v. tr. [io rovèscio ecc.]
1. voltare sottosopra, capovolgere; mettere all'esterno ciò che è interno: rovesciare le zolle con la vanga ; rovesciare le tasche , le maniche | rovesciare una situazione , (fig.) farla mutare completamente ' rovesciare il sacco , (fig.) raccontare tutto quello che si sa
2. far cadere ciò che stava ritto, in piedi (anche fig.): rovesciare un bicchiere , una valigia ; rovesciare il governo , costringerlo alle dimissioni | volgere, piegare all'indietro: rovesciare la testa sul cuscino
3. versare, far cadere un liquido o un materiale incoerente: rovesciare il vino sulla tavola ; rovesciare un pacco di farina | (non com.) vomitare (anche assol.): rovesciare il latte ; ha mangiato tanto e così di furia che poi ha rovesciato
4. (fig.) riversare su qualcuno (accuse, insulti, improperi e sim.): non rovesciate sempre la colpa su di lui
5. (non com.) abbattere, espugnare: rovesciare le difese nemiche | rovesciarsi v. rifl.
6. capovolgersi: la barca si è rovesciata
7. cadere giù: la pioggia si rovesciò sulla campagna riarsa | detto di un liquido o un materiale incoerente, versarsi
8. (fig.) affluire, convergere tumultuosamente: i dimostranti si rovesciarono in piazza.