s.f.
1. segno o simbolo impresso su un oggetto per indicarne la proprietà, il luogo di provenienza, di fabbricazione, la qualità o altre caratteristiche | di (buona) marca , di qualità scelta | marca tipografica , quella stampata nei libri sul frontespizio o sull'ultima pagina, che rappresenta il contrassegno dell'editore
2. (estens.) l'impresa produttrice, in quanto identificata da un segno: al salone dell'automobile erano rappresentate molte marche
3. biglietto o gettone rilasciato per poter ritirare gli oggetti depositati in un guardaroba, un bagagliaio e sim.
4. sorta di francobollo applicato su ricevute e documenti che attesta l'avvenuto pagamento di una tassa, di un contributo: marca da bollo
5. (non com.) segno, sfregio, cicatrice: per tutto trovarono le brutte e terribili marche della pestilenza (manzoni p. s. xxxi)
6. (fig.) carattere, impronta: umorismo di chiara marca inglese
7. in sartoria, il punto della cucitura che unisce il modello di carta alla stoffa da tagliare: segnare le marche
8. (ling.) caratteristica distintiva posseduta da un'unità linguistica: la marca della sonorità oppone il fonema / b / al fonema / p /.
s.f.
1. nell'impero carolingio, territorio di frontiera; il termine sopravvive oggi nella toponomastica: marca trevigiana ; le marche
2. (ant.) regione, plaga: parlare in modo soave e benigno, / qual non si sente in questa mortal marca (dante purg. xix, 44-45).