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Tutti i 83 termini del nostro dizionario che iniziano con la lettera «X»

s.m. o f. ventiquattresima lettera dell'alfabeto, il cui nome è ics ; propria dell'alfabeto greco e latino, è entrata successivamente negli alfabeti di varie lingue moderne; in it. si incontra in...

s.m. [pl. - smi] (med.) xantoma della palpebra.

s.f. (chim.) composto organico ossigenato a tre anelli esaatomici e tredici atomi di carbonio, costituente fondamentale di una classe di coloranti detti xantenici.

agg. [pl. m. -ci] (chim.) si dice di composto derivato dallo xantene: colorante xantenico.

s.f. (chim.) alcaloide naturale con struttura derivante dalla purina, presente nei tessuti vegetali e nei secreti animali.

primo elemento di parole composte della terminologia scientifica, dal gr. xanthós `giallo' (xantofilla).

s.f. pl. (bot.) classe di alghe unicellulari o pluricellulari, che hanno colore verde giallastro per la presenza di xantofilla nel tallo | sing. [-a] ogni alga appartenente a tale classe.

s.f. (chim. biol.) pigmento giallo presente nelle foglie insieme alla clorofilla, e che appare con evidenza nelle foglie caduche autunnali.

s.m. (chim.) sale o estere dell'acido xantogenico: xantogenato di cellulosa.

agg. [pl. m. -ci] (chim.) si dice di un acido derivato dall'acido carbonico per sostituzione di due atomi di ossigeno con zolfo e poi di un atomo di idrogeno con un radicale.

s.m. [pl. -mi] (med.) piccolo tumore cutaneo di colore giallastro, dovuto ad accumulo di derivati del colesterolo.

s.f. invar. (med.) malattia della pelle dovuta alla presenza di xantomi.

s.m. (chim.) composto organico a struttura di chinone, usato come insetticida contro zanzare e termiti.

s.f. (med.) disturbo visivo per cui gli oggetti appaiono colorati di giallo.

s.m. pl. (zool.) ordine di mammiferi con dentatura ridotta o incompleta, un tempo compresi fra gli sdentati ; vi appartengono, tra gli altri, il formichiere, l'armadillo e il bradipo | sing. [-o]...

s.m. elemento chimico di simbolo xe; è uno dei gas rari che si trovano nell'atmosfera.

o seno-, primo elemento di parole composte della terminologia scientifica e dotta, dal gr. xénos `straniero, ospite'; vale `straniero, estraneo, strano, ospite' (xenartri , xenofobia , xenoglossia ,...

s.m. in biogeografia, organismo insediato eccezionalmente in un ambiente a cui, di norma, è estraneo; xenobionte.

s.m. lo stesso che xenobio.

s.f. (biol.) fenomeno per cui un animale si adatta a vivere nello stesso rifugio o nido di un altro animale di specie affine.

agg. e s.m. [pl. m. -ci] si dice di sostanza priva di valore nutritivo, perciò inutilizzabile dal punto di vista energetico e nei processi di biosintesi.

o senodochio, s.m. nel medioevo, ospizio nel quale si ospitavano gratuitamente forestieri e pellegrini.

s.m. (econ.) dollaro degli stati uniti d'america depositato presso banche operanti all'estero.

s.f. ramo dell'ecologia che studia le condizioni ambientali dello spazio extraterrestre e le possibilità che l'uomo ha di adattarvisi.

agg. [pl. m. -ci] di, relativo alla xenoecologia.

s.m. [f. -a ; pl. m. -gi] studioso di xenoecologia.

s.f. n 1 tendenza a preferire tutto quello che è stranieron 2 (zool.) caratteristica di un animale che vive in xenobiosi.

agg. n 1 caratterizzato da xenofilia: gusti xenofili n 2 (zool.) si dice di animale che pratica la xenofilia.

non com. senofobia, s.f. odio, avversione per gli stranieri e per tutto ciò che è straniero.

non com. senofobico, agg. [pl. m. -ci] di xenofobia, da xenofobo.

non com. senofobo, agg. e s.m. [f. -a] che, chi prova xenofobia agg. che ae¯ ispirato a xenofobia: politica xenofoba , leggi xenofobe.

s.f. (bot.) impollinazione incrociata che si compie tra fiori portati da individui diversi di una stessa specie.

non com. senoglossia, s.f. fenomeno di tipo medianico per cui una persona, in particolari circostanze, parla una o più lingue che normalmente ignora.

s.f. (geol.) roccia estranea contenuta in una massa litoide di origine magmatica posteriore.

s.m. (zool.) genere di anfibi anuri africani, lunghi dain 3 ai 20 cm, con corpo estremamente liscio e provvisto di membrane natatorie; conducono vita subacquea.

s.m. (med.) trapianto di un organo tra individui appartenenti a specie diverse.

s.f. branca della trapiantologia che impianta organi appartenenti a individui di una specie su individui di un'altra specie (p. e. organi di primati sull'uomo).

s.f. (econ.) valuta depositata presso banche operanti al di fuori del paese d'origine.

s.m. invar. vino secco spagnolo di gradazione elevata; corrisponde allo sherry ambrato.

primo elemento di parole composte del linguaggio scientifico moderno, dal gr. xerós `secco'; vale `secco, arido' (xerofito), oppure `a secco' (xerografia).

agg. (biol.) che vive, che può vivere in ambiente arido: fauna , flora xerobia s.m. ambiente biologico caratterizzato da scarsezza díacqua.

s.f. copia xerografica.

v. tr. [io xerocúpio ecc] riprodurre col procedimento della xerografia: xerocopiare un documento , un disegno.

s.f. macchina per fare xerocopie.

s.m. [pl. -mi] (med.) affezione cutanea caratterizzata da abnorme secchezza della pelle e fine desquamazione.

agg. (biol.) si dice di organismo animale o vegetale che predilige i luoghi aridi.

agg. (bot.) si dice di organismo vegetale che si adatta a un clima e a un suolo costantemente aridi.

s.f. (med.) stato di particolare secchezza della congiuntiva e della cornea che deriva da una trasformazione dell'epitelio congiuntivale; xeroftalmo.

agg. [pl. m. -ci] (med.) di xeroftalmia.

s.m. (med.) xeroftalmia.

s.f. procedimento di stampa a secco effettuato mediante macchine che utilizzano l'elettricità statica; si impiega per la riproduzione di documenti.

agg. [pl. m. -ci] di, relativo alla xerografia: procedimento xerografico | ottenuto per mezzo della xerografia: copia xerografica.

s.f. procedimento radiografico che consente di ottenere radiogrammi di tipo xerografico invece che fotografico.

agg. [pl. m. -ci] di, relativo a xeroradiografia.

s.m. [pl. -mi] registrazione ottenuta mediante xeroradiografia.

s.f. (geog.) l'ambiente climatico dei deserti.

s.f. (med.) trasformazione dell'epitelio della congiuntiva che dà origine alla xeroftalmia.

agg. (biol.) si dice di organismo vegetale che si adatta a un clima con forti escursioni termiche, e prevalentemente secco.

s.f. lo stesso, ma meno com., che xerografia.

agg. [pl. m. -ci] lo stesso, ma meno com., che xerografico.

agg. e s.m. o f. (anat.) si dice dell'appendice inferiore dello sterno.

agg. (anat.) dello xifoide.

s.m. pl. (zool.) ordine di artropodi marini, lunghi fino a 60 cm e assai simili ai crostacei, cui appartiene il limulo (cl. merostomi) | sing. [-o] ogni artropode di tale ordine.

s.m. (chim.) ogni appartenente a una classe di polisaccaridi formati dall'associazione di molecole di xilosio, che si trovano spesso insieme alla cellulosa del legno.

s.m. [pl. -mi] (bot.) la parte legnosa dei vegetali.

agg. [pl. m. -ci] (bot.) relativo allo xilema; legnoso.

s.m. (chim.) nome comune a tre derivati dimetilici del benzene, ottenuti per distillazione del catrame di carbon fossile o per reforming delle nafte, e usati come solventi e nella produzione di...

s.m. (chim.) ogni composto derivato da uno dei tre xileni per sostituzione di un atomo di idrogeno dell'anello benzenico con un ossidrile.

s.f. (chim.) ogni composto derivato da uno dei tre xileni per sostituzione di un atomo di idrogeno dell'anello benzenico con un gruppo amminico primario.

' silo-.

o silofago, agg. [pl. m. -gi] (zool.) si dice di animale che si ciba di legno: i tarli sono xilofagi.

o silofonista, s.m. e f. [pl. m. -sti] suonatore di xilofono.

o silofono, s.m. strumento musicale costituito da una serie di tavolette di legno di diversa lunghezza e disposte in scala dalla più lunga alla più corta, che si percuotono con due mazzuoli.

e deriv. vedi silografia e deriv.

s.f. legno artificiale ottenuto per elevata compressione di cascami vegetali (p. e. segatura), materiale inerte (p. e. talco) e un adesivo; dotato di buona compattezza e resistenza, viene usato per...

s.m. (chim.) nome antiquato dello xilene.

e deriv. ' silologia e deriv.

s.f. (mus.) strumento che può offrire sia le caratteristiche sonore dello xilofono, sia quelle della marimba; largamente impiegato nel jazz, è talora usato anche nella musica colta contemporanea.

s.m. (chim.) zucchero a cinque atomi di carbonio, usato nella concia delle pelli e nell'alimentazione dei diabetici.

' siloteca.

s.m. [pl. xòana] statua lignea destinata al culto, oppure votiva, appartenente alla fase più antica e primitiva dell'arte greca.

s.f. (foto.) sistema di stampa a effetto tridimensionale che si ottiene da due fotografie stereoscopiche dello stesso soggetto.

agg. [pl. m. -ci] (foto) di, relativo a xografia.