v. intr. [io sóffio ecc. ; aus. avere]
1. emettere aria con forza da una piccola apertura lasciata tra le labbra riunite e protese; spostare aria con un attrezzo: soffiare sulle candeline per spegnerle ; soffiare col mantice | soffiare sul fuoco , per ravvivarlo; (fig.) fomentare discordie, rancori
2. detto di vento, spirare, tirare: il vento soffia da ponente
3. sbuffare, respirare affannosamente: nel salire le scale soffiava ; soffiare come un mantice , ansimare fortemente | sospirare: calandrino, tornato a lavorare, altro che soffiare non faceva (boccaccio dec. ix, 5) | v. tr.
4. espirare con forza, mandar fuori dai polmoni: soffiare fumo dal naso | espellere, convogliare aria o altro gas con un attrezzo: soffiare aria col mantice | spingere mediante aria emessa a forza: soffiare via la polvere | soffiare il vetro , soffiare con un tubo di ferro nell'interno di una massa pastosa di vetro fuso per modellarla e trarne vari oggetti ' soffiarsi il naso , espellendo con forza l'aria attraverso le narici così da farne uscire anche il muco
5. (fig.) dire in segreto, insinuare con intenzione maligna: soffiare qualcosa nell'orecchio a qualcuno | assol. (gerg.) fare la spia; spifferare: qualcuno ha soffiato
6. nel gioco della dama, togliere all'avversario una pedina con la quale questi avrebbe dovuto mangiare un pezzo
7. (estens.) sottrarre, portar via con astuzia o con destrezza ciò che appartiene o spetta ad altri: gli hanno soffiato il portafogli ; soffiare un posto , l'impiego a qualcuno ; il calciatore ha soffiato la palla all'avversario.