s.f.
1. forma viziosa del discorso costituita da una proposizione in cui il predicato non aggiunge altro a quanto espresso già di per sé dal soggetto (p. e. quel poeta è autore di poesie)
2. nella logica contemporanea, enunciato complesso che è logicamente vero, indipendentemente dai valori di verità delle proposizioni elementari che lo compongono.