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Significato di Che

Che

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pron. rel. invar.

1. il quale, la quale, i quali, le quali (si riferisce sia a persona sia a cosa, e si usa normalmente nei casi diretti): quel signore che è entrato ora è il direttore ; le persone che tu hai visto ; ascolta gli uccelli che cinguettano ; il giornale che stai leggendo è di ieri

2. (ant.) cui (usato come compl. indiretto, con o senza prep.): e i piedi in ch'io mi stetti e mossi e corsi (petrarca canz. xxiii, 45) | quest'uso si mantiene nel linguaggio pop., spec. col valore di in cui (temporale e locale): l'estate che ci siamo incontrati ; paese che vai usanza che trovi ; più fortemente popolare o dialettale in funzione di altri compl.: questa è la carne che ('con cui') ci si fa il brodo | in altre espressioni dell'uso comune: (non) ha di che lamentarsi , (non) ne ha motivo; (non) ha di che vivere , (non) ha risorse economiche; (non) ha di che pagare la pigione , (non) ha soldi con cui pagarla | non c'è di che , formula di risposta cortese a un ringraziamento (letteralmente vale 'non c'è nulla di cui ringraziare') | non c'è che dire , espressione di consenso

3. la quale cosa (con valore neutro, preceduto dall'art. o da una prep.): ti sei messo a studiare, il che ti fa onore ; hai vinto il concorso, del che mi rallegro ; non si è più fatto vedere, dal che ho dedotto il suo disinteresse ; dopo di che, me ne andrò | per lo che (o perloché), (antiq.) per la qual cosa | pron. interr. [solo sing.] quale cosa (usato in prop. interr. dirette e indirette): che sarà di loro? ; che stai dicendo? ; a che pensi? ; di che si preoccupa? ; non so che fare ; non capisco di che ti lamenti ; è spesso seguito o, nel linguaggio familiare, sostituito da cosa: (che) cosa vuoi? ; non so (che) cosa egli pensi di fare | che è, che non è , (fam.) tutt'a un tratto, improvvisamente | a che? , a quale scopo?, a qual pro? | che più? , (antiq.) cos'altro? (con valore conclusivo) | e che? , o che? , ma che? , rafforzativi di interrogazione che esprimono stupore polemico: e che? avresti forse qualcosa da dire? | pron. escl. [solo sing.] quale cosa: che dici! ; che mi doveva capitare! ; ma che mi tocca sentire! | come inter., nell'uso familiare, esprime meraviglia, stupore: «ci andrai?» «che! ma neanche per sogno» «che! stai scherzando?» | ma che! , lo stesso che macché | pron. indef. indica qualcosa di indeterminato (solo in partic. locuzioni): un che , (un) non so che , un certo che , un certo non so che , qualche cosa: vi è in lui un che di falso ; v'è un non so che di strano in tutto questo | (un) gran che , (una) gran cosa: oggi non ho concluso (un) gran che ; ne parlano tutti bene, ma per me non è (un) gran che | un , ogni minimo che , un, ogni nonnulla: arrabbiarsi per ogni minimo che agg. interr. quale, quali: che tipo è? ; a che ora verrà? ; che libri leggi di solito? ; non so che idee abbia per la testa | agg. escl. invar. quale, quali: che idee! ; che bella giornata! ; che persone antipatiche! | (fam.) molto diffuso l'uso dell'agg. escl. in unione a un semplice agg., senza altra specificazione, in frasi del tipo: che bello! , che bellezza, com'è bello; che strano! , che stranezza, com'è strano | diffusa anche l'anteposizione dell'agg. qualificativo: stupido che sei! , sei proprio stupido! s.m. usato solo nell'espressione il che e il come e sue varianti, nel senso di 'ogni cosa, tutto': voglio sapere bene il che e il come ; ti chiederà il che, il come e il quando.

Che

[2]

cong.

1. introduce prop. dichiarative (soggettive e oggettive) con il v. al congiunt. o all'indic.: si dice che sia partito ; sarebbe ora che si decidessero ; dubito che egli venga ; ti dico che non è vero ; è inutile che tu legga quel cartello | può essere omesso quando il v. è al congiunt.: temo non venga | con valore enfatico: non (è) che sia malato, ma certo è molto stanco ; è che i giorni non passano mai! ; che si possa aver fiducia in lui? ; forse che non lo sapevi?

2. introduce prop. consecutive, con il v. all'indic. o al congiunt. (spesso in correlazione con così , tanto , talmente , tale ecc.): cammina che pare un ubriaco ; parlagli in modo che ti capisca ; non c'è medicina (tale) che possa guarirlo ; era tanto commosso che non riusciva a parlare ; ero così stanco che mi addormentai subito | entra nella formazione di numerose loc. cong., come al punto che , in modo che , a tal segno che : continuò a bere al punto che si ubriacò

3. introduce prop. causali con il v. all'indic. o al congiunt.: copriti che fa freddo ; non che io voglia rifiutare

4. introduce prop. finali con il v. al congiunt.: fa' che tutto proceda bene ; badavano che non si facesse male

5. introduce prop. temporali con il v. all'indic., nelle quali ha valore di quando , da quando : ti incontrai che era mezzogiorno ; aspetto che egli parta ; saranno due mesi che non lo vedo | nell'uso lett. è spesso posposto a un part. pass.: finito ch'ebbe di leggere, stette lì alquanto a pensare (manzoni p. s. ix) | entra nella formazione di numerose loc. cong., come una volta che , dopo che , prima che , ogni volta che , dal giorno che , dall'istante che : devi farlo, prima che sia troppo tardi ; ogni volta che l'incontro mi saluta

6. introduce prop. comparative: tutto è finito più presto che non sperassi

7. introduce prop. condizionali con il v. al congiunt., in loc. come posto che , nel caso che , a patto che , nell'ipotesi che ecc.: posto che avesse tutte le ragioni, non doveva però comportarsi a quel modo ; lo farò a patto che se lo meriti

8. introduce prop. eccettuative (in espressioni negative, correlata con altro , altri , altrimenti , per lo più sottintesi): non fa (altro) che dire sciocchezze ; non ho potuto (altro) che obbedire! ; non potrei comportarmi (altrimenti) che così | entra a far parte delle loc. cong. tranne che , salvo che , a meno che , senza che : tutto farei, tranne che dargli ragione ; verrò a trovarti, a meno che tu non sia già in montagna ; ha agito senza che nessuno ne fosse informato

9. introduce prop. imperative e ottative con il v. al congiunt.: che nessuno entri! ; che dio ti benedica ; che finisca in fretta

10. introduce prop. limitative con il v. al congiunt., con il valore di 'per quanto': non ha telefonato nessuno, che io sappia 11 con valore coordinativo in espressioni correlative sia che... sia che ; o che... o che : sia che ti piaccia sia che non ti piaccia, usciremo; o che piova o che non piova 12 introduce il secondo termine di paragone nei comparativi di maggioranza e di minoranza, in alternativa a di (ma è obbligatorio quando il paragone si fa tra due agg., tra due part., tra due inf., tra due s. o pron. preceduti da prep.): firenze è meno antica che (o di) roma ; sono più riposato oggi che (o di) ieri ;tu sei più intelligente che studioso ; è più lodato che amato ; è più difficile fare che dire ; abito meno volentieri in città che in campagna ; è scritto meno bene in questo testo che in quello | (fam.) in correlazione con tanto , in luogo di quanto , nei comparativi di eguaglianza: la cosa riguarda tanto me che voi | in espressioni che hanno valore di superl.: sono più che certo ; sono più certo che mai 13 entra nella formazione di numerose cong. composte e loc. congiuntive: affinché , benché , cosicché , perché , poiché ; sempre che , in quanto che , nonostante che , in modo che e sim.

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