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Significato di Ne

Ne

[1]

pron. m. e f. , sing. e pl. [forma atona che si usa in posizione sia enclitica sia proclitica; è sempre posposta ad altro pron. atono che l'accompagni e si può elidere davanti a vocale]

1. riferito a persona o a persone già nominate in precedenza, di lui, di lei, di loro (può assumere funzione partitiva, di compl. di specificazione e d'argomento): mancavano i giovani, alla festa non ce n'era nessuno ; appena lo conobbe, ne divenne amico ; ne parlano come di una persona in gamba | in usi pleonastici: ne ha ascoltate abbastanza di persone ; ne ha fin troppe di idee!

2. riferito a cosa nominata precedentemente, di questo, di questa, di questi, di queste o di quello, di quella, di quelli, di quelle (può assumere funzione partitiva, di compl. di specificazione, d'argomento, di causa e, nell'uso ant. o lett., anche di mezzo): dammi una caramella, io non ne ho più ; ha ricevuto il libro e ne ha già lette molte pagine ; è un argomento troppo delicato, preferisco non parlarne ; la sua morte risale ad anni fa, ma qualcuno ancora ne piange ; avrei voluto stringere in mano un fascio di fulmini per saettarne quella fronte alta e abborrita (nievo) | in usi pleonastici: ne abbiamo mangiati troppi di dolci ; non ne avessi per mio conto di guai! | in espressioni ellittiche: farne di tutti i colori ; saperne più degli altri ; gliene ha date un sacco e una sporta

3. con valore neutro, riferito a un'intera frase o a un concetto già espressi in precedenza, equivale a 'di ciò': è proprio così, ma tu non ne sei convinto ; questa è la verità, perché dubitarne? ; è una persona maleducata, è impossibile non tenerne conto | in usi rafforzativi: non avertene a male! ; non ne vale la pena!

4. da ciò, da questo, da quello (indica derivazione, provenienza; in senso fig., conseguenza logica): si avvicinò all'albero e ne strappò un ramo ; non saprei trarne altra conclusione ; assumiti le tue responsabilità con tutto quello che ne deriva | riferito a persona, da lui, da parte sua, da loro, da parte loro: è stata sempre gentile con lei, ma non ne ha ricevuto che sgarbi ; abbiamo presentato loro la nostra richiesta più volte, ma non ne abbiamo mai ottenuto nulla avv. [ha gli stessi usi sintattici del pron.] di lì, di là, di qui, di qua (indica allontanamento da un luogo, in senso proprio o fig.): «sei stato in città?» «sì, ne torno ora» ; una volta nella grotta, non fu più capace di uscirne ; era una situazione difficile, ma ne venne fuori con onore | in usi pleonastici: me ne vado via subito ; se ne fuggì via | in taluni usi verbali (andar sene , venirsene , starsene ecc.) è una semplice componente fraseologica: se ne veniva bel bello ; se ne sta là tutto solo.

Ne

[2]

pron. pers. atono di prima pers. pl. (ant. , poet.) ci, noi, a noi; con valore di compl. oggetto e di compl. di termine: sora nostra matre terra, / la quale ne sustenta e governa (san francesco); sòstati tu ch' a l'abito ne sembri / essere alcun di nostra terra prava (dante inf. xvi, 8-9).

Ne

[3]

prep. prima parte delle prep. articolate nello , negli , nella , nei ecc. che nell'uso ant. e talora anche in quello lett. si trovano scritte con grafia divisa, come ne lo , ne gli , ne la , ne i , ne 'l ecc. : ne la diffusa letizia (carducci) | si usa nella lingua scritta contemporanea citando titoli che cominciano con l'articolo: una notizia apparsa ne «la stampa» (anche nella «stampa»).

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