s.f.
1. (lett.) ambiguità di un'espressione o di una frase dovuta a costruzione sintattica che ne consente una interpretazione duplice (p. e.: ho visto mangiare un topo) | errore o equivoco dovuto a tale ambiguità
2. (filos.) in aristotele, dimostrazione fallace dipendente da ambiguità sintattica delle premesse | in kant, ambiguità concettuale.