

s.f. (arch.) motivo che corre lungo la base di una parete, con funzione decorativa o protettiva.

s.m. uno zoccolare continuato.

s.m. n 1 calzatura in cui la suola è costituita da un unico pezzo di legno e la tomaia da una o più strisce di cuoio, allacciate o meno dietro il tallone; tipica in passato dell'abbigliamento...

agg. dello zodiaco: segni zodiacali | luce zodiacale , luminosità diffusa, prodotta dalla radiazione di elettroni e altri corpuscoli solari, osservabile lungo la fascia dello zodiaco quando il sole...

s.m. n 1 in astronomia, fascia del cielo, limitata da due cerchi paralleli all'eclittica e distanti da questan 9 gradi a sud en 9 a nord, che si suddivide in 12 parti, ciascuna caratterizzata da una...

s.f. (zool.) stadio larvale della maggior parte dei crostacei decapodi; ha occhi peduncolati e cefalotorace rivestito da carapace.

s.f. la poesia epica che ha come protagonisti gli animali.

s.f. (bot.) impollinazione operata da animali.

agg. (bot.) si dice di pianta la cui impollinazione avviene per opera di animali | impollinazione zoidiofila , zoidiofilia.

s.f. (min.) ortosilicato basico di alluminio e calcio che si presenta in cristalli prismatici o in masse granulari di color grigio-verde con lucentezza vitrea.

s.m. (non com.) operaio che estrae o lavora lo zolfo.

meno com. solfanello, s.m. n 1 fiammifero di legno con la capocchia di zolfo | accendersi come uno zolfanello , (fig.) detto di persona, essere facile all'iran 2 stoppino di cotone o canapa, immerso...

vedi solfara.

vedi solfare.

vedi solfataio.

vedi solfatara.

vedi solfataio.

vedi solfifero.

meno com. zolfigno e solfino, agg. (non com.) simile a zolfo: colore , odore zolfino. meno com. solfino, s.m. zolfanello.

antiq. solfo, s.m. elemento chimico di simbolo s; è un non-metallo solido, giallo, molto diffuso in natura sia allo stato libero sia combinato in minerali (solfuri, solfati) e in sostanze organiche;...

agg. dello scrittore francese e. zola (1840-1902), o che si riferisce alla sua opera o al suo stile.

s.f. n 1 pezzo di terra compatta che l'aratro o altro strumento agricolo stacca dal terreno sodo: rompere , rivoltare le zolle ; zolla erbosa ; possedere poche zolle di terra , (fig.) avere un piccolo...

v. tr. [io zòllo (o zòllo) ecc.] (non com.) ricoprire con zolle erbose.

s.f. n 1 dim. di zolla n 2 cubetto di zucchero compresso: zucchero in zollette. dim. zollettina.

s.f. (non com.) carattere di ciò che è zolloso: la zollosità di un terreno.

agg. (non com.) pieno di zolle; coperto di zolle: un campo zolloso.

v. tr. [io zómbo ecc.] (pop. tosc.) picchiare con violenza.

s.f. (pop. tosc.) colpo, percossa.

s.m. e f. invar. n 1 secondo taluni culti magico-religiosi diffusi nelle antille, spirito evocato dall'aldilà e incarnatosi in un cadavere; per estens., il cadavere stesso cui lo spirito ha ridato...

v. intr. [io zómpo ecc. ; aus. essere e avere] (dial.) saltare.

s.m. (dial.) salto.

s.f. n 1 parte di superficie delimitata; striscia, fascia: le pareti sono a zone di vari colori ; una zona illuminata ; zone di luce , d'ombra | zona sferica , (geom.) la parte di una superficie...

agg. n 1 (burocr.) di zona: commissariato zonale n 2 (biol.) si dice di distribuzione di raggruppamenti animali e vegetali per zone.

v. tr. [io zòno ecc.] (ant.) cingere.

agg. (non com.) fatto a zone; distinto in più zone di diverso colore: struttura zonata ; marmo zonato.

s.f. divisione in zone | zonatura di un minerale , alternanza di strati che differiscono per composizione chimica o per colore.

s.f. suddivisione di un'area o di una regione in zone differenti per natura o per destinazione.

s.m. invar. zonizzazione.

v. tr. suddividere un'area, spec. urbana, in più zone secondo la loro diversa funzione e destinazione.

s.f. lo zonizzare, l'essere zonizzato; suddivisione di una città o di un'area urbana in zone a funzione e destinazione differenziata (zona residenziale, industriale, commerciale ecc.).

s.f. (scient.) piccola zona | zonula di zinn , (anat.) formazione anatomica dell'occhio che ha la funzione di mantenere teso il cristallino.

solo nella loc. andare a zonzo , passeggiare senza una meta, andare girellando qua e là.

s.m. invar. recinto in cui vivono in cattività e sono esposti al pubblico animali esotici, selvatici o rari, in ambienti che talora ricreano abbastanza fedelmente quello naturale di provenienza;...

-zoo primo e secondo elemento di parole composte della terminologia scientifica, di origine greca o di formazione moderna, dal gr. zôion 'animale'; significa appunto 'animale' o indica più...

s.f. raggruppamento di animali che convivono in un certo ambiente.

agg. e s.m. [pl. m. -di] antiparassitario.

o zoocultura, s.f. branca della zootecnia che studia l'allevamento e l'utilizzazione di alcuni animali utili all'uomo (polli, pesci, api ecc.).

s.f. (bot.) disseminazione operata dagli animali.

agg. (bot.) si dice di pianta il cui polline è disseminato da animali | disseminazione zoocora , zoocoria.

vedi zoocoltura.

s.f. il nutrirsi di animali; condizione degli organismi zoofagi.

agg. [pl. m. -gi] si dice di animale o pianta che si nutre di animali.

s.f. n 1 l'essere zoofilo; amore per gli animalin 2 (psicol.) forma di perversione sessuale per cui si prova attrazione per gli animalin 3 (bot.) zoidiofilia.

agg. e s.m. [f. -a] che, chi ama e protegge gli animali | società zoofila , che ha come scopo la protezione degli animali.

s.m. pl. (zool.) gruppo di protozoi flagellati eterotrofi | sing. [-o] ogni protozoo appartenente a tale gruppo.

s.f. (psicol.) paura morbosa degli animali o di una determinata specie di animali.

agg. e s.m. [f. -a] che, chi soffre di zoofobia agg. (bot.) si dice di pianta provvista di qualche carattere che la protegge dal morso degli animali erbivori.

agg. e s.m. (arch.) si dice del fregio dell'ordine ionico con figure di animali, posto tra l'architrave e la cornice.

s.m. (biol.) gamete provvisto di flagelli che ne consentono il movimento.

s.f. (bot.) zoidiofilia.

agg. (bot.) zoidiofilo.

agg. [pl. m. -ci] (geol.) zoogeno.

agg. (geol.) si dice di roccia formata dall'accumulo di resti di animali fossili.

s.f. scienza che studia la ripartizione delle varie forme di vita animale sulla superficie terrestre.

agg. [pl. m. -ci] di, relativo alla zoogeografia.

s.f. (biol.) aggregazione di batteri in una massa gelatinosa da essi stessi prodotta.

s.f. scienza applicata che studia i caratteri morfologici e fisiologici degli animali, la loro patologia e le loro attitudini, determinandone il valore funzionale e commerciale.

s.m. e f. , o zooiatro s.m. , [pl. m. -tri] (non com.) veterinario.

s.f. (non com.) veterinaria.

agg. [pl. m. -ci] (non com.) della zooiatria; veterinario.

vedi zooiatra.

s.m. e f. [pl. m. -tri] chi pratica la zoolatria.

s.f. culto reso agli animali, proprio di molte religioni primitive.

agg. [pl. m. -ci] di, relativo a zoolatria.

s.f. branca della biologia che studia la vita del mondo animale in tutte le sue manifestazioni.

agg. [pl. m. -ci] della zoologia, che concerne la zoologia: scienze zoologiche | giardino zoologico , zoo | museo zoologico , che raccoglie ed espone animali imbalsamati.

s.m. [pl. -sti] commerciante o cacciatore di animali esotici destinati ai giardini zoologici.

s.m. [f. -a ; pl. m. -gi] studioso, esperto di zoologia.

s.m. invar. obiettivo fotografico e cinematografico a lunghezza focale variabile, che consente di ampliare o ridurre l'inquadratura mantenendo sempre a fuoco l'immagine.

vedi zumare.

s.f. scienza che studia le dimensioni degli animali al fine di una loro corretta definizione morfologica.

s.m. n 1 stile figurativo basato sulla rappresentazione di animali | rappresentazione di divinità in aspetto di animalen 2 nella mitologia e in talune religioni, metamorfosi in animale.

agg. che ha forma di animale: idolo zoomorfo ; rappresentazione zoomorfa | allucinazioni zoomorfe , (psich.) zoopsia.

s.f. (biol.) mutamento della normale conformazione di una pianta a opera di animali parassiti.

s.m. nome di animale, in quanto oggetto di studio linguistico.

s.m. [f. -a] tecnico laureato specializzato nell'ottimizzazione degli allevamenti animali, attraverso la particolare cura dell'alimentazione, della riproduzione e dell'organizzazione ambientale.

s.f. (med.) ogni malattia infettiva degli animali trasmissibile all'uomo.

s.f. studio paleontologico degli animali fossili.

s.m. [pl. -ti] parassita degli animali.

s.m. invar. (biol.) la componente animale del plancton.

agg. [pl. m. -ci] (biol.) relativo allo zooplancton.

agg. [pl. m. -ci] relativo alla profilassi delle malattie degli animali: centro zooprofilattico.

s.f. (psich.) allucinazione che consiste nella visione di piccoli animali raccapriccianti (p. e. ragni, topi, scarafaggi).

o zoo safari, s.m. parco custodito diviso in ampi recinti al cui interno vivono in relativa libertà animali esotici, visitabile in automobile o in pullman.

s.f. studio della comunicazione animale.

s.f. n 1 (bot.) spora flagellatan 2 (biol.) in molte specie di protozoi, cellula provvista di flagelli che le consentono una certa mobilità.

s.f. scienza applicata che si occupa della riproduzione degli animali utili all'uomo, del miglioramento delle specie e della loro utilizzazione.

agg. [pl. m. -ci] di, relativo alla zootecnia: progresso zootecnico | patrimonio zootecnico , il complesso degli animali d'allevamento di un'azienda, di una regione, di un paese s.m. [f. -a] chi...

s.f. n 1 dissezione degli animalin 2 anatomia comparata.

s.f. (biol.) qualsiasi tossina di origine animale.

s.f. (non com.) l'essere zoppo.

v. intr. [io zóppo ecc. ; aus. essere] (tosc.) diventare zoppo.

v. intr. [io zoppéggio ecc. ; aus. avere] (non com.) zoppicare.

s.f. (non com.) zoppaggine.

s.m. (non com.) lo zoppicare.

part. pres. di zoppicare agg. che zoppica (anche fig.): andatura zoppicante ; uno scolaro zoppicante in matematica | verso zoppicante , che ha un numero di sillabe diverso da quello che gli è...

v. intr. [io zòppico , tu zòppichi ecc. ; aus. avere]n 1 camminare con difficoltà e in modo irregolare per infermità o imperfezione degli arti: zoppicare dalla nascita , in seguito a un...

s.f. (non com.) lo zoppicare | (fig.) imperfezione, irregolarità: le zoppicature di un ragionamento.

non com. zoppicone , avv. zoppicando: camminare zoppiconi.

s.f. nome pop. dell'afta epizootica.

agg. n 1 che ha il difetto di zoppicare: essere zoppo dal piede sinistro ; diventare , rimanere zoppo | piede zoppo , gamba zoppa , difettosi, che costringono a zoppicare | andare a piede zoppo ,...

s.m. pl. (zool.) ordine di piccoli insetti delle regioni calde, privi di ali o con ali membranose e pelose, e apparato boccale masticatore | sing. [-o] ogni insetto appartenente a tale ordine.

s.f. mammifero carnivoro africano simile a una puzzola, con pelo lungo bruno, striato o macchiato di bianco.

agg. di zoroastro; relativo allo zoroastrismo s.m. [f. -a] seguace dello zoroastrismo.

s.m. sistema religioso persiano, fondato nel sec. vi a. c. da zoroastro, che si caratterizza per il dualismo tra il principio del bene, rappresentato dal dio mazdah, e quello del male, rappresentato...

agg. invar. (med.) forma abbreviata per herpes zoster.

s.f. erba marina con foglie sottili in forma di nastri che, essiccate, si usano come materiale da imballaggio (fam. potamogetonacee).

s.f. l'essere zotico.

s.f. n 1 l'essere zoticon 2 atto, discorso da zotico.

agg. [pl. m. -ci] villano, rozzo, incivile: un uomo zotico ; maniere , espressioni zotiche s.m. [f. -a] persona zotica. accr. zoticone pegg. zoticaccio § zoticamente avv.

s.f. n 1 (pop. tosc.) miscuglio di bevande alcoliche di pessima qualitàn 2 (non com.) gentaglia.

e deriv. vedi sozzo e deriv.

s.m. soldato di uno speciale corpo di fanteria francese, creato in algeria nel 1830 | (estens.) militare appartenente a speciali corpi di fanteria, equipaggiati in modo simile agli zuavi francesi:...

s.f. n 1 pianta erbacea annua con larghe foglie pelose, fiori campanulati gialli, frutti commestibili di forma e dimensioni diverse secondo le varietà (fam. cucurbitacee) | zucca barucca , varietà...

s.f. campo coltivato a zucche.

s.f. (zool.) grillotalpa.

vedi zucchero.

s.f. n 1 (scherz.) colpo dato con la testa contro qualcosa: dare una zuccata nel muro n 2 dolce siciliano a base di zucca candita.

s.m. pratica enologica consistente nell'aggiungere zucchero al mosto per farne aumentare la gradazione alcolica.

v. tr. [io zùcchero ecc.] addolcire con lo zucchero un cibo o una bevanda: zuccherare il caffè , il tè.

part. pass. di zuccherare agg. n 1 addolcito con lo zucchero: caffè molto , poco zuccherato n 2 (fig.) mellifluo, sdolcinato; zuccheroso: maniere , parole zuccherate.

s.f. recipiente in cui si tiene lo zucchero | (estens.) la quantità di zucchero contenuta in tale recipiente.

s.m. n 1 proprietario di uno zuccherificio; industriale che opera nel settore della produzione dello zuccheron 2 operaio addetto alle varie operazioni industriali connesse all'estrazione dello...

agg. che riguarda lo zucchero e la sua produzione: industria zuccheriera.

agg. saccarifero.

s.m. stabilimento per la produzione dello zucchero.

agg. n 1 che contiene zucchero: sostanza zuccherina n 2 dolce come lo zucchero: pera zuccherina s. m. n 1 pasticca, confetto di zucchero: una scatola di zuccherini | non è uno zuccherino! , (fig.)...

antiq. zuccaro, s.m. n 1 sostanza dolce, bianca e cristallina, che si estrae dalla barbabietola o dalla canna da zucchero e serve a dolcificare cibi e bevande : zucchero in polvere , in zollette ;...

agg. molto dolce, pieno di zucchero | (fig.) mellifluo, sdolcinato: una storia d'amore zuccherosa.

s.f. n 1 dim. di zucca n 2 (region.) zucchina.

s.m. n 1 dim. di zucca | zucchinan 2 copricapo a forma di piccola calotta sferica, portato dagli ecclesiastici, di colore diverso secondo la dignità | copricapo della stessa foggia portato dagli...

s.f. , o zucchino s.m. n 1 dim. di zucca n 2 varietà di zucca con foglie pelose e fiori gialli, che produce frutti allungati, teneri, dal sapore delicato (fam. cucurbitacee) | il frutto di questa...

s.f. l'essere zuccone.

v. tr. [io zuccóno ecc]n 1 (non com.) rapare a zeron 2 capitozzare.

s.m. [f. -a]n 1 accr. di zucca n 2 (fig.) persona lenta a capire, di scarsa intelligenza | persona testarda, cocciuta. pegg. zucconaccio agg. poco intelligente, ottuso | testardo, caparbio.

s.m. n 1 dolce semifreddo a forma di calotta, farcito con panna, cioccolato e canditin 2 (tosc.) zucchetto.

s.f. n 1 combattimento disordinato e violento; mischia: gettarsi , cacciarsi nella zuffa , nel vivo della battaglian 2 litigio violento in cui si viene alle mani; rissa: la discussione degenerò in...

s.m. (non com.) zufolo.

s.m. lo zufolare.

ant. sufolare, v. intr. [io zùfolo ecc. ; aus. avere] suonare lo zufolo | mandare un suono simile a quello dello zufolo | v. tr. n 1 fischiettare: zufolare una canzonetta n 2 (fig.) dire, riferire...

s.f. lo zufolare una volta. dim. zufolatina.

agg. e s.m. [f. -trice] (non com.) che, chi zufola.

s.m. uno zufolare prolungato.

ant. sufolo, s.m. n 1 strumento popolare a fiato, costituito da un piccolo cilindro cavo di legno di bosso o di canna con un taglio trasversale all'imboccatura e uno o più fori. dim. zufoletto ,...

s.m. [pl. -ghi] (ant. , tosc.) sciocco, babbeo.

vedi zwinglianesimo.

s.m. e f. invar. n 1 chi appartiene a una popolazione sudafricana di lingua bantu stanziata nel nataln 2 (fig. spreg.) persona rozza e ignorante agg. invar. relativo alla popolazione degli zulu: la...

inter. voce onom. con cui si intende riprodurre il suono di vari strumenti a percussione (piatti, grancassa ecc.), o anche, se ripetuto, l'elementare accompagnamento orchestrale di certe arie d'opera...

o zoomare [pr. / dzu'mare /], v. tr. e intr. [aus. dell'intr. avere]n 1 effettuare una ripresa cinematografica o televisiva con lo zoom, portando velocemente in primo piano il soggetto prescelto:...

s.f. lo zumare: fare una zumata sul volto della protagonista del film.

s.f. n 1 nome generico di vari tipi di minestre in brodo composte di ingredienti diversi, talora accompagnate da crostini di pane: zuppa di verdura , di pesce | fare la zuppa nel vino , nel latte ,...

v. tr. (non com.) inzuppare, intingere.

s.f. (non com.) l'inzuppare un poco, una volta.

s.f. dim. di zuppa | fare la zuppetta , bagnare pane o biscotti nel latte, nel vino, nel sugo ecc.

s.f. recipiente con coperchio, usato per servire in tavola la minestra: una zuppiera d'argento , di ceramica.

agg. inzuppato, fradicio d'acqua: abiti zuppi di pioggia ; essere tutto zuppo.

agg. di zurigo s.m. e f. abitante, nativo di zurigo.

o zervanismo, s.m. indirizzo teologico dello zoroastrismo che tentava di conciliare il dualismo tra il principio del bene e quello del male, interpretando mazdah e arimane come figli gemelli di un...

o zuzzerellone, zuzzerullone, zuzzurellone, s.m. [f. -a] (fam. tosc.) persona adulta sempre pronta a giocare e a scherzare come un bambino.

o zuinglianesimo, s.m. (relig.) zwinglismo.

agg. del riformatore svizzero h. zwingli; relativo allo zwinglismo s.m. [f. -a] seguace dello zwinglismo.

s.m. (relig) dottrina riformata predicata in svizzera dal teologo e umanista h. zwingli (1484-1531), e caratterizzata da una accentuazione degli elementi più intransigenti del pensiero luterano; la...