v. intr. [aus. avere]
1. modulare con la voce una sequenza di suoni musicali: cantare dolcemente , appassionatamente ; cantare a mezza voce , a squarciagola ; cantare a orecchio | lasciar cantare qualcuno , (fig.) non dare importanza a ciò che dice | canta che ti passa , (scherz.) si dice per invitare qualcuno a sfogare un risentimento, un malumore
2. esercitare la professione di cantante: beniamino gigli cantava da tenore ; cantare in televisione , a teatro
3. (estens.) emettere suoni armoniosi: gli uccelli cantano in primavera | (fig.) farsi sentire, manifestarsi gioiosamente: la speranza gli cantava in cuore
4. (fam.) attestare qualcosa in modo esplicito, inequivocabile (detto di uno scritto, un documento): la lettera canta chiaro | prov. : carta canta, villan dorme , quando si ha un documento che comprova un diritto si può dormire tranquilli
5. (gerg.) rivelare cose segrete, fare la spia: uno degli arrestati ha cantato | v. tr.
6. eseguire, esprimere col canto: cantare una romanza , una canzone | cantare messa , celebrarla con l'esecuzione cantata delle parti prescritte dalla liturgia
7. (estens. lett.) celebrare, narrare in versi: dante cantò beatrice ; cantare le gesta di un eroe
8. (fig.) gridare, proclamare: cantare vittoria
9. (fam.) dire apertamente, senza infingimenti (spec. cose sgradite): gliel'ho cantata chiara (la verità!).
s.m. componimento narrativo in versi di origine popolare, per lo più in ottava rima, recitato o cantato da cantastorie girovaghi; fu in voga soprattutto nei secc. xiv-xv.