agg. relativo a priapo, dio greco della fecondità sessuale maschile e della fertilità della natura s.m.
1. nella letteratura greca e latina, componimento poetico di carattere licenzioso e scurrile; in origine, sorta di mimo in onore del dio priapo
2. verso della metrica classica risultante dall'unione di un gliconeo e di un ferecrateo, divisi dalla cesura.