s.m.
1. termine complessivo con cui si indicano varie scuole del pensiero linguistico novecentesco che si ispirano all'opera del linguista svizzero f. de saussure (1857-1913) e che considerano le lingue come sistemi di elementi interagenti e interdipendenti
2. in generale, indirizzo filosofico, scientifico e critico-letterario che ha esteso alle scienze umane le teorie dello strutturalismo linguistico, contrapponendo ai principi e ai criteri storicistici un metodo di indagine volto a individuare relazioni costanti e sistematiche (strutture) tra i fenomeni
3. (arch.) tendenza a riconoscere particolare importanza e rilievo formale alle strutture portanti di una costruzione.