xeno
s.m. elemento chimico di simbolo xe; è uno dei gas rari che si trovano nell'atmosfera.
xenartri
s.m. pl. (zool.) ordine di mammiferi con dentatura ridotta o incompleta, un tempo compresi fra gli sdentati ; vi appartengono, tra gli altri, il formichiere, l'armadillo e il bradipo | sing. [-o] ogni mammifero di tale ordine. 
leggixeno-
o seno-, primo elemento di parole composte della terminologia scientifica e dotta, dal gr. xénos `straniero, ospite'; vale `straniero, estraneo, strano, ospite' (xenartri , xenofobia , xenoglossia , xenopo). 
leggixenobio
s.m. in biogeografia, organismo insediato eccezionalmente in un ambiente a cui, di norma, è estraneo; xenobionte. 
leggixenobiosi
s.f. (biol.) fenomeno per cui un animale si adatta a vivere nello stesso rifugio o nido di un altro animale di specie affine. 
leggixenobiotico
agg. e s.m. [pl. m. -ci] si dice di sostanza priva di valore nutritivo, perciò inutilizzabile dal punto di vista energetico e nei processi di biosintesi. 
leggixenodochio
o senodochio, s.m. nel medioevo, ospizio nel quale si ospitavano gratuitamente forestieri e pellegrini. 
leggixenodollaro
s.m. (econ.) dollaro degli stati uniti d'america depositato presso banche operanti all'estero. 
leggixenoecologia
s.f. ramo dell'ecologia che studia le condizioni ambientali dello spazio extraterrestre e le possibilità che l'uomo ha di adattarvisi. 
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